Rassegna Stampa - confindustria.benevento.it · «Non siamo la bestia nera degli enti locali, ......

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lunedi 29 ottobre 2018 Rassegna Stampa Servizi di Media Monitoring

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lunedi 29 ottobre 2018

Rassegna Stampa

Servizi di Media Monitoring

Tiratura: 34.862 Diffusione: 51.367 Lettori: 646.000Dir. Resp.:Federico Monga

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Sezione:ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA Foglio:2/2Estratto da pag.:1,23

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3ASSOCIAZIONI CONFINDUSTRIA

Time: 26/10/18 23:24

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Sabato 27 Ottobre 2018

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LE VERIFICHE

La campagna di indagini sul pon-te San Nicola ha avuto inizio. Ierimattina, unitamente alla ditta in-caricata, è stata avviata l’attivitàdella commissione sulla struttu-ra. La Geoin effettuerà tutta lacampagna di indagini. «C’è statoil completamento dei rilievi geo-metrici, abbiamo fatto una seriedi verifiche, però è stato fatto pu-re qualche saggio preliminare, fi-nalizzato a determinare la preci-sa posizione delle guaine e deitrepoli – dice l’ingegnere PietroMoretti, consulente dell’Anas -;anche la predisposizione dei sag-gi va fatta con notevole cautela everificando, poi, la realtà in base

a quelli che sono i documenti inquanto quelli a nostra disposizio-ne peccano di una certa approssi-mazione».

LE LACUNEAll’Anas dispongono della stessadocumentazione consegnata alComune di Benevento e messa adisposizione della commissionegià da un po’ di tempo. «Si era al-la ricerca di ulteriori documentima l’archivio digitale dell’Anasparte dagli anni ’70. Quest’operarisale al 1955. Sono state effettua-te – aggiunge Moretti - ulterioriricerche presso l’archivio di Na-poli dove, peraltro, l’Anas ha deilavori in corso per cui non tutto èaccessibile. Ad ogni modo, non èancora detto che non possa venir

fuori qualche ulteriore documen-to. Stiamocercandodi capire».

I TEMPILa prossima settimana si prose-guirà con i saggi, il programma èserrato, le indagini da fare sonomolte. E sulla tempistica nean-cheMoretti, come Pecce, intendesbilanciarsi: «Le indagini pensopossano essere effettuate anchein meno di due mesi, ma solo avalle delle indagini, potranno es-sere effettuate le necessarie valu-tazioni. Occorre un po’ di pazien-za: ci sono dei cassoni, ad esem-pio, che non hanno una ispezio-nabilità agevole, il tutto deve es-sere fatto in sicurezza».

gi. debla.©RIPRODUZIONERISERVATA

L’INAUGURAZIONE

NicoDeVincentiis

La fine è come una preghiera.Una sorta di liturgia della spe-ranza intorno all’obelisco dedi-cato a Iside. Il presidente dellaProvincia ClaudioRicci, il sinda-co Clemente Mastella, il soprin-tendente Salvatore Buonomo eil vicepresidente della giunta re-gionale Fulvio Bonavitacola im-passibili dinanzi al nuovo «sim-bolo dell’unità», sullo sfondol’arpeggiodalle risonanze egiziedi Erasmo Petringa. In realtàl’inaugurazione dell’allestimen-to nel museo del Sanniodell’obelisco, tornato dalla tra-sferta in California dove è statorestaurato ed esposto al PaulGettyMuseumdi Los Angeles, èstata una celebrazione dellebuone intenzioni. Concordia ecollaborazione sincera.Amen.

LO SCENARIOQuasi un’impresa però il dialo-go operativo tra le istituzioniterritoriali, tanto cheRicci eMa-stella ammettono, nel corso del-la lunga «liturgia delle parole»che precede lo scoprimentodell’obelisco, di avere superatosolo di recente le reciproche dif-fidenze. Guardando avanti il sin-daco aggiunge: «Troppa distan-za tra quello che abbiamo equello che riusciamo a far vede-re». Qualche stoccatina (l’ulti-ma?) alla Soprintendenza(«Non si mostri uno spaurac-chio ma applichi un controllobenevolo»). Il soprintendente,che parla di Benevento come diun museo diffuso, si inserisce:«Non siamo la bestia nera deglienti locali, cercheremo ancoradi più il dialogo perché siamo in

presenza di un programma am-bizioso».Si riparte da quest’obelisco rein-stallato nel museo del Sannio(«Non è detto che resti questa ladestinazione» avverte Buono-mo»). La festa però è tutta dellaProvincia che celebra la chiusu-ra di un ciclo importante per lagestione dei siti e dei musei ge-stiti dall’ente. «L’operazio-ne-obelisco - dice Ricci - è statafortemente voluta dalla Provin-cia, con il coordinamento dellaSoprintendenza, a testimonian-za di una diversa visione dei be-ni culturali, in una prospettivadi internazionalizzazione dellacultura. Oggi salutiamo il ritor-

no di un obelisco di importanzamondiale che sarà valorizzatocome merita grazie a intese tratutti gli enti territoriali, perchéla parola da declinare è turi-smo».

