rassegna del 20-06-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 20 FERRARA________________________________________pag. 21 - 23 RAVENNA_______________________________________pag. 24 - 33 RIMINI___________________________________________pag. 34 - 37 REGGIO E._______________________________________pag. 38 - 39 MODENA________________________________________pag. 40 - 45 PIACENZA______________________________________pag. 46 - 51 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 20-06-2011

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rassegna del 20-06-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 20

FERRARA________________________________________pag. 21 - 23

RAVENNA_______________________________________pag. 24 - 33

RIMINI___________________________________________pag. 34 - 37

REGGIO E._______________________________________pag. 38 - 39

MODENA________________________________________pag. 40 - 45

PIACENZA______________________________________pag. 46 - 51

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 20-06-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino

••5BOLOGNAPRIMOPIANOSABATO 18 GIUGNO 2011

LEREAZIONI

«Tutte le famigliehanno gli stessi diritti.

Dissento dal doppiobinario per chi ha un

pezzo di carta e chi non cel’ha. Così si rischia di

dividere il centrosinistra»

1Partecipate: per la quarantina di nomine giura:«Non andrò da nessun partito a scegliere. Prontii saggi, mia la responsabilità finale»

2Coppie sposate: conferma la linea annunciataPiù punti alle coppie sposate rispetto a quelledi fatto nelle graduatorie comunali

3Dirigenti comunali: largo ai giovani e aimeritevoli, macchina amministrativa più leggeranei numeri (turnover bloccato) emeno costosa

IPUNTI

«Spero che il Comuneequipari invece coppie

sposate e di fatto. Ildiscorso del sindaco è

veroma c’è chi non si puòsposare. Sbagliato

produrre disuguaglianza»

RINNOVAMENTOAPALAZZO

di LUCA ORSI

LINEA VERDE anche fra i diri-genti del Comune. Dopo averescelto una giunta giovane (età me-dia: 44,5 anni), il sindaco Virgi-nio Merola promette ora di svec-chiare i vertici della macchina diPalazzo d’Accursio. E di premia-re, nelle scelte, «il merito e le capa-cità». La riforma — che punta auna struttura amministrativa piùsnella e meno costosa — partiràdopo l’estate. «Rivedrò i dipen-denti comunali a settembre, per-ché mi riprometto di proporre aisindacati di organizzare una verae propria conferenza di produzio-ne», spiega il sindaco a Dedalus, latrasmissione di approfondimentodi è-tv.Lo aveva detto il giorno della pre-sentazione della giunta: «I dipen-denti comunali (sono circa 5mila,ndr) devono ritrovare la motiva-zione». Per questo, il sindaco si ètenuto la delega al personale. Ora,annunciando la riforma interna,ribadisce la necessità di «riorga-nizzare il lavoro della macchinacomunale per motivare i lavorato-ri», anche nel senso di «premiaredavvero il merito, le capacità, il la-voro di squadra».

UNO DEI primi capitoli della ri-forma prevede di «rivedere la diri-genza». E anche qui, commenta ilsindaco, «penso sia necessario unringiovanimento». Il blocco delturn over — obbligato per legge:ogni cinque pensionati, il Comu-ne può rimpiazzarne solo uno —porta a una fisiologica riduzionedei dipendenti, con alleggerimen-to della macchina. Merola prove-rà anche a incidere sugli sprechi.La spesa per il personale pesa mol-to sul bilancio, quasi il 40%, «epossiamo fare meglio, premiandoe valorizzando merito e capacità».

Obiettivo: dimostrare ai cittadini«che non sprechiamo niente» del-le loro tasse.

MEROLA affronta anche un te-ma già discusso in campagna elet-torale: coppie sposate, coppie difatto e matrimoni gay. Argomen-to spinoso. Da sindaco, confermale posizioni: alle coppie sposate«va riconosciuto un grado di re-sponsabilità diverso rispetto ad al-tre scelte di convivenza». Perché«se ci assumiamo impegni mag-giori verso gli altri credo che sianecessario distinguere». Dunque,si potrebbe arrivare ad attribuire«più punti alle famiglie sposate»

nelle graduatorie comunali.Per ora, precisa intanto un comu-nicato, tutto resta com’è. «Nonchiedo di rivedere le attuali rego-le comunali o i punteggi», precisaMerola. Che, però, mette il temasul piatto della discussione.Quanto alle coppie omosessuali,il sindaco conferma di essere favo-revole ai matrimoni gay. E dispo-sto a considerare coppie sposateanche quelle dello stesso sesso,purché venga fatta una legge na-zionale. «Ritengo importante —afferma — chiedere alle associa-zioni dei Comuni di convergeresu queste richieste nei confronti

del Parlamento».Il sindaco nega di volere metterein discussione i Dico proposti dal-la Regione, né di discriminare chinon si sposa nell’accesso alla gra-duatoria alla casa o ad altri servi-zi. «Ma è giusto o no — si chiede— prevedere qualcosa in più perchi si impegna in un legame mag-giore?».

C’È POI IL TEMA delle nominedei vertici delle società partecipa-te dal Comune. Si comincia a lu-glio, con Fiera e Aeroporto. Mero-la promette che non guarderà alletessere: «Non andrò da nessunpartito a scegliere». I criteri che se-guirà, assicura, saranno quelli concui ha formato la giunta: «Merito,capacità, ringiovanimento e don-ne».

«Una svolta storica epositiva, ma valuteremo

nel merito i singoliprovvedimenti. Certo èun’assunzione netta diresponsabilità da parte

del sindaco»

UN PRIMO segnale. Apprezzabile, davvero. Aspettiamo ilsindaco Merola alla prova dei fatti, ma la volontà di rinverdi-re la ‘macchina’ dirigenziale, dopo la giunta, è una sferzatad’energia. Inattesa, forse: anche in Comune tira la brezza delrinnovamento. Proprio nel giorno in cui il Pdl e il centrode-stra si sfaldano a Santo Stefano, unica conquista della tornataelettorale. Occasione mancata, lì. Almeno a questo primo giro.In Comune, dice intanto Merola, largo al merito e alle nuove le-ve. Anche i sindacati aprono a Virginio. Che coglie una grande occasio-ne, anche per alleggerire Palazzo d’Accursio sul fronte dei costi. Speria-mo non cambi idea, questa volta.

CathyLaTorre (Sel)

SINDACATICGIL, CISLEUILDELPUBBLICO IMPIEGOAPRONOAL SINDACO: «PRIMACI CHIAMA, PRIMA SI POTRANNOAFFRONTARETUTTELEQUESTIONI SOSPESE»

MAURIZIOCEVENINIMEROLASULCEV: «IN PARLAMENTO?POTREBBEESSEREUN’OTTIMA IDEA. E’ STATODETERMINANTEPERLAMIAELEZIONE»

PARCHEGGIATORI ILLEGALIIL PRIMOCITTADINO: «VIA GLI ABUSIVIEGLI ACCATTONIMOLESTINEL PARCHEGGIO DELL’OSPEDALE MAGGIORE»

MariaC.Marri (Udc)

FrancoGrillini (Idv)

TEATROPERBAMBINIL’IDEADELSINDACO: «TRASFORMEREMOILPARCHEGGIO INTERNOALCOMUNEINUNALUDOTECACON IBURATTINI»

IL FUOCO AMICO nel Pdl fanaufragare l’elezione di IlariaGiorgetti alla presidenza del quar-tiere Santo Stefano. Su 18 consi-glieri, le servono dieci voti. Indica-ta dal partito per la presidenza, lapiù votata del centrodestra neiQuartieri — 528 preferenze alleelezioni di maggio — si ferma a ot-to. Dei suoi, le vota contro Giusep-pe Mioni (ma è un no annunciatogià ad aprile); al momento del vo-to escono dall’aula Marco De Do-minicis e Simone Alcione. Ci si ri-prova fra dieci giorni. Alla terza fu-mata nera, si dovranno rifare leelezioni per il Quartiere. Intanto,lo scontro nel Pdl è durissimo.La Giorgetti è furiosa. Si definisce«vittima di una vendetta trasversa-le» nata in Comune, dalla manca-ta nomina di Lorenzo Tomassini(cui De Dominicis e Alcione sonovicini) alla presidenza della primacommissione. «È stato antepostol’egoismo dei singoli al bene co-mune», sbotta la Giorgetti. Che

ora si prende una pausa di rifles-sione. «Non è detto che io resti.Può darsi che mi dimetta», affer-ma sottovoce. E non esclude que-rele, «a tutela della dignità dellamia persona». Stanca, dice, di ve-dere sempre ricordata la sua paren-

tela con il ministro Maurizio Sac-coni, di cui è cognata. «Io sono io,e non permetto che siano toccati imiei affetti».Sulle prime, si era deciso di rinvia-re il voto, per cercare di ricucire.Da Roma, invece, ieri mattinaavrebbero chiesto di andare avan-ti. Contraria al rinvio anche laGiorgetti, «perché non credo auna politica fatta di ipocrisia, am-

biguità e ricatti».

DE DOMINICIS, nel suo inter-vento, attacca il partito cui è iscrit-to da quando aveva 14 anni, che«doveva avere come stella polarela libertà, la meritocrazia, la lottaai nepotismi, invece...». Lui erafra quelli che chiedeva il rinviodel voto, «servivano maggiori ap-profondimenti sui criteri di scel-ta» della Giorgetti «e sul program-ma, che non ho potuto vedere finoa cinque minuti fa». Ma De Domi-nicis chiede anche «regole di meri-to e competenza». Regole «certe,mentre invece cambiano a secon-da dei candidati». Tradotto: se laGiorgetti va bene in Quartiere per-ché la più votata, perché Tomassi-ni (secondo degli eletti dopo Mar-co Lisei, nominato capogruppo)non va bene in Comune?Il consigliere ribelle tira in balloanche le minacce (politiche) rice-vute. «Minacciano di cacciarmi?Ma io non faccio politica per fare

carriera». Per Fabio Garagnani,coordinatore cittadino, chi nonha appoggiato la Giorgetti «si èmesso fuori dalla linea del partito,commettendo un atto grave». Il de-putato però dà ai ribelli una secon-da possibilità: «Mi auguro ci ri-pensino nella seconda votazione».Se no, saranno deferiti ai probivi-ri. In ogni caso, «non cambiamoidea: il candidato è la Giorgetti».Più duro il coordinatore regionaledel Pdl, Giampaolo Bettamio: «SeDe Dominicis e i suoi supportersgiudicano così il partito, per coe-renza diano le dimissioni. Se no,saremo costretti a prendere prov-vedimenti».Tomassini, in sala, commenta:«Chi parla di vendetta dimostra dinon avere maturità politica». Poi,rivolto ai coordinatori: «Il ricorsoai probiviri è la prova che la matu-rità politica non è neanche al livel-lo minimo». Se Garagnani «avessecoltivato il dibattito nel partito,basato su regole chiare e condivi-se, oggi non saremmo in questa si-tuazione. Ora aspettiamo che in-tervenga Roma per ripristinare lalegalità nel Pdl».Mioni — l’ex presidente che nonnasconde velleità di riprovarci —è serafico: «Le cose si chiariran-no. Dicono che non cambierannocandidato? Lo dicevano anche nel2009. Io sto sulla sponda del fiu-me, come l’altra volta».

Luca Orsi

di RITA BARTOLOMEI

L’ULTIMO nato nella vastissimagalassia democratica: «Insieme peril Pd». Rete giovane soprattutto poli-ticamente che vale ventimila soci(ma non tesserati), a Bologna conta400-500 iscritti, «perché qui ci sonotante iniziative». Non così nuova,esiste dal 2009 ma non ha mai buca-to il video. Ci prova domani matti-na alle 10 all’Arena del Sole, «Voltia-mo pagina. Insieme». Gli argomen-ti: rinnovamento della politica, Eu-ropa, legalità, diritti. A sinistra diPierluigi Bersani sul testamento bio-logico, per dire. Discussione aperta

a tutti e quindi «fuori dalle corren-ti», assicurano gli organizzatori.Tra gli interventi: i segretari pro-vinciale e regionale del Pd, Raffae-le Donini e Stefano Bonaccini.L’eurodeputata Debora Serracchia-ni e la radicale Rita Bernardini. Vi-

deomessaggi di Romano Prodi (fo-to a sinistra ) e Ignazio Marino (adestra). Dal depliant di presenta-zione: «Nell’affrontare i problemidella contemporaneità ‘Insiemeper il Pd’ utilizza un metodo laicodi ragionamento, favorendo una di-

scussione post-ideologica orientataalla cultura del bene comune». Do-manda: ma dopo due anni di rete,su cosa avete inciso? Luca Grosso,35 anni, «lavoratore teatrale» comesi definisce, ci pensa un po’ su poiconclude: «Sulla partecipazione. E’aumentata tanto». Marco Lombar-do, 30 anni, ricercatore, aggiungeche la rete «è un lavoro di servizio.Per il Pd e per la società italiana».Grosso è molto preoccupato di spie-gare quello che «non è» il gruppo.A domanda chiarisce: «Non siamoulivisti, non siamo fratelli dei rotta-matori, non siamo grillini del Pd.E’ così difficile capire che si sta

muovendo qualcosa di nuovo?Questa rete nasce da un’iniziativatotalmente spontanea». Li ha ispi-rati Obama e l’ormai celebre lavo-ro virtuale, che poi era accompa-gnato da un tradizionalissmo portaa porta, ricordò una volta ancheMassimo D’Alema.

I RAGAZZI e quelli che non lo so-no più — «siamo giovani alla politi-ca, non sempre all’anagrafe» — fan-no i mestieri più diversi, avvocati,ricercatori, magistrati, e coltivanouna grande ambizione anzi un’uto-pia, «portare nel dibattito politico icontenuti». Ma allora è come dire

che il Pd di Bersani è privo diidee... «Noi abbiamo un atteggia-mento di critica costruttiva», è la ri-sposta. Lombardo si raccomandaanche di sospendere il giudizio «an-zi il pregiudizio, finché non si ve-drà l’iniziativa». E come si muove-ranno sulle primarie del centrosini-stra? «Posso parlare a titolo perso-nale — premette il giovane ricerca-tore —. Faremo quello che abbia-mo fatto per Bologna, ci schierere-mo per la competizione. Eravamoalla domenica dei rottamatori masiamo autonomi e distinti da loro.Come gruppo anche a Bolognanon abbiamo sostenuto nessuno».

UN SEGNALE DI FRESCHEZZAA PALAZZO D’ACCURSIO

ANCHE Luca Dore,capogruppo del grippoconsialire delCentrosinistra, commental’accaduto: «I cittadini diSanto Stefano non meritanodi assistere a bagarre tutteinterne a Pdl e Lega comequella di oggi (ieri per chilegge, ndr). Laresponsabilità politicadell’elezione del presidentespetta al centrodestra, cheoggi si è presentatoimpreparato a gestire unafondamentale tappaistituzionale, mettendo inscena una vendettaintestina».

Garagnani (Pdl): «Punirela propaganda a scuola»

IN QUARTIEREL’elezione del presidenterinviata fra dieci giorniLei: «Non è detto che io resti»

LA SFIDAIlaria Giorgetti non èstata eletta presidente

DORE (PD)

«Impreparati a gestirela tappa istituzionale»

Virginio Merola

«Punti in più alle coppie sposateLa responsabilità va riconosciuta»Così Merola sulle graduatorie comunali. E sui dirigenti: «Giovani e bravi»

IL COORDINATORE cittadino del PdlFabio Garagnani ne parlava da tempo,lamentando un «politicizzarsi della scuola» eieri ha illustrato la sua proposta di leggepresentata il 27 aprile scorso. Oggetto deldisegno è l’introduzione nel decreto legislativodi un nuovo articolo relativo alla «Qualitàdell’insegnamento». «A Bologna — dice —esistono docenti immemori del loro ruolopubblico come rappresentanti di un’istituzioneimparziale». Cita i licei Galvani e Minghetti, incui prima delle recenti elezioni, «si è fattaopera di persuasione degli alunni da parte dipresidi e prof», e la scuola primaria XXIAprile. Dunque autonomia didattica sì ma«rappresentare con oggettività la pluralità delleposizioni scientificamente fondate nell’ambitodella disciplina e astenersi da qualunque attodi propaganda politica o ideologica». Per chisgarra, proposte sanzioni fino alla sospensioneda tre mesi a un anno dall’insegnamento.

DOMANIL’INCONTROALL’ARENADELSOLE

In stile Obama ecco‘Insieme per il Pd’:

la rete spontaneaper il rinnovamento

SantoStefano, i ribellidelPdlfannosaltare ilvotoallaGiorgettiEscono dall’aula De Dominicis e Alcione, vicini a Tomassini

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•• 6 BOLOGNAPRIMOPIANO SABATO 18 GIUGNO 2011

LAFESTADELLAFIOM PERUNPO’ SI SPARGELA VOCEDELL’ARRIVODIADRIANOCELENTANO. POI È ILCOMICOTOSCANOAFARE IRRUZIONESULPALCO

IL GIALLOELASORPRESA

SUL PALCOUn’immagione di

Villa Angelettiieri sera e, nel

tondo, il comicoRoberto Benigni

con MicheleSantoro

OSPITINichi Vendola, presidente di Sel,stasera sarà in piazza XX settembre

di RITA BARTOLOMEI

NELLA serata dell’informazioneche si definisce libera — «l’Italias’è desta!», annuncia Roberto Be-nigni, la famosa sorpresa — i cro-nisti devono lavorare chiusi in unrecinto. E anche se Vauro invita ascavalcarlo — «la stampa si abitui,sarebbe ora» — quelli della Fiomnon sono proprio dell’idea. Miche-le Santoro &co, per i 110 anni deimetalmeccanici, fanno tv e spetta-colo nel parco di Villa Angeletti.Pieno, pienissimo. A migliaiaaspettano le star, sempre quelle.Migliaia quanti? Nessuno, nem-meno le agenzie di stampa, azzar-dano cifre. Superati i diecimiladell’altra volta? Giudizio unani-me: sì. Apre Serena Dandini, chesi definisce «valletta», estasiata dalpubblico e dal «covo di comuni-sti». Vauro, grato a Bologna, «cipiace, qui c’è una bell’aria. Anzi,veramente ormai l’aria nuova è intutto il Paese. La politica si fa co-

me stasera, con la gente». I giovanicontinuano ad arrivare a ondateanche due ore dopo l’inizio. Mauri-zio Landini, leader della Fiom, seli coccola così: «Sono loro la novi-tà. I ragazzi non accettano più que-sta situazione, non vogliono fare i

precari a vita». E se gli fai osserva-re che anche lui, personaggio datalk-show, per arrivare al cuoredel Paese si rivolge a una star dellatv, e quindi si dimostra in un certomodo berlusconiano, reagisce dipunta: «Mi sembrerebbe stupidonon usare la comunicazione. Seme l’ha insegnato Silvio? No, quinessuno di noi si arricchisce».

TRA LE STAR televisive c’è Mi-

lena Gabanelli. Annuncia che con-tinuerà a mantenere il suo interes-se su Bologna. Nessun cantiere te-levisivo con Santoro. Piuttosto:«Continueremo a seguire Civis ePeople mover. Se sono legati? Misembra proprio di sì. Quel che ab-biamo raccontato su Bologna nonera pessimista». Vabbé, s’intitola-va «la città dei rancori». Però Gaba-nelli continua a pensare che qui cisiano «risorse, al di là degli ammi-

nistratori». Nella puntata pre-ele-zioni non si parlava mai di Pd, in-somma del partito che ha portatola città al commissariamento. E’stata una scelta? «E’ proprio certa?Non so — ribatte —. Abbiamo da-to spazio a tutti i candidati, erava-

mo in par condicio. Se la trasmis-sione ha aiutato Merola a vincerele elezioni? Non era questo l’obiet-tivo. Merola si è raccontato da so-lo». Ma come mai la comitiva diSantoro arriva sempre qui, a Bolo-gna? «Intanto perché c’è uno spa-zio fisico adeguato — si guarda in-torno la conduttrice di Report —.E poi perché la città risponde». Edi questa nuova amministrazionecosa pensa? Prudente: «Stiamo avedere».

IN ZONA VIP si palesa a unacert’ora Angelo Guglielmi, l’ex as-sessore di Sergio Cofferati, «nonpotevo mancare». C’è chi lo vorreb-be direttore generale della Rai.Lui ringrazia, «ho già fatto il mio.E l’ho fatto bene». Tutto sommatobenevolo con il suo successore inComune, Alberto Ronchi. «Unodei più civili — lo descrive —. An-che se quando era in Regione dove-va solo distribuire soldi, adesso de-ve anche progettare». Anche il giu-dizio su Bologna è in chiaroscuro.Per l’ex assessore alla Cultura èsempre «una grande città democra-tica... Democratica anche se unpo’ appassita».

QUANDO, poco prima dell’ini-zio, minaccia di piovere e i fotogra-fi hanno già pronti ombrelli e cera-te, torna la voce che l’ospite segre-to sia Celentano, ormai un mirag-gio da giorni tra i cronisti, più avvi-stato della pantera di Dante. Infat-ti: alla fine arriva Benigni.

Villa Angeletti, la notte-showA migliaia per Santoro e BenigniE la Gabanelli promette: «‘Report’ seguirà anche il People mover»

Bersani, Vendola,DiPietroeBindia confronto con il segretario Landini

Lacittà si fermaper laParTòtParataL’arrivo in serata allaMontagnola

SORPRESASopra Serena Dandini cheha aperto la seratadefinendosi «valletta»e, nella foto in basso,il giornalista MarcoTravaglio

LA GIORNALISTA TV«Merola?Non l’abbiamoaiutato noi a vincereSi è raccontato da solo»

ANGELO GUGLIELMIL’ex assessore: «Bologna?Una grande città democraticaAnche se un po’ appassita»

LA FESTA bolognese per i 110 anni della Fiom, tra dibattiti, concertie mostre, prosegue anche oggi.Il calendario degli appuntamenti prevede per questa sera alle 20.30, inpiazza XX settembre, l’incontro sul tema ‘Politica e rappresentanza dellavoro’. Sotto i riflettori ci saranno Pier Luigi Bersani, segretario nazio-nale Pd, Nichi Vendola presidente Sel, Antonio Di Pietro segretarionazionale Idv, Massimo Rossi coordinatore nazionale Feds, Rosi Bindipresidente Pd e naturalmente Maurizio Landini, segretario nazionaleFiom-Cgil.Un confronto con il segretario nazionale della Fiom, appunto, che met-terà al centro della discussione i temi del lavoro e della politica. L’in-contro sarà coordinato dalla giornalista Lucia Annunziata.

‘ANTIPASTO’ in comune con la festa Fiom, ieri per la Par Tòt Para-ta. Più di 150 i conduttori, organizzatori, artisti e artigiani coinvoltinell’iniziativa, 62 i laboratori gratuiti che per tre mesi l’hanno precedu-ta, decine le feste e i progetti di autofinanziamento, oltre duemila i citta-dini, fra studenti, giovani, ma anche bambini, famiglie e anziane chehanno partecipato all’evento. E dopo la ‘presentazione’ di ieri a VillaAngeletti, oggi la parata vera e propria. Quella dei bambini prevede ilritrovo di tutti i ‘cinni’ al Giardino del Guasto alle 15.30; alle 16.30 par-tenza e a piazza Nettuno ricongiungimento con la grande Par tòt Para-ta. Che prevede, alle 16.30, il debutto degli artisti in piazza Maggiore,alle 18 la partenza e poi l’attraversamento delle vie Ugo Bassi, Marconi,piazza dei Martiri e via dei Mille con l’arrivo, alle 20.30, alla Montagno-la.

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino

••17BOLOGNACRONACASABATO 18 GIUGNO 2011

IL CANILE municipale riaprein settembre. Ieri mattina, infat-ti, il direttore del Settore coordi-namento sociale e salute del Co-mune di Bologna e i rappresen-tanti delle Fp-Cgil hanno firma-to un verbale d’intesa che preve-de la riapertura del Canile pro-prio in settembre. A breve il Co-mune emanerà due distinti ban-di per affidare le attività di ge-stione e di pulizia della struttu-ra.Il verbale d’intesa, che è statofirmato ieri, prevede gli obbli-ghi e il quadro normativo all’in-terno del quale dovranno muo-versi i prossimi gestori.La novità maggiore sta proprionella scelta del gestore. Rispet-to agli anni precedenti, il Co-mune propone una nuova mo-dalità di gestione del Canile,non più affidata ad un unicosoggetto imprenditoriale re-sponsabile di tutta l’attività,bensì ad un’Associazione di vo-lontariato per le attività di ge-stione e ad un’Impresa per le at-tività di pulizia.In più, è previsto che le attivitàdi coordinamento e di control-lo amministrativo saranno effet-tuate direttamente da persona-le dipendente del Comune.

La divisione delle competenzetra i gestori e il controllo ammi-nistrativo da parte del Comunedovrebbero comportare una ri-duzione dei dipendenti, postoche le attività realizzate dall’As-sociazione saranno svolte da vo-lontari in regime di rimborsospese.Inoltre il Comune si impegna,a seguito delle richieste avanza-te da Fp-Cgil, ad inserire nelbando per la selezione dell’im-presa di pulizia la condizionedi privilegiare chi assumerà piùpersonale già assunto dal vec-chio gestore con mansioni dipulizia. Se poi, nel corso dellagestione, dovesse emergere unulteriore fabbisogno di persona-le, oltre a quello inizialmenteindividuato, dovrebbero venirprivilegiati i lavoratori già im-piegati dalla precedente gestio-ne, a prescindere dal loro regi-me contrattuale.È previsto fin d’ora che ammi-nistrazione comunale e nuovigestori si incontrino periodica-mente, e comunque non oltredicembre 2012.Il comunicato, con il testo delverbale d’intesa, è disponibilesul web all’indirizzo: http://urp.comune.bologna.it/comunica/comstampa

L’ACCORDO IL COMUNE CONTROLLERA’ DIRETTAMENTE LA CORRETTEZZA AMMINISTRATIVA

Il canile riapre in settembreTra le novità ci sarà la gestione separata di attività e pulizie

IN ATTESA Un pitbull nel canile di Bologna

LA CISL-Fistel ha deciso didenunciare la società Vodafone percondotta antisindacale, e le denuncecontinueranno, annunciano irappresentanti, fino a quando nonverrà riconosciuto il diritto allareintegrazione di un lavoratore alcentro dello scontro. Alla base delladecisione, una vicenda verificatasi aidanni di S.G., un delegato sindacaledella stessa Cisl-Fistel, accusato delfurto di un telefono cellulare,affidatogli dalla società per motivi dilavoro. Le indagini svolte dallaSquadra mobile sono sfociate in unarichiesta di archiviazione poichè,come si legge nel provvedimento,«non risulta che la detenzione siapenalmente rilevante». A convincereil sindacato a procedere con ladenuncia per condotta antisindacale,è stato il rifiuto espresso daVodafone di consentire l’ingresso inazienda del lavoratore durante leassemblee del 16 giugno.

Alberto Chicarella

CONTESOScontro Cisl-Vodafone su un cellulare

CONDOTTA ANTISINDACALE

La Cisl denunciala Vodafone

UN PROTOCOLLO di intesa, sugli appalti pubblici e pri-vati, finalizzato a contrastare il lavoro irregolare. Lo hannosottoscritto la Provincia di Bologna, il Comitato per il lavoroe l’emersione del sommerso (Cles), Inps, Inail, Ausl, Comu-ne di Bologna e Regione Emilia-Romagna, ministerodell’Ambiente, Agenzia delle entrate, Prefettura, Questura eGuardia di Finanza, sindacati e associazioni di categoria, im-prenditoriali e cooperative. L’intesa è stata presentata ieri aPalazzo Malvezzi da Giuseppe De Biasi ed Emanuela Cigata,rispettivamente assessore provinciale al Lavoro e numerouno della Direzione provinciale del lavoro.

PROTOCOLLO FIRMATO IN PROVINCIA

Enti locali, prefettura e questuraIntesa contro il lavoro irregolare

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Divertimento par tòt, è il ca-so di dirlo. Un delirio coloratoe creativo ha attraversato ieripomeriggio il centro della cit-tà, facendo del cortile di Palaz-zo d’Accursio una sala prove edi piazzaMaggiore un palcosce-nico. È tornata alla grande laPar Tòt Parata, dopo due annidi assenza. Contagiando chiun-que passasse dalle vie centrali,Rizzoli, Ugo Bassi, Marconi,Mille, lungo le quali si è dipana-to il corteo umano. «L’ultimavolta eravamo in 30mila», dico-no gli organizzatori, «non sare-mo di meno oggi». Difficile da-re numeri, ma è certo che oltrei duemila artisti e acrobati pre-senti ci sono migliaia di perso-ne a curiosare, ballare, saltare,fotografare, bere, gioire. I bam-bini si sono dati appuntamen-to al giardino del Guasto, con icolori dipinti in faccia e i costu-mi preparati dalla mamma. Ar-rivati in piazza Maggiore, sonoconfluiti nello show dei piùgrandi. Ed è festa per tutti.

Il cortile del palazzo comuna-le è una palestra, per gli ultimiritocchi e per prendere il ritmo.Gli 80 gruppi escono uno allavolta e si affacciano alla piazzapiena di gente, continuando nel-la «sfilata performante», comedicono loro. Si balla, si salta, sisuona, si lanciano i birilli. Vieta-to stare fermi. I ballerini afro, igiocolieri urbani, i musicistirom, il Magnifico Teatrino, laBanda Fasulo, i Puppets, i ParTòt Nucleare, il carro Cleopatra,ce n’è per tutti i gusti. È unosfoggio di creatività, un caleido-scopio di costumi, un carnevalein salsa bolognese che dà il viaall’estate. «Un altro lusso è pos-sibile», è il tema che per la pri-ma volta quest’anno gli organiz-zatori si sono dati. Lusso partòt, è chiaro. Sul Palazzo delPodestà un’ape sdraiata su unfiore e sotto la scritta «naturache lusso». Più in là un oro-logio gigante in gommapiu-ma, «il tempo è lusso». SulPalazzo dei Notai «cultura,che lusso!». L’esagerazioneè un lusso.

Girano i venditori abu-sivi con i carretti pieni dibibite ghiacciate. E gruppidi ragazzi offrono vino ros-so in damigiana, 1 euro abicchiere. C’è chi lo fa perraccogliere fondi per una co-operativa sociale. I gruppipiù numerosi ballano ai latidella piazza. Arrivano da tut-ta Italia, chi perfino da Bru-xelles e Lione.

Sono passate da poco lesei, quando vigili e polizia sipreparano a chiudere le stra-de al traffico. La parata staper partire. In testa ragazzi ebambini in motociclo. Poigli sbandieratori toscani.Via via tutti gli altri. Le gin-naste vestite di azzurro,Rainh e il suo gruppo che pa-re proprio arrivare da Rio, imimi dipinti di bianco, iclow con il naso rosso, le fac-ce di cartapesta, i fantasticianimali sui trampoli. Meta laMontagnola, per una parata aoltranza.

