ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNO C.SE PROFILO DI SALUTE · La scuola promotrice di salute si basa su...

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNO C.SE PROFILO DI SALUTE SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE…. 1-La Rete SHE (Schools for Health in Europe) promuove un concetto positivo di salute e benessere che pone le sue basi nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia delle Nazioni Unite e nella Convenzione Europea sull’Esercizio dei Diritti dei Minori del Consiglio d’Europa. L’adesione alla “Rete piemontese delle scuole che promuovono salute” da parte del nostro Istituto è stata deliberata dal Collegio Docenti in data 14 gennaio 2016 e dal Consiglio di Istituto in data 29 aprile 2016. L’intento è di lavorare in sinergia con le altre scuole che aderiscono alla Rete Europea SHE e soprattutto collaborare con le scuole del nostro territorio che hanno deciso di diventare “Scuole che promuovono salute”. A tale scopo nel

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI FORNO C.SE

PROFILO DI SALUTE

SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE….

1-La Rete SHE (Schools for Health in Europe) promuove un concetto

positivo di salute e benessere che pone le sue basi nella Convenzione sui

Diritti dell’Infanzia delle Nazioni Unite e nella Convenzione Europea

sull’Esercizio dei Diritti dei Minori del Consiglio d’Europa.

L’adesione alla “Rete piemontese delle scuole che promuovono salute” da

parte del nostro Istituto è stata deliberata dal Collegio Docenti in data 14

gennaio 2016 e dal Consiglio di Istituto in data 29 aprile 2016. L’intento è

di lavorare in sinergia con le altre scuole che aderiscono alla Rete Europea

SHE e soprattutto collaborare con le scuole del nostro territorio che hanno

deciso di diventare “Scuole che promuovono salute”. A tale scopo nel

2016 è stata costituita una Rete locale con Scuola Capofila l’Istituto

comprensivo di Fiano.

FILOSOFIA DELLA SCUOLA CHE PROMUOVE SALUTE

“Una scuola che promuove la salute è una scuola dove tutti i membri della

scuola lavorano insieme per fornire agli alunni delle esperienze positive e

delle strutture che promuovono e proteggono la loro salute. A questo

contribuiscono sia il curriculum educativo per la salute, che quello

informale, sia la creazione di un ambiente scolastico sano e sicuro, sia il

coinvolgimento della famiglia e della comunità nello sforzo congiunto di

promuovere la salute.”

(Organizzazione Mondiale della Sanità,1995)

FINALITÀ, OBIETTIVI, METODOLOGIE E STRUMENTI

La scuola promotrice di salute si basa su un approccio globale alla

persona, che ne tiene in considerazione tutti i suoi diversi aspetti: crescita

libera, autonomia di giudizio, opportunità di sperimentare e

migliorare la propria consapevolezza, al fine di mantenere

comportamenti salutari nei bambini e nei ragazzi.

I principi e le finalità del nostro Istituto che sono alla base del PTOF

2016/2019 coincidono con i valori fondamentali SHE:

-EQUITA’: un accesso equo per tutti all’istruzione e alla salute.

-SOSTENIBILITA’: salute, istruzione e sviluppo sono correlate tra loro,

con attività e programmi implementati in modo sistematico nel lungo

periodo.

INCLUSIONE: la diversità viene valorizzata. Le scuole sono comunità di

apprendimento nelle quali tutti si sentono accolti e rispettati.

EMPOWERMENT: tutti i membri della comunità scolastica sono

coinvolti attivamente.

DEMOCRAZIA: le Scuole che Promuovono Salute si fondano sui valori

della democrazia.

(Terza Conferenza Europea Vilnius 2009)

Questi valori sono stati ribaditi anche nella Quarta Conferenza Europea

(Odense 2013) insistendo sul rafforzamento dei legami con i servizi

sanitari del territorio che collaborano con la scuola e su un approccio

globale, integrato rispetto ai principali temi di salute ,compresi riduzione

del bullismo e della violenza ,promozione della salute mentale, salute

sessuale, diritti e responsabilità rispetto alla sessualità, alimentazione sana

e attività fisica, problem solving e risoluzione dei conflitti,

alfabetizzazione alla salute.

Se vogliamo che la scuola ponga” attenzione a tutti i BES per la massima

inclusione partendo dall’assunto che ogni differenza è un valore e

operando per una personalizzazione dei curricoli atte a superare le

difficoltà di apprendimento di alcuni ma anche a sviluppare le potenzialità

per valorizzare le eccellenze” (Atto di indirizzo del Dirigente scolastico –

PTOF) nell’ambito della salute l’obiettivo educativo sarà crescere un

cittadino responsabile del proprio stato di salute e di benessere, capace di

effettuare scelte comportamentali in armonia con se stesso, con l’ambiente

e con la comunità cui appartiene.

I GIOVANI DICONO CHE…

“La scuola ideale che promuove salute ha bisogno di:

- essere stimolante e accogliente per gli studenti

- avere buone opportunità all’aria aperta

- essere più consapevole della salute mentale degli studenti.”

Dichiarazione di Odense ottobre 2013

CAPITOLO 1

DALL’ANALISI DEI DATI DI SALUTE ALLA

RILECAZIONE DEI BISOGNI E ALLA LORO

DECODIFICA.

1.1 CARTA D’IDENTITÀ DELLA SCUOLA

L’Istituto Comprensivo di Forno Canavese è costituito da 7 plessi, di cui 1

di scuola Secondaria, 3 di scuola Primaria e 3 di scuola dell’Infanzia,

dislocati su un territorio comprendente i comuni di Forno, Rivara,

Pratiglione, di competenza dell’ASL TO 4-ambito 08.

