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www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. Rassegna stampa del 09/11/2009 Il Resto del Carlino Ravenna Colpo in armeria (prima pagina)(Prime Pagine) Il Corriere Romagna di Ravenna Dieci fucili razziati da un'armeria (prima pagina)(Prime Pagine) La Voce di Romagna Ravenna Il fidanzato era ubriaco (prima pagina)(Prime Pagine) Mordano: causa scontro per aver bevuto troppo(Cronaca) Il Sole 24 Ore Indennità leggere per chi sfora(Pubblica Amministrazione) Investimenti locali in retromarcia(Pubblica Amministrazione) Si scalda la battaglia da un miliardo(Pubblica Amministrazione) Sul piano casa il comune detta legge(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Affidamenti in house salvi con la cessione del 40%(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Anci risponde(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: L'Authority filtra le controllate(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Nuovo rinvio per la Tia delle imprese(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Limiti ancora in cerca di criteri(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Niente distacchi alle partecipate(Pubblica Amministrazione) NORME E TRIBUTI: Spesa di personale al doppio test(Pubblica Amministrazione)

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www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.

Rassegna stampa del 09/11/2009

Il Resto del Carlino Ravenna

Colpo in armeria (prima pagina)(Prime Pagine)

Il Corriere Romagna di Ravenna

Dieci fucili razziati da un'armeria (prima pagina)(Prime Pagine)

La Voce di Romagna Ravenna

Il fidanzato era ubriaco (prima pagina)(Prime Pagine)

Mordano: causa scontro per aver bevuto troppo(Cronaca)

Il Sole 24 Ore

Indennità leggere per chi sfora(Pubblica Amministrazione)

Investimenti locali in retromarcia(Pubblica Amministrazione)

Si scalda la battaglia da un miliardo(Pubblica Amministrazione)

Sul piano casa il comune detta legge(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Affidamenti in house salvi con la cessione del 40%(Pubblica

Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Anci risponde(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: L'Authority filtra le controllate(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Nuovo rinvio per la Tia delle imprese(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Limiti ancora in cerca di criteri(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Niente distacchi alle partecipate(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Spesa di personale al doppio test(Pubblica Amministrazione)

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press LJf1E09/11 /2009

iI Resto del CarlinoRAVENNA

del Larbno

Ewww.ilrestodelcarlino .i t

e-mail : cronaca .ravenna@ilcarlino .net

Redazione : via Salara 40, 48100 Ravenna - Tel. 0544 249611 - Fax 0544 39019

n Pubblicità : S .P .E . - Ravenna - L .B . Alberti, 60 - Tel . 0544 278065/ Fax 0544 27045 7

Lunedì 9 novembre 2009 tifa P g,Ie F li '° .ILL iR>9 7at E45i51B, Fai 55I4 8

RUBATI FUCILI IN PIENO CENTRO

Il ministro Claudio Scajolaha sottoposto al premierBerlusconi la richiesta didare «sollecita attuazione »al progetto di riconversionedella ex raffineria. L'areapotrebbe ospitare un polodella nautica di rilievonazionale. Pieno sostegnodelpresidente diConfindustria, EmmaMarcegaglia

Entra nudo in casadi una donna, po i

ruba un'auto : preso

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Nuove auleall'istituto

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Pdl celebrala cadutadel Muro

Via Fiumazzo ,

apre il cantieredella ciclopista

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Al Cipeil distretto

della nautica

i_ a pagina 4

Servi ZI 7 pagirn-~ 3

~erv zio n pagina 4

L'UOMO, FIDANZATO DELLA VITTIMA, AVEVA 1,8 DI ALCOLEMIA

Ragazza annegata nel (:anelino,l'autista del pick up era ubriac o

i Servizio a pagina 3

Servmo a pagina 5

Duecento pinicon i nomi

degli scolari

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CHIUSO PER SERI REAARI

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press LIf1E09/11 /2009 CrM'ere

di Ravenn a

'IA MILANO 60 PICCIONE — A. Od:N.00K6011

REDAllIDNE, AEMINISTRAZIDNEEPUBBLICITÀ : PIAllATFEMARTIRI, 431A-RIMINI-TEL' 0541-354111 FAX' . 0541€54199. SPEUIZ IN A.D.-45%ART2o0MIiiA201B LEGGE 662(96CiIJALEDI FOFLLALTRESEDI : RAVENNA

(0544-218262), FAENZA-LUGE :546-231201 FORLÌ (054335520),CESENA (05476119001, RSM (0549-995147), IMOLA (0542-28780) - E-MAIL' : RIMINIMCORRIEREROMAGNk .IT€ 1,20 IN TANDEM CON LA STAMPA"

curo 1,20Anno XVII I N . 310

LUNED Ì

9 NOVEMBRE 2009

\lal'cello Lippi pol tin \azional eil cesenale Biondini

Riviera Solare sola in Netta

UAget doma bigeyan o

Il Ravenna risorge ed è 5 "Il Rimini affonda a Fag:;k

NENENENENE 0 .0 .0 .0 . t"':"'

Dieci fucili razziati da un'armeriaI ladri hanno agito di notte a RavennaRubate le armi da caccia più costose

San Martino, la festa fa il pienoneSas'rtarcangelo : il sindaco di casa vince il Palio dellapiadi , a

Anastagi, dopo aver disattivatol'allarme e forzato saracinesca ,porta e un armadio blindato .

•SERVIZIO a pagina 5 7

Arrestato dai carabinier i

RAVENNA. Si sono introdotti dinotte in un'armeria e hanno por-tato via una decina di fucili dacaccia. Il furto è avvenuto in via

Prim eanticipazion isulla bozzadi riform ascolastic adel ministroGelm in i

Entra nudo da anzianae le fa avances

«Me l'ha detto Satana»RAVENNA . E ' en-

trato nudo in casadi un'anziana, aConventello, decis oa fare sesso con lei.Scacciato, si è datoalla fuga ruband oun'auto, ma è statosubito bloccato. A icarabinieri ha det-to di essere stato istigato da Satana .

•SERVIZIO a pagina 57

FORLI . Fino al 20 no-vembre è ancora soltant ouna bozza di riforma dell escuole superiori . Tutta-via l'ipotesi prevista dalministro Gelmini pena-lizza sicuramente gli in-dirizzi degli Istituti tecni-ci industriali ed anch equelli professionali . L'as-sessorato provincial eall'istruzione invita per òa trattare la vicenda co lmassimo buonsenso .

•CARUSO a pagina 9

MISANO ADRIATICO. Incidente sulla Statale : in ospedale anche due cattolichini 18enn i

Scontro nella notte, grave 34enneEsce Ballala piazzola di sosta del distributore mentre arriva un'aut o

MISANO . Incidente sa-bato notte sulla statale aMisano . Un 34enne alba-nese alla guida di un aHyundai si stava immet-tendo in strada dalla piaz-zola di sosta di un distri-butore mentre arrivav aun'auto con a bordo du e18enni . Grave l'albanese ,ferite lievi per gli altri .

•SERVIZIO a pagina 61•SERVIZIO a pagina 3

CESENA

Unità a sinistraL'obiettivoè più vicino

CESENA. Unità asinistra. A Cesena c'è unprogetto . Decisive leprossime settimane . Neha parlato Pier GiorgioPoeta . L'obiettivo ècostruire un'alternativ aalla destra .

•BURATTI a pagina 53

FAENZA

Primari eOggi la consegnadelle firme

FAENZA. Sarann oconsegnate oggi le firmeraccolte dai candidati(almeno 600) perpartecipare alle primariedel centrosinistra per ilnuovo sindaco .

•SERVIZIO a pagina 60

CESENA

Fattoria ospitalità.La crisifrena il progetto

CESENA. Frena ilprogetto della Fattoriadell'Ospitalità. Lo stopè provocato dalla cris ieconomica . L'Anffaslancia un appello pe rtrovare fondi.• DELLAMORE a pagina 5 4

Riforma Gelmini : meno ItisIn bozza previsti tagli anche ai Professionali

Esulta Mauro Morri, sindaco di Santarcangelo . MAN N OCCHI a pagina 7

Imola, influenza Ail 50% dei medici

non fa vaccini

SIAMO A TUA DISPOSIZION EDa luned a venerdì 0 .30 - 13 .30 14.30 - 17.30

lel . 0541 .18 .65.000 fax 0541 .79.02.40 - Via della Fiera . 121 [email protected]

Lesione Quinta della stipendia

Vr(otiti a dipendenti statali e parastatali

c00r7i i-estiti a dipendenti di aziende private

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pensienascali

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press UnE09/11 /2009

RVOC R6,ilan a

Ravenna

Lunedì 9 novembre 200 9Anno XII N . 310 €1

era finita nel mulino di Milano Mariti°, Simt i ~lo sa,g

Lorenzo De Antiquise la i . . ..ii . dei wd

m1'1T:i Morte di Elisa: alcol quattro volte i limiti nell'autista

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Vent'anni fa la caduta del Muro At Concordia di San Marino "Kinyn "

La s:oriz del Nov , i : tre episodí 'bada

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i. ie di.ualiavottito un libro

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Celh a pag . 34

`Super valutato il capitale di Rimini Fit a: quasi quanto Milano Fio "