I MUSEII musei della Provincia, nel2017, hanno registrato un incre-mento del 47% dei visitatori pa-ganti. Ora ci sarà un’attrazionein più. Il costo del restaurodell’obelisco, a totale carico delPaul GettyMuseum, è di 80.000dollari. L’allestimento in sede sideve a ditte specializzate sanni-te, con il coordinamento dell’in-gegnere Michelantonio Panare-

se.Turismo, appunto. Ne parla an-che il vicepresidente Bonavita-cola. «L’ambizione della Regio-ne - dice - è rispondere inmanie-radecisa alla domanda turisticaplanetaria. Chi arriva in Campa-nia e nel Sannio deve poter so-starequattro giorni e goderedeimonumenti, dei musei, dellagente, dell’enogastronomia edella cultura del territorio». Lasfida è dare la notizia che esisto-no una città e una provincia ric-che di tesori. L’obelisco per gliegiziani nasceva per comunica-re. Ora dovrà riprendere la suaanticamissione.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Il monumento, la sfida

LA PROVINCIAE LA RETE MUSEALERICCI: «ABBIAMOAVVIATO LA STRATEGIADEI RAPPORTIINTERNAZIONALI»

LA STORIA

L’obelisco tornato in gran for-ma dagli Stati Uniti faceva par-te del tempio dedicato a Iside efatto edificare, tra l’88 e l’89d.C., dall’imperatore Domizia-no che decise di conferire alladea Egizia il valore di divinitàdinastica, ponendola in una po-sizione di assoluto rilievo cul-tuale e ideologico rispetto a tut-te le altre figure del pantheonromano e orientale. L’imperato-re, però, non scelse solo Romacome centro di celebrazione diquesto ambizioso progetto poli-tico, ma privilegiò anche un’al-tra città, dalle origini antiche eposta al centro di una delleprincipali vie di comunicazionifra Roma e l’Oriente: si trattavapropriodi Benevento.

I RESTIDel grande tempio restano im-portati reperti che fanno di Be-nevento il centro di riferimentopiù importante, dopo l’Egitto,per gli studiosi della materia.Nel museo Arcos sono custodi-ti, tra l’altro, statue dell’impera-tore in vesti faraoniche, scultu-re teriomorfe dellemaggiori di-

vinità connesse al culto di Iside(Horus, Thot e Apis in partico-lare), simulacri di culto del ri-tuale isiaco quali la «cistamisti-ca». Naturalmente sculture dioranti e sacerdoti e rilievi dellastessa Iside, quali la famosa sta-tua di «Iside Pelagia». Il tempiovenne realizzato con pezzi rea-

lizzati a Roma o da botteghe ro-mane in Egitto. Una statua deldio Apis sotto forma di toro sitrova attualmente, isolata escarsamente valorizzata, a fareda spartitraffico all’incrocio diviale SanLorenzo.L’obelisco che si trova in piaz-zettaPapiniano eraunodei due

che ornavano l’ingresso deltempio (l’altro è appunto quelloappena restaurato).

IL LUOGONon è stato ancora chiarito do-ve fosse l’Iseo sannita. Una buo-na parte delle suppellettili furo-no rinvenute nel 1903 dall’allo-ra direttore del Museo del San-nio, Almerico Meomartini, du-rante i lavori di ristrutturazio-ne dell’ex convento di Sant’Ago-stino poi divenuta caserma deicarabinieri. I materiali eranostati reimpiegati come riempi-mento delle mura urbanenell’areadella chiesadi S. Sofia.Su queste basi Meomartini ipo-tizzò, quindi, che il tempio po-tesse essere situato proprionell’areadel ritrovamentodellesuppellettili.Alcuni studiosi hanno censito isiti sparsi nella città in cui furo-no trasferite le colonne del tem-pio di Iside: chiesa di S. Sofia (7colonne); chiesa del SS. Salvato-re (8 colonne); convento di S.Francesco (8 colonne); palazzoCollenea (4 in facciata, 5 conser-vate nell’atrio e nel cortile inter-no); ex Lazzaretto cittadino; ci-mitero «deimorticelli».

n.d.v.©RIPRODUZIONERISERVATA

L’ARCHIVIO DELL’ANASÈ DIGITALIZZATOSOLO DAGLI ANNI ‘70MENTRE L’OPERACOME È NOTORISALE AL 1955

Riecco l’obelisconel museo del SannioPatto per il turismo

Ponte S. Nicola, screening al via ma mancano documenti

Concordiaecollaborazione.Sipuò.Lodimostra la firmadiunprotocollo traComune,ProvinciaeSoprintendenzaper la fruizionedell’areaarcheologicadiSant’Ilariodoveècollocato ilmuseovirtualedell’ArcodiTraiano.Si chiudeunpercorsonatodallapropostadiMastelladiilluminare l’exabbazialongobardacon lastessatecnicautilizzatapergli altrimonumenti cittadini.Unintervento«donato»dalsindacoalpresidentedellaProvincia.Apattodella suadisponibilitàadaprirealpubblico il parcoverdeearcheologico (oltre4.000metriquadri)per trasformarlonelsecondopolmoneverdedellacittà. «Accettato» sancisceRicci.LaSoprintendenza, conlegiusteavvertenze («Chigestirà la sicurezza, comesaràvigilatoe tutelato?»), dà il vialibera.Ecco ilprimoattodidialogo funzionaleper lavalorizzazionedeibeniculturalieambientali.

