ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNO C.SE PROFILO DI SALUTE · La scuola promotrice di salute si basa su...
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ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNO C.SE
PROFILO DI SALUTE
SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE….
1-La Rete SHE (Schools for Health in Europe) promuove un concetto
positivo di salute e benessere che pone le sue basi nella Convenzione sui
Diritti dell’Infanzia delle Nazioni Unite e nella Convenzione Europea
sull’Esercizio dei Diritti dei Minori del Consiglio d’Europa.
L’adesione alla “Rete piemontese delle scuole che promuovono salute” da
parte del nostro Istituto è stata deliberata dal Collegio Docenti in data 14
gennaio 2016 e dal Consiglio di Istituto in data 29 aprile 2016. L’intento è
di lavorare in sinergia con le altre scuole che aderiscono alla Rete Europea
SHE e soprattutto collaborare con le scuole del nostro territorio che hanno
deciso di diventare “Scuole che promuovono salute”. A tale scopo nel
2016 è stata costituita una Rete locale con Scuola Capofila l’Istituto
comprensivo di Fiano.
FILOSOFIA DELLA SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE
“Una scuola che promuove la salute è una scuola dove tutti i membri della
scuola lavorano insieme per fornire agli alunni delle esperienze positive e
delle strutture che promuovono e proteggono la loro salute. A questo
contribuiscono sia il curriculum educativo per la salute, che quello
informale, sia la creazione di un ambiente scolastico sano e sicuro, sia il
coinvolgimento della famiglia e della comunità nello sforzo congiunto di
promuovere la salute.”
(Organizzazione Mondiale della Sanità,1995)
FINALITÀ, OBIETTIVI, METODOLOGIE E STRUMENTI
La scuola promotrice di salute si basa su un approccio globale alla
persona, che ne tiene in considerazione tutti i suoi diversi aspetti: crescita
libera, autonomia di giudizio, opportunità di sperimentare e
migliorare la propria consapevolezza, al fine di mantenere
comportamenti salutari nei bambini e nei ragazzi.
I principi e le finalità del nostro Istituto che sono alla base del PTOF
2016/2019 coincidono con i valori fondamentali SHE:
-EQUITA’: un accesso equo per tutti all’istruzione e alla salute.
-SOSTENIBILITA’: salute, istruzione e sviluppo sono correlate tra loro,
con attività e programmi implementati in modo sistematico nel lungo
periodo.
INCLUSIONE: la diversità viene valorizzata. Le scuole sono comunità di
apprendimento nelle quali tutti si sentono accolti e rispettati.
EMPOWERMENT: tutti i membri della comunità scolastica sono
coinvolti attivamente.
DEMOCRAZIA: le Scuole che Promuovono Salute si fondano sui valori
della democrazia.
(Terza Conferenza Europea Vilnius 2009)
Questi valori sono stati ribaditi anche nella Quarta Conferenza Europea
(Odense 2013) insistendo sul rafforzamento dei legami con i servizi
sanitari del territorio che collaborano con la scuola e su un approccio
globale, integrato rispetto ai principali temi di salute ,compresi riduzione
del bullismo e della violenza ,promozione della salute mentale, salute
sessuale, diritti e responsabilità rispetto alla sessualità, alimentazione sana
e attività fisica, problem solving e risoluzione dei conflitti,
alfabetizzazione alla salute.
Se vogliamo che la scuola ponga” attenzione a tutti i BES per la massima
inclusione partendo dall’assunto che ogni differenza è un valore e
operando per una personalizzazione dei curricoli atte a superare le
difficoltà di apprendimento di alcuni ma anche a sviluppare le potenzialità
per valorizzare le eccellenze” (Atto di indirizzo del Dirigente scolastico –
PTOF) nell’ambito della salute l’obiettivo educativo sarà crescere un
cittadino responsabile del proprio stato di salute e di benessere, capace di
effettuare scelte comportamentali in armonia con se stesso, con l’ambiente
e con la comunità cui appartiene.
I GIOVANI DICONO CHE…
“La scuola ideale che promuove salute ha bisogno di:
- essere stimolante e accogliente per gli studenti
- avere buone opportunità all’aria aperta
- essere più consapevole della salute mentale degli studenti.”
Dichiarazione di Odense ottobre 2013
CAPITOLO 1
DALL’ANALISI DEI DATI DI SALUTE ALLA
RILECAZIONE DEI BISOGNI E ALLA LORO
DECODIFICA.
1.1 CARTA D’IDENTITÀ DELLA SCUOLA
L’Istituto Comprensivo di Forno Canavese è costituito da 7 plessi, di cui 1
di scuola Secondaria, 3 di scuola Primaria e 3 di scuola dell’Infanzia,
dislocati su un territorio comprendente i comuni di Forno, Rivara,
Pratiglione, di competenza dell’ASL TO 4-ambito 08.
