rassegna del 25-07-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 6 FERRARA________________________________________pag. 7 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 8 RIMINI___________________________________________pag. 9 REGGIO E._______________________________________pag. 10 PIACENZA_______________________________________pag. 11 - 18 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 25-07-2011

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rassegna del 25-07-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 6

FERRARA________________________________________pag. 7

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 8

RIMINI___________________________________________pag. 9

REGGIO E._______________________________________pag. 10

PIACENZA_______________________________________pag. 11 - 18

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 25-07-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

BOLOGNA - Corriere

5Primo PianoCorriere di Bologna Sabato 23 Luglio 2011

BO

Dalla Finanza 150 pagine di rilievi: «perpetua» non osservanza della convenzione

Andrea Colombo Il numero uno di Atc capro espiatoriodi prese di posizione scomposte Assessore comunale alla Mobilità

La vicenda

Gli utili trattenuti utilizzati per potenziare Sirio o realizzare i tabelloni informativi. Il faldone è sul tavolo del sindaco

«Ecco dove finivano i soldi dei parcheggi»

«Leggerò la relazione,però il mio incaricoè cominciato anni dopoIl Pdl? No comment»

Il primo cittadinoCalma e gesso:non ci sono ancoraresponsabilitàpersonali

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Le carte

Il Comune di Bologna an-nuncia la costituzione inmora nei confronti di Atc.In pratica Palazzo d’Accur-sio si assicura i 17,7 milionidi euro che, almeno secon-do l’indagine della Guardiadi Finanza, l’azienda di viaSaliceto deve restituire allecasse comunali. Si tratta pe-rò di un intervento tecnicoperché dal punto di vistapiù generale l’amministra-zione prende tempo per leg-gere le carte che ha speditola Procura della Corte deiConti e soprattutto difendel’operato del presidente diAtc, Francesco Sutti. Ieri afar quadrato intorno al ma-nager piacentino è interve-

nuto il sindaco Merola inprima persona: «Non sonostate individuate responsa-bilità dei singoli — ha det-to a margine dell’assem-blea dei soci dell’aeroporto— e francamente questa ca-nea contro Sutti mi parefuori luogo, abbastanza po-

litica e poco di merito. Cal-ma e gesso dunque: non c’èda cacciar via nessuno, quinon c’è stata nessuna corru-zione, nessuna approvazio-ne indebita». E ancora, ri-volgendosi agli alleati del-l’Idv che hanno chiesto diridurre ora il biglietto delbus ha aggiunto: «Dovreb-bero essere consapevoliche è cambiata la situazio-ne e che siamo di fronte adelementi di difficoltà da al-meno cinque anni». A chie-dere un passo indietro diSutti era stato il centrode-stra guidato dal consigliereregionale del Pdl, GaleazzoBignami e dalla Lega.L’annuncio dell’azione le-

gale di tutela da parte delComune è stato dato nellaseduta del consiglio comu-nale dall’assessore alla Mo-bilità, Andrea Colombo cheha dovuto rispondere alledomande di inizio sedutadi Manes Bernardini (Lega)e di Daniele Carella e diMarco Lisei del Pdl. L’asses-sore ha spiegato che la deci-sione è stata presa per «cor-tesia istituzionale nei con-fronti della Procura dellaCorte dei Conti (che ha invi-tato il Comune a recupera-re i soldi da Atc) e per ragio-ni cautelative» per impedi-re la prescrizione. Non èchiaro quanto tempo occor-rerà al Comune per comple-tare l’istruttoria sulle cartedella Procura della Cortedei conti e decidere il da far-si. Di sicuro una prima resadei conti ci sarà il primoagosto perché per quel gior-no è s ta t a convoca tal’udienza conoscitiva conSutti delle commissioni Bi-lancio, Mobilità e Affari ge-nerali in cui il presidente diAtc dovrà rendere contodel mancato versamento di17,7 milioni a Palazzo d’Ac-cursio. Alla riunione parte-ciperanno sia l’assessoreColombo che la vicesinda-co Silvia Giannini.In aula c’è stato anche il

tempo per assistere a unoscontro tra l’assessore e ilcentrodestra. Colombo hapoi bacchettato l’opposizio-ne accusandola di aver giàindividuato in Sutti «il ca-pro espiatorio e di prese diposizione scomposte», pa-role che però non piaccio-no all’opposizione. «L’uni-co scomposto e inadeguatoè lei — è sbottato Lisei —perché dà risposte senza co-noscere le cose». Il consi-gliere del Pdl, Daniele Carel-la ha invitato l’assessore adaver rispetto per l’aulamen-tre il consigliere della LegaNord, Manes Bernardini hasostenuto che «la responsa-bilità politica di Sutti nonpuò essere negata».

Olivio [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’espostodell’opposizione

Le indaginidella Finanza

La mossadel Palazzo

Il Comune si «assicura» i 17,7 milioni che via Saliceto non avrebbe trasferito in 12 anni

«Non può ritenersi conforme al di-ritto la decisione di attribuire i pro-venti della sosta ad Atc, alla quale po-trebbe spettare unicamente un corri-spettivo di servizio per la gestioneoperativa della sosta a pagamento.Atc, non solo avrebbe dovuto teneresin dall’inizio contabilità separate,ma avrebbe anche dovuto rinunciarea ogni utile». Sono sintetizzabili inqueste poche, chiare righe e in qual-che tabella, altrettanto eloquente, le150 pagine fitte di dati nelle quali ilgruppo tutela spesa pubblica dellaGuardia di Finanza spiega quei 17milioni e 704 mila euro di mancatitrasferimenti nelle casse comunali,dovuta a 13 anni di gestione irregola-re da parte di Atc degli incassi deiparcheggi. Vediamo i passaggi cru-ciali della relazione inviata dalla Fi-nanza alla Procura presso la Cortedei Conti e a Palazzo d’Accursio.

Gli utili trattenuti — Come già det-to è il codice della strada a stabilireche i proventi di strisce blu e sostanella Ztl debbano essere destinati al-la manutenzione o alla costruzionedi nuovi parcheggi. Questo «vincolodi reimpiego», dal 1997 al 2009, a Bo-

logna, non sarebbe stato rispettato.Spiega la Finanza: «Il totale dei pro-venti della sosta sottoposto al sud-detto vincolo normativo è risultatodi 31.704.089,97 euro, di cui13.512.524,38 già versati al Comunea titolo di canoni di affidamento e17.791.565,59 trattenuti da Atc».

Le fatture — In questa cifraastronomica rimasta nella panciadell’azienda di trasporto pubbli-co locale ci sono anche 3 milioni249 mila euro in fatture per acqui-sto di beni o prestazione di serviziche nulla hanno a che fare con i par-cheggi. Ad esempio, Atc risulta averimputato al costo economico dellasosta oneri in realtà relativi a Sirio e

ai tabelloni informativi, o relativi alcar sharing e al car pooling.

Il fondo manutenzione — Dal2002 al 2009, Atc ha avuto a disposi-zione 2 milioni 166 mila euro grazieall’istituzione di un «fondomanuten-

zione sosta programmata», in cuiavrebbe dovuto versarli. Risulta inve-ce che l’azienda ne abbia «accantona-ti» soltanto poco più di un milione.

Le cause — Al calcolo dei 17,7 mi-lioni sottratti alle casse comunali siarriva anchemettendo in conto il mi-lione e 400 mila euro che, nel solo2009, Atc ha ritenuto di «mettere daparte» per pagare un’eventuale san-zione della Corte dei Conti. Questononostante la contrarietà del Co-mune, che voleva che si attinges-se ad altri conti, non a quello del-la sosta, per far fronte a una even-tuale sazione.

Mancato controllo — Mentre,

secondo la Corte dei Conti, Atc viola-va le normative, il Comune nonmuo-veva un dito. Scrive la Finanza:«L’esame degli atti ha permesso di ri-levare che una penetrante attività dicontrollo a intervalli di tempo stabili-ti non è stata effettuata dall’ente affi-dante». E ciò a scapito dell’ente stes-so, il Comune appunto.

Esternalizzazioni — Un paragrafodella relazione della Gdf è dedicato aun’altra presunta anomalia del-l’azienda del trasporto pubblico bolo-gnese: l’affidamento a terzi di quasitutti i servizi (per esempio la gestio-ne del rilascio dei contrassegni Ztl al-la cooperativa Coopertone), in barbaa quanto prevede l’articolo 23 dellaconvenzione con Palazzo d’Accursio.Gli investigatori, incaricati di accerta-menti di natura esclusivamente con-tabile, si limitano a fotografare que-sta anomalia, ma suggeriscono altreindagini: «Si tratta di sistematico estrutturale affidamento a esterni, or-ganizzazione non in linea con i termi-ni della convenzione».

Amelia [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il documento della GdfRealizzato su mandatodella Corte dei conti,è denso di tabelle e numerie mette in luce una ampiaautonomia imprenditorialee decisionale da parte di Atca svantaggio del controllo(omesso) del Comune

Caso sosta Il maxi debito

Nuovo fronte

Nel 2007, giuntaCofferati, l’alloraconsigliere civicoDaniele Corticellie altri 12 colleghidell’opposizionepresentano un espostoalla Corte dei contidenunciando irregolaritànell’applicazione dellaconvenzione tra Atc eComune sui ricavidella gestione della sosta

La Guardia di Finanzaavvia le indagini.E scopre che in effettiirregolarità cisarebbero state: dal1997 al 2009, Atcavrebbe trattenuto17,7 milioni di euro,non trasferendoli comeavrebbe dovuto alComune per realizzareopere, a cominciareda nuovi parcheggi

In commissione l’1 agosto

La Corte dei conti«avvisa» il Comune,dove arrivano i faldonidella Finanza:l’amministrazioneMerola, sentito il pareredell’ufficio legaleinterno, decide dimettere in mora pressoAtc i 17,7 milioni,un atto «cautelativo»in attesa che l’indaginesia completata

Nei suoi accertamenti,le Fiamme gialle evidenzianouna nuova anomalia:l’eccessivo ricorso di Atcall’affidamento esternodi una lunga serie di attività

Il numero uno dell’azienda di trasporto

L’1 agosto Sutti sarà sentitoin commissione mobilitàe bilancio. Il Pdl insistea chiederne le dimissioni

Merola blinda Sutti. Mamette in mora Atc

«Sto mettendo le mani su documentiinviati al Comune solo adesso.Sicuramente li guarderò con moltaattenzione». Con queste paroleFrancesco Sutti, presidente dell’Atcdaò 2005, commenta la vicenda chevede coinvolta l’azienda di via Salicetoper presunti 17,7 milioni dovuti aPalazzo d’Accursio. Sulle dimissionichieste dal centrodestra cittadino,invece, non vuole alimentarepolemiche: «Non le commento, sonomodalità che si giudicano da sole. Tral’altro faccio notare che il periodo ditempo di cui si sta parlando è moltopiù lungo del mio incarico». Propriosulle dimissioni è arrivata la«blindatura» di Virginio Merola. Macomunque Sutti dovrà prepararsi alla

resa dei conti. È stata fissata per ilprimo agosto l’udienza conoscitivacongiunta delle commissioni Bilancioe Mobilità, e forse Affari Generali, incui Sutti dovrà rendere conto delmancato trasferimento. La confermadella data è arrivata ieri, durante ilquestion time dell’assessore allaMobilità, Andrea Colombo, che haannunciato la sua presenza incommissione insieme al vicesindacoSilvia Giannini. Proprio a causa dellamancanza della Giannini, non è statopossibile convocarla la settimanaprossima. Sutti ha l’appoggiodell’amministrazione ed è difficile chedecida di abbandonare la guida di Atc.Colombo ha lanciato una frecciataall’opposizione, che secondo lui ha

trovato «un capro espiatorio». Ma haassicurato che la seduta del primoagosto sarà «un primo momentorilevante per fare il punto dellasituazione». Anche perché per quelladata, il Comune avrà già completato lalettura delle 160 pagine arrivate duegiorni fa dalla Guardia di Finanza. Mail capogruppo della Lega Nord, ManesBernardini, continua attacca: «Non

siamo disposti a tollerare l’ennesimoatto di arroganza da parte di chisembra incollato alla poltrona con delBostik. Porteremo un bel fogliobianco e una bella penna nera chemetteremo sotto il naso di quello chenon deve più essere il presidentedell’Atc. Vediamo se avrà il coraggiodi impugnare la biro e scrivere leproprie dimissioni irrevocabili».Anche in caso di mancanza di unaresponsabilità giuridica, secondoBernardini, sarebbero doverose: «Losono per l’impegno morale e ditrasparenza che deve assumere neiconfronti della città chi ricopre unacarica così importante».

Mauro Giordano© RIPRODUZIONE RISERVATA

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COMUNE DI FAENZAEstratto bando di gara

E’ indetta procedura aperta secondo il crite-rio dell’offerta economicamente più vantag-giosa per l’affidamento in concessione delservizio pubblico di gestione della scuolacomunale di musica “G. Sarti”. Quotaannuale massima di contribuzione comunalea base di gara soggetta a ribasso stimata in€ 297.700,00 (operazione fuori campo IVA).Oneri sicurezza pari a € 0,00. Il contratto diservizio avrà termine il 31.8.2014. Terminepresentazione offerte: 30.8.2011. Bando edocumentazione di gara su Albo Pretorio online e sul profilo committente-sito Internetdel Comune di Faenza: http://www.co-mune.faenza.ra.it.

IL DIRIGENTE SETTORE LEGALE(Avv. Deanna Bellini)

Codice cliente: 211252

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

BOLOGNA - Carlino

2 SABATO 23 LUGLIO 2011

Il Comune mette in mora l’Atc per salvare i 17,7 milioni di debito e bloccare la prescrizione

Denaro al sicuro e Sutti resta all’AtcMerola: canea politica contro il presidente. Si studia una exit strategy

LE PROSSIME TAPPE

Il buco inizia nel ‘97A sinistra l’ex presidente

dell’Atc Ugo Mazza(sulla destra) e l’attualepresidente dell’azienda

trasporti FrancescoSutti. L’azienda è al

centro degli attacchi delcentrodestra per il

pasticcio sui proventidalle strisce blu, non

corrisposti al Comune

ì

Le commissioni Bilancio e Mobilità convocano Sutti, ci saranno anche Colombo e Giannini

Il primo agosto la resa dei contiIl centrodestra insiste: risposte inadeguate, il presidente deve andarsene

La resa dei conti, è proprio il ca-so di dirlo, è fissata al pome-

riggio del primo agosto, quando lecommissioni Bilancio e Mobilità,riunite in seduta congiunta (non sisa se si aggregherà anche la prima,che si occupa di affari generali eistituzionali) ascolteranno in u-dienza conoscitiva Francesco Sutti,il presidente dell’Atc al centro de-gli attacchi del centrodestra per ilpasticcio dei proventi della sostanon corrisposti al Comune dal1997 al 2009. Il Pdl e la Lega chie-dono che arrivi in commissione«con le dimissioni in mano», e senon capitasse, il leader del Carroc-cio Manes Bernardini si presenteràcon una lettera già pronta, per met-terla «sotto il naso di quello che pernoi non deve essere più il presi-dente di una società importante co-me Atc. Non siamo disposti a tol-lerare l’ennesimo atto di arroganza

- prosegue il leghista - di un pre-sidente che sembra attaccato aquella poltrona con il Bostik». L’a t-tacco del centrodestra prosegueserrato, dopo la risposta della giun-ta che lascerà Sutti dov’è. Lunedìcon il capogruppo Marco Lisei ilPdl ci riproverà presentando un or-dine del giorno in consiglio comu-nale in cui si chiede al sindaco Vir-ginio Merola di accettare le dimis-sioni che Sutti presentò in marzo alcommissario straordinario Anna-maria Cancellieri. «Merola difendel’indifendibile - afferma il numero

due del Pdl in città, Galeazzo Bi-gnami -. Forse scorda che Sutti èalle dipendenze del Comune, enon viceversa».

Intanto la seduta del primo ago-sto delle commissioni congiunteBilancio (presieduta dal grillinoMarco Piazza) e Mobilità (del PdFrancesco Critelli) sarà «un primomomento rilevante per fare il pun-to della situazione», ha affermatol’assessore al traffico Andrea Co-lombo, che ieri ha risposto in aulaalle domande del centrodestra. Allaseduta non è ancora chiaro se par-

teciperà anche la commissione Af-fari generali e istituzionali, presie-duta dalla Pdl Valentina Castaldini,che già l’altro ieri era intenzionataa convocare Sutti il prima possibi-le. Se Castaldini partecipasse, inquella sede si potrebbe anche par-lare della convenzione tra Comunee Atc, argomento di competenzaappunto della prima commissione.Di sicuro alla seduta del primo a-gosto ci sarà lo stesso Colombo el’assessore al bilancio Silvia Gian-nini.

(pf)

Il pasticcio della sosta

PRIMO

di Paola Frontera

L’ufficio legale del Co-mune «in via cautela-

tiva e prudenziale sta pre-parando l’atto per la costi-tuzione in mora dell’Atcper il debito» dei 17,7 mi-lioni di euro di proventidella sosta che sarebberodovuti entrare tra il 1997 eil 2009 nelle casse di Pa-lazzo d’Accursio. La costi-tuzione in mora tecnica-mente blocca i 17,7 milio-ni di euro e li mette al si-curo dal rischio di prescri-zione, sul quale la Cortedei Conti aveva messo inguardia il sindaco speden-do la relazione della Guar-dia di Finanza (160 pagine,senza allegati) sull’inda gi-ne che vede al centro l’a-zienda trasporti cittadina,guidata da Francesco Sutti.A proposito del quale lagiunta fa sapere che reste-rà al suo posto. Sono que-ste in sintesi le mosse delsindaco Virginio Merolasul pasticcio dei proventidelle strisce blu, mossesp iega te ie r i ma t t inadall’assessore alla mobilitàAndrea Colombo, chiama-to a rispondere al fuoco difila di domande di Pdl e Le-ga sulla vicenda.

L’argomento è il primoall’ordine del giorno delquestion time: tre doman-de di Marco Lisei e DanieleCarella (Pdl) e Manes Ber-nardini (Lega). Colombocomincia spiegando che larelazione integrale della Fi-nanza è arrivata l’alt rogiorno, troppo poco anti-cipo per avere già una «po-sizione definitiva». Il docu-mento è allo studio dei set-tori del Comune, in modotrasversale: dalla mobilitàalla ragioneria fino all’uf fi-cio legale, forse quello piùinteressato all’a p p ro fo n d i-mento del materiale. In-tanto però è opportuno ri-spondere positivamenteall’invito del viceprocura-tore della Corte dei Conti,Paolo Novelli, cioè di «co-stituire in mora l’Atc - spie-ga Colombo -. Si tratta diun atto di rispetto istitu-zionale senza altre valuta-zioni di merito da parte diComune e Atc», che par-leranno solo dopo averstudiato gli atti. La messain mora di Atc blocca laprescrizione, dunque, emette al sicuro il denaro,ma senza un giudizio di

colpevolezza su Atc, giudi-zio che tra l’altro non com-pare nella relazione dellaFinanza: «Non vengono in-dividuate persone singoleimputate dal punto di vistacontabile», afferma Co-lombo, che chiude con u-na difesa di Sutti stigmatiz-zando gli attacchi dell’o p-posizione. «Visto che sichiede rigore - affermal’assessore - inviterei l’aulaa rispettare gli accerta-menti in corso, che si li-mitano a mettere al sicuro»i proventi della sosta, «inattesa che il procedimentosia amministrativo che giu-risdizionale possa avereluogo e concludersi». Se-

condo Colombo è «dove-roso stigmatizzare espres-sioni gravi che in questigiorni si sono ascoltate elette sui giornali, paroleche hanno un preciso si-gnificato dal punto di vistapenale e che andrebberousate con cautela». Oltretutto, conclude l’a s s es s o-re, l’indagine riguarda una«gestione che copre circa14 anni e che ha attraver-sato una pluralità di ammi-nistrazioni di vario colorepolitico», e che quindi nonsono giustificate le «reazio-ni scomposte» del centro-d e s t ra .

A margine del questiontime, Colombo ventila una

sorta di exit strategy perl’Atc: «Vediamo gli atti, mapuò essere che ci sia stataun’interpretazione troppopuntuale della convenzio-ne», è la tesi dell’a s s e s s o re .Prima di lui, il capogruppoPd Sergio Lo Giudice ave-va parlato di una possibile«impropria interpretazio-ne normativa». Colombocita l’articolo 7 del nuovocodice della strada: «I pro-venti dei parcheggi a pa-gamento, in quanto spet-tanti agli enti proprietaridella strada, sono destinatialla installazione, costru-zione e gestione di par-cheggi in superficie, so-praelevati o sotterranei, eal loro miglioramento, e lesomme eventualmente ec-cedenti ad interventi permigliorare la mobilità ur-bana». Proprio su questiultimi potrebbe fondarsi larisposta del Comune allaCorte dei Conti. Una teo-ria che salverebbe l’Atc eSutti dagli attacchi di que-sti giorni, attacchi che ilsindaco Virginio Merola ri-manda al mittente. Uscen-do dal cda dell’aeropor to,Merola risponde così allerichieste di Pdl e Lega direvocare il mandato al pre-sidente dell’Atc: «Non so-

no state individuate re-sponsabilità di singoli.Francamente questa caneacontro Sutti mi pare fuoriluogo, abbastanza politicae poco di merito». Quindi«calma e gesso - prosegueil sindaco - non c’è da cac-ciar via nessuno, qui nonc’è stata nessuna corruzio-ne, nessuna appropriazio-ne indebita» perché quei17,7 milioni di euro chespettavano al Comune so-no andati nel «trasportopubblico» e non chissà do-ve. Di fronte alla «reazionesproporzionata» dell’o p-posizione, Merola tiene ilpunto: «Non prendo inconsiderazione le dimis-

sioni di Sutti. Innanzituttoquesta questione va chia-rita, e poi non stiamo par-lando di responsabilità pe-nali ma di eventuali illecitiamministrativi. Per direche una persona va caccia-ta - conclude - significa cheha fatto delle irregolarità edei reati. La stessa Procuranon ci dà elementi per in-dividuare responsabilitàpersonali. Stiamo ai termi-ni». Infine, all’Idv che, co-me la Lega, chiede il ritirodell’aumento del bigliettodel bus, il sindaco rispon-de che «dovrebbero essereconsapevoli della situazio-ne difficile dei prossimicinque anni».