POPOLAZIONE SCOLASTICA ANNO SCOLASTICO 2016/17

PLESSO

SECODARIA

ALUNNI CLASSI ALUNNI

STRANIERI

ALUNNI HC

FORNO 163 8 23 3

PLESSI

PRIMARIA

ALUNNI CLASSI ALUNNI

STRANIERI

ALUNNI HC

FORNO 132 7 29 7

RIVARA 120 8 11 3

PRATIGLIONE 22 5 2 0

PLESSI

INFANZIA

ALUNNI CLASSI ALUNNI

STRANIERI

ALUNNI HC

FORNO A-B-C 61 3 16 1

FORNO

SEZ.UNICA

22 1 3 1

PRATIGLIONE 12 1 1 0

RISORSE PROFESSIONALI

Personale della scuola PRIMARIA (a.s. 2016/17)

Personale Maschi Femmine Totale

Docenti 0 35 35

di cui di sostegno 0 6 6

ATA 2 15 17

Docenti per tipologia di contratto (a.s. 2016/17)

A tempo indeterminato A tempo determinato

28 7

Personale della scuola SECONDARIA (a.s. 2016/17)

Personale Maschi Femmine Totale

Docenti 7 13 20

di cui di sostegno 0 2 2

ATA 2 15 17

Docenti per tipologia di contratto (a.s. 2016/17)

A tempo indeterminato A tempo determinato

13 7

SCUOLA PRIMARIA DI RIVARA

SCUOLA PRIMARIA FORNO

SCUOLA PRIMARIA PRATIGLIONE

SCUOLA SECONDARIA DI FORNO

1.2 ANALISI TERRITORIALE

L’Istituto Comprensivo è ubicato, con le sue sedi, nel territorio del

Comune di Forno Canavese, Rivara e Pratiglione. La nostra Scuola,

quindi, ospita alunni di un territorio abbastanza vasto e provenienti, in

parte considerevole, dalle numerose frazioni dei tre comuni. Il Comune di

Rivara è collocato in zona pre-collinare, sbocco naturale della vallata alla

pianura. Il Comune di Forno è ubicato in zona collinare e costituisce

l'ultimo agglomerato urbano della vallata insieme a quello di Pratiglione. I

tre comuni fanno parte della stessa Comunità Montana. La popolazione

residente è di circa 7500 abitanti. Per la sua posizione geografica la nostra

area risulta al di fuori dalle grandi vie di traffico, manca la rete ferroviaria

ed i collegamenti pubblici con i centri maggiori della zona sono assai

scarsi e, nel periodo scolastico, limitati al trasporto degli alunni presso gli

Istituti superiori di Cuorgnè e Rivarolo. Gli spostamenti risultano difficili

anche nell'ambito degli stessi Comuni, pertanto molti ragazzi sono

ostacolati nel partecipare alle attività extrascolastiche. L'economia della

nostra zona è legata alla piccola e media industria, per la presenza sul

territorio di aziende meccaniche; l'agricoltura non svolge più un ruolo

importante a causa dei limitati spazi coltivabili e dello scarso reddito che

ne deriva. Lo sviluppo industriale determinò, come in altre località

limitrofe, negli anni sessanta, una fortissima immigrazione dal

Mezzogiorno, soprattutto dalla Calabria, e ciò costituì motivo di contrasti e

difficoltà d’integrazione. Anche Forno, pur essendo un piccolo centro, vive

i problemi comuni alle grandi città, resi anche più crudi in questo periodo

di crisi e difficoltà generali; non mancano infatti fenomeni di

disgregazione sociale, di disagio, di disoccupazione, soprattutto giovanile.

In questi anni la popolazione si confronta col problema dell’inserimento e

dell’integrazione di gruppi di immigrati stranieri che, giunti con flussi

successivi dall’est Europa (Romania e Albania), poi dall’Africa

mediterranea (Marocco), quindi dall’Africa centro continentale (Togo,

Senegal, ecc.). La scuola è stata chiamata nel corso degli anni a

programmare interventi sistematici, organizzando incontri con mediatori

culturali e corsi di lingua italiana per adulti. Lo sviluppo industriale ha

creato un impatto ambientale sul territorio non sempre preordinato e

corretto, che ha dato origine a svariate forme di inquinamento. É in atto un

processo di graduale delocalizzazione delle strutture industriali, che

trovano migliori condizioni e spazi più ampi nella immediata pianura. Ci si

sta quindi confrontando con la dismissione di aree produttive, che

dovranno in qualche modo essere recuperate. Tutta la zona alto canavesana

è interessata dalla tendenza alla salvaguardia ed al recupero ambientale,

alla rivalorizzazione delle attività specifiche e dell’identità

enogastronomica, nel tentativo di creare un nuovo sbocco occupazionale,

che in parte compenserebbe il calo registrato nel comparto industriale. Nel

recente passato le attività economiche e artigianali hanno determinato una

forte dedizione agli impegni lavorativi, trascurando aspetti culturali e

ricreativi socializzanti e portando a dedicare insufficiente tempo, da parte

delle famiglie, al colloquio, al dialogo e all'educazione dei figli. La

situazione di disagio, in particolare quella giovanile, ha portato all'uso di

sostanze stupefacenti e all’alcolismo. Ultimamente si registra un

cambiamento di rotta, grazie anche ad enti ed associazioni, segnalando una

maggior sensibilità verso le tematiche culturali e sociali.

1.3 DATI SULLA SALUTE

1.3.1 COMPORTAMENTI E STILI DI VITA

Dall’analisi del territorio emergono alcune criticità che possono avere

ripercussioni sulla salute delle persone che ci vivono. In particolare, per gli

alunni del nostro Istituto, i fattori di rischio maggiori sono dovuti ad

abitudini alimentari errate, poca attività fisica e all’aria aperta e scorrette

norme d’igiene. Inoltre si rileva entro breve tempo dalla fine della scuola

secondaria, se non in rari casi già durante, l’abitudine al fumo e all’alcool.

A queste problematiche, che potremmo definire di vecchia data, se ne

aggiungono di nuove, tipiche del periodo attuale. Ad esempio ci sono i

pericoli legati ad un uso scorretto delle nuove tecnologie, come la

dipendenza dai videogiochi e il cyberbullismo. Inoltre il disgregarsi della

società e della famiglia comporta una perdita delle figure di rifermento che

comporta una maggiore insicurezza e sfiducia nei ragazzi.

Per quanto riguarda gli adulti (genitori, ATA e docenti) i temi di salute che

li riguardano sono gli stessi degli alunni, salvo forse quelli legati alle

tecnologie. L’adulto però non deve occuparsi soltanto di se stesso in

quanto ha la responsabilità di essere da esempio (positivo) per le nuove

generazioni. Diviene pertanto evidente come l’azione educativa debba

essere rivolta non soltanto ai ragazzi ma a quante più persone possibile

perché possa essere davvero efficace.