POPOLAZIONE SCOLASTICA ANNO SCOLASTICO 2016/17
PLESSO
SECODARIA
ALUNNI CLASSI ALUNNI
STRANIERI
ALUNNI HC
FORNO 163 8 23 3
PLESSI
PRIMARIA
ALUNNI CLASSI ALUNNI
STRANIERI
ALUNNI HC
FORNO 132 7 29 7
RIVARA 120 8 11 3
PRATIGLIONE 22 5 2 0
PLESSI
INFANZIA
ALUNNI CLASSI ALUNNI
STRANIERI
ALUNNI HC
FORNO A-B-C 61 3 16 1
FORNO
SEZ.UNICA
22 1 3 1
PRATIGLIONE 12 1 1 0
RISORSE PROFESSIONALI
Personale della scuola PRIMARIA (a.s. 2016/17)
Personale Maschi Femmine Totale
Docenti 0 35 35
di cui di sostegno 0 6 6
ATA 2 15 17
Docenti per tipologia di contratto (a.s. 2016/17)
A tempo indeterminato A tempo determinato
28 7
Personale della scuola SECONDARIA (a.s. 2016/17)
Personale Maschi Femmine Totale
Docenti 7 13 20
di cui di sostegno 0 2 2
ATA 2 15 17
Docenti per tipologia di contratto (a.s. 2016/17)
1.2 ANALISI TERRITORIALE
L’Istituto Comprensivo è ubicato, con le sue sedi, nel territorio del
Comune di Forno Canavese, Rivara e Pratiglione. La nostra Scuola,
quindi, ospita alunni di un territorio abbastanza vasto e provenienti, in
parte considerevole, dalle numerose frazioni dei tre comuni. Il Comune di
Rivara è collocato in zona pre-collinare, sbocco naturale della vallata alla
pianura. Il Comune di Forno è ubicato in zona collinare e costituisce
l'ultimo agglomerato urbano della vallata insieme a quello di Pratiglione. I
tre comuni fanno parte della stessa Comunità Montana. La popolazione
residente è di circa 7500 abitanti. Per la sua posizione geografica la nostra
area risulta al di fuori dalle grandi vie di traffico, manca la rete ferroviaria
ed i collegamenti pubblici con i centri maggiori della zona sono assai
scarsi e, nel periodo scolastico, limitati al trasporto degli alunni presso gli
Istituti superiori di Cuorgnè e Rivarolo. Gli spostamenti risultano difficili
anche nell'ambito degli stessi Comuni, pertanto molti ragazzi sono
ostacolati nel partecipare alle attività extrascolastiche. L'economia della
nostra zona è legata alla piccola e media industria, per la presenza sul
territorio di aziende meccaniche; l'agricoltura non svolge più un ruolo
importante a causa dei limitati spazi coltivabili e dello scarso reddito che
ne deriva. Lo sviluppo industriale determinò, come in altre località
limitrofe, negli anni sessanta, una fortissima immigrazione dal
Mezzogiorno, soprattutto dalla Calabria, e ciò costituì motivo di contrasti e
difficoltà d’integrazione. Anche Forno, pur essendo un piccolo centro, vive
i problemi comuni alle grandi città, resi anche più crudi in questo periodo
di crisi e difficoltà generali; non mancano infatti fenomeni di
disgregazione sociale, di disagio, di disoccupazione, soprattutto giovanile.
In questi anni la popolazione si confronta col problema dell’inserimento e
dell’integrazione di gruppi di immigrati stranieri che, giunti con flussi
successivi dall’est Europa (Romania e Albania), poi dall’Africa
mediterranea (Marocco), quindi dall’Africa centro continentale (Togo,
Senegal, ecc.). La scuola è stata chiamata nel corso degli anni a
programmare interventi sistematici, organizzando incontri con mediatori
culturali e corsi di lingua italiana per adulti. Lo sviluppo industriale ha
creato un impatto ambientale sul territorio non sempre preordinato e
corretto, che ha dato origine a svariate forme di inquinamento. É in atto un
processo di graduale delocalizzazione delle strutture industriali, che
trovano migliori condizioni e spazi più ampi nella immediata pianura. Ci si
sta quindi confrontando con la dismissione di aree produttive, che
dovranno in qualche modo essere recuperate. Tutta la zona alto canavesana
è interessata dalla tendenza alla salvaguardia ed al recupero ambientale,
alla rivalorizzazione delle attività specifiche e dell’identità
enogastronomica, nel tentativo di creare un nuovo sbocco occupazionale,
che in parte compenserebbe il calo registrato nel comparto industriale. Nel
recente passato le attività economiche e artigianali hanno determinato una
forte dedizione agli impegni lavorativi, trascurando aspetti culturali e
ricreativi socializzanti e portando a dedicare insufficiente tempo, da parte
delle famiglie, al colloquio, al dialogo e all'educazione dei figli. La
situazione di disagio, in particolare quella giovanile, ha portato all'uso di
sostanze stupefacenti e all’alcolismo. Ultimamente si registra un
cambiamento di rotta, grazie anche ad enti ed associazioni, segnalando una
maggior sensibilità verso le tematiche culturali e sociali.
1.3 DATI SULLA SALUTE
1.3.1 COMPORTAMENTI E STILI DI VITA
Dall’analisi del territorio emergono alcune criticità che possono avere
ripercussioni sulla salute delle persone che ci vivono. In particolare, per gli
alunni del nostro Istituto, i fattori di rischio maggiori sono dovuti ad
abitudini alimentari errate, poca attività fisica e all’aria aperta e scorrette
norme d’igiene. Inoltre si rileva entro breve tempo dalla fine della scuola
secondaria, se non in rari casi già durante, l’abitudine al fumo e all’alcool.
A queste problematiche, che potremmo definire di vecchia data, se ne
aggiungono di nuove, tipiche del periodo attuale. Ad esempio ci sono i
pericoli legati ad un uso scorretto delle nuove tecnologie, come la
dipendenza dai videogiochi e il cyberbullismo. Inoltre il disgregarsi della
società e della famiglia comporta una perdita delle figure di rifermento che
comporta una maggiore insicurezza e sfiducia nei ragazzi.
Per quanto riguarda gli adulti (genitori, ATA e docenti) i temi di salute che
li riguardano sono gli stessi degli alunni, salvo forse quelli legati alle
tecnologie. L’adulto però non deve occuparsi soltanto di se stesso in
quanto ha la responsabilità di essere da esempio (positivo) per le nuove
generazioni. Diviene pertanto evidente come l’azione educativa debba
essere rivolta non soltanto ai ragazzi ma a quante più persone possibile
perché possa essere davvero efficace.
La scuola, conscia di tutte queste dinamiche e del suo ruolo educativo,
lavora su più fronti, con l’intento di fornire un servizio articolato ed
efficace. I soggetti che operano principalmente su questi temi al suo
interno sono:
La commissione salute, ambiente e Sport, formata da docenti dei tre
ordini di scuola che organizzano e propongono progetti e incontri sui
temi di salute e sia per gli alunni che per i genitori ed il personale. La
commissione inoltre si occupa anche dei contatti con gli altri soggetti
presenti sul territorio come l’ASL TO4 e di proporre formazioni
mirate per i docenti.
I docenti che inseriscono nel curricolo attività specifiche di
educazione alla salute o sullo sport.
La dirigente che si occupa di valutare le proposte provenienti da enti
esterni alla scuola e di far intervenire che ritiene più idoneo.
Il referente per il bullismo e il cyberbullismo.
