rassegna del 03-08-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8 FERRARA________________________________________pag. 9 FORLIì CESENA_________________________________pag. 10 REGGIO E._______________________________________pag. 11 PIACENZA_______________________________________pag. 12 - 15 AGENZIE________________________________________pag. 16 - 19 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 03-08-2011

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rassegna del 03-08-2011

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Page 1: rassegna del 03-08-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 8

FERRARA________________________________________pag. 9

FORLIì CESENA_________________________________pag. 10

REGGIO E._______________________________________pag. 11

PIACENZA_______________________________________pag. 12 - 15

AGENZIE________________________________________pag. 16 - 19

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 03-08-2011

Page 2: rassegna del 03-08-2011

2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

BOLOGNA - Corriere

«Sono emersi elementi di re-lazione di carattere personale dicui non ero al corrente». Tradu-zione: quando ho nominato Am-brogio Dionigi nel cda dell’Isti-tuzione per l’inclusione socialenon sapevo che fosse l’ex porta-voce di Amelia Frascaroli, non-ché il fidanzato della figlia del-l’assessore al Welfare. Ed è conqueste parole che VirginioMero-la è tornato sui suoi passi: «Perquesto motivo ho convenutocon Dionigi che è opportuno ilritiro della sua candidatura».Il sindaco ha dato un taglio

alla vicenda, tagliando proprioil nome contro cui si è scatena-ta la polemica, lanciata sì dal-l’opposizione, ma raccolta an-che da un consigliere della stes-sa maggioranza, il capogruppodell’Idv in consiglio, PasqualeCaviano. Che hanno giudicatoalmeno «inopportuna» la no-

mina di Dionigi, vicino alla Fra-scaroli, nel cda dell’Istituzionepiù vicina all’assessorato alWelfare. «Per la prima volta inItalia le nomine delle societàpartecipate e delle istituzionisono state fatte sulla base diuna procedura innovativa e tra-sparente che si è avvalsa di unqualificato e autorevole comi-tato nomine», ha continuatoMerola, precisando che «la re-sponsabilità delle nomine re-sta comunque di esclusivacompetenza del sindaco».Precisazione più che puntua-

le, visto che quello di Dionigi,a quanto pare, non sarebbe tragli otto curriculum selezionatidai saggi per quel cda da quat-tro posti più presidente. E ieri,nel comitato, c’era un po’ diamarezza: se non si rendonopubbliche anche le scelte deisaggi — si chiedeva qualcuno—, oltre quelle del sindaco, co-me si esercita il ruolo di traspa-renza e garanzia? Anche per-ché il sito Iperbole, la vetrinadel «Palazzo di cristallo» an-

nunciato da Merola nella suacampagna trasparenza, avalla-va, sebbene in modo esplicito,l’idea che quei nomi fosserostati proposti proprio dal comi-tato. Non erano comunque po-che le candidature per quel po-sto, pur senza gettone: quasiun centinaio i curriculum. Il pa-rere dei saggi non è vincolan-te, dunque è dunque legittimoche il sindaco scelga anche ol-tre i nomi suggeriti. Ma è chia-ro che, se confermato, questocaso aprirebbe una grana poli-tica, soprattutto per chi ha fat-to dello «zero raccomandati»un tormentone della campa-gna elettorale.

Il comitato era stato chiama-to in causa da Amelia Frascaro-li. «Dionigi è stato scelto daisaggi, chiedete a loro», era sta-to il suo primo commento, perpoi aggiungere: «Non si posso-no penalizzare le competenzeperché ci sono dei legami». Pa-role sconfessate evidentementedalla posizione di Merola. Lanomina è stata criticata poi an-che nella stessa maggioranza diPalazzo d’Accursio: «In questomomento sarebbe stato più op-portuno evitare di creare situa-zioni di questo genere», ha det-to il capogruppo dell’Idv Pa-squale Caviano, visto che Ame-lia Frascaroli «ha sempre condi-viso in pieno la nuova linea del-la Giunta sulle nomine».

Su tutte le furie è andatol’escluso Niccolò Rocco di Tor-repadula. L’ex consigliere co-munale ha sfogliato il curri-culum con cui si è candidatoper un posto in quel cda: se Dio-nigi è stato premiato per le suecompetenze sul carcere, «hosvolto attività come volontarioalla Dozza e in altre carceri peroltre un decennio, dal 1996 al2007, sono stato insignito dellamedaglia di bronzo al meritodella Redenzione sociale, onori-ficenza concessa dalla presiden-za del Consiglio dei ministri; so-no stato inoltre vicepresidentedell’Opera di padre Marella,che si occupa in particolare didetenuti ed ex detenuti».

Il presidente della commis-sione Affari istituzionali, Valen-tina Castaldini, ha chiesto le car-te della commissione dei saggi:«Vediamo che nomi hanno sug-gerito realmente al sindaco».

Renato Benedetto© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha detto

Niente incarico all’ex portavoce della Frascaroli. E il suo nome non era nella lista indicata dai saggi

Qualcuno ha volutomontare un caso,ma certo c’è ancheuna responsabilitàdella maggioranza

L’intervista Il 25enne amareggiato: «Mi ha chiamato Merola, mi faccio da parte per non creare problemi»

Lo scontro Con una dura lettera il ministro contesta all’Ateneo un bando per un posto da ricercatore Il rettore: «Inadempienze? Sono sorpreso ma sereno»

Nel cv non c’era scrittodel mio impegno incampagna elettoraleNon c’è stato nessunintervento di Amelia

Idv in pressingSarebbe stato piùopportuno evitaredi creare situazionidi questo genere

Certe praticheminano la credibilità

del sistemaVanno garantiti

meccanismie proceduretrasparenti

e condizioni di pariopportunità a tutti

gli studenti

❜❜Le regoleL’Alma Mater siè dotata di unregolamentoper i ricercatoria tempodeterminato:sono idipartimenti adecidere comeformare lecommissioniper i concorsiI settoriI settoridisciplinariper i concorsisono cambiatiil 29 luglio

❜❜

Ambrogio: «Dovevo lasciare la mia ragazza?Il mio curriculum l’aveva scelto il sindaco»

Sui concorsi per docenti e ricerca-tori arriva la bacchettata del ministroMariastella Gelmini. Una ramanzinarivolta, via lettera, a tutti gli Atenei,partendo però da quello di Bolognache al pari di Cagliari ha indetto unaserie di concorsi per ricercatori a tem-po determinato, contravvenendo alleindicazioni della legge di riforma fir-mata dallo stesso ministro. Non sa-ranno più «tollerati» comportamentie pratiche che «minano la credibili-tà» del sistema universitario, scriveGelmini, sottolineando viceversa la«necessità di garantire meccanismi eprocedure trasparenti e condizioni dipari opportunità a tutti gli studenti,in modo da far emergere le tante ec-cellenze presenti all’interno delle uni-versità italiane». Immediata la reazio-ne del rettore Ivano Dionigi, «tantosorpreso quanto sereno nell’appren-dere delle presunte inadempienze».

Cosa avrebbe combinato l’AlmaMater? Nel mirino c’è in particolare ilbando per un posto da ricercatore atempo determinato, di tipo junior, co-

me previsto dalla nuova legge Gelmi-ni, per il dipartimento di Elettronica,informatica e sistemistica ma per unsettore scientifico disciplinare,Ing-Inf/01, non più contemplato neinuovi settori concorsuali. Non solo:la commissione che dovrà valutare icandidati è composta da membri tut-ti appartenenti all’AlmaMater, in bar-ba alle indicazioni ministeriali secon-do le quali le commissioni devono es-sere formate inmaggioranza damem-bri esterni (perfino stranieri).L’Ateneo spiega che quel concor-

so è uno dei 14 banditi nell’ambitodella ricerca industriale. I ricercatorihanno profili molto specifici e nessu-no di loro avrà incarichi di didattica.Li ha banditi «sui settori tuttora esi-stenti e vigenti; solo il 29 luglio è sta-to emanato il decreto ministeriale,che deve essere pubblicato in Gazzet-ta ufficiale per essere efficace, che haindividuato i nuovi settori concor-suali». Quello contestato è stato pub-blicato solo qualche giorno prima, il26 luglio, ed è l’unico con il settore

non più valido. Che ne sarà? «nes-sun problema ad adeguare le proce-dure dei concorsi ancora aperti aitempi e alle modalità ora richieste»,assicura Dionigi.

Sulle modalità di formazione dellecommissioni, l’Alma Mater fa notareche «la legge Gelmini non pone al-cun vincolo specifico, queste sonostabilite con apposito regolamento diAteneo». Regolamento che lascia in-fatti i singoli dipartimenti, che bandi-scono i concorsi, liberi di decidere co-me formare le commissioni. Altropunto contestato è la scarsa pubbliciz-zazione dei concorsi. Non solo per-ché si fa fatica a scovarli sul sito del-l’Ateneo (provare per credere), ma an-che perché non compaiono sui sitidel ministero e dell’Unione europea.Ultimo punto: i tempi. Dalla pubblica-zione del bando alla scadenza trascor-rono 15 giorni. Forse un po’ pochiper permettere a tutti gli interessatidi partecipare.

Marina Amaduzzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Gelmini va all’attacco dell’AlmaMater:«Sui concorsi comportamenti intollerabili»

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Nomine, Merola silura Dionigi: «Inopportuno»

Ieri mattina, raggiunto al telefonoin Puglia dov’è in vacanza, dicevaconvinto: «Non sono disposto a fareun passo indietro, perché sono tran-quillo: non ho niente da nasconderee ho un curriculum di tutto rispettoper i miei 25 anni. Hanno sbattutosui giornali il mio fidanzamento conElisabetta (la figlia di Amelia Frasca-roli, ndr) come fosse un reato...».Ma nel tardo pomeriggio AmbrogioDionigi, «genero» (e non «cognato»come è stato scritto ieri) di AmeliaFrascaroli, nominato da Merola nelcda dell’Istituzione sociale, già erastato «piegato» da altre logiche...Dionigi, si era ripromesso di

non lasciare il nuovo ruolo e poiesce una nota di Merola che dice diaverla ritirata dall’incarico. Deveaver ricevuto molte pressioni...«Sì, in queste ore ne ho avute dav-

vero molte di pressioni e la cosa faridere, perché stiamo parlando diniente. Ho parlato a lungo con il sin-daco al telefono e rispetterò tutte lesue decisioni, non voglio assoluta-mente creare problemi. Certo che inquesta vicenda c’è anche una respon-sabilità della maggioranza...».

È una strumentalizzazione politi-ca quindi secondo lei?«Qualcuno ha voluto senza dub-

bio montare un caso. Se questa poli-tica funziona così, non credo facciatanto bene alla città».Senta, ma secondo lei sua «suo-

cera» non ce l’aveva davvero messauna parolina per segnalare il suocurriculum?«Prima di tutto non è nello stile

del personaggio. E poi non credoche Amelia potesse far pesare in al-cun modo la sua opinione. Il sinda-comi ha confermato che il mio cur-riculum l’aveva scelto lui tra la rosaindicatogli dai saggi, poi non so di-re altro...».

Ma nel curriculum aveva indica-to la sua esperienza con la Frasca-roli in campagna elettorale?«Nel mio curriculum non c’era

scritto del mio impegno in campa-gna elettorale, perché il mio lavoroè un altro, io voglio fare l’avvocatonella mia vita. Sono giovane, ma a23 anni ero già laureato con 106/110e a 25 ho già quasi finito il pratican-tato, una parte del quale fatto nellostudio di Desi Bruno, l’ex garantedei detenuti alla Dozza».Ma il sindacoMerola secondo lei

lo sapeva di questo suo legame af-fettivo con la figlia della sua asses-sora al Welfare?«Io non so se Merola lo sapeva o

no, io di certo non l’ho scritto nelcurriculum che sono fidanzato conElisabetta da otto anni... Cosa dove-vo fare? Lasciarla prima di consegna-re il curriculum? Un po’ dura, vistoche ci vogliamo molto bene...».Amelia Frascaroli l’ha sentita?«Sì ci siamo sentiti appena abbia-

mo visto i giornali. Èmolto dispaciu-ta. Alla mia ragazza invece ho comu-nicato che siamo finiti sui giornalicome una coppia famosa. Come si faa danneggiare così un ragazzo di 25anni? Non capisco proprio, soprat-tutto perché stiamo parlando di unincarico nemmeno pagato».Perché ha mandato il curri-

culum per quel posto?«Un po’ per curiosità e un po’ per

mettermi alla prova in un ambitoche comunque è vicino al mio lavo-ro. Non l’ho certo mandato per la fie-ra, per l’aeroporto o per l’istituzionebiblioteche. La mia nomina era coe-rente con il mio lavoro e con il desi-derio del sindaco di scegliere perso-ne giovani. Che amarezza...».