Marina [email protected]

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Dai «cinni» agli anziani: migliaia in maschera tra balli e tamburi

Utili dell’Atc,180 mila euroalla Provincia

Scatenati

Partecipate

Centro in festa, via il trafficoÈ il «lusso» della Parata Par Tòt La Provincia ha incassato

180 mila euro di utili daparte di Atc, partecipatada Palazzo Malvezzi. Utilioggetto della variazionedi bilancio approvata dalConsiglio provincialeche saranno utilizzati«per compensare lemaggiori uscite —spiega l’assessore alBilancio, MariaBernardetta Chiusoli —derivanti da unaccertamento delministero dell’Internosulla quota che laProvincia deve restituireallo Stato per l’articolo31». Atc, aggiungeChiusoli, «è l’unicasocietà partecipata che ciha riconosciuto e quindiliquidato degli utili».Giovanni Leporati, delPdl, che sul tema hapresentatoun’interrogazione,sottolinea: «Ci sono altrepartecipate in utile e,come ha fatto Atc, anchequeste altre societàpossono riconoscere utilialla Provincia».Nell’ambito della stessavariazione di bilancio,l’amministrazione haregistrato anche i 4,5milioni derivantidall’aumento dell’Rcauto e i due milioni inmeno dovuti alladisattivazione degliautovelox non in lineacon la nuova normativa:«Stiamo cercando dicapire come intervenireper spostarli», perriattivarli, aggiungeChiusoli. La delibera èpassata con i voti di Pd,Idv e Fds; votano controPdl, Lega nord, Fli, Udc eLega federale.

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In senso orario: lasfilata in via Rizzoli,due partecipantitruccate, acrobatisu Palazzo Re Enzo

Carnevale estivo Dopo due anni di stop la sfilata è tornata ad attraversare la città con gran finale in Montagnola

9CronacaCorriere di Bologna Domenica 19 Giugno 2011

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

La Cgil attacca sulle nomine pilotate. Varate le nuove norme

La vicesindaco Silvia Giannini (nella foto)propone di ridurre le spese per il cda diHera «che costa più di quello dell’Eni odell’Enel» visto che la holding ha 16

consiglieri che percepiscono 75 mila euro atesta. Il sindaco Merola promette che lenuove nomine nelle società partecipatesaranno fatte «senza bussare ai partiti». LaCgil avvisa: «Non si faccia il mercatinodella sottopolitica». E la commissioneAffari generali licenzia i nuovi indirizzi delconsiglio per le nomine che dovrebberoessere approvati dall’aula lunedì prossimo.

A PAGINA 2

Nuova grana per il presidentedel Consorzio coop costruttoriPiero Collina, già indagato percorruzione nell’inchiesta sul Ci-vis: la Procura gli ha contestatoanche il reato di frode in pubbli-che forniture. Accusa rivolta an-che ai due direttori dei lavoridell’Ati e a 4 dirigenti di Irisbus,per aver consegnato un lavoro«non conforme alle garanzieprestate in sede contrattuale».

Nuove verifiche della Com-missione sicurezza anche sullebanchine.

A PAGINA 7 Corneo, Esposito

Figurine

D ico qualcosa non disinistra: Merola.

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Dissi d’arte

di VITTORIO MONTI

di LUCA BOTTURA

LA LEZIONEDI NOVARA

http://figurine.corrieredibologna.corriere.it/

N oi abbiamo avu-to Schiavio, loroPiola. Noi abbia-mo giocato co-

me in paradiso, loro in pa-radiso ci sono adesso.Non è (purtroppo) solouna questione calcistica.Loro sono una cittadinamodello arrivata in SerieA, noi siamo una ex cittàmodello. Bologna sta aNovara come il vecchiosta al nuovo. Il primo vuo-le soltanto continuare avivere, il secondo ha laspinta giusta per vivere. Ilprimo tiene i suoi molti ri-sparmi in banca, il secon-do li fa correre.Il primo vorrebbe con-

solarsi con il calcio, il se-condo lo usa come deco-razione al merito. Qui sidiscute a iosa sullo sta-dio, là esibiscono un cam-po con il fondo del futu-ro. L'erba del vicino, co-me si dice, è sempre piùverde. A volte lo è davve-ro. Perché Bologna perdee Novara vince? Non èuna domanda da calcio-scommesse. Non coinvol-ge la sala giochi ma lastanza dei bottoni. Cosafunziona bene in Piemon-te e male sotto le Due Tor-ri? Sono insufficienti i ma-novratori o arrugginiti gliingranaggi? Forse le duecose assieme: in sala mac-china ci sono dei proble-mi, l'energia prodotta èinsufficiente o troppo di-spersa.Novara non è l’eden as-

soluto ma comunque unbuon posto per viverci.Ricicla i tre quarti dei

suoi rifiuti, prima fra i co-muni con più di 100 milaabitanti. Il suo monumen-to simbolo, San Gauden-zio, è più alto della torreAsinelli. Noi abbiamo al-l’attivo due presidenti del-la Camera, ma loro posso-no esibire un presidentedella Repubblica (Scalfa-

ro). Noi facendo 50 chilo-metri arriviamo vicino aReggio Emilia, loro sonogià a Milano: è bel vantag-gio. Con un centinaio so-no a Torino, noi nemme-no a Rimini. Merola speranell’asse Bo-Mi-To, loroci sono dentro da un pez-zo. Per il week end ci tuf-fiamo nel divertimentifi-cio romagnolo, i novaresihanno a mezz’ora il LagoMaggiore e il Lago d’Orta,con l’isoletta dove le suo-re di clausura ricevonochi si interroga sugli af-fanni dell’anima. Altrascelta rispetto allo stordi-mento riccionese.L’andamento lento del

calcio rossoblù è la meta-fora della sonnolenza bo-lognese. Il rock calcisticodei novaresi incarna laforza provinciale controla decadenzametropolita-na. Noi speriamo di ag-ganciarci all’Expòmilane-se. Loro sono sicuri di riu-scirci. Hanno fatto delladell’entusiasmo la forza ri-sorgente della squadradel mitico Silvio: in dueanni, dalla Serie C alla A.Nello stesso tempo, noi cisiamo salvati due voltedalla retrocessione manon sempre dal ridicolo.Finiamo in prima paginaper scandali e scandalet-ti, non per i risultati. An-che in politica. Quella diMerola è stata una vitto-ria scontata. Invece Bal-larè, stesso partito, ha fat-to notizia, ribaltando alballottaggio il dominio le-ghista. Anche questo è unsegno di vitalità, oppostoal nostro immobilismo.Tolta una breve parentesisiamo sempre stati rossi.Là, con un ribaltone, han-no appena rinunciato alverde Lega. Qui Silvio havoluto accontentare Bos-si, ma in una corsa a per-dere. Ecco: Bologna devereimparare a vincere.

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NOI E GLI ALTRI

Palazzo d’Accursio

La battaglia al Quartiere

Stoccata della Giannini al cda Hera:«Costa più di quelli di Eni ed Enel»

Fortitudo,l’ultimoassaltodi Romagnoli

Il 31˚ anniversario Stefano Bonaga

«Lunedì compriamo o addio»

E IL GENERALE QUERELA

«Quando il webera chiamatoSarchiapone»

E annuncia la rivoluzioneai dipendenti: più giovanie bonus solo a chi merita

A PAGINA 13 Aquino

Ronchi-Giovanardi,il duello infinitosul depliant di Ustica

«Favorire gli sposati». La Curia: bene. Insorgono Idv e sinistra, lui si corregge

In 25 mila a Villa Angeletti dalla Fiom e da Santoro, che chiude indossando la tuta blu

Indagato Piero Collina e sei dirigenti. Le nuove banchine nel mirino del pm

A PAGINA 9A PAGINA 5

A PAGINA 2 Romanini

Merola premia le nozze e boccia i Dico

Benigni, una notte in 5 minutiSanto Stefano,la frittata del Pdl:Giorgetti silurata,caos totale

Civis, accusa di frode per Ccc e Irisbus

di DANIELA CORNEO

Sottolinea il valore del matrimonio ed è polemica. «Sì alle unioni gay ma serve una legge nazionale»

Erano quasi 25 mila ierinotte a Villa Angeletti alla se-rata per i 110 anni della Fiomcon Michele Santoro, SerenaDandini, Vauro e, a sorpresa,Roberto Benigni.L’attore si è esibito in uno

show di 5 minuti, strappan-do applausi con la sua ode allavoro. «Qui c’è l’Italia miglio-re», ha concluso.ALLE PAGINE 4 E 5 Buono e Madonia

Il Pdl si schianta al Santo Stefano. Acausa delle faide interne al partito la pre-sidente designata Ilaria Giorgetti nonraggiunge la maggioranza. «Una vendet-ta personale», denuncia lei. Un mese pertrovare una soluzione, o si torna al voto.

A PAGINA 11 Rosano

Era Roberto Benigni la sorpresa annunciata da Santoro. L’attore: «Qui c’è l’Italia migliore»

«Il matrimonio implica un grado di responsabilità diverso alla convi-venza: credo vada riconosciuto». Hanno sollevato un putiferio a sinistrale parole di ieri del sindaco Virginio Merola, che prima a È tv, poi in unanota, ha ribadito di essere favorevole alle nozze gay, ma poi ha introdot-to una distinzione tra nozze e coppie di fatto. «Tradisce la coalizione»hanno detto gli alleati. Malumori evidenti anche nel Pd: «No alle discri-minazioni». Apprezzamento invece da Curia e Udc. E il sindaco in seratasi è corretto: «Non voglio modificare i punteggi per i servizi».

A PAGINA 3 Velonà

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SABATO 18 GIUGNO 2011 ANNO V - N. 144 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE - Via Baruzzi, 1/2 - 40138 Bologna - Tel 051-3951201 - Fax 051-3951251 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

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Page 7: rassegna del 20-06-2011

7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Le sue dichiarazionisulla famiglia mi hannofatto molto piacere

Il profilo del sindaco invaso dalle contestazioni

Facebook, la valanga delle proteste laiche

Fiducioso, ma non troppo. Difronte alle dichiarazioni d’impe-gno del sindaco Virginio Merolaverso le coppie sposate, parzial-mente corrette dopo l’ondata dicritiche degli alleati, il fronte catto-lico chiede al primo cittadino dinon fare passi indietro. E di anda-re avanti nel riconoscimento daparte del Comune del «gradomag-giore di responsabilità implicitonel matrimonio».Se quello di Merola voleva esse-

re un segnale di intesa verso il cen-tro cattolico, allora è decisamenteriuscito. Al primo cittadino bolo-

gnese sono infatti arrivati addirit-tura i complimenti del leader na-zionale dell’Udc Pier FerdinandoCasini. «Non conosco VirginioMe-rola, ma ho letto sue dichiarazionisulla famiglia che mi hanno fattomolto piacere», scrive sul suo sitoweb Casini, che ha ben presenta lafrenata fatta venerdì sera daMero-la sulle sue stesse dichiarazioni:«Spero vivamente che non si siagià pentito di ciò che ha detto».Un avvertimento molto simile aquello che arriva dalla Curia bolo-gnese, che dopo aver applauditole dichiarazioni del sindaco gli

chiede ora di non frenare per col-pa degli alleati.«È chiaro che ci sono sollecita-

zioni suMerola che arrivano da va-rie parti, ma il popolo ha eletto luisindaco e deve muoversi secondole sue convinzioni di fondo», sot-tolinea il vescovo ausiliare emeri-to Ernesto Vecchi. Perché aiutarechi sceglie il matrimonio «non si-gnifica togliere qualcosa a qualcu-no — sostiene il religioso — madare preminenza a chi prende unimpegno davanti allo Stato o difronte alla Chiesa». Di fronte aquella che sembra unamezza mar-

cia indietro sotto i colpi della criti-che degli alleati, insomma, l’invi-to dell’Arcidiocesi è chiaro e suo-na quasi come una sfida al sinda-co sul suo stesso terreno. «Capi-sco certe critiche a Merola ed era-no prevedibili — dice Vecchi —ma non ci si può lasciar tirare perla giacchetta qua è là». In fondo,fa notare il vescovo, «è proprioquesta l’indipendenza del sindacoe lui ha sempre manifestato que-sta preminenza della famiglia. Spe-ro non si lasci condizionare eman-tenga la barra dritta».Chi non teme marce indietro

dal primo cittadino è Ermes Ri-gon, presidente uscente del Fo-rum delle famiglie dell’Emilia-Ro-magna. «È positivo cheMerola ab-bia fatto quella dichiarazione, è sta-to coerente con la firma data incampagna elettorale al nostro ma-nifesto di dieci punti, uno dei qua-li riguardava proprio le coppie spo-sate», ricorda il presidente del fo-rum, che riunisce una quarantinadi associazioni che si occupano dipromozione della famiglia. «Unafamiglia sposata dà più garanzia distabilità — insiste Rigon — e que-sto reca benessere alla società ol-tre che alla famiglia stessa».Il centrodestra, intanto, tende

la mano al sindaco anche in vistadi un voto in aula. «Se porterà inconsiglio una proposta per agevo-lare la famiglia il Pdl la appogge-rà», garantisce il vicecoordinatorecittadino Galeazzo Bignami, chespezza più di una lancia per Mero-la. «È giusto avere il coraggio di ri-conoscere quando il sindaco diceuna cosa giusta — dice Bignami— ma anche lui dovrebbe ricono-scere che noi diciamo queste coseda anni».

Francesco Rosano© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’aperturaOspite perun’intervista neglistudi di Ètvil sindaco venerdìsi è dichiaratodisponibilea favorire lecoppie sposate:«Il matrimonioimplica un gradodi responsabilitàdiverso rispettoalla convivenza.E credo chequesto vadariconosciuto».La frenataVenerdì sera,dopo il polveronenel centrosinistrasollevato dallasue parole,Merola ha inviatoun comunicatoper specificareche rispetterài "Dico" dellaRegione e nonchiederàdi rivedere leregole comunalie i punteggi

L’esecutivo: quel principio è nel nostro dna. Stop da Di Pietro e Vendola. La Bindi lo difende

Veronica scherza:«Allora mi sposo»Poi bocciail primo cittadino

❜❜

Politica e diritti La bufera

«È nel nostro dna garantirela pluralità degli stili di vita».Scende in campo il Pd per argi-nare il caso sollevato dalle di-chiarazioni del sindaco Virgi-nio Merola sul «riconoscimen-to di un grado maggiore di re-sponsabilità a chi sceglie il ma-trimonio». Poco importa che ilsindaco abbia subito correttola rotta tracciata venerdì su Ètv, specificando che non ha in-tenzione di rivedere regole co-munali e punteggi. Perché è ilsenso politico delle sue parolea far fibrillare ancora lamaggio-ranza.

Il segnale più netto lo lanciaDaniela Vannini, responsabileDiritti nell’esecutivo del segre-tario Raffaele Donini. Quandoci sono di mezzo i diritti civili«diventano di straordinaria im-portanza anche le dichiarazionidi principio», avverte dopo ilpolverone che si è sollevato.«Credo sia necessario — ag-giunge la Democratica— avvia-re una riflessione sul dibattitoche si è aperto sulle condizionidi accesso alle graduatorie». Apartire però da un principio,sottolinea Vannini, «esplicitatonelle nostre linee programmati-che e che sarebbe sbagliato con-traddire: la laicità delle decisio-ni amministrative deve esserela cornice in cui garantire lapluralità dei valori e degli stilidi vita». Una frase che suona co-me un richiamo al sindaco, a

cui Vannini dà però fiducia:«Ha attenzione per le temati-che legate ai diritti civili». An-che il leader Idv Antonio Di Pie-tro, ospite della Fiom bologne-se insieme a Nichi Vendola eRosy Bindi, boccia la linea Me-rola: «La scelta di vivere conun anello al dito o con l’amorenel cuore è individuale, non cipossono essere due trattamen-ti diversi». Vendola si limita asottoscrivere lo stop al sindacodella coalizione: «Sono comple-tamente d’accordo con il cen-trosinistra bolognese». MentreBindi prova a smorzare la pole-mica: «Virginio ha fatto soloun richiamo alla Costituzione,non capisco la rabbia di tanti».

In Regione, dove nel 2009 ilpresidente Vasco Errani ha af-frontato la Curia pur di garanti-re a chi non è sposato parità diaccesso ai servizi, si respira pe-rò un certo imbarazzo. Soprat-tutto nella giunta, rincuoratain parte dalla precisazione concui Merola ha garantito di nonvoler «mettere in discussione i"Dico" proposti dalla Regione».Qualche Democratico, però,non rinuncia a priori a esprime-re il suo pensiero. Come il con-sigliere regionale Thomas Casa-dei, già candidato alle primarieper la segreteria regionale delPd, che ricordando il recentevoto dell’Onu per i diritti degliomosessuali chiede al sindacodi «riflettere sulle sue recenti

affermazioni». Mentre il consi-gliere dell’Idv Franco Grillinitorna a ribadire che «Merolasta sbagliando». «Le famigliesono tutte uguali — insiste ildipietrista su Facebook — nonci sono più responsabilità inchi si sposa, ma solo una possi-bilità negata alle coppie omo-sessuali».

Dal web arriva anche la boc-ciatura dei Giovani Democrati-ci bolognesi, secondo cui nel-l’assegnazione degli alloggipubblici «servono criteri chevadano oltre alle responsabili-tà che decide di assumersi unafamiglia, sia questa unita dalvincolo di matrimonio o siacoppia di fatto». In lineaappunto con la Finan-ziaria regionale

2009, suggerita come esempioal sindaco dal consigliere co-munale del Pd Benedetto Zac-chiroli: «Nella nostra Regionesiamo avanti e ne siamo fieri,chi vuole andare "in direzioneostinata e contraria" deve parti-re da qui». Una legge richiama-ta anche dall’assessore ai Servi-zi sociali Amelia Frascaroli, chepromette ai suoi sostenitori diessere «il grillo parlante» delsindaco: «Per quanto riguardale coppie, sposate e non, ci dob-biamo riferire a quello che è giàil regolamento regionale chestabilisce criteri ben precisi esenza distinzioni, nessuno pen-sa di toccare questo punto».

Marco MadoniaFrancesco Rosano

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Gli avversari e i cattolici Monsignor Vecchi: dimostri la sua indipendenza

Casini: Virginio non si pentaE il Pdl: pronti a sostenerlo

Prima la mette in battuta.«Quella santa donna di miamoglie, perché così la chiamo, fascadere sempre le pubblicazioni,ma dopo le parole di Merola misposo la prossima settimana»,ridacchia. Poi si fa serio. «Leresponsabilità sono le stesse —dichiara —, anzi tra conviventihai anche quella di pensare cosafare nel caso ti succedessequalcosa di brutto». Paolo MariaVeronica (foto), attoreamatissimo dai bolognesi, sta datempo con «quella santa donna»,come la chiama lui, che poisarebbe Marzia. Hanno due figli,Giulia e Federico. E non si sonomai sposati. «Mia figlia ha scrittosulla porta "papà e mammaricordatevi che vi dovetesposare". E ha ragione, sedovesse succedermi qualcosasarebbe un disastro».Gioca con le parole, ma quelledel sindaco non gli piaccionomolto. «L’impegno di chiconvive e ha una famiglia senzaessere sposato è lo stesso —argomenta —, non si capiscecosa andrebbe premiato neglisposati. Qual è la responsabilitàin più? Diciamo piuttosto che seci fosse una legge in Italia cheequiparasse davvero tutti i dirittitra sposati e conviventi non sisposerebbe più nessuno. È la

legge oggi che ti obbliga almatrimonio, è un fatto diorganizzazione». E torna alpensiero che molti conviventihanno: se mi succede qualcosachi tutela la mia compagna e imiei figli? Un pensiero ricorrente,soprattutto in chi ha unprecedente matrimonio ed expartner che potrebberorivendicare diritti postumi. «Ma ifamosi Dico che fine hannofatto?», chiede preoccupato. Ilsindaco ha assicurato che nontoccherà i diritti acquisiti inquesta regione. Non metteràmano ai requisiti richiesti nellegraduatorie per la casa e i servizi.Le sue parole però non lascianotranquilli. «Per la mia esperienza— ribadisce — non ci sonodifferenze tra le coppie sposate equelle che non lo sono. Almenose si parla delle responsabilità.Qual è che non abbiamo noi? Ladifferenza è che ho dovuto fareun’assicurazione intestata a lei,perché se muoio chi ci pensa aloro?». Veronica si stapreparando ad animare l’estatebolognese insieme al fidatocompare Roberto Malandrino.Destreggiandosi tra casa epalcoscenico. Tra il ruolo di papàe quello di comico. Continuandoa chiamare Marzia «mia moglie».«Perchè questo è», conclude.

Marina Amaduzzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

UdcIl leaderPier FerdinandoCasini

Il caso

La lettera

Il comico

Un gruppo di gaye lesbiche: parole che cihanno offesi e umiliati

Coppie di fatto, il Pd «circonda» MerolaVirginio Merola.Sotto, la Bindie Vendola.Nel tondo,Di Pietroe MaurizioLandini (Fiom)

«Credevo di aver votatoMero-la invece pare che sia stato elet-to Bernardini». Copyright di Giu-lio Marseglia. È solo uno deicommenti che hanno invaso ilprofilo Facebook di Virginio Me-rola per contestare la propostadel sindaco di favorire le coppiesposate nell’acesso al welfare.

La protesta monta sul web.«Signor sindaco, il suo discorsoavrebbe senso se non fosse chele coppie gay non hanno accessoal matrimonio. Quel che si dicecornuti e mazziati», scrive Gio-vanni DiegoMasucci. Mentre An-gelo Parmentola ricorda una vec-chia affermazione di Merola, sucui il sindaco ha fatto marcia in-dietro : «Sposerei simbolicamen-te una coppia gay, chi l’ha det-to?». «Pinocchio», risponde Ales-sandro Brusa. E Giovanni An-drea Sechi: «Posso simbolica-

mente riavere indietro il mio vo-to? Grazie». I contestatori scrivo-no anche sui profili di Sergio LoGiudice (Pd), Cathy La Torre(Sel), dell’assessore al welfareAmelia Frascaroli, che hanno pre-so le distanze daMerola. «Per for-tuna che Amelia c’è», dice Mauri-zio Cecconi della rete Laica. «Vo-gliamo parlare della marea di fa-miglie allargate, non sposate? —chiede Assunta Pisichedda —Parliamo delle donne sole separa-te con figli a carico? Di coppieche per scelta non si sposano esono insieme da una vita e han-

no figli». C’è un poster elaboratoal volo dai socialisti che ritraeMerola e Caffarra e una frase:«Coppia di fatto». Arriva ancheuna lettera, durissima, firmatada un gruppo di gay e lesbiche(c’è anche Cristiana Alicata, diri-gente del Pd romano), pubblica-ta sul Fb di Vincenzo Branà (atti-vista del Cassero): «Dire che chinon si sposa non si assume re-sponsabilità è una frase odiosa,che ferisce, umilia — scrivono— Il matrimonio in Italia è proi-bito a gay e lesbiche. Sindaco, sifaccia raccontare le storie di queigay e quelle lesbiche sbattute fuo-ri dalla casa dove hanno semprevissuto dopo lamorte del compa-gno, o di quelli morti in ospedalein solitudine perché se non seiun familiare non puoi entrare».

P. V.© RIPRODUZIONE RISERVATAProvocazione Il poster dei socialisti su Facebook

5Primo PianoCorriere di Bologna Domenica 19 Giugno 2011

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Page 8: rassegna del 20-06-2011

8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•• 8 BOLOGNAPOLITICA DOMENICA 19 GIUGNO 2011

LE PAROLE di Virginio Merolasui punti in più alle coppie sposa-te agitano il Pd. E dall’esecutivoprovinciale guidato da RaffaeleDonini arriva un chiaro richiamoal neo-sindaco per impedire mar-ce indietro sulle coppie di fatto.Intanto il leader dei centristi PierFerdinando Casini elogia le paro-le del primo cittadino, dicendo dinon conoscerlo, ma di aver lettole sue dichiarazioni sulla famiglia«che mi hanno fatto molto piace-re. Spero vivamente che non se nesia già pentito». Anche Nichi Ven-dola (Sel), interpellato ieri sera,commenta brevemente l’uscitadel sindaco: «Non gli devo direniente io, mica sono Catone ilCensore. Mi pare che il Pd abbiaparlato, quindi la correzione è giàavvenuta in casa di Merola. Sonoargomenti seri, non si può proce-dere per improvvisazione». Anzi,

Daniela Vannini, responsabile Di-ritti del Pd bolognese, non esita arichiamare il programma sotto-scritto dal centrosinistra e chiedeche sul tema posto dal primo citta-dino si apra un vero e proprio con-fronto. Tenendo presente chequando ci sono di mezzo i diritticivili «diventano di straordinariaimportanza anche le dichiarazio-ni di principio e i gesti simboli-ci».Quindi, «credo sia giusto e neces-sario — dice la Vannini — avvia-re una riflessione sul dibattito chesi è aperto ieri in seguito alle di-chiarazioni del sindaco sulle con-dizioni di accesso alle graduatoriecomunali». Un amo al quale Me-rola si attacca volentieri, facendodire agli uomini dello staff che «ilsindaco ha lanciato una propostache va sottoposta al vaglio deigruppi consiliari». Come dire che

l’assegnazione dei punti in più ingraduatoria alle coppie sposatenon ci sarà per impossibilità diraccogliere i voti della maggioran-za su una delibera.

NEL suo intervento, DanielaVannini ricorda a Merola «un

principio che è nel dna del nostropartito, e che sarebbe sbagliatocontraddire oggi» e cioè il fattoche la «laicità delle decisioni am-ministrative deve essere la corni-ce in cui garantire la pluralità deivalori e degli stili di vita». In que-sto senso «tutte le iniziative pro-

mosse da Comuni, Province e Re-gioni devono andare in questa di-rezione, come giustamente ha fat-to la Regione nella sua legge finan-ziaria e come sancisce in ogni oc-casione la Corte Costituzionale».Da sinistra le bordate su Merolaarrivano da tutte le parti. FrancoGrillini, consigliere regionale Idved ex presidente dell’Arcigay, dis-sente dalla proposta del sindacodi «istituire un doppio binario trachi ha un pezzo di carta e chi nonce l’ha». L’essenza del problema,dice Grillini «è la parità di accessosenza discriminazioni al welfare,così come ha stabilito l’articolo 48della legge finanziaria regionale».Difende Merola, invece, PietroAceto, voce dissonante del Pd, se-condo il quale «il sindaco ha soloespresso un parere» rispetto a unproblema «che va risolto in Parla-mento».

LESPINEDELPALAZZO «NONSERVEUNSINDACOASSERVITOALLEGERARCHIEECCLESIASTICHECHEUNMESEDOPO IL VOTOSIRIMANGIA LAPAROLADATA»

I SINDACALISTI«VOGLIAMORISPOSTEPRECISEPERCHE’I SOLDI CHECI SPETTANOSONOPOCHI SPICCIOLIINRAPPORTOALBILANCIOCOMUNALE»

FORMAGLINI

SU USTICASOLO IDEOLOGIA

«IL VEROPROBLEMAE’ LAPARITA’ DI ACCESSOALWELFARE, SENZAFAREDISCRIMINAZIONITRACHI HAUNPEZZODI CARTAE CHINONCE L’HA»

L’OPINIONEGRILLINI

OGNI ANNO, quando il27 giugno si avvicina, riemer-ge dal mare lo spettro delDC9 dell’ Itavia, assieme aquelli delle sue inconsapevolivittime. Oggi aleggiano a Bo-logna, in un apposito museo,ma non trovano pace. E’ pro-prio da qui che si alimenta unduello ideologico senza fine,che dura ormai da trentunoanni. Perché Ustica, ormai,non è più un’isola da restitui-re all’incantesimo di cui la na-tura un tempo l’aveva privile-giata. E’ solo una questioneideologica a partiti contrappo-sti. Ma perché è stata sceltaproprio Bologna quale capita-le delle stragi? Un po’ per mo-tivi logistici legati ai principa-li animatori del dibattito edun po’ perché questa città diquestioni ideologiche se ne in-tende davvero.In barba a giudizi, ordinan-ze, sentenze e processi, si conti-nuano a ripetere sempre lestesse cose, da anni, ciechi difronte ad ogni evidenza, sordia qualsiasi ragionamento chenon porti nella direzione volu-ta, indifferenti a qualche deci-na di processi – non si trattasolo di quelli più noti, ai quat-tro generali dell’ Aeronautica- che hanno tutti, indistinta-mente, portato dopo vari gra-di di giudizio all’assoluzionedi ogni singolo imputato risul-tato dall’inchiesta dell’infati-cabile giudice Priore. E’ l’uni-ca Bibbia sulla quale il parti-to del missile continua a giura-re. Due fatti mi vengono inmente. Una confidenza delcompianto senatore Gualtieri,presidente della prima com-missione Stragi, di fronte aun caffè al bancone del bardel Senato. “Qui, generale cisono stati almeno due errori.Uno dell’Aeronautica, la sot-tovalutazione iniziale. L’al-tro, però, lo ha fatto lo Stato.Mi creda, se si fosse subito con-cordato un adeguato compen-so per tutti, compagnia e fami-gliari, a questo punto il casosarebbe già chiuso da un pez-zo”. L’altro, è un’osservazio-ne del Presidente Scalfaro,quando gli avevo fatto presen-te la difficoltà di guidare unaforza armata oggetto di uncontinuo crucifige mediatico.“Caro generale, questo rumo-re di fondo è la colonna sono-ra del suo film. Non c’è nienteda fare, ci si abitui…”.La teoria del complotto, che sibasa sulla metodologia dellaripetizione, dice che più unatesi viene ripetuta, più nell’im-maginazione collettiva diven-ta una base reale su cui costru-ire l’accusa. Non è che perUstica ci troviamo in questafattispecie?

di LUCA ORSI

PRONTI alla sciopero. Per recla-mare «un anno e mezzo di straor-dinari non pagati». I vigili urbanidel Sulpm — il sindacato più rap-presentativo del corpo: 150 iscrit-ti su quasi 500 agenti — sono sulpiede di guerra. «Il primo giugno— spiega Carlo Del Percio, segre-tario vicario di Bologna — il no-stro direttivo ha chiesto un incon-tro urgente al sindaco VirginioMerola, ma ancora non abbiamoavuto risposta». Una risposta chegli agenti si attendono anche daCarlo Di Palma, comandante del-la Polizia municipale, «sempretanto attento ai temi della deonto-logia professionale».Dalla caduta della giunta Delbo-no, «nessuno ha più visto un eurodi straordinario», spiega Del Per-cio. E precisa che il lavoro extraorario è all’ordine del giorno perragioni di servizio. «Se, per esem-pio, parliamo di indagini di poli-zia giudiziaria, è evidente chenon possiamo mollare tutto e far-ci dare il cambio da un collega per-ché sono finite le nostre sei ore diservizio».

