Regione del Veneto ScUOLe che prOmUOVOnO

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Anno scolastico 2016 - 2017 si ringraziano: le reti scolastiche conferenza dei sindaci unità operative distretto socio sanitario unità operative dei presidi ospedalieri unità operative del dipartimento di prevenzione associazioni di volontariato AZIENDA ULSS 8 ASOLO - TV DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Regione del Veneto Con la partecipazione di studentesse e studenti, docenti, dirigenti, personale della scuola, volontari, genitori, professionisti socio sanitari SCUOLE CHE PROMUOVONO

Transcript of Regione del Veneto ScUOLe che prOmUOVOnO

Anno scolastico 2016 - 2017

si ringraziano:

le reti scolastiche

conferenza dei sindaci

unità operative distretto socio sanitario

unità operative dei presidi ospedalieri

unità operative del dipartimento di prevenzione

associazioni di volontariato

azienda ULSS 8

aSOLO - TV

diparTimenTO di preVenziOneRegione del Veneto

Con la partecipazione di studentesse e studenti, docenti, dirigenti, personale della scuola, volontari, genitori, professionisti socio sanitari

ScUOLe che prOmUOVOnO

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azienda ULSS 8aSOLO - TVdiparTimenTO di preVenziOne

edizione Settembre 2016

A cura di:

Stefano de ruiDirettore Dipartimento di Prevenzione

Tomaso TideiDirettore SPISAL

rita cagninDipartimento di Prevenzione

Foto di:Alessia AndreolaCristina BorniaMassimo Sordi

© Azienda ULSS 8 Asolo - TVDipartimento di Prevenzione

Progetto grafico e stampa:Tipografia Crivellaro s.n.c.Via Puccini, 13 - 35020 Brugine (PD)

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• Le proposte pag. 4• Come richiedere gli interventi pag. 6• Scheda di richiesta degli interventi di pag. 7

educazione alla salute

INTERVENTI - PROGETTI

ScUOLa deLL’inFanzia 1. Camminare nella nostra città, pag. 9 conoscere il territorio a piccoli passi, muoversi alla scoperta della nostra storia: Il Castello dei bambini (sperimentale) 2. Prevenzione incidenti stradali: Clik fa Clak pag. 10 3. Prevenzione del disagio da ricovero: pag. 11 Conosco l’ospedale e ho meno timore

ScUOLa primaria 4. Conoscere, gestire e educare i sentimenti pag. 14 e le emozioni dei bambini: Il giardino dei conigli 5. Camminare nella nostra città, conoscere pag. 15 il territorio a piccoli passi, muoversi alla scoperta della nostra storia: Il Castello dei bambini (sperimentale) 6. Promozione del movimento dei bambini: pag. 16 Silenziosamente in movimento, ecologicamente in azione, percorsi casa-scuola a piedi – Pedibus 7. Prevenzione del disagio da ricovero: pag. 19 Conosco l’ospedale e ho meno timore 8. La dieta e l’attività fisica: lo stile di vita sano pag. 21 nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari 9. Laboratori esperienziale MuoverSì pag. 24

ScUOLe SecOndarie di primO GradO 10. Prevenzione del disagio da ricovero: pag. 26 Conosco l’ospedale e ho meno timore 11. Primo soccorso pag. 28 cosa fare e come intervenire (per studenti)

12. Conoscere per scegliere pag. 29 intervento di prevenzione al tabagismo 13. Liberi di scegliere pag. 30 intervento di prevenzione al tabagismo 14. La dieta e l’attività fisica: lo stile di vita sano pag. 31 nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari 15. Laboratori esperienziale MuoverSì pag. 34

ScUOLe SecOndarie di SecOndO GradO 16. Prevenzione all’uso di alcol pag. 36 in ambito giovanile: Passaparola…se bevi rischi! 17. Prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti: pag. 38 Skills for life 18. Strategia di prevenzione delle dipendenze pag. 39 nella scuola: THINK SMART 19. Sessualità, contraccezione e prevenzione pag. 41 delle infezioni sessualmente trasmissibili: Incontriamo il ginecologo 20. Il sapore dell’adolescenza. Emozioni, pag. 43 desideri e benessere. Prevenzione delle patologie psichiatriche ad insorgenza adolescenziale: ansia, depressione, disturbi di attacchi di panico 21. Primo soccorso pag. 45 cosa fare e come intervenire (per studenti) 22. Primo soccorso pag. 46 cosa fare e come intervenire (per docenti) 23. Donazione di organi: opinioni tra studenti pag. 47 e operatori sanitari a confronto 24. La dieta e l’attività fisica: lo stile di vita sano pag. 48 nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari 25. Sicurezza negli ambienti di lavoro: pag. 51 Lavoro sicuro 26. Abitare la strada: prevenzione degli incidenti pag. 53 stradali e dei traumi cranici, i giovani si raccontano

INDICE

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Il Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016 individua tra gli obiettivi la promozione della salute.Un ambito che richiede di lavorare con metodologia che possa coordinare le iniziative in una visione di inclusione e di rete tra i servizi dell’azienda socio sanitaria, le istituzioni scolastiche, le amministrazioni e le associazioni che a diver-so titolo sono impegnati per la tutela e la cura della salute.Gli indirizzi e i riferimenti per le azioni di salute sono descrit-ti nella Dichiarazione di Jakarta 1997, nel programma na-zionale “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari” (2007) e sono volti a favorire la progettazione e lo sviluppo di azioni condivise e coordinate per migliorare gli stili di vita salutari come l’alimentazione, aumentare il livello di attività fisica, ridurre il consumo di alcol e contrastare l’abitudine al fumo. Nell’ Ottobre 2013, in Danimarca, la 4a Conferenza Europea sulle Scuole che Promuovono Salute ha ribadito i valori fondamentali e i diversi attori in gioco, le azioni da por-tare avanti per valorizzare l’approccio delle Scuole che Pro-muovono Salute (dichiarazione di Odense – ABC per equità, istruzione e salute).1

La collaborazione tra l’Ufficio Scolastico Regionale e la Re-gione del Veneto - Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica sono in atto alcune intese, che mirano a va-lorizzare il ruolo della Scuola, come modello di salute, con particolare riferimento all’assunzione di corretti stili di vita, decisivi per il mantenimento dello stato di salute.In quest’opera di prevenzione e promozione della salute, la Scuola può contare sulla convinta e preziosa collabora-zione del personale sanitario delle Aziende ULSS, le quali attraverso programmi nazionali e regionali di indirizzo e di controllo dei “determinanti della salute”, offrono alle singole scuole modelli di intervento, dati epidemiologici relativi alla popolazione scolastica e dati sugli stili di vita e di comporta-mento dei giovani, così da programmare specifici interventi didattici, che si qualificano sempre più come fondamentali

momenti di promozione della salute.In particolare, la Regione del Veneto aderisce ad alcuni si-stemi nazionali di sorveglianza sulla salute, quali: Okkio alla salute, HBSC e PASSI che descrivono lo stato di salute del-le giovani generazioni ed offrono importanti spunti per pro-grammi atti al miglioramento del benessere e della qualità della vita. Educare alla salute e allo stare bene con se stessi e con gli altri richiede informazioni, conoscenze e attenzione ai pro-cessi comunicativi e le relazioni umane - interpersonali, dando spazio e tempo agli aspetti cognitivi, esperienziali e della cura di sé e degli altri. Inoltre l’obiettivo è attivare una metodologia che presti attenzione alle persone e alla loro partecipazione per favorire implicazioni e ricadute di salute nei contesti sociali, istituzionali, educativi di una comunità.

Bibliografia e sitografia italiana di riferimento:1. Programmi rivolti all’intera comunità scolastica • International Union for Health Promotion and Education

(IUHPE), Verso una scuola che promuove salute. Linee guida per la promozione della salute nelle scuole. 2° versione del documento “Protocolli e linee guida per le scuole che promuovono salute”, 2011. Traduzione ita-liana a cura di AA.VV.

• Schools for Health in Europe (SHE), Risoluzione di Vil-nius - Migliorare le scuole attraverso la salute, Tradu-zione italiana a cura di AA.VV. 2009.

• Shape Up Europe, Una collaborazione “scuola-comuni-tà” per influenzare uno sviluppo sano ed equilibrato per bambini e ragazzi. http://www.shapeupeurope.net

• Schools for Health in Europe (SHE) http://www.schoolsforhealth.eu/2. Indagine Health Behaviour in School-aged Children HBSC

2010 dell’organizzazione mondiale della Sanità: http://www.crrps.org/?i=visualizza&ida=166&ids=64

1) http://www.dors.it/alleg/newcms/201405/Dichiarazione%20di%20Odense_itaDORS_def.pdf

LE PROPOSTE

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Le proposte Grazie alla collaborazione delle reti tra istituzioni scolastiche di secondo grado per lo svolgimento di attività di educazione e promozione della salute, l’Azienda Ulss n° 8 propone alle scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di 1° e 2° grado, alle istituzioni, enti e associazioni del proprio territorio per l’Anno 2016-2017 interventi che vengono pre-sentati in questo catalogo.I percorsi formativi sugli stili di vita sani e di benessere sono stati preparati ed identificati dai presupposti: salute come consapevolezza di sé, salute come protagonismo e parteci-pazione giovanile, salute come comportamento responsabile nella società, salute come cultura di sicurezza per sé e per gli altri, salute come valore di comunità nell’essere cittadini attivi, responsabili e solidali.Le proposte di intervento educativo per l’anno 2016 – 2017, si rivolgono ai bambini, alle bambine, ai ragazzi, alle ragazze, agli studenti e studentesse, ai docenti, ai genitori, dirigenti, operatori socio sanitari, volontari e a tutte le persone inte-ressate a confrontarsi sui temi dell’educazione e della pro-mozione della salute. Sono presentate in schede, non soddi-sfano tutte le richieste provenienti dalla scuola, ma cercano di rispondere a necessità e bisogni di carattere socio-sanita-rio. Alcune sono state riviste e presentano novità per poter incidere in un ambiente in trasformazione come quello della scuola attraverso la metodologia riconosciuta a livello inter-nazionale; altre rappresentano la continuazione di esperien-ze sviluppate negli anni scolastici precedenti e che hanno riscosso interesse e gradimento. Vengono proposte delle progettualità sperimentali in cui si valuterà l’efficacia degli interventi con la disponibilità e la collaborazione dei docenti.

Gli interventiIl catalogo in formato pdf – on line illustra ogni attività e in-tervento proposto, specificando in particolare il referente, a chi è rivolto l’intervento, la tempistica e le modalità di lavoro, è accompagnato da una presentazione sintetica. Si ringraziano tutti gli attori coinvolti nella programmazione per l’educazione e promozione della salute: gli studenti e le studentesse, i docenti, le organizzazioni scolastiche, gli ope-ratori professionisti dei servizi socio sanitari coinvolti per il contributo attivo nella realizzazione degli interventi.

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COME RICHIEDERE GLI INTERVENTI

Le schede di richiesta per la realizzazione, presso la propria sede, degli interventi formativi sono da inviare a:

Azienda Ulss n° 8 dipartimento di prevenzioneVia D. Alighieri, 12 – Montebelluna TVFax 0423.614707e-mail: [email protected]

entro il giorno 31 ottobre 2016Gli interventi proposti e le schede possono essere scaricati anche dal sito dell’azienda Ulss: www.ulssasolo.ven.itNB. Per ogni intervento si chiede di compilare una scheda.

PER INFORMAZIONI TELEFONO: 0423.614750oppure scrivendo a [email protected]

PER PARTECIPARE Per una più efficiente ed efficace pianificazione dei progetti è op-portuno inviare la scheda di adesione entro il 31 ottobre 2016, sarà possibile ricevere informazioni sui progetti e sugli interven-ti rivolgersi direttamente al Dipartimento di Prevenzione telefono 0423614750, mail [email protected] la proposta che interessa ai destinatari, si stam-pa o si scarica la pagina “SCHEDA DI RICHIESTA INTERVENTO/PROGETTO”(in pdf o in word), SI COMPILA con i dati richiesti una scheda di richiesta per ciascun intervento/progetto, specificando e il titolo del progetto e trasmettere a mezzo posta, e-mail o telefax

a: Azienda ULSS 8 Dipartimento di Prevenzione: Fax 0423/614707, e-mail: [email protected] Responsabili e/o i Referenti di progetto sono a disposizione per eventuali chiarimenti e delucidazioni sulle caratteristiche dei pro-getti e le modalità attuative. Ai docenti che avranno inviato il modulo di adesione saranno co-municate le informazioni relative a sedi, data e orario degli incontri previsti.Per quei progetti nei quali è previsto un numero massimo di inter-venti sarà privilegiato l’ordine di arrivo delle adesioni

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FIRMA

SCHEDA di RICHIESTA di EFFETTUAZIONE di INTERVENTO/Ipresso la propria sede (A.S. 2016 - 2017)

da inviare a: Fax 0423.614707 - e-mail: rita.cagnin ulssasolo.ven.it

Si chiede di realizzare presso la nostra sede l’intervento educativoN. TITOLODocente referente per l’educazione alla salute dell’istituto/scuola:COGNOME NOME

Recapito telefonico e-mail

Docente responsabile dell’intervento in classe:COGNOME NOME

Recapito telefonico e-mail

NOME SCUOLA

INDIRIZZO/VIA N. CAP

Comune E-mail

Tel. fax

Scuola dell’infanzia Istituto comprensivo di

classe Insegnante di riferimenton° alunniFemmine Maschi Totale

Scuola statale

Scuola paritaria

Scuola primaria

Scuola secondariadi primo grado

Scuola secondaria di secondo grado

Si chiede l’autorizzazione specifica al trattamento dei dati personali ai soli fini della creazione e gestione dell’elenco degli aderenti ai progetti. Si conferma che la raccolta ed il trattamento dei dati medesimi avviene nel rispetto del codice della privacy

SCUOLA DELL’INFANZIA

1. Camminare nella nostra città, conoscere il territorio a piccoli passi, muoversi alla scoperta della nostra storia: Il Castello dei bambini (sperimentale)

2. Prevenzione incidenti stradali: Clik fa Clak

3. Prevenzione del disagio da ricovero: Conosco l’ospedale e ho meno timore

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Intervento n° 1Camminare nella nostra città,

conoscere il territorio a piccoli passi,muoversi alla scoperta della nostra storia:

IL CASTELLO DEI BAMBINI (sperimentale)

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A CHI SI RIVOLGEScuole dell’infanzia e classi prime delle scuole primarie di Castelfranco Veneto (sperimentale).

PRESENTAZIONEIl progetto offre ai bambini la possibilità di scoprire la propria città partendo dall’incontro con uno degli elementi più signi-ficativi e caratteristici della nostra storia: il castello. Percor-rendo a piedi il perimetro delle mura, salendo i cinque piani della torre civica e passeggiando tra gli alberi dei giardini e lungo il fossato che li circonda, i piccoli visitatori raccoglie-ranno spunti e stimoli, in un’esperienza allo stesso tempo salutare e formativa.

FINALITÀFavorire la riappropriazione dei luoghi attraverso la cammi-nata e lo spostamento a piedi; conoscenza del proprio terri-torio e della sua storia; sviluppo della curiosità e della capa-cità di osservare con interesse il mondo circostante.

OBIETTIVI EDUCATIVIStimolare la curiosità quale motore di movimento, esplora-zione, scoperta.Contatto e conoscenza col castello medievale, simbolo delle origini della città.

L’INTERVENTOL’attività si dividerà in due fasi: - visita / passeggiata per osservare da vicino il castello e

conoscerne le varie parti. La spiegazione sarà articolata come un dialogo in modo che i bambini stessi siano incu-riositi e si pongano in maniera attiva nel tentativo di capire

quello che stanno osservando (cos’è un castello? A cosa serviva? Di cosa è fatto? Chi viveva nel castello? Come ap-pare il castello oggi?)

- attività pratica per rielaborare in modo creativo e ludico al-cuni dei concetti appresi. I bambini avranno a disposizione degli sfondi di carta (sagome della torre o della cinta mu-raria) da “animare” con le figure dei diversi personaggi che avranno colorato e ritagliato, utilizzando diverse tecniche e materiali.

PERIODOOttobre e novembre 2016, aprile e maggio 2017(numero massimo di classi partecipanti).

CONDUZIONE DEGLI INTERVENTIPersonale del settore cultura della cooperativaN.O.I. – Nuovi Orizzonti Informatici.

Responsabile dell’interventoarch. maura GallinaResponsabile Ufficio Ambientedel Comune di Castelfranco VenetoVia F. M. Preti, 36 – Castelfranco VenetoTel. 0423.735828 - fax 0423.735580E-mail: [email protected]

Referente del progettodott.ssa rita cagninDipartimento di prevenzioneVia Dante Alighieri, 12 – MontebellunaE-mail: [email protected]

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A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTODestinatari: docenti della Scuola dell’infanzia.Destinatari finali: bambini e bambine della Scuola dell’infan-zia e i loro genitori.

