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l sito internet ufficiale del Giubileo della Misericordia è già at- tivo: www.iubilaeummisericordiae.va, accessibile anche all’in- dirizzo www.im.va (abbreviazione dall’inglese). In alto campeg- giano il logo, firmato da Rupnik (i dettagli nel box a destra) e il motto "Misericordiosi come il Padre". Il sito è disponibile in sette lingue: italiano, inglese, spagnolo, por- toghese, francese, tedesco e polacco. Vi si potranno trovare le informazioni ufficiali sul calendario dei principali eventi pubbli- ci, le indicazioni per la partecipazione agli eventi con il Santo Pa- dre e ogni altra comunicazione ufficiale relativa al Giubileo. Le diocesi, attraverso questo strumento, potranno ricevere infor- mazioni e suggerimenti pastorali, iscriversi per far conoscere il loro pellegrinaggio e comunicare le iniziative diocesane. Al sito web sono collegati diversi social network (Facebook, Twit- ter, Instagram, Google Plus e Flickr) con i quali si potrà essere ag- giornati sulle iniziative del Santo Padre e seguire in tempo reale tutti gli eventi più importanti. «Stiamo studiando anche l’oppor- tunità di una app - ha detto l’arcivescovo Rino Fisichella - per in- tegrare al meglio l’informazione». I Musica e carità, i poveri nelle prime file DI MARINA TOMARRO aranno i poveri gli ospiti d’onore del concerto che si terrà giovedì 14 maggio, in Aula Paolo VI alle ore 18, per sostenere le opere di carità di Papa Francesco. Una serata - c’è già il "tutto esaurito" - patrocinata dall’Elemosineria Apostolica, dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, dal Pontificio Consiglio della cultura, dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e dalla Fondazione San Matteo in memoria del cardinale Van S Thuân. Un’iniziativa di meditazione in musica che si svolge nella solennità dell’Ascensione del Signore. «La musica - spiega monsignor Marco Frisina (nella foto a sinistra), direttore del Coro della diocesi di Roma che si esibirà giovedì con l’orchestra filarmonica salernitana «Giuseppe Verdi», diretta dal maestro Daniel Oren - è per tutti , non è un intrattenimento riservato a pochi eletti, ma è uno strumento di lode a Dio». E il programma del concerto propone per la prima parte arie tratte dall’opera musicale «Divina Commedia» ideata proprio dal maestro Frisina. «Ìl viaggio spirituale di Dante - prosegue - rappresenta il cammino cristiano. Parte dalla "selva oscura", dalla paura del peccato, per poi proseguire nella redenzione fino ad arrivare alla gloria, dove c’è quell’Amor "che move il sole e le altre stelle". Nella seconda parte invece offriremo brani della tradizione liturgica per poi concludere con "Il canto del mare", che intoneranno anche i presenti in sala». Al concerto i poveri sono stati chiamati attraverso associazioni di carità e di volontariato che operano in loro aiuto e collaborano alla realizzazione dell’evento: la Caritas diocesana di Roma, il Gran priorato di Roma e la delegazione di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta, il Circolo San Pietro, la Comunità di Sant’Egidio, il Centro Astalli e le Acli di Roma. «Abbiamo voluto - continua monsignor Frisina - che non si escludesse nessuna categoria, per questo abbiamo coinvolto tutti. Ci sarà anche una rappresentanza di carcerati di Rebibbia». E naturalmente non sono state dimenticate le periferie della città, invitando anche famiglie, anziani e giovani di tutte le parrocchie romane, con una particolare attenzione verso le situazioni di disagio materiale e spirituale. «Il nostro augurio per tutti coloro che parteciperanno al concerto - conclude il compositore - è che questa serata rappresenti un seme di fiducia e di speranza per il futuro». Le offerte raccolte saranno destinate all’Elemosineria Apostolica per le opere di carità decise dal Papa. Giovedì in Aula Paolo VI il concerto per sostenere le opere di solidarietà del Papa. Musiche di Frisina, Daniel Oren dirigerà Coro diocesano e Orchestra Verdi Si parte con la «Divina Commedia» Le novità del Giubileo Il calendario delle celebrazioni dell’Anno Santo della Misericordia: dal volontariato ai carcerati. Fisichella: previsti alcuni «segni» di Francesco nelle «periferie esistenziali» DI ANGELO ZEMA n Giubileo che avrà al centro la misericordia e avrà peculiarità e finalità proprie, diverse da quello che lo ha preceduto, nel 2000. Con alcuni segni ben precisi: l’impegno dei Missionari della Misericordia, una celebrazione con alcuni carcerati in San Pietro e il sostegno a una realtà bisognosa nel mondo, solo per fare tre esempi. Sono alcune delle novità annunciate martedì nella conferenza stampa di presentazione del Giubileo della Misericordia che si aprirà l’8 dicembre 2015 per concludersi il 20 novembre 2016. Nel suo intervento, l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, cui il Papa ha affidato l’organizzazione dell’evento, ha spiegato che «il Papa desidera che questo Giubileo sia vissuto a Roma così come nelle Chiese locali; questo fatto comporta un’attenzione particolare alla vita delle singole Chiese e alle loro esigenze». Per la prima volta nella storia dei Giubilei, infatti, sarà possibile aprire la Porta Santa anche nelle singole diocesi. Tra i connotati peculiari di questo Giubileo, la sua tematicità. «Il richiamo alla misericordia rompe gli schemi tradizionali». Un Giubileo che «si fa forte del contenuto centrale della fede e intende richiamare la Chiesa alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza della misericordia in tutti gli aspetti della sua vita pastorale». Altro elemento peculiare della Bolla di indizione, la Misericordiae vultus, il «richiamo fatto da Papa Francesco all’ebraismo e all’islam per ritrovare proprio sul tema della misericordia la via del dialogo e del superamento delle difficoltà che sono di dominio pubblico». Il carattere ecumenico sarà invece evidenziato in modo solenne in occasione dell’apertura della Porta Santa della basilica di San Paolo fuori le Mura, il 25 gennaio 2016 (quella di Santa Maria Maggiore sarà aperta il 1° gennaio). Quanto ai Missionari della misericordia, Papa Francesco darà loro il mandato nel mercoledì delle Ceneri U con la celebrazione in San Pietro. «I missionari - ha affermato Fisichella - dovranno essere sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma pronti ad esprimere l’afflato del buon Pastore, nella loro predicazione e nella confessione». Nel calendario spicca, come già detto, la celebrazione con i carcerati attualmente allo studio: il Giubileo dei carcerati, che appunto non avverrà solo nei penitenziari, è previsto il 6 novembre 2016. «Celebrare il Giubileo dei carcerati nella basilica di San Pietro è un espresso desiderio del Papa», ha precisato Fisichella rispondendo alle domande dei giornalisti. Gli eventi giubilari avranno inizio con una celebrazione per tutti coloro che operano nel pellegrinaggio, dal 19 al 21 gennaio. Il 3 aprile si ritroverà in San Pietro tutto il variegato mondo che si ritrova nella spiritualità della misericordia. Per il mondo del volontariato caritativo l’appuntamento è fissato al 4 settembre. La data per il mondo della spiritualità mariana è il 9 ottobre. Ai ragazzi che dopo la Cresima sono chiamati a professare la fede è dedicata la giornata del 24 aprile, perché la Gmg di Cracovia, in programma dal 26 al 31 luglio, è destinata ai giovani. Il 29 maggio spazio al Giubileo dei diaconi, mentre nel 160° anniversario della Festa del Sacro Cuore di Gesù, il 3 giugno, si celebrerà il Giubileo dei sacerdoti. Il 25 settembre sarà la volta dei catechisti e delle catechiste. Il 12 giugno l’appuntamento per gli ammalati e le persone disabili e per quanti si prendono cura di loro con amore e dedizione. Ma non ci saranno solo gli eventi. Fisichella ha infatti annunciato alcuni segni che Papa Francesco compirà in modo simbolico raggiungendo alcune “periferie” esistenziali «per dare di persona testimonianza della vicinanza e dell’attenzione ai poveri, ai sofferenti, gli emarginati e a quanti hanno bisogno di un segno di tenerezza». Segni che si ripeteranno anche nelle singole diocesi perché a tutti possa giungere un segno concreto della misericordia della Chiesa. Come segno concreto della carità del Papa, verrà effettuato un gesto significativo venendo incontro ad una realtà bisognosa nel mondo». Per i pellegrini che arriveranno a Roma singolarmente, saranno individuate alcune chiese del centro storico dove potranno trovare accoglienza, vivere momenti di preghiera e di preparazione. «Tutti i pellegrini che giungeranno a Roma - ha detto ancora Fisichella - avranno un percorso privilegiato per attraversare la Porta Santa, per consentire che l’evento sia vissuto in modo religioso, con sicurezza e al riparo dalle intemperie dell’abusivismo che ogni giorno sembra investire i milioni di persone che giungono nei luoghi sacri della cristianità». Per l’accoglienza a Roma un ruolo fondamentale lo ricoprirà l’Opera romana pellegrinaggi: alla conferenza stampa era presente il suo vicepresidente, monsignor Liberio Andreatta, impegnato fin dal 1975 nell’accoglienza dei pellegrini dell’Anno Santo. Il logo opera di Rupnik l logo del Giubileo è opera di Marko Rupnik, artista gesuita. Nell‘immagine, il Figlio che si cari- ca sulle spalle l‘uomo smarrito. «Il di- segno - ha spiegato l’arcivescovo Ri- no Fisichella - è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pa- store tocca in profondità la carne dell‘uomo e lo fa con amore tale da cambiargli la vita». Il logo è stato re- gistrato nelle sedi internazionali per evitare qualsiasi uso non conforme e per tutelare la proprietà. Il motto, tratto dal Vangelo di Luca (6, 36), è “Misericordiosi come il Padre". I Attivo il sito web in 7 lingue Aggiornamenti sui social la scheda A San Paolo la cresima a oltre 100 universitari abato 16 maggio, alle ore 18.30, nella basilica di San Paolo fuori le Mura, oltre 100 universitari e alcuni docenti degli atenei romani riceveranno il sacramento della Confermazione. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, delegato diocesano per la Pastorale universitaria. «La celebrazione di questo sacramento - spiega il vescovo Leuzzi - si pone a conclusione del cammino di preparazione che questi ragazzi hanno fatto. Per noi è un momento significativo perché propone a tutti i giovani il completamento dell’iniziazione cristiana, e nello stesso tempo per le cappellanie rappresenta il tempo in cui raccolgono i frutti del loro impegno di testimonianza della fede nelle università». S giovani ROMA SETTE Anno XLII • Numero 19 • Domenica 10 maggio 2015 On line su www.romasette.it facebook.com/romasette twitter.com/romasette a presidenza della Conferenza episcopale italiana rinnova la profonda partecipazione di tutta a Chiesa italiana alle sofferenze delle popolazioni del Nepal provate dal terribile terremoto che ha provocato migliaia di morti. A causa della straordinaria gravità del sisma, dopo lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi dell’otto per mille disposto nei giorni scorsi, la presidenza ha indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 17 maggio, come segno della concreta solidarietà di tutti i credenti. Le offerte raccolte nelle chiese della diocesi possono essere inviate alla Fondazione Caritas Roma: c/c postale 001021945793; Banco Posta Iban IT50F0760103200001021945793; causale: "Terremoto Nepal". L La Cei: una colletta per il Nepal domenica in tutte le chiese italiane Supplemento di Avvenire - Responsabile: Angelo Zema Coordinamento redazionale: Giulia Rocchi Sede: Piazza San Giovanni in Laterano 6a 00184 Roma; [email protected] Tel. 06 6988.6150/6478 - Fax 06.69886491 Abbonamento annuo euro 58.00 C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei Spa Direzione vendite - Piazza Indipendenza 11/B 00185 Roma - Tel. 06.68823250 - Fax 06.68823209 Pubblicità: Publicinque Roma - Tel. 06.3722871 Santa Sede Caritas internationalis: martedì a San Pietro la Messa del Pontefice Martedì 12 maggio, alle ore 17.30, all’altare della Cattedra della basi- lica di San Pietro, il Santo Padre ce- lebrerà la Messa per l’apertura del- la XX assemblea generale della Ca- ritas Internationalis. L’assemblea (si terrà fino a domenica) sarà pre- sentata al mattino in Vaticano dal presidente, il cardinale Oscar An- dres Rodriguez Maradiaga. Un momento della conferenza stampa di presentazione del Giubileo