Mastella, Ricci e Buonomofirma per il parco di S. Ilario

L’intesa Quel tempio di Isidee la «città egizia»sparsa sul territorio

SIMBOLO La statua del toro apis in viale San Lorenzo

`Ricollocato lo storico reperto egiziorestaurato al «Getty» di Los Angeles

L’EVENTO Buonomo, Ricci, Mastella e Bonavitacola alla cerimoniadi inaugurazione dell’allestimento dell’obelisco egizio

`Istituzioni compatte: valorizzarei tanti tesori artistici e archeologici

Time: 27/10/18 23:18 IL_MATTINO - BENEVENTO - 33 - 28/10/18 ----

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Domenica 28 Ottobre 2018

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LA POLEMICA

PaoloBocchino

«Una Consulta per il rilancio delcommercioaBenevento?Nonhotempodaperdere». PiùnettononpotrebbeessereGianlucaAlviggicirca la proposta lanciata dal lea-der provinciale di Confcommer-cio Nicola Romano. Il numerouno di Confesercenti giudica fuo-ri tempomassimo l’idea di dar vi-ta a un tavolo permanente di con-fronto tra Comune e operatori.«Non è una contrarietà aprioristi-ca - spiegaAlviggi -ma la sempli-ce presa d’atto di quanto avvieneda 15 anni a questa parte. Ogni-qualvolta abbiamo provato a in-terloquire con i rappresentantiistituzionali delegati alle Attivitàproduttive ci siamo imbattuti inpersone che di commercio nonsapevano nulla. Politici insediati-

si all’assessorato non per compe-tenze specifiche ma esclusiva-mente per il bottino elettorale.Da questo punto di vista l’ammi-nistrazione in carica è perfetta-mente in linea con le precedenti.Diventa quindi impossibile inta-volare un vero confronto sulleproblematiche del settore. Nonmi presto più alla finzione deldialogo, lascio ad altri se lo vo-gliono tale perdita di tempo».

IL MIRAGGIOProblematiche che Alviggi enu-

mera per titoli e riferimenti didettaglio: «La grande distribuzio-ne, i brand di grido, ci hanno am-mazzato e gli organi politico-isti-tuzionali succedutisi se ne sonofatti addirittura vanto, hanno lu-crato posizioni clientelari svento-lando il rilancio occupazionaleche si è rivelato un miraggio. Co-me dimenticare gli incontri inqualche hotel con pacchetti di po-sti dispensati a ragazzi adeguata-mente segnalati? È trascorso untempo sufficiente per poter affer-mare che i centri commercialinon hanno fatto il bene della cit-tà, al contrario hanno reso anco-ra più asfittico il tessuto so-cio-economico. L’ultima ondatacinese ha ulteriormente accen-tuato il fenomeno. Se gli ammini-stratori vogliono davvero tastareil polso alla categoria non occor-rono tavoli o consulte. Trascorra-no qualche ora con noi nei nostrinegozi. Vedranno con i loro oc-

chi lo stato di degrado e desola-zione che colpisce la città, a parti-re dal Corso Garibaldi. Ascolte-ranno dalla viva voce dei com-mercianti cosa vuol dire ognimattinaalzareuna serranda. Trai colleghi prevale ormai lo scora-mento, la stanchezza, e li capi-sco. Ho consigliato alle mie duefiglie di non prendere nemmenoin considerazione l’attività di fa-miglia e di dedicarsi invece aglistudi». Parole che sembrerebbe-ro riecheggiare quelle proferitepochi giorni fa dal presidenteprovinciale di Confcommercio.Ma sul punto Alviggi è laconico esferzante: «Romano?Di commer-cio parlo solo con chi svolge quo-tidianamentequesto lavoro...».

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Commercio in crisi, Alviggi:«Consulta, non ci credo più»

La città, i cantieri

L’EDILIZIA

GianniDeBlasio

Preferisce non sbilanciarsi l’as-sessore all’Urbanistica AntonioReale, ma non nasconde un piz-zico di ottimismo in più per laconcretizzazione del program-ma di housing sociale a Capodi-monte. Riparte il progetto dei132 alloggi? I segnali incorag-gianti provengono soprattuttodalla Regione, disponibile aderogare circa 12 milioni a fondoperduto in luogo dei9.799.560,54. Un aumento com-pensato dallamancata erogazio-ne di altri 9.143.403,79, da resti-tuire alla Regione attraverso lerate delmutuo bancario. «Tenu-to conto del calo dei tassi, inter-cettare 11.847.725,76 euro a fon-do perduto potrebbe risultarepiù appetibile – prevede l’asses-sore, trasformando il contribu-to da conto interesse in conto ca-pitale. La Regione, inoltre, ci hapure comunicato che, a seguitodi una rimodulazione contabileoperata in bilancio, le risorse al-lo stato impegnate a favore delnostro Comune ammontano a7.833.402,54 euro, somma chepotrà essere erogata inun’unicasoluzione a titolo di anticipazio-ne, nel corso del presente eserci-zio finanziario». Reale ha infor-mato degli sviluppi la ditta Pes-sina, quale soggetto attuatore,un’associazione temporanea diimprese costituita al 90% dalladitta Pessina di Milano e per ilrestante 10% dalla ditta Rillo diPonte. A differenza di altre occa-sioni, la ditta si èmostrata anco-ra interessata al programma dihousing sociale da realizzare aCapodimonte, la risposta all’in-vito per un incontro da tenersidopodomani è stata direttamen-te fornita dall’amministratoredelegatoGuido Stefanelli, detto-si disponibile ma a partire dal 5novembre.Il programma di housing socia-le a Capodimonte, prevede larealizzazione di 132 alloggi. Ilcosto totale dell’intervento, paria 34 milioni, è così distribuito:9,8milioni circa a carico del Go-verno, 9 milioni e 140mila euroa carico della Regione Campa-nia attraverso un fondo di rota-zionementre i restanti 15 milio-ni sono a carico del soggetto at-tuatoreprivato, ossia le imprese