Le acrob ;e d ella HoldingRIMINI Due cono gli dementiin gioco: da un iato la necessitaper il Comune di rispettare il Pat-to di stabilità, a fronte della vo-lontà di posante gli inostinienti. Dallalbo t .iitmduzioim Llancio di miei : le per il 2009 di

Il diavologli ordina

"Vai e stupra"RA99EXNA \M e ra Mi rammo conquella dorsi . Un ordine bell'e buo-no minai dagli ú eri. Perché a dir-di pleooapoco così era stata la voc edel demonio, come avrebbe pii tar-di raccontato ai carabinieri che gl istavano metter

le manette. E luiaveva

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press LJfE09/11 /2009

ll1vOC RL,àgn a

Ravenna

Mordano: causa scontroper aver bevuto troppo

MORDANO - Guidava completamente ubriaca e ha finito la su acorsa contro un'altra vettura, fortunatamente senza gravi conse-guenze . E' successo a una 3lenne di Massa Lombarda che vers ole 19.35 di sabato sera al volante della sua Renault Modus hatamponato una Skoda lungo la provinciale Selice all'altezza del -la fabbrica Cerim, nel territorio del Comune di Mordano . Unasignora di 49 anni, anche lei di Massa Lombarda, procedeva ver-so Imola e a un certo punto ha inserito la freccia per svoltare asinistra nel giardino di un'abitazione privata . Ma la donna cheviaggiava dietro di lei, in preda ai fumi dell'alcol (le è stato ri-scontrato un tasso oltre 1'1,5, con il limite massimo consentito d i0,5), le è piombata addosso . Sul posto sono subito intervenut euna pattuglia della polizia municipale e l'ambulanza del 118 . Fe-rite lievi per la signora tamponata, immediatamente trasportataal pronto soccorso . Illesa invece la conducente ubriaca della Re-nault, che si è beccata una denuncia per guida in stato di ebbrez-za, oltre al sequestro penale del veicolo utilizzato e al ritiro del -la patente di guida .

Pagina 7

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'sanzioni . Riduzione del 30%

press LIf1E09/11 /2009

Indennità leggereper chi «sfora»

I sindaci che non rispettano[patto rischiano del proprio. Ne-;li enti locali che arrivano a fineamo con i conti fuori linea part ea falce delle indennità, che taglialel 30% i compensi agli ammini-.tratori . Dieta per tutti, sindaci,assessori e consiglieri, opposizio-ie compresa. A rischiare di più,)erò, è chi lavora con il comune:on contratti precari, e magari ha;ià imboccato una delle vie vers oa stabilizzazione aperte dalle ulti-ne finanziarie. Nei comuni cheforano il patto ogni assunzioneliventa off-limits, compresi i con-ratti coordinati e continuativi, la:ommînistrazione e le altre for-ne dell'iperflessibile mondo del

lavoro per le nuove leve dell'im-piego pubblico. La legge non am-mette eccezioni, e stoppa anche icontratti di servizio con i privat iche possono aggirare il divieto d iassunzione e, appunto, i «proces-si di stabilizzazione in corso» .

Più in generale, gli enti ch eescono dai confini tracciati da lpatto sono costretti a mettere i.. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .

LE ALTRE PENALITÀ

Agli enti che escon odai parametrisi bloccano anch eassunzioni e mutu ie si tagliano i trasferimenti

motori al minimo, a partire dallaspesa corrente . L'anno dopo l o«sforamento» dei vincoli, infatti ,le spese correnti si devono ferma -re almeno il 5% sotto il livello mi -nimo registrato fra 2005 e 2007.Impresa non fac ile, visto che i ntanti comuni (anche per la gene-rosità delle assunzioni nel passa-to) la spesa corrente è rigida, nelsenso che una buona parte se n eva in stipendi del personale e al -tre spese incomprimibili.

Anche di soldi da spendere ,del resto, in quegli enti ce ne sonomeno, perché il mancato rispettodel patto taglia del 5% pure i tra-sferimenti statali. I sindaci senz ail bollino del patto, poi, trovanochiuse anche le porte delle ban-che, perché a loro è vietato anch eaccendere mutui o emettere ob-bligazioni . Per ottenere i finanzia-menti, infatti, oggi bisogna porta -re in banca il «certificato di fedel-tà» ai vincoli di finanza pubblica .

RIPR..̂ 0NZI0 NE RISERVAT A

Il Sole 341('I)IfiS

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press LIf1E09/11 /2009 Il Sole 341('I)IfiS

Investimenti locali in retromarciaFlessioni nei pagamenti fino a oltre il 60% - Al via le trattative con il govern o

Regole e risors e

I meccanismi del patto di stabilità e i tagli ai trasferimenti statali ai comun i

Il miglioramento dei saldi richiesto dai comuni dal patto di stabilit àtriennale (dati in milioni)

LA CURA

Il miglioramento dei saldi rispetto al2007 previsto per i comuni nel prossim obiennio . In %

2010

201 12009

2010 2011

L340

2 .370 4 .14 5

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Si tratta dei milioni di euro che nelloro complesso i comuni sopra i5mila abitanti devono ottenerecentrando gli obiettivi indicati afianco. I miglioramenti dei bilanci sipossono ottenere aumentando l eentrate (quelle tributarie, però,sono bloccate, con eccezione dell atassa rifiuti) o diminunendo leuscite

Gli obiettivi indicati dalla manovra dell'estat e2008 sono espressi in termini di percentuali d imiglioramento da applicare ai saldi (entrat emeno uscite, ma solo di un complesso di voc i

Saldo positivo e patto

considerate rilevanti ai fini del patto) dell'ann onon rispettato di riferimento, cioè i12007. Esempio: un comune

che nel2007ha rispettato il patto ma ha chius ocon un saldo di bilancio negativo per un milion edi euro, dovrà chiudere i12010 con un saldo dimeno 30mila euro (miglioramento del 97% )

Saldo negativo e pattonon rispettat o

110

180

Saldo negativo e patto rispettato

'I

-

* Previsto un meccanismo compensativo, con stanziamenti effettivi nel 2010

Le riduzioni previste nelle entrate dei comuni .Dati in milioni

2009

2010– –

Abolizione dett'Ici sull'abitazione principale

Taglio ai trasferimenti dopo la stretta sull'Ic idegli immobili ex rurali (*)

Le riduzioni delle entrate sono il frutto di du emeccanismi. Nel caso dell7ci sull'abitazioneprincipale si tratta della differenza fra il mancatogettito effettivo egli stanziamenti statali pe rcompensare i comuni. Nel caso dell'Ici per gliimmobili ex rurali e dei costi della politica,invece, i trasferimenti sono stati tagliati per unasomma pari agli introiti che i comuni avrebber odovuto ottenere secondo le stime del governo. Gl iintroiti reali sono stati inferiori, e il taglio èrappresentato dalla differenza fra le entrate -stimate dal governo e quelle realmente ottenute

de iTaglio ai trasferimenti dopo la riduzion e

asti detta politic a

Taglio lineare del fondo ordinari o

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PAGINA A CURA D I

Gianni Trovat iA Dolo, Mirano, Stra e in al-

tri dieci comuni intorno a Ve-nezia la fine di settembre haportato dal cielo una valangad'acqua. Gli agricoltori si son oprecipitati sui campi a calcola-re.il milione e mezzo di danniprovocati dall'alluvione, il pen-siero dei sindaci è corso allecasse dei comuni e lì si è ferma-to: «Maledetto patto!» .

Ad Asti iprogetti di riqualifi -cazione del centro storico de-vono aspettare tempi migliori ;a Lugo di romagna sono finitiai box il centro commerciale equello logistico per portare lemerci dai camion ai treni, aIvrea le manutenzioni straordi -narie agli immobili comunali,in Lombardia il il completa -mento della provinciale n6 . AGenova rinunciano a interven-ti per 8 milioni sull'edilizia sco -lastica e da 4,5 milioni sugli im -mobili comunali, le due vociche dappertutto rappresenta -no le prime vittime della frena-ta. In lista di attesa, soprattut-to, ci sono le imprese che lavo-rano con la pubblica ammini-strazione, che devono armarsidi santa pazienza prima di ve-dere i compensi dei loro lavori.

Colpa, naturalmente, del pat -to di stabilità, che negli investi -menti comunali lascia teorica -mente liberi i progetti, ma poipermette solo una quota pre-stabilita di pagamenti per no npeggiorare i saldi di finanzapubblica . Nei prossimi giorniquesto meccanismo, già criti-cato dalla Corte dei conti cheha anche chiesto alla Consultadi pronunciarsi sulla sua legitti -mità costituzionale, torneràper l'ennesima volta sul banc odegli imputati nelle trattativefra governo e comuni in vistadella fmanziaria . Giovedì scor -so i sindaci hanno messo a ver-bale in conferenza unificatache non si sarebbero più fattivedere nelle sedi istituzionaliin mancanza di un incontr ocon il governo . Addio alla Car-ta delle autonomie e al confron-to sul federalismo fiscale, in-somma; prima ci sono da met-tere a posto i conti .