La scuola, conscia di tutte queste dinamiche e del suo ruolo educativo,

lavora su più fronti, con l’intento di fornire un servizio articolato ed

efficace. I soggetti che operano principalmente su questi temi al suo

interno sono:

La commissione salute, ambiente e Sport, formata da docenti dei tre

ordini di scuola che organizzano e propongono progetti e incontri sui

temi di salute e sia per gli alunni che per i genitori ed il personale. La

commissione inoltre si occupa anche dei contatti con gli altri soggetti

presenti sul territorio come l’ASL TO4 e di proporre formazioni

mirate per i docenti.

I docenti che inseriscono nel curricolo attività specifiche di

educazione alla salute o sullo sport.

La dirigente che si occupa di valutare le proposte provenienti da enti

esterni alla scuola e di far intervenire che ritiene più idoneo.

Il referente per il bullismo e il cyberbullismo.

1.3.2 BES E PROBLEMI SPECIFICI

L’istituto comprensivo di Forno è molto attento alle situazioni di disagio di

varia natura in cui possono trovarsi gli alunni. In particolare esistono due

commissioni: GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) e GLH (gruppo di

lavoro per l’Handicap) che lavorano insieme allo scopo di garantire degli

interventi efficaci ove sia necessario. Le commissioni sono trasversali e

comprendono membri di ogni ordine di scuola, la prima si occupa in

generale dei BES e la seconda nello specifico delle persone affette da

deficit cognitivi e fisici. Durante l’anno i due gruppi di lavoro monitorano

il lavoro dei consigli di classe nella stesura dei PDP e dei PEI, rilevano le

situazioni di disagio e raccolgono documentazione. Alla fine dell’anno

presentano il Piano Annuale per l’inclusione (PAI) che contiene tutte le

informazioni sulla situazione attuale dell’istituto (come il numero di alunni

BES, gli interventi effettuati declinati secondo le specifiche mansioni dei

dipendenti della scuola, ecc.) e propone gli interventi futuri; il PAI è

riportato nel PTOF. Da esso si ricavano i numeri dei BES al momento

presenti nella scuola:

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista /

minorati udito /

Psicofisici 16

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 18

ADHD/DOP 1

Borderline cognitivo 2

Altro (EES) 9

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 1

Linguistico-culturale 4

Disagio comportamentale/relazionale /

Altro /

4. In via di certificazione/accertamento 9

Totali 60

Tra le problematiche che riguardano tutti gli alunni c’è la continuità. Per

l’Istituto è molto importante che il passaggio tra un grado di scuola e

l’altro avvenga nella maniera meno traumatica possibile, pertanto una

commissione apposita programma delle attività volte alla conoscenza del

nuovo ambiente e all’integrazione nel nuovo contesto.

Peculiarità dell’Istituto, data la forte affluenza di stranieri nella zona,

diversi alunni presentano una conoscenza pressoché nulla dell’italiano.

Pertanto sono stati predisposti dei corsi di lingua L2 per i docenti che in

seguito lavorano con i ragazzi nuovi in modo da aiutarli nell’integrazione e

nell’apprendimento della nuova lingua.

1.3.3 BENESSERE ORGANIZZATIVO

La scuola garantisce il servizio da lunedì a venerdì, in modo da lasciare il

sabato libero per le attività famigliari.

Le scuole dell’infanzia di Pratiglione e di Forno aprono entrambe delle

8.00 alle 16.00, quella di Forno offre un prolungamento di orario fino alle

17.00 per un numero di alunni non superiore a 28.

Le scuole primarie l’orario si articola a seconda delle richieste dell’utenza,

a Forno vige il tempo pieno (40 ore) dalle 8.30 alle 16.30 meno che per le

classi seconde (32 ore) che non rientrano a scuola due giorni. A Rivara il

tempo è parziale con tre rientri a settimana in cui si finisce alle 16.30

mentre a Pratiglione si finisce alle 16.00 nei quattro pomeriggi previsti.

La scuola secondaria ha respinto il modello, sempre più diffuso sul

territorio di 6 ore continuative, mantenendo i rientri pomeridiani. Sono

previsti due tempi scuola, uno da 29 ore con due rientri e uno da 33 ore

con quattro rientri. Questa scelta è stata fatta nell’ottica di fornire un

migliore servizio alle famiglie, garantendo l’apertura della scuola per un

arco temporale più lungo durante la giornata, e anche perché si ritiene che

sia di maggior profitto a livello didattico.

Per quanto riguarda gli orari dei docenti: degli orari della secondaria si

occupa una precisa commissione (commissione orario) che tiene conto del

fatto che alcuni insegnanti completano l’orario in altre scuole. Per quanto

riguarda primaria e infanzia, il team docente di ogni plesso propone un

orario che la dirigente ratifica.

I docenti vengono assegnati alle classi seguendo criteri come: continuità

didattica, esigenze organizzative, graduatorie interne, richieste dei docenti.

Il personale ATA ha un orario di 36 ore. Gli assistenti amministrativi sono

in servizio presso la segreteria della scuola secondaria di Forno da lunedì a

venerdì, 4 giorni dalle 8.00 alle 14.30 e un giorno, concordato a inizio

anno, dalle 8.30 alle 17.30. Il fatto di lavorare un giorno 9 ore permette di

svolgere 35 ore settimanali. Invece i collaboratori scolastici, per poter

garantire l’orario di apertura del plesso dalle 7.00 alle 18.00 svolgono i

seguenti turni: 7-14.30, 11-18, nel caso siano previste riunioni che

prevedano di chiudere la scuola più tardi, a turno resteranno a scuola più a

lungo.

1.3.4 INFORTUNI

Nell’anno scolastico 2015/16 ci sono stati 12 infortuni di alunni e 1 nel

personale ATA, nell’anno scolastico 2016/17 14 infortuni tra gli alunni e

due nel personale ATA. Si parla in entrambi gli anni di circa il 2% della

popolazione scolastica.

1.3.5 ECCELLENZE

Se aiutare chi è in difficoltà è importante, non ci si deve dimenticare di

valorizzare chi ha le carte in regola per eccellere. Per fare ciò l’Istituto

propongono dei progetti per una selezione di studenti che si sono

dimostrati estremamente abili in alcuni ambiti. Tra questi progetti si

annoverano il corso per poter affrontare l’esame Trinity, il progetto di

giornalismo e la partecipazione alle prove Kangourou di matematica.

