17 - 19 novembre 2018

Rassegna Stampa

Servizi di Media Monitoring

Tiratura: 34.862 Diffusione: 51.367 Lettori: 646.000Dir. Resp.:Federico Monga

Servizi di Media Monitoring

Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA Foglio:1/2Estratto da pag.:1,27

Edizione del:17/11/18

Peso:1-4%,27-21%371-126-080

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2ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA

Servizi di Media Monitoring

Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA Foglio:2/2Estratto da pag.:1,27

Edizione del:17/11/18

Peso:1-4%,27-21%371-126-080

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3ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA

Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d.Dir. Resp.:LUCA COLASANTO

Servizi di Media Monitoring

Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA Foglio:1/1Estratto da pag.:6

Edizione del:17/11/18

Peso:8%371-126-080

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4ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA

CAUDINA10SABATO 17 NOVEMBRE 2018

Nuovo stabilimento per lo sviluppoNapoletano: «Apriamo le porte a imprenditori che puntano allo sviluppo». Abbate: «Plauso alle nostre maestranze»

Airola

Cornaglia SudPadiglione da 14mila mq

per la produzione di sistemi di aspirazione nel settore automotive

Il sindaco Michele Napole-tano, gli assessori Giulia Ab-bate, Angelina Capone e Vin-cenzo Falzarano nonchè il con-sigliere comunale GiuseppeStravino hanno presenziato ieripomeriggio all'inaugurazionedello stabilimento airolano dellaCornaglia Sud.

Un contesto che è caduto esat-tamente a 102 anni di distanzada quel 16 novembre 1916

quando il capostipite della fami-glia, il 39enne GiuseppeCornaglia, divenne socio aTorino delle Officine Metal-lurgiche Giletta.

Da allora un crescendo espo-nenziale con puntelli piazzati,dal 2010 in poi, anche in territo-rio extraitalico in Turchia,Canada e Brasile. Ora, quindi, ilnuovo investimento nel cuoredella Valle Caudina dove la

famiglia Cornaglia ha rilevato i14.000 metri quadri dello stabi-limento precedentemente dete-nuto dalla ‘Radici tappeti’ e do-ve sono venute a confluire leprecedenti esperienze di Atessae di Fisciano. Nel cuore dellaValle Caudina, la forte Spa pro-durrà - grazie a 66 unità di forzalavoro - sistemi di aspirazionesempre attinenti il settore auto-motive. Le quattro generazioni

della famiglia erano presentiieri a via Sorlati per l'ufficialepartenza della nuova avventura.

“Ringrazio la famiglia Cor-naglia - così il sindaco MicheleNapoletano poco dopo il simbo-lico taglio del nastro e la bene-dizione impartita da fra Camillo- per aver puntato su questo ter-ritorio quale motivo di ulterioreespansione aziendale. Si raffor-za, con questo start up, la po-

litica industriale che sta portan-do e porterà ad Airola sviluppoed occupazione. Da parte delComune sarà garantito pienosostegno all'imprenditoria chenon ‘prende’ ma promuove losviluppo delle nostre comuni-tà”.

“Mi piace evidenziare -cosìl'assessore Giulia Abbate, figuradeputata in Giunta al ramo delleAttività produttive - il compia-

cimento che l'azienda ha espres-so per le maestranze trovate adAirola. Come da loro sottolinea-to, i nostri operai si stannodistinguendo per professionalitàe competenza. Guardiamo confiducia ed interesse - ha conclu-so la già consigliere regionale -ad una realtà che è venuta adinvestire al di sotto del Po guar-dando, soprattutto, ad un discor-so di prospettiva”.

Time: 17/11/18 22:03 IL_MATTINO - BENEVENTO - 30 - 18/11/18 ----

30

Domenica 18 Novembre 2018

ilmattino.itPrimoPianoBenevento M

I beni culturali, la tutela

Scarsa sicurezzaintorno all’Arcoipotesi recinzione

L’ALLARME

NicoDeVincentiis

Stavolta si fermano. Poche ore.Ma quando lo fanno lancianoun segnale alla difficile costru-zione della città eco-storica,quella che vorrebbe guardarepiù avanti. A tirare un sospirodi sollievo per lo stop impostoalle auto a causa dell’ennesimosforamento dei livelli di polverisottili nell’aria sarà l’Arco diTraiano. Ogni giorno quei gasdi scaricone compromettono lasalute, ne deturpano l’immagi-ne. Ma è solo una delle compo-nenti di rischio alle quali il mo-numento è sottoposto. «L’Arcova tutelato in maniera più effi-cace – afferma Simone Foresta,responsabile archeologico perla Soprintendenza dell’area be-neventana -. Se i fattori di ri-schio dovessero permanere sa-remo costretti a recintare ilmo-numento».Naturalmente gli attentatiall’Arco sono trasversali. «Il no-stro compito -prosegueForesta- è vigilare per tutelarlo e valo-rizzarlo,ma servono azioni con-giunte e progetti. Abbiamo pre-sentato nuovi esposti alla Pro-cura, ai carabinieri e alla poli-