Anche perché il 2010 chie-de ai sindaci un altro miliardoabbondante (nelle provinc ecambiano i numeri, ma il mec -canismo è lo stesso), dopo un2009 vissuto tutto sul filodell'emergenza. In tanti comu-ni, a prescindere dai soldi rea-li in cassa, il patto aveva inizia-to a bloccare i pagamenti fragiugno e luglio, e il decreto an-ticrisi di agosto ha dovutometterci una pezza sbloccan-do il 4% dei soldi in parcheg-gio forzato nei comuni . Unaboccata d'ossigeno da circ a1,6 miliardi, che quest'anno haevitato il peggio, ma che l'an-no prossimo non è prevista .

I «NO» ALLE REGOLEDa Brescia a Bellun oda Varese a Cremon asono soprattutto al Nor dgli enti che scelgonodi superare i tett i : . .. .

LA PROSPEUIVA

Un «bonus» da 1,6 miliard iha ridotto i dann ima per il prossimo ann oc'è chi teme di dover fermar ei pagamenti prima di giugn o

:

Nonostante il "bonus", co-munque, la situazione è diffici-le già oggi, come mostra la ra-diografia aggiornata degli in-vestimenti dei sindaci. Da quia fine anno ci sono poco più disei settimane utili (da metà di-cembre i pagamenti in genereiniziano a spegnersi), per cuisolo chi ha già raggiunto il90% delle somme pagate l'an-no scorso ha buone chance dipareggiare i livelli 2008 .

L'8o% dei comuni capoluo-go che ha risposto al questiona-rio del Sole 24 Ore è sotto que -sti livelli, e da Varese (che l'an -no scorso era a livelli altissimi)ad Agrigento c'è chi mostraflessioni intorno al 65% rispet-to al 2008 . «E il patto era già unproblema l'anno scorso - ag-giunge Marcello Marconi, re-sponsabile finanza e investi -

menti del comune di ReggioEmilia e coordinatore del cen-tro servizi per la finanza deglienti locali -, per cui il quadro siaggrava se messo a confrontocon gli anni precedenti: nel2001/2007 abbiamo pagato inmedia 1135% in più di oggi, e nel2010 se non cambiano le nor-me dovremo chiudere i rubi-netti prima di giugno» .

A Varese il sindaco leghist aAttilio Fontana, neopresiden-te dell'Anci Lombardia, ha de -ciso che la cosa è insostenibil ee il patto va sforato, e la stess acosa sta per accadere a Bre-scia, la città meno indebitatad'Italia : «Ci abbiamo provat oin tutti i modi a rispettare il pat-to - spiega l'assessore al bilan-cio Fausto Di Mezza (Pd1) -ma è un suicidio politico . Paga-vamo a 6o giorni e ora paghia-mo a 12o, abbiamo bocciato tut -te le richieste degli assessorat ie ora tratteniamo anche i getto -ni di presenza dei consiglieri ,ma alla fine anche il presiden-te Berlusconi dice sempre cheè giusto non rispettare le legg iingiuste» . La "disgrazia" d iBrescia sono i dividendi (quel-lo generoso del 2007, che ha al-zato tutte le basi di calcolo, equello che probabilment emancherà nel 2olo, dopo lamulta europea ad A2A), ma an -che dove non ci sono queste al -talene i conti non tornano . An-che a Cremona il consiglio co -munale ha deciso di buttare amare il patto, e così a Bellunodove hanno scelto di pagar etutto il pagabile quest'annoper provare a rientrare nei ran-ghi l'anno prossimo .

Con i lucchetti alle casse, èovvio che anche i programm ifuturi perdono ogni ambizio-ne.Lo dimostrano i dati sui ban-di locali di opere pubbliche cal -colati da Legautonomie: ne iprimi otto mesi dell'anno i pro -getti comunali in partenza so -no stati 7.320, il 22,8% in menorispetto allo stesso periodo del2008, con una flessione che hafatto perdere per strada lavor iper più di 700 milioni.

gianni.trovati@a Ilsole24ore .co m

© RIPRODUZIONE RISERVAT A

Ha collaborato Eleonora Della Rotta

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Casse in affanno

I pagamenti dei comuni per investimenti ne12009 a confronto con quelli del 2008 : si considerano in linea con l'anno scorso i comun iche ora si attestano al 90% (segnalato in verde nel grafico) dei paga menti 200 8

PagamentiC

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2009*% rispett o

at2008gamenti

Comune

2009*% rispetto

a12008 ComunePagament

i 2009*j% rispetto

al 200 84

e 3 .434 24,8 Forti

28 .869 74,4 Perugia 17 .972

43, 1

Alessandria 13.402 65,1 Frosinone

12.1581

198,8 Pesaro 14 .152 i

110,1

Ancona 18 .040 i

53,8 129 .060 56,1 12.471

76,1 1 pri,

Aosta 12 .125 76,0 14.290 80,4 Pisa 18 .8751

68, 3

Imperia

11.788 71,1 d Pordenone • 20 .666117, 110.301 70,2

Isernia

2 .589 61,8 Potenza 26.7771

100,2Asti 13 .702 77,1

La Spezia

14.278 119,8 Prato 43 .272 :

103, 7Bari 79 .9461 104,4 gLecce 39.171 80,1 Ragusa 13 .826

39,2Belluno 7 .478 183,1

\ Livorno 14 .943 79,7

r

& Ravenna

1 24 .611

84,428 .597 102,6 y

9.307 62,1 Reggio 34 .700

92, 8Bergamo 36 .000 9Í,3

7 .750 39,8 Sassari 35 .059

65,2Bologna 59 .785 58,2

Macera 6.218 74,2 Savona 9 .236

59, 5Brindisi 17.752 62,7

Manto$ 12 .526 92,6

~ r < Siena 29 .677

87,2Cagliari 42.208 60,5

Massa 12 .621 97,0 Taranto 8 .944

73, 3Carbonia 14.977 56,5 e

Messina 32 .046 72,3 Teramo 10.377

91, 2Catanzaro 21 .6361 111,4 1.

417 .947 83,7 Tonno 301 .982

81, 0

14 .596 110,6Modena 49 .829 83,1 Trento* 45 .143

77, 5

Cremona 25 .898 109,7 Napoli 271 .180 72,9 Treviso 24 .247

96, 8

Crot}ne 8 .605 69,1 Novara 12 .284 53,5 Trieste 57.441

68, 3

o 12.465' 73,7 Varese 7 .579

30, 9Nuoro 11.030 94, 0

6 .673 67,4 Padova 75 .950 88,0 Venezia 162 .173

91,6

ra 17 .962 57,6 Palermo 138 .822 122,0 Vercelli 6 .485 !

88,0

Firgnze 108 .300 76,4 Parma 51 .891 71,4

. Vicenza 34.306

89,4

Foia 27.949 65,2 Pavia 9 .776 77,2 Viterbo 5 .128]

98, 7s ]

*) Aggiornati al 4111

Fonte : Dati inviati dai comuni

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press LIf1E09/11 /2009 Il Sole 341('I)IfiS

I1 braccio di ferro

' Si scaldala battaglia da un miliardouando riusciranno a seder -si di fronte a Berlusconi e

remonti (forse già in setti-mana, se la tessitura del ministr odei rapporti con le regioni Fitt oavrà successo) parleranno d i«obiettivi» . Da tre anni è quest ala parola magica della finanza lo -cale, che dopo aver messo nel cas -setto itetti di spesa ha puntato tut-to sui target da imporre ai sald ifra entrate e uscite .

Il risultato finale dipende d acome il comune (o la provincia )hanno chiuso i conti nel 2007:chi ci è arrivato con i conti in ne -ro ha un trattamento (teorica -mente) di favore, perché non de -ve fare altro che mantenere gl istessi livelli di due anni fa (addi-rittura peggiorandoli legger -mente, se non ha macchie su l

uando l'anno scorso èstatocritto il nuovo patto d i

stabilità la sua bandiera è stata l a«meritocrazia», il cui piatto fort esono i «premi» perchi centragl iobiettivi. L'idea ha del geniale, econsiste nel distribuire fra i sindac iconi conti in ordine una somm apari al 70% dei mancati risparmidei loro colleghi fuori patto. Se i«cattivi» mancano gli obiettivi diioo milioni, 7o finiscono nell etasche dei «buoni». Tanto ingegnosfuma alla prova dei fatti, comemostra l'elenco dei «virtuosi»stilato dal ministero dell'Economia.

fronte del patto) . Chi ha chius oin rosso, invece, deve superarele asticelle fissate dalla manovr adell'estate scorsa, che impone aibilanci in difficoltà una cura d acavallo, fatta di miglioramentiprogressivi: nel peggiore dei ca -si, la legge chiede di migliorare isaldi del 48% nel 2009, e de l165% nel triennio .

