rassegna del 21-06-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8 FERRARA________________________________________pag. 9 - 11 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 12 - 14 RAVENNA_______________________________________pag. 15 - 17 RIMINI___________________________________________pag. 18 MODENA________________________________________pag. 19 - 22 PIACENZA______________________________________pag. 23 - 26 AGENZIE_______________________________________pag. 27 - 32 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 21-06-2011

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rassegna del 21-06-2011

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Page 1: rassegna del 21-06-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8

FERRARA________________________________________pag. 9 - 11

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 12 - 14

RAVENNA_______________________________________pag. 15 - 17

RIMINI___________________________________________pag. 18

MODENA________________________________________pag. 19 - 22

PIACENZA______________________________________pag. 23 - 26

AGENZIE_______________________________________pag. 27 - 32

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 21-06-2011

Page 2: rassegna del 21-06-2011

2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

«Il sindacoMerola ha ragio-ne: non c’è dubbio alcunoche chi si sposa debba averepiù punti nelle graduatorie. Ilsindaco non si faccia condi-zionare da una discussioneideologica e abbia il coraggiogià dimostrato in altre occa-sioni. La normativa regiona-le, impropriamente definitacome i Dico, è perfettamentecompatibile con un interven-to del genere». Il presidentedell’assemblea legislativa re-gionale, Matteo Richetti, in-terviene per difendere la posi-zione del primo cittadino neldibattito su coppie sposate ecoppie di fatto e lo invita adandare avanti.Il sindaco ha detto che le

coppie che si uniscono inmatrimonio dovrebbero ave-re un riconoscimento in piùrispetto alle coppie di fattonell’erogazione dei servizicomunali.«Merola — dice Richetti

— ha posto un tema impor-tante perché ai cittadini chesi assumono una responsabi-lità pubblica bisogna darequalcosa in più. La big so-ciety propugnata da DavidCameron è ormai una dire-zione di marcia obbligata edè evidente che se le personeassumeranno un ruolo sem-pre maggiore nella gestionedei servizi, la famiglia avràun ruolo centrale».L’idea diMerola è stata pe-

rò pesantemente criticata

da tutti i partiti della coali-zione del centrosinistra e pu-re nel Pd è stata accolta condiffidenza, tanto che di fattoè stato costretto ad un die-trofront. Si è sostenuto chela sua proposta confliggacon i Dico regionali?«Diciamo la verità: la Re-

gione non ha mai fatto i Dicoregionali. Abbiamo solo ap-provato una norma anti-di-scriminatoria che dice chenell’erogazione dei servizinon ci devono essere dispari-

tà. Ma questa norma è perfet-tamente compatibile con unintervento che premia chi sisposa, non perché chi si spo-sa è bravo e chi non lo fa nonlo è, ma perché va dato un se-gnale a chi si assume una re-sponsabilità pubblica».A proposito di verità: pos-

siamo dire oggi che i Dico re-gionali erano perfettamenteinutili visto che per i serviziche erogano la Regione e iComuni non ci sono già oggidiscriminazione per le cop-

pie di fatto?«In realtà è emerso un caso

nel quale un nostro cittadinoavrebbe avuto difficoltà a far-si riconoscere il rimborso del-le spese sanitarie per un buconormativo, ma certo con quel-l’articolo si è anche sottoline-ato un principio».Merola si è anche detto fa-

vorevole al matrimonio trapersone dello stesso sesso.«Su questo io la penso in

modo molto diverso. So be-nissimo che esiste una caren-za legislativa e sono favorevo-le a riconoscere forme di con-vivenza tra persone dello stes-so sesso, ma il matrimonio,come prevede la nostra Costi-tuzione, è tra un uomo e unadonna. Non credo che ci deb-bano essere unioni di serie Ae unioni di serie B, ma inten-dersi su questo per me è unpunto sostanziale e il centro-sinistra farebbe bene ad apri-re una riflessione attenta e ri-spettosa».Merola però di fatto ha

già fatto sapere che non an-drà avanti sulla strada enun-ciata, le reazioni degli allea-ti del centrosinistra hannoavuto la meglio. Secondolei sbaglia?«Diciamo che apprez-

zo il suo spunto cultura-le, ma certo farebbe be-ne a non appiattireun dibattito alto per-ché i partiti metto-no dei paletti. D’al-tra parte ha già di-mostrato coraggioin altri tipi di di-scussione. Un con-to è evitare discrimi-nazioni, un conto èrifugiarsi in un indi-scriminato egualitari-smo. Il suo compito èquello di provare a darerisposte concrete senzaapprocci ideologici».

Olivio [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il leader del parlamentinoMatteo Richetti, cattolico del Pd,

è da metà del 2010il presidente dell’Assemblea regionale

di viale Aldo Moro

Lo Giudice: «Se ne discuta in commissione»

Ha detto

Il presidente dell’Assemblea regionale: «La nostra legge è compatibile»

Forse Merola non si èreso conto del ventodi cambiamentoche tira dopoi referendum

L’esempio ingleseLa "big society" volutada Cameron è unascelta obbligata. E lafamiglia è centrale

Il compito deipolitici non èquello di giudicarema di garantireeguaglianza

Politica e diritti Le polemiche

La boutade di venerdì è ben più grave delle gaffe sul calcio

MA ALLORA, DICO OPPURE NON DICO?

Duello su un ordine del giorno Tomassini: bravo, vada avanti. La Torre (Sel): è fantapolitica, il primo cittadino ha chiarito

E in consiglio il centrosinistra«blocca» il Pdl pro-Virginio

❜❜Il dietrofrontVirginio farebbe benea non appiattire, peri paletti degli alleati,un dibattito alto

La mia opinione, è chequesta boutade di Merola èassai più gravedell’ignoranza calcisticadimostrata in campagnaelettorale. Le parole delsindaco, poi corrette (comed’abitudine nel nostroPaese) suonanoparticolarmentepreoccupanti se pensiamoche nel dicembre del 2009 inoccasione dell’approvazionedella nuova legge finanziariaregionale, il cardinalCaffarra dichiarò che leprevisioni finanziariecostituivano «un attentatoalle clausole fondamentalidel patto di cittadinanzache» avrebbero avuto «alungo andare effettidevastanti sul nostro tessutosociale». Parole che spinserocosì il Presidente Errani a

confrontarsi con Caffarra epoi, pur mantenendo (menomale) l’accesso ai servizi pertutte le forme di convivenza,lo stesso governatore nonperse l’occasione perdichiarare che la famiglia èsolo quella intesa dallaCostituzione, e cioè quellafondata sul matrimonio. Ilprecedente di Errani e leattuali dichiarazioni delsindaco, che disquisiscesull’assunzione di maggioreresponsabilità da parte delle

coppie legalmente sposateconfondono e disorientano.Certamente questi «balletti»locali sono resi possibilidall’impasse del legislatorenazionale che continua adignorare anche la realtàeuropea dove molti Paesinon solo riconoscono leunioni tra conviventi, mahanno dato anche paridignità ai matrimoni civilicontratti tra persone dellostesso sesso (basta pensareal Regno Unito e allacattolicissima Spagna) edove l’articolo 9 della Cartadei diritti fondamentalidell’Unione Europeagarantisce il diritto disposarsi e di costituire unafamiglia, con unaformulazione volutamenteampia per darericonoscimento e paridignità a qualsivogliaunione. Malgrado tutto

questo il nostro Paesecontinua ad ignorare leesigenze e i diritti di unalarga parte della propriapopolazione e a discriminaremoltissime coppie e ancor dipiù i loro incolpevoli figli.Ciò che meraviglia a livellocittadino è come Merola nonsi sia reso conto di quanto leultime consultazionielettorali e referendarieabbiano dimostrato unavolontà di cambiamento: loslogan «il vento è cambiato»ha affascinato tutti noi chesoffiamo in questadirezione, e che ora cidomandiamo che sindacoabbiamo eletto. Non tiriamoin ballo Moretti e lanecessità di dire cose disinistra (quale fra le tantesinistre?) ma credo sianecessaria coerenza. Ilcompito dei politici nondovrebbe essere quello di

giudicare se chi convive èpiù o meno responsabile dichi si sposa davanti ad unministro di Dio o ad unpubblico ufficiale, ma quellodi trovare il coraggio digovernare ricordandosi che,se, certamente laCostituzione parla di«famiglia fondata sulmatrimonio» (che per incisonel 1948 era l’unicaesistente), allo stesso tempopone quale principiocardine l’eguaglianza, che si

realizza solo quandovengono trattate in modouguale situazioni uguali edin modo diverso situazionidifferenti. Una realeapplicazione del principio dieguaglianza non puòdunque discriminare lepersone che stanno insiemeprendendosi cura l’unodell’altro e dei propri figliindipendentemente daltitolo giuridico che le lega.A questo punto sarebbebene che il nostro sindacoripensasse alla suaresponsabilità verso tuttinoi, al fatto che le suedichiarazioni oggi non sonopiù quelle di un cittadinocomune ma di un sindaco eper di più sindaco di unacittà che deve dimostraremolto dopo un periododecisamente buio, e magaridivenire capofila di unnuova iniziativa legislativanazionale in materia diunioni civili.

Francesca Rescigno© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Pdl apre al sindaco Virginio Me-rola, che aveva manifestato la volon-tà di privilegiare le coppie sposatenell’accesso al welfare (con giravoltafinale). A mettere però una pietra suldibattito, ci pensa il Pd che boccia inConsiglio comunale un assist al sin-daco proveniente dai banchi del Pdl.

Risultato? La discussione, evidente-mente imbarazzante per il centrosini-stra, è rimandata a data da destinarsi.È stato il berlusconiano Lorenzo To-massini, a prendere ieri la parola inConsiglio per ricoprire Merola di elo-

gi: «Mai avrei pensato che Merolaavesse una simile sensibilità verso itemi che riguardano le famiglie. Vo-glio dire al sindaco che avrà tutta lanostra collaborazione. Il sostegno allefamiglie vuol dire anche lotta ai furtidei conviventi che magari vivono indue città diverse e scavalcano gli spo-sati nella graduatorie». L’arringa diTomassini si conclude con la richiestadi un ordine del giorno in cui «il Con-siglio esprime condivisione sulle posi-zioni di Merola e invita il sindaco atrasformarle in atti amministrativi».

Peccato però che l’odg di Tomassi-ni non venga neanche ammesso alladiscussione in aula. Decisivi i voticontrari di Pd, Sel e Idv. Ecco le ra-gioni del capogruppo Pd Sergio LoGiudice, che nei giorni scorsi avevapreso le distanze da Merola: «Il te-ma su cui Tomassini chiede di apri-re un a discussionemerita approfon-dimento— dice Lo Giudice —Ma illuogo più adatto per questo appro-fondimento è la commissione, nonil Consiglio».

Insomma, la maggioranza preferi-

sce spegnere i riflettori su un temache ha destato parecchio scompiglionel centrosinistra. Un tema su cui in-vece, dai banchi dell’opposizione, so-no arrivati segnali di disponibilitàverso il sindaco. All’appello di To-massini si è aggiunto infatti anchequello di Michele Facci (Pdl): «Final-mente arriva un riconoscimento perchi si è assunto la responsabilità delvincolo matrimoniale. Speriamo chesi possa dare il via a una revisionedei punteggi nelle graduatorie per so-stenere le famiglie fondate sul matri-monio». Al termine del Consiglio, Ca-thy La Torre (Sel), chiude così la que-stione: «È fantapolitica che Tomassi-ni cerchi di interpretare il pensierodi Merola sulla base di una dichiara-zione espressa al volo in tv. A me pa-re che Merola abbia chiarito il suopensiero, dicendo che le coppie difatto e quelle omosessuali devonoavere pari dignità rispetto a quellesposate».

Pierpaolo Velonà© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Consiglieri azzurriLorenzo Tomassini e Michele Facci

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Richetti: «Merola ha visto giustoSui matrimoni non ceda ai partiti»

In aula Il sindaco Virginio Merolaieri ha incontrato le associazioniomosessuali. Poi il consiglio

SEGUE DALLA PRIMA

Azienda Pubblica diServizi alla Persona “SENECA”ESTRATTO BANDO DI GARA PUBBLICA

CIG 2589599CAF

Questo Ente indice gara pubblica per l’af-fidamento dei servizi di pulizia, lavanolo eguardaroba, manutenzione verde, forni-tura di prodotti igienico sanitari, periodo48 mesi, base d’asta € 1.394.000,00. Leofferte dovranno pervenire entro le ore13.00 del giorno 20/07/2011. Il bando in-tegrale è pubblicato sul sito internet:www.asp-seneca.it.

RESPONSABILEDEL PROCEDIMENTODott. Lorenzo Sessa

COMUNE DI FORMIGINEPROVINCIA DI MODENA

Gara per l’affidamento della progettazione, dellarealizzazione dei lavori di completamento im-piantistico, allestimento e gestione del serviziodi ristorazione scolastica mediante finanza diprogetto, ai sensi dell’art. 153 del D.Lgs.163/2006. - CIG: 2566360344. Quantitativodell’appalto: € 1.640.000,00. Criteri di aggiudi-cazione: Offerta economicamente più vantag-giosa. I documenti di gara sono visualizzabili escaricabili gratuitamente dal sito internet delComune di Formigine, fino al termine di sca-denza per la presentazione delle offerte, nella se-zione -> Albo del Comune -> Bandi - concorsi -aste -> Gare d’appalto”. Termine per il ricevi-mento delle offerte: 18/08/2011 ore 12:00. Datadi spedizione alla GUUE: 03/06/2011.

IL DIRIGENTE DELL’AREA 5(arch. Alessandro Malavolti)

Fondazione Casa di Enzo Ferrari - MuseoESTRATTO AVVISO DI GARA

PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO INCONCESSIONE DELLA GESTIONE DELMUSEO CASAENZO FERRARI, DELLA CAFFETTERIA E DEL BOOKSHOPDELMUSEO PER IL PERIODO 2011 – 2015 CON FACOLTÀ

DI PROROGADI ULTERIORI 4 ANNI.Si rende noto che la Fondazione Casa di EnzoFerrari – Museo intende affidare in concessionecon procedura aperta la gestione del MuseoCasa Enzo Ferrari, la caffetteria e il bookshopricompresi in detto complesso museale per ilperiodo 2011 – 2015 con facoltà di proroga perulteriori 4 anni.CIG: 2562245F72L’aggiudicazione viene effettuata con il criteriodell’offerta economicamente più vantaggiosa aisensi dell’art. 83 del D. Lgs. 163/2006.Le domande dovranno pervenire entro le ore12 del giorno 21 luglio 2011 indirizzate a:Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari –Museo, Via Galaverna n. 8, 41123 – Modena.Il bando di gara è stato inviato all’UfficioPubblicazioni della Comunità Europea indata 6/6/2011, è pubblicato sulla GazzettaUfficiale della Repubblica Italiana. Ilcapitolato, il modello di domanda e ildisciplinare di gara sono disponibili nel sito:www.fondazionecasanataleenzoferrari.it.Referente per la Fondazione Casa di EnzoFerrari: Patrizia Benati, Via Galaverna, 8 -41123; Tel 059/2033940 - Fax 059/2033959

Il Presidente della FondazioneMauro Tedeschini

2 Primo Piano Martedì 21 Giugno 2011 Corriere di BolognaBO

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Le dichiarazioni fuorvianti sulle coppie di fatto e quelle ben più importanti su Hera

MESSAGGI DISCORDANTI E PROBLEMI VERI

Cosa dice

Quando più di un anno fa il go-vernatore Vasco Errani, alla vigiliadelle elezioni amministrative, ap-provò le norme anti-discriminazio-ne per le copie di fatto che venneroribattezzate «Dico della Regione»sollevò le ire della Curia e qualchetempo dopo andò in visita riparatri-ce dall’Arcivescovo in via Altabella.Ora i tempi cambiano perché il sin-daco Merola, che pure si è detto fa-vorevole ai matrimoni omosessua-li, è dovuto passare «a Canossa»nella sede dell’Arcigay al Casseroper chiudere l’incidente diplomati-co creato dalla sua dichiarazione divoler dare qualche riconoscimentoalle coppie che si sposano.All’incontro, a cui hanno parteci-

pato anche i capigruppo delle forzedi maggioranza in consiglio, il sin-daco ha offerto il calumet della pa-ce promettendo alla galassia omo-sessuale (Arcigay, il Cassero, Arcile-sbica, Famiglie arcobaleno, Agedoe 3D) la riattivazione a Palazzo d’Ac-

cursio dell’ufficio anti-discrimina-zioni. Un incontro definito «positi-vo» dallo stesso sindaco nel qualeha chiarito «di non avere alcuna vo-lontà di allargare al centro» sullepolitiche famigliari.In teoria il sindaco, pur ribaden-

do di essere a favore del matrimo-nio omosessuale ha tenuto il pun-to: «La questione che ho posto è pri-ma di tutto culturale e politica, ilmio è un invito ad interrogarsi dalpunto di vista etico e politico su co-me arricchire e fare evolvere la vec-chia cultura dei diritti versoun’idea di diritto-dovere di cittadi-nanza attiva, responsabilità socialee cultura del limite, di riconosci-mento dei legami che tengono uni-ta una comunità e garantiscono ipercorsi di stabilizzazione persona-le». Diciamo però che lo sforzo tita-nico di provare a spiegare la sua po-sizione non è stato premiato. Basta-va dare un’occhiata ai commenti inrete per capire che aria tirava den-tro il movimento omosessuale con-tro il sindaco. Niente da fare: per ilmovimento dare un premio allecoppie sposate significa discrimina-re le coppie di fatto, punto e basta.Al sindaco restava dunque una

sola posizione, peraltro già ventila-ta venerdì scorso quando il caso èscoppiato: fare un passo indietro.Un passo indietro apprezzato dal-l’Italia dei Valori: «Buona l’ultima— ha detto il capogruppo in Regio-ne dell’Idv, Franco Grillini — siponga la parola fine ad una discus-sione pressoché incomprensibilecon i normali strumenti della ratioe della politica». E anche il capo-gruppo dipietrista in Provincia, Pa-olo Nanni ha detto che «questo, ecioè quello ultima versione, è il Me-rola che conosco». In serata addirit-tura è arrivata anche una nota delleassociazioni Lgtb nella quale siesprime «soddisfazione per aver ot-tenuto chiarimenti in merito alle di-chiarazioni di venerdì» e nella qua-le si accolgono «le scuse del sinda-co per il misunderstanding». Di si-curo nel corso del mandato il sinda-co si asterrà da qualsiasi interventopratico in questo senso. Resta peròun tema politico più generale: è unsegno di intelligenza tenere contodegli umori della propria coalizio-ne, ma un sindaco si deve scusarese pensa una cosa che confliggecon il pensiero di associazioni o al-tri partiti?