PresentazioneUno dei maggiori problemi di salute pubblica in Italia è rap-presentato dalle conseguenze sanitarie, riabilitative e sociali dovute agli incidenti stradali. L’adozione e l’uso dei dispo-sitivi di sicurezza rappresentano un comportamento per la tutela della salute e per la riduzione del rischio di traumi da incidente stradale per gli occupanti dei veicoli e per chi abita la strada (bambini in bicicletta, bambini in automobile).

Obiettivi:- Aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’uso dei

dispositivi di sicurezza in automobile- Promuovere un’educazione alla sicurezza stradale.

L’intervento da parte dei docenti si rivolge ai bambini delle scuole d’infanzia del territorio e indirettamente ai genitori, nello specifico coinvolge in modo diverso i bambini delle tre fasce d’età (piccoli, medi, grandi) in percorsi rivolti a:- Uso spontaneo dei dispositivi di sicurezza in auto- La sicurezza in strada

Sarà fornito un kit didattico gratuito alle scuole che aderi-ranno al progetto e comprende:- Poster - Fascicolo di schede unità didattiche- Manuale per i docenti- L’adesivo il Gatto Clik - Attestato di partecipazione- Cd audio con filastrocca rap- 5 poster della storia GATTO CLIK e il borgo confuso.

Per le scuole aderenti al progetto: incontro con i docenti referenti di presentazione il giorno:GIOVEDI’ 10 NOVEMBRE 2016 ORE 17.00 presso la sala riu-nioni del dipartimento di prevenzione, Via Dante Alighieri 12, 31044 Montebelluna (1^ piano palazzina ex inam).

Referente del progettodott.ssa rita cagninDipartimento di prevenzioneVia Dante Alighieri, 12 – MontebellunaTel. 0423.614750 - fax 0423.614707E-mail: [email protected]

Intervento n° 2Prevenzione incidenti stradali:

CLIK FA CLAK

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Intervento n° 3Prevenzione del disagio da ricovero:Conosco l’ospedale e ho meno timore

L’intervento è rivolto agli studenti dei vari ordini di scuole:Bambine, bambini frequentanti la scuola dell’infanzia, classi 1^ e 2^ della scuola primaria, Ragazze, ragazzi delle classi 2^ della scuola secondaria pri-mo grado degli istituti comprensivi:- 1° e 2° di Castelfranco Veneto- 1° e 2° di MontebellunaMassimo 10 classi con precedenza ai primi iscritti.

Premessa e manifestazioniIl ricovero dei bambini avviene quasi sempre in condizioni di urgenza, evenienza per la quale talvolta non si è preparati.

CauseIl ragazzo e la sua famiglia vivono con estrema ansia questa situazione.

Finalità e aspettativeL’intervento si prefigge di far conoscere ai bambini la realtà della malattia e dell’ospedale quando stanno bene e vivono in una situazione di normalità come quella della scuola per permettere loro di elaborare le informazioni con più serenità ed affrontare un eventuale ricovero con meno ansia.

OBIETTIVO: Prevenzione del disagio da eventuale ricovero

OBIETTIVI SPECIFICI:- Far conoscere la realtà ospedaliera: spazi e figure profes-

sionali;- Conoscere il vissuto del bambino rispetto alla malattia e/o

all’esperienza di ospedalizzazione;- Far conoscere l’uso e la funzione degli strumenti medico-

sanitari;- Far conoscere le modalità che il medico attua per effettua-

re una visita e formulare una diagnosi;- Far conoscere i ruoli delle figure che vi lavorano;- Diffondere la conoscenza delle attività educative, didatti-

che, ludiche, di animazione della scuola in ospedale;- Instaurare un rapporto di dialogo e fattiva collaborazione

con scuole di provenienza e/o del territorio;- Stimolare un clima di solidarietà tra le agenzie educative e

il ragazzo ospedalizzato;- Aiutare il ragazzo a comprendere che la salute è un bene

prezioso e che va tutelato;- Avviare il bambino alla conoscenza del proprio corpo, della

sua funzionalità e delle malattie più frequenti nelle varie fasce d’età con particolare attenzione verso alcune norme di prevenzione.

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StrategiePresentazione del progetto ai docenti interessati da parte dell’insegnante della scuola in ospedale e del Primario del reparto di PediatriaRealizzazione di un focus con i docenti.- Distribuzione alle classi interessate del gioco “UN GIRO IN

PEDIATRIA” per i piccoli , del libretto “L’ aVVenTUra deL cOrpO UmanO” realizzati dai bambini delle scuole ospe-daliere;

- Distribuzione alle classi dei più piccoli della VALIGETTA DEL DOTTORE per permettere ai bambini, attraverso il gioco, di sdrammatizzare gli strumenti sanitari;

- Distribuzione alle classi della scuola secondaria di primo grado (medie) del libretto “SCOPRIAMO COME FUNZIONA IL NOSTRO CORPO PER STARE MEGLIO”;

Interventi- Lavoro in aula da parte dell’insegnante di classe con ma-

teriale strutturato fornito dalle scuole in ospedale e dal Di-partimento di prevenzione (Puzzle, la tombola dell’ospeda-le, Memory con gli strumenti medici);

- Laboratorio di sdrammatizzazione degli strumenti medi-co-sanitari con l’insegnante ospedaliera;

- Intervento in classe, a fine percorso, dell’insegnante ospe-daliera o eventuale visita in ospedale per incontrare il per-sonale sanitario, per conoscere le loro attività e rispondere ad eventuali domande; visita alla scuola in ospedale per prendere visione delle attività didattiche in corso;

- Questionario di gradimento finale.

Risorse per la realizzazione delle attività dott. paolo mesircaDirettore U.O. di Pediatria di Montebelluna• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in

reparto.Medici pediatri U.O. di Pediatria di Castelfranco Veneto• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in

reparto.ins. carla dalla Longa• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;• 3 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e

tabulazione dati e per incontro presso scuole di apparte-nenza.

ins. nicoletta Gattozzi• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;• 3 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e

tabulazione dati e per incontro presso scuole di apparte-nenza.

Attrezzature e materiali- Valigia del dottore con strumenti medici.- Gioco-percorso UN GIRO IN PEDIATRIA e libretto operati-

vo L’AVVENTURA DEL CORPO UMANO materiale didattico preparato dalle insegnanti ospedaliere (schede strutturate e fascicolo con il percorso di lavoro per gli insegnanti delle classi).

- Libretto “Scopriamo come funziona il nostro corpo per sta-re meglio” (scuola secondaria di 1°).

Verifica e valutazione- Questionario post intervento per verificare l’atteggiamento

nei confronti della malattia e dell’ ospedalizzazione.- Schede proposte dalle insegnanti ospedaliere.- Questionario rivolto agli insegnanti per conoscere il gradi-

mento del progetto e la congruenza con le programmazioni previste per le classi interessate.

RESPONSABILIdott. paolo mesircaMedici pediatri U.O. Pediatria Montebelluna e CastelfrancoTel.: 0423 611680 (Montebelluna) 0423 732670 (Castelfranco)Fax: 0423 611969 (Montebelluna) 0423 731887 (Castelfranco)Ind.: Via Togliatti, 1 Montebelluna Via dei Carpani Castelfranco

REFERENTE DEL PROGETTO (a cui rivolgersi per informazioni)carla dalla Longa (Montebelluna), nicoletta Gattozzi (Ca-stelfranco) – Insegnanti ospedaliereTel.: 0423 611696 (Montebelluna) 0423 732732 (Castelfranco)Fax: 0423 611969 (Montebelluna) 0423 731884 (Castelfranco)Ind.: Via Togliatti, 1 Montebelluna Via dei Carpani CastelfrancoE-mail: [email protected] [email protected] Intervento in collaborazione con: I.C. 1 Montebelluna I.C. 2 Castelfranco Veneto.

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SCUOLA PRIMARIA

4. Conoscere, gestire e educare i sentimenti e le emozioni dei bambini: Il giardino dei conigli

5. Camminare nella nostra città, conoscere il territorio a piccoli passi, muoversi alla scoperta della nostra storia: Il Castello dei bambini (sperimentale)

6. Promozione del movimento dei bambini: Silenziosamente in movimento, ecologicamente in azione, percorsi casa-scuola a piedi – Pedibus

7. Prevenzione del disagio da ricovero: Conosco l’ospedale e ho meno timore

8. La dieta e l’attività fisica: lo stile di vita sano nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari

9. Laboratorio Esperienziale MuoverSì

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A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTOClassi prime della scuola primaria (bambini e bambine di 6 anni.

PRESENTAZIONEUn giardino del gioco teatrale, dove l’esperienza della ma-schera e della trasformazione, del gesto e dell’espressione si attuano non nella dimensione della lezione, ma nell’e-sperienza diretta, giocosa e senza mediazioni della fantasia bambina. Il luogo prescelto si trasformerà in una dimensio-ne altra, un piccolo labirinto da esplorare dentro al quale i bambini saranno guidati da figure fidate e rassicuranti. La figura guida accompagnerà i bambini in un viaggio verso le esperienze di base: ascoltare, vedere e toccare, dalle conno-tazioni prendere e lasciare, tenere e contenersi, condivisione e tenerezza, fragilità e aggressività nella lotta giocosa, vitali-tà, forza, autonomina.

FINALITÀL’adulto affianca il bambino rassicurandolo e incoraggian-dolo a scoprire un magico mondo simbolico: insieme si su-perano le soglie della paura, del voler tornare indietro, del non sentirsi pronti. Fornire strategie di azione, non soluzioni, rimanendo vicino ai bambini nell’affrontare un percorso con il sé e il mistero, che non si conosce e non si può prevedere, che si può vivere nel momento in cui si sperimenta.

OBIETTIVI EDUCATIVIRimanere in ascolto del proprio corpo in movimento e quan-do si ferma, delle proprie sensazioni di fronte ad emozioni, stimoli intensi. Attraversare esperienze di base (vitalità, gio-ia, calma, paura, rabbia) in modo completo e positivo per co-struire il proprio bagaglio di conoscenze, pensieri e abilità necessarie a un buon sviluppo individuale e la costruzione del sé.

L’INTERVENTOI laboratori saranno preceduti da un incontro con gli inse-gnanti delle classi che aderiscono all’intervento educativo.Il laboratorio per singole classi ha durata di due ore in sede extrascolastica che sarà definita dai responsabili del proget-to, all’interno del territorio di Castelfranco Veneto.Il luogo sarà uno spazio ampio non scolastico, non conosciu-to dai bambini, suggestivo per architettura e atmosfera, si-lenzioso. Al termine di tutti gli interventi è previsto un incontro di va-lutazione con gli insegnanti coinvolti e i responsabili del pro-getto.

CALENDARIOPeriodo di svolgimento: marzo – maggio 2017.

CONDUZIONE DEGLI INTERVENTICompagnia teatrale Anagoor - Simone Derai, Marco Mene-goni, Valentina Vettorwww.anagoor.com Per maggiori informazioni sull’intervento è disponibile in rete un trailer:video: il giardino dei conigli https://vimeo.com/149154789.

Responsabile dell’interventoarch. maura GallinaResponsabile Ufficio Ambientedel Comune di Castelfranco VenetoVia F. M. Preti, 36 – Castelfranco VenetoTel. 0423.735828 - fax 0423.735580E-mail: [email protected]

Referente del progettodott.ssa rita cagninDipartimento di prevenzioneVia Dante Alighieri, 12 – MontebellunaE-mail: [email protected]

Intervento n° 4Conoscere, gestire ed educare

i sentimenti e le emozioni:IL GIARDINO DEI CONIGLI intervento di teatro per l’infanzia

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A CHI SI RIVOLGEClassi prime delle scuole primarie e scuole dell’infanzia di Castelfranco Veneto (sperimentale).

PRESENTAZIONEIl progetto offre ai bambini la possibilità di scoprire la propria città partendo dall’incontro con uno degli elementi più signi-ficativi e caratteristici della nostra storia: il castello. Percor-rendo a piedi il perimetro delle mura, salendo i cinque piani della torre civica e passeggiando tra gli alberi dei giardini e lungo il fossato che li circonda, i piccoli visitatori raccoglie-ranno spunti e stimoli, in un’esperienza allo stesso tempo salutare e formativa.

FINALITÀFavorire la riappropriazione dei luoghi attraverso la cammi-nata e lo spostamento a piedi; conoscenza del proprio terri-torio e della sua storia; sviluppo della curiosità e della capa-cità di osservare con interesse il mondo circostante.

OBIETTIVI EDUCATIVIStimolare la curiosità quale motore di movimento, esplora-zione, scoperta.Contatto e conoscenza col castello medievale, simbolo delle origini della città.

L’INTERVENTOL’attività si dividerà in due fasi: - visita / passeggiata per osservare da vicino il castello e

conoscerne le varie parti. La spiegazione sarà articolata come un dialogo in modo che i bambini stessi siano incu-riositi e si pongano in maniera attiva nel tentativo di capire

quello che stanno osservando (cos’è un castello? A cosa serviva? Di cosa è fatto? Chi viveva nel castello? Come ap-pare il castello oggi?)

- attività pratica per rielaborare in modo creativo e ludico al-cuni dei concetti appresi. I bambini avranno a disposizione degli sfondi di carta (sagome della torre o della cinta mu-raria) da “animare” con le figure dei diversi personaggi che avranno colorato e ritagliato, utilizzando diverse tecniche e materiali.

PERIODOOttobre e novembre 2016, aprile e maggio 2017(numero massimo di classi partecipanti).

CONDUZIONE DEGLI INTERVENTIPersonale del settore cultura della cooperativaN.O.I. – Nuovi Orizzonti Informatici.

Responsabile dell’interventoarch. maura GallinaResponsabile Ufficio Ambientedel Comune di Castelfranco VenetoVia F. M. Preti, 36 – Castelfranco VenetoTel. 0423.735828 - fax 0423.735580E-mail: [email protected]

Referente del progettodott.ssa rita cagninDipartimento di prevenzioneVia Dante Alighieri, 12 – MontebellunaE-mail: [email protected]

Intervento n° 5Camminare nella nostra città,

conoscere il territorio a piccoli passi,muoversi alla scoperta della nostra storia:

IL CASTELLO DEI BAMBINI

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A chi si rivolge l’interventoBambini e bambine, ragazze e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado.Genitori, docenti referenti, volontari accompagnatori, ammi-nistrazioni comunali, associazioni.

“…Chi va in bicicletta, chi va a piedi…persone che non hanno fretta, son persone che si prendono il tempo e lo spazio del fare per meditare, rispettano la puntualità. Son persone pensose (ricche di pensosità), son persone leggere, son persone di bene, rispettano madre terra. Non desiderano altro che lasciare un pezzettino di sé nel mondo, desiderano lasciare qualcosa di sé per portare piccoli miglioramenti. Forse i cambiamenti hanno origine da piccole e singole azioni? Forse tante piccole e singole azioni portano grandi cambiamenti…”.

Presentazione La mancata conoscenza e consapevolezza dell’abitare la strada e di permettere ai bambini di raggiungere la scuola a piedi, la mancanza di movimento dei bambini possono de-terminare stili di vita scorretti con conseguenti problemi a livello socio-sanitario.La non cultura, la mancanza di tempo per programmare la scelta di spostarsi a piedi sono tra le cause di stili di vita sedentari. La scarsa attitudi-ne al movimento e le ridotte occasioni di socializzazione non sono a beneficio della salute dei bambini.Le conseguenze: obesità e malattie cardio-vascolari, della circolazione, mancata conoscenza della viabilità, della se-gnaletica stradale, inquinamento atmosferico.

FinalitàIl progetto consiste nell’organizzazione di gruppi di bam-bini che decidono di andare a scuola a piedi accompagnati da due o più adulti. Una persona adulta davanti al gruppo e una persona dietro che chiude il gruppo in cammino. Il gruppo ha una stazione di partenza e varie fermate con orari per arrivare puntuali all’arrivo presso la scuola. Il pedibus coinvolge la scuola, i genitori e l’associazione di volontariato, l’amministrazione comunale, l’Ulss con la fi-nalità di creare rete e alleanze per la salute delle persone.

Obiettivi educativi- Introdurre i bambini e le bambine all’educazione stradale,

all’utilizzare gli spazi urbani in sicurezza;- Promuovere il movimento nei destinatari (La letteratura

scientifica dimostra che è sufficiente mezz’ora di cammi-no al giorno per assicurare il mantenimento di una buona forma fisica);

- Promuovere l’autonomia nei bambini negli spostamenti quotidiani favorendo la costruzione di abilità pedonali;

- Favorire la socializzazione e le relazioni positive fra i desti-natari;

- Ridurre la circolazione del traffico attorno alle scuole con diminuzione dell’inquinamento atmosferico;

- Lavorare con le persone sui determinanti di salute favo-rendo la rete con la comunità, le famiglie, enti locali e il volontariato.