Daniela [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Legati Amelia Frascaroli con il 25enne Ambrogio Dionigi, fidanzato di Elisabetta, figlia dell’assessore al Welfare. Dionigi è stato portavoce della Frascaroli in campagna elettorale

I bandi

AccuseMariastellaGelmini, a capodel dicasterodell’università,ha criticatol’Alma Mater

Il caso Il fidanzato della figlia dell’assessore doveva entrare nel cda dell’Istituzione sociale. Il sindaco: «Non sapevo di quel legame»

5CronacaCorriere di Bologna Mercoledì 3 Agosto 2011

BO

Codice cliente: 211252

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

BOLOGNA - Carlino

••7BOLOGNAPRIMOPIANOMERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011

SaraMesaAgneseMoro

I FAMILIARI

2AGOSTO1980-2011 FILIPPI (PDL)

«Osservare chi c’èè più importante

che pensare a chi hascelto di non

esserci»

La nipote del giudiceAmato: «Fa malesapere già liberi

Mambro eFioravanti»

EVANGELISTI (IDV)

«I NUMERI sono parole e nonsono visibili, abbiamo pensato dicreare tante gocce bianche... tan-tissime, una per ogni vittima: 85per la stazione di Bologna».Così i ragazzi del Laboratorio del-le meraviglie della scuola mediadi Monte Sole spiegano il signifi-cato delle gocce di carta che ieri,poco prima di quelle tragiche10,25, hanno invaso piazza Meda-glie d’Oro. «Le gocce, simbolo delnostro pensiero, hanno dato vita aun fiume che, da Monte Sole è sce-so a valle per unirsi a quanti vo-gliono diffondere insieme a noi lasperanza e il desiderio di pace».Le ‘gocce della memoria’. Unapresenza annunciata che si è uni-tà al corteo per il 31esimo anniver-sario della strage della stazioneportate da bambini e dai ragazzidelle scuole elementari e medie diMarzabotto. Bambini e ragazziche, anche i più piccini, hannoscelto di svegliarsi alle 6 per nonrischiare di arrivare nemmeno unminuto in ritardo e scesi dai pull-man sono riusciti (solo con qual-che bonario richiamo delle orga-nizzatrici) a fare come i grandi e acamminare in corteo in modo or-dinato e silenzioso, ciascuno conla sua maglietta bianca con dise-gnata sul retro una goccia ugualea quella, di carta, che hanno porta-to in mano, affiancata dalla scritta‘Mai più’.

LE OTTANTACINQUE ‘goc-ce’ più grandi (tante quante il nu-mero delle vittime alla stazionenel 1980) erano montate suun’asticella di legno. Uguali iden-tiche alle 770 che il 25 aprile sonostate deposte nei ruderi della chie-sa di San Martino, a Monte Sole,teatro della più efferata strage na-

zifascista della seconda Guerramondiale. E insieme a queste ibambini hanno distribuito le mi-ni-gocce, quasi ‘tascabili’, alle per-sone, tantissime, che hanno parte-cipato commosse alla commemo-razione. E molti hanno scelto di

appuntarsele sulla camicia o sullamaglietta lasciando che quellascritta impressa sulla carta ‘Avan-ti tutta’ e il nome di Torquato Sec-ci, primo presidente dell’associa-zione dei parenti delle vittime del-la strage del 2 agosto, potesse esse-

re vista da tutti.«È l’ultima frase — spiegano gliorganizzatori — che TorquatoSecci ha pronunciato prima dimorire. Sul retro invece è spiega-to il significato dell’iniziativa:«Una goccia in memoria di ogni

vittima — si legge — il nostro mo-do per ricordare tutte le vittimedella violenza e dell’odio». E anco-ra «ogni goccia per noi è simbolodi tragedia e sofferenza, ma anchedi speranza».Farhana, undici anni, originariadel Bangladesh e Marco di 14 han-no letto la poesia del poeta Rober-to Roversi ‘Mai più’. Lo stessomotto gridato dai ragazzi mentrele parole del poeta ricordavanoquei treni in partenza per il maree per la montagne che «cantavanoe ridevano felici». «I morti sonoancora con noi — scrive Roversi— in partenza col treno al mare ein montagna». E il minuto di si-lenzio è terminato con il lancio incielo di 85 palloncini bianchi.

L A L E T T E R A

QUELLA MATTINAAL ‘CARLINO’

TANTI anni sono trascorsida quel 2 agosto e ancora nonsi conoscono i motivi dellastrage alla stazione. Mi sem-bra ieri quando in quel matti-no, alle 11, aprivo l’ufficio te-letrasmissioni del ‘Carlino’trovandomi immerso in rotolidi notizie che debordavanodalle telescriventi. Le quindi-ci cabine telefoniche sembra-vano impazzite con i lorosquilli e le foto sul pavimento‘sputate’ dalle telelaser. Co-minciai a rispondere al telefo-no. E dall’altra parte in centi-naia chiedevano informazio-ni, scavalcando il centralinosul botto che avevano sentitopoco prima. Se c’erano morti,feriti. Non sapevo cosa rispon-dere, fino a quando da un tele-fono sollevato a caso, sentii ilgiornalista del ‘Carlino’ chemi invitava a scrivere quantodettava. Un’esplosione allastazione con tanti morti. Midisse di tenermi pronto per al-tre chiamate. Cominciai a te-lefonare ai colleghi per farlirientrare al lavoro continuan-do a rispondere ai cittadini al-larmati. Volevano sapere i no-mi dei morti e dei feriti. Nonsapevo nulla. Il centralinoera intasato e così le chiamatevenivano automaticamentepassate nel mio ufficio. Caosassoluto. Poi cominciaronoad arrivare i colleghi ed allorariuscimmo a riprendere posses-so dell’ufficio. Fu dura rispon-dere a gente angosciata nonsapendo nulla di ciò che stavaaccadendo. Poi le notizie co-minciarono ad arrivare piùdettagliate. Considerando lapresenza in ufficio in quellaconvulsa mattina e di comemi ero comportato, il ‘grandecapo’ ingegner Maver mi dis-se che potevo anticipare le fe-rie di un paio di giorni. La se-ra stessa partii per il mare do-ve mi aspettava la famiglia.Purtroppo in quel giorno ci fu-rono tanti morti innocenti cheandarono in Certosa a rag-giungere la grande comunitàceleste. Non dimentichiamocidei responsabili.

Umberto Ghisoli,ex-dimafonista

ZAMPA (PD)

DOPO ERRANI DERBY MANCA-MUZZARELLI

Regione, una poltrona per due

«SPEROCHE IL GOVERNORIPARI ALLA SUA ASSENZACANCELLANDOIL SEGRETO DI STATO»

Ottantacinque gocce di memoriaper non dimenticare

le vittime della bombaI bambini di Monte Sole in corteo al grido di «mai più»

VICINI vicini per tutto il corteo. Daniele Manca, sindaco di Imo-la (a destra), e Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle At-tività produttive — il gotha del Pd — ieri hanno marciato insie-me, al 2 agosto, ma politicamente sono rivali. E’ tra loro, infatti,nel derby Romagna-Modena, che si gioca la successione di VascoErrani, presidente dell’Emilia Romagna. Il governatorissimo,che guida anche il parlamentino delle Regioni, è tra i candidatipiù naturali per un ministero, in caso di elezioni e soprattutto incaso di vittoria del centrosinistra. Il sottosegretario della Regio-ne, Alfredo Bertelli, sta al gioco e trovandosi accanto Muzzarellialla domanda se sia l’assessore in vantaggio sul sindaco sorride:«Lui ci tiene...». Chissà.

«SEUNODEVE VENIREPERESSERE DILEGGIATO,HABUONERAGIONI PERFARE UN PASSO INDIETRO»

POESIAQui a sinistra Farhana e Marcoleggono dal palco i versi scrittidal poeta Roberto Roversi. Edopo il minuto di silenzio, ibambini fanno salire palloncinibianchi al cielo. Sopra, MoniOvadia durante il concertodi ieri sera in piazza Maggiore

«È SCONCERTANTECHEDA 2 ANNI IL GOVERNONONPARTECIPIALLE COMMEMORAZIONI»

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

BOLOGNA - Carlino••5BOLOGNAPRIMOPIANOMERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011

2AGOSTO1980-2011 CARLOGIOVANARDI, SOTTOSEGRETARIO:«SULLA STRAGEDI BOLOGNAMAI NESSUNOHAAPPOSTO IL SEGRETODI STATO»

GIANLUCAGALLETTIDEPUTATOUDC

SILVANAMURADEPUTATA IDV

D A L L A P R I M A

UN PAESEANORMALE

(...) LA SECONDA è chenon era rappresentatoneppure l’anno scorso, eppuregli attacchi da sinistra nonfurono così forti. Potenza delCommissario Cancellieri?Sta di fatto che ieri di fischinon se ne sono sentiti.Semplice: mancava ilbersaglio. E così la piazza siriempie solo di un pubblico disinistra che accusa la destradi latitanza e si guadagnacosì la palma di unicodifensore, e custode, dellamemoria. Come in sostanzadice Giuliano Cazzola (Pdl)nell’intervista a fianco.Inutile dire che la vittoria deiProfessionistidell’antigoverno è una moltotriste constatazione. Tristesoprattutto perché continua areplicare il cliché che, adistanza di quarant’anni, haportato questo Paese, ilnostro Paese, alla paralisi.

MA PROPRIO per tuttoquesto la presenza delgoverno, di ogni governo, ènecessaria. Perchél’Istituzione più alta dopoquella della Presidenza dellaRepubblica sia almeno ilsegno di vicinanza ai parentidelle vittime. Anche se da ungoverno, da ogni governo, ciaspetteremmo qualcosa di piùe cioè una spinta alla ricercadella verità che finora non s’èmai vista.Ha ragione Anna MariaMontani: non siamo venutia capo di nessuna dellequattordici stragi. Non ènormale.

ASSENTE anche lei, quest’an-no.

«Tutti i deputati sono qua. Sì, èvero, il Governo poteva mandarequalcuno alla cerimonia del 2 ago-sto. Magari un sottosegretario...».Giuliano Cazzola, parlamentaredel Pdl, un passato da sindacali-sta rosso, risponde al telefono daRoma, ieri pomeriggio. E confidaun sentimento: «Questi ormaihanno requisito le ricorrenze del-la Repubblica come fossero cose lo-ro».

Questi chi?«Questi di sinistra».

Inaltreparole: perevitare i fi-schi la piazza dev’essere diuna parte sola?

«Trovo molto sgradevole che ri-correnze sacre ormai vengano usa-te contro la mia parte politica. Co-sì non è riconosciuta legittimitàal centrodestra».

Con l’aiuto dello stesso cen-trodestra, suggerisce qualcu-no.

«Veramente noi a Bologna abbia-

mo mandato al-meno tre mini-stri che non sonostati in grado diparlare. La gestio-ne di questo Pao-lo Bolognesi nonmi pare proprio

unitaria».Sonostati fischiati anche i go-verni di sinistra, è l’osserva-zione.

«Io ricordo le contestazioni a Da-miano. Qui non c’è scampo. Or-mai siamo arrivati a una situazio-

ne per cui ogni forza politicacelebrerà queste grandi ricor-renze per conto proprio. Ero se-gretario regionale della Cgilquando sono scoppiate le bom-be. Figurarsi se certe date nonle sento mie».

Quindi la sua conclusioneè drastica, ciascuno per lapropria strada.

«Se devo andare a piangere deimorti con i collettivi e i centrisociali... Mi dispiace propriono, io con i centri sociali nonvoglio piangere neanche i mor-ti».

OLIVIERODILIBERTOSEGRETARIOPDCI

GIULIANO CAZZOLAPARLAMENTARE PDL

«Ricorrenzesacre per tuttiusate contro

il centrodestra»

di MASSIMOGAGLIARDI

«L’ASSENZADELGOVERNOÈUNOLTRAGGIO ALLE VITTIMEE ALLE LORO FAMIGLIE»

DISOCCUPATI. Quelli che siportavano i fischietti da casa (o icampanacci), e si sgolavano. Enon lasciavano parlare mai (il Go-verno). Come faranno, d’ora inpoi? E soprattutto: cosa faranno?«Gli unici disoccupati sono i mi-nistri di un esecutivo che mi paremolto traballante», risponde da ‘ti-petto’ qual è Massimo Betti, capoindiscusso del sindacato di base,quell’Usb in totale rotta di colli-sione con il sindaco. Infatti Betti— ieri mattina irriconoscibile, ne-anche un timido cenno di dissen-so — proprio non ce l’ha fatta adascoltare il discorso di VirginioMerola. Dopo l’intervento di Pao-lo Bolognesi, ha girato le spalle al-la piazza della stazione. Cocciuto:«Dovevo andare in prefettura a oc-cuparmi di lavoratori, m’interes-sava di più quello». Altro puntoin comune con il contestatore chefu: uno striscione retto con altricompagni, «no alle bombe di Sta-to da Bologna a Tripoli». Dissen-so bipartisan.