zia municipale per cercare difrenare le “aggressioni” quoti-diane che vanno dai bambiniche giocano al pallone ai vanda-li scriteriati, dai rischi dovuti altraffico (inaccettabile intorno aunmonumento di così straordi-naria importanza), all’instabili-tà degli alberi».

GLI INTERVENTIIl completo restauro del monu-mento (l’ultimonel 1999, un’au-tentica «tesi di laurea» su comenon andrebbe fatto) costeràmi-lioni, dunque è legato ai bandieuropei di finanziamento o aprogetti scientifici accolti dalministero. Con urgenza si do-vrà recuperare la somma di250.000 euro per lamessa in si-curezza delle superfici marmo-ree che si stanno sfaldando. C’è

bisogno di pulitura e manuten-zione periodica per evitare didovere procedere, come spessocapita, in emergenza.«Credo sia arrivato il momentodi ripensare tutto lo spazio chelo contiene - è la convinzione diForesta -; tornare a indagarlosul piano archeologico. Voglioappena ricordare che una consi-stente parte del monumento, lesue fondamenta, sonoancora aldi sotto della sede stradale».L’occasione per attingere ai fon-di dei vari bandi è la candidatu-ra Unesco per l’Appia Antica.L’Arco ne è parte centrale. «Ilpercorso della Regina Viarumtransita in più tratti della città –dice il responsabile archeologodella Soprintendenza -. Immagi-niamo un piano complessivo divalorizzazione che coinvolgerà

l’area del Ponte Leproso e diSantaClementina. Proveremoadisegnare un percorso turisticoche comprenda anche l’areadella stazione Appia e dell’anfi-teatro. Potremmo pensare diutilizzare la ferrovia per viaggitematici, alcune strutture permuseo, altre, come ilMulino Pa-cifico di via Appio Claudio, perlaboratori didattici e teatro.Tutte idee che dovranno esseretrasformate in progetti esecuti-vi».

I PERCORSIArcoeL’AppiaAnticanon sonosoltanto beni culturali da salva-guardare perché proseguano illoro storytelling,ma opportuni-tà economiche e produttive. Unpotenziale che se non sfruttatorenderebbe tutti colpevoli di

«futuricidio».È sintomatico il fatto che il sim-bolo della città progressivamen-te sia scomparso anche dalleimmagini rappresentative epromozionali a vantaggio distregheedi altre amenità. E che

a transitare attraverso il canaledi trasmissione più importanteconcesso «provvisoriamente»alla città (il campionato di serieA) sia stata una fabbrica di pa-sta, neanche beneventana. L’Ar-co di Traiano non celebra untrionfo militare bensì unastraordinaria azione socialeportata avanti dall’imperatore.Una sorta di welfare di duemilaanni faper la crescitaumanaedeconomica anche delle fascepiù deboli. Se la città se ne ap-propriasse anche sotto questoaspetto, L’Arco contribuirebbea segnare una visione, una ideadi società e di politica. Ne giove-rebbero identità collettiva e sen-sodi appartenenza.

©RIPRODUZIONERISERVATA

PROGETTO DI MODIFICADELL’INTERO SPAZIOMENTRE SI STUDIALA VALORIZZAZIONEANCHE DI ANFITEATROE PONTE LEPROSO

`Foresta (Soprintendenza): «Rischida smog, vandalismo e incuria»

`Sos per lo stato del monumentoa caccia di fondi per il restyling

I VEICOLI La circolazione di auto e pullman nei pressi dell’Arco è uno dei problemi lamentati dalla Soprintendenza