Il confronto in commissioneA sinistra il numero due del Pdl incittà Galeazzo BignamiA destra l’assessore al bilancio SilviaGiannini con il sindaco VirginioM e ro l a

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

BOLOGNA - Informazione

IL’INFORMAZIONE il DomaniI DOMENICA 24 LUGLIO 2011

CRONACA di BOLOGNAE-mail [email protected]

In poche ore sono scoppiate cinque condotte in centro. L’episodio più grave in piazza VIII Agosto

Il giorno nero dei tubi dell’acquaPiazzola allagata: via Irnerio chiusa e disagi per gli ambulanti

n È statasgomberata una filadi bancarelleTecnici al lavoro finoa tardi, l’acquadovrebbe tornarestamattina

FIUME IN VIA IRNERIOL’allagamento della strada per lo

scoppio della condotta: nelpomeriggio è stato pulito il fango

Molti disagi e shopping ba-gnato per i bolognesi che

ieri pomeriggio si sono avventu-rati tra i banchi dello storicomercato degli ambulanti di piaz-za VIII Agosto. E non solo per lo-ro perchè ieri è stata una giorna-ta tremenda per le tubaturedell’acqua: grandi rotture, all’in -circa nelle stesse ore, con tantodi «copiosa» fuoriuscita d’acquaanche in via del Bidone, via Ber-tiera, porta Mascarella e via Zoc-coli.

In Piazzola lo scoppio di unatubatura dell'acqua ha creato di-sagi nel primo pomeriggio nellapiazza affollata delle bancarelle;disagi che poi sono stati limitatigrazie all’intervento dei vigilidel fuoco e dei tecnici di Herache hanno lavorato fino a notteper risistemare la grossa tubatu-ra che ha allagato alcune corsiedel mercato e costretto a sgom-berare la fila delle scarpe. A rom-persi è stata, a quanto si è appre-so, una conduttura ad alta pres-sione, nel tratto di via Irnerio frala piazza e via Indipendenza: ilgetto d’acqua ha sollevato l’a-sfalto, in un punto dove era par-cheggiato uno dei furgoni deivenditori ambulanti, formandouna piccola voragine. In breve siè creato un allagamento che hacostretto alcuni ambulanti aspostarsi. Sono intervenuti i vi-

gili del fuoco, la polizia munici-pale per fare deviare il traffico, epersonale del pronto interven-to Hera, che ha provveduto achiudere la tubazione e comin-ciato i lavori per la riparazione.Per poco più di un’ora, a partiredalle 15, è stato chiuso al traffi-co il primo tratto di via Irnerio,in direzione viali di circonvalla-zione.

Il Comune è stato subito infor-mato della vicenda e ad occu-

Quando l’acqua è iniziata a scor-rere, allagando un tratto interodi via Irnerio e una corsia delmercato, tra la gente c’è stata an-che curiosità. Nessuna preoccu-pazione ma solo molti disagi, so-prattutto per gli ambulanti chehanno dovuto spostare i camion(parcheggiati proprio lungo viaIrnerio) per consentire i lavoridi ripristino della tubatura dopola chiusura dell’acqua. A provo-care le esplosioni potrebbe es-

sere stata l’elevata pressionedell’acqua o la tubatura usurata.Le squadre della manutenzionehanno lavorato fino a sera tardi,l’acqua è stata chiusa in tutta lazona. Stamattina tutto dovrebbetornare normale.

parsi della situazione è stato l’as -sessore ai lavori pubblici LucaRizzo Nervo che ha accolto conironia l’ennesima grana che si ètrovato ad affrontare come as-sessore nelle poche settimanetrascorse dalla sua nomina.

IN REGIONE

Maggioranza spaccata su NoèSinistra e Idv: no alla presidenza

Pd e Errani la vorrebbero alla guida delle “pari opportunità”

I n Regione arriva lagrana della commis-

sione pari opportunitàrecentemente istituita.La questione è la presi-denza perchè una partedella maggioranza, il Pdma con il beneplacito diErrani, vedrebbe bene laconsigliera dell’Udc Sil-via Noè mentre il restodella coalizione (Idv, Prce Sel-Verdi) è pronto a fa-re le barricate. I capi-

gruppo della sinistra,nel corso di una delicatariunione convocata daErrani alla quale ha pre-so parte anche il segre-tario regionale del PdStefano Bonaccini, han-no detto esplicitamenteche voteranno no. E dal-la loro parte avranno an-che le associazioni lgbtche lunedì pomeriggio,con mestoli e padelle,manifesteranno davanti

al consiglio regionaleper chiedere una presi-denza laica e ribadire illoro “no” alla candidatacattolica. Una grana perErrani e per il Pd: in baseagli accordi di iniziomandato, quella com-missione doveva andareall’Udc così come l’a l t radi garanzia è stata affida-ta al Pdl.

L’irrigidimento non èpiaciuto al governatore

che è al lavoro per unamediazione anche se almomento non c’è nes-sun piano B. Per elegge-re il presidente di unacommissione occorrono40 voti nelle prime duevotazioni e 26 nella ter-za. Il Pd, ne ha 24 da so-lo non ce la farebbeneanche all'ultima vota-zione col quorum piùbasso. Sempre che ilcentrodestra non vengain soccorso, ma è da ve-dere se i democraticivorranno giocarsi que-sta carta. La discussioneha comunque anche deiforti risvolti di naturapolitica visto che i ver-tici regionali dei demo-cratici hanno sempre af-fermato di voler cercareil dialogo con il partitodi Casini e la commissio-ne a Silvia Noè sarebbesicuramente un segnalefor te.

I “poli” conquistano un posto

La Romagnaentra nel Cda

Tra gli undici componenti delnuovo consiglio di ammini-

strazione dell'Ateneo ci sarà ancheun posto per la Romagna. Lo con-ferma lo statuto dell'Alma Materche andrà in approvazione merco-ledì. Una vittoria per i poli della

Romagna che al-l'inizio pareva-no esclusi condiverse frizionicon il rettore I-vano Dionigi .Nel nuovo cda èprevisto ancheun consigliereindicato, trami-te una rosa dinomi, dalla Con-sulta dei sosteni-

tori, che ha una maggioranza ro-magnola. Sarà poi il Senato acca-demico ad eleggere il consigliere, apartire da ottobre o novembre, do-po cioè che che il ministero del-l'Istruzione avrà approvato a suavolta il nuovo statuto dell'Univer-sità.

LO STATUTO

PROTES TALunedì in viale AldoMoro anche la protestedi alcune associazionilaiche e lgbt

&TELEFONIUTILI

EMERGENZEBOLOGNA SOCCORSO/AMBULANZE 118CROCE ROSSA 051.23.45.67AMBULANZA CINQUE 051.50.50.50GUARDIA MEDICA

848831831 - 848832832GUARDIA MEDICA ODONTOIATRICA

051.54.38.50AMB. ODONTOIATRICO 800-13000PRONTO INTERVENTO P.S. 113CARABINIERI 112VIGILI DEL FUOCO 115CENTRO ANTIVELENI 051.64.78.955FARMACO PRONTO 800-218489

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da cell. 800-33.15.18ATC 051.29.02.90GUIDE INTERPRETI 051.64.87.580GUIDE D’ARTE 051.42.10.809PREFETTURA/QUESTURA 051.64.01.111OSTELLO GIOVENTÙ 051.50.18.10OGGETTI SMARRITI 051.60.18.626

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Page 5: rassegna del 25-07-2011

5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

BOLOGNA - RepubblicaCRONACA

BOLOGNA � VI

@DOMENICA 24 LUGLIO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.regione.emilia-romagna.itwww.unibo.it

LA NOMINA

Silvia Noé (sopra). Il suo arrivo allapresidenza delle Pari opportunità hamesso in crisi la maggioranza

Regione, la sinistra contro l’asse Pd-UdcSel e Idv bocciano la nomina della casiniana Noè alle Pari opportunità. L’irritazione di Errani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

VENDOLIANI e dipietristi sbar-rano la strada alla cattolica SilviaNoè verso la presidenza dellacommissione Pari opportunitàin Regione. Sulla capogruppoUdc è arrivato il veto pesante diItalia dei Valori, Federazione del-la Sinistra e Sel-Verdi. Nettissi-mo anche il no delle associazioniLgbt, pronte domani a fare unpresidio con mestoli e padelledavanti all’assemblea legislativain viale Aldo Moro: «Quella non èuna presidenza di garanzia. Vo-gliamo una presidenza rispetto-sa del diritto di autodetermina-

zione di ogni donna o uomo».Lo scontro in maggioranza è

scoppiato durante la riunionedei capigruppo convocata ve-nerdì dal presidente Vasco Erra-ni, a cui non erano sfuggiti i ma-lumori di una parte consistentedella sua coalizione sul nomedella Noè, che sarebbe frutto diun accordo diretto dei Democra-tici con l’Udc di Pierferdinando

Casini. Al vertice la dipietristaLiana Barbati, il vendoliano GianGuido Naldi e il capogruppo PrcRoberto Sconciaforni hannomostrato pollice verso: la prossi-ma settimana, quando in consi-glio regionale dovrà eleggere ilpresidente della neonata com-missione Pari Opportunità, non

voteranno Noè. Un irrigidimen-to che certo non è piaciuto a Er-rani, impegnato in queste orenella mediazione. La sinistrapunta il dito contro il caratterelaico della commissione: incom-patibile con la Noè, esponentecentrista e cattolica. «La candi-datura della Noè è stata presen-

tata dal Pd — spiega Gian GuidoNaldi, Sel — con la giustificazio-ne che si tratta di una commis-sione che può essere affidata allaminoranza. In realtà però quellodelle Pari opportunità è un temapolitico, e noi riteniamo chequella presidenza debba essereassegnata alla maggioranza».

Non solo. Le argomentazione delfronte del “no” alla Noè si sonoconcentrate anche sul fatto chela casiniana è capogruppo di sestessa a viale Aldo Moro. «È inu-suale che a chi è già capogruppodi se stesso venga assegnata unacommissione» spiega Naldi.

L’opposizione alla Noè è stata

netta: c’è addirittura chi minac-cia di disertare le sedute dellacommissione se alla fine dovessefarcela. Il no di sinistra e Idv faràsicuramente la differenza in au-la: in tutto si tratta infatti di ottovoti, mentre il pd ne ha 24 a di-sposizione. Per eleggere il presi-dente di una commissione ne oc-corrono 40 nelle prime due vota-zioni e 26 nella terza. Il Pd, in-somma, da solo non ce la farebbeneanche all’ultima votazione colquorum più basso. Sempre che ilcentrodestra non venga in soc-corso, ma è da vedere se i Demo-cratici vorranno giocarsi questacarta. Dunque, da qui alla prossi-ma settimana si cercherà di ri-compattare la maggioranza. Perora sembra non sia previsto unpiano B,. Al voto si potrebbe arri-vare già domani, quando davan-ti alla sede della regione prote-steranno le associazioni Lgbt.

(s. b.)

IN ATENEO

Il rettoredell’ateneobologneseIvanoDionigi

Il caso/1

Lo prevede la bozza del nuovo statuto in approvazione mercoledì

Ateneo, la Romagna la spuntae porta a casa un posto in cda

LA NUOVA carta costituente dell’Alma Mater èpronta, approvata dalla Commissione Statuto ve-nerdì e consegnata ai membri del Cda d’Ateneo edel Senato accademico che mercoledì dovrannoapprovarla. E nel testo definitivo la Romagna portaa casa le «poltrone» richieste. Mentre il personaletecnico amministrativo, dove corre il malessere piùforte, ottiene l’aumento del «peso» nella votazionedel rettore (dal 15 al 18%), ma perde un posto in Se-nato (da 4 a 3) a favore degli studenti, che passano asei. Dopo le proteste, gli enti di sostegno delle sediromagnole (UniRimini, Serinar e Flaminia) entra-no nei consigli di Campus e avranno la possibilità(non automatica) di eleggere un loro rappresentan-te nel nuovo Cda d’ateneo, attraverso un complica-to meccanismo che passa per la Consulta dei soste-nitori. Basterà per ottenere il voto favorevole allostatuto dei due attuali rappresentanti della Roma-gna in Cda? Sembra di sì. «E’ un atto positivo», com-menta Piero Gallina di Serinar. «È un piccolo passoavanti rispetto alla richiesta di una caratterizzazio-ne più forte dell’esperienza romagnola» spiega il vi-cesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi.

(il. ve.)

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IN COMUNE

Il primocittadinodi BolognaVirginioMerola

Il caso/2

La lettera dei genitori dell’uxoricida Luca Zambelli al sindaco

“Quei due hanno ucciso i loro coniugiadesso Merola non li deve sposare”

«COME può unire in matrimonio due detenu-ti, l’uno peggio dell’altra, genitori entrambi didue figli minori ai quali hanno fatto tanto ma-le?». È la domanda rivolta al sindaco VirginioMerola dai genitori di Luca Zambelli, detenu-to alla Dozza e intenzionato a sposare France-sca Brandoli, pure lei incarcerata a Bologna.Lui è dentro per aver ucciso la moglie, a Sas-suolo in provincia di Modena, nel maggio del2006; lei invece per aver ucciso il marito, a Reg-giolo in provincia di Reggio Emilia, nel novem-bre di quello stesso anno. «Siamo i genitori diLuca Zambelli — recita la lettera inviata a Me-rola, secondo quanto riportato ieri dalla Gaz-zetta di Modena — detenuto alla Dozza per undelitto orrendo: l’assassinio della moglie Ste-fania, madre dei suoi figli Mattia e Valeria. Sia-mo fortemente indignati e, sinceramente, nonci viene voglia neppure di conoscere lei, signorsindaco della città dove nostro figlio ha chiestoed ottenuto residenza. Tramite il nostro scrit-to, carico di dispiacere, la salutiamo». Da Pa-lazzo d’Accursio si fa sapere però che non sa-rebbe arrivata nessuna missiva da parte dei co-niugi Zambelli. Almeno per via elettronica.

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Page 6: rassegna del 25-07-2011

6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

BOLOGNA - Carlino

• 16 CRONACHE IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO LUNEDÌ 25 LUGLIO 2011

· BOLOGNAÈ NATA per superare le differen-ze e le discriminazioni tra uominie donne, ma, ancor prima di entra-re in funzione, è già al centro del-la polemica politica. Si tratta del-la Commissione Pari Opportuni-tà della Regione Emilia Roma-gna, nata appena una decina digiorni fa con il voto di tutti i grup-pi dell’aula di viale Aldo Moro, ela sola astensione della Lega.Più che sulla funzione della Com-missione (tra i suoi compiti, pare-ri e proposte sui progetti di leggeregionali che riguardano le PariOpportunità; valutazione dell’at-tuazione di norme regionali, na-zionali ed europee; iniziative perl’adeguamento della normativa),il dibattito si è acceso sulla poltro-na di presidente e su chi andrà adoccuparla. Una scelta che l’assem-bela regionale è chiamata compie-re a breve, tra oggi e domani, inconcomitanza con l’ultima sedutaprima della pausa estiva.

LAFAVORITA (nonché unico no-me in corsa, per ora) è Silvia Noè,consigliere dell’Udc, che dovreb-be arrivare a presiedere la Com-missione con l’ok anche del Pd,maturato, secondo le indiscrezio-ni, tramite un accordo diretto conPierferdinando Casini. Peccatoche gli alleati dei democratici —

Idv, Sel e Federazione della Sini-stra — abbiano da tempo messonel mirino la scelta, dicendo achiare lettere al presidente Erraniche loro non voteranno Noè.Un problema non da poco per idemocratici, che, con i 24 voti delloro gruppo, non hanno la forzaper eleggere da soli l’esponentedell’Udc anche alla terza votazio-ne, quella che richiede la sogliapiù bassa di 26 voti (per le primedue, invece, ne servono 40, su cin-

quanta consiglieri). Ora il Pd do-vrà trovare una soluzione per su-perare l’impasse: o appoggiarsisui voti dell’opposizione (il Pdlha intenzione di votare per Noè,Lega e Movimento 5 Stelle deci-deranno domani in aula), o trova-re un nome alternativo che mettad’accordo tutti. Ultima carta dagiocare: il rinvio della votazione asettembre, dopo la pausa estiva.

INTANTO, nell’attesa della vota-zione, Noè non rilascia commen-ti. Chi non gradisce il suo nome,invece, spiega le ragioni di un co-sì fermo e deciso no. «Il problemanon è sulla persona — afferma ilcapogruppo dell’Idv, Liana Bar-bati —, né sul confronto laici-cat-tolici. Il problema è la funzionedella Commissione, che deve ga-rantire pari opportunità per tutti,non solo per il genere femminileo per quello maschile. Noè non èin linea con quello che noidell’Idv vorremmo fosse il ruolodella Commissione».«Si tratta di una commissione or-dinaria, che deve essere espressio-ne del governo della regione e rea-lizzare il programma di mandato,quindi serve qualcuno della mag-gioranza», attacca Gian GuidoNaldi di Sel. Una posizione condi-visa anche dagli alleati della Fede-razione della Sinistra.

a. z.

EMILIA ROMAGNA IDV E SINISTRA CONTRO NOÈ COME PRESIDENTE

Regione, la maggioranza si spaccasulla Commissione Pari Opportunità

L’AULAIl Pd appoggia la centristaTra oggi e domani il voto:sarà decisiva l’opposizione?

·MODENAHA DENUNCIATO una violenzasessuale, ha detto che un coetaneoha abusato di lei. Se lo conoscessee dove sia successo il presunto stu-pro sono aspetti ancora da chiari-re. Per ora nelle mani degli inqui-renti c’è solo la denuncia della ra-gazzina, 12 anni, italiana, che si èpresentata al Policlinico di Mode-na sabato nel tardo pomeriggioper farsi visitare. Scossa e spaven-tata ha raccontato tutto ai sanita-ri, che hanno subito chiamato leforze dell’ordine.Per il momento non c’è nessunaconferma e sul caso c’è grande ri-serbo, data la delicatezza e l’età

della ragazzina, minorenne. Saràil referto medico a dire se quellemolestie ci sono state o meno e araccontarne la gravità. Da lì parti-ranno, oggi, le indagini della squa-

dra Mobile alla quale con tuttaprobabilità sarà affidato il fascico-lo.

LARAGAZZINA, che si è presenta-ta all’ospedale accompagnata dal-la madre, è stata visitata da unaèquipe di esperti che hanno guar-dato se avesse lividi e che dovran-no constatare l’abuso. Il personalemedico ha cercato di farla sentireil più possibile a suo agio cercan-

do anche di tranquillizzarla. Aquanto trapela l’aggressore sareb-be un coetaneo, forse qualcunoche conosce, un amico che si è ap-profittato di lei mentre lei dicevadi fermarsi. Cose che la giovanespiegherà agli inquirenti una vol-ta che saranno assegnate le indagi-ni.Per ora c’è solo la sua parola, lasua denuncia pesante che si ag-giunge a quella di una 15enne che

un mese fa è stata violentata inspiaggia a Fano dal branco: trepersone che l’hanno trascinatadietro le cabine dopo aver conqui-stato la sua fiducia. Storie di giova-ni che entrano troppo presto e inmaniera brutale a contatto con lasessualità, storie di ragazzine indi-fese. E’ probabile che alla giovaneverrà dato anche un sostegno psi-cologico per superare lo choc perquanto successo.

UDC Silvia Noè

Denuncia choc di una dodicenne«Stuprata da un mio coetaneo»Modena, la ragazzina ha raccontato la vicenda ai sanitari dell’ospedale

· ASCOLI«QUESTA volta decido io achi affidare mio figlio». Unafrase urlata al telefono conl’assistente sociale di Foli-gnano il 30 giugno riapre unbriciolo di speranza nellascomparsa del piccolo JasonPruscino, il bimbo di appe-na due mesi di cui non sihanno tracce da tre settima-ne. L’ha pronunciata suo pa-dre Denny, arrestato insie-me alla moglie Katia Regi-nella con le pesanti accuse dimaltrattamenti, abbandonodi minore e occultamento dicadavere. I carabinieri diAscoli, oltre a continuare lericerche, finora inutili, tra iboschi vicino Castel Trosinodove la mamma ha racconta-to di aver lasciato, morto, ilbambino, hanno anche av-viato le indagini in Svizzera.Qui vive il fratellastro di Ka-tia e qui Denny dice che èstato portato il bambino.Una versione che fa acqua datutte le parti ma l’unica chepuò fornire un lieto fine aquesta vicenda. Tuttavia, daiprimi accertamenti condottidalla polizia elvetica, non so-no arrivati riscontri.

Nicoletta Tempera

ASCOLIDalla pista svizzeral’ultima speranzadi trovare Jason vivo

LE INDAGINIA fare luce sul casosaranno i risultatidelle visitemediche

· REGGIO EMILIAUNMESE in giro per l’Europa a bordo di un trattorinotosaerba. È la singolare avventura di tre giovani ragazze:Francesca Bassi (22 anni) di Reggio Emilia, Giulia Verrini (24anni) di Montecchio, nel Reggiano, e Margherita Tizzi (26anni) di Sansepolcro, provincia di Arezzo. Partite a finegiugno, a tappe da 60-70 km hanno ‘toccato’ Inghilterra,Francia, Germania e Austria. Il loro tour si concluderà sabatoa Reggio Emilia.