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l sito internet ufficiale del Giubileo della Misericordia è già at-tivo:www.iubilaeummisericordiae.va, accessibile anche all’in-

dirizzo www.im.va (abbreviazione dall’inglese). In alto campeg-giano il logo, firmato da Rupnik (i dettagli nel box a destra) e ilmotto "Misericordiosi come il Padre".Il sito èdisponibile in sette lingue: italiano, inglese, spagnolo, por-toghese, francese, tedesco e polacco. Vi si potranno trovare leinformazioni ufficiali sul calendario dei principali eventi pubbli-ci, le indicazioni per la partecipazione agli eventi con il Santo Pa-dre e ogni altra comunicazione ufficiale relativa al Giubileo.Le diocesi, attraverso questo strumento, potranno ricevere infor-mazioni e suggerimenti pastorali, iscriversi per far conoscere illoro pellegrinaggio e comunicare le iniziative diocesane.Al sito web sono collegati diversi social network (Facebook, Twit-ter, Instagram, Google Plus e Flickr) con i quali si potrà essere ag-giornati sulle iniziative del Santo Padre e seguire in tempo realetutti gli eventi più importanti. «Stiamo studiando anche l’oppor-tunità di una app - ha detto l’arcivescovo Rino Fisichella - per in-tegrare al meglio l’informazione».

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Musicaecarità, ipoverinelleprimefile

DIMARINA TOMARRO

aranno i poveri gli ospiti d’onore delconcerto che si terrà giovedì 14maggio, in Aula Paolo VI alle ore 18,

per sostenere le opere di carità di PapaFrancesco. Una serata - c’è già il "tuttoesaurito" - patrocinata dall’ElemosineriaApostolica, dal Governatorato dello Statodella Città del Vaticano, dal PontificioConsiglio della cultura, dal PontificioConsiglio per la promozione della nuovaevangelizzazione e dalla Fondazione SanMatteo in memoria del cardinale Van

S

Thuân. Un’iniziativa di meditazione inmusica che si svolge nella solennitàdell’Ascensione del Signore. «La musica -spiega monsignor Marco Frisina (nellafoto a sinistra), direttore del Coro delladiocesi di Roma che si esibirà giovedìcon l’orchestra filarmonica salernitana«Giuseppe Verdi», diretta dal maestroDaniel Oren - è per tutti , non è unintrattenimento riservato a pochi eletti,ma è uno strumento di lode a Dio». E ilprogramma del concerto propone per laprima parte arie tratte dall’operamusicale «Divina Commedia» ideataproprio dal maestro Frisina. «Ìl viaggiospirituale di Dante - prosegue -rappresenta il cammino cristiano. Partedalla "selva oscura", dalla paura delpeccato, per poi proseguire nellaredenzione fino ad arrivare alla gloria,dove c’è quell’Amor "che move il sole ele altre stelle". Nella seconda parte inveceoffriremo brani della tradizione liturgicaper poi concludere con "Il canto del

mare", che intoneranno anche i presentiin sala». Al concerto i poveri sono statichiamati attraverso associazioni di caritàe di volontariato che operano in loroaiuto e collaborano alla realizzazionedell’evento: la Caritas diocesana diRoma, il Gran priorato di Roma e ladelegazione di Roma del SovranoMilitare Ordine di Malta, il Circolo SanPietro, la Comunità di Sant’Egidio, ilCentro Astalli e le Acli di Roma.«Abbiamo voluto - continua monsignorFrisina - che non si escludesse nessunacategoria, per questo abbiamo coinvoltotutti. Ci sarà anche una rappresentanzadi carcerati di Rebibbia». E naturalmentenon sono state dimenticate le periferiedella città, invitando anche famiglie,anziani e giovani di tutte le parrocchieromane, con una particolare attenzioneverso le situazioni di disagio materiale espirituale. «Il nostro augurio per tutticoloro che parteciperanno al concerto -conclude il compositore - è che questaserata rappresenti un seme di fiducia e disperanza per il futuro». Le offerte raccoltesaranno destinate all’ElemosineriaApostolica per le opere di carità decisedal Papa.

Giovedì in Aula Paolo VI il concertoper sostenere le opere di solidarietàdel Papa. Musiche di Frisina,Daniel Oren dirigerà Corodiocesano e Orchestra VerdiSi parte con la «Divina Commedia»

LenovitàdelGiubileoIlcalendariodellecelebrazionidell’AnnoSantodellaMisericordia:dalvolontariatoaicarcerati.Fisichella:previstialcuni«segni»diFrancesconelle«periferieesistenziali»

DI ANGELO ZEMA

n Giubileo che avrà al centro lamisericordia e avrà peculiarità efinalità proprie, diverse da

quello che lo ha preceduto, nel 2000.Con alcuni segni ben precisi:l’impegno dei Missionari dellaMisericordia, una celebrazione conalcuni carcerati in San Pietro e ilsostegno a una realtà bisognosa nelmondo, solo per fare tre esempi. Sonoalcune delle novità annunciatemartedì nella conferenza stampa dipresentazione del Giubileo dellaMisericordia che si aprirà l’8 dicembre2015 per concludersi il 20 novembre2016. Nel suo intervento, l’arcivescovoRino Fisichella, presidente delPontificio Consiglio per lapromozione della nuovaevangelizzazione, cui il Papa haaffidato l’organizzazione dell’evento,ha spiegato che «il Papa desidera chequesto Giubileo sia vissuto a Romacosì come nelle Chiese locali; questofatto comporta un’attenzioneparticolare alla vita delle singoleChiese e alle loro esigenze». Per laprima volta nella storia dei Giubilei,infatti, sarà possibile aprire la PortaSanta anche nelle singole diocesi. Tra iconnotati peculiari di questoGiubileo, la sua tematicità. «Ilrichiamo alla misericordia rompe glischemi tradizionali». Un Giubileo che«si fa forte del contenuto centraledella fede e intende richiamare laChiesa alla sua missione prioritaria diessere segno e testimonianza dellamisericordia in tutti gli aspetti dellasua vita pastorale». Altro elementopeculiare della Bolla di indizione, laMisericordiae vultus, il «richiamo fattoda Papa Francesco all’ebraismo eall’islam per ritrovare proprio sul temadella misericordia la via del dialogo edel superamento delle difficoltà chesono di dominio pubblico». Ilcarattere ecumenico sarà inveceevidenziato in modo solenne inoccasione dell’apertura della PortaSanta della basilica di San Paolo fuorile Mura, il 25 gennaio 2016 (quella diSanta Maria Maggiore sarà aperta il 1°gennaio). Quanto ai Missionari dellamisericordia, Papa Francesco darà loroil mandato nel mercoledì delle Ceneri