CAPITOLO 2

GLI AMBIENTI

2.1 GLI AMBIENTI FISICI

2.1.1 SCUOLA PRIMARIA RIVARA

La scuola Primaria di Rivara è in funzione dal 1963 e si trova a pochi passi

dal centro del paese. La scuola è stata ristrutturata nel 2012 con

tinteggiatura delle aule e dei corridoi, nuovi infissi e coibentazione.

L’edificio è disposto su tre piani: al piano interrato si trovano la palestra

con i servizi igienici e un laboratorio di pittura. Al piano terra vi è un

piccolo locale utilizzato sia dalle insegnanti che dalle operatrici

scolastiche, tre aule che ospitano le classi, una delle quali insieme all’atrio

è anche utilizzata per accogliere i bambini che usufruiscono del pre-scuola.

Oltre alle classi vi sono cinque servizi igienici, uno dei quali per portatori

di handicap, un locale utilizzato come refettorio, una piccola cucina ed un

locale adibito ad infermeria. Al primo piano si trovano quattro aule

utilizzate per le classi, un’aula di informatica, un’aula che funziona come

biblioteca e sala video nella quale si trovano un televisore e una LIM, sei

servizi igienici uno dei quali per portatori di handicap.

All’esterno dell’edificio vi è un giardino che circonda interamente la

scuola e un campetto polivalente.

2.1.2 SCUOLA PRIMARIA DI PRATIGLIONE

La scuola di Pratiglione si trova al centro del paese vicino al comune. È

stata costruita nel 1955 e da pochi anni sono stati fatti dei lavori per

ampliarla.

L’edificio è disposto su due piani, al piano terra si trova un locale adibito a

refettorio, una piccola cucina e la palestra. Inoltre vi è un piccolo spazio

per l’accoglienza dei bambini e due servizi igienici. Al piano superiore si

trovato quattro aule utilizzate come classi di lezione e due servizi igienici.

Una delle aule è dotata di computer. La scala che collega i due piani è

provvista di impianto per disabili.

All’esterno dell’edificio si trova un piccolo parco giochi con delle

panchine, mentre sotto è situato un ampio locale, di proprietà comunale,

nel quale i bambini della scuola dell’infanzia e della Primaria realizzano

spettacoli Natalizi o di fine anno.

2.1.3 SCUOLA INFANZIA PRATIGLIONE

La scuola dell’infanzia di Pratiglione si trova nello stesso edificio della

scuola Primaria. È disposta al piano terra ed è composta da due ampie e

luminose aule usate come aula sezione, laboratorio, dormitorio e servizi

igienici. La scuola dell’infanzia usufruisce del locale mensa, della palestra

e del cortile esterno insieme alla scuola primaria

2.1.4 SCUOLA PRIMARIA FORNO

La scuola primaria di Forno si trova fuori dal centro del paese vicino alla

scuola secondaria e alle scuole dell’infanzia. L’edificio è del 1976 ed è

suddiviso su due piani. Al piano terra, all’ingresso della scuola vi è un

ampio e luminoso atrio, un’aula adibita a classe con servizi igienici anche

per disabili, due refettori un locale cucina, un’aula usata sia da infermeria

che da aula di sostegno e una grande palestra con annessi servizi.

Tre sezioni della scuola materna occupano una parte del piano terreno

dell’edificio.

Al primo piano sono situate: 6 aule che ospitano le classi, un’aula di

inglese, due aule utilizzate una per le attività alternative alla religione

Cattolica e l’altra per attività laboratoriali o di sostegno, un’aula computer,

un’aula video dotata di LIM e videoregistratore, una biblioteca. Accanto

ad ogni aula si trovano i servizi igienici. Tutte le aule sono luminose e

spaziose. Esiste inoltre un piccolo locale deposito sussidi.

Due ampi e lunghi corridoi, presenti uno al piano terra e l’altro al piano

superiore, collegano fra loro tutti i locali.

Sono presenti 5 scale che collegano i due piani, una delle quali dotata di

impianto per disabili.

Dispone di un ampio cortile esterno, di due scale antincendio e di un

piccolo giardino interno.

2.1.5 SCUOLA INFANZIA FORNO

La scuola dell’infanzia di Forno è composta da quattro sezioni: tre sezioni

si trovano nello stesso edificio della scuola primaria mentre una sezione è

dislocata a poca distanza.

Sezioni A B C

Le tre sezioni sono costituite da 5 locali: tre adibiti a sezione, un salone

usato sia da dormitorio che da palestra e un refettorio. Sono presenti tre

servizi igienici. Inoltre vi è un locale, dove sono presenti sussidi e del

quale si servono le insegnanti e gli operatori scolastici.

All’esterno si trova un ampio cortile con attrezzature per giochi all’aperto.

Sezione unica

La sezione unica è sita nello stesso edificio dell’asilo nido comunale ed è

composta da: un salone funzionante sia come dormitorio che per attività di

psicomotricità, un’aula usata come refettorio ed un’aula per le attività della

sezione. Sono presenti i servizi igienici per i bambini e per le insegnanti.

All’esterno dell’edificio si trova un ampio cortile dotato di giochi per i

bambini.

2.1.6 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

2.2 GLI AMBIENTI EDUCATIVI

2.2.1. POLITICHE DELLA SCUOLA

Data l’analisi della situazione socio-ambientale il lavoro scolastico sarà

improntato a strutturare un percorso di formazione culturale, dosato in

base alle varie fasi dell’età evolutiva, attraverso l'insegnamento -

apprendimento dei saperi generali e disciplinari e la creazione delle

competenze. In tale contesto assumono pertanto carattere prioritario la

formazione, l'educazione dell'uomo e del cittadino, la rivalutazione degli

autentici valori etici, attraverso il recupero culturale e delle relazioni

umane. L’affermazione di valori condivisi guiderà gli alunni alla ricerca di

una rete di relazioni come presupposto alla collaborazione, comprensione e

solidarietà.

Considerando i bisogni emersi vengono definite alcune finalità prioritarie a

cui puntare l’azione formativa.

SOCIALIZZARE: per consentire di vivere in gruppo, secondo le regole

sociali della solidarietà e collaborazione, della tolleranza e del rispetto

reciproco.

EDUCARE: per formare le capacità ed abilità fondamentali e di base su

cui poter innestare anche conoscenze ed abilità specifiche e settoriali.

Tendere quindi alla formazione della persona completa anche nei suoi

percorsi logici cognitivi, operativi e comportamentali.