MA lei Betti, quando ha comin-ciato? Il sindacalista va in crisi al-la domanda, «non lo so, non ten-go il conto, non mi sembra rile-vante questo. E poi non sono uncontestatore di professione. A fi-schiare in quella piazza non sia-mo solo noi. Anzi. C’è sempre sta-ta tanta gente comune. Non solodi sinistra».

PERO’ da due an-ni si fa silenzio.Via i ministri, via ifischi. Non pareuna grande conqui-sta.«Ma le contestazioni hanno sem-pre riguardato tutti — corregge—, hanno colpito indistintamen-te i Governi di ogni colore, al plu-

rale. Quelli che sono venuti a rac-contare che abolivano il segretodi Stato e non era vero. Quelli cheannunciavano di impegnarsi sul-le leggi per i riconoscimenti allevittime e non l’hanno mai fatto».Nel gruppo di chi va controcor-rente appare addirittura rivoluzio-nario il percorso di Gian MarcoDe Pieri (nella foto), oggi piccolo

imprenditore con partita Iva masempre leader del centro socialeTpo. Non proprio stanco di alza-re barricate visto che quasi riven-dica: «Sono appena tornato dallaVal di Susa». Però. Ieri mattinaDe Pieri si è trovato a marciarecon Morena Plazzi, professionepm. Proprio lui che ha una lungalista di ‘imprese disobbedienti’ fi-

nite in Procura. Oggi ragiona co-sì: «C’è una comunità politica at-torno al 2 agosto. Se è stato sbolo-gnato il centrodestra? E’ il centro-destra che si esclude da solo».

IL NUOVO De Pieri propone:«Va messo in discussione il ritodella memoria, si dovrebbe fareun’operazione più pedagogica.

Un workshop di auto-formazione, magaricercando la collabo-razione della magi-stratura, coinvolgen-do le scuole. La sto-ria recente del Pae-se non la insegnanessuno, c’è un vuo-to clamoroso da col-mare. E poi la litur-gia separa, non unisce». Sta par-lando di una piazza monocolore,alla fine... «No, in quella piazza lìEnzo Biagi e Montanelli sarebbe-ro stati benissimo — è sicuro DePieri —. Ma se il pensiero di de-stra in questa città è riassunto dal-la pista palestinese, allora scappada ridere». Il leader disobbedien-te apre addirittura al sindaco.«Merola ha fatto un discorso mol-to equilibrato, non di parte —commenta —. Ha condannato ilterrorismo islamico e quello dellebrigate rosse. Nulla di ossessiva-mente di sinistra, in quel che hadetto».

di GILBERTO DONDI

C’E’ UN magistrato italiano chevive e lavora in Francia, a Parigi.Fra i suoi compiti, c’è quello disvolgere «qualsiasi attività» per fa-vorire la cooperazione giudiziariafra i ‘cugini’ italiani e francesi inmateria penale. Il suo nome è Tere-sa Angela Camelio. A lei si è rivol-ta, per ben otto volte, l’avvocato diuna delle parti offese nell’inchie-sta tuttora pendente in Procura, la

«Due agosto ter», che riguarda lacosiddetta ‘pista palestinese’. Il le-gale, Gabriele Bordoni, che assistei familiari di Paolo Signorelli (as-solto per la strage dopo 10 anni dicarcere), ha chiesto ripetutamenteaiuto per svolgere indagini difensi-ve in Francia. In particolare, peraccedere al carcere di massima si-curezza di Poissy e parlare con ilfamigerato terrorista internaziona-le Carlos lo Sciacallo, Ilich Rami-rez Sanchez (nella foto). Ebbene,

il magistrato di collegamento nonha mai neppure risposto. Nulla.Nonostante otto fra mail, fax e tele-fonate, inviate da settembre 2010fino a due settimane fa.

La pista palestinese è uno degliscenari alternativi alla sentenza de-finitiva che ha condannato tre ter-roristi di destra, Valerio Fioravan-ti, Francesca Mambro e Luigi Cia-

vardini. L’altra pista porterebbeinvece ai palestinesi, appunto, cheavrebbero colpito Bologna per pu-nire l’Italia, ‘rea’ di aver arrestatoillegittimamente un dirigente delFplp. Il loro braccio armato sareb-be stato il gruppo di Carlos, il cuiaffiliato Thomas Kram si trovavaa Bologna il 2 agosto 1980. Carlos

è già stato sentito in passato dalpm Enrico Cieri e ha addossato laresponsabilità della strage alla Cia,ma si è rifiutato di entrare nei par-ticolari. Poi, in una lettera al Carli-no del settembre scorso (sopra), siè detto disposto a (ri)parlare ai ma-gistrati ityaliani. I quali, però, nonsono andati a risentirlo. Vorrebbefarlo la difesa di Signorelli, ma fi-

nora non è stato possibile.

«CREDO che in certi momenti simisuri il grado di effettiva unionedei Paesi d’Europa — dice Bordo-ni —. Sentire Carlos è è un pro-messa fatta a Paolo, sul letto dimorte. Non so che cosa ancora pos-sa rivelare Carlos, ma non tentaredi fargli chiarire meglio le cose mipare assurdo. E non si creda chel’intento sia quello di sovvertire ledecisioni giudiziarie: le sentenze

vanno rispettate, sia quandocondannano sia quando as-solvono. La ricerca della veri-tà può andare anche oltre lesentenze e, se ancora si voglio-no cercare i mandanti dell’ec-cidio, è sacrosanto non trascu-rare alcuna ipotesi». Cioè, se siarchivierà la pista palestinese esi passerà a cercare i mandanti,per Bordoni sarà comunque utilesentire Carlos. Magistrato di colle-gamento permettendo.

Senza ministri, i disoccupati dei fischi sfilanoMassimo Betti, sindacalista Usb: «Contestati governi di ogni colore». E il leader del Tpo

in silenziofianco a fianco col pm Plazzi

L’INCHIESTA ‘DUE AGOSTO TER’

«Da mesi chiediamodi parlare con CarlosMa nessuno ci aiuta» LA DIFESA DI SIGNORELLI

L’avvocato Gabriele Bordoni:«Il magistrato di collegamentoignora le nostre richieste»

«COMMEMORARE ÈGIUSTO,MANONRIMARGINA LA FERITA,BISOGNAFARE PIENA LUCE»

«L’ASSOCIAZIONE FAMILIARI SI ÈBATTUTA PER FARE LUCE: APRIAMOGLI ARMADI DELLA VERGOGNA»

FISCHISopra, nel 2009le contestazionial ministro Bondi

Nella foto grande e sotto,l’emozione ieri di fronte

alla stele commemorativadentro la sala d’aspetto

della Stazione

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

BOLOGNA - InformazioneL’INFORMAZIONE il Domani MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011 9

Il giovane, fidanzato della figlia di Frascaroli, era stato scelto per il cda

Salta Dionigi all’InclusioneMerola annulla la nomina

TERMOMETRO DI NUOVO ROVENTE

Oggi e domani torna il grande caldo

IN BREVE

Nuovo sgombero ai Prati di CapraraNuovo sgombero di una baraccopoli abusiva nell’area verde divia Prati di Caprara. I carabinieri hanno allontanato e de-nunciato 46 persone, uomini e donne, tutti romeni tranne dueprovenienti dal Bangladesh, che si erano accampati in ba-racche e alloggi di fortuna. Fra di loro anche quattro minorenniche sono stati affidati ad idonee strutture di accoglienza dellacittà. Per tutti è scattata la denuncia per invasione di terreni ededifici. La zona, un vasto tratto di terreno di proprietà de-maniale, è da anni teatro di accampamenti abusivi.

Isola ecologica in fiammeUn piccolo incendio è divampato verso le 10 di ieri mattinaall’interno di un bidone interrato per la raccolta dei rifiuti in viaIV Novembre, a ridosso di Palazzo d’Accursio. Il rogo haprovocato molto fumo che ha raggiunto le vicine piazza Mag-giore e Galilei. Sono intervenuti i vigili del fuoco, che hannorapidamente spento l’incendio, oltre a tecnici di Hera e poliziaMunicipale. A bruciare è stata una «isola ecologica» nellaquale i rifiuti vengono compattati: dalla strada non si vedevanole fiamme, ma solo il fumo che fuoriusciva dal bidone,parzialmente interrato. Le cause sono da accertare.

Ladri al Centro Borgo, sei denunceUna banda di «baby ladri» è stata bloccata l’altro pomeriggioall’ipercoop Centroborgo di via Marco Emilio Lepido. Sei gio-vani - maschi e femmine, tre dei quali minorenni, tutti in-censurati - avevano rubato merce per quasi 400 euro, masono stati scoperti dagli addetti alla vigilanza che hannoavvertito la polizia. Nei guai sono finiti quattro bolognesi, duemaschi di 17 e 22 anni e due femmine di 16 e 17 anni, e duealbanesi di 21 e 22 anni, residenti in città. Per tutti è scattatauna denuncia per concorso in furto aggravato. Dopo averegirovagato tra gli scaffali, erano entrati nei camerini e si eranonascosti addosso la refurtiva: le ragazze avevano arraffatocosmetici e profumi, i ragazzi alcuni dvd e joystick per consolle.Le guardie li hanno visti attraverso le telecamere di sicurezza.

La squadra mobile di Reggio Emilia ha accompagnato in carcere Luigi Sponsillo ai domiciliari in una comunità reggiana

Accoltellò passante per rapina, dovrà scontare 10 anniNel giugno del 2009 si era reso responsabile di una sanguinosa aggressione in via Irnerio

Accusato di tentato omici-dio è già in carcere a ReggioEmilia dove dovrà espiare u-na pena di 10 anni, 1 mese e23 giorni di reclusione dopola sentenza di condanna de-finitiva della Corte d’Ap p e l -lo di Bologna che gli ha com-minato anche 20.000 eurodi multa. Dietro le sbarre èfinito Luigi Sponsillo foggia-no di 30 anni, già noto alleforze dell'ordine, che la seradel 15 giugno 2009 in via Ir-nerio ha accoltellato grave-mente un portiere d'albergofoggiano di 40 anni allo sco-po di rapinarlo. In primogrado era stato condannatoa 14 anni a fronte di una ri-chiesta di 18 da parte del pmFrancesco Caleca. Sponsillodoveva rispondere di tenta-to omicidio, tentata rapina erapina. Oltre all'aggressioneai danni del quarantenne eraaccusato della rapina ai dan-ni di una tabaccheria avve-nuta nella tarda mattinatadel 16 sempre in via Irnerio.Sia nel corso dell’incidenteprobatorio che durante ilprocesso la tabaccaia e ilportiere lo avevano ricono-sciuto. Della notifica dellasentenza si sono occupati

gli uomini della squadra mo-bile di Reggio. In attesa dellacondanna definitiva, l’uomoera ai domiciliari in una co-munità di accoglienza reg-giana. Sponsillo venne arre-stato alcune ore dopo la san-guinosa rapina. Dalle imma-gini di una banca della via sivedeva mentre seguiva lavittima che dopo aver fatto

un prelievo tornava a casa altermine del suo turno di la-voro in albergo. Poi, fuoridall'occhio elettronico, lo a-veva colpito con sei fenden-ti (due al braccio e quattroall’addome) e gli aveva chie-sto il denaro. Ma era rimastoa mani vuote perché la vit-tima, benchè ferita, era riu-scita a sfuggirgli.

Le fotoVenne arrestato alcunigiorni dopo la rapinagrazie alle telecameredi videosorveglianza

CRONACA DI BOLOGNA

Per oggi è prevista una nuovaondata di calore a Bologna e nel-la pianura. Secondo le previsionidi Arpa Emilia-Romagna l’ondatapersisterà almeno fino a domani.L’Ausl spiega che sono stati al-lertati pronto soccorso, ospeda-li, case di cura e strutture di as-sistenza per anziani, oltre a me-dici e pediatri di famiglia, e in-fermieri dell’assistenza domici-liare. È attivo il numero verdegratuito 800.562110, 24 ore su24, 7 giorni su 7, per avere in-formazioni sui rischi e sui com-portamenti da adottare. Per in-formazioni è disponibile anche il

numero verde del Servizio sani-tario regionale 800.033033, gra-tuito e attivo tutti i giorni feriali,dalle 8,30 alle 17,30, il sabato8,30-13,30. L’Ausl raccomandadi bere molto, evitando alcol ecaffeina, fare bagni o docce, u-tilizzare climatizzatori o ventila-tori, prestando particolare abambini, anziani con patologiecroniche o che vivono da soli, achi ha difficoltà ad orientarsi neltempo e nello spazio, alle per-sone non autosufficienti, oltreche a chi lavora all’aperto o inambienti nei quali c’è produzio-ne di calore.