Ucon la celebrazione in San Pietro. «Imissionari - ha affermato Fisichella -dovranno essere sacerdoti pazienti,capaci di comprendere i limiti degliuomini, ma pronti ad esprimerel’afflato del buon Pastore, nella loropredicazione e nella confessione». Nelcalendario spicca, come già detto, lacelebrazione con i carceratiattualmente allo studio: il Giubileodei carcerati, che appunto non avverràsolo nei penitenziari, è previsto il 6novembre 2016. «Celebrare il Giubileodei carcerati nella basilica di SanPietro è un espresso desiderio delPapa», ha precisato Fisichellarispondendo alle domande deigiornalisti. Gli eventi giubilari avrannoinizio con una celebrazione per tutticoloro che operano nel pellegrinaggio,dal 19 al 21 gennaio. Il 3 aprile siritroverà in San Pietro tutto il variegatomondo che si ritrova nella spiritualitàdella misericordia. Per il mondo delvolontariato caritativo l’appuntamentoè fissato al 4 settembre. La data per ilmondo della spiritualità mariana è il 9ottobre. Ai ragazzi che dopo laCresima sono chiamati a professare lafede è dedicata la giornata del 24aprile, perché la Gmg di Cracovia, inprogramma dal 26 al 31 luglio, èdestinata ai giovani. Il 29 maggiospazio al Giubileo dei diaconi, mentrenel 160° anniversario della Festa delSacro Cuore di Gesù, il 3 giugno, sicelebrerà il Giubileo dei sacerdoti. Il25 settembre sarà la volta deicatechisti e delle catechiste. Il 12giugno l’appuntamento per gliammalati e le persone disabili e perquanti si prendono cura di loro conamore e dedizione. Ma non ci sarannosolo gli eventi. Fisichella ha infattiannunciato alcuni segni che PapaFrancesco compirà in modo simbolicoraggiungendo alcune “periferie”esistenziali «per dare di personatestimonianza della vicinanza edell’attenzione ai poveri, ai sofferenti,gli emarginati e a quanti hannobisogno di un segno di tenerezza».Segni che si ripeteranno anche nellesingole diocesi perché a tutti possagiungere un segno concreto dellamisericordia della Chiesa. Come segnoconcreto della carità del Papa, verràeffettuato un gesto significativo

venendo incontro ad una realtàbisognosa nel mondo». Per i pellegriniche arriveranno a Romasingolarmente, saranno individuatealcune chiese del centro storico dovepotranno trovare accoglienza, viveremomenti di preghiera e dipreparazione. «Tutti i pellegrini chegiungeranno a Roma - ha detto ancoraFisichella - avranno un percorsoprivilegiato per attraversare la PortaSanta, per consentire che l’evento siavissuto in modo religioso, consicurezza e al riparo dalle intemperiedell’abusivismo che ogni giornosembra investire i milioni di personeche giungono nei luoghi sacri dellacristianità». Per l’accoglienza a Romaun ruolo fondamentale lo ricopriràl’Opera romana pellegrinaggi: allaconferenza stampa era presente il suovicepresidente, monsignor LiberioAndreatta, impegnato fin dal 1975nell’accoglienza dei pellegrinidell’Anno Santo.

Il logo opera di Rupnikl logo del Giubileo è opera diMarko Rupnik, artista gesuita.

Nell‘immagine, il Figlio che si cari-ca sulle spalle l‘uomosmarrito. «Il di-segno - ha spiegato l’arcivescovo Ri-no Fisichella - è realizzato in modotale da far emergere che il Buon Pa-store tocca in profondità la carnedell‘uomo e lo fa con amore tale dacambiargli la vita». Il logo è stato re-gistratonelle sedi internazionali perevitare qualsiasi uso non conformee per tutelare la proprietà. Il motto,tratto dal Vangelo di Luca (6, 36), è“Misericordiosi come il Padre".

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Attivo il sitowebin7 lingueAggiornamenti sui social

la scheda

A San Paolo la cresimaa oltre 100 universitari

abato 16 maggio, alle ore 18.30,nella basilica di San Paolo fuori

le Mura, oltre 100 universitari ealcuni docenti degli atenei romaniriceveranno il sacramento dellaConfermazione. La celebrazionesarà presieduta dal vescovoausiliare Lorenzo Leuzzi, delegatodiocesano per la Pastoraleuniversitaria. «La celebrazione diquesto sacramento - spiega ilvescovo Leuzzi - si pone aconclusione del cammino dipreparazione che questi ragazzihanno fatto. Per noi è un momentosignificativo perché propone a tuttii giovani il completamentodell’iniziazione cristiana, e nellostesso tempo per le cappellanierappresenta il tempo in cuiraccolgono i frutti del loro impegnodi testimonianza della fede nelleuniversità».

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giovani

ROMASETTEAnno XLII • Numero 19 • Domenica 10 maggio 2015

On line su www.romasette.itfacebook.com/romasettetwitter.com/romasette

a presidenza della Conferenzaepiscopale italiana rinnova laprofonda partecipazione di

tutta a Chiesa italiana allesofferenze delle popolazioni delNepal provate dal terribileterremoto che ha provocatomigliaia di morti.A causa della straordinaria gravitàdel sisma, dopo lo stanziamentodi tre milioni di euro dai fondidell’otto per mille disposto neigiorni scorsi, la presidenza haindetto una colletta nazionale, datenersi in tutte le chiese italianedomenica 17 maggio, come segnodella concreta solidarietà di tutti icredenti.Le offerte raccolte nelle chiesedella diocesi possono essereinviate alla Fondazione CaritasRoma: c/c postale 001021945793;Banco Posta IbanIT50F0760103200001021945793;causale: "Terremoto Nepal".

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LaCei:unacollettaperilNepaldomenicaintuttelechieseitaliane

Supplemento di Avvenire - Responsabile: Angelo ZemaCoordinamento redazionale: Giulia RocchiSede: Piazza San Giovanni in Laterano 6a00184 Roma; [email protected]. 06 6988.6150/6478 - Fax 06.69886491

Abbonamento annuo euro 58.00C. Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei SpaDirezione vendite - Piazza Indipendenza 11/B00185 Roma - Tel. 06.68823250 - Fax 06.68823209Pubblicità: Publicinque Roma - Tel. 06.3722871

Santa Sede

Caritas internationalis:martedì a San Pietrola Messa del Pontefice

Martedì 12maggio, alle ore 17.30,all’altare della Cattedra della basi-lica di SanPietro, il SantoPadre ce-lebrerà laMessaper l’aperturadel-la XX assemblea generale della Ca-ritas Internationalis. L’assemblea(si terrà fino a domenica) sarà pre-sentata al mattino in Vaticano dalpresidente, il cardinale Oscar An-dres Rodriguez Maradiaga.

Un momento della conferenza stampa di presentazione del Giubileo

Francescoa Ostia:«Rimanerein Cristo»

La visita alla parrocchia di Santa Maria ReginaPacis. Ai giovani: «Il mondo ha bisogno di voi»La sosta dalle suore impegnate in un lunapark

Sopra e in basso due immagini della visita del Papa a Santa Maria Regina Pacis

DI LORENA LEONARDI

uando, qualche minuto primadelle 16, Francesco entra nellapalestra della parrocchia Santa

Maria Regina Pacis di Ostia Lido, adaccoglierlo è un boato con sottofondodi applausi. Lui, accompagnato dalcardinale vicario Agostino Vallini, daivescovi ausiliari Paolo Schiavon ePaolo Lojudice e dal parroco LudovicoBarbangelo, si ferma di fronte a ognimalato, ogni anziano, ogni disabile.Per ciascuno, una carezza, un bacio,un abbraccio. Sugli spalti, uncentinaio di bambini del minibasket"Stelle marine" di Ostia intonanocori, fanno la ola. «È bello - diceprendendo la parola - essere in questapalestra dove giocano i bambini e igiovani e dove oggi ci sono glianziani, quelli che hanno la saggezzadella vita, la saggezza del dolore, dellapazienza, una saggezza che noidimentichiamo tanto. Gli ammalatisomigliano tanto a Gesù: voi - sirivolge ai presenti - siete in un certosenso "privilegiati". Ringrazio ilSignore perché in questa comunitàvengono curati gli anziani e i malati;quando nella comunità anziani emalati non sono curati, mancaqualcosa», prosegue il Papa. Infineuna richiesta: «Pregate per me chesono un po’ anziano, un po’ malato,ma non tanto, eh!?». È in festa, lacomunità di Ostia, vive il suo tempoassieme a Francesco, che prima diarrivare in parrocchia, l’undicesimadella Capitale in cui si reca in visita, siè fermato per una visita fuori