La distinzione fra buoni e cat -tivi è chiara sulla carta, ma nell arealtà delle casse locali le cose sicomplicano . Chi ha vissuto u n2007 fortunato, ad esempio perun dividendo sostanzioso otte-nuto da qualche società parteci-pata, per pareggiare quel risulta -to deve fare sacrifici maggiori diquelli imposti a chi deve riporta -re verso il pareggio un bilancioin difficoltà. A confondere defi -

Il comune diPalermo, peresempio ,è finito sui giornali per i14o milion ipartiti da Roma per contrastare l avoragine nei conti dell'Amia e perl'aumento straordinario dei tributi .Sulle liste del ministero, invece, ci èf nitoper il premio dai,6 milioni.Sulla stessa lista dei «migliori» èfinita anche Catania: la stessa cittàdove i consiglieri comunali hannocominciato apagarsiun'assicurazioneperprovare aevitare guai se la Corte dei cont iavesse da obiettare sulle decision idi un ente che da mesi balla sull'orl odel dissesto.

mnvamente ie acque ci pensa ngioco delle voci incluse ed esclu->e dai calcoli, che diventa di an-no in anno sempre più cervelloti -:o . Nelle spese correnti il patt omisura gli impegni, ma non i pa-gamenti, per gli investimenti fai1 contrario . Le entrate da aliena-?ioni sono dentro o fuori? Duenorme e svariati interventi dellamorte dei conti non sono riuscitirisolvere il dilemma .Per il prossimo anno, i sindac i

propongono di imporre un mi-glioramento del 6o% agli enti indisavanzo, allentando le rediniper gli altri. «Bello - hanno dett oall'Economia - ma chi mette iboo milioni che verrebbero amancare dal miliardo complessi -vo chiesto agli enti?» .

E il dogma della «immodifica -bilità» dei saldi complessivi, riba -dito da Tremonti anche la settima -na scorsa, che i sindaci non sem-brano però disposti a ingoiare.

9 RIPRODUZIONE PSERVAT AQuei «virtuosi» vicini al dissesto

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Sul piano casa il comune detta leIn sette regioni già scaduto il termine entro cui i sindaci possono definire le modalità per gli intervent i

A CURA D I

Andrea CuriatEleonora Della Ratta

a . C'è chi ha selezionato gli edi-fici in base alla tipologia e chi hadettato limiti specifici, stabilen-do ad esempio che non si potran-no toccare le palazzine in stile Li-berty (Verona e Vicenza) o le ca-se in collina (Bologna), o introdu -cendo un vincolo di altezza massi-ma oltre il Po (Torino). E c'è an-che chi, semplicemente, ha scelt odi applicare la legge regionale co-sì com'è . Il risultato sono regolesumisura in base al territorio, condiscipline diversificate nel giro diqualche centinaio di metri .

L'intesa nazionale sul piano ca-sa, declinata dalle leggi regionali,approda ora nei consigli comuna-li comuni . Ed è proprio alle delibe-re consiliari e agli strumenti urba-nistici comunali che deve fare ri -ferimento chi vuole effettuare la-vori di ampliamento, demolizio-ne e ricostruzione . Quasi ovun-que, le delibere sono state accom-pagnate dalle polemiche paralle-le: da una parte, quanti avrebberovoluto maggiori possibilità di in-tervento ; dall'altra, quanti avreb-bero voluto più tutela per il terri-torio e il tessuto urbano. La verità,probabilmente, sta nel mezzo ,pur tra mille differenze locali.

L'inchiesta del Sole 24 Ore evi-denzia che - nelle sette regioni incui è scaduto il termine assegnat oai comuni per limitare la legge enella provincia di Bolzano - i ca-poluoghi di provincia ad aver deli-ber ato sono 30 su 47 (31 su 57 se s iconta anche la Toscana, la cui leg-ge però non chiama i comuni a

pronunciarsi) .La maggior parte dei comun i

capoluogo che ha deliberato, hadeciso di specificare le aree incui il piano casa non può essereapplicato . «Nel nostro territorio

0 RIPRODUZIONE RISERVATA

e sovracomunale, con prevalenzaabbiamo deciso di tutelare la zo-

di attività industriali» .na a ridosso del margine del Po, a

Discorso simile per gli edificirischio idrogeologico, e l'area a

di interesse storico, come i palaz -sud della città, per la sua valenza

zi anni 30 di Bergamo. Spesso iambientale - spiega Roberta Fu-

vincoli sono differenziati in bas esari, assessore all'Urbanistica

alla destinazione degli edifici, co -del comune di Ferrara -. Inoltre

me nel caso di Rovigo: «Le abita-tutte le Dia prevedono un passag-

zioni devono rispettare solo la sa -gio preventivo in commissione

goma e il numero di piani fuori ter-qualità» . Il via libera della com-

ra, ma il piano casa è esteso a tuttomissione ambientale, peraltro, è

il territorio comunale-spiegaFe -richiesto da tutti i comuni capo-

derico Pugina, responsabile dell aluogo dell'Emilia Romagna. Nel-

sezione edilizia privata del comu -la maggior parte delle delibere

ne - mentre l'ampliamento non ècomunali, le restrizioni riguarda-

consentito ai parchi commercial ino le aree da tutelare, come la ri-

e agli stabilimenti industriali o ar-viera di Rimini, le aree verdi di-

tigiani rumorose o inquinanti» . Echiarate patrimonio ambientale ancora, il comune di Casteggioa Perugia . Ma i vincoli, come mo-

(Pavia) ha esteso la tutela del cen-stra il caso di Milano (si veda Far- tro storico, già prevista dalla leg-ticolo a fianco),possono annidar- ge, anche alle zone attigue ch esi anche in una defizione appa- hanno «elementi di coerenz arentemente innocua come quel- morfologica e ambientale» .la di "zona" urbanistica.

Da segnalare, infine, che in al-Anche i piccoli centri si sono

cune città il problema era statodati da fare, ma l'impressione è già affrontato da tempo, anche s eche nelle realtà più piccole sia sta-

non sempre con lo strumento del-to difficile predisporre in tempo la deroga (si veda l'articolo a de-le delibere. Su un campione di 42 strasulcomune diModena) .APecomuni, 14 hanno approvato una rugia è prevista dal 2ooa la possibi-delibera comunale, e sette di que-

lità di ampliare gli immobili fino asti hanno deciso esclusioni di par-

250 metricubi, con le stesse limita-ti del proprio territorio . Il comu- zionicheilcomunehaoraapplica-ne di Maranello (Modena), ad to alla legge regionale . Sesto Ca-esempio, taglia fuori alcune aree lende, Casteggio, Felizzano, inve-specifiche di valore naturale e am- ce, consentivano già in passato d ibientale, come il torrente Tiepi- aumentare i volumi nella misur ado, ma anche gli «spazi collettivi del 20 per cento . Anche questa èe gli ambiti specializzati per attivi-

l'autonomia comunale .tà produttive di rilievo comunale

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L'inchiesta del Sole 24 Ore

LOMBARDIA I PICCOLI CENTRI, . .PROVINCIA DI BOLZANO 1 Su 1Tutela per le Alpi. Il comune di Bolzanoapplica la delibera provinciale tagliand ofuori le zone di bosco e verde alpino .

Indagine su un campione di 42comuni con popolazion ecompresa tra mille e 20mil aabitanti in otto regioni e nellaprovincia autonoma di Bolzan o

Scelte in tutte le città . Milan oci è arrivata su l filo di lana (14ottobre, scadenza ill5) ma tuttii capoluoghi di provincia dellaLombardia hanno pres oposizione sulla leggeregionale. Va rese, peresempio, esclude l'areaferroviaria già sottoposta ariqua lificazione. Lodi, invece,impone di reperire parcheggi everde privato per chi fa i lavori

Comuni capoluogo di provincia che hann odeliberat o

Regioni in cui il termine assegnato dalla legg eai comuni è scaduto

Regioni in Cui il termine non è ancora scadut o

Regioni che non hanno ancora la legg eLa Valle d'Aosta non dà ai comuni la possibilit àdi limitare l'applicazione della legge 14 aelibere

I comuni che hanno approvatouna delibera di consiglio comuna-le per recepire la legge regionalesul piano casa sono 14 su 42

PIEMONTE 1 Su 8 •---

Solo Torino decide. L'unicoad aver deliberato, in sens orestrittivo, è il ca poluogo.

Sconti e aree escluse. Tra i capoluoghi, solo Venezia non hadeliberato, ma ovviamente la specificità della Laguna esclude i lpiano casa. Tra le altre città, Verona tutela le ville Liberty e iparchi, mentre Rovigo estende gli interventi su edifici residenzial ia tutto i I territorio cittadino, così come Belluno, che prevede un osconto del 20% sugli oneri per gli interventi di bioedilizia.

Prato apripista . Anche se la legge no nchiede ai comuni di pronunciarsi, Pratoha Limitato la tipologia di lavori.

19 bonus previsti.e I comuni che prevedevano giànei propri strumenti urbanisticipossibilità dia in p li a mento volo me-trico in zona agricola o residenzia-le, anche se non sempre in derogaal piano regolatoresono19 su 4 2

--EMILIA ROMAGNA 8 su 9

Premi ai lavori verdi. Parma abbassa gli oneri d iurbanizzazione da l20 a130%a seconda della class eenergetica dell'edificio . Forti adotta poche restrizioni, fort edella normativa comunale che fin dal 2002 prevedev aa mpliamenti del25 per cento . Rimini esclude tutta l'are a

costiera, mentre Reggio Emilia taglia fuori gli edific icompresi nella Rete natura 2000 . Unico anon aver deliberato èilcomunedi Piacenza . esclusioni

t comuni che hanno escluso l apossibilità di effettuare gli interventi del piano casa su parti de lproprio territonosono 7su4 2

Bonus singolo.Terni ha accoltosenza limitazion ila legge. Perugiavietai lavori a ch iha già ampliato lacasa di 250 metricubi con le regolecomunali de l2002 .