1.3.2 BES E PROBLEMI SPECIFICI
L’istituto comprensivo di Forno è molto attento alle situazioni di disagio di
varia natura in cui possono trovarsi gli alunni. In particolare esistono due
commissioni: GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) e GLH (gruppo di
lavoro per l’Handicap) che lavorano insieme allo scopo di garantire degli
interventi efficaci ove sia necessario. Le commissioni sono trasversali e
comprendono membri di ogni ordine di scuola, la prima si occupa in
generale dei BES e la seconda nello specifico delle persone affette da
deficit cognitivi e fisici. Durante l’anno i due gruppi di lavoro monitorano
il lavoro dei consigli di classe nella stesura dei PDP e dei PEI, rilevano le
situazioni di disagio e raccolgono documentazione. Alla fine dell’anno
presentano il Piano Annuale per l’inclusione (PAI) che contiene tutte le
informazioni sulla situazione attuale dell’istituto (come il numero di alunni
BES, gli interventi effettuati declinati secondo le specifiche mansioni dei
dipendenti della scuola, ecc.) e propone gli interventi futuri; il PAI è
riportato nel PTOF. Da esso si ricavano i numeri dei BES al momento
presenti nella scuola:
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista /
minorati udito /
Psicofisici 16
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 18
ADHD/DOP 1
Borderline cognitivo 2
Altro (EES) 9
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 1
Linguistico-culturale 4
Disagio comportamentale/relazionale /
Altro /
4. In via di certificazione/accertamento 9
Totali 60
Tra le problematiche che riguardano tutti gli alunni c’è la continuità. Per
l’Istituto è molto importante che il passaggio tra un grado di scuola e
l’altro avvenga nella maniera meno traumatica possibile, pertanto una
commissione apposita programma delle attività volte alla conoscenza del
nuovo ambiente e all’integrazione nel nuovo contesto.
Peculiarità dell’Istituto, data la forte affluenza di stranieri nella zona,
diversi alunni presentano una conoscenza pressoché nulla dell’italiano.
Pertanto sono stati predisposti dei corsi di lingua L2 per i docenti che in
seguito lavorano con i ragazzi nuovi in modo da aiutarli nell’integrazione e
nell’apprendimento della nuova lingua.
1.3.3 BENESSERE ORGANIZZATIVO
La scuola garantisce il servizio da lunedì a venerdì, in modo da lasciare il
sabato libero per le attività famigliari.
Le scuole dell’infanzia di Pratiglione e di Forno aprono entrambe delle
8.00 alle 16.00, quella di Forno offre un prolungamento di orario fino alle
17.00 per un numero di alunni non superiore a 28.
Le scuole primarie l’orario si articola a seconda delle richieste dell’utenza,
a Forno vige il tempo pieno (40 ore) dalle 8.30 alle 16.30 meno che per le
classi seconde (32 ore) che non rientrano a scuola due giorni. A Rivara il
tempo è parziale con tre rientri a settimana in cui si finisce alle 16.30
mentre a Pratiglione si finisce alle 16.00 nei quattro pomeriggi previsti.
La scuola secondaria ha respinto il modello, sempre più diffuso sul
territorio di 6 ore continuative, mantenendo i rientri pomeridiani. Sono
previsti due tempi scuola, uno da 29 ore con due rientri e uno da 33 ore
con quattro rientri. Questa scelta è stata fatta nell’ottica di fornire un
migliore servizio alle famiglie, garantendo l’apertura della scuola per un
arco temporale più lungo durante la giornata, e anche perché si ritiene che
sia di maggior profitto a livello didattico.
Per quanto riguarda gli orari dei docenti: degli orari della secondaria si
occupa una precisa commissione (commissione orario) che tiene conto del
fatto che alcuni insegnanti completano l’orario in altre scuole. Per quanto
riguarda primaria e infanzia, il team docente di ogni plesso propone un
orario che la dirigente ratifica.
I docenti vengono assegnati alle classi seguendo criteri come: continuità
didattica, esigenze organizzative, graduatorie interne, richieste dei docenti.
Il personale ATA ha un orario di 36 ore. Gli assistenti amministrativi sono
in servizio presso la segreteria della scuola secondaria di Forno da lunedì a
venerdì, 4 giorni dalle 8.00 alle 14.30 e un giorno, concordato a inizio
anno, dalle 8.30 alle 17.30. Il fatto di lavorare un giorno 9 ore permette di
svolgere 35 ore settimanali. Invece i collaboratori scolastici, per poter
garantire l’orario di apertura del plesso dalle 7.00 alle 18.00 svolgono i
seguenti turni: 7-14.30, 11-18, nel caso siano previste riunioni che
prevedano di chiudere la scuola più tardi, a turno resteranno a scuola più a
lungo.
1.3.4 INFORTUNI
Nell’anno scolastico 2015/16 ci sono stati 12 infortuni di alunni e 1 nel
personale ATA, nell’anno scolastico 2016/17 14 infortuni tra gli alunni e
due nel personale ATA. Si parla in entrambi gli anni di circa il 2% della
popolazione scolastica.
1.3.5 ECCELLENZE
Se aiutare chi è in difficoltà è importante, non ci si deve dimenticare di
valorizzare chi ha le carte in regola per eccellere. Per fare ciò l’Istituto
propongono dei progetti per una selezione di studenti che si sono
dimostrati estremamente abili in alcuni ambiti. Tra questi progetti si
annoverano il corso per poter affrontare l’esame Trinity, il progetto di
giornalismo e la partecipazione alle prove Kangourou di matematica.
CAPITOLO 2
GLI AMBIENTI
2.1 GLI AMBIENTI FISICI
2.1.1 SCUOLA PRIMARIA RIVARA
La scuola Primaria di Rivara è in funzione dal 1963 e si trova a pochi passi
dal centro del paese. La scuola è stata ristrutturata nel 2012 con
tinteggiatura delle aule e dei corridoi, nuovi infissi e coibentazione.
L’edificio è disposto su tre piani: al piano interrato si trovano la palestra
con i servizi igienici e un laboratorio di pittura. Al piano terra vi è un
piccolo locale utilizzato sia dalle insegnanti che dalle operatrici
scolastiche, tre aule che ospitano le classi, una delle quali insieme all’atrio
è anche utilizzata per accogliere i bambini che usufruiscono del pre-scuola.