Intervento n° 6Promozione del movimento dei bambini:

Silenziosamente in movimento ecologicamente in azione.Percorsi casa a scuola a piedi

Pedibus

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AttivitàAttivazione percorsi-linee, realizzazione della rete tra ser-vizi, scuola, amministrazione, associazioni di volontariato, ulss, accompagnatori.Costituzione del tavolo tecnico di lavoro: scuola, ulss, am-ministrazione comunale, comitato genitori, associazione di volontariato, Contarina e Spa/Savno.

Il Tavolo tecnico di lavoro ha lo scopo di creare una sinergia tra i vari soggetti al fine di ottimizzare la gestione delle atti-vità previste nel protocollo d’intesa;Gli obiettivi:- migliorare la qualità della vita;- promuovere il movimento;- ridurre l’inquinamento e migliorare l’ambiente;- ridurre il traffico veicolare modificando le modalità di

spostamento delle persone;- migliorare la sicurezza stradale;- educare i bambini al rispetto dell’ambiente e delle norme

relative alla sicurezza stradale;- progettare la città anche a dimensione di bambino al fine

di farlo riappropriare del quartiere in cui vive;- attraverso la pianificazione condivisa delle attività da

svolgere, delle modalità di espletamento e dei tempi di attuazione.

Le principali ATTIVITÀ che verranno sviluppate dal tavolo tecnico sono:- l’attivazione dei percorsi Pedibus e i “Percorsi sicuri casa-

scuola”;- la messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola e degli iti-

nerari compiuti dai ragazzi all’interno dei quartieri e nelle aree vicine alle scuole;

- l’avvio, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, di percorsi sistematici di formazione ed educazione alla sa-lute, all’ambiente e alla mobilità sostenibile nelle scuole di ogni ordine e grado;

- l’avvio di corsi percorsi di approfondimento per lo svilup-po di specifiche abilità e competenze al fine di incentivare l’andare a scuola da solo a piedi e in bici;

- l’informazione ai genitori e agli alunni sui vantaggi che comporta l’attività fisica per i ragazzi, legandola anche alla sicurezza e alle conseguenze di carattere sociale che comporta il fatto di incentivare l’andare a scuola da soli;

- il monitoraggio dell’attività svolta da ciascuna scuola re-lativamente alla mobilità;

- la formazione degli accompagnatori dei Pedibus.

Contarina e Savno forniscono i gilet e le mantelline alle scuole che praticano correttamente la raccolta differenziata nel rispetto dei principi e delle regole fissate dai regolamenti delle società di Igiene Urbana materiale necessario alla rea-lizzazione dei percorsi casa scuola.

Pedibus attivati, attivi nel territorio:

• Altivole:edilberta ruffo – tel. 340.9760314• Caerano San Marco:Simone Botti – tel. 349.2518202mail: [email protected] conte – tel. 347.9135269mail: [email protected]• Castelcucco:Laura reginato – tel. 380.7083867mail: [email protected] mares - assessore ai servizi socialitel. 320.4354843 - mail: [email protected]• Castelfranco Veneto:maura Gallina – ufficio ambientetel. 0423.735828mail: [email protected] Frattin – tel. 0423.494623; cell. 328.6743627mail: [email protected]• Cornuda:andrea Flora – tel 0423.839119 - cell. 328.9454834mail: [email protected] Vio – Docente(Referente Pedibus Istituto Comprensivo di Cornuda)Sabrina martini – Docente(Referente Pedibus Istituto Comprensivo di Cornuda)tel 0423.839409• Crespano del Grappa:alberta Savio – servizi sociali comune di Crespanotel. 0423.939378 - mail: [email protected]• Giavera del Montello:daniela Favero – segreteria comune di Giaveratel. 0422.775738 - mail: [email protected]

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• Loria:andreola alessia – assessore comunalecell. 345.5439182; mail: [email protected]• Pederobba:matilde Forlin – segreteria comunetel. 0423.680908; mail: [email protected]• Resana:elisa Scremin – docentetel. 0423.480264 - 333.8510462Luca Bellon - cell. 333.9297194• Riese Pio x:renato Simonetto – mail: [email protected] pane – docente – tel. 0423.483130• Trevignano:annalisa Bardini – docente [email protected] Venturato – docente Falzètel. 0423.81766 - mail: [email protected] zaletto e creama anna – docenti Musanotel. 0423.81767mail: [email protected]; [email protected]• Valdobbiadene:Lisa panazzolo – assistente sociale Comune di Valdobbiadenetel. 0423.976812 - 328.0071722mail: [email protected]• Vedelago:Famiano zambon – tel. 0423.702802 - 348.7330665mail: [email protected]• Vidor:zandò nicola – assessore comunaleCell. 349.3216008• Volpago del Montello:annamaria rasera – ufficio culturatel. 0423.873482; mail: [email protected] mazzochelassessore alla cultura, scuola e politiche giovanilimail: [email protected]

Collaborazione con:- Istituti comprensivi del territorio ulss 8, le scuole primarie- Provincia di Treviso – servizio ecologia - Associazione culturale pediatri Asolo- Conferenza dei sindaci ulss 8 - le amministrazioni comunali- Associazione Pedibus- Associazione Moving School 21- Dipartimento di prevenzione - Ulss 8

Per informazioni•Dipartimentodiprevenzioneulss8 tel. 0423.614750 – 0423.614705 mail: [email protected]•ReferenteassociazionePedibusterritorioulss8 mail: [email protected]

presso il dipartimento di prevenzione dell’azienda ulss 8, in via Dante Alighieri di Montebelluna sono disponibili i manua-li regionali:1. muovimondo: Manuale per la didattica interculturale del

movimento e degli stili di vita sani nelle scuole2. andiamo a scuola da soli! Percorsi di autonomia e movi-

mento casa-scuola: indicazioni operative. Links - http://www.muoversidipiu.it/index.php?module=clip&ty

pe=user&func=display&tid=6&pid=256&urltitle=titolo- http://muoversidipiu.it/files/MuoviMondo.pdf

È stata pubblicata sul sito del programma MuoverSì la se-zione dedicata al Laboratorio Esperienziale MuoverSì al se-guente link http://muoversidipiu.it/laboratori/attivita/

Per i docenti delle scuole interessate effettuare la richiesta di partecipazione ai laboratori direttamente dal sito web al seguente link http://muoversidipiu.it/laboratori/richiesta-di-partecipazione-ai-percorsi-didattici/MuoverSì - Programma Regionale di Promozione dell’Attività MotoriaServizio Progetti e Promozione della Salute - Ulss 20 Veronatel 045.8076034 email: [email protected]

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Intervento n° 7Prevenzione del disagio da ricovero:Conosco l’ospedale e ho meno timore

L’intervento è rivolto agli studenti dei vari ordini di scuole:Bambine, bambini frequentanti la scuola dell’infanzia, classi 1^ e 2^ della scuola primaria, Ragazze, ragazzi delle classi 2^ della scuola secondaria pri-mo grado degli istituti comprensivi:- 1° e 2° di Castelfranco Veneto- 1° e 2° di MontebellunaMassimo 10 classi con precedenza ai primi iscritti.

Premessa e manifestazioniIl ricovero dei bambini e ragazzi avviene quasi sempre in condizioni di urgenza, evenienza per la quale talvolta non si è preparati.

CauseIl ragazzo e la sua famiglia vivono con estrema ansia questa situazione.

Finalità e aspettativeL’intervento si prefigge di far conoscere ai ragazzi la realtà della malattia e dell’ospedale quando stanno bene e vivono in una situazione di normalità come quella della scuola per permettere loro di elaborare le informazioni con più serenità ed affrontare un eventuale ricovero con meno ansia.

OBIETTIVO: Prevenzione del disagio da eventuale ricovero

OBIETTIVI SPECIFICI:- Far conoscere la realtà ospedaliera: spazi e figure profes-

sionali;- Conoscere il vissuto del ragazzo rispetto alla malattia e/o

all’esperienza di ospedalizzazione;- Far conoscere l’uso e la funzione degli strumenti medico-

sanitari;- Far conoscere le modalità che il medico attua per effettua-

re una visita e formulare una diagnosi;- Far conoscere i ruoli delle figure che vi lavorano;- Diffondere la conoscenza delle attività educative, didatti-

che, ludiche, di animazione della scuola in ospedale;- Instaurare un rapporto di dialogo e fattiva collaborazione

con scuole di provenienza e/o del territorio;- Stimolare un clima di solidarietà tra le agenzie educative e

il ragazzo ospedalizzato;- Aiutare il ragazzo a comprendere che la salute è un bene

prezioso e che va tutelato;- Avviare il ragazzo alla conoscenza del proprio corpo, della

sua funzionalità e delle malattie più frequenti nelle varie fasce d’età con particolare attenzione verso alcune norme di prevenzione.

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StrategiePresentazione del progetto ai docenti interessati da parte dell’insegnante della scuola in ospedale e del Primario del reparto di PediatriaRealizzazione di un focus con i docenti.- Distribuzione alle classi interessate del gioco “UN GIRO IN

PEDIATRIA” per i piccoli , del libretto “L’ aVVenTUra deL cOrpO UmanO” realizzati dai bambini delle scuole ospe-daliere;

- Distribuzione alle classi dei più piccoli della VALIGETTA DEL DOTTORE per permettere ai bambini, attraverso il gioco, di sdrammatizzare gli strumenti sanitari;

- Distribuzione alle classi della scuola secondaria di primo grado (medie) del libretto “SCOPRIAMO COME FUNZIONA IL NOSTRO CORPO PER STARE MEGLIO”;

Interventi- Lavoro in aula da parte dell’insegnante di classe con ma-

teriale strutturato fornito dalle scuole in ospedale e dal Di-partimento di prevenzione (Puzzle, la tombola dell’ospeda-le, Memory con gli strumenti medici);

- Laboratorio di sdrammatizzazione degli strumenti medi-co-sanitari con l’insegnante ospedaliera;

- Intervento in classe, a fine percorso, dell’insegnante ospe-daliera o eventuale visita in ospedale per incontrare il per-sonale sanitario, per conoscere le loro attività e rispondere ad eventuali domande; visita alla scuola in ospedale per prendere visione delle attività didattiche in corso;

- Questionario di gradimento finale.

Risorse per la realizzazione delle attività dott. paolo mesircaDirettore U.O. di Pediatria di Montebelluna• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in

reparto.Medici pediatri U.O. di Pediatria di Castelfranco Veneto• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in

reparto.ins. carla dalla Longa• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;• 3 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e

tabulazione dati e per incontro presso scuole di apparte-nenza.

ins. nicoletta Gattozzi• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;• 3 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e

tabulazione dati e per incontro presso scuole di apparte-nenza.

Attrezzature e materiali- Valigia del dottore con strumenti medici.- Gioco-percorso UN GIRO IN PEDIATRIA e libretto operati-

vo L’AVVENTURA DEL CORPO UMANO materiale didattico preparato dalle insegnanti ospedaliere (schede strutturate e fascicolo con il percorso di lavoro per gli insegnanti delle classi).

- Libretto “Scopriamo come funziona il nostro corpo per sta-re meglio” (scuola secondaria di 1°).

Verifica e valutazione- Questionario post intervento per verificare l’atteggiamento

nei confronti della malattia e dell’ ospedalizzazione.- Schede proposte dalle insegnanti ospedaliere.- Questionario rivolto agli insegnanti per conoscere il gradi-

mento del progetto e la congruenza con le programmazioni previste per le classi interessate.

RESPONSABILIdott. paolo mesircaMedici pediatri U.O. Pediatria Montebelluna e CastelfrancoTel.: 0423 611680 (Montebelluna) 0423 732670 (Castelfranco)Fax: 0423 611969 (Montebelluna) 0423 731887 (Castelfranco)Ind.: Via Togliatti, 1 Montebelluna Via dei Carpani Castelfranco

REFERENTE DEL PROGETTO (a cui rivolgersi per informazioni)carla dalla Longa (Montebelluna), nicoletta Gattozzi (Ca-stelfranco) – Insegnanti ospedaliereTel.: 0423 611696 (Montebelluna) 0423 732732 (Castelfranco)Fax: 0423 611969 (Montebelluna) 0423 731884 (Castelfranco)Ind.: Via Togliatti, 1 Montebelluna Via dei Carpani CastelfrancoE-mail: [email protected] [email protected] Intervento in collaborazione con: I.C. 1 Montebelluna I.C. 2 Castelfranco Veneto.

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A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTOAi docenti della scuola primaria che insegnano nelle classi 4^ e 5^.

In conformità agli obiettivi del progetto è possibile richiedere l’intervento per un breve corso realizzabile in uno, massimo due pomeriggi, indirizzato alle insegnanti della scuola prima-ria con lo scopo di acquisire i messaggi da trasmettere ai loro alunni sui fondamenti della corretta alimentazione e dell’attivi-tà ludico-sportiva che costituiscono le basi per la riduzione del rischio cardiovascolare cumulabile nelle età successive.

PremessaÈ sempre più conosciuto il ruolo fondamentale che l’alimen-tazione ricopre per la salute, in particolar modo nell’età del-la crescita e dello sviluppo.Tuttavia la sovralimentazione, frequente nei tempi odierni, condiziona il sovrappeso e l’obesità nella popolazione gene-rale con una prevalenza preoccupante nei giovani, con tutte le conseguenti malattie cardiovascolari dell’età adulta.La Regione Veneto pone tra i propri obiettivi di salute per la

popolazione la prevenzione della malattia diabetica che ri-conosce tra le proprie cause un’alimentazione sbilanciata a favore degli zuccheri semplici e la stessa obesità.I vantaggi dell’attività fisica e sportiva sulla tonicità e resi-stenza dei muscoli e delle ossa così come sul loro svilup-po nell’età della crescita sono ben noti, ma meno conosciuti sono tutti i vantaggi che questi portano nel sistema cardiova-scolare ed alla riduzione dell’incidenza delle malattie meta-boliche anche nell’età adulta.Il consumo degli alcolici già dall’età adolescenziale è un altro aspetto preoccupante che influisce negativamente sulla loro salute così come in quella degli adulti e che deve essere evi-tato in una dieta sana. La limitazione del loro consumo costi-tuisce uno degli obiettivi del progetto nazionale “guadagnare salute” dell’età adulta.Si vuole pertanto rispondere alla richiesta degli insegnanti che ci chiedono, con la collaborazione dei genitori, il cambio dello stile di vita scorretto che frequentemente osservano nei loro studenti, ponendo come base la comprensione dei meccanismi attraverso i quali le malattie conseguono alla scorretta alimentazione ed alla sedentarietà.

Intervento n° 8La dieta e l’attività fisica:

lo stile di vita sano nella prevenzione del diabetee delle malattie cardiovascolari

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CauseLe cause di questo fenomeno vanno cercate in uno stile di vita dove la scelta degli alimenti è spesso condizionata da abitudini indotte da aspetti edonistici con eccesso di grassi, zuccheri, sale e da scarse quantità di fibre vegetali, abitudini spesso radicate nella famiglia di origine dei ragazzi.La sedentarietà e la scarsa attitudine al movimento ed allo sport sono favoriti dalle “comodità” della vita quotidiana per le quali l’uso dell’auto e delle moto/motorini sostituiscono il movimento attivo negli spostamenti incrementando ulterior-mente sovrappeso ed obesità e predisponendo a diabete e malattie cardiovascolari.

ConseguenzeIn generale le conseguenze di uno stile di vita scorretto pos-sono rendersi evidenti a lungo termine.Il sovrappeso, l’obesità, l’eccesso di sale nella dieta e l’uso inappropriato di alcolici sono spesso associati nell’età adulta a malattie quali diabete, ipertensione arteriosa, aumento del colesterolo, dei trigliceridi nel sangue così come a malat-tie del fegato. Tutte queste sono condizioni che aumentano il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari come infarti cardiaci ed ictus cerebrali.

Finalità ed aspettativeLa finalità, a lungo termine, è la tutela della salute dei bam-bini, tenendo conto che l’alimentazione e l’attività fisica di oggi influenzeranno lo stile di vita e la salute del loro futuro, in particolare il rischio di andare incontro a diabete e malat-tie cardiovascolari.

Obiettivi specifici- Promuovere nei bambini conoscenze volte allo sviluppo di

comportamenti alimentari sani;- Contribuire alla scelta della propria alimentazione consi-

derando le qualità nutrizionali degli alimenti;- Promuovere nei bambini la consapevolezza della correla-

zione esistente tra lo stile di vita scorretto, il diabete, le malattie cardiovascolari e del fegato.

InterventiGli interventi rivolti ai docenti saranno effettuati su richiesta degli stessi compatibilmente al tempo a disposizione dello specialista ULSS che li effettua.

MetodologiaI diversi tipi di intervento sono realizzati attraverso- lezioni frontali sui nutrienti, sulle caratteristiche nutrizio-

nali degli alimenti, sui meccanismi patogenetici che porta-no da un’alimentazione scorretta al diabete ed alle malat-tie cardiovascolari;

- lezioni frontali sull’importanza dell’attività fisica nel man-tenimento della salute e nella prevenzione delle malattie croniche e cardiovascolari. Quantità e qualità di attività fi-sica per il raggiungimento di tali obiettivi;

- questionario di gradimento dopo le lezioni;

Risorse per la realizzazione dell’interventoUn medico specialista in scienza dell’alimentazione; even-tuale integrazione di un’assistente sanitaria/infermiera all’uopo formata.Attrezzature: computer con proiettore, lavagne normali e lu-minose, fogli con supporto a cavallettoMateriali: lucidi con pennarelli, diapositive power point e materiale informativo cartaceo.

