Rassegna 6 luglio

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IL TIRRENO Pagina 4 - Attualità «Con Anemone erano in confidenza si davano del tu» «Portavo regali a tutti, politici e preti» Negli interrogatori di Zampolini nuove accuse a Lunardi e Scajola ROCCO FERRANTE PERUGIA. Scajola e Anemone? «Erano in confidenza», «si davano del tu ed avevano un rapporto diretto». E il costruttore romano «era dipendente da Angelo Balducci, di fatto faceva ogni cosa che quello gli chiedesse, questo rapporto gli garantiva il mantenimento della posizione di preminenza nell’aggiudicazione degli appalti pubblici». Il verbale dell’interrogatorio dell’architetto Angelo Zampolini, accusato dai pm di Perugia che indagano sugli appalti dei Grandi eventi di aver riciclato denaro dell’imprenditore romano, è stato depositato al tribunale dei ministri di Perugia tra gli atti della richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro Pietro Lunardi. Il 18 maggio scorso l’architetto ha parlato anche del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, dell’ex generale della Guardia di Finanza Francesco Pittorru e del leader dell’Idv Antonio Di Pietro. «Tutti coloro che conoscevano Anemone hanno ricevuto qualche regalo da lui, era cosa notoria», ha spiegato Zampolini. «Recapitavo regali per tutti, attori, registi, politici, preti. Anemone conosceva tutti, aveva conoscenze anche in Vaticano, tra i tanti monsignori anche Camaldo, il cui nipote lavorava presso Anemone». Poi c’è Di Pietro: «Ricordo che Angelo (Balducci, ndr) - prosegue Zampolini - mi raccontava che il ministro era un tipo piuttosto irruento e impetuoso, e che chiedeva a Balducci di avere un’entratura in Vaticano. Affermava di non condividere il suo stile, non lo presentò in Vaticano come da lui richiesto». Quanto all’ ex ministro alle Infrastrutture Pietro Lunardi, secondo la dettagliata documentazione prodotta dai Pm Alessia Tavernesi e Sergio Sottani, l’acquisto della palazzina di via dei Prefetti da Propaganda Fide è avvenuto per «l’intervento risolutivo di Angelo Balducci e tramite l’Immobiliare San Marco srl, di cui era amministratore legale il figlio Giuseppe Lunardi». Dagli atti emerge che il costo fu di tre milioni di euro, pagati in parte con un mutuo, contro i sette del valore reale. In cambio Lunardi, la cui posizione appare sempre più compromessa, avrebbe consentito a Propaganda Fide di accedere a un finanziamento erogato dalla Arcus di due milioni e mezzo di euro «in difetto dei presupposti» per la realizzazione di un museo a Piazza di Spagna.