Da Reggio Emilia all’Europain sella a un trattore tosaerba

VIOLENZASul caso c’è ilmassimo riserboda parte degliinquirenti.La dodicennesi è recata alPoliclinico diModena, doveha raccontato lavicenda aisanitari,accompagnatadalla madre

Avviso di avvenuta pubblicazione delDocumento di Registrazione 2011 Carilo Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A

e delSupplemento al Prospetto di Base Carilo Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A

Carilo Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A., comunica che in data 14 luglio 2011, la Consob ha rilasciato con proprio prov-vedimento l’autorizzazione alla pubblicazione del Documento di Registrazione 2011 e del Supplemento al Prospetto diBase relativo ad un Programma di offerta di prestiti obbligazionari denominati:“CARILO CASSA DI RISPARMIO DI LORETO SPA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO CON EVENTUALE FACOLTA’ DI RIM-BORSO ANTICIPATO A FAVORE DELL’EMITTENTE”“CARILO CASSA DI RISPARMIO DI LORETO SPA OBBLIGAZIONI ZERO COUPON” “CARILO CASSA DI RISPARMIO DI LORETO SPA OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE”“CARILO CASSA DI RISPARMIO DI LORETO SPA OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON FACOLTA’ DI RIMBORSOANTICIPATO A FAVORE DELL’EMITTENTE E/O DELL’OBBLIGAZIONISTA”“CARILO – CASSA DI RISPARMIO DI LORETO S.P.A. OBBLIGAZIONI STEP UP/STEP DOWN CON FACOLTÀ DI RIMBOR-SO ANTICIPATO A FAVORE DELL’EMITTENTE”Il Documento di Registrazione 2011 contiene le informazioni aggiornate della Carilo Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A.in qualità di Emittente di volta in volta di una o più serie di Strumenti Finanziari.Il Supplemento al Prospetto di Base contiene gli aggiornamenti dei documenti facenti parte del Prospetto ( Documento diRegistrazione, Nota di Sintesi, Nota Informativa e Condizioni Definitive). Gli investitori che hanno già concordato di ac-quistare o sottoscrivere i prodotti finanziari prima della pubblicazione del Supplemento potranno esercitare il diritto di re-voca disposto dall’art. 95 bis comma 2 del D.Lgs . 58/1998 come successivamente modificato, entro il termine di duegiorni lavorativi successivi alla pubblicazione degli stessi.Il Documento di Registrazione e il Supplemento al Prospetto di Base sono stati depositati inCONSOB in data 25 luglio 2011 e sono a disposizione del pubblico gratuitamente presso laDirezione Generale dell’Emittente in Loreto, via Solari n. 21 nonché in forma elettronica sul sito webwww.carilo.itLoreto, 25 luglio 2011 Carilo Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A.

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

FERRARA - Nuova Ferrara

Il primo round Pd-Massimilia-no Fiorillo si è concluso l’altrasera con un sostanziale stallo:tutto rinviato a settembre,quando la verifica sul program-ma in Provincia fornirà nuovielementi alla contesa. La que-stione, come aveva già stabilitoil dibattito in consiglio provin-cia, si è spostato dal piano isti-tuzionale «al confronto tra ipartiti: è stata ribadita - ecco lalaconica dichiarazione del se-gretario democratico, PaoloCalvano - la volontà da parte ditutta la maggioranza di portareavanti il programma elettoraledel 2009. A settembre ci saràl’occasione per fare il punto suquanto fatto e sugli obiettiviper gli ultimi bilanci». La so-stanza è che il vicepresidentedella Provincia e segretario pro-vinciale dell’Idv, partito che stalanciando una raccolta di firmeper l’abolizione delle Province

stesse, per il momento non la-scerà nessuna delle due cari-che, nonostante Calvano an-che l’altra sera abbia ribaditoche il problema esiste e restaaperto. Fiorillo ha avuto buongioco sottolineando che nelsuo partito i doppi incarichi cisono un po’ ovunque, a partireda quello dell’assessore regio-nale Sabrina Freda che resta se-gretario provinciale di Piacen-za. Non è che il Pd abbia trova-to grande sponda tra gli altri al-leati: Claudio Campana (Psi),in particolare, ha sottolineatoche simili incompatibilità nonsono previste nella coalizione eche la valutazione dell’attivitàistituzionale di Fiorillo spetta aMarcella Zappaterra. La stessapresidente della Provincia, nona caso, dalla quale è partito ilprimo affondo. E’ chiaro chel’uscita di Zappaterra è servitaalmeno a sconsigliare l’Idv da

tentazioni di smarcamento sudecisioni potenzialmente im-popolari che i tagli governativiimporranno, magari agitandoil manifesto dell’abolizione del-le Province. Fiorillo ha ripetuto

più volte in questi giorni il suorinnovato impegno istituziona-le, e anche Stefano Calderoni(Prc) ha annotato che «sulla li-nea politica complessivadell’ente c’è una saldatura tra

le forze della maggioranza, equesto è fondamentale. Quan-to al doppio incarico, nel no-stro statuto c’è incompatibilitàma se altri partiti la pensano di-versamente non ne facciamouna questione etica».

Il caso Fiorillo ha avuto co-me effetto collaterale la ridefini-zione del perimetro di maggio-ranza in Provincia. L’altra sera,assieme a Calvano e al capo-gruppo Pd, Sergio Guglielmini,a Campana, Calderoni e Fioril-lo con il suo capogruppo, Ales-sandro Rorato, c’era il radicaleMario Zamorani. Stabilita quin-di la separazione tra le due for-ze che hanno costituito l’allean-za elettorale Laici-Riformisti,radicali appunto e socialisti.Non sono stati invitati invece iVerdi, che il Pd considera fuoridalla maggioranza dopo la lorocostituente nazionale e sceltecome quelle di Codigoro. (s.c.)

Tutte le insegne abusive o irre-golari di negozi e attività in tut-ta la città, al centro di una que-relle amministrativa con il Co-mune, dovranno essere rimos-se e smaltite entro il 31 agosto :sarà la ditta Avip Italia che si èaggiudicata il servizio, a gestirel’operazione e controllare conla scadenza del mese di novem-bre 2011. Come ricordiamo erastato l’ufficio servizi tributaridel Comune di Ferrara, UfficioPubblicità, a regolarizzare tut-to questo settore. Pertanto iproprietari degli impianti dipreinsegne presenti sul territo-rio, abusivi e/o irregolari, a pro-cedere spontaneamente alla lo-ro rimozione entro agosto. Nelcaso in cui il proprietario nonproceda direttamente e nel ter-mine previsto alla rimozione,sarà la Avip che contestual-mente, provvederà anche al re-lativo smaltimento.

In tutta la citta’

Insegne dei negoziabusive o illegalirimosse entro agosto

Entra sempre più nel vivo la«Festa di San Giacomo», la fe-sta della contrada cittadina re-alizzata in collaborazione traCentro di promozione socialeANCeSCAO "Acquedotto" e lastessa contrada di San Giaco-mo: dopo i primi due giorni difesta che hanno catturato tantiferraresi rimasti ancora in cittàe non in vacanza, la festa tornastasera con un ricco program-ma : alle 17 l’ apertura della fe-sta e poi anche quella deglistand gastronomici, delle ban-carelle espositive e il gioco del-la tombola. Poi alle 21, il piattoforte della serata con l’ esibi-zione dei musici, sbandierato-ri e armati della Contrada diSan Giacomo.

Alle 23.30, infine la chiusuradella serata, e l’appuntamentoa domani sera, lunedì, con l’ul-ti giorno della rassegna con ilmaxitombolone e i ricchi pre-mi cui non si deve assoluta-mente mancare.

SanGiacomopropone a tuttila sua festa

Neanche il Pd scalfisce FiorilloVerifica di maggioranza sul caso-Provincia, tutto rinviato a settembre. Verdi non invitati: sono fuori

Paolo Calvano (Pd) e Marcella Zappaterra (Provincia)

Partono diversi lavori di asfal-tatura in alcune vie nel comu-ne di Ferrara. Sarà Hera a rea-lizzare i lavori che partirannodomani proseguiranno sinoad ultimazione, prevista per ilmartedì 2 agosto (salvo ritar-di dovuti alle avverse condi-zioni atmosferiche).

I lavori interesseranno levie: Bonafini, Frutteti (da viadel Melo al capolinea dell’au-tobus), del Melo (da via Frut-teti a via Flora), della Flora(solo i tratti stradali deteriora-ti), Pontegradella (dalla rota-toria di via Caretti a via Pom-posa), Migliari (in localitàPontegradella – solo i trattideteriorati), Gelsomini (in lo-calità Malborghetto di Boara– solo i tratti stradali deterio-rati), Foro Boario (dalla sta-zione FF.SS. a via Argine Du-cale),

Gli interventi saranno ese-guiti in accordo con il SettoreOpere Pubbliche -Servizio In-frastrutture Ufficio Scavi delComune di Ferrara. Durante ilavori per sicurezza, sarà mo-dificata la viabilità e le modifi-che saranno segnalate.

L’esecuzione dei lavori invia Foro Boario vedrà un sen-so unico di marcia da via Bo-logna con direzione viale IVNovembre. Ma garantiti ai re-sidenti accessi pedonali e car-rabili e verranno adottate mi-sure per agevolare il transito.

Intanto partono anche i la-vori di manutenzione sulla re-te del teleriscaldamento inCorso Porta Po. Se,pre da do-mani i lavori interesserannola linea di distribuzione delservizio teleriscaldamento inCorso Porta Po in prossimitàdel civico 82. Durante i lavoriverranno effettuati degli scaviper eseguire la sostituzione diun tratto di tubazione dan-neggiato. Fino al 29 luglio, du-rata prevista dal cantiere, sa-rà necessario un restringi-mento di entrambe le corsiedi marcia. Verranno comun-que adottate tutte le misureper agevolare il transito e ri-durre il più possibile i disagi.Ai residenti ed alle attivitàcommerciali verranno garan-titi gli accessi pedonali e car-rabili ed agevolate le opera-zioni di carico/scarico.

Da domani in citta’

Partono i lavoridi asfaltaturae per la geotermia

All’assemblea dei testimoni diGeova di ieri, a Imola, si è svoltala cerimonia del battesimo cheha visto battezzati 3 ferraresi,mentre - ricorda una nota stam-pa dell’Ufficio informazione deiTestimoni di Geova - alla ceri-monia di ieri hanno partecipatooltre 1000 ferraresi. «Il battesi-mo per immersione, aspetto ca-ratteristico dei primi cristiani -informa la nota -, avviene dopoun approfondito studio della Sa-cra Bibbia che permette di fareuna consapevole scelta di fede».Il totale dei battezzandi nellagiornata di ieri sono stati 25, lamaggioranza dei quali sono gio-vanissimi. «Il governo del Regnodi Dio, per il cui avvento Gesùinsegnò a pregare nella famosapreghiera modello è infatti l’ar-gomento dell’assemblea di di-stretto del 2011 «Venga il tuo Re-gno». In Italia, ricorda la nota so-no 89 le assemblee di distrettoospitate in 17 città diverse.

Mille ferraresinei Testimonidi Geova

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10 Cronaca LA NUOVA DOMENICA 24 LUGLIO 2011

Pioggia e grandine, disagi a Bondeno e nell’Alto Ferrarese

Igs, 180operai senzastipendioI lavoratori di Ruina stanno per terminare la cassa integrazione straordinariaL’immediato futuro dipende dalla firma della deroga che però appare difficile � A PAGINA 28

MALTEMPO

QUELRELITTONELFOSSATODELCASTELLO

Preoccupazioneper la bombaormai sott’acqua

Cambiaanche l’exMofVerde e senza gli Specchi, nell’area forse arriverà la Questura

COMACCHIO

Vetture danneggiateIl sindacominimizza

CALCIO - UN TEST DI LUSSO

La Spal simisura col ChievoUna rivale di serie A per una prima importante verifica

NUOTO

AShanghaiinizianoimondialiperDiTora

DI FOLCO QUILICI

N ell'acqua torbida, immo-bile, il relitto, agganciatodopo vari tentativi, veni-

vafinalmenterecuperato.Per la verità sarebbe potuto re-

stare sul fondo, non aveva alcunvalore commerciale, o tantome-no archeologico. Il recupero ave-vaunaltromotivo.

«Lotiriamo fuoriper non conta-minare l'acqua con la sua ruggi-ne. E con il dissolversi delle verni-ci,delle parti in gomma, il corrom-persidelladinamo».

Motivazione espressa in strettoaccento locale, rivolta al gruppodi persone spettatori dell'opera-zione(ioerotraquelli).

Avrei poi udito parole diverse,masullostesso tema,una settanti-na d'anni dopo; le pronunciano,oggi, esperti biologi marini di tut-to il mondo con riferimenti allemigliaia di relitti di navi d'ogni ge-nere e stazza, mercantili, portae-rei, petroliere e da crociera, colatea picco da quando, nei mari delmondo, muovono e spesso nau-fragano navi civili e militari dagliscafi metallici; affondano con i lo-ro giganteschi motori, chilometridi impianti elettrici, tonnellate dicarburanti e a quant'altro si possaaggiungere per elencare compo-nenti velenose per la vitasottoma-rina. Con mezzi tecnici fortunata-mente sempre più perfezionati,ho spesso filmato e fotografato ipiù diversi relitti, in un lungo arcodi tempo. Ed ho documentato lapericolosa decomposizione deirelitti marini, soprattutto quelliprovocati dalla Prima e dalla Se-conda Guerra Mondiale, scafi ecarichi giacenti a migliaia sul fon-do del Mediterraneo e di altri ma-ri. Il ben più modesto relitto con-taminante cui mi riferivopoche ri-ghe sopra, arrivò in superficie inun giorno lontano del 1935 o del1936.

Affacciatialmurettocheseparail centro della mia città dal Castel-lo e dalle acque che lo circonda-no, i presenti (tra i quali io, bambi-no)applaudironoirecuperatori.

� SEGUEAPAGINA16

�� Un violento acquazzone, pioggia e grandine, ha colpito ieri l’Alto Ferrarese e in particolare Bondeno. Le fognesono andate in tilt, un palo della Telecom è stato piegato dalle forti raffiche di vento. Vigili del Fuoco al lavoro perore. Il temporale è poi arrivato anche in città (vedi foto) con l’allagamento del sottopasso di Aguscello � A PAGINA 25

in cronaca

FERRARA � A PAGINA 11

Centro direzionale senza glispecchi che l’hanno reso famo-so nè demolizioni, villetteall’ex Amga, uffici ministerialie forse la Questura all’ex Mof.Prende forma il progetto di tra-sformazione urbana.

� APAGINA9� A PAGINA 30

COMACCHIO

Fuori strada in autoGrave una donna

Arma, bomber spallino � A PAGINA 38

� A PAGINA 10 � A PAGINA 12 � A PAGINA 29

SPETTACOLI»FavoleprotagonistealGiardinodelleDuchesse � A PAGINA 34

La bomba sull’Isola Bianca è finita sott’acqua

PONTELAGOSCURO � A PAGINA 12

I rapinatoricol camper presitra i cespugli

La conferenza stampa della polizia� A PAGINA 30

Dopo l’agevole scorpaccia-ta di gol contro i dilettantidell’Alta Anunia, per laSpal arriva il primo pro-bante test stagionale. Oggialle 17.30, a San Zeno, ibiancazzurri affronteran-no un team di serie A: ilChievo Verona. Mister Vec-chi non chiede la luna, pe-rò vuole «una squadra chenon si risparmia».

� APAGINA36

PROVINCIALa verifica dimaggioranzaè rinviata a settembre

OSPEDALEL’Anaao verso l’accordoconRinaldi

ARGENTAE’morta LauraGambettiDecana dei commercianti

QUOTIDIANO D’INFORMAZIONE DOMENICA 24 LUGLIO 2011

DIREZIONE E REDAZIONE: VIA G. BARUFFALDI, 22 - 44100 FERRARATEL. 0532 214211 - FAX 0532 247689

€ 1,00 ANNO 23 - NO 202POSTE ITALIANE SPED. IN A.P.-D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004ART. 1, C. 1, DCB MANTOVA

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Page 8: rassegna del 25-07-2011

8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

FORLI’ CESENA - Carlino

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

RIMINI - Carlino

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

PIACENZA - Cronaca

Vogliono fumarea spese nostre?Smettano

Napolitanotace sui suoicompensi Pdl,

la televenditadi Berlusconi

Direttore responsabile: Emanuele Galba

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METEOIL TEMPO A PIACENZA

Estate sempre claudicante. Oggi, alnord-ovest, nuvoloso, ma asciutto.Clima gradevole. Domani, al nord-ovest, al mattino bel tempo, nuvole alpomeriggio. Temperature accettabili.Mercoledì, parzialmente nuvoloso,venti moderati da nord ovest, caldosopportabile.

Inizierà oggi, perconcludersi compati-bilmente con le con-dizione meteorologi-

che entro venerdì 5 agosto, il pri-mo stralcio di lavori di manuten-zione straordinaria della tangen-ziale sud. Gli interventi interesse-ranno il tratto tra il bivio dellaGalleana e via Turati.

OGGI

MIN 12

MAX 25

DOMANI

MIN 13

MAX 26

MERCOLEDI’

MIN 16

MAX 25

VIABILITA’ STRADALE

Dati non disponibili.

QUALITA’ DELL’ARIA

Lettere a «La Cronaca» Via Chiapponi, 35 - 29100 PiacenzaFax 0523 327305 - e-mail:[email protected] Ricor-diamo che le lettere anonime o “fir-mate” con uno pseudonimo verrannocestinate. Inoltre aggiungere semprenome, cognome, indirizzo e telefono(anche se potete chiedere che nonsiano riportati)

INTERVENTO

Un giallo mai risolto nel racconto di un giovane cronistadi nera al suo primo giorno di lavoro al Corriere d’Infor-mazione: Edoardo Raspelli. Il 26 luglio 1971 una studen-tessa, Simonetta Ferrero, viene trovata uccisa con 33 coltel-late in un bagno di Scienze Politiche, preside GianfrancoMiglio. Cronaca volentieri pubblica l’articolo dell’epocadel noto gastronauta, venuto pochi giorni fa nella nostraprovincia.

Era il mio primo giorno di lavoro: giacca e cravattanonostante la giornata torrida, quel 26 luglio 1971cominciavo la mia nuova vita: lasciavo praticamentegli esordi agli studi universitari e iniziavo la mia pro-fessione di cronista, di cronista di nera.

Ero appena salito al secondo piano di via Solferino28, sopra il celebre salone della redazione del Corrie-re della Sera. Noi, fratellini minori considerati bastar-di dell’edizione del pomeriggio, il Corriere d’Informa-zione, eravamo relegati lassù.

Erano le 7 del mattino. Non feci in tempo nemme-no a sedermi: venni inviato all’Ufficio d’Igiene dovec’erano lunghe file di turisti che dovevamo partire perla Spagna, dove era scoppiato il colera e che dovevanofarsi vaccinare.

Accanto a me, sull’autoradio (i cellulari non c’era-no ancora ma il cruscotto nascondeva un grosso in-gombrante radiotelefono) il fotografo principe delCorriere di allora, Peppino Colombo.

Ero entusiasta, felice, mentre, da giovane cronistaimberbe, mi permettevo di suggerire al fotografo l’in-quadratura ideale.

Mezz’ora dopo,alle sette e mezza del mattino, tuttocambiò: “Raspelli corri all’università Cattolica. C’è undelitto”.

Ed ecco, io, proprio a me, 22 anni appena compiu-ti, i primi tre esami di lettere superati, a me che nonavevo ancora imparato la differenza tra un magistratoed un ufficiale dei carabinieri (e che avrei inanellatogaffe colossali) si aprivano, si spalancavano le portedella cronaca nera, la più cupa.

Simonetta Ferrero, 26 anni, laureata da poco all’U-niversità Cattolica, quel lunedì, quel 26 luglio 1971,era stata trovata in un lago di sangue, assassinata con33 coltellate in un bagno dell’Università Cattolica diMilano, in largo Gemelli, alla facoltà di scienze politi-che di cui era preside colui che sarebbe diventato l’i-deologo della Lega, il professor Gianfranco Miglio.

Le foto esclusive di Peppino Colombo, poi quelle diWalter Meloni, documentarono la tragedia di una

città, di un Paese che veniva sconvolto di nuovo dopola strage di piazza Fontana: il luogo il modo il perso-naggio, 40 anni fa, fecero di un omicidio uno spacca-to di storia italiana.

Non lo sapevamo, ma erano cominciati gli Anni diPiombo, con la cronaca nera “normale”c he comin-ciava ad incrociarsi con quella politica e terroristica.

Valentina Masneri Tribolati, foto modella, venivatrovata assassinata in via Settala, di nuovo a coltellate.Sofri Bompressi e Pietrostefani ammazzarono il 17maggio del 1972 il commissario di polizia Luigi Cala-bresi (ed io, fotografato davanti alla macchia del suosangue accanto alla 500 su cui stava salendo, fui ilprimo giornalista ad “arrivare sul posto”).

L’estremista di sinistra Walter Alasia ammazzavadue miei amici: il magistrato Emilio Alessandrini e ilmaresciallo di P.S. Sergio Bazzega; il figlio di DuilioLoi, estremista di destra, uccideva con una bombaSRCM in via Bellotti, a Milano, l’agente Antonio Ma-rino e poi le trame e le stragi di Stato: un nome dietrol’altro, nero rosso bianco, un nome ed una croce, tantinomi tante croci che hanno costellato l’Italia degliAnni Settanta e che hanno condizionato, sconvolto levite anche professionali di tanti giovani. Ed anch’io nesono stato involontario, rassegnato, disperato testimo-ne.

Edoardo [email protected]

Quarant’anni fa il delitto all’Università Cattolica

lettere e interventiLa Cronacadi [email protected]

LUNEDÌ 25 LUGLIO 2011

3

Egregio direttore,soldi pubblici per le sigarette ai

profughi? Incredibile richiesta edoscena sarà la concessione. Inoltresui pacchetti c’è la scritta “Il fumouccide”. Chi lo vuol fare lo facciacon i propri soldi e se non ne hasmette di fumare come tanti si sonoadeguati per questo motivo.

Ines Perini

Egregio direttore,«Più lavoro per tutti», «Il presiden-

te operaio», «Meno tasse per tutti»,«La crisi economica non esiste» e il«Partito degli onesti».

Sembrano titoli da strilloni digiornali vecchi di ormai 17 anni. In-vece sono gli spot pubblicitari, tantovuoti quanto attuali, della politicadel Pdl, partito girato, diretto e in-terpretato dal presidente del consi-glio Silvio Berlusconi. Nessuna diqueste belle parole da televendita èmai stata però agganciata in alcunmodo al significato che esse stesserappresentano. In quanto rappresen-tano solo oniriche promesse da so-

Egregio direttore,in questi ultimi tempi, forse a cau-

sa della delicata situazione economi-ca e della “incomprensione” tra ma-gistratura e potere poiltico, il presi-dente della Repubblica sembra piùloquace del solito e fa bene in quan-to, in qualità di garante della Costi-tuzione, deve far sentire la sua voce erichiamare tutti al proprio dovere.

Ha voluto giustamente prenderevisione della Finanziaria prima chefosse presentata alle Camere, pur senella fretta non si è accorto che nullaè previsto per i più deboli e che lacasta continua a sguazzare negli agi.Si dimostra insofferente per lo scon-tro in atto tra politica e magistraturain quanto, forse a torto, alcuni politi-ci sostengono che ci siano magistrati

politicizzati, stigmatizza l’abuso diintercettazioni e le loro pubbicazio-ni, ma, in qualità di presidente delCsm potrebbe invocare interventipiù incisivi in tal senso e degni diuna società civile.