Nessuna decisione. Potenza eMatera non hanno pres oposizione sulla legge regionale. PUGLIA O su 6

Il rebus-data. Nessun comuneha deliberato. La regione ha datouna proroga (ma solo s u b i t o ).

5 sconti

e I comuni che hanno deliberat osconti sugli oneri di urbanizzazio-ne per chi effettua i lavori discipli -nati dal piano casa sono 5 sa 42

Rito ambrosiano

Milano si concentrasul cambio d'usoGuido A . Inzagh i

g e poche "villette" cuiapplicare gli ampliamenti e

gli stringenti vincoli civilistici(regole condominiali, rispett odelle distanze) fanno sì che aMilano l'interesse per il pianocasa si sia concentrat osulla sostituzione edilizia :la cosiddetta "rottamazione "dei fabbricati privi di qualit àintrinseca, ma dotati di locatio ne volumetria interessanti .

Secondo i quesiti pubblicat isul sito della regione e secondogli indirizzi comunali, le zonea prevalente destinazioneresidenziale in cui è possibilerealizzare fabbricati residenziali ,al posto degli edifici produttiv io non abitativi sono soloquelle definite dal Prg com e«residenziali» oterziarie-amministrative.

l'edificio produttivo. La lettura."ampia" della norma èavvalorata anche dal fatto chela deroga per larottamazione -diversamente dagli altr iincentivi - consente d imantenere la volumetri aesistente anche se superadel 50% il limite di densitàedilizia previsto per la zona.

Secondo le amministrazioni ,quindi, non sarebbe consentit oriqualificare all'uso residenzial equei fabbricati che, per quantoaffogati nel tessuto residenziale,ricadono in zona funzional e«I» (produttiva) .

Due esempi su tutti: nell azona dei Navigli sono present idiversi insediamenti produttividismessi che potrebbero esser eriqualificati all'uso residenziale ,che è ormai la caratteristicaprevalente dell'ambito, ma sol oseguendo la lettura "ampia" .Al contrario, in zona Ripamonti,ci sono insediamenti dismessi i nzona terziario-amministrativa,che possono essere convertitianche secondo la letturacomunale.

Un'interpretazione restrittiv adella legge regionale n.13/2009 ,che testualmente fa riferimentosolo al contesto in cui è ubicatoil fabbricato (che deve essereprevalentemente residenziale)e non alla destinazion eurbanistica di Prg . In particolare ,per la sostituzione edilizi ada produttivo a residenziale(articolo 3, comma 3, secondoperiodo) la norma non richiamale previsioni del Prg/Pgt ,giustificando quindi ilriferimento al contesto reale(non giuridico) in cui ricade

LE «SOSTITUZIONI »

Palazzo Marino sposa la tes idel Pirellone, limitandoil passaggio da produttiv oa residenziale nei quartier ia prevalenza abitativa

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Rito emiliano

A Modena le villettesi ingrandivano' iàCristiano Dell'Oste "corne" costruire) .

Il comune di Modena no nstabilisce una volumetria o unasuperficie edificabile. Pianificae individua, invece, per ogniambito territoriale la capacitàinsediativa espressa in numerodi alloggi, indicando lasuperficie utile massima di ogniunità,(ad esempio, too metriquadrati) .

Fin qui, niente di clamoroso.Anche perché chi costruiscetende sempre a sfruttare tutto lospazio realizzabile. Ma per l ecostruzioni mono o bifamiliar i

Raccontano a Modena chequalcuno abbia sorriso ,

leggendo per la prima voltal'intesa sul piano casa. «Qui no nsi inventa niente!», Si diceva ( eforse si dice ancora) tra gliaddetti ai lavori. Complicel'autonomia locale in materia diedilizia, la possibilità diingrandire le villette esiste giàda qualche anno.

Il caso modenese non èisolato, ma merita di esser eraccontato per capire come ci siarriva, tramite l'incrocio di varilivelli regolamentari: il Psc(piano strutturale comunale,equivalente emiliano del pian oregolatore generale), il Po c(piano operativo comunale, ch edice "dove" e "quanto" si pu òcostruire) e il Rue (regolament ourbanistico edilizio, che indica

non viene prevista unametratura massima. «Per questotipo di edifici l'ampliamento eragià possibile da una decinad'anni, sia in sopraelevazioneche in orizzontale», spiegaAlessio Ascari, a capo de lservizio comunal etrasformazione edilizia . «Ferm erestando ovviamente -prosegue - le regole fissate dalcodice civile e le normeigienico-sanitarie» .

Il ricorso all'ampliamento, inpassato, a Modena è stat opiuttosto limitato, forse ancheperché non poteva essere usat oper creare nuove abitazioni. Lalegge regionale 6/2009, però,potrebbe allargare la plate adegli interessati : permette diingrandire anche gli edific iplurifamiliari con superfici eutile lorda non superiore a 35 0metri quadrati ; e consente d irealizzare nuove abitazioni conl'ampliamento, purché sianoalmeno di 5o metri quadrati esiano destinate per almeno diec ianni alta locazione a canonecalmierato .

CONFINI APERT IL'iter era previst oda anni nei piani urbanistici :unica innovazion ela possibilità di costruirealloggi in ampliamento tG RIPftODII7{( E RISCRVAI

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press LIf1E09/11 /2009 Il Sole 341('I)IfiS

Un'altra deroga sulle liberalizzazion i

Affidamenti in house salvicon la cessione del 40%

Per mantenere l'affida-mento in house oltre il 2011 gl ienti locali dovranno cedere al-meno il 40% del capitale dellasocietà a un socio privato ope-rativo, scelto con gara .

Le modifiche del Senatoall'articolo 15 del Dl 135/200 9determinano trasformazioniimportanti alla riforma deiservizi pubblici locali .

Nel testo originario la pre-visione (comma 8) sul perio-do transitorio stabiliva che l egestioni in essere al 22 agosto2008 affidate in house secon-do i princìpi comunitari sa-rebbero cessate al 31 dicem-bre 2011 improrogabilmente ein modo automatico ,

I presupposti e il termine ri-mangono nella versione emen-data, che però è integrata conla possibile alternativa dell acessione del 40%, che salva l'af-fidamento fino al termine delcontratto . La cessione deve av-venire entro il 31 dicembre 2o11attraverso le modalità di cui al -la lettera b) del comma 2 .

Gli enti locali, quindi, pos-sono mantenere in capo all'at -tuale soggetto affidatario "i nhouse" la gestione di un servi -zio pubblico a rilevanza eco-nomica nell'arco di durat aprevisto dal contratto di servi -zio, ma devono mutare la na-tura stessa della società.

La gara per la cessione del40% del capitale deve averead oggetto, al tempo stesso, la

qualità di socio, l'attribuzionedi «specifici compiti operati-vi» e l'attribuzione dei compi-ti operativi connessi alla ge-stione del servizio .

Le società in house, insom-ma, devono trasformarsi dainteramente pubbliche in sog-getti misti .

La disposizione presenta, pe-raltro, profili molto compless iin chiave attuativa, in quanto :

a) se la società è affidatariadi più servizi (ad esempio unamulti-cervice operante in piùsettori), il socio privato do-vrebbe essere in grado di ope -rare nei vari ambiti;

b) la gestione in essere puòessere conservata con riferi-mento alla scadenza originaria-mente prevista nel contrattodi servizio, ma non oltre (e intal senso il socio privato dovr àessere messo in grado di valu -tare la convenienza dell'intera-zione a tempo determinato).

Le scadenze delle gestio-ni in essere per le societ àquotate in Borsa sono stat einvece oggetto di una modi -fica rilevante, che ne ha atte-nuato l'impatto .

Lo stesso comma 8 del ri-modulato articolo 23-bis sta-bilisce ora alla lettera d) ch egli affidamenti diretti assenti-ti alla data del 1 2' ottobre 2003a società a partecipazion epubblica già quotate in Bors aa tale data e a quelle da ess econtrollate ai sensi dell'arti-

colo 2359 del codice civile,cessano alla scadenza previ-sta nel contratto di servizio.A una condizione: che la par-tecipazione pubblica si ridu-ca anche progressivamente ,attraverso procedure ad evi-denza pubblica ovvero form edi collocamento privato pres-so investitori qualificati eoperatori industriali, a unaquota non superiore al 40%entro il 30 giugno 2013 e non

. .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .

ELa quota di minoranzavenduta a un socio privat oevita la scadenza automatic adei contratt ia131 dicembre 201 1 :

superiore al 30% entro i131 di -cembre 2015; ove queste con-dizioni non si verifichino, gliaffidamenti cessano improro-gabilmente e senza necessit àdi apposita deliberazion edell'ente affidante, rispettiva-mente, alla data del 30 giugno2013 o del 31 dicembre 2015 .

La norma supera quindi iltermine unico del 31 dicembr e2012, originariamente previ-sto dall'articolo 15 del decretoRonchi, consentendo un'otti-mizzazione delle strategie perla dismissione delle quote .

