Rapporto 2004 sulleconomia genovese UFFICIO STUDI CAMERA DI COMMERCIO GENOVA.

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rapporto 2004 sull’economia genovese

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popolazione al 1° gennaio 2003873.604 abitanti

l’1,5% del totale nazionale

La popolazione è in diminuzione: nel 2002 il tasso di incremento migratorio (2,9 per mille) non compensa il tasso di incremento naturale (-6,6 per mille).

Un abitante della provincia su quattro ha più di 65 anni.

Nel caso delle donne la proporzione sale a quasi una su tre (30% oltre i 65 anni).

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indicatori demografici

In provincia di Genova per 100 donne in età feconda ci sono 20 bambini (in Italia 23).

Per 100 persone in età attiva ci sono 58 persone in età non lavorativa (meno di 14 anni e 65 anni e oltre) mentre in Italia ce ne sono 50.

Ogni 100 persone appena entrate in età attiva (15-19 anni) quelle in uscita (60-64 anni) sono 203 (in Italia 119).

L’età media dei genovesi è 47 anni 5 in più di quella italiana.

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reddito

Dal 1995 al 2003 la provincia guadagna 17 posizioni nella graduatoria nazionale del reddito pro capite dal 52° al 35° posto.

Tasso di crescita nel periodo del 49,8% superiore a quello ligure, a quello del Nord Ovest e a quello nazionale.

Il livello (22.367 euro) è superiore a quello nazionale di 10,5 punti percentuali.

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consumi CAMERA DI COMMERCIO GENOVA

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La provincia di Genova rappresenta l’1,8% del totale dei consumi nazionali.

Nel periodo 1999-2002 i consumi crescono più lentamente che a livello nazionale (11,5% in provincia e 13,2% in Italia).

Per i consumi alimentari il differenziale è maggiore (9,2% in provincia e 11,7% in Italia) rispetto ai non alimentari (12% e 13,5%).

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La maggiore propensione al risparmio dei genovesi è confermata dal peso maggiore dei depositi (1,6% del totale nazionale) rispetto a quello degli impieghi (1,2%).

Dal 1998 al 2003:•Il numero di sportelli bancari cresce del 10,4% in provincia (+16% a livello nazionale)•I depositi crescono del 10,6% (20% in Italia)•Il peso delle sofferenze sul totale degli impieghi nell’ultimo anno inverte il trend decrescente ma rimane inferiore al dato nazionale (4,0% e 4,7% rispettivamente)

risparmio - credito

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mercato del lavoro

Nel 2004 il numero complessivo degli occupati in provincia è 341.000.

Il tasso di occupazione (15-64 anni) è del 61,6%.

Il tasso di disoccupazione si attesta al 5,2%.

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Composizione del valore aggiunto per settore:• 0,4% agricoltura• 19,4% industria• 80,2% servizi

Cresce leggermente la quota dell’industria, ma ilpeso dei servizi è nettamente superiore sia a quello nazionale (70,9%)che a quella del Nord Ovest (67,2%).Anche il peso dell’agricoltura è una peculiarità della provincia (Liguria 1,9%, Nord Ovest 1,6%,Italia 2,5%).

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valore aggiunto

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imprese per settore di attivitàtotale imprese: 68.700

Il terziario raggiunge quasi quota 69% delle imprese.

L’agricoltura ha un peso del 4,5%.

L’industria in senso stretto dell’11%.

Le costruzioni del 16%.

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imprese artigiane

Le imprese artigiane (quasi 23.000) rappresentano un terzo del totale delle imprese iscritte alla CCIAA.

Oltre 14.800 (65,6%) operano in attività di produzione mentre il restante 34,4% in attività di servizi.

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imprese artigiane

La composizione del valore aggiunto prodotto dall’artigianato (2.106 milioni di euro) nel 2002 è la seguente:Produzione 61,9% Servizi 38,1%.La crescita media annua del valore aggiunto dell’artigianato nel periodo 1995-2002 è superiore in provincia (7,6%) rispetto a Liguria (7,2%), Nord Ovest (4%) e Italia (4,6%)

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imprese per settore di attività7.612 imprese nell’industria

Il settore manifatturiero nel 2001 ha prodotto un valore aggiunto complessivo di 2.900 milioni di euro, per il 66,2% in imprese fino a 249 addetti. Le imprese di maggiore dimensione si attestano in provincia al 33,8% (dato superiore a quello ligure, 33,7%, a quello del Nord Ovest, 28,9% e dell’Italia 27,1%)

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imprese per settore di attività11.052 nell’edilizia

Il settore dell’edilizia, nonostante un moderato rallentamento dei finanziamenti, presenta una buona tenuta grazie a metropolitana e costruzione di nuovi parcheggi sotterranei.