Napolitano ha voluto anche sbi-lanciarsi sul malcontento nei con-fronti della “casta” che potrebbe fo-raggiare “umori antidemocratici” eauspica correzioni sul piano del co-stume politico.

Quest’ultima uscita mi sorprendenon poco sia perché doveva esserefatta prima, poi perché viene fatta dauna persona che percepisce un asse-gno di oltre 250mila euro oltre aqualche cospicuo vitalizio, inoltre haa disposizione circa 230mila europer spese e donazioni. Sono som-mette che un povero cristo non vedeneanche in dieci vite. Orbene quelliche percepiscono il minimo di pen-sione potrebbero anche pensare: per-ché il nostro capo di Stato così mo-desto ed attento ai problemi dei cit-tadini non da il buono esempio? Co-sa gli costa rinunciarte a parte dellesue spettanze di presidente e darle inbeneficienza?

Ebbene, la risposta la si può trova-re sul giornale Libero del 28/5/2006,pag 9, ove è riportata la dichiarazio-ne, mai smentita, dell’eurodeputatotedesco Martin collaboratore di Na-politano. “E’ stato il mio presidentealla Commissione affari costituzio-nali, Napolitano era il contrario dellamodestia che esibiva in pubblico,davvero un appassionato dei privile-gi. Li difendeva a spada tratta soste-nendo che ciò che è consentito dallalegge si può fare”. Giusto, ci man-cherebbe che la legge non sia rispet-tata. A tal proposito al presidente sa-rebbe opportuno far presente chedue Signori Sindaci del comune diCollagna (RE) durante i loro man-dati (10 e 15 anni) hanno devoluto

le loro indennità ed i loro compensialle casse del Comune. Ovviamentesi tratta di politici di basso rango,due esemplari cittadini eletti nelle li-ste civiche che hanno avuto a cuoresolo gli interessi della comunità cheli ha eletti e non le proprie saccocce.

Leonardo Cecca

gno che la politica berlusconiana, inun crescendo di balle ed illusioni, èriuscita a farci digerire dal ’94 ad og-gi senza che mai venisse seriamentemessa in dubbio o in difficoltà lacredibilità del televenditore.

Se la politica volesse occuparsi dicose serie pero dovrebbe ammettereche la disoccupazione in Italia è allestelle e il precariato nel mondo dellavoro rende impossibile costruirecasa e famiglia. Il presidente delConsiglio è tutto fuorché un operaioperché le grandi opere non le ha fat-te e in fabbrica non ci può andare vi-sto che fa tardi la notte per via dellefeste ad Arcore. Far credere poi agliitaliani (quelli che tutti i giorni fan-no la spesa, se possono) che la crisieconomica non esiste è una ballatanto grossa come quella di fare cre-dere che chi ha fra le proprie fila Pa-pa, Cosentino, Milanese e il ministrodi giugno Brancher (quello delloscandalo Antonveneta e che è duratoin carica meno di Maria José) possacandidarsi ad essere un serio partitodegli onesti.

Con l’ultima manovra economicapoi si raggiunge l’apice di quantosiano distanti le parole della politicadai fatti e dai suoi interessi. Da lu-

nedì 18 luglio infatti il governo(quello che qualcuno vorrebbe farecredere che non ha aumentato le tas-si) fa pagare 10 euro per i ticket sa-nitari di e 25 per i codici bianchi nelpronto soccorso. In sostanza, neganola crisi economica ma la finanzacreativa di Tremonti non sa produrredi meglio per fare uscire l’Italia dallacrisi che far pagare a tutti noi questa“tassa di scopo” che mette pesante-mente in difficoltà le fasce più debolie bisognose della popolazione. Sullecui spalle graverà l’onere di pagarel’ingordigia e la bramosia delle feste,dei viaggi e delle consulenze d’oroche si gode e si spende la politica delpartito degli onesti.

Alessandro GalloppaItalia dei Valori Piacenza

Page 12: rassegna del 25-07-2011

12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

■ (er. ma. ) Si trova tuttora ri-coverato in prognosi riservata al-l’ospedale Maggiore di Parma, ilbambino di nove mesi che, im-provvisamente caduto dal letto,ha battuto il capo sul pavimento.Il neonato è stato sottoposto allecure del caso e per il momento lesue condizioni restano gravi. In-tanto ieri mattina gli agenti della

volante di polizia, si sono recatinella casa dove il bambino abitacon la sua famiglia per accerta-menti di rito che sempre vengo-no effettuati dai tutori della leg-ge in caso di infortuni. I famiglia-ri di origine nordafricana delbambino non erano in casa inquanto si trovavano all’ospedaleMaggiore di Parma accanto al

neonato. Dell’infortunio abbia-mo reso noto nell’edizione di ie-ri. Il bambino si trovava nel suolettino nella casa dei genitori al-la Farnesiana quando improvvi-samente è precipitato dal letto,forse a causa di un movimentobrusco. La mamma che in quelmomento si trovava in casa hasubito soccorso il piccolo ed ha

immediatamente chiamatol’ambulanza. Sul posto erano in-tervenuti i sanitari del 118 che a-vevano subito trasportato all’o-spedale di Piacenza il bambino.Qui i medici, constatate le gravicondizioni del neonato, hannochiesto l’intervento dell’eliam-bulanza del Parma soccorso. L’e-licottero è quindi atterrato l’altropomeriggio in un piazzale anti-stante lo stadio Garilli ed è poidecollato con il piccolo pazientealla volta dell’ospedale parmen-se dove il neonato è stato ricove-rato. Ieri i medici non avevanoancor sciolto la sua prognosi.

L’eliambulanzacon la quale ilpiccolo è statoportato a Parma(foto Lunini)

Ancora in ospedale il neonato caduto dal letto,prognosi riservata per il trauma cranico subito

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■ Prima, a segnalare la prossi-ma chiusura dell’ambulatoriodella Croce Bianca alla Galleriadel Sole, sono stati i piacentini ealcuni volontari dalla Pubblica.Tutti, indistintamente, uniti dalrammarico che un piccolo cen-tro del genere, che veleggia at-torno ai 40 prelievi compiuti duegiorni a settimana, con un’uten-za prevalentemente costituitada pensionati o invalidi delquartiere, sia costretto ad alzarebandiera bianca, almeno per unpò, dopo 15 anni di onorata at-tività.

Di certo, al momento, c’è l’im-minente chiusura, decisa l’altrasera dal consiglio direttivo dellaCroce Bianca per l’ovvio motivoche, se i locali (non di proprietàdella Pubblica) hanno urgentenecessità di messa a norma,proseguire le attività alle condi-zioni attuali non è propriamen-te consigliato.

A rendere il piatto ancora piùindigesto c’è il fatto che anche ilnuovo ambulatorio per prelieviinaugurato a primavera a Mor-tizza abbia subito da qualchetempo uno stop, almeno per leattività di prelievo, che andrà a-vanti sino al primo di settembre.Per l’apertura del centro erano

state raccolte a sostegno circa300 firme, e il piccolo ambula-torio aveva già toccato quota100 prenotazioni al mese. Lostop di entrambi i centri ha e a-vrà, come immediata ricaduta,quella di costringere l’utenza a

recarsi fino all’ospedale.Più drastico, il vice presidente

Renzo Ruggerini, quando parladi una «situazione pesante, incui un largo peso ce l’ha avutola burocrazia, parlo per lo spa-zio alla Galleria del Sole, che non

appartiene a noi, a quanto mi ri-sulta la proprietà è ancora delComune». Uguale pessimismotradiscono alcuni dei volontaripiacentini della Croce Biancache hanno segnalato l’emergen-za a Libertà. Getta acqua sul fuo-

co il presidente Giancarlo Car-rara, invece.

«Negli ultimi giorni, da unariunione con l’Ausl - ha dichia-rato - mi è stato assicurato che,dopo la chiusura, partiranno ilavori di messa a norma, che ri-

tengo necessari. C’è un progettoin tal senso, di recupero dei lo-cali e di altri limitrofi. Anche perme quella di chiudere l’ambula-torio non è stata una decisionefacile, ma lavorare nell’incertez-za non è possibile, lo spazio haveramente bisogno di un inter-vento. I tempi? Non nascondo iltimore che la burocrazia possain qualche modo ritardare l’iter,ma da parte mia resto fiduciosoche per questa partita si impostiun passo celere. L’ambulatoriodi Mortizza ad attività ridotta?Non era possibile fare altrimen-ti, per l’estate il personale infer-mieristico, come dappertutto,deve usufruire di ferie, non im-porta se sono volontari. Alla do-manda dell’Ausl se avremmocoperto e in che modo il periodoestivo, per le attività di prelievo,abbiamo ritenuto di bloccarequesto ramo di attività fino al 31agosto. Quanto all’utenza dellaFarnesiana - conclude il presi-dente della Croce Bianca, pro-fessor Giancarlo Carrara - che sitroverà chiuso l’ambulatorio,chiederemo di trasferirla all’am-bulatorio di via Raineri, sempregestito dalla Croce Bianca inconvenzione».

Simona Segalini

L’ambulatorio per i prelievi alla Galleria del Sole,Farnesiana,gestito inconvenzione con l’Ausl dalla Pubblica Assistenza Croce Bianca (foto Lunini)

■ Nel 2010 in Emilia-Romagnasi sono verificati 20.147 inciden-ti: 264 in meno rispetto al 2009,con un bilancio di 401 decessi(21 in meno) e 27.995 feriti (40 inmeno). E’ stato raggiunto cosìl’obiettivo, indicato dalla Com-missione europea, di dimezzareentro il 2010 le vittime della stra-da registrate nel 2001 in Emilia-Romagna erano state 813).

In tre province – Reggio Emi-lia, Piacenza e Ferrara – gli inci-denti aumentano, anche se, inparticolare a Reggio e Piacenza,l’incremento registrato potreb-be essere collegato al migliora-mento nella raccolta dei dati cheha permesso di rilevare conmaggiore precisione rispetto alpassato il numero degli inciden-ti avvenuti. Le vittime della stra-da diminuiscono a Piacenza,

Parma, Bologna, Ravenna eForlì-Cesena.

E’ la sintesi che emerge dall’e-laborazione dei dati provvisori

(in attesa dei definitivi dall’Istat)raccolti dal Sistema informativosull’incidentalità stradale messoa punto nell’ambito del progetto

MIStER. Un progetto avviato nel2009 dalla Regione Emilia-Ro-magna per rilevare in manierapiù tempestiva e capillare i dati

sugli incidenti stradali, la cui ri-duzione costituisce un obiettivostrategico nell’ambito delle poli-tiche regionali.

Un’indagine dellaRegione ha rilevatonel 2010 unadiminuzione di 264incidenti in Emilia-Romagna rispetto al2009.Sono in caloanche gli incidentimortali.A Piacenzasi registra unadiminuzione dellevittime della stradae un aumento deisinistri dovuto forsea una migliorerilevazione dei dati

«Farnesiana,ambulatorio chiuso dalla burocrazia»Stop fino a data ignota per il centro prelievi gestito dalla Pubblica Assistenza Croce Bianca in convenzionecon l’Ausl. Il presidente Carrara: confidiamo che venga avviata al più presto la necessaria messa a norma

Più incidenti,ma con meno morti nel 2010 a PiacenzaRapporto della Regione. L’aumento di sinistri può però spiegarsi col miglioramento della raccolta dati

Via Taverna,la moglie lo graffiae lui finisce al pronto soccorso■ (er. ma. ) Una lite fra co-niugi per motivi di gelosia, si èconclusa con una corsa all’o-spedale per l’uomo che è statograffiato alle parti intime dallamoglie. E’ accaduto l’altra not-te in un condominio della zo-na di via Taverna dove la cop-pia abita. Sul posto per gli ac-certamenti di rito è accorsa u-na volante di polizia. Protago-nisti dell’episodio una coppiadi somali, lui quarantenne e leitrentenne. Da quanto si è ap-preso la donna si sarebbe in-

furiata per motivi di gelosia.Fra i due vi sarebbe stato un al-terco, nel corso del quale ladonna avrebbe graffiato leparti intime del marito. L’uo-mo comprensibilmente spa-ventato per la ferita, ha telefo-nato al 118 e sul posto è accor-sa un’autoambulanza, i cui sa-nitari hanno prestato le primecure al ferito e lo hanno poitrasportato al pronto soccorsodove è stato medicato e dimes-so. Le condizioni del pazientenon hanno suscitato preoccu-

pazione fra i sanitari che lohanno giudicato guaribile inpochi gironi. Non è chiara ladinamica del fatto; probabil-

mente la moglie durante la li-te, in un momento d’ira hagraffiato il marito con le un-ghie delle mani, o forse il ge-

sto è stato involontario. Il mo-vimentato episodio ha suscita-to la comprensibile apprensio-ne dei vicini di casa che senti-te le grida dei due coniugi,hanno chiamato il 113. Dallasala operativa della questura èstata informata dell’accadutovia radio una pattuglia dellavolante, i cui agenti sono ac-corsi sul posto per i primi ac-certamenti di rito. Lo stesso fe-rito potrà poi chiarire con i po-liziotti, non appena sarà sen-tito, la precisa dinamica delfatto. Intanto, da quanto si èappreso, l’uomo non ha spor-to querela per la lesione patitanei confronti della moglie, ri-servandosi eventualmente difarlo in un secondo momento.

Una volantedella polizia

Gli incidenti stradali rappre-sentano infatti la prima causa dimorte per la popolazione resi-dente di età compresa tra i 14 e i29 anni e il loro costo sociale rag-giunge, secondo la formula defi-nita nel terzo programma delPiano nazionale della sicurezzastradale, il 2% del Pil regionale. Ilprogetto MIStER si inserisce nelCentro di monitoraggio regiona-le che prevede l’integrazionecon la cartografia per posiziona-re con precisione l’incidente sul-le mappe, individuare eventualicollegamenti con le caratteristi-che delle strade e programmarecosì gli interventi di migliora-mento.

Nella provincia di Piacenzasono stati 1.297 gli incidenti nel2010: 25 i morti, 1.855 i feriti conun rapporto di mortalità (tassodi mortalità per incidente)dell’1,9%, di pericolosità (per-centuale di morti sul totale deicoinvolti non illesi negil inciden-ti) dell’1,3% e di lesività (feritiper incidente) del 143%.

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■ L’assessore regionale Sa-brina Freda (Italia dei Valori) ri-sponde alla Lega Nord, che – inuna interrogazione presentataalla giunta – le attribuisce unaaccusa di scarsa laboriosità chedai microfoni della trasmissio-ne di Telelibertà “Tempo Reale”avrebbe rivolto all’assemblealegislativa dell’Emilia-Romagna. «L’episodio - spiega l’asses-sore in un comunicato diffuso ieri - si riferisce a un dibattito te-levisivo di alcune settimane fa. Si tratta di una battuta fattanell’ambito di un confronto, a tratti anche vivace, nell’ambitodel quale si discutevano diverse questioni. Non si può partireda qui per attribuirmi un giudizio negativo sull’assemblea le-gislativa, che nel suo complesso sta invece facendo un buon la-voro, così come la giunta regionale», conclude la Freda in po-lemica all’iniziativa della Lega.

Pure Silvana Mura, segretario regionale di Idv, replica al Car-roccio. I consiglieri della Lega «dovrebbero spiegare in primoluogo perché solo ora presentano un’interrogazione e apronouna polemica su dichiarazioni rilasciate in una trasmissioneandata in onda un mese fa. Se uno ritiene di aver subito un’of-fesa non aspetta un mese. Ci viene il sospetto che la Lega ab-bia voluto cercare di mettere in piedi una polemica sintetica».

Sabrina Freda (Idv)

«In Regione si lavora,la Lega strumentalizzauna semplice battuta»

LIBERTÀSabato 23 luglio 201114

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

PIACENZA - LibertàCronaca di Piacenza

Guardia di Finanza,alla Tributariail tenente Pucciarelli succede a Tortora

■ (mir) E’ il tenente colon-nello Emanuele Pucciarelli ilsuccessore di Gianluca Tortoraalla guida del Nucleo di poliziatributaria della guardia di fi-nanza di Piacenza. Il nuovo co-mandante prenderà servizio apartire da lunedì.

Nato a Roma il 31 luglio 1971,Pucciarelli entrato in Accade-mia nel 1990. Dal 1995 al 1997è stato comandante della terzasezione operativa della quartaCompagnia di Trieste, città do-ve poi è tornato dopo una bre-ve parentesi come ufficiale in-quadratore al 14esimo corso

AT-PI di Orvieto. Nella città giu-liana è rimasto fino al 2000, al-ternato sempre la sua perma-nenza con il corso di Orvieto.

Il primo gennaio 1999 è di-ventato capitano, mentre nelbimestre luglio-agosto 2000 haassunto l’incarico di giudicemilitare (primo supplente sup-plente) per imputati sottuffi-

ciali e truppa al tribunale mili-tare di Padova.

Dal settembre successivo eper quattro anni Pucciarelli èstato comandante del Nucleoprovinciale di polizia tributariadi Novara, per poi diventarecomandante della Compagniadelle Fiamme gialle della stes-sa città. Da fine 2004 a fine

2008 ha operato al ComandoRtla-Reparti speciali, per inca-richi speciali, distaccato pres-so il ministero dell’Interno (uf-ficio di coordinamento e piani-ficazione delle forze di polizia)quale ufficiale addetto.

Dall’ottobre del 2008 fino aigiorni scorsi è stato ufficialeaddetto presso il Nucleo di po-

lizia tributaria di Genova, poigli è arrivata la comunicazionedel suo trasferimento a Piacen-za. Dove sarà chiamato a pen-dere il posto del tenente colon-nello Tortora, che nelle scorsesettimane ha salutato non solola nostra città, ma tutta la guar-dia di finanza per andare a ri-coprire un importante incaricoin una società privata. Lascia ineredità alcuni inchieste moltoimportanti, una su tutte quellasulla presunta evasione fiscalemilionaria della Safwood, percui sono ancora in corso le in-dagini.

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■ Una riunione dei sindaci diIren per fare il punto sui pianidi sviluppo della multiutilityalla presenza anche del neo e-letto primo cittadino di Torino,Piero Fassino. Ieri al municipiodi Genova attorno al tavolo c’e-rano il sindaco della città ospi-tante Marta Vincenzi, quelli diReggio Emilia Graziano Delrioe di Piacenza Roberto Reggi in-sieme appunto a Fassino. Man-cava solo il sindaco di ParmaPietro Vignali.

Un’occasione per ragiona-menti su lavori di squadra apartire da ciò che più lega lequattro città, la multiutility o-perativa da un anno in virtùdell’aggregazione tra Iride (To-rino, Genova) ed Enìa (Parma,Reggio, Piacenza). In agendaanche le valutazioni sul futuroaziendale dopo l’esito del re-cente referendum che ha san-cito la proprietà pubblica delbene acqua.

Di ripercussioni negative perIren non ce ne saranno grazieal fatto che il modello societa-rio definito alla sua nascita giàera in linea con quell’imposta-zione. Ad assicurarlo è il sinda-co Reggi nel riferire della di-scussione di ieri: ««Noi abbia-

mo già configurato l’aziendacoerentemente con l’esito delreferendum, da statuto la ge-stione del servizio è pubblica,la proprietà delle reti intera-mente pubblica, siamo perciòin grado di proporre un model-

lo che sia di riferimento pertutti». «Quando abbiamo fattoquella scelta abbiamo mostra-to lungimiranza anche rispet-to alle istanze promosse dal re-ferendum», osserva Reggi. E seva ricordato che l’allora sinda-

co di Torino Sergio Chiampari-no aveva idee diverse, prefe-rendo che la presa pubblica suIren fosse più morbida, è an-che vero che poi si adeguò allatesi prevalente «senza erigerebarricate», per cui «oggi siamo

nelle felici condizioni di poterfar seguito rapidamente all’e-sito referendario, ci bastanosolo piccoli aggiustamenti inriferimento agli investimentidecisi e a quelli futuri».

La richiesta che da Rifonda-zione e Italia dei valori avanzaper ridurre del 7% le bollettedell’acqua in ossequio al refe-rendum? Una «forzatura», se-condo il sindaco, «perché il re-ferendum parla del futuro,mentre le tariffe attuali poggia-no su un piano industriale de-liberato e attuato, non si puòrivedere». E’ vero invece che«da adesso in poi si tarerà l’in-vestimento sulla sola tariffa e-liminando la quota aggiuntivaper il privato così come pre-scrive il referendum», spiegaReggi: «Gli investimenti devo-no essere remunerati dalla ta-riffa, altrimenti non si possonofare (di soldi pubblici non cene sono), mentre sono indi-spensabili per ridurre gli spre-chi e migliorare il servizio».Dunque, quella di Rifondazio-ne e Idv «mi sembra una batta-glia molto di apparenza e pococoncreta».

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

L’autricedel libro,

Irina Turcanu

■ Si intitola “La frivolezza delcristallo liquido”, il libro che saràpresentato mercoledì 27 luglio,alle 21, ai giardini di padre Ghe-rardo in viale Il Piacentino. Nel-l’ambito di “Piacere Estate”, si in-serisce infatti il ciclo di appunta-menti “Letture sotto le stelle”, cheper questa serata inaugurale ve-drà la presenza dell’autrice, IrinaTurcanu, intervistata da LilianaPalumbo dell’Agenzia QuartiereRoma, che insieme alla Coopera-tiva Aurora Domus e alla LibreriaFahrenheit 451, con il sostegno

del Comune di Piacenza pro-muove l’animazione nell’areaverde nella bella stagione. Unpiccolo buffet per tutti i parteci-panti concluderà l’incontro, nelcorso del quale si parlerà, insie-me alla scrittrice, del volumepubblicato da Absolutely Free E-ditore, che racconta la storia del-la sedicenne Marta, i cui occhinascondono le incisioni di segre-ti inconfessati, orribili ferite dal-l’odore nauseabondo. Gli uominisono delle bestie, Marta è co-stretta a ripeterselo. L’ha impara-

to a sue spese, sulla sua pelle, epagherà fino in fondo. Eppure, gliuomini sono l’unico approdoche resta, quando tutti i sogni sispengono nelle ristrettezze di u-na vita che offre solo la copia

sbiadita di ciò che sembra lucci-care nell’Occidente, così lontanoeppure appena dietro l’angolo.Salvo avere la fortuna di scovarlo,l’uomo giusto. Un uomo da ama-re. Sempre che l’amore esista

davvero. Chisinau, Moldavia... Lagioventù finisce presto, da quelleparti. La spensieratezza non c’è.La vita è dura, violenta, i miti sischiantano nella realtà di tutti igiorni. Si vive border line, e si fi-nisce sopraffatti, se si è donne,giovani, carine. Come Marta, vio-labile e violata, colpevole senzacolpe, eroina al contrario di unastoria senza speranza. E in cam-bio c’è solo vendetta, morte, e al-tra sopraffazione. Esiste una giu-stizia? Se esiste, è la giustizia piùingiusta che si possa meritare. La"Frivolezza" è quella dei sognirincorsi. Ma la storia è densa,proprio come "il cristallo liqui-do" che nel titolo annulla e tra-sforma gli anni teneri di una gio-ventù bruciata dagli altri.

