Quel sentimento chiamato amore - La gemella sconosciuta

Quel sentimento chiamato amore

La gemella sconosciuta

©Stefania

‚Su forza ragazze, muovetevi o farete tardi a scuola! Sapete che il primo giorno3non3bisogna3mai3fare3tardi<‛3�apà3è3sempre3stato3ossessionato3dalla3puntualità, quando ci portava lui a scuola non siamo mai arrivate tardi, ora che però noi abbiamo la patente e la macchina le cose sono cambiate. Marta è sempre lenta passa più di 30 minuti in bagno per capelli e trucco, altri 25 minuti per scegliere i vestiti adatti, 10 minuti per scegliere la borsa adatta e più di 15 minuti3per3fare3colazione.3‚�apà3sai3bene3che3è3�arta3la3ritardataria,3è3lentissima<3�otrebbe3alzarsi3prima3la3mattina<‛3�io3padre3mi3ha3guardato3mentre3ero3seduta3già3pronta3‚�esoro3sai3anche3tu3come3è3fatta<‛3�i3sono3alzata3dalla3sedia3‚�enti3io3vado3a3piedi3a3scuola,3almeno3il3primo3giorno3vorrei3arrivare3in3orario3e3poi3sai3benissimo3che3�anna3è3molto3puntuale3e3detesta3aspettare<‛3�io3padre3si3è3avvicinato3‚�iriam3sai3bene3che3voglio3che3tu3e3�arta3andiate3almeno3a3scuola3insieme,33siete3sorelle<3�3poi3�anna3può3aspettare‛3‚�apà3sai3bene3che3è3l’unica3amica3che3ho,3gradirei3evitare3di3discutere3con3lei3a3causa3di3�arta‛3�apà3non3ha3ribattuto.3~a3quando3la3mamma3è3morta3molte3cose3sono3cambiate e nonostante lui si impegni al massimo non riesce ad accettare che Marta ed io siamo completamente diverse. Mentre riflettevo Marta è entrata in3cucina3‚�ccomi<3�ono3pronta3andiamo<‛3�i3ha3preso3le3chiavi3della3macchina3dalle3mani3‚�arta3puoi3anche3far3guidare3�iriam3per3una3volta<‛3‚~ivertente3papà<‛3‚�arta3non3scherzo<3{ltrimenti3perché3tua3sorella3ha3preso3la3patente3se3guidi3sempre3tu=‛3�arta3ha3guardato3me3e3poi3papà3‚�e3lo3chiedo3spesso,3voglio3dire3non3esce3quasi3mai3lei,3non3le3serve3a3nulla<‛3�apà3stava3per3ribattere3ma3io3mi3sono3alzata3‚}i3muoviamo=3�on3voglio3arrivare3tardi3e3prendere3una3punizione3già3il3primo3giorno3non3è3il3mio3obiettivo<‛3�arta3ha3sbuffato3e3mi3ha3seguito fuori e finalmente siamo partite. ‚�ai3sarà3un3anno3fantastico<3�ggi3inizia3il3nostro3ultimo3anno3al3liceo<‛3�n3sorriso3ha3illuminato3il3suo3volto.3‚Certo… Evviva…‛3�’ironia3si3sentiva3molto3nel3mio3tono. ‚�erché3sei3così=3�oglio3dire3sii3felice<‛3‚�arta3tu3hai3ragioni3per3essere3felice,3io….3�ascia3perdere‛3{ppena3siamo3arrivate33a3scuola3sono3scesa3dall’auto.3‚}i3vediamo3alla3fine3delle3lezioni‛3‚�k,3ciao3�iriam‛ Sono subito andata davanti alla fontana nel cortile scolastico, Hanna mi ha fulminato3con3gli3occhi3‚~ovevamo3trovarci3qui3alle37.503e3sono3le37.67<‛3‚�cusami3�anna,3ma3�arta3non3si3muoveva.3~omani3verrò3sicuramente3a3piedi<‛3�anna3si3è3alzata3‚�u3andiamo3abbiamo343minuti3per3arrivare3oppure3avremo3già3una3punizione<‛3�i3sono3alzata3e3con3lei3sono3andata3nell’auditorium,3il3preside3voleva3fare il solito discorso di inizio anno, ho subito visto Marta, era seduta vicino a Stefan, il suo ragazzo e per questo tutti la invidiavano, lui era tipo al primo

Capitolo 1: Miriam



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posto dei ragazzi più belli della scuola, inoltre era il capitano della squadra di football della scuola e questo andava a favore della sua popolarità. {ppena3il3preside3ha3iniziato3il3suo3discorso3�anna3si3è3avvicinata3a3me3‚�erché3ogni3anno3fa3questo3discorso3stupido=‛3‚�erché3lui3è3il3preside3di3questa3scuola=‛3‚{ndiamo3�imi,3è3sempre3il3solito3discorso,3ogni3anno3è3uguale,3parola3per3parola<‛3�l3preside3ha3iniziato3il3suo3discorso3‚�agazzi<3�ccovi3qui3tutti3pronti3per3iniziare3un3nuovo3anno<‛3�entre3il3discorso3andava3avanti3pochi3ascoltavano il preside, gli insegnanti stessi sembravano stufati da quel discorso<3�anna3ha3sorriso3‚�ai3ti3ho3mai3detto3che3so3prevedere3il3futuro=‛3‚�o3�anna<‛3‚�uarda3e3impara… Come sapete ogni anno mi sembra giusto fare un discorso per incoraggiare tutti voi! Ci saranno i soliti problemi, ci sarà chi andrà meglio nelle materie logiche, chi nelle arti e chi in quelle fisiche, ma ricordatevi che3tutti3voi3siete3importanti3e3speciali<‛3�anna3stava3anticipando3parola3per3parola3il3preside3e3le3parole3coincidevano<3�o3riso3‚�anna3mantieni3il3tuo3umorismo<<<‛3�ei3però3ha3continuato3‚�d3è3per3questo3che3voi… bla bla bla… E soprattutto3un3grande3in3bocca3al3lupo3agli3studenti3dell’ultimo3anno3che3sosterranno3le3prove3finali3per3poi3buttarsi3in3un3mondo3tutto3nuovo<‛3}on3i3bla bla bla aveva saltato circa metà discorso, ma era ovvio che sapeva anche quello3ormai<3‚�ai3�imi,3quest’anno3potresti3socializzare3con3�tefan‛3‚}osa=3�ei3fuori, sai bene che sono timida e tutto il resto! Lui e mia sorella stanno insieme da 4 anni ormai e lui è quasi sempre a casa nostra eppure non gli ho mai parlato<‛3�anna3ha3sorriso3‚�uest’anno3le3cose3cambieranno… Ho sentito l’orario3di3�tefan3in3giro3ed3è3praticamente3identico3al3tuo,3avete3più3della3metà3dei3corsi3insieme<‛3�i3ha3ridato3il3mio3foglio3degli3orari3‚�agari3ti3sbagli<‛3‚No… Letteratura, chimica,scienze della terra, botanica, matematica e altri, sono parecchi<<<‛3‚�anto3non3cambierà3nulla<‛3‚�otresti3fare3coppia3con3lui<‛3‚�i3così3mia3sorella3potrebbe3uccidermi<‛3�a3riso3e3poi3abbiamo3ascoltato3il3preside3‚�3soprattutto3un3grande3in3bocca3al3lupo3agli3studenti3dell’ultimo3anno3che3sosterranno3le3prove3finali3per3poi3buttarsi3in3un3mondo3tutto3nuovo<‛3�anna3si3è3avvicinata3‚�i3ho3detto3che3prevedevo3il3futuro<‛3~opo3che3il3preside3ci3ha3rilasciato tutti si sono recati alle proprie lezioni, avrei rivisto Hanna a chimica, prima avrei avuto altre lezioni e durante la mattinata avevo notato che Hanna aveva ragione, Stefan era praticamente in ogni mia classe, era realmente possibile=33�icuramente3arte3e3letteratura3sarebbero3state3anche3quest’anno3le mie materie preferite, ma non avrei sottovalutato tutte le altre. Al suono della3campanella3ho3preso3dall’armadietto3il3libro3di3chimica3e3sono3andata3in3classe3dove3l’insegnante3ha3subito3detto3di3fare3le3coppie3di3lavoro3che,3esclusi3casi3eccezionali,3non3sarebbero3cambiate3per3tutto3l’anno;3ci3sarebbe3inoltre3stato3un3gruppo3da3tre3perché33eravamo3dispari3quest’anno.3�o3ho3preso3la3mia3roba3e3l’ho3messa3su3un3banco,3e3ho3aspettato3la3mia3compagna,3avrei3fatto,3



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ovviamente, coppia con Hanna. Tutti gli altri invece discutevano su chi avrebbe fatto coppia con Stefan fin quando il professore è intervenuto formando lui le coppie. Se Marta fosse qui sarebbe furiosa nel vedere con chi è finito Stefa, con Melody,3la3sua3peggior3nemica3ed3avversaria3dall’inizio3del3liceo.3�in3da3subito3abbiamo3dovuto3fare3un3esperimento3‚�randioso,altri3esperimenti<‛3‚{ndiamo3�anna<33�on3puoi3lamentarti3dal3primo3giorno<3�o3so3che3la3chimica3è3il3tuo3tallone3d’{chille,3però3se3ti3impegni3otterrai3degli3ottimi3risultati<‛3�anna3ha3fatto una smorfia ed abbiamo subito iniziato a lavorare. Poi Hanna si è avvicinata3‚�icuramente3tra3Melody e3�tefan3non3c’è3chimica<‛3�i3ho3guardati3e3ho capito a cosa si riferisse Hanna, il loro esperimento non stava affatto funzionando,3ho3riso3con3lei3‚�ià<3�arta3non3deve3preoccuparsi,3stanno3pure3discutendo3su3chi3ha3sbagliato3e3perché<‛3 {lla3fine3della3giornata3stavo3mettendo3i3miei3libri3nell’armadietto3e3pure3�anna3‚�ai3alla3fine3non3è3andata3male,3abbiamo3pure3gli3armadietti3vicini<‛3‚�ai3ragione3�anna<‛3�o3richiuso3l’armadietto3e3mi3sono3diretta3con3lei3verso3il3parcheggio3‚�ua3sorella3non3si3smentisce3mai,3è3in3ritardo<‛3‚�agari3sta3mettendo3i3libri3nell’armadietto<‛3�i3sono3avvicinata3alla3macchina3e3ho3visto3un3biglietto3l’ho3preso3e3l’ho3letto3‚�cusa3�iriam,3ma3devo3fermarmi3qui3per3parlare3della3prossima3partita,3torna3a3casa3a3piedi3e3di3a3papà3che3torno3per3cena.3�arta‛3�anna3mi3ha3guardato3‚~ai3vieni,3ti3do3un3passaggio3io‛3‚�razie3mille3�anna<‛3 Quando sono arrivata a casa sono andata in cucina dove mio padre stava lavorando3al3computer3‚}iao3papà‛3�o3posato3la3borsa3su3uno3sgabello3‚}iao3tesoro,3tutto3bene3il3primo3giorno=‛3�o3aperto3il3frigo3e3preso3una3bottiglietta3d’acqua3‚�i,3�anna3ed3io3abbiamo3molti3corsi3in3comune3ed3abiamo pure gli armadietti3in3comune<‛3�i3sono3seduta3sullo3sgabello,3papà3mi3ha3guardato3confuso3‚�3�arta=‛3‚�’3a3scuola,3doveva3fermarsi3per3discutere3della3partita‛3‚�i3ha3fatto3ancora3tornare3a3casa3a3piedi=‛3�o3bevuto3un3sorso3d’acqua3‚�o,3Hanna mi ha dato uno strappo. Ora vado in camera mia ho già dei compiti e voglio3portarmi3avanti,non3mi3va3di3restare3indietro.‛3�o3preso3la3mia3borsa3e3l’acqua3e3sono3andata3verso3le3scale3e3ho3urlato3‚�uasi3dimenticavo3�arta3ha3detto3che3tornerà3per3cena<‛33�o3salito3le3scale3e3sono3andata3in3camera3mia. �o3pensato3di3iniziare3da3�atematica,3l’ho3sempre3trovata3semplice3e3veloce3e3poi dopo mi sarei concentrata sul compito di Letteratura, nonostante fosse semplice mi volevo concentrare al massimo. �o3iniziato3i3compiti3e3quando3li3ho3finiti3ho3guardato3l’ora3poi3ho3sentito3bussare alla3porta3‚{vanti‛3con3mia3sorpresa3è3entrata3�anna3‚}iao3�imi,3tuo3padre3mi3ha3fatto3entrare,3volevo3ridarti3questo<‛3�i3ha3passato3un3libro3‚�o3finito3di3leggerlo3ed3avevi3ragione3è3molto3bello<‛3�i3è3seduta3sul3letto3‚�i,3non3è3male.3�ra3volevo leggere Dubliners di Joyce ora, ma credo che sarà più impegnativo, è molto3simbolico3e3complesso‛3‚�uello3non3imprestarmelo<‛3�o3riso3con3lei



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‚}omunque3potevi3darmelo3domani3a3scuola<‛3‚�o3so,3ma3passavo3di3qui3mentre3tornavo3da3casa3di3mia3nonna<‛3}irca3dopo3403minuti3�anna3è3dovuta3andare3via. ~urante3la3cena3papà3ha3subito3iniziato3a3parlare.3‚�arta3com’è3andata3oggi=‛3�arta3ha3ingoiato3il3boccone3‚|enissimo<‛3‚�esoro3sono3felice3per3te3ma3gradirei3che tu non lasciassi più tua sorella a piedi! Una prossima volta organizzati meglio,ok=‛3‚�k,3va3bene‛3�tavo3mangiando3un3pezzo3di3pane3quando3�arta3mi3ha3guardato3‚�o3visto3che3il3tuo3orario3è3praticamente3identico3a3quello3di3�tefan‛3‚}osì3pare‛3�o3bevuto3dell’acqua3‚�agari3potresti3parlarci3sai=3�on3morde! Potresti provare a farti degli amici oltre Hanna! La gente ti reputa strana3perché3hai3solo3lei3come3amica3o3meglio3perché3parli3solo3con3lei<‛3‚�o3ho3finito,vado3in3camera3mia‛3�i3sono3alzata,3ho3sparecchiato3il3mio3piatto3e3sono3salita sulle scale, mi sono fermata solo un minuto per sentire terminare la conversazione3tra3�arta3e3papà.3‚�arta,3tesoro3sai3che3tua3sorella3ha3dei3problemi a iguardo,lei3non3riesce3ad3essere3socievole3come3te‛3‚�o3so3papà,3ma3non3parlarne3non3l’aiuterà.3�appiamo3bene3che3il3problema3è3peggiorato3dopo la morte della mamma, almeno prima riusciva ad avere almeno 6 amiche, ora3ha3solo3più3�anna<‛3‚�er3questo3gradirei3se3tu3passassi3più3tempo3con3lei3e3cercassi3di3aiutarla,3magari3falle3conoscere3i3tuoi3amici‛3‚�o3papà,3non3se3ne3parla! Loro la reputano altamente strana come tutti a scuola, farei una pessima figura<3�noltre3nessuno3cerca3mai3di3parlarle3perché3sanno3che3lei3si3isola<‛3}on3le lacrime agli occhi sono andata in camera mia e nonostante fossero solo le 19.55 mi sono messa il pigiama e sono andata a letto, ero esausta. Stavo sognando la mamma quando la sveglia è suonata, mi sono alzata, sono andata in bagno dove mi sono preparata, ho fatto colazione e poi ho scritto un biglietto per Marta e papà con scritto che sarei andata a scuola a piedi perché non volevo ancora arrivare in ritardo. Ho preso la borsa e sono uscita. �ono3arrivata3all’ora3prevista3a3scuola3e3mi3sono3incontrata3con3�anna3alla3fontana3della3scuola3dove3ci3siamo3sedute3sul3muretto.3‚�ai3ieri3ho3parlato3con3�ary,3la3ragazza3con3cui3frequento3il3corso3di3storia,3ha3detto3che3l’insegnante3di3teatro3quest’anno3vuole3mettere3in3scena3{lice3nel3paese3delle3meraviglie3e3ho3pensato3che3potremmo3andare3a3vederlo,3so3che3lo3ami.‛3�anna3aveva3ragione, avrò letto quel libro come minimo 15 volte e non mi stanco mai di leggerlo, ci tengo molto perché è una delle cose che mi è rimasto di mamma, il suo vecchio e amato libro ed un dipinto che fece quando io ero piccola, ritraeva me di spalle con un vestito giallo ed un cappello in testa mentre andavo3sull’altalena.3�uel3quadro3è3appeso3in3camera3mia3fin3da3sempre,3mi3piace3così3tanto3che3l’ho3scannerizzato3per3stamparlo3sottoforma3di3segnalibro e come piccola immagine che porto sempre nel portafogli, la gente mi reputa strana per questo, ma ha un valore immenso per me.