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imprese per settore di attività46.389 imprese del terziario

•23.068 commercio (49,7%)

• 4.429 alberghi e ristoranti (9,6%)

• 4.457 trasporti (9,6%)

•10.610 servizi alle imprese (22,9%)

• 3.825 altri servizi (8,3%)

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imprese in gruppo

I gruppi di imprese con sede della capogruppo in provincia sono 1.179 e controllano 3.121 imprese in Italia e rappresentano l’1,9% del totale nazionale.

I gruppi con capogruppo società estere o costituite all’estero rappresentano il 2,2% del totale nazionale, in quanto il loro peso a livello provinciale -18,7%-, in linea con il Nord Ovest, è più elevato di quello italiano (13,4%).

La quota di imprese controllate fuori provincia è molto alta (37,4%) rispetto a quella del Nord Ovest (16%) e a quella nazionale (14%)

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porto di genovatraffico complessivo

La crescita del traffico complessivo prosegue allo stesso ritmo del 2003 (3,9%).

Il traffico raggiunge i 57 milioni di tonnellate, massimo storico degli ultimi 26 anni.

Buono anche l’andamento della “merce varia” con un aumento del 4,4% rispetto al 2003 e un nuovo record: 25,5 milioni di tonnellate.

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porto di genovamovimento container

Il tasso di crescita annuale è decisamente rallentato rispetto a quello del 2003 (1,4% a fronte del 4,9%).

Nel 2004 il quinto massimo storico di seguito: 1.628.594 TEUS.

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porto di genovatraffico passeggeri

Per la prima volta dopo cinque anni consecutivi si inverte il trend complessivamente positivo del traffico passeggeri

Nel 2004 il decremento interessa entrambe le componenti:•minimo nel caso dei traghetti: -0,2% e dato comunque superiore ai 2,7 milioni di passeggeri•drastico nel caso della crociere: - 53,3% (minimo storico dal 1995 – 287.863 croceristi)

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aeroporto cristoforo colombo

Nel 2004 l’andamento decrescente del numero di aerei non ha influenzato il traffico passeggeri; continua la ripresa del traffico merci, mentre una nuova fase critica interessa la posta.

Aerei -14,1% Passeggeri +1,5%Merci +3,8%Posta -15,8%

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turismo alberghiero

Effetti di Genova Capitale Europea della Cultura

Arrivi italiani: superano per la prima volta le 700mila unità (+11,1% rispetto al 2003)Arrivi stranieri: massimo a quasi 400mila (398.403 unità, +9,2%)Presenze italiane: 1.731.590 (+4,5%)Presenze straniere: 957.041 (+5,3%)

I dati della provincia di Genova sono decisamente migliori di quelli regionali:+10,4% arrivi (+1,6% in Liguria)+4,8% presenze (-3,8% in Liguria)

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L’effetto “Genova04” è evidente considerando le singole Apt della Liguria:Solo l’Apt “Genova” cresce in tutte lecomponenti del movimento turistico alberghiero:

+15,4% arrivi (+17,1% italiani e + 12,2% stranieri)

+9,2% le presenze (+9,7% italiani e +8,2% stranieri).

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turismo alberghiero

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turismo alberghiero

stranieri

Nel 2004 la Germania consolida la propria leadership nelle presenze con un aumento del 2% (131.780 unità, il 14% delle 957.041 presenze straniere).

Gli Stati Uniti si collocano al secondo posto crescendo del 19% (122mila presenze).

Crescono Francia (+12,2%) e Svizzera-Liechtstein (+9%) che superano il Regno Unito (3° nel 2003) posizionandosi rispettivamente terza e quarti.

Andamenti decisamente positivi per i Paesi nordici (Svezia +19%, Danimarca +13% e Finlandia +29,6%).

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“farsi le ossa come imprenditori”giovani titolari di impresa individuale

Dati relativi a tutti i titolari (di età inferiore a 30 anni) di imprese individuali iscritte al Registro Imprese della CCIAA negli anni 2003 e 2004 attive al 31 marzo 2005.

I giovani che rispondono ai requisiti sono 1.491 e rappresentano il 22,5% del totale dei titolari di imprese individuali iscritte negli anni considerati ed attive al 31 marzo 2005.

La quota maggiore di giovani titolari si registra nei servizi alle persone (27,9% del totale) e nei servizi alle imprese (25,3%). Il valore minimo nell’agricoltura (14,5%).

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“farsi le ossa come imprenditori”giovani titolari di impresa individuale

Gli iscritti nel 2003 sono 619 di cui il 27,4% femmine; nel 2004 il dato è pari a 872 giovani con una presenza femminile diminuita al 25%.Tra gli iscritti nati all’estero (121 nel 2003 e 258 nel 2004) la presenza femminile diminuisce dal 25,6% al 20,5%.Lo stesso trend presentano le titolari iscritte all’artigianato che vedono diminuire il proprio peso dal 15,5% al 13% nei due anni.