A Genova summit dei sindaci della multiutility:«Ci siamo dati un assetto aziendale che può fare da modello per tutti gli altri»

«Acqua pubblica,Iren ha le carte in regola»Reggi: il referendum non ci tocca. Idv e Prc chiedono il taglio-tariffe? Una forzatura

PIACERE ESTATE - “La frivolezza del cristallo liquido”di Irina Turcanu

Ai Giardini dedicati a padre Gherardosi presenta il libro sulla gioventù violata

BUONA POLITICA

I Giovani Udcaderiscono al manifesto■ I Giovani Udc di Piacen-za hanno espresso un unani-me consenso al “Manifestoper la buona Politica e per ilBene comune” sottoscrittoda: Acli, Movimento CristianoLavoratori, Coldiretti, Confar-tigianato, Confcooperative,Cisl, Compagnia delle Opere.«E’ stata sottolineata l’impor-tanza di alleviare - scrivono -dalle dispendiose praticheburocratiche e dall’eccessivafiscalità le tante piccole im-prese soprattutto in questimomenti di grave crisi econo-mica». I Giovani Udc, inoltre,ritengono che un eventualereinserimento delle preferen-ze elettorali possa contribuirea valutare la credibilità e lacompetenza dei canditati,presupposto essenziale per u-na rinnovata classe dirigente.

LIBERA

«Serve un osservatoriosulle mafie a Piacenza»■ Il Coordinamento di Pia-cenza di Libera condivide conestrema preoccupazione leaffermazioni espresse dalgiornalista Antonino Monte-leone nell’intervista recente-mente pubblicata su Libertàcon oggetto “Piacenza nel mi-rino della ‘ndrangheta”. Dopoaver organizzato incontriinformativi il coordinamentopiacentino di Libera intendeattivarsi concretamente per laformazione di un “osservato-rio” locale stimolo e controlloda parte della società civileaffinché le varie realtà istitu-zionali mettano in atto tutti imezzi che le leggi prevedonoper contrastare le infiltrazionimafiose nel territorio e percercare di rappresentare il piùpossibile quell’antimafia so-ciale dell’associazione fonda-ta da don Ciotti.

LOTTERIA DELL’AMICIZIA

Estrazione dei premiil 1° agosto in Comune■ E’ stata posticipata alprimo agosto l’estrazione deipremi della Lotteria dell’Ami-cizia; sarà effettuata alle ore11 nella Saletta Cattivelli, alpiano terra della sede del Co-mune di Piacenza di PiazzaCavalli. Nella stessa sede ipremi verranno esposti econsegnati.I premi potranno inoltre esse-re ritirati presso la sede delComune di Piacenza PiazzaCavalli, 2 nei successivi 30giorni; i vincitori dovrannopresentarsi muniti di bigliettovincente e documento.

Notiziein breve

■ (guro) Unamultiutility delNord Italia? Lasuggestione cheogni tanto riemer-ge nel solco delprocesso di aggre-gazione che sta caratterizzando il settore deiservizi pubblici, ma anche sull’onda di esiti elet-torali che tornano a premiare il centrosinistra,secondo il sindaco Reggi è bene che resti tale:«Sono processi complessi, noi per fare Iren ciabbiamo messo dieci anni e pensare di fare unulteriore passaggio così, con un colpo di bac-chetta magica non mi convince. Certo, il trendè quello, ma il rischio è di perdere radicamentoterritoriale, oggi secondo me con Iren abbiamouna giusta dimensione, ad andare oltre bisognapensarci bene».

Ieri al vertice di Genova non se ne è parlato senon in riferimento alle relazioni di Iren con A2a(la multiutility di Milano e Brescia) in Edison:«Ma è una cosa che ci lega senza andare sul ter-reno dell’aggregazione, quella resta solo sullo

sfondo», dice Reg-gi che peraltroguarda con favoreall’impulso che ilsindaco di TorinoFassino a una stra-tegia di collabora-

zione stretta tra capoluoghi di regione. «Oramainel Nord sono tutti del centrosinistra, compre-si i capoluoghi di provincia», osserva il sindaco,«noi eravamo già abituati a fare un lavoro anchecon il c-d, penso al Comune di Parma, ma nonnascondo che se c’è omogeneità politica è piùsemplice perché ci si trova più in sintonia a fa-re gioco di squadra».

«E’ chiaro», continua, «che le città grandi han-no dimensioni tali per fare accordi su tante ma-terie, ma noi e Reggio, pur se piccoli, abbiamodimostrato di essere centrali nelle scelte strate-giche dando origine a strategie di aggregazionesignificative poi seguite dai grandi. Penso a Enìadiventata Iren con Genova e Torino, e adesso altrasporto pubblico con Modena, e in futuro lopotremo fare anche in altri settori».

Servizi&alleanze

«Città piccole comenoi e Reggio sono di

esempio alle grandi»

Il sindacoReggi hapartecipatoieri a Genova aun incontro coicolleghi di Iren

LIBERTÀSabato 23 luglio 201118

Page 14: rassegna del 25-07-2011

14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

PIACENZA - LibertàProvincia LIBERTÀDomenica 24 luglio 2011

26

Nuova scuola, ditte non pagate«Il Comune di Castellotrovi il modo affinchèsiano pagati i piccolisub-appaltatori che

hanno lavorato alla nuo-va scuola elementare»,

lo afferma Aldo Bersani,capogruppo Pd.

[Milani a pag.30]

L’ultima partita di “Ninetto”La morte lo ha sopresodove probabilmente a-

vrebbe voluto: AntoninoRizzi, 60 anni, per tutti

quanti il “Ninetto”, è scom-parso venerdì stroncatoda un infarto proprio sul

“suo”campo di calcio.

[Servizio a pag.30]

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all’aperturadel nuovo

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e.24.07

.11

Il giorno 21 luglio 2011 presso l’Università di GenovaFacoltà di Architettura del PaesaggioMILA BOERI si è laureata discutendo una tesi su “Paesaggi di transizione a Piacenza” con la votazionedi 110 e lode.Complimenti Mila! per la capacità e la determinazione dimostrate nel conseguire questo brillante risultato.

I tuoi carie.24.07.11

■ «Lo conosciamo da anni: fi-nora tutti i fatti hanno sempredimostrato il contrario di ciòche ha detto». I sindacati non cicredono - o comunque riman-gono molto perplessi - alle pa-role dell’amministratore delega-to di Rdb Renzo Arletti che ieri,un po’ a sorpresa, ha movimen-tato l’ambiente con le sue di-chiarazioni sul futuro dell’azien-da: niente licenziamenti, nessu-na chiusura degli stabilimentipiacentini e pagamenti di sti-pendi garantiti, seppur non im-mediati. Un sasso forse troppogrosso, quello lanciato dall’ad,che oggi non sembra trovare lafiducia e la credibilità per preve-dere una conclusione felice allavicenda.

«HA I SOLDI? PAGHI GLI STIPENDI»Il primo a nutrire dubbi è PaoloCarrera della Cisl piacentina.«Se le banche hanno aperto icordoni della borsa e stanno pa-gando, noi siamo contenti» di-ce. «Ma a quel punto pretendia-mo che vengano pagati ai lavo-ratori gli stipendi e le quattordi-cesime. Anche sulla credibilitàdel gruppo Sacci, non possiamoche continuare ad avere qualchedubbio, giustificato dai suoiquasi 300 milioni di debito. Ar-letti dice che pagherà tutti? Nonci interessa: si pensi in qualicondizioni si trovano ora i lavo-

ratori, con 750 euro al mese».Carrera lamenta tuttora unamancanza di confronto direttocon l’azienda. «Ci mancano lerisposte concrete, nessuno hamai parlato di fallimento. Risa-nare un’azienda non passa soloattraverso la chiusura di alcunistabilimenti, ma anche scelte o-culate e volontà di lavorare se-riamente» prosegue il sindacali-sta. «Nell’incontro previsto il 27luglio a Roma, al ministero delLavoro, non vogliamo solo ri-sposte, ma anche certezze: si di-ca, ad esempio, entro quali datesaranno pagati stipendi e quat-trordicesime. E vorremmo sape-

re qualcosa anche sull’offertadei soci di minoranza della He-bel e sulla sua entità. Se Augu-sto Rizzi ha una cordata o qual-che idea - dal momento che ècontrario ad alcune scelte del-l’azienda - lo può fare in questomomento».

«I CONTI NON TORNANO» Il timo-re - dice Giovanni Rossi della C-gil nazionale - è quello di un filmgià visto. «Non vorrei che anchestavolta si dichiarasse che tuttova bene, salvo poi trovarci neipasticci» spiega. «Prendo favo-revolmente atto di quanto hadetto Arletti, ma resto preoccu-pato, anche perchè la situazio-

ne è ancora troppo fumosa. Con7 milioni di euro non si rimettein piedi un’azienda che, anchesenza far nulla, ha dei costi digestione altissimi. Io sono feliceche le banche abbiano messo adisposizione il denaro, ancheperchè non avrebbero interessea far fallire un’azienda con 130milioni di debiti. So che ne do-vevano mettere 15 di milioni,ma va bene in ogni caso. Pecca-to che non siano sufficienti. E seper far cassa si vende la Hebel,che è l’unica azienda ad aver fat-to un utile quest’anno, alla finesi ha in mano ciò che resta. Perquesto, vogliamo capire benequale sarà il piano industriale,come chiediamo da mesi. Per-ché se a rimanere aperti sarannosolo 4 o 5 stabilimenti in tutta I-talia, allora i conti non tornano».

CAUTELA Ma c’è anche chi peril momento rimane a guardare,in una posizione di maggiorecautela. «Non ho motivo di du-bitare della credibilità di un am-ministratore delegato che - conuna società quotata in borsa - facerte affermazioni: altri elemen-ti di giudizio non ne ho» aggiun-ge l’assessore provinciale An-drea Paparo. «Noi prendiamo at-to della cosa e speriamo si vadanella direzione che è stata pro-spettata».

Cristian Brusamonti

Arletti non convince i sindacati«Se ha i soldi,paghi i dipendenti»Rdb, dubbi e cautela sulle dichiarazioni dell’Ad: dopo le parole aspettiamo i fattiConfermato l’incontro al Ministero del Lavoro. Serve chiarezza sul piano industriale

FIORENZUOLA

Formazione,sulla presidenzadi Tutor è scontro tra Pd e IdvFIORENZUOLA - Ci sarebbe una lot-ta tra Partito democratico e Italiadei valori per conquistare la pre-sidenza di Tutor, l’ente di forma-zione pubblico, partecipato permetà dal Comune di Piacenza eper metà da quello di Fiorenzuo-la. Il consigliod’ammini-strazione u-scente è giàscaduto, mail rinnovodelle nomineancora non èavvenuto. Lanomina com-pete alle ri-spettive am-ministrazionicomunali: a Fiorenzuola in que-sto turno tocca nominare il pre-sidente, mentre a Piacenza spet-tano i due consiglieri. Ma è an-che possibile che le carte si in-vertano. Intanto, sulla nominafiorenzuolana, peserebbe il risul-tato delle ultime elezioni comu-nali che hanno dato la vittoria aduna coalizione di centro sinistracon Pd, Sinistra ecologia libertà,Rifondazione e Italia dei valori.

Tutte le forze politiche hannoportato in consiglio i propri rap-presentanti, ad eccezione di Idv,che ha comunque contribuitocon 130 preferenze per i suoi duecandidati. All’Idv sarebbe spetta-ta nuovamente la presidenzadella Tutor, ma i risultati non e-saltanti avrebbero cambiato lecose. Il presidente uscente, Vin-cenzo Lazzaro, in quota Idv, erastato nominato dal Comune diPiacenza. Pare che il partito di-pietrista vorrebbe la sua ricon-ferma. Il Comune di Fiorenzuo-la però avanzerebbe la candida-tura di Nicoletta Barbieri, oggicapogruppo del Pd, ma già am-ministratrice con delega alla for-mazione. Pare anche che l’Idv, senon accontentata, metta in forsela tenuta dell’alleanza elettoraleper le prossime comunali a Pia-cenza. A gettare benzina sul fuo-co, ci aveva pensato anche la ca-pogruppo del Pdl Paola Pizzelliin consiglio, invitando il sindacoCompiani alla nomina di un fio-renzuolano alla Tutor e non di unpiacentino (come il presidenteuscente Lazzaro). In linea anchecon il recente decreto sulle quo-te rosa, la Pizzelli aveva anzi pro-posto che la nomina toccasse aduna donna.

NicolettaBarbieri (Pd)

DOMANI E MARTEDÌ STOP AL TRAFFICO PER I COLLAUDI

Castelvetro,per il ponte sul Poarrivano i giorni della chiusuraCASTELVETRO - Per il ponte di Ca-stelvetro arriva l’ora della chiu-sura: domattina alle 10 scatta lostop al traffico annunciato dallaProvincia per consentire le in-dagini statiche sulla struttura inferro che collega la sponda pia-centina del Po a quella cremo-nese. Il ponte sarà chiuso do-mani dalle 10 alle 16 e martedìdalle 10 alle 16 e dalle 20 alle 24.Nei due giorni otto camion pe-santi da 400 a 600 quintali tran-siteranno e sosteranno sul pon-te mentre i tecnici verificheran-

no il comportamento dellastruttura. Posti di blocco dellapolizia provinciale (lato piacen-tino) e della municipale di Cre-mona (sul versante comunale)presidieranno i due imbocchidel ponte. In via preliminare,com’è noto, la scorsa settimanala Provincia ha provveduto arinforzare e rialzare la secondacampata, lato Castelvetro, perriallinearla ai giunti di connes-sione consentendo così l’effet-tuazione delle prove al megliodelle condizioni del ponte.

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▼RSU,LE REAZIONI

«La verità su stipendie licenziamenti»■ (crib) Il discorso non cam-bia di molto quando a parlaresono le Rappresentanze sinda-cali unitarie, che hanno uncontatto e uno sguardo privile-giato con il mondo dei lavora-tori. «Noi a quello che dice Ar-letti non ci crediamo proprio:le sue parole vanno a scontrar-si con i fatti oggettivi» precisasecca Mara Cenicola della Rsudello stabilimento di Borgono-vo. «Perché fa queste dichiara-zioni sui giornali e non viene adirlo direttamente ai sindaca-ti? Noi sappiamo solo che gio-vedì scorso ha inviato un co-municato per dire che non pa-gherà gli acconti: sarà moltodifficile poter pagare gli stipen-di». Insomma, l’accusa è quel-la di aver scelto la strada dellacarta stampata solo per unaquestione d’immagine. «Ci ve-dremo il 27 a Roma, al Ministe-ro del Lavoro: lì Arletti dovràconfermare coi fatti le sue ulti-me affermazioni» aggiunge.«Dice che non ci saranno licen-ziamenti: ma proprio lunedìscorso ha detto che ci sarà unariduzione dei lavoratori del50%. Che Arletti in questa set-timana abbia cambiato im-provvisamente parere ci sem-bra ridicolo». Sulla stessa lineaanche il collega Marco Cinoper lo stabilimento di Ponte-nure. «Finché non vedo, non cicredo tanto. Di certo, non sia-mo così sicuri di vedere lo sti-pendio di questo mese. Vistoche noi siamo sempre all’oscu-ro di tutto, invitiamo Arletti ainviarci un comunicato ufficia-le per mettere su carta quantoha detto. Ma già domani sarà ilgiorno della verità: vedremosubito cosa ne penseranno i la-voratori e ci accorgeremo all’i-stante se i fornitori sono statidavvero pagati».

La protesta dei lavoratori di Rdb l’altro giorno in Piazza Cavalli (foto Lunini)

«Giochi on line,troppi rischi»Appello del sindaco di Caorso, Callori, per rivedere la norma■ Riconsiderare la normativain materia di giochi on line per e-vitare l’acuirsi di problemi «permotivi sanitari, sociali, di ordinee sicurezza pubblica e per preve-nire il proliferare di grandi disagioltre che di danni economici siaa carico dei privati giocatori chedegli Enti Locali che dovrannofarsi carico di risolvere le semprepiù gravi situazioni che si verifi-cheranno nel proprio territorio».

E’ l’accorato appello lanciato dalsindaco di Caorso, Fabio Callori,in una lettera inviata al presiden-te del Consiglio Berlusconi, alministro delle Politiche socialiSacconi, a quello della FamigliaGiovanardi, al prefetto di Piacen-za Puglisi, all’Anci nazionale e re-gionale. «Già in passato - scriveCallori - avevo segnalato alla Pre-fettura di Piacenza gli enormiproblemi sociali che investivano

gli utilizzatori dei video poker,sollecitando un incontro per o-perare congiuntamente ed evita-re le ripercussioni negative di ta-li fenomeni». «Considerato chegià nei pubblici esercizi l’uso de-gli apparecchi automatici da gio-co installati ha indotto alcuni cit-tadini a perdere abitualmente esistematicamente ingenti som-me di denaro, aggravando le si-tuazioni famigliari e generando

dei veri e propri casi sociali per lefamiglie interessate, vi invito - silegge nella missiva - calorosa-mente a riconsiderare la norma-tiva ora vigente per porre limiti acoloro che potranno liberamen-te dalla propria abitazione, acce-dere in qualsiasi momento ai gio-chi on-line». Secondo Callori«l’ampia disponibilità di accede-re a questi giochi aggraverà sicu-ramente la dipendenza nei gio-catori, rappresentando una verae propria patologia, provocheràgravi ripercussioni sul piano eco-nomico, sociale e familiare inquesto particolare momento dicrisi che interessa il Paese».

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

PIACENZA - Libertà

IL CASO

Da Pigazzano a Bobbio: il suolo,un bene comune da difenderedi MARIA LAURA CHIAPPA E GIUSEPPE CASTELNUOVO

n questo ultimo periodo il temadel consumo di suolo ha occu-pato molto spazio sui nostri

giornali e televisioni, da Pigazzano,alle Terme di Bobbio,dal PSC di Gra-gnano e Castelsangiovanni, Luga-gnano e Castellarquato,ma anche laPertite a Piacenza. Una questione“calda”, che sta suscitando dibatti eforti contrapposizione tra ammini-stratori,cittadini ed associazioni,evi-denziando con chiarezza quanto l’u-so, o forse meglio dire l’abuso delterritorio, stia diventando un temamolto presente nel cuore dei pia-centini, preoccupati giustamentedell’incredibiletrasformazioneche,con evidenza,sta avvenendosotto i loro occhi asuon di villette,capannoni, centricommerciali etangenziali. Unariflessione gene-rale,al di là dei sin-goli casi, può es-sere utile.

Negli ultimi15\20 anni hanno trionfato la cultu-ra del mattone e dei meccanismiche ne stanno alla base, la specula-zione fondiaria e l’esaltazione dellarendita, la corsa agli oneri di urba-nizzazione da parte dei Comuni,checercano così di rimpinguare le cassesempre più asfittiche attraversonuove costruzioni, la tendenza ditroppi amministratori, in tutta Italia,a svendere il territorio in cambio diconsenso politico o personale e,nondimentichiamolo, il riciclaggio deldenaro sporco delle mafie che inve-stono sul cemento al nord tramiteimprese apparentemente pulite,an-che a Piacenza.

Ora è giunto il momento di inter-rompere questo percorso patologi-co,che viene venduto come inevita-bile e che sta consumando irrime-diabilmente il paesaggio italiano ela nostra terra, a vantaggio di unaperversa rendita fondiaria speculati-va, riconoscendo che il suolo non èun bene economico come un altro oun prodotto finanziario su cui spe-culare ma un bene comune,limitatoed insostituibile ed in quanto tale dapreservare con oculatezza e rispetto.

A livello locale i dati dei nuovi PSC(Piani Strutturali Comunali) adottatie approvati nei Comuni della Provin-cia di Piacenza parlano chiaro al di làdelle dichiarazioni di “sostenibilitàambientale” contenute. A fronte diuna legge regionale che chiede di“prevedere il consumo di nuovo ter-ritorio solo quando non sussistanoalternative derivanti dalla sostituzio-ne dei tessuti insediativi esistenti”meno della metà dei Comuni pia-centini, 19 su un totale di 48, hannopianificato la trasformazione in resi-denziale e produttivo nei prossimi20 anni di oltre 16 milioni di metriquadrati di superficie territoriale(qualcosa come 2.300 campi da cal-cio) mentre hanno stimato una cre-scita di popolazione pari a 34.500 a-bitanti. Dato che confligge con unsaldo naturale delle nascite negati-vo da decenni,ad eccezione del con-tributo degli immigrati, che peròhanno necessità di edilizia a bassocosto e non certo delle nuove co-struzioni offerte dal mercato immo-biliare a prezzi alti.

Questi dati non comprendonoancora le previsioni di comuni im-portanti come Piacenza, Gossolen-go, Podenzano, Rivergaro, Rottofre-no,Calendasco,Sarmato,Pontenure,Cortemaggiore, Castelvetro, che so-no in corso di elaborazione.