Al. Ba .RIPRODUZIONE RISERVATA

Pa • ina 15

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press LIf1E09/11 /2009 Il Sole 341('I)IfiS

Difensore civico :la nomin aè valid asolo se motivata

Salvatore Dettor i

L'Anci intende rilancia-re il dibattito sul rafforza-mento normativo del difen-sore civico, una figura su cuisi è espresso il Consiglio diStato in questi giorni nellasentenza 6394/2009 . La pro-nuncia affronta le modalitàdi elezione dell'ombudsman ,e sottolinea che la natura poli-tica della scelta non esclud el'obbligo di motivazione .Trattandosi di una procedu-ra selettiva, l'ente deve moti-vare la sua determinazioneper rendere conto del suooperato ai cittadini .

I giudici ricordano, inol-tre, che in una vicenda per al-cuni profili analoga il Cga Si-cilia aveva rimarcato che i lconsiglio comunale nellascelta tra più candidati è te-nuto valutare il curriculu mdi ciascuno per garantire l'in-dipendenza, l'obiettività el'equilibrio di giudizio de lsoggetto che scelto .

L'istanza del consigliere,e L'articolo 1, comma340 dellalegge n. 311/2004 ha stabilito che,a decorrere dal 1 °gennaio 2005,per le unità immobiliari urbane diproprietà privata a destinazion eordinaria la superficie diriferimento, ai fini della Tarsu, nonpuò essere inferiore all'80% dellasuperficie catastale. Il Comune haproceduto in tal senso ma unconsigliere comunale h acontestato la procedura seguit adall'amministrazione rivolgendos ial difensore civico.Può un consigliere comunale ch enon è direttamente interessatocome cittadino rivolgersi a ldifensore civico ?

Le funzioni del difensore civico ,sono stabilite dallo Statuto atermini dell'articolo 11 del Tuel .In ogni caso la legge ha attribuit oa quest'Istituto un ruolo d igaranzia dell'imparzialitàe del buon andament odell'amministrazione . È prepostoalla tutela non giurisdizionale de idiritti e degli interessi deicittadini, delle associazioni edelle formazioni sociali ch eoperano nel Comune, oltre aprovvedere alla tutela degliinteressi collettivi e diffusi dell acomunità e dei suoi componenti .E in questo ruolo specifico d igaranzia non gli è impedito d iaccogliere anche le esigenz emanifestate da un consiglier ecomunale, nella sua veste di

cittadino che chiede la tutela diinteressi collettivi riferiti ad un adeterminata categoria di utentidel servizio pubblico .

L'uso della denominazion eUn Consigliere unico eletto della

lista ha costituito un gruppoconsiliare con unico componente .Successivamente è stuto espuls odal partito e intende mantenere unautonomo gruppo denominato :"Difensore Civico verso il partito de icittadini perla libertà". L'Ufficio dipresidenza solleva dubbi riguardoalla dizione "difensore civico",in quanto potrebbe costituir emotivo di equivoci e confusione,richiamando la figura definitadall'articolo 11 del Dlgs n .267/2000 . Si chiede un parere inmerito.

La qualifica di difensore civico èattribuita dall'articolo 11 dat Dlgsn .267/2000, ad un istitut ogiuridicamente rilevante ,preposto all'esercizio dell efunzioni stabilite dalla legge . Irapporti del difensore civico co nil consiglio comunale devon oessere disciplinati dallo statuto .La carica di difensore civico èincompatibile con quella d iconsigliere comunale del comun enel quale la stessa è esercitata . I lcomma 3, articolo 11 attribuisc eal difensore civico le funzioni d icontrollo eventuale sugli attidegli organi del comune ,compreso il consiglio, di cui

all'articolo 127 del Tuel, funzion idalle quali consegue taleincompatibilità . Pertanto l adefinizione di "difensore civico "non può essere assunta da u nconsigliere comunale o da ungruppo consiliare, essendoattribuita dalla leggeesclusivamente all'uffici oistituito secondo quanto previstodall'articolo 11 citato ed a lsoggetto che allo stesso ènominato, indipendent edall'ente, avente i requisit iprevisti dallo statuto e con lemodalità dallo stesso stabilite.

«Il Sole-24 Ore del lunedì »pubblica in questa rubrica un aselezione delle risposte fornit edall'Anci ai quesiti (che qu iappaiono in forma anonima) degl iamministratori locali . I Comunipossono accedere al servizio«Anci-risponde» — solo se sonoabbonati - per consultare l abanca dati, porre domande ericevere la risposta, all'indirizz oInternet Web www.ancitel.it. Iquesiti non devono, però, essereinviati al Sole-24 Ore . Pe rinformazioni, le amministrazionipossono utilizzare il numero ditelefono 06762911 o l'e-mai l«[email protected]».

)ancitel

CU RIPROI,WIONE RISERVATA

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press LIf1E09/11 /2009 Il Sole 341('I)IfiS

n caso di richiesta dell'ente, consulenze da rendere in 10 giorni sui concorrenti da escludere

L'Authority «filtra» le controllatePareri preventivi sull'ammissibilità nelle gare degli appalt i

Alberto BarbieroL'autorità per la vigilanz a

sui contratti pubblici può esse -re chiamata a valutare se unconcorrente in una gara di ap-palto sia sotto l'influenza di unaltro partecipante alla stess aprocedura selettiva.

Le disposizioni introdott edall'articolo 3 del Dl 135/2009per consentire alle stazioni ap-paltanti di riscontrare l'effetti-vità delle situazioni di control-lo tra imprese (in attuazion edella sentenza della Corte d iGiustizia CE C-538/o7 del 1 9maggio 2009) sono state raffor -zate da alcuni emendamenti alDdl di conversione (approvatoin prima lettura dal Senato) ,che coinvolgono l'Authoritycon un ruolo consultivo .

La disposizione definisce unsistema articolato di verifica,che integra l'articolo 38 del codi -ce dei contratti pubblici, indivi-duando come condizione ostati-va a contrattare la posizione de lconcorrente che si trovi, rispettoad un altro partecipante alla stes -sa procedura di affidamento, i nuna delle situazioni di controllopreviste dall'articolo 2359 del co -dice civile, o in una qualsiasi rela-zione, anche di fatto, se la relazio -ne rende le offerte imputabili adun unico centro decisionale

I soggetti che intendonoprendere parte ad una gara diappalto devono quindi chiarir ela loro situazione nel moment oin cui esplicitano il possesso

dei requisiti di ordine generale .In questa prospettiva l'articolo3 del decreto Ronchi disciplinagli strumenti per rappresenta -re la condizione del partecipan-te rispetto ad altri concorrenti .

Il neo-introdotto articolo 38,comma 2 dell'articolo 38 del codi-ce dei contratti pubblici stabili-sce infatti che l'impresa che vuo lconcorrere alla gara deve dichia-rare di non essere in una situazio -ne di controllo di cui all'articolo2359 del codice civile con nessunpartecipante alla stessaprocedu-ra, oppure di essere in una situa -zione di controllo e di aver for-mulato autonomamente l'offer-ta, con indicazione del concor-rente con cui sussiste il legame .La dichiarazione , è corredata daidocumenti utili adimostrare cheil controllo non ha influito sull aformulazione dell'offerta, inseri -ti in separata busta chiusa .

La stazione appaltante dev e'escludere i concorrenti per i qua -li accerta che le offerte sono im -putabili a un unico centro deci-sionale, sulla base di elementiunivoci. Rispetto a questi dati l eamministrazioni possono fare ri -ferimento ai parametri nel tem-po elaborati dalla giurispruden-za come la coincidenza di sogget -ti con poteri di amministrazion ee direzione delle imprese, la for -malizzazione di garanzie pressola stessa assicurazione con riferi-menti contrattuali e temporaliprogressivi o l'invio delle offert edallo stesso ufficio postale, con

giorni dalla ricezione della ri-chiesta, se risulta dubbia l'in-fluenza della situazione di con-trollo sulla formulazione dell'of-ferta . Il termine dei io giorni fascattare il silenzio assenso .

La rilevanza della situazionedi controllo è comunque riferitasolo al rapporto tra concorrenti,mentre in caso di avvalimento direquisiti l'articolo 3 del D l135/2009 ha abrogato laprevisio -ne dell'articolo 49 che estendevail limite anche alla relazione trapartecipante e impresa ausilia-

raccomandate in sequenza.La norma stabilisce peraltr o

che la verifica e l'eventualeesclusione siano disposte dopol'apertura delle buste contenen-ti l'offerta economica, sancend oquindi la necessità della conclu-sione del percorso digaraperpo-ter acquisire tutti gli elementi .

Il Ddl di conversione ha previ -sto un ulteriore strumento di ga -ranzia per le stazioni appaltan-ti, che potranno richiedereall'Authority un parere preven-tivo, da rendersi entro dieci

ria, eliminando l'incongruenza .Le disposizioni introdotte dal

decreto Ronchi devono esser eapplicate alle procedure i cuibandi o avvisi con cui si indiceuna gara sono pubblicati succes -sivamente alla data di entrata invigore dello stesso decreto, non -ché, in caso di contratti senzapubblicazione di bandi o avvisi ,alle procedure in cui, alla data dientrata in vigore del decreto ,non sono ancora stati inviati gliinviti a presentare le offerte .