Oltre alle classi vi sono cinque servizi igienici, uno dei quali per portatori
di handicap, un locale utilizzato come refettorio, una piccola cucina ed un
locale adibito ad infermeria. Al primo piano si trovano quattro aule
utilizzate per le classi, un’aula di informatica, un’aula che funziona come
biblioteca e sala video nella quale si trovano un televisore e una LIM, sei
servizi igienici uno dei quali per portatori di handicap.
All’esterno dell’edificio vi è un giardino che circonda interamente la
scuola e un campetto polivalente.
2.1.2 SCUOLA PRIMARIA DI PRATIGLIONE
La scuola di Pratiglione si trova al centro del paese vicino al comune. È
stata costruita nel 1955 e da pochi anni sono stati fatti dei lavori per
ampliarla.
L’edificio è disposto su due piani, al piano terra si trova un locale adibito a
refettorio, una piccola cucina e la palestra. Inoltre vi è un piccolo spazio
per l’accoglienza dei bambini e due servizi igienici. Al piano superiore si
trovato quattro aule utilizzate come classi di lezione e due servizi igienici.
Una delle aule è dotata di computer. La scala che collega i due piani è
provvista di impianto per disabili.
All’esterno dell’edificio si trova un piccolo parco giochi con delle
panchine, mentre sotto è situato un ampio locale, di proprietà comunale,
nel quale i bambini della scuola dell’infanzia e della Primaria realizzano
spettacoli Natalizi o di fine anno.
2.1.3 SCUOLA INFANZIA PRATIGLIONE
La scuola dell’infanzia di Pratiglione si trova nello stesso edificio della
scuola Primaria. È disposta al piano terra ed è composta da due ampie e
luminose aule usate come aula sezione, laboratorio, dormitorio e servizi
igienici. La scuola dell’infanzia usufruisce del locale mensa, della palestra
e del cortile esterno insieme alla scuola primaria
2.1.4 SCUOLA PRIMARIA FORNO
La scuola primaria di Forno si trova fuori dal centro del paese vicino alla
scuola secondaria e alle scuole dell’infanzia. L’edificio è del 1976 ed è
suddiviso su due piani. Al piano terra, all’ingresso della scuola vi è un
ampio e luminoso atrio, un’aula adibita a classe con servizi igienici anche
per disabili, due refettori un locale cucina, un’aula usata sia da infermeria
che da aula di sostegno e una grande palestra con annessi servizi.
Tre sezioni della scuola materna occupano una parte del piano terreno
dell’edificio.
Al primo piano sono situate: 6 aule che ospitano le classi, un’aula di
inglese, due aule utilizzate una per le attività alternative alla religione
Cattolica e l’altra per attività laboratoriali o di sostegno, un’aula computer,
un’aula video dotata di LIM e videoregistratore, una biblioteca. Accanto
ad ogni aula si trovano i servizi igienici. Tutte le aule sono luminose e
spaziose. Esiste inoltre un piccolo locale deposito sussidi.
Due ampi e lunghi corridoi, presenti uno al piano terra e l’altro al piano
superiore, collegano fra loro tutti i locali.
Sono presenti 5 scale che collegano i due piani, una delle quali dotata di
impianto per disabili.
Dispone di un ampio cortile esterno, di due scale antincendio e di un
piccolo giardino interno.
2.1.5 SCUOLA INFANZIA FORNO
La scuola dell’infanzia di Forno è composta da quattro sezioni: tre sezioni
si trovano nello stesso edificio della scuola primaria mentre una sezione è
dislocata a poca distanza.
Sezioni A B C
Le tre sezioni sono costituite da 5 locali: tre adibiti a sezione, un salone
usato sia da dormitorio che da palestra e un refettorio. Sono presenti tre
servizi igienici. Inoltre vi è un locale, dove sono presenti sussidi e del
quale si servono le insegnanti e gli operatori scolastici.
All’esterno si trova un ampio cortile con attrezzature per giochi all’aperto.
Sezione unica
La sezione unica è sita nello stesso edificio dell’asilo nido comunale ed è
composta da: un salone funzionante sia come dormitorio che per attività di
psicomotricità, un’aula usata come refettorio ed un’aula per le attività della
sezione. Sono presenti i servizi igienici per i bambini e per le insegnanti.
All’esterno dell’edificio si trova un ampio cortile dotato di giochi per i
bambini.
2.1.6 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
2.2 GLI AMBIENTI EDUCATIVI
2.2.1. POLITICHE DELLA SCUOLA
Data l’analisi della situazione socio-ambientale il lavoro scolastico sarà
improntato a strutturare un percorso di formazione culturale, dosato in
base alle varie fasi dell’età evolutiva, attraverso l'insegnamento -
apprendimento dei saperi generali e disciplinari e la creazione delle
competenze. In tale contesto assumono pertanto carattere prioritario la
formazione, l'educazione dell'uomo e del cittadino, la rivalutazione degli
autentici valori etici, attraverso il recupero culturale e delle relazioni
umane. L’affermazione di valori condivisi guiderà gli alunni alla ricerca di
una rete di relazioni come presupposto alla collaborazione, comprensione e
solidarietà.
Considerando i bisogni emersi vengono definite alcune finalità prioritarie a
cui puntare l’azione formativa.
SOCIALIZZARE: per consentire di vivere in gruppo, secondo le regole
sociali della solidarietà e collaborazione, della tolleranza e del rispetto
reciproco.
EDUCARE: per formare le capacità ed abilità fondamentali e di base su
cui poter innestare anche conoscenze ed abilità specifiche e settoriali.
Tendere quindi alla formazione della persona completa anche nei suoi
percorsi logici cognitivi, operativi e comportamentali.
ISTRUIRE: per promuovere l’assimilazione di conoscenze, di dati,
tecniche e modalità operative specifiche, che servano da base comune
per la comunicazione e per l’acquisizione e l’ulteriore sviluppo di future
conoscenze e abilità.
ORIENTARE: per progettare percorsi che portino a conoscere se stessi,
a valutare le opportunità e le risorse disponibili per scegliere i modi
d’azione, fino a progettare il proprio futuro, in modo consapevole e
appagante, per evitare insuccessi e frustrazioni derivanti dall’errata
scelta dei propri obiettivi.