Modalità di verifica e valutazione- Indicatori di efficacia ed efficienza (riferiti alla strategia degli

interventi, ad obiettivi di conoscenza e di comportamento);- questionario di gradimento;

Fasi di attuazioneNovembre-Aprile: il referente realizza gli interventi e le ve-rifiche coadiuvato, eventualmente, dall’assistente sanitaria e dagli insegnanti che somministrano i test ed i questionari.

Indicatori per la valutazione- numero di docenti partecipanti agli incontri;- gradimento dei docenti.

Responsabile degli interventidr. renato ranieriResponsabile Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)Via Dante Alighieri, 12 – 31044 MontebellunaTel. 0423.614717 - Fax 0423.614729E-mail: [email protected]

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dr. Giancarlo dalle carbonareDirigente medico SISP-SIAN ambulatorio nutrizionale SIANVia Dante Alighieri, 12 – 31044 MontebellunaTel. 0423.614782-84 - Fax 0423.614721E-mail: [email protected]

Referente dell’interventodr. Giancarlo dalle carbonare

Progetto svolto in collaborazione tra i servizi:Servizio Igiene degli alimenti e Nutrizione (SIAN) e Servizio Igiene e Sanità pubblica (SISP).

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A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTOAd alunni e insegnanti della scuola primaria (classi 3°, 4° e 5°).

La propostaLaboratori esperienziali per far scoprire ai bambini e ai ra-gazzi varie possibilità di movimento in diversi contesti, speri-mentando la possibilità di divertirsi e favorendo al contempo lo sviluppo fisico e psicologico. I laboratori si basano su di-verse attività di movimento e ludiche che favoriscono il con-solidamento degli schemi motori di base. Si prevede inoltre un incontro formativo con i docenti ed una collaborazione di-dattica pre e post uscita proposti alle scuole che partecipe-ranno. Vi aspettiamo con abbigliamento adeguato allo svol-gimento di attività motorie all’aperto!!! In caso di maltempo le attività si svolgeranno all’interno della villa.

Dove siamoI laboratori si svolgono presso la sede di Villa Buri, situata a Verona in via Bernini Buri 99 (www.villaburi.it). La sede è raggiungibile tramite bus urbano, linea 12 fermata 141 di via Bernini Buri.

PrenotazioniCompilare la scheda di iscrizione e inviarla a [email protected] o via fax al numero 045.8075023. Chiamare per conferma e definizione delle attività lo Staff del Programma Regionale MuoverSì al numero 045.8076036 – 045.8076034Laboratori per la scuola primaria e secondaria di primo grado.- Laboratorio “Giochi dal Mondo”: giochi di movimento propri

di diverse culture attraverso i quali gli alunni si avvicinano alle tradizioni di altri Paesi. Con il gioco si favorisce lo svilup-po sociale, affettivo e cognitivo del ragazzo e, più in generale, la formazione dell’individuo.

- Laboratorio “Scuola di Circo”: attività artistica, sportiva e sociale con l’intento di far sperimentare delle abilità motorie non convenzionali per migliorare e potenziare le competenze motorie, la salute emozionale e l’integrazione sociale.

- Laboratorio “Bicicletta”: sicurezza stradale, uso corretto della bicicletta, utilizzo dei comandi e piccole regolazioni e manutenzioni. Si propone inoltre un’esperienza pratica di al-cuni km su strada o pista ciclabile, adeguata all’età Bici di varie taglie disponibili in loco.

- Laboratorio “Orienteering”: breve lezione sulle tecniche di orientamento con il sole, le stelle ed altri elementi naturali; successivo gioco a squadre che si svolgerà nel parco della villa. Il contesto del parco e la sicurezza dell’attività permet-tono di far vivere ai ragazzi un’esperienza in autonomia, con il supporto degli operatori.

Ogni mattinata prevede due laboratori di due ore, gestiti da operatori qualificati. Le attività si svolgono dalle 8.30 alle 13.00 con possibili variazioni in base a richieste specifiche.È pubblicata sul sito del programma MuoverSì la sezio-ne dedicata al Laboratorio Esperienziale MuoverSì al seguente link http://muoversidipiu.it/laboratori/attivita/

È possibile per gli insegnanti delle scuole interessate effet-tuare la richiesta di partecipazione ai laboratori direttamen-te dal sito web al seguente link http://muoversidipiu.it/labora-tori/richiesta-di-partecipazione-ai-percorsi-didattici/

Responsabiledott.ssa Laura ValenariMuoverSì - Programma Regionale di Promozione dell’Attività Motoria.Servizio Progetti e Promozione della Salute - Ulss 20 Verona Tel. 045.8076034 – 045.8076036email [email protected]

Intervento n° 9Laboratorio Esperienziale MuoverSì

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SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

10. Prevenzione del disagio da ricovero: Conosco l’ospedale e ho meno timore

11. Primo soccorso – cosa fare e come intervenire (studenti)

12. Conoscere per scegliere – intervento di prevenzione al tabagismo

13. Liberi di scegliere - intervento di prevenzione al tabagismo

14. La dieta e l’attività fisica: lo stile di vita sano nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari

15. Laboratorio Esperienziale MuoverSì

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Intervento n° 10Prevenzione del disagio da ricovero:Conosco l’ospedale e ho meno timore

L’intervento è rivolto agli studenti dei vari ordini di scuole:Bambine, bambini frequentanti la scuola dell’infanzia, classi 1^ e 2^ della scuola primaria, Ragazze, ragazzi delle classi 2^ della scuola secondaria pri-mo grado degli istituti comprensivi:- 1° e 2° di Castelfranco Veneto- 1° e 2° di MontebellunaMassimo 10 classi con precedenza ai primi iscritti.

Premessa e manifestazioniIl ricovero dei bambini e ragazzi avviene quasi sempre in condizioni di urgenza, evenienza per la quale talvolta non si è preparati.

CauseIl ragazzo e la sua famiglia vivono con estrema ansia questa situazione.

Finalità e aspettativeL’intervento si prefigge di far conoscere ai ragazzi la realtà della malattia e dell’ospedale quando stanno bene e vivono in una situazione di normalità come quella della scuola per permettere loro di elaborare le informazioni con più serenità ed affrontare un eventuale ricovero con meno ansia.

OBIETTIVO: Prevenzione del disagio da eventuale ricovero

OBIETTIVI SPECIFICI:- Far conoscere la realtà ospedaliera: spazi e figure profes-

sionali;- Conoscere il vissuto del ragazzo rispetto alla malattia e/o

all’esperienza di ospedalizzazione;- Far conoscere l’uso e la funzione degli strumenti medico-

sanitari;- Far conoscere le modalità che il medico attua per effettua-

re una visita e formulare una diagnosi;- Far conoscere i ruoli delle figure che vi lavorano;- Diffondere la conoscenza delle attività educative, didatti-

che, ludiche, di animazione della scuola in ospedale;- Instaurare un rapporto di dialogo e fattiva collaborazione

con scuole di provenienza e/o del territorio;- Stimolare un clima di solidarietà tra le agenzie educative e

il ragazzo ospedalizzato;- Aiutare il ragazzo a comprendere che la salute è un bene

prezioso e che va tutelato;- Avviare il ragazzo alla conoscenza del proprio corpo, della

sua funzionalità e delle malattie più frequenti nelle varie fasce d’età con particolare attenzione verso alcune norme di prevenzione.

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StrategiePresentazione del progetto ai docenti interessati da parte dell’insegnante della scuola in ospedale e del Primario del reparto di PediatriaRealizzazione di un focus con i docenti.- Distribuzione alle classi interessate del gioco “UN GIRO IN

PEDIATRIA” per i piccoli , del libretto “L’ aVVenTUra deL cOrpO UmanO” realizzati dai bambini delle scuole ospe-daliere;

- Distribuzione alle classi dei più piccoli della VALIGETTA DEL DOTTORE per permettere ai bambini, attraverso il gioco, di sdrammatizzare gli strumenti sanitari;

- Distribuzione alle classi della scuola secondaria di primo grado (medie) del libretto “SCOPRIAMO COME FUNZIONA IL NOSTRO CORPO PER STARE MEGLIO”;

Interventi- Lavoro in aula da parte dell’insegnante di classe con ma-

teriale strutturato fornito dalle scuole in ospedale e dal Di-partimento di prevenzione (Puzzle, la tombola dell’ospeda-le, Memory con gli strumenti medici);

- Laboratorio di sdrammatizzazione degli strumenti medi-co-sanitari con l’insegnante ospedaliera;

- Intervento in classe, a fine percorso, dell’insegnante ospe-daliera o eventuale visita in ospedale per incontrare il per-sonale sanitario, per conoscere le loro attività e rispondere ad eventuali domande; visita alla scuola in ospedale per prendere visione delle attività didattiche in corso;

- Questionario di gradimento finale.

Risorse per la realizzazione delle attività dott. paolo mesircaDirettore U.O. di Pediatria di Montebelluna• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in

reparto.Medici pediatri U.O. di Pediatria di Castelfranco Veneto• 2 ore per incontro con insegnanti aderenti al progetto in

reparto.ins. carla dalla Longa• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;• 3 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e

tabulazione dati e per incontro presso scuole di apparte-nenza.

ins. nicoletta Gattozzi• 2 ore per incontro con insegnanti in reparto;• 3 ore per ogni classe aderente al progetto per raccolta e

tabulazione dati e per incontro presso scuole di apparte-nenza.

Attrezzature e materiali- Valigia del dottore con strumenti medici.- Gioco-percorso UN GIRO IN PEDIATRIA e libretto operati-

vo L’AVVENTURA DEL CORPO UMANO materiale didattico preparato dalle insegnanti ospedaliere (schede strutturate e fascicolo con il percorso di lavoro per gli insegnanti delle classi).

- Libretto “Scopriamo come funziona il nostro corpo per sta-re meglio” (scuola secondaria di 1°).

Verifica e valutazione- Questionario post intervento per verificare l’atteggiamento

nei confronti della malattia e dell’ ospedalizzazione.- Schede proposte dalle insegnanti ospedaliere.- Questionario rivolto agli insegnanti per conoscere il gradi-

mento del progetto e la congruenza con le programmazioni previste per le classi interessate.

RESPONSABILIdott. paolo mesircaMedici pediatri U.O. Pediatria Montebelluna e CastelfrancoTel.: 0423 611680 (Montebelluna) 0423 732670 (Castelfranco)Fax: 0423 611969 (Montebelluna) 0423 731887 (Castelfranco)Ind.: Via Togliatti, 1 Montebelluna Via dei Carpani Castelfranco

REFERENTE DEL PROGETTO (a cui rivolgersi per informazioni)carla dalla Longa (Montebelluna), nicoletta Gattozzi (Ca-stelfranco) – Insegnanti ospedaliereTel.: 0423 611696 (Montebelluna) 0423 732732 (Castelfranco)Fax: 0423 611969 (Montebelluna) 0423 731884 (Castelfranco)Ind.: Via Togliatti, 1 Montebelluna Via dei Carpani CastelfrancoE-mail: [email protected] [email protected] Intervento in collaborazione con: I.C. 1 Montebelluna I.C. 2 Castelfranco Veneto.

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Intervento n° 11Primo soccorso

Cosa fare e come intervenire (per studenti)

Centro di Formazione BLSD Castelfranco Veneto

Presentazione La scuola rappresenta un luogo come gli altri, dove si pos-sono verificare situazione di criticità sanitaria. Molto spesso la capacità di far fronte ad una situazione di urgenza/emer-genza attivando correttamente il 118 ed attuando comporta-menti di primo soccorso consente di effettuare un soccorso efficace senza peggiorare la situazione dell’infortunato.

A chi si rivolgeStudenti del 2° anno delle scuole secondarie di primo grado degli istituti comprensivi statali.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:• riconoscere e descrivere un’emergenza sanitaria;• allertare il sistema di soccorso (descrivendo in modo appropriato l’evento critico);• attuare interventi di primo soccorso (senza aggravare le condizioni della persona infortunata).

Intervento- Lezioni frontali con momenti di interattività.- Esercitazioni pratiche con simulazioni su manichino.- Cenni sull’utilizzo del defibrillatore semiautomatico.- Verifiche di apprendimento e gradimento

Per la scuola secondaria di primo grado degli istituti com-prensivi l’intervento formativo prevede 1 incontro di 2 ore fino ad un massimo di 40 studenti per evento.

Dimostrazione pratica sull’utilizzo del defibrillatore semiau-tomatico (apparecchiatura elettromedicale sempre più pre-sente all’interno di palestre ed altri locali di aggregazione).

Responsabiledott. matteo pistorelloDirettore unità operativa di Pronto Soccorso

Referente dell’interventodott.ssa Orietta LucatoCoordinatrice Pronto Soccorso di CastelfrancoTel.: 0423.732474 - Fax: 0423.732485mail: [email protected]

DocentiAlice Baggio, Simone Bigolin, Vanio Bonora, Alessandro Cat-tapan, Federica Cattapan, Fabio Caverzan, Cinzia Favaro, Si-mone Lago, Orietta Lucato, Marilena Muciaccia, Stela Elena Petrescu, Claudio Quagliotto, Stefania Soligo.

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A chi si rivolge l’intervento Studenti delle classi seconde delle Scuole Secondarie di Primo grado.

Presentazione Secondo le stime dell’OMS l’abitudine al fumo si instaura sempre più precocemente tra gli 11 e i 15 anni; ciò richie-de pertanto, che gli interventi preventivi si rivolgano già ad un’età in cui fumare non è ancora diventata un’irrinuncia-bile azione quotidiana. Gli interventi in questa fascia di età possono avere un ruolo importante per limitare nei ragazzi l’acquisizione dell’abitudine al fumo e per migliorare quindi lo stato di salute generale della popolazione.

CauseIl fumo rappresenta la prima causa prevenibile di malattia e di morte nei Paesi Occidentali.

ConseguenzeDalla letteratura emerge la precoce età di inizio della di-pendenza da tabacco, indicativa di una maggiore difficoltà a smettere. Inoltre, se una persona non inizia a fumare da gio-vane, più difficilmente lo farà in seguito.

FinalitàL’intervento si propone di sensibilizzare gli alunni rispetto ai rischi legati all’abitudine al fumo per la promozione di sani stili di vita.

Obiettivi educativi- Favorire negli studenti lo sviluppo di capacità critiche e di

riflessione rispetto ai contenuti proposti;- Favorire momenti di scambio e riflessione fra pari rispetto

ai rischi fisici e psicologici connessi all’abitudine al fumo.

InterventoIl progetto si sviluppa in più fasi:• PRIMA FASE

incontro iniziale con gli insegnanti referenti dell’Istituto che

aderiscono al progetto per la presentazione degli obiettivi, dei contenuti e delle modalità con le quali attivare l’intervento.Si ritiene indispensabile che sia individuato un insegnante re-ferente per ogni classe aderente al progetto.L’incontro ha la durata di due ore circa presso la sede del Se-rAT ospedale di Castelfranco Veneto ( presso il padiglione K).

• SECONDA FASEincontro con gli studenti, gli operatori del servizio incontre-ranno gli studenti della classe assieme ai loro insegnanti per la presentazione dei contenuti. L’intervento avrà la du-rata di due ore.

• TERZA FASElavoro degli studenti con l’insegnante, gli studenti divisi in gruppo rielaboreranno i temi trattati e produrranno a loro volta del materiale informativo.Modalità e tempi verranno definiti dall’insegnante.

• QUARTA FASEgli operatori incontreranno gli studenti in classe per condi-videre quanto realizzato. L’incontro avrà la durata di due ore.

Per la valutazione dell’efficacia verranno utilizzati i que-stionari di gradimento proposti dal gruppo di lavoro con-giunto tra i Servizi.

Risorse per la realizzazione dell’intervento:Lavagna a fogli, videoproiettore e computer.

Responsabile dell’intervento dott.ssa emanuela Santi, SerATVia dei Carpani, 16/Z - Castelfranco Vto (TV)Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

Referente dell’interventoeducatore Luisetto nicoletta, SerATVia dei Carpani, 16/Z - Castelfranco V.to (TV)Tel:. 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

Intervento n° 12Conoscere per scegliere

Intervento di prevenzione al tabagismo

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A chi si rivolge l’intervento Insegnati delle classi seconde e terze delle Scuole Seconda-rie di Primo grado.

Presentazione Il fumo di tabacco è ancora oggi uno dei più frequenti e peri-colosi fattori di rischio per la salute.L’abitudine al fumo, sempre,più frequentemente, si acquisi-sce molto precocemente e si consolida in una vera e propria dipendenza durante gli anni di frequenza scolastica, tra i 12 e i 18 anni. Per tale motivo risulta importante intervenire, attraverso progetti di prevenzione e azioni educative che aiu-tino gli studenti a orientare ed imparare a scegliere compor-tamenti di salute.