Qprogramma a un gruppo di suore di Charlesde Foucauld che vivono all’interno di unlunapark. Il sagrato è stracolmo da ore,nonostante il sole ben più che primaverile, intanti sventolano bandiere e striscioni: "France’pensaci tu", "France’ batti il cinque", "Tequeremos mucho". «È un Papa veramenteumano, capisce la sofferenza delle persone.Non ha l’arroganza del potere, né lasupponenza di chi "sa" e parla ex cathedra. Safarsi sentire vicino a chi soffre», sorridonoElio e Velleda, una coppia che frequenta laparrocchia. In un salone, Francesco incontra igenitori dei bambini battezzati, poi, nelcortile si intrattiene con scout e giovani:«Questa è una giornata da tentazione, sipoteva andare in spiaggia con questo sole, ma

nella vita bisogna scegliere», rispondescherzosamente alla domanda di unoscout che gli chiede consiglio su comeaffrontare le scelte difficili. «Un criterioper capire se la scelta è giusta - suggerisce- è vedere se dà gioia». E se è vero che tuttipossiamo sbagliare, «l’importante non ènon cadere, ma non rimanere a terra. Ilmondo ha bisogno di voi, degli scout, deigiovani, della vostra testimonianza»,sottolinea invitando tutti ad andare«sempre fuori e avanti» e ad avere «unsorriso naturale, non di cartone». Se lagioia, che «non si compra al mercato», neimomenti brutti se ne va, «dobbiamo -spiega - imparare a soffrire con dignità», ea «non avere facce malinconiche ma

La pastorale familiarelancia un appuntamentodiocesano per il 7 giugno

are continuità e raccogliere ifrutti del grande incontro del2014 tra i fidanzati e Papa Fran-

cesco. È l’obiettivo della giornata che ilCentro diocesano per la pastorale fa-miliare ha organizzato domenica 7giugno a Nomadelfia di Roma. «Lamaggior parte di quelle coppie, che po-co più di un anno fa ha incontrato ilPapa nel giorno di San Valentino, orasi è unita in matrimonio - dice LucaPasquale, del Centro per la pastoralefamiliare -, facendo nascere una nuovafamiglia. Vogliamo partire da questa e-sperienza, da questa grande voglia

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d’incontrarsi, per metterci in ascolto ecapire cosa questi giovani possono of-frire alla Chiesa ma anche cosa chiedo-no alla Chiesa di Roma, quale tipo dipercorso e quale sostegno». La giornatainizierà alle 9.30, nel Centro di spiri-tualità "Giovanni Paolo II" della Co-munità fondata da don Zeno Saltini,con l’accoglienza e la formazione deigruppi. L’introduzione alla giornatasarà affidata al vescovo Matteo MariaZuppi che saluterà le coppie intervenu-te, mentre le riflessioni saranno curateda monsignor Gianfranco Basti, ordi-nario di Filosofia della scienza allaPontificia Università Lateranense e, daoltre 25 anni, collaboratore del Centroper la pastorale familiare. Seguiranno,alle 10.30, i lavori di gruppo durante iquali le coppie saranno chiamate a ri-spondere ad alcune domande riguar-

danti le tappe del loro cammino versoun progetto di vita insieme, le sfide chele situazioni quotidiane pongono allegiovani famiglie, per poi «comprendereinsieme - continua Luca Pasquale - co-me trasformare queste sfide in oppor-tunità». Alle 13 il pranzo a sacco offer-to dagli Amici di Nomadelfia, poi unmomento di fraternità e, alle 17, laMessa. «Vogliamo aiutare le coppie -conclude Pasquale - a compiere quel"lavoro artigianale" di cui ha parlato ilPapa, un "lavoro da orefice" lo ha defi-nito, che permetterà loro di passare aifigli "questa eredità: di aver avuto unpapà e una mamma che sono cresciutiinsieme, facendosi l’un l’altro più uo-mo e più donna"». Per informazioni eprenotazioni: telefono 06.69886211,indirizzo di posta elettronica [email protected]. (Chr. Gio.)

Un incontro per le giovani coppie Adolescenti:il 6 giugnoa San Vittorinola prima festadiocesana«Crediamo con le mani e conil cuore». È il tema della primafesta per gli adolescentipromossa dal Serviziodiocesano per la pastoralegiovanile, che si svolgerà ilprossimo 6 giugno alsantuario di Nostra Signora di Fatima a SanVittorino (nella foto). «È la prima volta - spiegadon Antonio Magnotta, incaricato del Servizio -che organizziamo questa festa per i gruppi diadolescenti delle parrocchie. Abbiamo scelto ilCredo come filo conduttore della giornata, perchéè un modo per rinnovare la nostra professione di

fede e l’unione con il gruppo». I partecipanti,dopo l’accoglienza, prenderanno parte ad unaserie di giochi che avranno come tema proprio il«Credo». La giornata si concluderà con lacelebrazione eucaristica. Per partecipare ènecessario iscriversi entro il 25 maggio, con unamail a [email protected].

2 Domenica10 maggio 2015

gioiose, che sappiano sempre guardareil lato positivo della vita e lo offranoagli altri: è un dono, questo, che soloDio ci può dare!». Ancora, invita, neldolore e nelle difficoltà, a «sostenersicome fratelli: se un bambino - portaad esempio - non condivide lecaramelle, non costruisce la serenità».Prima di celebrare la Messa, Francescoconfessa in sacrestia un sacerdote, unasuora e due ragazzi dell’oratorio, che aSanta Maria Regina Pacis è una realtàmolto vivace. Nella sua omelia ilPapa, commentando l’immagine dellavite e dei tralci, sottolineal’importanza di «rimanere in Cristo.Se ci stacchiamo da lui, siamo cristiania parole ma non cristiani di vita.Siamo cristiani "morti" perché nondiamo frutto, come i tralci staccatidalla vite. Noi non rimaniamo inCristo quando chiacchieriamo controgli altri, quando siamo bugiardi,quando truffiamo gli altri con gliaffari sporchi; quando siamo ipocriti,anche se andiamo tutte le domenichea Messa, ma viviamo da pagani».Prima di andare via in auto, salutandola folla assiepata dietro le transenne,Francesco ringrazia «per la pazienza ela comprensione, e per quelli che quifuori hanno potuto soltanto sentire,ma non vi preoccupate, perché diquello che dicevate, dentro non sisentiva niente», scherza mentrepalloncini gialli e bianchi volteggianoin aria. Dopo aver recitato l’Ave Mariainsieme, il Papa saluta i fedelichiedendo di pregare per lui: «Io lofarò per voi e - promette - vi porto nelmio cuore».

Sussidio per gli oratori estivin bambino con il papà archeologo chelo porta con sé in meravigliosi viaggi,

dove il piccolo non vedrà solo luoghi magi-ci ma imparerà anche i segni con i qualiDio riempie la vita di ciascuno. Si intitola«Pico e i cercatori di segni» il nuovo sussi-dio per l’oratorio estivo 2015 che vienepresentato oggi alle 15.30 nella parrocchiadi Santa Silvia (viale Sirtori 2). La guida èstata promossa dal Servizio diocesano perla pastorale giovanile e dal Centro oratoriromani, in collaborazione con l’Azione Cat-tolica Romana, l’Agesci e l’associazione «Gliamici di Simone» . Quattro avventure peraltrettanti temi che saranno affrontati nel-le 4 settimane di oratorio con i giovanissi-mi partecipanti: la Creazione; la figura di

Gesù; i Sacramenti; e l’importanza dellacomunità. «A Roma durante la bella stagio-ne - spiega don Antonio Magnotta, incari-cato del Servizio per la pastorale giovanile- da più di dieci anni noi offriamo il servi-zio degli oratori estivi alle famiglie. I picco-li sono seguiti da animatori volontari ado-lescenti che non hanno solo il compito difarli divertire ma anche di aiutarli a scopri-re la presenza del Signore nella loro vita».E l’oratorio estivo diventa anche l’occasio-ne da proporre per una prosecuzione cheva oltre le quattro settimane. «L’idea - con-tinua don Antonio - è quella di coinvolgereanche le famiglie che ci affidano i loro figlie far capire loro che la nostra vicinanzanon è solo legata all’estate, ma può conti-nuare anche durante il resto dell’anno».(Ma. To.)