La nomina più breve della sto-ria di Palazzo d’Accursio. Il

sindaco Virginio Merola torna suisuoi passi e stralcia la nomina diAmbrogio Dionigi dal cda dell’I-stituzione sociale. «Sono emersielementi di relazioni di caratterepersonale di cui non ero al cor-rente. Per questo motivo ho con-venuto con Dionigi che è oppor-tuno il ritiro della sua candidatu-ra», ha sottolineato il primo citta-dino. Dal canto suo, l’ex portavo-ce della lista Frascaroli, nonché fi-danzato di una figlia dello stessoassessore al welfare, fa buon visoa cattivo gioco: «Sono in linea conquanto dichiara Merola. Grazie atutti per l’attenzione», si limita afare sapere. Si conclude così la po-lemica sulla nomina di Dionigi,nata nei giorni scorsi su interven-to della presidente della primacommissione a Palazzo d’Acc ur-sio, Valentina Castaldini (Pdl),che ha provocato qualche mal dipancia anche nella maggioranzache regge il municipio, l’Idv inparticolare. È Merola a dare un ta-glio alla vicenda: cancellando lanomina di Dionigi, anche se l’attoufficialmente non era ancora sta-to firmato. «Per la prima volta inItalia le nomine delle società par-tecipate e delle Istituzioni sonostate fatte sulla base di una proce-dura innovativa e trasparente chesi è avvalsa di un qualificato e au-torevole comitato nomine. La re-sponsabilità delle nomine restacomunque di esclusiva compe-tenza del sindaco», sottolinea il

primo cittadino. «Tuttavia, nel ca-so specifico del dottor AmbrogioDionigi sono emersi elementi direlazioni di carattere personale dicui non ero al corrente. Per que-sto motivo ho convenuto conDionigi che è opportuno il ritirodella sua candidatura; pertantonei prossimi giorni provvederò aformalizzare le nomine del consi-glio di amministrazione dell’Is t i-tuzione per l’inclusione socialecon un nuovo nome». La nominadi Dionigi ieri aveva fatto andaresu tutte le furie anche NiccolòRocco di Torrepadula, ex consi-gliere comunale che aveva pre-sentato il curriculum proprio per

quel posto. «Ho svolto attività co-me volontario alla Dozza ed in al-tre carceri della Regione per oltreun decennio dal 1996 al 2007 - a-veva ricordato riferendosi all’e-sperienza nelle carceri di Dionigi- sono stato per questa attività in-signito della Medaglia di Bronzoal merito delle Redenzione Socia-le, onorificenza concessa nelloscorso mese di maggio dalla pre-sidenza del Consiglio dei ministrisu proposta del ministro di Giusti-zia; sono stato inoltre dal 2007 al2010 vicepresidente dell’O pe raPadre Marella, ente che si occupain particolare di detenuti ed exdetenuti, per il loro recupero».

Ambrogio Dionigi con l’assessore Amelia Frascaroli

Sopra Luigi Sponsillo subito dopol’arresto di due anni fa; a lato èripreso dalle telecamere divideosorveglianza dellatabaccheria che aveva rapinato

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

BOLOGNA - Informazione

8 MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011 L’INFORMAZIONE il Domani

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il Domani

Il 2 AgostoScontro tra gli opposti schieramenti sulla verità “negata” per la strage della stazione di Bologna

La politica si divide sul segreto di statoGiovanardi contro il sindaco: nessun premier lo ha mai opposto

Una contestazionealla cerimonia

di commemorazione del2 Agosto. Era il 2008

Nei giorni scorsi, l'annun-ciata assenza di esponenti

del Governo alle commemora-zioni per il 31° anniversario del-la strage alla Stazione di Bolo-gna, non aveva mancato di sol-levare le prime polemiche tra lediverse forze politiche. Le stes-se che ora accompagnano le pa-role scandite da Paolo Bologne-si, presidente dell’associazionedei familiari delle vittime e dalsindaco di Bologna, VirginioMerola. Il primo, sul palco mon-tato davanti allo squarcio cheinghiottì 85 persone il 2 agostodel 1980, ha definito “inqualifi -ca bile”, l’atteggiamento dell’e-secutivo, il secondo ha sottoli-neato che un Governo «puònon avere risposte, ma non puòmancare di rispetto». Entrambihanno chiesto che sia applicatala legge sul Segreto di Stato.Non senza alimentare nuovep o l e m i ch e .

«È sconvolgente che il sinda-co di Bologna e autorevoli par-lamentari continuino, o in ma-lafede o per ignoranza, a far fin-ta di non sapere che sulla stragedella stazione di Bologna nes-sun Presidente del Consiglio hamai opposto il Segreto di Stato»,afferma il sottosegretario, CarloGiovanardi. Ma, aggiunge, «nel-la continuazione della peggioretradizione stalinista, pur di ag-gredire gli avversari politici, aBologna si ripetono ogni annovergognose menzogne che ilGoverno ha fatto bene a non a-vallare con la sua presenza».Presa di posizione, sostanzial-mente condivisa da Fabio Gara-gnani, parlamentare e coordi-natore del Pdl di Bologna.

«Le parole di Bolognesi nonmeritano commenti e sono unaoffesa per le vittime del 2 ago-sto - scrive in una nota - confer-mando la strumentalità della ri-correnza ufficiale e lo scarsosenso dello stato degli enti loca-li che, anche in questa occasio-ne, si sono prestati ad un’o p e radi disinformazione e di puro u-tilizzo politico di quel dolorosoevento». Di diverso avviso, ilconsigliere regionale del Pd,Thomas Casadei - «in questacongiuntura di oblio e di insi-pienza, in questa assenza delgoverno anche nel giorno dellaricorrenza, un grazie a chi nonabbandona la strada della me-moria, ovvero della democra-zia», osserva - e la parlamentaree coordinatr ice regionaledell’Idv, Silvana Mura: «Com-memorare la strage di Bologna -avverte in una nota - è necessa-rio non solo per tributare il giu-sto onore alle 85 vittime ma an-che per fare i conti con la storiadel nostro Paese. Condividiamoappieno e sosteniamo la richie-sta di Paolo Bolognesi al gover-

no di aprire finalmente i tanti ar-madi della vergogna che ancorasono chiusi a doppia mandata,rimuovendo il segreto di stato»per arrivare il più vicino possi-bile alla verità. La stessa che au-spica il vicepresidente bolo-gnese dei senatori Udc, GianLuca Galletti. «La strage chetrentuno anni fa si è compiutanella stazione ferroviaria di Bo-logna è una ferita ancora aperta- puntualizza -. Commemorare ègiusto e doveroso, ma di certonon basta per rimarginarla, al-meno fin quando non sarà fattapiena luce. Politica e istituzionihanno il dovere di non dimen-ticare lo strazio delle famigliecoinvolte da quel 2 agosto che,spazzando via in un attimo la vi-ta dei propri cari, ha distruttoper sempre la loro».

La richiesta di mettere da par-te le menzogne e di fare pienaluce arriva anche dal leader IdvAntonio Di Pietro e dal vicepre-sidente del Senato Vannino Chi-ti. C’è poi chi, come David Sas-soli, presidente europarlamen-tari del Pd, pensa che «il discri-mine tra le vecchia e la nuova I-

talia passa anche dalla verità sul2 agosto 1980». Il sindaco di Na-poli, Luigi De Magistris, sottoli-nea come «quello che accaddeil 2 agosto 1980 rappresenta u-na pagina tragica e oscura dellanostra storia» e lo Stato ha il do-vere di rispondere alla «richie-sta di verità e giustizia mai ap-pagate». Accuse al Governo ar-rivano anche da Sandra Zampa,parlamentare Pd, che invita l’e-secutivo a riparare con i familia-ri delle vittime togliendo il se-greto di stato.

Nel dibattito sul 2 Agosto è in-tervenuto anche il sindaco diRoma, Gianni Alemanno, aspra-mente criticato da Bolognesisul palco per via della vicendadi Parentopoli e per i suoi lega-mi con ambienti dell’e s trem adestra romana. Il primo cittadi-no romano invita a non lasciarsiandare alle polemiche. « Dob-biamo mantenere vivo il ricor-do di questa tragedia - spiega -conservando la nostra fiducianelle istituzioni. In questo, con-divido l'auspicio del Prefetto diBologna quando afferma cheanche a distanza di così tanti an-

De Magistris«Pagina tragicae oscura dellanostra storia,bisogna fareluce, bastamenzogne»

ni c'è ancora la possibilità diconsegnare al Paese una veritàpiù completa». Per Alemanno è«doveroso avere rispetto e fidu-cia nel lavoro dei magistrati e at-tendere con serenità i risultatidelle indagini in corso - conclu-de il sindaco di Roma - nessunodeve avere paura della verità».

Riconosce qualche ragione aBolognesi, Lorenzo Tomassini,consigliere comunale del Pdl(presente alla manifestazioneassieme al consigliere regionaleFabio Filippi), che però criticagli attacchi al Governo. Ma tut-to il Pdl sceglie il web, segnata-mente Facebook, per cercare dicommemorare in maniera nonconformista l’anniversario. «So-stenere che la strage sia statarealizzata da Fioravanti e Mam-bro (che dovrebbero stare co-munque in galera) vestiti da Ti-rolesi - posta il consigliere re-gionale Galeazzo Bignami - di-mostra come a qualcuno noninteressi trovare la verità, ma u-na verità che sia funzionale adesigenze politiche e di partito.A noi invece interessa conosce-re la verità ad ogni costo».

L’EDITORIALE

«Davanti alla stragedella stazione di

Bologna si continua aopporre da parte delGoverno il segreto diStato. Un Governoche si vergogna di

par tecipareall’anniver sario

dell’evento». È quantosi legge in un articolopubblicato on line daFamiglia Cristiana,dal titolo “Strage diBologna, l’ora della

verità “. Il settimanaledei Paolini sottolinea

che «si continua aopporre da parte delgoverno il segreto diStato. Lo si fa ora da

parte di un primoministro - prosegueFamiglia Cristiana -

che aveva la tesseradella P2, quando,

condannati glii mp u t a t i

dell’esecuzionem a te r i a l e

dell’attentato, non sisa nulla di definitivosui mandanti. E però

vi è stata lacondanna di LicioGelli, capo dellaloggia, ritenutoautore di un

“depistaggio”. Siachiaro, non si vuol

dire che Berlusconi inquanto tesserato

sapesse della tramao vi prendesse in

qualche modo parte:ma è pensabile che

le oscurità sisciolgano per opera

di un affiliato a similestruttura? A maggiorragione appare grave

la mancatapartecipazione di unrappresentante del

G ove r n o » .

Famigliacristiana:Governo

assente, sivergogna

Alemanno«Giusto

mantenere vivo ilricordo ma

dobbiamo averefiducia nella

magistratura»

Bignami«Strage realizzata

da Mambro eFioravanti vestiti

da tirolesi? Aqualcuno la verità

non interessa»

PRIMO PIANO

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

CRONACABOLOGNA � VI

@MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.it/partecipazioni-societarie/news.php

Nomine, Dionigi si fa da partee adesso si apre il caso DonatiCosti: “I saggi non hanno indicato quelle due persone”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SILVIA BIGNAMI

È SUBITO bufera sulle nomine. Ilsindaco Virginio Merola costrin-ge al ritiro dal cda dell’istituzio-ne Inclusione Sociale AmbrogioDionigi, ex portavoce dell’asses-sore al Welfare Amelia Frascaro-li, nonché fidanzato della figliadell’ex primarista. «Non sapevodei suoi legami», si giustifica ilprimo cittadino. Ma non è anco-ra finita quella partita che subitose ne apre un’altra, con l’avvoca-to Renzo Costi, uno dei tre saggiindicati dal sindaco per selezio-nare i curricula dei candidati al-le partecipate, che precisa: «NéDaniele Donati, nominato pre-sidente dell’Istituzione Bibliote-che, né il dottor Dionigi sono sta-ti scelti dal comitato dei saggi».

Si tratta, insomma, di nominefatte in autonomia dal sindaco.Una scelta legittima e previstadalla procedura di selezione del-le nomine, che consente a Mero-la di scegliere anche persone di-verse da quelle indicate dai suoisaggi, ma che rischia di aprirenuove polemiche. Il primo citta-dino ieri ha incontrato Ambro-gio Dionigi, finito nella buferascatenata dalla consigliera PdlValentina Castaldini e preso dimira anche dagli alleati dell’Idvper i suoi legami con la famiglia

Frascaroli («Era meglio evitare»,dice il consigliere provinciale di-pietrista Paolo Nanni), e gli hachiesto un passo indietro. «Sonoemersi elementi di relazioni per-sonali di cui non ero al corrente.Per questo motivo ho convenutocon Dionigi che è opportuno il ri-tiro della sua candidatura», hafatto sapere il sindaco. Dionigi,da parte sua, fa buon viso: «Sonoin linea con quanto ha detto ilprimo cittadino. Grazie per l’at-tenzione». Il taglio netto di Me-rola rimbalza però subito sull’as-

sessore al Welfare, che di frontealle proteste del centrodestra,lunedì, aveva difeso la nominadel “genero”: «Non si possonopenalizzare le competenze per-ché ci sono dei legami». La Fra-scaroli si era tra l’altro appellataal giudizio dei saggi: «Non l’hoscelto io, l’hanno scelto loro».