CauseIl fumo rappresenta la prima causa prevenibile di malattia e di morte nei Paesi Occidentali.

ConseguenzeGli studi hanno dimostrato che l’abitudine al fumo di tabacco inizia generalmente molto precocemente nei giovani e si ra-dica in tempi molto brevi, pertanto se i giovani vengono sen-sibilizzati precocemente al non consumo di tabacco sarà più facile per loro non scegliere, anche con il passare del tempo, questa abitudine tutelando la propria salute.

FinalitàL’intervento si propone di promuovere una scuola libera dal fumo e promuovere l’immagine del non fumatore.

Obiettivi educativi- Offrire agli insegnanti una metodologia utile per confron-

tarsi con gli studenti sulla prevenzione dell’uso di tabacco;- Favorire negli studenti lo sviluppo di capacità critiche e di

riflessione rispetto ai contenuti proposti.

InterventoIl progetto, a valenza regionale, prevede la formazione degli

insegnanti: con i contenuti proposti e gli strumenti forniti, sarà possibile per i docenti attivare un percorso di riflessione con gli studenti sul tema della prevenzione all’uso del tabacco.

Si prevede:Incontro iniziale con tutti gli insegnanti delle classi che ade-riscono al progetto per la presentazione degli obiettivi, dei contenuti e delle modalità con le quali attivare l’interventoL’incontro ha la durata di due ore circa presso la sede del SerAT ospedale di Castelfranco Veneto (padiglione K)Gli operatori referenti del progetto rimarranno a disposi-zione, durante l’anno scolastico, per ulteriori informazioni e momenti di confronto che eventualmente si rendessero ne-cessari durante l’attivazione del progetto.

Incontro conclusivo di verifica con tutti gli insegnanti parte-cipanti al progetto, l’incontro sarà dedicato alla verifica dei lavori svolti dagli insegnanti nelle classi: aspetti positivi, cri-ticità, difficoltà, suggerimenti e proposte. La durata dell’in-contro sarà di circa due ore.

Per la valutazione dell’efficacia verranno utilizzati i que-stionari di gradimento proposti dal gruppo di lavoro con-giunto tra i Servizi.

Risorse per la realizzazione dell’intervento:Lavagna a fogli, videoproiettore e computer.

Responsabile dell’intervento dott.ssa emanuela Santi, SerATVia dei Carpani, 16/Z - Castelfranco Vto (TV)Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

Referente dell’interventoeducatore Luisetto nicoletta, SerATVia dei Carpani, 16/Z - Castelfranco V.to (TV)Tel:. 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

Intervento n° 13Liberi di scegliere

Intervento di prevenzione al tabagismo

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A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTOStudenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, loro insegnanti, genitori. Sono previsti interventi per circa 800 studenti ed in aggiunta i loro docenti.Su richiesta è possibile estendere l’intervento ai docenti del-la scuola primaria, come specificato nel box sottostante.

PremessaÈ sempre più conosciuto il ruolo fondamentale che l’alimen-tazione ricopre per la salute, in particolar modo nell’età del-la crescita e dello sviluppo.Tuttavia la sovralimentazione, frequente nei tempi odierni, condiziona il sovrappeso e l’obesità nella popolazione gene-rale con una prevalenza preoccupante nei giovani, con tutte le conseguenti malattie cardiovascolari dell’età adulta.La Regione Veneto pone tra i propri obiettivi di salute per la popolazione la prevenzione della malattia diabetica che ri-conosce tra le proprie cause un’alimentazione sbilanciata a favore degli zuccheri semplici e la stessa obesità.I vantaggi dell’attività fisica e sportiva sulla tonicità e resi-stenza dei muscoli e delle ossa così come sul loro svilup-po nell’età della crescita sono ben noti, ma meno conosciuti sono tutti i vantaggi che questi portano nel sistema cardiova-scolare ed alla riduzione dell’incidenza delle malattie meta-boliche anche nell’età adulta.Il consumo degli alcolici già dall’età adolescenziale è un altro aspetto preoccupante che influisce negativamente sulla loro salute così come in quella degli adulti e che deve essere evi-tato in una dieta sana. La limitazione del loro consumo costi-tuisce uno degli obiettivi del progetto nazionale “guadagnare

salute” dell’età adulta.Si vuole pertanto rispondere alla richiesta degli insegnanti che ci chiedono, con la collaborazione dei genitori, il cambio dello stile di vita scorretto che frequentemente osservano nei loro studenti, ponendo come base la comprensione dei meccanismi attraverso i quali le malattie conseguono alla scorretta alimentazione ed alla sedentarietà.

CauseLe cause di questo fenomeno vanno cercate in uno stile di vita dove la scelta degli alimenti è spesso condizionata da abitudini indotte da aspetti edonistici con eccesso di grassi, zuccheri, sale e da scarse quantità di fibre vegetali, abitudini spesso radicate nella famiglia di origine dei ragazzi.La sedentarietà e la scarsa attitudine al movimento ed allo sport sono favoriti dalle “comodità” della vita quotidiana per le quali l’uso dell’auto e delle moto/motorini sostituiscono il movimento attivo negli spostamenti incrementando ulterior-mente sovrappeso ed obesità e predisponendo a diabete e malattie cardiovascolari.

ConseguenzeIn generale le conseguenze di uno stile di vita scorretto pos-sono rendersi evidenti a lungo termine.Il sovrappeso, l’obesità, l’eccesso di sale nella dieta e l’uso inappropriato di alcolici sono spesso associati nell’età adulta a malattie quali diabete, ipertensione arteriosa, aumento del colesterolo, dei trigliceridi nel sangue così come a malat-tie del fegato. Tutte queste sono condizioni che aumentano il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari come infarti cardiaci ed ictus cerebrali.

Intervento n° 14La dieta e l’attività fisica:

lo stile di vita sano nella prevenzionedel diabete e delle malattie cardiovascolari

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Finalità ed aspettativeLa finalità, a lungo termine, è la tutela della salute dei ragaz-zi, tenendo conto che l’alimentazione e l’attività fisica di oggi influenzeranno lo stile di vita e la salute del loro futuro, in particolare il rischio di andare incontro a diabete e malattie cardiovascolari.

Obiettivi specifici- Promuovere nei ragazzi conoscenze volte allo sviluppo di

comportamenti alimentari sani;- Contribuire alla scelta della propria alimentazione consi-

derando le qualità nutrizionali degli alimenti;- Promuovere nei ragazzi la consapevolezza della correla-

zione esistente tra lo stile di vita scorretto, il diabete, le malattie cardiovascolari e del fegato.

InterventiGli interventi rivolti ai ragazzi della scuola media inferiore e superiore saranno impostati in accordo con il personale docente nell’ambito delle esigenze didattiche della scuola.Gli interventi rivolti ai docenti saranno effettuati in accordo con gli stessi docenti e potranno confluire in quelli destinati ai ragazzi.Gli interventi rivolti ai genitori dei ragazzi saranno effettuati su richiesta degli stessi compatibilmente al tempo a dispo-sizione dello specialista ULSS che li effettua.

MetodologiaI diversi tipi di intervento sono realizzati attraverso- Incontri preliminari con i docenti ed i rappresentanti dei

genitori;- Lezioni frontali sui nutrienti, sulle caratteristiche nutrizio-

nali degli alimenti, sui meccanismi patogenetici che porta-no da un’alimentazione scorretta al diabete ed alle malat-tie cardiovascolari;

- Lezioni frontali sull’importanza dell’attività fisica nel man-tenimento della salute e nella prevenzione delle malattie croniche e cardiovascolari. Quantità e qualità di attività fi-sica per il raggiungimento di tali obiettivi;

- Test di uscita dopo le lezioni;- Lavori di gruppo tra ragazzi, insegnanti e possibilmente

genitori coordinati dallo specialista in scienza dell’alimen-tazione sugli elementi costituivi di una dieta sana. Esempi pratici sulle tipologie di attività fisica praticabili in uno stile di vita fisicamente attivo.

Tali lavori di gruppo saranno realizzati compatibilmente al

tempo a disposizione del personale che effettua l’interven-to e di quello che viene messo a disposizione ai ragazzi dai docenti della scuola.

Risorse per la realizzazione dell’interventoUn medico specialista in scienza dell’alimentazione; even-tuale integrazione di un’assistente sanitaria/infermiera all’uopo formata.Attrezzature: computer con proiettore, lavagne normali e lu-minose, fogli con supporto a cavallettoMateriali: lucidi con pennarelli, diapositive power point e materiale informativo cartaceo

Modalità di verifica e valutazione- Indicatori di efficacia ed efficienza (riferiti alla strategia degli

interventi, ad obiettivi di conoscenza e di comportamento);- Test di uscita dopo le lezioni: percentuale di studenti che ha

superato il test (risposte corrette >60%);- Questionari di modifica del comportamento a distanza di

due-tre mesi: percentuale di studenti che ha modificato il proprio stile di vita in senso positivo (alimentazione corretta + stile di vita fisicamente attivo).

Fasi di attuazioneSettembre-Ottobre: i responsabili stabiliscono il calendario delle attività in base alle richieste; il referente prepara i ma-teriali didattici ed il piano di verificaNovembre-Aprile: il referente realizza gli interventi e le ve-rifiche coadiuvato, eventualmente dall’assistente sanitaria e dagli insegnanti che somministrano i test ed i questionari.

Indicatori per la valutazione- Numero di scuole partecipanti agli incontri- Test di uscita dopo le lezioni: percentuale di studenti che

ha superato il test (risposte corrette >60%)- Questionari di modifica del comportamento a distanza di

due-tre mesi: percentuale di studenti che ha modificato il proprio stile di vita in senso positivo (alimentazione corret-ta + stile di vita fisicamente attivo).

Indicatori di risultato- questionario di verifica sul grado di comprensione degli

argomenti trattati rivolto ai ragazzi- questionario di gradimento degli interventi rivolto ai ra-

gazzi, ai docenti, ai genitori.

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Responsabile degli interventidr. renato ranieriResponsabile Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)Via Dante Alighieri, 12 – 31044 MontebellunaTel. 0423.614717 - Fax 0423.614729E-mail: [email protected]

dr. Giancarlo dalle carbonareDirigente medico SISP-SIAN ambulatorio nutrizionale SIANVia Dante Alighieri, 12 – 31044 MontebellunaTel. 0423.614782-84 - Fax 0423.614721E-mail: [email protected]

Referente dell’interventodr. Giancarlo dalle carbonare

Progetto svolto in collaborazione tra i servizi:Servizio Igiene degli alimenti e Nutrizione (SIAN) e Servizio Igiene e Sanità pubblica (SISP)

Gli interventi nelle scuole sono subordinati alle risorse di personale formato disponibile.

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A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTOAd alunni e insegnanti della scuola secondaria di primo grado (classi 1a e 2a).

La propostaLaboratori esperienziali per far scoprire ai bambini e ai ra-gazzi varie possibilità di movimento in diversi contesti, speri-mentando la possibilità di divertirsi e favorendo al contempo lo sviluppo fisico e psicologico. I laboratori si basano su di-verse attività di movimento e ludiche che favoriscono il con-solidamento degli schemi motori di base. Si prevede inoltre un incontro formativo con i docenti ed una collaborazione di-dattica pre e post uscita proposti alle scuole che partecipe-ranno. Vi aspettiamo con abbigliamento adeguato allo svol-gimento di attività motorie all’aperto!!! In caso di maltempo le attività si svolgeranno all’interno della villa.

Dove siamoI laboratori si svolgono presso la sede di Villa Buri, situata a Ve-rona in via Bernini Buri 99 (www.villaburi.it). La sede è raggiungi-bile tramite bus urbano, linea 12 fermata 141 di via Bernini Buri.

PrenotazioniCompilare la scheda di iscrizione e inviarla a [email protected] o via fax al numero 045.8075023. Chiamare per conferma e definizione delle attività lo Staff del Programma Regionale MuoverSì al numero 045.8076036 – 045.8076034Laboratori per la scuola primaria e secondaria di primo grado.- Laboratorio “Giochi dal Mondo”: giochi di movimento propri

di diverse culture attraverso i quali gli alunni si avvicinano alle tradizioni di altri Paesi. Con il gioco si favorisce lo svilup-po sociale, affettivo e cognitivo del ragazzo e, più in generale, la formazione dell’individuo.

- Laboratorio “Scuola di Circo”: attività artistica, sportiva e sociale con l’intento di far sperimentare delle abilità motorie non convenzionali per migliorare e potenziare le competenze motorie, la salute emozionale e l’integrazione sociale.

- Laboratorio “Bicicletta”: sicurezza stradale, uso corretto della bicicletta, utilizzo dei comandi e piccole regolazioni e manutenzioni. Si propone inoltre un’esperienza pratica di al-cuni km su strada o pista ciclabile, adeguata all’età Bici di varie taglie disponibili in loco.

- Laboratorio “Orienteering”: breve lezione sulle tecniche di orientamento con il sole, le stelle ed altri elementi naturali; successivo gioco a squadre che si svolgerà nel parco della villa. Il contesto del parco e la sicurezza dell’attività permet-tono di far vivere ai ragazzi un’esperienza in autonomia, con il supporto degli operatori.

Ogni mattinata prevede due laboratori di due ore, gestiti da operatori qualificati. Le attività si svolgono dalle 8.30 alle 13.00 con possibili variazioni in base a richieste specifiche.È pubblicata sul sito del programma MuoverSì la sezio-ne dedicata al Laboratorio Esperienziale MuoverSì al seguente link http://muoversidipiu.it/laboratori/attivita/

È possibile per gli insegnanti delle scuole interessate effet-tuare la richiesta di partecipazione ai laboratori direttamen-te dal sito web al seguente link http://muoversidipiu.it/labora-tori/richiesta-di-partecipazione-ai-percorsi-didattici/

Responsabiledott.ssa Laura ValenariMuoverSì - Programma Regionale di Promozione dell’Attività Motoria.Servizio Progetti e Promozione della Salute - Ulss 20 Verona Tel. 045.8076034 – 045.8076036email [email protected]

Intervento n° 15Laboratorio Esperienziale MuoverSì

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SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

16. Prevenzione all’uso di alcol in ambito giovanile: Passaparola…se bevi rischi!

17. Prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti: Skills for life

18. Strategia di prevenzione delle dipendenze nella scuola: THINK SMART

19. Sessualità, contraccezione e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili: Incontriamo il ginecologo

20. Il sapore dell’adolescenza. Emozioni, desideri e benessere. Prevenzione delle patologie psichiatriche ad insorgenza adolescenziale: ansia, depressione,disturbi di attacchi di panico

21. Primo soccorso – cosa fare e come intervenire (per studenti)

22. Primo soccorso – cosa fare e come intervenire (per docenti)

23. Donazione di organi: opinioni tra studenti e operatori sanitari a confronto

24. La dieta e l’attività fisica: lo stile di vita sano nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari

25. Sicurezza negli ambienti di lavoro: Lavoro sicuro

26. Abitare la strada: prevenzione degli incidenti stradali e dei traumi cranici, i giovani si raccontano

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Intervento n° 16Passaparola… se bevi rischi!

Intervento di prevenzione all’uso di alcol in ambito giovanile

A chi si rivolge l’intervento Studenti delle classi seconde delle Scuole Secondarie di Secondo grado (seconda superiore studenti di età com-presa fra i 15 e 16 anni) Il progetto si rivolge ad una sola classe per istituto richie-dente.Si accolgono le richieste per un massimo di 6 Istituti.

Presentazione Negli ultimi anni i comportamenti a rischio per la salute in età adolescenziale, come l’uso di alcol sono divenuti oggetto di studio per la rilevanza sanitaria e sociale che determinano.Gli effetti che questi comportamenti hanno sulla salute pos-sono essere immediati, come utilizzo dell’alcol e incidenti stradali, manifestazioni aggressive, oppure posticipato nel tempo con il rischio di patologie future.Per questi motivi si ritiene utile lavorare a livello preventivo con gli studenti per poter aumentare i livelli di conoscenza sulla sostanza e avviare un processo di riflessione critica si rischi legati all’assunzione di questa sostanza, favorendo lo sviluppo di comportamenti di auto protezione.

CauseLe cause si possono ricondurre ad abitudini culturali, ma an-che alle modalità in uso fra i giovani negli ultimi anni dove si registra un aumento dei consumi di alcol soprattutto nei fine settimana.

ConseguenzeL’utilizzo della sostanza alcolica fra i giovani può avere no-tevoli ripercussioni sulla salute, sull’incremento dei rischi in merito agli incidenti stradali, sulle difficoltà scolastiche, sulle relazioni conflittuali in famiglia, in ambito scolastico e sociale.

FinalitàApprofondimento delle conoscenze rispetto ai rischi del bere giovanile.Favorire interventi di sensibilizzazione fra pari.