Tali principi si accostano alle normative che regolano la vita nella scuola:
Regolamento d’Istituto, regolamento Scuola dell’Infanzia, Patto di
corresponsabilità, Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, Testo
unico sul pubblico impiego, norme di comportamento in caso di pericolo,
regole videoterminali, documento di indirizzo per la sicurezza (DVR).
Nel PTOF sono invece inserite le linee guida dell’azione dell’Istituto che
si possono riassumere così: “Tendere al successo formativo di tutti gli
alunni, tenendo conto delle loro specificità, delle loro esperienze, delle
loro potenzialità e dei loro limiti, attenzione a tutti i Bisogni Educativi
Speciali per la massima inclusione, partendo dall’assunto che ogni
differenza è un valore,
attenzione alla formazione globale della persona e del futuro cittadino,
promozione di stili di vita positivi con prevenzione del disagio,
valorizzazione delle differenze come opportunità di crescita e di
arricchimento.”
Tale pensiero viene specificato ed articolato nei seguenti documenti:
Piano Triennale Offerta Formativa (PTOF)
Rapporto Autovalutazione (RAV)
Piano di Miglioramento (PdM)
Curricolo d’Istituto
Piano annuale per l’Inclusione
Patto educativo di corresponsabilità
Protocollo accoglienza alunni stranieri
POLITICA DI ECO SOSTENIBILITÀ
Le linee guida dell’istituto comprensivo di Forno Canavese mirano a
promuovere un approccio sistemico che coinvolga tutti le componenti e gli
ordini della scuola. Le azioni didattiche, all’interno di un quadro di
riferimento coerente fondato su una visione ecologica di ogni soggetto
sociale, saranno improntate alla costruzione di una cultura della salute
partendo dalla responsabilità educativa di ciascuno, in relazione alle life
skills (competenze per la vita).
Le realtà scolastiche dell’istituto partecipano alle giornate ecologiche
promosse dalle Amministrazioni comunali.
COMUNICAZIONE
La comunicazione, la condivisione e la trasparenza sono tra gli obiettivi
che si prefigge l’istituto comprensivo. Le famiglie vengono informate
attraverso il sito internet, via mail, attraverso circolari e avvisi. Non
mancano i colloqui tra docenti e famiglie ogni bimestre.
Dalla scuola dell’Infanzia a quella secondaria di primo grado si opera
affinché ogni soggetto trovi modi e tempi per esprimere le sue potenzialità
secondo le sue modalità espressive favorendo il benessere psicologico,
emotivo e relazionale di tutti.
MOTIVAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI DOCENTI
I docenti dei tre ordini di scuola si accordano sulla distribuzione degli
incarichi in base alla loro esperienza e alla loro competenza. Ogni docente
fa parte di commissioni e collabora alla creazione e alla realizzazione di
progetti e attività didattiche. Il Collegio docenti ratifica le decisioni prese
in proposito. Per quanto riguarda il personale Ata si tiene conto,
nell’assegnazione degli incarichi specifici, della loro esperienza, della
continuità di servizio e della valutazione.
Lo staff di coordinamento (docenti responsabili di plesso, docenti
collaboratori della Dirigente, docenti del GdL Curricolo) è formato da
persone motivate, disponibili ad una formazione continua e dotate di
competenze di promozione acquisite nel tempo. Gli incontri di team
consentono il confronto e lo scambio continui. Per quanto riguarda il
personale Ata sono programmati incontri periodici.
2.2.2 PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI
L’individuazione delle esigenze prioritarie, muove da diverse fonti di
osservazione ed analisi. Essenzialmente dal RAV (rapporto di
autovalutazione), che fornisce un quadro esaustivo di molti aspetti
dell’ambito scolastico, dando origine ad un conseguente PdM (piano di
miglioramento), focalizza campi prioritari di azione. Inoltre si rende
necessario accogliere le sollecitazioni date dal PNSD (piano nazionale per
la scuola digitale), dall’orientamento verso una didattica per competenze
indicata dai piani nazionali e dalle indicazioni europee. Si valutano
attentamente le tendenze emergenti e le difficoltà rilevate a livello
scolastico e sociale, le richieste ed osservazioni provenienti dalle famiglie,
la risposta motivazionale osservata negli alunni. Pertanto si è evidenziato il
bisogno di conoscenza di lingue comunitarie; di conoscenza ed uso delle
tecniche informatiche, di approfondimento delle tematiche
dell’orientamento, della salute, dell’ambiente; della necessità di rapportarsi
criticamente nei confronti dei nuovi sistemi di comunicazione (mass
media); dell’utilità di riconoscimento del merito; della sensibilizzazione
alla solidarietà, accoglienza, e legalità; della prevenzione e lotta al
bullismo. A ciò si aggiunge la capacità di convivere con portatori di altre
culture, non annullando ma affiancando, sommando, arricchendo il
bagaglio di ciascuno.
METODOLOGIE E APPROCCIO EDUCATIVO
Le famiglie hanno espresso l’esigenza di potenziare l’attività sportiva e
laboratoriale. La scuola cercherà per quanto possibile di rispondere alle
richieste, agendo comunque secondo i criteri generali che la ispirano e
compatibilmente con le risorse disponibili. Pare necessario stimolare un
coinvolgimento più attivo, uscire da una didattica troppo trasmissiva, per
rendere gli alunni più attori che spettatori, per dare criteri per una corretta
autovalutazione, per favorire l’autonomia personale, riscoprire il senso
pratico. I docenti della scuola aderiscono al concetto che le conoscenze
debbano essere strumento e non fine dell’azione educativa, pur nella
consapevolezza che un bagaglio di contenuti sia comunque indispensabile
alla persona.
Tra gli obiettivi didattici ci sono anche il coordinamento nella
progettazione dell'azione didattica sia nella dimensione verticale che
orizzontale, il coordinamento della progettazione anche attraverso un
lavoro comune per individuare i livelli di competenza attesi in entrata ed
uscita tra ordini oltre che in relazione ai traguardi definiti dalle Nuove
indicazioni.