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‚}erto3che3lo3voglio3vedere‛3�o3accennato3un3lieve3sorriso3poi3è3suonata3la3campanella3‚{desso3io3ho3letteratura‛3‚�o3no,3ci3vediamo3più3tardi‛3~opo3aver3salutato3�anna3mi3sono3recata3in3classe.3�’insegnante3ha3subito3parlato3appena3tutti3erano3presenti3‚�agazzi3prima3di3tutto3voglio3dire3che3è3stato3deciso3di3rappresentare come spettacolo teatrale Alice nel paese delle meraviglie quest’anno.3{vrete3un3compito3per3la3prossima3settimana3da3cui3dipenderà3gran parte del voto del primo trimestre. Adesso vi farò passare una lista di opere, sceglietene una,leggetela,analizzatela e lavorateci bene sopra per creare un bel lavoro che esporrete alla classe. Ricordate che il lavoro non deve3essere3banale,3dovrete3attirare3l’attenzione3di3tutta3la3classe.3�l3compito3è3esteso3a3tutti3gli3studenti3ed3il3miglior3lavoro3otterrà3un3premio.3�’alunno3con3miglior voto riceverà due biglietti gratuiti per lo spettacolo di Alice nel paese delle meraviglie che si terrà a dicembre nel nostro auditorium. Se ci sono domande3io3sono3disponibile.‛3�’insegnante3ha3dato3un3foglio3ad3uno3di3noi3per3farlo3passare3poi3è3tornata3vicino3alla3lavagna3‚|ene3oggi3parleremo3di3~ickens3e delle sue opere, un amico di Marta, di cui non ricordo il nome, ha subito parlato3‚�i,3bello3io3ho3visto3il3cartone<‛,3la3prof3l’ha3fulminato3con3lo3sguardo3‚�erché3devi3sempre3fare3il3giullare3di3corte=‛3‚�erché3non3può3farne3a3meno<‛3‚�tefan3grazie3del3tuo3intervento,ma3non3era3necessario,3ora3prestate3tutti3attenzione3oppure3sapete3già3che3sarete3puniti<‛3 Appena è suonata la campanella tutti sono subito usciti, io come sempre ero l’ultima3‚{rrivederci‛3l’insegnante3mi3ha3guardato,ha3sorriso3‚{rrivederci3�iriam‛,3credo di essere la sua preferita perché chiama tutti per cognome tranne me, forse perché sono la migliore nella sua materia o perché mi piace molto, non saprei. Sono uscita dalla classe e ho visto Marta e Stefan, mi stavo allontanando quando3ho3sentito3la3voce3di3�arta3‚�iriam<‛3�i3sono3voltata3e3sono3andata3da3lei3e3�tefan3‚�enti3devo3fare3un3compito3di3�nglese3per3l’ultima3ora3e3riguarda3Alice nel paese delle meraviglie, è un test a crocette, solo che mi servirebbe il libro che---‛3‚}he3tu3non3hai3mai3comprato3o3letto<‛3�arta3mi3ha3guardato3‚�i,3quel3libro.3�otresti3imprestarmi3il3tuo=‛3�o3scosso3la3testa3‚�arta3lo3sai3che3non3posso‛3‚{ndiamo3ti3prego,3non3lo3rovinerò<‛3‚�arta3tu3lo3dici3sempre3eppure3qualsiasi3cosa3io3ti3impresti3mi3ritorna3indietro3distrutta<3�cordatelo<‛3‚�apà3ha3detto che dobbiamo aiutarci se non sbaglio…‛3‚{iutare3non3vuol3dire3riparare3ai3danni3causati3dalla3tua3irresponsabilità‛3�i3stavo3per3allontanare3‚�on3vorrai3che3dica3a3papà3che3tu3non3mi3aiuti=3�ai3bene3che3sarebbe3molto3arrabbiato<‛3‚�sa3le3tue3gambe3e3vai3fino3alla3biblioteca3che3è3al3secondo3piano,3lì3avranno3sicuramente3una3copia3del3libro<‛3‚�on3ho3tempo<‛3‚�arta3non3mi3interessa,3sai3benissimo3le3mie3ragioni<‛3‚�k,3parlerò3con3papà3che3sarà3alquanto3deluso<‛3�e3ho3strappato3di3mano3il3questionario3e3dopo3nemmeno3un3minuto3gliel’3ho3ridato ‚�oddisfatta=3�ai3�arta3la3gente3ti3può3descrivere3come3vuoi3ma3per3me3sarai



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sempre3e3solo3un’egoista3colossale.3�uoi3parlare3con3papà=3�allo3e3di3quello3che3vuoi, ma non parlare a me di deludere le persone perché tu hai già deluso qualcuno.3~ivertiti‛ �i3sono3allontanata3per3fare3l’intervallo,3mentre3ero3seduta3�anna3è3come3apparsa3dal3nulla3‚�ey3�imi<3�ai3prima3ho3sentito3la3tua3discussione3con3tua3sorella‛3�tavo3fissando3il3vuoto3‚�a3benissimo3che3è3l’unica3cosa3oltre3al3dipinto3che mamma mi ha lasciato, come sa anche che lei tutte le sere mi leggeva quel libro, sa benissimo che ha un valore immenso per me e ancor di più dovrebbe sapere3che3i3compiti3estivi3si3chiamano3così3perché3si3fanno3in3estate‛3�ro3molto3arrabbiata3con3�arta,3�anna3mi3ha3abbracciato3‚�tai3tranquilla,3hai3ragione tu e lei presto lo capirà, ho sentito Stefan, anche lui sostiene che Marta aveva3torto3e3che3poteva3fare3una3rampa3di3scale<‛3�o3appoggiato3la3mia3testa3sulla3sua3spalla3destra3‚�ei3mi3manca3così3tanto‛3‚�imi3lei3sarebbe3fiera3di3te‛3�a3campanella3è3suonata3‚~evo3scappare3ho3arte,3ma3poi3abbiamo3il3prossimo3corso3insieme‛3�anna3ha3fatto3si3con3la3testa3‚�satto,3ci3vediamo‛.3 �o3preso3tutto3il3necessario3e3sono3andata3nell’aula3di3arte3un’altra3delle3mie3materie3preferite3e,3anche3se3nessuno3me3l’ha3mai3detto,3credo3di3aver3preso3il3talento artistico della mamma. Il professore ci ha subito dato un compito molto semplice3‚�agazzi3sono3passati3tre3mesi3di3vacanza3e3dubito3che3voi3abbiate3dipinto quindi ora ognuno si prenderà un quadro e cavalletto ed entro la fine delle due ore deve farmi vedere il suo quadro con tema libero, giusto per avere3un’idea3di3quanto3voi3siate3arrugginiti.3�3posti3a3sedere3quest’anno3li3ho3decisi io quindi cercate il posto con il vostro nome! Prima che mi dimentichi poi potrete3tenere3il3vostro3dipinto3.3|uon3lavoro<‛3�o3cercato3il3mio3e3mi3sono3seduta, ero finita in fondo alla classe e come vicino avevo Stefan, la cosa iniziava ad essere inquietante, non bastavano le stesse lezioni, ora pure vicini di3banco.3�o3pensato3di3usufruire33dell’ora3per3iniziare3il3mio3lavoro3di3letteratura, avrei disegnato una scena tratta da Alice nel paese delle meraviglie3oppure3degli3spezzoni,3mi3sono3subito3messa3all’opera.3~opo3circa3563minuti3avevo3finito,3avrei3lasciato3l’opera3in3bianco3e3nero3perché3erano3migliori,3ero3riuscita3a3dipingere3molte3cose.3‚�ow<‛3�i3sono3voltata3verso3di3�tefan3‚�ei3bravissima… �ono3stupendi3molto3belli‛3‚�razie‛3�o3accennato3un3sorriso.33‚�i3piace3dipingere=‛3‚�i‛3‚Si vede,3sei3realmente3brava,3�arta3è3l’atleta3in3casa3e3tu3l’artista=‛3�o3alzato3le3spalle3‚�on3saprei,3nessuno3mi3ha3mai3dato3dell’artista3a3casa‛3‚}redimi,3lo3sei,3eccome3se3lo3sei‛3‚�razie‛3{3questo3punto3una persona normale avrebbe continuato a parlare, ma non sono mai stata socievole, anzi sono molto timida, così ho ripreso a dipingere. �coccate3le3due3ore3l’insegnante3ha3iniziato3a3giare3e3a3fare3commenti3molto3brutti devo dire. Non ha fatto nemmeno un complimento a tutti quelli prima di me,3poi3ha3visto3i3miei3dipinti3‚�ow,3sono3sensazionali<3�inalmente<‛



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�razie‛



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�’insegnante3mi3ha3letteralmente3lodato3per3molti3minuti.3�oi3finalmente3mi3ha3lasciato andare. Quel pomeriggio sono tornata a casa a piedi per due motivi prima cosa non volevo vedere Marta perché ero ancora ferita da ciò che aveva fatto e seconda cosa lei doveva fermarsi o andare da non so più chi. Appena sono arrivata ho fatto uno spuntino e mi sono messa sul tavolo a fare il mio lavoro di letteratura e ho lavorato sodo per 2 ore circa poi papà è tornato3da3lavoro,3è3entrato3e3ha3visto3i3miei3dipinti3‚�ow3tesoro,3sono3magnifici‛3‚�o3so,3credo3di3aver3preso3dalla3mamma3il3talento3dell’arte‛3�o3sorriso,3papà3mi3ha3guardato3‚�i,3lei3era3bravissima3a3dipingere,3proprio3come3te e Alice nel paese delle meraviglie era---‛3‚�l3suo3libro3preferito‛3‚�icordo3ancora come da piccina subito ti leggeva la fiaba poi ha iniziato a leggerti il vero3libro‛3‚�ià‛3�o3abbassato3lo3sguardo.3{vrei3voluto3raccontargli3della3discussione con Marta,ma ho pensato che non sarebbe servito a nulla. Papà è sempre stato incredibile, ma ha sempre fatto di tutto per non fare torto a nessuna di noi, non avrebbe dato ragione a nessuno quindi sarebbe stato tempo e fiato sprecato. A cena papà ha chiesto della nostra giornata ed anche Marta non ha accennato3alla3nostra3piccola3lite,3evidentemente3la3pensava3come3me.3‚�ai3papà3io3venerdì3sera3esco,3c’è3questa3mega3festa3da3Alyson per festeggiare l’inizio3dell’ultimo3anno.3�a3invitato3tutti,3ha3passato3l’intera3giornata3a3distribuire3gli3inviti<‛3‚�embra3divertente,3tu3tesoro3ci3andrai=‛3papà3mi3ha3guardato3‚�o,3non3sono3stata3invitata‛3�arta3e3papà3si3sono3guardati3‚�e3vuoi3chiedo3a3Alyson, sicuramente3puoi3venire‛3‚�o3grazie,3non3importa‛3‚~ai3�iriam,3anche3�anna3è3stata3invitata3e3se3viene3potrai3stare3con3lei‛3‚~avvero,3non3è3necessario,3poi3devo3lavorare3sul3progetto3di3letteratura,3voglio3che3sia3ottimo‛3‚�3lo3sarà3sicuramente3e3questo3lo3sappiamo3già3tesoro,3puoi3anche3uscire3e3divertirti‛3‚�o3papà,non3importa.‛3�tavano3per3replicare3entrambi,3ma3fortunatamente3il3mio3telefono3ha3iniziato3a3vibrare3‚�cusate,3è3�anna3devo3rispondere‛3mi3sono3alzata3e3con3il3telefono3sono3andata3in3camera3‚�anna<‛3‚�imi3senti3volevo3dirti,3venerdì sera io vado con un gruppo di amici alla festa, però sabato sera proporrei3di3andare3insieme3io3e3te3al3cinema,3sai3solito3programma‛3‚�erfetto<3�ra3però3vado3che3devo3finire3la3cena,3ci3vediamo3ciao‛3ho3riattaccato3e3sono3tornata3sotto,3papà3mi3ha3guardato3‚�rogrammavate3il3vostro3solito3sabato=‛3‚�i‛3�anna3ed3io3da3quando3ci3conosciamo3usciamo3insieme3ogni3sabato3da3bambine3all’inizio3dormivamo3o3a3casa3sua3o3a3casa3mia,3poi3invece3abbiamo3iniziato a mangiare fuori per poi andare al cinema oppure al bowling o cose così, insomma cose semplici.



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Il mattino seguente Miriam era nuovamente andata a scuola a piedi, forse alla fine Stefan aveva ragione, avrei dovuto chiederle scusa. {ppena3ho3finito3la3colazione3ho3preso3la3mia3roba3‚}iao3papà‛3‚}iao3tesoro<3�ggi3cerca3di3tornare3all’ora3normale3così3tua3sorella3non3torna3a3piedi<‛3‚�i3papà<‛3‚�arta3non3scherzo3oppure3da3domani3la3macchina3la3prende3lei<‛3‚�icevuto<‛. Appena sono arrivata a scuola ho parcheggiato, sono scesa e sono andata3da3�tefan.3‚�ey3tesoro‛3‚}iao3piccola‛3�’ho3baciato3e3poi3subito3dopo3la3campanella3è3suonata3‚�erché3l’anticipano3sempre=‛3‚�on3l’anticipano3�arta,3sei3tu3che3sei3in3ritardo<‛3‚�on3è3vero<‛3 Appena è suonata la campanella della pausa pranzo sono corsa alla ricerca di Miriam, volevo chiederle scusa per quello che avevo fatto il3giorno3prima3appena3lo3vista3mi3sono3fermata3‚�iriam,3senti…‛3�ei3mi3ha3guardato3‚�iprendi3fiato3�arta<‛3‚�on3posso,3non3ho3tempo,3volevo3solo3scusarmi3per3ieri,3non3avrei3dovuto3comportarmi3così‛3‚�on3importa,3è3tutto3ok‛3‚�icura=3�erché3sapevo3benissimo3quanto3tu3ci3tenessi3a3quel3libro,3non3avrei3dovuto‛3‚�tai3tranquilla,3è3tutto3ok,3ora3vai,3immagino3che3i3tuoi3amici3ti3stiano3aspettando‛3‚�k,3grazie‛3�i3sono3allontanata e quando sono entrata in caffetteria ho trovato solo �tefan3‚~ov’eri=3�i3ho3aspettato3fino3adesso<‛3‚{3farmi3perdonare3da3mia3sorella‛3‚�arlando3di3lei3sai3che3disegna3divinamente=‛3�o3annuito3‚�i,3ha3sempre3avuto3voti3eccellenti3in3arte.‛ Dopo pranzo ho avuto letteratura, a differenza di Miriam detestavo la letteratura e generalmente passavo le re a parlare con Alyson.3‚Aly, sono esausta,3non3sopporto3più3queste3lezioni<‛3�ei3ha3sorriso3‚�i3hai3questo3problema fin dal primo anno! Dopo abbiamo le pratiche delle cheerleader, lo ricordi,3vero=‛3�vviamente3no<3{ltrimenti3questa3mattina3avrei3detto3a3papà3che3non3avrei3potuto3riportare3�iriam3a3casa<3‚�ggi=3�er3che3ora3finiremo=‛3‚�i3sembra per le 18.00. Scusa,ma tu sei il capitano e non ricordi mai queste cose? ~ove3hai3la3testa=‛3‚�io3padre3mi3uccide<3�o3promesso3che3oggi3�iriam3sarebbe3tornata3a3casa3in3macchina,3non3a3piedi,3invece3non3sarà3così<‛3Alyson mi3ha3guardata3‚�arta3che3problema3c’è=3~ille3di3restare3qui3e3poi3l’accompagni3tu<‛3‚Aly sarebbe troppo per Miriam, andiamo! Noi da quanto ci conosciamo? Più di 5 anni! E dimmi hai mai parlato o visto da vicino mia sorella? Molti non sanno

Capitolo 2: Marta



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neppure3chi3sia<‛3‚�ai3ragione… Senti lasciale la macchina ti darò io uno strappo a3casa‛3‚�icura=‛3‚{l3100%3e3poi3ricordati3che3il3tuo3ragazzo3oggi3ha3gli3allenamenti<‛3 {ppena3la3campanella3è3suonata3sono3andata3subito3all’armadietto3di3�iriam3dove3lei3ed3�anna3stavano3parlando3‚}iao,3mi3dispiace3interrompervi3ma3è3urgente‛3�iriam3mi3ha3guardata3‚�on3farò3i3tuoi3compiti3e3non3ti3impresterò3il3libro<‛3�o3sorriso3‚�on3riguarda3quello,3tieni‛3le3ho3dato3le3chiavi3della3macchina3‚�ggi3devo3fermarmi3per3gli3allenamenti,3prendi3tu3la3macchina,3Alyson mi darà poi3un3passaggio.‛3�a3preso3le3chiavi3‚�k‛3‚}i3vediamo3più3tardi,3ciao3�iriam,3ciao3�anna.‛ Agli allenamenti abbiamo fatto molto, alla fine ci siamo fermate per vedere un po’3i3ragazzi3‚�ai3�arta,3hai3tutte3le3ragioni3di3sorridere3così<‛3‚�ià,3voglio3dire3vedere3il3tuo3ragazzo3con3quel3fisico3bestiale3che3si3allena<‛3‚}oncordo<‛3‚�ià,3secondo3me3lo3sogni3pure3di3notte<‛3‚{ndiamo3di3notte3con3�tefan3lei3fa3altro<‛3‚�agazze<3�mettetela<3{ndiamo<‛3�tavo3arrossendo3parecchio3‚�arta3sei3un3pomodoro<‛3‚�uol3dire3che3le3nostre3supposizioni3sono3esatte<‛3�i3sono3voltata3e3ho3visto3che3l’allenamento3era3terminato3e3�tefan3stava3venendo3da3me3‚�ccolo3che3arriva<‛3‚�agazze,3basta<3�vitate<‛3�tefan3mi3ha3baciato3ed3era3evidente3che3nell’aria3erano3rimasti3i3sentimenti3delle3nostre3chiacchierate3‚}iao3�tefan<‛3‚Alyson<‛3‚}omplimenti3per3gli3allenamenti<‛3‚�razie,3complimenti3anche3a3voi<‛3‚�appiamo3tutte3che3fissavi3�arta3e3non3noi<‛3�i3sono3voltata3verso3di3lei3‚Alyson<<<<<<<<‛3�ei3si3è3alzata3ridendo3‚�aluta3il3tuo3principe3che3andiamo<‛3�i3è3diretta verso la macchina e dopo aver salutato come si deve Stefan sono andata3da3lei3‚�ai3potevi3evitartelo<<<‛3Alyson ha3sorriso3‚�esoro3mi3conosci,3sai3bene3come3sono3fatta<‛3�o3sorriso3‚�ià<‛ Quella sera papà sarebbe tornato tardi e dopo cena ero in salotto a guardare la tv con Miriam, lei però leggeva, non stava guardando la tv. Io ogni tanto messaggiavo e3dopo3un3po’3mi3sono3accorta3che3�iriam3non3lo3fa3quasi3mai, cioè si a volte, ma solo con Hanna che è la sua unica amica, ho provato tristezza3per3lei,3ho3spento3la3televisione3‚�iriam3posso3chiederti3una3cosa=‛3�a3posato3il3libro3e3mi3ha3guardato3‚}erto‛3‚�erché3non3provi3a3farti3altri3amici3oltre3�anna=‛3�ro3seria3e3pure3lei3lo3era3‚�o3non3ci3riesco‛3‚�erché=3�o3e3papà3non3capiamo questo, cioè perché non riesci ad andare da qualcuno, presentarti e parlarci=‛3‚�arta3non3lo3so3ok=3�o3non3ci3riesco.‛3‚�otresti3provare3a3conoscere3un ragazzo, magari è più semplice che fare amicizia con una ragazza oppure potrebbe3addirittura3nascere3qualcosa<‛3�a3fatto3no3con3la3testa3‚�iriam3non3fare3no,3sono3sicura3che3potrebbe3succedere‛3‚�arta3sii3realista3e3guardati3intorno, chi vorrebbe uscire con me? Non riesco a parlare quasi mai con qualcuno che non sia Hanna, mi vesto come mi piace, per sentirmi comoda e



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non per essere sexy o attraente, non sarei mai capace di affrontare una conversazione3con3un3ragazzo33figuriamoci3baciarlo‛3‚�iriam,3queste3cose3si3imparano vivendole! Nessuno è nato sapendo baciare alla perfezione! Si impara<3�d3anche3vestirsi<‛3‚�arta3lascia3perdere3sai3bene3che3con3me3è3diverso.‛3�i3è3alzata3ed3è3andata3in3camera3sua.3�l3mattino3seguente3volevo3mettere in atto il mio piano, finalmente avrei fatto uscire Miriam con qualcuno, tanto3era3giovedì3e3per3venerdì3non3avevamo3nulla,3papà3l’avrebbe3sicuramente fatta uscire. Mi sono avvicinata a Miriam che stava parlando con �anna3‚�agazze<‛3�iriam3mi3ha3guardata3‚�iriam3lui3è3�athan,3è3nella3squadra3di3football3con3�tefan,3�athan3lei3è3�iriam‛3�athan3si3è3fatto3avanti3ed3ha3stretto3la3mano3a3�iriam3‚�iacere3di3conoscerti3�iriam.‛3�ia3sorella3non3ha3detto3nulla3e3�anna3aveva3uno3sguardo3preoccupato.3‚�ai3�iriam3questa3sera3�athan3ti3porterà3fuori‛3‚}osa=‛3‚�i3un3appuntamento,3lui3non3vedeva3l’ora3di3chiedertelo<‛3�iriam3mi3ha3preso3e3mi3ha3leggermente3allontanato3da3�anna3e3�athan3‚�u3sei3fuori<3}osa3vuoi3fare=‛3|isbigliavamo3per3non3farci3sentire3‚�iriam3ti3ho3organizzato3un3appuntamento3con3�athan<3~ovresti3ringraziarmi‛3‚�ai3bene3che3non3voglio<‛3‚�on3vorrai3ferire3i3suoi3sentimenti=3~ai3�iriam3di3si<‛3‚�arta3io3ti3detesto3quando3fai3così,3perché3non3mi3lasci3in3pace=‛3�i3è3avvicinata3a3�athan3‚�i3dispiace,ma---‛3‚�iriam3accetta3volentieri,3passa3a3prenderla3alle318.00<‛3�o3portato subito via Nathan e abbiamo raggiunto il nostro gruppo quando il mio telefono3ha3iniziato3a3vibrare3ho3letto3il3messaggio3‚Marta ti odio, sai bene che non voglio, perché non vivi la tua vita e smetti di intrometterti nella mia? Non sono come te ok? Tu e papà dovete piantarla, sai bene che da tutta questa storia uscirò a pezzi. Ti odio, potevi evitarlo. Miriam‛3�tefan3ha3guardato3il3messaggio3‚�arta3cosa3le3hai3fatto=‛33‚�iente,3volevo3solo3aiutarla3così3ho3convinto3�athan3ad3uscire3con3lei3questa3sera3ed3in3un3certo3senso3l’ho3obbligata3ad3accettare<‛3‚�esoro3tua3sorella3ha3mai3avuto3un3appuntamento=‛3�o3subito3risposto3senza3esitazione3‚}erto3che3no<‛3‚�3tu3la3vuoi3buttare3nelle3mani3di3�athan=‛3‚�tefan3non3succederà3niente3di3male,3credimi<‛ Quel pomeriggio sono tornata a casa e solo alle 18.50 ho visto Miriam in salotto ‚}osa3fai3di3bello=‛3‚}osa3credi3che3faccia=3�to3facendo3la3tua3marionetta,3andrò3a3quello3stupido3appuntamento3‛3�l3campanello3ha3suonato3‚�i3ringrazierai<‛3~opo3che3�iriam3è3uscita3con3�athan3mi3sono3accomodata3in3salotto, sarei rimasta sveglia fin quando non sarebbe tornata, in fondo non poteva andarle male! Si certo lei non era molto socievole, ma in fondo cosa poteva mai succedere? Andavano a mangiare una pizza e poi al cinema, non poteva andare male! Alle 23.00 circa ho sentito la porta aprirsi e richiudersi, mi sono voltata e ho visto3�iriam3‚Miriam<3{llora3com’è3andata=‛3‚�asciami3stare3e3non3intrometterti