ISTRUIRE: per promuovere l’assimilazione di conoscenze, di dati,

tecniche e modalità operative specifiche, che servano da base comune

per la comunicazione e per l’acquisizione e l’ulteriore sviluppo di future

conoscenze e abilità.

ORIENTARE: per progettare percorsi che portino a conoscere se stessi,

a valutare le opportunità e le risorse disponibili per scegliere i modi

d’azione, fino a progettare il proprio futuro, in modo consapevole e

appagante, per evitare insuccessi e frustrazioni derivanti dall’errata

scelta dei propri obiettivi.

Tali principi si accostano alle normative che regolano la vita nella scuola:

Regolamento d’Istituto, regolamento Scuola dell’Infanzia, Patto di

corresponsabilità, Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, Testo

unico sul pubblico impiego, norme di comportamento in caso di pericolo,

regole videoterminali, documento di indirizzo per la sicurezza (DVR).

Nel PTOF sono invece inserite le linee guida dell’azione dell’Istituto che

si possono riassumere così: “Tendere al successo formativo di tutti gli

alunni, tenendo conto delle loro specificità, delle loro esperienze, delle

loro potenzialità e dei loro limiti, attenzione a tutti i Bisogni Educativi

Speciali per la massima inclusione, partendo dall’assunto che ogni

differenza è un valore,

attenzione alla formazione globale della persona e del futuro cittadino,

promozione di stili di vita positivi con prevenzione del disagio,

valorizzazione delle differenze come opportunità di crescita e di

arricchimento.”

Tale pensiero viene specificato ed articolato nei seguenti documenti:

Piano Triennale Offerta Formativa (PTOF)

Rapporto Autovalutazione (RAV)

Piano di Miglioramento (PdM)

Curricolo d’Istituto

Piano annuale per l’Inclusione

Patto educativo di corresponsabilità

Protocollo accoglienza alunni stranieri

POLITICA DI ECO SOSTENIBILITÀ

Le linee guida dell’istituto comprensivo di Forno Canavese mirano a

promuovere un approccio sistemico che coinvolga tutti le componenti e gli

ordini della scuola. Le azioni didattiche, all’interno di un quadro di

riferimento coerente fondato su una visione ecologica di ogni soggetto

sociale, saranno improntate alla costruzione di una cultura della salute

partendo dalla responsabilità educativa di ciascuno, in relazione alle life

skills (competenze per la vita).

Le realtà scolastiche dell’istituto partecipano alle giornate ecologiche

promosse dalle Amministrazioni comunali.

COMUNICAZIONE

La comunicazione, la condivisione e la trasparenza sono tra gli obiettivi

che si prefigge l’istituto comprensivo. Le famiglie vengono informate

attraverso il sito internet, via mail, attraverso circolari e avvisi. Non

mancano i colloqui tra docenti e famiglie ogni bimestre.

Dalla scuola dell’Infanzia a quella secondaria di primo grado si opera

affinché ogni soggetto trovi modi e tempi per esprimere le sue potenzialità

secondo le sue modalità espressive favorendo il benessere psicologico,

emotivo e relazionale di tutti.

MOTIVAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI DOCENTI

I docenti dei tre ordini di scuola si accordano sulla distribuzione degli

incarichi in base alla loro esperienza e alla loro competenza. Ogni docente

fa parte di commissioni e collabora alla creazione e alla realizzazione di

progetti e attività didattiche. Il Collegio docenti ratifica le decisioni prese

in proposito. Per quanto riguarda il personale Ata si tiene conto,

nell’assegnazione degli incarichi specifici, della loro esperienza, della

continuità di servizio e della valutazione.

Lo staff di coordinamento (docenti responsabili di plesso, docenti

collaboratori della Dirigente, docenti del GdL Curricolo) è formato da

persone motivate, disponibili ad una formazione continua e dotate di

competenze di promozione acquisite nel tempo. Gli incontri di team

consentono il confronto e lo scambio continui. Per quanto riguarda il

personale Ata sono programmati incontri periodici.

2.2.2 PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI

L’individuazione delle esigenze prioritarie, muove da diverse fonti di

osservazione ed analisi. Essenzialmente dal RAV (rapporto di

autovalutazione), che fornisce un quadro esaustivo di molti aspetti

dell’ambito scolastico, dando origine ad un conseguente PdM (piano di

miglioramento), focalizza campi prioritari di azione. Inoltre si rende

necessario accogliere le sollecitazioni date dal PNSD (piano nazionale per

la scuola digitale), dall’orientamento verso una didattica per competenze

indicata dai piani nazionali e dalle indicazioni europee. Si valutano

attentamente le tendenze emergenti e le difficoltà rilevate a livello

scolastico e sociale, le richieste ed osservazioni provenienti dalle famiglie,

la risposta motivazionale osservata negli alunni. Pertanto si è evidenziato il

bisogno di conoscenza di lingue comunitarie; di conoscenza ed uso delle

tecniche informatiche, di approfondimento delle tematiche

dell’orientamento, della salute, dell’ambiente; della necessità di rapportarsi

criticamente nei confronti dei nuovi sistemi di comunicazione (mass

media); dell’utilità di riconoscimento del merito; della sensibilizzazione

alla solidarietà, accoglienza, e legalità; della prevenzione e lotta al

bullismo. A ciò si aggiunge la capacità di convivere con portatori di altre

culture, non annullando ma affiancando, sommando, arricchendo il

bagaglio di ciascuno.

METODOLOGIE E APPROCCIO EDUCATIVO

Le famiglie hanno espresso l’esigenza di potenziare l’attività sportiva e

laboratoriale. La scuola cercherà per quanto possibile di rispondere alle

richieste, agendo comunque secondo i criteri generali che la ispirano e

compatibilmente con le risorse disponibili. Pare necessario stimolare un

coinvolgimento più attivo, uscire da una didattica troppo trasmissiva, per

rendere gli alunni più attori che spettatori, per dare criteri per una corretta

autovalutazione, per favorire l’autonomia personale, riscoprire il senso

pratico. I docenti della scuola aderiscono al concetto che le conoscenze

debbano essere strumento e non fine dell’azione educativa, pur nella

consapevolezza che un bagaglio di contenuti sia comunque indispensabile

alla persona.

Tra gli obiettivi didattici ci sono anche il coordinamento nella

progettazione dell'azione didattica sia nella dimensione verticale che

orizzontale, il coordinamento della progettazione anche attraverso un

lavoro comune per individuare i livelli di competenza attesi in entrata ed

uscita tra ordini oltre che in relazione ai traguardi definiti dalle Nuove

indicazioni.