Ma ancora più grave è che a que-sta straordinaria alluvione di cemen-to in pianura si sta aggiungendol’aggressione della nostra bellissimacollina che rischia di diventare luogodi nuova colonizzazione immobilia-re, giustificata dalla necessità di for-nire, attraverso gli oneri di urbaniz-zazione i servizi ai cittadini.Le incre-dibili proposte di nuove lottizzazio-ni a Pigazzano, Travo, Quadrelli, An-carano, Pereto di Rivergaro, Castel-letto di Gazzola, Bobbio (il barattodelle villette certe per le terme fan-tasma), Pontedell’Olio, i nuovi ca-pannoni e centri commerciali di Ca-stell’Arquato e Lugagnano, la folle

Istrada “mediana”o pedecollinare,u-tile solo per giustificare nuove edifi-cazioni, per citare le più conosciute,rappresentano un campanello d’al-larme di un pericolo incombenteper la nostra bella collina, che nonpuò essere fronteggiato con stru-menti ordinari come le semplici “os-servazioni”, che i cittadini più consa-pevoli e le associazioni possono a-vanzare ai Comuni, o le lettere diprotesta sui giornali.

Si tratta di un problema di sistemaal quale la politica, giustamente sti-molata dai cittadini e dalla nuovavoglia di partecipazione post-refe-rendum, deve dare risposte efficaciin tempi molto rapidi, prima che siatroppo tardi, senza demagogia, ac-

cuse e difese. Oc-corrono nuove re-gole condivise traamministrazioni ecittadini, in unquadro normati-vo certamente darivedere anche alivello nazionale eregionale,che ab-biano il coraggiodi emancipare ibilanci dei Comu-

ni dagli oneri di urbanizzazione,pensando a nuove modalità di go-verno del territorio.

Proviamo a portare alcune idee espunti di riflessione certamente nonesaustivi per modificare questotrend:per cominciare certamente u-na moratoria dei piani urbanisticicomunali,fino alla verifica dei fabbi-sogni abitativi reali per area vasta,oltre alla costituzione di un Osserva-torio Provinciale (con Provincia, Po-litecnico, INU, rappresentanti degliordini professionali e associazioniambientaliste) per monitorare lostato della pianificazione, il consu-mo di suolo, le previsioni urbanisti-che, il reale patrimonio edilizio inu-tilizzato, ecc…

In attesa di provvedimenti di ade-guamento della legge urbanisticanazionale e di revisione dei mecca-nismi fiscali sul patrimonio immobi-liare e degli oneri di urbanizzazione,è importante che la Regione EmiliaRomagna assuma iniziative concre-te per bloccare efficacemente il con-sumo di suolo fissando sia un vinco-lo quantitativo, sia meccanismi diforte incentivo alla ristrutturazionee riqualificazione edilizia ed energe-tica degli edifici esistenti ed alla ri-qualificazione urbana delle aree de-gradate,industriali e militari dismes-se,revisionando la legge 20.Faremocertamente proposte specifiche.

Un forte sostegno dell’edilizia so-ciale attraverso interventi pubblicidi recupero edilizio urbano, ma an-che mediante forme di garanzia e disostegno,da parte di ACER (Aziendaper la residenza pubblica dell’EmiliaRomagna), di contratti di affitto delpatrimonio edilizio privato disponi-bile e attualmente inutilizzato.

A tutela del patrimonio paesaggi-stico della collina diventa prioritariauna riflessione seria, sia a livello na-zionale che regionale,per l’approva-zione di meccanismi di sostegno fi-nanziario dei piccoli comuni di colli-na e di montagna, sulla base delleproposte per esempio già avanzatedalla Comunità Montana dell’Ap-pennino Piacentino; una sorta dicompensazione ai territori di collinae montagna per il contributo am-bientale che naturalmente fornisco-no alla pianura e ai suoi abitanti,al fi-ne di evitare a questi comuni il ricor-so agli oneri di urbanizzazione perfinanziare le casse comunali e i ser-vizi necessari.

Non da ultimo il sostegno del tu-rismo locale ed di un’agricoltura so-stenibile,in grado di affrontare le sfi-de della revisione della PAC, rilan-ciando il ruolo e la dignità di un set-tore importante non solo per l’eco-nomia e la salute umana ma ancheper la tutela di un paesaggio ruraleunico.

Molto altro può essere fatto, an-che a livello di fiscalità locale,ma so-prattutto è necessario che chi am-ministra trovi un modo diverso digestire il governo del territorio. Ein-stein ha detto:“Il mondo che abbia-mo creato oggi ha problemi chenon possono essere risolti con lostesso modo di pensare con cui liabbiamo creati”.

*Legambiente Piacenza

ingolare l’iniziativa apparsavenerdì in un articolo suquesto quotidiano dove si

annucia una grande manifesta-zione che si svolgerà a Genova inonore dell’acqua. Un rapido girosu internet e scopriamo chi sonogli sponsor della manifestazione,tutti gestori dell’acqua in Italia: I-ren, Hera, Acea, Veolia, Acque-dotto Pugliese e tanti altri a cuil’esito dei referendum ha tolto lapossibilità di diventare società to-talmente private con la garanziadi un guadagno certo del 7%.

La notizia arriva proprio all’in-domani dell’ufficializzazione delrisultato referendario da parte diNapolitano che si è preso ben 50giorni di tempo prima di apporrela sua firma, cosa mai successadopo la vittoria di un referen-dum. Solo questo basta a dimo-strare quanti e quali interessi so-no coinvolti nella gestione del-l’acqua in Italia e come forti sianole pressioni per disattendere lavolontà espressa scorso 12 e 13giugno.

Totalmente in linea contro l’e-sito dei referendum è anche il no-stro sindaco Reggi che non lasciaalcun dubbio sulla linea ambiguadel suo partito che, ad una man-ciata di giorni dal voto, certo or-mai della maggioranza dei si, de-cide di schierarsi per accaparar-sene il merito, e ora viene menoall’impegno della ripubblicizza-

S

zione del servizio idrico promes-so ai suoi elettori ed al quale saràobbligato a renderne conto.

Speriamo che la festa continuianche se all’indomani della pub-blicazione dell’esito referendariosulla Gazzetta Ufficiale il 7% con-tenuto nella bolletta, relativo allaremunerazione del capitale, di-venterà immediatamente inesi-gibile dal gestore e tutti i cittadinipotranno rivendicarlo; così comela ripubblicizzazione del sevizioidrico verrà garantita dagli Orga-ni di controllo “super partes” delnostro Paese che di certo non ri-terranno legittima nessuna ini-ziativa diversa da quella sancitadal voto di 26 milioni di italiani.

Barbara MartucciDelegato provinciale

del Forum dei Movimenti per l’Acqua

* * *

l Comitato per l’attuazionedei referendum e a difesadei beni comuni, aderente

al forum nazionale “Acqua benecomune”, ritiene estremamentegravi e non corrispondenti alla

I

realtà né al volere popolare le af-fermazioni del sindaco Reggipubblicate su Libertà: “Acquapubblica: Iren ha le carte in rego-la, il referendum non ci tocca”. Ta-li dichiarazioni arrivano proprioall’indomani dell’ufficializzazio-ne del risultato referendario daparte di Napolitano, che si è pre-so ben 50 giorni di tempo primadi apporre la sua firma, cosa maisuccessa dopo la vittoria di un re-ferendum. Solo questo basta a di-mostrare quanti e quali interessisono coinvolti nella gestione del-l’acqua in Italia e come forti sianole pressioni per disattendere lavolontà popolare espressa dal vo-to referendario.

Chiediamo che venga chiaritoinnanzitutto se la posizione diReggi rappresenti un’espressionepersonale o corrisponda alla li-nea del suo partito, che durantetutta la campagna referendariaha tenuto una posizione decisa-mente ambigua, schierandosi afavore dei “sì” soltanto una man-ciata di giorni prima del voto,quando ormai si intravedeva ilsuccesso che avrebbero avuto i

referendum.Vogliamo ricordare che con il

referendum 26 milioni di italianisi sono espressi chiaramente perabrogare il comma 1 dell’articolo154 del cosiddetto Codice am-biente, proprio nella parte relati-va alla “adeguatezza della remu-nerazione del capitale investito”,che consentiva ai privati un pro-fitto garantito del 7% (e in certicasi oltre) sulla gestione del benecomune acqua.

Anche Iren, essendo una mul-ti-utility quotata in borsa, con-trollata per il 49% da privati, devefin da ora fare i conti con il venirmeno del profitto garantito del7%, ma soprattutto con la volontàpopolare espressa dall’esito refe-rendario, secondo la quale l’ac-qua deve essere pubblica e privadi rilevanza economica.

Invitiamo il sindaco Reggi adessere espressione del voto dellamaggioranza dei suoi cittadini, enon il portavoce di una multi-u-tility quotata in borsa.

Gianpaolo BardiniComitato per l’Attuazione dei

Referendum e a Difesa dei Beni Comuni

di DAVIDE MAFFI

ercoledi 20 luglio il Comita-to "amici parco della Perti-te"ha tenuto, presso la Cir-

coscrizione 2,una conferenza stampanella quale chiedeva pubblicamenteconto all’amministrazione comunalesulle reali intenzioni riguardo alla de-stinazione d’uso dell’ex area militarecompresa tra via Emilia Pavese,via 1°maggio e via Stradella. Durante laconferenza il Comitato ha sottolinea-to come il Comune stia temporeg-giando sulla decisione di inserire l’a-rea nel Psc (piano strutturale comu-nale) destinandolo a parco pubblicoe come il dibattito tra le varie forzepolitiche sulla riqualificazione dellearee militari si stia sviluppando senzatener conto del risultato referendariodi giugno. Il Comitato, ha voluto por-re all’attenzione dei media il timoreche il mancato impegno del Comunesia legato ad interessi che non coinci-dono con quelli dei cittadini che han-no votato “sì”al parco ma con altri ditipo politico ed economico. Per tuttarisposta, su libertà di venerdi 22 lu-glio leggo un articolo in cui il consi-gliere Bruno Galvani (l’unico consi-gliere che ha sempre appoggiato ilprogetto del parco) si dissocia dal Co-mitato per il tono "sprezzante" concui ha criticato la seduta del Consi-glio comunale di qualche giorno fa.Ho letto e riletto l’articolo che riporta-va la cronaca e le dichiarazioni dellaconferenza stampa di mercoledì manon sono riuscito ad individuare nes-sun tono "sprezzante". Vorrei invecefar notare,anche al consigliere Galva-

Mni, come il Comitato con questa con-ferenza stampa,in tono deciso ma si-curamente non sprezzante,abbia vo-luto mettere sul tavolo del Comuneuna serie di interrogativi a cui l’ammi-nistrazione Reggi deve rispondere:

1) il Comune lo vuole il parco allaPertite?

2) se non lo vuole è davvero per-chè i costi di bonifica sono troppo al-ti?

3) quali sono i legami che vincola-no la sorte dell’area della Pertite aquella delle altre aree militari?

4) perchè il risultato del referen-dum non sarebbe sufficiente a porrela parola fine alla questione?

5) perchè se il Comune ha proget-ti diversi riguardo a quell’area nonmette al corrente i "suoi" cittadinispiegando perchè è meglio non fareil parco?

6) perchè l’amministrazione co-munale è tanto suscettibile quando ilComitato si chiede se dietro a tantitentennamenti ci siano altri interessi?

7) ha ragione il Comitato a temereche la Pertite diventi oggetto di stru-mentalizzazione durante la prossimacampagna elettorale?

8) I 33000 cittadini che hanno vo-tato “sì” al parco ed ora rischiano divenire beffati dovranno avere ancorafiducia nella politica?

9) più verde in città non era nelprogramma elettorale di questa am-ministrazione?

10) ascoltare la voce dei cittadinisenza sentirsi attaccati da toni sprez-zanti non può essere un buon modoper riavviccinare gli stessi alla politi-ca?

Il giornale delle opinioni

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Festival dell’acqua di Genovae troppe sottili ambiguità

CONFLITTI D’INTERESSE

Il caso Milanese e l’Italia divisa fra furbetti e galline da spennaredi ATHOS ZANETTI*

i cittadini si chiedono sacrifi-ci in nome del rigore econo-mico e il governo vara l’enne-

sima manovra da lacrime e sangue.Ma c’è chi, come il deputato del

Pdl Marco Milanese su cui pende u-na richiesta di arresto per corruzio-ne da parte della procura di Napo-li, coi soldi pubblici ci fa la bella vi-ta a scapito della «peggiore Italia»dei precari ostracizzata dal ministroBrunetta (quelloche - coi tempiche corrono - o-stenta un lussospropositatoper sposarsi af-fittando un inte-ro paese comefosse un matri-monio feudale).

A Milanese,ex finanziereconsulente findal 2002 del ministro Tremonti, so-cietà partecipate dal Ministero del-l’Economia hanno infatti fatto a ga-ra per affidare preziose quanto e-sose consulenze pagando il depu-tato con un mare di soldi pubblici(quindi nostri).

L’elenco di consulenze affidate aMilanese è lungo: Alitalia (vecchiagestione) per un importo da164.773 euro, Ferrovie dello Statoda 245.792 euro, Rai 130.788 euro,Unire 16.307, InaAssitalia 25.022,Ministero delle Finanze 245.792 ePoligrafico 173 mila. Persino la Pre-sidenza del Consiglio si avvale del-la sua preziosa consulenza per altri160 mila euro. In un tempo in cui ilconflitto di interessi è diventato latangente del terzo millennio non cisi stupisce più di nulla.

A Marco Milanese “piaceva inol-tre - si legge da La Stampa - farsi ve-dere in giro su fuoriserie, a bordodel suo motoscafo e nella villa diNizza. Amava i costosi weekend aNew York, rigorosamente nei mi-gliori alberghi”. Per non dire del fa-moso, quanto sospetto, apparta-mento nel centro di Roma in affittoa 8.500 euro al mese (e dato in usoal ministro Tremonti).

Ma sono altre le spese folli effet-tuate da Milanese,sempre secondoLa Stampa:“15 mila euro di alimen-ti alla ex moglie, il mutuo, le rate di

Aleasing per barca e macchina (e sa-rebbero altri 11 mila euro), la cartadi credito usata a piene mani (inquattro anni ha rimborsato 448 mi-la euro), mezzo milione di titoli de-positati in banca, un nuovo immo-bile in arrivo (versato un assegnoda un milione di euro).

Secondo il consulente della pro-cura, il professor Luigi Mancini, suiconti di Milanese in quattro anni cisono stati movimenti bancari perquasi 6 milioni di euro”.Non c’è che

dire, ottima pro-gressione di car-riera la sua.Ma Mi-lanese, essendoresponsabile perconto e volontà diTremonti per lenomine nei Cdadelle partecipate,di carriere ne haanche fatte avan-zare tante.

Come quelladel sindaco di Ziano, Manuel Ghi-lardelli, il cui nome sembra rientra-re nelle carte dell’inchiesta dellaprocura accanto alla dicitura “Lega”.Ghilardelli, un leghista della primaora di quelli che tuonavano controRoma Ladrona, è diventato, certa-mente per le proprie competenze,componente del Cda della nota so-cietà di armamenti Oto Melara, co-me ha confermato lo stesso sinda-co di Ziano, in quota Lega.

Sono lontani i tempi in cui daimanifesti della propaganda ci si er-geva a difesa della gallina dalle uo-va d’oro da chi voleva spennarla,oggi sembra che anche i suoi difen-sori contribuiscano a rigirare lospiedo.

*Coordinatore cittadinoItalia dei Valori - Piacenza

Le analisiLibertà di pensiero

DIECI DOMANDE A BRUNO GALVANI

Area Pertite e volontà dei cittadini L’ex finanziere,responsabile per conto

di Tremonti per lenomine nei Cda delle

partecipate, di carriere ne ha fatte avanzare tante

19 comuni piacentini hannopianificato la trasformazione

in residenziale e produttivonei prossimi 20 anni di oltre16 milioni di metri quadrati

di superficie territoriale

nche la poesia paga loscotto dell’inflazione ecosì, a cent’anni dal “des

matt”di Faustini, oggi è un bel“veint matt” a fare il giro dellacittà.

Essedi

A

PUNTURA DI SPILLO

Veint matt

LIBERTÀ lunedìLunedì 25 luglio 2011 45

Page 16: rassegna del 25-07-2011

16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

PIACENZA - Libertà

Lettere,fax ed e-mail devono contenerenome,cognome,indirizzo e recapitotelefonico del mittente.In caso contrario gli scritti non saranno pubblicati.

La redazione si riserva il diritto di sintetizzareed adattare i testi troppo lunghi,rispettandone il senso.Il materiale inviato al giornale non sarà restituito.

Libertà di parola - Via Benedettine, 68 - 29121 Piacenza FAX: 0523/321.723 - EMAIL: [email protected]

Libertà di parolaFERMIAMO LE GUERRE

UNO STATO È GRANDEANCHE SENZA CONFLITTI

✒Egregio direttore, un altrosoldato morto in guerra (perchéquella dell’Afghanistan, della Li-bia e di altre parti nel mondo so-no guerre). Queste guerre non ciriguardano, non era meglio con-trattare politicamente? E questeguerre volute dall’America cosaportano se non lutti, invalidi, paz-zie e depressioni? Ognuno piangei suoi morti, noi ne piangiamoquaranta, quei popoli migliaia. U-no Stato è grande anche senzaguerre. Le torri gemelle sono sta-te un ordine di Bin Laden? Non sisaprà mai, ma chi sa “sa". Megliomorto. Poteva parlare. Meglio dino. Fino ad oggi con quelle guer-re si è solo portato morte e distru-zione, non era meglio spendere isoldi della guerra per altre cosepiù importanti? Chissà forse au-mentare le pensioni da 250 euromensili.Luciano Fornasari

POLITICA E PËS GAT

LOTTA SENZA TREGUACONTRO I PIRATI DEL PO

✒Caro direttore, devo ringra-ziare “Libertà” e i vari consiglieriregionali ed onorevoli per la sanarisata che mi hanno regalato conl’articolo “Pirati sul Po, politici al-l’attacco” comparso il giorno 19luglio.Direi che la proposta di mobilita-re l’esercito contro le orde di cam-peggiatori abusivi e di pescatori il-legali è perfettamente commisu-rata al danno da questi provocatoalla società, mentre per quanto ri-guarda mastodontiche cave e or-rendi impianti di lavorazione de-gli inerti sono ciò di cui il nostrogrande fiume ha veramente biso-gno per la promozione turistica ela salvaguardia ambientale.A prescindere dall’incresciosa vi-cenda dei furti, che rientra (cre-do) nella normale amministrazio-ne delle forze dell’ordine, mi com-plimento con i nostri politici, checome sempre centrano il bersa-glio nella difesa degli interessi deicittadini elettori, impegnandosisui fronti maggiormente rilevantiquali l’eliminazione di brutte ten-dopoli di villeggianti abusivi e pe-scatori (che ormai, di questi tem-pi, non possono permettersiniente di più), che infestano le ri-ve del fiume, lasciando che sianole amministrazioni del loro stessocolore politico a legalizzare scem-pi ambientali fonte di inquina-mento su tutto il territorio perchéla società ha bisogno di altro ce-mento.I pesci siluro ringraziano, i citta-dini rivieraschi, forse, no...Roberto S.

LA TANGENZIALINA

SIANO I CITTADINI DI MONTALEA SCEGLIERE LA VIABILITÀ

✒Gentile direttore, ho letto al-cuni inteventi riguardo all’apertu-ra della nuova tangenzialina aMontale e vorrei fare una piccolama significativa considerazione inmerito. In democrazia il popolo èsovrano e il compito di chi ammi-nistra la "cosa pubblica" è quellodi perseguire gli interessi dei citta-dini. E in democrazia la maggio-ranza decide. Quindi, lasciare lasituazione così com’è attualmen-te o ripristinare la vecchia viabiltà,escludendo solo il traffico pesan-te?La soluzione più giusta per risol-vere la questione sarebbe quelladi sottoporla, tramite sondaggiopopolare, ai diretti interessati, i re-sidenti nella frazione.Sarebbe stupido, oltrechè antide-mocratico, scontentare molti perandare incontro alle esigenze dipochi.Cristiano GroppiPiacenza

LA FINANZIARIA

IN ITALIA SONO SEMPREGLI STESSI A PAGARE

✒Gentile direttore, da venerdì

15 luglio ho cominciato a ritaglia-re articoli inerenti la manovra fi-nanziaria, a partire dalla primapagina, e per finire, con quelladelle lettere indirizzate a lei.Vorrei scrivere il mio punto di vi-sta, su tanti interventi letti, sia didestra che di sinistra ma intasereila cartella della posta della e-maildi "Libertà". Mi soffermo solo sualcuni articoli che mi hanno col-pita in modo particolare.Tralascio di segnalare i trafiletti di"essedi", in fondo alla pagina del-le opinioni, o a destra o a sinistra,che sintetizzano in poche righe ilsenso degli avvenimenti quotidia-ni, stemperando con una battutail mio malumore accumulato nel-la lettura e, a volte, la rabbia di-rompente che, grazie alle pocheparole argute lette, si trasforma inun sorriso o in un sogghigno.Quasi tutti gli articoli hanno con-dannato, più o meno pesante-mente, la manovra.Chiarissima la spiegazione diMauro Bernhard del 16/7 sul casoCir; così pure l’articolo di EdoardoNarduzzi di martedì 19/7 che de-finisce efficacemente e mi chiari-sce definitivamente l’imposta I-RAP che, secondo lui, è simile aquei mostri dei videogame chenon si riesce mai ad eliminare e ciricorda anche che, Berlusconi, daun decennio, promette di cancel-larla.Di mio aggiungo, e il giornalistaNarduzzi ricorderà senz’altro lacircostanza, che Berlusconi defi-niva l’IRAP -Imposta RAPina-.Personalmente, questi giuramen-ti di Berlusconi, mi ricordano queifidanzati che dichiarano alla pro-pria ragazza di non avere occhiche per lei, ma in realtà giurano ilfalso e, più o meno sfacciatamen-te, continuano i loro giochi di se-duzione o di rapina.Poi ci sono state tante lettere dicommenti negativi da parte deilettori di "Libertà". Quella del si-gnor Patella di sabato 16 luglio, ri-corda a noi e a Tremonti che dalnaufragio del Titanic (citato daTremonti), si sono salvati i passeg-geri di prima classe, cioè, quelliche erano più vicini alle scialup-pe; tutti gli altri passeggeri, fra cuitanti poveri emigranti, dovevano

salire numerose scale dal fondodella nave e scialuppe non ne era-no rimaste. Quando il signor Pa-tella definisce Tremonti “... sa-piente, caro... molto caro”. Forseanche lui è a conoscenza di unodei primi interventi di "Finanzacreativa" del ministro nel 2001. Inquell’anno ero andata in pensio-ne da poco e la banca mi propo-neva dei Fondi Immobiliari per iquali, con le spiegazioni ricevute equalche lettura sui giornali, mi e-ro fatta un’idea mia, non so sesbagliata.Questi fondi provenivano dall’o-perzione "Scip Cartolarizzazione"e un’articolo trovato su Internetdichiara: “Tremonti chiude leScip, il conto a noi”.Un altro articolo di Stefano Simo-netti di Italia Oggi del 12/2/2009(anche questo su Internet) spiegaquanto gli sia poco chiaro l’azio-nariato olandese di questa Scipsrl, come pure che, allo stesso in-dirizzo, fossero state costituite u-na cinquantina di altre SocietàImmobiliari, tutte olandesi.Sembra che questa operazione siacostata al Tesoro, cioè a noi contri-buenti, un mare di interessi.Anche oggi "Libertà" titola "arre-stato l’onorevole Papa", a pagina 7Pierluigi Magnaschi conclude ilsuo articolo domandandosi se so-no qualunquisti i cittadini che si

lamentano dei sacrifici da affron-tare o offendono la democraziacoloro che sono insensibili a que-sta disparità.Si è parlato anche dell’onorevoleMilanese, braccio destro di Tre-monti, ex Ufficiale Guardia di Fi-nanza, e di tutti i soldi sui suoiconti correnti.Anche oggi i Tg dei vari canali ciinformavano della perdita di u-nità e coesione del PDL, ma nonho seguito molto perchè sto scri-vendo. Secondo me, tutto peggio-rerà ancora e speriamo che lemasse non perdano la pazienza.Al peggio non c’è mai fine. La po-litica non è mai stata così confusae, soprattutto, lontana da tutti: cit-tadini, giovani, lavoratori, pensio-nati ma anche da imprese, enti lo-cali ecc...Marilisa AlojaPiacenza