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IL TIRRENO Pagina 8 - Empoli Il cordoglio dal sindaco In tanti vicini alla famiglia Vita che abita a Cenaia da più di 20 anni Cenaia, il paese intero è rimasto sconvolto La vittima abitava nella frazione da molti anni, lascia 4 figli CRESPINA. A Cenaia, dove Salvatore Vita abitava ormai da circa venticinque anni, la notizia della tragedia è arrivata solo nella tarda mattinata. A casa dei Vita, in via Verdi, una villetta con le pareti rosse, il dolore è entrato nel pomeriggio. Mentre a Santa Colomba si stava ricostruendo la dinamica dell’incidente costato la vita all’operaio di 58 anni, la moglie della vittima era impegnata per alcune commissioni quando è stata informata. Sconvolti i vicini di casa che si sono resi conto di cosa era accaduto quando hanno visto i cronisti. Così è stato per i familiari. «Era una brava persona, un grande lavoratore», dicono i vicini, per poi domandare notizie dell’incidente, cercare di saperne di più, sperando al tempo stesso non trovare altre conferme a quello che hanno appena sentito dire e che vorrebbero non fosse vero. «Di solito all’ora di pranzo tornano a casa - aggiungono - ma forse saranno andati all’ospedale se hanno saputo della notizia». A Cenaia abita anche il fratello di Vita. L’operaio morto lascia quattro figli, tre avuti dal primo matrimonio e un altro dalla seconda moglie, Barbara Giusti. Dal pomeriggio a casa Vita è stato tutto un susseguirsi di visite e telefonate. Colleghi, amici e parenti. Tante persone del paese che conoscevano Vita da sempre «Non sappiamo ancora di cosa è morto Salvatore - spiega una nipote - dicono che potrebbe avere avuto un infarto. Dobbiamo aspettare l’autopsia che chiarirà anche se è stato folgorato. Siamo rimasti senza parole quando abbiamo capito che era accaduto qualcosa di grave. A quel punto ci siamo messi in contatto con il datore di lavoro». I parenti spiegano che Salvatore Vita non aveva particolari problemi di salute ed era abituato a lavorare alle linee elettriche. L’uomo lascia i figli Luca, Calogero, Domenico e Francesca. Cordoglio è stato espresso anche dal sindaco di Crespina, Thomas D’Addona. «Ogni volta che succedono disgrazie del genere ci si interroga sulla sicurezza sul lavoro. Di lavoro si dovrebbe vivere e non morire. Tutta la nostra comunità si stringe attorno alla famiglia Vita in questo difficile momento». Impossibile, almeno per il momento, per la famiglia organizzare il funerale. La salma infatti resta a disposizione dell’autorità giudiziaria che oggi probabilmente deciderà quali accertamenti medico legali richiedere. «Il terzo incidente mortale nel giro di due settimane, in Toscana, non può essere imputato soltanto a una triste fatalità. Evidenzia, al contrario, l’urgenza di trovare delle soluzioni, nei fatti, al drammatico problema delle morti bianche e di individuare e punire i colpevoli, diretti e indiretti, combattendo l’inaccettabile abitudine alla deresponsabilizzazione». Lo dichiara in una nota il Coordinatore regionale dell’Idv Toscana, onorevole Fabio Evangelisti. S. C.

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IL TIRRENO Pagina 4 - Prato L’assessore provinciale Ferrara replica al comunicato del Comune «Silli sbaglia a denigrare la manifestazione Alter Mundi» PRATO. «Non accetto che l’assessore Silli riduca a cene e feste una manifestazione che conta cento partner fra enti, associazioni e comunità, costruita su confronti e approfondimenti con l’obiettivo di aprire canali di dialogo e affrontare i problemi dell’integrazione». Ci va dura l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Loredana Ferrara, nel commentare l’annuncio dell’uscita del Comune di Prato dal progetto Alter Mundi fatto dall’assessore Silli con un comunicato inviato ai mezzi di inforamzione. «Le divergenze fra Provincia e Comune di Prato sulle politiche per l’integrazione a questo punto mi sembrano evidenti - continua Ferrara - Il progetto di integrazione del Comune fa leva su una gestione per lo meno ambigua di politiche e progetti più dirette all’esclusione che all’apertura». «Quando si parla di cene e feste per denigrare una manifestazione come Alter Mundi... costruita su confronti che cercano di approfondire tutti i problemi della migrazione e della convivenza, aprendo con pazienza canali di dialogo, francamente la collaborazione diventa difficile». Poi l’assessore Ferrara indica il tema di quest’anno di Alter Mundi, «Il tema sarà la partecipazione attiva, ed è bene che Silli ci rifletta. Apriremo il confronto proprio il 12 luglio con il Forum provinciale del terzo settore, dal quale usciranno i gruppi di lavoro per individuare le forme di partecipazione delle comunità straniere... Spero che Silli e il Comune ci ripensino».