NEI FATTI, si tratta dunque distraordinari obbligati. E «solo ne-gli ultimi mesi non ci siamo fattimancare nulla», afferma il sinda-calista del Sulpm: dall’operazionecontro i writers (con il lungo lavo-ro di intelligence «che non tieneconto di sere, notti, festivi»), alle

indagini sui pass auto per i disabi-li; dalla perquisizione a seguito diun incidente stradale, «in cui ab-biamo rilevato 67 corpi di reato,fra cui un bazooka», al recente ar-resto di tre ladri di rame.Ora, dunque, «è ora di dare preci-se risposte», afferma Del Percio.Anche perché «i nostri straordina-ri rappresentano pochi spiccioliin rapporto al bilancio comuna-le». Il dirigente del Sulpm non te-me critiche, e lancia la sfida: «Se

la Cgil ha organizzato uno sciope-ro-truffa contro il commissarioAnna Maria Cancellieri, per taglialla produttività in realtà mai av-venuti, e su cui siamo ancora intrattativa, questa volta ci sentia-

mo nel pieno diritto di organizzar-ne uno noi».Lo stop potrebbe creare qualcheproblema all’attività del reparto si-curezza, «che al 90% è formato danostri iscritti». E, se lo stallo suglistraordinari dovesse perdurare, aldi là dello sciopero Del Percio an-nuncia che «al momento di dove-re intervenire in situazioni al limi-te del nostro compito istituziona-li, chiameremo le altre forzedell’ordine».

LA DICHIARAZIONE del sinda-co Merola sulle coppie sposate èsuonata come un atteso regalo peril ventesimo compleanno del Fo-rum Regionale delle AssociazioniFamiliari. Guidato da Ermes Ri-gon, il Forum si è riunito ieri, nel-la sede di via del Monte 5, per il rin-novo delle cariche.«Siamo grati al sindaco per questopassaggio formale, dato che giàcon la firma del nostro Manifestoin campagna elettorale — affermaErmes Rigon — aveva dato segniconfortevoli sul punto. Il suo rico-noscimento sottintende che il vin-colo matrimoniale non è solo unvincolo antropologico ma ha un va-lore sociale, producendo un beneche va tutelato e promosso».E riguardo alle reazioni dei politicidella coalizione di centrosinistra,aggiunge: «Non temiamo il disap-

punto dei compagni di viaggio, sti-mando il sindaco uomo libero, co-me egli stesso si definisce. La fami-glia non ha colore politico. E dallasua avrà sempre la Costituzione

che con gli articoli 29, 30 e 31 fa dasfondo a questa decisione».A battere le mani al sindaco sonoanche altri rappresentanti del Fo-rum. Tra i 7 neoeletti, Pietro Bolo-gna, Stefania Di Raimo, Carlo Dio-nedi, Pietro Moggi, Vito Patrono,Anna Tedesco e Alfredo Caltabia-

no, dell’Associazione Famiglie Nu-merose di Parma, che è il favoritoper la presidenza.«L’annuncio del sindaco è un im-portante tassello culturale», com-menta Paola Taddia, del CentroDore. Le fa eco Laura Serantoni,presidente del CIF, centro italianofemminile: «Si intravede una giu-sta valorizzazione dei protagonistidel matrimonio, civile e religioso,l’uomo e la donna e non di altri ge-neri ad essi estranei». C’è chi, co-me Maddalena Faccioli, di Agesc,non si accontenta. «Saremo soddi-sfatti se i punti alle coppie sposatesi tradurranno in una maggiore at-tenzione ai servizi alla famiglia e al-la libertà di scegliere il sistema sco-lastico» .Sull’importanza di incrementare iservizi alla famiglia sono tutti d’ac-cordo e Simona Sarti, dell’associa-

zione Famiglie per l’Accoglienza,precisa: «Il valore sociale della fa-miglia sta nel contributo alla comu-nità che ogni famiglia fondata sul-la legalità versa. In questo venta-glio di risorse c’è anche l’accoglien-za nei nuclei stabili dei più deboli.L’attenzione alla famiglia fondatasul matrimonio va a ricadere dun-que su chi da essa è aiutata: le fascedeboli, bambini e anziani».L’ultima parola è di GianlucaGuizzardi, per Gli Amici dellaScuola Materna Garagnani. Ilneopapà, nell’esibire il certificatodi nascita dell’ultimo arrivato in fa-miglia, auspica «che il sacrificiodelle giovani coppie che fondanosul matrimonio legale la loro fami-glia senza temere crisi economichesia finalmente ripagato».

Francesca Golfarelli

MARIOARPINO

LA MAGGIORANZA trova l’ac-cordo sui nomi dei suoi presiden-ti di commissione. Quattro al Pd,uno all’Idv e uno a Sel. Il gruppoconsiliare del Pd di Palazzo D’Ac-cursio, ieri, ha scelto i nomi daproporre alla guida di quattrocommissioni consiliari. I candida-ti sono Rossella Lama per le Atti-vità produttive, commerciali e Tu-rismo; Francesco Critelli per lacommissione che si occupa di mo-bilità, infrastrutture e lavori pub-blici; Maria Raffaella Ferri per lacommissione delle Elette; Clau-dio Mazzanti alla Territorio e Am-biente.Il gruppo Pd, inoltre, come ha fat-to sapere con una nota il capo-gruppo Sergio Lo Giudice, ha de-ciso di condividere le proposte di

candidatura di Pasquale Caviano(Idv) alla presidenza della Com-missione Sanità, Politiche sociali,Sport, Politiche abitative e di Mir-co Pieralisi (Con Amelia per Bolo-gna con Vendola) alla presidenzadella Commissione Istruzione,Cultura, Giovani, Comunicazio-ne. I presidenti delle commissio-

ni consiliari saranno designati daicomponenti delle relative com-missioni che si riuniranno la pros-sima settimana e successivamentevotati dal Consiglio.Ma la contestazione, è arrivata su-bito, da parte di Giovanni Favia,consigliere regionale del Movi-mento 5 Stelle. Secondo Favia nel-

le commissioni consiliari «dovegirano i soldi e si decidono le coseimportanti», cioè quella che si oc-cupa di urbanistica e quella che se-gue i temi della mobilità, il Pd«ha messo uomini della vecchiaguardia del partito, nomi fidati enon nuovi». Favia, in particolarecontesta l’indicazione del Pd a fa-vore dell’ex presidente del quartie-re Navile, Claudio Mazzanti, perla commissione Urbanistica. PerFavia, Mazzanti «è inadeguato.Ricordo benissimo quando, dapresidente di quartiere, definì ilConsiglio comunale ‘un parcobuoi’ aggiungendo che non avreb-be mai voluto farne parte... Nonpenso che chi ha avuto un cosìscarso rispetto per l’Istituzionepossa oggi ricoprire un ruolo digaranzia e rappresentanza”.

Vigili sulpiedediguerra«O gli straordinari o sciopero»Protesta il Sulpm: «Se ci fermiamo la sicurezza va in crisi»

DEL PERCIO«Siamo obbligati a lavorareben oltre l’orario standardma il Comunenon ci paga»

RIGON: «SIAMO GRATI AL SINDACO PER QUESTO PASSAGGIO. AVEVA GIA’ FIRMATO IL NOSTRO MANIFESTO»

Ma il Forum delle famiglie applaude

Punteggi alle coppie sposatePd stoppa Merola, Casini lo elogiaVannini: «Abbiamo un dna laico». E Vendola: «I bolognesi lo hanno già richiamato»

PER ATTUARE l’annunciatoringiovanimento dei dirigentidel Comune, il sindaco VirginioMerola dovrà destreggiarsi fra irigidi paletti fissati dalle leggi invigore. Ma le uscite fisiologiche— circa 400 dipendenticomunali, di vari livelli, sonoandati in pensione negli ultimitre anni — e i prossimipensionamenti fra i dirigenti (inpochi anni circa un terzo dei 60 atempo indeterminato, calcola laCgil) possono offrire un buonospazio di manovra perriorganizzare e ringiovanire lamacchina comunale. Le nominedirigenziali sono proprie delsindaco. Che può, per esempio,decidere di valorizzare personaleinterno e mettere alla provagiovani dirigenti che finorahanno lavorato in ‘zonad’ombra’. Qualche scelta potràvedersi presto. Il 31 ottobrescadono i contratti di 11 dei 14dirigenti a tempo determinato.Si potrà decidere se rinnovarlitutti o in parte, se effettuareaggiustamenti o modifiche,fermo restano i limiti impostidalla legge anche per questo tipodi assunzioni. In ogni caso, lalinea è segnata: nel medioperiodo il numero di dirigenti —nel 2002 erano 103 — è destinatoa calare ancora. La Cgil seguecon attenzione la vicenda.«Siamo molto interessati a capireche intenzioni ha il sindaco inmerito a una possibileriorganizzazione della macchinacomunale», spiega Viviana Laffi.Che però invita il sindaco adaffrontare i temi ancora irrisoltisul tavolo, «a partire dal salariodi produttività del 2010». «Siamopronti al confronto», assicuraAlessandro Alberani, segretariodella Cisl. Anche lui, però,auspica che prima di tutto«vengano risolte le tante partitein sospeso che riguardano ilpersonale». E che, «prima dilanciarsi in boutades del genere, ilsindaco valuti la fattibilità dellecose». In ogni caso, «la stradamaestra è la concertazione con laFunzione pubblica dei tresindacati confederali».

l. o.

COMMISSIONI QUATTRO PRESIDENZE AL PD, UNA A SEL E UNA ALL’IDV. E FAVIA CONTESTA MAZZANTI

La maggioranza trova i suoi candidati

DETERMINATANel tondo, Daniela Vannini

A lato, l’incontro tra sindacoe cardinale per la benedizione

della Madonna di San Luca

IMPEGNATIVigili al lavoro con il sistema Scout. Per il Sulpm molte funzioni improprie allungano l’orario di lavoro

LO STAFF«Nediscuteranno i gruppipolitici». Casini: «Sperochenon si sia già pentito»

SODDISFAZIONE«Si intravedeuna giustavalorizzazione del matrimoniocivile o religioso che sia»Francesco Critelli

PENSIONAMENTIINARRIVO

Dirigentipiù giovani?

C’è spaziodi manovra

Claudio Mazzanti

Page 9: rassegna del 20-06-2011

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino

••9BOLOGNAPOLITICADOMENICA 19 GIUGNO 2011

LE PAROLE di Virginio Merolasui punti in più alle coppie sposa-te agitano il Pd. E dall’esecutivoprovinciale guidato da RaffaeleDonini arriva un chiaro richiamoal neo-sindaco per impedire mar-ce indietro sulle coppie di fatto.Intanto il leader dei centristi PierFerdinando Casini elogia le paro-le del primo cittadino, dicendo dinon conoscerlo, ma di aver lettole sue dichiarazioni sulla famiglia«che mi hanno fatto molto piace-re. Spero vivamente che non se nesia già pentito». Anche Nichi Ven-dola (Sel), interpellato ieri sera,commenta brevemente l’uscitadel sindaco: «Non gli devo direniente io, mica sono Catone ilCensore. Mi pare che il Pd abbiaparlato, quindi la correzione è giàavvenuta in casa di Merola. Sonoargomenti seri, non si può proce-dere per improvvisazione». Anzi,

Daniela Vannini, responsabile Di-ritti del Pd bolognese, non esita arichiamare il programma sotto-scritto dal centrosinistra e chiedeche sul tema posto dal primo citta-dino si apra un vero e proprio con-fronto. Tenendo presente chequando ci sono di mezzo i diritticivili «diventano di straordinariaimportanza anche le dichiarazio-ni di principio e i gesti simboli-ci».Quindi, «credo sia giusto e neces-sario — dice la Vannini — avvia-re una riflessione sul dibattito chesi è aperto ieri in seguito alle di-chiarazioni del sindaco sulle con-dizioni di accesso alle graduatoriecomunali». Un amo al quale Me-rola si attacca volentieri, facendodire agli uomini dello staff che «ilsindaco ha lanciato una propostache va sottoposta al vaglio deigruppi consiliari». Come dire che

l’assegnazione dei punti in più ingraduatoria alle coppie sposatenon ci sarà per impossibilità diraccogliere i voti della maggioran-za su una delibera.

NEL suo intervento, DanielaVannini ricorda a Merola «un

principio che è nel dna del nostropartito, e che sarebbe sbagliatocontraddire oggi» e cioè il fattoche la «laicità delle decisioni am-ministrative deve essere la corni-ce in cui garantire la pluralità deivalori e degli stili di vita». In que-sto senso «tutte le iniziative pro-

mosse da Comuni, Province e Re-gioni devono andare in questa di-rezione, come giustamente ha fat-to la Regione nella sua legge finan-ziaria e come sancisce in ogni oc-casione la Corte Costituzionale».Da sinistra le bordate su Merolaarrivano da tutte le parti. FrancoGrillini, consigliere regionale Idved ex presidente dell’Arcigay, dis-sente dalla proposta del sindacodi «istituire un doppio binario trachi ha un pezzo di carta e chi nonce l’ha». L’essenza del problema,dice Grillini «è la parità di accessosenza discriminazioni al welfare,così come ha stabilito l’articolo 48della legge finanziaria regionale».Difende Merola, invece, PietroAceto, voce dissonante del Pd, se-condo il quale «il sindaco ha soloespresso un parere» rispetto a unproblema «che va risolto in Parla-mento».

LESPINEDELPALAZZO «NONSERVEUNSINDACOASSERVITOALLEGERARCHIEECCLESIASTICHECHEUNMESEDOPO IL VOTOSIRIMANGIA LAPAROLADATA»

I SINDACALISTI«VOGLIAMORISPOSTEPRECISEPERCHE’I SOLDI CHECI SPETTANOSONOPOCHI SPICCIOLIINRAPPORTOALBILANCIOCOMUNALE»

FORMAGLINI

SU USTICASOLO IDEOLOGIA

«ILVEROPROBLEMAE’ LAPARITA’DI ACCESSOALWELFARE,SENZAFAREDISCRIMINAZIONITRACHI HAUNPEZZODI CARTAE CHINONCE L’HA»

L’OPINIONEGRILLINI

OGNI ANNO, quando il27 giugno si avvicina, riemer-ge dal mare lo spettro delDC9 dell’ Itavia, assieme aquelli delle sue inconsapevolivittime. Oggi aleggiano a Bo-logna, in un apposito museo,ma non trovano pace. E’ pro-prio da qui che si alimenta unduello ideologico senza fine,che dura ormai da trentunoanni. Perché Ustica, ormai,non è più un’isola da restitui-re all’incantesimo di cui la na-tura un tempo l’aveva privile-giata. E’ solo una questioneideologica a partiti contrappo-sti. Ma perché è stata sceltaproprio Bologna quale capita-le delle stragi? Un po’ per mo-tivi logistici legati ai principa-li animatori del dibattito edun po’ perché questa città diquestioni ideologiche se ne in-tende davvero.In barba a giudizi, ordinan-ze, sentenze e processi, si conti-nuano a ripetere sempre lestesse cose, da anni, ciechi difronte ad ogni evidenza, sordia qualsiasi ragionamento chenon porti nella direzione volu-ta, indifferenti a qualche deci-na di processi – non si trattasolo di quelli più noti, ai quat-tro generali dell’ Aeronautica- che hanno tutti, indistinta-mente, portato dopo vari gra-di di giudizio all’assoluzionedi ogni singolo imputato risul-tato dall’inchiesta dell’infati-cabile giudice Priore. E’ l’uni-ca Bibbia sulla quale il parti-to del missile continua a giura-re. Due fatti mi vengono inmente. Una confidenza delcompianto senatore Gualtieri,presidente della prima com-missione Stragi, di fronte aun caffè al bancone del bardel Senato. “Qui, generale cisono stati almeno due errori.Uno dell’Aeronautica, la sot-tovalutazione iniziale. L’al-tro, però, lo ha fatto lo Stato.Mi creda, se si fosse subito con-cordato un adeguato compen-so per tutti, compagnia e fami-gliari, a questo punto il casosarebbe già chiuso da un pez-zo”. L’altro, è un’osservazio-ne del Presidente Scalfaro,quando gli avevo fatto presen-te la difficoltà di guidare unaforza armata oggetto di uncontinuo crucifige mediatico.“Caro generale, questo rumo-re di fondo è la colonna sono-ra del suo film. Non c’è nienteda fare, ci si abitui…”.La teoria del complotto, che sibasa sulla metodologia dellaripetizione, dice che più unatesi viene ripetuta, più nell’im-maginazione collettiva diven-ta una base reale su cui costru-ire l’accusa. Non è che perUstica ci troviamo in questafattispecie?

di LUCA ORSI

PRONTI alla sciopero. Per recla-mare «un anno e mezzo di straor-dinari non pagati». I vigili urbanidel Sulpm — il sindacato più rap-presentativo del corpo: 150 iscrit-ti su quasi 500 agenti — sono sulpiede di guerra. «Il primo giugno— spiega Carlo Del Percio, segre-tario vicario di Bologna — il no-stro direttivo ha chiesto un incon-tro urgente al sindaco VirginioMerola, ma ancora non abbiamoavuto risposta». Una risposta chegli agenti si attendono anche daCarlo Di Palma, comandante del-la Polizia municipale, «sempretanto attento ai temi della deonto-logia professionale».Dalla caduta della giunta Delbo-no, «nessuno ha più visto un eurodi straordinario», spiega Del Per-cio. E precisa che il lavoro extraorario è all’ordine del giorno perragioni di servizio. «Se, per esem-pio, parliamo di indagini di poli-zia giudiziaria, è evidente chenon possiamo mollare tutto e far-ci dare il cambio da un collega per-ché sono finite le nostre sei ore diservizio».

NEI FATTI, si tratta dunque distraordinari obbligati. E «solo ne-gli ultimi mesi non ci siamo fattimancare nulla», afferma il sinda-calista del Sulpm: dall’operazionecontro i writers (con il lungo lavo-ro di intelligence «che non tieneconto di sere, notti, festivi»), alle

indagini sui pass auto per i disabi-li; dalla perquisizione a seguito diun incidente stradale, «in cui ab-biamo rilevato 67 corpi di reato,fra cui un bazooka», al recente ar-resto di tre ladri di rame.Ora, dunque, «è ora di dare preci-se risposte», afferma Del Percio.Anche perché «i nostri straordina-ri rappresentano pochi spiccioliin rapporto al bilancio comuna-le». Il dirigente del Sulpm non te-me critiche, e lancia la sfida: «Se

la Cgil ha organizzato uno sciope-ro-truffa contro il commissarioAnna Maria Cancellieri, per taglialla produttività in realtà mai av-venuti, e su cui siamo ancora intrattativa, questa volta ci sentia-

mo nel pieno diritto di organizzar-ne uno noi».Lo stop potrebbe creare qualcheproblema all’attività del reparto si-curezza, «che al 90% è formato danostri iscritti». E, se lo stallo suglistraordinari dovesse perdurare, aldi là dello sciopero Del Percio an-nuncia che «al momento di dove-re intervenire in situazioni al limi-te del nostro compito istituziona-li, chiameremo le altre forzedell’ordine».

LA DICHIARAZIONE del sinda-co Merola sulle coppie sposate èsuonata come un atteso regalo peril ventesimo compleanno del Fo-rum Regionale delle AssociazioniFamiliari. Guidato da Ermes Ri-gon, il Forum si è riunito ieri, nel-la sede di via del Monte 5, per il rin-novo delle cariche.«Siamo grati al sindaco per questopassaggio formale, dato che giàcon la firma del nostro Manifestoin campagna elettorale — affermaErmes Rigon — aveva dato segniconfortevoli sul punto. Il suo rico-noscimento sottintende che il vin-colo matrimoniale non è solo unvincolo antropologico ma ha un va-lore sociale, producendo un beneche va tutelato e promosso».E riguardo alle reazioni dei politicidella coalizione di centrosinistra,aggiunge: «Non temiamo il disap-

punto dei compagni di viaggio, sti-mando il sindaco uomo libero, co-me egli stesso si definisce. La fami-glia non ha colore politico. E dallasua avrà sempre la Costituzione

che con gli articoli 29, 30 e 31 fa dasfondo a questa decisione».A battere le mani al sindaco sonoanche altri rappresentanti del Fo-rum. Tra i 7 neoeletti, Pietro Bolo-gna, Stefania Di Raimo, Carlo Dio-nedi, Pietro Moggi, Vito Patrono,Anna Tedesco e Alfredo Caltabia-

no, dell’Associazione Famiglie Nu-merose di Parma, che è il favoritoper la presidenza.«L’annuncio del sindaco è un im-portante tassello culturale», com-menta Paola Taddia, del CentroDore. Le fa eco Laura Serantoni,presidente del CIF, centro italianofemminile: «Si intravede una giu-sta valorizzazione dei protagonistidel matrimonio, civile e religioso,l’uomo e la donna e non di altri ge-neri ad essi estranei». C’è chi, co-me Maddalena Faccioli, di Agesc,non si accontenta. «Saremo soddi-sfatti se i punti alle coppie sposatesi tradurranno in una maggiore at-tenzione ai servizi alla famiglia e al-la libertà di scegliere il sistema sco-lastico» .Sull’importanza di incrementare iservizi alla famiglia sono tutti d’ac-cordo e Simona Sarti, dell’associa-

zione Famiglie per l’Accoglienza,precisa: «Il valore sociale della fa-miglia sta nel contributo alla comu-nità che ogni famiglia fondata sul-la legalità versa. In questo venta-glio di risorse c’è anche l’accoglien-za nei nuclei stabili dei più deboli.L’attenzione alla famiglia fondatasul matrimonio va a ricadere dun-que su chi da essa è aiutata: le fascedeboli, bambini e anziani».L’ultima parola è di GianlucaGuizzardi, per Gli Amici dellaScuola Materna Garagnani. Ilneopapà, nell’esibire il certificatodi nascita dell’ultimo arrivato in fa-miglia, auspica «che il sacrificiodelle giovani coppie che fondanosul matrimonio legale la loro fami-glia senza temere crisi economichesia finalmente ripagato».

Francesca Golfarelli

MARIOARPINO

LA MAGGIORANZA trova l’ac-cordo sui nomi dei suoi presiden-ti di commissione. Quattro al Pd,uno all’Idv e uno a Sel. Il gruppoconsiliare del Pd di Palazzo D’Ac-cursio, ieri, ha scelto i nomi daproporre alla guida di quattrocommissioni consiliari. I candida-ti sono Rossella Lama per le Atti-vità produttive, commerciali e Tu-rismo; Francesco Critelli per lacommissione che si occupa di mo-bilità, infrastrutture e lavori pub-blici; Maria Raffaella Ferri per lacommissione delle Elette; Clau-dio Mazzanti alla Territorio e Am-biente.Il gruppo Pd, inoltre, come ha fat-to sapere con una nota il capo-gruppo Sergio Lo Giudice, ha de-ciso di condividere le proposte di

candidatura di Pasquale Caviano(Idv) alla presidenza della Com-missione Sanità, Politiche sociali,Sport, Politiche abitative e di Mir-co Pieralisi (Con Amelia per Bolo-gna con Vendola) alla presidenzadella Commissione Istruzione,Cultura, Giovani, Comunicazio-ne. I presidenti delle commissio-

ni consiliari saranno designati daicomponenti delle relative com-missioni che si riuniranno la pros-sima settimana e successivamentevotati dal Consiglio.Ma la contestazione, è arrivata su-bito, da parte di Giovanni Favia,consigliere regionale del Movi-mento 5 Stelle. Secondo Favia nel-

le commissioni consiliari «dovegirano i soldi e si decidono le coseimportanti», cioè quella che si oc-cupa di urbanistica e quella che se-gue i temi della mobilità, il Pd«ha messo uomini della vecchiaguardia del partito, nomi fidati enon nuovi». Favia, in particolarecontesta l’indicazione del Pd a fa-vore dell’ex presidente del quartie-re Navile, Claudio Mazzanti, perla commissione Urbanistica. PerFavia, Mazzanti «è inadeguato.Ricordo benissimo quando, dapresidente di quartiere, definì ilConsiglio comunale ‘un parcobuoi’ aggiungendo che non avreb-be mai voluto farne parte... Nonpenso che chi ha avuto un cosìscarso rispetto per l’Istituzionepossa oggi ricoprire un ruolo digaranzia e rappresentanza”.

Vigili sulpiedediguerra«O gli straordinari o sciopero»Protesta il Sulpm: «Se ci fermiamo la sicurezza va in crisi»

DEL PERCIO«Siamo obbligati a lavorareben oltre l’orario standardma il Comunenon ci paga»

RIGON: «SIAMO GRATI AL SINDACO PER QUESTO PASSAGGIO. AVEVA GIA’ FIRMATO IL NOSTRO MANIFESTO»

Ma il Forum delle famiglie applaude

Punteggi alle coppie sposatePd stoppa Merola, Casini lo elogiaVannini: «Abbiamo un dna laico». E Vendola: «I bolognesi lo hanno già richiamato»

PER ATTUARE l’annunciatoringiovanimento dei dirigentidel Comune, il sindaco VirginioMerola dovrà destreggiarsi fra irigidi paletti fissati dalle leggi invigore. Ma le uscite fisiologiche— circa 400 dipendenticomunali, di vari livelli, sonoandati in pensione negli ultimitre anni — e i prossimipensionamenti fra i dirigenti (inpochi anni circa un terzo dei 60 atempo indeterminato, calcola laCgil) possono offrire un buonospazio di manovra perriorganizzare e ringiovanire lamacchina comunale. Le nominedirigenziali sono proprie delsindaco. Che può, per esempio,decidere di valorizzare personaleinterno e mettere alla provagiovani dirigenti che finorahanno lavorato in ‘zonad’ombra’. Qualche scelta potràvedersi presto. Il 31 ottobrescadono i contratti di 11 dei 14dirigenti a tempo determinato.Si potrà decidere se rinnovarlitutti o in parte, se effettuareaggiustamenti o modifiche,fermo restano i limiti impostidalla legge anche per questo tipodi assunzioni. In ogni caso, lalinea è segnata: nel medioperiodo il numero di dirigenti —nel 2002 erano 103 — è destinatoa calare ancora. La Cgil seguecon attenzione la vicenda.«Siamo molto interessati a capireche intenzioni ha il sindaco inmerito a una possibileriorganizzazione della macchinacomunale», spiega Viviana Laffi.Che però invita il sindaco adaffrontare i temi ancora irrisoltisul tavolo, «a partire dal salariodi produttività del 2010». «Siamopronti al confronto», assicuraAlessandro Alberani, segretariodella Cisl. Anche lui, però,auspica che prima di tutto«vengano risolte le tante partitein sospeso che riguardano ilpersonale». E che, «prima dilanciarsi in boutades del genere, ilsindaco valuti la fattibilità dellecose». In ogni caso, «la stradamaestra è la concertazione con laFunzione pubblica dei tresindacati confederali».

l. o.

COMMISSIONI QUATTRO PRESIDENZE AL PD, UNA A SEL E UNA ALL’IDV. E FAVIA CONTESTA MAZZANTI

La maggioranza trova i suoi candidati

DETERMINATANel tondo, Daniela Vannini

A lato, l’incontro tra sindacoe cardinale per la benedizione

della Madonna di San Luca

IMPEGNATIVigili al lavoro con il sistema Scout. Per il Sulpm molte funzioni improprie allungano l’orario di lavoro

LO STAFF«Nediscuteranno i gruppipolitici». Casini: «Sperochenon si sia già pentito»

SODDISFAZIONE«Si intravedeuna giustavalorizzazione del matrimoniocivile o religioso che sia»Francesco Critelli

PENSIONAMENTIINARRIVO

Dirigentipiù giovani?

C’è spaziodi manovra

Claudio Mazzanti

Page 10: rassegna del 20-06-2011

10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•• 4 BOLOGNAPRIMOPIANO LUNEDÌ 20 GIUGNO 2011

NON si ritira Ilaria Giorgetti,consigliera Pdl con più preferen-ze e presidente mancata al SantoStefano per i colpi dei ribelli, i ‘ra-gazzi’ del consigliere comunale az-zurro Lorenzo Tomassini. Entrola fine della settimana Giorgettifisserà il nuovo voto in consiglio.La legge prevede una terza possi-bilità. Se va male anche quella, sidevono ripetere le elezioni. Per ilcentrodestra, che può contare suquell’unico baluardo, c’è il ri-

schio altissimo di regalare ancheil Santo Stefano al centrosinistra.

IL CENTRODESTRA s’incartaun’altra volta. Tomassini incrociai destini di Comune e Quartiere.Voleva il posto da presidente dicommissione, dato invece allaciellina Valentina Castaldini,quarta come preferenze. E scate-na la guerra al Santo Stefano.Giorgetti per ora si chiude in unriservato «no comment», mentre

Tomassini dichiara di essere stato«pressato» dai parlamentari chegli hanno recapitato un messag-gio del ministro Maurizio Sacco-ni, cognato di Giorgetti. In parti-colare cita il senatore GianpaoloBettamio, coordinatore regionalevicario. Che però lo corregge: «Sì,ho detto a Tomassini che il mini-stro è arrabbiato perché finisceche perdiamo il Quartiere. Poi hoaggiunto, di mio: Lorenzo stai at-tento, se continui così finisce che dob-

biamo usare lo statuto, rischi l’espul-sione».Difficile oggi prevedere un accor-do possibile, anche se i più scafatinon lo escludono. La temperatu-ra è comunque altissima. Galeaz-zo Bignami, matrice An, vicecoor-dinatore cittadino del Pdl, la met-te giù dura: «Il partito o vale sem-pre o non vale mai». In altre paro-le: Tomassini non può vendicarsifacendo saltare un Quartiere per-ché non ha avuto un ruolo.

ri. ba.

I PROTAGONISTI

INODIDELLAPOLITICA MAURIZIOLANDINIHAFATTO INTERVENTIMOLTOPOLITICI. POI, PERSPAZZAREVIAOGNIDUBBIO,HASPECIFICATO:«RESTOALLAFIOM»

BERSANIHADATOFORFAITLAPRESIDENTEDEMOCRATICAHAGIUSTIFICATOL’ASSENZADELSEGRETARIODELPARTITODICENDOCHEAVEVAUNALTRO IMPEGNO

IL SEGRETARIODELSINDACATO

«HO AGITOIN COSCIENZA»

LEDICHIARAZIONIDIMEROLASULLECOPPIESPOSATEHANNOSEMINATOMALDI PANCIA. PERBONACCINI«ILRIFERIMENTORIMANELALEGGEREGIONALE»

LA LETTERAIMBARAZZO

SusannaMazzoleni

GENTILEdott. Massimo Gagliardi,ho letto l’editoriale da Lei scrit-to e mi sono sentito offeso dachi mi giudica senza conoscer-mi, esponendo pubblicamentecosì la mia persona e la mia fa-miglia.Io ho esercitato il mio libero di-ritto di rappresentanza (man-dato elettorale) che non vinco-la per legge alla scelta apriori-stica di alcun Presidente, que-sta è la legge! Questo dovrebbeessere capito da tutti e ricorda-to da chi si erge a moralizzato-re pubblico.Gli unici miei mandanti sonoi 410 elettori che mi hannoscelto, e che sento di rappresen-tare quando dico che non con-dividono le imposizioni roma-ne e che vogliono un Presiden-te di Quartiere scelto per capa-cità e merito, nonché regoleuguali per tutti.Quello che ho fatto è stato inpiena coscienza, senza obbli-ghi ricevuti, ma perché esaustodi subire logiche politiche ro-mano-centriche, che disegna-no regole variabili in funzionedei candidati.Sono veramente stupito e ama-reggiato dal notare come dueanni fa, quando venni perso-nalmente impallinato all’ulti-mo momento in aula, Lei nonsentì il dovere di dire quelloche ha scritto oggi in difesa del-la consigliera Ilaria Giorgetti,nonostante in quella occasioneio fossi il più votato di ForzaItalia ed il candidato indicatodal partito.Nei miei confronti si giustifica-rono dicendo che era giustonon venissi votato perché eroinesperto! Ora questo non valeper la consigliera Giorgetti?Qualcuno venne espulso/cac-ciato per questo? Assolutamen-te no, anzi, uno di questi è sta-to ricandidato e siede in consi-glio con me. Due pesi e due mi-sure.Quello fu un vero sabotaggio!Non quello che lei oggi imputaa me, in quanto sia personal-mente alla consigliera Giorget-ti da diversi giorni, che pubbli-camente al partito ed agli altriconsiglieri, avevo chiesto unrinvio della votazione per evi-tare questa situazione, senzanegare a priori il mio voto inun secondo momento, dopoaver fatto le opportune valuta-zioni di merito.