Obiettivi educativiL’intervento si pone come scopi:

- incrementare le conoscenze fra gli studenti in merito alla sostanza alcolica e agli effetti che questa può determinare nel breve periodo;

- riflettere con gli studenti sulla modalità del bere giovanile e sui rischi incorsi;

- diffondere le conoscenze acquisite presentandole ad altri studenti;

- favorire una critica riflessione fra pari.

InterventoIl progetto si sviluppa in più fasi:

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• PRIMA FASEincontro iniziale con gli insegnanti referenti dell’istituto e i docenti che attiveranno il progetto.La presenza a questo incontro è propedeutica e vincolante alla realizzazione del progetto.Durante l’incontro verranno illustrati le finalità, gli obiettivi e le varie fasi operative del progetto e si definiranno con i singoli insegnanti le date degli incontri.La riunione avrà la durata di due ore circa e si terrà presso la sede del SerAT Ospedale di Castelfranco Veneto ( padi-glione K).

• SECONDA FASEgli operatori del SerAT incontreranno gli studenti presso le sedi scolastiche in due incontri di due ore ciascuno.Verranno discussi contenuti sulla sostanza alcolica, sugli effetti fisici, psicologici connessi all’uso. Si approfondiranno gli aspetti relazionali e sociali legati al consumo di alcol in età giovanile.Durante gli incontri è indispensabile la presenza degli in-segnanti referenti che coordineranno le fasi successive del progetto.

• TERZA FASEgli studenti formati rielaboreranno i temi trattati assieme agli insegnanti referenti e produrranno a loro volta del ma-teriale informativo destinato ad altre classi di coetanei o agli studenti di classe prima.Modalità e tempi verranno definiti dall’insegnante referen-te assieme agli studenti.

• QUARTA FASEgli studenti formati presenteranno il materiale da loro pro-dotto ai destinatari scelti all’interno dello stesso istituto.Modalità e tempi verranno definiti dall’insegnante referen-te assieme agli studenti.

• QUINTA FASEincontro conclusivo con gli insegnanti referenti dell’istituto e i docenti che hanno attivato il progetto per condividere aspetti positivi e critici dello stesso.L’ incontro avrà la durata di due ore circa e si terrà presso la sede del SerAT ospedale di Castelfranco Veneto ( padi-glione K).

Per la valutazione dell’efficacia verranno utilizzati i que-stionari di gradimento proposti dal gruppo di lavoro con-giunto tra i Servizi.

Risorse per la realizzazione dell’intervento:Lavagna a fogli, videoproiettore e computer.

Responsabile dell’intervento dott.ssa emanuela Santi, SerAT Via dei Carpani, 16/Z - Castelfranco Vto (TV)Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

Referente dell’interventoeducatore Luisetto nicoletta, SerATVia dei Carpani, 16/Z - Castelfranco V.to (TV)Tel.: 0423.732759 - Fax: 0423.732758mail: [email protected]

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Intervento n° 17Skills for life

Intervento di prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti

A chi si rivolge l’intervento Destinatari: docentiDestinatari finali: Studenti e studentesse di Scuola Secondaria di Primo Grado (Classi II e III, 12-14 anni).

Presentazione Nell’ambito dei progetti di prevenzione selettiva molte proposte di intervento prevedono dei moduli didattici finalizzati a far acquisire agli adolescenti competenze e conoscenze per contrastare l’acqui-sizione di comportamenti di uso di sostanze (fumo, stupefacenti). Si tratta di progetti che mirano ad aumentare i fattori di protezione individuali, permettendo così al soggetto di diminuire l’apprendi-mento di comportamenti a rischio. Vengono considerati fattori protettivi i seguenti:- conoscenze scientifiche riguardo alle sostanze;- acquisizione di un pensiero critico rispetto a determinati compor-

tamenti;- capacità di gestione delle pressioni sociali;- capacità di problem-solving;- riconoscimento e gestione delle emozioni.L’OMS a questo riguardo ha incentivato progetti di educazione alle abilità di vita (Life Skills) in ambito scolastico. Secondo l’OMS in-crementare progetti di questo tipo, significa contrastare l’adozione di comportamenti di dipendenza in senso ampio, perciò, piuttosto che centrare l’intervento relativamente ad una specifica sostanza si preferisce sviluppare, nel singolo soggetto, risposte adeguate a più comportamenti devianti.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:- identificare le caratteristiche e l’azione delle sostanze stupefa-

centi;- adottare atteggiamenti e strategie che riducono i comportamenti

a rischio;- valutare e gestire con competenza le situazioni a rischio.

InterventoL’approccio si impernia sulla metodologia dell’apprendimento co-operativo (cooperative learnig), anche attraverso la realizzazione di laboratori didattici mediante i quali gli studenti acquisiscono le competenze di riconoscimento, valutazione e gestione delle situa-zioni a rischio.

Si procederà alla costituzione e formazione di un gruppo di docenti in grado di realizzare dei laboratori (lavori di gruppo) utilizzando strategie metacognitive (cooperative learning) che aiutano gli stu-denti ad attivare un processo decisionale per rinforzare lo sviluppo di processi autonomi per esempio:1) cosa si poteva fare altrimenti;2) quando nella vita quotidiana si utilizzano le medesime regole;3) come si poteva procedere;4) in quali altri modi poteva essere risolto il problema.L’intervento si compone di cinque sessioni strutturate secondo il modello di laboratorio metacognitivo:1) laboratorio informativo;2) laboratorio sulla comunicazione;3) laboratorio sul problem-solving;4) laboratorio sul pensiero critico;5) laboratorio sulle emozioni.Verranno utilizzati questionari specifici standardizzati per la rileva-zione di acquisizione di comportamenti protettivi e gestione di si-tuazione a rischio (valutazione di esito). Per la valutazione dell’ef-ficacia verranno utilizzati i questionari di gradimento proposti dal gruppo di lavoro congiunto tra i servizi.L’intervento prevede un Corso di formazione per docenti finalizzato alla presentazione, programmazione e applicazione delle modalità di attuazione del progetto in classe. Tale corso si svilupperà in 5 incontri teorico-pratici.Il corso di formazione per i docenti si svolgerà presso la sala Riu-nioni del SerD di Castelfranco Veneto, la durata è di 5 incontri di 2 ore ciascuno a cadenza settimanale.

Responsabile dell’intervento dott.ssa Fiorin amelia, Psicologa - Servizio DipendenzeVia dei Carpani 16/z - Castelfranco V.to (TV)Tel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737mail: [email protected]

Referente dell’interventodott.ssa Fraccaro Simonetta, Educatore – Servizio DipendenzeVia dei Carpani 16/z - Castelfranco V.to (TV)Tel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737mail: [email protected]

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A chi si rivolge l’interventoDestinataria) Docenti di scuola secondaria di secondo grado interessati a svolgere funzioni organizzative e di tutoraggio in un pro-getto di sensibilizzazione/prevenzione dell’uso di sostanze (almeno 3 insegnanti per istituto).b) Genitori degli studenti partecipanti al progettoDestinatari finali: Studenti delle scuole secondarie di secon-do grado delle classi 1^ e 2^ (14 – 16 anni).

Presentazione L’iniziazione degli adolescenti al consumo di sostanze è multi-fattoriale, ma assumono un ruolo di rilievo i fattori connessi a:• mancanza di una informazione scientificamente fondata,

mentre, al contrario, abbondano notizie imprecise e aned-dotiche, soprattutto raccolte tra coetanei;

• pressioni ambientali;• presunzione di normalità del consumo di sostanze;• immaturità o debolezza di abilità cognitive e sociali.

L’intervento mette a disposizione dei docenti di scuola secon-daria di II grado materiali e competenze per la realizzazione di unità didattiche che siano in grado di far apprendere agli studenti nozioni sugli aspetti biomedici relativi alle droghe d’abuso, contemporaneamente stimolando l’esercizio di abi-lità cognitive che rappresentano fattori di protezione verso lo sviluppo di problemi correlati all’abuso di sostanze.

FinalitàAdozione diffusa di una metodologia di intervento di preven-zione primaria nella scuola secondaria di II grado, applicata in interventi rivolti ai giovani delle classi prime o seconde, organizzati in moduli didattici svolti in piccoli gruppi, in gra-do di:• aumentare le conoscenze scientificamente fondate sulle

sostanze psicotrope;• aumentare la consapevolezza sulle vulnerabilità emotive e

sulle pressioni ambientali verso comportamenti poco sani:• stimolare l’esercizio di alcune abilità cognitive e sociali che

rendano il pensiero del soggetto più critico, più complesso, capace di scelte non conformistiche.

Obiettivi educativia) Docenti A conclusione dell’intervento i docenti (almeno 3 per isti-

tuto) saranno in grado di organizzare e gestire un modulo didattico sugli aspetti biomedici dell’uso di sostanze psi-coattive.

b) Studenti A conclusione dell’intervento i giovani studenti parteci-

panti riconosceranno le caratteristiche delle sostanze psicotrope e la loro azione, con conseguente riduzione dell’atteggiamento positivo verso di esse.

Intervento n° 18THINK SMART

Strategia di prevenzione delle dipendenze nella scuola

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InterventoL’intervento prevede:a) un corso di formazione per gli insegnanti per: 1) presentazione del progetto e delle sue basi teoriche

e metodologiche; 2) illustrazione delle caratteristiche salienti delle

droghe d’abuso e degli aspetti biomedici connessi all’abuso.

b) la realizzazione di un modulo didattico, con lavoro in pic-coli gruppi supportati da docenti attraverso azioni di tuto-raggio. I docenti utilizzano schede e materiali forniti dal servizio, seguendo linee guida scritte;

c) valutazione dei risultati mediante questionari;d) un incontro sensibilizzazione sul problema dell’abuso di

sostanze e di presentazione del progetto THINK SMART destinato a genitori e docenti.

La valutazione di esito prevede un questionario per la misura della percezione del rischio.Per la valutazione dell’efficacia verranno utilizzati i questio-nari di gradimento proposti dal gruppo di lavoro congiunto tra i servizi.

Il corso per docenti si svolgerà presso il SerD di Castelfranco Veneto a partire dal mese di novembre. La durata prevista è di n. 5 incontri a cadenza settimanale di 2 ore e 30 minuti cia-scuno. Le date delle lezioni verranno comunicate agli iscritti almeno 15 giorni prima dell’inizio.

Responsabile dell’intervento dr. Graziano BellioDirettore SerD - Servizio DipendenzeVia dei Carpani 16/z - Castelfranco V.toTel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737mail: [email protected]

Referente dell’interventodott.ssa Fraccaro SimonettaEducatore – Servizio DipendenzeVia dei Carpani 16/z – Castelfranco VenetoTel.: 0423.732736 - Fax: 0423.732737mail: [email protected]

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PresentazioneIl ginecologo è certamente il medico dell’intimità al quale l’a-dolescente può rivolgere, senza imbarazzo, una richiesta di aiuto sul versante della sessualità.Poche domande formulate ad un esperto, relative al be-nessere generale, alla funzione sessuale e alla relazione di coppia, possono aiutare a chiarire dubbi e incertezze e ad educare l’adolescente in tema di sessualità femminile e ma-schile, oltre che a trovare insieme al ginecologo la soluzione più adeguata.Molto spesso i giovani conoscono la sfera della sessualità solamente per sentito dire o attraverso il web e raramente le ragazze vanno dal ginecologo, per questo noi ginecologi abbiamo il compito di “metterci la faccia” e incontrare per-sonalmente le nuove generazioni: conoscere lo sviluppo ri-produttivo e aver chiara l’importanza della contraccezione è oggi garanzia di rispetto sia all’interno della coppia che ver-so se stessi.

A chi si rivolge l’intervento Studenti e studentesse del terzo anno delle scuole secondarie di secondo grado.

Obiettivo specificoA tutela e promozione della salute e del benessere delle nuove generazioni, il progetto “Incontriamo il ginecologo“ vuole offrire ai ragazzi e alle ragazze del 3° anno delle scuo-le secondarie di secondo grado la possibilità di affrontare argomenti legati alla sessualità, alla contraccezione e alla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili, for-nendo loro competenze e informazioni corrette, al fine di in-

coraggiare comportamenti sessuali preventivi nel rispetto di se stessi e degli altri.

Interventi Il progetto si sviluppa in due fasi:Prima fase: incontro preliminare con gli insegnanti referen-

ti degli Istituti che aderiscono al progetto per la presentazione degli obiettivi. È indispensabile che sia individuato un insegnante referente per ogni classe.

Seconda fase: incontro di tre ore con gli studenti.

Gli incontri si svolgeranno presso la sede del Consultorio Fa-miliare di Castelfranco Veneto, Montebelluna, Asolo, Valdob-biadene.

Metodologia Lezioni frontali aperte, con la possibilità di intervento da parte dei partecipanti, su temi legati alla sessualità, contraccezione e malattie sessualmente trasmissibili, con dibattito finale per rielaborare i contenuti esposti.

Risorse per la realizzazione dell’intervento Medici specialisti in ostetricia e ginecologia già operanti nelle sedi del Consultorio Familiare.Attrezzature: computer con proiettore per la presentazione di materiali in power point e la visione di video filmati.

Fase di attivazione Gennaio – maggio 2017. Il calendario delle attività sarà stabi-lito in base alle richieste.

Intervento n° 19Sessualità, contraccezione e prevenzione

delle infezioni sessualmente trasmissibili:Incontriamo il ginecologo

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Responsabile del progetto dott.ssa maristella BacchionResponsabile u.o.s. Consultorio FamiliareTel.: 0423.732733mail: [email protected]

Referente del progettodott. carlo FailliDirigente Medico u.o.s. Consultorio Familiare MontebellunaTel.: 0423.614977mail: [email protected]

Medici ginecologi partecipanti all’interventodott.ssa renata angolettaSpecialista Ambulatoriale u.o.s.Consultorio Familiare CastelfrancoTel.: 0423.732733mail: [email protected]

dott. Giuseppe ciancioSpecialista Ambulatoriale u.o.s.Consultorio Familiare CastelfrancoTel.: 0423.732733mail: [email protected]

dott.ssa carmela dipasqualeDirigente Medico u.o.s. Consultorio Familiare AsoloTel.: 0423.526421mail: [email protected]

dott. carlo FailliDirigente Medico u.o.s. Consultorio Familiare MontebellunaTel.: 0423.614977mail: [email protected]

dott.ssa mariateresa SilvestriDirigente Medico u.o.s.Consultorio Familiare Asolo/ValdobbiadeneTel.: 0423.977270mail: [email protected]

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Intervento n° 20Il sapore dell’adolescenza. Emozioni, desideri e benessere.Prevenzione delle patologie psichiatriche ad insorgenza adolescenziale:

ansia, depressione, disturbi di attacchi di panico

A chi si rivolge l’intervento Studenti ed insegnanti delle classi 1^,2^,3^ delle Scuole Secondarie di secondo grado.

PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO Si è rilevato, negli ultimi anni, un progressivo aumento di al-cune patologie psichiatriche (disturbi d’ansia, attacchi di pa-nico, disturbi dell’umore e depressione) in età giovanile.

CauseIl mutamento del contesto socio-culturale spinge a una maggior competitività, sottoponendo a richieste pressan-ti l’adolescente e questo facilita l’insorgere di sentimenti di inadeguatezza e attiva comportamenti non adattivi, dannosi per la salute.

ConseguenzeAumentata richiesta di interventi.

FinalitàIncrementare le informazioni e le conoscenze sugli aspetti psicologici, relazionali, sociali e culturali degli adolescenti nei confronti della salute psicofisica.Incrementare la consapevolezza delle motivazioni/istanze che sono alla base delle scelte di vitaIl progetto è finalizzato ad informare e fornire maggiori stru-menti di conoscenza in merito alle patologie descritte allo scopo di prevenire l’insorgenza dei disturbi e permettere una precoce individuazione dei segnali di disagio psichico.

Obiettivi specifici1) Approfondimento della conoscenza delle problematiche

relative all’adolescenza;2) Acquisizione di modalità di comprensione e lettura dei

comportamenti a rischio;3) Corretto utilizzo dei servizi preposti alla cura di tali pato-

logie;4) Sensibilizzazione dei docenti per la promozione di corretti

stili di vita.

Metodologia e strumentiLezioni frontali e circolari, dibattiti, questionari, dispense, role playing, sociometria, drammatizzazioni, metodologie attive psicodrammatiche.

Piano d’azioneLezioni attive, circolari condotte dalla psicologa e dall’edu-catrice.

Fasi di attuazione- incontro preliminare di presentazione, definizione del pro-

getto e organizzazione del programma di lavoro con docenti;- incontro di due ore, per ogni singola classe, con una lezio-

ne circolare sulle problematiche relative all’adolescenza e dibattito finale per rielaborare i contenuti esposti;

- incontro finale di verifica e confronto con i docenti.

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Traccia sui contenuti degli interventi informativi-formativi da sviluppare in classe1) teorie e modelli psicologici della fase adolescenziale2) teorie e modelli socio-culturali3) presentazione delle patologie psichiatriche.

Tempi di attuazioneInizio progetto settembre 2016 fine giugno 2017.

Indicatori per la valutazioneNumero partecipanti agli incontri.