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mai3più<‛3�iriam3è3subito3corsa3in3camera3sua3e3ha3chiuso3la3porta,3mio3padre3mi3ha3guardato3e3poi3mi3sono3alzata,3ho3fatto3le3scale3‚Miriam…‛3�tavo3per3bussare alla porta,ma mi sono fermata quando ho sentito che piangeva, forse aveva bisogno di tempo o forse no… Sono andata in camera mia e mi sono messa a letto per cercare di dormire, ma Miriam è andata avanti a piangere fino alle 3.00 del mattino circa. Alla mattina mi sono alzata presto nonostante fossi stanca, quando alla fine sono3andata3in3cucina3per3fare3colazione3c’erano3già3papà3e3�iriam3ed3il3silenzio stava regnando. Mi sono seduta e non sono stata in grado di parlare a Miriam che, dopo aver mangiato la colazione a testa bassa, ha preso la sua roba3ed3è3uscita,3mio3padre3mi3ha3guardato3‚�esoro,3credo3che3le3servirà3tempo‛3‚{lmeno3ti3ha3detto3cos’è3successo3ieri=‛3‚�o,3ma3oggi3tieniti3alla3larga3da3lei‛3‚Ok…‛ Quando sono arrivata a scuola ho visto nel cortile della scuola, lontane da tutti Hanna e Miriam, credo che lei piangesse mentre faceva vedere qualcosa a Hanna, sarei voluta andare da lei, ma poi mi sono ricordata di quello che papà mi aveva detto. Sono entrata a scuola normalmente. Alla pausa pranzo stavo tranquillamente parlando con i miei amici quando �anna3è3arrivata3‚�ieni3Alyson‛3�e3ha3dato3un3biglietto3‚�razie,ma3non3verrò3alla3festa3di3questa3sera‛3Alyson era stupita, lei ed Hanna si conoscevano bene dall’asilo,3erano3migliori3amiche,3solo3che3poi3avevano3preso3vie3leggermente3diverse ed Hanna aveva iniziato a stare con Miriam ed Alyson con3me3‚Ah… �erché3no=‛3‚�on3ti3mentirò3Aly, ma non esco con certa gente come Nathan ed il3resto3dei3tuoi3amici,3tanto3meno3con3una3che3rovina3la3vita3di3sua3sorella‛3�anna3mi3ha3guardata3‚�ai3ho3di3meglio3da3fare,3aiutare3un’amica3che3non33ha3nessuno3con3cui3parlare‛3�i3è3allontanata3ed3Alyson mi ha guardata e poi �tefan3ha3parlato3prima3di3lei3‚�i3avevo3detto3che3sarebbe3stata3una3pessima3idea<3}hissà3cos’è3successo<‛3‚�arta3cos’è3successo=‛3‚�nestamente3non3lo3so,3so solo che Miriam mi odia e mio padre mi ha detto di girare alla larga da lei per oggi, comunque sono sicura che tutto si sistemerà! E noi ci divertiremo alla tua festa<‛ Quando sono tornata a casa papà mi ha detto che Miriam ed Hanna avevano anticipato la loro serata del sabato sera ad oggi, venerdì e che avrei potuto comunque prendere la macchina. Quando sono andata alla festa ho subito iniziato a divertirmi fin quando il mio telefono ha iniziato a suonare, era mio padre.



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Mi sono risvegliata tutta indolenzita in un letto che non era il mio, mi sono guardata3intorno3e3ho3visto3mio3padre3che3si3è3subito3avvicinato3‚�esoro,3grazie3a3~io3stai3bene<‛3‚~ove3sono=‛3�ro3un3po’3confusa3‚�ei3in3ospedale,3tesoro3ti3ricordi3nulla=‛3�ubito3ho3fatto3no3con3la3testa3‚}’è3stato3un3incidente…‛3�oi3ho3iniziato a ricordare, Hanna stava guidando e siamo arrivate ad un incrocio, siamo passate con il verde quando un camion è passato con il rosso e ci ha travolto, ricordo che ha fatto male e ricordo che Hanna era lì con me, ho anche3un3ricordo3di3vetri3rotti3e3pezzetti3dei3finestrini3da3tutte3le3parti.3‚}redo3di3ricordare3qualcosa‛3‚�3dottori3hanno3detto3che3hai3una3gamba3rotta3e3dovrai3usare3le3stampelle,3delle3contusioni3e3lividi3un3po’3in3tutto3il3corpo,3due3costole3inclinate3e3ti3hanno3messo363punti3sulla3fronte‛3�ro3terrorizzata,3ma3dopo3pochi3minuti3nella3mia3testa3c’era3solo3una3domanda3‚�apà,3come3sta3�anna=‛3�ui3mi3ha3guardata3‚Tesoro… Hanno fatto il possibile, ma Hanna è praticamente morta sul colpo…‛3�l3mio3mondo3è3crollato,3io3sono3crollata.3�anna3era3la3mia3unica3amica,3l’unica3persona3che3mi3parlava3a3scuola,3l’unica3che3mi3capiva3e3che3mi3aiutava,3era tutto per me. Ho pianto per diverse ore e per i tre giorni successivi in cui sono stata in ospedale non facevo altro che fissare il vuoto ed era ciò che stavo3facendo3quando3�arta3è3entrata3‚Hey… La madre di Hanna ha telefonato, ha detto che i funerali saranno domani… Ha anche detto che ci terrebbe3se3tu3dicessi3qualcosa3al3suo3funerale‛3�o3fatto3si3con3la3testa,3ormai3ero3come3apatica,3come3se3non3fossi3più3lì.3‚�enti3mi3dispiace3per3quello3che3ho3fatto e---‛3‚�arta,3lascia3perdere.‛3�orse3provava3pena3per3me3perché3non3ha3aggiunto altro. Papà è entrato per aiutarmi, oggi sarei tornata a casa. Il giorno dopo al funerale erano presenti in molti, credo che il preside abbia sensibilizzato3tutti3gli3studenti3a3presentarsi,3nonostante3ciò3sono3stata3l’unica3a3dire qualcosa, nessun altro ha voluto parlare e quando sono tornata a casa la giornata non è andata meglio, papà mi ha annunciato che il giorno dopo sarei tornata a scuola. La mattina seguente mi sono preparata e ho aspettato Marta, per quanto volessi andare a scuola a piedi non ero in grado con le stampelle, era troppo difficile. Per tutto il tragitto in macchina nessuna di noi ha parlato, io ero impegnata3a3pensare3alla3sorpresa3del3giorno.3�’appuntamento3con3�athan3era3stato3un3disastro3e3lui3l’aveva3detto3a3tutti,3il3giorno3dopo3infatti3avevo3trovato dei biglietti offensivi nel mio armadietto per quello venerdì mattina piangevo mentre Hanna cercava di tirarmi su di morale, aveva rinunciato ad andare alla festa per me, se solo ci fosse andata ora sarebbe ancora viva. Ho lasciato cadere due lacrime e poi le ho asciugate.

Capitolo 3: Miriam



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Quando siamo arrivate a scuola non mi aspettavo che Marta mi stesse insieme tutto3il3giorno,3speravo3solo3che3mi3avrebbe3aiutata3a3scendere3dall’auto3visto3che il mio corpo era ancora mal messo e mi faceva male, ma lei si è limitata a darmi3ordini3per3il3ritorno3‚�artiamo3appena3suona,3fatti3trovare3qui3che3dopo3io3devo andare subito a casa di Alyson,3ciao‛3�i3era3allontanata,3stranamente3Alyson era3tutta3sorridente,3lei3era3amica3con3�anna3dall’asilo,3credevo3che3sarebbe stata molto male, ma forse mi sbagliavo, forse Hanna aveva ragione, gli amici sono quelli che per te rinunciano a tutto e che sono sempre pronti ad aiutarti e sostenerti, forse Alyson non era più così amica con Hanna. Ogni cosa a cui pensavo ed ogni cosa che vedevo mi portavano a pensare ad Hanna. �o3impiegato3il3triplo3del3tempo3per3arrivare3al3mio3armadietto3e3quando3l’ho3aperto ho trovato dei nuovi biglietti, ancora più crudeli degli ultimi, mi sono chiesta se Marta sapesse tutto, era ovvio, lei era il gran capitano! Ho accartocciato i biglietti e dopo aver faticato e preso il necessario mi sono avviata3in3classe,3la3prima3lezione3era3arte.33�’insegnante3ha3dato3le3indicazioni3‚�agazzi3sapete3tutti3della3disgrazia3di3pochi3giorni3fa… Il preside e la scuola hanno3deciso3di3fare3nella33parete3dell’atrio3centrale3qualcosa3per3onorare3la3memoria di Hanna, mi hanno chiesto di far fare a voi studenti un ritratto di Hanna, so che per molti può essere complicato, ma gradirei che tutti ci provaste, per chi avesse bisogno lascio qui alla cattedra una foto di Hanna che3i3suoi3genitori3ci3hanno3gentilmente3dato.‛3�on3avevo3bisogno3di3una3foto3per disegnare la mia migliore ed unica amica. Stavo lavorando senza sosta dall’inizio3ed3ormai3avevo3quasi3finito3quando3mi3è3caduta3la3matita.3�tefan3me3l’ha3raccolta3‚�ieni‛3‚�razie‛3�i3sentivo3osservata3‚�ai3è3bellissimo,3sono3sicuro3che3ad3�anna3sarebbe3piaciuto‛3‚�u3non3puoi3saperlo,3non3la3conoscevi‛



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Non credo che fosse corretto rispondere subito,ma mi dava fastidio che la gente fingesse di conoscerla, nessuno sapeva che aveva una cicatrice sul fianco perché era caduta dalla bicicletta, nessuno sapeva che odiava la Coca-Cola perché credeva che ti rendesse dipendente, nessuno sapeva che mangiava le carote crude come un coniglio, nessuno sapeva che amava suonare la chitarra, nessuno sapeva che nonostante scrivesse con la destra era anche mancina. Nessuno conosceva davvero Hanna oltre me, come nessuno conosceva me come Hanna. �’insegnante3si3è3avvicinato3‚}ome3sempre3è3eccellente, sono sicuro che il preside lo metterà al

centro,3devi3essere3fiera3di3questo3lavoro‛3‚�razie.‛3�a3realtà3è3che3non3ero3fiera di nulla, detestavo ciò che ero perché era a causa mia che Hanna era morta,3se3solo3fosse3andata3alla3festa3non3si3sarebbe3ritrovata3nell’incidente3ed3ora3sarebbe3ancora3qui3a3prepararsi3per3l’ora3di3chimica3in3cui3lavoravamo3insieme a coppia. Se solo io fossi stata diversa ora non avrei perso la persona più importante al mondo. Appena la campanella è suonata tutti sono usciti velocemente, io ho impiegato il mio tempo e quando sono uscita ho visto che Marta era venuta a parlare con Stefan, le sono passata vicino ma non mi ha nemmeno salutato, solo poco dopo3con3�tefan3si3è3avvicinata3‚�iriam3c’è3un3cambio3di3programma,3devo3fermarmi per una riunione extra per la partita della prossima settimana, questo pomeriggio‛3‚�cusa,3io3come3torno3a3casa=3�on3posso3guidare3e3camminare3è3praticamente3escluso<‛3‚�enti3non3lo3so3ok=3�on3è3un3problema3mio<‛3‚�arà3tuo3il3problema quando dovrai dire a papà che non hai minimamente mantenuto la promessa3che3gli3avevi3fatto‛3‚�ensa3agli3affari3tuoi3�iriam<‛3‚�ai3pagherei3per3essere3morta3anch’io3in3quell’incidente.‛3�i3sono3allontanata3il3più3velocemente3possibile3e3non3mi3importava3più3nulla3di3lei.3{rrivata3nell’aula3di3chimica3ho3provato a telefonare a papà prima che la lezione iniziasse, ma lui non ha risposto, sarei tornata a casa a piedi. Ero seduta da sola al banco di lavoro mentre3tutti3gli3altri3erano3in3due3ed3un3gruppo3in3tre3quando3l’insegnante3è3entrata3‚�ichael3tu3farai3coppia3con3Melody, Stefan da oggi tu lavorerai con �iriam3e3nessuno3discuta<‛3�randioso<3�ra3dovevo3anche3sopportarmi3�tefan,3non bastava mia sorella, ci voleva anche il suo ragazzo, uno degli amici di �athan,3evviva<3�ui3si3è3seduto3vicino3a3me3‚�remetto3che3non3sono3un3fenomeno3in3chimica<‛3‚�ono3abituata3a3lavorare3con3�anna,3era3la3materia33che3più3odiava3e3non3andava3bene,3stai3tranquillo.‛3�on3ho3detto3altro3e3mentre3lavoravamo ogni volta che lui diceva qualcosa non otteneva nessuna risposta da3me.3{ll’ora3di3pranzo3mi3sono3seduta3al3tavolo3e3ho3mangiato3da3sola,3se3non3hai amici nessuno si siede con te a mangiare ed io non avevo più nessuno. Praticamente non ho mangiato nulla, non avevo fame e non facevo altro che pensare ad Hanna; lei non si diplomerà, non andrà al ballo finale, non verrà a Barcellona con me per festeggiare il diploma, ad essere onesti non ci andrò nemmeno3io.3{lla3fine3del’ultima3ora3ero3fisicamente3e3psicologicamente3esausta. Sono uscita e mi sono incamminata con le mie stampelle verso casa, dopo 30 minuti ero esausta, le mani erano doloranti, la gamba sana era sfinita, i punti che avevo ancora in fronte facevano male e non ero nemmeno a metà strada3‚�randioso3non3potrebbe3andare3peggio<‛3�n3quell’istante3ho3capito3perché non bisogna mai dire una cosa simile: ha iniziato a piovere come non so cosa ed in meno di 10 minuti ero tutta bagnata.



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La pioggia mi aveva ulteriormente rallentato, mi sono fermata sotto un balcone dove non pioveva, mi sono appoggiata al muro e ho preso il cellulare e chiamato3papà,3dopo363squilli3ha3risposto3‚�iriam3tesoro3cosa3c’è=‛3‚�otresti3venire3a3prendermi=‛3‚�a3�arta=‛3�o3raccontato3tutto3a3papà3e3dopo3103minuti3è arrivato e mi ha aiutato a salire in macchina. ‚�ua3sorella3oggi3mi3sente,3sono3furioso,3le3avevo3dato3degli3ordini3precisi<‛3�apà3continuava a parlare mentre io continuavo a pensare. Quando siamo arrivati a casa3�arta3era3appena3arrivata3‚�iriam3vai3su3ed3asciugati3per3bene3poi3mettiti3a3letto3a3riposare3ti3porterò3su3più3tardi3la3cena‛3‚�k,3grazie3papà‛3�entre3salivo3le scale ho sentito papà che ha iniziato a fare la predica a Marta. Quando papà è entrato con la cena stavo sfogliando un album di fotografie, Hanna ed io facevamo molte foto insieme, spesso sua madre ci portava a fare shopping, ricordo ancora quella volta in cui Hanna mi ha fatto mettere una parrucca3bionda,3c’è3pure3una3foto3di3noi3due3bionde<3�apà3ha3messo3la3cena3sul3comodino3‚�utto3ok3tesoro=‛3‚�apà3lei3mi3manca‛3‚�o3so3tesoro,3lo3so…‛3 Quella sera mi sono addormentata praticamente subito, ma poco dopo mi sono svegliata di colpo urlando, papà è corso subito in camera mia e sapevo che3�arta3era3sulla3porta.3�apà3ha3provato3a3calmarmi3‚�esoro3tranquilla,era3solo3un3incubo‛3�o3fatto3no3con3la3testa3mentre3piangevo3‚�i3tesoro‛3‚�o3papà,3è3successo3veramente3e3�anna3è3morta3e3ora3sono3sola‛ Credo che ci siano volute 2 ore per farmi calmare. Il giorno dopo a scuola avevo ancora chimica quindi avrei dovuto lavorare ancora con Stefan . Quando la campanella è suonata lui è entrato e si è seduto vicino a me, oggi avremmo dovuto fare un nuovo esperimento. Dopo 10 minuti di totale silenzio tra3di3noi3�tefan3ha3deciso3di3parlare3‚�o3pensavi3veramente3quello3che3hai3detto3ieri3a3�arta=‛3�’ho3guardato3‚�oglio3dire3pagheresti3per3essere3morta3anche3tu3nell’incidente=‛3‚�i,3lo3pensavo3e3lo3penso3ancora3veramente.‛3�oi3ho3continuato a lavorare come se lui non esistesse. Mentre mischiavo i composti mi immaginavo Hanna che come sempre mi chiedeva perché lo facevo, come lo facevo, i quantitativi, cosa avrei ottenuto. Mi mancava e la cosa era abbastanza ovvia. Mentre mettevo tutto nella beuta ho iniziato a ricordare quella volta in cui in terza stavamo facendo un esperimento di chimica e l’insegnante3aveva3dovuto3lasciare3l’aula3per3163minuti,3in3meno3di3un3minuto3Hanna era riuscita a fare un casino, aveva fatto letteralmente esplodere il nostro esperimento e quello di altri 3 gruppi! Abbiamo riso così tanto, nemmeno lei sapeva come diavolo aveva fatto. Stavo sorridendo mentre lo ricordavo e poi mi sono accorta che tutti mentre lavoravano parlavano senza3problemi,3tutti3tranne3�tefan3ed3io3‚�erché3sorridi=‛3}redo3che3fosse3il3suo ennesimo tentativo di comunicare e penso che non si aspettasse una mia



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risposta3‚�na3volta3in3terza3l’insegnante3di3chimica3si3assentò3per3163minuti3lasciandoci soli, aveva detto di non combinare guai e appena era uscita mi ero voltata un secondo ed in meno di un minuto Hanna era riuscita a far esplodere il nostro esperimento e quello di altre 3 coppie. Nemmeno lei sapeva come aveva fatto, ma entrambe sapevamo che per il disastro avremmo ricevuto una3punizione.3�’insegnante3ci3obbligò3a3fermarci3per3ripulire3tutto,3il3muro3era3completamente imbrattato! Da quel giorno Hanna non fece più nulla a chimica senza3chiedermelo‛3�tefan3ha3sorriso,3credo3che3si3sia3accorto3della3tristezza3nel mio tono. Credo che abbia cercato di dire qualcosa ma si è fermato, forse aveva capito che non parlavo molto e probabilmente si era accontentato di quel piccolo ricordo che gli avevo svelato. {ll’ora3di3pranzo3è3successo3il3solito,3la3cuoca3dopo3avermi3messo3il3pranzo3nel3vassoio3me3l’aveva3gentilmente3portato3ad3un3tavolo3‚�cco3qui3cara‛3‚�razie3�arie‛3�i3ha3sorriso3e3si3è3allontanata,3forse3era3l’unica3anima3buona3in3quella3mensa piena di studenti. Circa 10 minuti dopo Marta ed i suoi amici sono entrati in mensa e, come sempre erano gli ultimi, io ero nuovamente da sola a tavola, ma come già sapevo nessuno si sarebbe seduto con me.