SUBITO 250MILA EUROPER FRENARELO SFALDAMENTODEI BASSORILIEVI,POI IL COSTOSORESTAURO GLOBALE

Time: 18/11/18 21:47 IL_MATTINO - BENEVENTO - 24 - 19/11/18 ----

24

Lunedì 19 Novembre 2018

ilmattino.itPrimoPianoBenevento M

I beni culturali, gli scenari

Turismo, si puntaa piano cittadinoscienziati in campo

GLI SCENARI

NicoDeVincentiis

Non si rilevano tracce anomaledi rifiuti; scars inquinamentoacustico; sorrisi e accoglienzanella norma; severa ipotrofia disegnali stradali e indicatori turi-stici (specie con l’elemento Une-sco). È in sintesi il referto delle«analisi» volanti effettuate dai130 scienziati giunti a Beneventoper il loro congresso internazio-nale, promosso dalla Sistur (So-cietà italiana di scienze del turi-smo) e dall’Università del San-nio. Bisogna però dire che il ran-gedei valori sopportabili nel lorocasoè tarato suNapoli e il datodiriferimento più immediato è il di-sordine. Come dire, parte male ilrapporto tra aspettativa e perce-zione.Se queste «analisi del sangue»della città venissero però porta-te, per le eventuali prescrizioni,al medico di base, molte cose sa-rebbe viste con una notevole do-se di realismo in base alla cono-scenza dei punti deboli del pa-ziente.Cosa hanno discusso gli scienzia-ti del turismo in questi giorni? Aquali risultati sono giunti? Cheprospettive consegnare anche al-

la realtà locale? Il loro meetingha coinciso con un più serrato di-battito, anche politico, sulla qua-litàdella città e le sueprospettiveturistiche (polemica sui dehorsin centro storico, allarme dellaSoprintendenza per cercare disalvaguardare l’ArcodiTraiano).

LA PERCEZIONEIl congresso Sistur ha eletto ilnuovo presidente Fabrizio Anto-lini. «Benevento - dice - deve con-vincersi che il turismo possa di-

ventare economia. Questo pas-saggio è decisivo per avviare per-corsi attrattivi e lanciare offertedi livello. Benevento può e devetrasformare gli arrivi in presen-ze».Naturalmente, nella «certifica-zione» provvisoria concessa daidelegati alla città resta fuori il da-to più tragico: i trasporti. Ma val-gono su tutte le altre considera-zioni quelle navette che l’organiz-zazione ha dovuto allestire perconsentire agli scienziati di rag-giungere i vari aeroporti.Restiamo in città. Anche se il te-ma è il suo decollo. L’Arco di Tra-iano sotto i riflettori della Soprin-tendenza. L’assessore alla cultu-ra e al turismo Oberdan Picucciaccetta la sfida: «Dobbiamo ren-dere compatibile la valorizzazio-ne dell’Arco con le dinamiche cit-tadine, compresa la mobilità.Questo non esclude però che si

debba potenziare la vigilanza.Certo, in mancanza dei alternati-ve, al momento sarebbe difficileisolare il monumento dal traffi-co». E se lo liberassimo almenodalla sosta delle auto? «Questo fe-nomeno va subito eliminato - di-ce l’assessore -. Bisogna creare al-meno a livello di immagine unadiversa percezione del bene cul-turale, in attesa della riforma del-lamobilità urbana». Sì, ma senzaunsegnale di divieto di sosta?

LA COLLABORAZIONEIntanto, sperando che si riesca ascongiurare la recinzione delmo-numento, è ufficialmente apertoil confronto sulla revisione gene-rale dello spazio circostante. «So-no d’accordo a rimodulare lo sce-nario - dice Picucci -. Il Comunedovrà ripensarlo insieme alla So-printendenza. Qualche idea l’ab-biamo già, come quella del mu-

seodell’Arco».Il simbolo della città sarà ancorapiù centrale per lanciare Bene-vento se arrivasse il riconosci-mento Unesco per l’Appia Anti-ca. «La visione del turismo - diceil delegato campano della Sistur,Biagio Simonetti - èmultidiscipli-nare. Noi rappresentiamo l’inte-

razione tra le diverse aree, daquella economica a quella orga-nizzativa, dalla ricerca storica almarketing. Pensiamo di coinvol-gere sempre più le università, glienti locali, le aziende. Serve unarete di competenze trasversali ingrado di comprendere tutti gliaspetti del tema e procedere conpiani coerenti con il territorio».Appunto, Benevento non ha unpiano turistico. E se lo preparas-se con il supporto della Sistur?«Perchéno, segli amministratorice lo chiederanno...». Picucci,che dice? «Scegliendo Beneventoquale sede del congresso è comese fosse stata avviata già una col-laborazione. Pronti a continuareinsieme».