O. Ro.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Doppi incarichiIl provvedimentovieta l’accumulo dipoltrone nellepartecipate delComuneMandatiSi introduceil limite massimodi due. Stralciatala possibilitàper il sindacodi derogarea questo puntoLa «pausa»Chi è statosindaco oassessore dovràaspettare almeno3 anni dalla finedel suo incarico

Grillini astenuti

La rassicurazione: «Non mi sposto al centro»

È il giorno dei tre «saggi»che dovranno consigliare ilsindaco Virginio Merola nellenomine per i cda delle societàpartecipate dal Comune. Il sin-daco comunicherà oggi i no-mi dei tre esperti.Probabilmente non sarà tra

i «saggi» il politologo CarloGalli, che i rumors davano inpole position, e neanche Lucia-no Vandelli (dal Cup 2000). Ilsindaco esprime soddisfazio-

ne per i lavori del Consiglioche ha approvato ieri — conl’ok della Lega e l’astensionebenevola dei grillini, contra-rio solo il Pdl — l’atto di indi-rizzo che fissa l’identikit deidirigenti che siederanno neicda delle partecipate.Una sorta di vademecum

per girare alla larga dai solitinoti e dagli habitué delle stan-ze dei bottini. Il testo contienealcune proposte innovative:niente doppi incarichi per i no-minati, limite di due mandatie soprattutto, tre anni di «pau-sa» per ex sindaci e assessoricomunali prima di entrare inun cda (una proposta, que-st’ultima, lanciata dalla Lega eaccolta dalla maggioranza).«È stata una seduta importan-te, un buon inizio per il Consi-glio — ha commenta Merola— Non si sono seguite logi-che di minoranza e maggio-ranza. Sono molto contentodei voti favorevoli della Lega,è bene che ci sia convergenza

su temi così importanti». Il te-sto approvato in Consiglio pre-cisa che deve essere osservatoil principio della «non cumula-bilità delle cariche»; i rappre-sentanti del Comune non po-tranno superare i duemanda-ti interi e consecutivi. SergioLo Giudice (Pd) ha ottenutodi stralciare il comma checonsentiva al sindaco una de-roga su questo punto. Men-tre Manes Bernardini (Lega)ha ottenuto, con il sostegnodellamaggioranza, che ex sin-

daci ed assessori debbanoaver lasciato la politica alme-no da tre anni prima di entra-re in un cda. Le donne avran-no una rappresentanza alme-no del 30%. Non solo, il Con-siglio invita il sindaco a «ope-rare per la riduzione dellaspesa per i cda».Bocciate le proposte di Mas-

simo Bugani (grillini), Bernar-dini (Lega) e Marco Lisei (Pdl)che chiedevano di quantifica-re il taglio degli stipendi nel10%. Bocciati anche gli emen-damenti di Lisei che invitavail sindaco a utilizzare un comi-tato dei garanti per valutare i icurricula, un bando pubblicoper le nomine e stop totale achi ha avuto ruoli politici.«Non è stato recepito nessunodei nostri suggerimenti», hadetto Lisei. Bugani concede:«Volevamo spingerci oltre,ma siamo soddisfatti per losforzo del Consiglio».

P. V.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Democratici, Gabrieleverso la guida in città

La politica locale rischiadi essere risucchiatada insani, noiosi,svianti dibattitipseudo-ideologici

La notizia veramenteimportante è che lamultiservizi spendacosì tanto per pagarei suoi consiglieri

L’atto Votati gli indirizzi generali

Lo compongono 16 membri chevengono retribuiti ognuno 75 milaeuro all’anno! Ha fatto bene laGiannini a ricordarlo. Tira, ancora,una brutta aria per i conti pubblici, equindi anche per quelli del Comunedi Bologna, e cominciare asottolineare le allocazioni improprieovvero basate su logiche nienteaffatto efficienti è doveroso. Ciaspettiamo che la responsabile dellefinanze del Comune vada avanti cosìnon solo in relazione alle societàpartecipate, ma anche entrandodentro i conti del Comune stesso.Purtroppo però, lo stesso giorno, ilsindaco Merola si è infilato in unbrutto affare, disquisendo sul fattoche alle coppie sposate dovrebberoessere riconosciuti diritti maggioririspetti agli altri in relazione aiservizi offerti dal comune. Sì, c’èstata la smentita, ma tutti quelli chehanno visto la sua intervistatelevisiva possono testimoniare che

l’ha detto davvero. Su questadichiarazione si è scatenato un belpolverone politico. Il partito delsindaco ed i suoi alleati hannostentato a dissimulare lo sconcerto ela rabbia che l’inattesa dichiarazioneha suscitato in loro, mentrel’opposizione ha cercato di infilarsinella crepa, non credendo alleproprie orecchie: ma chi se loaspettava che il sindaco della«rinascita» potesse dire una cosa delgenere? Ci risiamo: il dibattitopolitico locale rischia di essererisucchiato da questi insani, noiosi,

svianti dibattiti pseudo-ideologicisu principi che non dovrebberoessere messi minimamente indiscussione, nemmeno per scherzo,in una comunità civile, avanzata elaica come quella bolognese.Oltretutto, con le sue affermazioni, ilsindaco è riuscito a fare passareinosservata la notizia veramenteimportante per i cittadini: il fattoche Hera spenda troppo per pagare isuoi vertici, con soldi che, seppur inmodo indiretto, sono dei cittadini.Ma perché? Un incidente dipercorso? La voglia di lanciare

messaggi alla Curia? Non lo so, forseentrambe le cose. Certo, il sindaco diBologna può permettersi di faredichiarazioni clamorose,semplicemente per fare dibattito emantenere viva l’attenzione su di sé.Credo però sarebbe più utileparlasse sempre, e soprattuttoquando parla ai mezzi diinformazione, di come vuoleaffrontare i problemi veri della città.Credo, ad esempio, che i cittadini diBologna siano molto interessati acapire se e come la nuovaamministrazione riuscirà a garantirei servizi tenuto conto dellasituazione finanziaria che haereditato (l’assessore Malagoli hadefinito «uno schifo» il bilancio delComune) e di quello che sembranopromettere gli occhietti diabolici delministro Tremonti. Caro sindaco,questa sì che è una questione sullaquale sarebbe il caso cominciasse adire qualcosa.

Giliberto Capano© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nomine, oggi i saggiAsse Pd-Carroccio:passa la clausolaanti sindaci riciclati

La new entry

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Bocciata la propostadi tagliare gli stipendiai membri dei cdadel 10%. Bugani:«Volevamo spingercioltre quello che è statodeciso, ma siamosoddisfatti per lo sforzo»

Il sindaco va al Casseroper far pace con i gayE loro: «Scuse accettate»

Come segretario cittadino delpartito il Pd di Bologna puntasu una new entry. Sarà conogni probabilità AlessandroGabriele, 35 anni, segretariodel circolo Passepartout, araccogliere l’interim di Doninialla guida del partito in città.Il nome di Gabriele è emersonel corso delle consultazioniche il segretario provincialeha tenuto negli ultimi giornicon i segretari di quartiere.Dirigente di cooperativa,dovrebbe essere l’unicocandidato della maggioranzadel Pd

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Capogruppo S. Lo Giudice (Pd)

SEGUE DALLA PRIMA

L’incontro Grillini: «Buona l’ultima, stop a questo dibattito»

Rete Ferroviaria Italiana SpADirezione Legale - Legale Bologna

Si rende noto che ai sensi del d.lgs.163/06 è stato spedito in data07/06/2011 alla G.U.U.E. il bando di gara a Procedura Ristretta n.DLE.BO.2011.017 - CUP J37I11000040001 - CIG 2500090388 perla progettazione e realizzazione dell’ACC Multistazione del Nododi Modena, nonché realizzazione di impianti SCMT, alimentazioni,telecomunicazioni e relativi interventi complementari. L’importocomplessivo € 13.721.667,00 si compone: Prestazioni a corpo€ 13.250.016,00; spese per la progettazione € 263.758,00; onerisicurezza, € 207.893,00. Categoria Prevalente OS 9. Termine diesecuzione complessivo 582 giorni. Il termine per il ricevimentodelle domande di partecipazione è fissato alle ore 12,00 del11/07/2011 e la documentazione deve pervenire a: ReteFerroviaria Italiana SpA - Direzione Legale - Legale Bologna - ViaMatteotti 5 - 40129 Bologna. Il bando è disponibile presso il sitoInternet www.gare.rfi.it.

Il ResponsabilePaola Marchetti

3Primo PianoCorriere di Bologna Martedì 21 Giugno 2011

BO

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino••9BOLOGNAPOLITICAMARTEDÌ 21 GIUGNO 2011

di SAVERIO MIGLIARI

I POLITICI stanno fermi un gi-ro. Il consiglio comunale approvaa pieni voti un emendamento allelinee di indirizzo per le nominenelle società partecipate, che pre-annuncia uno stop forzato agliamministratori che, scesi dagliscranni dei municipi, vengonospediti in consigli direttivi comese fosse atto dovuto. Nessuno,nemmeno la Lega nord che haproposto l’emendamento ‘rivolu-zionario’, mette in dubbio che trai politici di professione ci sianoanche le capacità per governareuna società di servizi. Ma l’obietti-vo del Carroccio, fortemente so-stenuto anche dal Movimento 5Stelle, è creare un minimo didiscontinuità tra il mandato popo-lare e l’incarico ricevuto dal sinda-

co. Insomma, è uno stop al ‘rici-clo’ continuo.Tre anni: 1.095 giorni in cui tor-nare a essere un normale cittadi-no, come tutti. Dopodiché, finitoquesto periodo di incubazione,l’eleggibilità nelle varie aziende apartecipazione pubblica sarebbedi nuovo possibile. L’emenda-mento è stato ben accolto dallamaggioranza, con una svolta qua-si epocale. Da tutti i versanti poli-tici infatti si sono sprecati compli-menti verso l’atteggiamento avu-

to in commissione da parte di tut-ti i gruppi consigliari. Per una vol-ta, veramente maggioranza e mi-noranza sono andate a braccetto(ovviamente con qualche distin-guo, tra cui i pdl Daniele Carella eLorenzo Tomassini, che avrebbe-ro voluto poter dare anche indiriz-zi sulle mission dei nominati, nonsolo sui loro curricula). Altro pun-to approvato dall’aula è quelloche cancella di fatto la deroga ac-cordata agli amministratori dellepartecipate che hanno concluso ilsecondo mandato: fino a ieri erapossibile creare un’eccezione, fa-cendo continuare nel loro lavoroanche quei manager che hannogià coperto l’incarico per duemandati.

UNA PROPOSTA particolare ar-riva dai banchi del Pdl. Il capo-gruppo Marco Lisei ha proposto,sempre in tema di società parteci-pate, per rendere ancora più tra-sparente il processo di scelta delsindaco, la messa online di unbando pubblico. Uno spazio incui ogni cittadino che abbia i tito-li necessari possa iscriversi ed es-sere ‘esaminato’ da Virginio Me-rola (o dalla commissione dei tresaggi). Ampia concordia insom-ma, in consiglio comunale, sul te-ma nomine, che pure nei giorniscorsi aveva suscitato non pocheperplessità proprio nel centrosini-stra. Bocciata invece la propostadi tagliare del 10% il compensodegli incaricati.L’atto di indirizzo, con le modifi-che leghiste, alla fine è passatocon i voti del centrosinistra e del-la Lega Nord, grillini astenuti ePdl contrario.

LEREAZIONI

NON PROPRIO le nozze gay macomunque un calumet della pace:la riattivazione al più presto a Pa-lazzo d’Accursio dell’ufficio anti-discriminazioni. Questo ha pro-messo ieri il sindaco Virginio Me-rola alle associazioni della galassiaomosessuale, Arcigay il Cassero,Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno,Agedo, e 3D. Un incontro «positi-vo» come spiega su Facebook il pri-mo cittadino, che ha letto una lette-ra ai rappresentanti delle associa-zioni, assicurando nel contempoche sulle politiche famigliari nonintende politicamente «allargare alcentro». Nella missiva, parlando«da cittadino», il sindaco si è assun-to la responsabilità degli «equivo-ci» generati dalle sue affermazionisulla necessità di favorire le coppiesposate rispetto alle coppie di fat-to. Insomma, riprova un’altra vol-ta a spiegare quello che aveva giàdetto: «La questione che ho postoè prima di tutto culturale e politica— sgombra il terreno Merola —.E’ un invito ad interrogarsi dalpunto di vista etico e politico su co-me arricchire e fare evolvere la vec-chia cultura dei diritti versoun’idea di diritto-dovere di cittadi-nanza attiva, responsabilità socialee cultura del limite, di riconosci-mento dei legami che tengono uni-

ta una comunità e garantiscono ipercorsi di realizzazione persona-le». A partire da questo, «ritengosia possibile affrontare la questio-ne di come le istituzioni pubbli-che, compreso il Comune, possonoe debbono sostenere le persone aiu-tandole a rafforzare la propria capa-cità di costruire legami con gli altriin modo libero e aperto al bene co-mune».

MEROLA in particolare ribadiscedi essere a favore del riconoscimen-to legale delle coppie di fatto, delmatrimonio gay e dei Dico regiona-li («La Regione — puntualizza —non ha introdotto uno status giuri-dico vero e proprio per le coppie difatto, poiché è lo Stato ad averecompetenza legislativa in materiadi famiglia, ma è intervenuta percontrastare discriminazioni diogni sorta nell’accesso ai servizi»).

Insomma, «quello che spero possaessere compreso, al di là dei frain-tendimenti che mi dispiace di ave-re alimentato, non è volontà di al-largare al centro gli schieramentipolitici — assicura Merola — maun punto di fondo: se la politicadei diritti non consiste solamentenel riconoscimento di beni enell’attribuzione di risorse e presta-zioni, altrimenti negate in mododiscriminatorio, dobbiamo porcil’obiettivo, cittadini ed istituzioniinsieme, di costruire un nuovo qua-dro di relazioni democratiche tra

le persone e nella società. E sempreinsieme — è l’invito del primo cit-tadino — dobbiamo ricercare glistrumenti migliori per sostenere lepersone che come single, comeconviventi, unioni di fatto o sposa-ti, si pongono il tema del diritto aprendersi cura degli altri, ricono-scendo le diverse assunzioni di re-sponsabilità che le persone si assu-mono verso la società di cui fannoparte».

Marco Monari,capogruppo Pd in regione,ricorda al sindacao che «iDico regionali e valgonoovunque, da Piacenza a

Rimini. Anche a Bologna»

«Seccato per non esserestato invitato all’incontro,

ma contento per leprecisazioni arrivate dal

primo cittadino sullecoppie di fatto»

RINNOVAMENTOAPALAZZO

«Il sindaco adotti laproposta del Forum dellefamiglie, che prevede unarivisitazione delle tariffe

in base al carico delnucleo familiare»

Grillini (Idv)

MAURIZIOCEVENINI (PD)«ATTENZIONE NEL DARE GIUDIZI SUGLI INCARICHINELLEPARTECIPATE. NONCONFONDIAMOLENOMINECON IMANDATI POPOLARI»

ALESSANDROMARZOCCHI (LEGA)«C’ÈBISOGNODI PORTAREMINISTERINONSOLOALNORDMAANCHE INALTRECITTÀ. BOLOGNAPOTREBBERICHIEDEREQUELLODELLACULTURA»

COMMISSIONISI INSEDIANOOGGI TRE IMPORTANTICOMMISSIONI CONSILIARI: ATTIVITÀ PRODUTTIVE;MOBILITÀ; SANITÀ, SPORTEPOLITICHEABITATIVE

Marri (Udc)

Monari (Pd)

GIANGUIDONALDI (SEL)«SERVEANCHEQUIUNALEGGEREGIONALESULLAGESTIONEDEGLI IMMOBILI ASP,PERESCLUDEREDUBBI DI ‘AFFITTOPOLI’»

IlPddicesìallaLeganord:stopdi3annial riciclopoliticoSocietà partecipate, emendamento approvato all’unanimità

CONVERGENZEIl Carroccio ricambial’apertura e vota sìalle linee di indirizzo

SI AVVICINA la data di scaden-za per Raffaele Donini, che l’8 lu-glio lascia l’incarico ad interim disegregretario cittadino del Pd. Inpole per succedergli, una new en-try: Alessandro Gabriele, 35 anni,segretario del circolo Passepar-tout.Il suo nome sarebbe emersonel corso delle consultazioni cheil segretario provinciale ha tenutoin questi giorni con i segretari diquartiere. Dopo la Festa dell’Uni-tà, quindi, il leader provinciale va-rerà la versione riveduta e corret-ta del proprio esecutivo, dopo la‘perdita’ dei componenti che sonoentrati in varie cariche del Comu-ne e con l’aggiunta di altri rappre-

sentanti. Donini ha peraltro giàsostituito la neo presidente delConsiglio comunale Simona Lem-bi e il capogruppo a Palazzo D’Ac-cursio Sergio Lo Giudice rispetti-vamente con Raffaele Persiano(Organizzazione) e Davide Ferra-ri (Programma). «Ho fattoun’istruttoria — dice Donini — edeciso di fissare entro l’estate l’as-semblea che dovrà votare il coor-dinatore cittadino».Dirigente di cooperativa, Gabrie-le dovrebbe essere l’unico candi-dato della maggiornanza congres-suale del partito. Resta da vederese sarà l’unico candidato in assolu-to ad andare ai voti dell’assembleacittadina il prossimo 8 luglio.

