Corso di Formazione “Scuole lombarde che Promuovono Salute” Metodologia di ... ·...

46
Gruppo di Lavoro per il coordinamento delle attività di promozione della salute sanitarie e sociosanitarie Corso di Formazione “Scuole lombarde che Promuovono Salute” Metodologia di sostegno progettuale 1°giornata lunedì 24 settembre 2012 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Il Coordinatore del GdL Franco Tortorella

Transcript of Corso di Formazione “Scuole lombarde che Promuovono Salute” Metodologia di ... ·...

Gruppo di Lavoro per il coordinamento delle attività di promozione della salute sanitarie e sociosanitarie

Corso di Formazione“Scuole lombarde che Promuovono Salute”

Metodologia di sostegno progettuale1°giornata lunedì 24 settembre 2012

dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Il Coordinatore del GdLFranco Tortorella

Obiettivi del corso

• condivisione del progetto SPS e del suo sviluppo nel territorio

• confronto sugli strumenti metodologici da porre in campo

• conoscenza dei principi di “buone pratiche” per la progettazione in ambito di promozione della salute

Programma della giornata• 9.15 - Stato dell’arte del programma “Scuole lombarde

che promuovono salute”( atto d’intesa, metodologia, rete regionale e provinciale) Relatore Tortorella

• 9.45 - Lavori di gruppo: analisi di un profilo di salute secondo contesti: formativo, fisico-ambientale, organizzativo, relazionale, socio-culturale

• 10.30 pausa• 10.45 - Presentazione lavori dei gruppi• 12.00 - L’esperienza di accompagnamento dei 2 Istituti

sperimentatori nell’AS. 2011-2012 : criteri per la realizzazione di un profilo di salute Relatrice Salaroli

• 12.30 - discussione

Stato dell’arte del programma “Scuole lombarde che

promuovono salute

Relatore Tortorella

Organizzazione aziendale dellapromozione della salute

• Le Direzioni Sanitaria e Sociale nel 2011 hanno dato mandato al RiSS.Com di coordinare un GdL che favorisse un maggiore coesione delle azioni sanitarie e sociosanitarie di settore.

• Il GdL è costituito da:Dip. Dipendenze: Marabelli, Rovida, Mazzoleni,

S.Famiglia: Pozza,S. Igiene Alimenti e Nutrizione: Cazzato-Donghi, RiSS.Com :Salaroli, Tortorella

Gruppo allargato• Dipartimento Dipendenze

Servizio Alcologia; • Servizio Famiglia.• Dipartimento di Prevenzione Medica

Servizio Igiene Alimenti Nutrizione; Servizio Igiene Sanità Pubblica; Laboratorio di Sanità Pubblica; Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro; Servizio Sicurezza e Impiantistica;

• Dipartimento delle Cure Primarie; • Dipartimento di Prevenzione Veterinario• Ufficio Comunicazione

Indicazioni programmatiche

Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012sollecita l’attivazione di “partnership/alleanze con la scuola finalizzate al sostegno di interventi educativi, all’interno delle attività curriculari, orientati all’empowermenti individuale”

Programma regionale di sviluppo della IX legislatura“proseguire il percorso attivato con l’USR affinchè i temi dell’educazione alla salute diventino parte integrante dei programmi scolastici curricolari e siano quindi veicolati dagli insegnanti cui le ASL dovranno garantire il dovuto supporto”

Programma operativo “Scuole che promuovono salute”

Piani RegionaliPiano Socio-Sanitario Regionale 2010-2014Promuovere azioni che riguardino la persona e la

comunità nella sua interezza, con riferimento al benessere complessivo, derivato multifattoriale da:

- patrimonio genetico, - ambiente fisico e sociale,- comportamenti e stili di vita individuali e collettivi

Piano regionale della Prevenzione 2010-2012Promuovere stili di vita e ambienti favorevoli alla salute ispirandosi al network europeo “School forHealth in Europe”

L’offerta formativa regionale 2011

• Osservatorio Regionale Dipendenze- Life Skills Training program

- Unplugged

DG Sanità e DG Famiglia Regione Lombardia/Ufficio Scolastico RegionalePercorso di progettazione partecipata tra un gruppo di referenti ASL e Dirigenti scolastici “Verso la rete lombarda delle scuole che promuovono salute. Percorso di formazione congiunta con la scuola”

ATTO D’INTESA 14 LUGLIO 2011

Accordo di RETE 16 maggio 2012

L’esito del lavoro RL e USR: l’allegato all’Intesa

La sperimentazione lecchese• Da ottobre 2011 due Istituti hanno sperimentano il

modello: ICS LECCO 2 ( Panizza, Corti)ICS MOLTENO(Perego, Frigerio) con il supporto dell’UST (Andreozzi-Cornara)