Ieri l’ex primarista non ha vo-luto commentare il “licenzia-mento” di Dionigi da parte diMerola (col quale si è detta co-munque «d’accordo»), ma acontraddirla è intervenuto pro-

prio il comitato dei saggi. Il pro-fessor Costi, che insieme a LuigiMontuschi e a Maria CarlaSchiavina ha selezionato i curri-cula, precisa: «Il dottor Dioniginon è stato indicato da noi». Nonsolo, Costi precisa che «nemme-no è stato scelto dai saggi» Dona-ti, l’esperto di diritto ammini-strativo per molto tempo è statonel toto-assessori della giuntaMerola e poi nominato numerouno dell’Istituzione Bibliotecheal posto di Gian Mario Anselmi.

Il caso

IL PORTAVOCE

Nell’istituzione perl’inclusione socialeentra AmbrogioDionigi, portavoce diFrascaroli, fidanzatodella figlia

LE BIBLIOTECHE

Costi afferma che néDionigi né DanieleDonati, a capo dellebiblioteche, sonostati indicati daisaggi

I PROTAGONISTI

AmbrogioDionigi e (adestra) ilprofessor RenzoCosti, uno deicomponenti ilComitatonomine

I SAGGI

A vagliare i curriculainviati per le nominedel Comune,i professori Costi,Montuschie Schiavina

Il sindaco costringeal ritiro il portavocedella Frascaroli:“Non sapevo deisuoi legami”

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ROSARIO DI RAIMONDO

(segue dalla prima di cronaca)

ALTRO che “fans”, scrive, una paro-la «riduttiva semplicistica e ancheun po’ offensiva. Voi siete perso-

ne!». Due pagine scritte di getto, dove par-la non a «una massa ottusa e omologata»,ma a «un’altra razza, un’altra storia, indi-vidui miei e particolari molto diversi tra divoi». Metà rocker e metà saggio, metà “du-ro” e metà sentimentale: «Siete diversinelle espressioni esteriori, nei comporta-menti, nelle scelte che fate, nelle cose incui credete. Siete degli individualisti e nonsiete certo privi di valori». Valori «semplicie meno spettacolari», come l’onestà («al-meno di pensiero»), la lealtà verso gli ami-ci, la ricerca di un lavoro. Che magari «nonsarà la realizzazione dei vostri sogni ma al-meno vi renderà liberi e indipendenti. E ri-cordatevi che voi siete i più belli!».

Poche righe, quasi a ringraziare chi inquesti giorni ha aspettato e temuto ogninotizia sulla sua salute. Prima la sorpresaper il ricovero, poi l’ansia per gli sviluppi,infine il sollievo di vederlo salire su quellaBentley nera. Pronto a tornare sul palco,ha assicurato, «come sempre», anche se lacostola fa ancora male e servirà riposo. Eora questo “regalo” al suo popolo, scarta-to ieri ma che risalirebbe a parecchi giornifa, «mi pare dopo il concerto di Roma», ri-ferisce Tania Sachs, la portavoce. Pochiminuti dopo l’uscita del manoscritto, unavalanga di commenti e di “Mi piace” ha ov-viamente incorniciato le parole di Vasco.«Non sei solo il mio mito, non sei solo Va-sco, sei anche un amico» scrive Annama-ria. E mentre ieri sugli striscioni il rocker èstato definito un “profeta”, Marco è anda-to sul pratico: «Vasco, ti prego, fonda unpartito».

VASCO: “FRATELLISIETE UNICI”

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

BOLOGNA - Unità

Uno “scivolone” sulle no-mine, forse dove menoce lo si aspettava, agita irapporti tra il sindaco

Virginio Merola e l’ex antagonistaalle primarie, Amelia Frascaroli.In mezzo, Ambrogio Dionigi, gio-vane praticante avvocato nonchèspin doctor dell’assessore in cam-pagna elettorale: che scelto da Me-

rola a neanche 24 ore di distanza«concorda» con lui di fare un passoindietro, viste le polemiche. PerchèDionigi, indicato dal sindaco (manon dal Comitato di tre saggi, comeconferma il professor Luigi Montu-schi che ne è membro) per il Cdadell’Istituzione inclusione sociale co-me «esperto di diritto penale», è an-che il fidanzato di una figlia dell’as-sessore.

Particolare che Merola ignorava(«Sono emersi elementi di relazionidi carattere personale di cui non eroal corrente»), e che pare l’abbia irri-tato non poco. Il centrodestra chie-de spiegazioni, più d’uno si dice«perplesso» anche in maggioranza,l’Idv anzi va proprio all’attacco. CosìMerola ieri chiama Dionigi e la no-mina, non ancora ratificata, salta.Pratica chiusa dal punto di vista bu-rocratico, non da quello politico: an-cora lunedì Frascaroli spiegava che«se ci sono dei legami, questo nonpuò penalizzare le competenze. Ecomunque non l’ho scelto io, l’han-no fatto i saggi». Lo stesso Dionigidà per scontato questo punto, men-

tre si dice «sereno come prima. So-no in linea con quanto dice Mero-la, grazie - ironizza amaro - per l’at-tenzione». E ricorda che comemembro del Cda dell’ente più vici-no per ambito all’assessorato diFrascaroli non avrebbe percepitoalcun rimborso.

Dal canto suo è lo stesso Merolaa ricordare in una nota che, al di làdel meccanismo adottato del Co-mitato di tre saggi, «la responsabi-

lità delle nomine resta di esclusivacompetenza del sindaco». In altreparole, «il nome di Dionigi non eranella “rosa” che avevano seleziona-to per sottoporglieli - spiega Mon-tuschi -. Dionigi si ritira? Mi sem-bra una decisione saggia. Chiaroche il sindaco può scegliere chivuole, ma forse questa era una si-tuazione un po’ pasticciata».❖

La difesa dell’ex Caritas

www.unita.it

Il giovane, fidanzato della figlia di Frascaroli,si ritira dal Cda di un ente. Parla uno dei “saggi”

NOMINE

SaltaDionigi,Merola“sconfessa” l’assessore

Amelia Frascaroli

ADRIANA COMASCHI

[email protected]

«Non si può penalizzarele competenze perchéci sono dei legami»

BolognaVI

MERCOLEDÌ3AGOSTO2011

Page 9: rassegna del 03-08-2011

9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

FERRARA - Nuova Ferrara

Un Paolo Calvano a tutto cam-po tra temi nazionali e locali èstato il protagonista allo spa-zio dibattiti dell'ultima seratadella festa della Rivana, intervi-stato dal giornalista StefanoLolli.

Partenza proprio dal Pd: «Iooggi - ha esordito il segretarioprovinciale - vedo un grandepartito radicato sul territorio.Un partito di massa con tantepersone che danno vita a festecome questa. Il Pd oggi deveessere impegnato a mettere incampo un vero progetto per ilpaese. Serve però interveniresulla legge elettorale perchènon va bene che poche perso-ne scelgano i parlamentari.Premesso che chi c'è (il depu-tato Bratti e la senatrice Ber-tuzzi, ndr) sta facendo moltobene per il territorio ferrarese,se non cambia questa leggeelettorale, noi segretari Pddell’Emilia Romagna portere-mo avanti con forza la propo-sta di decidere attraverso leprimarie le persone da elegge-re al Parlamento».

Sulle vicende tra politica egiustizia di questi giorni il se-gretario Pd è stato chiaro: «Tranoi e il centrodestra ci sonodifferenze importanti: Berlu-sconi a fronte delle note vicen-de non ha mai fatto un passoindietro. Nel caso Delbono in-vece il Pd ha chiesto al sindacodi farlo e lui l'ha fatto. Noi inquesti casi dobbiamo sempresegnalarci per una differenza:anche sul caso Tedesco il Pdha espresso una linea; se qual-cuno ha votato in modo diffor-me credo debba fare un passoindietro. Anche la vicenda Pe-nati inquieta: penso abbia fat-to bene a dimettersi, si prendatempo dal Pd per difendersi

dalle accuse. E' sempre megliofarlo spogliato da incarichi».

Non poteva mancare il capi-tolo dei costi della politica: «Lapolitica non deve più esseresomma di privilegi. Quandovedo però che vengono tagliatii gettoni dei consigli di circo-scrizione penso che questonon sia un taglio ai costi della

politica ma un taglio ai costidella democrazia. Occorre farealtro: dimezzare il numero diparlamentari, tagliare i vitalizia consiglieri regionali e parla-mentari stessi. Questi sono uncosto inutile che non determi-na la democrazia. E i privilegicolpiscono in modo dramma-tico il rapporto tra amministra-

tore e amministrato».Sul versante locale naturale

la soddisfazione per il 7-0 fattoregistrare alle elezioni ammini-strative di maggio nei Comuni:«E' stato un grande risultato disquadra - ha detto Calvano - ilPd ha messo in campo unastrategia migliore degli altri edè arrivato questo risultato an-che in comuni in cui la batta-glia veniva data quasi per per-sa». Anche Facebook, Twitter eil rapporto coi cittadini vengo-no indicati da Calvano tra lechiavi del successo: «Penso siabasilare avere un contatto con-tinuo con la gente e dialogareanche con nuove forme tecno-logiche che ci aiutano ad avvi-cinare i giovani».

Sulla situazione economica«mi spiace davvero che nellasituazione attuale il Parlamen-to debba discutere di processolungo anziché di altro. Dettoquesto penso che Ferrara ab-bia tenuto una linea da eviden-ziare: serve una politica di ri-duzione del debito. Per troppianni, a livello nazionale, si so-no accumulati debiti scarican-doli sulle generazioni future.Ora è tempo di scelte anche

impopolari ma che la politicadeve avere il coraggio di soste-nere anche sul medio lungoperiodo come si è avviato aFerrara».

Infine il tema della "convi-venza" con l'Italia dei Valoridopo la proposta del partito diabolire le Province che ha crea-to qualche tensione vista lapresenza in Castello del dipie-trista Fiorillo: «Lavoro per uncentrosinistra che camminicompatto - ha chiuso Calvano- se il discorso viene posto inuna logica di riassetto istituzio-nale le posizioni si avvicinanomolto: aggregazioni di comunie accorpamento delle Provin-ce più piccole vanno nella dire-zione giusta ma l'abolizionetotale ci fa tornare al discorsodel taglio dei costi, non dellapolitica, ma della democrazia.Il Pd si fa vanto di tenere divisii ruoli di amministrazione coiruoli di partito, se altri partitinon lo fanno alla fine giudiche-ranno gli elettori. Oggi peròserve davvero mettere il citta-dino e il territorio davanti a tut-to viste le sfide che si presenta-no davanti».

Andrea Tebaldi

Si continua a scavare nella storiadelle Mura alla ricerca di altretracce dell’antica Portadell’Amore. I ritrovamenti avve-nuti nelle scorse settimanenell’area del relativo baluardoinducono infatti a proseguire lericerche in zone non ancoraesplorate, per verificare l’even-tuale presenza di altri manufattie ottenere ulteriori informazioniutili al progetto di recupero e va-lorizzazione di questo tratto dimura.

L’indagine, curata dal Servi-zio comunale Beni monumenta-li, sotto la sorveglianza della So-printendenza per i Beni Archeo-logici dell’Emilia Romagna, hatra l’altro permesso di conferma-re le ipotesi già avanzate dall’Uf-ficio Ricerche storiche del Co-mune, aggiungendo ulteriori ele-menti alle notizie tratte da testistorici e documenti d’archivio.Sono stati, infatti, ritrovati i restidel bastione che, al momentodella costruzione del baluardodell’Amore (1578-85), fu in partedemolito e in parte inglobato

nella nuova e più ampia fortifica-zione. «Il piccolo bastione – co-me riferisce il responsabiledell’Ufficio Ricerche storicheFrancesco Scafuri – doveva ap-parire come una sorta di rivelli-no e fu realizzato nel 1557 pervolere di Ercole II d’Este in dife-sa della porta omonima, ma nonfu mai completamente ultima-to; nella cartografia del XVI seco-lo viene rappresentato, sia purein maniera molto schematica,come un tipico baluardo cinque-

centesco a forma di freccia».La scoperta di altre murature,

parti integranti dell’intero com-plesso fortificato, e di un arcoche immette in un locale‘casamattato’ con volta a botte,permette inoltre di ipotizzare lapresenza nell’area di una strut-tura molto più articolata diquanto non si ricavi dalle fonti adisposizione.