LA POSIZIONE«Non intendo allargareal centro. Presto ufficioanti-discriminazioni»

NUOVO SEGRETARIO PER IL PD CITTADINO

Donini lascia l’8 luglioGabriele in pole per succedergli

Merola vede le associazioni gay:«Serve riconoscimento giuridico»

Dopo il sostegno alle coppie sposate il sindaco fa pace a sinistraDILEMMA: come si fa a garanti-re lo sviluppo locale in tempi dicrisi economica e globalizzazionesenza freni? Risposta: facendo si-stema con tutti gli attori del terri-torio, cioè enti pubblici, aziendeprivate, università, sindacati, fi-nanziando le imprese dei giovanie delle donne. Forse ovvio, di sicu-ro per niente facile, come si sonodetti ieri, al convegno organizza-to dal Laboratorio Urbano, RitaFinzi, vicepresidente di Legaco-op, Matteo Lepore, assessore almarketing urbano, e Carlo Trigi-lia, sociologo dell’università di Fi-renze e tra i massimi esperti italia-ni di sviluppo locale.Con una nota preoccupante. Men-tre Trigilia e la Finzi sono apparsifiduciosi nelle possibilità di un ac-cordo di sistema, che permetta aBologna di superare meglio di tan-te altre città l’impatto col mondoglobalizzato, Lepore è apparsopiù dubbioso. Non per mancanzadi ottimismo, dote che a un politi-co non può fare difetto, ma perpiena coscienza degli scarsi mezzia disposizione.A Rita Finzi che chiedeva allapubblica amministrazione di rin-novarsi in fretta e favorire unamaggiore semplificazione («per-ché il fattore tempo, per un’impre-sa che deve effettuare un lavoro,non è una variabile indipenden-te») e a Trigilia che sosteneva lanecessità dell’ente pubblico di cre-are ponti tra i vari soggetti in gio-co, cioè di farsi garante della fidu-cia reciproca tra chi sottoscrivepatti per il territorio, Lepore ha ri-sposto con la brutale realtà.«Bisogna rendersi conto che tra lastretta che ci ha imposto il gover-no e la crisi economica in atto, ilvero soggetto debole, ormai, è lapubblica amministrazione».Entro settembre, ha detto l’asses-sore, partiranno le operazioni perdotare Bologna di un piano strate-gico come quello che si è dato To-rino, «ma deve essere chiaro chesi dovrà parlare di come creare po-sti di lavoro innovativi per i giova-ni e le donne, di welfare, di ristrut-turazione dei servizi senza tagli li-neari alla Tremonti. Però sedersiintorno a un tavolo non vuol diresolo scrivere documenti, ma stabi-lire chi fa cosa, con quali risorse,chi si impegna, e come, a portareavanti un progetto condiviso».Traduzione per il parterre illu-stre, nel quale spiccavano il sena-tore Valter Vitali, l’ex rettore Cal-zolari, il professor Roberto Gran-di, l’assessore alla scuola Marile-na Pillati, il segretario della CnaMassimo Ferrante: non chiedete-ci risorse che non abbiamo. Pensa-te a come fornircene qualcuna inpiù.

m. g.

IN CONSIGLIO Manes Bernardini, leader del Carroccio in Comune

LEGAMI Il sindaco Virginio Merola incontra le associazioniomosessuali sul tema del riconoscimento delle coppie di fatto

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

BOLOGNA - Informazione12 MARTEDÌ 21 GIUGNO 2011 L’INFORMAZIONE il Domani

La decisione della giunta prevede il passaggio totale alla raccolta differenziata

Zola passa al porta a portaI cassonetti spariranno ma la Lega Nord non ci sta

Zola Predosa si prepara al pas-saggio di raccolta totale dei ri-fiuti porta a porta. Dopo l’intro -duzione del porta a porta percarta e plastica (processo avve-nuto anche a Casalecchio) conla delibera numero 65 la giuntasi appresta al passaggio di rac-colta totale porta a porta: ad e-sclusione del vetro dove rimar-rebbero le classiche campane,nei prossimi anni il comune diZola eliminerà i cassonetti stra-dali mettendo a disposizionedelle famiglie dei cassonetticon tanto di transponder e co-dici a barre per determinarequanto indifferenziato produceogni famiglia.

La decisione si inquadra all’in -terno delle direttive regionali,in quanto l’Emilia-Romagna hapromosso lo sviluppo sosteni-bile attraverso una nuova gene-razione di politiche ambientali.

Nella delibera è scritto che ilcosto annuale dell’intero servi-zio, per il comune di Zola, è pre-visto in euro 2.812.127 e chel’accesso al cofinanziamentoconsentirà al Comune medesi-mo di ridurre detto importo perl'anno 2012, di 151.125 europrevedendo, pertanto, per il2012 una spesa di 2.661.000 eu-ro ricompresa nel bilanciotriennale approvato.

Protesta la Lega Nord di ZolaPredosa: «Riteniamo incredibi-le che si voglia introdurre unamisura così draconiana comel’eliminazione dei cassonetti

re citate, come i microchip e icodici a barre nel cestino dei ri-fiuti casalingo. «Il fatto che laraccolta differenziata sia calatadal 49,7% del 2010 al 45% dimarzo 2011 non può essere sca-ricato come responsabilità deicittadini ed essere la scusa perinserire misure inaccettabili dicontrollo e coercizione con co-sti a carico della collettività».

(Piero Pisano)

dalle strade e un controllo dagrande fratello sulla raccolta deirifiuti senza aver minimamenteconsultato la popolazione», di-chiara il capogruppo del car-roccio Francesco Lari.

La Lega Nord immagina chel’aumento dei costi sarà riversa-to sulla tassa dei rifiuti, pesandosulle tasche dei cittadini, e sichiede se questi costi così ele-vati non siano dovuti alle misu-

Raccolta porta a porta

Al Gran Renocon Checco Zalone

Apre nel segno dellacomicità la tradiziona-le rassegna cinemato-grafica estiva dell’A re-na Shopville Gran Re-no di Casalecchio.

Ques t a s e ra a l l e21.45 sarà proiettatoil film “Che bella gior-na ta ” del noto caba-rettista e attore Chec-co Zalone. La proie-zione sarà precedutaalle 21 dalla presenzadell’attore bologneseIvano Marescotti. Ul-teriori informazionisulla rassegna si pos-sono trovare sul sitointernet www.granre-no.it (p.p.)

n CINEMA

Critiche al piano anche dalle forze di maggioranza

Rivolta contro il Psc BazzaneseL’Idv: troppi 5.600 nuovi alloggi

Polemiche sul Psc

CASALECCHIO

Piero PisanoDopo Legambiente e i

partiti di opposizione Pdl eLega, anche dall'Idv oragiungono perplessità ri-guardanti il documentopreliminare del PSC per l'a-rea Bazzanese.

«Ci pare un documentoarticolato e ricco - scrivonoi dipietristi - ben impronta-to sul livello partecipativo,condivisibile sui principi esulla maggior parte delleproprie caratteristiche, manon convincente per l'ec-cessiva costruzione di case.Il Psc - il documento cheprogramma lo sviluppo ur-banistico dei comuni dellabazzanese per i prossimianni - prospetta di costruirecirca 5600 nuovi alloggi: ilcalcolo della necessità abi-tativa futura non tiene peròconto degli alloggi vuotipresenti sul territorio, in-venduti, inutilizzati o da ri-str utturare».

Anche sul tema “p e re q u a-zioni” l'Idv non condividele scelte di fondo: «L’ele va-to numero di alloggi previ-sto, coniugato allo stru-mento perequativo indivi-duato nella cessione del60-70% dell’area edificabileal comune, un valore trop-po alto che noi vorremmoabbassare al 50%, favoriràtipologie insediative con u-na forte aggregazione, ossiaa sviluppo verticale, chenon vanno certo incontroalla vivibilità dei cittadini»dichiarano i firmatari deldocumento Dario Grun-

dler, Alessandro Corbari,Roberto Gardini, ElisabettaBonfiglioli e Giuliana Casa-r ini.

E sempre legato a questoargomento, l'idv ritiene chelo strumento perequativoindividuato rischi di taglia-re le gambe alle piccole im-prese, che mai si potrebbe-ro permettere investimentied esposizioni finanziariecosì importanti.

«In linea generale - con-cludono - siamo perplessisulla possibilità che si rea-lizzino nuovi insediamentisu aree destinate all’agr icol-tura. Preferiamo che si pun-ti ancor di più sulla conver-sione e il recupero del pa-trimonio edilizio esistente,nonché sull’edificazione inzone produttive dismesse ecomunque in aree non agri-cole».

Campagna abbonamentiCampagna abbonamenti 2011il DomaniL’INFORMAZIONE

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

BOLOGNA

CRONACA� V

@MARTEDÌ 21 GIUGNO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.cassero.itwww.comune.bologna.it

L’INCONTRO

Virginio Merola (a destra)al Cassero con Cathy LaTorre e Sergio Lo Giudice

L’intervista/1

«HO letto, riletto e straletto la lettera diMerola e non ci ho capito quasi nulla. Ca-pisco solo che ha voluto ritrattare». Laconsigliera regionale Udc Silvia Noèprende amaramente atto del “pentimen-to” di Virginio Merola, che venerdì scorsoa “è-tv” aveva dichiarato di voler ricono-scere qualcosa in più alle coppie sposate.«Mi pare comunque un problema che ilsindaco non sia d’accordo con se stesso adue giorni di distanza».

Lei aveva parlato di “effetti speciali”quando il sindaco ha promesso un rico-noscimento in più alle coppie sposate.Sorpresa ora?

«No, era prevedibile perché mi chiede-vo in effetti come potesse sostenere certiprincipi con la maggioranza che ha inconsiglio comunale. Devo dire però chedel “passo indietro” contenuto nell’ulti-mo comunicato non ho capito nulla».

In che senso?«Nel senso che l’ho letto decine di volte

e, pur essendo lunghissimo, non riesco adecifrarlo. Capisco solo che ha voluto ri-trattare la posizione espressa venerdì intelevisione, in maniera molto sintetica emolto chiara, con una spiegazione nonaltrettanto sintetica né altrettanto chiara.Questo denota una difficoltà evidente».

In pratica il sindaco ha fatto retromar-cia, secondo lei.

«Più che altro mi pare che l’altro giornoabbia parlato da cittadino che rispetta laCostituzione, che all’articolo 29 e 31 rico-nosce la famiglia fondata sul matrimonio.Oggi invece parla da sindaco, e fa riferi-mento alla legge regionale di Vasco Erra-ni».

Pensa che gli sia mancato il coraggio diandare fino in fondo?

«Penso di sì. Ma soprattutto penso chesia diviso tra il suo animo di cittadino e isuoi doveri di sindaco. Auspico però inquesto senso che si metta d’accordo conse stesso, perché un simile sdoppiamen-to può danneggiare e confondere la città».

(s.b.)CENTRISTA

L’UdcSilvia Noè© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervista/2

«BUONA l’ultima, speriamo che noncambi idea di nuovo». Il consigliere re-gionale dipietrista e presidente onorariodi Arcigay Franco Grillini spera di mette-re la parola «fine» sulla querelle innesca-ta dalle parole del sindaco a favore dellecoppie sposate. «Tutto è bene quel che fi-nisce bene».

Grillini, è soddisfatto dalle spiegazio-ni del sindaco?

«Diciamo di sì, ma che fatica».Il sindaco è andato al Cassero.«Non sono stato invitato. Erano pre-

senti il capogruppo Pd Sergio Lo Giudicee quello di Sel Cathy La Torre. Mi è statodetto dal Comune che hanno partecipa-to in quanto rappresentanti del mondo

Lgbt, ma mi pare una spiegazione del ca-volo visto che anche io rappresento quelmondo. Questa dichiarazione confermache “non volevano” un rappresentantedell’Idv all’incontro».

È deluso?«Se lo vedo... Non capisco come gli sia

venuto in mente di dire che chi si sposaha una marcia in più. Sul piano politicoculturale, dimostra di non essere d’ac-cordo con il suo programma sulla laicità,che peraltro ho scritto io».

Che spiegazione si è dato?«Credo che ci sia un mix di fattori. Da

una parte una sorta di sentimento di on-nipotenza dovuto al fatto di essere sin-daco. Ecco, non vorrei cedesse alla tenta-zione di sentirsi uomo solo al comando.D’altra parte credo risenta anche lui delcronico ossequio, chiamiamolo così, de-gli ex Pci nei confronti dei cardinali. Bastipensare che la sua prima uscita pubblical’ha fatta sulla Madonna di San Luca».

Oggi comunque il sindaco pare esse-re tornato sui suoi passi. Il regolamentocomunale non sarà toccato.

«Ci mancherebbe altro. Del resto, lamaggioranza in Comune non lo avrebbemai permesso. Sarebbe stato folle anchesolo pensarlo».

(s.b.)

DIPIETRISTA

L’IdvFranco Grillini

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Merola rassicura il Cassero“Favorevole alle nozze gay”SILVIA BIGNAMI

VIRGINIO Merola ricuce con Ar-cigay. Dopo il pressing del Pd e leproteste della sinistra si chiudecon un incontro al Cassero, e unalunga e articolata lettera pubbli-cata dal sindaco su Facebook, laquerelle sulla “svolta” del primocittadino, che venerdì a “è tv” siera detto disponibile a dare piùaiuti alle coppie sposate rispettoa quelle di fatto. «Non cerco al-leanze al centro» ha chiarito Me-rola, che fa marcia indietro sueventuali “premi” per chi si spo-sa, chiede scusa al mondo Lgbtper gli «equivoci» causati dallesue parole e promette di riaprirel’ufficio anti-discriminazionichiuso dal Commissario, e dibattersi per le nozze gay.

La pace è dunque fatta. Comevoleva il Pd, che da giorni fa mo-ral suasion sul sindaco. Già do-menica, dopo una telefonata a

sponsabilità sociale e cultura dellimite, di riconoscimento dei le-gami che tengono unita una co-munità e garantiscono i percor-si di realizzazione personale».Soddisfatte le comunità Lgbt.«Riaprirà l’ufficio anti-discrimi-nazioni in Comune e faremo unaconferenza sulle “famiglie” conl’assessore alle Pari OpportunitàSilvia Giannini» dice il presiden-te Arcigay Emiliano Zaino. Casochiuso, quindi, mentre in consi-glio comunale il Pdl propone unodg per discutere modifiche alregolamento comunale per lecoppie sposate. E l’Udc MariaCristina Marri attacca: «Mi risul-ta che il sindaco abbia firmato, incampagna elettorale, il docu-mento del Forum delle Famiglieche chiedeva l’introduzione diagevolazioni tariffarie per lecoppie sposate. Ora sia coerentee adotti quelle misure».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sindaco sicorregge ancoradopo lo scivolonesulle unioni civili.La reazione del Pd

compagnato dal capogruppo PdSergio Lo Giudice e da quello diSel Cathy La Torre, per un’ora emezzo di confronto con tutti irappresentanti delle comunitàgay. Al termine del summit il sin-daco pubblica una lettera su Fa-cebook: «La questione che ho po-sto — scrive — è un invito ad in-terrogarsi dal punto di vista eticoe politico su come arricchire e fa-re evolvere la vecchia cultura deidiritti verso un’idea di diritto-dovere di cittadinanza attiva, re-

SEGRETARIO

Raffaele Donini, Pd

Dite la vostrasullapolemicainnescatadal sindaco

BOLOGNA.IT

Approvato in consiglio documento bipartisan sulle partecipate

“Stop per tre anni alle nomine di ex assessori”EX SINDACI ed ex assessori dovranno stare nel “limbo”per tre anni prima di essere nominati dal Comune nel-le società partecipate. È la norma anti-riciclo approva-ta dal consiglio comunale: proposta dal leghista ManesBernardini, è stata accolta anche dalla maggioranza dicentrosinistra. Poco convinto il solo Maurizio Ceveni-ni, Pd, che mantiene il doppio incarico elettivo di con-

sigliere comunale e regionale: «Non confondiamo lenomine con i mandati popolari». Con questa modificaè passato dunque l’atto di indirizzo sulle nomine. Sod-disfatto il sindaco Virginio Merola, che già oggi dovreb-be nominare i tre saggi che lo aiuteranno a scegliere icandidati per le nomine. Tra loro potrebbe esserci Mar-co Cammelli, presidente della Fondazione del Monte.