* consigliere Pdlal Quartiere Santo Stefano

—————Se è stato fatto un erroredue anni fa, e quella voltane fu lei la vittima, è forseuna buona ragione per ripe-terlo? Le Istituzioni, a no-stro giudizio, vengono pri-ma delle persone.P.S. L’ironia sui ‘mandan-ti’ non è certo riferibile anoi. Di solito esprimiamogiudizi politici, non sullepersone.

RosyBindi

CathyLaTorre

LuciaAnnunziata

Fan inprima fila

SOTTO la tenda della Fiom sifanno le prove di Nuovo Ulivo.La citazione finale è di Rosy Bin-di, presidente del Pd. Solo che cia-scuno lo interpreta a modo suo,chi più a sinistra chi più al centro.Insomma la coalizione non si ve-de ancora — e neanche PierluigiBersani, che ha dato forfait — mac’è già una certezza: si comincia alitigare subito. Sabato sera LuciaAnnunziata, per i 110 anni delletute blu, ha confessato sul palcodi piazza XX settembre i leaderdell’opposizione. Con Bindi c’era-no Nichi Vendola, Antonio DiPietro, Massimo Rossi e il padro-ne di casa Maurizio Landini. «Laprima apparizione pubblica diquello che si potrebbe definire ilfronte unito della sinistra», haesordito la conduttrice. Subito do-po ha chiesto a Bindi: come mainon è venuto Bersani? E la presi-dente democratica ha spiegatoche il segretario aveva un altro im-pegno. Troppo maligno pensare,come invece hanno fatto subitoquelli di Sel, che abbia temuto ilconfronto con Vendola e con l’ap-plausometro.

IN EFFETTI: ovazioni per Ni-chi. Ma anche di più per il capodelle tute blu. Landini ha fatto in-terventi molto politici. Segreta-rio, non starà pensando di candi-darsi lei, alle primarie? «Assoluta-mente no, io resto alla Fiom»,non ha tentazioni. Il giorno dopo,macinata la discussione e i distin-guo, Cathy La Torre, segretariadei vendoliani e capogruppo inComune, prova a dare una direzio-ne: «Dovremmo proporre la ricet-ta bolognese. Qui abbiamo decisoun perimetro di forze politiche,quindi abbiamo costruito un pro-gramma. Il perimetro può dialo-gare con tutti. Non dico no a Casi-ni. Se siamo d’accordo sul testa-mento biologico...». Quindi diceno a Casini. «Ma no perché, lo vo-ta anche la mia mamma, credo —è solare La Torre —. Tutta la miafamiglia vota a destra, i nonni so-no berlusconiani». Punto fermo:le primarie, «uno degli elementiforti della coalizione», mette i pa-letti la giovane Cathy.

IN PRIMA fila al dibattito c’è Su-sanna Mazzoleni, moglie di DiPietro, e ci sono i fan delle «prima-rie subito». Vendola ne approfittaanche per regolare i conti con ilsindaco Virginio Merola e quellemezze dichiarazioni — poi corret-te — sulle coppie sposate, più di-ritti a chi si prende più responsa-bilità. Nichi immagina la nuova

coalizione come «un cantiereaperto, non voglio porre e subireveti, voglio discutere con tutti, an-che con i moderati e con i centri-sti. Aggiungo: nell’interloquirecon il mondo cattolico non possia-mo andare al ribasso nella questio-ne dei diritti civili». Applausi.In effetti le dichiarazioni del sin-daco — che nel corso della campa-gna elettorale, ad esempio sullarotta Tolosa-Bologna aveva giàcambiato idea molte volte — han-no seminato mal di pancia e imba-razzi. Stefano Bonaccini, segreta-rio del Pd, ieri mattina all’Arenadel Sole, dà la linea: «Il nostro ri-

ferimento rimane la legge regiona-le». Insomma i Dico all’emiliana.Sergio Lo Giudice, capogruppodemocratico in Comune, chiac-chiera fitto con il segretario Raffa-ele Donini poi dichiara: «Merolanon vuole modificare il regola-mento. Dal punto di vista ammi-nistrativo la cosa è chiusa, da quel-lo culturale no». Infatti La Torrepropone «un convegno, un mo-

mento di discussione pubblica».Più tormentato Benedetto Zacchi-roli, il consigliere comunale gay.Se gli chiedi come si andrà avantisui temi etici, è sconsolato: «Saràinteressante saperlo». Prudonoancora le ferite e Silvana Mura,leader dell’Idv in Emilia Roma-gna, non concilia, «Merola ci do-vrà spiegare». Il suo consigliere re-gionale Franco Grillini è piùestremista: «Avevo già sgridato ilsindaco altre due volte. Franca-mente non ho capito la siegazio-ne. E nemmeno la ratio politica.Uno che vince al primo turno chebisogno ha di inciuciare conl’Udc?».

Rita Bartolomei

di MARIODE DOMINICIS*

Ha chiesto al Governoimpegno per riportare

l’unitàtra i sindacati

In prima fila c’era anchela moglie del leader IdvHa applaudito spesso

il marito

Segretaria di Sele capogruppo in Comuneha confessato: «Lamiafamiglia vota a destra»

La giornalistacon le sue domandeha incalzato i leader

dell’opposizione

‘Primarie subito’ è loslogan stampato sullemagliette indossate inpiazza XX settembre

L’INTERVISTA LORENZO TOMASSINI

«Ilaria? Stia pureMa allora si dimetta

la Castaldini»

ESTREMISTAI dubbi di Franco Grillini:«Merola deve chiarire,diritti uguali per tutti»

GiorgettinonretrocedeTensionealtissimanelPdl

Quartiere Santo Stefano, braccio di ferro sulla presidenza

di RITA BARTOLOMEI

RIEPILOGANDO: state per ri-consegnare al centrosinistra an-che il Quartiere Santo Stefano?«Dipende da Berselli, Garagnani,Cazzola. Sono loro che eventual-mente si prenderanno questa re-sponsabilità». Lorenzo Tomassini(nella foto), consigliere comunalePdl, il ribelle, non dà segni di cedi-mento e rilancia: «Sono stato pres-sato dai parlamentari. Il ministroSacconi ha pregato di farmi sapereche se io e i ‘miei’ ragazzi non votia-mo Ilaria Giorgetti abbiamo finitocon la politica. Me l’ha detto Betta-mio e me l’hanno confermato altridue onorevoli. Bettamio la raccon-ta in modo diverso? Invece è anda-ta proprio così».

Consigliere,dettounpo’ ruvi-damente: lei vuol far saltareun Quartiere perché non haavuto una poltrona anzi unapoltroncina, quella da presi-dente di commissione?

«Proprio no, io mi batto per le rego-le. Devono essere uguali per tutti.Non possono valere le logiche delleraccomandazioni. Deve contare lameritocrazia».

Provi a spiegare.«Il partito ha preso una china peri-colosissima. Sono arrivato secondodopo Marco Lisei, ho preso 2343preferenze. Valentina Castaldiniera quarta, dopo Michele Facci. In-

vece, grazie alle telefonate romane,si è ritenuto di mettere lei alla presi-denza».

Mase le sta così a cuore lavo-lontà popolare, al Santo Ste-fano dovrebbe tenere perGiorgetti, la più votata.

«Il criterio dev’essere uno, di qua edi là uguale».

A questo punto un elettore dicentrodestrapotrebbepensa-re: c’è da vergognarsi.

«Io non devo vergognarmi di nullama proprio di nulla. Ho fatto unacampagna elettorale durissima, perpassione».

Scusi, ma dopo tante sberle e

sconfittenondovreste riparti-re, con un po’ di umiltà? Ri-schiate di dar ragione a chipensa che la classe dirigentedel centrodestra non sia ade-guata.

«Bene, mi metto in discussione an-ch’io. Ma il primo a dover fare auto-critica, invece di minacciare espul-sioni, è il coordinatore regionale.Loro, i vertici, devono andarsene.Io certo non faccio politica per farecarriera».

Neanche per far perdere alsuo partito l’unico Quartiereche ha vinto, s’immagina.

«Io mi batto perché siano ricono-sciuti preparazione e studi».

Cosa rimprovera a Castaldi-ni?

«Di non avere esperienza. E di averdato la sua disponibilità a candidar-si con Aldrovandi, a quaranta gior-ni dal voto».

E cosa rimprovera a Giorget-ti?

«E’ una battaglia di principio, con-

tro le raccomandazioni. Ripensan-do alle telefonate dei parlamentari:non cedo alla logica del ricatto edella prepotenza».

Come finisce?«Se insistono non ci muoveremo.Noi Giorgetti non la votiamo. Ag-giungo: non è una battaglia controdi lei. Può stare. Ma allora si devedimettere Castaldini».

Se le offriranno un’alternati-va?

«Io voglio regole. Non sono alla ri-cerca di uno strapuntino. Ho la tes-sera 282 di Forza Italia».

Ma il centrodestra, si chiedo-no gli elettori, quando comin-ceràafarepolitica,adisegna-re un progetto alternativo?

«Quando comincerà a fare le prima-rie. Io ero con Raisi, quando lo dice-va. Sono stato l’unico».

Scusi Tomassini, in Comunedicono: il Pd ha un’assicura-zione sulla vita, così.

«Sorrido».

IL GOVERNO è «completa-mente fuori linea rispetto al Pae-se». E questa «è una condizionenecessaria, ma non sufficienteper il cambiamento». Sono leconseguenze che per RomanoProdi bisogna trarre dal referen-dum. Parole affidate a un video-messaggio dell’ex presidentedel Consiglio in occasionedell’incontro di ieri organizzatodal gruppo ‘Insieme per il Pd’all’Arena del Sole. ‘Voltiamo pa-gina, insieme’ ha visto sotto i ri-flettori il segretario provinciale

del Pd, Raffaele Donini, e Stefa-no Bonaccini, segretario regio-nale del partito (nella foto conil moderatore dell’incontroMarco Lombardo). Una tavolarotonda davanti a un pubblicofatto soprattutto di giovani. «In-tendiamoci — ha precisato Pro-di — il referendum mica ha det-to ‘evviva il Pd’. Ha semplice-

mente detto che questo Gover-no non batte i tasti che sono i ta-sti della nostra musica. È com-pletamente fuori linea rispettoal Paese. È una condizione ne-cessaria, ma non sufficiente peril cambiamento». Secondo l’expremier, uno dei maggiori pro-blemi che ha l’Italia è «non ave-re il senso della legalità ci isoladal mondo».

SCONTRONel tondo, Ilaria Giorgetti e, a

destra, un momento dellamancata elezione di venerdì al

Quartiere Santo Stefano

Ricetta bolognese del Nuovo Ulivoun cantiere «aperto anche a Casini»Cathy La Torre traccia la rotta. Vendola è pronto a «discutere con tutti»

SOTTO I RIFLETTORIDa sinistra, Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, e Nichi Vendola, presidente di Sel

TAVOLA ROTONDA

All’Arenail Pd

‘volta pagina’

REGOLE E PRESSIONI«Se insistono, la Giorgetti nonla votiamo. Anche seBettamiomi ha fatto forti pressioni»

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Informazione

L’INFORMAZIONE il Domani DOMENICA 19 GIUGNO 2011 19

Un ’indagine rivela che non c’è una condanna a priori

La caccia non è sgraditain Emilia, a patto che siaresponsabile e sostenibileNessuna contrarietà al-

la caccia, a patto chesia responsabile e sosteni-bi le. Così gl i abitantid e ll ’Emilia-Romagna edelle Marche, si rapporta-no all’attività venatoria,particolarmente diffusasul territorio e non sgra-dita al 54% della popola-zione delle due regioni nècondannata a priori. A in-quadrare in questo modolo slancio per la caccia diemiliano-romagnoli e mar-chigiani sono due ricer-che condotte dall’istitutoAstra Ricerche, presenta-te a Bologna. Commissio-nate dal Comitato nazio-nale caccia e natura e daFace Italia, coordinamen-to cui fanno capo le prin-cipali associazioni venato-rie nazionali, i due studi -“Gli italiani e la caccia” e“I cacciatori italiani e la

caccia” - svelano il gradodi attenzione e coinvolgi-mento dei cittadini versoun settore spesso al cen-tro del dibattito e della cri-tica nazionale.

Dall’analisi dei dati rela-tivi all’Emilia-Romagna ealle Marche raccolti da“Gli italiani e la caccia”, e-merge come i favorevolialla caccia costituiscano il54% dei residenti compre-si tra i 18 e gli 80 anni. Neldettaglio, il 22% si dichia-ra “p ro - c a c c i a ” mentre il32% è “p ro - c a c c i a ” a pattoche sia limitata, responsa-bile e sostenibile. Solo il28% dei residenti è con-sapevole che in Italia lacaccia è permessa convincoli molto r igidi ementre il 44% dei residen-ti non conosce assoluta-mente nulla della materiae delle norme che la re-go l a n o .

Il documento, presentato in commissione dall’assessore Freda, sarà presto votato in Consiglio

Rifiuti e biodiversità, il nuovo Piano AmbientaleConfermate le linee del triennio precedente. Risorse per 23,6 milioni di euro

AMBIENTE

La commissione “Ter rito-rio, ambiente, mobilità” si èriunita nei giorni scorsi perascoltare l ’ infor mat ivadell’assessore all’A mb i e n t e ,Sabrina Freda, in merito alnuovo Piano di Azione Am-bientale (PAA) 2011-13, deli-berato dalla Giunta l’8 giu-gno scorso; dopo un ulterio-re esame in commissione, ilPAA verrà presto sottopostoal voto dell’Au l a .

L’assessore Freda ha volu-to evidenziare gli elementidi continuità e le differenzerispetto al PAA 2008-10. Inparticolare, la Giunta ha va-lutato le conseguenze delmutato contesto economi-co, segnato da una crisi diparticolare gravità, e delle li-nee strategiche uscite dallaCommissione Europea nel2009 tramite l’ormai famosodocumento “Europa 2020”.

Nel l’ambito emiliano-ro-magnolo, si tratta di dare

Nell’ambitoemiliano-romagnolosi tratta di dare concretaattuazione al passaggiodal “Patto perattraversare la crisi”al “Patto per la crescitaintelligente, sostenibilee inclusiva”, cosìda rispondere alle sfidedella strategia“Europa 2020”

La ricerca

Guardando, invece, “Icacciatori italiani e la cac-cia”, il ritratto che emergedel cacciatore in Emi-lia-Romagna e nelle Mar-che, è quello di una per-sona a favore della caccia

limitata, responsabile, le-gale (69%), preoccupataper la caccia selvaggia(57%): il 97% dei caccia-tori emiliano-romagnoli emarchigiani caccia preva-lentemente nelle zone

consentite. Quanto al pe-so economico, il 54% deicacciatori spende in unastagione fra i 2.000 e i4.900 euro, con un 12%che spende da 5000 a7500 euro e un altro 12%che spende oltre i 7.500euro. Evidente, inoltre, ilpeso politico dei cacciato-ri: 43% che dichiara di mu-tare le proprie scelte elet-torali in base alle posizio-ni dei diversi schieramen-ti in merito alla caccia.

«Esercitando la sua pas-sione secondo i metri del-la sostenibilità e dei prin-cipi scientifici e biologiciche regolano le dinami-che delle popolazioni sel-vatiche, il cacciatore co-stituisce una utile presen-za sul territorio e un pre-zioso strumento di gestio-ne - ha osservato in unanota l’assessore regionale

all’agricoltura, economiaittica, attività faunisti-co-venator ia dell ’E m i-lia-Romagna, Tiberio Rab-boni - Una caccia regola-mentata e sostenibile,condotta nel r ispetto

dell’ambiente, della faunae del territorio - ha con-cluso - non può che avereriflessi positivi sulla biodi-versità nel suo comples-so, a favore di tutta la col-lettività».

PIU’ DELLA META’Dall’analisi dei dati relativi all’Emilia-Romagna e

alle Marche raccolti dalla ricerca “Gli italiani e lacaccia”, emerge come i favorevoli alla caccia

costituiscano il 54% dei residenti compresitra i 18 e gli 80 anni

QUANTO COSTA

IgnariIl 44% degli emilianinon conosce nulladelle norme cheregolano la materia

7.500il 54% dei cacciatorispende in una stagionefra i 2.000 e i 4.900euro; il 12% spende da5000 a 7500 euro e unaltro 12% spende oltrei 7.500 euro

L’ASSESSORE

la difesa«Esercitando la suapassione in manierasostenibile ilcacciatore costituisceuna utile presenzasul territorio e unprezioso strumentodi gestione»

EMILIA ROMAGNA

concreta attuazione al pas-saggio dal “Patto per attra-versare la crisi” al “Patto perla crescita intelligente, soste-nibile e inclusiva”, così da ri-spondere alle sfide della stra-

tegia “Europa 2020”.Questo Piano di Azione

Ambientale va consideratoin sinergia con il Piano Ter-ritoriale Regionale, e Fredaha detto che si intendono

confermare i contenuti e gliambiti prioritari di interven-to già individuati nel PAA2008-10, e cioè: conserva-zione della biodiversità; ri-duzione dei rifiuti e ottimiz-

zazione della gestione; solu-zioni a esigenze territorialispecifiche. Le risorse finan-ziarie attivabili (sommandofondi nazionali, comunitari,e regionali) ammontano acirca 23,6 milioni di euro, dicui 17,3 da destinare a pro-getti territoriali, e 6,3 in ca-po alla Regione, per realizza-re progetti di valenza genera-le. A queste cifre vanno ag-giunti 8,6 milioni di euro, va-le a dire la quota di risorse e-conomizzate e risparmiate(ribassi d’asta, eccetera) ri-spetto all’attuazione del PAA2008-10.

Confermati i criteri di ri-partizione – 33% quota fissa,33% estensione territoriale;33% popolazione (compre-se presenze turistiche e resi-denze universitarie) - all’ap -provazione in Aula del Pianodi Azione Ambientale, faràseguito la stipula degli accor-di con le singole Province.

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Informazione4 DOMENICA 19 GIUGNO 2011

La polemica«Confronto sulle parole del sindaco, ma il sostegno alle coppie di fatto è contenuto nel programma»

Più aiuti agli sposati, il Pd corregge Merola«La laicità è nel nostro Dna, diritti per tutti»

Intesa nel gruppo a palazzo d’Accursio sui nomi da proporre: Lama, Mazzanti, Critelli e Ferri

Commissioni, ecco i candidati del PdVia libera anche a Caviano dell’Italia dei Valori e Pieralisi della lista Amelia

Il votoDomani, con il votodel consiglio comunale,si completa il nuovoassetto del Comune

I l gruppo consiliare delPd di Palazzo D'Accur-

sio ha scelto i suoi nomida proporre alla guida diquattro commissioni con-siliari. Eccoli: Rossella La-ma per le Attività produt-tive, commerciali e Turi-smo; Francesco Critelliper la commissione che sioccupa di mobilità, infra-strutture e lavori pubbli-ci; Maria Raffaella Ferriper la commissione delleElette; Claudio Mazzantialla Territorio e Ambien-te.

Il gruppo Pd, inoltre, co-me fa sapere il numeroSergio Lo Giudice con u-na nota, ha deciso di con-dividere le proposte dicandidatura di Pasquale

Caviano (Idv) alla presi-denza della CommissioneSanità, Politiche sociali,Sport, Politiche abitativee di Mirco Pieralisi (ConAmelia per Bologna con

Vendola) alla presidenzadella Commissione Istru-zione, Cultura, Giovani,Comunicazione. I presi-denti delle commissioniconsiliari saranno desi-

gnati dai componenti del-le relative commissioniche si riuniranno la pros-sima settimana e succes-sivamente votati dal Con-siglio.

Lo scontro è duro e si rischiadi lasciare feriti nel campo

del centrosinistra. Il sindacoVirginio Merola, che vuole pre-miare le coppie sposate rispet-to alle coppie di fatto (sarebbemeglio dire vorrebbe perchènella sostanza non cambia nul-la), fa agitare il centrosinistra e

Infatti, spiega ancora Vanni-ni, «è nostro dovere politico edistituzionale risolvere i proble-mi che vivono tutti i cittadini ele discriminazioni che purtrop-po anche a Bologna ancora esi-stono». In questo senso «tutte leiniziative promosse da Comu-ni, Province e Regioni devono

“Dico” che vanno nella direzio-ne opposta alle parole di Mero-la.

«Bologna è sempre stata e-sempio e motore per conquistecivili nel nostro Paese. Sono si-cura che Virginio Merola, alquale ho sempre riconosciutouna particolare attenzione per

cebook il voto dell'Onu per i di-ritti degli omosessuali. E scrive:«Questa è la via. Il sindaco di Bo-logna spero rifletta sulle sue re-centi affermazioni alla luce diquesto importantissimo atto».

Intanto sull’altro fronte c’èchi apprezza e condivide pie-namente le intenzioni di Mero-

èandare in questa direzione, co-me giustamente ha fatto la Re-gione Emilia-Romagna nellasua legge finanziaria e comesancisce in ogni occasione laCorte Costituzionale», quei

le tematiche legate ai diritti ci-vili, continuerà a fare crescereBologna su questo fonte», chiu-de Vannini.

Thomas Casadei, consigliereregionale Pd, commenta su Fa-

la.Il Forum delle famiglie dell'E-

milia-Romagna applaude il sin-daco per il segnale dato sullecoppie sposate. Ma denunciaanche «l’incapacità di dialogo»

costringe il suo partito ad unasconfessione pubblica del suoprimo cittadino senza che nes-suna voce si levi in soccorso.

Dall’esecutivo provincialeguidato da Raffaele Donini è ar-rivato un chiaro richiamo alneo-sindaco perchè non facciamarcia indietro sulle coppie difatto. Anzi, Daniela Vannini, re-sponsabile Diritti del Pd bolo-gnese, non esita a richiamare ilprogramma sottoscritto dalcentrosinistra (che non parla dipunti in più alle coppie sposatenelle graduatorie) e chiede chesul tema posto dal primo citta-dino si apra un vero e proprioconfronto. Tenendo presenteche quando ci sono di mezzo idir itti civili «diventano distraordinaria importanza an-che le dichiarazioni di princi-pio e i gesti simbolici». Quindi,«credo sia giusto e necessario -dice la democratica - avviare u-na riflessione sul dibattito chesi è aperto in seguito alle dichia-razioni del sindaco sulle condi-zioni di accesso alle graduato-rie comunali». Vannini richia-ma in proposito «un principioche è nel dna del nostro partito,che abbiamo voluto esplicitarenelle linee programmatiche esarebbe sbagliato contraddireoggi» e cioè il fatto che la «laicitàdelle decisioni amministrativedeve essere la cornice in cui ga-rantire, nel rispetto del principicostituzionali, la pluralità deivalori e degli stili di vita».

LE REAZIONI: FLI SCAVALCA A SINISTRA IL PRIMO CITTADINO

ì ì ì ì

che tarpa le ali ad una nuova sta-gione politica, che si lasci allespalle gli schieramenti del pas-sato. «Bisogna cominciare a vo-lare alto, andare al di là delle i-deologie. Finora non abbiamofatto politica, che vuol dire fareil bene della polis, ma partiti-smi. Mi auguro che a Bologna,un fiore all'occhiello, si facciapolitica in questo nuovo mo-do», spiega Ermes Rigon, presi-dente uscente del Forum, com-posto da una quarantina di as-sociazioni. «È positivo che Me-rola abbia fatto quella dichiara-zione - commenta - è stato coe-rente con la firma data in cam-pagna elettorale al nostro mani-festo di dieci punti, uno deiquali riguardava proprio le cop-pie sposate. È significativo cheil sindaco di un capoluogo di re-gione dia un segnale di questaattenzione». Una famiglia spo-sata, sottolinea il presidente,«dà più garanzia di stabilità equesto reca benessere alla so-cietà oltre che alla famiglia stes-sa».

Ribadisce invece il propriono Franco Grillini, consigliereregionale Idv. «Merola sbaglia -scrive in una nota - tutte le fa-miglie hanno gli stessi diritti.Chiunque faccia famiglia si as-sume responsabilità, sia esso e-tero o omosessuale o semplice-mente convivente».

Casini (Udc)Bene il sindaco, speroche non se ne siagià pentito

Grillini (Idv)Tutte le famigliehanno gli stessi dirittiSbagliato dividere

Flaiani (Fli)Noi i veri laici,più garanzieper le coppie di fatto

Vannini (Pd)Garantire la pluralitàdei valori e degli stilidi vita

è

è

Il casoA far esplodere lepolemiche le parolepronunciate dal sindacoMerola nel corso dellatrasmissione Dedalus cheè andata in onda venerdì

Resa dei contiAl quartiere Santo Stefanoè andata in scena la resadei conti interna al Pdl. Èl’unico quartiere vinto dalcentrodestra alle ultimea m m i n i s t r a t i ve

URBANIS TICAL’ex presidente del Navile ClaudioMazzanti sarà il presidente dellacommissione Territorio e Ambiente

PRIMO

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Informazione

14 DOMENICA 19 GIUGNO 2011 L’INFORMAZIONE il DomaniDALLA PROVINCIA E-mail [email protected]

L’A P P E L LO Ordine del giorno approvato dalla Provincia

«La Regione deve risolverei problemi delle biomasse»

Serve un «impegno ur-gente» da parte della Re-gione Emilia-Romagna alfine di «affrontare gli a-spetti più critici degli im-pianti a biomasse di pic-cola taglia», come cattiviodori e aumento del traf-fico. Lo afferma il consi-

glio provinciale di Bolo-gna, attraverso un ordinedel giorno approvato ve-nerdì scorso. Dopo le nu-merose proteste di citta-dini soprattutto nei co-muni della Bassa, quellidove si concentra la mag-gior parte degli impiantidi produzione di energiaderivante da prodotti ve-getali, secondo PalazzoMalvezzi «è divenuta ur-gente la definizione di li-nee guida regionali chediano indirizzi», recital’ordine del giorno.

La Giunta di viale AldoMoro è invitata anche a«collaborare con gli altrienti coinvolti - continua iltesto - per trovare soluzio-ni in questa fase di criti-cità rispetto alle procedu-re autorizzative già con-cluse o avviate». Infine, sichiede alla Regione di«prevedere forme di coin-volgimento dei cittadini

sia per una corretta infor-mazione nella fase preli-minare alla realizzazionedegli impianti - continuail documento - sia nella fa-se successiva come parte-cipazione alle utilità deri-va n t i » .

La giunta provinciale,invece, è invitata a «con-tinuare l’azione nei con-fronti della Regione affin-ché arrivi quanto prima -è la conclusione dell’odg -alla definizione delle li-nee guida e a trovare so-luzioni in questa fase dicriticità sul territorio».

Il testo è stato approva-to con i voti di Pd, Idv,Fds, Fli e Udc, mentre ilPdl si è astenuto e la Lega

nord ha scelto di non par-tecipare al voto. «Le leggici sono», afferma il leghi-sta Alessandro Marzoc-chi, «questo odg è solo fu-mo negli occhi». Per Gio-vanni Leporati (Pdl), inve-ce, l’odg arriva tardi: «A-vere lungimiranza in po-

litica vuol dire preveniregli effetti delle misure chesi realizzano sul territo-r io».

CriticitàI nodi più critici da

sciogliere sono quellidegli odori e del traffico

I n fo r m a z i o n iPalazzo Malvezzi invitala Regione a informare

meglio i cittadini

Rubinetti a secco in sei comuni dalle 21 di mercoledì alle 7 di giovedì

Una notte senz’acqua per lavoriStop all’erogazione dell’acqua inalcuni comuni del bo-

lognese dalle 21 di mercoledì 22 giugno alle 7 di giovedì23 giugno. Lo comunica Hera che farà alcune riparazioniurgenti alla principale condotta idrica della pianura. Inparticolare saranno interessate dalla sospensione del ser-vizio i comuni di Galliera (comprese le frazioni di SanVenanzio, San Vincenzo e Galliera vecchia), San Pietro inCasale (e le frazioni di Poggetto, Rubizzano e Maccare-tolo) e tutto il territorio di Pieve di Cento. A Baricella eBentivoglio e nelle frazioni si potrà invece verificare unabbassamento della pressione di erogazione e una man-canza di servizio ai piani alti. A Malalbergo, infine, lo stopdell’acqua verrà anticipato alle 14 del 22 giugno. Hera hacomunque previsto il posizionamento di sacchetti di ac-qua nei comuni interessati dall’intervento che nei giornisuccessivi potrà comportare temporanei fenomeni di ac-qua lievemente torbida o rossastra che non incidono sullaqualità.

I territoriinteressati daidisagi sonoGalliera, SanPietro inCasale, Pievedi Cento,Baricella,B e n t i vo g l i oe Malalbergo

MALALBERGO In un convegno presentata la legge regionale Mumolo per contrastare il fenomeno delle mafie

Una rete di cittadini per battere la criminalitàFondi per installare sistemi di videosorveglianza e incontri nelle scuole per sensibilizzare i giovani

Quello di giovedì sera aMalalbergo è stato solo ilprimo atto. La prima dellestrategie messe in atto sulterritorio per prevenire lacriminalità organizzata do-po la legge regionale Mumo-lo. Ed infatti, come ospitedel convegno all’aud ito-rium di Altedo in via Min-ghetti, c’era proprio Anto-nio Mumolo in qualità diconsigliere regionale Pd ereferente della legge regio-nale 3/2011, ovviamente ilsindaco Massimigliano Voglie il referente provinciale diLibera Bologna, AntonioM o n a ch e t t i .

Lo scopo della serata eraduplice: presentare la leggee constatarne una specificaapplicazione come nel casodi Malalbergo che, come ènoto, nell’autunno scorso siè aggiudicato i fondi regio-nali per l’installazione di u-na serie di telecamere di vi-gilanza che avranno scopodeterrente e controllo sullacriminalità e darà avvio ad

una serie di incontri per laprevenzione della criminali-tà organizzata nelle scuole.L’obiettivo principale dellalegge Mugolo è il tentativodi combattere l’i n fi l t ra z i o n enel territorio della crimina-lità «grazie all’ or ganizzazio-ne di una “rete di protezio-n e” costituita in una pro-spettiva di cooperazione i-stituzionale con il sistema

delle autonomie locali, le as-sociazioni imprenditoriali,il sistema scolastico e uni-versitario e gli organismiche hanno competenza inmateria di contrasto e re-pressione del fenomeno».Oltre all’osservatorio regio-nale, la legge prevede la col-laborazione con organizza-zioni di volontariato ed as-sociazioni come “Lib era”che anche qua nel bologne-se ha il suo da fare: in par-ticolare esiste una collabo-razione con le coop permettere sul mercato i pro-dotti coltivati su terreniconfiscati alla malavita. Lamalavita a sud fa il lavorosporco e a nord investe e leregioni in testa sono pro-prio la Lombardia, l’E mi liRomagna, Veneto e il Pie-monte. L’esempio recentesul nostro territorio sono lerecenti confische delle villenei pressi di Bentivoglio edel l’Hotel King a Granaro-lo.