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IL TIRRENO Pagina 6 - Pistoia Serravalle si ribella alla manovra Ma Bolognini sorprende e vota no all’ordine del giorno SERRAVALLE. La manovra del governo non passa a Serravalle. Il consiglio comunale ha infatti approvato a maggioranza un ordine del giorno presentato dal gruppo “L’Unione per Serravalle”. Il decreto legge n.78 del 31 maggio scorso è ritenuto «inaccettabile» e «ingiusto per gli italiani di oggi e per quelli di domani, destinato, se non interverranno modifiche sostanziali, ad un unico risultato finale: la totale disgregazione sociale ed economica del Paese». Nel documento si richiede, tra l’altro, il «ridimensionamento dell’entità della manovra a carico degli enti locali, tenendo conto del peso effettivo di Comuni, Province e Regioni sul debito pubblico complessivo e della necessità di rivitalizzare gli investimenti locali per accelerare la ripresa dell’economia e fronteggiare le conseguenze sociali della crisi». Il documento sottolinea altresì la richiesta di una restituzione piena ai Comuni dell’Ici sulla prima casa e il completo versamento agli stessi delle somme riscosse con l’addizionale Irpef, nonché la modifica degli obiettivi e delle regole del Patto di stabilità «per sostenere la spesa in investimenti, favorire politiche di coesione sociale e premiare i Comuni virtuosi». Contro il documento della maggioranza hanno votato la Casa delle Libertà e - a sorpresa - il rappresentante dell’Idv Ermano Bolognini. «Stiamo gridando in tutte le forme possibili - sottolinea il sindaco Renzo Mochi - contro una manovra iniqua, che, tanto per rimanere a Serravalle, vedrà una diminuzione di trasferimenti statali di 264 mila euro nel 2011 e di ben 434 mila euro nel 2012. Tagli consistenti, che rischiano di privare i cittadini di servizi fondamentali nei settori dell’educazione, della cultura e del sociale». Decisamente duro il commento del sindaco in ordine alla votazione finale: «Se i rappresentanti della Casa delle Libertà si sono arroccati a priori, in controtendenza con le posizioni espresse da molte amministrazioni locali e regionali di centro destra, a sostegno della manovra del governo, del tutto incomprensibile appare la posizione del rappresentante dell’Idl Ermano Bolognini. Questi ha infatti votato contro l’ordine del giorno della maggioranza e dunque di fatto a favore di una manovra che colpisce in primo luogo quei soggetti deboli ai quali fino a poche settimane fa aveva peraltro rivolto prioritariamente la sua azione alla guida dell’assessorato ai servizi sociali. Un fatto sconcertante, che stride con le posizioni del partito di Di Pietro e di una forza di centro - sinistra destinata ad assumere un ruolo importante nelle future alleanze di governo locale».

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LA NAZIONE Pagina 12 – Pistoia SERRAVALLE. NO ALLA MANOVRA «Perderemo risorse per 700mila euro» La manovra del governo non passa a Serravalle. Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza (il 30 giugno), un ordine del giorno presentato dal gruppo «L’Unione per Serravalle» contro le «misure di stabilizzazione finanziaria e competitività economica» contenute nel decreto legge n.78 del 31 maggio scorso, ritenute «inaccettabili» e «ingiuste per gli italiani di oggi e per quelli di domani», destinate, se non interverranno modifiche sostanziali, ad un unico risultato finale: « la totale disgregazione sociale ed economica del Paese». Un documento lungo e articolato dove si richiede tra l’altro il «ridimensionamento dell’entità della manovra a carico degli Enti locali». Contro il documento della maggioranza hanno votato la Casa delle Libertà e, a sorpresa, il rappresentante dell’Idv Ermano Bolognini. «Stiamo gridando in tutte le forme possibili — sottolinea il sindaco Renzo Mochi — contro una manovra iniqua che, tanto per rimanere a Serravalle, vedrà una diminuzione di trasferimenti statali di 264 mila euro nel 2011 e di ben 434 mila euro nel 2012. Tagli consistenti, che rischiano di privare i cittadini di servizi fondamentali nei settori dell’educazione, della cultura e del sociale». «Un fatto sconcertante — commenta Mochi a proposito del voto di Bolognini —, che stride con le posizioni del partito di Di Pietro e di una forza di centro-sinistra destinata ad assumere un ruolo importante nelle future alleanze di governo locale».