U

formazione

DI MARIA ELENA ROSATI

a misura di ogni felicità è lariconoscenza»: è una frase delloscrittore inglese Gilbert Keith

Chesterton il tema guida della XIIIedizione della festa dei cresimandi, che siterrà sabato 16 maggio a San Giovanni inLaterano. Una "festa di popolo" deiragazzi, come la definisce il direttoredell’Ufficio Catechistico, monsignorAndrea Lonardo, all’insegna dellasemplicità e della tradizione, che punta aricordare ai circa 1000 giovani delleparrocchie di Roma che parteciperanno, il

valore del dono e della gratitudine. Lafrase di Chesterton, scrittore convertitodall’anglicanesimo al cattolicesimo, «èuna di quelle che vale la pena sapere amemoria - sottolinea monsignor Lonardo- e ci ricorda che ci sono tanti motivi digratitudine e quindi di felicità. Vorremmoaiutare i ragazzi della Cresima a rifletteresulla gratitudine del dono di esserecristiani, sul dono dello Spirito Santo, eguidarli così nell’essere confermati nellafede». Il pomeriggio di festa (iscrizioni finoal 13 maggio, informazioni ai numeri 06.69886301-86521) sarà diviso in tremomenti: il primo, a partire dalle 15.30,in piazza San Giovanni, dove i ragazzidivisi in squadre potranno giocare edivertirsi insieme con giochisemplicissimi, dal tiro alla fune alla corsadei sacchi. Il quadriportico all’interno delpalazzo del Vicariato - luogo che, spiega ildirettore, è centrale per la vita delladiocesi e dove i ragazzi potranno

assaporare la bellezza e la forza di essereun unico popolo disperso in tanteparrocchie - ospiterà invece il secondomomento, dedicato alla musica e al cantoe affidato a don Renzo Del Vecchio,educatore del Seminario Maggiore:«L’idea è quella di cantare insieme, un po’come si fa la sera con gli amici, o con iragazzi ai campi - afferma -. Nonabbiamo niente di scritto, ci fidiamodella capacità dei ragazzi di ricordare itesti delle canzoni più belle. In questomodo possiamo giocare con la creatività,in un rapporto diretto e spontaneo,puntando a divertirci nella semplicità».Nella terza parte, spazio alla catechesi dipadre Maurizio Botta, che precederà lapremiazione della squadra vincente deigiochi, e l’annuncio della data delpellegrinaggio dei cresimandi sui luoghidi San Filippo Neri. Un pomeriggio difesta, di svago e di riflessione, per i piùgiovani, preparato nelle parrocchie

attraverso i nuovi video visibili sul sitowww.catechistiroma.it. «Video dedicati afede, speranza, carità, che - descrivemonsignor Lonardo - supportano icatechisti, spesso in difficoltà, fornendoun itinerario di spunti ordinati e sinteticiper la preparazione dei ragazzi allaCresima». Un appuntamento dedicato aipreadolescenti, fascia al centrodell’impegno pastorale di tutta la diocesiper il rinnovamento della preparazione aisacramenti dell’iniziazione cristiana: «Civuole una proposta mirata per questiragazzi, che vogliono vedere gente che sispende per loro, e capire che non si stabene insieme se non si impara qualcosadi importante - conclude Lonardo -. Ladiocesi sostiene quindi le parrocchie, evuol far capire che tutte le forze spese percoinvolgere questa fascia di età sonobenedette da Dio, sono decisive edimportanti per rinnovare l’iniziazionecristiana».

Un mmento della Festa dell’anno scorso

«La misura di ogni felicitàè la riconoscenza» il tema guidadella XIII edizione che si terràsabato prossimo a San Giovanni

Cresimandi, una frase di Chesterton per la loro festa

Il Papa incontra i consacrati

Inaugurato venerdì in viadell’Acquedotto Felice,è frutto di un camminodi prossimità soprattuttoin alcuni campi rom dellacittà. L’iniziativa promossadalla Dorean Dote onlusPrevista l’accoglienzadi bambini e ragazziche vivono un disagiosocio-familiare e a rischiodi marginalità socialeOfferta di uno spazioeducativo ricco di proposte

naugurato venerdì pomeriggio al Qua-draro un centro diurno per l’infanziadisagiata, frutto di un cammino di pros-

simità soprattutto in alcuni campi rom del-la città.Un lavoro seguito da monsignor PaoloLojudice, vescovo ausiliare eletto di Roma,insieme ad alcuni volontari, durante la suaesperienza di direttore spirituale al Ponti-ficio Seminario Romano Maggiore.L’iniziativa è promossa dalla Dorean Do-te onlus, già impegnata nei campi rom at-traverso attività ricreative ed educative conbambini in condizioni di marginalità, so-stegno scolastico, contrasto alla dispersio-ne scolastica, attività sportive.Il centro diurno appena inaugurato in viadell’Acquedotto Felice, spiega un comuni-cato, «ha come caratteristica innanzituttol’accoglienza di bambini e ragazzi in statodi disagio socio-familiare e a rischio di

I marginalità sociale, con difficoltà scolasti-che, comportamentali e cognitive. L’inten-to fondamentale del centro - prosegue lanota - è attuare strategie di intervento mi-rate e adeguate ai minori, che possano con-durre allo sviluppo delle loro potenzialità,così da accompagnarli in un processo diformazione integrale». L’accoglienza è pre-vista nelle ore pomeridiane, dopo la scuo-la.Tra gli obiettivi, l’offerta di uno spazio e-ducativo ricco di proposte, in dialogo conle famiglie di riferimento, anche attraver-so progetti opersonalizzati; il sostegno sco-lastico; l’integrazione dei ragazzi con il ter-ritorio. «Lo strumento di lavoro - viene pre-cisato - sarà principalmente la relazione e-ducativa, attraverso la quale proporre stilidi vita positivi, alternativi rispetto a con-testi ambientali e familiari disagiati e ne-gativi».

DI DANIELE PICCINI

apa Francesco incontra le "sue mani": iconsacrati attraverso i quali, comevescovo di Roma, opera nella sua

diocesi. L’udienza del Santo Padre aiconsacrati, in programma sabato 16 maggio,alle ore 11 in aula Paolo VI, sarà unagiornata di festa e di riflessione sulla loromissione nella diocesi di Roma (i biglietti siritirano in Vicariato). «L’incontro - spiegapadre Agostino Montan, direttoredell’Ufficio per la vita consacrata che haorganizzato e promosso la giornata - si

svilupperà in due momenti. Intanto saràuna vera e propria festa, con preghiere, cantie vari interventi per esprimere la realtà viva evivace della vita consacrata in Roma. Cisaranno vari gruppi provenienti da tutto ilmondo: ognuno si esibirà sul palco e saràbrevemente intervistato». Filo conduttoredell’evento sarà la profezia, tema contenutonella lettera di Papa Francesco ai consacratidello scorso 21 novembre. «Il secondomomento della giornata - prosegue padreMontan - sarà caratterizzato dalla presenzadel Papa, al quale saranno rivolte domandeda ciascuno dei testimoni che presenterannola loro esperienza di vita consacrata a Roma.Poi ascolteremo le sue parole». I consacratinella diocesi di Roma sono circa 25 mila. «Èuna presenza incisiva ediffusa - puntualizza ildirettore dell’Ufficio per lavita consacrata - soprattuttoin quelle che il Papa chiamale periferie esistenziali.Troviamo consacrati accantoai carcerati, accanto aibambini abbandonati, allemamme sole. Accanto aimigranti e nelle scuolecattoliche. Sono vicini aimalati di tutte le forme dimalattia. I consacratiriconoscono, nella carne delpovero, la carne di Cristo». Ametà dell’anno dedicato allavita consacrata, indetto daPapa Francesco lo scorsonovembre, l’incontro saràun’occasione per riflettere sulruolo dei consacrati oggi.«Nella sua riflessione -

Pannuncia padre Montan - una monacacontemplativa di uno dei 28 monasteri delladiocesi, chiederà per esempio al Papa ilsignificato del monastero urbano. In chemodo può essere lievito e sale nella Chiesadiocesana? Prima del Concilio c’era unapresenza diversa della vita consacrata nellaChiesa. Con il Concilio Vaticano II la Chiesalocale è diventata il centro della vita dellaChiesa. Un’altra delle domande che verràsollevata sabato prossimo verteràsull’accoglienza dei consacrati, che spessofanno fatica a trovare disponibilità diconfessori o direttori spirituali cui affidarsi. Iconsacrati sono spesso compresi solo per laloro funzionalità e per i servizi chesvolgono. Desiderano invece essere accoltiper la loro identità e per il carisma di cuisono portatori. Da qui deriva qualchedifficoltà di inserimento nella vita locale. Iconsacrati della diocesi di Roma - sottolineapadre Montan - non cercano applausi né leprime pagine dei giornali. Sentono di esserelievito e sale nel popolo di Dio con la loromissione profetica». A partire da settembre-ottobre 2015 fino al 2 febbraio 2016 (finedell’Anno dedicato alla vita consacrata) altreiniziative saranno messe in campodall’Ufficio diretto da padre Montan incollaborazione con l’Usmi. «Stiamoorganizzando sei o sette giornate - annunciasuor Rebecca Nazzaro, consigliera dell’Usmidiocesana - in cui proporremo delle attivitàaperte a tutti, per far conoscere la vitaconsacrata. Pensiamo ad una visita in unospedale o all’interno di un convento.L’obiettivo è "svegliare il mondo", comedice Papa Francesco, e farci conoscere al dilà dei pregiudizi. Questi "open day" sarannodelle occasioni in cui noi consacrati ciapriremo e faremo partecipi della nostramissione anche chi di solito non vi èinteressato».

Il programma della mattinataa giornata di sabato sarà diretta e presentata da suorSerenella Del Cinque e dalla giornalista e conduttrice

tv Lorena Bianchetti. Sul palco dell’aula Paolo VI saliran-no rappresentanti di America Latina, Indonesia, Africa,Stati Uniti, Europa e Cina. Le esibizioni saranno interval-late da testimonianze-interviste ai consacrati della dioce-si di Roma.Interverranno due religiose che parleranno dello spiritodi accoglienza dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia. Lesuore della Divina Volontà parleranno della loro espe-rienza in una casa famiglia. Suor Rebecca Nazzaro inter-verrà sulla catechesi attraverso l’arte. Infine parlerà l’in-gegner Carlo Savarese, dell’Istituto Cristo Re. A questo pun-to arriverà Papa Francesco, che riceverà il saluto del car-dinale vicario Agostino Vallini e risponderà alle domandeche gli porgeranno i consacrati.