Indicatori di risultato (verifica)Questionario di verifica sul grado di comprensione degli ar-gomenti trattati e di gradimento da parte degli studenti.

RESPONSABILE DEL PROGETTO dr.ssa anna ValleriniMedico psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale Ulss 8 mail: [email protected]

REFERENTE DEL PROGETTO (a cui rivolgersi per informazioni)dott.ssa alessandra TessaroEducatrice del Centro di salute Mentale di Castelfranco VenetoCentro di Salute Mentale:Via Ospedale, 18 – Castelfranco VenetoTel.: 0423.732691 - Fax: 0423.732961mail: [email protected]

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Intervento n° 21Primo soccorso

Cosa fare e come intervenire (per studenti)

Centro di Formazione BLSD Castelfranco Veneto

Presentazione La scuola rappresenta un luogo come gli altri, dove si pos-sono verificare situazione di criticità sanitaria. Molto spesso la capacità di far fronte ad una situazione di urgenza/emer-genza attivando correttamente il 118 ed attuando comporta-menti di primo soccorso consente di effettuare un soccorso efficace senza peggiorare la situazione dell’infortunato.

A chi si rivolgeStudenti del 4° anno della scuola secondaria di secondo grado.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:• riconoscere e descrivere un’emergenza sanitaria;• allertare il sistema di soccorso (descrivendo in modo appropriato l’evento critico);• attuare interventi di primo soccorso (senza aggravare le condizioni della persona infortunata).

Intervento- Lezioni frontali con momenti di interattività.- Esercitazioni pratiche con simulazioni su manichino.- Cenni sull’utilizzo del defibrillatore semiautomatico.- Verifiche di apprendimento e gradimento

Per la scuola secondaria di secondo grado l’intervento for-mativo prevede 2 incontri per classe della durata di 2 ore ciascuno per un totale di 4 ore.

Dimostrazione pratica sull’utilizzo del defibrillatore semiau-tomatico (apparecchiatura elettromedicale sempre più pre-sente all’interno di palestre ed altri locali di aggregazione).

Responsabiledott. matteo pistorelloDirettore unità operativa di Pronto Soccorso

Referente dell’interventodott.ssa Orietta LucatoCoordinatrice Pronto Soccorso di CastelfrancoTel.: 0423.732474 - Fax: 0423.732485mail: [email protected]

DocentiAlice Baggio, Simone Bigolin, Vanio Bonora, Alessandro Cat-tapan, Federica Cattapan, Fabio Caverzan, Cinzia Favaro, Si-mone Lago, Orietta Lucato, Marilena Muciaccia, Stela Elena Petrescu, Claudio Quagliotto, Stefania Soligo.

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Intervento n° 22Primo soccorso

Cosa fare e come intervenire (per docenti)

Centro di Formazione BLSD Castelfranco Veneto

Presentazione La scuola rappresenta un luogo come gli altri, dove si pos-sono verificare situazione di criticità sanitaria. Molto spesso la capacità di far fronte ad una situazione di urgenza/emer-genza attivando correttamente il 118 ed attuando comporta-menti di primo soccorso consente di effettuare un soccorso efficace senza peggiorare la situazione dell’infortunato.

A chi si rivolgeDOCENTI della scuola secondaria di secondo grado.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i docenti saranno in grado di:• riconoscere e descrivere un’emergenza sanitaria;• allertare il sistema di soccorso (descrivendo in modo appropriato l’evento critico);• attuare interventi di primo soccorso (senza aggravare le condizioni della persona infortunata).

Intervento- Lezioni frontali con momenti di interattività.- Esercitazioni pratiche con simulazioni su manichino.- Cenni sull’utilizzo del defibrillatore semiautomatico.- Verifiche di apprendimento e gradimento

L’intervento formativo prevede 2 incontri per classe della du-rata di 2 ore ciascuno per un totale di 4 ore.

Dimostrazione pratica sull’utilizzo del defibrillatore semiau-tomatico (apparecchiatura elettromedicale sempre più pre-sente all’interno di palestre ed altri locali di aggregazione).

Responsabiledott. matteo pistorelloDirettore unità operativa di Pronto Soccorso

Referente dell’interventodott.ssa Orietta LucatoCoordinatrice Pronto Soccorso di CastelfrancoTel.: 0423.732474 - Fax: 0423.732485mail: [email protected]

DocentiAlice Baggio, Simone Bigolin, Vanio Bonora, Alessandro Cat-tapan, Federica Cattapan, Fabio Caverzan, Cinzia Favaro, Si-mone Lago, Orietta Lucato, Marilena Muciaccia, Stela Elena Petrescu, Claudio Quagliotto, Stefania Soligo.

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Intervento n° 23Donazione di organi:

opinioni tra studenti e operatori sanitari a confronto

A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTOAgli studenti e alle studentesse delle classi quinte della scuola secondaria di 2° grado.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:- Riconoscere gli aspetti legislativi della problematica;- Riconoscere la definizione di morte secondo le attuali cono-

scenze scientifiche e mediche, accolte dalla legislazione;- Riconoscere la differenza tra donazione di organi e di tes-

suti.

InterventoIncontro con dibattito, aperto a massimo 25 persone (minimo 10). Dopo l’introduzione al tema gli studenti saranno coinvol-ti in lavori di gruppo, con successivo confronto in assembleaDurata dell’incontro: Tre ore e 30 minuti (orario scolastico).

RelatoriBaruffa Giuseppe, Ceron Valentina, Codemo Carmen, Drago-ni Carlo, Latini Laura, Scremin Francesca.

Responsabile dell’interventodr. andrea BianchinCoordinatore Trapianti Azienda ULSS n. 8Anestesia e Rianimazione - Ospedale di MontebellunaTel. 0423.611278/611280E-mail: [email protected]

Referentedr.ssa Lucia piva - Coordinatore infermieristico RianimazioneOspedale di MontebellunaTel. 0423.611278/611280E-mail: [email protected]

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A CHI SI RIVOLGE L’INTERVENTOStudenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, loro insegnanti, genitori. Sono previsti interventi per circa 800 studenti ed in aggiunta i loro docenti.Su richiesta è possibile estendere l’intervento ai docenti del-la scuola primaria, come specificato nel box sottostante.

PremessaÈ sempre più conosciuto il ruolo fondamentale che l’alimen-tazione ricopre per la salute, in particolar modo nell’età del-la crescita e dello sviluppo.Tuttavia la sovralimentazione, frequente nei tempi odierni, condiziona il sovrappeso e l’obesità nella popolazione gene-rale con una prevalenza preoccupante nei giovani, con tutte le conseguenti malattie cardiovascolari dell’età adulta.La Regione Veneto pone tra i propri obiettivi di salute per la popolazione la prevenzione della malattia diabetica che ri-conosce tra le proprie cause un’alimentazione sbilanciata a favore degli zuccheri semplici e la stessa obesità.I vantaggi dell’attività fisica e sportiva sulla tonicità e resi-stenza dei muscoli e delle ossa così come sul loro svilup-po nell’età della crescita sono ben noti, ma meno conosciuti sono tutti i vantaggi che questi portano nel sistema cardiova-scolare ed alla riduzione dell’incidenza delle malattie meta-boliche anche nell’età adulta.Il consumo degli alcolici già dall’età adolescenziale è un altro aspetto preoccupante che influisce negativamente sulla loro salute così come in quella degli adulti e che deve essere evi-tato in una dieta sana. La limitazione del loro consumo costi-

tuisce uno degli obiettivi del progetto nazionale “guadagnare salute” dell’età adulta.Si vuole pertanto rispondere alla richiesta degli insegnanti che ci chiedono, con la collaborazione dei genitori, il cambio dello stile di vita scorretto che frequentemente osservano nei loro studenti, ponendo come base la comprensione dei meccanismi attraverso i quali le malattie conseguono alla scorretta alimentazione ed alla sedentarietà.

CauseLe cause di questo fenomeno vanno cercate in uno stile di vita dove la scelta degli alimenti è spesso condizionata da abitudini indotte da aspetti edonistici con eccesso di grassi, zuccheri, sale e da scarse quantità di fibre vegetali, abitudini spesso radicate nella famiglia di origine dei ragazzi.La sedentarietà e la scarsa attitudine al movimento ed allo sport sono favoriti dalle “comodità” della vita quotidiana per le quali l’uso dell’auto e delle moto/motorini sostituiscono il movimento attivo negli spostamenti incrementando ulterior-mente sovrappeso ed obesità e predisponendo a diabete e malattie cardiovascolari.

ConseguenzeIn generale le conseguenze di uno stile di vita scorretto pos-sono rendersi evidenti a lungo termine.Il sovrappeso, l’obesità, l’eccesso di sale nella dieta e l’uso inappropriato di alcolici sono spesso associati nell’età adulta a malattie quali diabete, ipertensione arteriosa, aumento del colesterolo, dei trigliceridi nel sangue così come a malat-tie del fegato. Tutte queste sono condizioni che aumentano

Intervento n° 24La dieta e l’attività fisica:

lo stile di vita sano nella prevenzione del diabetee delle malattie cardiovascolari

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il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari come infarti cardiaci ed ictus cerebrali.

Finalità ed aspettativeLa finalità, a lungo termine, è la tutela della salute dei ragaz-zi, tenendo conto che l’alimentazione e l’attività fisica di oggi influenzeranno lo stile di vita e la salute del loro futuro, in particolare il rischio di andare incontro a diabete e malattie cardiovascolari.

Obiettivi specifici- Promuovere nei ragazzi conoscenze volte allo sviluppo di

comportamenti alimentari sani;- Contribuire alla scelta della propria alimentazione consi-

derando le qualità nutrizionali degli alimenti;- Promuovere nei ragazzi la consapevolezza della correla-

zione esistente tra lo stile di vita scorretto, il diabete, le malattie cardiovascolari e del fegato.

InterventiGli interventi rivolti ai ragazzi della scuola media inferiore e superiore saranno impostati in accordo con il personale docente nell’ambito delle esigenze didattiche della scuola.Gli interventi rivolti ai docenti saranno effettuati in accordo con gli stessi docenti e potranno confluire in quelli destinati ai ragazzi.Gli interventi rivolti ai genitori dei ragazzi saranno effettuati su richiesta degli stessi compatibilmente al tempo a dispo-sizione dello specialista ULSS che li effettua.

MetodologiaI diversi tipi di intervento sono realizzati attraverso- Incontri preliminari con i docenti ed i rappresentanti dei

genitori;- Lezioni frontali sui nutrienti, sulle caratteristiche nutrizio-

nali degli alimenti, sui meccanismi patogenetici che porta-no da un’alimentazione scorretta al diabete ed alle malat-tie cardiovascolari;

- Lezioni frontali sull’importanza dell’attività fisica nel man-tenimento della salute e nella prevenzione delle malattie croniche e cardiovascolari. Quantità e qualità di attività fi-sica per il raggiungimento di tali obiettivi;

- Test di uscita dopo le lezioni;- Lavori di gruppo tra ragazzi, insegnanti e possibilmente

genitori coordinati dallo specialista in scienza dell’alimen-tazione sugli elementi costituivi di una dieta sana. Esempi

pratici sulle tipologie di attività fisica praticabili in uno stile di vita fisicamente attivo.

Tali lavori di gruppo saranno realizzati compatibilmente al tempo a disposizione del personale che effettua l’interven-to e di quello che viene messo a disposizione ai ragazzi dai docenti della scuola.

Risorse per la realizzazione dell’interventoUn medico specialista in scienza dell’alimentazione; even-tuale integrazione di un’assistente sanitaria/infermiera all’uopo formata.Attrezzature: computer con proiettore, lavagne normali e lu-minose, fogli con supporto a cavallettoMateriali: lucidi con pennarelli, diapositive power point e materiale informativo cartaceo

Modalità di verifica e valutazione- Indicatori di efficacia ed efficienza (riferiti alla strategia degli

interventi, ad obiettivi di conoscenza e di comportamento);- Test di uscita dopo le lezioni: percentuale di studenti che ha

superato il test (risposte corrette >60%);- Questionari di modifica del comportamento a distanza di

due-tre mesi: percentuale di studenti che ha modificato il proprio stile di vita in senso positivo (alimentazione corretta + stile di vita fisicamente attivo).

Fasi di attuazioneSettembre-Ottobre: i responsabili stabiliscono il calendario delle attività in base alle richieste; il referente prepara i ma-teriali didattici ed il piano di verificaNovembre-Aprile: il referente realizza gli interventi e le ve-rifiche coadiuvato, eventualmente dall’assistente sanitaria e dagli insegnanti che somministrano i test ed i questionari.

Indicatori per la valutazione- Numero di scuole partecipanti agli incontri- Test di uscita dopo le lezioni: percentuale di studenti che

ha superato il test (risposte corrette >60%)- Questionari di modifica del comportamento a distanza di

due-tre mesi: percentuale di studenti che ha modificato il proprio stile di vita in senso positivo (alimentazione corret-ta + stile di vita fisicamente attivo).

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Indicatori di risultato- questionario di verifica sul grado di comprensione degli

argomenti trattati rivolto ai ragazzi- questionario di gradimento degli interventi rivolto ai ra-

gazzi, ai docenti, ai genitori.

Responsabile degli interventidr. renato ranieriResponsabile Servizio Igiene Alimenti Nutrizione (SIAN)Via Dante Alighieri, 12 – 31044 MontebellunaTel. 0423.614717 - Fax 0423.614729E-mail: [email protected]

dr. Giancarlo dalle carbonareDirigente medico SISP-SIAN ambulatorio nutrizionale SIANVia Dante Alighieri, 12 – 31044 MontebellunaTel. 0423.614782-84 - Fax 0423.614721E-mail: [email protected]

Referente dell’interventodr. Giancarlo dalle carbonare

Progetto svolto in collaborazione tra i servizi:Servizio Igiene degli alimenti e Nutrizione (SIAN) e Servizio Igiene e Sanità pubblica (SISP)

Gli interventi nelle scuole sono subordinati alle risorse di personale formato disponibile.

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A chi si rivolge l’interventoStudenti degli Istituti Tecnici e Professionali dell’ULSS 8.

Presentazione Per motivi istituzionali lo SPISAL ha un contatto diretto con il mondo del lavoro e le problematiche lavoro-correlate. Il Servizio effettua l’analisi dei referti di infortunio che avven-gono nell’ambito del territorio ULSS competente (circa 6000 referti/anno). Inoltre raccoglie e rileva i dati relativi alle malattie profes-sionali.I dati raccolti, pur essendo di un territorio ristretto, rispec-chiano il trend nazionale ed evidenziano una consolidata di-minuzione degli infortuni, ma individuano nei lavoratori gio-vani (15-25 anni) la fascia più a rischio di infortunio.È da considerare che l’infortunio sul lavoro costituisce quasi sempre un evento che può essere tecnicamente evitato con l’adozione di opportune e doverose misure di protezione og-gettiva e organizzazione del lavoro unitamente a comporta-menti consapevoli e corretti.La pianificazione regionale ha promosso interventi di forma-zione capillare in alcuni settori (meccanica ed edilizia) con una significativa riduzione del numero e/o della gravità degli infortuni.Tale esperienza positiva può essere riproposta, con le op-portune modifiche, in ambito scolastico. L’intervento riveste particolare importanza in un momento in cui è aumentata la sensibilità delle istituzioni e dell’opinione pubblica riguardo al tema della sicurezza sul lavoro.

CauseL’avviamento al lavoro dei giovani avviene spesso con assen-te o insufficiente percezione del rischio lavorativo.

ConseguenzeElevata incidenza e gravità di infortuni sul lavoro e malattie professionali con danni biologici e/o menomazioni perma-nenti a carico del lavoratore.Costi sociali elevati.

Obiettivi educativiA conclusione dell’intervento i partecipanti saranno in grado di:- identificare i rischi presenti nei diversi contesti lavorativi;- adottare misure preventive e protettive;- riconoscere le misure da adottare in caso di situazioni cri-

tica ed infortunio.

InterventoSi prevede l’intervento specialistico di personale tecnico e sanitario all’interno degli istituti richiedenti con inserimento nel contesto didattico legato a materie tecniche e preveden-do se possibile percorsi protratti (triennio superiore)• Divulgazione dell’intervento.• Richiesta della scuola.• Incontro con l’insegnante referente, a cura dello stesso,

per concordare modalità e contenuti anche al fine di ga-rantire il necessario raccordo con i programmi scolastici.

• Intervento con il gruppo – classe.• Questionario di valutazione

Intervento n° 25Lavoro sicuro

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• Produzione degli elaborati.Lezioni frontali e dibattiti con l’uso di tecniche multimediali. In situazioni lavorative simulate o rappresentate con l’ausilio di foto, disegni e video, gli studenti individuano i rischi lavo-rativi e suggeriscono i comportamenti corretti da adottare nelle singole specifiche situazioni.Coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti su tematiche emergenti da precedenti esperienze del gruppo classe (stage, lavori stagionali, situazioni familiari…).