CONDIVISIONE BUONE PRATICHE
L’idea dell’apprendimento sottesa al curricolo è quella di una costruzione
attiva e creativa delle proprie competenze. Si cerca di creare un ambiente
di apprendimento caratterizzato da collaborazione e cooperazione, capace
di promuovere un crescente livello di autonomia propositiva, organizzativa
e operativa da parte di ogni apprendente. Le attività proposte mirano a
costruire un rapporto fra elementi noti ed elementi nuovi, in modo che il
nuovo possa essere assimilato al noto e il noto possa accomodarsi al
nuovo, con conseguente arricchimento di schemi mentali e competenze.
Nella scuola dell’Infanzia l’insegnamento si basa sui principi della
“pedagogia differenziata” e favorisce la messa in opera di strategie di
apprendimento da parte del bambino, che lo rendano più autonomo rispetto
a quello che esplora ed impara. Il gioco è sottolineato e valorizzato, perché
la scuola non è solo un luogo dove sviluppare le competenze, ma anche un
luogo dove stare bene.
TEMI DI SALUTE
Il Collegio Docenti, nella programmazione delle attività, sottolineando la
centralità dell'alunno, come soggetto primario su cui impostare ogni
iniziativa didattico – educativa, ritiene preminente la necessità di favorire
ogni iniziativa volta a creare benessere e serenità nell'ambiente in cui ogni
alunno dovrà trovare spazio per crescere, maturare e prendere coscienza di
sé e delle sue potenzialità. A tal fine si punterà sia al coordinamento di
tutte quelle iniziative trasversali che in qualche misura possano contribuire
a rendere più proficuo e più coinvolgente il lavoro scolastico, anche con il
supporto di soggetti esterni alla scuola, sia alla promozione di progetti
specifici che possano avere continuità nel tempo e diano garanzie di una
ricaduta sugli alunni. Sono previsti incontri con specialisti ed esperti (ad
esempio sul tema dell’alimentazione, dell’igiene orale…). per i ragazzi che
frequentano la mensa scolastica, l’educazione ad un corretto rapporto con
il cibo. L’attività è coordinata dalla commissione “salute ambiente sport”
che ha presentato un nutrito ed articolato programma ad inizio anno.
La scuola desidera sensibilizzare alunni e famiglie rispetto a tali
problematiche, stimolando la capacità di riflessione ed il confronto diretto,
attraverso una metodologia interattiva. A tal fine si possono organizzare
conferenze-dibattito rivolte ai genitori per promuovere le competenze
educative e favorire il benessere dei bambini e degli adolescenti.
In particolare per il triennio 2016/2019 sono stati proposti e messi in atto i
seguenti progetti:
“Spuntini e altri spunti”: incontro organizzato dall’ASL di Ivrea per
informare insegnanti e genitori sul modo corretto di impostare la
merenda dei ragazzi e sui messaggi ingannevoli contenuti nelle
pubblicità.
Incontri con una sessuologa al fine di approfondire la sfera emotiva
della sessualità e chiarire i dubbi degli alunni di 5° della scuola
primaria e di 3° della scuola secondaria.
Nella primaria interventi di un veterinario nelle classi 3°, di
un’etologa nelle classi 2° e di un dentista nelle classi 1°.
Intervento di una dietista, la Dott.ssa Michela Novelli, nelle 2° della
scuola secondaria al fine di approfondire il tema della celiachia.
Incontro per genitori, docenti e ATA dal titolo “Bioenergetica,
alimentazione e respiro, un grande connubio” tenuto dalla Dott.ssa
Sabrina Giraudo nell'edificio della scuola secondaria.
Sono stati presi accordi con l’Asl di Rivarolo perché vengano
effettuati degli incontri sulle dipendenze da alcool e tabacco.
Si propone di partecipare alla formazione “Unplugged” per tutti i
docenti.
Si propone l’adesione al progetto “Frutta nelle scuole” per la scuola
primaria.
Progetto “le arance della salute”, prevede la vendita delle arance per
raccogliere fondi per l'AIRC.
Progetto dell'ASL TO4 “Okkio alla salute” dove un medico prende le
misure antropometriche dei ragazzi per prevenire l'obesità
Progetto ministeriale “generazioni connesse” (referente bullismo
ecyberbullismo)
Altre attività svolte in tema di salute e sport organizzate dai docenti:
Staffetta di inizio anno per alunni, genitori e docenti della scuola
secondaria al fine di agevolare l’integrazione dei ragazzi appena
arrivati dalla primaria.
Tornei sportivi nella scuola secondaria.
Progetto “il testimone ai testimoni” nella scuola dell'Infanzia.
Progetto “sport di classe” nella scuola primaria
Alcune classi della primaria e della secondaria hanno partecipato a
una giornata di raccolta rifiuti e pulizia del centro di Forno Canavese,
aderendo ad un’iniziativa proposta dal comune.
Progetto per competenze trasversale tra materie e ordini di scuola
sull’alimentazione.
Gite a piedi per far scoprire ai ragazzi la bellezza del territorio in cui
vivono e invogliarli a svolgere delle attività salutari.
Infine, su richiesta della dirigente, è stato attivato uno sportello psicologico
rivolto a studenti e docenti con il fine di intervenire in quelle realtà dove ci
sono conflitti o situazioni di difficile gestione.
DOCUMENTAZIONE E MONITORAGGIO
Tutti i progetti avviati a inizio anno, alla fine vengono presentati al Nucleo
di valutazione dell’Istituto composto da docenti, personale ATA e genitori.
Nell’ambito dell’autonomia si programmano le attività cercando di
mediare tra le esigenze della realtà locale, quelle della scuola e le
aspettative delle famiglie. L’autovalutazione dell’istituzione scolastica è
considerato uno strumento idoneo per controllare la produttività del
servizio scolastico e per individuare interventi migliorativi opportuni in
relazione al Rav e al PdM.
VALUTAZIONE
Nell’applicazione di un sistema coerente al curricolo, la valutazione è
l’insieme delle procedure attraverso le quali si rileva, si analizza e si
descrive l’andamento dei processi di apprendimento e dunque la validità e
l’efficacia delle scelte relative ai contenuti, agli obiettivi e alle
metodologie del curricolo.