CONDIVISIONE BUONE PRATICHE

L’idea dell’apprendimento sottesa al curricolo è quella di una costruzione

attiva e creativa delle proprie competenze. Si cerca di creare un ambiente

di apprendimento caratterizzato da collaborazione e cooperazione, capace

di promuovere un crescente livello di autonomia propositiva, organizzativa

e operativa da parte di ogni apprendente. Le attività proposte mirano a

costruire un rapporto fra elementi noti ed elementi nuovi, in modo che il

nuovo possa essere assimilato al noto e il noto possa accomodarsi al

nuovo, con conseguente arricchimento di schemi mentali e competenze.

Nella scuola dell’Infanzia l’insegnamento si basa sui principi della

“pedagogia differenziata” e favorisce la messa in opera di strategie di

apprendimento da parte del bambino, che lo rendano più autonomo rispetto

a quello che esplora ed impara. Il gioco è sottolineato e valorizzato, perché

la scuola non è solo un luogo dove sviluppare le competenze, ma anche un

luogo dove stare bene.

TEMI DI SALUTE

Il Collegio Docenti, nella programmazione delle attività, sottolineando la

centralità dell'alunno, come soggetto primario su cui impostare ogni

iniziativa didattico – educativa, ritiene preminente la necessità di favorire

ogni iniziativa volta a creare benessere e serenità nell'ambiente in cui ogni

alunno dovrà trovare spazio per crescere, maturare e prendere coscienza di

sé e delle sue potenzialità. A tal fine si punterà sia al coordinamento di

tutte quelle iniziative trasversali che in qualche misura possano contribuire

a rendere più proficuo e più coinvolgente il lavoro scolastico, anche con il

supporto di soggetti esterni alla scuola, sia alla promozione di progetti

specifici che possano avere continuità nel tempo e diano garanzie di una

ricaduta sugli alunni. Sono previsti incontri con specialisti ed esperti (ad

esempio sul tema dell’alimentazione, dell’igiene orale…). per i ragazzi che

frequentano la mensa scolastica, l’educazione ad un corretto rapporto con

il cibo. L’attività è coordinata dalla commissione “salute ambiente sport”

che ha presentato un nutrito ed articolato programma ad inizio anno.

La scuola desidera sensibilizzare alunni e famiglie rispetto a tali

problematiche, stimolando la capacità di riflessione ed il confronto diretto,

attraverso una metodologia interattiva. A tal fine si possono organizzare

conferenze-dibattito rivolte ai genitori per promuovere le competenze

educative e favorire il benessere dei bambini e degli adolescenti.

In particolare per il triennio 2016/2019 sono stati proposti e messi in atto i

seguenti progetti:

“Spuntini e altri spunti”: incontro organizzato dall’ASL di Ivrea per

informare insegnanti e genitori sul modo corretto di impostare la

merenda dei ragazzi e sui messaggi ingannevoli contenuti nelle

pubblicità.

Incontri con una sessuologa al fine di approfondire la sfera emotiva

della sessualità e chiarire i dubbi degli alunni di 5° della scuola

primaria e di 3° della scuola secondaria.

Nella primaria interventi di un veterinario nelle classi 3°, di

un’etologa nelle classi 2° e di un dentista nelle classi 1°.

Intervento di una dietista, la Dott.ssa Michela Novelli, nelle 2° della

scuola secondaria al fine di approfondire il tema della celiachia.

Incontro per genitori, docenti e ATA dal titolo “Bioenergetica,

alimentazione e respiro, un grande connubio” tenuto dalla Dott.ssa

Sabrina Giraudo nell'edificio della scuola secondaria.

Sono stati presi accordi con l’Asl di Rivarolo perché vengano

effettuati degli incontri sulle dipendenze da alcool e tabacco.

Si propone di partecipare alla formazione “Unplugged” per tutti i

docenti.

Si propone l’adesione al progetto “Frutta nelle scuole” per la scuola

primaria.

Progetto “le arance della salute”, prevede la vendita delle arance per

raccogliere fondi per l'AIRC.

Progetto dell'ASL TO4 “Okkio alla salute” dove un medico prende le

misure antropometriche dei ragazzi per prevenire l'obesità

Progetto ministeriale “generazioni connesse” (referente bullismo

ecyberbullismo)

Altre attività svolte in tema di salute e sport organizzate dai docenti:

Staffetta di inizio anno per alunni, genitori e docenti della scuola

secondaria al fine di agevolare l’integrazione dei ragazzi appena

arrivati dalla primaria.

Tornei sportivi nella scuola secondaria.

Progetto “il testimone ai testimoni” nella scuola dell'Infanzia.

Progetto “sport di classe” nella scuola primaria

Alcune classi della primaria e della secondaria hanno partecipato a

una giornata di raccolta rifiuti e pulizia del centro di Forno Canavese,

aderendo ad un’iniziativa proposta dal comune.

Progetto per competenze trasversale tra materie e ordini di scuola

sull’alimentazione.

Gite a piedi per far scoprire ai ragazzi la bellezza del territorio in cui

vivono e invogliarli a svolgere delle attività salutari.

Infine, su richiesta della dirigente, è stato attivato uno sportello psicologico

rivolto a studenti e docenti con il fine di intervenire in quelle realtà dove ci

sono conflitti o situazioni di difficile gestione.

DOCUMENTAZIONE E MONITORAGGIO

Tutti i progetti avviati a inizio anno, alla fine vengono presentati al Nucleo

di valutazione dell’Istituto composto da docenti, personale ATA e genitori.

Nell’ambito dell’autonomia si programmano le attività cercando di

mediare tra le esigenze della realtà locale, quelle della scuola e le

aspettative delle famiglie. L’autovalutazione dell’istituzione scolastica è

considerato uno strumento idoneo per controllare la produttività del

servizio scolastico e per individuare interventi migliorativi opportuni in

relazione al Rav e al PdM.

VALUTAZIONE

Nell’applicazione di un sistema coerente al curricolo, la valutazione è

l’insieme delle procedure attraverso le quali si rileva, si analizza e si

descrive l’andamento dei processi di apprendimento e dunque la validità e

l’efficacia delle scelte relative ai contenuti, agli obiettivi e alle

metodologie del curricolo.