I nuovi sondaggi punterannodunque a mettere in luce le altreparti del complesso, a partiredalle strutture eventualmente ri-maste della Porta dell’Amore.«Quest’ultima – dice Scafuri –era caratterizzata da una torremerlata e fu eretta a partire dal1451 nelle mura di Borso d’Este,ma venne poi soppressa e in par-te distrutta nel 1630, quando ilfrate Giunipero Cappuccino, in-viato del Papa, la fece ‘turare’ e‘terrapienare».

La somma di 24.700 euro, ne-cessaria al proseguimento dellacampagna di scavi, sarà finan-ziata con economie realizzate suopere pubbliche già concluse.

Calvano: «Tagliare i costima non la democrazia»Il segretario Pd alla festa della Rivana: «Dimezziamo i parlamentari e lasciamostare i gettoni delle Circoscrizioni». Il caso Idv e il 7-0 delle comunali

Paolo Calvano, segretario provinciale del Pd

Non sono bastati venti anni diproteste, le azioni legali e lereiterate delibere chesollecitavano lo sgombero delgrattacielo. Sul tetto delle duetorri si trovano ancora 37emittenti: 23 stazioni radio e 14televisive. Una vera e propriaselva elettromagnetica chenemmeno l’avvento del digitaleterrestre e la realizzazione didue pali altissimi (il più alto, da130 metri, è in costruzione nelsito di via Aranova) progettatiper ospitare le antenne dellesocietà di telecomunicazionesono riusciti a spianare.Per non lasciare la postazione,comoda per irradiare il segnalesulla città, un gruppo diemittenti ha offerto 2mila euroal mese ai condomini delgrattacielo, che però stannoattendendo i dati dellerilevazioni dell’Arpa primadare una risposta definitiva.L’agenzia ferrarese ha avviatoun monitoraggio delleemissioni per misurare il caricoelettromagnetico e i datiacquisiti tra aprile e maggiohanno evidenziato valori che,pur restando al di sotto dellesoglie di attenzione fissatedalla legge, hanno evidenziatouna situazione che merita unulteriore approfondimento.Saranno realizzate ancheanalisi di spettro per misurarele emissioni dei singoliimpianti.

Sul grattacielouna “selva”di 37 emittenti

IL BALUARDO

Porta dell’Amore, si scava ancoraStanziati 24 mila euro per la ricerca della antiche tracce

Il Baluardo dell’Amore

La giunta comunale ieri matti-ma si è occupata degli inter-venti per il ripristino dellesponde di canali in via Rosse-glia e via Stornara. Ammonta a17mila euro la quota a caricodel Comune per il finanzia-mento dei nuovi lavori per si-stemare le sponde di alcunitratti del condotto “Valle I ra-mo” parallelo alla via Rosse-

glia e del condotto“Campagne” parallelo alla viaStornara. Gli interventi saran-no progettati ed eseguiti dalConsorzio di Bonifica Pianurache provvederà anche alla co-pertura del restante 50% dellespese, come previsto da unaconvenzione in vigore tra i dueenti.

L’amministrazione comuna-

le informa che sono stati ese-guiti con urgenza nei giorniscorsi i lavori di sostituzione diuna sirena dell’impianto di al-lertamento acustico di Mizza-na. L’intervento, del costo di1.860 euro ha permesso di ri-portare alla piena efficienza ilsistema di avvertimento dellapopolazione in caso di gravi in-cidenti o altre emergenze.

SPONDE DA RIFARE

Canali, lavori in via Rosseglia e Stornara

12 Cronaca LA NUOVA MERCOLEDÌ 3 AGOSTO 2011

Page 10: rassegna del 03-08-2011

10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

FORLI’ CESENA - Carlino

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

REGGIO EMILIA - 24Emilia

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

PIACENZA - Libertà

Lettere,fax ed e-mail devono contenerenome,cognome,indirizzo e recapitotelefonico del mittente.In caso contrario gli scritti non saranno pubblicati.

La redazione si riserva il diritto di sintetizzareed adattare i testi troppo lunghi,rispettandone il senso.Il materiale inviato al giornale non sarà restituito.

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Libertà di parolaSTRAGE DI BOLOGNA-1

L’ASSENZA DEL GOVERNOÈ UNA VERGOGNA

✒Egregio direttore, l’assenzadel governo alla commemora-zione della strage di Bologna inpiazza Medaglie d’Oro è, per ilsecondo anno, una vergogna. Ilgoverno Berlusconi sceglie distare dalla parte di chi, in tuttiquesti anni, ha cercato di osta-colare la ricerca della verità, deimandanti e dei loro complici.Ha ragione da vendere il presi-dente dell’associazione dei pa-renti delle vittime Paolo Bolo-gnesi: il problema non è solo l’I-talia del 1980, ma è anche l’Italiadel 2011. Non a caso il governo èpopolato, a partire dal presiden-te del consiglio, da esponentidella P2, della P3 e della P4. Nona caso gli esecutori della strage,Fioravanti, Mambro e Ciavardi-ni, godono tuttora di protezionie aiuti ad alti livelli. Dopo 31 an-ni continuiamo a chiedere veritàe giustizia per gli 85 morti e itanti feriti del 2 agosto.Nando MainardiSegretario Prc Emilia-Romagna

Rossella GiordanoSegretaria Prc Federazione di Bologna

STRAGE DI BOLOGNA-2

MANCANZA DI RISPETTOPER L’ITALIA INTERA

✒Egregio direttore, come o-gni anno si è celebrata a Bolo-gna la cerimonia per ricordarele vittime della strage avvenutail 2 agosto 1980. Esattamentealle ore 10.25 di 31 anni fa, nel-la sala d’attesa della stazionebolognese scoppiò un ordignoche causò la morte di 85 perso-ne ferendone altre 200 fra uo-mini, donne, bambini che indi-stintamente vennero coinvoltiin uno dei più grandi atti terro-ristici che l’Italia possa ricorda-re dal secondo dopoguerra aigiorni nostri. Nel 1995 la Cortedi Cassazione ha riconosciutocolpevoli, come esecutori ma-teriali della strage, i neo-fasci-sti dei Nuclei Armati Rivoluzio-nari (NAR) Giusva Fioravanti eFrancesca Mambro, mentre ri-mangono tutt’oggi sconosciuti imandanti, come ha denuncia-to dal palco il presidente del-l’associazione dei familiari del-le vittime Paolo Bolognesi. Dasottolineare che a questa veritàprocessuale si è arrivati dopo u-na serie infinita di tentativi didepistaggi avvenuti nel corsodegli anni.Martedì 2 agosto una delegazio-ne piacentina dell’Italia dei Va-lori era a Bologna per partecipa-re direttamente alla commemo-razione in Piazza Medaglie d’O-ro, evento particolarmente in-tenso e toccante, che ha fattamaturare in noi la consapevo-lezza di quanto sia importantecoltivare la memoria come in-segnamento civile e morale perla società e i singoli cittadini.Tuttavia, per il secondo annoconsecutivo, non vi è stata lapartecipazione di alcun mem-bro del Governo, lasciando tra-pelare un senso di sconfortonella cittadinanza tutta, in par-ticolare nell’Associazione dei fa-miliari delle vittime che dall’av-venuta strage si batte per vederriconosciuta giustizia. Ritenia-mo che la tragedia non abbiacolpito solamente i familiaridelle vittime ma il cuore dell’Ita-lia intera e troviamo quindi i-naccettabile una mancanza dirispetto di tali proporzioni, co-me se l’obiettivo fosse quello dibuttarla in politica anziché co-gliere l’occasione per dimostra-re unità fra le Istituzioni.In onore alle vittime dell’eccidioe a tutto ciò che la strage ha si-gnificato, per la città di Bolognae per il nostro Paese, unitamen-te al ricordo, è doveroso richie-dere un impegno preciso per-ché venga fatta piena luce suimandanti della strage.Segreteria provincialeItalia dei ValoriPiacenza

OMOFOBIA

LEGGE A TUTELADEGLI OMOSESSUALI

✒Gentile direttore,a costo di sembrare presenziali-sti ci sentiamo in dovere di ri-spondere ad alcune osservazionisollevate da un lettore che, qual-che giorno fa, ha sostenuto cheuna legge contro l’omofobia sa-rebbe superflua perché nel no-stro ordinamento esisterebberogià delle aggravanti per i reaticommessi per motivi «abbietti ofutili». Sicuramente non bastapromulgare una legge per impe-dire che un reato venga compiu-to, ma è innegabile che identifi-care una tipologia di reato in ter-mini giuridici delegittima chi locompie, e prevedere un’aggra-vante specifica può rappresenta-re - entro certi limiti - un deter-rente in più. Nella fattispecievorremmo ricordare che legife-rare contro l’omofobia anche inItalia era importante non tantoper l’aumento di pena che a-vrebbe comportato (che di fattoera molto modesto), quanto peril fatto il nostro paese avrebbe ri-conosciuto - per la prima volta -che anche la categoria degli o-mosessuali andava tutelata, alpari di altre minoranze a rischio.Perché, e ci terremmo a sottoli-nearlo, in tutti i paesi occidenta-li gli omosessuali sono ormaiconsiderati una minoranza so-ciale al pari di quelle etniche ereligiose, anche se nel loro casosi tratta di una minoranza socia-le determinata dall’orientamen-to sessuale.Sorvolando per un attimo sul fat-to che nell’Italia sessuofoba emaschilista di oggi gli omoses-suali possono essere ancora per-cepiti (e presentati) solo come u-na manica di pervertiti svirgola-ti (magari da guardare con com-passione e soffocando una pun-

PIANELLO

ASSEDIATO DAI CANI:NORME DA RISPETTARE

✒Gentile direttore, sono pro-prietario di una cagnolina metic-cia femmina che tengo in casa.Mi chiedo se è mai possibile cheogni sei mesi per quindici giorni(periodo del calore) io debba es-sere assediato dai cani, che la por-ta di casa, il cancello e il piccolocortiletto recintato davanti a casa,debbano diventare i gabinetti diquesti cani e che il mio cane nonpossa uscire di casa. Mi sono ri-volto ai proprietari, mi sono rivol-to alle autorità competenti, manessuno fa niente e io sono sem-pre schiavo della maleducazione.Mi chiedo perché a essere incu-stoditi sono sempre i soliti canimaschi (difficilmente sono canidi razza o anche cani da cacciadi un certo valore), perché in al-cuni comuni della vallata il pro-blema non esiste più, perchétappezzare le aiuole del paese dicartelli con divieti che nessunofa rispettare, ma soprattutto seun giorno uno di questi cani in-custoditi facesse cadere una per-sona in moto o in bicicletta chi sidovrebbe ringraziare? Le leggi cisono, è ora di farle rispettare.Enrico MalviciniPianello Valtidone

ATTESE DIVERSE

WI-FI GRATUITOASSENTE FUORI PERINO

✒Buongiorno direttore, erapiù o meno ottobre del 2010quando leggevo su “Libertà” cheil Comune di Coli avrebbe instal-lato il Wi-fi gratuito per la navi-gazione internet nella frazione diPerino e dei "Paeselli" limitrofi.Ho notato che il sistema funzio-na solo ed esclusivamente a "Pe-rino City" mentre a Osera il se-gnale proprio non arriva, men-tre l’articolo informava che an-che i residenti o villeggianti delborgo avrebbero potuto utilizza-re il segnale. Spero di ricevere u-na risposta dal comune di Coli inmerito a questa mancanza.Paolo ChiesaGossolengo

MONTALE

SI POTEVANO FINIREI LAVORI CON PIÙ CALMA

✒Buongiorno direttore, Lescrivo questa lettera per espri-mere un parere sulla tangenzia-lina di Montale. Io abito a Ivacca-ri, la questione mi riguarda dimeno, ma in piccola parte toccaanche me. Purtroppo devo con-statare che questa bretella dellavia Emilia, dopo essere stata fer-ma per diversi anni, è stata ter-minata improvvisamente in mo-do molto approssimativo, ta-gliando di netto le due vecchiestrade della Motta vecchia e del-la Mussina che viene da Ivaccari,deviandole entrambe con unpercorso innaturale, sulla roton-da della zona artigianale.Io penso che dopo tanti anni sipotevano terminare con più cal-ma i lavori, perché purtroppoPiacenza brilla per una viabilitàscadente e pericolosa (vedi usci-ta Farnesiana dalla tangenzialesud ferma da 20 anni).Marco Ziliani

LA PROPOSTA

L’UOVO DI COLOMBOOPPURE NO?