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Sotto osservazione

I rapporti controllante-controllata negli appalt i

Può sussistere, ma la situazione non deve incidere sulla formulazionedelle offerte da parte dei concorrenti

i

E a carico del concorrente, che deve presentare una serie di documentiutili a dimostrarlo

Possono essere risolte dalla stazione appaltante chiedendo un parer el all'Avcp. Se il parere non viene reso entro dieci giorni, si intende

In senso favorevole per il concorrent e

La stazione appaltante deve escludere i concorrenti per i quali accerta

che le relative offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale, isulla base di elementi univoc i

la verifica delle situazioni di controllo e l'eventuale esclusione de i

concorrenti assoggettati ad influenza determinante devono essere

sviluppate dopo la presentazione delle offerte economiche

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press LIf1E09/11 /2009 Il Sole 341('I)IfiS

Tribut, Il prelievo sui rifiut i

Nuovo rinvio per la Tia delle impres eGiuseppe Debenedetto

È stata prorogata di altri seimesi l'entrata in vigore della nuo-va tariffa rifiuti per le attività eco-nomiche, che da febbraio 2010 do -vrebbe costituire l'unica forma d itassazione per i produttori di rifiu -ti assimilati agli urbani. Lo preve -de un emendamento al disegno d ilegge di conversione del Dl135/2009, approvato il 4 novem-bre scorso dal Senato. Il provvedi -mento passa ora all'esame dell aCamera per l'approvazione defi-nitiva e non dovrebbe subire mo-difiche, visti i tempi ristretti per l aconversione in legge.

Il Dlgs 4/2008 ha modificato l'ar -ticolo 195 del codice dell'ambien-te, stabilendo l'obbligo per tutti icomuni di applicare, entro un an-no (cioè entro i113 febbraio 2009) ,

un'unica forma di tariffazione pe ri rifiuti assimilati che gli operator ieconomici conferiscono al gesto-re del servizio . Tuttavia la discipli-na del nuovo prelievo si è subito ri -velata lacunosa e di difficile attu azione. Si parla di tariffa per quant i-tà conferite, che deve includereuna parte fissa e una variabile non-ché una quota dei costi dello spaz-zamento, ma non si prevede nullain ordine alle componenti dei co-sti .Inoltre la tariffa deve coprire in-

CAL I

Il rimando del termin eintrodotto dalSenatoprevede l'avviodel sistema della tariffadal febbraio 2010

teramente i costi, anziché gradual-mente come per la Tia del Dlgs152/2006 . Dal punto di vista gestio -nale, il Dlgs 4/2008 chiama in cau -sa direttamente i comuni, che do-vranno determinare la nuova tarif -fa, anziché gli Ato previsti dal Dlg s152/2006, quindi presenta anch eevidenti problemi di coordina-mento con lo stesso codice am-bientale . Non è chiaro altresì chideve riscuotere l'entrata - se il co-mune o il soggetto gestore del ser-

.. .. .. .. . .. .. . . .. .. . .. . .. .. .. . . . .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .

Rimangono i problem idi coordinamento normativ osulle modalità e sui soggettiche devono effettuarela riscossione dell'entrata

vizio - e con quali modalità'.In sostanza la nuova tariffa per i

produttori di rifiuti assimilati è dif-ficilmente applicabile, almenoper i comuni in regime Tarsu dalmomento che solo la Tia presente-rebbe tuttii requisitiminimi previ-sti dal Dlgs 4/2008. Peraltro la pre -visione normativa non sembracontenere tutti gli elementi essen-ziali del nuovo prelievo e quindipotrebbe prestare il fianéo a even-tuali censure di incostituzionalit àper violazione dell'articolo 23 del -la Costituzione (riserva di legge) ,dal momento che i limiti entro iquali la tariffa deve essere "deter-minata dall'amministrazione co-munale" appaiono vaghi e indefi-niti, difficilmente colmabili attra-verso una regolamentazione co-munale che non sia semplicemen-

te integrativa della fonte primaria.Non a caso il legislatore ha rite-

nuto necessario far slittare, perben due volte, l'entrata in vigor edella nuova tariffa : prima con l alegge 13/2009 che ha rinviato l apartenza al 13 agosto 2009 e or acon la legge di conversione del D l135/2009, che differisce a113 feb -braio2010 l'attivazione del nuovosistema. Occorre comunque evidenziare che la seconda prorogainterviene quando i termini perl'applicazione del nuovo preliev osono ormai scaduti da oltre tr emesi . In realtà non dovrebberosorgere problemi di "vuoto" nor-mativo perché anche se nell'esta-te scorsa i comuni fossero stati ingrado di regolamentare la nuovatariffa, l'entrata in vigore sarebb ecomunque slittata al 1° gennaio2010 in virtù dell'articolo 52 Dlg s446/97. In disparte il fatto che sa-rebbe impensabile introdurre incorso d'anno una forma di tassa-zione diversa sugli stessi soggetti,

cosa che avrebbe creato ulterioricomplicazioni di naturagestiona-le, oltre che di tipo applicativo .

Problemi che - come è stato gi àevidenziato (si veda Il Sole 24 Or edel 5 ottobre) - non è possibile ri-solvere con una proroga al 2010 ,che serve solo a tamponare la si-tuazione attuale senza fornire al -cuna soluzione concreta sul futu-ro del prelievo. È necessario per-tanto che Governo e Parlament ointervengano urgentemente perdefinire le forme di tassazione su irifiuti anche alla luce della recen-te sentenza 238/09 della Corte co-stituzionale. Ormai sul tappeto so-no state poste tutte le question i(compresa quella del rimbors odell'Iva indebitamente versata) ,ma enti locali e contribuenti nonhanno ancora ricevuto risposteconcrete dal Governo, che a quan-to pare continua a prendere tem-po nonostante le sollecitazioni didue interrogazioni parlamentari .

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Indir'.- .

Mancano le norme attuative

press LIf1E09/11 /2009

Limiti ancorain cerca di criteri

A oltre un anno dall'entra-ta in vigore del Dl 112/2oo8 gl ienti locali si stanno ancorachiedendo come applicare la ri -duzione dell'incidenza percen-tuale delle spese di personal erispetto alle spese correnti pre -viste dall'articolo 76, comma 5 .

In risposta a diversi quesit iinoltrati alle sezioni regional idella Corte dei conti si è dappri-ma avuta l'impressione ch el'obbligo scattasse immediata-mente anche senza l'approva-zione del Dpcm attuativo ; suc -cessivamente è stata dat aun'interpretazione più nell adirezione della norma di prin -cipio da rispettare in una con -dotta prudenziale. Quest'ulti-ma sembra l'unica via percorri-bile, confermata anche dal fat-

to che nei questionari predi -sposti dalla Corte dei contiper il controllo sui bilanci de -gli enti locali l'indice non siastato per nulla monitorato .

Molti sono ancora i dubb iche circondano la norma. Pri -mo: gli enti locali avevano dav-vero bisogno di un altro para -metro di riferimento per laridu -zione della spesa di personale ?La percentuale richiesta, in re -altà, può essere ridotta sola -mente con due operazioni : o di -minuendo il numeratore, le spe -se di personale, oppure incre -mentando il denominatore . L aprima azione è già presente ne lnostro sistema, con il comma557 della Finanziaria del 2007 .La seconda possibilità, quell adi aumentare le spese correnti,

è una logica aberrante che no nvale la pena nemmeno di pren-dere in considerazione .

Oggi in realtà la disposizioneappare superflua o comunque ,spesso, di impossibile realizza -zione. Ci sono enti che, pur ridu -cendo la spesa di personale, sitrovano con una percentualepiù alta rispetto al passato sol operché hanno anche (virtuosa-mente) ridotto le spese corren-ti. Qualcosa non va, e occorrechiarirlo il prima possibile.

Gli altri due dubbi sono piùapplicativi : quale anno è daprendere come riferiment oper ridurre il parametro? Nes-suna indicazione e quindi, an-cora una volta, gli enti dovran-no fare da sé. Inoltre ci si chie-de a cosa faccia riferimento i lconcetto di «spesa di persona-le» del numeratore; all'inter-vento oa del bilancio, comeda sempre fatto per la verifi-ca dei parametri di deficitarie -tà, oppure a quello calcolat ocome da comma 557 ?

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Il Sole 341('I)IfiS

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EsternaUzzazìoni . Le regol e

press LIf1E09/11 /2009 Il Sole 341('I)IfiS

Niente distacchialle partecipate

Gli enti che costituiscon odelle società devono adottareprovvedimenti di trasferimen-to delle risorse umane, strumen-talie finanziarie e di conseguen -zanon possono ricorrere ad isti -tuti come il distacco o il coman-do del personale dipendente .

Il caso sottoposto alla Cort edei conti Lombardia (parere640/2009) è quello di un comu-ne che intende costituir eun'azienda speciale per la ge-stione dei centri di formazioneprofessionale . La legge regio-nale 19/07 impone che quest eattività siano destinatarie dipersonalità giuridica e autono-mia statutaria . A questo puntoil comune si trova di fronte alladomanda su come gestire il tra-sferimento del personale .