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Ho preso il mio vassoio e mi sono seduto con Marta e gli altri, come sempre Marta ed io eravamo leggermente staccati dagli altri, mi sono voltato e ho notato che anche oggi Miriam mangiava da sola, era il 5 giorno che mangiava da sola. Da 5 giorni lavoravo con lei a chimica e tutto quello che aveva detto era un semplice ricordo e poi mi aveva detto che le avevano tolto i punti dalla fronte,ma che la gamba era ancora mal messa come le costole e che avrebbe3dovuto3continuare3ad3usare3le3stampelle.3‚�arta,3tesoro3perché3non3mangi3con3tua3sorella=‛3�o3guardato3in3direzione3di3�iriam3‚{nche3oggi3è3sola,3credo3che3le3farebbe3piacere3se3tu3mangiassi3con3lei‛3‚�tefan3non3mi3interessa,3ha3solo3da3farsi3degli3amici3se3non3vuole3mangiare3da3sola<‛3‚�arta3non3ti3costa3nulla<3�ei3è3tua3sorella<‛3‚�isto3che3dici3così3vacci3tu<3�essuno3ci3vuole3andare,3lei3è strana e nessuno la vuole come amica perché qui tutti hanno già degli amici, non3è3colpa3mia3se3lei3non3ha3amici<‛3‚�ai3lei3aveva3un’amica3e3l’ha3persa3e3mi3delude3sentirti3dire3queste3cose<‛3�i3sono3alzato3e3a3quel3punto3Alyson non è rimasta3fuori3dal3discorso3‚�tefan3dove3vai=‛3�o3preso3il3mio3vassoio3‚{3mangiare3con3una3compagnia3che3gradisco<‛3�ono3andato3e3mi3sono3seduto3al3tavolo3di3�iriam3‚�osso=‛3�ei3ha3alzato3lo3sguardo3‚�on3credo3che3i3tuoi3amici3approverebbero,3soprattutto3la3tua3ragazza‛3‚�on3mi3interessa,3posso3sedermi3o3è3occupato=‛3‚�ai3già3la3risposta,3non3ho3amici,3non3vedo3perché3dovrebbe3essere3occupato‛3�i3sono3seduto3‚�ai3anche3se3�anna3non3c’è3più3puoi3sempre3farti3dei3nuovi3amici‛3‚�ono3timida‛3‚�erò3a3poco3a3poco3parli3di3più3con3me<‛3�i3ha3guardato3‚�tefan3cosa3vuoi=3�uanto3avete3scommesso3questa3volta=‛3�on3riuscivo3a3capire3a3cosa3si3riferisse3‚�iriam,3non3capisco‛3‚}erto,3come no. Andiamo Stefan qual è la posta in gioco se mi fai del male? Cosa ti ha proposto3questa3volta3il3tuo3amico3�athan3ed3i3tuoi3amici3della3squadra=‛3�ra3come3sulla3difensiva3‚�iriam3io3ti3giuro3che3non3so3di3cosa3tu3stia3parlando,3perché3�athan=‛3‚�orse3per3questi=‛3�a3tirato3fuori3una3borsa3di3bigliettini3‚�rovo3come3minimo363di3questi3ogni3giorno3nel3mio3armadietto3da3dopo3quello3stupido appuntamento che Marta mi ha organizzato contro la mia volontà, solo3perché3�athan3ha3deciso3di3fare3l’insensibile3e3di3parlarne3a3tutti.3�uesti3vengono da più persone e la maggior parte di loro fanno parte della tua squadra.3�orse3a3voi3diverte3farli,3ma3a3me3fa3del3male3leggerli‛3�i3è3alzata3lasciandomi tutti i biglietti e si è allontanata. Ho letto alla veloce i biglietti, dicevano cose crudeli se letti attentamente. Ho rimesso tutto nella busta e sono andato a cercare Miriam che era al suo armadietto, le è caduto un libro, faceva molta difficoltà a raccoglierlo e come anche il giorno prima nessuno l’ha3aiutata,3mi3sono3avvicinato3e3ho3raccolto3il3libro3e3gliel’ho3passato.

Capitolo 4: Stefan



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‚�iriam3ti3giuro3che3non3sapevo3nulla3di3questi‛3�a3iniziato3a3muoversi3piano3con3le3stampelle3e3l’ho3seguita3fino3in3cortile3su3una3panca3abbastanza3isolata3dove3si3è3seduta,3mi3sono3seduta3vicino3a3lei3‚�iriam,3io3non3sapevo3nulla…‛3�ei3fissava3l’erba3‚�ai3quando3mi3ha3preso3per3l’appuntamento3tutto3è3andato3storto,3in3genere3ci3si3complimenta3per3come3una3è3vestita,3lui3ha3detto3che3non3c’erano3paragoni per descrivere gli orrendi indumenti che avevo addosso. Quando abbiamo mangiato non ho preso nulla di alcolico, solo acqua perché io non bevo e lui ha detto che forse dovrei farlo perché se qualcuno mi vedesse ubriaca capirebbe il perché dei miei vestiti. Al cinema mi ha fatto vedere un film in cui la protagonista vede morire la madre di cancro e quando è morta è alquanto ovvio che ho pianto perché io ho visto mia madre morire di cancro quando3avevo373anni.3�oi3ha3cercato3di3baciarmi,ma3non3c’è3riuscito,3quando3poi3però mi ha portato a casa mi ha baciato e ha detto che faccio schifo a baciare che una principiante è più brava di me e poi ha detto tutte queste cose in giro ed il giorno dopo ho trovato diversi biglietti offensivi nel mio armadietto‛3�edevo3le3lacrime3che3le3scendevano3sulle3guance3‚�ai3è3ovvio3che3non3so3baciare3se3non3l’ho3mai3fatto3prima… La verità è che mi aspettavo che mia sorella mi aiutasse ma invece lei non ha fatto nulla e lei era presente quando quel tipo, Chris, mi ha offeso davanti a più di metà della squadra di football e più di metà delle cheerleader quando lei stessa mi aveva detto nemmeno 3 giorni prima che non si nasce bravi a baciare,ma lo si diventa facendo3esperienza‛3�orse3solo3ora,3mentre3lei3mi3parlava3e3non3smetteva3di3piangere, iniziavo a capire perché le mancava così tanto Hanna, perché tra le mille3ragioni,3con3lei3si3sfogava3‚�o3so3che3�arta3non3mi3rivolge3la3parola3perché3si vergogna di me, so che per lei è colpa mia se sono sola e so anche che gli altri3non3si3avvicinano3a3me3perché3c’è3qualcosa3che3non3va3in3me‛3‚�iriam3non3c’è3niente3che3non3va3in3te,3tu3sei3solo3timida‛3‚�tefan3ci3sono3più3di314603studenti3in questa scuola e alcuni di loro sono timidi, però spiegami perché qui tutti hanno3più3di373amici3mentre3io3non3ho3nessuno<‛3�’ho3abbracciata3mentre3lei3è3andata avanti a piangere per molto, forse era questo ciò che succede quando3si3perde3l’unica3amica3che3si3ha:3ci3si3tiene3tutto3dentro3fin3quando3non3si3esplode3perché3qualcuno3ti3concede3di3farlo.3‚{ndrà3tutto3bene,3la3smetteranno,3credimi.‛ Quel pomeriggio ci siamo incontrati al campo scolastico per gli allenamenti e prima3di3iniziare3ho3preso3�arta3in3disparte3‚�osso3chiederti3una3cosa=‛3‚�i‛3‚�erché3se3sapevi3del3racconto3di3�athan3non3hai3difeso3tua3sorella=3�ai3permesso3che3le3facessero3questo<‛3�e3ho3dato3i3biglietti3e3sono3andato3ad3allenarmi.3{lla3fine3dell’allenamento3il3coach3ci3ha3lasciato3da3soli3e3ho3colto3l’occasione3‚�cusate3gradirei3la3vostra3attenzione<3�3parlo3anche3per3le



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cheerleader<‛3�utti3mi3hanno3guardato3‚�radirei3se3la3smetteste3di3prendere3in3giro3�iriam3e3anche3i3biglietti3nel3suo3armadietto3devono3finire<‛3‚{ndiamo3�tefan,3è3un3gioco3innocente,3pure3�arta3che3è3sua3sorella3partecipa<‛33‚Alyson non3è3un3gioco3innocente3perché3l’avete3realmente3ferita<3�d3il3fatto3che3�arta3partecipi le ho già detto in termini più soft che mi disgusta perché è sua sorella‛3�arta3mi3ha3guardato3‚�tefan3anche3se3è3mia3sorella3non3vuol3dire3che3commetto3un3crimine<‛3‚�ià,3ma3tu3le3hai3organizzato3un3appuntamento3che3lei3non3voleva,3tu3l’hai3costretta3e3tu3le3hai3detto3che3non3si3nasce3perfetti,3che3si3impara3con3l’esperienza3e3che3la3cosa3vale3anche3per3baciare,3che3nessuno3è3perfetto,3ma3si3può3migliorare‛3�athan3ha3sorriso3‚�tefan,3quella3non3sa3baciare3e3non3potrà3mai3migliorare3credimi<‛3‚�tefan,3�athan3non3ha3commesso3un3omicidio<‛3‚�o3�arta,3ma3ti3farebbe3piacere3se3io3andassi3a3dire3in3giro3qualcosa3di3male3su3di3te=‛3�ike3ha3parlato3‚�appiamo3tutti3che3lei3sa3baciare3bene<3�on3puoi3toccarla<‛3‚�isto3�tefan=‛3‚�arta3non3dire3visto,3se3io3andassi3a3dire3che3a3letto3fai3schifo=‛3�arta3si3è3fatta3seria3‚�o3pensi3davvero=3�erché3questa3sarebbe una cosa tra noi e non è il caso che tutti sentano…‛3‚~i3questo3parlavo<3�e3questa3è3una3cosa3tra3me3e3te,3l’appuntamento3tra3�athan3e3�iriam3è3una3cosa3tra3loro<3�edi3ti3ho3fatto3male3facendo3solo3un’ipotesi,3pensa3come3sta ora tua sorella! E sottolineo ipotesi, non ho detto che è vero che fai schifo a3letto‛3�utti3sono3stati3zitti3poi3Alyson mi3ha3guardato3‚�orse3è3per3questo3che3�anna3e3lei3erano3inseparabili‛3‚�on3saprei3dirti,3potresti3chiederlo3a3lei‛3‚�ermo3Stefan! Ok, la smetteremo con le offese perché fanno male, ma non puoi chiederci di diventare suoi amici, sarebbe umiliante e poi lei ha qualcosa che non3va,3è3strana<‛3‚Hailey lei non ha nulla che non va, è solo la persona che è, come3tutti3del3resto.‛ �oco3dopo3tutti3si3sono3allontanati3tranne3�arta3‚�orse3dovrei3chiederle3scusa…‛3‚�i,ma3non3so3se3accetterà3subito,3è3distrutta‛3‚�orse3potrei3iniziare3a3poco a poco…‛3‚�i,3è3un’ottima3idea‛3�o3baciato3�arta3e3poi3dopo3sono3passato3a3posare3una3cosa3nell’armadietto.3�uando3sono3passato3nell’atrio3ho3visto3�iriam3seduta3sulla3panca,3mi3sono3avvicinato3‚}osa3ci3fai3qui=‛3‚~evo3aspettare3�arta3per3tornare3a3casa‛3�o3indicato3l’album3che3aveva3sulle3gambe3‚�tai3disegnando=‛3‚�o,3il3preside3ha3chiesto3a3me,3�mily3e3{lyssa3se3potevamo lavorare sulla parete per Hanna, loro erano le sue altre amiche più care, diciamo che io mi occupo della parte artistica principalmente e poi dovremmo3lavorare3con3il3consiglio3scolastico3per3preparare3l’inaugurazione3ufficiale‛3‚�ono3sicuro3che3sarà3stupendo3e3magari3potresti3legare3con3�mily3ed3{lyssa‛3‚�anna3sarebbe3felice3nel3vedere3che3lavoro3con3loro,3più3volte3ha3provato a farmi fare amicizia con loro,ma non ha funzionato, il problema era sempre3lo3stesso:3io‛3‚�edrai3che3con3il3tempo3magari3invece3diventerete



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ottime3amiche,3in3fondo3qualcosa3che3vi3unisce3già3l’avete‛3‚�i,3Hanna…‛3‚�iriam3ci3sei=‛3�i3sono3voltato3e3ho3visto3�arta3‚�i‛3‚�k,3inizia3ad3andare3io3ti3raggiungo‛ �i3è3seduta3vicino3a3me3‚}redo3che3lavorerà3molto3su3questo3lavoro3per3il3muro,3passera3giorno3e3notte3su3quell’album3per3idee3e3cose3varie‛3‚�ai3ascoltato3la3nostra3conversazione=‛3‚�on3ti3mentirò,si<‛3‚�mmaginavo<‛3�i3ha3baciato3e3si3è3alzata3‚}i3vediamo3domani,3fatti3trovare3alle3macchinette3che3così3mi3procuro3un3caffè3bollente<‛3‚�i<‛ �l3giorno3dopo3il3preside3ha3fatto3un3annuncio3‚�agazzi3vorrei3ricordarvi3che3tra3tre3settimane3ci3sarà3il3primo3ballo3scolastico3di3quest’anno3quindi3si3accettano organizzatori! Poi ricordatevi che venerdì ci sarà la partita della nostra3squadra3di3football3con3l’accompagnamento3delle3cheerleader3quindi3venite a fare il tifo. Infine ringrazio vivamente coloro che hanno dato il loro contributo per la parete in onore di Hanna Hunsen, se qualcuno volesse ancora dare qualcosa per la parete siete pregati di consegnarli a Miriam, Emily ed3{lyssa;3l’inaugurazione3del3muro3avverrà3a3breve,3appena3sarà3stabilita3la3data sicura passerà una circolare. Grazie ora potete andare e proseguire le lezioni3come3di3norma‛ Mi sono alzato, avevo chimica con Miriam, sono andato in classe ed ho aspettato dopo 10 minuti lei è arrivata, lei avendo il problema alla gamba è giustificata3per3i3ritardi.3�i3è3seduta3e3ha3subito3iniziato3a3lavorare3‚}ome3procede3la3parete=‛3‚|ene,3credo‛3‚�uesto3lo3devo3mettere3ora=‛3�ei3mi3ha3guardato3‚�o,3altrimenti3dovremmo3restare3qui3a3pulire<3�uello3farebbe3esplodere3anche3la3beuta<<<‛3‚}ome3ho3detto3la3chimica3non3è3il3mio3forte<‛3�a3sorriso,3finalmente3riusciva3ad3aprirsi3un3po’3di3più3e3questo3rendeva3più3semplice lavorare insieme e forse saremmo diventati buoni amici.



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�rano3passate3settimane3dall’incidente3e3finalmente3potevo3togliere3il3gesso3e3secondo il medico in 2 giorni sarei riuscita a camminare normalmente e benissimo. Marta mi aveva chiesto scusa per tutto, ma nonostante ciò a scuola era come se non mi conoscesse, credo che si vergognasse di me. Stefan invece ormai era mio amico, lo trovavo strano da dire, ma era bello poter dire di avere un amico.3}on3�mily3ed3{lyssa3non3avevo3fatto3molta3amicizia,3ma3almeno3un3po’3parlavamo. Alcuni giorni dopo avevo convinto papà a venire a fare compre con me, ci sarebbe stato il ballo e mi serviva un vestito e per comprarlo sarei dovuta andare3in3centro3ed3usare3la3macchina,3ma3dall’incidente3non3l’avevo3più3usata.3�ono3uscita3dal3camerino3‚}ome3mi3sta=‛3�apà3mi3ha3guardato3dalla3testa3ai3piedi3e3ha3sorriso3‚�ei3bellissima3tesoro‛3‚~ovrei3prendere3questo=‛3‚{ssolutamente.‛ Per tutti ogni ballo era un evento incredibile, tutti compravano vestiti nuovi, vistosi, belli e costosi, si facevano i capelli, si curavano le unghie delle mani e dei piedi e mettevano lo smalto. Io invece avevo comprato un vestito semplice, poco vistoso ed economico e non avrei fatto nulla di diverso ai capelli ed alle unghie.3�uando3sono3arrivata3a3casa3sono3andata3in3balcone,3c’era3una3bellissima vista quel pomeriggio così mi ero messa lì a fare un bel dipinto, ad un certo3punto3è3arrivata3�arta3‚Wow… �tefan3non3mentiva,3sei3davvero3brava‛3‚�razie‛3�i3è3seduta3vicino3a3me3‚�ono3venuta3per3parlare3con3te‛3‚Ok…‛3�o3posato3tutto3e3l’ho3guardata3‚}redo3di3doverti3delle3scuse3sincere3e3delle3spiegazioni… �l3fatto3è3che3sono3gelosa3di3te‛3‚�u3cosa=‛3�on3aveva3senso,3chiunque3era3gelosa3di3�arta,3come3poteva3lei3invidiare3me=3‚�ai3all’inizio3volevo3essere sincera con le scuse e poi volevo aiutarti dopo la morte di Hanna, ma le cose non sono andate come credevo. Stefan e tu avete iniziato a legare e ora sono gelosa…‛3‚�arta,3lui3è3il3tuo3ragazzo,3io3sono3quella3senza3alcuna3possibilità3in3questo3campo‛3‚�o3so,3ma3vedi3tra3di3noi3le3cose3non3sono3più3come prima, parliamo di meno, usciamo di meno, ci divertiamo di meno… {ll’inizio3ho3dato3la3colpa3alla3mia3gelosia3per3te,ma3poi3ho3capito3che3ero3io3a3sbagliare,3le3cose3tra3�tefan3e3me3sono3cambiate3perché3non3c’è3più3sentimento. Vedi quando lui è con te è felice, sorride, si stupisce di poco, quando3invece3noi3siamo3insieme3non3è3così3e3lo3stesso3vale3per3me.3}’è3voluto3un3po’3per3capire3che3ormai3�tefan3ed3io3abbiamo3interessi3diversi3e3che3ormai3non3c’è3più3futuro3tra3noi‛3‚�u3lo3vuoi3lasciare===‛3‚�i,3credo3che3ci3rifletterò3ancora almeno fino al ballo, poi se quella sera non provo nulla allora vuol dire

Capitolo 5: Miriam



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che3è3la3fine3per3noi‛3‚�ei3sicura=‛3‚�iriam3non3c’è3più3niente,3è3come3se3entrambi3fossimo3obbligati,3come3se3entrambi3aspettassimo3che3l’altro3faccia3il3primo3passo3verso3la3fine3del3nostro3rapporto‛3‚�i3dispiace3perché3�tefan3sembra3essere3un3ragazzo3per3bene‛3‚�3lo3è3�iriam,3ma3credo3che3le3cose3ora3siano3troppo forzate, solo ti prego non dire nulla a Stefan perché vorrei rifletterci ancora‛3‚Certo…‛3�arta3si3è3alzata3ed3io3ho3continuato3a3dipingere3anche3se3un3po’3confusa.3}ome3poteva3succedere=3�oglio3dire3�arta,3la3gelosia3e3Stefan… Ero confusa e allo stesso tempo mi sentivo in modo strano, questo sarebbe stato uno di quei momenti in cui avrei telefonato a Hanna, ma lei ormai non era più qui… Eppure avevo bisogno di parlare con lei… Ho smesso di dipingere, ho preso la mia giacca e la mia borsa e sono uscita. Avevo bisogno di lei, di parlarle come una volta quando io parlavo e lei ascoltava e basta. Sono entrata3nel3cimitero33e3sono3andata3alla3tomba3di3�anna3‚Hey… Sai ho bisogno di3parlarti,3sai3c’è3qualcosa3di3strano,3mia3sorella3e3�tefan3hanno3dei3problemi3e3lei probabilmente lo lascerà, Stefan ora è mio amico eppure quando sto con lui non mi sento come quando stavo con te, è strano, è una sensazione nuova eppure piacevole… Cosa posso fare? Non capisco cosa stia provando… Hanna vorrei che tu fossi qui…‛3�o3iniziato3a3piangere3e3sono3andata3avanti3per 10 minuti buoni, poi le ho messo dei fiori nuovi e sono stata lì in silenzio per altri3103minuti.3‚�anca3anche3a3te=‛3�i3sono3voltata3e3ho3visto3{lyssa3con3dei3fiori3in3mano3‚�i‛3‚{nche3a3me… So che le eri molto legata…‛3‚�ei3era3la3mia3unica3amica,3sono3molto3timida3e3non3sono3mai3stata3brava3a3legare‛3‚�i,3�anna3l’aveva3detto3a3me3ed3�mily‛33‚�iù3volte3ha3provato3a3farmi3parlare3con3voi,3ma3ha3sempre3fallito‛3‚�orse3ora3si3sta3impegnando3per3riuscirci‛3�i3ha3guardato3e3ha3sorriso3‚�i3va3un3caffè=‛3‚�’idea3mi3tenterebbe3molto,ma3poi3sarà3buio3e3sono3a3piedi3e3l’idea3di3tornare3a3casa3al3buio3non3mi3piace‛3‚�e3vuoi3posso3darti3un3passaggio3io3sono3in3macchina.‛3{vevo3l’occasione3perfetta3per3fare3amicizia3e3non volevo sprecarla, in fondo Hanna mi ha sempre detto di fare un respiro profondo3e3buttarmi,3perché3non3provarci=3‚�n3questo3caso3accetto‛3�i3sono3alzata3e3dopo3che3lei3ha3messo3i3fiori3sulla3tomba3siamo3andate3al3bar.3‚�ensi3spesso3al3perché=3�erché3�anna3è3morta=‛3‚�o3ero3con3lei3in3macchina3e3non3mi3chiedo perché, tutte le notti ho gli incubi di quella sera, so che è a causa di quel camion3e3questo3mi3basta‛3‚�i3dispiace… Solo che io a volte mi chiedo il perché e spesso mi dico che non può essere morta invano e che ci deve essere una ragione3eppure3non3l’ho3ancora3trovata‛3�o3bevuto3un3sorso3di3caffè3‚�on3saprei… ‛3{nche3lei3ha3bevuto3il3suo3caffè,3poi3l’ho3guardata3‚�ai3{lyssa3ci3sono3dei momenti in cui vorrei che lei fosse proprio qui…‛3‚�i3capisco,ma3se3ti3serve3aiuto3dimmelo,3io3sono3qui,3so3che3sei3timida,3ma3non3farti3bloccare3da3ciò‛3‚{nche3�anna3me3lo3diceva3spesso,3non3farti3bloccare<3�l3problema3è3che3io



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mi3blocco3senza3volerlo‛33‚�e3vuoi3chiedere3qualsiasi3cosa3fallo3e3basta<‛3‚�k‛3Dopo 15 minuti avevamo finito e forse ci saremmo alzate se non le avessi chiesto3qualcosa3‚{lyssa3posso3chiederti3una3cosa=‛3‚}erto‛3‚�i3è3mai3capitato3di3sentirti3strana,3diversa,3come3se3non3sapessi3capire3i3tuoi3sentimenti=‛3‚�piegati3meglio‛3‚~iciamo3che3tu3hai3un3amico3che3è3impegnato,3poi3scopri3che3lui3potrebbe3essere3libero3e3ti3senti3in3modo3strano,diverso‛3�ei3mi3ha3guardata3ed3ha3sorriso3‚�er3quello3che3so3vuol3dire3che3forse3questo3amico3è3qualcosa3di3più3per3te.‛ Provo qualcosa per Stefan? Ho passato tutta la notte a chiedermelo. Non potevo, voglio dire Marta era la sua ragazza da anni e anche se le cose forse stavano giungendo ad un termine lei restava mia sorella. Avrei dovuto riposare perché quel giorno Stefan sarebbe venuto da noi, avevamo anche la lezione di scienze della terra insieme e come compito dovevamo costruire un vulcano, la cosa sarebbe stata interessante. Verso le 9.00 qualcuno ha suonato il campanello, ho aperto la porta e ho fatto entrare Stefan. Marta e Stefan si sono salutati con un semplice ciao poi lei si è alzata con la tazza di caffè3in3mano3‚�i3lascio3lavorare,3se3avete3bisogno3sarò3di3là3in3salotto3con3papà‛3‚�k‛. Stefan ed io abbiamo subito iniziato a lavorare, ci siamo divertiti molto, oltre lavorare abbiamo anche parlato e scherzato poi alla fine siamo andati in camera mia per fare la parte scritta del compito, bisognava descrivere la creazione3del3vulcano.3�tefan3è3entrato3‚�ow,3la3tua3camera3è3così3diversa3rispetto3a3quella3di3�arta<‛3‚�o3so,3inoltre3la3mia3è3ordinata‛3‚�i<‛3�a3sorriso3e3si3è3seduto sul letto. Hai fatto tu quel quadro? Ha indicato il quadro che stava sopra il3mio3letto3‚�o,3mia3madre,3mi3ha3dipinto3mentre3ero3sull’altalena,3lei3era3incredibile3nell’arte,3sapeva3fare3dei3capolavori‛3‚{nche3tu3li3fai‛3‚�on3come3i333333333 suoi‛3�tefan3continuava3a3guardare3il3quadro3‚�i3 mettevi spesso i vestiti? Non ti ho mai vista con un vestito3a3scuola‛3‚�ia3madre3mi3metteva3sempre3i3 vestiti nei giorni di festa o quando uscivamo per qualche3occasione3speciale.‛ Terminato il lavoro ho salutato Stefan, ma quando stavo scendendo in cucina ho sentito che era ancora3da3noi.3�arta3l’aveva3appena3lasciato.



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Marta. Ero nervosa, ormai tutti sapevano che avevo rotto con Stefan, ma entrambi avevamo capito che non sarebbe potuta durare oltre. Io non potevo più offrirle nulla e lui non poteva più dare niente a me, devo essere sincera la nostra era solo una cotta portata avanti per quattro anni e per quanto duro da ammettere non credo proprio che entrambi ci fossimo innamorati. Nonostante tutto eravamo rimasti ottimi amici. Era la sera del ballo, Miriam era stupenda era come sempre, solo al posto dei soliti pantaloni e maglietta aveva un vestito, tutti avevano iniziato a notarla. Per quasi tutta la serata i gruppi sono rimasti3i3soliti,3poi3ho3notato3che3�iriam3era3sola,3mi3sono3avvicinata3a3�tefan3‚�ai,3lei3ti3sta3aspettando‛3‚}osa=3�arta3io3non3credo3che3tua3sorella3aspetti3me‛3‚�tefan3ho3visto3il3suo3sguardo3e3il3suo3comportamento3quando3è3con3te,3è3naturale3e3felice,3lei3prova3qualcosa3e3h3visto3te,3vai,3fatti3avanti‛3�tefan3mi3ha3sorriso3‚�razie3di3tutto.‛3�i3è3avviato3verso3di3�iriam.3Alyson si3è3avvicinata3‚�ro3a pochi passi da voi, tu hai appena dato carta bianca al tuo ex per andare con tua3sorella=‛3‚Alyson non ho mai visto Miriam così felice con qualcuno da quando la mamma è morta, non vedevo quel sorriso da anni, lei si merita uno come Stefan. E Stefan è spontaneo, felice con lei, sorride come non ha mai sorriso con me, a lui lei piace e non posso negare a loro due di stare insieme perché lui è il mio ex e lei mia sorella. Miriam farebbe di tutto per rendermi felice3e3per3una3volta3che3io3posso3far3sorridere3lei3perché3dovrei3rifiutarmi=‛3Alyson mi3ha3abbracciata3‚�ono3fiera3di3te3�arta.3�ra3andiamo3a3ballare<‛ Stefan. �i3sono3avvicinato3a3�iriam3‚�uoi3ballare=‛3�ei3ha3alzato3lo3sguardo3e3ha3sorriso3‚}erto‛3�a3preso3la3mia3mano3ed3è3venuta3a3ballare3con3me,era3un3lento3‚�ai3sei3bellissima3con3questo3vestito‛3‚�razie‛3�’ho3vista3arrossire.3�arta3aveva3ragione, lei a me piaceva, provavo sensazioni mai provate prima forse mi stavo realmente innamorando. Quando ero con Miriam mi sentivo diverso, mi sentivo me stesso e nessuno era mai riuscito a farmi sentire così, forse era proprio il suo modo di essere, lei si vestiva per essere comoda, faceva ciò che le piaceva fare, insomma era se stessa e non le importava ciò che pensavano gli altri3di3lei.3�inito3il3lento3hanno3messo3una3musica3un3po’3più3da3festa,3tutti3sono3andati3a3ballare3‚�cusa,3ma3questa3musica3non3fa3per3me‛3�iriam3si3è3allontanata3e3le3sono3andato3dietro,3le3ho3preso3una3mano3‚�ieni.‛3�ono3andato3fuori3con3lei,3il cortile della scuola era deserto e si vedevano le stelle, sono andata con lei nella3collinetta3e3mi3sono3seduto3vicino3a3lei3‚�uesto3posto3è3meglio3di3notte3che3di3giorno‛3‚�ià,3hai3ragione.3�i3piacciono3molto3le3stelle3�iriam=‛3‚�i‛33

Capitolo 6: Il ballo



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}i3siamo3seduti3sull’erba3e3lei3si3è3tolta3le3scarpe3‚�3miei3piedi3non3sono3molto3abituati ai tacchi, ma Marta ha insistito, ha detto che queste sarebbero state perfette3con3il3vestito<‛3�a3sorriso3‚�i,3in3effetti3in3genere3tu3porti3le3scarpe3da3ginnastica‛3‚�ià<‛3~opo3aver3parlato3ancora3un3po’3riguardo3alla3sua3nuova3amicizia con Emily e Alyssa, al progetto in onore di Hanna ed altri argomenti ci sono stati dei minuti di silenzio, ma erano piacevoli, non imbarazzanti, poi mi sono3avvicinato3a3lei3e3l’ho3baciata. Miriam. Aveva una mano sulla mia guancia mentre le sue labbra erano sulle mie. Era completamente diverso da come era successo con Nathan, questo era più dolce, delicato e mi piaceva. Anche se in molti mi avrebbero criticata perché �tefan3era3l’ex3di3mia3sorella3non3ho3potuto3trattenermi3e3ho3risposto3al3bacio. Era una sensazione nuova,mai provata prima, il cuore mi batteva forte come mai aveva fatto in tutta la mia vita, sentivo uno strano formicolio allo stomaco,come se li dentro mille farfalle stessero volando, sentivo le guance calde3e3probabilmente3erano3tutte3rosse,3anche3se3non3l’avevo3mai3fatto3prima sentivo che le mie mani erano al posto giusto. Ad un tratto il bacio è cambiato, si è fatto più profondo e le nostre lingue hanno iniziato quasi a ballare, come se conoscessero molto bene tutti i passi e solo quando necessitavo di riprendere fiato mi sono leggermente allontanata, ho sorrise e ho visto lui sorridere, poi le nostre labbra si sono toccate ancora e le nostre lingue hanno ripreso a danzare da dove erano rimaste. Il mio cuore palpitava ed3era3come3se3fosse3nelle3mie3mani3e3credo3che3anche3�tefan3l’abbia3sentito.3Poi una foglia è caduta su di noi, ci siamo allontanati e sorridendo abbiamo alzato lo sguardo per vedere uno sciame di foglie trasportate da un lieve venticello3d’autunno.



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Il mattino dopo ero felice, alla fine Miriam ed io ci eravamo completamente allontanati dal ballo ed era stata una delle serate più belle della mia vita. Ero grato a Marta per avermi incoraggiato ad andare da Miriam. Miriam ed io avevamo deciso che fin quando lei non si sarebbe sentita pronta a dirlo a sua sorella avremmo finto che nulla fosse cambiato tra noi, anche se le avevo detto che era stata Marta a mandarmi da lei, Miriam sosteneva che voleva del tempo per riuscire a dire, con tatto, a Marta di noi, lei temeva che sua sorella avrebbe sofferto a causa sua. Il piano era semplice da dire, io sarei andato a scuola e lei pure e come sempre non3sarebbe3cambiato3nulla;3ma3il3problema3era3che3‘tra3il3dire3e3il3fare3c’è3di3mezzo3il3mare<’3{ll’ora3di3pranzo3mi3sono3avviato3verso3il3tavolo3con3tutti3i3miei3amici, il solito tavolo e sembrava tutto ok, ma in realtà non resistevo nel vedere Miriam ad un altro tavolo con Alyssa ed Emily, mi sarei voluto alzare per andare da lei e baciarla, stare con lei, ma non era possibile, le avevo promesso che non sarebbe successo. Tutta la mattinata era stata un vero e proprio suicidio, non potevo starle lontano, inoltre le lezioni non aiutavano a tenere la mente impegnata perché avevamo molti corsi in comune e quindi lei era lì poco più avanti3a3me3oppure3vicino3a3me3ed3alla3fine3è3arrivata3l’ora3di3chimica. Non sono mai stato così felice di avere chimica! Finalmente avrei potuto parlare con lei perché durante chimica tutti lavoravano al proprio esperimento e parlavano tra di loro senza ascoltare ciò che dicevano gli altri, insomma per una volta chimica era una benedizione! ‚�on3è3stato3facile3come3pensassi…‛3�ei3mi3ha3guardato3‚�tefan3nemmeno3per3me è stato facile, credimi. Solo che non voglio ferire Marta, lo so che tu dici che lei ti ha mandato e che sarebbe felice per noi,ma…‛3‚�a3tu3non3le3credi=‛3‚�on3è3quello, è che ho paura che lei soffrirà comunque ed io non voglio vederla soffrire3per3niente,3tanto3meno3a3causa3mia‛3‚�o3so3ma3devi3accelerare3i3tempi3perché in alcuni istanti vorrei alzarmi e baciarti o camminare tenendoti per mano3e3credimi3sta3diventando3difficile3trattenermi<‛3‚�e3ti3consola3io3soffrirò3oggi<3�u3hai3l’allenamento3e3�arta3pure,3dovrò3fermarmi3per3aspettare3lei3e3quindi dovrò stare sulle scalinate fingendo di non essere interessata e trattenendo3ogni3comportamento3sospetto.‛3�’ho3guardata3‚�k,3senti3appena3suona la fine delle lezioni corri al piano più alto dove facciamo botanica, lassù sul3tetto‛3�ei3mi3ha3guardato3confusa3‚�erché=‛3‚�u3fallo3e3basta,3ok=‛3‚�k‛ �uando3alle316.003l’ultima3campanella3ha3suonato3sono3andato3al3piano3più3alto3o3meglio sul tetto, lì facciamo botanica, ma nessuno ci va mai dalle 14.00 alle 18.00. Speravo che Miriam si ricordasse e che fosse puntuale. Appena sono arrivato

Capitolo 7: Stefan



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ho aspettato Miriam, poi eccola arrivare, mi sono avvicinato, le ho messo un braccio3intorno3alla3vita3e3l’ho3stretta3a3me.3�i3ha3guardato3negli3occhi3e3io3l’ho3baciata,3lei3ha3risposto3al3bacio3poi3si3è3allontanata3un3po’3‚�ra3questo3che3volevi3fare=‛3‚�i.3�3devo3dirti3una3cosa,3non3devi3credere3a3ciò3che3ha3detto3�athan,3tu3sai3baciare3benissimo3e3sei3stupenda‛3‚�orse3il3bacio3tra3lui3e3me3non3è3andata3bene perché io non volevo…‛3�i3ha3guardato3e3mi3ha3baciato3ancora3mettendo le sue mani intorno al mio collo pochi secondi dopo siamo stati interrotti3da3un3telefono,3il3mio<33‚�cusa.‛3�o3guardato3il3telefono3‚~evo3andare3stanno3per3iniziare3gli3allenamenti,3ma3ti3vedrò3là,vero=‛3�iriam3ha3sorriso3‚�uoi3ben3dirlo<3}redo3che3farò3qualche3compito3mentre3aspetterò3�arta‛3‚�e3parlerai3questa3sera=‛3‚�tefan3io3non3lo3so,3vorrei3dirglielo3mentre3è3di3buon3umore quindi si vedrà…‛3�’ho3baciata3e3poi3prima3di3andarmene3l’ho3guardata3‚�on3mi3avevi3detto3che3�mily3ed3{lyssa3si3sarebbero3fermate3con3te3e3avreste3lavorato3per3la3parete=‛3�iriam3si3è3messa3la3mano3in3fronte3‚{ccidenti<3�’avevo3scordato,3mi3staranno3aspettando3al3mio3armadietto<3�ai3ragione3sarebbero venute con me a vedere gli allenamenti mentre avremmo lavorato per3terminare3il3tutto<3~evo3scappare<‛3�i3ha3dato3un3bacio3veloce3ed3è3corsa3via, ho sorriso poi mi sono avviato agli allenamenti. ‚�orza3ragazzi,3voglio3vedere3più3gioco3di3squadra<‛3�l3coach3continuava3ad3urlare3all’impazzata,3ormai3eravamo3sul3campo3da323ore3e3403minuti3ed3eravamo3sfiniti.3�ro3esausto3e3sudato3e3non3vedevo3l’ora3di3tornare3a3casa,3ho3alzato lo sguardo e sulle tribune ho visto Miriam, Alyssa ed Emily che lavoravano seriamente, erano sommerse da fogli. Il vento spostava in continuazione la ciocca di capelli dalla faccia di Miriam e lei continuava a mettersela3dietro3l’orecchio,ma3senza3alcun3successo,3sorridevo3guardandola3e3pensando3che3ero3realmente3fortunato.3‚�tefan<3�orza3non3imbambolarti3in3mezzo3al3campo,3corri3e3aiuta3la3squadra,3voglio3il3massimo<‛3�l3coach3mi3ha3letteralmente3riportato3alla3realtà.3�erminato3l’allenamento3ero3esausto. �l3giorno3seguente,3dopo3aver3fatto383ore3filate3di3dormita,3non3vedevo3l’ora3di3vedere Miriam, volevo sapere se aveva parlato con sua sorella, ero proprio curioso a riguardo e speravo che lei mi dicesse si. Appena sono arrivato a scuola ho cercato di parlarle ma i ragazzi della squadra mi hanno subito trascinato altrove, avrei dovuto aspettare una delle lezioni che avevamo in comune. Alla seconda ora avevamo arte ed io ero seduto vicino, ma sfortunatamente non3era3l’ora3di3chimica3in3cui3si3poteva3parlare3senza3preoccuparsi3degli3altri,3inoltre3l’insegnante3non3accettava3molto3chiasso3in3classe.3�tavo3per3arrendermi3quando3l’insegnante3è3stato3chiamato3al3telefono,3a3quel3punto3tutti3hanno3iniziato3a3fare3rumore.3‚�i3prego3dimmi3che3le3hai3parlato‛3�iriam3mi3ha



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guardato3‚�i3dispiace,3ma3era3esausta3e3non3ha3nemmeno3parlato3con3mio3padre ieri, non avrebbe reagito bene… Scusami, lo so che è fastidioso, ma non ci3sono3riuscita‛3�a3abbassato3lo3sguardo3e3dal3suo3tono3di3voce3si3capiva3come3si3sentisse3in3colpa.3‚�on3importa3�iriam,3scusa3è3che3sono3impaziente,3ma3non3importa.‛ Alla pausa pranzo Miriam era seduta con Emily ed Alyson, io con il mio solito gruppo, ora che lei aveva delle amiche loro non avrebbero più creduto che stavo3con3lei3per3amicizia,3credevano3che3fin3dall’inizio3lo3facessi3perché3provavo pena o cose simili, ora non avrebbero capito e Nathan avrebbe tirato3fuori3una3delle3sue3stupidaggini.3}ome3sempre,3essendo3l’ultimo3del3tavolo3ad3arrivare,3ero3esterno3ed3accanto3a3me3c’erano3�arta3e3poi3Alyson. Ad un tratto mi sono stupita quando Miriam si è avvicinata,ma prima che potessi dire qualcosa3ci3ha3pensato3�athan3‚}he3vuoi=‛3�iriam3non3ha3risposto3e3mi3ha3passato3un3libro3‚�ieni,3l’ho3preso3per3sbaglio3a3matematica‛3‚�razie‛3�i3è3allontanata. Ho aperto il libro per controllare che fosse mio ed ho visto un foglietto, ho alzato lo sguardo e ho incrociato quello di Miriam che mi ha sorriso,3io3le3ho3sorriso3e3con3la3mano3sotto3il3libro3le3ho3fatto3cenno3che3l’avrei3letto dopo. {l3primo3cambio3d’ora3sono3riuscito3a3leggere3il3biglietto3erano3ancora3delle3scuse3e3lei3mi3garantiva3che3oggi3l’avrebbe3detto3a3�arta.3�o3sorriso.3�o3preso3il mio quaderno degli appunti, ho strappato un foglietto e dopo averlo scritto l’ho3messo3nell’armadietto3di3�iriam3senza3farmi3notare,3speravo3che3l’avrebbe3letto presto e che mi avrebbe dato una risposta.



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Ho aperto il mio armadietto per mettere un libro, Emily si è chinata e ha preso qualcosa3dal3pavimento3‚�i3è3caduto3questo‛3�i3ha3passato3un3biglietto,3ho3riconosciuto3la3calligrafia3di3�tefan3‚�h3grazie<3�ra3un3promemoria3vecchio<‛3�o3messo3in3tasca3e3mi3sono3avviata3verso3l’uscita3‚}i3vediamo3domani‛3�o3salutato3Emily ed Alyssa e sono salita in macchina dove Marta mi stava aspettando. ‚�utto3bene=‛3‚�i,si‛3�o3sorriso3e3poi3ho3guardato3fuori3dal3finestrino,3ero3curiosa3di3leggere3il3biglietto3che3�tefan3mi3aveva3lasciato3nell’armadietto,3ma3non3potevo farlo con Marta vicino. Avrei dovuto dirglielo presto, il prima possibile, mi sentivo così in colpa, uscire con il suo ex, però Stefan mi faceva sentire così bene… Quando siamo arrivate a casa sono andata in camera mia, ho posato la3roba3sul3letto3e3ho3letto3il3biglietto3‚Ti andrebbe di uscire con me venerdì sera? Solo io e te? Stefan‛33�o3sorriso3e3preso3il3cellulare.3�o3scritto3un3messaggio3a3�tefan3‚Ho letto il biglietto e mi piacerebbe molto.‛3‚Perfetto, passerò poi a prenderti alle 19.00‛3�o3risposto3entusiasta3a3�tefan3con3un3ok,3ma poi ho capito che sarei stata costretta a parlare a Marta di noi, forse sarebbe stato corretto farlo prima che venisse a scoprirlo da altri. Mi sono alzata3e3sono3andata3in3camera3sua3‚�osso=‛3‚}erto‛3�arta3ha3posato3la3rivista3e3si3è3seduta3‚�arta3vorrei3parlarti3di3una3cosa3importante‛3‚}erto3dimmi3pure<‛3‚�edi3la3sera3del3ballo3�tefan3ed3io3abbiamo3ballato3insieme…‛3�ensavo3a3come3continuare3ma3�arta3mi3ha3interrotto3‚�iriam3non3è3un3crimine3ballare3con3qualcuno<<<‛3�o3preso3fiato3e3coraggio3‚�o3so,3il3fatto3è3che3poi3siamo3andati3fuori a parlare e ci siamo baciati, poi ci siamo messi insieme, mi dispiace lo so che sono una pessima sorella e che lui è il tuo ex e credimi fin dal primo istante sapevo che era sbagliato, ma non potevo farne a meno, capisco se mi odi o se vuoi che vada via o se non vuoi più rivolgermi la parola, lo capisco e mi dispiace, mi3dispiace3molto.‛3�tavo3per3alzarmi3ed3andarmene3ma3�arta3ha3parlato3‚�iriam3non3devi3dispiacerti,3quella3sera3sono3stata3io3a3mandare3�tefan3da3te,3avevo capito che lui ti interessava ed avevo capito che a lui piacevi tu e non io, non3più‛33‚�i,ma3eri3così3strana3quando3mi3hai3fatto3quel3discorso3quando3dipingevo,3la3questione3della3gelosia3e3tutto3il3resto,3mi3dispiace‛3‚�iriam3era3una3cosa3tra3me3e3�tefan,3non3c’erano3più3sentimenti3non3poteva3più3funzionare,3con te lui è diverso, sorride in modo onesto, è come se fosse felice di essere se3stesso3e3anche3tu3sorridi3così3tanto3con3lui,3sono3felice3per3te‛3‚~avvero=‛3‚�i,3lo3sono3e3non3ti3odio3affatto,3non3potrei3mai,3sei3mia3sorella‛3�arta3mi3ha3abbracciata3‚�uindi3state3insieme=‛3�o3annuito3‚�uole3portarmi3fuori3venerdì‛3�arta3ha3sorriso3‚�uesto3vuol3dire3che3bisogna3fare3compre<<<‛3�’ho3guardata,3temevo che avrebbe detto così!

Capitolo 8: Miriam



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La mattina seguente sono arrivata a scuola e sono andata al mio armadietto, volevo prendere i miei libri e poi cercare Stefan per dirgli che Marta sapeva tutto3finalmente.3�tavo3cercando3qualcosa3nell’armadietto3quando3ho3sentito3due3mani3sulla3mia3vita,3mi3sono3voltata3‚�tefan,3vole---‛3�ui3mi3ha3baciato,3stavo3per3fermarlo,3ma3poi3mi3sono3ricordata3che3ormai3non3c’era3più3bisogno3di3nascondersi, Marta sapeva di noi e questo mi bastava per poter rispondere al suo3bacio.3�uando3mi3sono3allontanata3ho3sorriso3‚}ome3facevi3a3sapere3che3avevo3parlato3a3�arta=‛3‚�erché3lei3è3arrivata3a3scuola3e3quando3mi3ha3visto3mi3ha3detto3‘�ai3da3lei’3e3ho3capito3che3le3avevi3parlato‛3�a3sorriso3poi3il3suo3cellulare3ha3vibrato,3ha3guardato,3un3messaggio3ricevuto3‚Riunione con il coach, il preside ci lascia il permesso di arrivare tardi alla prima ora. Mike‛3�ui3mi3ha3guardato3ed3io3ho3guardato3lui3‚�ai3�tefan,3ti3stanno3aspettando,3sei3il3capitano<‛3�ui3ha3sorriso3‚}redo3che3dovrai3cavartela3senza3di3me3a3chimica,3potrai3farcela=‛3‚�i3ricordo3che3la3frana3in3chimica3qui3sei3tu,3non3io<<<‛3�a3riso3con3me,3poi3mi3ha3dato3un3bacio3veloce3ed3è3corso3via,3in3quell’attimo3{lyssa3ed3�mily3si3sono3avvicinate,3�mily3ha3sorriso3‚}os’era3quello=‛3‚}osa=‛3{lyssa3ha3sgranato3gli3occhi3‚�tefan,3tu,3labbra,3bacio.3�ai3presente=‛3�o3finto3di3pensare3ed3entrambe3hanno3esclamato3insieme3‚�iriam<<<‛3�o3riso3‚~iciamo3che3dalla3sera3del3ballo3�tefan3ed3io3stiamo3insieme‛3{lyssa3ha3sorriso3‚�ai,3è3grandioso<‛3‚Aly ha ragione,3ma3perché3non3ci3hai3detto3nulla=‛3�o3chiuso3l’armadietto3e3mi3sono3incamminata3con3loro3‚�edete3�tefan3è3l’ex3di3mia3sorella3e3prima3di3dire3a3chiunque3di3noi3volevo3dirlo3a3�arta,3mi3sembrava3corretto3farlo‛3‚}apiamo<‛3�iamo3arrivate3davanti3all’aula3di3chimica3‚}i3vediamo3dopo3ragazze<‛3‚}iao3�iriam<‛3�entre3loro3hanno3proseguito3lungo3il3corridoio3io3sono3entrata3in3classe e appena mi sono seduta è suonata la campanella. Ho iniziato l’esperimento3da3sola3e3solo3dopo3403minuti3la3porta3si3è3aperta,3�tefan3è3entrato,3ha3dato3un3foglio3alla3prof3ed3è3venuto3a3sedersi3vicino3a3me3‚�edo3che3non3hai3fatto3affondare3il3�itanic<‛3�’ho3guardato3‚�rima3cosa3il3�itanic3è3affondato a causa di una cosa e non persona, seconda come ti ho detto prima3la3frana3sei3tu,3non3io<‛3‚�cusa<3�on3era3mia3intenzione3piccolo3genio<‛3‚�on3chiamarmi3così3�tefan<‛3{bbiamo3continuato3a3lavorare3poi3mi3ha3guardata3‚�iriam,3ci3sarà3posto3al3tuo3tavolo3oggi=‛3‚}erto,3perché=‛3‚�erché3vorrei3pranzare3con3te‛3�o3alzato3lo3sguardo3per3fissarlo3‚~ici3davvero=‛3‚}erto,3non3posso3mangiare3con3la3mia3ragazza=‛3�o3sorriso3‚}redo3che3ad3{lyssa3ed3�mily3farà3piacere3conoscerti‛ {ll’ora3di3pranzo3�tefan3si3è3seduto3al3nostro3tavolo,3per3quanto3fingessi3di3non3sentire sapevo che i suoi amici lo stavano criticando perché lui era qui, seduto con3me,3una3sconosciuta3che3per3loro3non3è3altro3che3imbranata.3‚Aly mentre ti3prendi3il3pane3mi3prendi3uno3yogurt=‛3‚�mily3tua3madre3ti3ha3fatto3due3gambe



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sane<‛3‚�3belle<‛3{lyssa3ha3fissato3�mily3‚�nvece3che3lodarti3alzati3e3vieni3a3prendertelo<‛3‚�ffa<‛3�mily3ed3{lyssa3si3sono3allontanate,3ho3guardato3�tefan3‚�e3vuoi3vai3pure3da3loro,3so3che3sono3tuoi3amici‛3‚�iriam3non3voglio3andare3a3mangiare3con3loro,3voglio3pranzare3con3te<‛3‚�ià3ma3sembra3che3a3loro3non3vada3bene‛3~opo3averli3guardati3ho3abbassato3lo3sguardo,3�tefan3li3ha3guardati3ed3è3chiaro3che3ha3capito3anche3lui3che3mi3stavano3prendendo3in3giro3‚�iriam,3non3farci3caso,3sono3degli3stupidi3e3io3voglio3mangiare3con3te3non3con3loro‛3Quando la gente rideva di me, mi prendeva in giro ci stavo sempre male, ma fingevo di star bene ed in genere funzionava, ma non con Stefan, ero come un3libro3aperto3per3lui.3‚�ai3non3buttarti3giù3sono3loro3a3perderci‛3�o3guardato3verso di loro e ho visto Marta ed Alyson andare a sedersi e in pochi secondi Marta li ha fatti smettere, mi ha guardato e mi ha sorriso, io ho ricambiato il sorriso.3‚�orse3le3cose3sono3cambiate,3cioè3loro3sono3abituati3a3vederti3con3una3come3�arta3non3con3una3come3me‛3‚�orrà3dire3che3si3abitueranno3a3te<‛3�i3ha3sorriso3ed3�mily3ed3{lyssa3sono3tornate.3�mily3ha3aperto3lo3yogurt3‚�uanto3potrà3sopravvivere=‛3}i3siamo3voltate3a3guardare3nella3direzione3in3cui3guardava3ed3abbiamo3visto3un3ragazzo,3{lyssa3ha3sorriso3‚�erché3ti3interessa=3�orse3provi3qualcosa3per3lui=‛3�mily3ha3quasi3sputato3lo3yogurt3‚}osa=3}erto3che no! Aly quello è mio cugino, Michael, si sono trasferiti qui da due giorni ed oggi3è3il3suo3primo3giorno‛3�o3guardato3�mily3‚�orse3dovresti3aiutarlo,3è3tuo3cugino‛3‚}i3penserà3l’altro3mio3cugino3a3farlo,3io3non3voglio3saperne3nulla<‛3�i3è3avvicinata3a3me3‚�esoro3non3dirlo3in3giro3perché3solo3Aly lo sa, ma sai Nathan? �ui3è3mio3cugino‛3�i3è3andata3di3traverso3l’acqua3e3ho3tossito3‚�ui3cosa=‛3‚�hh<<<3�on3urlare3o3�mily3si3arrabbierà<‛3‚�ià,3loro3sono3i3miei3cugini3da3parte3di3mio3padre,3fanno3schifo3e3pena.3�enza3offesa‛3�a3guardato3�tefan3‚�ranquilla,3sappiamo3tutti3che3�athan3è3quello3che3è<‛3‚�ià,3i3cugini3buoni3di3�mily3sono3dalla3parte3di3sua3madre<‛3�mily3ha3girato3gli3occhi3‚Aly, non incominciare a sbavare! �ai3è3cotta3di3un3mio3cugino‛3{lyssa3ha3picchiato3scherzosamente3�mily3sul3braccio3‚�on3è3vero<‛3�o3guardato3{lyssa3che3era3tutta3rossa3in3faccia3‚Lyssa, sei3rossa3in3faccia,3credo3che3tu3sappia3bene3che3�mily3ha3ragione<‛3�athan3e3�ichael3si3sono3avvicinati3‚�mily3�ichael3voleva3salutarti‛3�mily3ha3lanciato3un’occhiata3furiosa3a3�athan3‚�essuno3di3noi3vuole3che3si3sappia3quindi3perché3sei3qui=3�ui3poteva3parlarmi3da3solo3più3tardi3e3poi3ci3siamo3visti3ieri‛3�athan3ha3guardato3�mily3‚�on3sono3qui3per3te<‛3�i3è3voltato3verso3di3�tefan3mentre3Alyson e3�arta3sono3arrivate3‚�uando3vorrai3lasciare3il3tavolo3dei3perdenti3facci3un3fischio3�tefan<‛3�tefan3l’ha3guardato3‚�’ho3già3lasciato3�athan.3�uando3vorrai essere sbattuto fuori dalla squadra per il tuo scarso impegno fammi un fischio3così3parlerò3al3coach3per3te<‛3�mily3ha3sorriso3‚�erito3nell’orgoglio=‛3‚�iantala3�mily<‛3‚�athan,3non3minacciarmi,3sai3che3posso3distruggerti3in3pochi3



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�econdi,3tu3non3puoi3farmi3nulla<‛3‚�n3fondo3è3vero,3non3puoi3andare3più3in3basso3del3tavolo3dei3perdenti‛3{lyssa3l’ha3guardato3‚�athan3lei3non3pranza3ancora3con3te3quindi3non3è3al3tavolo3dei3perdenti‛3�mily3ha3sorriso3‚�razie3Aly, non avrei3saputo3dirlo3meglio<‛3‚�on3sono3io3che3mangio3con3un’incapace<‛3�i3ha3guardata,sapevo3che3si3riferiva3all’appuntamento3‚�athan,3mia3sorella3non3è3un’incapace,3ok=3�a3fare3molte3cose,3più3di3quante3tu3possa3immaginare<‛3}ome3sempre reagivo abbassando lo sguardo, non ero, non sono mai stata e mai sarò come Emily o Alyssa che ribattono, la mia timidezza mi ha sempre bloccato, in quel momento Stefan mi ha stretto la mano. Sono andati avanti così3per3un3po’,3poi3�athan3ha3detto3qualcosa3che3non3avrebbe3mai3dovuto3dire3‚�on3sono3io3lo3sfigato3che3lavora3su3un3progetto3per3una3morta,sfigata,3incapace3di3cui3non3importa3nulla3a3nessuno<‛3�o3perso3le3staffe3e3mi3sono3alzata3appoggiando3le3mani3sul3tavolo3‚�on3azzardarti3a3dire3una3cosa3simile3mai più. Tu non la conoscevi, non sapevi nulla di lei, non era una sfigata,incapace e a qualcuno importava. Hanna era molto meglio di te, tu in confronto a lei non sei nulla, non era tanto il fatto che lei usasse il cervello, la questione era che lei un3cervello3l’aveva,3cosa3che3non3hai3tu,3per3non3parlare3di3un3cuore.3�u3ti3diverti3ad3offendere3gli3altri,3il3sabato3dormi3fino3all’una3perché3devi3smaltire3una3sbronza, lei il sabato alle sette del mattino era già a fare volontariato. Tu ti credi grande, figo, ma vuoi sapere una cosa che non è una novità? Non lo sei Nathan! Solo perché la gente conosce il tuo nome non vuol dire che tu sia un mito, sai le persone sono spregevoli, ti vogliono come amico solo perché sei popolare, non perché sei una bella persona. Hanna invece era una bella persona,3la3migliore3che3tu3possa3mai3incontrare3in3quest’universo,3lei3non3aveva bisogno di offendere e far soffrire gli altri per sentirsi grande perché anche se nessuno glielo diceva lei lo era. Ora che è morta verrà fatto un intero3muro3in3suo3onore,3se3fossi3morto3tu,3nessuno3avrebbe3fatto3nulla<‛3�’ho3guardato3dritto3negli3occhi3‚�on3dire3mai3più3una3cosa3simile3riguardo3ad3�anna3o3ti3garantisco3che3ti3pentirai3di3averlo3fatto.‛3�o3preso3la3mia3roba3‚�cappi=3�on3sai3affrontare3la3mia3risposta=‛3�i3sono3voltata3verso3di3lui3‚�athan,3guardati3intorno, a nessuno importa di Hanna secondo te, eppure perché nessuno sta prendendo le tue difese? Forse Hanna era realmente qualcuno per loro,non nessuno3come3te‛3�ono3uscita3dalla3caffetteria3e3�tefan3mi3ha3subito3abbracciato3‚�ai3che3sono3fiero3di3te=3{nche3se3non3mi3aspettavo3nulla3di3simile<‛3‚�emmeno3io‛3�ono3rimasta3ancora3tra3le3sue3braccia3poi3sono3arrivate3�mily3ed3{lyssa3‚}i3hai3stupito<‛3‚�ià3non3credevamo3che3tu3fossi3in3grado3di3fare3una3cosa3simile<‛3‚�on3lo3pensavo3nemmeno3io3ad3essere3sinceri.‛3 �uando3sono3salita3in3macchina3dopo3le3lezioni3�arta3ha3sorriso3‚�ronta=‛3�’ho3guardata3‚�3per3cosa=‛3‚�hopping<3�apà3mi3ha3dato3la3sua3carta3di3credito,3era



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stupito,3all’inizio3credeva3che3stessi3mentendo<3�on3pensava3che3io3e3te3saremmo3mai3andate3insieme3a3fare3compre<‛3‚�i,3suona3strano<‛3�arta3ha3messo3in3moto3e3siamo3partite3‚�olo3per3sapere3�arta,3hai3in3mente3qualcosa3da3farmi3provare3o3vuoi3completamente3buttarti3alla3cieca=‛3‚�iriam3ho3parlato3con Stefan, so dove andrete e troverò abito, accessori,scarpe giuste per te! �3già3che3ci3siamo3potremmo3anche3comprare3qualcosa3in3più<‛3‚�o3sai=3~ove3mi3porta=‛3‚�on3posso3dirtelo,3ho3promesso3di3tacere<‛3‚�tefan3è3sempre3così3misterioso=‛3‚Dipende… Voglio dire con me aveva rinunciato alle sorprese, in genere3riuscivo3a3scoprire3prima3tutto3quanto<‛3‚}osì3però3non3è3onesto,3voglio3dire, magari ci metteva tutto se stesso nel preparare tutto e tu non eri sorpresa‛3‚�ià,3l’ho3capito3troppo3tardi.‛3�arta3ha3parcheggiato3e3siamo3scese3dalla3macchina3‚�ronta=‛3�o3guardato3�arta3‚�on3ho3scelta3direi<‛



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Sapevo i gusti di Miriam e sicuramente il negozio a cui pensavo ci sarebbe stato molto utile, utilissimo! Siamo entrate e mentre ho lasciato Miriam a fare un giro3mi3sono3fermata3alla3cassa3‚Alyson,3non3sapevo3che3ora3lavoravi3qui<‛3‚�ià,3diciamo che è molto più pratico qui e poi stare intorno a quei vestiti dove lavoravo3prima3era3una3tortura,stupendi,ma3eccessivamente3cari<‛3‚�i<3�3prezzi3là3sono3sempre3stati3esagerati<‛3‚�u3cosa3ci3fai3qui=‛3�o3sorriso3‚�orto3�iriam3a3fare3compre! Venerdì uscirà con Stefan e le serve qualcosa di nuovo, inoltre è tempo3che3rinnovi3un3po’3il3guardaroba,3è3sempre3lo3stesso<‛3‚�ià<‛3�na3cliente3si3è avvicinata per chiedere aiuto ad Alyson così sono andata da Miriam che stava3cercando3tra3i3vestiti3‚�iriam3sai3oggi3mi3hai3stupito3con3quel3discorso3a3�athan‛3‚~iciamo3che3ho3stupito3tutti3pure3me3stessa,3ma3aveva3superato3il3limite‛3‚{vevi3tutte3le3ragioni3e3�athan3ha3superato3ogni3limite‛3�ei3mi3ha3guardato3‚}osa3vuoi3dire=‛3‚~ico3che3�tefan3avrebbe3tutte3le3ragioni3per3dire3al coach di sbatterlo fuori dalla squadra. Non fa altro che il gradasso, si vanta sempre3con3chiunque3eppure3non3è3di3aiuto3alla3squadra3da3parecchio3ormai‛3‚�on3posso3dirti3altro3perché3io3non3lo3conosco,3ma3non3sembra3un3bel3tipo,3io3girerei3alla3larga3da3lui‛3‚�ià,3è3quello3che3Alyson ed3io3vogliamo3fare‛3�o3preso3un3vestito3e3l’ho3guardata3‚�rova3questo… E questo…. E questo… E questo… E questo‛3‚�k3�arta<3�nizio3a3provarmi3questi<3}omunque3non3mi3servono3mille3vestiti3nuovi<‛3‚�isto3che3ci3siamo3potresti3comprare3qualcosina di3nuovo<‛3‚}redo3che3tu3non3conosca3il3termine3esagerato3o3esagerazione<‛3�o3finto3di3pensare3‚�ai3sentito<3�on3esiste3nel3mio3dizionario<‛3�iriam3ha3sorriso3e3poi3è3andata nel camerino. Dopo aver visto come le stavano i primi due vestiti ho capito3qual’era3la3sua3taglia3e3mi3sono3messa3a3cercare3il3vestito3perfetto,3sapevo cosa aveva organizzato Stefan così ho approfittato per trovarle il giusto3abito3senza3che3lei3lo3sapesse.3�ono3andata3alla3cassa3‚Aly fammi una cortesia, metti questi in una busta ti pago dopo tutto, ma Miriam non deve saperne3nulla3ok=‛3‚�k<3�on3voglio3sapere3cosa3tu3stia3tramando‛3‚�ulla<3�oglio3solo prendere un vestito che sarà adatto al suo appuntamento senza che lei si3faccia3un’idea3della3serata<‛3�ono3tornata3da3�iriam.3‚�uello3è3bellissimo‛3‚�o3so‛3�iriam3si3stava3guardando3allo3specchio3quando3ha3visto3qualcosa,3un3vestito3molto3carino3e3floreale3che3sembrava3essere3nel3suo3stile3‚�roverò3questo<‛3‚�k<‛3 Era bello aiutare Miriam, era come se fossimo tornate bambine, prima ancora che la mamma ci lasciasse. Eravamo molto unite e ci aiutavamo, soprattutto lei aiutava me, eppure con la morte della mamma le cose sono cambiate, ci siamo allontanate e crescendo siamo diventate due persone completamente

Capitolo 9: Marta



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diverse. Non dico che non sia stata dura per me la morte della mamma, però è stato più semplice per me andare oltre, continuare a vivere, Miriam invece non ha mai detto a nessuno come si sentisse, nemmeno a papà, forse aveva parlato con Hanna, eppure ora anche lei era andata via per sempre. Come per quando è successo a mamma anche quando è morta Hanna, Miriam non ha detto nulla, è stata zitta in silenzio senza mai dire quanto soffrisse,perché era ovvio che il dolore la lacerava. Per fortuna ora ha nuovi amici e forse questo3potrà3aiutarla.3�er3quanto3sappia3tutto3ciò3l’ammiro3perché3lei3è3sempre3stata lì, da sola in un angolino a piangere eppure appena qualcuno la vedeva sorrideva, faceva un sorriso bugiardo,falso, come per dire sto bene, ma non era vero, lei soffriva molto. Era fatta così lei, voleva dimostrare a tutti di stare bene, si è sempre preoccupata per gli altri e mai per sé stessa, ora per una volta era giusto che gli altri si preoccupassero per lei. ‚}ome3sto=‛3�ono3uscita3dai3miei3pensieri3e3l’ho3guardata3‚Wow… Forse non avevi3bisogno3del3mio3aiuto<‛3�e3sue3guance3sono3subito3diventate3rosse,3succedeva3sempre3quando3qualcuno3le3faceva3un3complimento3‚�razie.‛ Dopo aver pagato siamo andate al bar a prenderci un caffè e ci siamo sedute ad3un3tavolo.3�l3telefono3di3�iriam3ha3iniziato3a3vibrare3e3lei3ha3risposto3‚�on3saprei, possibile… {spetta3che3guardo‛3�a3iniziato3a3frugare3nella3sua3borsa3da3cui3ha3preso3un3album3da3disegno3e3l’ha3aperto3‚�i3Em… Mi dispiace… Non credevo di averlo io… Domani ti ridarò tutto! Scusa… �k3ciao‛3�a3riattaccato3‚�utto3ok=‛3‚�i,3solo3che3ho3dovuto3aggiustare3un3dettaglio3nel3manifesto3per3l’inaugurazione3del3muro3e3poi3avrei3dovuto3darlo3ad3�mily3che3avrebbe3fatto3diverse copie oggi, ma mi sono dimenticata e domani devo assolutamente darglielo‛33‚�osso=‛�o3guardato3il3manifesto3‚�i,certo‛3�iriam3mi3ha3passato3il3foglio. Era molto semplice ed elaborato allo stesso tempo, era un capolavoro, mi3stupivo3di3quanto3fosse3brava3�iriam3in3queste3cose3‚�ai,3è3fantastico‛3‚�razie‛3�a3rimesso3il3foglio3nell’album3e3poi3quest’ultimo3nella3borsa. �ravamo3in3macchina,3di3ritorno3a3casa3‚�enti,3telefona3a3papà3e3chiedigli3se3per3lui3va3bene3se3prendiamo3la3pizza3per3cena‛3‚�k‛3�arta3ha3telefonato3a3papà3e3poco3dopo3ha3riattaccato3‚�a3detto3che3è3perfetto<‛3‚�ttimo<<<‛3{l3primo3incrocio3ho3svoltato3a3destra3per3andare3in3pizzeria.33‚�ei3eccitata3per3domani=3�oglio3dire3uscirai3con3�tefan<‛3‚�orse3nervosa,3non3agitata,3l’ultimo3appuntamento3che3ho3avuto3è3stato3un3incubo‛3‚�3mi3dispiace,3non3avrei3mai3dovuto3fare3una3cosa3simile,3poi3con3�athan<3�ono3stata3una3stupida‛3‚�on3importa Marta, non fa nulla. Che pizza vuoi? Se ci decidiamo ora non ci vorrà molto3là<‛3‚�on3saprei,3tu=‛3‚�na3classica3e3semplice3margherita<‛ �uando3siamo3arrivate3in3pizzeria3c’erano3molte3persone,3c’era3pure3la3squadra3di3football3al3completo.3�i3sono3avvicinata3a3�iriam3‚�a3classica3cena



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della3settimana,3il3coach3è3convinto3che3questo3unisca3la3squadra<‛3‚�on3mi3sembra3che3serva3molto,3sembrano3divisi‛3‚�3lo3sono<3}i3sono3problemi3in3paradiso3sai=3�età3squadra3segue3le3idee3e3le3tappe3di3�athan‛3‚�3questo3è3un3male‛3‚�satto.3�’altra3metà3segue3ed3ascolta3�tefan‛3‚�3questo3è3un3bene=‛3‚�i,3�tefan3è3molto3intelligente3ed3ama3lo3sport3che3fa,3non3a3caso3è3il3capitano.‛ �ochi3minuti3dopo3è3entrata3�mily3seguita3da3{lyssa3‚�iriam<3}iao<‛3‚�mily,3{lyssa<3�on3pensavo3di3trovarvi3qui‛3‚�ià,3aiuto3�mily3a3fare3da3baby-sitter al resto della prole3dei3suoi3genitori<<<‛3�iriam3ha3riso,3era3bello3vederla3felice3‚{lyssa<3�uante3volte devo dirti di….3�asciamo3stare<‛3‚�ià<3�3poi3dovresti3badare3a3tua3sorella<‛3‚}osa3sto3facendo=‛3‚�ei3dov’è3ora=‛3�mily3si3è3voltata3ed3ha3guardato3in3giro3‚Aly,3panico<3�o3perso3l’unica3sorella3che3ho3portato3qui3perché3temevo3che3mio fratello la perdesse a casa!!!! Panico, panico,3panico<‛3{lyssa3è3entrata3nel3panico,3credo3che3non3si3aspettasse3di3perderla3‚{iuto<3�3tuoi3ci3uccidono3se3perdiamo3l’ultimo3elemento3della3prole<‛3‚Aly,3non3è3il3momento<‛3�iriam3ed3io3abbiamo3iniziato3a3cercare3la3bambina,ma3non3l’abbiamo3trovata3‚�3miei3mi3uccidono‛3‚�robabile<‛3‚�mily3quanti3anni3ha=‛3‚}hi=‛3�iriam3l’ha3guardata3‚�ua3sorella<<<‛3‚�a353anni‛3‚�agari3sta3solo3giocando3a3nascondino‛3‚�o,3detesta3quel3gioco‛3�entre3pensavamo3a3dove3fosse3finita3in3quella3pizzeria3di323piani3si3è3avvicinato3�tefan3‚�na3di3voi3ha3perso3questa3bambina3che3sostiene3di3chiamarsi Ally=‛3�mily3l’ha3guardato3e3ha3visto3la3bambina3‚Tu…. Ally io ti garantisco3che3andrai3a3letto3senza3favola3questa3sera<‛3�a3preso3la3bambina3in3braccio3e3ha3continuato3a3sgridarla.3{lyssa3ha3guardato3�tefan3‚~ov’era=‛3‚�otto3il3nostro3tavolo3che3gironzolava‛3‚�razie,3anche3da3parte3di3�mily‛3Emily è tornata3sulla3terra3e3ha3guardato3{lyssa3‚�’ultima3della3prole===3�a3un3nome3di3battesimo3sai===3�3non3è3ultima3della3prole<<<‛3�o3guardato3�mily3‚�cusa,3ma3quanti3siete3in3famiglia=‛3‚}ontando3me=3�iamo3in38‛3�iriam,3�tefan3ed3io3abbiamo3parlato3contemporaneamente3‚{lyssa3ha3ragione3a3parlare3di3prole<<<‛3‚�impatici<<<3�u3non3devi3tornare3al3tuo3tavolo=3Voidue non dovete prendere la pizza=3�3tu3{lyssa3non3fare3la3faccia3compiaciuta<‛3‚}redimi,non3vorrei3essere3qui,3nulla3mi3spinge3a3tornare3al3mio3tavolo<‛3‚�o3e3�iriam3dobbiamo3ancora3aspettare‛3‚�o3sono3più3che3compiaciuta‛3‚�d3io3devo3darti3un3foglio<‛3�iriam3ha3iniziato3a3cercare3nella3borsa3mentre3tutti3la3fissavamo3‚�iriam,3cosa3c’entra3con3il3nostro3discorso=‛3‚�iente3�arta,3ma3ora3che3mi3ricordo<‛3�a3dato3il3manifesto3che3mi3aveva3fatto3vedere3prima3ad3�mily3‚�cusa,3credo3di3averlo3tenuto3per3sbaglio‛3‚�igurati.‛3



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Ero agitata, erano le 18.45 e Stefan sarebbe passato a prendermi tra quindici minuti ed io non sapevo ancora dove mi avrebbe portato. Sarebbe stato il nostro3primo3appuntamento3ed3ero3eccitata3all’idea,ma3nervosa3perché3la3mia3esperienza nel campo degli appuntamenti era assai scarsa. Ho messo le scarpe e sono andata in salotto dove Marta era comodamente sdraiata ‚�embri3un3camionista3al3bar<‛3�d3ero3sincera,3era3stravaccata3in3modo3rozzo3con3dei3capelli3in3uno3stato3pietoso3e3mangiava3peggio3di3una3vacca.3�’ho3guardata3bene3‚{nzi3no,3così3offendo3i3camionisti<‛3�ei3mi3ha3guardata3‚�olto3divertente! Comunque ringrazia che papà lavora oppure starebbe piangendo3per3te<‛3‚~ici=‛3�a3annuito3‚�i,stai3benissimo‛3‚�razie‛3�i3ha3passato3una3borsa3‚�ieni,3è3per3te‛3�’ho3aperta3curiosa3e3ho3trovato3un3vestito3con3scarpe3ed3accessori3‚�ra3in3caso3di3emergenza,3credevo3che3avresti3scelto3l’abito3sbagliato3così3avevo3preso3qualcosa3di3adatto‛3�’ho3guardata3‚�razie,3ma solo per sapere come avresti fatto per farmi mettere questo senza dirmi la3verità=‛3‚�on3saprei,3ti3avrei3versato3qualcosa3addosso=‛3�o3sentito3il3campanello3e3mi3sono3alzata3‚�ai3è3meglio3che3vada,3questa3conversazione3sta3diventando imbarazzante… �embri3stupida<‛3‚�ow,3una3stupida3camionista<‛3‚�o,3così3offendi3i3camionisti<‛3�o3aperto3la3porta3sorridendo3‚�tefan<‛3�ui3mi3ha3guardata3‚Wow… �ei3bellissima‛3‚�razie‛3�o3preso3la3mia3roba3e3sono3uscita. Non sapevo ancora dove mi avrebbe portato Stefan poi siamo arrivati ad un ristorante che si affacciava su una delle spiagge della città, la gente considera sempre la parte di città di New York, raramente si ricordano delle spiagge. Sono scesa dalla macchina e Stefan mi ha fatto entrare nel ristorante, abbiamo avuto un tavolino tranquillo in un angolo lontano dalla zona cucina . Il cameriere3ha3portato3due3menù3‚�razie‛3�o3preso3il3menù3e3dopo3averlo3aperto3ho3iniziato3a3leggere,3poco3dopo3ho3notato3che3�tefan3mi3fissava3‚}osa3c’è=3�ualcosa3non3va=‛3‚�o,no,3è3solo3che3sei3bellissima‛3�apevo3che3stavo3per3arrossire3così3ho3alzato3il3menù3per3coprirmi3‚�razie‛3�tefan3ha3riso3‚�on3potrai3nasconderti3ogni3volta3che3arrossisci‛3‚�orse3invece3posso3farlo<‛3�rima3che3dicessi3una3parola3�tefan3ha3abbassato3il3mio3menù3‚�isto=‛3�a3sorriso3‚�k,3mi3arrendo,forse3hai3ragione3tu<‛3 Dopo la cena Stefan mi ha portato a fare una passeggiata lungo il molo e da lì siamo scesi sulla spiaggia, ho tolto le scarpe e le ho portate a mano, così potevo anche bagnarmi i piedi. Era rilassante ed inoltre mi sentivo bene stringendo la mano di Stefan, era come se tutto fosse giusto, nulla poteva essere sbagliato. Ad un certo punto ho appoggiato la testa sulla spalla di �tefan3e3lui3mi3ha3cinto3le3spalle3con3un3braccio3‚�erché3non3ci3fermiamo3qui=‛