I processi di apprendimento sono intesi come lo sviluppo progressivo di
competenze trasversali (conoscitive, linguistico - comunicative,
metodologico - operative, relazionali). Dunque la valutazione degli
apprendimenti si riferisce al raggiungimento di determinati livelli di
competenza. I livelli di competenza previsti sono stabiliti come livelli
attesi per ciascun anno del percorso formativo. La valutazione si riferisce
ad essi. Per accertare i livelli di competenza raggiunti occorre individuare
e raccogliere indicatori legati a comportamenti osservabili che danno
informazioni sullo sviluppo delle competenze. Sono previsti tre tipi di
indicatori, essenziali nella preparazione di prove valutative conclusive o
anche nelle fasi dell’azione di apprendimento (in itinere): l’agire, il
rappresentare e il verbalizzare.
La valutazione dell'apprendimento non può prescindere dalla situazione di
partenza, non sarà troppo selettiva e comparativa, ma processuale ed
individualizzata. Dati quindi i livelli di partenza è necessario calibrare gli
obiettivi specifici in modo individualizzato, in maniera tale da non porsi
obiettivi troppo alti o troppo bassi per le potenzialità dell'alunno. Pertanto
il processo valutativo è stato scandito in tre momenti distinti e si è deciso
di effettuare una valutazione: diagnostica, formativa, sommativa.
Nella scuola dell’infanzia, considerando la variabilità individuale nei ritmi
e nei tempi di sviluppo, si ritiene importante un’osservazione sistematica
del percorso effettuato da ognuno: non si legga qui un tentativo di misurare
o giudicare i risultati, ma piuttosto si interpreti come un’azione rivolta ai
saperi pregressi, ai processi di sviluppo da sostenere, promuovere e
rinforzare per consentire ad ogni bambino di realizzarsi al massimo grado
possibile.
È stato inoltre costituito il Comitato di valutazione dei docenti, composto
da 3 docenti, due genitori, la Dirigente e un membro esterno designato dal
Miur-Usr Piemonte.
2.3 GLI AMBIENTI ORGANIZZATIVI
2.3.1 DIPARTIMENTI. COMMISSIONI, ORGANI COLLEGIALI
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1 FUNZIONE STRUMENTALE AREA GESTIONE PTOF del Piano dell’offerta
formativa- Si occupa di stendere il POF; della redazione del documento illustrativo del
POF per le famiglie; del coordinamento delle attività di autovalutazione di istituto –
referenza per i progetti di Valutazione/Miglioramento . di eventuale monitoraggio del
grado di attivazione del POF, e monitoraggio dei livelli di rapporto con l’utenza.
Partecipa alle riunioni dello staff di direzione. AREA 2 FUNZIONE STRUMENTALE AREA NUOVE TECNOLOGIE: Compiti di referenza e
coordinamento per l’efficienza ed efficacia nell’utilizzo delle nuove tecnologie
Referenza sito di istituto. Opera anche elaborando progetti che migliorino le dotazioni e
la loro fruibilità. Sostiene i docenti che a vario titolo devono ricorrere agli strumenti
informatici. Cura la documentazione comune e la banca dati delle risorse dell’istituto.
Aggiorna il sito della scuola. Partecipazione alle riunioni dello staff di direzione. Tale
figura risulta integrata da quella dell’Animatore Digitale prevista dal PNSD. AREA 3 FUNZIONE STRUMENTALE AREA CONTINUITA’ DIDATTICO-FORMATIVA :
Presiede la commissione specifica. Ha compiti di referenza e coordinamento delle attività
volte a favorire la continuità didattico –formativa degli studenti dell’istituto sotto
molteplici aspetti Referenza e coordinamento per il passaggio di informazioni tra i vari
ordini di scolarità- Coordinamento dei progetti di continuità di istituto e referenza
progetti di innovazione. Partecipazione alle riunioni dello staff di direzione. AREA 4 FUNZIONE STRUMENTALE AREA ORIENTAMENTO: Compiti di referenza e
coordinamento delle attività orientative per gli studenti della scuola secondaria di primo
grado- Compiti di raccordo con le istituzioni, gli enti e le reti territoriali e le agenzie
formative che si occupano di orientamento-raccordo e referenza con gli istituti di
istruzione secondaria di secondo grado e i centri di formazione professionale della zona
territoriale di pertinenza. Organizza iniziative e attività di orientamento. Partecipazione
alle riunioni dello staff di direzione. AREA 5 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SALUTE /AMBIENTE/ SPORT: Compiti di
referenza e coordinamento per l’area formativa della salute e delle progettualità riferite
all’ambiente ed al territorio-Referenza con enti, associazioni ed istituzioni a livello
territoriale che offrono progetti sulla tematica della salute e dell’ambiente. Partecipazione
alle riunioni dello staff di direzione. AREA 6 FUNZIONE STRUMENTALE AREA FASCE DEBOLI FUNZIONE STRUMENTALE
AREA FASCE DEBOLI: Compiti di coordinamento e referenza per la progettualità
riferita agli alunni in difficoltà – referenza progettualità per la promozione dell’efficace
inserimento scolastico. Coordinamento gruppo GLI. Partecipazione alle riunioni dello
staff di direzione.
AREA 7 FUNZIONE STRUMENTALE FUNZIONE STRUMENTALE CURRICOLO E
VALUTAZIONE Compiti di coordinamento per rivedere la struttura complessiva del
curricolo di istituto, nel rispetto delle indicazioni nazionali, apportando i necessari
aggiornamenti e modifiche. Presiede la commissione specifica, per promuovere la
condivisione e l’applicazione del curricolo, armonizzando le varie fasi dell’azione
didattica, tra cui gli strumenti di valutazione. Partecipazione alle riunioni dello staff di
direzione.
DOCENTI COLLABORATORI DEL D.S
Collaboratore vicario
Collaboratore del dirigente
scolastico
Si occupano dell’organizzazione scolastica sotto molteplici
aspetti, in collaborazione o in vece del Dirigente, in particolare
il Vicario sostituisce il Dirigente in caso di assenza.