che avrebbero realizzato gli al-loggi ricavandone l’utile dallavendita o dall’affitto. Nel casospecifico, Pessina Costruzioni,che circa un anno fa conferma-va l’interesse a realizzare il pro-grammacostruttivononostantesiano ormai trascorsi diversi an-ni.

LA STORIAL’intervento di edilizia residen-ziale sociale fu avviato sulla ba-se dell’articolo 8 del decreto delpresidente del consiglio dei Mi-nistri del 16 luglio 2009, con pro-gettazione definitiva, eseguitadallo Iacp, che prevedeva la rea-lizzazione di 160 alloggi in so-cial housing: 132 di nuova co-struzione ripartiti in 91 alloggida vendere a prezzo convenzio-nato; 41 alloggi di nuova costru-zione in edilizia sociale residen-ziale sociale da locare a canonesostenibile per 10 anni conpattodi promessa vendita a soggetticon requisiti previsti dalla Re-gione e che il Comune individue-rà tramite apposito bando, non-ché il recupero di 28 alloggi Ersda destinare a locazione per 25

anni e che verranno ceduti alComune. Il progetto prevedeinoltre la realizzazione di spazipolifunzionali e commerciali dacedere al Comune, garage per iresidenti e servizi da dare in ge-stioneai privati.

LO SCONTROA seguito del bando redatto epubblicato dallo Iacp di Bene-vento, che era stato delegato dalComune, il 20 agosto 2014, fu di-chiarato vincitore, quale sogget-to attuatore, l’ati suddetta.Dopoaver riscontrato gravi inadem-pienze attribuibili allo Iacp diBenevento, però, l’amministra-zione comunale oggi in carica,con delibera di giunta 222 del 21novembre 2916 procedeva allarevoca della convenzione del 12novembre 2012 e della successi-va integrazione alla convenzio-nedel 4marzo2014 con la qualeil Comune delegava lo stesso Ia-cp per le procedure di attuazio-ne di cui al programma insedia-tivo, subentrando all’Istitutoper quanto non ancora posto inessere secondo la stessa conven-zione sottoscritta.

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LE INFRASTRUTTURE

Alta Capacità, possibile dietro-front sulla stazione «Hirpinia» ebufera politica, innescata dallasenatrice del M5s Sabrina Ric-ciardi. È il caso di ricordare cheappena giorni fa Italferr, la socie-tà di ingegneria del gruppo Fs,aveva dato notizia al Comune diApice dell’avvenuta approvazio-ne del progetto definitivo per latratta «Apice-Hirpinia», e delladichiarazione di pubblica utilitàdell’opera ferroviaria; uno stepnecessario per avviare le proce-dure espropriative.

LA PROPOSTAMa la commissione Lavori pub-blici del Senato, su proposta del-la Ricciardi, ha chiesto al gover-no di accorciare il percorso e dicancellare la deviazione verso

Grottaminarda, sopprimendoquindi la stazione «Hirpinia» ecompensando il territorio concollegamenti ferroviari alternati-vi. Questo in nome del risparmiodi denaro pubblico. E se ad Avel-lino in queste ore è in corso unavera e propria rivolta, anche nelSannio le reazioni sono tutt’altrochepositive.

LE REAZIONILa senatrice di Fi Sandra Lonar-do in proposito sottolinea: «La

legge 133, la cosiddetta “SbloccaItalia”, prevede una stazione inIrpinia. Dalmomento che il pare-re della commissione non puòcertamente cambiare tale legge,chiedo al ministro Toninelli chevalore abbia questa raccomanda-zione, oltre a quello meramentepropagandistico, e come intendaprocedere ora! Che indicazionepensa di dare a Rfi? Peraltro, se-condo il documento del Senato,si risparmierebbero 1,6 miliardiche potrebbero essere dirottatisulla Avellino-Benevento, ma inrealtà per la tratta Avellino-Bene-vento-Salerno, sono già stati stan-ziati 230 milioni per l’elettrifica-zione e la velocizzazione. Non oc-correrebbero, pertanto, ulteriorifondi. La stazione Hirpinia, inol-tre, è particolarmente importan-teper il trasportomerci perché sitratta di un’area industriale perla quale sono previsti interventi