Merola, il segretario RaffaeleDonini sdrammatizzava: «InComune non cambierà nulla. Ilregolamento comunale per l’ac-cesso ai servizi non verrà tocca-to, e il nostro punto di riferimen-to restano i «Dico» regionali, chemirano a estendere i diritti dellecoppie di fatto. Non indietreg-giamo su questo punto». Risolti iproblemi politici, ieri mattina èstato sciolto anche il nodo deirapporti con la comunità Lgbt.Merola si è recato al Cassero, ac-

Silvia Noè (Udc): l’ultimo comunicato del sindaco è incomprensibile

“Come prevedibile ha ritrattatoma si metta d’accordo con se stesso”

Franco Grillini (Idv): Virginio non corteggi i cardinali

“Spero sia la versione definitivaora rispetti il programma elettorale”

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Il sindaco Virginio Merola va alCassero a rassicurare la comuni-tà omosessuale, «non c’è nessu-na volontà di allargare al centro

la maggioranza» del Comune. Nè -punto da cui è partito un dibattitoche tiene banco da tre giorni - di da-re “più diritti” alle coppie sposate.Un vero mea culpa, con cui il Comu-ne prova ad archiviare «il fraintedi-mento» sui punti in più in graduato-ria alle unioni sancite dal matrimo-nio (religioso o civile). Anche l’asses-sore alle Politiche sociali Amelia Fra-scaroli, “ala” sinistra della squadradi Merola, cerca di voltare paginama intanto indica la strada da per-correre: «Ne parleremo in giunta, bi-

sogna partire dai bisogni reali dellepersone. E allora c’è il registro dellecoppie di fatto introdotto nel ‘93, oc-corre ripartire da lì». Lo stesso con-cetto espresso da Liana Barbati, ca-pogruppo Idv in Regione, in dissen-so aperto con il presidente dell’As-semblea legislativa Matteo Richetti(Pd) per il suo appoggio a Merola(domenica sull’Unità ER): «Lui orga-nizza l’aula, non ne detta la linea.Pensi piuttosto a mettere in calenda-rio la nostra proposta di legge sullecoppie di fatto. L’Emilia-Romagna èpiù avanti di questo dibattito, molticomuni hanno già organizzato regi-stri ad hoc».

La querelle insomma si chiude(forse) sulla pubblica piazza, in atte-sa di essere affrontata - con un appro-fondimento diverso - ai vertici stessidelle istituzioni. A indicarlo, diversi

COPPIEDIFATTO

www.unita.it

Marcia indietroNessuna intenzionedi cambiare alleanze,pieno sostegnoaimatrimoni gay:il sindaco rassicurale associazioni.L’assessore in lista conSel rilancia il registrodelle unioni di fattoE in Regione l’Idv apreil caso Richetti

L’incontroMerola vaal CasseroFrascaroli:si riparta dal ‘99

Pace fatta tra il sindacoMerola e le associazioni Lgbt

ADRIANA COMASCHI

[email protected]

LO SPILLO«Richetti non detta lalinea dell’aula, pensi amettere in calendario laproposta di legge Idvsulle coppie di fatto. Lasocietà è più avanti diquesto dibattito».LIANABARBATI, capogruppo Idv

Primo PianoII

MARTEDÌ21 GIUGNO2011

Page 8: rassegna del 21-06-2011

8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Facebook

segnali. Primo fra tutti l’impegnopreso dallo stesso sindaco al Casse-ro, perchè venga riattivato al più pre-sto l’ufficio comunale anti-discrimi-nazioni. Un faccia a faccia di un’oraabbondante, quello tra Merola (ac-compagnato dall’assessore MatteoLepore) e una decina di esponentidella comunità Lgbt (gay, lesbiche etransessuali), tra cui il capogruppoPd in Comune Sergio Lo Giudice perl’Arcigay e la numero uno di Sel Ca-thy La Torre per il Mit. Merola esor-disce leggendo una lettera, con cuicerca di fare piazza pulita dell’equi-voco. E per prima cosa riconosce «diaverlo alimentato».

«La questione che ho posto è pri-ma di tutto culturale e politica - argo-menta il sindaco - è un invito a riflet-tere su come arricchire la vecchiacultura dei diritti». In che modo, ap-

punto? «Si tratta di vedere come leistituzioni pubbliche - spiega il pri-mo cittadino - possano aiutare le per-sone a rafforzare la propria capacitàdi costruire legami con gli altri», dicome possano sostenere «chi si pren-de cura degli altri come single, comeconviventi, unioni di fatto o sposa-ti». Davanti alle telecamere di È tvpoi Merola aveva tirato in ballo «l’as-sunzione pubblica di responsabili-tà», che distinguerebbe le coppie uni-te in matrimonio. Perché sia alla por-tata di tutti - precisa allora ieri - oc-corre una svolta a livello nazionale:«Manca un riconoscimento legaledelle coppie di fatto e del diritto almatrimonio delle persone Lgbt, e io- assicura il sindaco - sono favorevo-le a questo riconoscimento giuridi-co».

Dal Comune alla Regione. Bar-bati a nome dell’alleato Idv prean-nuncia battaglia, invitando appuntoRichetti a infittire i lavori anche peraffrontare certi nodi politici. «Il no-stro progetto di legge attende di esse-re discusso da novembre 2010. Ser-virebbe forse a fare chiarezza su co-sa è famiglia», riflette la capogruppoIdv, ben rappresentativa delle cop-pie di fatto con la sua convivenza di15 anni alle spalle. «Per noi famigliaè ogni unione fondata su un rappor-to di affetto, assistenza, solidarietàreciproca. La Costituzione parla dimatrimonio? È vecchia di 50 anni -ribatte Barbati a Richetti -, può esse-re aggiornata. Perché bisogna parla-re della realtà, e la società è già ol-tre. E se ci fermassimo a quello chedice lo Stato non avremmo fattonemmeno gli asili più belli del mon-do, quelli di Reggio: sono stati un’ini-ziativa del Comune». Guai poi, co-me fa ad esempio l’ex consigliere co-munale Paolo Natali, a parlare «mag-giori garanzie di stabilità», offertedalle unioni certificate da un matri-monio. «Perchè, chi si sposa non di-vorzia? Siamo alla barzelletta. Ripe-to, per noi tutte le famiglie sonouguali».❖

Èuscito indenne dalle pole-miche, oltre che da un ri-corso alla Corte Costituzio-nale fatto dal governo, il

provvedimento della Regione cheha fatto parlare di «Dico» all’emilia-na.

La discussione che si è riapertaoggi nel centrosinistra prende il viadall’articolo 48 della Finanziaria2010 di viale Aldo Moro. Un testoche estende i diritti per l’accesso aiservizi pubblici di welfare a tutte lecoppie di fatto. Anche omosessuali.È sufficiente l’annuncio per scatena-re le ire della Curia che, in una lette-ra al presidente Vasco Errani verga-ta dal cardinale Carlo Caffarra, bol-la la legge come «devastante per ilnostro tessuto sociale», poiché «èingiusto trattare in modo uguale idiversi». Un anatema in piena rego-la: «Vi chiedo di accogliere questoappello - chiude l’alto prelato -, diriflettere seriamente prima di pren-dere una decisione del genere. Diovi giudicherà, anche chi non credealla sua esistenza, se date a Cesareciò che è di Dio stesso».

È il primodicembre2009, sin-daco di Bologna Flavio Delbono: varicordato che questa parità è già invigore sotto le Due Torri dal 2002.Ma la discussione monta, ancheall’interno del Pd bolognese, edemergono posizioni differenti. Ilconsigliere Paolo Natali suggeriscedi «dare più punti alle coppie sposa-te per alcuni servizi, ad esempioper l’assegnazione degli alloggi». Èil tema accennato venerdì dal pri-mo cittadino Virginio Merola, percui è stato duramente criticato. Al-lora, è durissima la reazione della

Rete Laica che chiede alle istitu-zioni emiliano-romagnole di so-spendere i finanziamenti allaChiesa cattolica. Nonostante qual-che mal di pancia, venuto a gallaanche in Assemblea regionale - icattolici democratici Mauro Bosie Damiano Zoffoli non lo votano -il provvedimento diventa leggenel giro di venti giorni.

La posizione di Caffarra noncambia, ma da via Altabella nonrincarano la dose, limitandosi asottolineare che «quello che c’erada dire, è stato detto». Da partesua, Errani usa toni morbidi («Ri-conosco la legittimità di Caffarradi esprimere sulla piazza demo-cratica le sue opinioni»), ma man-tiene saldo il timone, ottenendo ilplauso delle associazioni Lgbt chelodano la legge come «un passoavanti nell’affermazione dei dirit-ti».

Non è ancora finita. Nel feb-braio dell’anno scorso, l’eco me-diatica spinge il governo di centro-destra a cercare di bloccare il prov-vedimento con un ricorso allaConsulta: «Un altro straordinarioesempio di federalismo e di auto-nomia istituzionale - ironizza Er-rani -. Noi andiamo avanti». Lasentenza della Corte costituziona-le è del gennaio del 2011: ricorsorigettato, nello stesso giorno incui arriva lo stop sulla legge al le-gittimo impedimento.

«La Regione non ha invaso nes-suna competenza dello Stato -commenta viale Aldo Moro -, nétentato di definire una nuova di-sciplina delle forme di conviven-za diverse dal matrimonio, ma so-lo richiamato principi di ugua-glianza e di non discriminazioneperaltro già previsti dalla Costitu-zione e dai trattati europei».❖

Arcigay & Co soddisfatte:«Bene le scuse e gli impegni»

«Le associazioni Lgbt Bologne-si, ricevuto il sindaco Virginio

Merola, l'assessore Lepore e i capi-gruppo di maggioranza nella sede diArcigay, esprimono soddisfazioneper i chiarimenti» sulle dichiarazionidel sindaco, venerdì. «Accogliamo lescuse per il misunderstanding», scri-vono leassociazioni, «e riteniamo im-portante l’impegno alla riaperturadell'ufficiopolitichedelledifferenzeeall’approfondimento di temi comel'evoluzione del concetto di famigliainapposite conferenze». Lanotaè fir-mata dal Cassero, da Arcilesbica, dalMit,AgedoedaFamiglieArcobaleno.

ABolognac’èdal 1999, come ri-corda l’assessore alle Politiche

sociali Amelia Frascaroli, che invita ilsindaco«a ripartireda lì», dal «Certifi-catoper leunioni affettive». C’èaFer-rara, Cesena e Correggio (Re), soloper citare alcuni dei comuni che inEmilia-Romagna hanno approvatounRegistro delle unioni di fatto. Altri,come Reggio Emilia, hanno avviatol’iter. A oggi però questi Registri nonsono riconosciuti dalla legislazionenazionale.

FrancoGrillini (consigliere regionale Idv)«Buona l’ultima diMerola. Ora si rilanci il certificato

di unione affettiva, approvato dalla Giunta di Bologna nel1999, riempiendolo di contenuti concreti».

ANDREA BONZI

PaoloNanni (capogruppo Idv Provincia)«Questo è il Merola che conosco.Mi fa piacere che

il sindaco abbia spazzato via, senza se e senzama, ognidubbio sulle sue recenti affermazioni».

RaffaeleDonini lascia l'interim: dal prossimo8 luglio il Pd di Bologna avrà unnuovosegretariocittadino.Checonogniprobabilità saràAlessandroGabriele, 35anni, segretariodel circolo Passepartout. Unnomeemersodalle consultazioni con i segretari di quartiere.Dopo la Festa dell'Unità inveceDonini varerà il rinnovodell’esecutivo provinciale.

I Dico all’emilianadalla Finanziariaagli anatemiLaparità di accesso ai servizi per tutte le coppie, ancheomosessuali, nell’articolo 48del bilancio regionale 2010Il ricorso (fallito) del governo. Errani: sanciti princìpi già in vigore

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Solo unequivoco suMerola? Ditelosulla nostrapagina Fb

Pd, a lugliosegretariocittadino

IIIMARTEDÌ

21 GIUGNO2011

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FERRARA - Carlino

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FERRARA - Nuova Ferrara

MARTEDÌ, 21 GIUGNO 2011 Pagina 13 - Cronaca

Idv e Sa: «Sull’acqua nulla sarà uguale a prima» Sasso e Civolani replicano alle critiche piovute da sinistra e dal Comitato «Nello Statuto comunale non potevamo imporre la gestione pubblica»

Italia dei Valori e Sinistra Aperta approvando venerdì in commissione la nuova definizione di acqua

come «patrimonio dell’umanità, bene comune, diritto inalienabile di ogni persona e bene privo di ogni

rilevanza economica» erano convinti di aver messo a segno un bel punto in linea con i referendum.

Invece si sono trovati scoperti su più fianchi: Rifondazione e Ppf non hanno votato la formula e il

Comitato acqua pubblica ha criticato il testo in quanto non si fa esplicito riferimento alla gestione

pubblica, ma addirittura si parla di mercato regolato. Così ieri i capigruppo Daniele Civolani (Sa) e

Giorgio Scalabrino Sasso (Idv) hanno dovuto chiarire quello che a loro giudizio non avrebbe avuto

bisogno di tanti chiarimenti. «Il referendum - spiegano - ha abrogato l’obbligodi privatizzare, ma non ha

imposto l’obbligo di rendere l’acqua pubblica dove già il servizio è esternalizzato. Non ha senso inserire

nello Statuto una norma che domani qualcuno altro potrebbe modificare». Mentre per Sasso e Civolani

ha un enorne significato politico aver inserito il concetto che «l’acqua è un bene che non ha rilevanza

economica» e aver costruito le condizioni perchè fosse votato non solo dal centro sinistra (Pd, Laici

Riformisti, Idv, Sa), ma anche da forze come Pdl, Lega Nord, Fli, gruppo misto, che partivano da

posizione diverse e spesso distanti. «Domani la gestione potrà essere privata, pubblica o mista, ma in

ogni caso non si potrà più seguire la logica del profitto». Per Idv e Sa se poi si sposa questa formula

della non rilevanza economica con l’esito del secondo referendum (che ha tolto la remunerazione del

7% degli investimenti in bolletta) il cerchio si chiude alla perfezione, dato che trovare in giro qualcuno

che investe in cambio di acqua fresca sarà arduo assai. «E’ polemica sterile - dicono recriminare sulla

mancanza della dichiarazione di impegno a rendere pubblica l’acqua, perché sarebbe stata vincolante

solo per questa amministrazione, mentre una futura dis egno diverso sarebbe vocomunque libera di

fare altrimenti». Civolani comunque a scanso di equivoci fa dichiarazione di ortodossia: «Io sono per la

gestione pubblica». E Sasso rilancia: «Sapete già che abbiamo presentato un odg per chiedere

l’immediata revoca del 7% di remunerazione degli investimenti appena l’esito del referendum sarà

pubblicato sulla Gazzetta ufficiale». Civolani concorda. I due capigruppo non si fanno tanti scrupoli: per

loro il taglio del 7% potrebbe valere anche per gli investimenti già fatti da Hera. All’obiezione che

almeno per il passato ci sono contratti da onorare, replicano così: «E’ una materia da approfondire».

«In ogni caso - dice Civolani riferendosi a Hera - niente può essere uguale a prima». (m.p.)

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FERRARA - Nuova FerraraPagina 12 - Cronaca

La Provincia aumenta le polizze Rc auto Da settembre l’aliquota dell’imposta sull’assicurazione aumenterà del 3,5% La giunta: provvedimento doloroso preso per arginare le minori entrate statali I soldi in arrivo finanzieranno l’edilizia scolastica

Degli 11 milioni e mezzo di investimenti previsti, uno e mezzo deriva da un’operazione di permuta di

immobili da scolastici a Cento e un altro milione da eventuali economie degli interventi. Nel dettaglio,

quattro milioni serviranno per la creazione di un unico polo tecnico a Ferrara (via Pacinotti – via

Pontegradella), con conseguente razionalizzazione spazi da destinare ai licei; risorse per

l’ampliamento del liceo Cevolani a Cento (1,5 milioni) e del polo di Portomaggiore (un milione); lavori di

adeguamento e costruzione previsti ad Argenta (800mila) e per i poli di Codigoro (un milione) e Lido

Estensi (1,2 milioni); altri due milioni per acquisto attrezzature e arredi. «Il governo – spiega Tonino

Zanni, assessore provinciale alla pubblica istruzione – ha azzerato le risorse per la manutenzione e

costruzione degli edifici scolastici. Mentre si stabilisce l’aumento degli alunni per classe e la dotazione

di laboratori e spazi attrezzati a norma». Nel ferrarese al prossimo anno scolastico risultano iscritti

14.514 studenti, erano 13.967 l’anno scorso. A diminuire sono i docenti. (f.t.)

Polizze Rc auto più “salate” per i ferraresi a partire da settembre. Lo ha deciso la giunta provinciale,

applicando quel che prevede il decreto 68 sul fisco regionale, ossia la possibilità per le Province di

aumentare dal 12,5 al 16% l’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni. Un ritocco finora di esclusiva

competenza statale. C’era mezzo governo del Castello Estense ieri mobilitato per spiegare come il

“doloroso” provvedimento sia necessario in seguito alle minori entrate in arrivo da Roma e per

provvedere alla messa a norma e in sicurezza degli edifici scolastici, oltre che per i lavori circa la

viabilità stradale. «Chiediamo un piccolo sacrificio perché è finalizzato ad interventi che saranno a

beneficio delle famiglie. In fondo quella aliquota non è stata toccata negli ultimi dieci anni. Non ci

saranno altri rincari di tasse fino alla fine della legislatura», rassicura la presidente Marcella Zappaterra.