Coordinatori di plesso
Coordinatori di classe
(fiduciari) (scuola dell’infanzia e primaria); - svolgono azioni
di coordinamento, di contatto con la Presidenza e l’Ufficio di
segreteria, con l’Ente Locale; presiedono il Consiglio di
Interclasse/Intersezione
(scuola secondaria di I grado) - Coordinatori, operanti
nell’ambito dei consigli di classe, sono tenuti a controllare il
rispetto dell’ordine del giorno, organizzare e coordinare le
attività comuni (orientamento, recupero, trasversalità,
compresenze, gite e visite, modalità di esame finale e
presentazione della classe, ricerche interdisciplinari, ecc.) ,
predisporre la programmazione di classe, predisporre i piani di
lavoro individualizzati per alunni in difficoltà, tenere i rapporti
con le famiglie, relazionare ai rappresentanti dei genitori,
introdurre e spiegare attività di organi collegiali (elezioni
genitori), rielaborare statisticamente o discorsivamente dati e
valori sull’andamento didattico degli alunni, stendere tabelle ri
assuntive, predisporre giudizi globali sugli alunni. Accedono al
fondo di incentivazione in misura concordata in sede di
collegio docenti
Staff di direzione Ne fanno parte i docenti collaboratori del D.S e le Funzioni
Strumentali.
COMMISSIONI
COMMISSIONE ORARIO –
COMMISSIONE ELETTORALE –
COMMISSIONE POF - PTOF
COMMISSIONE CONTINUITÀ
COMMISSIONE SICUREZZA –
COMMISSIONE VISITE D’ISTRUZIONE – SOGGIORNI (Scuola secondaria di I grado)
COMMISSIONE MENSA
COMMISSIONE PER L’INTEGRAZIONE
COMMISSIONE EDUCAZIONE ALLA SALUTE
GRUPPO HC DI ISTITUTO –
COMMISSIONE PER REVISIONE CURRICOLO DI ISTITUTO –
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
COMITATO DI VALUTAZIONE
ATTIVITÀ INERENTI ALLA DIMENSIONE COLLEGIALE E
PARTECIPATIVA
COLLEGIO DOCENTI
Il collegio docenti unitario condivide e valuta gli obiettivi educativi e
didattici rilevati nelle singole programmazioni annuali di classe/interclasse
/intersezione
Gli incontri sono calendarizzati ad inizio anno scolastico. I docenti dei tre
ordini di scuola si accordano nella distribuzione degli incarichi tenendo
conto dell’esperienza, delle competenze e delle disponibilità di ciascuno.
CONSIGLIO DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE
È presieduto dal Coordinatore di plesso di ogni ordine scolastico, si occupa
della stesura della programmazione annuale ed è un momento di confronto
tra tutti gli insegnanti.
Prevede riunioni aperte ai rappresentanti dei genitori per illustrare la
programmazione, per verificare l’andamento educativo –didattico delle
classi, per coordinare iniziative didattiche come viaggi d’istruzione,
laboratori, ecc. Nell’ambito di questi incontri si affrontano eventuali
problemi connessi all’organizzazione della scuola, formulando pareri e
proposte.
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio d’Istituto si occupa della gestione e degli aspetti economici e
organizzativi generali della scuola. In esso sono rappresentate tutte le
componenti dell'Istituto (docenti, genitori, personale Ata e personale
amministrativo).
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA
I docenti di ogni ordine di scuola si incontrano per programmare le attività
educative-didattiche e verificarne l’andamento con incontri calendarizzati
ad inizio anno.
Il nostro Istituto, analizzando i bisogni dell’intera comunità scolastica,
sostiene un costruttivo rapporto tra i tre ordini di scuola e la
programmazione mira al raggiungimento di obiettivi condivisi, alla base
del curricolo verticale.
2.3.3 UTILIZZO DELLE ORE COLLEGIALI PER LA FORMAZIONE
OBBLIGATORIA
Alle attività di formazione ed aggiornamento sono chiamate tutte le
componenti del personale scolastico, ciascuna per le finalità coerenti al
proprio ruolo.
Il PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
PER IL TRIENNIO 2016/17, 2017/18 E 2018/2019 è il seguente:
Stesura, implementazione e monitoraggio del PdM.
Implementazione delle Indicazioni Nazionali: didattica per
competenze e valutazione.
Formazione sull’apprendimento cooperativo
Formazione rete Avimes: potenziamento delle competenze di lettura
e comprensione di testi scritti e delle competenze logico-
argomentative.
Formazione Mediateca di Pavone: Didattica Inclusiva per DSA e
BES in genere
Formazione per attività di orientamento efficace
Formazione CLIL
Formazione di base sull’uso del PC e sul pacchetto office (Word,
power point, excel)
Formazione sull’uso delle TIC nella didattica
Didattica con la LIM e didattica inclusiva con la LIM
Formazione animatore digitale
Formazione dell’animatore digitale ai docenti dell’istituto
Formazione sicurezza
PRIMO SOCCORSO
corso aggiornamento addetti antincendio (SPILA)
corso completo PREPOSTI
CORSO COMPLETO DIRIGENTI
Formazione aggiornamento funzione SIDI
Formazione sul portale Unico della scuola
Formazione sulla gestione documentale del flusso di dati
Formazione sulla gestione del software segreteria digitale
2.3.4 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE
Grazie al coordinamento ed all’organizzazione interna, la nostra scuola
tende a sfruttare al meglio le risorse umane di cui dispone, cercando di
attribuire i ruoli anche in base alle attitudini, alle competenze ed alle
esperienze maturate dai singoli docenti e dai gruppi di lavoro, rispettando
quanto possibile le disponibilità manifestate, ma puntando a coinvolgere
tutti, sebbene in ambiti e con incarichi diversi, nella realizzazione del
progetto formativo. Si ricercherà il giusto equilibrio tra i criteri della
continuità operativa e dell’alternanza di ruoli. I lavori sono svolti da
commissioni o da singoli operatori.
2.4 GLI AMBIENTI SOCIO-RELAZIONALI TRA PARI E
TRA DIVERSI ATTORI
Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo utilizzano le proprie conoscenze
per organizzare e coordinare, anche in modo trasversale le attività
didattiche, stabilendo contatti con il mondo esterno alla scuola (famiglie,
scuole di vari ordini, enti locali, territorio ecc.), con gli alunni, con gli altri
docenti e con il personale ATA.
Importante è lo spirito di collaborazione tra gli insegnanti e tra docenti e
famiglie e con il restante personale dell’Istituto. Tali rapporti sono
improntati al dialogo, dove ognuno delle parti esprime le proprie idee e
considerazioni per arrivare ad una soluzione volta alla crescita degli
alunni.