✒Egregio direttore,vorrei (tramite “Libertà”) chiede-re ai signori del governo di attua-re “subito” l’aumento della tassa-zione delle rendite finanziarie dal12,5% al 20% con la sola eccezio-ne dei titoli di Stato italiani.Due sarebbero, a mio avviso, ivantaggi immediati:• Il primo, l’aumento del getti-to fiscale;• Il secondo, molto più importan-te, stimolerebbe l’acquisto di tito-li di Stato italiani che risulterebbe-ro tassati del 7,5% in meno rispet-to alle altre rendite finanziarie.Pier Giorgio FermiFiorenzuola d’Arda

ove sono finiti gli impegni degli anni pas-sati per il rilancio e la valorizzazione delPo? Pure un convegno nazionale è stato

dedicato a Piacenza al Grande Fiume. Era statopromesso un piano nazionale per dare un futuroal Po.Passati gli anni ci troviamo oggi a parlare di

D agonia del Po. Ezio Trasciatti, sentinella attenta evigile del nostro Fiume, elenca tutte le cose nonfatte.I sindaci rivieraschi,giustamente,sono in al-larme perché nulla si muove. Eppure il GrandeFiume rappresenta una ricchezza per tutta la valPadana. Può contribuire, se valorizzato, allo svi-

luppo del turismo e delle economie dei territori.Ma ci vuole un progetto,ci vogliono degli investi-menti, bisogna soprattutto che tutti i territori in-teressati sappiano mettere in campo una propo-sta concreta.Sì, ci vuole una Food Valley del Po.

Gaetano Rizzuto

Caro direttore,recentemente Calendasco è

stato teatro di una significativariunione di tutti i Comuni rivie-raschi del Piacentino. Temadell’incontro: il mancato rilan-cio del Po e la sua lenta agonia.

Infatti, cinque i punti caldi indiscussione: la sicurezza idrau-lica (e non solo quella), la man-cata realizzazione delle piste ci-clabili, il mancato sviluppo tu-ristico, la riperimetrazione dialcune aree argina soggette avincoli e le risorse per la riqua-lificazione del Grande Fiume.

Un plauso, per tanto, a queisindaci che caparbiamente siimpegnano ancora a mantene-

re sempre vive le problematicalegate al Po: l’inquinamento,dissesto idrogeologico, la man-cata valorizzazione del suo ter-ritorio, ma soprattutto il man-cato decollo del tanto strom-bazzato turismo fluviale.

Un turismo che, nonostante iconvegni, le innumerevoli con-ferenze sul tema, gli slogan e lerituali enunciazioni di facciata,stenta a decollare per l’ignaviae l’atavica apatia istituzionale,nonché per lo scarso convinci-mento e pressapochismo deisoggetti sinora coinvolti.

Bisognerebbe quindi esseretutti veramente convinti che ilPo potrebbe rappresentare

un’opportunità di sviluppo e dicrescita generale sia dal puntodi vista culturale che enoga-stronomico. Gli ingredienti cisarebbero tutti!

Per questo sarebbe opportu-no “fare squadra” e creareun’immagine positiva di tutto ilterritorio del Po. Realizzare unasorta di logo, di marchio del fiu-me mediante l’utilizzo di nuo-ve e più avanzate metodologiedi comunicazione e di marke-ting.

Una “etichetta” accattivante,facilmente riconoscibile e me-morizzabile, in grado di veico-lare il prodotto Po, di rappre-sentarlo e di divenire il simbo-lo grafico del territorio stesso.

Bisognerebbe, pertanto, fare“sistema” e pensare in grande,da Piacenza al Delta, cercandodi inserirsi in un programmanon solo prettamente locale,ma nazionale ed internaziona-le. Ben vengano, allora, propo-ste come quella recentementesuggerita da Gianpietro Co-molli di una “Food Valley” delPo, nell’ambito della prossimaEXPO 2015 di Milano.

Ezio Trasciatti

Il Direttore risponde

Bisogna pensare in grandeda Piacenza al Delta

Per il rilancio creiamola Food Valley del Po

Galleriadi ritrattipiacentini

◗◗ Luca, Mariae Giulia Gazzolacon i funghiraccolti in AltoAdige

Il giornale della gente

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Certificato n. 6892del 21-12-2010

La tiratura di ieri, martedì 2 agosto 2011,è stata di 36.024 copie

Quotidiano di Piacenza fondato da Ernesto Prati nel 1883

DIRETTORE RESPONSABILE: Gaetano RizzutoCAPOREDATTORE CENTRALE: Stefano Carini

ART DIRECTOR: Paolo Terzago

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Luigi Guastamacchia, Luigi Vicinanza,Alessandro Miglioli, Marco MoroniDIRETTORE GENERALE: Marco Zazzali

NECROLOGIE SERVIZIO SPORTELLO - Via Giarelli 4/6 - Orari: dal lunedìal venerdì 8.30-12.30 e 14.30-21.30; sabato domenica e festivi 16.30-21.30. SERVIZIO TELEFONICO: Tel. 0523/384.999 - fax 0523/384.967 -Orari dal lunedì al venerdì: 15.30/21.30; sabato, domenica e festivi:16.30-21.30.Prezzi necrologie: € 1,00 per parola - neretto € 2,00 - spazio foto €82,00 - parola anniversario o ringraziamento € 3,50 - croce € 42,00 -partecipazioni minimo 10 parole € 0,82 per parola - neretto € 1,64 perparola -

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ta di ribrezzo per educazione),e non come una minoranza,non è davvero possibile consi-derare l’odio omofobico al pa-ri di un futile motivo. E nontanto per una questione di pe-na, ripetiamo, quanto per unaquestione di principio: sarebbecome dire che un neonazistapicchia un ebreo per «futili mo-tivi». Inoltre, senza una leggecontro l’omofobia, anche le ag-gressioni verbali non possonoessere inquadrate nel modocorretto. Poniamo che una per-sona insulti un’altra dandoglidel «gay» o della «lesbica». Po-niamo che la vittima sporga de-nuncia: si possono configurarei reati di ingiuria o diffamazio-ne. Nel primo caso si considerache le definizioni «gay» e «le-sbica» siano sempre e comun-que un insulto, nel secondo - sesi tratta di una persona omo-sessuale dichiarata - potrebbe-ro persino mancare gli estremi

per una denuncia.Quindi alla vittima omosessua-le restano due possibilità: o ac-cettare che per la legge italianail suo modo di essere sia consi-derato un insulto a prescinde-re, o ammettere che dichiaran-dosi se l’è andata a cercare. Op-pure, come accade in molte al-tre nazioni, con una legge con-tro l’omofobia si potrebbe rico-noscere che il problema non èil fatto che vengono usati il ter-mine «gay» e «lesbica», ma il fi-ne e i modi con cui vengono u-sati. Se in Germania una perso-na insulta una coppia omoses-suale per strada, e viene de-nunciata, la prima volta ha unrichiamo e la seconda una mul-ta, mentre in Spagna la multascatta subito. La legge control’omofobia, che in Italia non èpassata in Parlamento, non vo-leva arrivare a tanto, ma è statacomunque definita incostitu-zionale perché avrebbe dato a-

gli omosessuali più diritti ri-spetto agli omofobi. Come direche una legge antimafia è anti-costituzionale perché prediligei cittadini non mafiosi, insom-ma. D’altra parte, secondoquesta logica, visto in Italia c’e-rano già delle leggi che puniva-no i reati compiuti dalla mafia,sarebbe stato inutile fare leggiper punire i mafiosi in quantotali. In ogni caso il fatto che l’I-talia abbia perso l’ennesimaoccasione per riconoscere ilreato di omofobia, ha rappre-sentato effettivamente unabrutta pagina sotto molti pun-ti di vista, anche perché apre leporte ad uno scenario impreve-dibile visto che ora, in Italia,l’omofobia risulta un atteggia-mento costituzionalmente ga-rantito. Qualcuno ne sarà an-che felice, ma la civiltà e la de-mocrazia - quelle vere - no.Arcigay L’ATOMOPiacenza

LIBERTÀMercoledì 3 agosto 201146

Page 13: rassegna del 03-08-2011

13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

PIACENZA - LibertàCultura e spettacoli

Arena Po: “Benvenuti versus Chiti” chiude la prima edizione della rassegna “AscenAperta”

A destra:l’attore

AlessandroBenvenuti

ARENA PO - Chiude i battentiquesta sera la prima edizionedella rassegna teatrale AscenA-perta - di luoghi e di raccontiorganizzata dall’assessoratoalla cultura del comune di Are-na Po con la direzione artisticadel regista valtidonese France-sco Summo. Dopo aver avutoospiti nomi del calibro di, tra

gli altri, Mariangela D’Abbrac-cio e Marina de Juli ora la chiu-sura sarà affidata ad Alessan-dro Benvenuti. Il noto attore i-taliano stasera alle 21 salirà sulpalco allestito in località Tor-retto di Sopra di Arena Po perportare in scena Benvenutiversus Chiti. Si tratterà di unospettacolo dove sono raccolti i

migliori monologhi che Ben-venuti ed il collega Ugo Chitinegli anni hanno scritto per ilteatro. Dopo aver lavorato as-sieme al cinema co-sceneg-giando ben sette film(Benvenuti in casa Gori, Zitti eMosca, Ritorno a casa Gori,Caino & Caino, Belle al bar, Ivoil Tardivo e Ti spiace se bacio

mamma? ), aver firmato aquattro mani un’opera cult co-me la Trilogia dei Gori per il

teatro e aver condiviso la for-tunata tournée di Nero Cardi-nale, Alessandro Benvenuti e

Ugo Chiti si riuniscono di nuo-vo in questa avventura che, co-me detto, raccoglie i migliorimonologhi che negli anni i dueautori hanno scritto per il tea-tro. Benvenuti vs. Chiti raccon-ta dunque del desiderio di spo-sare di nuovo il talento di dueamici fraterni che hanno fattodel teatro uno dei principaliscopi della loro vita. Lo spetta-colo come detto chiuderà larassegna teatrale che ha ri-scosso un notevole interesseda parte del pubblico di ArenaPo e non solo.

mar. mil.

GROPPALLO - Un invito a salire inalta Valnure per vedere dal veroquel paesaggio immortalato, piùdi un secolo fa, dal pittore Stefa-no Bruzzi. L’occasione è offertadalla mostra promossa dal Co-mune di Farini con la quale han-no preso avvio le iniziative per ri-cordare il centenario della mortedell’artista piacentino. Un omag-gio concentrato in una decina diopere, tutte di proprietà dellaGalleria d’arte moderna “RicciOddi”, ma che segna una tappasignificativa - ha evidenziato al-l’inaugurazione il sindaco del Co-mune di Farini, Antonio Maestri -nella valorizzazione turistico-culturale del paese e dei suoi din-torni, consolidata meta di villeg-giatura (già Bruzzi veniva qui atrascorrere le vacanze estive, nel-la casa di famiglia a Roncolo). Infuturo, nelle sale appena sistema-te e dove ha trovato accoglienzala mostra, verrà allestita l’esposi-zione permanente dei reperti ar-cheologici affiorati in recenticampagne di scavo, a raccontareun passato remoto. Quello pros-simo ci viene incontro nelle tele,nelle tavole e nei disegni di Bruz-zi. A Groppallo, per motivi anchelogistici, solo una piccola parteha potuto essere esposta. Il presi-dente della Galleria “Ricci Oddi”,intervenuto al taglio del nastro,ha parlato di «un assaggio», in vi-sta delle più ampie esposizionipreviste in città in ottobre: sul te-

ma della neve nel museo di viaSan Siro e sui rapporti con i mac-chiaioli toscani a Palazzo Rota-Pisaroni. Eppure, a Groppallo, ilpercorso non si esaurisce nelladecina di lavori allineati sulle pa-reti delle due sale al primo pianodella scuola: prosegue natural-mente nel profilo dei monti sul

quale si affaccia il panoramicoballatoio dell’edificio. Una mo-stra dunque che non si limita alvalore storico-artistico delle ope-re del pittore, ma propone undialogo diretto con i soggetti te-nacemente prediletti dall’artista.Nonostante avesse vissuto, al se-guito del padre, consigliere di

Corte d’Appello, in giro per l’Ita-lia, a Milano e a Firenze, il cuoredi Stefano Bruzzi pittore è infattisempre rimasto ancorato alle ra-dici valnuresi. La campagna, gliabitanti, gli animali hanno popo-lato costantemente il suo univer-so pittorico. All’inaugurazionec’era la pronipote Alessandra

Bruzzi, a testimoniare quanto illegame con la terra degli avi (sidice che i Bruzzi siano arrivati aRoncolo da Genova nel Seicento)non si è spezzato. Dall’archiviodei discendenti è emersa la bellafotografia utilizzata dal Comuneper la locandina della mostra.Un’immagine rara, scattata pro-

prio a Roncolo e che riesce a tra-smettere tanto del contesto all’o-rigine delle opere del maestro. Ilsindaco ha ringraziato quantihanno contribuito alla buonariuscita del tributo a Bruzzi, ap-puntamento al quale Farini nonvoleva assolutamente mancarenella ricorrenza del centenario diun artista che, benché fosse natoa Piacenza, ha dato lustro ancheal territorio dell’Appennino.Maestri in particolare ha espres-so la gratitudine dell’amministra-zione alla Galleria d’arte moder-na “Ricci Oddi”, al senatore Alber-to Spigaroli, che ha aiutato a ri-solvere alcune questioni di carat-tere burocratico, a Soprip, allaComunità Montana, all’impresaSilva di Morfasso, a Maurizio Del

Molino e PriminoProvini, dell’ufficiotecnico comunale.Da parte sua, il se-natore Spigaroli hasottolineato «ilgrandissimo servi-zio» reso da Bruzzi aPiacenza e alla Val-nure, «esaltandonela bellezza in ungrado tale che an-che le fotografie mi-gliori difficilmentepossono raggiunge-re». Tra i presenti al-l’affollata inaugura-zione, anche l’as-sessore regionaleSabrina Freda e ilcapo delegazionedel Fai (Fondo Am-biente Italiano) Do-menico Ferrari Ce-sena. Al termine, ilrinfresco preparatodalla Proloco e dal

Gruppo Alpini, con i prodotti ti-pici della zona.