di logistica. Non a caso la Regio-ne l’ha individuata come Zes. Farsaltare questa stazione signifi-cherebbe far saltare tutto un pro-getto di sviluppo del territorio.Infine, per il lotto Apice-Hirpiniac’è un appalto in corso di 900mi-lioni e da Rfi sono già arrivate leofferte. Sospendere tutto sarebbeuna grave perdita. E non si capi-sce per quale soluzione alternati-va, perché non è stata individua-ta. Il M5s dice di essere contro glisperperi, ma in questo caso,un’opera che è stata costruitacon il consenso del territorio ri-schia, invece, di diventare una ul-teriore dilapidazione. Di tempo esoldi».Anche il deputato Pd UmbertoDel BassoDe Caro, già sottosegre-tario alle Infrastrutture e profon-do conoscitore del dossier Altacapacità, ricorda che «la costru-zione della stazione è stata deter-

minata dalla legge dello Stato», econsiglia «una grande mobilita-zione dei sindaci: non solo devo-noorganizzarsi sul territorio,maattivarsi per andare a Roma, ci-vilmente, con i gonfaloni dei Co-muni, per essere ricevuti dal pre-sidente del Consiglio». Lui si dicepronto ad unirsi ai primi cittadi-ni, e non esita ad ammettere:«Non ho mai assistito a una cosadel genere. Una circostanza im-barazzante, che oltraggia un ter-ritorio e anche tutti coloro chevotando hanno contribuito amandare al potere questo gover-no». E a proposito delle forze dimaggioranza, Del Basso non ri-sparmia una stoccata: «A questipolitici sfugge un dato sostanzia-le, vale a dire che la Napoli-Bari,quindi evidentemente anche iltratto Apice-Orsara, è un’operaeuropeavaratadieci anni fa».

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Housing sociale, la Regione rilancia` Per il progetto da 132 alloggi a Capodimontedisponibili 12 milioni a fondo perduto invece di 9,8

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«Apice-Orsara, stop alla stazione Hirpinia»: bufera sul Ms5

CONTRARI Del Basso De Caroe Lonardo all’attacco del M5s

LA SENATRICE LONARDO:«COSÌ SI AFFOSSAUN INTERO TERRITORIO»L’EX SOTTOSEGRETARIODEL BASSO: IO DA CONTEINSIEME AI SINDACI

LA SVOLTA Capodimonte, l’assessore Reale e il sindaco Mastella

`L’assessore Reale ottimista: «Già pronti 7,8 milioni»Dopo il 5 novembre incontro con l’ati aggiudicataria

«ORA COME IN PASSATOL’ASSESSORATOMAI ASSEGNATO IN BASEALLE COMPETENZE:COSI IL DIALOGOÈ SOLO UNA FINZIONE»

Time: 26/10/18 22:09 IL_MATTINO - NAZIONALE - 6 - 27/10/18 ----

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Sabato 27 Ottobre 2018

ilmattino.itPrimoPiano M

Napoli-Bari, verso il tagliodella stazione Hirpinia

NAPOLI

AFRAGOLA

HIRPINIA

stazionein forse

FOGGIA

BENEVENTOBARI

CAMPOBASSO

POTENZA

Lucera

Cerignola

Battipaglia

Andria

MateraTaranto

San Severo

Mondragone

La mappa

Apice

Orsara

TRATTO ALTERNATIVO

PROGETTOLE FERROVIE

MarcoEsposito

La ferrovia Napoli-Bari torna indiscussione. Il progetto generaleresta una priorità, ma la com-missione Lavori pubblici del Se-nato, su proposta della parla-mentare sannita Cinquestelle Sa-brina Ricciardi, ha chiesto al go-verno di accorciare il percorso edi cancellare la deviazione versoGrottaminarda, sopprimendoquindi la stazioneHirpinia, com-pensando il territorio con colle-gamenti ferroviari alternativi.«La realizzazione della fermataHirpinia - spiega la Ricciardi -comporterebbe l’allungamentodel trattoApice-Orsaradi oltre il60%.M5s è contro gli sperperi didenaro pubblico». Secondo il do-cumento del Senato, si rispar-mierebbero in questo modo 1,6miliardi di euro che potrebberoessere dirottati sulla Avelli-no-Benevento. In realtà il rispar-mio è circa lametà perché il per-corso può esseremodificato,macomunque è necessaria una gal-leria che passi sotto l’appenni-no.La novità, se accolta dal gover-

no, cambia i programmi in cor-so di Rfi. Il tratto Apice-Orsara,infatti, è attualmente diviso indue lotti funzionali: Apice-Hirpi-nia e Hirpinia-Orsara. Su que-st’ultimo sono in corso degli ap-profondimenti progettuali e, adirla tutta, non c’è neppure il fi-nanziamento. Quindi le eventua-li modifiche interverrebbero abocce ferme. Invece il primo lot-to non solo conta su un progettodefinitivoma ha in corso la garaper l’assegnazione dei lavori,per un importo di 889milioni dieuro. Un mese fa, le Ferroviehanno selezionato i tre operato-ri ammessi alla gara vera e pro-pria. La prima è composta da In-

tegra-Vianini-Lavori-Rcm-Cgf;la seconda da Pizzarotti-Ghel-la-Itinera-Salcef-Eds-Rtp-Are-thusa-Rina-Sintecna; la terza daSalini Impregilo e Astaldi. Lamodifica del progetto portereb-be ovviamente anche la soppres-sionedella stazioneHirpinia.La Napoli-Bari vive una serie