RISPOSTA ALLE ACCUSE DELL’IDV

NIENTE LEZIONI DI MORALITÀ,LA LEGA È TUTTA D’UN PEZZO

✒Egregio Direttore,Il lupo perde il pelo, ma non il vi-zio. Passano gli anni ma l’Italia deivalori rimane saldamente anco-rata all’antico - quanto stucche-vole - moralismo propagandisti-co.Ora i “manettari” che indossano

le vesti bianche dei puri se laprendono con il nostro sindaco diZiano, Manuel Ghilardelli, colpe-vole – a loro dire – di essere statonominato nel cda di Oto Melara.Abituati ad attaccare senza infor-marsi, i dipietristi locali dimostra-no ancora una volta di non esser-si documentati.Ghilardelli è sindaco di Ziano, èstato vicesindaco, ha combattutoall’opposizione per il suo paese e,soprattutto, ha due lauree in ta-sca. Scienze politiche – indirizzo“Storia del mondo contempora-neo” – e giurisprudenza.Ha tutti i requisiti per ricoprirequell’incarico, sotto il profilo del-l’esperienza politica - maturatafedelmente agli ideali e ai valoridel Carroccio - e scolastica, di tut-to rispetto. Quindi, chapeau aGhilardelli, chapeau a un movi-mento come la Lega che – in unricco parterre di paraculati, a de-stra e a sinistra – dimostra ancorauna volta di saper premiare meri-to e competenze.Fa quasi sorridere (ma forse sa-rebbe il caso di mettersi le manitra i capelli), che a parlare sia unocome Athos Zanetti, segretariocittadino Idv, già componente delconsiglio di amministrazione diTempi Spa in quota, evidente-mente, partitica.Chi per primo è stato proiettato

dalla politica in organi esecutivioggi si straccia le vesti. E sorvolia-mo sul discutibile apporto che ilvecchio cda dell’azienda di tra-sporto pubblico ha dato alla cau-sa, tra debiti e scandali, più o me-no presunti, come testimoniatodalle cronache dei giornali. A vol-te il silenzio vale più di mille paro-le. Ma, soprattutto, risparmiabrutte figure.A Zanetti offriamo un’altra ragio-ne per indurlo a più ponderatigiudizi: la sua segretaria, tal Sabri-na Freda da Piacenza, “forte” dineanche 40 voti conquistati alleComunali del 2007, si è ritrovataprima assessore a palazzo Mer-canti ed ora sentenzia dal palazzodella Regione, componente dellagiunta Errani in quota, ovviamen-te, Idv.Va detto che in Regione Freda è inbuona compagnia. Il popolo Idvemiliano romagnolo dimostra dinon essere mai a corto di posti eposticini. In via Aldo Moro il fami-lismo è di casa.Il vicepresidente dell’Assemblealegislativa Sandro Mandini, in uncolpo solo ha strappato sette con-tratti per persone vicine e vicinis-sime agli ambienti d’area, amici,parenti e collaboratori di big (emeno big) del partito. Tra questisi sono aggiudicati incarichi re-munerati con le pubbliche gabel-le: Paolo Vicchiarello, assistente diSilvana Mura e già membro del c-da dell’università di Parma e So-nia Milani, tesoriera dell’Idv emi-liano, ex segretaria particolaredella Mura nonché figlia di Ales-sandro, coordinatore cittadino diVarese.La potente mano della Mura si e-stende anche a Bologna-città, do-ve la commissaria regionale hapiazzato un altro assistente, Gian-luca De Filio, nel cda della Ervet,una società di servizi della Regio-ne Emilia. Sono solo alcuni esem-pi, per l’elenco completo potrem-mo rimandare a un numero dipuntate degne di una soap opera.Guarda un po’ che sbadati questidell’Idv, puntano il dito contro gliavversari politici, ma diventanociechi quando c’è da guardare trale mura della propria casa. Inca-paci di un’accurata analisi di co-scienza, consigliamo loro di bat-tersi il petto e di fare professionedi colpa. Sicuramente farebberomigliore figura.La Segreteria Provincialedella Lega Nord

IL DOPO PORCELLUM

AIUTO:CALDEROLI E BOSSIVOGLIONO RIPROVARCI

✒Caro direttore,dopo la legge elettorale (da Luichiamata porcata) l’onorevoleCalderoli ha scrittto con l’onore-vole Bossi la riforma della Costitu-zione o DDL Costituzionale, ap-provata oggi "salvo intese" dalconsiglio dei ministri. Il varo diquesto DDL Costituzionale è ri-mandato al 4 settembre. Credo siasuperfluo ogni ulteriore notizia esuperfluo qualunque commento.Carla B.

FACCIAMOCI DEL MALE...

VORREI CONOSCERE TUTTELE PREBENDE DEI POLITICI

✒Signor direttore, le propon-go la realizzazione di un chiamia-molo scoop: la pubblicazione,magari di un inserto, di tutte (econ tutte intendo una sorta di er-ga omnes) le prebende spettanti“per legge” ai nostri onorevoli par-lamentari. Non credo sia un’im-presa impossibile, anche se certa-mente ardua.Per dirne una – forse una banalità– sarebbe utile sapere il costo diun pranzo al ristorante di Monte-citorio (e, a seguire, quello di pa-lazzo Madama).Per dirne un’altra quanto costa ilbarbiere ai signori onorevoli e laparrucchiera alle signore deputa-tesse? Il top dei top: sarebbe inte-ressante conoscere le prebendespettanti – sempre per legge – aisignori consiglieri regionali (pos-sibilmente regione per regione).Ugo Gazzola

a capisco,signor Mauro.E mi indigno assie-me a lei e ai tanti cittadini che subiscono o-gni giorno i disservizi di Poste Italiane.Quel-

li delle Poste sono,da tempo,un muro di gomma.Alle proteste della gente o non rispondono,o ri-spondono con lettere fotocopie,e non danno ri-

L sposte convincenti,o negano l’evidenza.C’è qual-cosa di perfido nella loro organizzazione.Perchéuna raccomandata indirizzata ad un cittadino diSarmato, assente al momento della consegna,deve poi andare a Castelsangiovanni,da qui tor-nare a Piacenza per poi rifare la strada per Sarma-

to. Un giro di 48 chilometri. Ma non è più sensa-to lasciare la raccomandata alle Poste di Sarma-to e consegnarla direttamente? Sì, c’è da indi-gnarsi.Spero,caro Mauro,che questa mattina rie-sca a ritirare la sua raccomandata.Dopo 3 giorni!

Gaetano Rizzuto

Caro direttore,in queste ultime settimane

molto si è detto sull’inefficienzadelle Poste Italiane legato ai pro-blemi dei sistemi informativi,ma quanto accadutomi la mat-tina di sabato 23 luglio, mi hafatto pensare di essere su“Scherzi a parte”!

Nel dettaglio, trovo nella cas-setta della posta un avviso diraccomandata sul quale è scrit-

to che la stessa è ritirabile dopole ore 10,30 del giorno lavorativosuccessivo a quello dell’avviso(datato 22 luglio!) all’Ufficio Po-stale di Sarmato: mi reco all’Uf-ficio Postale e mi viene riferitoche in verità la raccomandata èritirabile solo da lunedì 25 inquanto la stessa è in giacenza al-l’Ufficio Postale di Castel SanGiovanni per il successivo rei-noltro all’Ufficio di Sarmato nel-

la mattinata di lunedì 25.Chiedo allora se è possibile ri-

tirarla a Castel San Giovanni emi viene detto di “provarci”! ACastel San Giovanni mi diconoche la raccomandata non è con-segnabile in quanto è in viaggio

per Piacenza per poi ritornare aSarmato nella giornata di lunedìe che la Collega di Sarmato miha dato un’informazione sba-gliata: ovviamente stizzito provoa telefonare all’Ufficio Centraledi Piacenza, ma dieci tentativi dichiamata vanno a “fine corsa”,quindi senza risposta! Lascio alettori ogni commento!

Mauro MolinariSarmato

Il Direttore risponde

Tre giorni per ritirare unaraccomandata a Sarmato!

Storia di una ennesima inefficienza delle Poste

Galleriadi ritrattipiacentini

◗◗ Gara di briscola alCircolo socialepensionatiFarnesiana: il gruppodei vincitori (alprimo posto EnricoBattini-OrfeoPeraccini) con lapresidenteVincenzinaRapaccioli e e ledirigenti Anna eRenata Carini

Il giornale della gente

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Certificato n. 6892del 21-12-2010

La tiratura di ieri, domenica 24 luglio 2011,è stata di 40.738 copie

Quotidiano di Piacenza fondato da Ernesto Prati nel 1883

DIRETTORE RESPONSABILE: Gaetano RizzutoCAPOREDATTORE CENTRALE: Stefano Carini

ART DIRECTOR: Paolo Terzago

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LIBERTÀ lunedìLunedì 25 luglio 201146

Page 17: rassegna del 25-07-2011

17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

PIACENZA - Libertà

MANOVRA FINANZIARIA IMMORALE

Come fanno gli affiliati al PDL e Lega a dormire sonni tranquilli?di BRUNELLO CHERCHI

onosco una persona sui 50anni che ha un lavoro: beatalei. Un lavoro stabile e suffi-

cientemente retribuito: ancora piùfortunata!

Ma con quanto faticosamenteguadagnato (a costo di ripetutistraordinari) deve mantenere sestessa e i suoi 3 figli ora impegnatinelle scuole medie.

Basta poco per fare i conti e con-cludere che arrivare a fine mese èdavvero difficile e,comunque,esclu-de un film, unapizza, e qualsiasialtro passatempo.

Ed ora arriva lamanovra volutadal governo che1) diminuisce gliassegni familiari;2) toglie le esen-zioni fiscali chespettavano alle fa-miglie numerose;3) riduce il poteredi acquisto del salario; 4) imponeticket sanitari; 5) alza il costo dellabenzina (e per andare a lavorare lamacchina serve); 6) elimina o riduceil bonus per i libri scolastici.

In tal modo, al soggetto di cui siparla, e a tutti coloro che si trovanonelle sue condizioni, si tolgono nonmeno di 250 euro ogni mese: il 13%dello stipendio.

La conclusione è che il costo del-la manovra grava, dunque, per lagran parte sui più poveri e il fatto èdisgustoso, anche senza voler pen-sare ai privilegi della c.d.casta,o allepensioni d’oro, e così via. Quanto èavvenuto è in sé,orribile,immorale enon sopportabile e spinge a pulsio-ni di reazione anche violenta. Si col-pisce la famiglia numerosa alla facciadi tante prediche a favore dell’istitu-to familiare, si danneggiano i giova-ni che dovranno abbandonare gli

Cstudi per cercare un lavoro basta chesia, si toglie serenità al nucleo fami-liare e si uccide qualsiasi speranzanel futuro.

Vorrei poter guardare in faccia tut-ti coloro che si battono per il Croce-fisso nelle scuole e poi con operazio-ni di questo genere bestemmiano ilSignore come di più non si potreb-be.

Vorrei fissare negli occhi tutti colo-ro che si riempiono la bocca di di-scorsi sulla protezione della tradizio-ne familiare e poi sferrano alla fami-glia colpi del genere.

Ma come fannoi nostri (??) politicia dormire sonnitranquilli? Possibi-le che non abbia-no un minimo dicoscienza coloroche si battono perspostare ministerial Nord,o per altrefanfaluche del ge-nere, mentre affa-mano la gente?

E la c.d.sinistra cosa oppone a tut-to ciò? Nient’altro che un garbatissi-mo cenno di collaborazione! Ed an-cora una volta spetta alla Chiesa e adon Sciortino con la sua Famiglia Cri-stiana gridare allo scandalo, prote-stare proprio in nome di Dio controtanti sedicenti credenti.

Il tutto mentre cercano di distrar-ci con la storia di un nuovo delitto,con scandaletti e arresti eccellenti,con litigi sulla monnezza, come sefossimo tutti scemi e non ci accor-gessimo di quanto ci stanno facen-do.E’davvero ora di dire basta ancheperché la rabbia cresce quando aBruxelles il primo ministro ha l’ardi-re di affermare testualmente che “icittadini italiani sono benestanti”.

Ovviamente dei 2 milioni e rottisotto il livello di povertà e degli 8 mi-lioni e rotti a quel livello, ignora an-che l’esistenza.

PER UNA DIALETTICA MORALE

Vivere in un mondo prepotentedove il forte sconfigge il deboledi MARIA ISABELLALAMOURE *

el nostro tempo assistia-mo a fenomeni comples-si.Azioni non umane indi-

viduali intenzionalmente volute.Atteggiamenti mentali gravi dell’"Homo Sapiens".E’un mondo tu-multuoso, un vero indebolimen-to dei principii morali. Allora, in-sorgono incomprensione,violen-ze verbali e fisiche quali istinti di-sumani privi della ragione.

Una parte del genere umanousa prepotenze in modo arro-gante e una parte le subisce.Unacostruzione di rapporti che, nelsenso darwiniano "il forte scon-figge il debole".

Ma, qual è la voce dialetticamorale se non quella di ricono-scere l’altro come persona, senon il rispetto della persona qua-lunque sia la sua condizione so-ciale.

Ogni persona è in grado di nonfar fallire la propria ragione e ciòparte dal proprio "Io" se non "l’Io"della riflessione e della coscienzacome decisione personale di so-lidarietà umana.

Ogni persona possiede in sè laresponsabilità della propria co-scienza,la quale va gestita sia psi-cologicamente (constatazione diciò che avviene in noi stessi) siamoralmente (essere consapevolidi sè stessi tra le convinzionistrettamente soggettive e i valo-ri riconosciuti in seno alla so-cietà).

Basterebbe comprendere i va-lori fondamentali del Cristianesi-mo,considerare il senso della sto-ricità di Gesù il Nazareno e realiz-zare la sua elevata coscienza so-ciale mediante la propria rifles-sione razionale la quale è inseritanella struttura della volontà.

Il peso delle parole che usa "Il"Sommo Poeta Leopardi,poeta diprofondi sentimenti, riguardo illuttuoso spettacolo "la morte in

N

di VINCENZO ZANELLETTI*

arbara, feroce e brutalesembra la rimozioneforzata dell’auto di un

nostro ex Sindaco ed oggi con-sigliere comunale, infatti nonè per niente gradevole tornarealla propria auto e rendersiconto che “te l’hanno rubata”.Questo è il primo pensiero, poipensi all’assicurazione, quin-di all’auto di tua moglie chedomattina ti serve più che alei; in quegli attimi non realiz-zi il fatto che a Piacenza esisto-no i cartelli, i divieti, i vigili, icarri attrezzi, le casse del Co-mune sempre più vuote e viadi seguito, ma vai in colleraperché ti hanno toccato unacosa tua.Lo sdegno passa dalla mentealle budella e dici: “Ma chemale faceva poverina, era fer-ma, docile, in piazza non c’èmai nessuno, possibile che an-cora esistano dei vigili talmen-te solerti da non capire tuttoquesto? “ “E poi… io sono sta-to il sindaco di questa città! “Egregio signor ex-sindaco, nonle è mai passato per la testache forse quel cartello ce l’hamesso lei, e se così non è cel’ha messo un altro signor ex-sindaco?Forse non ricorda che a Pia-cenza durante il “suo” manda-

Bto si rimuovevano le auto alritmo di una ogni 13minuti e20 secondi per cui il totale an-nuo era di circa 11.500 rimo-zioni?Forse non ricorda nemmenoche i carri attrezzi erano piùfrequenti dei bus e ce ne volle-ro parecchi per smaltire unamole di lavoro che mai si eraverificata nei mandati prece-denti al “suo”, né in quelli se-guenti.Forse non ricorda (e ci sono letestimonianze, anche dalle la-mentele sul giornale del sotto-scritto, mai contestate, quindiveritiere) che molto spesso leauto erano rimosse a 4.90 daun incrocio (ci siamo ancoratutti a ricordare il vigile con ilmetro in mano).Lei provi ad immaginare le de-cine di migliaia di uomini edonne che “Lei” ha costretto apiedi con la borsa della spesa,un pacco, la fretta, sotto lapioggia, vento, grandine, neve,i litigi in famiglia perché oltrealla costo della multa ti sentidare del “cretino” per 10 centi-

metri. Oggi che “Lei” è unsemplice consigliere, come loè stato lo scrivente, dovrebbecapire che la cuccagna non c’èpiù e che al mondo ci stanno leregole anche per gli ex sindaci.Una caduta di stile intollerabi-le per chi ci raccontava del“pugno di ferro” contro i “fur-betti”.Vorremmo sapere come sonofatti i “furbetti”, se sono unarazza speciale, se camminanoa quattro zampe, se ragliano,barriscono o grugniscono,perché se è solo una questionedi intelligenza o cultura, allorac’è da dire che il carro attrezziè come la famosa falce nei“Promessi Sposi” del Manzonila quale pareggia tutte le erbe,dalla gramigna al grano, quin-di dal ricco al povero, da chi i-gnora al colto. Molti di questi“furbetti” hanno poi dovutofare i conti con gli uffici di ri-scossione dei tributi, si son vi-sti bloccare le auto da fermiamministrativi, decuplicare lemulte da scellerate leggi dastrozzinaggio legalizzato.

Lo stesso favoritismo suonastonato anche per gli eletti inconsiglio i quali dovrebberoautoimporsi la pedonalità o labicicletta, infatti è con l’esem-pio che si è credibili, non sipuò fare leggi che tormentanosolo gli elettori, quindi toccarecon mano la mancanza deiservizi di trasporto, la sgam-bettata per raggiungere unparcheggio dopo un giorno dilavoro.Ci vuole rispetto e coerenzanei confronti del cittadinosenza trincerarsi dietro a scu-se del tipo “ma a volte il consi-glio si prolunga anche a nottefonda” per cui può diventare“pericoloso” girare di notte(proviamo ad immaginarequelli o quelle che in tascahanno anche l’incasso giorna-liero).Concordiamo sulla pericolo-sità di cui, però, il cittadinonon ha colpe, tutte e solo dichi non fa le leggi con una vi-sione lungimirante, ma questaè un’altra storia.

*Ex consigliere comunale

PAROLE DA TELEVENDITA

Le promesse onirichedella politica berlusconianadi ALESSANDRO GALLOPPA*

iù lavoro per tutti», «Ilpresidente operaio»,«Meno tasse per tutti»,

«La crisi economica non esiste» e il«Partito degli onesti».Sembrano tito-li da strilloni di giornali vecchi di or-mai 17 anni.Invece sono gli spot pub-blicitari, tanto vuoti quanto attuali,della politica del Pdl, partito girato,diretto e interpretato dal presidentedel consiglio Silvio Berlusconi.Nessu-na di queste belle parole da televen-dita è mai stata però agganciata in al-cun modo al significato che esse stes-se rappresentano. In quanto rappre-sentano solo oniriche promesse dasogno che la politica berlusconiana,in un crescendo di balle ed illusioni,èriuscita a farci digerire dal ’94 ad og-gi senza che mai venisse seriamentemessa in dubbio o in difficoltà la cre-dibilità del televenditore.

Se la politica volesse occuparsi dicose serie pero dovrebbe ammettereche la disoccupazione in Italia è allestelle e il precariato nel mondo del la-voro rende impossibile costruire casae famiglia. Il presidente del consiglioè tutto fuorché un operaio perché legrandi opere non le ha fatte e in fab-brica non ci può andare visto che fatardi la notte per via delle feste ad Ar-

P“core.Far credere poi agli italiani (quel-li che tutti i giorni fanno la spesa, sepossono) che la crisi economica nonesiste è una balla tanto grossa comequella di fare credere che chi ha fra leproprie fila Papa,Cosentino,Milanesee il ministro di giugno Brancher(quello dello scandalo Antonveneta eche è durato in carica meno di MariaJosé) possa candidarsi ad essere unserio partito degli onesti.

Con l’ultima manovra economicapoi si raggiunge l’apice di quanto sia-no distanti le parole della politica daifatti e dai suoi interessi. Da lunedì 18luglio infatti il governo (quello chequalcuno vorrebbe fare credere chenon ha aumentato le tasse) farà pa-gare 10 euro per i ticket sanitari di e25 per i codici bianchi nel pronto soc-corso.In sostanza negano la crisi eco-nomica,ma la finanza creativa di Tre-monti non sa produrre di meglio perfare uscire l’Italia dalla crisi che far pa-gare a tutti noi questa «tassa di sco-po» che mette pesantemente in dif-ficoltà le fasce più deboli e bisogno-se della popolazione. Sulle cui spallegraverà l’onere di pagare l’ingordigiae la bramosia delle feste, dei viaggi edelle consulenze d’oro che si gode esi spende la politica del partito deglionesti.

*Italia dei Valori - Piacenza

Il giornale delle opinioni

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La nemesi del carro attrezziChi di rimozione ferisce...