(Massimo Corsini)

I relatori dell’incontro di giovedì scorso

Serve una rete diprotezione costituitain una prospettivadi cooperazioneistituzionalecon le autonomie localie le associazioni

Ieri i lettori di Bologna e provincia non hannotrovato in edicola l’Informazione con la cronacadella città per uno sciopero dei giornalisti.

La redazione bolognese è stata costretta suo mal-grado a questo passo perché l’azienda impedisceai lavoratori di recuperare i numerosi giorni diriposo arretrati e mai goduti proprio per esigenzeaziendali. E contemporaneamente impone loro dismaltire le tante ferie arretrate solo ed esclusiva-mente per esigenze di bilancio che non tengonoconto dell’organizzazione del lavoro e delle esi-genze dei lavoratori. Decisione presa senza nem-meno tentare la via del confronto con i lavoratorialla ricerca di soluzioni condivise che possano te-nere conto delle esigenze, dei diritti e dei doveri diciascuno.

(Il Cdr)

COMUNICATO SINDACALE

La replica dell’aziendaIl comunicato del Cdr non riporta, a onor del

vero, la proposta avanzata dall’azienda nella gior-nata di venerdì per un incontro – da tenersi ilmartedì successivo - al fine di trovare una solu-zione alla vicenda. Per tutta risposta, è stato pro-clamato uno sciopero che risulta, quindi, incom-p re n s i b i l e .

(L’Editore)

IN BREVE

Balli e danzedal mondon PERSICETO Proseguono gliappuntamenti con "Ethnica",la rassegna di balli e danzedal mondo promossa dal co-mune di Persiceto. Oggi dal-le 15 alle 23 ben 6 appun-tamenti nella suggestivaPiazzetta Betlemme comple-tamente affrescata a trompel’oeil dallo scenografo GinoPellegrini, con esibizioni didanze latino americane, fla-menco, walzer, mazurca epolka oltre a breakdance,hip hop, modern jazz, sho-wdance e poledance. L’in -gresso è gratuito.

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

CRONACABOLOGNA � II

SABATO 18 GIUGNO 2011

la Repubblica

I 110 ANNI DELLE TUTE BLU

ELEONORA CAPELLI

UN PRATO pieno di ragazzi e ra-gazze, rigorosamente “Tutti inpiedi!” si sono autoproclamati ie-ri sera “l’Italia peggiore” e hannopermesso a Michele Santoro direplicare l’exploit di “Rai per unanotte”. Almeno quindicimila per-sone nel parco di Villa Angeletti,senza bandiere (un solo stendar-do del referendum sull’acquapubblica) e praticamente senzapolitici (avvistati solo Giuseppe

De Biase, assessore Idv e l’ex as-sessore Libero Mancuso), hannoapplaudito la grande serata even-to organizzata dal presentatoreche ha da poco divorziato dallaRai. Dando ragione a quanti, co-

adesso si sta diffondendo in tuttoil Paese”. È questo vento a fornirela metafora al giornalista SandroRuotolo nel commento alle paro-le di Roberto Saviano che vuoleandare all’estero visto che nonpotrà più fare “Vieni via con me”.“Adesso c’è un bel vento, e soffiaqui, guardate cosa siamo riuscitia realizzare in tre giorni – diceRuotolo – questo vento riporta inItalia, oggi c’è una situazione digrande movimento: è l’ora pergiornalisti e scrittori di raccontar-la”. Eppure c’è anche Milena Ga-banelli, la giornalista di Report,che lamenta gli stessi problemidei suoi colleghi: “Ho ricevutouna bozza irricevibile dalla Rai,che non tutela chi lavora con me”.“Tanti giovani, questa è la novità– dice Landini – per noi Berlusco-ni bisogna mandarlo via e questapartecipazione è il cambiamentoda cogliere”. La festa comincia,con Travaglio, i Subsonica e poi fi-nalmente Santoro che abbracciaBenigni.

me Angelo Guglielmi, Vauro, Mi-lena Gabanelli, Maurizio Landiniieri hanno definito Bologna “unacittà unica, viva, presente, che ri-sponde”. Fino al tripudio per l’ar-rivo a sorpresa di Roberto Benignie del suo «L’Italia s’è desta».

Serena Dandini salendo sulpalco alle 21 si è guardata attorno,a contemplare quella folla chenon smetteva di ingrossarsi, conpersone che continuavano ad ar-rivare fin dalle 19, nonostantel’acqua che ha cominciato a ca-

dere poco dopo l’inizio, e non hapotuto far altro che commentare:“Si vede proprio che siete un covodi comunisti”. Neanche la piog-gia ha svuotato l’arena dell’hap-pening campestre della comuni-cazione: foto ricordo a MarcoTravaglio, un tifo da stadio perMaurizio Landini, al nome delministro Renato Brunetta fischi ascena aperta, applausi fortissimialla precaria Maurizia, cui Bru-netta si è rifiutato di rispondere.Ancora, insegnanti precari e ri-

cercatori accolti come rockstar, araccontare il loro difficile presen-te sul grande palco circondato datre torri in ferro. Già alle 21, primache la serata cominci, via Carrac-ci è un unico serpente di macchi-ne che procede a passo d’uomo,non c’è più posto per parcheggia-re neanche una bicicletta, eppurela gente continua ad arrivare.Raggiungono l’ex assessore allacultura di Bologna, Angelo Gu-glielmi. L’ex direttore di Rai Trepoi abbraccerà dietro le quinte

Serena Dandini. “Non potevomancare, anche se io ho già fattoil mio e l’ho fatto bene – dice Gu-glielmi – sono tornato a Bolognaperché è una città democraticache cerca sempre Santoro, anchese adesso è un po’ appassita”.Vauro, che di Bologna ricordamaliziosamente “le specialità ap-prezzate anche al di là del livelloregionale”, trova che il record di“Rai per una notte” potesse esse-re eguagliato solo qui, “dove c’èdavvero una bella aria, che poi

IL PARCO

La folla a Villa Angelettiper lo show di Santoro

L’arena di Santoro infiamma la BologninaQuindicimila persone a Villa Angeletti. Irrompe Benigni: “L’Italia s’è desta”

Ruotolo scalda laplatea: guardatecosa siamo riuscitia fare in tre giorni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I protagonisti

MICHELE SANTORO

Saluta il pubblicoinsieme a Vauro

SERENA DANDINI

“Siete un covodi comunisti”

LA PRECARIA

Maurizia: “Rappresentoil fallimento di Brunetta”

ROBERTO BENIGNI

“Siete l’Italia migliore”urla dal palco

Super bonusSNAIDEROdi 1000 euro

Super bonusSNAIDEROdi 1000 euro

RINNOVO

CAMPIONATURE

VANTAGGIOSE

OCCASIONI

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA

CRONACA� V

@DOMENICA 19 GIUGNO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙ

www.fiom-bologna.orgwww.cgilbo.it

“Bologna è la casa della democraziaogni rivolta nasce dalla sua gente”

Notte da record, la Fiom si gode la festaOggi le “magliette rosse” accolgono Mannoia, Turci e Barbarossa

SILVIA BIGNAMI

«BOLOGNA è la casa della demo-crazia, per questo quando scattala rivolta contro le ingiustizie,quando si vuole affermare un’i-dea, un movimento, una ispira-zione, è qui che si scende in piaz-za. È solo Bologna, a cui si pensa».

Angelo Guglielmi era a villa An-geletti venerdì notte, per la quat-tro ore di Michele Santoro e Simo-na Dandini, “Tutti in piedi”, per i110 anni della Fiom. L’ex diretto-re di RaiTre, ed ex assessore allaCultura, insieme ai suoi “figli” te-levisivi fino a notte inoltrata: «Lo-ro sono l’unica ragione per cui latelevisione merita ancora di esse-re guardata. Ancora loro, dopotanti anni». Bacchetta la Rai, «e lasua gestione suicida, che allonta-na le punte di diamante e usa logi-che che non sono aziendali, mapolitiche». E loda la sua Bologna,città che per cinque anni, con Cof-ferati, è diventata sua patria adot-tiva.

Guglielmi, c’era anche lei daSantoro.

«Sì, dovevo esserci. È stato co-me sempre uno spettacolo de-gno, ricco, forse più popolare deisoliti “Anno zero”, che ha presomoltissimo il pubblico e ancheme. Il picco si è raggiunto con lostraordinario Roberto Benigni,che ha fatto ridere seriamente,tessendo, coi suoi linguaggi, unasplendida ode al lavoro».

Lei è stato direttore di RaiTre.Santoro, la Dandini, sono tutti“figli” suoi. Che effetto le fa ve-derli oggi?

«Sono profondamente orgo-glioso di tutti loro. Ci legano sen-timenti di amicizia, e anche dicomplicità. Insieme abbiamo la-

vorato allegramente per otto an-ni, divertendoci molto, e poi lorohanno continuato, e ancora oggisono l’avanguardia di questa tele-visione. Non solo Santoro, ma an-che la Dandini, che è strepitosa, ealtri come Gad Lerner o Chiam-

bretti. Sono gli unici a renderepossibile, oggi, guardare questatv».

Eppure la Rai allontana Santo-ro.

«Che posso dire? Quello dellaRai è un atteggiamento suicida.

Non è mai successo che un’azien-da si privi dei suoi cavalli di razza,quelli migliori, sempre primi nel-lo share. Se succede è perché i di-rigenti di quell’azienda si muovo-no con logiche diverse, politiche,che non puntano al benessere

LUCA SANCINI

QUANDO un turno di notte ti re-gala emozioni così, è bello purefarlo gratis. Esauste ma felici lemagliette rosse della Fiom il gior-no dopo lo show di Santoro a Vil-la Angeletti, dove venerdì tutto èfilato liscio, raccontano adesso diquesti tre mesi in cui hanno pre-parato un evento che è rimbalza-to in tutta Italia. E i metalmecca-nici bolognesi ai quali era stato af-fidato tutto il pacchetto, possono

ora tirare un sospiro di sollievo.Sono state lunghe settimane diriunioni, discussioni, incontricon Comune, questura, prefettu-ra, briefing con lo staff di Annoze-

ro. Poi quando s’è iniziato a balla-re davvero, hanno indossato lamaglietta rossa che li ha identifi-cati in questi giorni, dentro il Tea-tro Comunale per l’apertura del-la festa e nella notte di Villa Ange-letti. Sono stati la spina dorsaledella quattro giorni: dal montag-gio delle strutture in piazza XXSettembre sotto un diluvio, fino

all’impeccabile servizio d’ordinedi venerdì sera quando erano in130 con la t-shirt targata «orga-nizzazione» nel pratone alla Bo-lognina a vegliare sullo show cheandava in diretta tv. È successopure di andare a comprare ieriuna camicia per il segretario Lan-dini che aveva lasciato tutto a To-rino, nel viavai estenuante da unacittà all’altra che il leader Fiom s’èsorbito nella quattro giorni.

Le magliette rosse l’altra nottese ne sono andate dopo le due di

notte da Villa Angeletti. «Confes-so che quando due settimane fa cihanno detto “Ragazzi, arriva San-toro”, ci siamo un po’ spaventati— diceva ieri Primo Sacchetti, inFiom dal 1988, il responsabile dei500 volontari —. Ma sapevo di po-ter contare sull’orgoglio della no-stra organizzazione e anche sututta la Camera del Lavoro». Sì,perché il compleanno della Fiomè stata pure l’opportunità per li-mare gli spigoli nati dagli scontrianche politici che l’ultimo con-

gresso della Cgil bolognese avevariservato alle varie anime del sin-dacato. Davanti alle tute blu sot-to i riflettori, è stata la Cgil tutta adare una mano perché lo «spetta-colo» riuscisse. «Ci sono ragazziche hanno fatto 20 ore filate diservizio senza mangiare e chi fi-niva il turno restava ancora perdare una mano» raccontava fieroSacchetti. Insomma un tagliodelle pause e delle mense, per ilquale stavolta valeva però la pe-na. In piazza XX Settembre ogni

E su Repubblica.itsi sono collegati250mila utenti

«TRA un milione e mezzo e duemilioni di persone, grazie anco-ra una volta alla “Rete zero” cheingloba web, tv locali e satellita-ri: è il pubblico multipiattafor-ma che venerdì sera — secondole stime di Michele Santoro —ha seguito lo spettacolo “Tutti inpiedi: entra il lavoro”, organiz-zato dal giornalista a Villa Ange-letti nell’ambito della festa per i110 anni della Fiom.

«Bisognerà aspettare qualchegiorno: è difficile ricostruire lamappatura dell’ascolto dellaserata», premette Santoro, con-vinto però che si tratti di «un ri-sultato straordinario. Gli indizici sono tutti per pensare che lamultipiattaforma è uno stru-mento vincente anche sotto ilprofilo degli ascolti. Esiste una“Rete zero”, una non rete checompone un mosaico di diversefonti di informazione con unnumero importante di spettato-ri. Dal punto di vista sentimen-tale, poi, è stata un’esperienzastraordinaria vedersi di fronteun esercito di giovani». Su Re-pubblica. it la diretta è stata se-guita da 250 mila utenti unici,con una media di 85 mila utentied un picco di 30 mila visitatoricon l’intervento di Benigni.Buoni gli ascolti di Current, cheha registrato l’1,46% di share eoltre 255 mila telespettatori me-di al minuto. Tra le 21.15 e l’1 dinotte, il canale è stato il più vistodella piattaforma Sky. Lo sharesale al 3,15% sul target giovani20-24 e sulla piattaforma Skyraggiunge il 16,1%, con il piccosull’area intrattenimento (di cuiCurrent fa parte) del 35,7%.

Quasi 700 mila i contatti net-ti, oltre 4 volte la media del ca-nale. Su Twitter Tutti in piedilanciato dal profilo ufficialeCurrentItalia è stato il “top trendtopic” per tutta la serata.

La community di Current Ita-lia ha registrato inoltre un re-cord, superando in totale i150.000 followers complessivi.Positivi anche i risultati delle fi-nestre in diretta su Rai News:dalle 22.30 alle 23.26 il canale allnews ha raccolto l’0.85% con176 mila spettatori; dalle 23.31all’1.01 l’1.73% con 173 mila;dall’1.08 all’1.59 il 2.23% con 85mila. Ma la vera sorpresa arrivaforse dalle tv locali. Su Telenor-ba 7 la serata «Tutti in piedi» èstata seguita da 773 mila perso-ne con uno share del 12.33%,che durante le quattro ore di tra-smissione ha superato il 35%.Basta anche dare un’occhiataagli ascolti complessivi delle«altre emittenti», elaborati daMedia Consultants, per notareche hanno raggiunto nella fa-scia di prima serata il 30.1% (6milioni 910 mila spettatori).

I numeri

Incontro con laCamusso in piazzaXX Settembre.Poi il concertoin piazzola

L’ex assessore Guglielmi: che orgoglio vedere sul palco tante persone che con me hanno fatto Rai TreL’intervista

Il parco di Villa Angeletti la sera di «Tutti in piedi!»

giorno hanno stazionato almenouna sessantina di magliette ros-se, mentre ai fornelli e al bar c’e-rano i militanti della Cgil.

Ieri sera, con il dibattito che hariunito Rosi Bindi, Nichi Vendolae Antonio Di Pietro, i leader dellaSinistra hanno affrontato il temadel lavoro e il rapporto con la po-litica. Assente Pierluigi Bersani, laBindi ha scherzato con i cronisti:«Ma perché, io non vi basto?».Battibecco anche tra Di Pietro e ilconsigliere regionale grillinoGiovanni Favia, che ha interroga-to il leader Idv sui rimborsi eletto-rali. Pronta la risposta del dipie-trista: «Per la campagna elettora-le referendaria abbiamo spesotre milioni e incasseremo 900 mi-la euro: con questi faremo unnuovo referendum sui rimborsielettorali e sulla legge elettorale».Oggi si chiude la festa per i 110 an-ni: in programma c’è il segretariogenerale della Cgil Susanna Ca-musso che alle 20.30 sarà in piaz-za XX Settembre, intervistata dalvice direttore dell’Unità RinaldoGianola. E infine il concerto inpiazza VIII Agosto con FiorellaMannoia, Paola Turci, Luca Bar-barossa, Andrea Rivera sul palco.Si inizia alle 21.30. Tutti gli artistisi esibiranno a cachet zero. E per-ché tutto fili liscio, fino in fondo,ci saranno anche stasera le ma-gliette rosse.

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della Rai».E allora Santoro viene a Bolo-

gna. Era già successo con “Rai peruna notte”. E a Bologna era venu-to Beppe Grillo per il suo “Vaffa-Day”. Cos’ha di speciale questapiazza?

«Bologna è una grande città de-mocratica. Una città speciale,non più eccezionale come neglianni ’60 e ’70 forse, perché alloratutta l’Europa guardava a Bolo-gna, ma che spicca ancora su tut-te le altre per i suoi valori, la sua

tradizione civile. È, per così dire,“la casa della democrazia”. Unacittà in cui, per la costanza dei suoivalori, non ci si deve nemmenochiedere chi vincerà le elezioni».

E infatti ha vinto ancora unavolta il centrosinistra, e il sinda-co Virginio Merola, suo ex com-pagno di giunta.

«Sì, e ovviamente gli faccio imiei auguri. Anche se, devo dire,sono rimasto stupito, come tutti ibolognesi, di leggere le sue ideesulle unioni di fatto. Gli sarannosfuggite, ma sono cose che posso-no solo lasciare stupefatti, soprat-tutto se dette dal sindaco di unacittà come Bologna».

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Angelo Guglielmi

La homepage di Repubblica

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Quella della Fiom di un30% da riservare a casepopolari nella aree indu-striali dismesse «è una

buona idea, aspettiamo che ce la pre-sentino formalmente ma con il sinda-cato condividiamo l’opinione che gliinteressi particolari non debbano pre-valere su quelli collettivi». E ancora,«a settembre voglio riorganizzare lamacchina comunale, promuovendo igiovani e il merito». Parla anche dilavoro, il sindaco Virginio Merola ie-ri nell’intervista a Dedalus su È tv.Torna sulla proposta, avanzata dalsegretario Fiom Bruno Papignani percontrastare la speculazione nei sitiex produttivi, e riprende uno dei te-mi lanciati in campagna elettorale:legare i primi di produttività dei di-pendenti comunali al merito. Così co-me l’orientamento a «dare un punteg-gio maggiore alle coppie sposate»,nell’accesso ai servizi pubblici, «chi siprende maggiori responsabilità deveavere un riconoscimento. Poi io sonofavorevole anche al matrimonio tracoppie gay. Certo non potrei celebrar-ne uno, perché la legge nazionalenon lo prevede». Un’aggiunta chenon basta all’Arcigay, da cui arrival’accusa di «un arretramento».

Merola conferma insomma che iprimi passi sono orientati a mantene-re gli impegni presi da candidato. «Fi-nora non ci sono stati annunci, mafatti, sulla base di quanto avevamodetto - ricorda allora -: abbiamo toltola tassa di iscrizione alle materne, ria-perto i nidi Vestri e Roselle, tolto ipass per palazzo d’Accursio a politicie giornalisti. E a giorni - anticipa - pre-senteremo un nuovo arredo del corti-le del pozzo, con panchine e un teatri-no fisso dei burattini, per accoglierebimbi e genitori in questa nuova“piazza” della città, operativa da lu-glio». Dai pass al Civis: il Comune ri-darà i mezzi a Irisbus? «L’obiettivo èquello - risponde Merola -, oppure do-

vremo modificarli radicalmente».Accanto agli obiettivi noti ci so-

no poi quelli che via via i cittadinigli stanno sottoponendo, «emer-genze» come quella «dei parcheg-giatori abusivi all’ospedale Maggio-re. Ho chiesto al questore e al capodella polizia municipale un inter-vento continuativo - spiega il sinda-co -, è importante dare un segnaledi rispetto delle regole». Queste lerisposte ai cittadini (che Merolapromette anche di incontrare dipersona, una mattina al mese, «cosìcome faranno gli assessori»). Di pa-ri passo però il sindaco si pone ilproblema del rapporto con i suoi di-pendenti, di come «rimotivarli». Edecco la ricetta: «Premiare davveroil merito e le capacità. Rivedendoanche la dirigenza. Penso - chiari-sce Merola - sia necessario un rin-giovanimento».

Promozioniper i giovani, dun-que, per cambiare il volto della diri-genza, e un ragionamento sui pre-mi di produttività (oggi erogati allagrande maggioranza dei 5 mila di-pendenti comunali). Leva quest’ul-tima già tirata in ballo in campagnaelettorale («Non si può darlo indif-ferentemente a tutti»): allora le rea-zioni furono accese. Vedremo co-me andrà a settembre: per quel me-se infatti il sindaco prevede «unaconferenza di produzione» in cui fa-re il punto, «è necessario«riorganiz-zare il lavoro della macchina comu-nale». Anche dal punto di vista deicosti, a cui si dovrà essere gioco for-za attenti, «la spesa per il personaleincide sul bilancio per il 39%, pos-siamo fare di meglio - assicura Me-rola - dimostreremo ai bolognesiche non sprechiamo i loro contribu-ti». Se poi venisse confermato ilquadro di una manovra nazionale«da 60 miliardi, dobbiamo prepa-rarci: con la riunificazione delle 3Asp e un’unica agenzia immobilia-re per valorizzare al meglio il patri-monio di Comune e Asp, ricavandorisorse per il sociale». ❖

di Faenza che, un anno e mezzo fa,il gruppo Golden Lady ha deciso dichiudere. Mancavano le commes-se? Neanche per sogno, solo che co-stava di meno realizzare i prodottiin Serbia. In Romagna sono rimaste240 dipendenti, quasi tutte donne,che ora, dopo l’uscita incentivata diun’ottantina di colleghe, aspettanouna riconversione dello stabilimen-to che è ben lontana dal concretiz-zarsi, barcamenandosi tra cassa in-tegrazione (prorogata fino a marzo2012), lavoro part-time nella fabbri-ca ormai quasi vuota, e qualche pic-cola occupazione in nero.

Eranonella“macchiaverde”di-stinguibile tra il pubblico di villa An-geletti, queste tre donne, chiamate -per la terza volta dopo «Rai per unanotte» e «Anno Zero» - da MicheleSantoro a sottolineare, con la loropresenza nel caratteristico camiceverde appunto, uno dei casi emble-matici del nodo-lavoro in Italia. Pas-sa il tempo, ma i posti perduti nontornano più e le stesse calze che per70 anni sono state prodotte in Ro-magna, adesso vengono realizzatein Serbia, perché costa meno. «Èquesto che ci fa più rabbia - spiegaAnna, 43 anni, di cui 21 passati inOmsa -: progressivamente vengonochiusi i siti italiani (dopo la Filodo-ro, che ha già abbassato le serrande,ora è il turno dell’abruzzese Gissi,ndr), e così veniamo fregati tutti,noi che perdiamo il lavoro, il consu-matore che paga uguale i prodotti,come se fossero fatti qui. E tutto peruna questione di profitto, perché illavoro c’era». Nello stabilimentofaentino sono rimaste poche mac-chine, che vengono utilizzate, spie-ga Samuela Meci (Filctem-Cgil), «arotazione da una quarantina di ad-dette, che lavorano due settimane sìe due no». Anna è una di quelle, per-cepisce attorno agli 800 euro al me-se. «Cos’è l’Omsa per me? Era lo sti-pendio fisso tutti i mesi, il pagamen-to del mutuo per la casa che ero riu-scita a comprare con mio marito, eora - risponde Anna -è la disperazio-ne, l’essere sempre in lotta per farsivedere». O cercare un’occupazioneche, però non c’è: «Primo, perchénon siamo più ragazzine - precisa ladonna, madre di due figli di 11 e 12anni -, poi perché la crisi è diffusa».Oltre al danno la beffa: «C’è anchechi, quando porti un curriculum, tidice: “Ma tue sei una di quelle che èandata in tv a fare casino?”». Ed èdura, che dopo, la richiesta di lavo-

ro vada in porto. Ha due figli ancheAntonella, 45 anni, ma più grandi:«Grazie a Dio quello sposato lavora,quello più piccolo gli avevano offer-to un tirocinio a 300 euro al mese,figuratevi. Fortuna che mio maritolavora». Quando l’Omsa lavorava apieno regime «facevo i turni, era du-ra, ma al sabato ci si poteva permet-tere di uscire». Ma adesso con 800euro scarsi, «dobbiamo star lì a pesa-re anche i dieci euro». La sensazioneè anche di essere state abbandona-te: «Lo Stato deve creare strumentiper bloccare gli imprenditori chescappano così all’estero - ragionaAntonella -. Se un industriale vuoleandare in Serbia, liberissimo, ma ilmarchio lo lascia qui. Altrimentinon se ne esce». L’invito di Santoroa Bologna è stato gradito: «Noi sia-mo solo un pezzo di questa crisi -chiude la donna -, perché oggi toccaa noi, ma domani tocca a un’altraazienda, ad altri lavoratori. Il miodolore lo sento, ed è profondo, ma

so che ci sono operai in altre situazio-ni che non hanno neanche la cassaintegrazione». L’umore «è a terra»,ma la voglia di lottare non manca inNadia, che dei suoi 47 anni ne ha pas-sati ben 27 nello stabilimento faenti-no. «La mia speranza era andare inpensione, a dire la verità - osserva ladonna -, anche perché di lavori verinon se ne trovano, magari c’è chi rie-sce a reperire qualche piccola com-missione in nero, come fare le puli-zie o tenere un po’ di compagnia a unvecchietto». Non è facile. «Se pensoai sacrifici che ho fatto, quando la-sciavo solo a casa il mio bimbo, cheora fa la maturità....», ricorda Nadia.«Siamo sempre in Consiglio comuna-le, ma a volte penso che siamo sop-portati. Ci sentiamo un po’ abbando-nati. Il mio progetto non è vivere congli ammortizzatori sociali - chiudeNadia -, ribadisco, preferirei comple-tare con i contributi e andare in pen-sione, tra una decina d’anni. Ma così,il futuro è incerto».❖

ADRIANA COMASCHI

SamuelaMeci (Filctem-Cgil Faenza)«Continueremo con le iniziative di boicottaggio: non

è possibile che il gruppo vada a produrre in Serbia e riescaa tenere il marchio, che è italiano».

Antonio Di Pietro (leader Idv)«Uno può pensare quello che vuole delle sue

battaglie, ma nessuno può negare che la Fiom continui asvolgere un ruolo centralissimo nel mondo del lavoro».

Le calze finite in SerbiaLa produzioneè stata delocalizzataperché costa meno

Il prezzo rimane ugualePer il consumatorenon cambia nientee ci guadagna il padrone

«Premio produttivitàsolo a chi lomerita»Comune, l’annuncio diMerola. Aree dismesse: «D’accordocon Fiom, non prevalganogli interessi particolari»

[email protected]

Questa sera in piazzaXXSettembre, alle 20.30, la Fiomporta «Politica e rappresen-tanzadel lavoro», dibattito conPier Luigi Bersani, Nichi Vendola, AntonioDi Pietro,Massi-mo Rossi coordinatore nazionale Feds, Maurizio Landini, segretario generale Fiom-Cgil.Coordina Lucia Annunziata, giornalista Rai.

Festa FiomEntrila politica

IIISABATO

18GIUGNO2011

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Basta con gli appalti al mas-simo ribasso che alla finedanneggiano solo i lavora-tori. La Provincia di Bolo-

gna ha sottoscritto un Protocollod’intesa con i principali attori eco-nomici pubblici e privati per com-battere il lavoro nero e irregolarespesso presente negli appalti.

Con quest’intesa, che coinvolgeanche la Regione e il Comune oltreche Comitato per il lavoro e l'emer-sione del sommerso (Cles), Inps,Inail, Ausl, ministero dell'Ambien-te, Agenzia delle entrate, Prefettu-ra, Questura e Guardia di Finanza,sindacati e associazioni di catego-ria, imprenditoriali e cooperative,si mira a definire nuovi parametriper la formazione del punteggioper aggiudicarsi un appalto sia pub-blico sia privato. Se fino a ieri si“premiava” quell’azienda che sem-plicemente si limitava a fare l’offer-

ta più bassa, senza stare troppo adindagare se ciò comportasse per ilavoratori un salario ai limiti dellosfruttamento, adesso, si legge neldocumento, «si esprime un genera-le favore ad un orientamento voltoa privilegiare le aggiudicazioni alleofferte economicamente più van-taggiose che consentano di valuta-re la qualità complessiva delle offer-te rispetto alle aggiudicazioni alprezzo più basso». Ciò significa, haspiegato l’assessore provinciale alLavoro Giuseppe De Biasi, che «ilpubblico è disposto a pagare qual-che euro in più affinché siano ga-rantiti maggiormente i diritti dei la-voratori, in modo sostanziale e nonmeramente formale». Un altro pun-

to dell’intesa, considera inoltre“imprescindibile” il «tassativo ed in-tegrale rispetto» della contrattazio-ne collettiva. «Un segnale – commen-ta De Biasi - del fatto che i firmatarisostengono il contratto nazionale»,con buona pace del ministro Sacco-ni.

Adesso i capitolati di appalto saran-no redatti prevedendo delle clausolecoerenti con il Protocollo. Conquest’ultime si punta ad escludere,ad esempio, le offerte che prevedanoun costo medio orario del lavoro infe-riore a quello delle tabelle ministeria-li oppure ad obbligare l’azienda vinci-trice a rendere disponibile ogni gior-no l’elenco di tutti i lavoratori presen-ti in cantiere. Si cercherà inoltre diprivilegiare quelle imprese appalta-trici che privilegiano «l’impiego di la-voro subordinato a tempo indetermi-nato, laddove compatibile». Secon-do l’assessore De Biasi, con questoProtocollo verrà messo un argine al“dumping sociale” e alle cooperative“spurie”, cioè quelle aziende che na-scono dal nulla fingendo che i lavora-tori ne siano soci per aggirare le leggie la normativa di settore. Questi nuo-vi orientamenti valgono naturalmen-te anche per le ditte subappaltatriciche dovranno garantire «l’ utilità so-ciale e la valorizzazione della dignitàe della sicurezza dei lavoratori».❖

Dal 25 giugno al 18 luglio isimpatizzanti democratici si ritro-veranno sul Lungofiume di Imolaper godersi la brezza del cambia-mento. In quei giorni si dipaneràinfatti la seconda edizione della fe-sta del Pd, un’occasione, ha spiega-to il segretario regionale, StefanoBonaccini, per indicare le prioritàdel partito che spera di tornare Par-titone sull’onda della doppia bato-sta elettorale subita dal Governo.Bonaccini snocciola dunque i pros-simi obiettivi del Pd: economia, Eu-ropa, ambiente, giustizia, scuola.Ma anche territorio e regione, «eNord in generale, tanto che tra gliinvitati c'è anche il neo sindaco diTorino Piero Fassino».