di stop and go ormai da un ven-tennio.La lineaprogettatanonèuna vera alta velocità,ma soltan-to unmiglioramento della ferro-via esistente, con velocitàmassi-

ma di 200 chilometri orari. Que-sta sua caratteristica intermediaha portato a progettare un per-corso che cucisse le aree interneechequindi, proprio come faunago col filo, cambia continua-mente direzione un po’ versoNord un po’ verso Sud. Nel 2014con lo Sblocca Italia voluto dalpremier Matteo Renzi il tragittoa zig zag era stato messo in di-scussione, affidando all’ammini-stratore delegato delle Ferrovie,nominato commissario, il com-

pito di rielaborare i progetti «alfine di ridurre i costi e i tempi direalizzazione dell’opera, conparticolare riferimento alla trat-ta appenninica Apice-Orsara».Sembrava il de profundis per lastazione Hirpinia ma il Parla-mentoalmomentodi convertireil decreto dopo Apice-Orsaraavevaaggiunto le paroline «fattasalva la previsione progettuale,lungo la suddetta tratta, dellastazione ferroviaria in superfi-cie». Quindi Hirpinia potevacambiare localizzazione ma an-dava fatta, per cui il percorsocambiò di poco perché farla al-trove - e cioè distante dai nodidella statale 90 e dell’autostradaA16 - sarebbe stato irrazionale.

I FINANZIAMENTIMa alla Apice-Orsara i governiche si sono succeduti nonhannomai creduto fino in fondo. Infat-ti mentre tutti i lotti della Napo-li-Bari sono integralmente finan-ziati, il segmento appenninico ècoperto soltanto per la Api-ce-Hirpinia (923 milioni) men-tre per il lotto Hirpinia-Orsarasiamo ancora a quota 0 euro di-sponibili sui 1.392milioni neces-sari. In totale l’opera vale 6.198milioni di cui 4.806 finanziati e1.392 (quelli appunto per la Hir-pinia-Orsara) ancora da reperi-re. Ne risentono i tempi di ulti-mazione dei lavori i quali, in ba-se agli ultimi aggiornamenti,prevedono di andare oltre il2025.Tra le anomalie della Napo-

li-Bari, infine, c’è la variante Na-poli-Cancello che prevede duetratti: Napoli-Afragola e Afrago-la-Cancello. Ma il primo tratto èdel tutto inutile visto che la lineaper la nuova stazione di Afrago-la già c’è ed è quella ad alta velo-cità chedaNapoli porta aRoma.Un raddoppio di binari e di lavo-ri ingiustificato,ma ormai in sta-dio troppo avanzato per esserefermato.

©RIPRODUZIONERISERVATA

SENATRICE M5S Sabrina Ricciardi

è stata eletta a Benevento

IL SENATO PROPONEUN PERCORSORETTILINEORICCIARDI (M5S):SI RISPARMIAIL 60% DELLA TRATTA

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Lunedì 29 Ottobre 2018

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IL FOCUS

ROMA Per il governo gli investi-menti sono la chiave che do-vrebbe servire a rilanciare il Pile portare la crescita all’1,5% ilprossimo anno. Eppure dallebozze dellamanovra emerge co-me le norme favoriscano solopiccoli investimenti a scapito diquelli più grandi. Non solo. Adessere cancellati sono poi imec-canismi automatici che hannoben funzionato fino ad oggi, so-stituiti con incentivi più com-plessi da ottenere. A fare la ra-diografia al capitolo impresedella manovra, è stato il centrostudi Eutekne, guidato dall’exviceministro dell’Economia En-rico Zanetti. Lo studio mette aconfronto le attuali agevolazio-ni, il superammortamenti el’Ace, che vengono cancellate,con la nuova agevolazione, os-sia l’abbassamento dell’Ires dal24% al 15% per le imprese chereinvestono i loro utili in mac-chinari o in assunzioni di perso-nale.

LO SCONTONella manovra, innanzitutto, ilgoverno ha deciso di conferma-re soltanto gli «iperammorta-menti» previsti dal programmaindustria 4.0 per l’acquisto deinuovimacchinari necessari alladigitalizzazione e alla robotizza-zione dei processi produttivi.Solo che se prima lo “sconto”prevedeva una maggiorazioneal 150%dell’ammortamentopertutti gli acquisti, adesso questapercentuale “piena” viene ga-

rantita solo agli investimenti fi-noa2,5milioni di euro. Tra i 2,5e i 10 milioni di euro, la percen-tuale scende al 100%, poi calaancora al 50% tra i 10 e i 20 mi-lioni per poi azzerarsi. Insom-ma, più si investeminore è l’age-volazione. Il superammorta-mento per i beni strumentali, in-vece, viene cancellato dalla ma-novra. Secondo i conteggi di Eu-tekne viene in questomodome-nouno sconto del 7,2% dell’inve-stimento: 72mila euro di rispar-mio per ogni milione investito.Se poi lo stesso investimentoera fatto reinvestendo utili ocon apporti dei soci, allora scat-tava anche l’agevolazione Ace(cancellata anche questa) e losconto poteva salire fino a 90mila euro.