L

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L’inizio alle 11 in Aula Paolo VI:filo conduttore la profezia. PadreMontan: «Una presenza incisivae diffusa soprattutto nelle periferieesistenziali: nella carne del poveroriconoscono la carne di Cristo»

Sabato prossimo testimonianze e canti peresprimere la vivace realtà della vita consacrataa Roma. Attesa per il dialogo con Francesco

Al Quadraro nasce un centro diurno per l’infanzia disagiatala scheda

Domenica a San Giovanni torna la Festa dei popoli

DI MARIAELENA FINESSI

n mondo che respinge, chetiene le distanze e che guardagli altri con perplessità non è il

mondo che dobbiamo costruire». È aqueste parole del cardinale FrancescoMontenegro, presidente dellaCommissione Cei per le Migrazioni edella Fondazione Migrantes, che si sonoispirati i missionari scalabriniani,l’Ufficio per la pastorale delle migrazionidel Vicariato di Roma e la Caritasdiocesana nell’organizzare la XXIVedizione della Festa dei Popoli - "UnaChiesa senza frontiere", questo lo slogan -

che si terrà domenica 17 maggio a SanGiovanni in Laterano. Il porporatopronunciava questo discorso al Consigliod’Europa a marzo e nessuno immaginavache il mese dopo, già solo in un giorno,900 migranti morissero tragicamente nelMediterraneo: prova che quella deidisperati che tentano la traversata aprezzo della vita è questione tantomalamente affrontata in Europa quantoormai incancrenitasi, sebbene ci si ostinia chiamarla "emergenza". Da arcivescovodi Agrigento, sotto la cui giurisdizionericade l’isola di Lampedusa, Montenegroconosce invece bene la realtà delledinamiche migratorie e non ha dubbisulla strada da percorrere: «Se vogliamocostruire un mondo diverso - spiega -dobbiamo anche "saper rischiare"l’accoglienza». Il riferimento è a quantitemono lo straniero "invasore", per dirlacon il vocabolario di alcuni politici checavalcano le paure degli italiani. «In realtà

prima di giudicare - avverte donPierpaolo Felicolo, direttore dell’UfficioMigrantes del Vicariato - occorrerebbe farspazio all’incontro che poi è l’unica viaper superare i preconcetti e per scoprire icammini comuni che si possono farenella concretezza della vita». A quanti, inEuropa, si soffermano su una letturaproblematica del fenomeno, monsignorEnrico Feroci, direttore della Caritas diRoma, ricorda che la storia «insegna chel’integrazione delle comunità immigrate,nella società e nella Chiesa, è anzituttouna ricchezza, un aprire i nostri orizzonticulturali e spirituali». Si commetterebbeun errore a non saper leggere nellamobilità umana i segni dei tempi.«Certamente è una situazione difficile -ammette padre Gabriele Beltrami, a capodella comunicazione degli Scalabriniani -ma è altrettanto vero che queste personepossono contribuire alla crescita sociale,ecclesiale ed anche economica della città.

Cose che, in verità, già fanno. La speranzaè che lo si riconosca». E le ragioni chehanno portato alla nascita della Festa deiPopoli, celebrativa della pacificaconvivenza, in fondo sono proprioqueste. «Pur nascendo in ambitoecclesiale - chiarisce il responsabiledell’evento, lo scalabriniano padreGaetano Saracino - l’evento non è solo"confessionale" ma evidenzia come lenecessarie attenzioni alla fede ed allacultura della persona migrante possonoaiutare a regolare semplicisticheassimilazioni e degenerativeestremizzazioni». La festa prenderà il viaalle 9 nel piazzale antistante la basilicaLateranense con l’apertura degli stand.Alle 12 il momento più atteso, la Messapresieduta dal cardinale Montenegro: laliturgia sarà animata da danze e cantidelle varie comunità straniere. Nelpomeriggio, spettacoli folcloristici edegustazione di piatti etnici.

«Una Chiesa senza frontiere»il tema della XXIV edizionepromossa da scalabriniani,Caritas e Ufficio Migrantes

giovani.Roma prega per il Kenyadopo la strage all’università

solidarietà. La campagna FocsivLotta alla fame nel mondo

entoquarantasette pietrebianche portate in offertae poste davanti all’altare

per ricordare una ad una levittime dell’attentatoterroristico avvenuto il 2 aprilenell’University College aGarissa in Kenya. È stato ilmomento più intenso ecommovente vissuto martedìsera durante la celebrazioneeucaristica organizzata nella

C

cappella della Sapienzadall’Ufficio diocesano per lapastorale universitaria, inmemoria di tutte le vittime e iferiti di quella tragedia che hasconvolto non solo l’Africa matutto il mondo. «Morire inuniversità è oggi vero martirio!- ha spiegato durante l’omelia ilvescovo ausiliare LorenzoLeuzzi, che ha presieduto laMessa -. Chi uccide distrugge ilfuturo dell’umanità e getta lebasi per una società senzaprogresso e sviluppo. Ricordarei nostri fratelli morti è per tuttinoi assunzione diresponsabilità. Guai a noi seabbandonassimo le auleuniversitarie per seguire vie piùfacili e meno impegnative per

la nostra crescita: tradiremmo ilSignore perché senza la caritàintellettuale non è possibilecostruire la pace». Allacelebrazione hanno preso parteanche molti studenti africani.«Vivere questa celebrazione -racconta Dieudonne Mukendi,un giovane studente dellaPontificia UniversitàUrbaniana, proveniente dalCongo - per noi è stato moltoimportante. Abbiamo pregatonon solo per i nostri colleghiuccisi crudelmente ma ancheper le loro famiglie e i loroamici, perché il Signore doni laconsolazione». Da parte dellaSapienza è stato annunciatoche insieme al Ministero degliEsteri c’è il progetto di istituiredelle borse di studio per dareuna mano concreta ai ragazziche attualmente studianoall’University College diGarissa.

La celebrazione con il vescovo Leuzzi inmemoria delle vittimedell’attentato. Sostegnodalla Sapienza per glistudenti in Africa

abato 16 e domenica 17 maggio pren-de il via la 13ª edizione della Cam-

pagna nazionale della Focsiv "AbbiamoRiso per una cosa seria - La fame si vin-ce in famiglia". A pochi giorni dall’aper-tura dell’Expo 2015 e nell’Anno Europeodello Sviluppo sostenibile i 34 organismifederati Focsiv saranno impegnati con4.000 volontari in mille piazze italianeper denunciare come la fame e la po-vertà siano uno scandalo.Grazie ai contributi (valore minimo di 5euro) che perverranno in cambio del pac-co di riso 100% italiano della rete FilieraAgricola Italiana, si potranno finanziare30 interventi a sostegno di 109 comu-nità contadine in Africa, America Latinae Asia garantendo la sicurezza alimentarea 30.000 famiglie.L’iniziativa vede la collaborazione di Col-diretti e Fondazione Campagna Amica,

S

il patrocinio del Ministero delle Politicheagricole e forestali e l’impegno dell’attoreAntonello Fassari come testimonial.«Al centro della Campagna 2015 - spie-ga un comunicato della Focsiv - è l’agri-coltura familiare come strumento, a li-vello locale, per garantire una distribu-zione equa delle risorse, per rafforzarela salvaguardia dei territori e per mi-gliorare le condizioni di vita delle co-munità. Un modello capace di coniuga-re diritto al cibo e dignità dell’uomo e direstituire alle comunità il diritto di pro-durre gli alimenti necessari al loro so-stentamento e avviare un processo di e-conomia territoriale».Altra novità della Campagna 2015(www.abbiamorisoperunacosaseria.it) èl’aver legato il lavoro dei risicoltori ita-liani, oggi impoveriti dalle logiche delmercato agroalimentare, a quello deicontadini del Sud del mondo, resi piùpoveri dalle politiche di accaparramen-to delle terre e della scelta delle mono-culture. Il pacco di riso 100% italiano rap-presenta l’alleanza tra Nord e Sud.

Al centro dellaCampagna 2015l’agricoltura familiarecome strumento pergarantire unadistribuzione equadelle risorse

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Opera romana, mercoledì la Giornata del pellegrino - Incontri sulla Sindone a piazza Euclide e a Tor Bella MonacaL’Ufficio catechistico fa tappa a San Sebastiano fuori le Mura - Festa al Bambino Gesù - La diocesi su Radio Vaticana Italia

celebrazioniOPERA ROMANA, MERCOLEDÌ LA GIORNATADEL PELLEGRINO: COINVOLTE LE PERIFERIE.Nell’anniversario della prima apparizionedella Vergine Maria ai tre pastorelli,mercoledì 13 si svolgerà la Giornatanazionale del Pellegrino promossadall’Opera romana pellegrinaggi. Previstoil coinvolgimento delle parrocchie dellaperiferia: l’Orp metterà a disposizione 10pullman per le comunità parrocchiali.Inizio alle 14 a Santa Croce inGerusalemme, con l’accoglienza dellastatua pellegrina della Madonna di Fatima,che verrà trasportata a San Giovanni inLaterano. Alle 17 la Messa presieduta dalcardinale vicario Agostino Vallini,presidente dell’Opera romanapellegrinaggi.

incontriMONSIGNOR PENNA A SANTA PAOLAROMANA. Martedì 12 alle 20.30, presso laparrocchia Santa Paola Romana (viaDuccio Galimberti 9), monsignor RomanoPenna, docente alla Pontificia UniversitàLateranense, parlerà sul tema «Il cristianodelle prime comunità e nella Chiesaattuale, testimone del Vangelo».