Come ad ogni festa di partitoche si rispetti, non mancheranno ibig, a partire da Bersani che il 18chiuderà l’evento. Sono stati invi-tati inoltre esponenti di spicco delTerzo Polo, Fabio Granata, di Fli, eGian Luca Galletti, dell'Udc, segnoche proseguono le manovre di av-vicinamento del Pd allo schiera-mento guidato da Gianfranco Fini.«Vogliamo dialogare con tutte leforze che a livello nazionale stan-no all’opposizione», spiega Bonac-

cini. Nei dibattiti che potranno es-sere seguiti e commentati su Face-book e Twitter, aggiunge il segreta-rio: «Non ci saranno solo politici,ma interverranno anche rappre-sentanti dei sindacati o delle asso-ciazioni economiche».

I numeri imponenti della festa,che secondo segretario dei demo-cratici di Imola, Fabrizio Castella-ri, sono indice di «buona salute delpartito» dicono che nei 24 giornidi apertura saranno impegnati500 volontari per 150 mila presen-ze previste, e 40-50 mila pasti ser-viti nei 7 ristoranti. L'Emilia Roma-gna ospiterà nel 2011cinque festenazionali del Pd: quella dell'Econo-mia sostenibile a Carpi; quellasull’immigrazione a Cesena; la Fe-sta dei giovani a Bosco Albergati diBologna; la Festa dei Diritti a Bolo-gna e quella della Scuola a Mode-na.V.T.

Ha respinto ogni accusa Fabri-zioVinci, ilmaresciallo dei cara-

binieri arrestato con l'accusa di averfattosparire86chilidihasciscdall'uffi-ciocorpidi reatodellacasermadiSanGiovanni in Persiceto, in provincia diBologna, e di averlo rivenduto a ungruppodi spacciatori. Durante l'inter-rogatorio di garanzia davanti al GipAndrea Scarpa, il sottoufficiale, cheaveva il compitodi custodiadei corpidi reato, hanegatod'aver falsificato ilverbale di distruzione dello stupefa-cente: «Ha detto di aver regolarmen-te distrutto la droga all'inceneritore edi non sapere nulla di questa storia»IlPmGiuseppeDiGiorgio ipotizza inve-ce che nel 2009 il militare abbia solofinto di distruggere la droga

Tanti ospiti

DUEBANDI PER IL CANILE

www.unita.it

PalazzoMalvezzi pronto a pagare di più a patto che le aziende partecipantirispettino contratti emisure anti-infortunio. Cambiano le regole dei capitolati

Droga, il carabinierearrestato nega tutto

L’indagine

APPALTIPUBBLICIStop alle gare almassimo ribassoLa Provincia punta sulla sicurezza

La Provincia di Bologna dice basta agli appalti almassimo ribasso.

VALERIA TANCREDI

[email protected]

Pd, a Imola dal 25la Festa regionaledel Lungofiume:«Parliamo con tutti»

Oltre ai molti bigdi Centrosinistra ancheesponenti Fli e Udc

Riaprirà a settembre il canile diBologna. L'intesa tra Comune eCgilèstata firmata ieri. Sarannoindettiduebandiper l’attivitàdigestione, da affidare a volonta-ri, e pulizia, a un’impresa.

L’assessore De Biasi«Così colpiremo lecoperative spurie,anomalia del sistema»

BolognaVII

SABATO18GIUGNO

2011

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18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Nessuna discriminazione,«è solo un problema dipriorità», assicura il presi-dente dell’Assemblea legi-

stativa di viale Aldo Moro Matteo Ri-chetti. «Attenzione, in gioco c’è il dnadel nostro partito, la laicità dell’am-ministrazione», lancia invece l’allar-me la responsabile diritti del Pd bolo-gnese Daniela Vannini. Democraticiin ordine sparso, insomma: a due an-ni dall’approvazione dei “Dico”all’emiliana in Regione, il Pd torna adividersi sul nodo delicatissimo deidiritti delle coppie di fatto. In un idea-le botta e risposta tra chi condivide lasollecitazione del sindaco di BolognaVirginio Merola sui «punti in più da

dare alle coppie sposate» nell’accessoai servizi pubblici (ieri a È Tv). E chiinvece saluta come indispensabile lasua correzione, poche ore dopo(«non cambierò il regolamento comu-nale»).

Non solo alleati in rivolta, dunque.Il giorno dopo, si riapre di fatto unadiscussione, “congelata” nel gruppoconsiliare comunale prima del lungocommissariamento. Il ‘la’ arriva daVannini, sotto forma di un garbato ri-chiamo al sindaco perchè guardi alprogramma sottoscritto da tutta lacoalizione. Dove non c’è traccia di“premi” per le coppie unite in matri-monio (civile o religioso). «È nostrodovere politico e istituzionale risolve-re i problemi di tutti i cittadini e lediscriminazioni - osserva infatti Van-nini - che purtroppo ancora esistono,anche a Bologna». Partendo «da quel-

COPPIEDIFATTO

www.unita.it

Il nodoDopo le dichiarazionidiMerola si riapreil dibattito apertodai “Dico” in RegioneVannini, esecutivoprovinciale: «C’è in giocola laicità delle istituzioni»Netta anche LembiGrillini, Idv: «Si sbaglia»Ma i cattolici stannocon il sindaco

GraduatoriePunti in piùa chi si sposaIl Pd si dividesulla proposta

Il sindaco VirginioMerola: le suedichiarazioni sul punteggio delle coppie sposate nelle graduatorie dividonoCentrosinistra e Pd

ADRIANA COMASCHI

[email protected]

LO SPILLO

«Troppa ideologia, ilsindaco è stato coerente:una famiglia sposata dàpiù garanzie di stabilitàe questo reca benesserealla società»IL FORUMDELLE FAMIGLIE E-R

Primo PianoII

DOMENICA19GIUGNO2011

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Facebook

lo che è un principio nel dna del parti-to, esplicitato nel programma e chesarebbe sbagliato contraddire oggi»:appunto, «la laicità» come «cornicein cui garantire la pluralità dei valorie degli stili di vita».

Si rivolge a Merola e sollecita undibattito «per promuovere posizioniunitarie che non si impongono» ilconsigliere regionale Thomas Casa-dei. Posizioni, spiega, «che riconosca-no i diritti contro ogni discriminazio-ne». Come dire: se si premia qualcu-no, implicitamente si discrimina chi -come le coppie gay - non può accede-re al matrimonio. La presidente delConsiglio comunale Simona Lembi silimita a precisare che la sua posizio-ne «non è cambiata». Nessun dubbioperò su come la pensi, visto cheall’epoca dello scontro sui “Dico” inRegione li difese come «una legge sa-

crosanta: Bologna ha vinto tutte levolte che ha allargato i diritti dei citta-dini». E come lei, la maggioranza delPd bolognese “non vede” il proble-ma: la linea è chiara, ed è quellaespressa dalla finanziaria di Erraninel 2009.

Cen’èinsommaabbastanzaper-chè Paolo Giuliani e Angelo Rambal-di di Bologna al centro rilevino «la to-tale solitudine del sindaco nella suacoalizione», scagliandosi contro «lefuribonde reazioni del Pd» nei con-fronti di chi, come Merola, «ha solle-vato opinioni ben presenti nella socie-tà bolognes in cittàe». Certo, nessuna“solidarietà” dall’Idv Franco Grillini(consigliere regionale e presidenteonorario Arcigay): «Merola sbaglia,tutte le famiglie hanno gli stessi dirit-ti. Chiunque faccia famiglia si assu-me delle responsabilità, che sia eteroo omosessuale o semplicemente con-vivente». In casa Pd però non mancaaffatto chi si schiera con il sindaco.Non solo Richetti (vedi intervista afianco). L’ex consigliere comunale(cattolico) Paolo Natali ricorda diavere già sollevato il tema, a suo tem-po: «Credo che Merola pensasse, inconcreto, alle graduatorie per giova-ni coppie perché su altri servizi - spe-cie in presenza di figli - è chiaro chenon ci possono essere differenziazio-ni». In questo caso, ragiona Natali,«non si parla di escludere nessuno,ma solo di dare qualcosa in più a chi,come ha detto il sindaco, si assumeuna responsabilità pubblica». Di più:«In fondo, dal punto di vista fiscaleoggi le coppie sposate hanno moltameno libertà. Ad esempio rispetto aquei genitori che, non uniti in matri-monio, si registrano con due residen-ze diverse risultando così avvantag-giate per il nido». Poi certo, «occorro-no dei Dico a livello nazionale per sa-nare il problema della mancata rever-sibilità delle pensioni tra conviven-ti». Su un punto però Natali dissenteda Merola, ed è l’appoggio ai matri-moni gay: «Per me questo è un lega-me tra eterosessuali».❖

Dall’Europa un gay scrivein Comune: «Ci ripensi»

Thomas Casadei (Pd)«Rispetto alle parole del sindaco chiedo un cambio

di rotta, che spero avvenga grazie al dialogo del gruppoconsigliare Pd con il primo cittadino».

Pier Ferdinando Casini (leader Udc)«Non conoscoMerola, il sindaco dellamia città. Ma

ieri ho letto sue dichiarazioni sulla famiglia chemi hannofattomolto piacere. Spero che non se ne sia già pentito».

4 domande a 4 domande a

I finianidiFliprovanoaspiazzareilsindaco,accusandolodidimen-

ticare le coppie di fatto. «Un'incoeren-za totale», esclama il coordinatore bo-logneseRobertoFlaiani:«Sogna,Mero-la, di equiparare i diritti dei matrimonigay a quelli etero e nello stesso tempoannuncia più punti nelle graduatorieper le coppie sposate in confronto allecoppie di fatto. È una visione contrad-dittoria, come se stringesse ironica-menteunpattoconilgrancerimoniereCevenini per aumentare imatrimoni».

«Caro sindaco, il 20 agosto misposeròinSpagna»,poi ilComu-

necitratterà«comeunacoppiasposa-ta che merita un trattamento privile-giato» oppure «comeuna coppia nonsposata, perché composta da dueomosessuali? Non sarebbe, questa,una chiaradiscriminazione?».OttavioMarzocchi, dell'associazione radicaleCertiDiritti, si rivolgecosìalneosinda-codiBologna,VirginioMerola(Pd),do-po le parole di ieri. Marzocchi annun-cia che ripeterà la cerimonia il 28ago-sto prossimo a Bologna. Con una po-stilla: «Spero di non dover manifesta-recon imieiospiti il giornodoposottoil Comune contro le discriminazioni».

Richetti, Merola va contro i“Dico” della Regione?«Niente affatto. E quinditrovo che sia nata una pole-

mica sul nulla. La Regione non hamai fatto alcun tipo di equiparazio-ne, che è di competenza dello Stato.L’articolo 48 della Finanziaria di cuisi parla sanciva un principio sacro-santo, quello per cui non ci devonoessere discriminazioni. Principioche si concilia con il ragionamentodi Merola, che io peraltro condivi-do».Quindi è d’accordo con il sindaco?«Non fare discriminazioni non vuoldire mettere tutti sullo stesso piano,ma proprio riconoscere le diversità.E allora la nostra Finanziaria parla-va di “accesso ai servizi”, e questonon viene negato a nessuno, nè lonegherebbe Merola. Quello che luifa è un ragionamento culturale mol-to giusto e avanzato, parla di ordinedi accesso. Cioè, l’amministrazioneassicura diritti a tutti ma poi servo-no delle priorità nelle situazioni».Premiando gli sposati di fatto però sidiscrimina chi non può sposarsi, co-me le coppie gay...«Che non si possano sposare lo dicela Costituzione, nel momento in cuiparla di matrimonio tra uomo e don-na. E comunque questo esula dallepolitiche locali. Ma se facciamol’esempio degli alloggi pubblici, seuna coppia (sposata o meno) ha lapotenzialità di avere dei figli in futu-ro ci troviamo davanti a un nucleoche l’anno prossimo potrebbe avereun minore a carico, e dunque esserein difficoltà. Insomma, il problemaè come rendere riconoscibile chi siassume pubblicamente delle respon-sabilità come famiglia. Manca unaregolamentazione delle conviven-ze».E quale dovrebbe essere?«A livello nazionale, i Dico poteva-no essere una risposta adeguata». ❖

«D’accordo conil sindaco: dirittiper tutti ma concriteri di priorità»

Matteo Richetti (Pd)

Il sindaco Merola sbaglia sepensa di riconoscere maggioridiritti e maggiori agevolazioninell’accesso ai servizi alle cop-

pie sposate rispetto a quelle nonsposate o alle coppie di fatto». An-tonio Di Pietro, leader dell’Idv, ierisera a Bologna per un dibattito sulavoro e diritti in occasione dei110 anni della Fiom, non si sottraeal commento sull’uscita del primocittadino sulla famiglia che divideil Pd e la coalizione.PerchèasuoparereMerolasbaglia?«Perchè ci sono diritti fondamenta-li che valgono per le persone indif-ferentemente dalle loro scelte di vi-ta. Di conseguenza, quei dirittinon possono essere riservati, adesempio, solo alle persone che han-no scelto di sposarsi in chiesa, o diunirsi civilmente, e non a quelleche hanno deciso di convivere sen-za legami. Vanno riconosciuti allapersona in quanto tale. Punto ca-po a».Ilsindacodicecheilmatrimoniorap-presentaun impegnomaggioreperla famiglia, che va riconosciuto...«Ma che discorso è? La libertà ses-suale è una libertà, non una malat-tia. Ognuno deve essere libero divivere la propria vita come megliocrede. L’importante è che rispettila legge e la decenza».Equestodevevalere ancheper l’ac-cesso ai servizi?«Assolutamente sì. Non è giustoche vengono riconosciuti maggio-ri diritti d’accesso a chi è sposatorispetto a chi non lo è e alle coppiedi fatto».E le agevolazioni alle famiglie?«Le agevolazioni vanno date ai nu-clei familiari in quanto tali. Vannoriconosciute in misura maggiore,ad esempio, a chi ha più figli, o mi-nor reddito. Senza guardare la ti-pologia del legame famigliare».CLA.VI.

«DissentoCerte necessitàprescindonodalle scelte di vita»

Antonio Di Pietro

«Coppia difatto conCaffarra»

Le reazioniFli: «Ironico patto col Cevper fare più cerimonie»

Le parole diMerola sullecoppie sposatedividono. Ditela vostra su Fb

LoPsidiBolognasichiede«sedavveroMerolavuolesvantaggiare i figlidellecoppiedi fatto adiscapitodi quelle sposate. Perchèquesta è la discriminazionepiù grandeche siverificherà».Quindipubblicasulwebuna fotodiMerolacon ilCardinaleCarloCaffarrae ladidascalia: «Coppia di fatto: no a un sindaco asservito alla gerarchia ecclesiatica».

IIIDOMENICA19GIUGNO

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

BOLOGNA - Unità

Stop ai doppi e tripli incari-chi, presenza minima diun terzo di donne nei Con-sigli di amministrazione, ri-

cambio generazionale e tetto deidue mandati. Stretta sui costi dellapolitica, col taglio del 10% delle in-dennità e la riduzione dei Cda. Pub-blicazione nel sito del Comune deicurriculum dei candidati e dei com-pensi dei nominati. Ma anche piùtrasparenza sugli eletti, con consi-glieri e amministratori comunaliche dovranno rendere noti redditi,patrimoni e incarichi ricoperti.

È questo lo scenario che si pro-spetta alla vigilia dell’approvazio-ne da parte del Consiglio comuna-le del documento sugli indirizziper le nomine di diretta competen-za del sindaco nelle società parteci-pate. Il documento approderà do-mani pomeriggio nell’aula di Palaz-zo d’Accursio. E sarà accompagna-

to da un ordine del giorno sul conte-nimento dei costi. Mentre i gruppi dimaggioranza (Pd, Sel, Idv) hannogià depositato l’altro ordine del gior-no sulla pubblicazione della situazio-ne economica-patrimoniale deglieletti, che verrà discusso e approva-to in uno dei prossimi Consigli.

«Quellosugli indirizzi per le nomi-ne nelle partecipate sarà uno degliatti qualificanti del Consiglio - dicela presidente, Simona Lembi, che hamesso a punto il documento senten-do uno a uno tutti i capigruppo - saràla cornice entro cui il sindaco eserci-terà le sue prerogative di scelta; sa-ranno i paletti che verranno messi ol-tre che all’inizio del mandato all’ini-zio di ciascun anno. I capisaldi sonola trasparenza su nomine e designa-zioni - con la pubblicazione dei curri-cula e dei compensi, ma anche con ilrendiconto dell’attività svolta annodopo anno dai nominati - e l’inseri-mento di una precisa norma sulle pa-ri opportunità: nessuno dei due ge-neri potrà avere meno di un terzonel complesso delle nomine».

Una norma che rende euforica laLembi: «Quel che il Parlamento nonè ancora riuscito a fare, lo fa il Comu-ne di Bologna».

Il capogruppo del Pd, Sergio LoGiudice, conferma che tra le incom-patibilità ci sarà il no ai doppi incari-chi, e che per favorire il ricambioall’interno dei cda sarà fissato il tettodei due mandati. Poi conferma: «Pre-senteremo un ordine del giorno perinvitare il sindaco e la giunta a pre-mere per tagliare i costi dei consiglidi amministrazione delle partecipa-te, a cominciare da Hera». Analogaproposta è stata presentata dalle mi-noranze Lega e Pdl. Ancora non si sase in aula approderà un odg unitarioo documenti separati.

A rilanciare la questione dei costidei cda era stata in commissione lavice sindaco, Silvia Giannini. «Il Cdadi Hera costa più di quelli dell’Eni oEnel - aveva detto - la questione nonè solo legata alla remunerazione,ma anche al numero dei consiglie-ri». L’Idv plaude all’idea e chiede an-che di ridiscutere la “mission” di He-ra. La multiutility oggi ha 16 consi-glieri. Le indennità arrivavano a100-120 mila euro nel 2010. Poi, dal1 maggio scorso, è scattato il tagliodel 25% deciso dall’assemblea di fi-ne aprile dei soci pubblici, e l’inden-nità massima è scesa a 75 mila. Sepasserà la linea del Consiglio comu-nale, il tetto verrà portato a 67.500.Considerando i mega-compensi delpresidente e dell’amministratore de-legato (rispettivamente, 430 e 450mila euro), il costo totale del cda ri-marrà comunque, anche quest’an-no, sopra i due milioni di euro. ❖

Cercavano giovani donne aBologna, soprattutto studentesse,puntando sul loro bisogno di un ap-partamento o di denaro per convin-cerle a prostituirsi incassando tra il30% o il 40% dei guadagni. Una diloro, che cercava sul web una sem-plice camera in affitto, si è imbattu-ta in una questa “offerta” e l’ha se-gnalato alla trasmissione «Le iene»:dal servizio è nata un'inchiesta del-la Procura che ha portato oggi all'ar-resto di Diego Riscassi, 34enne ori-ginario di Sanremo, incensurato. Ilfilmato de «Le iene» risale allo scor-so settembre. Si vede Riscassi cheparla con una ragazza, in realtà unamodella ingaggiata dalla trasmissio-ne, proponendole di fare la escort.«Non si poteva far finta di niente»,spiega il procuratore aggiunto Val-ter Giovannini, in conferenza stam-pa. Le indagini della Squadra mobi-le hanno accertato che Riscassi erasolito contattare le ragazze rispon-dendo ad annunci che non avevanonulla a che vedere con il mondo del-la prostituzione, perchè in cerca di«non professioniste». Per convincer-le, Riscassi prometteva la disponibi-lità di un appartamento in centro.Alle ragazze, in cambio, Riscassi

chiedeva di avere prestazioni ses-suali con i clienti che lui stesso repe-riva sul web, da consumarsi in unappartamento di via Borghese, inzona Borgo Panigale. Per i rapportisessuali i clienti arrivavano a paga-re fino a 450 euro e Riscassi, duran-te gli incontri, restava sempre in sa-lotto ad aspettare. «Se ti interessa-no i soldi facili e veloci ho tutto quel-lo che ci vuole», è una delle frasi uti-lizzate da Riscassi e reperite dagliinquirenti. Il 34enne è riuscito nelsuo intento almeno in sette casi e ciha provato con altre 13 donne, unadelle quali minorenne. In questo ca-so la ragazza, in rotta con la fami-glia, ha portato all’arresto anche diun secondo uomo, che con la vicen-da di Riscassi non c'entra nulla madedito alla stessa attività. Si trattadi Mirko Trazzi, 55enne nato a Ben-tivoglio, con precedenti dello stessotipo alle spalle. ❖

Un'oradi lavoro,dapartediVigi-li del fuoco e sommozzatori, per

recuperaredal fondodiunpozzoarte-sianounuomocheera riuscitoadatti-rare, con le sue urla, l'attenzione di unpassante. È successo ieri a Bazzano(Bologna). Protagonista della vicendaunmarocchinodi30anni,regolarmen-te residente nella zona. I Carabinieri lohanno trovato in un pozzo profondocirca 20 metri, all'interno di una pro-prietà privata, parzialmente immersonell'acqua. Sul posto sono arrivati an-che i Vigili del fuoco che, dopo un'oradi lavoro non semplice, sono riusciti atrarre in salvo il marocchino. Solo piùtardi si è scoperto che nel pozzo, l’uo-mo non ci era finito per caso: volevanascondersi dopo aver rubato unaventinadimagliettedaunabancarellaalmercatosettimanalediBazzano,mapoi è caduto per una ventina dimetri.

Inmanette

PARTECIPATEOperazione trasparenza1/3 di donnenei cdae taglio delle indennità

Il consiglio comunale di Bologna che domani voterà gli indirizzi per le nomine

CLAUDIO VISANI

[email protected]

Ruba e si nasconde nel pozzoLo salvano i vigili in extremis

Il caso

Il Consiglio comunale vota domani il documentodi indirizzi per le nomine nelle società pubblicheLembi: «Atto qualificante sulle pari opportunità»

Prometteva alloggiin cambiodi sessoA scoprirlo, la tvdelle «Iene»

Un 34enne campanoTra le vittime ancheuna minore di 17 anni

Rincorre ebloccarapinatore

Unmarocchinodi23anni, legalmente inItalia,èstatoarrestatoperrapinaaggravatainconcorsodopoaverrapinatounacollanada300euroaunaragazzachepasseggiavaincompagniadiun faentinodi24anni lungoStradaMaggioreaBologna.Abloccare ilmalvi-vente,unragazzodiFaenza,chel’harincorso. Ilbottinoèperòrimastoinmanoalcomplice

VDOMENICA19GIUGNO

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

FERRARA - Estense.com

La volontà popolare espressa con il referendum del 12 e 13 giugno va rispettata e l’Italia dei Valori chiede ora che si

mettano in campo azioni concrete a partire dal tema dell’acqua.

l’Italia dei Valori ha quindi presentato in Consiglio comunale e provinciale di Ferrara un o.d.g. con il quale si chiede

l’impegno del sindaco e presidente della Provincia di Ferrara ad intervenire presso Ato affinché venga rispettata la

volontà di milioni di italiani, eliminando la remunerazione del capitale investito per il servizio idrico integrato, a partire

dal giorno di pubblicazione dei risultati ufficiali dei referendum sulla gazzetta ufficiale e consentendo a cittadini di

risparmiare il 7% nella bolletta dell’acqua.

La segreteria provinciale Italia dei Valori Ferrara

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22 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

FERRARA - Nuova Ferrara

Pagina 11 - Cronaca

«Costi dell’acqua nella nuova tariffa Hera cambierà» Bratti (Pd) dopo il referendum: sforzo di fantasia per le gestioni ma non si può gravare sulle tasse

Cosa succede ora dell’acqua che sgorga dai nostri rubinetti dopo la doppia vittoria del Sì? In questi

giorni le varie componenti del fronte referendario hanno avanzato proposte diversificate, che vanno

dall’abolizione immediata del 7% a copertura di costi finanziari e profitti (Idv in consiglio comunale) fino

allo spinta per la sottrazione a Hera e Cadf del servizio, per affidarlo ad un consorzio interamente

pubblico. Il Pd ha scoperto solo parzialmente le carte, in quanto la formulazione fatta approvare l’altro

giorno in Commissione statuto, in favore del «mercato regolato», è a maglie molto larghe. «Si tratta

evidentemente di una mediazione politica - dice Alessandro Bratti, deputato e responsabile regionale

Ambiente del Pd - che tiene aperte molte strade, tra le quali però non mi sembra percorribile quella

dell’affidamento in house al Comune. Sarebbe un suicidio, il patto di stabilità ingesserebbe

completamente gli investimenti. Anche un consorzio interamente pubblico farebbe fatica senza una

copertura almeno dei costi finanziari, come ci chiede tra l’altro l’Unione europea: ecco perchè bisogna

partire da una legge che riempia il vuoto lasciato dal referendum, e noi ne abbiamo una». Bratti

interpreta così l’esito referendario: no ai profitti sull’acqua. «Questo non significa però che tutti i costi

debbano essere coperti dalla fiscalità generale, anche perchè pagare tasse a Ferrara per i buchi nelle

reti a Palermo, per dire, non è un principio convincente. Per questo - continua il deputato Pd - noi

diciamo d’inserire in tariffa i costi finanziari, dunque non il 7% attuale, e in aggiunta un fondo di

riequilibrio nazionale. Il settore va poi regolato da un’authority».Non è lo stesso organismo proposto dal

governo nel decreto che andrà in aula in settimana, del quale il Pd chiede lo stralcio in nome del

principio che l’acqua è una cosa a se stante, non va confusa con altri servizi come il trasporto pubblico.

La stella cometa dei democratici, del resto, è la libertà di scelta, «non siamo mai stati per la

ripubblicizzazione forzata del servizio idrico, i Comuni devono poter scegliere. Bisogna sforzare la

fantasia, ricercare soluzioni nuove, non ritornare alla vecchia gestione». Le sorti del Cadf e del ramo

idrico di Hera, i due gestori attuali dell’acqua in provincia di Ferrara, s’intrecciano con le soluzioni

legislative in fase di valutazione. Può una società quotata in Borsa, quindi per definizione tesa al

profitto, rimanere impegnata in un business che, per legge, potrà essere al massimo in pareggio? «No,

bisogna sottrarre dalla Borsa questa gestione, inventandosi appunto qualcosa di nuovo, magari

ispirandosi alle vecchie Acosea impianti e Agea reti - è il parere del deputato Pd - Hera è un’azienda

comunque vicina al territorio, bisogna accentuare nella sua governance il controllo pubblico sul settore

idrico». E il Cadf, può essere un buon modello per l’acqua post-referendaria? «In giro per l’Italia c’è

davvero di tutto, le forme di gestione più svariate ma due dati sembrano ritornare: dov’è entrato il

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23Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

FERRARA - Nuova Ferrara

LUNEDÌ, 20 GIUGNO 2011

Pagina 7 - Cronaca

TORCE DEL PETROLCHIMICO

Nessun blocco produttivo Verrà nominato un custode Il sequestro non è immediatamente esecutivo: solo dopo la decisione della Cassazione sarà definitivo e solo allora la procura potrà eseguire il provvedimento

Le torce di Yara e Basell sono sotto sequestro, ma il provvedimento non è esecutivo. Lo diventerà solo

e soltanto quando in Cassazione diverrà definitivo l’atto di sequestro deciso nei giorni scorsi dai giudici

ferraresi. Dunque al momento, nonostante in città le preoccupazioni sulla ricaduta produttiva e

occupazionali del blocco delle torce deciso dai magistrati avessero acceso timori anche istituzionali e

sindacali, questi sono del tutto fuori luogo. Le ditte sotto inchiesta ora possono presentare ricorso in

Cassazione contro la decisione del tribunale del Riesame di Ferrara, entro i 10 giorni dalla notifica, e

solo quando la Suprema corte si sarà pronunciata, la procura adotterà il provvedimento esecutivo. In

questo lasso di tempo, pertanto, le ditte avranno dunque la possibilità di mettersi in regola o se lo

hanno già fatto presentare garanzie sul merito alla procura. Questa la posizione ufficiale della procura,

come si apprende direttamente dall’ufficio stesso, a chiarimento della confusione generata nei giorni

scorsi dall’ordinanza di sequestro del Riesame. Ma vi possono essere al momento o anche nel futuro,

conseguenze per la continuità produttiva? «Assolutamente no», spiegano perentori dalla procura che

ha affidato l’indagine sul presunto inquinamento delle torce ai pm Nicola proto e Ombretta Volta.

Questo perchè la linea giudiziaria della procura, già anticipata dal pm Mariemanuela Guerra che aveva

chiesto il sequestro poi bocciato dal gip Bighetti, è quella di nominare un custode giudiziario che

gestisca l’uso e il controllo delle torce sequestrate. Si tratta, del resto, di una strada già percorsa

nell’ambito di una inchiesta analoga al Petrolchimico di Brindisi, dove venne nominato dai magistrati un

commissario giudiziale. Dunque, nel caso il sequestro delle 4 torce Basell e Yara divenisse definitivo

(dopo i ricorsi delle ditte in Cassazione) la procura è intenzionata a garantire la continuità della

produzione nominando un custode che avrà il compito di accendere le torce di emergenza o di

processo, al quale le ditte dovranno fare riferimento per l’attuazione delle disposizioni.(d.p.)

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

RAVENNA - Corriere

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25Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

RAVENNA - Corriere RAVENNA - Voce

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RAVENNA - Corriere

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RAVENNA - Corriere RAVENNA - Voce

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - Corriere

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RAVENNA - Corriere

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - Carlino

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RIMINI - Carlino

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RIMINI - Voce

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RIMINI - Carlino

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RIMINI - Voce

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REGGIO EMILIA - 24Emilia.com

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REGGIO EMILIA - 24Emilia.com

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MODENA - 24Emilia.com

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MODENA - Gazzetta

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MODENA - Gazzetta

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MODENA - Gazzetta

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MODENA - Modena2000

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Modena 2000quotidiano online

Piano rifiuti, il Pd modenese: “Confronto sul merito, no aipregiudizi”· venerdì 17 giugno 2011

Il capogruppo del Pd in Provincia LucaGozzoli replica alle critiche sollevate daalcuni partiti della sinistra riguardo al pianorifiuti della Provincia. «La posizioneespressa da alcuni partiti della sinistra suidocumenti preliminari del nuovo Pianoprovinciale dei rifiuti, più che di valutazionidi merito sui dati e sugli aspetti tecnici,sembra essere il frutto di un atteggiamentopregiudiziale.

Il materiale predisposto da amministratori e tecnici della Provincia, ai quali va ilnostro apprezzamento per la qualità del lavoro svolto, muove da valutazioni legate allosviluppo futuro dei nostri territori, dalla necessità di prevenire eventuali criticità oemergenze, di affrontare in modo integrato i problemi della gestione dei rifiuti.

Anzitutto dove siamo: la nostra provincia oggi, pienamente autosufficiente e senzaaver mai conosciuto crisi nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti, ha superato il50% di raccolta differenziata e altrettanto ha fatto la città di Modena, collocandosi aivertici delle classifiche nazionali per standard raggiunti e per le tariffe più basse.