IL CONTEGGIOCon le nuove agevolazioni, os-sia lo sconto Ires di 9 punti per-centuali, su un milione di inve-stimenti si risparmieranno lostesso 90mila euro. Ma, sottoli-nea Eutekne, con «margini dimanovra più stretti» e senza lacertezza «di conseguire per inte-ro» l’agevolazione. Il motivo èche lo sconto fiscale si otterràsolo finanziando gli investimen-

ti con gli utili, mentre non siavràaccesso all’agevolazione seun macchinario, per esempio,sarà acquistato chiedendo i sol-di in prestito a una banca o conun apporto dei soci. Inoltre ilmeccanismodella nuova agevo-lazione, prevede ogni anno deicalcoli complessi volti a verifica-re che l’investimento sia incre-mentale rispetto allo stock esi-stente al 31 dicembre del 2018.In pratica, se da un punto di vi-sta finanziario lamisura del go-verno per le imprese è a saldozero (tantodà e tanto toglie), dalpunto di vista operativo, secon-do l’analisi di Eutekne, rischiadi complicare non poco la vitaalle imprese.

LA SCADENZAIntanto il testo definitivo dellamanovra, dopo le bozze circola-te nei giorni scorsi, dovrebbe ar-rivare tra domani, al massimoentro la metà della settimana,in Parlamento. Si continua a la-vorare al testo che nonostantesia stato “depurato” dalle misu-re bandiera su pensioni e reddi-to, affidati aduedisegni di leggead hoc, ancora non è stata pre-sentato ufficialmente. Neglistessi giorni si avvierà l’esamedel decreto legge sul condono,al quale già si annunciano ritoc-chi dopo il nuovo allarme di Lui-giDiMaio suuno scudobis per icapitali all’estero: «Se ci sonodettagli da affinare - ha assicu-rato ieri il viceministro Massi-mo Garavaglia - lo si dice, e ci simette al tavolo».

AndreaBassi

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IL SALVATAGGIO

ROMA Allacciate lecinture, èpron-toilsalvataggiodiAlitalia. IlcdadiFs, che si riunirà domani, darà ilvia libera all’offerta per rilevare il100% della compagnia di bandie-ra, facendocosì decollare l’ineditaalleanza tra aerei e treni. E che ilmomento sia davvero cruciale lotestimonia anche il fatto che l’addel gruppo ferroviario, Gianfran-co Battisti, ha accelerato in questigiorni sul dossier e chiesto al topmanagement il massimo sforzo,invitando tutti i dirigenti coinvoltinel deal ad impegnarsi 24 ore su24, almeno finché l’operazionenonsaràconclusa.

LA NEWCOLo schema, ormai ben definito,prevede,comeanticipatodalMes-saggero, che le Ferrovie si metta-noallaguidadelvettore,rilevandotutto il capitale sociale che finiràin una newco. Nella lettera conl’offerta vincolante, che i tecnicistannomettendoapunto, sarà in-dicatoilpercorsocheilgruppofer-

roviario vuole seguire per dar vitaall’integrazione. Ma nella letteraci saranno anche delle condizioni«sospensive» ben chiare.Una sor-tadiparacadute.Nero su bianco, è scritto nella

missiva, l’ingresso in Alitalia ècondizionato all’arrivo nell’azio-nariatodisociprivatiedialtresog-gettidinaturapubblica.Ovverodiunpartner estero forte - in lizza cisonoDelta,LufthansaeEasyJet -edi aziende nell’orbita statale. Dasola infatti Fs non può reggere lacompetizione internazionale neicieli, némettere a punto strategieaggressivesulmercato.Senzacon-tare l’impegno finanziario, si par-la di almeno 1,5miliardi, per daresprintallacompagniadibandiera,focalizzandolasullungoraggio.Della partita, ma coinvolta in

una fase successiva, ci saràproba-bilmente anche laCdp, che il vice-premierLuigiDiMaiohachiama-toincausaperrinnovareeamplia-re la flotta. Alitalia ha infatti ur-gente bisogno di nuovi aerei e dinuoverotteperrafforzarsi.Nonèescluso,masiamoalmo-

mento nel campo delle ipotesi,

che possano essere coinvoltenell’azionariatoancheLeonardoePoste per rafforzare l’ancoraggiopubblicodellacompagnia.La percentuale di capitale che

andrebbe invece al vettore esterodovrebbe essere inferiore al 30%.E questo per garantire, spieganodal Mise, la guida tricolore dellacompagnia e rilanciare in grandestile il turismo e lo sviluppo delmadeinItaly.Difficilmente il31ot-tobre, giorno limite entro il qualepresentareleofferte,sultavolodeicommissariarriverannolepropo-ste di Delta e Lufthansa che, purmarcandosi a distanza, non sonointenzionateascoprirelecarte.Lofarannoprobabilmente in una se-

condo momento, trattando diret-tamenteconleFsdopogli incontrie icontatti informalidiquesteulti-mesettimane. Il fatto chegli even-tuali esuberi siano assorbiti dalleferrovie, ragionano sia i managerdel colosso tedesco che quelli diDelta, costituisce un buon inizionella costruzione di una alleanza.Alla finestra anche la low cost Ea-syJet chevuole comunquecresce-re sulmercato,mentre l’interessedellecompagniecinesinonhapre-socorpo,almenofinoaieri.