I processi di apprendimento sono intesi come lo sviluppo progressivo di

competenze trasversali (conoscitive, linguistico - comunicative,

metodologico - operative, relazionali). Dunque la valutazione degli

apprendimenti si riferisce al raggiungimento di determinati livelli di

competenza. I livelli di competenza previsti sono stabiliti come livelli

attesi per ciascun anno del percorso formativo. La valutazione si riferisce

ad essi. Per accertare i livelli di competenza raggiunti occorre individuare

e raccogliere indicatori legati a comportamenti osservabili che danno

informazioni sullo sviluppo delle competenze. Sono previsti tre tipi di

indicatori, essenziali nella preparazione di prove valutative conclusive o

anche nelle fasi dell’azione di apprendimento (in itinere): l’agire, il

rappresentare e il verbalizzare.

La valutazione dell'apprendimento non può prescindere dalla situazione di

partenza, non sarà troppo selettiva e comparativa, ma processuale ed

individualizzata. Dati quindi i livelli di partenza è necessario calibrare gli

obiettivi specifici in modo individualizzato, in maniera tale da non porsi

obiettivi troppo alti o troppo bassi per le potenzialità dell'alunno. Pertanto

il processo valutativo è stato scandito in tre momenti distinti e si è deciso

di effettuare una valutazione: diagnostica, formativa, sommativa.

Nella scuola dell’infanzia, considerando la variabilità individuale nei ritmi

e nei tempi di sviluppo, si ritiene importante un’osservazione sistematica

del percorso effettuato da ognuno: non si legga qui un tentativo di misurare

o giudicare i risultati, ma piuttosto si interpreti come un’azione rivolta ai

saperi pregressi, ai processi di sviluppo da sostenere, promuovere e

rinforzare per consentire ad ogni bambino di realizzarsi al massimo grado

possibile.

È stato inoltre costituito il Comitato di valutazione dei docenti, composto

da 3 docenti, due genitori, la Dirigente e un membro esterno designato dal

Miur-Usr Piemonte.

2.3 GLI AMBIENTI ORGANIZZATIVI

2.3.1 DIPARTIMENTI. COMMISSIONI, ORGANI COLLEGIALI

FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1 FUNZIONE STRUMENTALE AREA GESTIONE PTOF del Piano dell’offerta

formativa- Si occupa di stendere il POF; della redazione del documento illustrativo del

POF per le famiglie; del coordinamento delle attività di autovalutazione di istituto –

referenza per i progetti di Valutazione/Miglioramento . di eventuale monitoraggio del

grado di attivazione del POF, e monitoraggio dei livelli di rapporto con l’utenza.

Partecipa alle riunioni dello staff di direzione. AREA 2 FUNZIONE STRUMENTALE AREA NUOVE TECNOLOGIE: Compiti di referenza e

coordinamento per l’efficienza ed efficacia nell’utilizzo delle nuove tecnologie

Referenza sito di istituto. Opera anche elaborando progetti che migliorino le dotazioni e

la loro fruibilità. Sostiene i docenti che a vario titolo devono ricorrere agli strumenti

informatici. Cura la documentazione comune e la banca dati delle risorse dell’istituto.

Aggiorna il sito della scuola. Partecipazione alle riunioni dello staff di direzione. Tale

figura risulta integrata da quella dell’Animatore Digitale prevista dal PNSD. AREA 3 FUNZIONE STRUMENTALE AREA CONTINUITA’ DIDATTICO-FORMATIVA :

Presiede la commissione specifica. Ha compiti di referenza e coordinamento delle attività

volte a favorire la continuità didattico –formativa degli studenti dell’istituto sotto

molteplici aspetti Referenza e coordinamento per il passaggio di informazioni tra i vari

ordini di scolarità- Coordinamento dei progetti di continuità di istituto e referenza

progetti di innovazione. Partecipazione alle riunioni dello staff di direzione. AREA 4 FUNZIONE STRUMENTALE AREA ORIENTAMENTO: Compiti di referenza e

coordinamento delle attività orientative per gli studenti della scuola secondaria di primo

grado- Compiti di raccordo con le istituzioni, gli enti e le reti territoriali e le agenzie

formative che si occupano di orientamento-raccordo e referenza con gli istituti di

istruzione secondaria di secondo grado e i centri di formazione professionale della zona

territoriale di pertinenza. Organizza iniziative e attività di orientamento. Partecipazione

alle riunioni dello staff di direzione. AREA 5 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SALUTE /AMBIENTE/ SPORT: Compiti di

referenza e coordinamento per l’area formativa della salute e delle progettualità riferite

all’ambiente ed al territorio-Referenza con enti, associazioni ed istituzioni a livello

territoriale che offrono progetti sulla tematica della salute e dell’ambiente. Partecipazione

alle riunioni dello staff di direzione. AREA 6 FUNZIONE STRUMENTALE AREA FASCE DEBOLI FUNZIONE STRUMENTALE

AREA FASCE DEBOLI: Compiti di coordinamento e referenza per la progettualità

riferita agli alunni in difficoltà – referenza progettualità per la promozione dell’efficace

inserimento scolastico. Coordinamento gruppo GLI. Partecipazione alle riunioni dello

staff di direzione.

AREA 7 FUNZIONE STRUMENTALE FUNZIONE STRUMENTALE CURRICOLO E

VALUTAZIONE Compiti di coordinamento per rivedere la struttura complessiva del

curricolo di istituto, nel rispetto delle indicazioni nazionali, apportando i necessari

aggiornamenti e modifiche. Presiede la commissione specifica, per promuovere la

condivisione e l’applicazione del curricolo, armonizzando le varie fasi dell’azione

didattica, tra cui gli strumenti di valutazione. Partecipazione alle riunioni dello staff di

direzione.

DOCENTI COLLABORATORI DEL D.S

Collaboratore vicario

Collaboratore del dirigente

scolastico

Si occupano dell’organizzazione scolastica sotto molteplici

aspetti, in collaborazione o in vece del Dirigente, in particolare

il Vicario sostituisce il Dirigente in caso di assenza.