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL PRESIDENTE ANTOLINILANCIA LA SFIDA:«QUI SI PUÒ RIUSCIREA TRASFORMAREGLI ARRIVI IN PRESENZEE PRODURRE ECONOMIA»

`Picucci: «Ci sarà la collaborazionedella Sistur per preparare la svolta»

`Arco di Traiano, è già confronto«Via le auto parcheggiate davanti»

IL TAVOLO Esperti a confronto nel corso del congresso sul turismo svoltosi nei giorni scorsi in città

I CONGRESSISTIGIUDICANO BENEVENTO:MEGLIO DI NAPOLIMA POCHE INDICAZIONITURISTICHE E SCARSASEGNALETICA STRADALE

LO SFREGIO Un’auto ieri mattina nei pressi dell’Arco

CRONACHE6SABATO 17 NOVEMBRE 2018

«Sanità territoriale sia brand di qualit໫Sul tema lavorino i direttori generali, occorre dissuadere dai viaggi della speranza»

Il presente ed il futuro dellaPneumologia, è l’oggettodella due giorni di convegniorganizzata in città dalla UocPneumologia dell’Ospedale‘San Pio’ diretta dal professorMario Del Donno, nel conve-gno intitolato ‘La Pneumo-logia verso nuovi orizzonti:l’Intensivistica e l’Interventi-stica’ .

Dopo il suo intervento intro-duttivo, legato ad una rifles-sione sulle difficoltà che vivela Sanità italiana e quella ter-ritoriale, tra tagli e scelte deidecisori politici non sempreorientate a partire da una ana-lisi razionale dei problemi lariflessione sulla Pneumologia,branca della Medicina che haper oggetto la cura dellemalattie respiratorie, dallabroncopatologia cronica, al-l’asma ed al cancro al polmo-ne, tra passato, con l’ereditàdei grandi maestri dell’Ac-cademia Italiana e futuro conla necessità di fare sistema edimplementare nuove tecnolo-gie.

Temi che sono stati analiz-zati e sviscerati nell’interven-to del professor Stefano Nar-dini che ha parlato della ne-cessità per gli specialisti diPneumologia di fare rete esistema, di integrarsi nel ser-vizio sanitario, ed utilizzaremeglio le nuove tecnologie.Fondamentale investire sullaPneumologia visto che lepatologie respiratorie sono trale prime cause di morte nelnostro Paese ed anche di inva-lidità per i tanti cronici.

«Il livello dei servizi sanita-

ri per un territorio è un ele-mento decisivo per la qualitàdella vita. Posso dire chenegli ultimi anni la politicanazionale ha tagliato tropposulla Sanità, taglia oggi, tagliadomani e la Sanità diventacome l’asino di Buridano,muore», la considerazione in-troduttiva dell’intervento delsindaco di Benevento, Cle-mente Mastella.

«Sul territorio sto cercandodi promuovere uno sforzo pergarantire i servizi e non sguar-nirli, credo che il Sannio, laCampania e il Mezzogiornomeritino maggiori risorse eche non ci si possa acconten-tare di eccellenze sanitariecome il professor Mario DelDonno, ma creare un brandsanitario, per l’ospedale diBenevento, che sia tale daconvincere i pazienti ad evita-re i viaggi della speranza alNord nella convinzione che

c’è un livello generale di qua-lità dei servizi che dà garanzie- ha poi sottolineato -. Sonoquesti e non altri i progetti suiquali i direttori generali do-vrebbero lavorare».

Il sindaco ha anche evocatotemi di carattere nazionalecome la prossima futuracarenza di medici per la retesanitaria nazionale chepotrebbe essere accelerata«dalle nuove norme per ilpensionamento, con un repen-tino venire meno di ventimilamedici, che sarebbe molto,molto problematico sostitui-re».

Riflessione anche sul mo-mento sociale e politico: «C’èmolta rabbia ed esasperazionediffusa ma chi la cavalcarischia di venirne travolto».

I lavori del convegno prose-guono oggi, a partire dalle 9,presso l’Una Hotel ‘Il Moli-no’, prevede le sessioni dedi-

cate all’approccio intensivi-stico nella gestione dell’insuf-ficienza respiratoria e all’ap-proccio interventistico nellagestione delle patologie pol-monari.

L’evento formativo di com-plessive 9 ore è accreditatonel Programma nazionale diEducazione continua in medi-cina e consentirà di acquisire9 crediti formativi. Sul puntoieri il medico e membro deldirettivo del Consiglio del-l’Ordine dei Medici di Be-nevento, Luca Milano, ha sot-tolineato l’importanza del-l’aggiornamento e l’avvio perdecisione dell’Ordine nazio-nale di una induzione piùvigorosa nei confronti deimedici a frequentarli.