• Si è costituito un GRUPPO DI LAVORO in ASL• Fine febbraio 2012: concluso il documento

“PROFILO DI SALUTE DELL’ISTITUTO”• In base alle risultanze viene pianificato il

“PROCESSO DI MIGLIORAMENTO”

L’offerta per l’A.S. 2011-2012• Lo scenario in forte evoluzione ha visto già dell’AS 2011-

2012 una modifica “in corsa” dell’offerta ASL più orientata all’accompagnamento progettuale e alla formazione dei formatori che a tradizionali “interventi dell’esperto”

• Si è garantito un Ciclo d’Incontri di Formazione dei Formatori per tutte le principali tematiche oggetto di richiesta delle scuole( 187 insegnanti di 37 Istituti, 10 operatori della PL e educatori di 2 associazioni) , cogliendo l’occasione per anticipare l’evoluzione regionale del Programma Rete Lombarda delle Scuole che Promuovono Salute

ASL: il debito formativo

GdL misto per progetto RAR Educativoper colmare il debito formativo interno, che prevede la messa a punto di materiale per l’attività di accompagnamento progettuale delle scuole e la successiva formazione di tutti gli educatori ASLRingrazio

Rovida, Mazzoleni, Pellegrini, Bassani, Donghi,

Gandolfi, Salaroli per il lavoro svolto per la

preparazione di questo corso.

Scenario per l’A.S. 2012-2013:da sperimentale a consolidato

La RL e l’USR , alla luce del buon esito delle sperimentazioni locali, sottoscrivono il 16/05/2012 una CONVENZIONE PER L’ATTUAZIONE DELL’INTESA

Gli accordi 2012 tra ASL e USTIncontro SCUOLE-UST-ASL Lecco, 4 giugno 2012

1) La scheda di progetto NON va più utilizzata

2) L’ASL SOSTERRÀ E ACCOMPAGNERÀ:- Le Scuole che aderiscono alla RETE SPS- Le scuole che aderiscono ai progetti regionali sulle

dipendenze:Life Skills Training program e Unplugged

- I progetti continuativi di provata efficacia: vd peer education, snack salutari, piedibus, smokefree class competition…

Accordo di RETE SPS 2012

Art. 3 – Organizzazione della ReteLa Rete è costituita dalle Scuole Lombarde che Promuovono Salute organizzate per ambiti provinciali.

Sono organi della Rete:• Il Coordinamento Regionale della Rete• La scuola capofila ( ITIS “Dell’Acqua” Legnano)• Il Coordinamento provinciale• La scuola capofila di ciascuna provincia • ( Lecco 2 “Don Ticozzi”)• I gruppi di lavoro delle singole scuole

Come aderire alla reteL’adesione è vincolata ai seguenti criteri: • POF orientato alla promozione della salute, intesa secondo il

Modello di cui all’Intesa 14.07.2011 “La scuola lombarda che promuove salute”;

• impegno a declinare il proprio “profilo di salute”, individuare priorità d’azione e pianificare il processo di miglioramento - nei quattro ambiti di intervento strategici

• impegno a realizzare annualmente almeno una azione/attività per ciascuno degli ambiti di intervento strategici, individuata, sulla base della coerenza con criteri di Buona Pratica, e proposta dalla Rete;

• impegno a documentare annualmente le azioni/attività intraprese anche utilizzando gli strumenti predisposti dalla Rete;

• impegno ad alimentare il sistema informativo della Rete (sito web, newsletter, ecc.).

L’adesione avviene su delibera dei Collegi dei docenti e dei Consigli di Istituto, e con la sottoscrizione del presente accordo, per il tramite del coordinamento provinciale

La RETE Provinciale SPS Il COORDINAMENTO PROVINCIALE è composto dai Dirigenti

Scolastici delle scuole aderenti per ciascun ambito provinciale, da rappresentanti dell’ASL, dal rappresentante dell’Ufficio Scolastico Territoriale.Compiti:

• individuare la SCUOLA CAPOFILA di Rete provinciale, che convoca lo stesso Coordinamento provinciale per la realizzazione delle attivitàprogrammate;

• verificare periodicamente lo stato di avanzamento del processo di rete sul territorio provinciale e delle attività programmate all’interno delle Istituzioni scolastiche aderenti;

• proporre iniziative ed attività alle scuole dell’ambito provinciale e al Coordinamento regionale.

Gruppi di lavoro delle singole scuole

Scuola aderente alla rete SPSGruppi di lavoro delle SINGOLE SCUOLE• In ciascuna scuola aderente alla Rete deve essere definito un

gruppo di lavoro interno la cui responsabilità è affidata al Dirigente Scolastico.

Compiti:• promuovere la conoscenza del Modello e delle Attività programmate

tra i docenti, presso le famiglie, presso i diversi soggetti della Comunità locale;

• raccogliere i dati di verifica rispetto alle attività realizzate, secondo gli strumenti del Modello e utilizzando il sistema informativo della Rete;

• comunicare i dati al Coordinamento provinciale;• redigere un rapporto annuale sull’attività svolta;• raccogliere e comunicare al Coordinamento provinciale esperienze

e materiali;• documentare il percorso svolto sulla base delle indicazioni ricevute.

La RETE LOCALE

Dopo l’avvio sperimentale lo scorso anno,ICS LECCO 2 e ICS MOLTENO

per l’A.S. 2012-2013 siamo saliti a ben 7 Istituti Comprensivi:

- IC OGGIONO- IC LECCO 3 “Stoppani”- IC BARZANÒ- IC BOSISIO PARINI - IC OLGINATE

che hanno aderito alla “Rete Lombarda delle Scuole che promuovono salute( 11 scuole dell’infanzia, 27 scuole primarie, 8 scuole secondarie di 1°)”.

Come si attrezza l’ASL

• Sviluppo di un interfaccia aziendale per quanto riguarda i rapporti con la RETE locale SPS delle scuole e interna tra Servizi;

• un modello che pone al centro una regia organizzativa per il coordinamento delle azioni;

• secondo le tematiche prioritarie individuate nei piani scolastici di promozione della salute, l’intervento di supporto delle articolazioni organizzative aziendali, secondo le competenze tecnico professionali di tutti i Servizi/Dipartimenti che collaborano nella promozione della salute

Come cambia l’offerta scolastica per la promozione della salute

Negli ultimi anni la scelta progettuale era spesso basata più sulla passione, competenza, disponibilità di singoli insegnanti che su vere strategie condivise dall’intero istituto. Occorre favorire lo sviluppo di una programmazione globale in ambito scolastico.

• Occorre condividere la lettura di salute( ASL-Scuola)• Analizzare la capacità della scuola di promuovere salute• Progettare secondo priorità di salute• Valorizzare l’approccio metodologico progettuale secondo

buone pratiche (analisi del bisogno, definizione di obiettivi, indicatori, metodologie efficaci, valutazione di esito)

• Utilizzare metodologie di provata efficacia o misurare gli esiti per approcci sperimentali.

Le nuove azioni della scuola che promuove salute

• Assume la titolarietà nei processi di salute che si determinano nel proprio contesto

• Interpreta in modo completo la propria mission formativa ( anche per la salute)

• Definisce i propri curricoli di studio e mette in atto un piano strutturatosistematico, funzionale alla promozione della salute ( degli alunni e del personale)

I determinanti di saluteElementi che concorrono a determinare la salute:FATTORI BIOLOGICI ( età, sesso, genetica)FATTORI PERSONALI/FAMILIARI

A) risorse individuali (identità, autostima,senso di coerenza, formazione) B) comportamentali (abitudini alimentari e motorie, attività fisica…) C) integrazione sociale (relazioni interpersonali, rete sociale)

CONDIZIONI SPECIFICHE DI VITA E DI LAVORO(casa, servizi, occupazione, istruzione, reddito, etc)

SERVIZI SANITARI ( organizzazione e accessibilità)CONDIZIONI GENERALI

(socioeconomiche, culturali, ambientali)

Ai comportamenti di salute concorrono…

• FATTORI PREDISPONENTI “interni” alle persone che includono conoscenze, atteggiamenti, credenze, valori e percezioni d’individui e gruppi/comunità che facilitano o ostacolano la motivazione al cambiamento.

• FATTORI ABILITANTI “esterni” alle persone, si riferiscono risorse e ostacoli ( organizzativi, di offerta, istituzionali, normativi) che aiutano o impediscono l’acquisizione di nuove abilità necessarie per il cambiamento individuale o ambientale.

• FATTORI RINFORZANTI “esterni” alle persone e organizzazioni; si tratta di apprezzamenti, ricompense, stimoli ricevuti da persone significative ( famiglia, pari, insegnanti…) in seguito all’adozione di un nuovo comportamento, ne incoraggiano o scoraggiano il mantenimento.

Lo strumento di analisi èil “PROFILO DI SALUTE”

…gettare una rete per “pescare”punti di forza e criticità

CONTESTO FORMATIVO( programmi e metodologie)

•Scarsa performance scolastica, assenteismo, precoce abbandono;•Grave ritardo tra etàcronologica dello studente e il suo livello scolastico;•Debole legame con la scuola

•L’evidenza di percorsi educativi efficaci in base a differenti età•Sviluppo di abilità•Capacità di scelte proattive•Famiglia: coinvolgimento della famiglia nell’intervento di educazione alla salute sia con passaggio di informazioni sia con incontri a tema

Fattori sfavorevoliFattori favorevoli

Lavoro di Gruppo: analisi di Profilo di Salute sul Contesto Formativo

Non definiti programmi e metodologie( nel quotidiano, la didattica, l’aspetto “curriculare”, la valorizzazione delle diversità, il lavoro sull’integrazione, le attivitàlaboratoriali)Collaborazione con la famiglia

Finalità e obiettiviTante esperienze presentateUso della scheda di valutazione dell’allievo anche per gli aspettio di impegno e partecipazione

Da approfondireBen sviluppati

CONTESTO FISICO-AMBIENTALE( condizioni strutturali, sicurezza…)

•Disponibilità, anche commerciale, di “fattori di rischio”

•Aspetti strutturali/organizzativi favorenti l’opportunitàeducativa ( ambiente scolastico, offerta di attivitàextrascolastiche).•Regolamentazione di comportamenti•La gestione della sicurezza favorisce comportamenti corretti o è propedeutica a comportamenti extrascolastici

Fattori sfavorevoliFattori favorevoli

Lavoro di Gruppo: analisi di Profilo di Salute su Contesto Fisico-ambientale:

Utili planimetrieSalubrità e adeguatezza classiUso seminterrato per classiAltri fattori:Colori delle classi,Spazi per teatro, att. Fisica, intercultura, verde..Classi >28-30 alunni

Valutazione dei rischi ( SPP)Analisi per plesso scolasticoLavoro stress correlatoCensimento vari plessi

Da approfondireBen sviluppati

CONTESTO ORGANIZZATIVO (procedure, strumenti, servizi offerti)

•Ambiente scolastico caotico, senza regole ènegativo

•L’organizzazione scolastica tiene conto di fattori di rischio e comportamenti proattivi.•L’educazione alle regole e il loro rispetto sono propedeutiche.•Comportamenti etici e sociali educano alla responsabilità verso gli altri.

Fattori sfavorevoliFattori favorevoli

Lavoro di Gruppo: analisi di Profilo di Salute sul Contesto Organizzativo

Attività psicomotoria nell’infanzia …e poi?Come le famiglie possono collaborare ed essere coinvolte?

Ben declinati gli aspetti organizzativiDiversità di ORARIO ( tiene conto delle esigenze di famiglie, operatori, studenti?); a quali bisogni risponde( orari mezzi?)Attività di incontri formativi con le famiglie

Da approfondireBen sviluppati

CONTESTO RELAZIONALE(accoglienza, comunicazione interna, rapporti con le

famiglie, rapporti con il territorio)

•Disinvestimento tra scuola e alunno sia da parte della famiglia che da parte della scuola.

•Le relazioni interne sono favorevoli all’esame e confronto sulle scelte comportamentali.•Emergono gli atteggiamenti preferiti nel gruppo dei pari•I rapporti con le famiglie consentono una condivisione ed accompagnamento educativo.•Gli enti/associazioni esterne contribuiscono a sostenere e dare continuità nella comunità al messaggio di salute

Fattori sfavorevoliFattori favorevoli

Lavoro di Gruppo: analisi di Profilo di Salute sul Contesto Relazionale:

Iniziative di accoglienza delle loro famiglie?GdL Scuola/FamigliaCoinvolgere i genitori nelle attivazioni

Iniziative di accoglienza nuovi alunni, stranieri, disabiliMolti colloqui durante annoAss.ne Scuola Famiglia( non manodopera gratuita, sussidi o progettazione?)

Da approfondireBen sviluppati

CONTESTO SOCIOCULTURALE

(valori, credenze, tradizioni)

•Atteggiamento prevalente negativo nella comunitàrispetto al comportamento a rischio (inevitabile, fatalità, normale rischio nella nostra società, desiderabile)•In/vulnerabilità dei giovani.•Rischio percepito come lontano e non interessante l’età del target. Accade agli altri, non a loro.