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LA NAZIONE Pagina 12 – Pistoia Tanti preventivi, rari contratti «Qualcosa non va. Siamo stufi» Il presidente Porciani chiede più collaborazione anche sui dati delle presenze MARCO A. INNOCENTI LA REGIONE punta allo sviluppo del turismo congressuale, che con 2,5 milioni di presenze rappresenta circa il 6% del movimento complessivo. Per questo ha partecipato in forza alla Btc di Rimini (Borsa che una volta si teneva a Firenze), dove per il Convention Bureau di Montecatini c’era il direttore Maria Egizia Gargini. Nel 2009 — lo afferma l’assessore regionale Cristina Scaletti — le presenze legate al congressuale in Toscana hanno registrato +3,7% rispetto al 2008. E come sta Montecatini? Lo chiediamo al presidente del Cb, Massimo Porciani. «LA TOSCANA — dice — vuole sviluppare questo importante segmento dell’economia turistica e noi siamo pronti a fare il massimo. Con il Convention Bureau di Firenze abbiamo attivato ottime sinergie: la Valdinievole può ospitare sezioni di grossi meeting in programma a Firenze, con convenienza reciproca, visto che molti convegnisti spesso già alloggiano qui. Si deve sviluppare una strategia che coinvolga anche Prato, Pistoia e possibilmente Lucca». NEL 2009 quali sono stati i numeri dei congressuale a Montecatini? «Purtroppo — spiega Porciani — non esistono dati sulle presenze legate ai convegni. Sappiamo quanti convegnisti sono venuti per i congressi portati dal nostro Convention Bureau, ma nulla di quelli organizzati da altri. Per esempio, ho chiesto tali dati al Vittoria Congressi, ma finora non li ho ricevuti. Sarebbe invece importante conoscere la realtà nel dettaglio, perché sapremmo se e quanto vale investirvi risorse. Il Cb di Vienna è l’esempio da seguire: è in grado di fornire persino dati sul Pil congressuale e sul rapporto fra quanto investito e ricavato. Noi siamo ancora molto lontani». MONTECATINI Congressi la sua parte la sta recitando. «Nel 2009 — va avanti — abbiamo agganciato 88 potenziali clienti per preventivi su meeeting da realizzare in città. Nei primi sei mesi del 2010 siamo a quota 84:. in pratica raddoppiamo. Il problema è che alla fine si concretizzano pochi congressi, una decina al massimo. Noi non possiamo far contratti né offerte economiche. Trasmettiamo quindi i nomi ai soggetti che fanno incoming congressuale, vale a dire Confcommercio, Confesercenti e Confindustria, i quali a loro volta hanno le loro agenzie di riferimento. Ma nel passaggio fra il preventivo, la trattativa e il contratto finale c’è qualcosa che non funziona». Il consiglio del Cb scadrà a fine luglio. «Attendiamo l’esito del rinnovo delle cariche — conclude Porciani — e poi a settembre, se ancora sarò presidente, come spero, dovremo affrontare questo nodo. Siamo un po’ stufi di portare in città così tanti potenziali clienti, che poi si volatilizzano».

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IL TIRRENO Pagina 7 - Viareggio L’INIZIATIVA Incontri in biblioteca PIETRASANTA. La biblioteca comunale, come uno spazio culturale aperto. L’appuntamento è fissato per oggi, dalle 18 alle 20, e ancora a partire dalle 21. Su iniziativa di Fabio Simonini e Cristiano Simonelli, dell’Idv, parte il “Noi della Biblioteca”, un programma articolato e basato sul volontariato, che prevede corsi di recupero gratuiti per studenti bisognosi, programmazione di seminari, incontri con artisti e promozione di un cineforum.