BAMBINO GESÙ: FESTA PER I 30 ANNI DIISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERESCIENTIFICO. Mercoledì 13, alle 9,nell’auditorium di San Paolo fuori le Mura(Viale Ferdinando Baldelli, 38), l’ospedalepediatrico Bambino Gesù festeggerà i 30anni dal riconoscimento come Istituto diricovero e cura a carattere scientifico.L’incontro ripercorrerà le tappe piùimportanti e i successi ottenuti in questianni. Saranno presenti tra gli altri: lapresidente dell’ Ospedale Bambin GesùMariella Enoc; il direttore scientifico BrunoDallapiccola; e il direttore sanitarioMassimiliano Raponi.

SINDONE/1: SACRO CUORE IMMACOLATO DIMARIA. Mercoledì 13 alle 20.45 nellabasilica del Sacro Cuore Immacolato diMaria a piazza Euclide, si svolgeràl’incontro «Sacra Sindone: indagine su unmistero», promosso da «Gli amici dellaSala Rotonda». Ne parleranno EmanuelaMarinelli, membro del Centro romano diSindonologia; Veronica Piraccini, docentepresso l’Accademia delle Belle Arti; padreVicente Sanz Tobes, claretiano, parroco delSacro Cuore Immacolato di Maria.

SINDONE/2: SANTA MARIA MADRE DELREDENTORE. La parrocchia Santa MariaMadre del Redentore, a Tor Bella Monaca,in collaborazione con "Amici Romanidella Sindone", organizza mercoledì 13 egiovedì 14, a partire dalle 19, presso ilteatro della parrocchia (viale DuilioCambellotti, 18) due incontri sul tema «LaSindone verità, enigmi, ricerchescientifiche, prospettive teologiche espirituali». Alla prima serataparteciperanno Daniele Murra, fisico dell’Enea, e don Domenico Repice; giovedìparleranno il medico Monica Persiani e lasindonologa Emanuela Marinelli.

LUNEDÌ 11Alle 10 al Santuario del Divino Amoreincontra i sacerdoti dal I al V anno.

MARTEDÌ 12Alle 10 al Santuario del Divino Amoreincontra i sacerdoti dal VI al X anno.

MERCOLEDÌ 13Alle 17 in San Giovanni in Lateranopresiede la Messa nella Giornata delPellegrino dell’Opera romanapellegrinaggi.

GIOVEDÌ 14Alle 16.30 in Vicariato presiede lariunione del Consiglio diocesano pergli Affari economici.

SABATO 16Alle 12 accompagna i consacrati e leconsacrate di Roma in udienza dalSanto Padre. Alle 17 incontra gli operatoripastorali e celebra la Messa nellaparrocchia dei Santi XII Apostoli.

DOMENICA 17Alle 16.30 incontra gli operatoripastorali e celebra la Messa nellaparrocchia di San Bernardino daSiena.

APPUNTAMENTO DEL CENTRO ITALIANO DILULLISMO ALL’ANTONIANUM. Venerdì 15 alle15.30 la Pontificia Università Antonianumospiterà il il XIV incontro del CentroItaliano di Lullismo, luogo dicollaborazione e incontro per lo sviluppodegli studi su Raimondo Lullo.Parteciperanno padre Pietro Messa, presidedella Scuola Superiore di studi medievali efrancescani dell’Antonianum; JosepPerarnau i Espet, docente all’ Antonianum;Jordi Gaya Estelrich, esperto internazionaledi lullismo.

SECONDO CONVEGNO PER GLI EDUCATORIDEGLI ADOLESCENTI. Sabato 16 alle ore9.30, al Pontificio Seminario RomanoMaggiore (piazza San Giovanni inLaterano,4), si svolgerà il secondo dicinque convegni dedicati agli educatori peradolescenti e promossi dal Centrodiocesano per la pastorale familiareinsieme ad altri organismi. Filo conduttoredegli incontri il tema: «Adolescenti così.Voi meglio di noi». Rossano Sala, docenteall’Università Salesiana, parlerà su «Cinquemodi di essere adolescente: Prometeo ilribelle, Dioniso l’eterna contraddizione,Icaro spinto a volare, Narciso che godesolo di se stesso, Telemaco colui che cercae attende. Come essere genitori ededucatori efficaci e credibili».

A GESÙ BUON PASTORE UN INCONTRO SULLACOMUNICAZIONE IN FAMIGLIA. Domenica 17alle 16 presso la parrocchia di Gesù BuonPastore (via Luigi Perna, 3), l’AzioneCattolica romana promuove l’incontro diapprofondimento e di riflessione sul tema«Comunicare la famiglia. Comunicare infamiglia». Ne parleranno MassimilianoPadula, docente di Comunicazioneall’Università Lateranense, e Gigi Avanti,consulente familiare.

culturaUFFICIO CATECHISTICO, IL CICLO SU ARTE EFEDE FA TAPPA A SAN SEBASTIANO. Nell’ambito del ciclo «1,3,7,12 infinito. Ordinee disordine nell’ annunzio della fede enella rappresentazione artistica»,promosso dall’Ufficio Catechisticodiocesano, domani alle 21 la chiesa di SanSebastiano fuori le Mura ospiterà ilsecondo incontro sul tema «Le 7 chiese e le7 domande del Padre nostro». Neparleranno monsignor Andrea Lonardo,direttore dell’Ufficio, e padre Pietro Messa,preside della Scuola superiore di studimedievali e francescani dell’Antonianum.

INCONTRO SULLA FAMIGLIA AL MAGGIOSANTIVESE. In occasione del MaggioSantivese promosso dal Centro culturalePaolo VI a Sant’Ivo alla Sapienza (CorsoRinascimento, 40) martedì 12 alle 18.30incontro formativo, con la collaborazionedel Meic, sul tema «Le sfide della famigliaoggi. In vista del Sinodo». Interverranno iconiugi Attilio Danese e Giulia Paola DeNicola, fondatori della rivista culturale«Prospettiva persona», e don MauroMantovani, docente alla Salesiana.

ALLA CHIESA NUOVA LE «MADONNELLESTRADAIOLE». Giovedì 14 alle ore 18.30 aSanta Maria in Vallicella (piazza dellaChiesa Nuova) incontro su «Quando iromani fecero ricorso alla protezione delleMadonelle stradaiole» con Maria TeresaBonadonna Russo, vicerettoredell’Oratorio secolare.

A SAN TOMMASO MORO «CREAZIONE EREDENZIONE». Venerdì 15 alle 21 nellaparrocchia di San Tommaso Moro (via deiMarrucini) si terrà l’incontro «Creazione eredenzione: Il Dio di Michelangelo el’anatomia del cervello umano».Intervengono Giulio Maira, neurochirurgosenior consultant presso l’Istituto ClinicoHumanitas di Milano, e Anna Pizzamano,storica dell’arte impegnata nel gruppouniversitari parrocchiale.

comunicazioneLA DIOCESI SU RADIO VATICANA ITALIA. Oggie giovedì, alle 12.30, sui 105 FM di RadioVaticana Italia, andrà in onda «Crocevia dibellezza». Mercoledì alle ore 18.30«Ecclesia in urbe». Entrambi suwww.romasette.it.

solidarietàPASSEGGIATA «PER IL PROSSIMO» A SANTAMARIA MAZZARELLO. Domenica 17, dalle9.30, la parrocchia Santa Maria DomenicaMazzarello promuove la passeggiatapodistica non competitiva di 3 chilometri«Corriamo per il prossimo» per sostenereuna bambina di 4 anni affetta da unararissima sindrome genetica.

DONAZIONI DI SANGUE CON L’AVIS. Domenica 17, grazie all’Avis, donazioni disangue a S. Maria della Perseveranza (viadella Pisana); S. Raimondo Nonnato (viadel Casale Ferranti); S. Maria Immacolata eS. Vincenzo De Paoli (via di Tor Sapienza).

’Orto Botanico, in largo Cristina di Svezia, di-venta un luogo di scoperta e di conoscenza

per i più piccoli (e non solo) nei weekend dimaggio, giugno, settembre ed ottobre, con l’i-niziativa "MeravigliOrto - Esploriamo l’Orto Bo-tanico" promossa dal Museo Orto Botanico, di-partimento di Biologia ambientale della Sa-pienza Università di Roma, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura e al Turismo.Infatti tutti i sabati e le domeniche, questo mu-seo a cielo aperto, dalle 10 alle 18, ospiterà u-na serie di attività didattiche e divulgative in-centrate sui temi della natura, della botanica,dell’eco sostenibilità, dell’arte. Si svolgeranno al-cune attività gratuite come la caccia al tesoronell’orto, le visite guidate per gli adulti, i labo-ratori, mentre l’orchestra del I.C. Regina Mar-gherita di Roma, in gemellaggio con l’OrchestraAnton Jaumann Realschule di Wemding in Ger-mania, offrirà dei concerti. Ci sarà anche lo spa-zio per fare un pic-nic all’aperto con i prodottibiologici acquistabili nell’orto.«L’obiettivo dell’ iniziativa - spiegano dalla di-rezione - è quello di inaugurare una gestionemaggiormente orientata a coinvolgere la citta-dinanza, le famiglie in particolare, nelle attivitàdel Museo, e a farlo diventare teatro di attivitàculturali e di divulgazione scientifica» La pre-notazione è obbligatoria, per informazioni: htt-ps://web.uniroma1.it/ortobotanico/

L

Orto Botanico: weekend estivicon attività per i bambini

in città

le saledellacomunità

DELLE PROVINCIE Da mer. 13 a dom. 17

V. Delle Provincie, 41 Suite francesetel. 06.44236021 Ore 16.30-18.30-20.30-

22.30In un villaggio Lucille Angellier, in ansiosa attesadi notizie del marito prigioniero di guerra, vive incasa con la suocera, donna severa e scostante.Quando molti parigini, in fuga dalla città, siriversano nel piccolo centro, portano comeconseguenza l’arrivo dei soldati tedeschi che sisistemano nei vari appartamenti del luogo. Solodopo qualche tempo Lucille si accorge dellapresenza di Bruno, un ufficiale tedesco dai modiinsolitamente gentili e raffinati.