Quel +3,5%, per cui si attende già domani il via libera del consiglio, vale nove milioni di euro nei

prossimi tre anni (dei quali già 600mila per l’ultimo scorcio di 2011). Muovere la leva dell’Rc auto,

secondo Davide Nardini, è in pratica l’unica mossa rimasta per le Province nell’ambito di un’autonomia

tributaria sempre più circoscritta. «Serve partire già da subito con entrate in parte corrente – precisa

l’assessore al bilancio – per sollevare un bilancio ingessato in questi anni dal patto di stabilità e per

liberare risorse per gli investimenti, senza fare debiti». Anche a seguito di un recente articolo della

“Nuova Ferrara”, citato dalla Zappaterra in conferenza stampa, che ha rivelato come un’indagine

condotta nei mesi scorsi dall’Ufficio scolastico di via Madama abbia ribadito che numerosi istituti non

possiedono le certificazioni previste dalla normativa in tema di sicurezza, l’attenzione della Provincia si

è focalizzata sull’edilizia scolastica. Il mondo dell’istruzione è in difficoltà e gli enti locali sono sempre più investiti di responsabilità, «ma noi vogliamo dedicare alla scuola un’attenzione e un impegno

speciali», aggiunge il vicepresidente Massimiliano Fiorillo. Ecco quindi un piano triennale di ben 11

milioni e mezzo di euro (i dettagli nell’articolo accanto, ndr), frutto in buona parte di quanto appunto si

ricaverà dalle “tasche” dei proprietari di automobili. A fare da battistrada sull’aumento del 3,5% dell’Rc

auto sono state le province di Benevento e Bologna, scatenando le ire delle associazione dei

consumatori, le quali temono che una nuova ondata di rincari si sommi alle precedenti: secondo

l’Osservatorio Supermoney, il centro studi del portale di confronto assicurazioni e delle tariffe, solo

negli ultimi sei mesi gli italiani hanno dovuto fare i conti con un rincaro medio del 20% sui premi

assicurativi. Inoltre, nel passaggio del prelievo fiscale dallo Stato alle Province con tutti gli automobilisti

che presto dovranno versare il dovuto direttamente all’ente locale attraverso i moduli dell’Agenzia delle

Entrate, esiste il concreto pericolo di speculazioni provenienti dalle società assicuratrici. «Faremo in

modo di vigilare», promette la Zappaterra. Ma se questi sono i primi effetti del federalismo fiscale, che

nelle intenzioni dei promotori doveva portare a più efficienza e a “meno tasse per tutti”, le premesse

non sono certo incoraggianti. Fabio Terminali ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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FORLI’ CESENA - Carlino

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FORLI’ CESENA - Voce

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FORLI’ CESENA - Carlino

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - Corriere

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

RAVENNA - Voce

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RIMINI - Corriere

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MODENA - Gazzetta

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MODENA - Gazzetta

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MODENA - Gazzetta

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MODENA - Gazzetta

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FERRARA - Nuova Ferrara

la provincia La Cronacadi Piacenza

[email protected]Ì 21 GIUGNO 2011

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(suzza) Con l’appello - subito raccolto dall’assessore AndreaPaparo - a fronteggiare con ogni mezzo possibile la crisi in cui ver-sa la Rdb, il Consiglio ha approvato il programma pro-vinciale delle politiche formative e del lavoro per il trien-nio 2011- 2013. Un’approvazione travagliata, con lamaggioranza che apprezzava il lavoro svolto dall’assesso-re e dagli Uffici e la minoranza che, seppur riconoscendol’impegno del personale dell’Ente, ne criticava una seriedi punti. A cominciare «dalla mancanza di progettualitàper il futuro», come sottolineato dal consigliere SamueleRaggi (Idv), fino alla «mancanza di una presa di posizio-ne economica più consistente da parte della Provincia, come adesempio l’uno per cento del bilancio dell’Ente», come evidenziatoda Giampaolo Speroni, passando dall’ordine del giorno presentatodall’ex padrone di casa Gianluigi Boiardi in cui si impegna la

Giunta a incentivare gli aiuti economici alle aziende che stabilizza-no il personale, a promuovere il rapporto tra mondo del lavoro,

formazione professionale e sistemi scolastici e a rifinanzia-re e promuovere le Oss «percorsi formativi che portano auna collocazione del 90 per cento dei soggetti coinvolti».

Proprio sull’ordine del giorno stilato dalla minoranzagli animi si sono scaldati a tal punto da rischiare di far sal-tare accordo e numero legale. Le proposte di emenda-menti avanzate dalla maggioranza - Foti avrebbe volutol’eliminazione delle premesse, mentre la Lega chiedeva lacancellazione di alcuni punti a suo parere già contenuti

nel documento di programmazione - sono state accantonate per il“bene comune”: la tutela dei lavoratori. L’ordine del giorno èquindi passato con i voti di tutti i consiglieri fatta eccezione delrappresentante del Carroccio Enzo Varani, mentre il programma

ha bissato l’approvazione a maggioranza già riscossa in commis-sione, senza il sì dell’opposizione che ha preferito astenersi.

Il prossimo triennio porterà sul territorio 4.196.000 euro comefondo sociale europeo, cifra suddivisa sui tre assi: adattabilità (percui per il solo 2011 sono stati posti 532mila euro), occupabilità(1.686.000 euro per il triennio) e inclusione sociale (1.977.000euro). Il fondo regionale disabili, che mette sul tavolo 40milioni dieuro per il triennio, sul territorio piacentino è triplicato, passandoda 240mila a 830mila euro. Alla realizzazione del programma con-corrono inoltre i circa 300mila euro delle risorse messe in campodalla Provincia, dalla Camera di Commercio e dai Comuni delterritorio (che hanno messo a disposizione 0,50 euro per abitanteper un importo complessivo di 100mila euro circa) per il reinseri-mento dei lavoratori a rischio di emarginazione del mercato del la-voro.

«Operatori socio sanitari, corsi da rifinanziare» Passa l’ordine del giorno di Boiardi.Approvato anche il programma delle politiche formative e del lavoro

«Centropadane,due piacentininel cda: un successo»«Il vicepresidente in Centropa-dane ha solo un valore simboli-co, tanto più che ce ne sonoquattro. Chi prende le decisio-ni, l’unico organo decisionale èil consiglio di amministrazioneall’interno di cui oggi abbiamoben due rappresentati del no-stro territorio e non più uno so-lo come prima».Il presidente Trespidi ha rispedi-to così al mittente le critichemosse dal rappresentate delPd Marco Bergonzi prima e delcapogruppo di Insieme per unnuovo Ulivo Gianluigi Boiardi do-po. «Abbiamo fatto un’ottima ope-razione di inserimento dei no-stri rappresentati nella società»ha ribadito il presidente.

Provincia

Piacenza Calcio,Lega con fazzoletto bianco e rossoAll’occhiello non il tradizionalefazzoletto verde, bensì unobianco e rosso, omaggio al Pia-cenza Calcio. Si sono presenta-ti così, ieri, i rappresentanti delCarroccio - consiglieri e asses-sori - che portando i colori pia-centini hanno voluto manifesta-re la loro vicinanza alla squa-dra. «Domani (oggi per chi legge,ndr) sarà la giornata dell’orgo-glio biancorosso. La Lega vuolepartecipare così».Manifestazione di solidarietàche non è piaciuta al consiglie-re Raggi che ha apostrofato icolleghi esortandoli a preoccu-parsi di problemi come «la crisidella Rdb».Immediato il rimprovero di Filip-po Bertolino che al collega del-l’Idv ha ricordato come «il Pia-cenza Calcio non sia solamenteuna squadra ma una societàcon dipendenti che rischiano ilposto di lavoro». Tirata d’orec-chi a Raggi anche dal presiden-te Trespidi. «Forse il consigliereRaggi si stava riferendo al sin-daco Reggi perché tutte leobiezioni fatte e le critiche acerti comportamenti possonoessere riferite solo al primo cit-tadino di Piacenza, non al presi-dente della Provincia».

(rob)

Provincia

Sulla carta quella di stamattinadovrebbe essere una sempliceriunione di routine in cui illu-

strare il bilancio di esercizio 2010, ilbilancio pluriennale di previsione e ildocumento preventivo. Nella realtà,quello a cui sarà sottoposto stamatti-na, Andrea Bianchi, direttore gene-rale dell’Azienda sanitaria locale,sarà un vero e proprio “processo”. Amettere “sulla graticola” il dg dellasanità piacentina sarà il presidentedella Provincia nonché presidentedella Conferenza sociosanitaria,Massimo Trespidi, il quale nella se-duta di ieri, ancora prima che potes-sero prendere la parola i consiglieriprovinciali, ha annunciato la sua in-tenzione di mettere alle strette «l’a-zienda sanitaria locale in merito allariduzione dei posti letto nel repartodi pediatria dell’ospedale di Fioren-zuola. Quel reparto - ha detto il pre-sidente Massimo Trespidi - svolgeun importante servizio per la zonadella Valdarda e per il territorio limi-trofo. E’ impensabile che venganodiminuiti i posti letto con il rischiodi incrementare il fenomeno di mo-bilità passiva verso Cremona o Fi-denza. Per questo - ha concluso ilnumero uno di via Garibaldi cheproprio ieri mattina ha incontrato ilpresidente dell’Associazione Bambi-no Cardiopatico - domani (oggi perchi legge, ndr) presenteremo al di-rettore Bianchi un’ordine del giornoin cui gli chiederemo di ritirare ilprovvedimento in essere».

Una richieste di dietrofront che hamesso d’accordo tutto il Consiglio eha spinto il rappresentate del PdlTommaso Foti a fare un’ulterioreanalisi sulla figura stessa del diretto-re generale «che la Regione mette alcentro, invece di dare priorità ai pa-zienti. In una realtà come quella pia-centina in cui il capoluogo è decen-trato rispetto al territorio provincialeo si cambia metodo o si cambia per-sona».

A scaldare gli animi c’è la riduzio-ne di posti letto nel reparto di Pedia-tria che dai 12 “invernali” (più trestraordinari) passano ai 7 o 8 “esti-vi”, ma c’è anche la chiusura alle 20del Pronto soccorso. «Se per caso tifratturi una gamba dopo quell’ora -ha sottolineato Pierluigi Caminati -devi aspettare il giorno dopo per fareuna semplice lastra».

Quello che, però, proprio ha fattosaltare i nervi a Trespidi e ai consi-glieri è la “lapidarietà” della decisio-ne piovuta dall’alto - ovvero dall’Au-sl - senza che di questo venisseroinformati, né tanto meno consultati,

«Nessuna riduzione di postialla pediatria di Fiorenzuola»Oggi Trespidi presenterà un ordine del giorno alla Conferenza sociosanitaria

i Distretti e la Conferenza Sociosani-taria.

«Ritenevo che fosse di competenzadella Conferenza prendere decisioniin merito», ha commentato France-sco Marcotti. «L’Ausl non può usarei giornali come bollettini sanitari, ènecessario che venga instaurato unrapporto più stretto con le Ammini-strazioni e la Conferenza sociosani-taria», ha ribadito Foti. «Se la Confe-renza non è in grado di rappresenta-re tutto il territorio, il rischio è che sitorni a una Sanità anni Ottanta», hasottolineato Gianluigi Boiardi sottoil cui mandato è stato ridotto il nu-mero di distretti da quattro a tre conl’incorporazione del Distretto della

Montagna in parte nel Levante e inparte nel Ponente.

«Che ci sia qualcosa che non fun-zioni nella gestione da parte dell’Au-sl dei Distretti è evidente - ha sotto-lineato Massimo Trespidi - visto cheuna decisione sui posti letto di unospedale non passa attraverso il va-glio dei Distretti e della Conferenza,ma domani (oggi, ndr) chiariremo ilpunto e risolveremo il problema».

La Conferenza sociosanitaria co-mincerà alle nove. In discussione,come detto, il bilancio di esercizio2010, il bilancio pluriennale di pre-visione e il documento preventivoper l’anno in corso.

Roberta Suzzani

«Per la strada Valnure impegnati 2milioni di euro»

Usare mezzi termini non è nello stile di Bruno Ferrari eieri il capogruppo dell’Udc, chiedendo un impegno mag-giore della Provincia sul territorio della Valnure, non hacerto cambiato rotta. «Devo ringraziare il presidente Tre-

spidi per il suo impegnonella riqualificazione del-la Statale 45 - ha esorditoil consigliere preparandol’affondo polemico - egrazie anche per le asfal-tature della strada checollega Nibbiano a Pia-nello e di quella che daCarpaneto porta a Grop-parello, ma la Valnure l’a-vete dimenticata»?

Annunciando la nasci-ta di un comitato per la644 Alta Valnure, Ferrariha sollecitato l’Ammin-strazione a «mantenere laparola data e cominciaregli interventi di riqualifi-cazione delle strade in

Valnure».Pronta la risposta del numero uno di via Garibaldi che,

numeri alla mano, ha ricordato al rappresentate dell’U-nione di centro come ma anche al consigliere Bergonzi,come nel «piano delle opere pubbliche sia stato prevista larealizzazione del tratto di strada da Bettola a Ferriere percui si è impegnata una somma di 2 milioni e 200mila eu-ro. Di questi - ha proseguito Trespidi - 500mila euro peril 2011 per il completamento della progettazione dei lavo-ri definitivi che verrà completata entro ottobre. La cifrarimanente verrà suddivisa nella programmazione del2012, un milione di euro, e nel 2013, 700mila euro».

(r.s.)

VIABILITÀ/FERRARI (UDC)

«Dopo il responso referendariofusione Seta sotto l’obiettivo»

(erresse) Minimo deflusso vitale e referendum. L’“ac-qua”, seppur in forme e contesti differenti, è stata prota-gonista del Consiglio provinciale di ieri. Da una partel’interrogazione dei consiglieri Sckokai e Bergonzi sulle

iniziative che l’Ammini-strazione provinciale in-tende mettere in atto perdare seguito alle conclu-sioni del Tavolo del Treb-bia per risolvere il conflit-to tra garanzia del deflus-si minimo vitale e uso ir-r iguo delle acque delTrebbia. Dall’altra leconseguenze che l’esitoreferendario avrà sulTempi ed Iren.

«Una vittoria di Pirro -ha esordito il consiglieredel Pdl Antonio Coppoli-no riferendosi al trionfodei sì - perché così si va amodificare i conti di tutti

gli enti pubblici quindi anche quelli di questa Ammini-strazione». E che ora è il futuro della fusione Seta sia piùincerto l’ha confermato lo stesso Trespidi che ha annun-ciato come l’accordo per la fusione «dovrà essere messosotto la lente di ingrandimento».

L’assessore Barbieri, facendo il punto sulle conclusionidel Tavolo del Trebbia «durato sette anni e per cui si sonospesi 200mila euro», ha ricordato ai consiglieri, ma anchea una piccola delegazione di cittadini presente in aula, co-me attualmente «siano previsti 4 milioni di metri cubi diinvasi che potranno essere ulteriormente incrementaticon le procedure di recupero di acque che verranno inse-rite nella variazione in atto del Piae (attraverso anche la-ghetti interaziendali)».

ACQUA/NO ALLA PRIVATIZZAZIONE

Bruno Ferrari (Udc) L’assessore Patrizia Barbieri

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

■ Tempi duri per il welfare. In-vecchia la popolazione, aumen-tano le richieste di assistenza, di-minuiscono le risorse pubbliche.I modelli di protezione socialevanno ripensati, c’è da inventar-si qualche soluzione che tengaalta la qualità del servizio rispet-tando il vincolo di bilancio. Ma«non è un destino ineluttabileche ci saranno meno soldi, non ècosì anche se ce lo fanno credere,è piuttosto una questione di scel-te politiche, si può scegliere di ta-gliare i fondi ai disabili e agli an-ziani non autosufficienti o invecele spese militari».

Alberto Alberani, di LegacoopEmilia Romagna, reagisce difronte alla convinzione diffusache la sorte del modello di welfa-re universalistico sia segnata.Queste parole le ha pronunciateieri pomeriggio a conclusione deldibattito promosso da Cittàco-mune sul “presente e futuro deiservizi sociali tra pubblico e pri-vato”. A difesa della sua tesi Albe-rani ha portato l’esempio dellaRegione Emilia-Romagna che,nonostante i 370 milioni di euroin meno avuti quest’anno dalloStato, «ha aumentato di 40 milio-ni il fondo per la non autosuffi-cienza».

Sono quindi le scelte della po-litica a fare la differenza. A secon-da che alla base abbiano «unpensiero individualista e mene-freghista» oppure quella «dimen-sione trascendente capace dicreare un pensiero condiviso cheanziché verso l’“io” porta al“noi”». «Dopo quindici anni diberlusconismo che ha addor-mentato le coscienze, anche lacooperazione sociale deve rimo-tivarsi», ha esortato il dirigenteLegacoop, riappropriarsi del va-lore aggiunto, di «quel qualcosain più» che rinverdisce le ragionidel fare welfare.