Il documento preliminare per il nuovo Piano, a partire da questi ottimi risultati, indicacon puntualità le ulteriori innovazioni da realizzare e gli obiettivi da raggiungere nellaprevenzione, nella raccolta, nel riciclo e nello smaltimento dei rifiuti, affinché Modenaresti anche in futuro un territorio di eccellenza ambientale. Contenimento dellaproduzione dei rifiuti e più raccolta differenziata; superamento delle discariche equalificazione ambientale e tecnologica degli impianti; riutilizzo, riciclaggio evalorizzazione energetica sono, nell’ordine, le modalità con cui gestire i rifiuti delterritorio: quelli delle famiglie ma anche quelli delle imprese. Ecco, a noi pare che

Sassuolo 2000 - 1 / 2 - 20.06.2011

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MODENA - Modena2000

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Modena 2000quotidiano online

Sassuolo, IDV in piazza raccoglie firme per le dimissioni diBrunetta· venerdì 17 giugno 2011

Appreso dalla stampa locale l’imminentearrivo del ministro Brunetta ed in linea conl’iniziativa a livello nazionale, Italia deiValori di Sassuolo ha deciso di intraprendereun percorso di protesta allo scopo dichiedere le dimissioni del ministro.

Abbiamo iniziato un nuovo cammino come indicato dal presidente Di Pietro. Camminonel quale bisogna costruire e non distruggere. Ma le parole del ministro Brunetta sonostate troppo gravi per non chiederne le dimissioni. Non ci si può e non ci si deverivolgere in quel modo ad una percentuale (purtroppo sempre maggiore) di personeche con poche colpe, si ritrova ad essere in difficoltà, e che in occasione del “fatto”stava cercando risposte in chi pensava fosse l’unico in grado di dargliele, ovvero leistituzioni.

Per questo questa mattina (venerdì 17 giugno) siamo andati in piazza Garibali aSassuolo per raccogliere firme per chiedere le dimissioni di Brunetta, che spediremoalla presidenza della Camera e ne abbiamo raccolte oltre cento in sole 3 ore. La gentefaceva la fila per firmare!

Io personalmente stasera sarò insieme ad altri a contestare pacificamente il ministro einvito tutti gli indignati ed i precari a fare altrettanto, cercando di non scadere nellavolgarità e nella maleducazione.

(Raffaele Del Sante, Coordinatore Cittadino IDV Sassuolo)

Sassuolo 2000 - 1 / 2 - 20.06.2011

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PIACENZA - Cronaca

Lettere a «La Cronaca» Via Chiappo-ni, 35 - 29100 Piacenza Fax 0523 327305 - e-mail: [email protected] Ricordiamo chele lettere anonime o “firmate” conuno pseudonimo verranno cestinate.Inoltre aggiungere sempre nome, co-gnome, indirizzo e telefono.

lettere e interventiLa Cronacadi [email protected]

LUNEDÌ 20 GIUGNO 2011

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METEOIL TEMPO A PIACENZA

Con l’arrivo dell’alta pressione e conil ritrovato soleggiamento si ripro-porrà anche un generale rialzo delletemperature. La colonnina di mercu-rio raggiungerà e in qualche caso su-pererà anche il valore di 30-32 gradi.Tra i settori più caldi d’Italia la bassavalle Padana. Qualche annuvolamen-to mercoledì.

Il Servizio Manuten-zione e controllo delComune di Piacenzacomunica che fino

alle 20 del 30 giugno, in via Ta-verna, nel tratto compreso tra viaSan Bartolomeo e via San Ber-nardo, per lavori edili, è istituitoil senso unico alternato e il divie-to di sosta con rimozione forzatasu entrambi i lati.

OGGI

MIN 19

MAX 27

DOMANI

MIN 20

MAX 29

MERCOLEDI’

MIN 20

MAX 31

VIABILITA’ STRADALE

Dati non disponibi-li.

QUALITA’ DELL’ARIA

Referendum/3Unico obiettivo:contro Berlusconi

Referendum/2Anche le stradesono pubbliche

Sindacati bravicontro il fisco.E gli sprechi?

Caro direttore,finalmente il 18 giugno si è svolta

a piazza del Popolo, in quel di Ro-ma, la manifestazione sindacale in-detta dalla Cisl e Uil per sollecitarela riforma fiscale. I due leader sinda-cali hanno mandato all’esecutivo ilseguente messaggio “Quello di oggiè un ultimatum e se non ci sarà lariforma ci sarà lo sciopero ed il go-verno può andare a casa”. Non èmancato il sostegno della Cgil trami-te il segretario Camusso la quale hainvitato i colleghi a “trovare una pa-rola d’ordine sui contenuti..” .Sitratta veramente di un’iniziativa lo-devole e necessaria in quanto l’attua-le regime fiscale è troppo pesante,ma è anche quello che ci ha lasciatoil governo di centrosinistra senzanessuna crisi economico-finanziariain atto e che i sindacati hanno accet-tato senza accennare a scioperi. Sto-na altresì il fatto che i sindacati stessinon hanno dato atto all’esecutivoche, nonostante la crisi economica,non ha aumentato le tasse. Visto chel’iniziativa della riforma fiscale è par-tita dal governo, avrebbero potutoassumere un atteggiamento di soste-gno invece che di minaccia: la loroazione dovrebbe mirare anche all’a-bolizione e/o a una drastica riduzio-ne dei rimborsi elettorali e del nu-mero dei parlamentari, compresaquella dei propri privilegi. Sono unamontagna di denaro che può serviresenza dubbio per fini più utili e lode-voli. Certo che fare il sindacalistaper gridare e lanciare ultimatum algoverno “non allineato”, chiedereriforme per dare una mano alle fa-miglie e nel contempo non chiederedi eliminare obbrobriosi sperperipuò sembrare unan presa in giro.

Leonardo Cecca

Egregio direttore,Siamo ovviamente molto soddi-

sfatti di come sono andati a finire ireferendum, soprattutto perchè sia-mo stati tra i pochi a credere sin dal-l’inizio nella via referendaria: a Pia-cenza, accanto all’Idv, circa un annofa si mobilitarono solo l’associazionedi Gianluigi Boiardi e noi. Anzi, noifummo talmente rapidi a partire conla prima iniziativa da provocarequalche screzio con quei compagnidi strada: i primi di una lunga serie.

Ovviamente, di molti di coloro cheora festeggiano, a quei tempi non sivedeva neppure l’ombra: l’iniziativapareva talmente temeraria che pocomancò che i succitati protagonistivenissero tacciati del (poco onorevo-le) titolo di amici del Berlusca! Enon parliamo, per carità di patria, diquelli che oggi si appropriano del ri-sultato pur essendo saliti a bordo so-lo negli ultimi 15 giorni di campa-gna referendaria: sono le solite faccedi … bronzo!

Noi, da persone serie, non abbia-mo perso molto tempo in autocele-brazioni: un brindisi con birra e gas-sosa e via. Tanto, la vittoria del Sì,non cambia poi di molto i terminidella questione che più ci sta a cuo-re: la ex centrale elettronucleare staancora là e il suo futuro destino ri-mane avvolto nel più fitto mistero.

Non bastasse questa preoccupa-zione, ci si è messo anche il sindaco:che gli sarà mai venuto per la testaper dichiarare alla stampa che nonsarebbe andato a votare? Si rendeconto che con questo atto da servodi partito si è giocato la sua già scar-sa credibilità di rappresentante del-l’intera comunità caorsana? Conquale coraggio potrà chiedere, aisuoi cittadini, di sorvolare sulle suemolteplici reticenze e ambiguità e dicredere nella sua volontà di afferma-re e perseguire, sempre e comunque,l’interesse del territorio che ammini-stra, quando è palese che la sua per-sonale interpretazione del terminenon è quella condivisa dalla maggio-ranza dei suoi amministrati?

Se una cosa può aver insegnato lalunga e vittoriosa stagione delle bat-taglie referendarie è che esiste, inItalia e anche a Caorso, una maggio-ranza di persone stufe di questa poli-tica, di questi partiti, delle scara-mucce di bandiera e dei giochetti dischieramento con cui si dilettano ipolitici. Persone che vogliono primadi tutto conoscere e comprendere itermini esatti dei problemi per pote-re decidere e scegliere le soluzioni.Non si accontenteranno più delle so-lite favole.

E’, di gran lunga, la più bella noti-zia che questa nostra Italia abbia ri-cevuto da decenni.

Movimento civico Airone rossoCaorso

Referendum/1All’inizio per il sìeravamo pochi

Egregio direttore,Anche a Pontedellolio c’è il ver-

de...ci mancherebbe! Il verde pub-blico con le aiuole e gli spartitrafficodove i fiori, innaffiati regolarmente,sprigionano la loro bellezza e diffon-dono i profumi nel cielo della prima-vera. Questo nel capoluogo. Nellefrazioni un pò meno perchè, a causadelle tante frane, troppi fiori cheogni anno manda la bella stagione,restano imprigionati e sradicati tragli smottamenti del terreno e invi-diano i fiori del paese che non subi-ranno mai disastri sulla propria pel-le. A Pontedell’olio circolano quasitremila veicoli che pagano la tassa dicircolazione...in media 150 euro cia-scuno. In tre anni sono più di un mi-lione di euro. Perchè lasciare alla Re-

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LA VIGNETTA di Vignola

Pontida

gione tutta questa somma di danaro,che sarebbe sufficente a sistemare lenostre frane? Perchè i Comuni devo-no costruire i laghetti per la pesca,gli impianti sportivi...mandare glianziani al mare e non sono obbligatia sistemare una frana nel più brevetempo possibile?

La strada comunale che va da Bia-na a Montesanto, è ceduta in localitàTinivelli, producendo una scarpatadi cinque metri, pericolosa per i vei-coli che percorrono la discesa e pergli abitanti della casa sottostante. Lascarpata non è stata transennata neilluminata la notte. Hanno fattoun’ordinanza per deviare il trafficoin direzione Cassano, ma i cartellisono rimossi e il divieto non è rispet-tato. Poi il 95% di chi va a votare,stravede per le cose pubbliche, alme-no in questo referendum, nelle cuiacque la sinistra ha voluto fare unbagno di verginità e riservare poitutto lo sporco per infangare il solitoBerlusconi. Ma se la strada di Mon-tesanto fosse in mano ad un privato,che potesse incassare la metà delletasse di circolazione, le frane sareb-bero sistemate la mattina dopo cheavvengono. Quello che è pubblicocosta tre volte di più di quello che èprivato.

I referendum non fanno storia,quello che è sicuro è che la sinistrasta facendo le prove per perdere, co-me al solito, le prossime elezioni. Inquesti referendum ha votato unaparte sola ed è stato un voto di pan-cia... un mal di pancia ma, alle poli-tiche, ritornerà il voto di testa ...spe-riamo.

Daniela Inzaghi

Gentile direttore,domenica 12 e lunedì 13 si è vota-

to per i referendum..Penso che siaora di finirla di raccontare frottoleagli elettori, quando l’unico veroscopo, come sempre, è quello di dareuna spallata a Berlusconi e al Gover-no di centrodestra.

La norma sull’acqua voluta dalGoverno serve per rimettere ordinenel settore, rendendo il servizio piùefficace e meno soggetto a sperperi,chiudendo i rubinetti degli sprechi emodernizzando la rete idrica. Ricor-do che, durante il Governo Prodi,Bersani e Di Pietro sono stati tra ifirmatari per la liberalizzazione e laprivatizzazione dell’acqua, quindibasta menzogne. L’acqua, referen-dum o no, sarebbe rimasta comun-que pubblica, visto che non è statamessa in vendita; ciò che poteva es-sere privatizzatoz è la gestione delladistribuzione, come avviene per ilgas.

Per quanto riguarda il nucleare ilGoverno ha deciso di sospendereogni progetto e così è stato. L’obiet-tivo dell’opposizione è stato quindiquello di mandare tutti a votare, nonper fermare le centrali atomiche (chedi fatto sono già ferme) ma peresprimersi sul legittimo impedimen-to. Anche questo referendum serviràa cancellare una legge che è prossi-

ma alla scadenza (settembre 2011) enon più rinnovabile; quindi si è an-dati a votare per una misura giàmorta. La vera risposta è dare un’ulteriore spallata a Berlusconi, il re-sto non conta. Basta bugie, gli elet-tori avrebbero dovuto dire no ai re-ferendum col “trucco”, politicizzati estrumentalizzati. Per questi motivi ionon sono andato a votare.

Sergio Peecorarapromotori della libertà (Pdl)

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47Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

PIACENZA - Cronaca

La Cronaca città e provinciaLUNEDÌ 20 GIUGNO 2011

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Primarie? Prima si faccia la coalizioneCentrosinistra: le reazioni degli “altri”all’annuncio del Pd di un confronto a dicembreEvitare le primarie interne e fa-

re invece quelle di coalizionenel giro di sei/sette mesi, tra

dicembre e gennaio al massimo. E’l’obiettivo del Pd di Piacenza, an-nunciato ieri ai giornali dal segreta-rio Vittorio Silva, alle prese con “di-visioni” interne non da poco, ma in-tenzionato a mettere tutti d’accordoper arrivare alle primarie di coalizio-ne con un candidato unico e condi-viso. Il che significa arrivare a capirechi già ora, e soprattutto nel dopoReggi, conterà di più nel partito de-mocratico. In ballo non c’è probabil-mente solo la corsa alla candidaturaa sindaco, ma è evidente che l’attua-le ballottaggio, a quanto pare, tra gliattuali assessori Francesco Cacciato-re e Paolo Dosi rappresenta il nodomaggiore. Entrambi, venerdì sera,hanno partecipato alla festa di CittàComune, la civica di Gianni D’A-mo, che probabilmente correrà alleprimarie di coalizione.

«Sulle decisioni delle direzione delPd di scegliere un proprio candidatounico - commenta D’Amo - non honulla da dire, fondamentalmente checi riescano o meno sono affari loro.Prendo invece atto con grande piace-re dell’impegno di arrivare a prima-rie di coalizione tra dicembre e gen-naio. Dal mio punto di vista le pri-marie non sono utili solo per sceglie-re il candidato potenzialmente piùvincente, ma anche per arrivare a ca-pire da chi è rappresentata oggi l’al-ternativa alle destre di governo, chi èoggi il centrosinistra. Una realtàmolto diversa da quella di alcuni an-ni fa, tutto è cambiato da quando siscelse il candidato Reggi. Le prima-rie rappresentano una grande occa-sione per mettere in gioco tutte leforze e per arrivare a formare unacoalizione che sia una squadra pron-ta e coesa sia per la campagna eletto-

«Le primarie serva-no anche a formareuna squadra leale»

”Gianni D’Amoleader della civicaCittà Comune

«Prima che di per-sone dobbiamo pa-rare di programma»

”Sabrina Fredasegretario Italia dei Valori

«Siamo stati i primia proporre le pri-marie di coalizione»

”Emanuela Schiaffonatisegretaria SinistraEcologia e Libertà

«Ci interessano so-prattutto le prima-rie delle idee»

”Roberto Montanarisegretario Rifondazionecomunista

rale sia per l’eventuale nuova espe-rienza di governo. Un po’ quello cheè successo a Milano. Pisapia non eraun uomo di partito, ma ha vinto leprimarie e Boeri le ha perse. Ma sec’è un patto d’onore di sostegno alcandidato che esce dalle primariechiunque esso sia (non come è suc-cesso a Rottofreno, tanto per inten-derci) le cose possono funzionare. Lasquadra di Milano è insediata al go-verno della città, Boeri compreso».

D’Amo quindi parteciperà? «Nonmi candido da solo - dice - ma con-fermo il mio impegno ad essere rap-presentativo di tutte quelle voci chesi riconoscono nel centrosinistra manon direttamente nel Pd. Lavoriamoda dieci anni a questo progetto, nonè nato ieri. In questo senso mi fa pia-cere quello che dice il segretario re-gionale del Pd Bonaccini, proponeinfatti di “lanciare un progetto civicodi alto profilo, capace di andare oltrei confini classici del centrosinistra”.E’ quello che abbiamo fatto e chestiamo facendo».

L’idea di primarie di coalizionenon dispiacciono certo nemmeno aivendoliani di Sel (anche consideran-do come è andata a Milano). «Certo- dice Emanuela Schiaffonati -quella del Pd è un’uscita a sorpresa,come Sel abbiamo anticipato mesi fala nostra volontà di fare le primariedi coalizione, anche se non si eraparlato di date».

Per il Prc invece servirebbero piut-tosto «le primarie delle idee». «Pernoi le primarie utilizzate per indivi-duare il candidato non rappresenta-no uno strumento risolutivo - affer-ma Roberto Montanari - non le in-censiamo né le demonizziamo, ma èattraverso le primarie delle idee chesi costruiscono le coalizioni. Dobbia-mo partire dal presupposto che fini-sce un’era, i 10 anni di Reggi sono

stati caratterizzati da una squadra digoverno espressione dell’Unione,una realtà che non esiste più. Daparte nostra c’è la massima disponi-bilità ad un bilancio di ciò che è sta-to fatto e di ciò che si vuole e si deveancora fare e a unirsi per sconfiggerele destre che è quello che l’elettoratochiede, come ha dimostrato alle dueultime tornate elettorali. Non èescluso che se ci saranno le primarieanche da parte nostra venga avanzatauna candidatura, ma quello che ciinteressa di più è che si sposti a sini-stra l’asse della coalizione, coinvol-gendo tutte quelle forze cha rappre-sentano una vera alternativa, con noii movimenti, il sindacalismo di base,sinistra ecologia e libertà».

«Prima di parlare di candidati - af-ferma il segretario dell’Idv SabrinaFreda - bisogna parlare di program-mi. Vogliamo entrare nel merito delprogetto per la città, alcuni obiettiviche ci si poneva con il doppio man-dato restano da raggiungere , come ilPsc che sarà parte integrante delladiscussione programmatica. Sui no-mi prendiamo atto della volontà delPd di avere un unico candidato e va-luteremo se appoggiarlo o se fareuna nostra proposta. Non ci faremoovviamente dettare i tempi da loro».

Sui presunti malumori dei dipietri-sti nei confronti del Pd Sabrina Fre-da chiarisce: «Be’ se il discorso si le-ga a Fiorenzuola direi che i malumo-ri ci sono soprattutto all’interno delPd, più cge con noi». E sulla coalizio-ne dice: «Non è chiaro ora quale saràla coalizione per le Amministrative diPiacenza, per noi è invece chiarissi-ma una cosa, non ci alleeremo maicon l’Udc. Se andare oltre i confinidel centrosinistra significa aprire alterzo polo, non saremo sicuramented’accordo».

Elena Salini

«Lega movimento di popolo, né di destra né di sinistra»Lo afferma il segretario Pisani dopo il discorso di Bossi.Duecento piacentini a Pontida

Nel giorno dell’ultimatum di Umberto Bossi alpremier Silvio Berlusconi e al ministro GiulioTremonti, sotto il palco di Pontida c’erano an-che duecento, e oltre, piacentini, qualcuno par-tito già venerdì pomeriggio per assistere in pri-ma fila al discorso del leader del Carroccio.Un’organizzazione imponente (500 i volontari)per questa 21esima edizione di Pontida, luogostorico per il Carroccio, legato alla rievocazio-

ne del giuramento dei Comuni lombardi (Pia-cenza fu tra le prime ad aderire) che nel 1167diedero vita all’alleanza che li portò, nove annidopo, ad avere la meglio sull’esercito germani-co del Barbarossa, sotto la guida del leggenda-rio Alberto da Giussano, la cui statua campeg-giava, come da tradizione, ai lati del palco le-ghista. Ma al valore storico quest’anno più chemai si sommava l’attesa per il discorso di Bos-si, che ha dettato le condizioni al futuro delGoverno. Condizioni declinate in uno scaden-zario preciso presentato all’Esecutivo che com-prende, tra le altre cose: riforma e diminuzione

della pressione fiscale, meno margini di mano-vra ad Equitalia, riforma del patto di stabilità,stop alla guerra in Libia, ministeri al Nord, ri-duzione degli sprechi, meno parlamentari e se-nato federale su modello della “vecchia devolu-tion”. «Berlusconi non dia nulla per scontato,la Lega può benissimo andare da sola» ha av-vertito Bossi. Ad ascoltare l’intervento del capoleghista anche i dirigenti del movimento, con ilsegretario provinciale Pietro Pisani e il legatoprovinciale Giovanni Torri in testa e i principalieletti: il deputato Massimo Polledri, il consi-gliere regionale Stefano Cavalli, il vicepresi-

dente della Provincia Maurizio Parma e il pre-sidente del consiglio Roberto Pasquali, i tresindaci “in verde” del territorio, Marco Rossi(Bobbio), Ivano Rocchetta (Castellarquato) eManuel Ghilardelli (Ziano).«Il discorso di Bossi è l’ennesima dimostrazio-ne che il nostro leader ha dato della vicinanzadella Lega alle istanze della gente. Ciò che laLega pretende da questo Governo è ciò chechiede la gente - ha commentato Pisani al ter-mine dell’intervento del segretario federale le-ghista -. Il Carroccio, lo stiamo dimostrando, èun movimento di popolo, né di destra, né di si-

nistra, a cui interessa risolvere i problemi, al dilà dell’ideologia. Bossi sta spronando l’Esecuti-vo a scelte decise e convinte nella direzionedella riduzione del peso del fisco, che strozzafamiglie e lavoratori, delle piccole e medie im-prese, del riconoscimento del merito dei Co-muni virtuosi che sono per lo più al Nord eche oggi sono penalizzati da un patto di stabi-lità che blocca miliardi di avanzi di bilancio. Labattaglia per portare i dicasteri al Nord è labattaglia per avvicinare i centri decisionali alcuore del tessuto produttivo nazionale, vicinoalle esigenze di lavoratori, famiglie e Pmi».

COMUNALI 2012

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48 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

STUDIO IFEL - Il Comune al 23° posto nella classifica nazionale secondo i dati del 2009

Piacentini tartassati dall’IrpefPer l’imposta sulle persone fisiche quasi 3.900 euro pro capite

■ Piacentini tartassati dall’Ir-pef. Lo rivela lo studio dell’Ifel, ilcentro studi dell’Anci (l’Associa-zione dei comuni italiani), sul-l’imposta per le persone fisichepagata nel 2009. A Piacenza il da-to medio pro capite è di 3.862 eu-ro, una somma che mette la no-stra città alla poco invidiabileposizione numero 23 della gra-duatoria nazionale tra coloroche versano di più. La classifica èstata pubblicata dal Corriere del-la Sera di ieri, a guidarla per i ca-poluoghi di provincia è Milanocon 6.357 euro pro capite, segui-ta da Bergamo (5.202 euro),Monza (5.172 euro) e Pavia(5.065 euro). Roma è decima con4.350 euro, quasi tutte le prime25 posizioni sono occupate dacittà del centro nord. Quelle si-mili a Piacenza non se la passa-no meglio: Mantova (4.262 euro),Lecco (4.235 euro), Lodi (4.223euro), Modena (4.176 euro), Bre-scia (4.131), Como (4.003 euro),Sondrio (3.842 euro), Verona(3.810 euro) e Cremona (3.764).In coda si trovano praticamentesolo realtà meridionali, l’elenco èchiuso da Andria 1.081 euro diIrpef statale per ogni cittadino.

«Non è un caso – spiega l’as-sessore comunale al Bilanci, Lui-gi Gazzola – visto che è una tas-sa che si paga in base al reddito eal centro-nord ci concentra lamaggior parte della ricchezza delPaese. Basta vedere i dati di cittàcome Padova, Treviso, Varese eBolzano, che occupano i primiposti della graduatoria non percaso. Di contro, c’è da dire chegeneralmente in questi posti,Piacenza compresa, il livello del-la qualità della vita e dei servizi è

superiore che altrove, dove le im-poste sono più basse. Diciamoche questa graduatoria scatta u-na fotografia abbastanza fedeledella distribuzione del benesse-re in Italia». Se alla Irpef nazio-nale si aggiungono l’addizionaleregionale e quella comunale (al-lo 0,52 per cento), il quadro per ipiacentini non è tanto roseo. «Leimposte locali – chiarisce Gazzo-la – pesano poco rispetto a quel-le nazionali e sono molto impor-tanti per garantire la qualità deiservizi che il Comune offre. Il

problema vero, a mio avviso, ècentrale: da molti anni lo slogandi Berlusconi e del centrodestraè “meno tasse”, ma in tutti questianni di governo non hanno fattonulla per mantenere questa pro-messa. In Italia – aggiunge - ab-biamo una tassazione media al43,5 per cento, la terza in Europa,senza avere un’adeguata rispo-sta in termini di servizi. Ora si ètornati a parlare di riforma fisca-le, ma il ministro Tremonti si èaccorto che ormai è diventataquasi impossibile senza decisio-

ni molto difficili e impopolari».Che strada seguire, quindi?

«Sono tante le possibilità – ri-sponde Gazzola – ad esempi gliincentivi per aumentare la cre-scita, con adeguate politiche disviluppo o una distribuzione dif-ferente del carico fiscale. Senzadimenticare la fondamentalelotta all’evasione: nel suo picco-lo, il Comune di Piacenza è riu-scito in un anno a recuperare 1,8milioni di euro, risorse vitali diquesti tempi».

Michele Rancati Uno scorcio della città di Piacenza vista dall’alto

Eternit e nuova sede Ausl,raccolta firme dei lavoratoriVia Anguissola, i dipendenti dell’azienda sanitaria chiedono “un intervento chiarificatore” sui rischi

La sede delPolichirurgico diPiacenza.Lapalazzina degliufficiamministrativi sitrova in viaAnguissola

■ (mir) La comunicazionedel consigliere regionale delPdl Andrea Pollastri sul possi-bile rischio eternit per la nuovapalazzina amministrativa del-l’Asl in via Anguissola ha mes-so in allarme i dipendenti chepresto dovranno trasferirsi inquegli uffici. Tutta colpa, ipo-tizza l’azzurro, «di un vecchioedificio che fa parte del com-plesso della lavanderia al ser-vizio dell’ospedale e di altrestrutture sanitarie, collegato alnuovo palazzo uffici, su cui visarebbe una copertura in eter-nit».

I lavoratori hanno avviato u-na raccolta firme per sollecita-re un intervento chiarificatoree contattato i sindacati di cate-goria, che si sono immediata-mente attivati per ottenere dal-

la dirigenza aziendale un in-contro in cui pianificare tem-pestive e approfondite verifi-che. Stefania Pisaroni della C-gil, Claudia Civetta della Cisl eGianmaria Pighi della Uil nonvogliono che si crei alcun allar-

mismo, ma ritengono dovero-so che si faccia chiarezza su u-na questione così delicata.«Abbiamo raccolto le sollecita-zioni del personale – spieganoi sindacati – e contiamo di con-frontarci al più presto con i ver-

tici dell’Asl, a cui chiederemodue tipi di interventi: non solola verifica dei luoghi indicatiper capire se davvero le coper-ture segnalate sono pericolose,ma anche le analisi del caso suidipendenti che in questi annihanno lavorato a contatto inquesto edificio e in quelli con-finanti. Un approfondimento –aggiungono – ci pare doverosoalla luce di quanto ipotizzato:sapere quale sia la reale situa-zione è fondamentale sia perintervenire in caso di problemi,sia per tranquillizzare tutti senon si dovesse riscontare nulladi anomalo, come ci auguria-mo. L’importante è non creareinutili e dannosi allarmismi».

Pollastri ha presentato un’in-terrogazione in Regione, nonrisparmiando critiche all’a-

zienda sanitaria: «Condivido lapreoccupazione dei dipenden-ti e ritengo che sia il caso di of-frire le necessarie rassicurazio-ni: chiedo pertanto alla giuntaregionale se sia informata deifatti e se si intenda adottaremisure cautelari quali, ad e-sempio, un sopralluogo per laverifica del presunto pericolo.L’Asl ha impiegato anni a finirela sede di largo Anguissola, sa-rebbe ora paradossale che nonfosse utilizzabile a causa di unaltro lavoro da realizzare: cer-tamente mentre erano incorsoin lavori si sarebbe potuto in-tervenire anche sul tetto adia-cente mettendolo in sicurezzaevitando il rischio di dover a-prire un nuovo cantiere e diposticipare ancora il trasferi-mento degli uffici».

■ (mir) Domani è il giornodella grande adunata leghista aPontida, ma già da oggi decine dipiacentini si muoveranno versoil paese bergamasco per parteci-pare alla tradizionale “festa” cheprecede l’appuntamento delladomenica. In particolare, nellagiornata odierna si mobiliteran-no i ragazzi del movimenti gio-vanile, che non si vogliono per-dere il raduno del sabato, fattosoprattutto di musica, spiedini ebirra. Molti di loro monterannola tenda e dormiranno in sacco apelo, i più “comodi” hanno giàprenotato una stanza negli al-berghi. Saliranno nel paese ber-gamasco già da oggi anche il se-gretario provinciale del Carroc-cio Pietro Pisani e il consigliereregionale piacentino Stefano Ca-valli, mentre domani partirannoda Piacenza due autobus allavolta di Pontida. Un appunta-mento che, secondo la Lega nordpiacentina, non vedrà alcunacontestazione nei confronti deileader nazionali del partito. Losostiene la segreteria provinciale,replicando all’intervento dell’exassessore provinciale GianluigiZiliani: «Secondo lui, Pontidasarà l’occasione per tanti di gri-dare il proprio dissenso e, maga-ri, azzardare il lancio di ortaggidi vario tipo. Si consoli: i nostrimetodi non sono quelli cari allasua parte politica (leggasi violen-za dei centri sociali) e non ci saràalcun bisogno di azioni di prote-sta. Il federalismo, che la sinistraha scoperto solo in tarda età, sifarà, per il dispiacere di qualcu-no. E si farà con Berlusconi, cheha mantenuto quelle promesseche D’Alema, al tempo, disatte-se. Grazie alla Lega nord – prose-gue il Carroccio - verso la finedell’anno inizierà ad essere in-trodotto il criterio dei fabbisognistandard, contro l’aberrante spe-sa storica che tanti sprechi cau-sò, e poi si procederà verso lapiena attuazione della fiscalità

locale, che ci consentirà di esse-re padroni dei nostri soldi».

Secondo la segreteria provin-ciale leghista «nessuna discrasiatra i proclami in Padania e ilcomportamento dei parlamen-tari a Roma, questi si chiamanofatti. Ziliani parla di Ici come di“unica tassa federalista”. Peccatoche venga pagata come al solitoda una sola parte del Paese. So-prattutto al Sud, infatti, molti e-

difici non sono nemmeno acca-tastati. L’Ici verrà sostituita dal-l’Imu, che accorperà anche l’Ir-pef fondiaria e sarà calibrabiledai sindaci, che potranno anchedimezzarla, alla faccia dell’im-posizione delle scelte. Quei pri-mi cittadini che, con fabbisognistandard oltre la media, innalze-ranno l’Imu al massimo livello,saranno chiamati a render contodelle loro scelte».

■ (mir) Boom di protesti aPiacenza, a conferma del fattoche la crisi ha inciso pesante-mente sulle tasche delle fami-glie e delle imprese piacentine.