Gli interventi sono monotematici , della durata di due - tre ore e vertono su:• rischio infortunistico• rischio elettrico• rischio da macchine• rischio chimico• rischio biologico• rischio in edilizia• amianto• rumore• VDT• primo soccorso• primo lavoro in fabbrica.

Risorse che l’ente richiedente deve mettere a disposizione per la realizzazione dell’interventoAttrezzature: Personal computer, videoproiettore, lavagna luminosa, vhs, proiettore diapositive.Materiali: Cartaceo (Dispense, depliant, post-it, poster) e supporti multimediali.

Responsabile dell’intervento dr. Tomaso TideiDirettore Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezzanegli ambienti di Lavoro (SPISAL).Via Dante Alighieri 12 – 31044 MontebellunaTel.: 0423.614730 - Fax: 0423.614741mail: [email protected]

Altri partecipanti all’intervento PERSONALE MEDICOdr.ssa zannol Federica – Medicodr. Francesco mariani– MedicoTel.: 0423.614732mail: [email protected]

PERSONALE CHIMICOdr. enrico contessotto - ChimicoTel.: 0423.614730mail: [email protected]

PERSONALE SANITARIOagnolin Graziella – InfermieraTabacchi Tiziana - Assistente SanitariaTel.: 0423.614733mail: [email protected]

PERSONALE TECNICOcunial adriano – Tecnico della Prevenzionemariotto Flavio – Tecnico della Prevenzionedidonè daniele – Tecnico della Prevenzioneroberta da rugna – Tecnico della Prevenzioneavelino pozzebon – Operatore Tecnico Tel.: 0423.614737mail: [email protected]

Ferruccio cavinato - Tecnico della PrevenzioneTiziano Tittoto - Tecnico della PrevenzioneTel.: 0423.614734mail: [email protected]

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A chi si rivolge l’intervento - studentesse e studenti delle classi 1^ delle scuole seconda-

rie di 2° grado - studenti e studentesse delle classi 4^ delle scuole seconda-

rie di 2° grado - docenti delle scuole secondarie di 2° grado che insegnano

nelle classi 1^ e 4^

Presentazione La pianificazione, in questa fascia di popolazione, come in-dicato anche dall’OMS, deve privilegiare anche gli interventi di prevenzione primaria e secondaria dei traumi da incidente stradale. Si tratta di un fenomeno che per le sue conseguen-ze, mortalità e disabilità, ha un grosso impatto umano, socia-le ed economico: il problema va affrontato con sistematiche strategie che richiedono un’integrazione tra sistema sanita-rio, azione politica e governo della società. Il sistema PASSI (sistema di sorveglianza sanitaria 2009) evidenzia come l’uso del casco e delle cinture di sicurezza anteriori sia diffuso, mentre ancora molto limitato è l’impiego della cintura po-steriore, e come guidare con livelli di alcol elevati nel sangue sia una pratica ancora troppo diffusa soprattutto tra gli uo-mini. (Cfr: Legge regionale 29 giugno 2012, n. 23 Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano socio-sanitario regionale 2012-2016).Come indicato dall’OMS che privilegia gli interventi di preven-zione primaria e secondaria dei traumi da incidente strada-le, anche il Piano Socio Sanitario della regione Veneto 2015-2018, pone molta attenzione alla prevenzione degli incidenti stradali e la riduzione della gravità dei loro esiti (azione 2.5).L’intervento propone un contributo informativo-formativo af-finché gli adolescenti (14-16 anni) possano individuare, adot-tare e mantenere comportamenti adeguati e rispettosi delle norme stradali, conoscere le possibili conseguenze (fisiche, psichiche, cognitive, ecc.) relative ad un trauma cranio-en-cefalico ed affrontare gli imprevisti e le situazioni che si pre-sentano in caso di incidente stradale.

Si propongono anche interventi per le classi 4^, per studenti che stanno acquisendo la patente di guida o sono neopaten-tati. Data la complessità del tema è indispensabile la par-tecipazione, la condivisione e la collaborazione tra tutte le persone a vario titolo coinvolte: studenti, genitori, docenti, operatori socio-sanitari e di pubblica sicurezza.

Cause- Mancanza parziale o totale della conoscenza dei rischi le-

gati alla circolazione stradale.- Il mancato e/o scorretto utilizzo di sistemi di protezione (ad

esempio il casco).- Comportamenti non adeguati e imprudenti nel muoversi in

strada in autonomia (ad esempio a piedi, in bicicletta, con ciclomotore) o trasportati.

ConseguenzeLe conseguenze variano a seconda dell’entità e della gravità delle lesioni riportate.

Finalità- Consolidare e incrementare la collaborazione già avviata

tra l’azienda socio-sanitaria ULSS n. 8 di Asolo e le scuole del territorio.

- Aumentare la conoscenza degli studenti e delle studentes-se relativamente ai rischi legati alla circolazione stradale, alle conseguenze personali e sociali di un incidente stra-dale (come vittime e come causa di incidente) e alle gravi limitazioni che un trauma cranio-encefalico può causare, sia che usino il ciclomotore o meno.

- Informare e sensibilizzare docenti e genitori sui rischi e sulle conseguenze degli incidenti stradali.

- Consolidare il gruppo di lavoro (docenti, operatori) che si occupano di educazione alla salute al fine di integrare gli interventi formativi di prevenzione.

Intervento n° 26Abitare la strada: prevenzione degli incidenti stradali

e dei traumi cranici, i giovani si raccontano

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Azioni- condivisione, confronto e definizione del progetto con i do-

centi e i rappresentanti di classe e gli operatori;- somministrazione di un test ad un campione di studenti

e studentesse volto a misurare l’efficacia dell’intervento rispetto agli atteggiamenti dichiarati sul tema “abitare la strada”;

- coinvolgimento diretto dei docenti nella gestione dell’in-contro studenti-testimonial;

- partecipazione agli incontri di testimonial;- interventi con le classi;- incontri con genitori se richiesti;- incontro di valutazione finale degli interventi tra tutti i refe-

renti dell’intervento.

Durata incontri 1) intervento con classi 1^ avranno una durata di circa 2 ore per le classi 1^ delle scuole che hanno già partecipato

all’intervento negli scorsi incontri, l’incontro con gli stu-denti sarà tenuto dal docente interno (referente o incari-cato), con la presenza del testimonial; per le scuole che non hanno mai aderito al progetto o dove vengano segna-late, dall’insegnante di riferimento, motivate difficoltà nella gestione dell’incontro vi sarà la compresenza degli operatori ulss.

Attività nello specifico:• svolgimento dell’intervento informativo-formativo con la

presenza del testimonial• somministrazione questionario gradimento• restituzione dei commenti e delle considerazioni lasciati

dagli studenti al termine degli incontri.

2) intervento con classi 4^ per scuola aderente all’intervento: L’intervento è rivolto a quella fascia d’età in cui i ragazzi che stanno acquisendo la patente di guida o sono neopa-tentati, assumono un nuovo e diverso ruolo di abitanti del-la strada.

Obiettivi:sensibilizzare i ragazzi sul tema della protezione e sicurez-za in strada, aumentando la conoscenza sui rischi legati alla circolazione stradale, delle conseguenze personali e socia-li di un incidente stradale, sia come responsabile sia come vittima di incidente e delle gravi limitazioni che un trauma cranio-encefalico può causare.aumentare la consapevolezza ed il senso di responsabilità rispetto alla guida in quanto conducenti di un mezzo e/o tra-sportati.

Metodologiaal fine di rendere protagonisti i ragazzi in questo percorso formativo si richiederà una partecipazione attiva.

Prima dell’incontro si chiede la collaborazione dei docenti e dei ragazzi che consiste in:- raccolta di immagini-fotografie, piccoli filmati, di compor-

tamenti colti in strada, positivi e negativi. - indagine tramite la somministrazione di un’intervista da

parte dei ragazzi agli adulti Il materiale realizzato dovrà essere predisposto per una presentazione a tutta la classe attraverso il supporto multi-mediale, narrativo o descrittivo ritenuto più adeguato ad es. power point, filmato, poster, cartellone, ecc…

Attività nello specificosvolgimento dell’intervento informativo-formativo con la presenza del testimonial in classe, della durata di 2.00 ore.

Traccia sui contenuti degli interventi informativi-formativi proposti in classe- dati epidemiologici.- nozioni di prevenzione (analisi delle situazioni a rischio, dei

comportamenti da adottare per prevenire incidenti).- nozioni di educazione civica qualora si sia testimoni d’inci-

denti stradali (chiamare i soccorsi, riferire quanto osservato)- nozioni relative alle conseguenze (fisiche, cognitive e so-

ciali) di un trauma cranico anche mediante la visione di vi-deo.

- testimonianza diretta di persone che hanno avuto un inci-dente stradale.

- rielaborazione conclusiva rispetto ai contenuti e alle opi-nioni dei partecipanti.

L’elaborazione di ciò che emerge dalla raccolta di immagini (e dall’intervista) prodotte saranno coordinate e definite con gli insegnanti referenti (alcune classi che nel loro percorso formativo prevedono la preparazione e/o l’utilizzo di mate-riale audiovisivo, potrebbero elaborare il materiale raccolto, anche delle altre scuole, e produrre un documentario).

Valutazione del progetto - numero di classi partecipanti (1^ e 4^)- realizzazione degli interventi programmati entro l’anno

scolastico- report questionario gradimento

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Risorse per la realizzazione del progetto:Attrezzature e materialiSupporti informatici per la presentazione di materiali in Po-wer Point e la visione di video-filmati.Fornitura alle classi, ai docenti di materiale informativo (dati istat, articoli giornale, pieghevole informativo).

Tempi di realizzazione: settembre 2016 – giugno 2017

Responsabili dell’intervento

ilaria OliosiTel.: 340.2686378; mail: [email protected]

marco StoccoTel.: 348.8933526; mail: [email protected]

Valentina noalTel.: 349.1339420; mail: [email protected] dott.ssa rita cagninDipartimento di Prevenzione ulss 8Via Dante Alighieri, 12 – MontebellunaTel.: 0423.614750 - Fax: 0423.614707mail: [email protected]

prof.ssa agata allegraISIS Nightingale – Castelfranco VenetoTel.: 0423.472801; mail: [email protected]

prof. Gianpietro de BortoliISTITUTO EINAUDI - Scarpa MontebellunaTel.: 0423.636994 - [email protected]; [email protected]

prof.ssa ivana SpeciaIPSIA Scarpa – MontebellunaTel.: 0423.609175; mail: [email protected]

prof.ssa daniela TommasiIPSSAR Maffioli Castelfranco VenetoTel.: 0423.721661 - Fax: 0423.494414mail: [email protected] - [email protected]

prof. Giampaolo Berton e prof.ssa Susy TesserISIS Sartor – Castelfranco VenetoTel.: 0423.490615; mail: [email protected] Montebelluna: Tel. 0423.22283mail: [email protected]

prof. antonio dimaISISS - C. Rosselli di Castelfranco Veneto Tel.: 0423.494286; mail: [email protected]

prof. Francesco maracciITIS Barsanti – Castelfranco VenetoTel.: 0423.492847 - E-mail: [email protected]

prof.ssa Vittoria mellusoLICEO Levi – Montebelluna - Tel.: 0423.23523;mail: [email protected]; [email protected]

prof.ssa paola porcellatoITCG Martini – Castelfranco VenetoTel.: 0423.491080; mail: [email protected]

prof. Fabio pasqualettoLICEO Giorgione – Castelfranco VenetoTel.: 0423.491072; mail: [email protected]

prof.ssa regina Stocco e prof.ssa Gigliola SarettaIPSIA G. Galilei – Castelfranco VenetoTel.: 0423.495283; E-mail: [email protected]

prof .ssa Francesca TosoISIS VERDI – ValdobbiadeneTel.: 0423.975973; E-mail: [email protected]

aSSOciaziOne Brain family Trevisohttp://www.brain-family-treviso-onlus/E-mail: [email protected]

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Servizio di igiene e sanità pubblicadr.ssa paola corziali

Servizio igiene degli alimentidr. renato ranieri

Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavorodr. Tomaso Tidei

Servizio Veterinario di Sanità animaledr. Stefano de rui

Servizio Veterinario di igiene degli allevamentie delle produzioni zootecnichedr. antonio d’alba

Servizio Veterinario di origine degli alimentidi origine animaledr. adriano Bigolin

Direttore distretto socio sanitario unicodr.ssa cristina Beltramello

Dipartimento delle dipendenzedr. Graziano Bellio

Unità Operativa neuropsichiatria infantiledr. andrea Gemma

Unità infanzia adolescenza famigliadott. pasquale Borsellino

Servizio per l’età evolutivadr.ssa delia agnolazza

Consultorio familiaredr.ssa maristella Bacchion

Cure palliative e domiciliari,strutture di ricovero extra ospedalieredr.ssa paola paiusco

Unità attività specialistichedr. Simone Tasso

Centri servizio residenziali e semiresidenzialidr. alessandro Vanzelli

Servizio farmaceutico territoriale, farmacia ospedalieredr. michele ragazzi

Unità disabilitàdott. natalino Filippin

Area Amministrativa distrettualedott.ssa Teresa Spaliviero, dott. Luca de marchi

Livelli organizzativi e responsabilitàDipartimento di Prevenzione

Distretto Socio SanitarioLivelli organizzativi e responsabilità

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Strumenti e fascicoli a disposizione gratuitamente:Il Dipartimento di Prevenzione fornisce una bibliografia di ri-ferimento per la promozione della salute disponibile presso il Centro di documentazione sulle tematiche:- educazione alimentare;- educazione ambientale;- pedagogia, filosofia, psicologia, sociologia, antropologia;- orientamento educazione alla relazione e all’affettività;- educazione stradale.

Filmografia a disposizione sui temi:educazione alla relazione e all’affettività; infanzia, adole-scenza, adultità e maturità,abbandono, morte/lutto, educazione alle diversità (di gene-re, cultura, etnia, religione, fisica e psichica ecc…), abusi e dipendenze (sessuali, alcol, droga, tabacco ecc…)

A disposizione e distribuzione

- “APPUNTI DI SALUTE” – Un manuale di lavoro con indica-zioni per progettare interventi di educazione e promozione alla salute; a cura del servizio educazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2008;

- Atti del seminario “EDUCARE ALLA RELAZIONE: identità, di-versità, alterità dell’adolescente” – a cura del servizio edu-cazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2008;

- Atti del seminario “Aria, Acqua, Terra, Fuoco”, educazione ambientale e promozione della salute; a cura del servizio educazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2008;

- Atti del convegno “Educazione alimentare esperienze a con-fronto” - ; a cura del servizio educazione e promozione alla salute dell’azienda ulss n. 8 – Asolo – 2005;

- Raccolta messaggi di salute – concorso realizzato per gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secon-do grado. SMS Scrivere messaggi di salute, anno scolasti-co 2009/2010, 2010/2011, 2011/2012;

- Atti del seminario 2^ edizione “Educazione alimentare, so-stenibilità ambientale, stili alternativi anche in mensa” anno 2010;

- Pubblicazione “StrAdolescenti – ricerca azione del benesse-re nella relazione tra adulti e adolescenti.” Anno 2011;

- Fascicolo informativo “Proteggi la tua mente, usa il casco sempre!!!” – progetto di prevenzione incidenti stradali e traumi cranici, rivolto agli studenti e studentesse del primo anno delle scuole secondarie di secondo grado. Anno 2011;

- Pubblicazione “Prevenzione traumi cranici ed incidenti stra-dali” - ricerca dell’indagine sull’efficacia di un questiona-rio; dicembre 2011;

- Ricettario “Il mio piatto preferito in mensa” – dedicato a chi cucina per bambini e bambine della mensa e non solo, anno 2011;

- Pubblicazione della ricerca “Legger&benessere – una salu-te di libri” ricerca condotta dal seps in collaborazione con l’ACP Asolo, 16 pediatri ha cercato di valutare l’efficacia sullo sviluppo linguistico dei bambini e delle bambine di un intervento di promozione alla lettura ad alta voce in età precoce. Si è dimostrato che una frequenza maggiore di lettura ad alta voce in famiglia può influire positivamente sulla capacità di comprensione lessicale e l’ampiezza del vocabolario dei bimbi di 5 anni;

- Raccolta di narrazioni, disegni di bambini e bambine, ra-gazze e ragazzi e accompagnatori progetto promozione della salute attraverso l’andare a scuola a piedi , in biciclet-ta “SALUTE è …al mattino esco di casa e prima di arrivare a scuola VEDO, SENTO, ASCOLTO, INCONTRO, DICO, PENSO…”, ottobre 2012.

- Pubblicazione “Scopriamo come funziona il nostro corpo per stare meglio” – libro realizzato con la collaborazione di ra-gazzi e ragazze delle scuole ospedaliere e delle scuole se-condarie di primo grado. 2013.

- Pubblicazione “Efficacia dei progetti Pedibus per incremen-tare il movimento dei bambini: una ricerca locale” - Maggio 2014.

- Cartoline-bibliografiche progetto “Nati per leggere” 2015

Centro di documentazione