Le preoccupazioni per la tenu-ta del sistema dei servizi socio-assistenziali è stato Marco Tanzi,

di Cittàcomune, a esporle a in-troduzione del dibattito (tuttotradotto simultaneamente nellalingua dei segni) con uno sguar-do generale e uno sullo specificodi Piacenza: «Solo facendo sem-plici proiezioni demografiche,anche nelle ipotesi di semplicemantenimento dei livelli di ac-cesso al servizio da parte della

popolazione interessata, la spe-sa per minori e anziani tende si-gnificativamente ad aumentare.Mentre da un lato crescono e siespandono (per ragioni sia socio-demografiche che culturali) i di-ritti e i bisogni "sociali", dall’al-tro la "coperta" pubblica si fasempre più corta». Di qui la do-manda dirimente: «Ma allora che

ne è del welfare e della sua uni-versalità, centrali nella storia re-cente d’Europa e del nostro Pae-se in particolare? ».

Il ricorso alle esternalizzazionida parte del pubblico, all’affida-mento ai privati di porzioni diservizio sociale, si direbbe obbli-gata. Porta risparmi, ma il rischioè di arretrare sui livelli di qualitào di scaricare il prezzo sui lavo-ratori che per tipologia di con-tratto e per garanzie complessivesono meno tutelati dei dipen-denti pubblici. Trovare modalitàvirtuose nel rapporto pubblico-privato è però possibile, ha osser-vato Stefano Zanaboni, presiden-te Cofies, anche se «resto convin-to che un pubblico che funzionacerti servizi li fa meglio».

Di «un’integrazione tra le variepolitiche» che si occupano diwelfare ha parlato Francesco Ar-girò, della Caritas, che ha sottoli-neato l’importanza di un «per-corso di accompagnamento»delle persone in difficoltà chemagari, dopo essere state espul-se dal mondo del lavoro, necessi-tano di un reinserimento nelledinamiche del mercato più chedi semplici sostegni economici.

Occorre lavoro in rete, sinergieche vanno al di là del rapporto trala cooperazione sociale e il pub-blico, gli ha fatto eco PierangeloSolenghi, del consorzio Solco. Ecosì Luigi Squeri, dirigente Servi-zi sociali del Comune di Piacen-za: «Sforzarsi insieme di attrarrerisorse al di fuori del circuito delwelfare», ha esortato indicandonei piani di zona il luogo dovesviluppare un’ analisi condivisa.

L’orgoglio per la tenuta in que-sti anni dei livelli di qualità socia-le a Piacenza nell’intervento delvicesindaco Francesco Cacciato-re che tra i modelli liberisti equelli universalisti non ha dubbinel preferire i secondi. E tuttaviaun loro ripensamento è ineludi-bile, una sfida impegnativa da af-frontare «rinunciando a schema-tismi ideologici».

Le prospettive del welfare inun’Italia federalista le ha illustra-te Claudia Fiaschi, del consorzioCgm, che alla politica chiede diavere più coraggio e di affidarsicon maggiore fiducia alla coope-razione sociale, «strumento del-l’economia a finalità pubblica».

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

GALVANI (ANMIL):REGGI HA DIMOSTRATO MATURITÀ POLITICA

«Il messaggio del referendum:la città vuole un parco alla Pertite»■ «Aancora una volta il sin-daco Reggi ha capito meglio ditutti il forte messaggio che e-merge dal referendum sullaPertite: la cittadinanza è favo-revole al parco». Lo affermaBruno Galvani, presidente pro-vinciale Anmil. A suo giudizionon si può dire che la consulta-zione non ha raggiunto il quo-rum perché la cosa non interes-sava: «Pur essendo sicuro chequalcuno nei prossimi mesi u-

serà questa strumentale moti-vazione e parlerà di “democra-zia calpestata” perché “solo il30% ha votato” o addiritturache non vi sarebbe interesseper il futuro dei lavoratori delcomparto militare, sono con-tento che il primo cittadino di-mostri questa maturità politicae guidi la volontà popolare che,invece di inutili abitazioni pri-vate, preferirebbe un utilissimoparco pubblico».

Nella sede della cooperativa La Magnana il dibattito di Cittàcomune (foto Cravedi)

Il dibattito di Cittàcomune sul futuro dei servizi sociali.Alberani (Legacoop):no a scelte politiche basate sull’individualismo

«I soldi per il welfare ci sono,basta volerlo»Ma il modello va ripensato con azioni d’insieme e senza steccati ideologici sul privato

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LUNEDÌ IN COMUNE

Nuovi software,chiusi alcuni uffici■ Nella mattina di lunedìgli uffici comunali Albo preto-rio, Depositi atti e Messi noti-ficatori rimarranno chiusi alpubblico per l’installazione diun nuovo programma infor-matico e la conseguente for-mazione del personale.

LAVORI IN CORSO

Piazza Sant’Antonino,parte la nuova fase■ Il Comune di Piacenzainforma che è partita giovedì16 giugno, dopo il maltempo,la fase B2 dei lavori di riquali-ficazione di piazza S. Antoni-no, che comporterà la chiusu-ra al transito di via Verdi – neltratto tra piazza S. Antonino evia S. Martino – e il doppiosenso di circolazione in via S.Franca, nel tratto da via Verdia via S. Siro.

QUESTURA

Ufficio immigrazione,al via l’orario estivo■ Da lunedì 20 giugno finoal 16 settembre lo sportelloinformazioni numero 5 del-l’ufficio immigrazione dellaQuestura sarà aperto al pub-blico nei giorni di lunedì,mercoledì e venerdì dalle 9 al-le 11. Apertura pomeridiana algiovedì dalle 14 e 30 alle 17.

DOMANI

Mercato antiquariatoin piazza Cavalli■ Domani ultimo appunta-mento prima della pausa esti-va con il Mercato Antiquarioorganizzato in collaborazionecon l’associazione Commer-cianti “Balon” di Torino. InPiazza Cavalli dalle 8 alle 19.

Notiziein breve

INTERROGAZIONE DELL’IDV DOPO LE PROTESTE DI SCARPA

Nomina di Bottazzi in Centropadane,Raggi incalza il presidente Trespidi■ Quali sono state le candida-ture, i criteri, le motivazioni pre-se in considerazione dopo lequali è stato nominato AlbertoBottazzi nel cda di Centropada-ne? E’ quanto chiede SamueleRaggi (Idv) in un’interrogazioneal presidente della Provincia Tre-spidi. Raggi fa riferimento allanotizia che Federico Scarpa(Nuovo Psi-Pdl), «un altro dei no-mi in corsa per il cda, avrebbe ac-cettato senza problemi l’indica-

zione di Vito Neri (ritiratosi di suavolontà), ma non digerisce quel-la di Bottazzi, ritenendo di avereun curriculum più adatto a rico-prire questo ruolo», tanto da es-sersi rivolto a un legale «per capi-re se sulla nomina di Bottazzi e-sistono criticità». Raggi osservache «le nomine nelle partecipatedebbono essere fatte dal presi-dente della Provincia nell’esclu-sivo rispetto dei criteri di merito,professionalità e competenza».

LIBERTÀSabato 18 giugno 2011 21

Page 25: rassegna del 21-06-2011

25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà PIACENZA - LibertàFiorenzuola e Valdarda

Fiorenzuola,nata l’associazionedegli immigrati dal Marocco

FIORENZUOLA -Esponenti

dell’associazio-ne che riunisce

residentiin Valdarda

FIORENZUOLA - Si chiama “El ofoq”che in arabo significa “Orizzon-te”, la nuova associazione di pro-mozione sociale nata a Fioren-zuola tra un gruppo d’immigratidi origini marocchine, alcuni deiquali già hanno la cittadinanza i-taliana e molti dei quali sonopienamente integrati con le lorofamiglie nel capoluogo della Val-darda. L’associazione, che peremblema ha adottato un soleche si alza all’orizzonte, la setti-mana prossima dovrebbe defini-re la presidenza e gli altri ruoli di-rettivi. I tre soci fondatori sonoTawfiq El Fissi, Abdelwahed,

Naima Seregini Monim. Que-st’ultima in Marocco era profes-soressa di francese, oggi è presi-dente di Agorà dei Mondi di Pia-cenza, è traduttrice, accreditataanche presso il tribunale di Pia-cenza, ed è mediatrice culturale.Lo statuto dell’associazione, cheè stato scritto in lingua italiana,si richiama espressamente alla

dichiarazione universale dei di-ritti dell’uomo e delle libertà fon-damentali. Quando si dice uomonaturalmente si intende genereumano, e quindi donne e uomi-ni. «Intendiamo dare massimadignità alla donna, e anche pro-muovere una sua partecipazio-ne nei posti di maggior respon-sabilità anche dell’associazione

- dice il socio fondatore El Fissi -. La nostra associazione si pro-pone di promuovere l’inseri-

mento dei marocchini migrantinella comunità locale, organiz-zare scambi interculturali tra

marocchini, italiani e altre etniepresenti sul territorio provincia-le». Orizzonte, si legge ancoranello statuto, «intende collabo-rare in rete con altre associazio-ni e strutture che condividano glistessi scopi sociali». Alla riunio-ne tenutasi venerdì sera nell’au-ditorium dell’ex convento SanGiovanni (sala affittata dai re-sponsabili dell’associazione)hanno partecipato cittadine ecittadini marocchini che risiedo-no a Fiorenzuola, Lugagnano,Roveleto di Cadeo, Alseno, Car-paneto.

d. men.

FIORENZUOLA - Iniziativa di Italia Nostra alla scoperta di villa Cipelli e corte della Vignola

Doppia visita,tra storia ed arteFIORENZUOLA -

La visitaa villa Cipelli

promossadall’associazio-ne Italia Nostra.

«Un’iniziativaper diffonderela conoscenza

del paesaggio»(foto Lunardini)

FIORENZUOLA - Doppia visitaquest’anno promossa da “ItaliaNostra”, sezione di Fiorenzuolae Valdarda: Alfonso Setti, mem-bro del direttivo, e Lorenzo Bo-scarelli hanno accompagnatoun folto gruppo di visitatori al-la scoperta di villa Cipelli e del-la corte del complesso rurale diVignola, nell’ambito dell’inizia-tiva “Alla riscoperta dei nostriluoghi”, «finalizzata alla diffu-sione della conoscenza delpaesaggio che è uno degli o-biettivi alla base della nostraassociazione», come spiega ilpresidente di sezione Luigi Ra-gazzi.

Prima tappa della visita, conla guida di Alfonso Setti, la me-ravigliosa villa Cipelli (meta an-che dell’iniziativa dell’annoscorso). La villa, lungo la stra-

da provinciale Castellana appe-na a valle della tangenziale, fucostruita agli inizi del secoloscorso da Vittorio Cipelli, nobi-le, deputato dal 1886 al 1909 esenatore del Regno d’Italia dal1913. La villa è tuttora di pro-prietà della famiglia che era o-riginaria di Busseto (i discen-denti oggi abitano all’estero).Come annotato da Setti, la villarappresenta «una tipica espres-sione dell’ecclettismo architet-tonico che si diffuse nella no-stra provincia all’inizio del ’900.Dal volume emerge la torrettabelvedere che offre un sugge-stivo punto di osservazione sulpaesaggio. Una fascia marca-piano, decorata con il motivodei festoni intervallati a carti-gli, divide il piano rialzato daquelli superiori. Sulla facciata

esterna è visibile lo stemmadella famiglia Cipelli, ripropo-sto in alcune decorazioni all’in-terno». Visitato anche l’ampiogiardino, progettato allora daLuigi Ghezzi e ancora ben cu-rato.

Novità di quest’anno, la se-conda tappa della visita, alcomplesso rurale di Vignolache si trova a monte della tan-genziale, è stata illustrata daLorenzo Boscarelli, compro-prietario, che ha ricordato l’ori-gine preistorica dell’insedia-mento, testimoniata dagli scaviarcheologici (che presero il viaalcuni anni fa, proprio in occa-sione del cantiere della tangen-ziale). L’insediamento proseguìanche in età romana e longo-barda, sino al basso medioevo:la curtis Vignola è menzionata

in un documento del ’200. Pas-sando ad illustrare il palazzo,Boscarelli ha spiegato come lasua esistenza sia documentata“già in un atto notarile dellaprima metà del ’500”. L’edificiofu ristrutturato ad inizio ‘900 daPasquale Verani (da cui discen-dono gli attuali proprietari), inquell’occasione venne realizza-to anche il giardino sempre su

progetto di Luigi Ghezzi che a-veva firmato il parco di villa Ci-pelli. Visitati anche altri ele-menti del complesso: l’oratoriodi San Geminiamo, le stalle (inparticolare la prima, che risaleal 1850), l’ex casello, le cantine,tutto oggetto di tutela in quan-to bene di interesse storico-ar-chitettonico.

d. men.

FIORENZUOLASparisce il portafogliocon mille eurodietro la cassa del barFIORENZUOLA - (rd) Nonostan-te la presenza della titolare edi altri clienti, entra nella salagiochi e riesce a rubare milleeuro. E’ successo nella matti-nata di domenica al bar-ca-sinò Atlantis di Fiorenzuola,in via Bresciani. Il ladro ha ap-profittato di un momento didistrazione della proprietariadel locale per rubare un bor-sellino che si trovava dietro ilbancone. Al suo interno, se-condo quanto dichiarato, c’e-rano circa mille euro. Appenala donna si accorta dell’am-manco, è scattata immediata-mente la chiamata ai carabi-nieri di Fiorenzuola. Dalle in-dagini, sembra che il ladro siagià stato individuato e che gliuomini dell’Arma siano sullesue tracce.

CASTELLARQUATO - (dam) Pun-ta 4 euro su una schedina delLotto e azzecca 4 numeri vin-centi sulla ruota di Bari tota-lizzando la ragguardevole ci-fra di 61.217,50 euro netti. E’successo ad un fortunato,quanto anonimo, giocatorebaciato dalla dea bendata nel-la tabaccheria Dante di DanteBassanini sita in via Dante Ali-ghieri a Castellarquato. I nu-meri vincenti dell’estrazionedi sabato sono stati 1, 4, 10 e40 e sulla schedina, giocatagiusto poche ore prima dell’e-strazione ovvero sabato mat-tina alle 10, il giocatore hapuntato 50 centesimi sullaquaterna, 1 euro sul terno e2,5 sull’ambo. La somma vin-ta dalla quaterna e dalle mol-teplici combinazioni di ternied ambi è risultata, secondo idirigenti della società Lotto-matica, la più alta realizzata inItalia per l’estrazione di saba-to 18 giugno.

A rivelarlo è il figlio del tito-lare, Enrico Bassanini, che hacommentato soddisfatto il ri-sultato della vincita nella suatabaccheria: «Siamo contentiper il vincitore e speriamopossano esserci altre vincitesimili qui da noi. La mia fami-glia è contenta di avere presta-

to un servizio ma non ci aspet-tiamo nessun particolare rico-noscimento dal vicitore. Se co-nosciamo la sua identità? No,non saprei davvero dire chisia. Sabato mattina c’era mol-ta gente e sarebbe impossibilericordarsi a meno che non sialui a dircelo. Il gioco del Lottoè ancora un gioco che, a di-spetto della crisi, funziona edappassiona i giocatori castel-lani che vengono da noi a gio-care anche da diversi paesi vi-cini o della montagna».

Bassanini infine rivela che èstato avvertito ieri mattina daRoma che la sua tabaccheriaaveva totalizzato una vincitacosì ragguardevole, ed ha su-bito provveduto ad esporre inbella vista in vetrina il cartel-lo riportante quegli oltre61mila euro che faranno da a-muleto per diverso temponella tabaccheria Dante. Perle foto di rito si sono prestatila nuora di Dante, LorenzaMangia, conle due giovani emolto operative «commesse»:le nipotine Elena e Cecilia di 8e 4 anni. La seconda vincitaper importanza ha invece pre-miato la provincia di Asti con47 mila euro: questa voltaprotagonista un terno giocatosulla ruota di Torino.

■ (crib) È bagarre in Consigliosu una proposta di ordine delgiorno presentata da Gian LuigiBoiardi per “impegnare” la Pro-vincia a promuovere iniziative perincentivare la formazioneprofessionale, in partico-lare i corsi per operatorisocio sanitari. A far discu-tere sulla bontà della pro-posta, le “premesse” deldocumento (in cui si cital’interruzione da partedella Provincia dei corsi per man-cati finanziamenti) e il dubbiosulla possibile natura economicadell’“impegno” richiesto. SeBoiardi tranquillizza la maggio-ranza bollando lo scritto come un«semplice documento politico»,perplessità arrivano dal gruppodella Lega Nord. Dapprima EnzoVarani - dichiara l’astensione deisuoi colleghi dal voto (col rischiodi replicare un altra votazione inparità, come nel caso della mo-zione sul nucleare proposta daRaggi nel penultimo Consiglio);

poi, su invito del presidente, ilgruppo del Carroccio ha mutatoorientamento, conformandosi al-la maggioranza. Il documento èstato così votato all’unanimitàcon la sola astensione di Varani.