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I giovani (maschi e femmine) hanno un’età media di 26 anni sia nella totalità, sia considerando soltanto gli iscritti all’artigianato.

I nati all’estero sono mediamente più “anziani”: 28 anni gli iscritti nel 2003 e 29 anni quelli iscritti nel 2004

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Complessivamente i nati in provincia di Genova rappresentano il 63,1% del totale degli imprenditori considerati, seguiti dai nati all’estero (più di 1/4 del totale, 25,4%).I nati in altre province della Liguria sono appena lo 0,9% e il restante 10,6% proviene da altre province italiane.Tra le femmine la quota di nate a Genova sale al 67%, e per i maschi risulta pari al 61,8%.

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Il peso del comune di Genova sale dal 66,9% tra gli iscritti nel 2003 al 71,5% tra gli iscritti l’anno successivo.

Comuni della provincia in cui non si verifica nessun caso:Coreglia Ligure PortofinoGorreto PropataLorsica RondaninaMontebruno Rovegno

Comuni con lo stesso numero di iscritti nei due anni:Arenzano OreroMezzanego Sant’OlceseMignanego SavignoneNe Tiglieto

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Comuni con minor numero di iscritti nel 2004 rispetto al 2003:Avegno Rezzoaglio (no 2004)Bargagli S. Colombano C.Casella S. Margherita LigureCeranesi S. Stefano d’A. (no 2004)Chiavari Serra RiccòCicagna SoriCrocefieschi (no 2004) TorrigliaFontanigorda (no 2004) Valbrevenna (no 2004)Moneglia VobbiaNeirone

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Comuni con iscritti solo nel 2004Davagna MeleFascia RossiglioneFavale di Malvaro TribognaIsola del Cantone ZoagliLeivi

I restanti 23 Comuni della provincia registrano iscritti in entrambi gli anni e il dato dei giovani iscritti nel 2004 è superiore a quello degli iscritti nel 2003.

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I settori a prevalenza maschile sono cinque: in ordine decrescente costruzioni (97,7%), agricoltura (80,7%), servizi alle imprese (72,3%), commercio e pubblici esercizi (66,6%), industria (65,9%).

I servizi alle persone sono l’unico settore “femminile” e vedono il 75,6% di iscritte sul totale.

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Il terziario è scelto dal 67,6% dei giovani (il dato sale al 71,4% nel comune di Genova).

Una particolarità: Chiavari (48,8%) e Rapallo (49,2%) si discostano notevolmente dal dato medio.

In 15 Comuni i giovani sono “specializzati” nell’edilizia: Avegno, Bargagli, Borzonasca, Carasco, Castiglione Ch., Cicagna, Crocefieschi, Lumarzo, Masone, Ne, Orero, Sori, Torriglia, Vobbia e Zoagli

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I giovani artigiani iscritti nel 2003 sono 259, gli iscritti nel 2004 325.

Il peso dei titolari di imprese artigiane diminuisce dal 41,8% nel 2003 al 37,3% nel 2004 (nel comune di Genova si passa dal 37,4% del 2003 al 31,3% del 2004).

Complessivamente tra i maschi il 45,5% degli imprenditori è artigiano mentre tra le femmine la quota è del 21,1%.

In 29 Comuni i giovani artigiani rappresentano la maggioranza tra gli iscritti nei due anni attivi al 31 marzo 2005.

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Prime quattro posizioni graduatoria nati all’estero:ISCRITTI 2003 ISCRITTI 2004Ecuador (30) Marocco (61)Albania (19) Albania (44)Marocco (18) Ecuador (34)Cina (11) Cina (22)

La crescita del Marocco è legata alla componente maschile che passa da 17 a 61 unità (la totalità degli iscritti nel 2004).Tra le femmine le prime tre posizioni sono immutate: Nigeria, Ecuador e Cina

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Il peso dei nati all’estero cresce esattamente di 10 punti percentuali (dal 19,5% al 20,6%).

I maschi crescono dal 20% al 31,3%, mentre per le femmine la quota non si modifica in proporzione (dal 18,2% al 24,3%).

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Tre paesi di nascita con frequenza complessiva superiore alle 50 unità (Marocco, Albania e Ecuador).

Tra i marocchini commercio (il 68% sceglie il dettaglio).

costruzioni nel caso degli albanesi (87,7%) e degli ecuadoregni (53,2%).

La propensione all’artigianato è molto bassa tra i marocchini (16,7%), più elevata per ecuadoregni e albanesi (62,5% e 92,3% rispettivamente).

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