CATTOLICI E NUOVO SOGGETTO POLITICO

Mettersi in gioco per restituire memoria ad un Paese distrattodi LUIGI GAZZOLA

o letto su Libertà gli interes-santi interventi di Luca Albie-ri e Patrizia Calza sul ruolo dei

cattolici nell’attuale situazione politi-ca. Il tema, attorno al quale si sta au-torevolmente discutendo in varie se-di - semplificando in modo brutale -riguarda il superamento dell’attualeasserita “irrilevanza”,“sottomissione”e“strumentalizzazione elettorale” deicattolici mediante l’opportunità omeno di dare vita ad un nuovo sog-getto politico di ispirazione cristianain cui ricompattarsi.

Concordo con Patrizia Calza nel ri-tenere ormai acquisito il “legittimopluralismo delle opzioni politichedei cattolici” e mi conforta la posi-zione della stessa Chiesa, in partico-lare il passo illuminante della letteraapostolica di Paolo VI (Octogesimaadveniens 50, maggio 1971) laddo-ve si afferma che "Nelle situazioniconcrete e tenendo conto delle so-lidarietà vissute da ciascuno, biso-gna riconoscere una legittima va-rietà di opzioni possibili. Una mede-sima fede cristiana può condurre aimpegni diversi... ”.

Di fronte alle difficoltà e ad un di-sagio reale di molti emerge la tenta-zione che fu di Pietro sul monte nel-l’episodio della Trasfigurazione,di co-struire/ricostruire una “tenda”rassicu-rante, in cui magari sarebbe bellorammentare momenti esaltanti, sta-gioni trascorse.Si tratta invece,comecattolici,di scendere dal monte,met-tersi in gioco,non per ricordare i tem-pi andati ma per attualizzare sempre,semmai fare memoria e restituire me-moria ad un Paese distratto che nonricorda e dimentica troppo in fretta.

’urgenza di “creare una nuova sta-gione politica che chiuda definitiva-mente con quella presente”non puòprescindere da una riflessione suglianni passati. A cominciare ad esem-pio dalle ragioni e dalle responsabi-lità che hanno portato alla diasporadei cattolici.

Per chiedersi se il disagio attualesia imputabile solo alla protervia o-mologatrice altrui o anche al venirmeno della fedeltà agli ideali propri.Mettendo in pratica la evangelica“parresia”e parlandoci con franchez-za occorre riconoscere come l’attua-le logoramento del sistema istituzio-nale e democratico del Paese sia il

Hfrutto di una particolare visione dellavita basata su una serie di elementidi carattere sociale,culturale ed eticoriconducibili al fenomeno del berlu-sconismo che ha travolto,con i valoridi giustizia e legalità,anche quei rife-rimenti etici da sempre alla base del-l’insegnamento cattolico. Perché difronte allo scempio di tante leggi adpersonam i cattolici - tranne in qual-che lodevole caso - sono rimasti cosìa lungo in silenzio e non hanno grida-to fino in fondo la loro indignazione?“Guai a voi che fate leggi ingiuste peropprimere il mio popolo.Così negatela giustizia ai poveri e li private dei lo-ro diritti... “, non è l’affermazione ar-rabbiata di qualche “toga rossa mila-nese”ma del profeta Isaia (Is. 10,1).

Per “dire qualcosa di cattolico” etornare ad essere “rilevanti”in politicainvero, quando l’etica civile è palese-mente vilipesa e cresce l’imbarazzo dimolti cattolici italiani per il degradodel senso del bene comune, non ba-sta voltar pagina in fretta e nemme-no occorre uno specifico contenitore,semmai non fare come gli zelanti uo-mini del tempio nella parabola del“Buon samaritano” (Luca 10, 25-37),che sono portati a girare lo sguardodall’altra parte per non sentire le gri-da e non vedere le ferite dell’uomodisteso lungo la strada che da Geru-salemme porta a Gerico oppure, an-cora,rispolverare qualche passo di undocumento ecclesiale di cui ricorrequest’anno il ventennale,"Educare al-la legalità 16, nota pastorale Cei1991"ove si afferma: "Chi ha respon-sabilità politiche e amministrative ab-bia sommamente a cuore alcunevirtù, come il disinteresse personale,la lealtà nei rapporti umani, il rispet-to della dignità degli altri,il senso del-la giustizia,il rifiuto della menzogna edella calunnia come strumento di lot-ta contro gli avversari. …. La politicanon permetta che si incancreniscanosituazioni di ingiustizia per paura dicontraddire le posizioni forti.

Si tagli l’iniquo legame tra politicae affari”. Uscire allo scoperto per an-nunciare, in nome del Vangelo e delricco magistero ecclesiale,quali sonoi valori di fondo da custodire e difen-dere in un difficilissimo momento delnostro paese:credo sia solo questa lastrada che il laicato cattolico possapercorrere per servire il bene comu-ne,tenere sveglia una coscienza eticae civile, senza rassegnarsi.

Le analisiLibertà di pensiero

Vorrei fissare negli occhicoloro che si riempiono la

bocca di discorsi sulla protezione della

famiglia e poi sferranoalla stessa colpi del genere

croce di Gesù di Nazareth segnodella malvagità umana dell’infero-cita mente dell’uomo" non puòche provocare,in noi,un forte coin-volgimento emotivo.

I punti salienti:"Voi già lo vedeste agonizzante

nell’orto legato da manigoldi confune, condotto qual malfattore in-nanzi a giudici sciagurati e malva-gi, lo vedeste percosso da schiaffi,imbrattato da sputi, flagellato egrondante sangue da ogni partedel suo corpo divino.Voi già lo ve-deste beffeggiato e deriso,corona-to da un serto pungente di acutis-sime spine dove condursi in mezzoalle affollate turbe malvage almonte infame del Golgota dovesulla croce confisso.Essere solleva-to alla vista di scellerata ciurmaglia.Trapassate le mani da chiodi pen-dente da quel legno ignomignosospasimare, agonizzare, spirare. Losollevano,lo trabalzano e nell’allar-garsi delle ferite lo piombano nel-la fossa.Già ricusa il sole di sostenerquesta vista.Già nega la terra di so-stener questo eccesso e traballa.S’urtano i monti l’un l’altro e spa-lancano le loro caverne. Il mare ol-trepassa mugghiando, i suoi limitie tutta piange la desolata natura lamorte del suo divin Facitore"

"O Gesù! Già vi conoscono gli es-sere insensati e vi piangono; equando fia (sarà) che vi conoscal’uom ragionevole e si ravvegga? "

* Psico-pedagogista

n questi giorni il Senatùr hafatto un intervento all’oc-chio ed ha promesso inter-

venti finalmente più mirati inpolitica. Il Premier ha chiestoper sé un rafforzamento dellascorta.

Essedi

I

PUNTURA DI SPILLO

Più mirati

LIBERTÀDomenica 24 luglio 2011 53

Page 18: rassegna del 25-07-2011

18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 25 - 07 - 2011

PIACENZA - Libertà

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Libertà di parolaMAESTRI DI VITA

UN GRAZIE ALLA SCUOLAMEDIA DI BOBBIO-TRAVO

✒Egregio direttore, vorrei co-gliere l’opportunità di ringraziarela preside, professoressa AdeleMazzari, della scuola Media diBobbio-Travo per la stupenda let-tera che ho ricevuto riguardo miofiglio, ci siamo commossi. Graziealla Preside e a tutti gli insegnantiche hanno fatto parte della vitaquotidiana di mio figlio, dalla pri-ma elementare alla terza media.Hanno svolto un lavoro straordi-nario e fatto amare le materie amio figlio e ai suoi compagni.È merito di questi insegnanti se iragazzi andavano a scuola volen-tieri e se hanno imparato a volerconoscere ed imparare. Il lavorocompiuto dalla preside Mazzari eda tutti gli insegnanti è stato indi-menticabile. Ancora grazie di tut-to.Gloria GazzolaQuadrelli di Travo

SOSTA SELVAGGIA

SÌ ALLE MULTE IN VIA RAINERI MA ANCHE IN PIENO GIORNO

✒Egregio direttore, anche og-gi, come ogni martedì e venerdìmattina, gli agenti della PoliziaMunicipale hanno diligentemen-te e giustamente multato i resi-denti che hanno lasciato l’autoparcheggiata in Via Raineri, gior-nate nelle quali è vietata la sostaper consentire la pulizia della stra-da agli automezzi dell’Iren.Cosa giustissima! Niente da obiet-tare! È giusto che i residenti prov-vedano a spostare le auto il mar-tedì e il venerdì mattina, comeprevisto dalla apposita segnaleti-ca, per lasciare che la strada ven-ga pulita per bene. A noi residentidella zona farebbe piacere unamaggior presenza della PoliziaMunicipale soprattutto nelle oreserali nelle quali la zona viene as-salita dalle centinaia di clienti deivari locali presenti. Se gli agenti ef-fettuassero dei controlli seraliquotidianamente riscontrerebbe-ro le numerosissime auto e motoparcheggiate in modo a dir poco"selvaggio". Auto sui marciapiedi,in divieto di sosta, parcheggiatedavanti agli ingressi dei palazzi,nei posti riservati agli invalidi, inprossimità degli incroci, auto emoto che sfrecciano a tutta velo-cità senza rispettare il limite dei 30Km/h in vigore nella zona. Per noiresidenti parcheggiare la sera è u-na vera e propria ardua impresache il più delle volte si concludecon lasciare l’auto a diversi isolatidi distanza. Noi residenti della zo-na rispettiamo la segnaletica e pa-ghiamo le multe in caso di tra-sgressione, ma desidereremmoche anche nelle ore serali la segna-letica venisse fatta rispettare. Lalegge è uguale per tutti. Grazie.Gaetano TroceloPiacenza

MILANA E IL RESPIGHI

DAVVERO LE ALTERNATIVE SONO UNO SPRECO?

✒Egregio direttore, le scrivobrevemente per ringraziare Mila-na per la sua lettera del 16 scorso:una ventata di ilarità e buonumo-re. L’ho perfino riletta due volteper cogliere evenutali cenni di i-ronia che forse mi erano sfuggiti. Einvece... niente! Il discorso del Mi-lana mi ha fatto ricordare il salu-miere sotto casa mia: scorbutico,con il negozio sporco, i prezzi alti,sempre meno clienti, che mentresta sulla porta a scacciare con lascopa qualche insetto, invoca unalegge che faccia chiudere tutti glialtri salumieri "così vedrete comeverranno i clienti". Davvero il Milana auspica una mi-nor possibilità di scelta per i geni-tori e gli studenti sulla scuola? Trealternative sono uno spreco? Beh,ma allora estendiamolo anche alresto: un solo canale televisivo, unsolo gestore telefonico, un solopartito... viva il pensiero unico! So-no cose tanto assurde che fannosorridere. Davvero non ha altro daproporre per rimpinguare la sua

scuola di studenti che far chiude-re tutte le altre? Davvero non haaltre idee in testa? Davvero nonriesce a spiegarsi come mai in cin-que anni gli iscritti del Respighi sisono dimezzati? Davvero credeche studenti e genitori scelgano inbase alle mode? O che affidino laformazione del futuro dei loro figlia voci di corridoio? Davvero credealle manie di persecuzione del po-vero liceo Respighi? Non abbiadubbi: è proprio perchè oggi èconsentito "alle famiglie e ai ra-gazzi di orientarsi per il loro futu-ro in modo ben informato" che glistudenti fuggono dal Respighi! Sinoti bene: non parteggio nè per u-na scuola nè per l’altra, nè per u-na preside, nè per l’altra. Mi sta solo a cuore la qualità dellascuola, la libertà di scelta, e l’one-stà intellettuale. Complimenti Milana. Ma daquanti anni lei è presidente delConsiglio di Istituto del Respighi?Giusto cinque?Valentina N.Piacenza

NEL PAESE DEI RACCOMANDATI

UNA BANCA DEL MERITO CONTRO I PRIVILEGI

✒Egregio Direttore, in Italia lacultura del merito ha sempre avu-to difficoltà a radicarsi, ed è unadelle cause principali dell’impo-verimento della nostra società, trale più ineguali tra i paesi del mon-do occidentale. Qualche risvegliodi un inversione di tendenza vieneda un’interessante iniziativa natadalla fattiva collaborazione tra laConfindustria di Alessandria e gliistituti tecnici e professionali delterritorio locale. La nascita della Banca del meritoè la prima iniziativa del genere inItalia. Praticamente dopo la ma-turità, ad ogni studente verrà asse-gnato un punteggio che tiene con-to di tre parametri: voto finale, co-noscenze linguistiche, eventualistage aziendali. I nominativi deipiù bravi verranno inseriti nel sitodi Confindustria, a disposizionedelle aziende che selezionanoprofili in cerca di impiego. Uno sti-mato professore universitario,nonché editorialista di uno dei più

autorevoli quotidiani nazionali,individua le anomalie che inges-sano e bloccano la società italia-na: il privilegio, il corporativismo,la demagogia.In Italia, qualunque categoria oorganismo non sogna altro chemonopoli, numeri chiusi, carriereassicurate, condoni, esenzioni,proroghe, trattamenti speciali,pensioni ad hoc, comunque trat-tamenti di favore. La raccoman-dazione a discapito del talento edel merito è ancora la prassi con-solidata a qualsiasi livello. I politici rilasciano vaghe dichiara-zioni per favorire una cultura im-prontata alla meritocrazia, poi as-sistiamo allo spoil-system dellaclasse dirigente che assomiglia adun casting, o al familismo, dove ilrampollo del capo viene eletto inforza del cognome e inserito inruoli istituzionali, presentando uncursus honorum inversamenteproporzionale allo stipendio per-cepito (pagato dal contribuente i-taliano che non evade). Mentreprecari plurilaureati con master,vivono con 800 euro senza prote-zioni e certezze per il loro futuro, odevono emigrare all’ estero.Giovanni RicciVillanova sull’Arda

CASTA E SOLITI FESSI

QUANDO I POLITICI LAVORANO PER NOI.O FORSE NO...

✒Egregio direttore, il 14 luglio1789, giorno dello scoppio della ri-voluzione francese, segna la finedell’antico regime, di quella seriedi privilegi goduti da una consor-teria di parrucconi che viveva alle-gramente alle spalle di un popoloaffamato e spremuto dalle tasse. Iprivilegi però non muoiono maied in ogni epoca c’è sempre chi stabene e chi invece fatica ad arriva-re alla fine del mese. Un buon e-sempio di "grandi mangiatori dibrioche", di superprivilegiati, diintoccabili è quello offerto dallaclasse politica italiana. Non ci sarà forse un motivo sesono tanti che ambiscono ad en-trare in politica? Perché persinonelle elezioni comunali i candi-dati si affannano ad essere eletti?Per il nostro bene o per il loro?Anche per i più creduloni do-vrebbe essere chiaro che destra,centro, sinistra fingono soltantodi litigare, di dividersi, di far cre-dere di essere migliori rispetto a-gli altri schieramenti quando inrealtà sono perfettamente iden-tici. Fa male vedere che tanti e-

lettori si fidino ancora di unaclasse politica che, anche limi-tandoci a guardare gli ultimi ses-santa anni, non ha saputo far al-tro che aumentare i propri privi-legi, concorrendo ad ingigantireil debito pubblico e spremendo isoliti fessi con un carico fiscaleormai insopportabile.Daniele BuaPiacenza

LA PROPOSTA

CONSIGLI DI QUARTIERE PER UNA PARTECIPAZIONE ATTIVA

✒Gentile direttore, tra i tantitagli ingiusti alla quale abbiamoassistito in questi ultimi anni, oltreall’intoccabilità dei privilegi politi-ci, ve ne è uno sul quale voglio sof-fermarmi; non per criticarlo, ma,anzi, per fare una proposta inte-grativa seria e a costo zero.Il provvedimento al quale mi rife-risco è la sacrosanta abolizionedei consigli circoscrizionali nellecittà al di sotto dei 180000 abitan-ti, approvato nel dicembre 2009,ma di fatto operativo, a Piacenza,solo con la fine del mandato at-tuale.Ebbene, mentre Lega, Pdl e Pdsembrano interessati a conten-

dersi, più o meno litigiosamente,la scelta del candidato sindaco(lasciando i programmi e il con-tatto con i cittadini in fondo allalista dei propri interessi), io vor-rei avanzare una proposta permantenere le aule circoscriziona-li in utilizzo, rendere partecipi icittadini alla futura amministra-zione e insieme avere un servizioa costo zero.Propongo di sostituire i consiglicircoscrizionali con consigli diquartiere, in cui i liberi cittadini e-leggano una propria rappresen-tanza (senza appartenenze politi-che) e continuino a collaborareper favorire al meglio la risoluzio-ne dei propri problemi, cosa allaquale non sempre un ammini-stratore riesce ad adempiere.Lanciando questa proposta così inanticipo sarò sicuramente accu-sato di inesperienza politica, com-plice la mia età; ma a essere ina-datto è semplicemente il concettosecondo il quale una buona ideadeve essere difesa gelosamente eutilizzata solo per averne un ritor-no elettorale. Probabilmente questo spuntosarà anche sbandierato da altri,ma quel che mi interessa è favori-re la partecipazione attiva dei cit-tadini e la soddisfazione dei lorointeressi, il resto lo lascio ai “liti-giosi”.Sonny TartaroItalia Dei Valori Piacenza

COSTITUZIONE E DINTORNI

QUEI MINISTRI CHE PENSANO DI NON VIVERE IN ITALIA

✒Signor direttore, mi scusi mada cittadino della Repubblica Ita-liana chiedo come mai alcuni si-gnori si ostinino a fare il ministrodella Repubblica Italiana quandoancor oggi si esprimono nei con-fronti della stessa in modo inac-cettabile. Se non sbaglio l’art. 93 della no-stra Costituzione cita che, il Presi-dente del Consiglio dei ministri ei ministri, prima di assumere lefunzioni, prestino giuramentonelle mani del Presidente della Re-pubblica.La formula del giuramento è mol-to chiara e dice: “Giuro di esserefedele alla Repubblica, di osser-varne lealmente la Costituzione ele leggi e di esercitare le mie fun-zioni nell’interesse esclusivo dellaNazione”. Ritengo a questo puntoche ci siano persone che ovvia-mente o hanno problemi con lanostra lingua oppure hanno con-fuso la nostra Italia con qualcosad’altro.Certamente quello che più ci rat-trista è che per tutti gli altri (dicotutti) nostri rappresentanti questicomportamenti sono solo folklorequindi non ritenuti importanti.Lei non pensa che il periodo deitarallucci e del vino bianco stonicon l’attuale situazione economi-ca e politica?G. SolariCiviltà Piacentina

FRA CANOTTIERI E PONTIERI

RIPRISTINARE LA SEGNALETICASTRADALE ROVINATA

✒Egregio direttore, vorrei se-gnalare all’Assessore del Comune,responsabile per la manutenzio-ne e per la segnaletica stradale,che attualmente, la striscia trat-teggiata di colore bianco, e la stri-scia continua laterale e centrale dicolore giallo, nella strada, davantialla Canottieri Vittorino da Feltre eproseguendo fino allo scalo delGenio Pontieri è inesistente. Sarebbe opportuno effettuare lariverniciatura, tenendo conto chesiamo a metà luglio, in estate inol-trata, ed il passaggio di pedoni edi ciclisti è continuo.Evitiamo di attendere l’incidenteper poi intervenire, procedendoalle opportune manutenzioni perla sicurezza. Sono certo, che provvederetecon sollecitudine a rifare la se-gnaletica, mettendo in sicurezza,le persone che usufruiscono delpassaggio, accanto all’argine delfiume Po.Franco Tosi

ari lettori, questa lettera, per e-mail, mi èarrivata ieri sera,alle 22,24,al termine di u-na faticosa giornata di lavoro, mentre da

Oslo ci arrivavano le terribili immagini di mortedegli attentati terroristici che hanno fatto stra-ge di giovani.Mi ha colpito l’entusiasmo di Dina,

C la sua grande voglia di vivere, questo suo innoalla vita vissuta con i suoi cari in serenità, tran-quillità e ottimismo.Grazie Dina per questo suospirito positivo e auguri per le sue prime 63 pri-mavere. In questo mondo così violento c’è tan-to bisogno di gioia, di pace, di fratellanza. Cose

che oggi vivrà Dina con le persone care.Sì,vivia-mo anche noi, ogni giorno con questo spirito escommettiamo sulle cose belle,che ci piaccionoper affrontare meglio le cose brutte e che nonci piacciono.Buon compleanno Dina.

Gaetrano Rizzuto

Caro direttore, sono Dina e oggi23 luglio compio 63 primavere.Un traguardo meraviglioso, uninno alla gioia, alla mia vita vissu-ta con tanto amore, dato e rice-vuto. Il giorno del mio com-pleanno lo vivo come il giornopiù bello dell’anno, ancor più delNatale o della Pasqua o Ferrago-sto. E’ il mio giorno, è tutto mioda non dividere con nessuno.Normalmente ricevo tanti regali

e non per il valore ma per la pu-ra gioia di riceverli mi rende cosìfelice che non vorrei finisse maiquel 23 di luglio di ogni anno. Hogià ricevuto in anticipo cose me-ravigliose, da persone tanto a mecare. Oggi festa grande con la miaadorata sorella Maria Teresa, me-ravigliosa nella sua discrezione enel suo modo di porsi alle perso-ne, a mio cognato Claudio che hacontribuito a generare figli splen-

didi, i famosi calciatori Alessan-dro e Andrea. E per ultimo igioielli di Cornelia: Filippo con lasua adorata e adesso anche miaAnnalisa che fanno parte deimiei preziosi più cari e Guido, co-lui che ha reso possibile raggiun-

gere una così completa vita dicoppia intrisa di amore, altrui-smo, allegria che con facilità tra-spare e possiamo distribuire allepersone che amiamo. Amo lamia vita, non sempre semplice,ma vissuta sempre con lo spiritodi chi pensa che dopo un tempo-rale arriva sempre lo squarcio disole che porta serenità, tranquil-lità e con ottimismo.

Dina

Il Direttore risponde

Per me il compleanno è ilgiorno più bello dell’anno

Dina: un inno alla gioia, alla mia vita vissuta

Galleriadi ritrattipiacentini

◗◗ Il gruppomarciatoridell’Italposealla partenzada Podenzano(foto Marina)

Il giornale della gente

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LIBERTÀSabato 23 luglio 201154