CRONACHE 5LUNEDÌ 19 NOVEMBRE 2018

Innovazione, il Sannio correL'incremento su base annua è stato pari al 5,3 per cento. Sono 792 le aziende e 2.010 gli addetti

I dati Unioncamere � La provincia è quinta in Italia per crescita di chi punta su ricerca applicata

Non è un segmento di economia maggio-ritario e non sembra avere una capacità ditraino complessiva sul territorio modifican-done l'inerzia ma pure rappresenta una quotanon trascurabile dell'economia locale ilfronte variegato delle aziende che puntanosull'innovazione ed in senso lato sulla ricer-ca applicata.

Sono 792 imprese e danno lavoro a 2.010addetti. Il tasso di crescita complessivo regi-strato su base annua è stato pari al 5,3%: ilterzo in assoluto in Italia ed il primo inCampania.

Sono in sintesi i dati emergenti in unreport della Camera di Commercio diMilano, ottenuto elaborando dati diUnioncamere.

Di questo plotone di imprese che puntanosu innovazione, ricerca applicata, nuove tec-nologie la parte del leone in termini numeri-ci sul nostro territorio viene interpretata da

imprese che effettuano elaborazione dati,hosting e servizi connessi sul web, in tutto224, e le imprese che producono software,in totale 164. Seguono le società di profes-sionisti tecnici, ingegneri e architetti, chesono 143. Le aziende che puntano sul com-mercio on line, che sono 77. Quelle che pro-ducono macchinari, che sono 41. Le 26 chefabbricano prodotti elettronici. Le 22 cheproducono prodotti chimici. Rilevanteanche la presenza di aziende che puntanosulle telecomunicazioni, che sono 22. Edancora le 11 realtà che producono compo-nenti per automobili e rimorchi e semirimor-chi.

Di apparente scarso impatto numerico madi enorme rilievo sul fronte della ricchezzaprodotta e degli occupati le tre società che sioccupano della produzione di componentiper aereomobili e che costituiscono una pre-senza ormai consolidata sul nostro territorio.

Queste le principali tipologie di aziendedell'innovazione cui si sommano altri nume-ri in microsegmenti che puntano sull'innova-zione. Evidente comunque come il sostratoforte di questa categoria di imprese sia rap-presentate dalle factory house della mecca-nica e dell'aereospazio da un lato e da quel-le che si occupano di chimica (in senso lato)ed elettronica e il segmento, proprio di que-sti ultimi anni, di chi punta su software, ser-vizi per la rete e telecomunicazioni.

Il Sannio dunque corre e non resta fermosulle gambe, certo c'è però un altro tessutoeconomico, maggioritario in termini nume-rici, fatto di microimprese che non l'innova-zione non hanno nulla a che fare e che gal-leggia con difficoltà nell'economia dellaglobalizzazione e della conoscenza. La spe-ranza che le 792 aziende campionesse del-l'innovazione possano contaminare in positi-vo tutte le altre.

Tiratura: 173.364 Diffusione: 131.844 Lettori: 744.000Dir. Resp.:Fabio Tamburini

Servizi di Media Monitoring

Sezione:RELAZIONI INDUSTRIALI Foglio:1/2Estratto da pag.:22

Edizione del:19/11/18

Peso:29%107-111-080

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2RELAZIONI INDUSTRIALI

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Sezione:RELAZIONI INDUSTRIALI Foglio:2/2Estratto da pag.:22

Edizione del:19/11/18

Peso:29%107-111-080

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3RELAZIONI INDUSTRIALI

Tiratura: 400.000 Diffusione: n.d. Lettori: n.d.Dir. Resp.:Mario Calabresi

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Sezione:RELAZIONI INDUSTRIALI Foglio:1/1Estratto da pag.:58

Edizione del:19/11/18

Peso:29%380-136-080

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7RELAZIONI INDUSTRIALI

Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d.Dir. Resp.:Enzo d’Errico

Servizi di Media Monitoring

Sezione:MEZZOGIORNO Foglio:1/2Estratto da pag.:2

Edizione del:19/11/18L'ECONOMIA MEZZOGIORNO

Peso:93%384-115-080

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14MEZZOGIORNO

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Sezione:MEZZOGIORNO Foglio:2/2Estratto da pag.:2

Edizione del:19/11/18L'ECONOMIA MEZZOGIORNO

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15MEZZOGIORNO

Tiratura: 173.364 Diffusione: 131.844 Lettori: 744.000Dir. Resp.:Fabio Tamburini

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Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA Foglio:1/1Estratto da pag.:15

Edizione del:19/11/18

Peso:12%107-111-080

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16ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA