rassegna del 15-06-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 12 FERRARA________________________________________pag. 13 - 14 REGGIO E._______________________________________pag. 15 - 21 RAVENNA_______________________________________pag. 22 - 28 RIMINI___________________________________________pag. 29 - 38 PIACENZA______________________________________pag. 39 - 44 MODENA________________________________________pag. 45 - 48 AGENZIE________________________________________pag. 49 - 52 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 15-06-2011

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rassegna del 15-06-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 12

FERRARA________________________________________pag. 13 - 14

REGGIO E._______________________________________pag. 15 - 21

RAVENNA_______________________________________pag. 22 - 28

RIMINI___________________________________________pag. 29 - 38

PIACENZA______________________________________pag. 39 - 44

MODENA________________________________________pag. 45 - 48

AGENZIE________________________________________pag. 49 - 52

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 15-06-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

2 Primo Piano Martedì 14 Giugno 2011 Corriere di BolognaBO

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Bologna non è stata la cittàitaliana dove si è votato dipiù (in Regione ha fatto me-glio Reggio Emilia e tra i capo-luoghi Firenze) ma ci è man-cato davvero poco. Al referen-dum è andato a votare il64,9% dei cittadini, un datosensibilmente più alto dellamedia nazionale, visto chenel Paese si è recato alle urneil 57%. Non ci sono state diffe-renze enormi tra i quattroquesiti: leggermente menovotato, ma stiamo parlandodi decimali, il quesito sul nu-cleare. Ancora più alta è statal’affluenza nel territorio pro-vinciale dove si è superato il66,5% dei votanti, mentre ildato regionale si è attestatointorno al 64%. Percentualiquasi bulgare nel comune di

Castel Maggiore dove ha vota-to il 74,5%. Affluenza altissi-ma in tutti i quartieri cittadi-ni. L’unico ad essere stato sot-to il 60% è stato il Santo Stefa-no dove è andato a votare il57% (alle amministrative siera imposto il centrodestra),mentre il record di affluenzaè stato fatto registrare dalquartiere Borgo Panigale do-ve si è sfiorato il 70% (69,8%).Sui risultati non c’è stata

partita. I «sì» si sono impostiall’incirca con il 95% e se si vo-gliono andare a cercare diffe-renze tra i quesiti bisogna ac-contentarsi di guardare dav-vero alle virgole. Quello cheha ricevuto più voti affermati-vi è stato il referendum sul le-g i t t imo imped imen t o(95,97%) mentre quello conmeno voti favorevoli è statoquello sul nucleare (95,03%).Il referendum ha due chia-

vi di lettura e in entrambe Bo-

logna è stata come al solito inprima linea. Da un lato il votoè stato l’espressione di unavastissima mobilitazione po-polare che ha trovato nei co-mitati e nella rete due pilastrifondamentali. Dall’altro laconsultazione aveva ancheuna valenza politica e servi-va, senza tanti giri di parole,a dare una spallata al gover-no. Ecco perché appena sonoarrivati i dati che confermava-no il raggiungimento del quo-rum nazionale e i risultati al-tissimi di Bologna e dell’Emi-lia-Romagna sono arrivateanche le dichiarazioni di vitto-ria dei leader del centrosini-stra. «È l’Italia che vuole cam-biare— ha detto il governato-re Vasco Errani— ed è un bel-lissimo risultato in cui spiccala straordinaria affluenza del-l’Emilia-Romagna».Difficile capire se ci saran-

no conseguenze politiche an-che a livello locale. Il centro-destra si era già affondato dasolo alle elezioni comunali enel centrosinistra anche sechiaramente non tutti hannoinvestito allo stesso modosul raggiungimento del quo-rum, è facile pensare che con-tinuerà la luna di miele e cheche nessuno rivendicheràmeriti particolari.A festeggiare in piazza con

il popolo del centrosinistra ciè andato anche il sindacoVirginio Merola. «Si tratta— ha detto — di un ottimorisultato per la democrazianel nostro paese che dimo-stra, ancora una volta, che ibolognesi partecipano. Sia-mo gente di quorum a tuttigli effetti». E infine: «Abbia-mo imposto alla discussio-ne in questo paese il concet-to di bene comune sia perl’acqua che per l’energia cheper il rispetto della legge.Ora occorre trovare risposteistituzionali e di governo an-che nella vita amministrativadelle nostre città».

O. [email protected]

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Grande vittoriadegli ecologisti:adesso ci vuoleuna rivoluzione

anche dentroHera, mostro

senza testa chefagocita le

piccole impresedel territorio

In un Paesenormale dopoquesto risultatoil governo sidimetterebbe:non credoaccardà, masarà un inutileaccanimentoterapeutico

Davanti al Nettuno Il comitato per l’acqua: «Ci piace pensare che il professore sarebbe stato qui con noi»

In piazza sotto la pioggia:una festa con dedica a Celli

Bernardini

Tutto è benequel chefinisce beneCon ilrisultatodi questoreferendumsi rispettala volontàpopolare

Donini

Nel Paeseè in atto

un vero e propriomovimento

insurrezionalepacifico e

democraticoNon si disperda

questopatrimonio

Bortolini Venturi

La città è terza in Italia dietro Reggio Emilia e Firenze. Borgo Panigale sfiora il 70%In provincia superato il 66,5%, Emilia-Romagna al 64%. Errani: «Bellissimo segnale»

«È una bellissima giornata anche sepiove, l’acqua è un bene comune an-che per la pioggia». Facile per il sinda-co Virginio Merola strappare la risataal popolo che festeggia in piazza Nettu-no per la vittoria referendaria. Ombrel-li di tutte le tinte colorano un tardo po-meriggio di entusiasmo collettivo. Pec-cato che manchi la folla, in piazza Net-tuno, scoraggiata forse dall’acqua bat-tente. I comitati invece ci sono tutti,pronti al brindisi con bicchieri di spu-mante. Attacca Alessandro Bernardidel comitato referendario 2 Sì per l’ac-qua, che ricorda l’entomologo ed eco-logista Giorgio Celli, scomparso alcu-ni giorni fa, «era un ambientalista cheamava la natura — dice dal palco im-provvisato sui gradini di Palazzo ReEnzo —, ci piace pensare che sarebbestato qui con noi». Poi tutti gli altrirappresentanti dei comitati, compresigli studenti di Battiquorum, a rivendi-care l’inatteso risultato. E DomenicoMucignat del Tpo che passa la parola aMerola chiedendogli di rispettare laparola degli elettori. «Lo farò», assicu-ra il sindaco.Non potevanomancare ambientali-

sti della prima ora. Come gli ex VerdiSilvia Zamboni e Filippo Boriani. Pre-sente tutto lo stato maggiore del Pd,dal segretario regionale Stefano Bo-naccini a quello bolognese RaffaeleDonini, dai capogruppo in Comune eRegione (Sergio Lo Giudice e MarcoMonari) a Francesca Puglisi della se-greteria nazionale. Sotto l’ombrello ilgovernatore Vasco Errani, così comeil deputato Salvatore Vassallo. E anco-ra mister preferenzeMaurizio Ceveni-ni, il segretario della Cisl AlessandroAlberani, gli assessori Riccardo Mala-goli e Nadia Monti, Gian Guido Naldidi Sel, l’Idv Franco Grillini, Stefano Bo-naga, Gianni Sofri. L’ex assessore edex sovrintendente Felicia Bottino è

pronta ad aprire casa sua, sui colli, do-menica prossima per «una festa allevittorie di Milano, Napoli, Bologna edei referendum».A parte il sindaco nessuno ha parla-

to in piazza Nettuno, lasciando il pro-scenio ai referendari. Fittissime però,nel pomeriggio, le reazioni. «È l’Italiache vuole cambiare», commenta il go-

vernatore Errani. Per Donini è «in at-to nel Paese un vero e proprio senti-mento insurrezionale pacifico e demo-cratico nei confronti del governo Ber-lusconi, non si disperda ora questo pa-trimonio straordinario di partecipa-zione». Analogo il commento di Bo-naccini sul «risultato straordinario».Sorridente e soddisfatto Alberani che

al contrario del suo sindacato a livellonazionale ha sostenuto i quattro sì eche sul ruolo di Hera dice «bisognaaprire una riflessione importante».«Mentre il premier Berlusconi andavaal mare, la maggioranza dei cittadiniitaliani ha invece scelto di recarsi alleurne per votare», dichiara Monari. En-tusiasta Filippo Bortolini, presidentedei Verdi di Bologna, «una grande vit-toria degli ecologisti — dice —, vo-gliamo assistere a un vera rivoluzioneanche dentro Hera che non può più es-sere unmostro senza testa che fagoci-ta piccole imprese e non da servizi diqualità al territorio». Per il capogrup-po di viale Aldo Moro del Movimento5 stelle, Andrea Defranceschi, «lamas-siccia partecipazione al referendum èuna splendida notizia per tutta l’Ita-lia», mentre per la capogruppo Idv Lia-na Barbati «hanno vinto gli italiani eil risultato è sotto gli occhi di tutti».Anche la Federazione della sinistraparla di una «grande giornata di festaper la democrazia e per chi vuole unPaese diverso».

Soddisfatto Giacomo Venturi, vice-presidente della Provincia, «la maggio-ranza assoluta degli italiani si è espres-sa contro il Governo e le sue leggi, inun Paese normale dopo questo risulta-to il Governo si dimetterebbe, non cre-do succederà, ma sarà un inutile acca-nimento terapeutico». Per l’ex segreta-rio Pd Andrea De Maria «è un’altra bel-lissima giornata per l’Italia, chi ha vota-to ha scelto di scommettere sulla de-mocrazia e sulla partecipazione». PerVittorio Prodi, europarlamentare delPd, «si apre una nuova stagione in cui icittadini decidono del futuro del loroPaese responsabilmente, per la primavolta dopo 16 anni». Per il sindaco diSan Lazzaro Marco Macciantelli «il no-stro territorio tutto, ancora una volta,ha saputo dare un contributo determi-nante, ponendosi alla guida di questoprocesso, del tutto nuovo». «Tutto be-ne quel che finisce bene», commentainfine il leghista Manes Bernardini cheaveva annunciato il sì ai quesiti sull’ac-qua e sul nucleare.

Marina [email protected]

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Lottae governo

CarroccioManes

Bernardiniè capogruppo

in Comune

Referendum I risultati

ProvinciaGiacomo

Venturi è ilvice di Palazzo

Malvezzi

I quesiti

Referendum, Bologna vola al 65%Merola: «Siamo gente di quorum»

DemocraticiRaffaele Doniniè il segretariobolognesedel Pd

VerdiFilippoBortoliniè il presidentedi Bologna

A quello sul legittimoimpedimento la quotamaggiore di sì (96%)Circa un punto in menoper l’addio al nucleare

Nel tondo ilsindaco Virginio

Merola reggel’ombrello a

Domenico «Meco»Mucignat del Tpo. Ilprimo cittadino eraieri pomeriggio alle

18 in piazzaNettuno assiemead alcuni dei suoi

assessori e aivertici del Pd

(Raffaele Donini,Stefano Bonaccini),

al governatoreVasco Errani, alvicepresidente

della Provincia e adalcune decine di

persone: la pioggiaha limitato un po’ laquantità di gente.Nella foto grande

tre attiviste.

ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLII.R.C.C.S. BOLOGNA

E’ stata indetta una procedura aperta per l’in-dividuazione di un Istituto di credito con ilquale stipulare un mutuo ventennale di€.7.000.000,00 a tasso variabile. Il bando in-tegrale sarà pubblicato sulla G.U.R.I. ed èstato inviato all’ufficio delle pubblicazioni uf-ficiali delle Comunità Europee in data09.06.2011. Per il bando integrale: www.ior.it,per informazioni telefonare al Servizio diApprovvigionamento - tel. 051/6366711.

IL DIRETTORE GENERALE(Dott.Giovanni Baldi)

A.S.P. Comuni Modenesi Area NordEstratto del bando di gara relativo alla pro-cedura aperta per l’affidamento del servi-zio di ristorazione a favore di parte dellestrutture semiresidenziali e servizi domici-liari A.S.P., per n. 3 anni, periodo01/10/2011–30/09/2014 – CIG265159014A. Procedura di aggiudicazio-ne: procedura aperta ai sensi degli artt. 55e 56 del D.Lgs. 163/2006. Criterio diaggiudicazione: offerta economicamentepiù vantaggiosa, ai sensi dell’art. 83 delD.Lgs. 163/06. Termine ultimo per la rice-zione delle offerte: ore 13,00 del29/07/2011.Indirizzo di ricezione delle offerte: A.S.P.Comuni Modenesi Area Nord – Via Rotta,3093, 41038 San Felice sul Panaro (MO).Data della gara: 01/08/2011 alle ore 9,00presso la sede amministrativa di A.S.P.,Via Rotta, 3093, 41038 San Felice s/P(MO).Tutta la documentazione di gara è disponi-bile sul sito internet www.aspareanord.it.Per informazioni sulla procedura: CarlaVignali, tel. 0535/82688 - 02.Il Direttore Generale D.ssa Loreta Gigante

Ogni settimana in edicola

Codice cliente: 211252

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•• 4 BOLOGNAPRIMOPIANO MARTEDÌ 14 GIUGNO 2011

““VIRGINIOMEROLA«ABBIAMO IMPOSTO ILCONCETTODIBENECOMUNE. SIAMOGENTEDIQUORUMATUTTI GLI EFFETTI»

ALBERTO VECCHI«SENZAUNAMANOVRAPER I CETIMEDI E LE IMPRESEÈMEGLIOSTACCARELASPINA»

«C’ÈNELPAESEUNSENTIMENTOINSURREZIONALEPACIFICOCONTRO IL GOVERNOBERLUSCONI»“

RAFFAELEDONINI

I QUATTROSÌ

«Adessoall’internodiHeraserveReferendum, le reazioni. I Verdi: «S’impone una svolta per la green economy».

LOSCONTROPOLITICO

PER BOLOGNA c’è stato solo ilsecondo posto, ma un secondo po-sto quanto mai gradito dai sosteni-tori del referendum e dalle forze po-litiche che governano il Comune.Con il 66,5 per cento dei votanti, in-fatti, Bologna è stata la seconda pro-vincia italiana per affluenza alle ur-ne, dietro alla sola Reggio Emilia,che ha segnato un 68,4 per cento.Sull’onda del doppio obiettivo rag-giunto (quorum e vittoria del sì), ie-ri hanno festeggiato in tanti.

«È UN GIORNO, questo, che ri-corderemo, hanno vinto i cittadini— commenta Davide Ferrari,dell’esecutivo del Pd bolognese —.Ci si può impegnare per un’Italiapiù libera». Secondo Filippo Borto-lini, presidente dei Verdi bologne-si, sono inevitabili le ricadute delreferendum su Hera. «Ora voglia-mo assistere a una vera rivoluzioneanche dentro Hera, che non puòpiù essere un mostro senza testache fagocita piccole imprese e nondà servizi di qualità al territorio»,sottolinea Bortolini. Che insiste:«Bisogna ridisegnare questa gran-de impresa, che è ancora di proprie-tà pubblica, per farla diventareun’azienda leader nel settore dellagreen economy».

CHE qualcosa cambi nella condu-zione di Hera se lo augurano in

molti di quelli che festeggiano inpiazza. «E’ una vittoria molto bella— sottolinea Andrea Caselli, por-tavoce del comitato per due sìsull’acqua —. Gli effetti sul siste-ma territoriale sono molto forti,ma di certo questi referendum co-stringono a cambiare radicalmenteil finanziamento del sistema idri-co». Fino a oggi per soggetti comeHera si trattava di «reperire risorsesui mercati finanziari privati», sot-tolinea ancora Caselli, con un’espo-sizione che «avrebbe portato inevi-tabilmente a una privatizzazionedi Hera anche senza il decreto Ron-

chi». «Va cambiato — continual’esponente del comitato — il siste-ma tornando ai meccanismi dellafinanza pubblica e finanziando gliinvestimenti con la fiscalità genera-le».

TRA gli altri membri del comita-to, non manca chi dedica l’esito delreferendum all’assessore all’am-biente della Provincia, EmanueleBurgin, che nei giorni scorsi avevaespresso perplessità sul votare sì ad

entrambi i quesiti sull’acqua. Sod-disfatto Giacomo Venturi, vicepre-sidente della Provincia: «La mag-gioranza assoluta degli italiani si èespressa contro il governo e le sueleggi. In un Paese normale dopoquesto risultato il governo si di-metterebbe. Non credo succe-derà, ma sarà un inutile acca-nimento terapeutico».

VOCE critica, ma non trop-po, quella di Paolo Nanni,dell’Idv, secondo il quale «idipietristi ai referendum cihanno creduto sin dall’ini-zio. Gli altri ci hanno segui-to, ma dopo un bel po’». Ma-nes Bernardini, della LegaNord, ha votato tre sì e un no,sul legittimo impedimento, «per-ché la Lega aveva lasciato i suoi li-beri di fare come preferivano. Laforte affluenza a Bologna dimostrache la città è politicamente moltoattiva. È uno stimolo importanteanche per noi che facciamo opposi-zione». Per Galeazzo Bignami, delPdl, «non bisogna mai avere pauradi quello che dicono gli elettori. Sequesta è la loro volontà, bisogna te-nerne conto nell’azione politica».Il compagno di partito AlbertoVecchi è più critico: «Se non co-minciamo la fase due, cioè una ma-novra economica che venga incon-tro ai ceti medi oramai allo stremo

e porti delle risorse per le imprese,è meglio staccare la spina». Per Vec-chi «la riforma fiscale è imprescin-dibile e il patto di stabilità va toltoai Comuni virtuosi». RobertoFlaiani, del Fli, che ha invitato i so-stenitori a votare, parla di «un’altraoccasione perduta per tutto il cen-trodestra di dimostrare di non ave-re perso il contatto con gli eletto-ri».

I RISULTATI definitivi sull’af-fluenza a Bologna dicono 64,93%per i due quesiti sull’acqua, 65,67%per quello sul nucleare e 64,92%sul legittimo impedimento. Leg-germente superiore l’affluenza a li-vello provinciale: 66,57% per i duequesiti sull’acqua, 66,85% sul nu-cleare e 66,57% per il legittimo im-pedimento.

unarivoluzione»Bignami (Pdl): «Non temere gli elettori»

di LUCA ORSI

IL TOTONOMI non lo ap-passiona. Luigi Marino, pre-sidente di Confcooperative,in vista dei rinnovi dei verti-ci di Aeroporto e Fiera — il22 e 23 luglio si nomineran-no i successori di Giuseppi-na Gualtieri alla presidenzadel ‘Marconi’ e di Fabio Ro-versi Monaco a quelladell’Expo — traccia alcunelinee di fondo che, a suo pa-rere, dovranno guidare lescelte dei soci. In estremasintesi: non bastano i buonibilanci.

Aeroporto e Fiera pre-sentano conti a posto.

«I bilanci sociali hanno mol-te sfaccettature, vanno letticon molta attenzione».

Sulla carta, sono positi-vi. Non era scontato.

«In politica si dice: quello èbravo perché è onesto. Beh,ci mancherebbe il contra-rio. È un prerequisito. Cosìcome dire: quel presidenteè bravo perché chiude conun buon bilancio. È un pre-requisito, non un requisi-to».

Non bastano i numeri?«No, perché avere un otti-mo risultato non significaavere risolto i problemi».

Dunque?«Un azionista che sceglie ilmanager non guarda solo alrisultato ottenuto. Cercaidee sul futuro, prospettiva,strategia, lucidità, capacitàdi governance... Fattori spes-so non codificabili con una

cifra».Lapoliticavorrà influen-zare le nomine.

«Nessuno scandalo se in am-bienti politici ed economicisi discute di quale potrebbeessere la soluzione miglioreper la governance di Fiera eAeroporto. Si fa in tutto ilmondo. Purché...».

Purché?«Purché il merito, le idee, le

capacità professionali prece-dano l’appartenenza».

Non sempre è stato co-sì.

«Nel passato, con molta abi-lità, ci sono state presentatecome esperti delle patacchetaroccate dalla politica».

Qualche nome?«...».

Il Comune ha molta vo-ce in capitolo. Che cosasiaspettadalnuovosin-daco?

«Che rompa con le tradizio-ni, che non minimizzi il suoruolo in questi enti, ancherispetto alla Regione. E chele scelte vengano fatte —pur con le dovute autono-mia e indipendenza — inun contesto di coesione, sen-titi gli azionisti, le forze eco-nomiche e sociali della cit-tà».

Il sindaco Merola nomi-neràuncomitatodi sag-gi per un parere consul-tivo sulle candidaturein campo. Che ne pen-sa?

«Io, da sindaco, non lo avreifatto».

Perché?«Ci sono responsabilità pro-prie. Merola ha tutte le carat-teristiche, con il suo passo,per fare le scelte giuste. Poisenta chi vuole sentire. Maistituzionalizzare un comita-to mi sembra più una mossaper il pubblico. Ciò che con-ta soltanto, alla fine, sono lescelte che farà».

NON SI SENTE da rottamare. FabioGaragnani, 59 anni, deputato e coordi-natore cittadino del Pdl, ha «ancoraqualcosa da dare alla città e al partito».Condivide «l’indiscutibile esigenza dicambiamento» lanciata dall’ala giovanedel partito — gli under 40 Galeazzo Bi-gnami e Marco Lisei in testa —, mamette alcuni puntini sulle i. Speciesull’invito a dialogare con ambienti vici-ni alla sinistra, dalle Arci alle Coop. «So-no intransigente su un punto — avver-te Garagnani, un lungo passato nellaDc, poi in Forza Italia —: non dobbia-mo equivocare l’apertura a certi mondicon un cedimento di linea politica». IlPdl «deve ribadire con fermezza l’alter-nativa alla sinistra». Una sinistra «cheanche per le elezioni comunali e i refe-rendum si conferma ideologica».

NIENTE equivoci, dunque, ammoni-sce Garagnani. Perché fra il Pdl e la sini-stra «c’è una differenza profonda di con-tenuti, merito e valori». Su questo, il de-

putato bacchetta anche molte cate-gorie, «da ultima Confartigiana-to», che «mancano di denunciarequanti problemi di Bologna sianoda mettere a carico del centrosini-

stra». Bene, dunque, per Garagna-ni, l’appello al cambiamento dellenuove leve del partito (sia pure«con molte perplessità sulle prima-rie» per scegliere candidati e parla-mentari). Ma il futuro del Pdl, so-stiene il deputato — prendendo at-to che «la fusione a freddo tra An eFI non ha dato i risultati sperati»—, sta più che mai «nella sua preci-

sa collocazione nel Ppe», il Partitopopolare europeo. E nel rivendica-re, «con forza, delle nostre radicicattolico-liberali e riformiste». Pervoltare pagina, commenta Gara-gnani, «non bastano le gambe deigiovani: servono idee». E sapere fa-re chiarezza «sui contenuti:sussidiarietà, difesa dell’identità,politiche dell’integrazione, plurali-smo educativo; libertà d’impresa eattenzione alle piccole e medie im-prese». Su tutto questo, avverte Ga-ragnani, «il partito deve discute-re». Perché «ogni proposta innova-tiva è destinata a naufragare semancano precisi presupposti econtenuti etici e ideali».

IL PDL, intanto, si spacca sullapresidenza della commissione Af-fari istituzionali, in Comune. Ilgruppo ha votato Valentina Castal-dini, ma si è frantumato: tre sì, unno, due astenuti. E domani, in con-

siglio, potrebbe mancarle il votodi Lorenzo Tomassini, che le haconteso fino all’ultimo la prima ca-rica dell’opposizione. Durante lariunione, parole grosse. Tomassi-ni all’uscita: «Abbiamo princìpiforti e un grande futuro davanti:Bignami (numero due cittadino;ndr) ha scoperto le primarie al con-trario: dare il massimo di cariche achi ha meno consenso e lavora me-no». Ora, al Santo Stefano, i consi-glieri vicini a Tomassini potrebbe-ro non votare Ilaria Giorgetti allapresidenza. «Tutti i nostri consi-glieri di Quartiere hanno votato afavore», precisa Garagnani. Tuttitranne Giuseppe Mioni, «che è fuo-ri dal gruppo e che ho deferito aiprobivbiri». La Giorgetti «è la no-stra figura più autorevole, è stata laprima degli eletti, indicata da me eBignami. Non capisco polemichefatte a titolo personale».

Luca Orsi

95,5%

AFFARI Luigi Marino è il numero uno nazionale di Confcooperative,l’organizzazione delle cooperative ‘bianche’, cioè di ispirazione cristiana

94,7%Monteveglio si

aggiudica il primoposto con il 95,57%

di sì, seguito daCastel Maggiore(95,43%) e Borgo

Tossignano (95,39%)

L’affluenza alle urnepiù alta della

provincia è stataregistrata a CastelMaggiore, dove havotato il 74,51%

degli aventi diritto

LA FESTAI sostenitori del Sì

ai due quesiti sull’acquain piazza Nettuno

A sinistra,lo spoglio delle schede

IL REFERENDUM avrà effetti anche sul mondo del lavoro. A partire daHera, sul cui ruolo «bisogna aprire una riflessione importante». A dirlo èAlessandro Alberani (nella foto), segretario della Cisl provinciale, che,al contrario del suo sindacato a livello nazionale, ha sostenuto labattaglia per i quattro sì. «È passato il principio— spiega Alberani— che l’acqua deve essere un bene comune».

«Ricadute sul mondo del lavoro»

95,4%Il servizio idrico non

sarà privatizzato.Il secondo quesitosulla gestione e la

determinazione delletariffe ha registrato

il 95,7% di sì

«I conti a posto? Non bastanoper meritare una presidenza»

Aeroporto e Fiera, le linee di Marino (Confcooperative)

CoopCostruzioni‘lancia’Orlandini

VAI SUL NOSTRO SITOA Bologna il 66,5% degliaventi diritto è andato avotare. Siete soddisfatti delrisultato? Clicca suwww.ilrestodelcarlino.it/bologna

POLITICIFerrari (Pd): «Hanno vintoi cittadini». Flaiani (Fli):«Destra lontana dalla gente»

Acquapubblica

Energianucleare

Giustizia

IL PDL CHE VERRÀ FABIO GARAGNANI, LEADER CITTADINO, REPLICA ALLA «ESIGENZA DI CAMBIAMENTO»

«Non sono da rottamare. E insisto: siamo alternativi

MANAGER«Un buon bilancio è unprerequisito. Servonoidee, strategia, lucidità»

DOPO la nomina apresidente di CoopAdriatica di AdrianoTurrini, il cda diCoop Costruzioniall’unanimità hachiesto a Turrini dirimanere allapresidenza. Tutti ipoteri legati allagestione operativa diCoop Costruzioniverranno esercitati informa disgiunta dalpresidente e dal suovice, MarcoOrlandini.Nonostante la crisi, aoggi sono 440 le unitàoccupate incooperativa.

L’ULTIMO PROFILO del nuovopresidente di Cup 2000: sanitario e nonpolitico. Il nome che piaceva di più alpresidente della Regione vasco Errani:Franco Riboldi, ex direttore generaledell’Asl. Ma il manager sanitario,corteggiato, ha detto no. A quanto pare gliinteressa di più continuare a lavorare sulprogetto di un ospedale in Africa, che satanto di scelta di vita. Rientra così nel giropiù forte di prima Fosco Foglietta, che èstato direttore dell’Asl Bologna sud e halavorato a Ferrara. Circolano anche i nomidi Paolo Cacciari, ex dg del Sant’Orsola, e diFlavio Peccenini, professore di Dirittocivile, ex Margherita. Questione di ore. Oggipomeriggio Luciano Vandelli, il professoreche copriva quel posto, dovrà esseresostituito. Mentre c’è tempo per lasuccessione di Mauro Moruzzi, direttore einventore del Cup. Che precisa: fu Ardigò avolerlo dg, nessuna autonomina.

LANCIATA DAI GIOVANI

alla sinistra»

DEPUTATO Fabio Garagnani

IN COMUNEValentina Castaldini elettain commissione, il gruppoconsiliare va in frantumi

Cup,Riboldi dicenoFoglietta torna in pole

Page 4: rassegna del 15-06-2011

4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Per dirla con il sindaco di Mi-nerbio Andrea Minganti «quelladi oggi tra l’agenzia d’ambito edHera sarà una riunione piuttostodelicata». Certo non ha aiutato arasserenare il clima la richiesta didimissioni per l’ad della holding,Maurizio Chiarini che ieri è arriva-ta dal capogruppo regionale del-l’Idv, Liana Barbati. La dipietristaha sostenuto che «essendo fallitoil tentativo di convincere la gentea votare no ai due quesiti sull’ac-qua», il manager andrebbe sfidu-ciato. Il vero fronte è però un al-tro: nei giorni scorsi l’assessoreprovinciale, Emanuele Burgin ave-va lanciato l’allarme sugli investi-menti che verranno a mancareperché Hera, dopo che il referen-dum ha cancellato la possibilità diremunerarli, non firmerà la nuo-va convenzione che prevedevastanziamenti per 70milioni nel bi-ennio.

Ieri è intervenuto il sindaco diImola e presidente del patto di sin-dacato dei soci pubblici DanieleManca, a ricordare che «è oppor-tuno e utile tenere conto che ci so-no convenzioni in essere con leaziende, contratti vigenti che van-no rispettati e che non vengonomessi in discussione dai referen-dum». In sostanza, se Hera non da-rà l’ok alla nuova convenzione, ri-marrà comunque in vigore la vec-chia che però prevedeva un nume-rominore di investimenti. Tra l’al-tro, spiegano dalla holding, «lavecchia convenzione scade a fine2012 e quindi visto che i contrattirimangono in essere noi continue-remo ad avere la remunerazioneal 7% fino ad allora. Poi liberi tut-ti». Hera, che già ha bruciato inBorsa 187milioni di euro nell’ulti-mo periodo, ieri ha chiuso ancorain rosso (-0,84%). Anche per que-sto Manca ha chiesto di abbassarei toni: «Bisogna ragionare con cau-tela e senza destabilizzare i merca-ti, visto che si parla di aziendequotate, evitando di produrre dan-ni per i soci pubblici».

Tra l’altro resta il problema del-le tariffe: la nuova convenzioneprevedeva un aumento delle bol-lette del 10% ma ora è tutto da ve-dere. Su un punto, però, tutti so-no d’accordo: serve una nuova leg-ge nazionale per evitare lo stallo.

Su questo concorda pure Federuti-lities, la federazione delle aziendeidriche ed energetiche che ieri inuna nota ha chiesto «che le rispo-ste istituzionali siano fornite intempi brevi e in grado di dare cer-tezze di copertura finanziaria perla realizzazione dei piani di inve-

stimento che a livello nazionaleammontano a due miliardi».

Qualcosa però bisognerà inven-tarsi perché è difficile pensare cheil Parlamento, tra crisi politica e ri-forma fiscale, intervenga rapida-mente sul tema dell’acqua. Eccoperché, a taccuini chiusi, alcuni

non hanno gradito le dichiarazio-ni sul tema che ieri ha fatto il sin-daco di Bologna, Virginio Merola.«Per adesso — ha detto — godia-moci il buon risultato del referen-dum, le conseguenze del voto po-polare su Hera le valuteremo. De-vo ancora incontrare l’azienda ebisogna vedere anche quali deci-sioni assumerà il Parlamento». Eanche l’assessore ai Lavori Pubbli-ci, Luca Rizzo Nervo, ha chiesto al-la Provincia «di prendersi un po’di tempo». L’ex amministratoredelegato di Hera, Stefano Aldro-vandi ieri ha sostenuto che con la

vittoria del sì «abbiamo fattoun’enorme cavolata e che aumen-teranno le tasse» e si è preso qual-che rimprovero dai grillini. Ma an-che nelle file del Pd ci sono dei di-stinguo. «Io ho votato sì ai refe-rendum — ha spiegato il sindacodi Minerbio—ma penso che biso-gnerà trovare un modo perché gliinvestimenti rimangano a caricodella bolletta. Pagarli con la fiscali-tà generale significherebbe anda-re indietro di vent’anni».

Olivio [email protected]

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Fondi in stand-by Il sindaco di Imola: c’è una convenzione in essere. E l’Idv chiede le dimissioni di Chiarini

La Beghelli: lavorare nelle pieghe deldecreto Romani Prestigiacomo.La Sib Siber: gli enti locali hannotempi di approvazione troppo lunghi

Dopo lo stop al nucleare, restano i problemi di un quadro energetico incerto

E la green economy locale gioisce. Ma non troppo

PannelliL’impianto fotovoltaico realizzatodalla Bonfiglioli in provincia di Rovigo. Con i suoi850 mila metri quadri e 250 mila moduli solariè il più grande campo d’Europa

Bernardini: «Sindaco irresponsabilePosi lo champagne e parli con Hera»

Oggi il vertice (delicato) tra i sindaci e la multiutility

❜❜

Ostacoli

Il punto

Allora è andato a votare sul serio al re-ferendum?«Sì certo— spiega l’ex candidato sinda-

co della Lega Nord e oggi consigliere co-munale e regionale — Manes Bernardini.Ho votato no al legittimo impedimento esì agli altri tre referendum».Il quorum è stato raggiunto e a Bolo-

gna l’affluenza è stata altissima.«Indubbiamente è stato un referendum

molto partecipato. C’è tanta soddisfazioneperché è stata una grande espressione de-mocratica: non resta che prenderne atto».Sembra di sentir parlare uno di cen-

trosinistra. Non si sentiva un po’ imba-razzato ad andare a firmare per l’aboli-zione di leggi che ha fatto anche il suo

partito al governo?«No, ero molto tranquillo e sereno per-

ché era un voto di coscienza e non politi-co. Se è per questo sull’acqua ho votatocontro anche le medesime posizioni chesosteneva il Pd fino a poco tempo fa».A Bologna ha votato il 64,9% dei citta-

dini.«Bologna è sempre stata maestra di par-

tecipazione».Secondo lei come hanno votato i leghi-

sti di Bologna?«Bisognerebbe chiederlo a loro».Non sarà stato un voto politico ma il

governo non sembra godere di ottima sa-lute. Non è che c’è stato anche un mes-saggio interno all’esecutivo da parte del-l’elettorato di centrodestra?«Non so, ma se ci saranno delle conse-

guenze sul governo penso che saranno de-terminate più dalle amministrative chedal referendum, in ogni caso è evidenteche serve un cambio di rotta dell’esecuti-vo».Con questo clima generale era diffici-

le forse fare di meglio per lei al voto am-ministrativo.«Non c’è dubbio che io ho pagato il cli-

ma nazionale. Conosco molta gente cheha votato Merola senza conoscerlo affat-to».La Provincia di Bologna è parecchio

preoccupata per gli investimenti nella re-te idrica dopo il referendum sull’acqua.Che ne pensa?«Io ho votato sì, ma ho trovato vera-

mente irresponsabile l’atteggiamento delsindaco Merola».A cosa si riferisce?«Mi riferisco al fatto che con il titolo di

Hera che sta crollando in Borsa e con tuttii sindaci preoccupati lui irresponsabilmen-te chiede di poter continuare a stappare lochampagne per festeggiare l’esito del refe-rendum. Un sindaco serio sarebbe subitoin contatto con Hera e si preoccuperebbedelle sorti di un’importante partecipata alComune».

O. Ro.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Acqua, caos post-referendumMerola: lasciatemi festeggiare

❜❜Daniele MancaInvestimenti bloccati?Ci sono comunquecontratti vigentiche vanno rispettati

Da anni raggiungono fatturati record,più all’estero che in Italia. Ora che il refe-rendum ha archiviato una volta per tuttela tentazione del nucleare, per gli impren-ditori della green economy si avvicina lapossibilità di essere profeti in patria. Mala strada non è in discesa: le aziende chelavorano nel settore delle energie rinno-vabili sostengono che senza una politicaenergetica seria e coerente, da parte delgoverno e degli enti locali, l’addio allecentrali non sarà sufficiente.Ne è convinto Fabio Pedrazzi, direttore

degli affari generali del gruppo Beghelliche nel 2009 fatturava con il fotovoltaico7 milioni di euro, e nel 2010 ha fatto ilbotto: 55,3 milioni. «Dopo il referendumle prospettive per noi sono allettanti —dice Pedrazzi—Ma sarà fondamentale la-vorare nelle pieghe del decreto Quartoconto energia». Si tratta del testo firmatodai ministri Romani e Prestigiacomo cheprevede una serie di (controversi) incen-tivi per il fotovoltaico. Pedrazzi si augura

ne possano usufruire anche le società uni-nominali, e non solo le società di capitali.Si vedrà. Massimo Sarti, responsabile del-la Business Unit della Bonfiglioli, primiproduttori al mondo di pale eoliche, affer-ma che «il referendum porta l’Italia a unascelta obbligata: lavorare sulle fonti rin-novabili». Ma anche Sarti aspetta segnalidal governo: «Sulle nostre prospettive inItalia pesa molto il decreto Romani cheha tolto i premi per i grandi produttori diparchi eolici e fotovoltaici. Se non cam-bia il decreto, non vedo molte possibilitàdi sviluppo nello Stivale».Insomma, il percorso verso l’energia

verde non è esattamente spianato. Ancheperché ci sono imprese che mettono sulbanco degli imputati non solo il governo,ma anche gli enti locali, «colpevoli» di ri-tardare l’approvazione degli impianti gre-en. Lo dice Tersa Menarini, ad di Sib Si-ber, l’azienda che negli anni 50 si occupa-va di combustione del gas, e ora producegeneratori di piccola taglia che utilizzanole biomasse (pollina, mais, vinaccia): «Ilproblema maggiore che abbiamo sono itempi troppo lunghi di approvazione diun progetto da parte degli enti locali, Co-muni e Provincia. In Germania lasciano ilcittadino libero di costruire gli impianti epoi vanno a controllare. Qui è il contra-rio». Tira le sommeMarcello Materassi diCna: «Il messaggio dei cittadini è forte echiaro: si chiede di puntare sulla greeneconomy. Speriamo che il governo e gliamministratori traducano questa richie-sta in politica».

Pierpaolo Velonà© RIPRODUZIONE RISERVATA

Economia

All’attacco Il capogruppo Manes Bernardini

Il capogruppo leghista Ha votato tre «sì». «Sono tranquillo: ho votato senza fini politici»

Il primo cittadinoGodiamoci la vittoriaLe conseguenzedel voto le vedremopiù avanti

Il boomerang della vittoria ela preoccupazione dei sindaci

Il secondo quesito, i fondie la convenzione stracciata

Congelati settanta milionie stop a tre depuratori

Il tema divide amministratori e sindaci.L’assessore provinciale all’AmbienteEmanuele Burgin, ha annunciato il suono al secondo referendum sull’acqua. Lepreoccupazioni per il futuroaccomunano la maggior parte deisindaci. Fuori dagli schemi per ora ilsindaco di Bologna, Virginio Merola cheieri ha rinviato il tema: «Per orafesteggiamo il risultato del referendum».

La vittoria dei sì al secondo quesito deireferendum di sabato e domenica —quello sulla remunerazione del capitaleinvestito sulla rete idrica — rischia dibloccare gli stanziamenti dellemultiutilities, che non hanno piùgaranzie sui profitti. Hera aveva fattosapere ai sindaci di essere pronta a nonfirmare la convenzione

Nella nuova convenzione che dovevaessere firmata Hera si impegnava acirca 70 milioni di investimenti per ilbiennio 2011-2012. Gli interventierano svariate ed erano principalmentedestinati a migliorare l’efficienza dellarete e a ridurre le perdite. In cantiereanche due nuovi depuratori in provinciae l’adeguamento di quello di Corticella

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La festa di lunedì Il comitato per il sì in piazza del Nettunodue giorni fa dopo la vittoria ai quattro referendum

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8 Mercoledì 15 Giugno 2011 Corriere di BolognaBO

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Informazione2 MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011 PRIMO

ReferendumBarbati: «Difendere gli utenti dall’aumento delle bollette». I grillini: «Consorzi pubblici eletti dai cittadini»

L’Italia dei valori “sfratta” i vertici di Hera«Il voto indica che Chiarini deve dimettersi»

Bazzano, presidente di Federutility: «Garantire la copertura finanziaria alle opere idriche da realizzare»

«Servono rapide risposte istituzionali»«Per i prossimi venti anni in Italia sono previsti investimenti per due miliardi»

Il futuro«Ragioniamosu un concreto e credibilemodello di sviluppodel settore»

«Nel quadro della necessa-ria continuità dei rapporticontrattuali in essere tra ope-ratori e Autorità di ambito lo-cali, la conclusione della fasereferendaria impegna istitu-zioni e imprese che eroganoservizi pubblici, in particola-re nel servizio idrico integra-to, a riproporre un concreto ecredibile modello di sviluppodel settore». Lo dice RobertoBazzano, presidente di Fede-rutility, la federazione delle a-ziende idriche ed energeti-che, che riunisce il 95% deigestori dell’acqua in Italia,commentando i risultati delre fe re n d u m .

La strategicità del settore ela forte sensibilità mostratadai cittadini, afferma Bazza-no, «richiedono che le rispo-

ste istituzionali siano fornitein tempi brevi, e siano in gra-do di dare certezze di coper-tura finanziaria per la realizza-zione dei piani di investimentigià formalizzati, che ammon-

tano a due miliardi l’anno per iprossimi venti anni». Si trattadi «investimenti necessari peravvicinare il livello qualitativodelle infrastrutture e del servi-zio a quello dei nostri princi-

pali partners europei». La pie-na attuazione dei principi co-munitari, relativamente allatutela ambientale, alle moda-lità di affidamento del servizioed alla determinazione delletariffe, rimane ora «l’unico ri-ferimento inderogabile perun quadro normativo favore-vole allo sviluppo atteso daanni - dice il presidente Fede-rutility - riteniamo che l’appli -cazione di tali principi possatrovare un valido strumentoin un soggetto di regolazioneindipendente, anche attraver-so un rafforzamento di tali ca-ratteristiche di indipendenzain capo all’Agenzia-Autor ità,prevista dal Decreto Sviluppoin discussione alla Camera,della quale chiediamo unatempestiva operatività».

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LA RESA DEI CONTI

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Movimento 5 stelle«Barbati chiedale dimissioni ai politiciche li hanno sostenuti»

Le tariffe«Dalla prossimafatturazione vogliamoun taglio del 7%»

Stipendi«Devono tagliarei loro faronicistipendi»

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I vincitoriLa festa in piazza Nettunodei sostenitori dei sì aicomitato referendari: orasi apre la partita dellagestione dell’a c qu a

I nodiIn Emilia-Romagna il nodocruciale è quello digarantire gli investimentisulle reti, sui quali perònon ci potrà più essereun guadagno

Roberto Bazzano, presidente diFederutility, la federazione delleaziende idriche ed energetiche cheriunisce il 95% dei gestoridell’acqua in Italia

IL POST VOTO

Merolaprudente

« Va l u t e r e m o »L’effetto referendum dà

forza politica al centrosini-stra ma nasconde parec-chie insidie nel rapportocon Hera. Ci sarà bisognodi una discussione seria eapprofondita; lo sa il sinda-co Virginio Merola, che in-vita alla calma e prendetempo in vista di un incon-tro inevitabile: «Per adessogodiamoci il buon risultatodel referendum, poi valute-remo. Devo ancora incon-trare Hera - sottolinea Me-rola - e comunque bisognavedere anche quali decisio-ni assumerà il Parlamento.Pensiamo per due o tregiorni a dire che è andatabene, che abbiamo risoltoun problema più grande».

La questione non sarà fa-cile: «Ci sono conseguenzeche andranno valutate,metteremo in fila le priori-tà e valuteremo la situazio-ne».

A sinistra Liana Barbati dell’Italiadei valori

A destra l’amministratore delegatodi Hera

Maurizio Chiarini

Manca: «Adesso non destabiliz-ziamo i mercati»«I cittadini italiani hanno sceltocon chiarezza e nettezza di dire noad una privatizzazione selvaggiadel sistema idrico». Daniele Man-ca, presidente del Patto di sin-dacato dei soci pubblici di HeraSpa e presidente di Anci Emi-lia-Romagna, legge così l'esitodella consultazione referendaria.Con il referendum «la legge Ron-chi decade e il Parlamento è chia-mato a legiferare in materia per-ché non è con i referendum a-brogativi che si fanno le riforme,ma il senso della riforma dovràessere orientato a rafforzare il ruo-lo pubblico in ambito di program-mazione e gestione delle risorseidriche. È opportuno tenere contoche ci sono convenzioni in esserecon le aziende, contratti vigentiche vanno rispettati e che nonvengono messi in discussione daireferendum. Bisogna ragionarecon cautela e senza destabilizzarei mercati, visto che si parla diaziende quotate, evitando di pro-durre danni per i soci pubblici».

Il Comitato per l’a c qu a«È la fine

delle politicheliberiste»

Forte del successo al referen-dum, l’Italia dei valori alza il ti-ro e mette nel mirino i vertici diHera, in particolare l’ammini -stratore delegato MaurizioChierini. Dimissioni subito perlui, ma anche abbattimentodelle tariffe e riduzione deglistipendi.

Le richieste arrivano dalla ca-pogruppo in Regione, LianaBarbati: «Dopo il fallito tentati-vo di convincere le gente a vo-tare No ai due quesiti sull’a c-qua» scrive Barbati in una nota,al direttore generale di Iren An-drea Viero e all’a m m i n i s t ra t o redelegato di Hera MaurizioChiarini «non resta che prende-re atto della situazione e rasse-gnare al più presto le dimissio-ni».

Il popolo, sottolinea Barbati,«si è espresso ed è chiaro che daoggi loro siano stati sfiduciaticome dirigenza».

Come capogruppo dipietri-sta, «ma ancor prima come cit-tadina - continua Barbati - av-verto il management delle duemultiutility che faremo le bar-ricate per difendere gli utentidal tentativo di aumentare lebollette dell’acqua per contro-bilanciare le ingenti perdite inborsa, come ci fanno sapere lo-ro». Non solo: «Chiediamo inol-tre una generale riduzione deifaraonici stipendi di cui gode

attualmente la dir igenza,schiaffo morale e materiale achi fa fatica a pagare le bollet-te». E adesso, insiste Barbati,abbassino velocemente le tarif-fe, «già dalla prossima fattura-zione, con un taglio del 7%, ci-fra che toglierebbe il profittosull’acqua così come espressodal referendum». La consiglierachiede «a tutti i sindaci emilia-no-romagnoli soci di Iren edHera di assumersi la responsa-bilità di rispettare il voto popo-lare e di sfiduciarli». I cittadini,conclude, «hanno dato una

grande lezione ai piani alti delladue multiutility: la dirigenza è edeve essere al servizio dei cit-tadini stessi, non del mercato».

Linea completamente diver-sa invece per il Movimento 5Stelle che accusa in una nota afirma dei consiglieri comunalidelle città della regione la con-sigliera di voler «gettare fumonegli occhi e di scaricare le pro-prie responsabilità politiche vi-sto che governa con il Pd e haavallato le scelte di Hera e Iren.Il problema non siano i nomidegli amministratori di Iren ed

Hera, ma le società stesse. Nonbastano le dimissioni di Viero eChiarini. Se si vuole cambiare erispettare il voto degli italiani siscorpori l’acqua e si dia in ma-no a consorzi pubblici eletti di-rettamente dai cittadini e nondai partiti con le solite sparti-zioni». Barbati quindi, conclu-dono i consiglieri «chieda sem-mai le dimissioni di sindaci e as-sessori anche Idv che hanno a-vallato le scelte di Hera nel fareprofitti con servizi pubblici lo-cali».

(v. b a r. )

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Tutti in piazza. Questa vol-ta non per manifestare eraccontare la mortificazio-ne del lavoro, e quindi del-

la Costituzione, in Italia, ma per ce-lebrarlo e metterlo al centro diquattro giorni di festa. Ha sceltoBologna la Fiom, l’antica federa-zione degli operai ed impiegati me-talmeccanici italiani, per i suoi

110 di storia dedicati alla difesa deilavoratori, attesi in gran numero apartire da domani fino a domenicain piazza XX settembre ed in altriluoghi della città.Ma, insieme ai la-voratori, i veri protagonisti de “LaFiom in festa”, arriveranno sotto leDue Torri politici del centrosinistracome Bersani, Vendola, Di Pietro, ol-tre naturalmente a Susanna Camus-so leader della Cgil e Maurizio Lan-dini numero uno della Fiom nazio-nale. Il sindacato rosso celebra il su-peramento dei cento anni di storiain un momento cruciale per le rela-zioni sindacali, dato che si attendela sentenza dei giudici sulla verten-za che vede opposte la Fiom e laFiat, sentenza che stabilendo o me-no la centralità del contratto nazio-nale, potrebbe cambiare il futurodelle relazioni industriali. La seratadi venerdì vedrà in scena MicheleSantoro, tornato “libero” dopo la ri-soluzione consensuale del conten-zioso che lo legava alla televisionepubblica e che a Bologna aveva giàincassato il successo di “Rai per unanotte”. Con il suo gruppo Santoroha organizzato una serata dal titolo

“Tutti in piedi. Entra il lavoro” i cuidettagli saranno resi noti oggi inconferenza stampa dallo stesso gior-nalista che ieri ha anticipato a Romache «sta preparando qualcosa distraordinario». Punta quindi allasorpresa il conduttore più odiato daBerlusconi che proprio ieri si è candi-dato a fare il direttore generale del-la Rai, e ammicca sornione: «Vorreifare qualcosa di veramente impor-tante per me ma aspetto venerdì per

sapere se posso». La conduzione do-vrebbe essere affidata a Vauro e Se-rena Dandini, e tra gli ospiti sono da-ti per certi Marco Travaglio, Anto-nio Ingroia, i Subsonica, Daniele Sil-vestri, Max Paiella che imiterà Augu-sto Minzolini, la giornalista del Tg1Elisa Ansaldo che da poco ha rinun-ciato alla conduzione proprio in po-lemica con il direttore e poi Mauri-

www.unita.it

«In piedi. Entra il lavoro»È il titolo dellospettacolo che l’ex voltoRai condurrà venerdì

Bologna

Arrivano Camusso, Bersani, Vendola, Di PietroE Santoro insieme aVauro e al Pm Ingroia

FESTAFIOM

Quattro giorniin onore del lavoro

Maurizio Landini

VALERIA TANCREDI

[email protected]

VIMERCOLEDÌ15GIUGNO2011

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Non è priva di conseguen-ze politiche la schiaccian-te vittoria dei «sì» al refe-rendum sull’acqua pubbli-

ca. Oggi si terrà il summit dell’uffi-cio di presidenza dell’Ato5, l’agen-zia pubblica che ha in mano la deter-minazione delle tariffe, ma già ierila polemica è divampata. I più durisono i dipietristi che - con la capo-gruppo regionali Liana Barbati - arri-vano a chiedere le dimissioni diMaurizio Chiarini e Andrea Viero, ri-

DOPOILVOTO

www.unita.it

Prime conseguenzeCritiche di dipietristie democraticiall’assessore che temeper gli investimentidellamultiutilitye all’Ad della societàDalla Regioneconfermano:«Enti locali succubima l’aziendanon è costretta adaumentare le bolletteSistemada ripensare»

Le tariffediHera

Stoccata Pd aBurgin:«Stop agli allarmismi»E l’Idv siluraChiarini

L’acqua resterà pubblica: lo stabilisce il referendum

ANDREA BONZI

[email protected]

LO SPILLO«I cittadini hanno sceltocon chiarezza e nettezzadi dire “no” a unaprivatizzazioneselvaggia del sistemaidrico».DANIELEMANCA (sindaco Imola)

BolognaIV

MERCOLEDÌ15GIUGNO2011

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

spettivamente Ad di Hera e diretto-re generale di Iren. «Dopo il fallitotentativo di convincere la gente a vo-tare “no” ai due quesiti sull’acqua, aChiarini e Viero non resta che rasse-gnare le dimissioni», va giù duroBarbati. Che preme per «una genera-le riduzione dei faraonici stipendi dicui gode attualmente la dirigenza,uno schiaffo a chi non riesce a paga-re le bollette».

Anche la posizione di EmanueleBurgin, assessore all’Ambiente del-la Provincia di Bologna che aveva di-chiarato il proprio «no» al secondoquesito sull’acqua, lamentando il si-curo aumento delle tariffe e il bloc-co degli investimenti da parte di He-ra, ancora ieri su L’informazione, at-tira numerose critiche. Anche all’in-terno del Centrosinistra e del Pd.Marilena Fabbri, vicecapogruppoPd a palazzo Malvezzi, gli dà un con-siglio: «Piuttosto che lanciare allar-mismi fuori luogo, se ha delle preoc-cupazioni, venga nel gruppo o incommissione a parlarne, documen-ti alla mano. Vediamo quali sono gliinvestimenti che Hera considera a ri-schio». Secondo Fabbri, ex sindacodi Sasso Marconi, «finora gran partedegli investimenti li facevano co-munque i Comuni. Col referendumsi è eliminato un profitto del 7% aprescindere dall’ammortamento.Una percentuale che si può ricon-trattare di volta in volta». Non affon-da il colpo Paolo Nanni (Idv): «Nonvogliamo la testa del governo, figu-riamoci se chiediamo quella di Bur-gin. Tuttavia, è giusto che gli investi-menti di un gestore privato non ven-gano più remunerati lautamente aprescindere dal servizio». SabrinaFreda, assessore regionale all’Am-biente, consiglia a Burgin «di volarealto: dobbiamo raccogliere la sfida,sapendo che ci sono margini per ge-stirla meglio». Ma le tariffe aumen-teranno? «Non c’è nessun automati-smo con il cambio della normativa:io - dice Freda - non credo che gliinvestimenti debbano ricadere com-pletamente sulle tasche dei cittadi-ni». Capisce i timori degli enti locali«succubi delle multiutility», ma ri-lancia facendo intendere che il mo-dello va ripensato: «Viene recupera-ta la regìa pubblica, e anche le socie-tà sono chiamate a cambiare». Que-stione di regole, «da ridefinire pergarantire la qualità del servizio e illivello di investimenti», aggiungeStella Bianchi, responsabile nazio-nale Ambiente del Pd. Ma non è det-

to che, per tutto questo, a pagare sia-no i cittadini. Anzi, nell’immediato,«la bolletta deve calare - sottolineaAndrea Caselli, portavoce dei Comi-tati per il «sì» per l’acqua pubblica -visto che la percentuale del 7% diremunerazione sparisce». Il ragiona-mento di Burgin poggia, per Caselli,su basi sbagliate: in un sistema di ti-po privatistico, come quello pre-re-ferendum «è chiaro che se togli quel-la quota di profitto devi andare aprendere i soldi altrove», ma se «ini-zia un processo di ripubblicizzazio-ne dell’acqua, puoi ridisegnare loscenario». Premesso che «Burgin hatutto il diritto di dire la sua opinio-ne», se non sa «immaginare un futu-ro diverso, non capisco come possarestare dov’è», attacca Caselli. I co-mitati hanno spedito una lettera atutti i sindaci in Ato5 per invitarli ainiziare una discussione con sinda-cati, associazioni di tutela ambienta-le e dei consumatori, e analizzare ilnuovo scenario. Da parte sua, Bur-

gin non ci sta a fare da bersaglio:«Mi sembrano critiche piuttosto ge-neriche. Ora come ora, l’aziendanon ha nessuna volontà di investire:il piano industriale proposto agliazionisti tiene conto di una remune-razione che non c’è più. La conse-guenza sarà l’aumento delle tarif-fe». Il modello, però, andrà rivisto«e posso anche essere d’accordo sulprincipio, ma, in questo periodo ditransizione, non vorrei che restassi-mo in attesa di un Godot che nonarriva mai». A dargli ragione c’è Ste-fano Aldrovandi, ex manager di He-ra: «Con questo referendum abbia-mo fatto una gran cavolata», dice aRadio Tau. «Nessuno ha mai dettoquanto sarebbe costato il “sì” - spie-ga Aldrovandi -. Hera dovrà affron-tare un nuovo capitolo della sua esi-stenza societaria». Non entranell’agone polemico il sindaco Me-rola: «Per ora godiamoci il buon ri-sultato del referendum, le conse-guenze su Hera le valuteremo».❖

Il popolo ha parlato chiaro: stopalla privatizzazione, no alla spe-culazione. L’acqua deve restarepubblica. Da qui bisogna riparti-

re per riscrivere la legislazione nazio-nale rispettando l’esito referendario.Noi abbiamo già depositato alla Ca-mera e al Senato una proposta di leg-ge in tal senso». È netta Stella Bian-chi, responsabile nazionale ambien-te del Pd. Che spiega cosa accadrà ecosa dovrà cambiare dopo l’alluvio-ne di sì: «Nell’immediato è abrogatoil decreto Ronchi che prevedeva laprivatizzazione forzata, con gli entilocali chiamati a decidere entro il 31dicembre prossimo se scendere o nosotto il 40% delle azioni nelle multiu-tility. Con l’obbligo, se non scendeva-no, di mettere a gara tutti gli affida-menti del servizio».

A Bologna, quindi, i soci pubblicipotranno mantenere il 60% delleazioni di Hera e decidere di affidaredirettamente la gestione dei servizi achi darà maggiori garanzie di qualitàed efficienza. «In secondo luogo - di-ce Bianchi - nelle bollette non ci po-trà più essere la remunerazione fissaal 7% del capitale investito dal gesto-re». Una norma che cancellava il ri-schio di impresa garantendo una red-ditività alta dell’investimento. Non èun caso se finora i privati spingevanoper entrare o rafforzarsi nel capitaledelle multiutility, e se al raggiungi-mento del quorum c’è stato un calodei valori in Borsa.

«Una speculazione fermata dai re-ferendum», dicono i comitati del sì,che chiedono «già dalle prossime bol-lette» la cancellazione di quel 7%. Seaccadrà o no ancora non si sa.

«È certo invece - dice Stella Bian-chi - che si dovranno definire nuovimeccanismi per gli investimenti, cherimangono una priorità assoluta nel-la partita dell’acqua. Il Parlamentodovrà varare norme che consentanoal governo pubblico dell’acqua di re-

cuperare le risorse necessarie per lamanutenzione, il rinnovo e lo svi-luppo delle reti». Ma come? «Accen-dendo mutui. Rivedendo il sistematariffario. Istituendo una autoritàindipendente in grado di distingue-re tra costi e speculazione, di valuta-re il rispetto degli standard dei ser-vizi». E a chi lancia allarmi sull’au-mento delle bollette che ne derive-rebbe, risponde: «Non c’è nessunautomatismo. Dovrà esserci una ri-forma complessiva del sistema. E letariffe, comunque, le dovranno fis-sare i sindaci, i soci pubblici».

Ancora più esplicita è l’assessoreregionale all’ambiente, Sabrina Fre-da. «Chi dice che ora non ci saran-no i soldi per gli investimenti e letariffe cresceranno non tiene contodel referendum, e che la legislazio-ne dovrà cambiare. Non si può sca-ricare sui cittadini il castigo peraver votato l’acqua pubblica. An-che perchè le alternative ci sono.Chi l’ha detto che gli investimentidevono ricadere tutti sulle taschedei cittadini? Prendiamo l’aria, adesempio. Lì sono a carico della fisca-lità generale. E chi inquina paga. Ec-co, per l’acqua dovrebbe valere lostesso principio: chi consuma dipiù deve pagare di più. I privati chefanno soldi a palate con l’acqua im-bottigliata grazie alle nostre conces-sioni. Le aziende agricole o le indu-stria che consumano grandi quanti-tà d’acqua pagandola pochissimo».

E sulla remunerazione del capita-le investito, ribalta il ragionamen-to: «È il bene acqua pubblica che varemunerato di più. Io dico che biso-gna fare tariffe differenziate, rive-dere i costi delle concessioni, agiresul risparmio idrico. Così si posso-no trovare anche le risorse aggiunti-ve necessarie per gli investimenti».E conclude: «Non ci sarà nessun di-sastro se ci sarà la capacità di riequi-librare il rapporto tra pubblico e pri-vato; se gli enti locali sapranno co-struire nuovi modelli per non esse-re succubi delle multiutility spa». ❖

CLAUDIO VISANI

Emanuele Burgin (assessore provinciale)«Gli investimenti che venivano coperti dal 7%

verranno cancellati. Ora come ora è così. Non vorrei cherestassimo in attesa di un Godot che non arrivamai».

I comitati dell’acqua

Sabrina Freda (assessore regionale)«Consiglierei a Burgin di volare alto, dobbiamo

raccogliere la sfida, sapendo che ci sonomargini pergestire almeglio il nuovo segnale».

«Se Burgin non saimmaginare altrimodelli, è un problema»

Aldrovandi per il «no»«Fatta una grancavolata, a pagaresaranno i cittadini»

Acquapubblicaecco cosa cambieràFreda (Regione): «Paghi di più chi consumadi più e specula»Bianchi (Pd): «Ora nuove norme e garanzie sugli investimenti»

[email protected]

«Nonci sarannoaggravi sulle bollette, perchègli aumenti strumentali che leaziendedovesserorichiederesarannoindividuatierespinti».LoassicuraAndreaDefranceschi,capo-gruppodelMovimento 5 Stelle in Regione, a proposito degli aumenti preannunciati comeconseguenzadell'esitoreferendarioalquesitosulletariffedell'acquadaStefanoAldrovandi.

I grillini:«Nienteaumenti»

VMERCOLEDÌ15GIUGNO

2011

Page 9: rassegna del 15-06-2011

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA � III

@MARTEDÌ 14 GIUGNO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.itwww.interno.it

Movimenti, partiti, associazioniè la festa del “legittimo godimento”Errani: “Un messaggio dell’Italia che vuole cambiare”

LUCA BORTOLOTTI

VALERIO VARESI

È STATO importante partecipare(leggi quorum), ma soprattuttovincere. Tuttavia, il «legittimo go-dimento», come riportava un al-trettanto legittimo cartello, i bo-lognesi hanno preferito fruirlo inprivato. In piazza del Nettuno,sotto un diluvio che ha annac-quato il vino del brindisi, c’eranosolo un centinaio di persone a fe-steggiare la schiacciante vittoriadei referendum e una città chepare essere tornata la prima dellaclasse fra i capoluoghi di regioneper affluenza e passione civica. Ilcolpo d’occhio davanti a palazzoRe Enzo, dove verso le 18,15 si af-faccia il sindaco Virginio Merola,non è quello delle grandi occasio-ni. Ad ascoltarlo sotto la pioggia

c’è il vertice del Pd emiliano con ilsegretario cittadino Raffaele Do-nini e il suo omologo regionaleStefano Bonaccini, «mister pre-ferenze» Maurizio Cevenini,Gianni Sofri, il capogruppo Pd inregione Marco Monari, il segreta-rio della Cisl Alessandro Albera-ni, il presidente della Regione Va-sco Errani, la vice sindaco SilviaGiannini e il consigliere regiona-le Idv Franco Grillini. Più in di-sparte, sotto un grande ombrello,c’è anche il candidato sindaco dei«grillini» Massimo Bugani che ri-vendica un bel po’ di merito nellavittoria: «La sconfitta della tv con-tro la Rete» commenta. «Sono an-dati a votare i bolognesi che han-no voglia di tornare a partecipa-re».

Dal palco parlano anche quel-li in prima fila nella promozionedei referendum e AlessandroBernardi di «Acqua bene pubbli-co», ricorda Giorgio Celli, loscienziato ecologista scomparsosabato: «Sarebbe sicuramentestato qui con noi» afferma con si-curezza. Ne è convinto anche Er-rani che gongola per il risultato

dell’Emilia Romagna, la primaregione per affluenza dopo ilTrentino, tradizionalmente il piùfedele alle urne. «È l’Italia chevuole cambiare» chiosa, mentreal suo fianco Donini parla di «in-surrezione pacifica» nei confron-ti del Governo Berlusconi.L’euforia della vittoria esalta lafantasia affabulatoria di Merolache ribadisce quanto la città sia di«sana e robusta Costituzione» vi-sto che sotto le due torri c’è «gen-te di grande quorum». Gli fanno

eco i cartelli, pochi ma salaci in li-nea coi partecipanti. Uno ripor-tava a caratteri di scatola la scrit-ta «Goderendum» e accantocampeggiava la foto di Berlusco-ni con la scritta «bollito». Sotto ilNettuno un altro cartello ironiz-zava su un atomo da fumetto:«Volete il nucleare? Andate aSpringfield». Più esplicita una ra-gazza che sintetizzava la suaeuforia in un «Altro che più uno!57% vaffanquorum».

Più sobrio il commento di Bo-

naccini che trasuda della magna-nimità del vincitore: «Un risulta-to straordinario con dimensioniche lasciano poco spazio ai dub-bi su cosa pensa il Paese riguardotemi così importanti», mentre Al-berani si spinge un po’ più in làsulle conseguenze di tale risulta-to auspicando «una riflessioneimportante su Hera». Chi sprizzagioia più degli zampilli della fon-tana del Nettuno sono i comitati.Anche Andrea Caselli, che capeg-gia quello «Due sì per l’acqua be-

ne comune», se la prende con He-ra: «Pare che i titoli delle multiuti-lity che puntavano sulla privatiz-zazione siano colati a picco» iro-nizza. Forse in un mare di acquapubblica, verrebbe da aggiunge-re, mentre il comitato gemello«Vota sì per fermare il nucleare» siappresta a festeggiare il tramon-to dell’«incubo di una nuova cen-trale atomica a Caorso» e la nasci-ta di «un nuovo modello energe-tico per il futuro». E se sotto il Net-tuno si applaude, a pochi passi, incappella Farnese a palazzo d’Ac-cursio, Massimo D’Alema, chia-mato a parlare di trasparenza de-gli archivi storici, alludendo al se-gnale di trasparenza dato dal vo-to, suscita una sorta di tripudio.

Dalla parte degli sconfitti parlail coordinatore provinciale PdlAlberto Vecchi costretto a racco-

gliere la palla in rete per la secon-da volta nel giro di un mese. Vec-chi si affida al social forum Face-book per esprimere le perplessitàsulla prosecuzione dell’espe-rienza di Governo: «Se non co-minciamo la ‘fase due’, cioè unamanovra economica che vengaincontro ai ceti medi ormai allostremo e porti risorse alle impre-se è meglio staccare la spina»spiega con chiarezza persinospietata. Dal canto loro, gli ex al-leati del Fli, rincarano la dose. «Ilcentro destra ha perso un’altraoccasione per recuperare il con-tatto con gli elettori» tuona ilcoordinatore provinciale Rober-to Flaiani. Intanto in piazza con-tinuano i festeggiamenti. «Unavittoria degli ecologisti», procla-ma Filippo Bortolini presidentedei Verdi bolognesi quando calala luce e la pioggia, il simbolo piùeloquente dell’acqua pubblica,continua a sferzare la piazza. I re-ferendari vincitori tolgono le ten-de sciamando via sulle note sem-pre significative e commoventi di«Bella ciao».

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I grillini:“È la sconfittadelle tv di regimee la vittoriadella Rete”

La dedica a Cellidei comitati perl’acqua pubblica“Sarebbe statoqui con noi”

Le reazioni

IN CONTROTENDENZA

Il leghista ManesBernardini ha votato,diversamente daileader del Pdl

Bernardini al voto

SOTTO LA PIOGGIA

Il sindaco Virginio Merolasi è recato ieri in piazzaNettuno per festeggiarecon i referendari

Merola in piazza

In primo piano

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(segue dalla prima di cronaca)

IL SOLO settore del fotovoltai-co nel 2010 è accreditato diaver prodotto un fatturato di

14 miliardi di euro, con 15miladipendenti diretti e 45mila indi-retti. Il Piano straordinario sul-l’efficienza energetica (PSEE) diConfindustria propone investi-menti per 130 miliardi di euro indieci anni, in grado di creare, al2020, 1.635.000 nuovi occupati.

Le politiche a sostegno dell’e-conomia verde passano dallecittà, dove si addensano popola-zione e attività produttive e delterziario, e quindi si consumanorisorse: si riscaldano e si raffre-scano case e uffici, si illuminanostrade, ci si sposta. Al traffico ur-bano si deve (stando al LibroVerde della UE) il 40% delleemissioni di anidride carbonicae il 70% delle altre emissioni pro-dotte dagli autoveicoli. Il rag-giungimento dei, vincolanti,obiettivi europei (“20,20,20”) di-pende quindi fortemente dallecittà, Bologna compresa, che hasottoscritto il Patto dei Sindaci,impegnandosi ad andare oltre il

target del meno 20% di emissio-ni di anidride carbonica. D’altraparte, alimentare l’economiaverde nei contesti urbani ne mi-gliora la qualità ambientale. Gliacquisti delle pubbliche ammi-nistrazioni, pari al 18% del Pil eu-ropeo, se convertiti ai criteri am-bientali già in parte fissati dallalegislazione nazionale, possonorappresentare un volano formi-dabile per la riconversione eco-logica di sistemi produttivi e be-ni di consumo.

Nel documento “EconomiaVerde” a firma di Leonardo Settie mia, presentato da LaboratorioUrbano (www. laboratoriourba-no. info) si parla di tutto questo edi cambiamento di stili di vita, dipiani regolatori per le rinnovabi-li, dell’indispensabile coinvolgi-mento dei cittadini in percorsipartecipativi di quartiere perpromuovere comunità solari lo-cali, di una Grenelle dell’am-biente (su modello francese) a li-vello regionale coinvolgendoimprese, consumatori, banche,istituzioni. È in questa direzioneche si muove l’Europa.

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Legittimo godimento». Esplo-de la gioia dei referendari inpiazza del Nettuno. Nean-che la pioggia che non si de-

cide a lasciare il passo all’estate rie-sce a frenare gli entusiasmi. Il supera-mento di oltre 15 punti del quorum ela schiacciante vittoria dei «sì» ai refe-rendum per acqua, nucleare e legitti-mo impedimento richiama alcunecentinaia di persone a festeggiare,tra cui gli attivisti che si sono battutiin prima persona per un risultato su

cui, fino a qualche settimana fa, nes-suno avrebbe scommesso. Sotto gliombrelli e tra le bandiere del Comita-to acqua bene comune (comparse esubito messe via quelle di Pd e Idv) sisono visti diversi politici: Errani, Do-nini, Bonaccini, Monari, Cevenini,Malagoli e Vassallo del Pd, Grillinidell’Idv, Naldi di Sel e Giordano perla Fds. Ma anche l’attore Marescotti,il filosofo Bonaga, il segretario CislAlberani. Sul palco improvvisato èperò salito solo il sindaco Merola,che non ha nascosto la sua gioia perl’esito referendario e ha anche ripara-to con l’ombrello Domenico Muci-gnat, uno dei leader del Tpo, mentre

parlava. Poi è toccato a lui: «A Bolo-gna l’affluenza è stata alta - ha det-to il primo cittadino - e questo dimo-stra che la gente c’è e vuole parteci-pare. Abbiamo imposto alla discus-sione pubblica il concetto di “benicomuni”, ora bisognerà trovare lerisposte istituzionali. Siamo gentedi “quorum” e ce lo meritiamo».

I referendari incassano il succes-so e rilanciano. Dice Marco Trottadell’associazione “Un’altra Hera”:«Apriamo la discussione sul ruolo diHera. I beni comuni non possono es-sere piegati a logiche di finanza e dimercato». Tra “Bella Ciao” e bicchie-ri di vino, «così risparmiamo l’ac-qua», è stato ricordato anche Gior-gio Celli, l’entomologo scomparsosabato: «Era un ambientalista cheamava la natura, mi piace pensareche sarebbe stato qui con noi», hadetto Alessandro Bernardi del Comi-tato per l’acqua pubblica. E mentreil palco e la piazza si svuotavano al-cuni cittadini hanno srotolato unostriscione indirizzato alla nuova am-ministrazione di Palazzo d’Accur-sio: «E ora referendum anche a Bolo-gna». Si riferivano a quello contro ifondi alle scuole private.❖

dinario di cui essere orgogliosi» inEmilia-Romagna, parlano il capo-gruppo Pd in Regione, Marco Mona-ri, e Maurizio Cevenini. «Un segnaleinequivocabile al governo che ha sug-gerito di disertare le urne». Nel Pdlche incassa il colpo cominciano ascoppiare i mal di pancia. Dice il coor-dinatore provinciale, Alberto Vec-chi: «Se non comincia la fase 2, me-glio staccare la spina». «Tutto è benequel che finisce bene. Così si rispettala volontà popolare», infierisce il le-ghista Manes Bernardini, che ha vo-tato sì su acqua e nucleare.

Di«grande vittoria degli ecologistie degli italiani» parlano i Verdi, cheaggiungono: «Ora, sull'acqua, voglia-mo assistere ad un vera rivoluzioneanche dentro ad Hera, affinchè di-venti azienda leader della green eco-nomy». E anche il segretario della Ci-sl, Achille Alberani, che a differenzadella Cisl nazionale si era schieratoper 4 sì, dice che su Hera ora «biso-gna aprire una discussione importan-te», perchè il referendum «avrà effet-ti anche sulla multiutility e sul mon-do del lavoro». Per l’Idv «hanno per-so Berlusconi, Bossi e la Rai», mentreper la Federazione della sinistra è sta-ta «la grande vittoria corale di chivuole un paese diverso». ❖

Votanti

Parma

94,79

Votanti

Acqua Privatizzazione

Acqua Profitti

Sì95,22

Votanti

Nucleare

LegittimoImpedimento

Sì94,39

Votanti

Sì94,42

Votanti

92,77

Votanti

Acqua Privatizzazione

Acqua Profitti

Sì95,8

Votanti

Nucleare

LegittimoImpedimento

91,62

Votanti

92,82

Votanti

Ravenna

95,23

Votanti

Acqua Privatizzazione

Acqua Profitti

Sì95,46

Votanti

Nucleare

LegittimoImpedimento

Sì94,47

Votanti

Sì95,33

AFabbrico gli anziani tornano dalmare per votare.È Reggio Emilia la provincia che ha votato di più: 68,4%, con il Comune

di Fabbrico che arriva al 76,6%. Qui una quarantina di anziani in vacanza aMilanoMarittima si sono pagati il noleggio dell’autobus per tornare a votare.

VALERIA TANCREDI

94,85 5,15 5,58 7,18 4,67

Voto nei capoluoghi, Bologna seconda solo a FirenzeBologna (64,9%) perde di un soffio la sfida con Firenze (65%) dei

capoluoghi più votanti. Emilia-Romagna (64,1%) seconda in Italia dopo ilTrentino Alto Adige (64,6%). Castel Maggiore primo a Bologna col 74,5%.

EMerola festeggiacon i referendariin piazzaNettunoAlcune centinaia di persone nonostante la pioggia. Presentii leader del centrosinistramamesse via le bandiere di partitoEntusiasmo alle stelle dei Comitati che ricordano Giorgio Celli

In basso: affluenza e risultati

Provincia per Provincia

[email protected]

Votanti 65,54%

Modena

94,94No5,06

Votanti 65,56%

Acqua Privatizzazione

Acqua Profitti

Sì95,38

No4,62

Votanti 65,58%

Nucleare

LegittimoImpedimento

Sì94,18

No5,82

Votanti 65,55%

Sì No60,53%

No5,21

60,57%

No4,78

60,58%

No5,61

60,57%

No53,75%

Piacenza

No7,23

53,68%

No00.0

53,78%

Sì No8,38

53,75%

Sì No65,63%

No4,77

65,62%

No4,54

65,62%

No5,53

65,62%

No

Il Cattaneoanalizzail non voto

L'istituto Cattaneo ha calcolato il «tasso di astensionismo aggiuntivo» rispetto alleelezionipolitiche,stabilendoche lamedianazionaledinonvotantiai referendumèstatadi23,4 punti percentuali superiore all'astensione delle politiche 2008. La Lombardia, dovel’insediamentoPdl e Lega è più forte, è sopra questamedia. L’Emilia-Romagna, sotto.

IIIMARTEDÌ

14GIUGNO2011

ACQUA, È BATTAGLIAI comitati: via BurgineChiarini. L’assessore:ora rivedere le tariffe

REFERENDUM2011

4,27 95,24 4,7695,73

Il verticeDomani si riunisceAto5: «Necessarioriallineare le entrate».Burgin e l’Addi Hera avevanopronosticato “effettidevastanti” in caso divittoria dei “sì”.I referendari:«Non sono in sintoniacon l’esito del voto»

Acqua Profitti

Nucleare

Acqua Profitti

Nucleare

95,65 4,35

96,01 3,99

Votanti

94,92 5,08

Votanti

95,80 4,20

96,17 3,83

95,17 4,83

No

Sì NoVotanti 61,53%

Acqua Privatizzazione

Sì No

LegittimoImpedimento

Sì No

Sì NoSì

IDV: DRAGHETTI SI ESPRIMA

Effetto voto. L’assessore pro-vinciale all’Ambiente Ema-nuele Burgin annuncia chedomani si riunirà l’ufficio

di presidenza di Ato (l’organismochiamato a determinare le tariffedell’acqua, ndr). E già si parla di unrialzo della bolletta. E di 68,5 milio-ni di investimenti “congelati” su Bo-logna in attesa di una nuova legge(il voto ne ha cancellato la remune-razione): 26,5 quest’anno e 42 nel2012. Se poi si considera che il servi-zio idrico integrato a Bologna ave-va già accumulato 17 milioni di defi-cit, per Burgin la conclusione è ine-vitabile: «È necessario correggerele entrate con un riallineamentodelle tariffe, che oggi non coprono icosti». Più avanti, visto il nuovo sce-nario, «Hera dovrebbe convocarel'assemblea dei soci per verificare ilpiano industriale e decidere se deveessere ridefinito alle nuove condi-zioni»

Parole che non contribuiranno al-la “pace” con i comitati promotoridei quesiti sull’acqua. Che a metàmattina, quando il quorum non èancora certo ma comunque in vista,già alzano la posta: «Difficile pensa-re che Maurizio Chiarini e Burginpossano rimanere al proprio posto -detta per tutti Andrea Caselli -.Quanto hanno detto nei giorni scor-si è grave, l’Ad di Hera e l’assessorenon sono in sintonia con la volontàespressa dai cittadini con il referen-dum».

Prima ancora della festa in piaz-za dunque i referendari - riuniti nelpomeriggio in una sorta di “salastampa” alla Camera del Lavoro - ra-gionano sugli effetti del voto. Certoera chiaro che i quesiti sull’acquaavrebbero avuto una ricaduta diret-ta sulle politiche di Hera, in caso divittoria. Ma non è piaciuto che talericaduta venisse dipinta «dagli effet-ti devastanti» appunto da Chiarini,che così in un’intervista annuncia-va il suo voto contrario nel’urna. Eallora Caselli - esponente Cgil, unodei nomi storici della mobilitazioneper l’acqua pubblica sul territorio -prima ancora delle nuove tariffe in-vita a riflettere sulla governancedell’azienda di viale Berti Pichat.

«Chiarini avrebbe dovuto ave-re il buon garbo di tacere, visto cheè parte in causa e molto interessata.

Una valanga di sì per il questito sull’acquapubblica

Sì NoVotanti 68,46%

Acqua Privatizzazione

Sì No

www.unita.it

LegittimoImpedimento

Sì No

Votanti 68,46%

Reggio Emilia

Votanti 61,50%

Rimini

61,53%

61,51%Votanti 68,47%

Nei giorni scorsi il capogruppoprovincialeIdvPaoloNanniave-va sollecitato: «La presidentedella Provincia dica cosa vote-rà, non bisogna lasciare dubbiai cittadini».

ADRIANA COMASCHI

[email protected]

Votanti 68,47%

Emilia-RomagnaIV

MARTEDÌ14GIUGNO2011

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

FERRARA - La Nuova Ferrara

MERCOLEDÌ, 15 GIUGNO 2011 Pagina 11 - Cronaca

«Senza soldi niente investimenti» Il sindaco: chi finanzierà i lavori per sistemare la rete ed evitare gli allagamenti? Hera oggi farà il punto al Ridotto IL DOPO–REFERENDUM»IL DIBATTITO SULL’ACQUA

E adesso? Scacciati i privati dalla gestione dei servizi pubblici come acqua o rifiuti e assestato un

sonoro ceffone politico al premier e alla sua maggioranza, l’ampio consenso popolare registrato sui

quattro referendum inizia già a proiettare i suoi riflessi sul sistema normativo nazionale. Manca l’atto di

abrogazione formale degli articoli di legge, che spetta al presidente della Repubblica, ma nei Comuni e

nelle aziende di gestione già si tirano le somme e si prospetta un blocco degli investimenti pubblici. Il

quesito che più di ogni altro lascia aperto un buco normativo resta quello che ha azzerato la

remunerazione del capitale investito nei servizi idrici. Il gestore non potrà più scaricare in bolletta il

ricarico del 7% che ancora oggi garantisce un rendimento al fornitore di servizio. L’allarme, tra i

manager e i sindaci, è già alto. Proprio ieri Federutility, che rappresenta le aziende idriche ed

energetiche, come Hera, ha sollecitato «tempi brevi per le risposte istituzionali» e «certezze di

copertura finanziaria per i piani di investimento già formalizzati». I gestori sperano che il taglio della

remunerazione non abbia effetto retroattivo e che i piani di investimento già avviati (ad esempio la

sostituzione di condutture rotte con nuove tubazioni, uno dei mali storici della nostra rete) vengano

coperti con risorse adeguate. Quel 7% in più andava infatti a sostenere costi come gli interessi sul

capitale preso a prestito, oltre a garantire un utile al gestore. In regione il sovrappiù è compreso tra il 6

e il 7%, ma le aziende come Hera e Cadf, che si spartiscono l’utenza della provincia, temono di dover

mettere mano al portafogli per ripianare i maggiori costi di servizio. A farne le spese saranno i loro

bilanci e i dividendi dei loro soci (i Comuni). Per l’utente, invece, il discorso si ribalta. Le bollette

dovrebbero essere un po’ più leggere, anche se si tratta di risparmi contenuti in qualche manciata di

euro. Le aziende ribattono che oltre agli investimenti in corso si dovrà ridefinire il trattamento futuro.

Come si ricaveranno le risorse da impiegare per mantenere e migliorare il sistema di distribuzione e

gestione dell’acqua pubblica? Il vuoto dovrà essere colmato da una nuova legge che tenga conto della

volontà popolare. E il messaggio del referendum è chiaro: niente profitti per i gestori. Il ritorno al

vecchio sistema, sbaragliato il campo dall’obbligo di vendita ai privati di quote del capitale pubblico,

lascia aperta la strada per la gestione in house (interna ai Comuni) e per il conferimento con gara

pubblica. Per le multiutility che avevano scommesso sul business il referendum è stato uno doccia

fredda. Per Hera e Cadf, comunque, non si pone il problema di una uscita immediata dal settore. La

gestione dell’acqua sarà loro appannaggio, per contratto, fino al 2024. Ma gli oneri restano ed Hera già

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

Sanità, rimangono i dubbi La cittadella della salute aprirà per 12 ore al giorno, non 24 come promesso

Chi si aspettava lo sciogliersi di ogni

dubbio è rimasto deluso. Così come chi cercava conferme sui piani organizzativi della sanità ferrarese è tornato a casa

soddisfatto. È durato altre tre ore nel pomeriggio di ieri il consiglio provinciale e comunale congiunto sulla sanità, nel

quale sono intervenuti i direttori generali di Sant‟Anna e Usl, rispettivamente Gabriele Rinaldi e Paolo Saltari, ed il

presidente del corso di laurea in Medicina Adolfo Sebastiani.

Tre ore nelle quali i blocchi contrapposti di maggioranze e opposizioni non hanno trovato posizioni condivise.

La seconda parte della seduta è cominciata con le risposte alle domande poste in mattinata da sindaci e consiglieri.

“La cittadella della salute – ha spiegato Saltari, riferendosi alla novità che troverà posto nell‟anello del Sant‟Anna –

non sarà un primo o un pronto soccorso, bensì un raggruppamento dei nuclei di cure primarie, aperto 12 ore al

giorno”.

Eppure da metà aprile fino ad oggi era stato assicurato ben altro. Fu proprio il sindaco Tagliani, alla vigilia del

referendum autogestito di Progetto per Ferrara (vai all’articolo), ad assicurare che “le aziende e le istituzioni sono

impegnate a realizzare in Corso Giovecca una struttura sociosanitariana struttura sociosanitaria che garantisca la

continuità assistenziale nelle 24 ore 7 giorni su 7”. Il concetto venne ribadito anche nella conferenza stampa congiunta

delle due aziende sanitarie, per bocca della portavoce del sindaco: “Nelle ore notturne e durante i giorni festivi, saranno

attive, progressivamente, la Centrale Operativa del 118, la guardia medica e le residente psichiatriche” (vai

all’articolo). Ma tant‟è.

FERRARA - Estense.com

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

REGGIO EMILIA - Giornale di Reggio

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

REGGIO EMILIA - Informazione

L’INFORMAZIONE il Domani MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011 17

T OA N O Domattina i funerali, ha visto crescere cinque generazioni

Nonna Ada è morta 107 anniEra la più anziana della provincia, una fan di Gerry Scotti

Ada Pompilia Ferrari l’invidiabile traguardo dei 107 anni

Nel mirino la nuova Giunta tutta Pd. Mano tesa a Torri

Dall’Idv bordate a Rinaldi«Persa occasione di rinnovamento»

TOANO

E’ morta nel primo pome-riggio di ieri Ada Pom-

pilia Ferrari, che il 4 marzoscorso aveva festeggiato l’in -vidiabile traguardo dei 107anni: era la persona più anzia-na della provincia di Reggio.Ada, residente a La Ca’ di Cer-redolo di Toano, amava la let-tura ed i varietà televisivi: ilsuo personaggio preferito e-ra Gerry Scotti e si teneva ag-giornata con giornali e rivi-ste, e leggeva libri, special-mente sulla vita dei santi. Eraal vertice di una piramide cheincludeva cinque generazio-ni: lascia nel dolore i figli Italoe Rosina (altri tre figli, tra cuidue donne, sono deceduti),sette nipoti e sei pronipoti.La centenaria, che aveva alungo svolto la faticosa pro-fessione di contadina, si èspenta ieri alle 15.30: «E’ r i-masta lucida – dicono i pa-renti – fino a poche ore primadi morire: ci ha lasciato nellasua casa dove l’abbiamo sem-

pre assistita. Recentementele sue condizioni di salute e-rano peggiorate, ma fino apochi anni fa era ancora auto-sufficiente nonostante le pa-

recchie primavere alle spal-le». I funerali della signora A-da Ferrari, vedova Palladini,sono in programma per do-mani mattina alle ore 9.30

nella chiesa parrocchiale diCerredolo dove sarà officiatala cerimonia funebre. Dopola funzione di commiato, lespoglie saranno successiva-mente accompagnate nel ci-mitero locale per la sepoltu-ra. Alle esequie, a cura dell’a-genzia Corsini, parteciperan-no molti cittadini del territo-rio di Toano dato che la fami-glia della defunta è conosciu-ta in paese. Ada Ferrari era u-na dei diversi toanesi che ul-timamente aveva superato lasoglia dei cent’anni: negli ul-timi anni diversi cittadini so-no riusciti a raggiungere il se-colo di vita. A Toano, dun-que, si può vivere “più a lun-go ”? Il sindaco Michele Lom-bardi, in occasione dei 107anni di Ada, dichiarò che«sembra proprio di sì ancheperché altri nostri residentistanno avvicinandosi alla fati-dica soglia: da qui al 2015 so-no infatti diversi gli anzianiche potrebbero spegnere lecento candeline».

(Matteo Barca)

Quattro alpinisti a caccia della vetta del Gasherbrum II

Verso l’Himalaya, parteoggi la spedizione reggiana

Nicola Campani

MONTAGNA

Nella mattinata di oggipartirà alla volta di Isla-

mabad il gruppo di alpinistidel l’Appennino reggianoche, nel prossimo luglio,tenterà la salita del Gasher-brum II nella catena del Ka-rakorum in Pakistan.

La spedizione, guidata daNicola Campani e compostaanche Fabrizio Silvetti, Mas-simo Ruffini e Samuele Sen-tieri, tenterà la salita dellavetta di 8.035 m senza au-silio di portatori e di ossi-geno, affrontandola con lesole proprie forze.

Samuele Sentieri, allenato-re nazionale di sci alpino eMassimo Ruffini, aspiranteguida alpina, tenteranno, sele condizioni lo permette-ranno, la discesa con gli scidalla vetta per una via maitentata sino ad ora con glisci.

Un grande orgoglio ed u-na enorme responsabilitàper i partecipanti deriva dal-la consegna, nella serata dipresentazione, della bandie-ra italiana della Sezione Al-pini di Reggio da parte delGruppo di Castelnovo Mon-ti.

«La nostra bandiera - assi-cura Campani - verrà custo-dita con cura dai membridella spedizione che tente-ranno di portarla con orgo-glio in vetta».

La spedizione, patrocina-ta dal CAI di CastelnovoMonti, sarà visibile e contat-tabile attraverso il sito inter-n e t w w w . g a s h e r-brum2011.it ed il profilo fa-cebook con lo stesso no-me.

Durante il viaggio di avvi-cinamento alla montagna,verranno consegnati i soldi,

raccolti mediante la venditadelle magliette della spedi-zione, all’orfanotrofio delCEENA Welfare Service delGilgit-Baltistan, che acco-glie 103 bambini dai villaggidelle valli del nord-est delPakistan. Chi volesse puòcontribuire alla raccoltafondi, acquistando le ma-gliette nei negozi: ReggioGas, Camp 3000, AlpenSport di Reggio e PiklaSport di Cerreto Laghi. L’i n-tero ricavato andrà allastruttura d’accoglienza pa-kistana.

Tutto pronto per la fiera del cavallo del Ventasso

MONTAGNA

CASINA

Sono vere e proprie bor-date quelle che l’Ivv del-

la montagna - per voce delresponsabile di zona MarcoDallari e della segretariaprovinciale Liana Barbati -assesta al Pd, e in particolareal sindaco di Casina. Sottoaccusa la nuova Giunta no-minata da Rinaldi. Scelte,quelle fatte dal nuovo primocittadino, che tra l’altro han-no già provocato una spac-catura con l’esponente di Si-nistra e libertà, Yuri Torri.

Ora è l’Idv ad esprimere«perplessità per questa scel-ta del sindaco di nominareuna Giunta composta tuttada figure dello stesso parti-to, il Pd. Per lo più assessoriche, superato il record di 10anni di attività, vengonoconfermati anche per la ter-za Consigliatura, mancandoun’importante occasione direale rinnovamento».

«Noi non possiamo accet-

tare questo modo di far po-litica che sa di vecchio. Il no-stro timore è che ancora unavolta il Pd, in mancanza di u-na reale alternativa, sia sem-pre più lontano dalle vere e-sigenze della collettività.Noi dell’Idv crediamo fer-mamente che la montagnareggiana abbia bisogno diun vero rilancio politico nelsenso dell’apertura a forzenuove e giovani, alle donne,ad un metodo di governan-ce che faccia dell’etica e del-la legalità le sue prime paro-le d’ordine». «Un rilancio -concludono Dallari e la Bar-bati - che il Pd da solo nonpuò e non riesce più a pro-muovere proprio per la suadifficoltà a ridare entusia-smo e valori alla gente. Ci ri-volgiamo a tutti i cittadini diCasina e della montagna,quindi alle forze politiche e-scluse, per cominciare a la-vorare insieme a questonuovo progetto, consape-voli che non sarà facile».

Saranno illustrati i risultati dell’indagine

Questionario sul commercioStasera incontro a CastelnovoCASTELNOVO MONTI

Questa sera, alle ore 20.45presso la sala consiliare di

Castelnovo Monti, è in pro-gramma un’assemblea pubbli-ca per illustrare i risultati delquestionario somministrato aicommercianti di Castelnovo eFelina dal gruppo di opposizio-ne “Persone e montagna”. L’ini -ziativa ha lo scopo di «rimette-re in moto - spiegano gli espo-nenti della lista civica – il mec-canismo della partecipazione

attraverso una precisa fase di a-scolto diretto, senza filtri. Saràl’occasione per dare forza adun progetto concreto e condi-viso per il bene del nostro pae-se e per costruire un futuro mi-gliore per la montagna».

Alla serata interverranno ilsindaco castelnovese GianlucaMarconi, il capogruppo di“Persone e montagna” Feder i-co Tamburini ed anche SilvioBertucci, coordinatore delgruppo di lavoro.

(M.B.)

Fabrizio Silvetti

RAMISETO

E’ ormai tutto pronto a Ra-miseto per la 26esima

“Fiera del Cavallo del Ventasso”che si terrà sabato e domenica.Per la comunità ramisetana sitratta di una manifestazionemolto importante, attesa e sen-tita dalla cittadinanza essendoun appuntamento consolidatodella terza domenica di giugno,

che vede le strade riempirsi e di-ventare un luogo di festa nelwe e ke n d .

L’iniziativa ha l’obiettivo divalorizzare e far conosceremaggiormente gli esemplari e-quini autoctoni del territoriomontano, ma è anche un mo-mento di ritrovo e scambio direlazioni per gli abitanti del pae-se. La rassegna del cavallo delVentasso è senza dubbio un’oc -

casione fondamentale di questidue giorni in cui gli allevatoripossono valorizzare i loro bel-lissimi animali. Cultura, tradi-zione, divertimento, sport eprodotti tipici accompagneran-no l’evento che quest’anno, perricordare il 150° anniversariode ll’unità italiana, prevede sa-bato alle 10 un incontro su que-sto tema.

(M.B.)

Summer School a LigonchioLIGONCHIO - Dopo il trasferimento della sede e l’incontrocon il Consiglio comunale nella seduta del 3 giugnoscorso, è ora la volta, per il Parco nazionale, del“debutto” in una iniziativa di rapporto diretto con icittadini e gli operatori di Ligonchio.E si tratta di un avvenimento di grande valore, legato allanuova dimensione - anche internazionale - che il Comuneappenninico sta assumendo con la presenza dell’Atelierdelle Acque e delle Energie e con l’atteso avvio dellaSummer School di Reggio Children.

Venerdì pomeriggio, a partire dalle ore 17.30, sarà infattipresentato, nel corso di un appuntamento organizzato nelgiardino della nuova sede del Parco, il programma dellasettimana di studio che, dal 2 al 9 luglio, vedrà giungereda ogni parte del mondo oltre ottanta pedagogisti peraffrontare “I cento linguaggi in dialogo con l’ambiente”.La presentazione di venerdì sarà tenuta dai massimirappresentanti di Reggio Children.L’appuntamento si concluderà con un momento di festapopolare, un buffet per tutti che darà il saluto dibenvenuto per l’arrivo del Parco e per l’apertura dellanuova sede.

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REGGIO EMILIA - Informazione

MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011 5EL GIORNO

Durissimo attacco al supermanager voluto a Reggio dal primo cittadino

Idv: «Adesso Viero a casa»La Barbati rompe con Delrio e lancia la sfida«D opo il fallito tentati-

vo di convincere legente a votare “no” ai duequesiti sull’acqua, al dg Vie-ro e all’ad Chiarini, non restache prendere atto della si-tuazione e rassegnare al piùpresto le dimissioni. Il popo-lo si è espresso ed è chiaroche da oggi loro siano statisfiduciati come dirigenza». Ilsiluro ai vertici della multi-servizi arriva da Liana Barba-ti, capogruppo Idv in Regio-ne ed ex vicesindaco di Reg-gio nella Giunta Delrio. E fuproprio quest’ultimo a por-tare a Reggio Viero per faneil presidente di Enìa.

«Come presidente delgruppo Idv in Regione maancor prima come cittadina– continua Barbati - avvertoil management delle duemultiutility che faremo le

barricate per difendere gli u-tenti dal tentativo di aumen-tare le bollette dell’acquaper controbilanciare le in-genti perdite in borsa, comeci fanno sapere loro. Chie-diamo inoltre una generaleriduzione dei faraonici sti-pendi di cui gode attualmen-te la dirigenza, schiaffo mo-rale e materiale a chi fa faticaa pagare le bollette».

«Chiediamo pertanto a tut-ti i sindaci emiliano roma-gnoli soci di Iren ed Hera diassumersi la responsabilitàdi rispettare il voto popolaree di sfiduciarli. I cittadinihanno dato una grande le-zione ai piani alti della duemulti utility: la dirigenza è edeve essere al servizio deicittadini stessi, non del mer-cato».

(sir)

n «I cittadini hanno dato una grandelezione ai piani alti della due multi utility:la dirigenza è e deve essere al serviziodei cittadini stessi, non del mercato»

Tutino “apre” alla Manodori per investire sulle retiUn confronto allargato sul futuro di Iren coinvolgendo le forze cittadine, la Fondazione Manodori, i parlamentari ela Regione. La proposta, il giorno dopo il referendum, arriva dall'assessore provinciale all'Ambiente di ReggioEmilia, Mirko Tutino, che auspica in particolare il raffrozamento del ruolo degli enti locali nella gestione dei serviziidrici. «Dobbiamo garantire il livello di investimenti, di contenimento dei consumi e di qualita' dell'acqua,rafforzando il ruolo dei nostri enti locali nella gestione del servizio idrico, controllando quindi i costi e le tariffeanche per il futuro», dice Tutino. Infatti, spiega l'assessore, «se e' vero che in concreto si e' spazzata via la normasull'obbligo di vendita ai privati della maggioranza delle azioni nelle societa' pubbliche e che tutto potra' rimanerecome e' oggi, sul piano politico i cittadini reggiani hanno votato chiedendo un forte ruolo pubblico nella gestionedel servizio idrico». «Non possiamo solamente stare seduti in attesa che cambi il vento a Roma - dice Tutino -serve immediatamente un intervento delle amministrazioni comunali per studiare un nuovo modello capace, al dila' dei dibattiti ideologici, di unire un alto livello di investimenti ad una gestione pubblica del servizio».

Mirko Tutino, assessore all’a m b i e n te

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REGGIO EMILIA - 24Emilia.com

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RAVENNA - Corriere

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RIMINI - Corriere

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - Voce

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RAVENNA - Voce

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RAVENNA - Voce RAVENNA - Corriere

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RAVENNA - Informazione

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RAVENNA - Informazione RIMINI - Carlino

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RIMINI - Corriere

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RIMINI - Voce

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PIACENZA - Cronaca

«Grande soddisfazione perun risultato che confer-ma che nel nostro Pae-

se il vento è mutato». E’ il primocommento a caldo del segretarioprovinciale del Partito democraticoVittorio Silva di fronte all’esito deiquattro referendum nazionali chehanno conseguito il quorum e unalarghissima maggioranza dei “sì”.«Dopo il segnale di cambiamentodelle elezioni amministrative - pro-segue Silva - il risultato della con-sultazione mette in evidenza comegli italiani non tollerino più di es-sere presi in giro. Questo Governoaveva tentato ancora una volta diingannarli con una leggina ad hocper rinviare la questione del nu-cleare, ma non ci sono cascati.Stesso discorso per quanto riguar-da il quesito sul legittimo impedi-mento, con una grande maggio-ranza di elettori ormai insofferentinei confronti di un premier che an-tepone i propri interessi a quellidel paese. I dati ci dicono che ilcentrodestra non è più maggioran-za in Italia».

Di diverso avviso Angelo Ales-sandri, segretario della Lega NordEmilia, ieri in visita nel Piacentino:«I cittadini hanno espresso il lorovoto e questo va rispettato». «Cre-do che in parte - ha aggiunto - gliitaliani abbiano raggiunto le urneseguendo l’onda emotiva; mi augu-ro che la risposta ai quattro quesiti

sia stata supportata da una correttainformazione. E’ sbagliato a questopunto riempire il voto con un si-gnificato politico: conta solo quelloche la popolazione ha scelto in ca-bina elettorale».

L’Italia dei valori di Piacenza hainvece espresso soddisfazione per ilrisultato di straordinaria partecipa-zione dei cittadini di Piacenza aiquattro quesiti referendari nazio-nali che hanno permesso di supe-rare il quorum in tutta Italia.«Questo - ha sottolineato il segreta-rio provinciale Sabrina Freda - èstato possibile perché la gente, in-dipendentemente dalla militanzapolitica, ha capito che stava andan-

do a votare su temi importantiquali acqua, ar ia e giustizia.«Quando l’Idv ha proposto l’annoscorso i quesiti su nucleare, acquae legittimo impedimento che sonostati sottoscritti da due milioni dicittadini, ha gettato il cuore, o me-glio il quorum, oltre l’ostacolo per-ché molte Cassandre ci dicevanoche la soglia del 50% per cento + 1di votanti non sarebbe mai statasuperata. Invece oggi siamo qui,anche a Piacenza, a festeggiare perquesto straordinario risultato dipartecipazione che ha permesso aicittadini italiani di riappropriarsidel loro sacrosanto diritto di espri-mersi».

La Cronaca Speciale ReferendumMARTEDI 14 GIUGNO 2011

7

Nelle foto a destra, il segre-tario provinciale dell’Italiadei valori Sabrina Freda, ilsegretario provinciale delPd Vittorio Silva e il segre-tario nazionale della Leganord Emilia Angelo Alessan-dri. Nella foto sotto, unadelle inziative promosse daLegambiente contro il nu-cleare. Sopra e a sinistra,festeggiamenti lungo lo Sti-vale per la vittoria ai quattroreferendum nazionali del“sì”

I commenti politiciPartiti ed esponenti piacentini esprimono un pareredopo il raggiungimento del quorum e la vittoria dei promotori

Idv: «Abbiamo gettatoil quorum oltre l’ostacolo»Silva: «Gli italiani non tollerano più le prese in giro»Alessandri (Lega): «Italiani spinti dall’onda emotiva»

«E’ in atto un cambiamento della società»La soddisfazione di Legambiente

«Il raggiungimento del quorum deireferendum è un dato molto impor-tante perché è il segnale molto chiarodi un cambiamento in atto nella so-cietà italiana, di una musica nuova,fuori dai cori sentiti in questi ultimianni che deve e vuole essere ascoltata:la musica della partecipazione». Le-gambiente Piacenza commenta congrande entusiasmo l’esito del voto re-ferendario, parlando di una vittoria, inprimis, «della società civile, dei singolicittadini, movimenti associazioni e co-mitati che insieme, coralmente, hannolavorato da subito senza scoraggiarsi,nel diffondere capillarmente casa percasa, paese per paese, le informazionisui referendum, nel silenzio assordan-te delle istituzioni, dei mass media edi molte forze politiche».

Per gli ambientalisti ad aver vinto èla voglia di partecipare dei cittadini, ditornare ad essere protagonisti dellescelte civiche. Per Legambiente «havinto la democrazia, segnale dellabuona salute di cui gode ancora ilPaese, nonostante tutto».

Al di là dell’esito “normativo” delreferendum, quello che conta di piùper gli ambientalisti è il segnale civilee culturale che è emerso: «Quello diuna nazione che dopo tanto tempotrova una vera maggioranza su temiconcreti e su un’idea di futuro piùverde e democratica. Un’idea chetroppo spesso la politica non è in gra-do di proporre».

ACQUA BENE COMUNE«Ora guardiamoal futurocon nuova fiducia»«E’ stata una campagna straor-dinaria che ha attraversatoogni angolo del Paese con alle-gria e determinazione: e il po-polo italiano ha risposto, dimo-strando come un’intera societàsia in movimento per la riap-propriazione sociale dell’acquae dei beni comuni e per ricon-quistare la democrazia. Da og-gi niente sarà più come pri-ma». Il Comitato acqua bene comunePiacenza esce allo scoperto do-po l’esito del voto referendarioper elogiare il lavoro di tuttiquelli che hanno contribuito alraggiungimento di un risultatoottenuto «nonostante il boicot-taggio sistematico da parte deigrandi mass media, nonostan-te i tentativi trasversali di tra-sformare la campagna referen-daria nell’ennesimo scontro po-liticista tutto interno alPalazzo», grazie alle donne eagli uomini di questo Paese chehanno risposto con una straor-dinaria partecipazione al voto econ una inondazione di sì». «E’stata una straordinaria traver-sata per l’acqua e la democra-zia. E’ il tempo della festa. Intutte le piazze. Con tutte ledonne e gli uomini che ci hannocreduto. Ora - conclude il Comi-tato - possiamo guardare al fu-turo con nuova fiducia».

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PIACENZA - Libertà

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PIACENZA - Libertà

In primo piano

La festa in Piazzaalla quale hapartecipato ancheMalko Dritan,cheha finito losciopero dellafame,sottobandiere di Pd eIdv unite nellavittoria(foto Lunini)

PIACENZA - Una chitarra, un coroimprovvisato, le note e le strofedi “Nel blu dipinto di blu” che ri-suonano sotto le arcate del Goti-co. Con la più rappresentativacanzone della nostra musica leg-gera, entrata a far parte del pa-trimonio popolare, i cittadini ac-corsi ieri in centro per festeggia-re il trionfo dei sì referendarihanno infatti voluto sottolineareuna vittoria che appartiene allasocietà civile. Perché, è un altroritornello udito in piazza Caval-li, quella che esce dalle urne «è lavittoria della gente». In totale uncentinaio di persone aggregateper mezzo del tam tam di chi si èbattuto per un servizio idricopubblico e contro il nucleare.

«Ci auspicavamo questo esito– ha commentato GiampaoloBardini del Comitato piacentinoper il no al nucleare e l’acqua be-ne comune – per affermare la de-mocrazia che il governo ha ten-tato di negarci. I loro modi arro-ganti li hanno portati in mino-ranza, ma il risultato che più cisoddisfa è l’aver ritrovato la par-tecipazione delle persone. Sonoloro che hanno creato il movi-mento e questo per noi è il verosuccesso».

La pensa allo stesso modoLaura Chiappa, presidentessadel circolo piacentino di Legam-biente: «La campagna referenda-ria – ha sottolineato - è stata por-tata avanti da singoli e associa-zioni, che hanno avuto il meritocontrastato la controinformazio-ne e squarciato il silenzio». Sonoparecchi i cittadini esultanti co-me Angelo Piga, dichiaratosi «su-per contento per una vittoria ci-vile prima ancora che politica».

Ma poco alla volta sono com-parse anche le bandiere delleforze politiche, Italia dei valori intesta, oltre ai rappresentanti delPartito democratico. Per gli am-ministratori, come il sindaco diCerignale Massimo Castelli (Idv),emerge invece «un indubbio si-gnificato politico», basato però«sull’espressione di un popoloche vuole cambiare rotta. Il cen-trosinistra traduca questo con-senso e lo trasformi in una linea

concreta priva di divisioni».«Così si distrugge tutta la linea

politica del governo» ha rilevatoil consigliere provinciale Samue-le Raggi (Idv), per il quale è giun-to «il momento di ricompattare ilcentrosinistra verso un processoche porti l’attuale opposizione acreare un progetto politico coesoper il governo del Paese».

Come il segretario Bersani, an-che il coordinatore provincialedel Pd, Vittorio Silva, invoca unnuovo ritorno alle urne, questavolta «per mandare a casa Berlu-sconi». «Come abbiamo – hacontinuato - visto nell’ultimatornata elettorale, gli italiani nonsi riconoscono più nel centrode-stra: è ora di prenderne atto ed

andare a votare». E Marco Carini,consigliere regionale del Pd:«Sebbene il governo neghi risvol-ti politici, presto vedremo emer-gere la verità in aula e nelle rela-zioni tra i partiti di maggioranza.Intanto, ben venga il ritorno allapartecipazione che abbiamo ri-scontrato in questo periodo».

Filippo Columella

PIACENZA - Il primo ad arrivare èstato Cerignale. Con i suoi 153elettori iscritti di cui 89 maschi e64 femminee è il primo Comunei cui risultati sono arrivati sui ta-voli della Prefettura per il con-teggio: a votare sono stati 80 peril primo referendum e 79 per glialtri tre, ossia il 52,29 e il 51,63per cento.

L’ultimo comune ovviamenteè stato Piacenza, ma questo giàera prevedibile: così come lo erail fatto che il primo seggio a ren-dere noti i voti potesse essere il103, ossia quello con sede a Bor-ghetto presieduto da Renzo Ar-mani: in questo caso 124 sonostati i votanti, dei quali 63 ma-schi e 61 femmine.

È stato uno spoglio tranquilloquello che ha visto la Prefetturaimpegnata ieri pomeriggio araccogliere i vari dati provenien-ti dalla città e dalla provincia:“Non ci sono stati intoppi dalpunto di vista della raccolta da-ti” ha confermato Rosario Ple-scia dell’Ufficio Elettorale dellaPrefettura, “il termine per vota-re era fissato alle quindici e in-

torno alle sedici circa avevamogià il numero dei votanti”. La“macchina” della Prefettura hadunque funzionato alla perfe-zione: “C’è stata una fase prepa-ratoria che ha previsto la raccol-ta dei dati da parte di tutti i Co-muni e poi la trasmissione allaPrefettura per i successivi scruti-ni”. Il primo ad arrivare è statoappunto Cerignale, dove, secon-

do i dati provvisori diffusi in se-rata, a votare sì per il primo refe-rendum è stato l’87,01 per cen-to; percentuali in salita per il se-condo con 90,79 per cento a vo-tare sì a favore dell’acqua pub-blica, mentre contro il nuclearesi è espresso l’81,33 per cento econtro il legittimo impedimentol’84,93 per cento.

Parab.

Cerignale primo ad arrivare in Prefetturamentre in città vince la “corsa”Borghetto

CAORSO - «Dopo questo voto aCaorso non si parlerà mai piùdi centrale nucleare». E’ rag-giante Carmen Garilli, capo-gruppo di minoranza nel Pd inconsiglio comunale.

«Ha vinto la partecipazione -dice -, per noi l’affluenza è sta-ta molto alta ed ha coinciso conle aree vicine al centro sinistrache hanno risposto bene». «Noiè una vita che diciamo no al nu-cleare - continua la Garilli - ec-co perchè questa la riteniamouna vittoria». «La cosa che miha lasciato più soddisfatta? Lapartecipazione delle famiglie

con bambini, famiglie giovani,una generazione nuova e que-sto dovrebbe far riflettere. Oggiabbiamo persone che con lacentrale non c’entrano più nul-la». E, a quanto pare, non ne vo-gliono più avere a che fare. «Lefamiglie non si sono fatte pren-dere dall’emotività - è convintala Garilli -, hanno votato per u-na convinzione che va al di là diun’appartenenza politica».

Il sindaco Fabio Callori, a ca-po di una giunta di centrode-stra, aveva detto che non sareb-be andato a votare ed è statocoerente fino in fondo: «Votare

non serve a nulla essendo giàintervenuta una disposizionelegislativa che pone il divieto dinuovi impianti nucleari sul ter-ritorio italiano». Dati alla mano,li analizza: «Il voto sul nuclearea Caorso ha il sì più basso e ilno più alto tra i quattro referen-dum. Due punti in meno ri-spetto agli altri tre per il sì, in li-nea, tra l’altro, con Trino Vercel-lese, altro sito già nucleare, do-ve l’affluenza è però stata mag-giore: al 60 per cento». A Caor-so sul nucleare ha votato il55,22%. «Nell’87 - osserva Cal-lori - andò a votare l’88,75 per

cento: al quesito se togliere alCipe la possibilità di scegliere isiti il 62% rispose sì, il 25% no,sul togliere i finanziamenti aComuni e Regioni il 59% dissesì, il 28% no, sul vietare all’Enella partecipazione in impiantinucleari all’estero il 59% sì e il29% no». «Allora la centrale nu-cleare funzionava - ricorda Cal-lori - c’era un indotto con deci-ne di famiglie che sulla centra-le vivevano». Oggi non è più co-sì. «La cittadinanza di Caorso siè fatta nel tempo un suo parerepersonale su che cosa sia il nu-cleare e penso che la gente a

questo referendum non abbiaavuto chiaro per che cosa an-dava a votare» evidenzia il sin-daco che riconosce come i cit-tadini abbiano dato, con il lorovoto, «un segnale chiaro». Aquesto punto, oltre alla dismis-sione di Arturo, Callori chiede agran voce il piano energetico:«E’ necessario per il Paese, miauguro che non venga inseritoil carbone (inquinante) ma checi si sieda tutti attorno ad un ta-volo per capire quali energierinnovabili utilizzare e comefarlo».

Federico Frighi

«Con questo voto “Arturo”è sepolto»Raggiante Carmen Garilli (Pd). Il sindaco Callori:«Ora il piano energetico»

Raduno spontaneo già nel primo pomeriggio di ieri all’ombra del Gotico:politici,amministratori,ambientalisti e tanti semplici cittadini

Il “popolo dei sì”fa festa in Piazzasulle note di “Nel blu dipinto di blu”Esulta il Comitato per lo stop al nucleare e l’acqua bene comune: «Vittoria dellademocrazia che il Governo voleva negarci». Per tutti «un chiarissimo significato politico»

12 e 13Giugno

Referendum - I risultati

L’ufficio elettorale della Prefettura al lavoro ieri pomeriggio (foto Lunini)

L’assessore Tarasconi su disguidi e code:«Si è fatto di tutto per facilitare il voto»

Un’immagine dell’ufficio elettorale del Comune allestito in via Beverora (foto Lunini)

PIACENZA - «Ci dispiace per le co-de ai seggi elettorali, ma non sipensi che alle spalle ci sia stataun’azione volontaria per non faresprimere i piacentini sull’areadella Pertite. Semmai è l’esattocontrario». Così l’assessore aiServizi al cittadino, Katia Tara-sconi, interviene sulle lunghe fi-le createsi ieri e l’altro giorno al-l’interno delle scuole, fatto cheha indotto diversi cittadini a nonritirare la scheda per il referen-dum consultivo locale. Eppure,su sedici seggi previsti in questocaso dal regolamento comuna-le, l’amministrazione ha infattiagito affinché ne venissero alle-stiti il doppio. «E gli ingorghi –prosegue – si sono venuti a crea-re perché alle elezioni un seggioaccoglie normalmente mille vo-tanti, mentre nei giorni scorsi nevenivano ricevuti 6mila. Ma lad-dove fosse previsto un numerocosì elevato abbiamo raddop-piato le forze in campo». Con unnotevole impiego, dice l’asses-sore, di energie. «E’ stato moltoarduo – fa sapere - trovare presi-denti di seggio e scrutatori: ab-

biamo fatto il possibile per eli-minare i disagi in base alle risor-se a disposizione. Anche l’altrogiorno, ad esempio, l’ufficio e-lettorale del comune ha manda-to rinforzi per le operazioni divoto». Ma sulla predisposizionedi sedi diverse per i quesiti na-zionali e per quello cittadino,l’ente di palazzo Mercanti nonha avuto alcun ruolo. «Questo

viene stabilito dalla prefettura.Noi – precisa Tarasconi - possia-mo chiedere una stanza in piùai dirigenti scolastici senza checi venga negata, ma l’indicazio-ne sulle sale diverse non è di no-stra competenza. In questa si-tuazione appare molto difficilerendere tutto omogeneo dalpunto di vista logistico».

filcol

LIBERTÀMartedì 14 giugno 20118

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42 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

In primo piano

REFERENDUM PERTITETOTALE

I voti nelle sezioni123456789

1011121314151617181920212223242526272829303132

Voti

29.560Percentuali

97,76%Voti

677Percentuali

2,24%

OSPEDALE CIVILEOSPIZIO V. EMANUELESCUOLA DI MORTIZZASCUOLA DI GERBIDOSCUOLA DI RONCAGLIASCUOLA DI BORGHETTOSCUOLA DI VALLERASCUOLA DI MUCINASSOSCUOLA DI PITTOLOSCUOLA DI BORGOTREBBIASCUOLA DI S. ANTONIO A TREBBIASCUOLA DANTE ALIGHIERISCUOLA ANNA FRANKSCUOLA G. CARDUCCISCUOLA V. DA FELTRESCUOLA A. DE GASPERISCUOLA DON G. MINZONISCUOLA DI SAN LAZZARO ALBERONISCUOLA MAZZINISCUOLA P. GIORDANISCUOLA R. PEZZANISCUOLA DUE GIUGNOSCUOLA G. TAVERNASCUOLA G. TAVERNASCUOLA G. ALBERONISCUOLA G. ALBERONISCUOLA E. CARELLASCUOLA E. CARELLASCUOLA CADUTI SUL LAVOROSCUOLA CADUTI SUL LAVOROSCUOLA I. CALVINOSCUOLA I. CALVINO

Voti Percentuali Voti Percentuali

NOSI

388

276129250100263414735

10231207

933963

1233940

1487171313911156131618321675

925761

1022754

1301984

1186114113141045

100,00%93,62%96,84%95,56%95,42%89,29%98,13%96,73%98,13%98,18%97,89%97,39%98,37%97,24%98,43%97,76%97,38%98,03%98,22%98,50%97,65%98,70%97,78%97,44%97,99%98,43%98,19%96,85%97,69%97,11%98,06%97,21%

0696

1212

514141926251635153446282120442221202112243228342630

0,00%6,38%3,16%4,44%4,58%

10,71%1,87%3,27%1,87%1,82%2,11%2,61%1,63%2,76%1,57%2,24%2,62%1,97%1,78%1,50%2,35%1,30%2,22%2,56%2,01%1,57%1,81%3,15%2,31%2,89%1,94%2,79%

Pertite,parco lontano dal quorumHa votato, tra tanti disagi, il 32,81%. Reggi: «Si è raggiunto l’obiettivo»

PIACENZA - Non si è raggiunto ilquorum per il quesito sulla desti-nazione dell’ex Pertite: il 32,81%degli aventi diritto è andato a vo-tare, cioè 30.377 piacentini(97,76% sì- 2,24% no). Il dato puòessere letto in vari modi e il par-co lontano dal quorumpuò essere lontano dalcuore dei piacentini.Oppure no. I promotoridi questo referendumconsultivo che sogna unparco verde nell’areadell’ex Pertite parlano diuna vittoria.

Il sindaco RobertoReggi conferma. «Non siè raggiunto il quorumma si è raggiunto l’obiet-tivo - dice -, è un risulta-to di cui l’amministra-zione terrà conto» «Vor-rei rassicurare chi ha su-bito e denunciato disaginelle operazioni di voto- continua -, per noi, conquesto risultato, è comese il quorum si fosse rag-giunto. I cittadini hannoespresso chiaramente laloro volontà».

Per il Pd parla il segretario pro-vinciale Vittorio Silva, che, a po-che ore dallo spoglio intervienecon una nota scritta. «Che oltre30mila piacentini – fa notare – sisiano espressi sul quesito è undato di partecipazione indubbia-mente positivo. Il fatto che nonsia stato raggiunto il quorum del50 % evidenzia la percezione pre-valente tra i cittadini: che il refe-rendum e la vittoria dei sì nonfossero lo strumento decisivo perrisolvere la questione del parco.Ora sarà fondamentale sostenerel’azione dell’amministrazionecomunale per arrivare all’acqui-sizione dell’area dal Ministerodella Difesa». Raggiante LauraChiappa, portavoce di Legam-biente: «Il referendum sulla Per-tite resta la grande vittoria mora-le dei piacentini e del Comitato,un risultato straordinario per ilnumero di elettori che noi defi-niamo altissimo, indipendente-mente dal raggiungimento delquorum». «Perche si sono rag-giunti oltre 30.000 voti - spiegaChiappa - nonostante tutti gliimpedimenti e le difficoltà avutee cioè: la mancanza di informa-zione sull’esistenza del referen-dum, interamente delegata soloal Comitato, l’innalzamento del

quorum tre giorni prima del refe-rendum di oltre 15.000 voti, l’im-possibilità di votare nello stessoseggio dei referendum nazionali,la mancanza di seggi e la loro col-locazione disagiata che ha deter-minato lunghissime code e l’im-

possibilità per molti divotare». Per Legambien-te l’indicazione è statachiara: «La Pertite diven-ti un’area verde, un par-co in città per tutti per-ché a Piacenza c’è biso-gno di aree verdi e di unadiversa qualità della vi-ta».

Si diceva di stranieri esedicenni. Per ottenere ilquorum, con queste dueultime categorie, sareb-bero serviti 46 mila vo-tanti. Peccato che glistranieri abbiano votatosolo in 12: 4 uomini e 8donne. Mentre dei sedi-cenni solo in 262: 129uomini, 133 donne. Unvero e proprio flop. Danotare che, se si fossestati a Milano - viene os-servato dai promotori -

il quorum sarebbe stato raggiun-to comunque, visto il regolamen-to comunale che fissa al 30 percento più uno la percentuale de-cisiva per i referendum consulti-vi. Anche Sabrina Freda (segreta-rio provinciale Idv) ha voluto e-videnziare la soddisfazione per-sonale e del suo partito sull’esitodella consultazione sull’ex Perti-te: «Il Comune in futuro dovràcomunque tenere conto della vo-lontà espressa da decine di mi-gliaia di piacentini ed impegnar-si con ogni mezzo a mantenere laPertite come parco urbano». Unrisultato che è andato «al di là deidisagi organizzativi che tutti han-no potuto verificare e che hanno“segnato” l’esito della consulta-zione», non le manda a dire l’as-sessore regionale. Una questio-ne, quella dei disagi, che per al-cuni - si veda la Freda, appunto -è stata decisiva. Così, ad esem-pio, per il signor R. P. che è co-stretto a vivere sulla sedia a rotel-le ma che si è recato a votare perl’ex Pertite nel seggio di Vallera.Peccato che fosse al primo piano,che nessuno lo portasse sullescale, che nessuno scendessecon la scheda. Morale: non è riu-scito a votare per la Pertite.

Federico Frighi

Il sindacoRoberto Reggi

Silva (Pd):«Bene,

ma non èlo strumentoper risolvere

la questione»

«Trentamila sì,un segnale importante»Raggianti i promotori che bacchettano il Comune per il flop dell’organizzazione

Da sinistra:Bisotti,Gazzola,Silva e Carini in Piazza,Marco Natali ringrazia i partecipanti alla festa per l’esito dei referendum; e il Comitato Pertite esulta alla Circoscrizione 2 (foto Lunini)

PIACENZA - Di fallimento non vo-gliono sentire parlare. Anche seil quorum per la Pertite non èstato raggiunto e i votanti si atte-stano al 32,6 per cento, il Comi-tato referendario presieduto daMaria Pia Romano il bicchiere lovede mezzo pieno: «Un terzodella città è andata a votare e hascelto di percorrere la strada delparco» spiega dalla sede dellaCircoscrizione 2 diventata perun pomeriggio la roccaforte deitanti che per questo referendumhanno impegnato forze e tem-po, «ben 30.237 piacentini han-no votato per il parco della Per-tite: è un numero eccezionale e,anche se il quorum non è statoraggiunto, questo grandissimorisultato ci rende felici».

Certo qualche “sassolino nel-la scarpa” se lo tolgono i porta-voce del Comitato: la scelta daparte del Comune di far votaresedicenni e stranieri a poche o-re dal referendum con il conse-guente innalzamento del quo-rum poco è piaciuta a Romano eai suoi.

«A due giorni dall’inizio del re-ferendum il Comune è tornatosui suoi passi: prima ha dettoche sedicenni e stranieri non a-vrebbero dovuto votare, poi in-

vece ha annunciato il contrario»ha spiegato la presidente del Co-mitato, «il quorum è aumentatodel 10 per cento con 13 milastranieri e 1700 ragazzi che a-vrebbero dovuto votare ma chenon sono stati “raggiunti”: noiabbiamo cercato di andare fuo-ri dalle scuole a sensibilizzarequesti elettori l’ultimo giorno,mentre il Comune ha fatto soloun comunicato che non ha rag-giunto questi cittadini. A Milanoil comune ha inviato a ogni fa-miglia una lettera per informareche ci sarebbe stato un referen-dum consultivo, mentre qui non

è stato fatto ed è molto grave.Soltanto pochissimi sono anda-ti a votare: tra gli stranieri 4 uo-mini e 8 donne, tra i sedicenni129 maschi e 133 femmine. Èstato un grande sgambetto fattoa questo referendum».

A pesare però non è stato sola-mente un quorum che la stessaRomano ha definito «impossibi-le da raggiungere». «L’organizza-zione ha fatto acqua da tutte leparti» ha spiegato Marco Natalidel Comitato presente insiemea Laura Chiappa, «a Milano iseggi erano abbinati a quelli deireferendum nazionali, mentre a

Piacenza erano separati perchéci è stato detto che non era pos-sibile unirli: il tutto ovviamenteha richiesto un lavoro immensoe soprattutto ha fatto in modoche si formassero delle file lun-ghissime per votare. Ci sono sta-ti cittadini che hanno aspettatoper 30, 40 minuti, altri sono tor-nati durante la giornata; in altricasi si sono verificate delle situa-zioni insanabili con seggi messial primo piano come a Vallera,dove qualche elettore non è po-tuto salire e il presidente non èvoluto scendere a prendere il vo-to». Nell’occhio del ciclone è fi-

nita anche la cartellonistica, «e-stremamente insufficiente» se-condo Natali e sostituita sola-mente domenica mattina, dopouna telefonata provvidenziale inComune da parte dei rappre-sentanti del Comitato. Bocciatoanche il numero dei seggi desti-nati al referendum della Pertite:«32 su 115 presenti per i quesitinazionali: troppo pochi se siconsidera che 3 mila persone a-vrebbero dovuto votare in ogniseggio e matematicamente nonera possibile in quel lasso ditempo» ha dichiarato Romano.

«Sono stati ostacoli su cui non

vogliamo piangere: nessuno po-trà sminuire il valore di questorisultato in termini politici» haconcluso Natali, «noi diamo unmessaggio di cui non si può nontenere conto: un terzo dei pia-centini ha detto che vuole unparco a Piacenza e i ringrazia-menti vanno sia ai votanti sia achi si è impegnato nei seggi perinformare. Il prossimo passosarà quello di far parlare l’am-ministrazione comunale, i par-lamentari, i cittadini tramite ilComitato per trovare le soluzio-ni per raggiungere l’obiettivo».

Betty Paraboschi

12 e 13 Giugno

ReferendumI risultati

LIBERTÀMartedì 14 giugno 2011 9

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43Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

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GIUNTA 1 - Assestamento di bilancio in dirittura d’arrivo:risorse a scuole,verde,segnaletica stradale

Nella “manovrina”sport e ciclabiliAllo studio due o quattro nuovi campi da tennis a Borgotrebbia

■ Si avvicina la fine di giugnoe in Comune prende forma l’as-sestamento di bilancio. Ieri lamanovrina di metà anno è sta-ta esaminata dalla giunta, manon ancora approvata dal mo-mento che occorre compierequalche ulteriore verifica com-preso un confronto politico al-l’interno della maggioranza.

Sui contenuti del provvedi-mento le bocche sono rimastecucite ieri in Comune. L’asses-sore al bilancio Luigi Gazzola siè limitato a informare che«mettiamo nuove risorse in in-vestimenti utilizzando l’avanzodi amministrazione 2010» cheammonta a 1,7 milioni di euro,ma «utilizzando anche altre ri-sorse recuperate nel frattem-po».

Nulla di più dalle fonti uffi-ciali. Le indiscrezioni di PalazzoMercanti riferiscono, d’altrocanto, di una quota di fondi de-stinata alla manutenzione e tin-teggiatura di edifici scolastici,di un’altra quota per migliorarela segnaletica stradale orizzon-tale, di una parte di risorse allacura delle aree verdi, di unostanziamento alle piste ciclabi-li e in particolare al preannun-ciato progetto di interconnes-sione dei percorsi cittadini perle due ruote.

Ma nell’agenda dell’assesta-mento c’è anche altro: nuovicampi da tennis a Borgotrebbiaa potenziamento della dotazio-ne del centro sportivo lì esisten-te. Il progetto risulta però esse-re uno degli aspetti da chiarire.Su un doppio versante: il nu-mero di campi da realizzare e lamodalità della loro gestione

nell’ambito dell’attività delcentro sportivo.

L’ipotesi è di costruire due oquattro campi da tennis all’a-perto. Se fossero quattro il costosi aggirerebbe sui 250mila euro,poco più della metà se fosserodue.

Da ricordare in proposito cheun anno fa, in una discussionein consiglio comunale, fu Lo-renzo Gattoni (allora di Per Pia-cenza con Reggi, oggi di Piacen-za Tutta) a parlare dell’intenzio-ne del circolo del tennis di Bor-

gotrebbia di realizzare a propriespese 3-4 campi chiedendoun’area al Comune.

La giunta nella seduta di ieriha discusso pure dell’integra-zione dei criteri per l’erogazio-ne dei voucher di carattere con-ciliativo rivolti alle famiglie perla frequenza ai nidi di infanziaprivati, ma sono anche stateapportate modifiche agli statu-ti della fondazione per le vitti-me dei reati e dell’Istituto deitrasporti e della logistica, cosìcome al protocollo d’intesa tra

la Provincia, il Comune, la Ca-mera di commercio e la Fonda-zione Politecnico di Milano fi-nalizzato al reperimento di fi-nanziamenti europei.

Non è mancata una discus-sione sul tentativo che il sinda-co Reggi sta effettuando per laformazione di una cordata diimprenditori piacentini chepossa rilevare il Piacenza calciomesso in vendita dal presiden-te Fabrizio Garilli.

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it Il centro sportivo di Borgotrebbia con i campi da tennis

GIUNTA 2 - Il dirigente dei Grandi Progetti sostituirà Crippa che da ottobre sarà in pensione.Accorpata l’unità Psc,Maccagni resta a titolo gratuito

Riorganizzazione al via,Giannessi andrà al TerritorioPalazzoMercanti,sededel municipio.Nella sedutadi ieri la giuntaha varato lariorganizzazionedella macchinacomunalecon l’unionedi alcuni uffici

■ (guro) Via libera della giun-ta al riassetto dell’organigrammacomunale, o meglio, al comple-tamento della riorganizzazionelicenziata due anni fa. Si tratta diun passo ulteriore dettato dal-l’intervenuta soppressione di al-cune unità e della fuoriuscita didirigenti per pensionamento.

Così l’ha spiegato ieri l’asses-sore all’organizzazione AnnaMaria Fellegara, a partire dalla e-liminazione dalla pianta organi-ca dell’unità di progetto per ilPiano strutturale comunale (Psc)di cui è previsto il transito in ca-po all’unità Grandi Progetti, maper confluire infine nella direzio-ne operativa Territorio, quest’ul-timo passagio in ragione del ve-nir meno nei prossimi mesi an-che dell’unità Grandi Progettiguidata da Taziano Giannessi.

Accadrà da ottobre, quandol’attuale dirigente del Territorio,Enzo Maria Crippa, andrà inpensione e al suo posto si inse-dierà Giannessi. Nonostante lasoppressione dell’ufficio specifi-co dall’organigramma, del Psccontinuerà in prima persona aoccuparsi Claudio Maccagni, ex

dirigente comunale che, da e-sterno, ha guidato sino a qui l’u-nità di progetto in virtù di un in-carico ad hoc del sindaco Reggi.Questo infatti l’esito del bracciodi ferro sul reincarico a Macca-gni andato in scena nei giorniscorsi tra Reggi e il vicesindacoCacciatore, con il primo inten-

zionato a non concederlo in o-maggio al percorso di razionaliz-zazione delineato dalla Fellega-ra e il secondo che ha invece mi-nacciato le dimissioni in caso diestromissione dell’ex dirigente.La soluzione di compromesso èstata la disponibilità di Macca-gni di restare a occuparsi di Psc atitolo gratuito (utilizzando lostrumento del bando per la citta-dinanza attiva) fino al perfezio-namento dell’iter per il provve-dimento urbanistico, soluzioneche ieri, con apposita delibera, èstata formalizzata dalla giunta.

La riorganizzazione propostadalla Fellegara prevede anchel’unificazione degli sportelli po-lifunzionali (posizione organiz-zativa) con gli uffici informatici,questo a seguito del collocamen-to a riposo della responsabile de-

gli sportelli polifunzionali (AnnaCornelli). Un altro accorpamen-to avverrà tra il servizio turismoe cultura (posizione organizzati-va) e il coordinamento delle atti-vità culturali, sempre in ragionedi un prossimo pensionamento,della responsabile del primo uf-ficio (Rossella Villani).

«Adottiamo i provvedimentiorganizzativi che tengono contodel fatto che non ci sono altrri di-rigenti e che non vogliamo darealtri incarichi ad interim, per ta-le motivo accorpiamo gli uffici»,ha spiegato l’assessore, «appro-fittiamo di questi passaggi inpensione per completare il pro-cesso delle unificazioni comple-tando il progetto originario chericonduce tutta la struttura co-munale alle tre grandi direzionioperative».

LIBERTÀMercoledì 15 giugno 2011 19

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44 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

Valtrebbia e Valnure

BETTOLA - Duecento volumi equattro computer con con-nessione internet per la bi-blioteca comunale di Betto-la. Libri e strumentazioneinformatica sono arrivati alCentro ricreativo “ValerioMalvicini” grazie ad una do-nazione effettuata dal Ro-tary club Valli del Nure e delTrebbia, che ha fornito an-che le scaffalature per ordi-nare i nuovi tomi.

«Con questo gesto ci au-guriamo di andare incontroalle generazioni più giovanifavorendo la loro crescita»ha sottolineato FabrizioFranchi, presidente della se-zione del Rotary, intervenu-to l’altro giorno all’inaugu-razione ufficiale della biblio-teca, ospitata nella strutturaaperta tre anni fa in quellache un tempo era la pesapubblica. «E’ un contributopensato appositamente per iragazzi di tutta l’alta Valnu-re, non solo quindi di Betto-la, che vivono lontano dallacittà e che dunque hanno

qualche difficoltà ad acce-dere alla opportunità di co-noscenza messe a disposi-zione da Piacenza».

Ringraziamenti al Rotary«per il potenziamento dellefunzioni del Centro ricreati-vo reso possibile grazie alladotazione tecnologica, oltreche per la raccolta di libri»sono stati pronunciati dal

sindaco, Simone Mazza, cheha scoperto la targa appostaall’ingresso dell’immobileinsieme ai membri dell’as-sociazione, all’assessore alTempo libero, Loris Magna-ni, e a Piera Scagnelli, consi-gliere di maggioranza.

L’iniziativa è stata portataa termine grazie all’impegnodi Andreina Cavanna, affilia-

BETTOLA -La donazione

dal Rotary clubValli del Nure e

del Trebbia(foto Marina)

SAN GIORGIO - Il 50° Stormo del-l’Aeronautica militare compie75 anni. Per onorare la ricor-renza lunedì 20 giugno all’ae-roporto di San Damiano siterrà una cerimonia militareresa solenne dalla presenzadella bandiera di guerra del50° Stormo.

Il programma prevede alleore 10 una cerimonia per la

deposizione di una corona dialloro al monumento dei ca-duti e a seguire, alle ore 11, u-na cerimonia ufficiale contutto il reparto schierato allapresenza della bandiera diguerra del 50° Stormo, delgonfalone della città di Pia-cenza e delle massime auto-rità militari e civili della pro-vincia. Il 50° Stormo è stato

mondiale venne trasferito inAfrica sull’aeroporto di Berkanei pressi di Bengasi. Per le o-perazioni svolte ha ricevuto lamedaglia d’argento al valormilitare. Venne sciolto nel set-tembre 1943 per essere poi ri-costituito sull’aeroporto diSan Damiano il 1 aprile 1967.Fu posto ancora in posizione“quadro” il 1 settembre 1973fino a diventare di nuovo ope-rativo il 1 novembre 1988, an-cora sull’aeroporto piacenti-no. Da allora opera con veli-voli Tornado del 155° gruppo“Pantere Nere”.

Il 50° Stormo ha 75 anni:cerimonia a San Damiano

Per i ragazzi 200 libri e 4 pcBettola: donati dal Rotary alla biblioteca, con internet

costituito il 1 giugno 1936 sul-l’aeroporto di Ciampino Sud.Durante la seconda guerra

ta al Rotary, che si è mossaper «offrire un’occasioned’incontro» ai ragazzi dellazona, «sprovvista di luoghidi aggregazione».

Nonostante l’inaugurazio-ne ufficiale della bibliotecasi sia svolta nel fine settima-na, il Centro ricreativo dedi-cato alla memoria di un exassessore ai Lavori pubbliciaveva aperto i battenti nelgiugno di due anni fa. I lavo-ri per la riqualificazione del-la palazzina erano stati peròavviati dalla precedente am-ministrazione comunale diCelestino Scagnelli e in se-guito proseguiti sotto l’at-tuale guidata da Mazza.Quest’ultima aveva cosìrealizzato il primo corpodella sala multimediale edella biblioteca, arricchitagià allora da alcune dona-zioni. Al primo piano dellastruttura gestita interamen-te dal Comune si trova inol-tre un punto per le informa-zioni turistiche.

Filippo Columella

Decollo di un Tornado da San Damiano

■ (elma) Da venerdì ponteLenzino potrà supportare iltransito dei mezzi superiori al-le 44 tonnellate. La statale 45,all’altezza dell’infrastruttura, èstata chiusa ieri mattina per po-ter consentire le ultime opera-zioni di messa in sicurezza, conl’intervento sulle pile del ponte.Le scosse telluriche che si sonosentite nella notte di sabato aOttone e l’ultima pesantissimaondata di maltempo non han-no compromesso i lavori in cor-so.

I percorsi alternativi sonostati segnalati sul posto e pre-vedono la deviazione della cir-colazione sulle strade provin-ciali 73 e 186. In particolare, peri veicoli in direzione Genoval’uscita è al bivio per Lago, co-me spiegato da un comunicatodi Anas, mentre per i veicoli indirezione Piacenza la deviazio-ne è in località Ponte Organa-sco. Precisamente, le lavorazio-ni consistono nella sostituzio-ne degli appoggi della campatain cemento armato e nella rico-struzione del giunto tra la cam-pata e la pila. Il completamen-

to di questa fase dei lavori èprevisto entro venerdì, ha con-fermato anche ieri lo stesso uf-ficio stampa dell’Anas, salvocondizioni meteorologiche av-verse. Da oggi, tuttavia, è previ-sto il ritorno del sereno.

L’intervento ha richiesto uninvestimento di circa 280milaeuro e consentirà il transito sulponte ai mezzi pesanti fino a 44tonnellate, eliminando quindil’attuale limitazione che, permotivi di sicurezza, consideratol’eccessivo degrado del ponte,era stata fissata a 5 tonnellate:vietato, quindi, il passaggio deicamion di legname e di quellilegati alle altre attività produtti-ve del territorio, il passaggio deimezzi di soccorso pesanti e diquelli della nettezza urbana.L’intervento previsto, tuttavia,come ricorda il sindaco di Ceri-gnale, Massimo Castelli, do-vrebbe avere valore complessi-vo di 450mila euro. Quella chesi chiude venerdì, dopo tre me-si di lavoro, dovrebbe esserequindi solo la prima tranche dilavori per la “messa a lucido” (oalmeno in sicurezza) del ponte.

Ponte Lenzinoda venerdì

riapriràal traffico

pesante dopoi lavori di

consolidamentoche sono

durati tre mesi

Cade il divieto dopo tre mesi di cantiere

Ponte Lenzino,da venerdìi camion potranno passare

BOBBIO - Auditorium gremito per la presentazione del libro di Pier Luigi Troglio

«Bobbio e Valtrebbia al centro»SCUOLE DELL’INFANZIA DELL’ALTA VALTREBBIA

Laboratori tattili e giochi musicaliper la festa dei bambini a Perino

COLI - (pat) Scuole dell’infanziadi Travo, Coli, Bobbio, Marsagliae Ottone in festa al centro spor-tivo di Perino. Una serie di ga-zebo, messi a disposizione daColdiretti e Comunità montana,ha permesso di allestire i labo-ratori a conclusione del Proget-to 0-6. «L’intento educativo -hanno spiegato le insegnanti - èstato quello di proporre percor-si sensoriali per accompagnare ipiccoli nell’esperienza dellascoperta del proprio corpo». Al-la presenza del sindaco Massi-mo Poggi, del vice Simona Bartie del vicesindaco di Travo, Ro-

berta Valla, la dirigente scolasti-ca Adele Mazzari ha dato il viaalla festa. Paola Busconi ha di-retto i bambini vestiti con ma-gliette colorate in modo dacomporre un arcobaleno.

Nei laboratori è stato possibi-le dipingere, lavorare con il saleda cucina o l’argilla. Altri bimbihanno soddisfatto la loro vogliadi movimento grazie al percorsoa ostacoli. Altri ancora sono sta-ti impegnati nel “domino” deicolori, nel gioco dell’oca, nell’e-secuzione di giochi musicali onella coloritura di disegni attra-verso le bolle di sapone.

BOBBIO - Un auditorium da gran-di occasioni ha fatto da sfondo,domenica pomeriggio, alla pre-sentazione del volume “Fatti,persone, riflessioni di Bobbio edell’alta Val Trebbia” di Pier LuigiTroglio, Edizioni LIR. Una gran-de attestazione di amicizia e sti-ma è stata infatti tributata all’au-tore che, visibilmente emoziona-to ha salutato tutti: «Amici, chesiete venuti da vicino e da lonta-no, grazie di cuore per essere qui.Vivo oggi una grande emozione -ha continuato Troglio - forse pa-ri a quella provata, qualche annofa, quando sono stato ricevutodal Papa. Tutti voi siete stati invi-tati da me, in qualità di amici, ilsindaco di oggi e quelli di ieri,questo perché non ho voluto at-tribuire all’occasione nessun co-lore politico. E, sono accanto ame tre amici appunto, mons. Pie-ro Coletto, don Guido Migliavac-ca e il prof. Mario Pampanin chevi introdurranno al libro. Un do-veroso ringraziamento lo porgoal direttore di Libertà GaetanoRizzuto per la cortesia che mi hasempre dimostrato». Ha intro-

dotto l’argomento mons. Colettoche lo ha ringraziato soprattuttoper aver dedicato l’opera, oltreche al padre Gino e alla sorellaStefania, al ricordo di monsignorPietro Zuccarino, vescovo di Bob-bio dal 1950 al 1973. «CarissimoPier Luigi, so che ti legava a lui unprofondo sentimento di amici-zia, lo dimostri molto bene nellepagine a lui dedicate: “La miagrande fortuna è di averlo avuto

vicino da ragazzino, privilegiatodal suo affetto e dalla sua amici-zia….. - è scritto - Un giorno miregalò un piccolo astuccio di al-luminio contenente una minu-scola riproduzione del Bambinodell’Ara Coeli di Roma, quest’og-getto a distanza di oltre mezzosecolo lo tengo sempre in tasca”».E’ poi seguito l’intervento di donGuido Migliavacca, direttore delsettimanale diocesano La Treb-

bia, il quale ha invitato il pubbli-co a considerare il giornale un«campo aperto al dibattito sui te-mi che affligono la nostra città eil nostro tempo. L’amico Pier Lui-gi - ha detto ancora - con quest’o-pera ha voluto raccogliere tutti gliarticoli che nel giro di dodici an-ni ha consegnato al nostro setti-manale. E’ stato, ed è tuttora unassiduo e prezioso collaborato-re». Il professor Pampanin, con-cludendo l’incontro ha voluto, inqualità di presidente dell’asso-ciazione “Amici di San Colomba-no”, complimentarsi con l’autoreche appartiene al sodalizio datempo immemorabile. «Raccon-tare questo libro non è facile, sirischia di perdere il filo, tanti so-no i ricordi di singoli fatti e perso-ne. Una cosa è innegabile, PierLuigi ha sempre avuto a cuoreBobbio con il suo presente e ilsuo passato, attraverso le sue pa-role sentiamo il suo interesse peril bene comune, anche se non so-no mancate le critiche, fatte co-munque sempre in spirito pro-positivo». Un momento convi-viale ha concluso il pomeriggio.Poi, a sorpresa, i complimentispeciali all’autore, del vescovoGianni Ambrosio, a Bobbio perimpartire il sacramento dellaCresima.

Patrizia Marchi

BOBBIO - Il vescovo Ambrosio con Troglio e alcuni amici intervenuti all’auditorium

COLI -Alcunidei bambiniche hannopartecipatoalla festadelle scuoledell’infanziaa Perino

«Danni pesanti e zero risorse»Maltempo, l’assessore Gazzolo: «Situazione difficile»

■ «Insieme ai Comuni stiamofacendo un censimento dei dan-ni, ma sono state azzerate tutte lerisorse anche per le emergenzenazionali, è una situazione diffici-le». Così l’assessore regionale alladifesa del suolo Paola Gazzolocommenta il lavoro no stop del-l’ultima settimana, passato ad in-seguire una dietro l’altra le emer-genze legate alle esondazioni deicanali. Prima Borgonovo, poi Ca-stelsangiovanni, Calendasco, Set-tima, Niviano. È il tempo dellaconta dei danni e della solidarietàa chi da un giorno all’altro ha tro-vato la propria attività economica

sott’acqua.ALESSADRI NELLE ZONE ALLU-

VIONATE - Il presidente della com-missione ambiente alla Cameradei deputati e segretario naziona-le della Lega Nord Emilia, AngeloAlessandri, ieri pomeriggio, ha vi-sitato le zone alluvionate, accom-pagnato dal segretario provincialedel Carroccio Pietro Pisani.

CAVALLI: «DANNO E BEFFA» - Conloro, anche il consigliere regiona-le leghista Stefano Cavalli: «Che ilnubifragio abbattutosi su Settimaabbia avuto dello straordinario,nessuno lo mette in dubbio - di-chiara al termine delle visite - le e-sondazioni però, hanno interessa-to solo i canali minori mentre icorsi d’acqua principali hanno ret-

to senza particolari difficoltà. Lecause dell’alluvione vanno quindiricercate nello stato di manuten-zione di questi canali. Mi risultainfatti che più volte siano state se-gnalate problematiche, alcuni cit-tadini hanno addirittura manife-stato alla Regione la disponibilitàdi procedere autonomamente allabonifica. Una proposta che la

giunta regionale non ha neanchepreso in considerazione. Per qua-le ragione? Oltre al danno, la beffa:chi è stato danneggiato dagli alla-gamenti paga regolarmente il con-tributo di bonifica la cui funzioneè proprio quella di scongiurare si-mili disastri. Ho presentato un’in-terrogazione con la quale chiedoalla giunta come intenda attivarsia tutela dei soggetti colpiti e se in-tenda identificare eventuali re-sponsabilità e negligenze. Chiedolo stato di calamità» «Stiamo co-struendo il quadro – conclude laGazzolo - ho detto ai servizi com-petenti di partecipare a tutte le

riunioni in corso sul caso. Verifi-cheremo quanto possiamo fare,alcune problematiche hanno avu-to cause diverse. La situazione ècomplicata. Dobbiamo provare aindirizzare risorse sulla manuten-zione: martedì presenteremo ilpiano triennale per la prevenzionedel dissesto idrogeologico. Dare-mo risposte importanti ma sap-piamo già che non saranno suffi-cienti, soprattutto se il Governo cichiede di tagliare 390milioni di eu-ro nel 2012. Ci vuole sinergia, in-sieme ai Comuni faremo comun-que senza dubbio la nostra parte».

Malac.

LIBERTÀMartedì 14 giugno 201138

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45Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

MODENA - Carlino••3MODENAPRIMOPIANOMERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011

I NUMERI

“ “ “ILDOPOVOTO

966.000

1,778

«La Rossiantepone

problemi personalialla politica»

Investimenti ordinari

MIlioni di euro

«ANDIAMO INCONTRO AUNVUOTOLEGISLATIVO, NON VEDOMOTIVIPER FESTEGGIARE IN PIAZZA»

DanteMazzi, capogruppo in Provincia del Pdl

di ROBERTO GRIMALDI

«HERA perderà la remunerazio-ne del 7% sul capitale: in pratica,dalla bolletta dell’acqua non po-trà più andare a pescare i cosiddet-ti profitti garantiti. Non solo. Il sìal referendum ha influito negati-vamente sul titolo in Borsadell’utility, briciando 190 milionida inizio mese. Le azioni sono an-che del Comune di Modena, chequindi ci ha rimesso a sua voltafior di milioni». Così il Pdl gettaacqua sul fuoco dell’entusiasmodi chi oggi esulta per la vittoria alreferendum sulla provatizzazione

dell’acqua. E prevede un futuroincerto.

«BLOCCO degli investimentisulle reti idriche, perdite finanzia-rie di Hera, e un ulteriore buco dibilancio nel Comune di Modena— fa notare il consigliere regiona-le del Pdl, Andera Leoni — . Que-ste sono solo alcune delle conse-guenze che la vittoria dei sì sull’ac-qua al referendum porterà ai dan-ni dei cittadini modenesi. Questoperché la provincia di Modena, leamministrazioni Pd in questi an-ni hanno portato avanti, tramiteHera, un processo di privatizza-zione di fatto dell’acqua che con-trasta radicalmente con le conse-guenze del sì al referendum. Cosìi modenesi sono stati danneggiatidue volte: prima da una sorta di

monopolio dell’acqua da parte del-la multiutility controllata alle am-ministrazioni Pd che ha portatoall’aumento di sprechi e tariffe, epoi da un referendum che con ilsì porterà all’immediato bloccodegli investimenti e ad un ulterio-re rialzo, già confermato dagli ana-listi, delle tariffe. Con la governan-ce della sinistra il danno per i mo-denesi è doppio».

SULLA stessa lunghezza d’ondail vice coordinatore provincialedel Pdl Enrico Aimi: «Non c’èche dire, ancora una volta i porta-bandiera (rossa) della sinistra han-no fatto centro: sì, stappando bot-tiglie di spumante per festeggiarel’esito dei referendum, hanno cen-trato in pieno con tappi terra-ariala fronte e gli occhi dei vertici He-ra. Da un lato l’euforia per il risul-tato delle urne, dall’altro il titolodella multiutility nostrana tantocara al fu Pci-Pds-Ds-Pd che inBorsa inizia a colare a picco dopoessersi schiantato contro l’icebergreferendario. E guardate l’impie-toso giudizio che i mercati stannodando al titolo Hera — aggiungeAimi — con una secca quanto im-mediata bocciatura all’alba delgiorno dopo. Per non parlare poidegli effetti a bilancio: per casoerano già state registrate sotto lavoce “avere” remunerazioni da in-vestimenti sull’acqua? Per casoerano stati già avviati corposi in-vestimenti sull’acqua, magari conricarico in bolletta? Se così fosse,attendiamo di vedere come sicomporterà il management per co-prire le enormi falle (d’acqua e) didenari che verranno a crearsi, conil concreto timore che tutto ciò si

possa riversare con un nuovo rica-rico in bolletta a carico dei cittadi-ni. E dunque ci chiediamo: chi havinto i referendum? E’ evidenteche a volte – ha poi osservato –queste cose accadono quando nonci si rende conto delle conseguen-ze delle proprie “azioni”, sia diquelle persone che di quelle quota-te in borsa».

«FINITA la sbornia del dopo vit-toria — aggiunge il consigliereprovinciale del Pdl Luca Ghelfi— adesso si passa alle cose da fa-re: parliamo di gestione della reteidrica. Il primo effetto del referen-

dum è la perdita del titolo Hera inborsa: del resto se ora gli investi-menti non potranno essere remu-nerati, perché un tale colosso do-vrebbe investire? Perché gli azio-nisti dovrebbero continuare a par-tecipare? E soprattutto perché do-vrebbe Hera continuare ad inve-stire per sistemare la rete idrica,che abbiamo avuto recentementemodo di vedere come sia data-ta?». «Il referendum — aggiungeil capogruppo del Pdl in Provin-cia, Dante Mazzi — ha abrogatouna serie di leggi, adesso siamo difronte al vuoto legislativo. Diffici-le capire cosa succederà, non capi-sco i festeggiamenti neanche sifossero aperte le porte del paradi-so. Avremo dei problemi in tuttele società pubbliche, vedo delledifficoltà anche in previsione del-la fusione tra Atcm e Seta».

ROCCO (PD)

L’importo riguarda gliinvestimenti di Hera sulla

rete idrica e sulla suanormalemanutenzione

ordinaria

Sono gli investimentistraordinari già stabilitida Hera nell’ambito di

Ato nel Comune diModena

«GLI INVESTIMENTI NON SARANNOPIU’REMUNERATI: PERCHE’ HERA DOVREBBECONTINUAREA FARNE?»

Luca Ghelfi, consigliere del Pdl

PER Eugenia Rossi, consiglie-re dell’Idv, il Pd non può can-tar vittoria per la vittoria al refe-rendum: aveva bocciato l’ideadi una rete idrica gestita senzafini di lucro.Immediata la risposta del consi-gliere Francesco Rocco: «E’ damesi che segnaliamo la preva-lenza dei problemi politici per-sonali rispetto alle posizioni ealle strategie del suo partito. Laanimosa acrimonia di EugeniaRossi nei confronti del PartitoDemocratico è tale da farle di-menticare che il Partito Demo-cratico ha invitato i suoi iscrittie militanti a firmare il primoquesito e ha presentato una pro-posta di legge nel segno dellainalienabilità e intangibilitàdella proprietà pubblica dell’ac-qua; ha contrastato in tutte le se-di il Piano energetico sul nucle-are presentato dal governo (lanostra Regione anche in sede diConsulta); ha contrastato inogni modo il legittimo impedi-mento in Parlamento e nel Pae-se anche se non ha promosso ilreferendum (dell’IdV); ha mo-bilitato i propri elettori, iscritti emilitanti per la buona riuscitadei referenda nel massimo ri-spetto dei comitati e delle asso-ciazioni che li avevano promos-si e senza mettere il cappello.Ora — continua Rocco — chedopo un risultato così la consi-gliera Rossi abbia come quasiesclusiva preoccupazione di at-taccare il Pd è segno di una ma-niacale e incomprensibile ani-mosità politica e personale neiconfronti del Pd. La consiglie-ra Rossi può stare tranquilla: ilPd ha le sue idee sulla gestionedel servizio idrico che farà vale-re in sede parlamentare dove bi-sognerà scrivere una legge cherecepisca in pieno lo spirito refe-rendario che chiede a gran vocedi non alienare la proprietà e lagestione del servizio idrico. Equesto, per quanto ci riguardavale per tutti (anche per Hera).Noi non abbiamo ricordato gliinsulti e gli stracci che volaronoai tempi della raccolta delle fir-me tra Di Pietro e i Comitatisull’Acqua Pubblica quando ilTonino nazionale minacciavadi raccogliere firme per un suoquesito visto che i Comitati chie-devano ai Partiti di fare un pas-so indietro e Di Pietro definivai quesiti dei Comitati incostitu-zionali (aprile 2010). Non sia-mo così “piccoli” da anteporrele nostre “piccole botteghe” opresunte rivincite al rispetto chesi deve ai Comitati e alle Asso-ciazioni e all’interesse generaledegli elettori del Centrosinistrache della litigiosità e dei proble-mi politici individuali dellaRossi non ne possono più».

«LA VITTORIA DEI SI’ PORTERA’DANNI AI MODENESI. NON CAPISCOPERCHE’ IL PD FESTEGGIA»

Andrea Leoni, consigliere del Pdl

«NON si può essere servi di due Padroni: o si festeggia ilrisultato o si segue Hera». Così i consiglieri comunali del PdlAndrea Galli, Gigi taddei e Giancarlo Pellacani inzianol’ordine del girono che porteranno al più presto in aula.«Il risultato del referendum — dicono — è da attribuire allacomprensione da parte della cittadinanza che alcuni beniprimari ed essenziali come l’acqua appartengono allacollettività e non a privati in grado, soprattutto in altre realtàcome ad esempio l’India, di “assetare” chi non è in grado dipagare quanto stabilito; esprimiamo stupore sulle valutazionitrionfalistiche di quanti qui a Modena, all’interno del Pd edella maggioranza, si felicitano per questo risultatoreferendario dimenticandosi che, proprio qui a Modena,l’acqua è stata ceduta a privati, Hera, che sull’acquaprivatizzata hanno fatto fonte di business; tra l’altrol’amministrazione comunale “in privato” continua a vendereazioni di Hera, quindi ad aumentare la privatizzazionedell’acqua, e “in pubblico” plaude all’acqua pubblica.Aggiungiamo, per inciso, che, per misteriosi motivi, in questaProvincia, in ogni Comune dove è andata al governo lasinistra una delle prime azioni effettuate è stata quella diprivatizzare le fonti, le reti idriche e l’acqua; pochi comuni si“salvano” da questa cessione come ad esempio Fiumalbo.Auspichiamo — concludono i tre consiglieri del Pdl —l’apertura di un confronto deciso con Hera per giungereattraverso un percorso virtuoso al riacquisto delle proprie retiidriche e il reperimento delle risorse necessarie per unamodernizzazione delle reti idriche modenesi che, anche irecenti malfunzionamenti in via Emilia Centro, hannodimostrato usurate da decenni di colpevole trascuratezza». I festeggiamenti in piazza Grande dopo la vittoria dei sì al

referendum. Secondo il Pdl non avevano senso

Herapresenteràilconto»blocco degli investimenti e un ulteriore rialzo delle tariffe»

FINANZA«E intanto il titolo dell’utilityha perso valore, bruciandoanchesoldi del Comune»

PROBLEMI«Ora comesi ristruttureràla rete idrica della cittàin certi punti fatiscente?»

L’ODGDI GALLI, TADDEI EPELLACANI

«Ma qui l’acquaè già dei privati»

Il consigliere comunale del Pdl Giancarlo Pellacani

«VIGILEREMO sugli investi-menti concordati insieme ad Hera.Al momento non mi risulta ci sia-no dei cambiamenti di rotta sulleopere già programmate».L’assessore comunale all’Ambien-te Simona Arletti giudica eccessi-vamente pessimistiche le previsio-ni degli esponenti del Pdl all’indo-mani del referendum che ha boc-ciato privatizzazione dell’acqua eremunerazione del capitale attra-verso la tariffa.«E’ falso dire che Hera non investi-rà più. Gli investimenti sono con-cordati all’interno di Ato e sonopubblici: nel 2011 sono stati pro-grammati investimenti ordinariper 966mila euro e straordinari perun milione e 778mila euro. E non

mi risulta che siano delle riduzio-ni in arrivo. Quanto al risultato inBorsa — aggiunge l’assessore Ar-letti — mi sembra scorretto basarel’analisi finanziaria sul breve perio-do: è vero, dall’inizio del mese il ti-

tolo Hera ha perso il 10%. Manell’ultimo anno ha registrato unpiù 4%».Sul tema è intervenuto anche il se-gretario provinciale del Pd DavideBaruffi: «Non è scandaloso che He-

ra finanzai i propri investimenti at-traverso le tariffe. Semplicementele tariffe vanno decisa da un’autho-rity che le tenga sotto controllo. Eovviamente dovranno esserci tarif-fe sociali per chi è indifficoltà eco-nomiche, perché l’acqua è un benecomune necessario. Nel nostro pro-gramma c’è anche un altro suggeri-mento — continua Baruffi — le ta-riffe vanno adeguate in modo dapremiare comportamenti virtuosi.In sintesi, se tu mi dimostri chenon sprechi, io ti faccio pagare unatariffa più ridotta. L’importante èaver eliminato, attraverso il refe-rendum, il concetto di profitto ga-rantito del 7%, che poteva prestar-si a una copertura del rischio di im-presa più che a una vera e propria

remunerazione del capitale investi-to»

«L’ESITO del referendum è chia-ro, gli italiani hanno ribadito ilprincipio che il controllo sull’ac-qua e sulla sua qualità deve rimane-re pubblico». E’ questo il commen-to ai referendum sull’acqua di Ste-

fano Vaccari, assessore provincialeall’Ambiente e presidente di Atodi Modena, l’autorità, gestita dallaProvincia, con compiti di regola-zione e vigilanza in particolare sulservizio idrico e la gestione dei ri-fiuti.Per Vaccari «i cittadini hannoespresso lo volontà di uno stop

all’esasperazione della privatizza-zione di servizi essenziali comel’acqua che debbono certamente es-sere gestiti in modo efficiente malontano da logiche speculative e diprofitto. La legge abrogata, infatti,costringeva gli enti locali a svende-re il loro patrimonio custodito dal-le aziende di servizi».

NEL sottolineare che «anche eli-minare la remunerazione sul capi-tale è un segnale importante per illegislatore al fine di evitare logichespeculative sull’acqua», Vaccari ri-corda che «resta però il tema di co-me garantire i necessari investi-menti per ammodernare le reti mi-gliorando la qualità del servizio eriducendo gli sprechi. Ora - solleci-

ta Vaccari - occorre una nuova leg-ge che, evitando il rischio di specu-lazioni su questo servizio essenzia-le, garantisca la capacità di investi-re per migliorare».Per quanto riguarda la gestione delservizio idrico a Modena, Vaccarisottolinea che «in attesa di unanuova legge in materia, l’unicocambiamento immediato è il man-tenimento della completa proprie-tà pubblica di SorgeAqua e Geo-vest».In base al piano investimenti pre-sentato nel 2010 all’Assemblea deisindaci di Ato sono stati realizzatiquasi 26 milioni di euro di investi-menti nel 2010 da parte di Hera,Aimag, SorgeAqua su reti acque-dottistiche, fognature e depurazio-ne.

Roberto Grimaldi

LA REPLICA BARUFFI (PD): «GIUSTO CHE GLI INVESTIMENTI

«L’importo delle bollette dovràSIANO COPERTI DALLE TARIFFE. MA A CONDIZIONI BEN PRECISE»

essere regolato da un’apposita authority»

«Referendum, adessoIl Pdl all’attacco: «La vittoria del sì porterà al

Tariffe in rialzo dopo la vittoria del sì al referendum sull’acqua:l’ipotesi è del Pdl: «Colpa del sì al quesito sui profitti garantiti»

L’assessore comunaleall’Ambiente Simona Arletti

Ilsegretarioprovincialedel PartitoDemocrati-co DavideBaruffi

ARLETTI«Gli interventi dell’utilitysono già stati concordatiE noi vigileremo»

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46 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

MODENA - Carlino

•• 2 MODENAPRIMOPIANO MARTEDÌ 14 GIUGNO 2011

ILREFERENDUM STRAVINCE ILSI’ SUTUTTALALINEAUNPO’IN TUTTI I COMUNIDELLAPROVINCIA,PASSANDO INMOLTI CASI IL 95%

ILCENTRODESTRA INCASSALABATOSTA,MAIL VOTO«VARISPETTATO». POLEMICHEDALLA LEGA:«ILRISCHIOSONOGLI AUMENTI DELLEBOLLETTE»

ILPARTITODEMOCRATICOPRENDEPARTEALLAFESTA IN PIAZZA GRANDE: È UNA VITTORIA POLITICAAMODENA IMPORTANTEPARTECIPAZIONE»

IL VERDETTODELLEURNE ILPDLAMMETTELASCONFITTA «RISULTATO POLITICO, GOVERNO IN CRISI»«GRANDEVITTORIAMA ILPDPREDICABENEERAZZOLAMALE: HA BOCCIATO LA PROPOSTA PERLAGESTIONENONLUCRATIVADELLARETE IDRICA»

ROSSI (IDV): HERA-PD, COSAACCADRÀ?

di MATTEO GIANNACCO

REFERENDUM chiama, Mode-na risponde. Sono in linea con idati nazionali, quando non supe-riori, sia l’affluenza che i risultatidella consultazione popolare nel-la nostra provincia. Oltre 88 mila,ovvero il 66% degli aventi diritto,i modenesi che domenica e lune-dì si sono recati nelle 187 sezionielettorali per dire la loro opinionerispetto ai quattro questiti su ac-qua, energia nucleare e legittimoimpedimento. Leggermente piùbasso, invece, il dato provinciale,che si ferma al 65,45%. Il primatoassoluto di affluenza lo detieneNonantola col 73% di votanti. In

tutti i Comuni si è comunque rag-giunto il quorum, e in molti si èsuperata l’ambiziosa soglia del70%: a Campogalliano, Novi diModena, San Cesario, Savignano,Soliera e Spilamberto. In coda, in-vece, si piazza Lama Mocogno col51,5%. Per quanto riguarda la cit-tà di Modena, se alle politiche2008 si era recato alle urnel’86,9%, al referendum del 2009 ivotanti erano stati appena il 28%.Quindi un risultato sicuramenteimportante. Prima di tutto pro-prio per i dati sull’affluenza.

IL SINDACO di Modena Gior-gio Pighi parla di risultato «straor-

dinario» anche solo rispetto al rag-giungimento del quorum. «E’ ilsegnale di un’aria nuova che si re-spira nel Paese. Nel merito deiquattro quesiti — prosegue — siafferma così la forte volontà di ri-satabilire regole uguali per tuttidi fronte alla legge, di accelerare itempi rispetto allo sviluppo delleenergie rinnovabili e, infine, di ga-rantire la presenza pubblica nellagestione di un bene prezioso co-me l’acqua».

IN CITTÀ in tutti e quattro i que-siti referendari ha stravinto il sì,affermandosi con oltre il 90%. Suidue quesiti riguardanti la gestio-

ne dell’acqua (scheda rosa e gial-la) i sì hanno prevalso con oltre il95% dei voti (a Modena 95,12%),che equivalgono a circa 80 milapreferenze. Rispetto al nucleare,invece, la soglia di elettori che vor-rebbe le centrali atomiche non rie-sce a superare neppure il 6%. E an-che alla domanda che chiedeva aicittadini se fosse da abrogare omeno la legge sul legittimo impe-

dimento, i pareri positivi hannosuperato di poco il 95%.

LA PROVINCIA ha votato inmodo non dissimile. A Carpi vin-cono i sì al referendum abrogati-vo su privatizzazione dell’acqua enucleare al 95,9% e al 95,7%. An-che i cittadini di Sassuolo, comu-

ne capitanato dal sindaco di cen-trodestra Luca Caselli, dicono noal nucleare (il 93,3%) e al legitti-mo impedimento (93,3%). Qual-che sorpresa, nella vera e propriavalanga di sì, c’è. Ad esempio Mi-randola, tra i comuni più grandidella provincia, detiene il prima-to di voti a favore (quindi di no)dell’energia nucleare, col 7,3%dei voti. Poco distante si piazzanoVignola (6,6%), Formigine(6,5%) e Pavullo (6%). Nei comu-ni più piccoli, sempre sul nuclea-re, che nella nostra provincia è sta-to sicuramente il quesito coi risul-tati più variegati, altro primato selo aggiudica Montecreto. Il10,33% degli aventi diritto ha in-fatti votato no sulla scheda grigia,esprimendo quindi parere favore-vole alla costruzione delle centra-li. Riolunato arriva appena sottocol 10,22%, quindi c’è Sestola col9,17%. Sul legittimo impedimen-to, invece, risultati controtenden-za, perché i no hanno raggiuntouna certa soglia, sono solo quellidi Montecreto (10,43%) e di Mon-tese (8,27%).

ILPARTITO DEMOCRATICO «FINE DEL BERLUSCONISMO»

Baruffi esulta: «Grazie ModenaE ora il premier si deve dimettere»

oltre il 95%contro le centrali atomiche

NEL centrodestra modenese ètempo di amare riflessioni. Do-po la batosta alle elezioni ammi-nistrative, anche il referendumsancisce un duro colpo. «Il popo-lo si è espresso — riflette Isabel-la Bertolini — ci inchiniamo da-vanti alla volontà dei cittadini.Ora il Parlamento e soprattuttoil governo si dovranno attenerescrupolosamente a quanto stabi-lito dalle urne». Insomma: peg-gio di così non poteva andare,ma poco importa se si condivi-de o meno quello che è stato san-

cito con la consultazione». I ri-sultati parlano chiaro. Anche seil Pdl non rinuncia a lanciarequalche strale. «Rispetto del vo-to, anche perché troppe volte inquesto Paese abbiamo assistitoal suo aggiramento». Ma riguar-do la presunta valenza politicadel referendum, «nonostante icontinui tentativi della sini-stra», accusa la Bertolini, «nonci sarà nessuna conseguenzasull’attività del governo». An-che se la maggioranza si trova a

proseguire con qualche spinapiantata nelle scarpe. IsabellaBertolini però è ottimista: avan-ti tutta «lungo la strada dellegrandi riforme che darannoall’Italia salutari iniezioni di me-rito, concorrenza, efficienza esburocratizzazione». Perché, so-stiene il Pdl, soltanto così «sa-premo dare al Paese un vento dinuova speranza per imprimerequella crescita, che è la condizio-ne necessaria per uno sviluppoduraturo dei prossimi anni».

ANCHE la Lega Nord prova atirare le prime somme. «Siamodavanti a risultati scontati, so-pratutto a Modena — dice ilconsigliere comunale NicolaRossi — ma dispiace per il cli-ma di divisione sociale che hatrasformato il referendum in unsondaggio contro o pro Berlu-sconi». Per Modena «il risultatodell’acqua avrà certamente con-seguenze» sostiene quindi Ros-si. «Gli amici di Hera come sicomporteranno? Mi aspetto cheil Sindaco relazioni in Consi-glio. Quali saranno le ricadutesulla nostra città in termini diinvestimenti sul settore idrico esulle bollette? Forse cresceran-no, perché Hera ridimensione-rà gli investimenti. Chi dovre-mo ringraziare, allora?»

ma.gia.

L’Idv: Pd ipocrita, bocciata l’ideadi una rete idrica gestita senza lucro

I RISULTATI del maxi-refe-rendum galvanizzano, ovvia-mente, anche il Pd modenese.«E’ stato un esempio straordina-rio di disobbedienza civile» sisbilancia il segretario provincia-le del Pd di Modena, Davide Ba-ruffi. «L’immagine del premierSilvio Berlusconi ‘al mare’ cheinvitava gli italiani al disimpe-gno, da un lato, e quella dei tanticittadini alle urne per occuparsidel proprio futuro e di quellodel Paese» secondo Baruffi «so-no la rappresentazione plasticadi un divorzio definitivo tra ita-liani e il governo». Il popolo, in-fatti, «si è espresso chiaramentee ha bocciato in modo sonoro leleggi inique volute dalla destrasottoposte a referendum. Quelpopolo, tante volte evocato dalpremier per legittimare il pro-prio potere, anche al di là delle

regole democratiche e dei princi-pi costituzionali, ha espresso ilsuo giudizio inappellabile» con-tinua Baruffi. «Un giudizio chenon riguarda solo questioni cir-coscritte come la gestione degliacquedotti, la costruzione di cen-trali nucleari e il legittimo impe-dimento ma, indirettamente, lescelte di fondo di una maggio-ranza che, nel Paese, maggioran-za ormai non è più» attacca il se-gretario. Ma il Partito Democra-tico mantiene i nervi saldi, an-che a Modena dove ha le redinidi quasi tutte le amministrazio-ni provinciali. «Non abbiamomai interpretato questi referen-dum, al pari delle amministrati-ve di due settimane fa, comeuna spallata — chiarisce il Pd— ma come un’occasione per icittadini di esprimersi su que-stioni cruciali della loro vita so-

ciale. E dunque, il durissimouno-due delle amministrative edel referendum sancisce il falli-mento definitivo del berlusconi-smo come cultura, come meto-do di governo e pure come rispo-sta alla crisi. Se fosse un primoministro davvero responsabile,Berlusconi ne prenderebbe attoper il bene del Paese e delle Isti-tuzioni dimettendosi».MA nessun dubbio: «Sappiamoche non lo farà» osserva DavideBaruffi. «E’ però auspicabile chequalcun altro, all’interno dellamaggioranza in Parlamento siassuma l’onere di una scelta pra-ticamente inderogabile e mettafine all’accanimento terapeuticonei confronti di un esecutivoche ha ampiamente dimostratola sua incapacità di guidare l’Ita-lia. Prima questo accadrà e me-glio sarà per tutti» conclude.

I COMITATI PARLA LIDIA CASTAGNOLI

«La nostra vita non saràassoggettata al mercato»

Acqua e nucleare, una valanga di sì:L’affluenza passa il 65% ovunque, record a Nonantola (73%). A Mirandola il top di voti

I CONTRARISussulto dei no (oltre il 10%)nei comuni di RiolunatoeMontecreto

CENTRODESTRA BRUCIA IL SECONDO KO

Bertolini: «Il voto va rispettato»Lega: «Adesso Hera che farà?Rischio aumenti sulle bollette»

NICOLA ROSSI«Ci saranno gravi ricadutesugli investimenti privatinella rete acquedottistica»

EUGENIA Rossi non ha incertezze: «Questa è una immensavittoria della coscienza civile, in primis, ma anche dell’Italiadei Valori, il partito che più si è mosso per il referendum».Per questo «voglio dire grazie a tutti i cittadini per lasensibilità con cui hanno risposto alla chiamata. Al di là deglischieramenti politici dato che in ballo ci sono interessiuniversali». Sul risultato, poi, sostiene la Rsossi, è importanteun’ulteriore riflessione. «Perché a Modena conosco tanticittadini che votano per il centrodestra e che hanno votato 4sì». Adesso però «è arrivata l’ora delle proposte». Bisognapassare «dalla protesta alla costruzione». Che portato inchiave modenese significa soltanto una cosa: «Si apre ora ilcontenzioso con Hera» sibila Eugenia Rossi. «Perché qualchetempo fa il Pd ha bocciato una proposta dell’Italia dei valoriche chiedeva che la gestione dell’acqua non fosse in alcunmodo lucrativa». E «davanti ai festeggiamenti di Baruffi» l’Idvsi chiede se il Pd «si sia pentito». «Adesso che il referendumha stabilito che la gestione dell’acqua deve rimaneresaldamente nelle mani pubbliche come potrà il Comunecontinuare a vendere azioni Hera? La concessione della reteidrica scade alla fine dell’anno: dovrà aprirsi un confrontocoraggioso sul da farsi». ma.gia.

«NONOSTANTE il boicottaggio sistematico da parte dei massmedia, i cittadini hanno risposto con una straordinariapartecipazione al voto e una vera inondazione di sì» esulta LidiaCastagnoli del Comitato per l’acqua. «Anche a Modena, come nelresto del Paese, è chiaro che la maggioranza delle persone nonvuole che la gestione dell’acqua possa essere assoggettata almercato — prosegue la Castagnoli — e da oggi niente sarà piùcome prima. Con questo straordinario voto, per la prima voltadopo due decenni, il popolo italiano ha sonoramente sconfittol’idea che l’intera vita delle persone debba essere assoggettata almercato e a politiche aziendaliste. Ora la gestione dell’acquadev’essere ri-pubblicizzata». Ma il voto dice anche quali dovrannoessere i prossimi passi, perchè l’abrogazione del decreto Ronchirichiede una nuova normativa. «Dal 2007 infatti è depositata inparlamento una legge d’iniziativa popolare, promossa dal Forumitaliano dei movimenti per l’acqua con oltre 400.000 firme —spiega l’attivista Mauro Solmi — e questa proposta dev’essereportata alla discussione parlamentare. Ora, comunque, possiamoguardare al futuro con rinnovata fiducia».

Lidia Castagnoli e MauroSolmi dei comitati referendari

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47Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

MODENA - Informazione

10 MERCOLEDÌ 15 GIUGNO 2011 L’INFORMAZIONE il DomaniCRONACA DI MODENA

COMMERCIOE SOLIDARIETÀ

LA FESTA Sabato pomeriggio in via Fabriani si celebra il primo compleanno del mercato

Super biliardino tra i chioschiSfida con i campioni (e gli assessori) e giochi per tutti

La sfida a calcio balilla più o-riginale? Sabato pomerig-

gio all’ombra dei chioschi delnuovo mercato in piazzale 1°Maggio. La offrirà «Chioschia-mo», un’iniziativa pensata perfesteggiare il primo complean-no dell’ex mercato di piazza XXSettembre. Tutti potranno mi-surarsi contro i campioni di bi-liardino e soprattutto trascorre-re all’aperto momenti di diver-timento. «Un’iniziativa sempli-ce, pensata per stare insieme,per ringraziare quanti ci sonostati vicino durante tutti questianni e in particolare durante iltrasferimento dal centro stori-co», spiega Milena Ascari presi-dente dell’associazione NuovoMercato. «Quando lasciammopiazza XX Settembre erano po-che le certezze riguardo al futu-ro: a oltre un anno di distanzami sento di dire che i risvolti po-sitivi non sono mancati. I clien-ti storici a parte qualcuno, con-tinuano a farci visita, mentre lavicinanza dei parcheggi e l’av -vio di nuove attività ci ha per-messo di acquisirne di nuovi.

In via Fabriani, nelle imme-

diate vicinanze di piazzale 1°Maggio e della stazione delleautocorriere, dalle 15.30 alle20 si potranno trovare giochi a-datti a tutte le età e rivolti a tutti:i biliardini per grandi e piccoli,quelli un po’ nostalgici come iltiro alla fune e il lancio del ferrodi cavallo, fino alle digital slot,discendenti tecnologiche dellevecchie piste per macchinine.

Un’originale offerta di intrat-tenimento resa possibile dallacollaborazione tra gli operatoridel Mercato 1° Maggio, il ClubTre Emme di Modena, associa-zione impegnata da oltre 30 an-ni nella diffusione del gioco in-telligente, e la «Calcio balilla

sport» di Brescello, storico clubnazionale del gioco del biliardi-no. Saranno presenti due vere eproprie stelle del calcio balilla:Elisa Ortu, capitano del Bre-scello e atleta della nazionale, eFrancesco Bonanno, tre voltecampione del mondo paralim-pico. Chiunque potrà misurarsicontro di loro. È solamente ri-chiesto ‘tanto coraggio’ e unapiccola offerta, quella che cia-scuno si sentirà di dare. L’incas -so a fine giornata sarà devolutoall’Admo, associazione donato-ri di midollo osseo. Ci sarà an-che una sfida tra gli assessoricomunali Graziano Pini e Da-niele Sitta.

Cantano vittoria,dovrebbero tacereLunedì ho visto realizzati imiei sforzi: mesi addietro, in-fatti, ho dato una mano a rac-cogliere le firme per i referen-dum. Contento come una Pa-squa e felice come pochi chela gente abbia capito il “dan -no” che tali leggi avrebberocreato, ieri mi sono messo a

leggere i giornali… e sono ri-masto di ghiaccio.Il sindaco Pighi che commen-ta la “vittor ia” dei sì? Ma allaraccolta firme (comitatidell’acqua da una parte e IdVdall’altra) il suo partito non hamai partecipato! Anzi, andan-domi a spulciare gli ordini delgiorno votati in Consiglio co-munale si scopre che «loro»hanno osteggiato l’acqua pub-blica (ordine del giorno 32577dell’8 marzo 2010, votato il 26aprile 2010). Mi domando: misono perso qualche pezzo?Hanno mai fatto “mea culpa”su quel documento?Se non è così, forse sarebbecarino che certe persone stes-sero Zitte e riconoscessero losforzo di altre che hanno per-so tempo per questo risulta-to… quando Trande o Pighi oSitta andranno ai banchetti araccogliere firme con umiltà,allora potranno esultare.

(E. G. - Modena)

Il trionfodella genteCon la vittoria ai referendum icittadini si sono riappropriatidel diritto di dire la propriaopinione. Per 17 anni siamostati bloccati da un bipolari-smo che ha ingessato il paesein una contrapposizione poli-tica irrispettosa del comunesentire e demagogica E’ il

Le vostre lettere vanno spedite, preferibilmente tramite postaelettronica, all’indirizzo: [email protected],specificando nell’e-mail «Filo diretto», il nome della no-stra rubrica. In alternativa potete inviare le lettere anchetramite la posta tradizionale a L’Informazione di Modena»,via Sallustio 81, 41100 Modena.A vostra disposizione c’è eventualmente anche il nostro numerodi fax: 059-8860178. Vi ringraziamo anticipatamente per le se-gnalazioni che vorrete inviarci e che saremo lieti di pubblicare suqueste colonne: un legame concreto e quotidiano tra «l’Informa-zione» e i suoi lettori.

Tutti potranno misurarsi con i big nazionali del calcio balilla

WELFARE Lettera aperta al sindaco Pighi

«Caro sindaco, anche noi volontarisiamo un argomento scottante»

Sul tema volontariato pubblichiamo questa letteraaperta al primo cittadino di Modena.

Caro sindaco, vogliamo farle sapere che anche se gliStati generali hanno concluso la parte sul welfare, noi cisiamo ancora, desideriamo la sua attenzione reale sullanostra condizione di volontari attivi che hanno scelto dilavorare sul territorio, nella massima vicinanza ai malati,alle loro famiglie e che non accettiamo di essere lasciatisoli. Vogliamo inoltre confessarle che abbiamo un gros-so difetto: non ci importa proprio nulla di essere lodatinelle occasioni pubbliche, guardiamo solo ai fatti. Sia-mo obbligati a farlo, perché uno vorrebbe venire, manon possiamo garantirgli il trasporto, l’altro cade spessodurante lo yoga e non abbiamo i materiali giusti allepareti e a terra. Inoltre abbiamo tanti adempimenti bu-rocratici da rispettare, senza unasede nostra. Ma come, sobbalze-rà lei, ancora con questa lagnadella sede per i parkinsoniani o-ra che abbiamo offerto le Mar-coni… Ma lei caro sindaco, lo sache è solo per tre anni e dovre-mo investirci una bella sommet-ta? E che non c’è un Peep nelnostro futuro? Ancora: lei lo sa achi sono destinati gli spazi chechiediamo da anni all’inter nodell’ex mercato ortofrutticolo, afianco dell’Auser che ci ospita attualmente e col qualeabbiamo una proficua sinergia (trasporto sociale, segre-teria, fotocopiatrice)?