Nell’ultimo triennio (2008-2010) il nostro territorio ha fat-to registrare un aumento supe-riore al 10% del numero dei pro-testi (4.125,) anche se il loro va-lore medio è diminuito del 18%.Das Italia, compagnia specializ-zata nella tutela legale, ha ana-lizzato i dati riferiti agli ultimitre anni (2008-2010), un feno-meno che coinvolge non soltan-to i consumatori privati, ma chesta prendendo piede anche trale aziende. In regione, l’ammon-tare medio di un protesto nel

Piacentino è di 2.752 euro, soloa Parma il dato è inferiore (2.710euro). Il valore totale dei titoliprotestati nella nostra provinciaè di 11,43 milioni di euro. Nellaclassifica delle province più “vir-tuose” per minore densità diprotesti rielaborata, Piacenza èal posto numero 30 posto in Ita-lia: 1 protesto ogni 69 abitanti.E’ preceduta da Ferrara (1 ogni91 abitanti) che occupa il primoposto in Emilia Romagna e il13esimo in Italia, Ravenna (26e-sima in Italia, 1 ogni 75 residen-ti) e Bologna (28esima, 1 ogni 70residenti). Di poco più elevatal’incidenza dei protesti piacen-tini rispetto a Forlì-Cesena (po-sizione 33 in Italia, 1 ogni 68 abi-tanti) e Parma (35esima, 1ogni64 abitanti), che precedonoReggio nell’Emilia (40esimo po-sto, 1 ogni 60 abitanti) e Rimini(42, 1 ogni 58 abitanti), la meno“virtuosa” in regione.

Il popolo leghistaad una adunatadegli anni passati

Domani è il grande giorno.Da tutta la provincia due pullman e tanti mezzi privati

La Lega Nord in marcia verso l’adunata di Pontida La segreteria: «Tutti compatti,nessun malumore»

NEL TRIENNIO + 10 %

All’ombra del Goticoboom di protesti:unoogni 69 abitanti

LIBERTÀSabato 18 giugno 2011 15

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49Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

Cronaca piacentina

PIACENZA - Sarà presentato doma-ni a Bologna il nuovo piano regio-nale per la prevenzione del rischioidrogeologico. Tra il 2011 e il 2013arriveranno a Piacenza quasi die-ci milioni di euro, a cui si aggiun-geranno risorse per la manuten-zione dei corsi d’acqua e dei ver-santi di frana. Alcune opere parti-ranno entro la fine dell’anno, inquattordici Comuni. Tutti e qua-rantotto i sindaci della provinciasono stati invitati in Regione dal-l’assessore alla sicurezza territo-riale e alla protezione civile, la pia-centina Paola Gazzolo.

La presentazione del pianochiude il suo primo anno di man-dato, un anno difficile, che ha toc-cato la tragedia più alta con lascomparsa dell’imprenditore li-gure Fabio Solari, a Cortebrugna-tella, lo scorso ottobre, schiaccia-to da una frana da crollo. Solo unasettimana fa, inoltre, quattro atti-vità commerciali sono state tra-volte a Settima da un’onda di fan-go e detriti.

«Certamente il mio debutto inRegione è stato “caldo”: tante so-no state le emergenze che ci sia-mo trovati ad affrontare, dagli e-venti meteorologici avversi, aquelle connesse alla gestione del-le infrastrutture industriali comelo sversamento di idrocarburi nelPo, sino a quelle dei giorni scorsi.Tra il 2010 e il 2011 da Bologna so-no stati concessi contributi allanostra provincia per un totale di3,02 milioni nel campo della Dife-

sa del suolo e 6,59 milioni nel set-tore della Protezione civile. Tutta-via, se da un lato si assiste ad unacrescita delle richieste di inter-vento e aiuto da parte degli entilocali, dall’altro le risorse scarseg-giano sempre più, in particolareper i tagli operati dal Governocentrale. È in quest’ottica che siinserisce il piano».

A quanto ammontano le risorseche saranno assegnate al territo-rio piacentino? E quali interventi

si prevede di realizzare?«Dal 2011 al 2013 saranno de-

stinati alla nostra provincia 9,66milioni di euro. Una cifra consi-stente che per 7,55 milioni andràa finanziare interventi strutturaliattesi da tempo in quattordici Co-muni, mentre per i restanti 2,01milioni sarà utilizzata per inter-venti puntuali. A ciò si aggiunge-ranno i fondi per la manutenzio-ne diffusa, pari al 15% dell’interopiano. Fondi che, in parte, sono

stati esclusi dal patto di stabilità,garantendo in questo modo lapossibilità di un loro impiego im-mediato. Ci tengo a sottolinearecome l’azione della Regione siastata improntata alla massima ce-lerità: l’avvio di alcune opere èprevisto già entro la fine dell’an-no».

Il piano si basa sui finanzia-menti derivanti dall’accordo diprogramma tra Regione e Mini-stero dell’ambiente dello scorsonovembre. Regione e Governo sistringono la mano, e lei lo ha de-finito più volte un modo per “vol-tare pagina”. È realmente un cam-bio di metodo?

«Sì, desidero sottolineare comequesto approccio segni una nettainversione di rotta rispetto al me-todo finora seguito dal Governo.Negli ultimi anni, infatti, da Romasono giunti finanziamenti per lopiù “a pioggia”, senza alcuna pia-nificazione. Con la conclusionedell’intesa, si è tornati a ragionarein un’ottica di sistema, preveden-

Il sindaco Poggi ela situazione della

frana a Cassolo (foto Zangrandi)

COLI - Il sindaco di Coli, Massi-mo Poggi, chiude la comunaledi Cassolo e Pradella (ex stata-le). L’ordinanza è stata firmatanel corso del fine settimana e di-venterà esecutiva a partire daoggi, dopo che «la pioggia inten-sa della scorsa settimana ha for-temente compromesso il ponti-cello che si incontra nel proce-

dere verso Bobbio». Che ne saràdella strada, unica alternativaalla Statale 45 al confine tra i Co-muni di Coli e Bobbio? «Di cer-to un piccolo Comune come ilnostro non può farsi carico del-la sua messa in sicurezza, diven-terà una ciclopedonabile – com-menta il primo cittadino, senzanascondere un po’ di amarezza

– Abbiamo valutato se lasciarlapercorrere almeno alle moto,dal momento che gli appassio-nati delle due ruote amano queltracciato: ma, sinceramente,non ce la siamo sentiti, la re-sponsabilità è troppo alta».

La strada aveva ‘salvato’ la via-bilità della Statale 45, dopo il ce-dimento del manto stradale lo

scorso 23 dicembre nella frazio-ne di Barberino, alle porte dellagalleria di Bobbio. Un cedimen-to causato da un consistentefronte di frana che, stando allesegnalazioni di alcuni abitanti,non sembra aver smesso di darepreoccupazioni, nonostante ilpronto intervento Anas di palifi-cazione, portato avanti in que-

sti mesi (pronto intervento chenessuno ha mai definito come‘risolutivo’ ma come parziale). Ildislivello, sulla strada, resta an-cora evidente ed un gradino diuna ventina di centimetri si è giàformato segnando lo stacco tra ilpunto messo in parziale sicurez-za e il resto della 45 prima dellagalleria, dove la frana continue-rebbe a lavorare.

«Al più presto avvertirò l’A-nas, appena sarà pubblicata lamia ordinanza – prosegue Pog-gi – Io li avevo avvertiti, sullastrada c’era già il divieto di tran-

Frane,10 milioni dalla RegioneL’assessore Gazzolo: interventi strutturali e puntuali, il via entro l’annoRischio idrogeologico,

il piano di Bologna

do forme di cofinanziamento del-le opere con un impegno con-giunto dello Stato e della Regione.In periodi di scarsità di risorse, haun’importanza fondamentale riu-scire ad adottare un approccio in-tegrato. Un obiettivo da sempresostenuto dal presidente VascoErrani».

Ora cosa succederà?«L’accordo di programma con il

Ministero dell’ambiente non rap-presenta che un primo, seppurimportante, passo in vista di unnuovo e ancora maggiore impe-gno per la messa in sicurezza delterritorio, tramite la realizzazionedelle opere attese innanzituttodalla montagna e dalla costa. A talfine, penso sia fondamentale defi-nire, a livello nazionale, un pianodecennale condiviso da Stato, Re-gioni ed enti locali per permette-re all’intero Paese di compiere unsalto di qualità. Nell’ambito di u-na visione pluriennale, infatti, bi-sogna puntare sulla prevenzione».

Elisa Malacalza

sito per i mezzi superiori alle 15tonnellate: ora, dopo aver fattoin questi giorni un ulteriore so-pralluogo tecnico, quella stradanon può più essere l’alternativain caso di lavori sulla 45 e nonpuò neppure più essere unastrada turistica. L’arco del pon-te si è completamente svuota-to, anche la base presenta nu-merosi segni di ammaloramen-to. Io non posso e non voglio ri-schiare. Nell’ordinanza abbia-mo concesso il transito solo aidue residenti del posto».

malac.

RIVERGARO - Erano adrenalinicicome è giusto che sia nel mo-mento che precede la partenza.Daniele e Filippo Comati, o me-glio i “cugini vespa”, sono gli am-basciatori della Pro loco riverga-rese Tramballando e ieri mattinasi sono dati appuntamento, comeconsuetudine ormai da quattroanni, sul lungotrebbia del paese.I due sono partiti alla volta diLondra in sella ad una Sprint e unEt3: le loro vespe d’epoca. L’ob-biettivo? Portare il messaggio disolidarietà lanciato da Rock inTrebbia, kermesse canora orga-nizzata da Tramballando, fino alcuore del rock, là dove i Beatlesfirmarono quel successo planeta-rio che porta il nome di “AbbeyRoad”. Rock in Trebbia giunta al-la sua settima edizione non ab-bandona la formula vincente chel’ha fatta entrare nel cuore dellagente.

Così, anche quest’anno, lequattro serate di concerti live sullungotrebbia di Rivergaro il 7-8-9e 10 luglio, saranno accompagna-te da un intento benefico a cui sispera molti dei presenti preste-ranno attenzione. Il ricavato del-la kermesse canora sarà infatti in-teramente devoluto al Laborato-rio Gmp Cellule Staminali di Pia-cenza diretto dalla dottoressaMariacristina Arbasi. I primi ad a-ver capito l’importanza di finan-ziare la ricerca che lo staff dellaArbasi porta avanti dal 1999 equindi aiutarli a costruire unnuovo ed idoneo laboratorio, so-no proprio loro: i “cugini vespa”.La prova sta in un piccolo inci-dente avvenuto appena primadella partenza. La ruota anterioredell’Et3 si è infatti bucata, un con-trattempo sicuramente non pia-cevole dovendo ancora da per-correre 1200 chilometri di viag-gio, ma Daniele e Filippo hannocommentato così l’accaduto:«Con noi abbiamo una buonascorta di cellule staminali, prati-camente tutti i pezzi che occor-

rono per riparare la vespa in casodi incidente. Una gomma bucatanon può certo rovinare la buonariuscita della nostra avventura».

Col sorriso sul volto sono quin-di partiti per Londra. Ad augurar-

gli buon viaggio c’erano il presi-dente di Tramballando Gianfran-co Castellani e il vero motore ditutta la festa, ovvero Guido Dave-ri. Tante le raccomandazioni chehanno rivolto ai loro ambasciato-ri prima della partenza. Si perchéDaniele e Filippo dovranno docu-mentare il loro viaggio che saràpoi riproposto durante Rock inTrebbia. Per fare questo i cugini sisono dotati di piccole videoca-mere che hanno fissato sulla par-te anteriore e posteriore dei loromezzi. Una volta arrivati a Lon-dra, inoltre, dovranno scattare u-na fotografia sulle strisce pedona-li di Abbey Road. Come fecero iBeatles anni prima anche Danie-le e Filippo cammineranno sulle“zebre” più famose del mondo te-nendo in mano, però, lo striscio-ne di Rock in Trebbia.

Nicoletta Novara

PIACENZA - (elma) Un ‘patto per ilterritorio’ per salvare la monta-gna piacentina: «Non è giustoche la sabbia scavata nel Treb-bia a Gossolengo sia un benefi-cio solo per i luoghi dove si cavae non per quelli dove la sabbia siforma, e non è neppure giustoche gli artigiani di Bobbio vo-gliano aprire i loro capannonima non abbiano un’area idoneaper farlo: ci dovrebbe pensare ilpiano territoriale di coordina-mento provinciale». La propo-sta parte dal presidente dellaComunità montana dell’Appen-nino piacentino Massimo Ca-stelli, commentando i dati sullasituazione della montagna pia-centina, sottoposti alla commis-sione consiliare di venerdì inProvincia. A far discutere sono i

quaranta milioni di euro impe-gnati per la montagna piacenti-na dal 2008 al 2011: «Sembranotanti, ma cosa include questa ci-fra? Nessuno calcola tutto quel-lo che queste zone danno gra-tuitamente alla pianura senzachiedere in cambio un euro –commenta Castelli – Penso so-prattutto alla risorsa idrica, alledighe che danno oro per l’agri-coltura di pianura: queste risor-se non tornano più indietro. Pervalorizzare la montagna dob-biamo capire una volta per tut-te che l’Appennino è una risor-sa di tutti, non solo di noi mon-tanari, non ha senso parlare dirisorse a spot. Se tutti beneficia-no delle nostre il risorse, il costodella manutenzione di questoambiente non deve essere solosulle spalle di chi ci abita: civuole un fondo di riequilibrio –conclude Castelli - dobbiamocostruire un patto territoriale,dove poter inserire tutte le ini-ziative messe in campo».

La partenza dei vespisti (foto Zangrandi)

Dal Trebbia a Londra in VespaRivergaro, partiti gli “ambasciatori” di Tramballando

COMUNITÀ MONTANA

Castelli:serve un patto territoriale per salvare la montagna piacentina

Coli,ponte a rischio dopo le pioggeChiusa da oggi la strada di Cassolo

LIBERTÀ lunedìLunedì 20 giugno 201120

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50 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

«Erogatore di acqua gratis al Quartiere 3»Le richieste della Circoscrizione alla giunta. E in via Arata panchine e sentieri in ghiaia

■ Lungo e articolato il rappor-to sulla situazione e sui bisogniche la Circoscrizione 3 ha pre-sentato alla giunta comunale.Dopo i documenti del Quartiere1 e 2, pubblichiamo quello re-datto dal consiglio presiedutoda Luciana Meles.

Tra i tanti temi trattati, anchequello dell’area verde di via Ara-ta, per cui si chiede «uno studiodi riqualificazione con l’inseri-mento nella parte alberata diqualche panchina, di realizzareove già segnati dei sentieri, per-corsi in ghiaietto ed eventual-mente la posa di un rubinettodell’acqua».

AMBIENTE - Si ricorda il proble-ma della mancanza di servizi i-gienici negli orti di via Boselli e sirichiede una particolare cura eattenzione nei servizi di manu-tenzione e sfalcio delle aree ver-di, soprattutto nei campi gioco enei giardini pubblici fruibili daanziani e bambini.

TERRITORIO - Nei giardini pub-blici in parte già recintati o incorso di realizzazione si richiedecomunque sempre la posa dellasegnaletica che chiarisca l’im-possibilità d’ingresso degli ani-mali, nell’area di sgambamentocani a fianco giardini di via Ne-gri la siepe di lauro è in partemancante, l’auspicio è che sipossa mettere in sicurezza tutti igiardini pubblici con particolareattenzione a quelli dove vi sonogiochi per i bambini.

Si segnala la mancanza nelquartiere di uno spazio pubbli-co che favorisca l’aggregazionegiovanile, nei giardini di via An-cillotti serve una panchina oltrea quelle esistenti.

VIABILITA’ - Nelle scuole ele-mentari del quartiere sta avendoun buon esito l’esperienza delprogetto "Pedibus". Si richiede

di considerare la possibilità dichiudere durante l’orario d’in-gresso e uscita degli alunni, iltraffico alle auto in via Gramscie in via Labò, per il tratto che in-teressa le scuole Don Minzoni eCarella. Tutto ciò previo una fa-se interlocutiva e di sperimen-tazione con il coinvolgimento ditutte le parti interessate, quali iresidenti, i genitori, gli inse-gnanti, gli operatori scolastici,oltre che l’ufficio di competenzacomunale e amministrativa,l’ufficio di Tempi per quanto ri-guarda il percorso dei pullman,i lavoratori socialmente utili.

Considerando il buon esitodella scelta di porre il limite di

Il presidente Luciana Meles

«Il governo la smetta di colpire i Comuni»Reggi al convegno Anci: basta accentrare le opportunità e decentrare le disgrazie■ «Il governo la smetta di ac-canirsi contro i Comuni. Non èconveniente neanche per lo Sta-to, per due motivi: innanzituttoperché siamo responsabili solodell’8% della spesa pubblica, ein secondo luogo perché questoatteggiamento determina uncontinuo accrescimento dellaconflittualità nelle nostre comu-nità». Lo ha affermato a Ischia ilsindaco Reggi, vicepresidentedell’Anci, nel corso del conve-gno Ifel sulla Finanza locale.

Dodici mesi dopo la manovradello scorso anno e alla vigiliadella nuova riforma da 40 mi-liardi, Reggi ha fatto il bilanciodei gravi effetti che hanno colpi-

to le casse comunali: «La ridu-zione dei trasferimenti - ha det-to - l’asfissiante Patto di stabilitàe i tagli lineari indifferenziati inassenza di autonomia, hanno

portato alla stabilizzazione del-le spesa corrente, alla riduzionedrastica degli investimenti connotevoli effetti negativi sulle e-conomie locali e sulle opportu-nità di lavoro, ma anche al bloc-co dei consistenti residui nei bi-lanci degli enti più virtuosi non-ché all’aumento dei ritardi neipagamenti nei confronti dei for-nitori privati, essendo a loro vol-ta i Comuni vittima dei rimandidei livelli di governo superiore».

Secondo Reggi, «occorre pas-sare dal patto di stabilità al pat-to per lo sviluppo per sostenerela crescita, usando le risorse chesi sono generate dal surplus diobbiettivo pari a 1 miliardo, con-

trastando l’evasione fiscale e in-troducendo meccanismi pre-miali per le amministrazioni piùvirtuose». «La strada da seguire –ha concluso - è mantenere il le-game di responsabilità con lecomunità ossia con chi decide,tassa di soggiorno e imposte suseconde case per esempio nonvanno in questa direzione. Oc-corre invece un federalismo ve-ro e non solo di facciata, conte-nendo al massimo anche gli e-normi fondi di riequilibrio che,gestiti dal governo centrale,svuotano il senso del federali-smo. Basta insomma all’accen-tramento delle opportunità e aldecentramento delle disgrazie».

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Il sindaco Roberto Reggi

velocità a 30 chilometri all’ora invia Gorra, si richiede di esten-derlo alla nuova zona residen-ziale di via Goire angolo via Bub-ba. Si propone di proseguire ilsuddetto limite di velocità an-che in via Buozzi e di realizzareun dosso a piazzola come dis-suasore sulla strada che collegaLa Verza con Santa Franca e unoa Pittolo in via Galilei. Si richie-de inoltre di realizzazione un’al-tra piazzola sopraelevata d’at-traversamento in via Ottolenghicon l’incrocio con via Arata.

Ci giungono in continuazionerichieste di spiegazioni sullarealizzazione della pista ciclabi-le di San Bonico e quella che

dallo stadio dovrebbe affiancarela Statale 45, la prosecuzione diquella che dal sottopasso dellatangenziale dovrebbe raggiun-gere il centro abitato di La Verza.Si richiede che le piste ciclabilidelimitate dalla sola segnalazio-ne a terra con vernice gialla sulmedesimo piano della carreg-giata stradale siano particolar-mente vigiliate in quanto spessoutilizzate come corsia di percor-renza o parcheggio per autovei-coli, la stessa vernice che indicail percorso ciclabili in molti pun-ti non è visibile in quanto dete-riorata. In viale Dante e via Na-solini la situazione è per questeragioni molto critica. Inoltre si

consiglia una visione d’insiemedelle piste ciclabili, in modo dacreare una comunicazione a re-te delle varie piste della città al-le frazioni e tra le frazioni stesse.

Sempre sulla Statale 45 è ri-chiesta la realizzazione di unarotatoria in prossimità dell’in-crocio con la strada per San Bo-nico e la strada per Pittolo. Per-vengono continue segnalazionisul deterioramento del manto a-sfaltato e conseguentementeanche delle segnalazioni oriz-zontali. Per motivi di sicurezzasi richiede una particolare at-tenzione sulla programmazionedei rifacimenti e sulla manuten-zione stradale.

DISTRIBUTORE ACQUA POTABILE- Viene suggerito poi un proget-to per l’installazione di un distri-butore di acqua potabile, similea quelli già attivi nei quartieri 2 e4 con funzione di captazione,adduzione e distribuzione, congruppi di erogazione completidi filtri e di sistema di protezio-ne batterica. Tale impianto oltrea fornire un servizio ai cittadini,aiuta a contenere l’utilizzo dibottiglie di plastica, ridurrebbel’inquinamento per il trasportodelle bottiglie. L’area individua-ta nel nostro quartiere per taleintervento sarebbe quella di viaForesti (dietro al campo da ba-seball), dove è presente un poz-zo dell’acquedotto comunale. Ilcosto previsto complessivo perla realizzazione di tale opera è di25mila euro.

La relazione contiene ancheun lungo capitolo dedicato alparco della Galleana che pubbli-cheremo nei prossimi giorni.

Michele Rancati

LIBERTÀDomenica 19 giugno 2011 21

Page 51: rassegna del 20-06-2011

51Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 06 - 2011

PIACENZA - Libertà

RIVERGARO,OGGI

Alla cantina Bonelliriflettori su vino,cultura e territorioRIVERGARO - Ritorna oggi pome-riggio dalle 16 alla cantina Bo-nelli “Terra”, l’evento propostoda Cantine Bonelli, in collabo-razione con l’Università Cattoli-ca del Sacro Cuore di Piacenza,facoltà di Agraria. La giornata distudio giunta alla sua quinta e-dizione ha l’obiettivo di dare va-lore sempre maggiore al rappor-to che lega il vino al territorio ealla cultura locale e si inserisceogni anno in un contesto piùampio, che per l’edizione 2011è l’Anno internazionale dellachimica proclamato dall’Onu.L’incontro – coordinato da En-rico Ciciotti, direttore del Labo-ratorio di economia locale dellafacoltà di Economia della Catto-lica – vedrà intervenire EttoreCapri del Centro di ricerca perl’agricoltura sostenibile dellaCattolica sul tema: “Viticoltura:un modello di agricoltura soste-nibile”; quindi Marco Trevisandell’Istituto di Chimica agrariaed ambientale della stessa Fa-coltà di Agraria (“La chimica delgusto”). Di taglio più divulgativola seconda parte del pomerig-gio, che vedrà una presentazio-ne intitolata “L’arte di crearesuono”: la creazione fisica dellostrumento musicale sarà messain rapporto in diretta alla musi-ca a cui da vita, attraverso un in-tervento affidato al liutaio PaoloFanfani e alla violinista SabrinaSilan. Come da tradizione il po-meriggio sarà anche allietato dauno spettacolo musicale, conl’esibizione del gruppo piacen-tino Clover in una serie di branimusicali dedicati alle tradizionidi Valtrebbia e Irlanda.

Mol.

TRAVO - Da passaggio provvi-sorio a vera e propria stradaper permettere agli abitantidi Casone di Fradegola di a-vere sempre una “via di fuga”da quella località di Travocontornata dalle frane. I la-vori sono iniziati proprio inquesti giorni, gli uomini del-la ditta Covati di Perino sonoall’opera su quei 1700 metriche da Casone portano aPoggio Franco. La fine dei la-vori è prevista per la metà diluglio, poi circa 20 giorni diassestamento per permette-re al fondo di asciugare benee il gioco sarà fatto.

Il finanziamento di 60milaeuro per questo lavoro è arri-vato dalla Protezione Civiledopo che l’assessore regio-nale Paola Gazzolo, nell’in-verno appena passato, avevaeffettuato un minuzioso so-pralluogo sul posto. Prima divedere il passaggio comple-tamente ghiaiato la ditta siappresterà a realizzare tom-bini, cunette e a mettere aregime le acque.

La strada comunque, co-me precisa l’assessore ai la-vori pubblici Luigi Mazzoc-chi «è già transitabile nono-stante il cantiere in essere».L’importanza dell’aperturadi questa nuova strada è pre-sto detta. Tempo fa una rovi-nosa frana aveva interrottola vecchia strada che da Fra-degola portava a Casone in-terrompendo la viabilità edisolando le case. Da qui lanecessità di realizzare unpassaggio che aggirasse il ce-dimento, a monte. Poi l’ag-gravarsi della situazione acausa di un’ulteriore franapoco più in alto e vicinissi-ma a Casone che era andatanuovamente ad interrompe-re la strada. «Ora il passaggioè completamente libero laditta Pizzasegola ha riaperto

la strada realizzando un pas-saggio di ghiaia con cunettee tombini, ma questa secon-da frana non lascia ben spe-rare - spiega Mazzocchi - c’èil pericolo che le acquesmuovano nuovamente ilterreno. La strada che da Ca-

sone porta a Poggio Franco eda qui in paese era assoluta-mente necessaria vista l’in-stabilità del territorio circo-stante la località». Per uncantiere che apre, altri sonostati recentemente chiusi, adelencarli sempre Mazzocchi.

«Con un finanziamento del-la Protezione Civile di120mila euro più 50 la dittaGiordanino ha asfaltato2.300 metri di strada lineareche da Travo portano a Don-ceto, Vei e Ca Verzago e in piùha realizzato due gabbionateper sostenere la sede strada-le e sistemato un muro chestava cedendo. Per un totaledi 66mila euro abbiamo rea-lizzato interventi di asfalta-tura a Casone di Bobbiano,Cascine di Bobbiano, Trado-ni, Coni, Quaraglio e Termi-ne Grosso. Infine la ditta Co-sta ha realizzato delle gab-bionate sulla strada da Travoa Donceto per 35 mila euro ela ditta Mazzoni è intervenu-ta sulla Pilè Sarniago graziead un finanziamento di25mila euro».

L’assessore ha infine vo-luto rivolgere un ringrazia-mento speciale al Serviziotecnico dei Bacini e all’as-sessore regionale PaolaGazzolo.

Nicoletta Novara

STATALE 45

Lavori al ponte di LenzinoSlitta la riapertura■ (elma) Avrebbe dovuto ria-prire ieri la statale 45 nel Co-mune di Cerignale. I lavori diconsolidamento del ponte diLenzino, al confine con Corte-brugnatella, saranno prolunga-ti di qualche giorno a causa delmaltempo: oggi si procederàcon l’asfaltatura. Indicativa-mente, tempo permettendo, lastatale dovrebbe riaprire lu-nedì. Al termine dell’interventoin corso, ponte Lenzino potràsupportare il transito dei mez-zi superiori alle 44 tonnellate. Ipercorsi alternativi sono statisegnalati sul posto e prevedo-no la deviazione della circola-zione sulle strade provinciali 73e 186. In particolare, per i vei-coli in direzione Genova l’usci-ta è al bivio per Lago, comespiegato da un comunicato diAnas, mentre per i veicoli in di-rezione Piacenza la deviazioneè in località Ponte Organasco.

Le lavorazioni effettuate con-sistono nella sostituzione degliappoggi della campata in ce-mento armato e nella ricostru-zione del giunto tra la campatae la pila, rendendo necessarial’interdizione totale al trafficodel tratto oggetto di intervento.

L’intervento ammonta a cir-ca 280 mila euro e consentirà iltransito sul ponte, come detto,ai mezzi pesanti fino a 44 ton-nellate, eliminando quindi l’at-tuale limitazione che, per moti-vi di sicurezza, era stata fissataa 5 tonnellate. L’intervento sta-bilito, tuttavia, come ricordatodal sindaco di Cerignale Mas-simo Castelli dovrebbe averevalore complessivo di 450milaeuro.

Valtrebbia

TRAVO - La seduta del Consiglio comunale

Il Comune di Travo chiedelo stato di calamità naturaleBilancio:raddoppia l’IrpefTRAVO - Il Comune di Travo chie-de lo stato di calamità naturale,anche se la conta dei danni pro-vocati dalle ultime piogge è an-cora in atto. Per il momento sonostate accertate 16 strade comu-nali danneggiate dalle frane, il ci-mitero di Travo, il cimitero diBobbiano, l’abitato di Cella diBobbiano, il castello del capoluo-go che si aggiungono alle nume-rose segnalazioni giunte da pri-vati cittadini. «Con la disponibi-lità dei nostri mezzi - ha spiegatoil sindaco Lodovico Albasi duran-te il Consiglio comunale di gio-vedì sera - stiamo garantendo ilpassaggio sulle strade ma abbia-mo dato fondo alle nostre riservedi ghiaia e tubazioni. La speran-za è che lo Stato e la Protezionecivile ci diano una mano. Devoringraziare i cittadini per la com-prensione, l’assessore Paola Gaz-zolo e l’onorevole Paola De Mi-cheli per aver preso a cuore la si-tuazione di Travo».

Al centro dell’ultimo Consiglio,quindi, la disastrosa situazionedel territorio, ma anche l’appro-vazione del bilancio di previsione

TRAVO - I lavori iniziati sui 1.700 metri che da Casone portano a PoggioFranco (f.Novara)

Casone presto avrà la stradaTravo, già iniziati i lavori sulla via per Poggio Franco per “aggirare” le franeMazzocchi: «Già transitabile nonostante il cantiere». Gli interventi conclusi

2011. «Il nostro è un bilancio inconvalescenza»: il sindaco nonnasconde i problemi dati dall’in-combenza di quei 80mila euroall’anno (ancora per tre anni) cheil Comune a causa di un erroretecnico sul calcolo dell’Ici dovràridare allo Stato. «Stiamo lavo-rando sul recupero delle entrate -spiega Albasi - tentando di taglia-re i costi. Fortunatamente l’am-ministrazione non ha grilli per latesta e può contare sulla com-prensione dei cittadini che cistanno dando una mano». Il sin-daco ha infatti voluto ringraziareMaria e Michela Gazzola per il la-voro di sterilizzazione dei gatti,Carlo Mazzocchi per l’arredo ur-bano, Maria Piana per la cura deifiori, Elena Mazzari e MariellaCassinari per aver recuperato icani randagi e avergli trovato unafamiglia. Oltre al bilancio è statovotato anche l’aumento dallo 0,2allo 0,4 per mille dell’Irpef «per-messo - ha spiegato l’assessore albilancio Gilberto Guastoni - daldecreto sul federalismo fiscalesolo ai comuni con un’aliquotamolto bassa come la nostra». Illavoro dell’amministrazione èstato condiviso dalla consiglieradi minoranza Marta Fumi che havotato il bilancio, così come èstato contestato da AnnibaleGazzola: «L’Irpef - ha detto - nonè stato aumentato è stato rad-doppiato, inoltre per alcuni set-tori come quello viabilità sonostate tagliate troppe risorse. Perquanto riguarda gli investimentinon se ne vedono di nuovi se noni soliti che si protraggono da an-ni come l’ampliamento del cimi-tero di Travo. Per quanto riguar-da il debito Ici bisogna abbinarei lavori di accertamento con la ra-zionalizzazione delle spese». Ap-provati, infine, anche due regola-menti: per promuovere i prodot-ti tipici del territorio e per unifor-mare i servizi sociali gestiti dallaComunità montana.

Nicoletta Novara

LIBERTÀSabato 18 giugno 201134