DON BOSCO Giov. 14 e ven. 15V. Publio Valerio, 63 Nessuno si salva da

solotel. 06.71587612 Ore 18-21Delia e Gaetano erano una coppia. Si ritrovano acena poco tempo dopo aver rotto quella che fu unafamiglia. Lui si è trasferito in un residence, lei èrimasta nella casa con i piccoli. Sognano la pacema sono tentati dall’altro e dall’altrove. Ma dovehanno sbagliato? Non lo sanno.

Sab. 16 maggio, ore 16e dom. 17, ore 16Spongebob - fuori dall’acqua

cine

ma

Street art, la mappadei murales sul web

a Testaccio a SanLorenzo, dal Pi-

gneto a Tor Bella Mo-naca: un percorso di ar-te urbana disponibilesul sito web turismoro-ma.it, come ce ne sonoa Parigi, Londra, NewYork e San Paolo. «È unnuovo museo, gratuito,a cielo aperto, semprein evoluzione per risco-prire la città», così lo hadefinito l’assessore allaCultura Giovanna Mari-nelli.

D

ndrej Platonov (foto)aveva l’età diHemingway, nato

come lui alla fine del XIXsecolo. Mentre il grandescrittore americano eraacclamato in ogni parte delmondo, l’altrettanto grandescrittore russo, dopo avervissuto un’esistenza di stenti

e povertà, morì da solo in un ospiziopuzzolente alle porte di Mosca. L’unica suacolpa fu quella di essere uno spirito libero, chenon poteva venire inquadrato negli schemi delpartito sovietico. Per questo venne mandato alconfino. Lavorò come portinaio all’istituto diletteratura della capitale: quasi fosse unpersonaggio gogoliano. In realtà possedeva uncarattere satirico, ma non troppo sfrontato.C’era una dolcezza in Platonov. E una forza chetravalicava gli argini della semplicerappresentazione realistica. Leggi un qualsiasisuo libro e senti il soffio lirico che viene dalla

steppa. Gli uomini che a lui interessanopotrebbero essere angeli. Le donne recano in séuna radice della natura. I bambini sonopreziosi quasi più degli adulti. Ma quel chedavvero conta è il disegno della Storia che inCevengur, capolavoro recentemente ristampatoda Einaudi (a cura di Ornella Discacciati,pp.512), diventa uno scarabocchio: il pueriletentativo di cambiare il mondo, nellaconvinzione di questo scrittore, era destinatoalla più cocente sconfitta. La tenerezza diquanti in buona fede avevano cercato direndere gli uomini tutti uguali fu tradita dallaprotervia e dall’arroganza di pochi che, unavolta preso il potere, non esitarono adavvelenare i pozzi. Platonov era nato aVoronez, sulla strada che da Mosca porta aStalingrado. Rileggere Cevengur significa tornarea respirare gli spazi di una grande illusionepalingenetica. Negli occhi del giovane Sacha,orfano del padre annegato nella palude, forsesuicida con l’intenzione di vedere cosa ci fosseoltre la vita, si riflette un’umanità bislacca di

contadini e meccanici, operai e ferrovieri,bizzarri cavalieri che incitano il proprio cavallochiamandolo Rosa Luxemburg, tutti impegnatia fare la rivoluzione qui, ed ora, contro iborghesi fucilati dai cekisti. Il mondo è bello eferoce: ecco un’altra espressione di Platonov. Avolte le immagini che scorrono in Cevengurpotrebbero essere quelle percepite da un canerandagio che scodinzola affamato sulle rive delfiume. Cosa sarebbe il mondo nella suaprospettiva? Nient’altro che una vecchia cittàcon le torri, i balconi, le chiese, i lunghi edificidelle scuole, dei tribunali, degli uffici, là dovegli esseri umani organizzano e progettano,fanno traffici che pochi comprendono.Quando la loro straordinaria alacrità attivisticafinirà, resterà soltanto la notte con l’odore dilontane erbe. Questo ci voleva dire Platonov,con piglio fortemente cechoviano. Farfalle ezanzare abiteranno negli stagni abbandonati.Sulle vecchie fabbriche crescerà un mantofangoso che avrà distrutto il sogno proletario.

Eraldo Affinati

A«Cevengur», lo spirito libero di Platonovlibri arte

DI LORENA LEONARDI

a sfida che abbiamo di fronte?Dialogare e far germogliare tuttii semi di famiglia presenti nel

mondo. Accogliere dentro le mura idealidi un grande edificio tutto ciò che "sa",anche solo un po’, di famiglia». Sono,queste, le parole dell’arcivescovoVincenzo Paglia, presidente delPontificio Consiglio per la Famiglia,intervenuto mercoledì nella basilica diSanta Maria in Montesanto, all’incontropromosso dall’Ufficio comunicazionisociali della diocesi, la OnlusComunicazione e cultura delle Paoline ela Pontificia Università Lateranense conla collaborazione del Forum Famigliedel Lazio. L’appuntamento, unatradizione che in diocesi si ripete damolti anni, prendeva spunto dalMessaggio scritto da Papa Francesco invista della 49ma Giornata mondialedelle comunicazioni sociali, che avràcome tema «Comunicare la famiglia:ambiente privilegiato dell’incontro nella

gratuità» e sarà celebrata il prossimo 17maggio. Quello del Papa, hasottolineato monsignor Paglia, «non èun impegno teorico-dottrinale mapastorale. L’intento è provocare unanuova primavera della famiglia, a partiredai cattolici. Le famiglie oggi vivono unasituazione paradossale e schizofrenica:sfido a trovare una sola persona almondo che pensa che la famiglia nonsia importante, che non vi ambisca.Dall’altra parte, ci sono famiglieframmentate. Ebbene - ha chiarito - lafamiglia deve essere comunicata noncome teoria ma come buona notizia cherisponde a un desiderio della naturaumana». Sulla famiglia come luogo nelquale si impara a convivere nelladifferenza si è soffermata ChiaraGiaccardi, sociologa dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore di Milano,intervenuta col marito e collega MauroMagatti: «La famiglia nasce nelladifferenza. Fabbricare la vita fa parte delnostro delirio di onnipotenza. Possiamoaffittare uteri, pagare le banche del seme,

ma dobbiamo per forza, in qualunquemodo, unire un ovulo e un seme».Inoltre la famiglia, ha notato Giaccardi,è il luogo «della narrazione, veroantidoto alla dislessia esistenziale, fattadi cose che si ripetono, senza un prima eun dopo, per poi confondersi, mentreogni pezzo della nostra vita è fattodell’intreccio tra noi e gli altri, compostiin una narrazione polifonica». Infine,nella famiglia siamo liberi, «perché inessa abbiamo ricevuto la vita». Unalibertà «vera», contrapposta a quella«dominata dal mito della sovranità edalla concezione di libertà puramentevirtuale, esistente solo perché non sirealizzerà mai, dal momento che senzalegami non può esserci libertàautentica». Sui cambiamenti dellafamiglia, che «non è più scontata», si èsoffermato Magatti: «Negli anni ’70, conla pillola anticoncezionale, l’attosessuale è stato separato dallariproduzione e nell’ultimo decennioabbiamo separato la riproduzionedall’atto sessuale». Per il sociologo

quella da difendere oggi «non è lafamiglia dei tempi di mio padre, perchénon esiste più. Oggi i figli "sanno" piùdei genitori, l’autorità non è data perscontata. C’è tutta una relazione daricostruire, alla luce dellaconsapevolezza che la famiglia nuclearenon sta in piedi. Per questo - haconcluso - occorre tornare a immaginareun modello di famiglia che sta con altrefamiglie. Tenendo presente che lafamiglia non è un pezzo da museo cheva conservato, né un patrimonio deicattolici, ma dell’umanità».Intervenendo a margine dell’incontro,Emma Ciccarelli, presidente del Forumdelle famiglie del Lazio, ha evidenziatoil «bisogno di riconoscimento, da partedelle istituzioni, del valore sociale dellafamiglia». Infine, la superiora generaledelle Paoline, suor Anna MariaParenzan, ha consegnato alla famigliaPetrillo-Corbella il premio "Paolinecomunicazione e cultura 2015", chequest’anno cade nel centenario difondazione delle Figlie di San Paolo.

Paglia: «Far germogliare tutti i semi di famiglia»

L’annuale incontro diocesano per laGiornata delle comunicazioni socialiospitato mercoledì scorso a Santa Mariain Montesanto. Premio Paolineassegnato alla famiglia Petrillo-Corbella

Da sinistra: Magatti, Giaccardi, Paglia e il moderatore Padula