«VALNURE DIMENTICATA» «Co-me mai da Pianello a Nibbiano cisono 8 incantevoli km di asfaltoliscio mentre in Valnure da 7 me-si non si vede ancora nessuna dit-ta all’opera per i lavori? Come mainessuno si preoccupa di chiuderetutte le buche presenti? » si chie-de Bruno Ferrari (Udc). «Forse

conta il fatto che l’assessore Bur-si è di Castelsangiovanni o che ilconsigliere Fornasari è sindaco diPianello? ». «Nel piano triennaledelle opere pubbliche abbiamoprevisto uno stanziamento di 2milioni e 200mila euro solo per iltratto da Bettola a Ferriere» repli-ca il presidente Trespidi. «Di que-sti, 500mila saranno spesi già nel-l’ottobre di quest’anno, con l’av-vio dei lavori». Secondo Foti, in-vece, «pesa il fatto che - diversa-mente dalla Valtidone - sulla Val-nure non si è mai investito negli

scorsi anni».Intanto, Marco Bergonzi (Pd)

chiede ufficialmente notizie delponte di Castelvetro, bisognoso sicure: «So che nei giorni scorsi un

cittadino ha portato agliuffici provinciali un pez-zo del ponte che si è stac-cato».

CENTROPADANE Daibanchi del Pd, sempre lostesso Bergonzi ha poifatto notare come Pia-

cenza abbia perso un ruolo im-portante nelle nuove nomine diCentropadane, con un vicepresi-dente non più piacentino. «La vi-cepresidenza è una carica simbo-lica, e ciò è evidente dal fatto cheesistono 4 “vice”» ha risposto Tre-spidi. «In realtà noi abbiamo irro-bustito la presenza piacentina inCentropadane, andando ad au-mentare il numero di presenze -cioè un membro in più - nel co-mitato esecutivo: laddove davve-ro si vanno a prendere le decisio-ni pratiche».

■ La questione della riduzio-ne dei posti letto della pediatriadi Fiorenzuola per i mesi estiviarriva in Consiglio provinciale. Èlo stesso presidente MassimoTrespidi a sollevare il problema,dichiarando il suo «disappunto»per il provvedimento che porte-rebbe da 12 a 3 i posti disponibi-li. «Non è pensabile che in unanuova struttura ci siano questiridimensionamenti in funzionedel piano ferie dell’ospedale diPiacenza» spiega Trespidi. «Il re-parto funziona, ha un ottimoprimario e non è pensabile nèche i bambini si ammalino ad o-rologeria, né che i genitori sianocostretti a portare a curare i figlia Cremona o Fidenza, incremen-tando la cosiddetta mobilità pas-siva. Nella conferenza sociosani-taria di domani (oggi, ndr), chie-derò alla direzione generale del-l’Asl un piano di maggior equili-brio territoriale». Se GiuseppeBrusamonti teme che il ridimen-

sionamento possa estendersianche ai mesi invernali, da par-te sua il consigliere FrancescoMarcotti ha fatto notare come«non si sia mai parlato della que-stione in comitato di distretto».«Non si può continuare in que-sta maniera» taglia corto Tom-maso Foti. «O si cambia metodoo si cambia chi gestisce i servi-zi». Critico Gian Luigi Boiardisulla Conferenza sociosanitaria:«Si ripristini il clima positivo chec’è stato per 5 anni: ora sta per-dendo i pezzi e so di telefonatedell’ultima ora per richiamare i

sindaci, poiché si è rischiato dinon avere neppure il numero le-gale».

«IL PIACENZA NON È UNA PRIO-RITÀ» I consiglieri leghisti si so-no presentati in aula con un ine-dito fazzoletto biancorosso: unmodo per essere vicini alla situa-zione del Piacenza Calcio. «Que-sta è davvero l’ultima delle prio-rità quando si ha davanti unquadro drammatico come quel-lo della crisi e del lavoro chemanca» ha replicato GiampaoloSperoni.

IL CASO MALKO La Lega - per

bocca di Thomas Pagani - è poitornata sul caso di Dritan Malko,il lavoratore in sciopero della fa-me. «Una pagliacciata messa inpiedi da Rifondazione comuni-sta e Usb: non si è mai visto orga-nizzare tavoli di confronto perun singolo lavoratore, con tuttigli operai in cassa integrazioneche abbiamo» ha detto. «Pagliac-ciate saranno quelle della Lega»ha replicato Samuele Raggi (Idv),risportando l’attenzione sullacrisi dell’azienda Rdb.

RDB Proprio sull’azienda loca-le in fallimento si è orientata unaparte del dibattito. «Mi rifiuto dicredere che non ci possa essereuno spiraglio per il risanamentodell’azienda» ha detto AntoninoCoppolino (Pdl). «Si tratta di ca-pire i veri motivi della chiusuradello stabilimento». Intanto, l’as-sessore Andrea Paparo ha con-fermato di seguire con attenzio-ne gli sviluppi del caso.

Cristian Brusamonti

FIORENZUOLA - In consiglio provinciale il presidente manifesta il suo «disappunto»

Pediatria,Trespidi contro i tagli«Chiederò all’Asl un piano di maggior equilibrio territoriale»

L’intervento del presidente Massimo Trespidi su Pediatria (foto Lunini)

Provincia,scintille sulla formazioneFerrari:Valnure,strade a perdere

Vincita da 61mila eurocon mini-giocata al Lotto

CASTELLARQUATO - Elena e Cecilia,nipotine del titolare Dante,mostranol’importo della vincita e la quaterna fortunata (foto Lunardini)

CASTELLARQUATO - Quaterna in via Dante

LIBERTÀMartedì 21 giugno 2011 33

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

Una multa contestata

Amara esperienzacol Giudice di pacedi FEDERICA CERESA

orrei raccontare questa miavicenda affinché venga pub-blicata e faccia aprire gli oc-

chi a tanti cittadini che, forse, an-cora credono a Babbo Natale. Ver-so la fine del 2008 ci arrivò unaraccomandata da Unione Valnu-re-Polizia Municipale di Vigolzo-ne contenente una multa perun’infrazione risalente a mesi pri-ma. La raccomandata, insieme al-la multa, conteneva una serie dinote per noi poco chiare così sidecise di richiedere spiegazioni inmerito all’Ente di cui sopra, spie-gazioni comprensive di copia del-la foto comprovante l’infrazione.Per mesi e mesi abbiamo conti-nuato a richiedere quanto sopratramite fax e raccomandata, senzamai ricevere risposta alcuna. Adun certo punto, visto il silenzio, sidecise di inoltrare le richieste di-rettamente al comandante e, SO-LO ad aprile del 2010, ci fecero sìavere copia delle foto ma nessunarisposta di chiarimento. Visionatele foto, per quanto non convinti,abbiamo pagato e, dopo pocotempo, pervenne lettera da Equi-talia in cui ci si invitava al paga-mento di una mora, mora legata aquel ritardo creatosi proprio per-ché mai alcuno del Comando ci a-veva inoltrato le spiegazioni/chia-rimenti tanto a lungo richiesti.Data l’assurdità della cosa, confi-dando, ns malgrado, nella tantocitata ‘giustizia’, decidemmo di i-noltrare il caso al Giudice di Pacedi Piacenza, non tanto per il paga-mento della multa in sé (che perallora già avevamo pagato), maperché si esprimesse sul compor-tamento del Comando di Poliziae, di conseguenza, valutasse se delcaso pagare la mora. Dopo il ver-samento di apposito contributo

V(che viene solitamente richiestoquando ci si rivolge al GdP perchévaluti il tuo caso), nel nostro casodi 33,00 euro, ci venne comunica-ta la data dell’udienza. Il soprag-giungere di importanti impegni allavoro ci costrinsero a chiedere inCancelleria se possibile il rinviodell’udienza di cui sopra e ci fuconfermata questa possibilità,previo invio di comunicazionescritta in merito (cosa che facem-mo subito). Dopo qualche gg,quindi, chiamammo per conosce-re la nuova data e, sgradevole sor-presa, ci venne comunicato che ilGdP aveva deciso di chiudere il ca-so, non a nostro favore, dal mo-mento che nessuno si era presen-tato. Sollevai le mie perplessità di-rettamente alla Cancelleria che, ri-badì, era facoltà del GdP deciderein questo modo. A mia richiestascritta di chiarimenti, hanno ri-sposto che nessuno si era presen-tato, che non erano state addottegiustificazioni per l’assenza e chenon era compito del GdP espri-mersi sul comportamento del Co-mando di Polizia. Tutto quantosopra mi ha francamente sbalor-dita: come è possibile che chi èchiamato a tutelarci agisca in que-sto modo? Ritengo che un qua-lunque cittadino abbia diritto adavere tutti i chiarimenti che ri-chiede, chiarimenti celeri ed esau-stivi e ritengo che una Cancelle-ria/GdP dovrebbe dare tutte le in-dicazioni del caso a chi si rivolge acodesta Istituzione nel tentativodi avere ‘giustizia’. Con rammaricomi vedo costretta a rilevare chesiamo nelle mani di ‘tutori’ disin-teressati e non particolarmentecompetenti. Come possiamo,quindi, sentirci protetti ed al sicu-ro? Come possiamo sperare di a-vere giustizia se chi valuta i casi sicomporta come sopra?

Amministrative e referendum

Rotto l’incantesimo cheimprigionava le coscienze

irca due anni fa, interve-nendo con una nota sulquotidiano, riflettevamo su

cosa servisse al Paese per contra-stare la berlusconizzazione dellecoscienze in atto da tempo. Ac-canto al nostro impegno a svilup-pare una opposizione intransi-gente ad un imbarbarimento eti-co e politico che assumeva i con-torni di una vera emergenza de-mocratica oltre che economicatuttora non esaurita, segnalavamol‘esigenza di qualcos’altro. Perquesto (scusandoci per l’autocita-zione) ci rivolgevamo “a quell’u-niverso positivo che opera nelquotidiano, in silenzio, con pas-sione. Che non si lascia travolgeredal senso di impotenza, di passi-vità, rispetto al negativo che lo cir-conda, soprattutto che non si la-scia contagiare dalla sindromedell’adeguarsi perché “così fannotutti”. Associazioni del terzo setto-re, della società responsabile, sa-cerdoti, laici che si investono inprima persona dentro situazionidifficili con costanza e fuori da u-na dimensione di autoreferenzia-lità, senza vendersi al miglior offe-rente sul mercato politico per so-pravvivere. Gente indipendentedai potenti di turno che non pas-sa il tempo a elemosinare preben-de. Giovani impegnati nello stu-dio. Insegnanti che coniuganopassione e competenza. Volonta-ri disinteressati. Professionisti ecommercianti che operano condedizione ed onestà pagando letasse. Funzionari che vivono condisagio l’inefficienza e il malcostu-me nella pubblica amministrazio-ne. E, accanto a loro, disoccupatiche continuano a darsi da farebenché abbandonati, precari e o-perai sfiancati dalle false promes-se prima che dal duro lavoro. Pic-coli esempi di eroismo quotidia-no che meritano visibilità e rispet-to, che devono solo maturare laconsapevolezza di essere motoredi cambiamento perché già ope-rano per realizzarlo. Ciò che oc-corre, davvero, sono cittadini re-

C

ing.Vittorio Schiavi,nell’ar-ticolo su Libertà del 12maggio,pur ripetendo più

volte di non possedere particolaricapacità divinatorie, di fatto è en-trato nella nutrita schiera dei pro-feti di sventura, che ogni giorno siavventurano in previsioni quasisempre catastrofiche. Appaionoquindi ovvie, anche se non condi-visibili, le valutazioni sulla sconfit-ta della lista civica del candidatosindaco Perotti per il Comune diRottofreno,ovvie perché riguarda-no il “senno di poi”.

Ad iniziare dal fatto che non ri-sulta che il rifiuto all’invito a parte-cipare alla lista sia stato motivatodalla preveggenza del risultato ne-gativo, anche perché, da espertoConsigliere nella prima ammini-strazione Maserati e componentedel Partito Democratico locale, a-vrebbe potuto contribuire a ri-comporre le divisioni interne alpartito, per affrontare meglio at-trezzati la competizione elettora-le, tanto più che le previsioni del-l’ing.Schiavi risalgono,come affer-mato,a molti mesi prima delle ele-zioni.

Ciò premesso,è utile attenersi aifatti, anche perché i cittadini nondevono rimanere disorientati, macrearsi un giudizio obiettivo suglieventi,anche per rispetto nei con-fronti dei 1371 elettori che hannoconcesso o rinnovato la fiducia al-la nostra lista.

Già dall’autunno scorso (otto-bre!),il nostro gruppo civico facen-te parte della maggioranza consi-liare (Vicesindaco, tre Assessori etre Consiglieri) invitò il Sindaco(anch’egli facente parte del nostrogruppo) e la restante parte dellamaggioranza, del PD (il Sindacostesso, un Assessore e due Consi-glieri) a concordare un percorsoche potesse individuare un candi-dato a Sindaco,condiviso all’inter-no della stessa maggioranza, inmodo da poterlo discutere succes-sivamente nelle sedi politiche ap-propriate.

Con nostro rammarico questoconfronto non fu mai avviato se-riamente;anzi,qualcuno aveva giàda tempo pensato di individuareuna candidatura esterna, fuori dalcontesto della maggioranza, con-seguentemente di fatto, delegitti-mata dopo cinque anni di proficuolavoro svolto insieme.

Di fronte a questa inattesa ed in-spiegabile situazione, come grup-po civico già appoggiato dal PDnella legislazione in scadenza cer-cammo più volte di tenere apertauna possibilità d’intesa con lo stes-so PD;offrimmo anche,per conser-vare le caratteristiche di gruppo o-rientato verso il centrosinistra, lacandidatura di un nostro rappre-sentante alle Primarie del marzoscorso, consapevoli che la candi-datura proposta dalla segreteriaprovinciale del PD fosse poco sup-portata e scarsamente conosciuta

’L

sul territorio comunale e quinditroppo debole per prevalere nellasfida con la candidata sig. ra Bel-lan.La nostra proposta,come è no-to, fu rigettata ed il risultato dellePrimarie sancì infatti la sconfittadella candidatura della SegreteriaPD, provocando una profondaspaccatura all’interno del partito econfusione nell’elettorato di cen-trosinistra.

A questo punto il nostro gruppocivico,non più vincolato al centro-sinistra, aveva di fronte due possi-bilità:rinunciare alla competizioneelettorale, lasciando completospazio sig. ra Bellan, che aveva co-stantemente mantenuto un atteg-giamento apertamente ostile e dichiusura nei confronti dell’ammi-nistrazione uscente,spesso con at-tacchi personali,oppure presenta-re una propria lista civica,aperta alcontributo spontaneo e senzacondizioni, di forze politiche rifor-miste e di persone qualificate del-la società civile che credevano nel-la validità del nostro progetto po-litico e nel programma per l’ammi-nistrazione del Comune di Rotto-freno per il quinquennio 2011 –2016. Ovviamente questa era unascelta coraggiosa e non scevra darischi.

La scelta cadde sulla secondasoluzione,essenzialmente per dueragioni:

La prima: non si voleva buttarealle ortiche un’esperienza ammi-nistrativa, che seppur contestatapiù da una parte della sinistra chedalla destra,aveva raggiunto risul-tati molto importanti per il nostroComune,come l’elevato livello deiservizi sociali (senza alcun dubbiotra i migliori nella provincia) l’av-vio di politiche ambientali ed unconsistente investimento di circa10 milioni di euro in opere scolasti-

che, sportive, aree verdi e campigioco, la realizzazione di iniziativeculturali importanti, l’installazionedei distributori di acqua e di latte,solo per citare sinteticamente al-cune realizzazioni,perseguendo laqualificazione del territorio comu-nale come mai era avvenuto negliultimi 30 anni di amministrazionepubblica.

Certamente tanto rimane da fa-re, considerata la notevole espan-sione demografica avvenuta nelComune in pochi anni.Il program-ma elettorale, distribuito a tutti icittadini,costituiva impegno per u-na corretta amministrazione, e locostituisce anche adesso, dai ban-chi dell’opposizione.Peraltro,il no-stro programma risulta sia statoapprezzato anche dai nostri avver-sari, non solo dai nostri elettori,perché elaborato dopo aver con-sultato la gente, singoli cittadini,realtà produttive ed associazioni,dai quali sono giunti importantistimoli per ben operare. L’ing.Schiavi scrive che dovremmo co-spargerci il capo di cenere per le “malefatte”commesse. Sembra ve-ramente che non abbia vissuto nelComune di Rottofreno in questianni. Errori rifanno tutti e dobbia-mo dolerci per il cattivo risultatosulla questione delle cave e dellaseconda farmacia a san Nicolò.

Senza voler scaricare ad altri del-le responsabilità, è certo che l’am-ministrazione uscente si è avvalsadelle direttive e dei pareri dellaprovincia e di consulenti legali.

Purtroppo l’esito no è statoquello atteso, ma il lavoro svoltosulle cave è in gran parte utilizza-bile e la nuova amministrazionepotrà migliorarlo ed auguriamosinceramente con successo. Ri-guardo alla seconda farmacia,evi-tando le dietrologie, abbiamo do-

vuto constatare che contro le rea-li esigenze dei cittadini vi è o vi so-no quelli che contrastano con o-gni mezzo il raggiungimento del-lo scopo.

La seconda ragione,di caratterepiù politico, è quella che si volevaevitare che l’elettorato moderatoche non si riconosceva nella listadi Simona Bellan, votasse il candi-dato del centrodestra. Infatti, sipuò stimare che almeno un terzodei voti della lista “Un ponte per ilfuturo di Rottofreno con Perotti”cioè circa 400 voti,provengono dauna base elettorale che sicura-mente mai sarebbe confluita sullalista Bellan, ma probabilmente a-vrebbe dirottato i voti su un’allean-za tra la sinistra riformista ed il cen-tro moderato.