Anna Anselmi

Stefano Bruzzi, Museo archeolo-gico di Groppallo,“Ritorno a Grop-pallo“ fino al 31 agosto, a ingres-so libero sabato e domenica, dal-le 10 alle 12 e dalle 17 alle 19

Sopra una discendente del pittore davanti ad un suo quadro e,a destra,Frank Forlini mentre osserva uno deidipinti di Stefano Bruzzi a Groppallo.Sopra,visitatori della mostra,in corso fino al 31 agosto (foto Marina)

A Groppallo dal veroi paesaggi di BruzziL’omaggio al pittore piacentino al Museo Archeologicoprosegue fino al 31 agosto, esposti i quadri più significativi

Una mostra che non si limita al valore storico-artistico ma propone un dialogo diretto con i soggetti tenacemente prediletti dall’artista

Qui a sinistraalcune scenedellospettacoloispirato a “Lasagra dellaprimavera”diIgor Stravinskij(foto Lunardini)

VILLANOVA - Uno spettacolo nontradizionale che da una sempli-ce e superficiale osservazionelo si giudica “un bel lavoro” perquanto riguarda l’abilità tecni-ca dei ragazzi del gruppo Bal-letto Civile. Andando in profon-dità però, si riesce a cogliere unmessaggio incisivo, forte e cari-co di significato capace di dareun volto diverso alla perfor-mance dei 14 artisti che hannodanzato e reci-tato sulla spiag-getta di IsolaGiarola a Villa-nova sull’Arda.La quattordice-sima edizionedel Festival delGrande Fiumeha portato sul territorio piacen-tino una valigia ricca d’arte cheha presentato venerdì sera Il sa-cro della primavera tratto da Lasagra della primavera di IgorStravinskij. Un’idea altamentecreativa e tecnica nata dallabravura e professionalità dellagiovane coreografa Michela Lu-centi, premiata dalla giuria in-

ternazionale presieduta da U-shio Amagatsu e incaricata dicreare una coreografia ineditaper il Washington Ballet da rea-lizzarsi negli Stati Uniti nellaprimavera 2013. E’ lei a dare in-dicazioni di lettura su ciò chevisivamente sciocca, sconvolgee lascia con centinaia di inter-rogativi da risolvere. «Guardan-do lo spettacolo - spiega la co-reografa originaria di La Spezia

- è fondamen-tale non perde-re di vista il ful-cro dell’operadi Stravinskij,ossia il sacrifi-cio di un’eletta,in questo caso ilsacrificio di

un’intera generazione sia sulpiano del senso e del significa-to della parola in sé, sia sul pia-no fisico».

Ed in effetti i 14 artisti cheportano in scena il balletto siscontrano, cadono ripetuta-mente a terra incapaci di rial-zarsi, sbattono sul suolo alzan-do e mangiando polvere. «L’esi-

bizione richiede una prestazio-ne fisica massima, dai ritmi ve-locissimi - commenta Lucenti -che porta l’artista ad arrivare afine spettacolo fisicamente di-strutto». Il sacro della primave-ra ritrae la condizione giovani-le italiana attuale in cui la gene-razione dei trenta e quaranten-ni è totalmente sacrificata, in-capace di sbocciare, impegnataa reagire ritrovandosi tra le ma-

ni ben poco di realizzabile. «Perquesto gli artisti arrivano alloscontro fisico, per svegliarsi,scuotersi ma anche per sorreg-gersi, aiutarsi a reagire e a nonsoccombere» incalza Michela.Una prova di resistenza a nonpiegarsi alla precarietà e ad unarealtà che non valorizza e nonpremia il mondo giovanile,troppo impegnato a lottare perriprendersi il proprio tempo ri-

trovandosi così sfinito, primo dimotivazioni e voglia di metter-si continuamente in gioco. An-che i versi che fuoriescono dal-le voci degli artisti evidenzianouna sorta di rigetto alla condi-zione attuale e un’incapacitàassoluta a farsi capire dagli an-tenati. Neppure il “supereroe”che ci viene in soccorso dai fu-metti è in grado di salvarci: ilSuperman che si cala sulla sce-na è fortemente balbuziente. Ilrimanere “scossi” dalla perfor-mance, disorientati, consape-voli di non aver capito nulla, ènormale. E probabilmente, èanche ciò a cui vuole arrivare lospettacolo: d’altra parte la si-

tuazione attuale italiana è ungrande caos, non ci sono puntidi riferimento, non ci sono me-te sicure a cui poter approdare,si annaspa, si cerca a stento distare in piedi (come rappresen-tano in modo significato gli at-tori) in un marasma caotico dacui sembra impossibile uscire.“I’m an artist, I’m dead” - recitala maglietta che indossa unodei 14 artisti del Balletto Civileche ha sede al Teatro Due diParma, un messaggio che puòindossare qualsiasi altro giova-ne oggi, in attesa che venga ilsuo tempo, che sia il momentodella sua rinascita.

Valentina Paderni

14 ballerini in scenaUna performancebasata sul capolavorodi Igor Stravinskij

Una “sagra della primavera” danzante e civile“Il grande fiume”: applausi al suggestivo spettacolo andato in scena all’Isola Giarola

LIBERTÀMercoledì 3 agosto 201136

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

PIACENZA - Piacenza Sera

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

PIACENZA - Piacenza Sera

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

AGENZIE

(ER) STRAGE BOLOGNA. DI PIETRO: BASTA MENZOGNE, FARE PIENA LUCE“GRAVE CHE GOVERNO DISERTI COMMEMORAZIONE E NON SPIEGHI PERCHE’”

(DIRE) Roma, 2 ago. - Trentuno anni fa “Bologna e tutto il nostroPaese si sono fermati. Oggi abbiamo il dovere di ricordare e dichiedere a gran voce che sia fatta pienamente luce su quellaterribile strage. Per rispetto di tutti coloro che quel 2 agostodel 1980 persero la vita, per amore della giustizia e di tuttigli italiani che hanno diritto di sapere come sono andaterealmente le cose, dobbiamo pretendere che non ci siamo piu’segreti, ne’ menzogne, ne’ stragi impunite”. E’ quanto si leggesul profilo Facebook del leader dell’Italia dei valori, AntonioDi Pietro. L’Idv continuera’ “a battersi in tutte le sedi affinche’emerga la verita’- scrive Di Pietro- e’ grave che, anchequest’anno, il governo diserti la ricorrenza, non commemorando lamemoria di 85 vittime, italiane e straniere, e non fornendonemmeno alcuna spiegazione per quest’assenza”.

(ER) STRAGE BOLOGNA. MURA (IDV): E’ ORA DI APRIRE ARMADI VERGOGNA

(DIRE) Bologna, 2 ago. - “Commemorare la strage di Bologna e’necessario non solo per tributare il giusto onore alle 85 vittimeche quell’orribile attentato produsse 31 anni fa, ma anche perfare i conti con la storia del nostro paese che in quegli anniseppe sconfiggere la folle minaccia del terrorismo”. Lo dichiaraSilvana Mura deputata di Idv e coordinatrice regionale deidipietristi dell’Emilia Romagna. L’Italia dei valori “ringrazia ed e’ vicina” all’associazionedei parenti delle vittime a cui va il merito “di essersi battutiin tutti questi anni non solo per mantenere vivo il ricordo diquella strage, ma anche perche’ fossa fatta piena luce su unavicenda sulla quale permangono ancora delle ombre. In questosenso- sottolinea Mura in una nota- condividiamo appieno esosteniamo la richiesta di Paolo Bolognesi al governo di aprirefinalmente i tanti armadi della vergogna che ancora sono chiusi adoppia mandata, rimuovendo il segreto di Stato non solo sullevicende che riguardano l’attentato del 2 agosto, ma sulle moltestragi italiane che attendono ancora delle risposte”.

(ER) COMUNE BOLOGNA. BUFERA SU DIONIGI, L’IDV BACCHETTA MEROLA“ERA MEGLIO EVITARE”, IL SINDACO GLISSA, E TORREPADULA S’ARRABBIA

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 03 - 08 - 2011

AGENZIE

(DIRE) Bologna, 2 ago. - Scoppia la bufera politica sulla nominadi Ambrogio Dionigi nel Cda dell’Istituzione inclusione sociale.I malumori per la scelta dell’ex portavoce della listaFrascaroli, nonche’ fidanzato della figlia dell’assessore alWelfare, fanno breccia anche nella maggioranza di centrosinistra.Un vero e proprio altola’ viene dall’Idv. “Auspichiamo che lascelta sia stata fatta sulla base dei meriti della persona e nonper i ‘legami’ con l’assessore Amelia Frascaroli”, premette ilcapogruppo dipietrista Pasquale Caviano in una nota. “Certo e’che in questo momento sarebbe stato piu’ opportuno evitare dicreare situazioni di questo genere”, visto che Frascaroli “hasempre condiviso in pieno la nuova linea della Giunta sullenomine e si e’ sempre espressa a favore della trasparenza e dellaimparzialita’”. Questo, sempre secondo Caviano, “potrebbe anche essere unfattore discriminante sulle reali capacita’ di Dionigi, che nonconosciamo” e “pertanto riteniamo che in seguito sia molto piu’produttivo non cadere in situazioni che possano offrire il fiancoa polemiche, che non portano da nessuna parte”. In casa Idv siregistra pero’ anche la posizione molto piu’ morbida delconsigliere provinciale Paolo Nanni. “Dionigi e’ stato nominatoin una Istituzione che non prende una lira- sottolinea- quindinon capisco perche’ lo si debba penalizzare. E’ uscito da unaselezione molto seria, per quanto mi riguarda questa polemica nonsta ne’ in cielo ne’ in terra”. (SEGUE)

(ER) COMUNE BOLOGNA. BUFERA SU DIONIGI, L’IDV BACCHETTA MEROLA -2-

(DIRE) Bologna, 2 ago. - Ma la scelta del nuovo sindaco VirginioMerola, che per ora sceglie il no comment (“non oggi, abbiamotempo...”, ha risposto sibillino questa mattina all’attaccosferrato dal Pdl su Dionigi), provoca reazioni anche fuori deipalazzi. S’arrabbia Niccolo’ Rocco di Torrepadula, ex consiglierecomunale, che aveva presentato il proprio curriculum per quelposto. E se Dionigi e’ stato premiato per le sue competenze sulcarcere, “ho svolto attivita’ come volontario alla Dozza ed inaltre carceri della Regione Emilia Romagna per oltre un decenniodal 1996 al 2007, sono stato per questa attivita’ insignito dellaMedaglia di Bronzo al merito delle Redenzione Sociale,onorificenza concessa nello scorso mese di maggio dallapresidenza del Consiglio dei ministri su proposta del ministro di

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AGENZIE

Giustizia; sono stato inoltre dal 2007 al 2010 vicepresidentedell’Opera Padre Marella, ente che si occupa in particolare didetenuti ed ex detenuti, per il loro recupero”, elenca di controRocco. “Credo quindi- conclude l’ex consigliere- che per quantoriguarda la competenza sul tema carceri Ambrogio Dionigi, diappena 26 anni, debba ancora imparare molto, se la sua sceltainvece e’ dovuta al legame affettivo che ha con la figlia di unassessore della Giunta Merola, allora capisco tutto”. Ironiatagliente anche da parte del duo ex Ppi formato da Paolo Giulianie Angelo Rambaldi, che parla di “inclusione dei parenti futuri”,con riferimento al quasi-genero di Frascaroli, appunto Dionigi.“Puo’ anche essere, come sostiene la futura suocera- concedono idue- che il prescelto abbia titoli tecnici per essere scelto perquel ruolo”. Tuttavia si tratta a loro avviso di una nomina“forse formalmente corretta, ma politicamente ed anche sotto ilprofilo della trasparenza, del tutto inopportuna”.