Ma forse lei non ha tempo per cose di così poco contoe noi questo lo capiamo: è per questo che tre mesi faabbiamo chiesto un incontro con l’assessore ai servizisociali, ma ogni volta che, alla stregua di questuanti im-portuni, chiamiamo per sapere se siamo finalmente inagenda, una segretaria ci risponde che ancora non haavuto disposizione per fissarci un appuntamento. Le pa-re degno di Modena, di tutte le parole che si spendonosul ruolo insostituibile del volontariato in questa città?Via, si infiammi un po’, non lasci che anche noi si di-venti un argomento scottante.

(Paola Aime, presidenteAssociazione Parkinson Modena)

ESTATE Domani letture e musiche: un appuntamento risorgimentale

Una sera in piazza con il duca e Ciro Menotti

Letterealdirettore

Una serata in piazza XX settembre in com-pagnia di Francesco IV e Ciro Menotti.

Con «Passioni risorgimentali: lettere e letturemodenesi», a cura di Lorenzo Lorenzini, do-mani alle 21 si apre un ciclo di quattro serateall'insegna del Risorgimento, promosse dalMuseo civico d'arte. Gabriele Ciavarra, CleliaCicero e Pietro Traldi leggeranno brani e let-tere d'epoca risorgimentale.

Doppio appuntamento, poi, giovedì 23 giu-gno con «Tutti i volti di Ciro Menotti», semprea cura di Lorenzo Lorenzini, e «I martiri nostrison tutti risorti!», reading di Paolo Nori.

Mercoledì 29 si presenterà il nuovo catalo-go del Museo civico del Risorgimento di Mo-dena alla presenza del sindaco e di altre au-torità, mentre il 3 luglio sarà presentato «Mo-dena e il Patrimonio mondiale dell'umanità».

trionfo del bene comune: dalnucleare all’acqua fino alla leg-ge, che Berlusconi pretendevaessere suo appannaggio, gli i-taliani si sono ripresi il futuroci hanno provato , e ci sonoriusciti . E’ la società civile chechiede più spazio, o se nonaltro pretende lo spazio chegli spetta. E’ la vittoria dellademocrazia, perde il Pdl, per-de la Lega ma questo referen-dum vuole essere un banco di

NUMERIUTILI %Pronto soccorso 118Carabinieri 112Questura 113Vigili del fuoco 115Guardia di Finanza 117Corpo forestale dello stato 1515Emergenza infanzia 114Telefono Azzurro 19696Soccorso ACI 803116SICUREZZAQuestura 059/410411Polizia Stradale 059/248911Polizia Municipale 059/20314Polizia Ferroviaria 059/222336Polizia Modena Nord 059/222336Sos truffa 800 631316Carabinieri 059/3166111Vittime reati 059/284109Guardie Giurate 059/209437Giudice di pace 059/2131996SERVIZIProvincia di Modena 059/209111Comune di Modena 059/20311Comune Informa 059/20312Certificati anagrafici 059/2032050Movimenti consumatori 059/343759Info agroalimentare 059/2033486Sos turista 059/2032557Agenzia entrate 059/2054411Cimitero San Cataldo 059/334103Pony express 059/828111Atcm uffico informazioni 800111101Centro Anziani 059/303320Oggetti smarriti 059/2033247Alcolisti Anonimi 333/4208029Guasti Enel 803 500AMBIENTESos ambiente 800 841050Pronto intervento Hera 800 886677Servizi clienti Hera 800 999500Centro fauna selvatica 339/8183676Guardia medica veterinaria 059/311812SALUTEPoliclinico 059/4222111Usl 16 centralino 059/435111Trasporto Misericordia 059/332398Croce Rossa 059/221710Guardia medica 059/375050Modenassistenza 059/221122Tribunale Malato 059/4222243Croce Blu 059/342424

MUSEIMusei del DuomoVia Lanfranco,4. Tel e fax: 059 4396969Aperti dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle15.30 alle 18.30, tutti i giorni escluso illunedì.Museo della FigurinaCorso Canalgrande,103.Tel 0592033090,fax 059 29219.Aperto dalle ore10.30 alle 13.00 e dalle 15 alle 18 dalmartedì al venerdì, sabato, domenica efestivi 10.30-18.00.Lunedì chiuso.Galleria CivicaC.so Canalgrande,103 - Tel 059 2032949Palazzo dei MuseiViale Vittorio Veneto,5–Tel 059 2033101Tutti i giorni 8/19.30Fotomuseo Giuseppe PaniniVia Giardini 160.Tel 059 224418FARMACIE di TURNOPer le sole farmacie della città diModena il servizio di turno èdiurno. Il servizio di turno notturnoviene effettuato dalle ore 20.00alle ore 8.00 durante tutto l'annodalla farmaciaMadonninae dalla farmaciaComunale Del Pozzo.

prova per una nuova svolta,un modo diverso di fare po-litica dove diventa sempre piùimportante confrontarsi su te-mi importanti come lavoro, si-curezza. Il bipolarismo, in I-talia, è di fatto fallito ancoraprima di essere compiuto. IlPd ed il Pdl sono nati da fu-sioni a freddo di partiti conidentità ed ideali profonda-mente diversi e per molti a-spetti inconciliabili. Questoha creato contenitori vuoti, in-capaci di catalizzare e soprat-tutto rappresentare le istanzedei cittadini-elettori. Nel frat-tempo le ideologie sono crol-late ed insieme a loro destra esinistra hanno perso di vista iloro riferimenti ideali e morali.Oggi c'è bisogno di un partitotrasversale, capace di portareavanti progetti concreti poli-tiche economiche e sociali,slegato da preconcetti ideolo-gici. Per noi dell’Mpa c'è unaunica Italia composta da tanti

territori e culture che contri-buiscono, ognuno con la pro-pria peculiarità, forze e poten-zialità differenti, allo sviluppodel Paese. La sfida per un nuo-vo movimento è sviluppare alivello nazionale una Federa-zione Movimenti Autonomisti.Vuole essere un progetto po-litico moderno ed innovativo,una federazione di movimentiautonomisti ed autonomi cheintercetti, e risponda, alle tan-te istanze territoriali.

(Sergio Celloni - Mpa)

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48 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

MODENA - Informazione

IL’INFORMAZIONE il DomaniI MARTEDÌ 14 GIUGNO 2011

SASSUOLO e DISTRETTOE-mail [email protected]

SAN MICHELE I residenti si interrogano sulla sicurezza dopo gli ultimi episodi

Rapine, furti e spaccio nel parcoIl quartiere dormitorio ha paura

Il parco di via Bondi, a San Michele dei Mucchietti

Allarme micro-criminali-tà tra i residenti di San

Michele, abitato distantequalche chilometro dal cen-tro cittadino di Sassuolo. Larapina a mano armata di ini-zio mese ai danni dell’uf fi-cio postale fa parte di una se-rie di episodi che ultima-mente preoccupano gli abi-tanti della frazione. «Eraun’isola felice, ora non è piùcosì - dice Nadia Rurini chegestisce il bar Snoopy - negliultimi giorni un’anziana èstata strattonata e poi rapi-nata nei pressi del cimitero,senza poi contare la rapinaai danni della farmacia, congli addetti costretti a conse-gnare l’incasso sotto la mi-naccia di una siringa e il ri-trovamento presso aree ver-di di materiale per il consu-mo di sostanze stupefacenti- conclude - nonostante nonmanchino il monitoraggio ela vigilanza del territorio daparte delle forze deputate al-la sicurezza, oggi sono terro-rizzata». Con l’arrivo della

bella stagione sembra esplo-dere in zona il problema del-la sicurezza, legato al com-mercio di droghe. Sul pun-to, Augusto Bursi, residentein paese dice «in realtà ilmercato di prodotti illegalinon si è mai fermato, certoora con la primavera questiloschi affari sono maggior-mente evidenti: in diverseoccasioni mi è capitato di as-sistere a scene poco edifi-canti, con giovani barcollan-ti o esagitati dopo aver as-sunto droghe. Ci sono zonedove gruppi di giovani si ra-dunano per consumare la lo-ro dose: penso all’area verdedi via Bondi o agli spazi in-torno al cimitero. San Mi-chele - continua - è una sortadi quartiere dormitorio, neigiorni feriali durante le orediurne c’è poco movimen-to, poi con le prime ombre,soprattutto durante il finesettimana, aumentano le oc-casioni di traffico illecito».

«Risiedo nei pressi del par-co di via Bondi - spiega un

altro cittadino - e vedo cosaaccade nelle ore serali: ra-gazzi assumono stupefacen-ti, e il tutto oramai è diven-tato quasi un fatto normale.Tanto che ho avvertito i ge-nitori di alcuni adolescentidediti a questo consumo, eloro tra incredulità e noncu-ranza continuano a permet-tere che ciò accada ancora:l’assunzione dà vita ad in-temperanze che sfociano inatti vandalici contro struttu-re ed arredi del giardinopubblico». Secondo Anto-nio Quaglia «non è semplice

debellare un fenomeno chesta prendendo piede in pae-se: in molti sanno della que-stione stupefacenti, ma lacosa sembra non interessarlida vicino perché la situazio-ne di microcriminalità finoad oggi è rimasta circoscrit-ta a qualche isolato episodiodi gesti inconsulti, ma il pro-gressivo peggioramento del-la vivibilità a San Michele,con furti, scippi e adesso an-che rapine, potrebbe sve-gliare da questo torpore i re-sidenti».

(A.A.)

STRADE Il vicesindaco interviene sulle sanzioni agli autotrasportatori: «Lo facciamo per la sicurezza di tutti»

Menani: «Mezzi pesanti, i controlli sono indispensabili»«I controlli, frequenti e a sorpresa, sui

mezzi pesanti sono indispensabilialla sicurezza di chi circola sulle strada: ilnostro obiettivo non è affatto fare cassa,in caso contrario ci saremmo mossi di-versamente». Il vicesindaco di Sassuolocon delega alla Sicurezza, Gian France-

sco Menani, commenta in questo modo idati sull’aumento delle sanzioni commi-nate agli autotrasportatori. «I controllisull’autotrasporto - prosegue Menani - so-no indispensabili a garantire la sicurezzadi tutti i cittadini, sia di chi guida un mez-zo pesante, sia di chi circola sulle strade a

bordo di un’utilitaria, senza dimenticareil sacrosanto diritto delle aziende di au-totrasporto di poter competere ad armipari sul mercato, in un regime di liberama leale concorrenza; per questo motivolo stesso ministero dei Trasporti ha di-sposto controlli in tutta Italia».

R I Q UA L I F I CA Z I O N E Parlano i commercianti: «Che fine ha fatto il progetto di restyling?»

Piazzale Teggia, la rivolta dei negoziantiLa proposta: «Aprire un collegamento sotterraneo con l’ex ospedale civile»

«C he fine ha fatto il progetto perrendere più attraente il piazza-

le attraverso la collocazione di un an-golo relax con un mini spazio giochi equalche panchina?». A porsi questo in-terrogativo è Luisa Giannini, titolarede ‘la Coccinella’ di Sassuolo, negoziodi calzature per bambini che si trova inpiazzale Teggia, a pochi passi da viaMenotti. Nonostante l’ubicazione nelcuore della città, la piazza continua asoffrire di un anonimato imbarazzan-te: le tanto attese novità in grado di da-re un appeal più gradevole a questa fa-scia cittadina tardano ad arrivare. Ros-sano Giovanardi, che gestisce la carto-

leria ‘Tor tuga’, ricorda che «qui mancail passaggio, e le vendite delle attivitàcommerciali sono limitate alla cliente-la affezionata. Bisognerebbe creare unpunto d’incontro per fare confluirenel piazzale le persone: penso all’a-pertura del collegamento sotterraneocon l’area dell’ex ospedale civile, o aqualche struttura capace di calamitarel’interesse». Veronica Bianchini, giova-ne donna al timone di ‘Non ti scordardi me’, spiega che «molti sassolesi nonsanno dove si trovi il mio locale. Possocapire un consumatore che non vivequi, ma essere sconosciuti a chi vive aSassuolo aumenta le mie perplessità».

IN AULA Alle 19 la prima seduta del Consiglio: i 32 membri, sindaci compresi, dovranno eleggere i vertici

Unione del Distretto, oggi si sceglie il presidentePer Maranello entrano Giberti e Bedini (Pd), Barone (Idv) e Nannini (Pdl)

Si terrà oggi, a partire dalleore 19 presso la sala con-

siliare di via Pretorio a Sas-suolo, la prima seduta delConsiglio dell’Unione dei Co-muni del Distretto Cerami-co.

I trentadue consiglieri,compresi i sindaci dei comu-ni di Sassuolo, Fiorano, For-migine, Maranello e Prigna-

no, saranno chiamati ad e-sprimersi sui seguenti ordinidel giorno: insediamento delConsiglio dell’Unione dei Co-muni del Distretto Ceramico;elezione del Presidente e delvicepresidente dell’Unione.

Nel frattempo, Maranelloha eletto i propri rappresen-tanti per il consiglio dell'U-nione. Nella seduta del Con-

FIORANO La preoccupazione di Marco Biagini (Pd)

«Welfare a rischio»«Tanti gli educatori in scadenza di contratto»

«I n mezzo a tante situa-zioni difficili per im-

prese e lavoratori, sfuggespesso al senso comune cheanche tanti occupati nel set-tore dei servizi alla personae del sostegno alle fasce di-sagiate, agli anziani, ai mino-ri e ai disabili, affrontano, inun momento di tagli al wel-fare, soprattutto a livello go-vernativo». A parlare è Mar-co Biagi-ni, capo-gr uppodel Parti-to demo-cratico aFio ra no( n e l l af o t o i lM u ni c i-pio): «Inq u e s t igiorni - spiega - tanti educa-tori ed educatrici, impegna-ti a scuola, nelle strutture so-ciosanitarie o in quella retedi servizi legati e all’inser i-mento o al recupero socialedi persone in stato di margi-nalità, si trovano a scadenzadi contratto, con prospetti-ve lavorative pari a zero eall’interno di un panoramaeconomico di generale e dif-

fusa criticità. Lottare comeamministrazioni e come sin-gole componenti della so-cietà per la tutela dei servizi,a cui si lega indissolubil-mente la qualità della vita diciascuno di noi come singo-lo e della comunità come ag-gregato civile, significa dun-que lottare anche per mi-gliaia di persone impegnatein questo settore occupa-

zi onal e,g a r a n-t en d on eque l r i-co nos ci-mento eq u e l l ad ig n i t àche cosìs p e s s oven gonodi men ti-

cati e calpestati. Temi comela ‘welfar izzazione’delle im-prese e la collaborazione traprivato e pubblico, che sem-pre deve essere garante inquesti sodalizi, di controlloe qualità, offrono, se la pro-gettualità è comune, spuntia livello di tenuta dei servizi,senza però poter prescinde-re dagli agenti educativi chelavorano sul campo».

siglio comunale dell’11 giu-gno, sono stati eletti i 4 con-siglieri che rappresenteran-no Maranello all’interno delConsiglio: si tratta di Paola Gi-berti (Pd), Antonio Bedini(Pd), Luigi Barone (Idv) per lalista di maggioranza e di Emi-lio Nannini (Pdl) per la lista diminoranza. Oltre ai consiglie-ri eletti, per Maranello siede-

rà sui banchi dell’Unione an-che il sindaco Lucia Bursi,membro di diritto. Per la de-signazione dei componentimaranellesi nel consigliodell’Unione dei Comuni han-no votato a favore i consiglie-ri dei gruppi Pd e Idv, astenutiPdl, Gruppo Misto, LegaNord, Udc, contrario Barbo-lini per Maranello.

Dall’alto a sinistra,in senso orario, LuisaGiannini, VeronicaBianchini e RossanoGiovanardi: i negoziantichiedono di valorizzarem a g g i o r m e n tepiazzale Teggia

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49Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

AGENZIE

(ER) ACQUA. HERA-IREN, IDV: ORA MANDIAMO A CASA VIERO E CHIARINIBARBATI CHIEDE TAGLIO DEL 7% GIA’ DALLA PROSSIMA BOLLETTA

(DIRE) Bologna, 14 giu. - Dopo i festeggiamenti per chi hasostenuto il si’ ai referendum, arriva l’ora del ‘regolamento diconti’. La capogruppo in Regione dell’Italia dei valori, LianaBarbati, chiede senza mezzi termini le dimissioni dei vertici diHera e Iren. “Dopo il fallito tentativo di convincere le gente avotare no ai due quesiti sull’acqua”, scrive Barbati in una nota,al direttore generale di Iren Andrea Viero e all’amministratoredelegato di Hera Maurizio Chiarini “non resta che prendere attodella situazione e rassegnare al piu’ presto le dimissioni”. Ilpopolo, sottolinea Barbati, “si e’ espresso ed e’ chiaro che daoggi loro siano stati sfiduciati come dirigenza”. Come capogruppo dipietrista, “ma ancor prima come cittadina-continua Barbati- avverto il management delle due multiutilityche faremo le barricate per difendere gli utenti dal tentativo diaumentare le bollette dell’acqua per controbilanciare le ingentiperdite in borsa, come ci fanno sapere loro”. Non solo:“Chiediamo inoltre una generale riduzione dei faraonici stipendidi cui gode attualmente la dirigenza, schiaffo morale e materialea chi fa fatica a pagare le bollette”. E adesso, insiste Barbati,abbassino velocemente le tariffe, “gia’ dalla prossimafatturazione, con un taglio del 7%, cifra che toglierebbe ilprofitto sull’acqua cosi’ come espresso dal referendum”. Laconsigliera chiede “a tutti i sindaci emiliano-romagnoli soci diIren ed Hera di assumersi la responsabilita’ di rispettare ilvoto popolare e di sfiduciarli”. I cittadini, conclude, “hannodato una grande lezione ai piani alti della due multiutility: ladirigenza e’ e deve essere al servizio dei cittadini stessi, nondel mercato”.

(ER) AUTODROMO IMOLA. COMMISSIONE PROVINCIA ‘BUSSA’, MA NON ENTRASLITTA RICHIESTA NANNI (IDV); MANCA: CI SONO SEDI DEPUTATE...

(DIRE) Bologna, 14 giu. - Aria di icidente diplomatico tra laProvincia di Bologna e il Comune di Imola, a causa di unacommissione Turismo che i consiglieri Palazzo Malvezzi avrebberovoluto svolgere fra una decina di giorni all’Autodromo “Enzo eDino Ferrari”: idea che, per il momento, si e’ scontrata con undiniego imolese. Le voci su un certo nervosismo in essere sonorimbalzate fuori dai corridoi della Provincia e dalledichiarazioni sia di Paolo Nanni (Idv) che di Daniele Manca,rispettivamente presidente della commissione e sindaco di Imola,

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50 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 15 - 06 - 2011

AGENZIE

si puo’ intuire che non tutto e’ andato per il verso giusto. La proposta di convocare una commissione al circuito e’emersa, spiega Nanni, nel corso di una delle ultime sedute: ladata indicata era quella del 24 giugno. “Non avevo ancora presoaccordi scritti con i responsabili del circuito e venerdi’-riferisce il dipietrista- ho telefonato al sindaco Manca, checonosco di persona poiche’ abbiamo svolto un mandato insieme daconsiglieri regionali, il quale mi ha detto che il 24 il circuitoe’ occupato dai preparativi di una manifestazione”, cioe’ ilSonisphere festival in programma il 25 e 26 di questo mese.Comunque “la commissione non era stata ancora convocata”, precisaNanni, quindi “chiedero’ di farla a fine luglio o altrimenti asettembre”. Per il presidente della commissione, infatti, “lasituazione dell’Autodromo imolese mi sembra che meriti di essereconosciuta anche se non si tratta di una partecipata dellaProvincia”. Manca, sul tema, appare piuttosto gelido: “Sel’amministrazione provinciale vuole effettuare una verifica suglielementi di sviluppo dell’Autodromo e’ importante e sufficienteconcordarlo”. (SEGUE)

(ER) ACQUA. M5S CONTRO IDV: BARBATI GETTA FUMO NEGLI OCCHIDIMISSIONI VERTICI HERA-IREN NON BASTANO, SERVE SCORPORO SERVIZIO

(DIRE) Reggio Emilia, 14 giu. - La proposta della consiglieraregionale dell’Idv Liana Barbati, che ha chiesto le dimissionidegli amministratori di Hera e Iren, Maurizio Chiarini e AndreaViero, riaccende lo scontro con il Movimento a cinque stelle. Iconsiglieri comunali di Reggio Emilia Matteo Olivieri, BolognaMassimo Bugani, Ferrara Valentino Tavolazzi, Ravenna PietroVandini, Rimini Luigi Camporesi, Forli’ Raffaella Pirini e CesenaNatascia Guiduzzi, accusano in una nota congiunta la consiglieradi voler “gettare fumo negli occhi” e “di scaricare le proprieresponsabilita’ politiche visto che governa con il Pd e haavallato le scelte di Hera e Iren”. La “modifica normativa che e’ intervenuta con i due quesitidell’acqua- dicono dunque i grillini- fa si’ che il problema nonsiano i nomi degli amministratori di Iren Spa ed Hera Spa, ma lesocieta’ stesse. Quindi non ci bastano le dimissioni di Viero eChiarini ma un cambio radicale. Se si vuole cambiare e rispettareil voto degli italiani si scorpori l’acqua e si dia in mano aconsorzi pubblici eletti direttamente dai cittadini e non daipartiti con le solite spartizioni”. Barbati quindi, concludono iconsiglieri “chieda semmai le dimissioni di sindaci e assessori

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anche Idv che hanno avallato le scelte di Chiarini ed Hera Spa edi Viero con Iren Spa nel fare profitti con servizi pubblicilocali. Il rispetto della volonta’ popolare ha detto, acquatotalmente pubblica e questo va fatto”.

(ER) COMUNE RIMINI. GNASSI: CON ME GENTE COLTA E CHE PARLA LINGUE -2-

(DIRE) Rimini, 14 giu. - L’unico confermato degli uomini diRavaioli, Roberto Biagini, avvocato classe 1965, “e’ statol’assessore della svolta dalla quantita’ alla qualita’ nellapianificazione, a cui si era opposto chi voleva l’espansioneindiscriminata e che invece noi porteremo avanti”, e la decisionedi accorpare le deleghe a Tutela e governo del territorio, Lavoripubblici e Mobilita’ nella sua persona, spiega Gnassi, “e’permettere alla mano sinistra di sapere cosa fa la mano destra”.Il manager del turismo, gia’ nazionale di pallamano, Gian LucaBrasini, 42 anni e da poco padre di una bambina, “testimonia lavolonta’ di dare peso all’assessorato allo sport, che non vienepiu’ accorpato in fondo a caccia e pesca come si poteva faretempo fa”, sottolinea il sindaco, “perche’ lo sport rigenera iquartieri e la qualita’ urbana e crea economia, il binomioturismo e sport ci permettera’ di ‘aggredire’ e conquistare900.000 associazioni sportive da tutto il nord Europa”: a Brasiniandranno le deleghe a Risorse umane, Risorse Finanziarie,Patrimonio, Partecipate e Politiche dello sport e del benessere. Irina Imola, insegnante di filosofia del 1974 in orbita Idv,rispondera’, commenta Gnassi, “alle richieste che la societa’civile ha espresso alle ultime amministrative e anche col votodel referendum di ieri, occupandosi di Servizi al cittadino,Trasparenza amministrativa, Diritti dei consumatori,Semplificazione amministrativa, Politiche comunitarie”. Gnassiesita un po’ prima di dirlo, ma alla fine cede e anche senzausare la parola “briscolone” ammette che e’ “una carta da moltipunti” l’uomo scelto per la Cultura e l’identita’ dei luoghi edegli spazi: si tratta di Massimo Pulini, 52 anni, docente dipittura all’Accademia delle belle arti di Bologna, grandissimoesperto di arte seicentesca e anche pittore di famainternazionale, “un nome a cui molti non volevano nemmenocredere”, commenta il sindaco, spiegando come Pulini“riaffermera’ la centralita’ di Rimini nella cultura, e sipreoccupera’ di curare un passato che permetta di leggere ilpresente, dalla Domus all’ex macello, dal mare d’inverno all’Arcod’Augusto”.(SEGUE)

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(ER) AUTODROMO IMOLA. PD-IDV-SINISTRA: LAVORIAMO PER VALORIZZARLOMAGGIORANZA COMUNE: MUSEO SIA PARTE DEL PIANO TURISTICO REGIONALE

(DIRE) Bologna, 14 giu. - La maggioranza che guida il Consigliocomunale di Imola “si e’ sempre posta come primo obiettivo ilbuon funzionamento dell’impianto e la sua massimavalorizzazione”. Lo assicurano, in riferimento all’Autodromoimolese “Enzo e Dino Ferrari”, i capigruppo Gilberto Cavina (Pd),Luigi Bacci (Idv) e Mauro Barnabe’ (Sinistra arcobaleno). “L’attivita’ dell’Autodromo resta per noi un volano importanteper l’economia della citta’- scrivono i tre esponenti dellamaggioranza- ovviamente da gestirsi con le dovute attenzioni edil giusto equilibrio rispetto al tema della rumorosita’ e dellaconvivenza con la citta’”. La rinuncia a 23 giornate di impegni“per 700.000 euro di incassi- continua la nota- ne e’ latestimonianza”. Inoltre, “un valore aggiunto per il rilanciodell’Autodromo sara’ rappresentato dal museo- continuano Pd, Idve Sinistra- che dovra’ essere inserito nel circuito turisticoregionale per catturare con continuita’ i flussi turistici versoImola”. Sul piano locale, intanto, “le aperture dell’impianto aicittadini, ciclisti, podisti, pattinatori, semplici camminatori-si legge nel comunicato- che erano per noi un requisitoimportante, stanno avendo un ottimo riscontro di fruizione e diapprezzamento”. Per quanto riguarda la gestione da parte diFormula Imola “abbiamo apprezzato il sostanziale raggiungimentodel pareggio di bilancio- sottolinea la maggioranza consiliare-il mantenimento di un buon livello di ammortamenti e, per quantoriguarda gli investimenti, il piano triennale che era gia’ statopresentato”: si tratta di un “buon equilibrio tra le necessita’dell’impianto e le risorse che la gestione puo’ generare”.Infine, sul controllo dei conti “la composizione del Cda e delcollegio sindacale sono per noi solida garanzia”, scrivonoCavina, Bacci e Barnabe’.

(Com/Pam/ Dire)