I giudici contabili ritengonoche l'ente non possa sottrarsi a lvincolo imposto dall'articolo 3 ,comma 30 della Finanziaria2008, che prevede l'adozione d iprovvedimenti di trasferimen-to delle risorse umane, finanzia -rie e strumentali in misura ade -guata alle funzioni esercitat emediante i soggetti esterni e l anecessità della corrispondent erideterminazione della propri adotazione organica. Questa nor -ma si integra con l'articolo 76 ,

comma 1, del Dl 112/2008, che farientrare tra le spese del perso -nale degli enti soggetti al pattoanche tutti i dipendenti a variotitolo utilizzati dall'ente local esenza estinzione del rapportodi pubblico impiego in struttur ee organismi partecipati o facen -

ti capo all'ente locale. L'intent oè evidente: superare le situazio-ni di comando o distacco che gl ienti hanno realizzato negli ulti -mi anni anche a fini elusivi dellenorme, con un'esternalizzazio-ne non completa con il persona -le che rimaneva comunque in Icapo all'ente locale .

In passato la sezione lombar-da (parere 21/2006) aveva giàprecisato che l'istituto del co-mando non è utilizzabile comemezzo di dotazione di persona -le di società pubbliche . Con ilnuovo parere si rafforza la posi-zione precisando che il ricors oal comando o distacco del perso-nale dipendente viola l'articol o3, comma 30, della Finanziaria2oo8, e che quindi il processo diesternalizzazione deve sempreessere basato su un piano econo-mico-finanziario pluriennale iche consenta alla costituend asocietà di disporre di risorseumane, finanziarie e strumenta -li per garantire una gestione effi-cace ed efficiente dei servizi .

Ri,RODUZIONE RISERVATA.

Pa • ina 16

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press LIf1E09/11 /2009

Il Sole 341('I)IfiS

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I magistrati contabili verificano il rapporto con entrate e spese corrent i

Spesa di personale al doppio tes tSe aumenta, dopo i questionari sui bilanci si attiva la Corte dei cont i

PAGINAA CURA D IGianluca Bertagna

Iniziano a pervenire aglienti le prime osservazioni daparte delle sezioni regional idella Corte dei conti sui que-stionari relativi al bilancio diprevisione 2009 .

Come sempre negli ultimianni, la parte relativa all espese di personale assumeun rilievo particolare rispet-to alla verifica della sana ge-stione finanziaria .

Di conseguenza all'ent eche registra negli stanziamen-ti del bilancio 2009 una spesamaggiore rispetto a quelladell'anno 2oo8 i giudici conta -bili di alcune regioni, in pri-mis il Veneto, richiedono ul-teriori informazioni.

E innanzitutto da rilevareche l'anno di riferimento sia an-cora quello precedente, nono-stante proprio gli stessi questio-nari abbiano previsto per la pri-ma volta la possibilità di indica-re "autonomamente" il period opreso come obiettivo per ridur -re la spesa (si veda Il Sole 2 4Ore del20 luglio) . Si tratta forsedi un'impostazione non total-mente chiara da parte della stes-

i sa tabella, la quale contiene sola -i mente i dati effettivi (impegni o

stanziamenti) e mai invece il da-to obiettivo da cui l'ente è parti-to per la riduzione effettiva.

In caso di scostamento (an-che lieve) rispetto all'anno pre -cedente, quindi, viene chiestoal revisore di confermare che l evoci di spesa siano interament eriferibili sia all'articolo 76, com-ma i, del Dl u2/2oo8 sia alla cir-colare 9/2006 del ministerodell'Economia . Quest'ultimasembra ancora oggi costituir ela pietra miliare in fatto di defi-nizione di spesa di personale.

Se ciò appare razionale da unpunto di vista sistematico, v aperò ricordato che la circolar edava indicazioni interpretativ ea una norma totalmente disap-

phcata . Le regole normativ eper la riduzione della spesa so-no ad oggi contenute esclusiva-mente nel comma 557 della Fi-nanziaria 2007 e nell'articol o76, comma i, del Dl112/2oo8 ci-tato sopra. Mentre su quest evoci non vi è dubbio che sia i llegislatore a comandare, perquanto riguarda le altre singo-le partite di spesa si sono avvi-cendate, spesso in contraddi-zione, non poche interpretazio-ni delle sezioni regionali dell aCorte dei conti, che hanno re -

RIFORMA BRUNETTA:TUTTE LE TAPP EDELL'APPLICAZION E

Entrerà in vigore "a scaglioni" -tra ilprossimo 15 novembre e dil dicembre 2011- ilDlgs 150attuativo della legge Brunett a15/2009 destinato a cambiareil volto della Pa . Nuovi criteri d ivalutazione del personale,meritocrazia, riforma dellacontrattazione e le modifichesul fronte accesso e trasparenzaalcune delle novità nettoSpeciale di «Guida agliEntiLocali» di questa settimana .

so non facile la vita agli opera -tori i quali a seconda della col -locazione geografica dei lor oenti inseriscono o meno tra l espese determinati valori .

Ma non finisce qui . All'ent eche supera l'obiettivo, i giudi -ci contabili hanno calcolat odue ulteriori percentuali, ov-vero il rapporto tra spese dipersonale e spese correnti e ilrapporto tra spese di persona -le ed entrate correnti .

Il primo indicatore fa riferi-mento all'articolo 76, comma 5,del Dl n2/2oo8, che costituiràoggetto di applicazione da par -te del Dpcm attuativo atteso or -mai da quasi un anno e mezzo.Il secondo è un parametro cheappare spesso nei contratti na -zionali di lavoro al fine della ve -rifica della possibilità di incre -mento delle risorse decentrate .

Anche in questo caso gli ope-ratori hanno sempre messo su ltavolo i dubbi relativi al calcol odi tali indici. Da sempre si è rite-nuto che la spesa di personaleda utilizzare fosse quella di bi -lancio (ovvero l'intervento oi)e non tanto la spesa calcolatacon i criteri del comma 557 .Non vi era dubbio, ad esempio ,che la percentuale richiestadai contratti nazionali andass enella direzione di verificare lavirtuosità contabile dell'enteprima di procedere ad ulterio-ri incrementi del fondo .

Le sezioni regionali hann opersino fissato dei limiti di criti -cità, tanto che ad un ente cheaveva il primo indice al 34% e ilsecondo attorno al 32% sono sta-ti fatti dei rilievi, senza esserciperaltro ad oggi alcuna normache individui questi valori di al-larme. Non sono inoltre manca-te le richieste di integrazionedei dati con l'indicazione dellaquota parte di spesa per il perso-nale sostenuta dall'eventualeunione o gestione associata d icui l'ente fa parte .

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Le regole per chi sfor a

Anche il Patto 200 9ferma le assunzioni

L'ente che sa già di non po-ter rispettare il patto di stabilitàquest'anno incorre subito nelblocco delle assunzioni.

E questa la considerazione fi-nale del parere 605/2009 dellasezione regionale lombarda del-la Corte dei conti.

Ripercorrendo le regole pergli enti soggetti al patto, i giudicicontabili si concentrano , suquanto previsto dall'articolo 76,comma 6, del D1112/2008, che haripristinato la sanzione del divie -to di assunzione per comuni eprovince che non rispettano ilpatto nell'anno precedente .

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L 'INtERPRE1 `....

La manovra dell'anno scors oblocca il reclutament onegli enti che già sannodi non rispettare gli obiettividi finanza pubblica

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Tra gli elementi di maggior ediscrezionalità nella gestion edelle risorse umane, non c'è dub -bio che l'assunzione sia la situa -zione che più consolida maggio -ri spese per l'ente locale. Eccoquindi la sanzione imposta dallegislatore, che ha preferito col -legarla al rispetto delpatto piut-tostò che al mancato raggiungi-mento degli obiettivi di riduzio -ne della spesa del personale dicui al comma 557 della finanzia-ria 2007, norma ancora oggi-sfornita di sanzione.

Il sindaco del comune ogget-to del parere ha opportunamen-

te sottolineato nella richiest ache non si tratta di nuove assun-zioni oltre al numero dei dipen-denti già presenti in servizio, m a:azioni di sostituzione dei dipen-denti che verranno a cessare ne lcorso di quest'anno. Non ne sca-turirebbe quindi una maggio rspesa di personale, e neppure unaggravio dell'incidenza percen-tuale sul rapporto tra spese d ipersonale e spese correnti .

Ciò nonostante la Corte del-la Lombardia offre un'interpre-tazione rigida della norma : l'ar-ticolo 76, comma 6, non fa nes-suna distinzione tra le tipologi edi assunzioni vietate per ch inon rispetta il patto. Anzi, la di-sposizione sottolinea piuttostoil contrario, con la locuzione « aqualsiasi titolo e per qualsivo-glia tipologia contrattuale».

Di conseguenza l'ente che gi ànel corso del 2009 ha verificatoil mancato rispetto del pattonon potrà procedere fin da subi-to a nuove assunzioni . E peral-tro necessario che la verifica si aavvenuta nei luoghi istituzionalidi comuni e province, cioè all'in -terno del consiglio comunale, inparticolare in occasione della de -libera di salvaguardia degliequilibri di bilancio da adottar -si entro i130 settembre e in quel -la dell'assestamento general eprevista entro il 30 novembre .Un comportamento diverso ,cioè l'assunzione di personalepur in presenza di verifica dimancato rispetto del patto nel2009, potrebbe quindi esser eelusivo delle norme vigenti.

nI ROD2, DNE "RSERVA A

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