Coordinatori di plesso

Coordinatori di classe

(fiduciari) (scuola dell’infanzia e primaria); - svolgono azioni

di coordinamento, di contatto con la Presidenza e l’Ufficio di

segreteria, con l’Ente Locale; presiedono il Consiglio di

Interclasse/Intersezione

(scuola secondaria di I grado) - Coordinatori, operanti

nell’ambito dei consigli di classe, sono tenuti a controllare il

rispetto dell’ordine del giorno, organizzare e coordinare le

attività comuni (orientamento, recupero, trasversalità,

compresenze, gite e visite, modalità di esame finale e

presentazione della classe, ricerche interdisciplinari, ecc.) ,

predisporre la programmazione di classe, predisporre i piani di

lavoro individualizzati per alunni in difficoltà, tenere i rapporti

con le famiglie, relazionare ai rappresentanti dei genitori,

introdurre e spiegare attività di organi collegiali (elezioni

genitori), rielaborare statisticamente o discorsivamente dati e

valori sull’andamento didattico degli alunni, stendere tabelle ri

assuntive, predisporre giudizi globali sugli alunni. Accedono al

fondo di incentivazione in misura concordata in sede di

collegio docenti

Staff di direzione Ne fanno parte i docenti collaboratori del D.S e le Funzioni

Strumentali.

COMMISSIONI

COMMISSIONE ORARIO –

COMMISSIONE ELETTORALE –

COMMISSIONE POF - PTOF

COMMISSIONE CONTINUITÀ

COMMISSIONE SICUREZZA –

COMMISSIONE VISITE D’ISTRUZIONE – SOGGIORNI (Scuola secondaria di I grado)

COMMISSIONE MENSA

COMMISSIONE PER L’INTEGRAZIONE

COMMISSIONE EDUCAZIONE ALLA SALUTE

GRUPPO HC DI ISTITUTO –

COMMISSIONE PER REVISIONE CURRICOLO DI ISTITUTO –

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

COMITATO DI VALUTAZIONE

ATTIVITÀ INERENTI ALLA DIMENSIONE COLLEGIALE E

PARTECIPATIVA

COLLEGIO DOCENTI

Il collegio docenti unitario condivide e valuta gli obiettivi educativi e

didattici rilevati nelle singole programmazioni annuali di classe/interclasse

/intersezione

Gli incontri sono calendarizzati ad inizio anno scolastico. I docenti dei tre

ordini di scuola si accordano nella distribuzione degli incarichi tenendo

conto dell’esperienza, delle competenze e delle disponibilità di ciascuno.

CONSIGLIO DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE

È presieduto dal Coordinatore di plesso di ogni ordine scolastico, si occupa

della stesura della programmazione annuale ed è un momento di confronto

tra tutti gli insegnanti.

Prevede riunioni aperte ai rappresentanti dei genitori per illustrare la

programmazione, per verificare l’andamento educativo –didattico delle

classi, per coordinare iniziative didattiche come viaggi d’istruzione,

laboratori, ecc. Nell’ambito di questi incontri si affrontano eventuali

problemi connessi all’organizzazione della scuola, formulando pareri e

proposte.

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Il Consiglio d’Istituto si occupa della gestione e degli aspetti economici e

organizzativi generali della scuola. In esso sono rappresentate tutte le

componenti dell'Istituto (docenti, genitori, personale Ata e personale

amministrativo).

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA

I docenti di ogni ordine di scuola si incontrano per programmare le attività

educative-didattiche e verificarne l’andamento con incontri calendarizzati

ad inizio anno.

Il nostro Istituto, analizzando i bisogni dell’intera comunità scolastica,

sostiene un costruttivo rapporto tra i tre ordini di scuola e la

programmazione mira al raggiungimento di obiettivi condivisi, alla base

del curricolo verticale.

2.3.3 UTILIZZO DELLE ORE COLLEGIALI PER LA FORMAZIONE

OBBLIGATORIA

Alle attività di formazione ed aggiornamento sono chiamate tutte le

componenti del personale scolastico, ciascuna per le finalità coerenti al

proprio ruolo.

Il PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA

PER IL TRIENNIO 2016/17, 2017/18 E 2018/2019 è il seguente:

Stesura, implementazione e monitoraggio del PdM.

Implementazione delle Indicazioni Nazionali: didattica per

competenze e valutazione.

Formazione sull’apprendimento cooperativo

Formazione rete Avimes: potenziamento delle competenze di lettura

e comprensione di testi scritti e delle competenze logico-

argomentative.

Formazione Mediateca di Pavone: Didattica Inclusiva per DSA e

BES in genere

Formazione per attività di orientamento efficace

Formazione CLIL

Formazione di base sull’uso del PC e sul pacchetto office (Word,

power point, excel)

Formazione sull’uso delle TIC nella didattica

Didattica con la LIM e didattica inclusiva con la LIM

Formazione animatore digitale

Formazione dell’animatore digitale ai docenti dell’istituto

Formazione sicurezza

PRIMO SOCCORSO

corso aggiornamento addetti antincendio (SPILA)

corso completo PREPOSTI

CORSO COMPLETO DIRIGENTI

Formazione aggiornamento funzione SIDI

Formazione sul portale Unico della scuola

Formazione sulla gestione documentale del flusso di dati

Formazione sulla gestione del software segreteria digitale

2.3.4 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE

Grazie al coordinamento ed all’organizzazione interna, la nostra scuola

tende a sfruttare al meglio le risorse umane di cui dispone, cercando di

attribuire i ruoli anche in base alle attitudini, alle competenze ed alle

esperienze maturate dai singoli docenti e dai gruppi di lavoro, rispettando

quanto possibile le disponibilità manifestate, ma puntando a coinvolgere

tutti, sebbene in ambiti e con incarichi diversi, nella realizzazione del

progetto formativo. Si ricercherà il giusto equilibrio tra i criteri della

continuità operativa e dell’alternanza di ruoli. I lavori sono svolti da

commissioni o da singoli operatori.

2.4 GLI AMBIENTI SOCIO-RELAZIONALI TRA PARI E

TRA DIVERSI ATTORI

Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo utilizzano le proprie conoscenze

per organizzare e coordinare, anche in modo trasversale le attività

didattiche, stabilendo contatti con il mondo esterno alla scuola (famiglie,

scuole di vari ordini, enti locali, territorio ecc.), con gli alunni, con gli altri

docenti e con il personale ATA.

Importante è lo spirito di collaborazione tra gli insegnanti e tra docenti e

famiglie e con il restante personale dell’Istituto. Tali rapporti sono

improntati al dialogo, dove ognuno delle parti esprime le proprie idee e

considerazioni per arrivare ad una soluzione volta alla crescita degli

alunni.