Quanto avvenuto sta a dimo-strare che è errato ipotizzare chesommando i voti delle due liste,a-vrebbe vinto certamente il centro-sinistra, per cui non è necessarioscomodare gli insegnanti di mate-matica per capire la sconfitta delcentrosinistra a Rottofreno,quantoinvece occorre fare una analisi po-litica più ampia ed approfonditaper capire le cause che hanno pro-dotto la sconfitta, principalmentedel centrosinistra, più che della li-sta civica, date le premesse.

Una cosa va certamente detta: ilcentrosinistra,a nostro avviso,nonè riuscito a trovare un candidatoaccettabile dagli elettori, che han-no punito le lacerazioni interne; i-noltre rifiutando l’offerta della no-stra lista ha peggiorato ancora lasituazione.Le Primarie,in generalesono un buon strumento, ma nonsono la panacea per i mali internial centrosinistra, in particolare delPD.

Adesso le elezioni sono avvenu-te,bisogna guardare avanti e lavo-rare per creare condizioni nuove,permettere ai giovani che voglio-no seriamente impegnarsi di cre-scere per costruire una area demo-cratica in grado di affrontare leprossime competizioni.

Nel contempo il nostro gruppo,attraverso i consiglieri eletti di mi-noranza, opererà affinché il pro-gramma già proposto agli elettorisia il più possibile integrato conquello della maggioranza,in un cli-ma non di scontro a priori, ma diconfronto costruttivo fra le parti,nell’esclusivo interesse dei cittadi-ni del nostro Comune.

Giovanni PerottiCapo gruppo consiliare “ Un ponte

per il futuro di Rottofreno”Eugenio Gentile

già Capo gruppo consiliare“L’unione per Rottofreno con Maserati”

Il giornale delle opinioni

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Rottofreno, il centrosinistranon aveva il candidato giusto

Le analisiLibertà di pensiero

di PAOLO ZUCCHINI

uando c’è una crisi politi-ca, come quella che si è a-perta con le ultime tornate

elettorali, gli appuntamenti ritua-li dei Partiti hanno un valore alta-mente politico. È stato così ancheper l’annuale raduno l’annuale ra-duno leghista di Pontida. Umber-to Bossi ha dettato le sue condi-zioni al Governo.

Il messaggio chiave è: Senzariforme tutti a casa.

Una riforma costituzionale chedimezzi l numero dei Parlamenta-ri e superi il “Bicameralismo per-fetto” (due camere che si occupa-no delle stesse cose) e introduca il“Senato federale” deve essere ap-provata in consiglio dei Ministrientro due settimane e presentata

Qalle camere per la definitiva deli-berazione. Trattandosi di riformaCostituzionale i tempi previsti so-no quelli dettati dall’art. 138 dellaCostituzione e quindi 18-20 mesi,fermo restando che duri il Gover-no.

È sul lato economico che Bossipicchia di più.Ieri Calderoli, il mini-stro della semplificazione, avevaannunciato di unirsi a CIGL,CISL eUIL in caso di Sciopero generale.Oggi Bossi e Maroni dicono che icomuni virtuosi (tra cui anche Pia-cenza) devono poter spendere isoldi che hanno da parte e che so-no bloccati da Tremonti.

Una prima risposta è arrivata daTremonti che ha ammesso che,per far fronte agli impegni euro-pei di pareggio di bilancio nel2014, la manovra 2012 dovrà es-

sere di 40 miliardi di euro (circa80.000 miliardi delle vecchie lire).

Maroni che di solito non fa sba-vature,oggi si è lasciato andare aduna frase sulla magistratura chesarebbe tutta dalla patte dei clan-destini. È chiaro che è il tentativodi riavvicinarsi alla base del parti-to, ma non mi sembra che un mi-nistro importante come lui nondebba lasciarsi andare a battutecome quella.

Il problema per la Lega è direche la crisi di Governo e il conse-guente voto anticipato non è col-pa loro ma è colpa di Berlusconi eTremonti i due uomini che hannocreduto più di tutti all’alleanzacon la Lega.

Quindi è stata reiterata la richie-sta del trasferimento al nord deiministeri ed una riduzione della

pressione fiscale generale dacompensare con risparmi di spesache lasciano il tempo che trovano.

Sanno, Bossi, Maroni e Caldero-li,che le richieste non possono es-sere soddisfatte.

Lo fanno per buttare la palla incampo avverso (PDL) e dare la re-sponsabilità della fine dell’era Ber-lusconi allo stesso leader del PDL.

Che cosa ci insegna Pontida

La Lega e le colpe delle batoste

e Umberto, lo squalo, haimpostato la propria suc-cessione dinastica nella

persona del principe-trota, il qua-le ha già un nome evocativo:Ren-zo. Quando salirà al trono si chia-merà Re Enzo e,come il padre,stu-pirà il mondo.

Essedi

R

PUNTURA DI SPILLO

Stupirà il mondo

sponsabili e con spirito critico, ca-paci di autonoma riflessione, dicittadinanza attiva, di trasformarele virtù etiche in virtù politiche epromuovere dal basso la crescitadel territorio per farlo volare alto.Come il gabbiano del nostro sim-bolo, che sa che per volare alto oc-corre andare controvento”. Le no-stre parole di allora sembrano es-sere state ascoltate. Dopo le tantemanifestazioni di piazza, le prote-ste inascoltate, i cittadini si sonoassunti con una partecipazionestraordinaria la responsabilità discegliere, di decidere del loro fu-turo sia in occasione delle recentiamministrative che della consul-tazione referendaria. Scelte chehanno segnato la duplice sconfit-ta del governo, sia sul piano poli-tico che nel merito di leggi che a-veva proposto e difeso tenace-mente. Ma soprattutto, con unaforte affermazione di autonomia,rotto l’incantesimo di una politicache imprigionava le coscienze deicittadini. Una vicenda per molti a-spetti entusiasmante nella qualel’Italia dei Valori, che pure qualchemerito potrebbe rivendicare, hasvolto la funzione del pendolo, o-scillando tra organizzazione e pre-senza sulla rete, dalle piazze alle I-stituzioni, tra l’essere partito edessere movimento, tra essere op-posizione e forza di governo neiterritori, offrendosi sempre comestrumento di impegno per la so-cietà civile. Consapevole tuttaviache quello di oggi è il traguardo diuna tappa e che il percorso è an-cora lungo. Per cui occorre conti-nuare ad essere forza di opposi-zione e al tempo stesso presentar-si credibilmente come forza di go-verno a livello nazionale. Italia deiValori continuerà perciò a soste-nere la mobilitazione in atto insie-me con forze politiche, cittadini li-beri e movimenti, per dare un pro-getto di futuro e di governo diver-so e migliore all’Italia.

Segreteria provincialeItalia dei Valori

Piacenza

LIBERTÀMartedì 21 giugno 2011 53

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27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà AGENZIE

EUROPA-REGIONI: AMMINISTRATORI LOCALI IDV A BRUXELLESRINALDI, E’ NECESSARIO PORTARE PIU’ EUROPA IN ITALIA (ANSA) - BRUXELLES, 20 GIU - ‘’Il piu’ grande obiettivo dellamia attivita’ parlamentare e’ di portare piu’ Europa in Italia eaiutare gli amministratori a prendere consapevolezza delleistituzioni europee affinche’ si radichi presto, anche nelnostro paese, una cultura di programmazione e non si perdanopiu’ quelle miriadi opportunita’ che l’Europa offre’’: losottolinea Niccolo’ Rinaldi, capodelegazione di Italia deiValori al Parlamento europeo che ospitera’ domani e dopodomanial Parlamento ruropeo di Bruxelles un gruppo di 50amministratori di Italia dei Valori delle regioni Lazio, Marche,Umbria e Toscana per il terzo incontro ‘’Cittadini d’Europa’’. L’appuntamento, promosso dall’eurodeputato, nasce per aprirele porte delle istituzioni e far scoprire l’Europa ai dirigentidel partito. Gli amministratori visiteranno il Parlamento edincontreranno i rappresentati delle loro regioni presso l’UnioneEuropea, il dottor Marcello Roma, referente della Commissionecompetente per i fondi strutturali e la dott.ssa JohannaLindblom del Comitato delle Regioni. ‘’L’evento e’ un’occasione unica per fare rete - spiegaRinaldi - condivideremo i migliori risultati regionali, neltentativo di stimolare la necessita’ di ‘’fare squadra’’ peraffrontare le sfide della crisi economica in un mondoglobalizzato e in un’Europa, sempre piu’ grande, in cui sara’sempre piu’ difficile ricevere risorse’’. ‘’Sono felice di ospitare gli amministratori - concludeRinaldi - perche’ so per certo che cercheremo di cambiare passoe di ridurre quello scarto culturale che ha reso l’Italiafanalino di coda dell’Unione’’. (ANSA).

(ER) COMUNE BOLOGNA. GRILLINI: IDV NON INVITATA AL CASSERO“A INCONTRO CON MEROLA TUTTI I CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA”

(DIRE) Bologna, 20 giu. - All’incontro del sindaco di BolognaVirginio Merola alla sede Arcigay del Cassero erano “presenti icapigruppo della maggioranza tranne l’Idv che non e’ statainvitata”. Lo precisa in un post sul suo profilo Facebook FrancoGrillini, fondatore di Arcigay e consigliere regionaledipietrista.

(ER) AUTODROMO IMOLA. COMMISSIONE NON AL CIRCUITO MA A P.MALVEZZILEPORATI ATTACCA: DIETRO I PRIVATI C’E’ LIGRESTI?

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AGENZIE

(DIRE) Bologna, 20 giu. - La commissione Turismo della Provinciadi Bologna fa un passo indietro: il presidente Paolo Nanni (Idv),infatti, proporra’ di svolgere la seduta sull’Autodromo di Imolanon piu’ al circuito ma semplicemente a Palazzo Malvezzi, doveverranno invitati i vertici dell’Autodromo ed il Comune di Imola.áááLa data individuata per la visita al circuito era il 24 giugnoma, vista la concomitanza con i preparativi del Sonispherefestival, dal Comune imolese era arrivato un diniego. Il sindacoDaniele Manca, nell’occasione, non aveva nascosto una certairritazione per le modalita’ con cui si stava istruendo l’iterper la convocazione della commissione. “Condivido quanto ha dettoManca- spiega oggi Nanni- sul fatto che le commissioni si debbanosvolgere nelle sedi opportune, quindi proporro’ che ladiscussione si svolga a Palazzo Malvezzi, si puo’ fare benissimoqui”. Per quanto riguarda i tempi, aggiunge Nanni, a questo puntosi dovra’ aspettare settembre. Dell’Autodromo imolese, intanto, si e’ parlato oggi inConsiglio provinciale grazie ad un’interrogazione rivolta daGiovanni Leporati (Pdl) alla presidente della Provincia, BeatriceDraghetti, per sapere se e’ vero che il fondo lussemburghese chesta dietro a Motorsport Eventi (socio privato di minoranzadell’Autodromo) ha sede “nella stessa via e allo stesso numerocivico” di una fiduciaria che fa capo all’imprenditore SalvatoreLigresti. “La Provincia non ha alcuna connessione azionariadiretta con le societa’” in questione, risponde Draghetti, quindi“non saprei a che titolo potrei o dovrei ricercare leinformazioni richieste”. Affilata la replica di Leporati: sel’intreccio societario in questione “fosse stato meno contiguo aduna certa area, Draghetti sarebbe stata certamente piu’esaustiva”.

(ER) COMUNE BOLOGNA. COPPIE DI FATTO,IDV: BENE DIETROFRONT MEROLA

(DIRE) Bologna, 20 giu. - “Questo e’ il Merola che conosco”.Cosi’ Paolo Nanni, capogruppo dell’Idv alla Provincia di Bologna,che parla di un “dietrofront” da parte del sindaco VirginioMerola sulle coppie di fatto. “Mi fa piacere che il sindaco abbiaspazzato via, senza se e senza ma- scrive il dipietrista in unanota- ogni dubbio sulle sue recenti affermazioni che,inerentemente all’accesso al welfare, parevano voler penalizzarele coppie di fatto, sia etero che omosessuali o semplicementeconviventi, rispetto agli sposati”.

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AGENZIE

Per Nanni le famiglie, che ci sia o meno il “pezzo di carta”,non devono essere “discriminate” nell’accesso al welfare. Delresto e’ questa “l’essenza dei cosiddetti ‘Dicoall’emiliano-romagnola’ che da consigliere regionale votai-ricorda Nanni- dopo quasi un intero mandato di lotta su un temache non e’ solo etico, ma che ha un’essenza anche e grandementepolitica”.

SICILIA: GIAMBRONE (IDV), PD IN GRANDE CONFUSIONECOORDINATORE PARTITO, ALLEANZA SIA ALTERNATIVA A LOMBARDO (ANSA) - PALERMO, 20 GIU - ‘’Basta, il Pd e’ in grandeconfusione. Recuperi i comportamenti incomprensibili, tolga ilsostegno al governo e insieme a noi costruisca l’alternativa aRaffaele Lombardo, che e’ uguale a Gianfranco Micciche’, a DiegoCammarata e tenti altri’’. Cosi’ il coordinatore dell’Idv inSicilia, senatore Fabio Giambrone, all’indomani dell’assemblearegionale del Pd che ha dato mandato al segretario Giuseppe Lupodi aprire il confronto sulle future alleanze. ‘’Noi - aggiunge - siamo per costruire la coalizione delcentrosinistra con Pd, Sel e Fed e allargando a movimenti,associazioni, societa’ civile. Al primo punto poniamo leprimarie, alle quali non rinunceremo’’. (ANSA).

(ER) COMUNE BOLOGNA. GRILLINI: BUONO L’ULTIMO MEROLA, ORA UNIONISU FB 50 FIRME GLBT CONTRO IL SINDACO: “OFFESI DA SUE PAROLE”

(DIRE) Bologna, 20 giu. - Pur rimanendo seccato per non esserestato invitato all’incontro che questa mattina si e’ svolto alCassero tra il sindaco di Bologna Virginio Merola e i capigruppodella maggioranza, il presidente emerito dell’Arcigay econsigliere regionale Idv Franco Grillini apprezza leprecisazioni arrivate oggi dal primo cittadino sul tema dellafamiglia e delle coppie di fatto. “Buona l’ultima” manda a direGrillini in una nota, augurandosi che con oggi “si ponga laparola fine ad una discussione pressoche’ incomprensibile con inormali strumenti della ratio e della politica”. Con l’occasione,il consigliere dell’Idv rilancia il “certificato di unioneaffettiva”, che venne approvato dalla Giunta del Comune diBologna nel 1999 e da allora “langue pressoche’ inapplicato”.Grillini, in attesa che la Regione e le Camere discutano laproposta di legge sui Pacs (di cui e’ primo firmatario) e prendacorpo una riforma del diritto di famiglia, chiede a Palazzod’Accursio di ripescare il certificato e di “riempirlo dicontenuti concreti”.

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AGENZIE

In ogni caso, avverte Grillni, in autunno a Bologna arrivera’una grande novita’ in questo campo: aprira’ infatti sotto le DueTorri la sede nazionale di Linfa, Lega italiana nuove famiglie.“Invitiamo fin d’ora il sindaco alla inaugurazione” scriveGrillini nella nota, ricordando che “a Bologna le famigliericostruite sono oltre il 20%, i nuclei monoparentali sono oltre50.000 e le persone che vivono in una famiglia tradizionale sonolargamente sotto il 50%”. Intanto, l’incontro di questa mattina non ha quietato deltutto il mondo omosessuale bolognese: su Facebook, infatti,continuano ad aggiungersi firme in coda alla lettera apertainviata sabato pomeriggio a Merola da “un gruppo di persone gay elesbiche” che si sono sentite profondamente “offese” dalle paroledel sindaco sulle coppie sposate. (SEGUE)

(ER) ACQUA PIACENZA. IDV: TRESPIDI SOLLECITI ATO A CALARE TARIFFA

(DIRE) Piacenza, 20 giu. - Il presidente della Provincia diPiacenza “solleciti tramite tutte le forze consentite l’Ato perridurre la tariffa dell’acqua”. E’ il contenuto della mozione delcapogruppo dell’Idv in consiglio provinciale, Samuele Raggi, checerca di impegnare l’amministrazione provinciale guidata daMassimo Trespidi ad “eliminare la remunerazione del capitaleinvestito a partire dal giorno di pubblicazione dei risultatiufficiali dei referendum sulla gazzetta ufficiale”. Forte della vittoria referendaria sull’acqua pubblica, l’Idvora punta all’eliminazione della remunerazione del capitaleinvestito sul servizio idrico integrato “cosi’ da avere acquapubblica e bollette meno care”. E lo fa con una mozione inconsiglio provinciale citando parte del Decreto Legislativo n.152 del 3 Aprile 2006 che definisce il termine di tariffa: “Latariffa costituisce il corrispettivo del servizio idricointegrato ed e’ determinata tenendo conto della qualita’ dellarisorsa idrica e del servizio fornito, delle opere e degliadeguamenti necessari, dell’entita’ dei costi di gestione delleopere, e dei costi di gestione delle aree di salvaguardia,nonche’ di una quota parte dei costi di funzionamentodell’Autorita’ d’ambito, in modo che sia assicurata la coperturaintegrale dei costi di investimento e di esercizio secondo ilprincipio del recupero dei costi e secondo il principio chiinquina paga. Tutte le quote della tariffa del servizio idricointegrato hanno natura di corrispettivo”. Secondo il dipietrista,con l’eliminazione della remunerazione del capitale investito “si

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permetterebbe ai cittadini di risparmiare il 7% nella bollettadell’acqua”.