•Atteggiamento prevalente positivo nella comunitàrispetto al comportamento sano/corretto ( scelte attive positive)

Fattori sfavorevoliFattori favorevoli

CONTESTO SOCIOCULTURALE(valori, credenze, tradizioni)

•Normative regolamenti restringono la libertà individuale o governano le regole.•Le regole possono essere disattese se sei giovane e abile•Se lo fanno anche i grandi, perché dovremmo essere diversi

Fattori sfavorevoliFattori favorevoli

Lavoro di Gruppo: analisi di Profilo di Salute sul Contesto socioculturale:

Contesto lavorativo ASL: compiti ( chiarezza, competenza, ruolo)Opportunità di operatore che conosce il contesto localeConcetto territoriale del “bere” in ValsassinaAzioni locali del ComuneConoscenza territorio

Coinvolgimento famiglieCultura territoriale

Da approfondireBen sviluppati

CONTESTO SANITARIO( dati epidemiologici)

•Evidenze negative dati epidemiologici in questi ultimi anni•I giovani sono più esposti degli adulti •Grado di diffusione di comportamenti scorretti

•Evidenze positive dati epidemiologici in questi ultimi anni•Peso dell’ambiente e peso del comportamento•Guadagno di salute se comportamento corretto

Fattori sfavorevoliFattori favorevoli

La successiva pianificazione: il “PROCESSO DI MIGLIORAMENTO”Affronta 4 ambiti strategici:1) SVILUPPARE LE COMPETENZE INDIVIDUALI

Potenziare conoscenze e abilità.2) QUALIFICARE L’AMBIENTE SOCIALE

Promuovere clima e relazioni positive.3) MIGLIORARE L’AMBIENTE STRUTTURALE E

ORGANIZZATIVOCreare e trasformare spazi e servizi favorevoli alla salute.

4) RAFFORZARE LA COLLABORAZIONE COMUNITARIACostruire alleanze positive.

INDIVIDUA PRIORITÀ E OBIETTIVI

STRATEGIA 1.SVILUPPARE LE

COMPETENZE INDIVIDUALI

• POTENZIARE CONOSCENZE E ABILITÀAZIONI

– La scuola adotta un curriculum formativo che comprende in modo strutturale lo sviluppo di competenze e di tematiche sulla salute

– La scuola s’impegna ad affrontare le tematiche della salute in modo integrato e interdisciplinare

– La scuola utilizza metodologie educative attive che sviluppano competenze alla vita (life skill)

– La scuola cura la formazione continua del personale sviluppando conoscenze aggiornate e consapevolezza critica

– La scuola incoraggia e sostiene l’innovazione educativa orientata alla promozione della salute

STRATEGIA 2.QUALIFICARE

L’AMBIENTE SOCIALE

• PROMUOVERE CLIMA E RELAZIONI POSITIVEAZIONI • 2.1 La scuola favorisce l’ascolto e l’accoglienza• 2.2 La scuola offre sostegno alle persone in difficoltà• 2.3 La scuola promuove il senso di appartenenza• 2.4 La scuola s’impegna a migliorare il clima scolastico• 2.5 La scuola promuove la cultura della pro-socialità

STRATEGIA 3.MIGLIORARE L’AMBIENTE

STRUTTURALE E ORGANIZZATIVO

• CREARE E TRASFORMARE SPAZI E SERVIZI FAVOREVOLI ALLA SALUTE

AZIONI• 3.1 La scuola qualifica gli spazi fisici con criteri

di sicurezza, salubrità, sostenibilità ambientale e piacevolezza

• 3.2 La scuola definisce modalità di utilizzo di spazi e tempi su criteri di salute e benessere di alunni e personale

• 3.3 La scuola s’impegna ad organizzare i diversi servizi scolastici sulla base di criteri di salute

STRATEGIA 4.

RAFFORZARE LA COMUNICAZIONE COMUNITARIA

• COSTRUIRE ALLEANZE POSITIVEAZIONI • 4.1 La scuola ricerca la collaborazione con le famiglie

nella programmazione orientata alla promozione della salute

• 4.2 La scuola ricerca la collaborazione con l’ASL nella programmazione orientata alla promozione della salute

• 4.3 La scuola ricerca la collaborazione con gli Enti Localinella realizzazione di interventi/programmi per la promozione della salute

• 4.4 La scuola ricerca la collaborazione con i diversi Soggetti sociali e della comunità nella realizzazione di interventi/programmi per la promozione della salute

Il nuovo ruolo dell’ASL

SOSTEGNO DELLE SCUOLE :

1. nella fase del Profilo di Salute

2. nella Pianificazione delle Azioni di Miglioramento;

3. nella scelta progettuale di “buone pratiche”

4. nella verifica dei risultati