LA SCADENZAInattesadivenerdì,D-DayperAli-talia, alMef non hanno ancora ri-cevuto nessun piano industriale,mentre è inaltomareanche la so-luzione per sciogliere il nodo delprestito ponte da 900milioni che,come noto, va restituito alla Statoa metà dicembre. Al Tesoro, pri-ma di procedere, vogliono garan-zie dalla commissione europeaproprio su questo punto. Esclusauna nuova proroga del finanzia-mento, va infatti individuata, hagià fatto capire Bruxelles, una so-luzionedimercatoper chiudere il

dossier. Pende infatti sempre l’ac-cusa di aver utilizzato aiuti di Sta-to. In altre parole, dovranno esse-repropriodeisoggettiprivatia far-sicarico,almenoinparte,dell’ope-razione.Fs faràquindidaplayma-

ker anche se il focus dell’aziendaresterà,comeribadisceBattisti,supendolari e sul trasporto ferrovia-rio. Le sinergie con Alitalia con-sentirannoperòdi sviluppare l’in-termodalità su tutto il territorionazionale, di lanciare il bigliettointegrato treno-aereomentre l’al-ta velocità dovrà entrare gradual-mente in tutti gli aeroporti. Treni-talia da ieri ha anche aperto adAmazon Pay con nuovemodalitàdi acquisto digitali per chi viaggiasu Frecce, InterCity e treni regio-nali.

UmbertoMancini

©RIPRODUZIONERISERVATA

Imprese, la manovrafavorisce soltantoi piccoli investimenti

Le misure del governo

Arriva la sterilizzazione completaper il2019 (12,5miliardi di euro circa) eparzialeper il 2020e 2021(rispettivamenteper circa 5,2 e3,8miliardi di euro). Lanuovanormaprevedequindi l’aumentodell’aliquota al10per cento all’11,5 per centoadecorreredal 2020,mentre l’aliquotaordinaria al22per centopasserà al 24,1 per centoperarrivarenel 2021 al 24,5 per cento.Nel2019niente aumenti ancheper le accisesulla benzina, chedovràpoi portarenel2020uncontributo ridotto (da350a 140milioni), chediventano300dal 2021.

IvaStop agli aumentima solo per il 2019

Per la nuova tornatadel rinnovodelcontrattodegli statali, nellamanovradibilancio il governoha stanziato circaunmiliardodi euro l’annoper i prossimi treanni. Soldi chedovrebbero esserenecessari quantomenoadavviare ilconfronto con i sindacati. Il testodelprovvedimentoprevedeanche che ilcosiddetto «elemento perequativo», ilmini bonusper i redditi bassi che sarebbescadutoadicembre, sarà confermatonelle bustepaga agennaio e rimarrà invigore fino alla firmadel nuovocontratto.

StataliPer il contrattoun miliardo l’anno

Perprofessionisti e autonomi chehannoungiro di affari finoa65mila euro l’annovieneampliato il regime forfettario con latassazioneal 15%. Per coloro che sitrovano in questo regime, ci sarà anchel’esonerodagli adempimenti Iva e,dunque, anchedalla nuova fatturazioneelettronica. Per ricavi e compensi tra 65mila euro e 100mila euronel 2020potrebbearrivareuna secondaaliquotaal 20%,machenongodrebbeperò, delregimesemplificato sugli adempimentifiscali. Cancellata l’Iri già dall’attualeperiodod’imposta.

TassePer le partite Ivaflat tax al 15%

Leduemisure “bandiera” hannoduefondi adhocper il 2019da9 e6,7miliardi(7dal 2020). Lo stanziamentoper ilredditoandrà anchealla pensionedicittadinanza e assorbirà le risorsedelRei,che sopravvivrà finoall’entrata in vigoredelnuovo strumento contro la povertà. Seemergeranno risparmi saràpossibileuna«compensazione» tra i dueFondi. Permonitorare la spesa sarà effettuatouncheck trimestrale. Lemodalitàdiattuazionedel reddito saranno stabiliteconaltri provvedimenti.Anche “quota100” avràun suoddl.

RisorseQuota 100 e redditofondo di 16 miliardi

`L’iper-ammortamento per l’acquistodi macchinari pieno solo fino a 2,5 milioni

`Il dossier di Eutekne: il taglio dell’Iresnon compensa le agevolazioni cancellate

LE FERROVIE SI IMPEGNANOAD ACQUISIRE L’INTEROCAPITALE DELLA COMPAGNIAA PATTO CHE SI AGGREGHINOALTRE SOCIETÀ PUBBLICHEE IL VETTORE ESTERO

Giovanni Tria

IN SETTIMANAALLA CAMERAIL TESTO DELPROVVEDIMENTOREDDITO E PENSIONIIN DUE DDL SEPARATI

Fs, ecco l’offerta vincolante per Alitaliama devono entrare anche i soci privati

Gianfranco Battisti, ad di Fs

RESTA DA SCIOGLIEREIL NODO DEL PRESTITODA 900 MILIONIIL TESORO HA CHIESTOALLA COMMISSIONE UECOME DEVE MUOVERSI

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