Capitolo 10: Miriam



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�’idea3mi3piaceva3molto3così3ho3annuito.3�tefan3si3è3seduto3sulla3sabbia3e3mi3ha3fatto cenno di sedermi. Mi sono messa tra le sue gambe ed ho appoggiato la testa sul suo petto, lui era lì dietro di me quando mi ha dato un dolce bacio sulla testa,3ho3sorriso3guardando3il3mare,3non3c’era3niente3da3dire3ed3allo3stesso3tempo tutto di cui parlare, eppure noi eravamo lì, seduti su una spiaggia deserta assorti in un silenzio piacevole, non imbarazzante. Non si è sentito nulla per3circa363minuti,3poi3�tefan3mi3ha3sussurrato3nell’orecchio3‚�i3ho3già3detto3che3sei3bellissima=‛3�otevo3sentire3il3suo3fiato3sul3mio3collo3‚�i.‛3�’avrei3guardato,3ma3sapevo3che3stavo3arrossendo3ancora3‚�i3piaci3quando3arrossisci,sei3più3bella,3non3dovresti3nasconderti‛3�i3sarei3girata,3ma3non3ci3riuscivo,3volevo3girarmi3e3parlare,ma non era facile, non per me, così nascondevo il viso abbassandolo guardando la sabbia. Comunicavo con Stefan,ma la mia timidezza esisteva ancora. Ho sentito la sua mano che dolcemente ha preso il mio mento e mi ha fatto3voltare3in3modo3tale3che3i3miei3occhi3ed3i3suoi3si3vedessero3‚�iriam,3sei3bellissima,3non3devi3nasconderti‛3�n3quell’esatto3istante3ho3chiuso3gli3occhi3e3ho3sentito le sue labbra sulle mie, dapprima erano baci dolci,soffici, poi sono diventati baci lunghi, profondi. Le nostre lingue hanno continuato a toccarsi per almeno altri 10 minuti,credo, Stefan aveva la capacità di farmi perdere la concezione del tempo, tutto oltre a lui,me,noi sapriva; poi quando entrambi ci siamo trovati ad essere senza fiato ci siamo leggermente allontanati e dopo pochi secondi Stefan mi ha dato un bacio dolce sulle labbra. Sono rimasta lì, sulla spiaggia con lui per molto, i momenti di silenzio venivano ogni tanto interrotti da qualche parola, spesso dolci commenti su di me fatti da Stefan, e quasi sempre interrotti da dei lunghi baci che parevano essere eterni. Alle 12.003abbiamo3sentito3battere3il3campanile3‚�orse3dovrei3riportarti3a3casa,3è3tardi‛3�apevo3che3�tefan3aveva3ragione,3ma3stavo3molto3bene3lì3dov’ero,3così3com’ero3e3con3chi3ero3‚�oglio3restare3qui3con3te‛3‚{nche3io3lo3vorrei,3ma3non3possiamo3�iriam,3tuo3padre3potrebbe3preoccuparsi‛3‚�k‛3}ontro3ogni3mia3volontà mi sono alzata e sono tornata con Stefan alla macchina. Mentre lui guidava io mi rilassavo sul sedile ascoltando il silenzio, così è stato per poco perché3�tefan3ha3parlato3‚~omani3ci3sarà3una3festa3da3�arah,3ti3andrebbe3di3andarci=‛3�arah3era3una3delle3cheerleader,3una3che3conoscevo3perché3�arta3parlava spesso di lei,ma credo che lei non sapesse nemmeno della mia esistenza,3come3tutti3del3resto3‚�na3festa=‛3‚�i‛3�on3poteva3esserci3nulla3di3peggio,detestavo le feste, non sono mai stata una ragazza da feste, sono sempre stata la classica ragazza della porta accanto che alla sera si mette comoda3nel3suo3pigiama3e3legge3qualcosa3oppure3guarda3un3film3‚�tefan,3vai3senza3di3me‛3‚{ndiamo3�iriam<3�arah3ha3detto3che3possiamo3portare3chi3vogliamo3ed3io3voglio3andarci3con3te‛3‚�on3sono3una3tipa3da3festa3e3poi3



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�emmeno3mi3piacciono3le3feste‛3�tefan3non3ha3detto3nulla,3poi3ad3un3icrocio ci siamo3dovuti3fermare3perché3era3rosso3e3lui3mi3ha3guardato3‚�iriam,3facciamo3così tu domani vieni alla festa con me e poi domenica sera passiamo una serata3nel3tuo3stile,3ok=‛3�unedì3non3avremmo3avuto3scuola3quindi3la3cosa3si3poteva3fare,ma3temevo3l’idea3di3una3festa3‚�k,3va3bene…‛3�on3volevo3accettare,ma il patto era abbastanza equo. Quando siamo arrivati davanti a casa Stefan mi ha accompagnato fino alla porta3‚�ono3stata3bene3questa3sera,3grazie‛3�a3sorriso3‚{nch’io‛3�i3è3avvicinato3e3mi3ha3baciato3‚}i3vediamo3domani,3passo3a3prenderti3alle320.403circa,3ok=‛3‚�k‛3‚|uona3notte3�iriam‛3‚|uona3notte3�tefan‛3�rima3di3andarsene3mi3ha3baciato3ancora una volta,poi si è allontanato, sono rientrata in casa. Il giorno dopo al pomeriggio sono arrivate Alyssa ed Emily, dovevamo concludere tutto, la cerimonia per Hanna sarebbe stata il giorno dopo, il preside aveva detto di farla di domenica così anche la sua intera famiglia sarebbe potuta venire. Ci siamo sistemate in camera mia e dopo aver ridefinito3molte3cose3abbiamo3fatto3una3sosta.3‚Allora… Ieri sera? Raccontaci tutto<‛3�o3guardato3{lyssa3‚}osa3vorresti3sapere,scusa=‛3�mily3mi3ha3rivolto3lo3sguardo3‚�h,3nulla,3sai3�iriam3sei3solo3uscita3al3tuo3primo3appuntamento3con3�tefan<‛3�o3riso3‚~iciamo3che3è3andata3bene,3abbiamo3cenato3e3poi3siamo3stati3sulla3spiaggia3per3tutta3la3sera‛3{lyssa3ed3�mily3mi3stavano3guardando3‚~iciamo3che3quindi3è3andata3più3che3bene<‛3‚�i,3se3non3fosse3per3il3ritorno‛3‚�erché=3�ai3appena detto che è andata bene,cioè così mi confondi e credo che anche Em sia3confusa<‛3‚�ggi3c’è3una3festa3a3casa3di3�arah3a3cui3�tefan3è3invitato,3mi3ci3vuole3portare3e3non3ho3potuto3dire3no‛3�mily3ed3{lyssa3mi3conoscevano3già3un3po’3e3sapevano3che3odiavo3le3feste,3avevano3anche3capito3che3non3mi3andava3di parlarne così siamo ritornate a lavorare. Quella sera ero in cucina quando ho sentito il campanello, Marta però è andata ad3aprire3così3non3mi3sono3mossa,3però3sentivo3tutto3‚�tefan‛3‚}iao,3tua3sorella3è3in3casa=3{ndiamo3alla3festa3di3�arah‛3‚�i,3sei3sicuro=3�oglio3dire3�iriam=3{d3una3festa=‛3‚�i‛3‚Ok…‛3�rima3che3potessero3dire3altro3sono3andata3da3loro3‚}iao3�tefan‛3‚}iao‛3�arta3mi3ha3guardata3da3capo3a3piedi3‚�uoi3venire3vestita3così=‛3‚�i,perché3cosa3c’è3che3non3va3in3quello3che3ho3addosso=‛3�i3sono3guardata3da3testa3a3piedi3e3non3vedevo3nulla3di3strano3io3‚�iriam,3quei3pantaloni3sono3di3una3tuta, quella felpa è un maglione di almeno 50 anni fa e non oso pensare a cosa c’è3sotto<‛3�o3guardato3�arta,3lei3aveva3un3vestito3corto,decisamente3sexy3direi… ‚�on3importa3�iriam,stai3benissimo3così‛3}redo3che3�tefan3volesse3solo3farmi sentire meglio,poi è arrivata Alyson,pare che lei e Marta sarebbero andate insieme, lei aveva un top fantastico ed una gonna, iniziavo a capire il perché3della3reazione3di3�arta3che3mi3ha3guardato3‚Aly ed io andiamo ciao



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ciao‛3Alyson e mia sorella si sono subito allontanate, Stefan mi ha guardata ‚�ronta=‛3�’ho3guardato3‚�tefan,sii3onesto3con3me… �on3va3bene3cos’ho3addosso,vero=‛3�ui3si3è3avvicinato3‚�iriam,sei3comunque3bellissima‛3‚�on3era3questa3la3domanda‛3�ui3non3ha3risposto,3ho3fissato3il3pavimento3‚�n3genere3tutte3hanno3o3un3vestito3o3delle3gonne‛3‚�ado3a3cambiarmi‛3‚Miriam---‛3‚�on3ci3starò3molto‛3�ono3andata3in3camera3mia3a3frugare3nell’armadio3la3verità3è3che3non3avevo3nulla,3niente3era3adeguato,3tutti3i3vestiti3che3avevo,3ovvero3all’incirca363erano a lavare,non usavo gonne e quindi era abbastanza ovvio:la serata sarebbe stata un disastro. Ho provato dei jeans e mi sono guardata allo specchio, non era molto diversa la cosa, mi sono seduta sul pavimento appoggiandomi al letto. Ho sentito la porta aprirsi, ho alzato lo sguardo e ho visto3�tefan3che3credo3abbia3notato3i3miei3occhi3lucidi‚Miriam… ‛3�i3è3seduto3vicino3a3me3‚�tai3benissimo3così,3nessuno3ti3dirà3nulla,3i3jeans3vanno3bene‛3�’ho3guardato,credo che stesse per consolarmi,ma mi sono alzata e sono scesa, lui è venuto subito dietro di me, io sono salita in macchina e appena lui ha chiuso la sua3portiera3mi3ha3guardata3‚�iriam,3ti3prego… Non voglio che piangi per una cosa3stupida‛3‚�on3sto3piangendo3�tefan,3ora3possiamo3andare=3�rima3arriviamo e prima torno a casa, domani devo alzarmi presto ed andare a scuola,3ci3sarà3la3cerimonia‛3�tefan3ha3messo3in3moto. Arrivati alla festa tutti salutavano Stefan mentre nessuno mi notava,era come se3fossi3invisibile3anche3se3lui3continuava3a3tenermi3la3mano.3~opo3circa3un’ora3ero disperata. I ragazzi della squadra hanno chiamato Stefan che mi ha guardato3‚�ado3solo3a3dare3una3mano3ad3accendere3il3falò3e3torno,ok=‛3�o3annuito ed appena si è allontanato mi sono guardata intorno. Chi mi vedeva rideva per quello che avevo addosso, tutti avevano o vestiti o gonne e tacchi alti,3io3ero3l’unica3con3jeans,maglietta3e3scarpe3da3ginnastica.3�utte3le3ragazze3erano truccate,io non avevo nessun trucco in faccia.Tutti si divertivano ballando, io ero negata, sapevo solo ballare i lenti con qualcuno, tutti si divertivano,3io3ero3disperata,3un3pesce3fuor3d’acqua.3�i3sono3avvicinata3alle3bevande3per3prendere,se3c’era,3dell’acqua3quando3�arah3si3è3avvicinata3a3me3e3mi3ha3guardato3‚�ei3qui3con3�arta=3�o3scoperto3che3sei3sua3sorella3l’altro3giorno‛3{lmeno3ora3sapeva3chi3io3fossi3‚�o,3sono3qui3con3�tefan‛3�ei3ha3riso3‚~ivertente<‛3‚�on3sto3scherzando‛3‚�i,cosa3saresti3scusa=3�a3sua3ragazza=‛3‚�i‛3�arah3ha3riso3‚}erto,come3no,cosa3serve3una3come3te3a3�tefan=3�icuramente3sei3la3conquista3della3serata3e3basta‛3�rima3che3potessi3dire3qualcosa3si3è3allontanata ed altre ragazze che erano lì mi hanno guardata ed hanno riso, ho preso la mia roba e sono uscita. Ero ferita, profondamente ferita e le lacrime continuavano a scendere, solo quando ero quasi a casa ho scritto a Stefan che ero andata via. Sono arrivata in camera mia e mi sono messa il pigiama,mi



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Sono seduta sul letto e ho preso una foto mia e di Hanna che tenevo sul comodino3‚�e3solo3tu3fossi3qui‛3�o3iniziato3a3piangere,3lei3sarebbe3stata3l’unica3in3grado di aiutarmi in tutto questo, io ero disperata, niente di più che disperata e ferita nel profondo. Nessuno credeva che uno come Stefan stesse con una come me, nessuno mi considerava alla sua altezza e tutto questo non poteva far altro che ferirmi. Volevo solo parlare con qualcuno, ma Hanna non era più qui3ormai.3�o3preso3il3telefono3e3dopo3due3squilli3{lyssa3ha3risposto3‚�iriam=‛3‚~immi3che3puoi3aiutarmi‛3‚�esoro3stai3piangendo=‛3�l3tono3di3{lyssa3era3preoccupato e dopo 15 minuti mi ha detto di aprire la porta,lei era lì, pronta ad ascoltarmi, era lì per me, proprio come lo era sempre stata Hanna. Il mattino dopo alle 7.15 la mia sveglia ha iniziato a suonare, mi sono alzata e preparata; sono arrivata a scuola alle 8.15 dove ho incontrato Emily ed Alyssa ‚�esoro,stai3meglio=‛3{lyssa3mi3ha3abbracciato3‚�i,3grazie3di3tutto‛3�n3quell’istante3il3preside3si3è3avvicinato3‚�agazze,3i3famigliari3di3�anna3arriveranno3poco3prima3delle38.003poi3potremmo3iniziare3il3tutto.‛ {lle38.663eravamo3pronte,3in3quell’istante3la3madre3di3�anna3è3venuta3da3me3‚Miriam…‛3�i3ha3abbracciato3e3poi3mi3ha3sorriso3in3modo3dolce3‚�o3sentito3che3il3preside3vuole3fare3lui3il3discorso‛3‚�i,3lui3ha3detto3così,questa3è3la3sua3idea‛3‚|eh,3ho3parlato3con3lui3e3ci3terrei3molto3a3vedere3te3fare3quel3discorso‛3‚�o=‛3�n3realtà3volevo urlare ‘}osa=’333ma3non3sembrava3opportuno3‚�i,3la3conoscevi3meglio3di3chiunque3altro‛3‚�o3non3ho3nulla3di3pronto3e3poi3non3credo3di3essere3in3grado‛3‚�ono3sicura3che3le3parole3di3verranno3sul3momento3e3saranno3stupende,3non3ha alcun senso per me, mio marito ed il resto della famiglia sentire un estraneo parlare di Hanna, cosa potrebbe mai dire di lei? Tu invece eri sempre qui per lei potresti3dire3molte3cose3vere‛3�l3preside3mi3guardava3come3per3dire3accetta,3io3avrei3rifiutato,c’era3troppa3gente,ma3d’altro3canto3capisco3la3richiesta,3forse3anche mio padre avrebbe voluto la stessa cosa se la situazione fosse stata l’opposto3dell’attuale3‚Ok… �o3farò‛3~opo3un3grande3abbraccio3si3sono3andati3tutti ad accomodare e proprio mentre ero lì, sola con Emily ed Alyssa mi sono sentita3male3‚�agazze3io3non3posso3farlo,3non3ci3riesco‛3�mily3si3è3avvicinata,3ha3messo3le3sue3mani3sulle3mie3spalle3e3mi3ha3guardato3dritto3negli3occhi3‚�iriam,3lo3puoi3fare,3sei3in3grado3di3farlo3e3noi3siamo3con3te,3là3fuori3c’è3gente3che3si3aspetta uno stupido discorso del preside, tu sicuramente saprai fare meglio,quindi3vai3e3stendili.‛3{lyssa3ed3�mily3mi3hanno3abbracciato3e3dopo3una3piccola introduzione del preside sono salita sul piccolo palco che avevamo allestito3in3onore3dell’occasione,3ho3fatto3un3respiro3profondo3e3ho3iniziato3con3un3semplice3‚�razie‛



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Quando sono arrivato da Emily ed Alyssa era tardi per parlare a Miriam, lei era già3salita3sul3palco.3{lyssa3si3è3avvicinata3a3me3‚Stefan,non farlo mai più… Non coinvolgerla3in3feste3o3cose3simili,3lei3è3a3disagio,3ci3sta3male‛3�ro3confuso3ieri3sembrava3tutto3ok3con3�iriam3‚�on3ti3seguo3{lyssa,3ieri3è3andato3tutto3bene‛3‚�enti3te3lo3dico3ora3perché3ho3promesso3a3lei3che3non3l’avrei3fatto,3ma3mi3sembra giusto dirtelo; ieri lei è andata via dalla festa perché gli altri ridevano di lei,3si3sentiva3come3un3pesce3fuor3d’acqua,3e3�arah3non3ha3contribuito,3ha3detto3che era impossibile che una come lei stesse con uno come te. Non fraintendere,3non3sono3arrabbiata,3lei3avrebbe3dovuto3dire3no3fin3dall’inizio,3ma3vorrei evitare di essere chiamata di notte da lei mentre piange e non riesce a controllarsi‛3{lyssa3si3è3riallontanata3ed3è3andata3con3�mily,3io3ho3guardato3�iriam3che3stava3parlando3da3poco.3‚�anna3sarebbe3felice3di3vedere3così3tanta gente qui,ma al tempo stesso arrabbiata, direbbe che molti di voi sono dei falsi,ipocriti,bugiardi perché non le avete mai nemmeno detto ciao e lei detesterebbe3questo3perché3odiava3le3persone3false.‛3�entre3parlava3si3stava torturando le mani, non credo che volesse fare una cosa simile oggi ‚�olti3la3ricordano3come3la3ragazza3strana3che3mangiava3prima3il3dolce3e3la3frutta3e3poi3il3resto3del3pranzo‛3�uardando3la3folla3vedevo3la3signora3della3mensa3che3sorrideva3al3ricordo3‚{ltri3invece3la3ricordano3come3la3ragazza3che inventava scuse incredibili per non fare educazione fisica, spesso cadeva di proposito per andare in infermeria, sosteneva che così nessuno poteva dirle nulla se non partecipava alla lezione eppure quando era lì stava benone, solo3una3volta3sbaglio3i3conti3e3cadde3per3davvero3slogandosi3una3caviglia‛3�’insegnante3e3l’infermiera3sorridevano3mentre3altri3ridevano3ripensando3alla3scena3‚{ltri3ancora3la3ricordano3come3la3strana3ragazza3che3disegnava3peggio dei bambini, per lei un albero era un semplice tronco con una specie di nuvoletta verde di foglie, le persone erano un insieme di linee, 4 per gli arti, 1 per3il3busto,3ed3un3cerchio3per3la3testa,3ed3erano3sempre3privi3di3mani3o3piedi‛3�’insegnante3di3artistica3sorrideva3scuotendo3la3testa3‚{ltri3la3ricordano3come3la frana in chimica ed onestamente lo era! Riusciva a fare danni ogni volta, era un pericolo pubblico, arrivò al punto tale di far evacuare la scuola perché aveva3fatto3un3disastro3durante3l’esperimento3mentre3un’altra3volta3fu3in3grado3di3far3esplodere3oltre3all’esperimento3del3suo3gruppo3anche3quello3di3altri3due3gruppi3e3non3sapeva3nemmeno3lei3come3ci3fosse3riuscita‛3�’insegnante3di chimica ed i compagni di corso sorridevano e ridevano ripensando a tutti i suoi3danni3e3se3bisognava3essere3onesti3aveva3fatto3parecchi3disastri<3‚{ltri3invece la ricordano come la ragazza pigra che non amava molto leggere,

Capitolo 11: Stefan



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sceglieva il libro che aveva sempre meno pagine e spesso si trovava a chiedere in giro notizie sul libro il giorno prima di dover fare la presentazione, spesso doveva pure leggere online la trama, ma era sempre così preoccupata che la beccassero che leggeva delle trame o meglio dei riassunti3che3a3volte3erano3più3lunghi3del3libro3stesso‛33�’insegnante3di3letteratura annuiva con un sorriso ripensando a quante volte Hanna li faceva venire i capelli dritti. Miriam ha fatto un breve silenzio poi ha guardato verso la famiglia3di3�anna3‚{ltri3si3ricorderanno3di3lei3come3la3bambina3pestifera,ma3intelligente ed astuta, come la propria principessa che però preferiva giocare a3baseball3invece3che3fare3danza3classica‛3�l3padre3di3�anna3aveva3gli3occhi3lucidi,ma3sorrideva3‚�ppure3come3quella3bambina3che3sfidava3chiunque3pur3di3averla3vinta,3era3proprio3una3testa3calda‛3�a3madre3era3commossa,3ma3anche3lei3sorrideva3‚�ppure3come3quella3maledetta3sorella3rompiscatole3che3non3si3faceva3mai3gli3affari3suoi‛3�o3visto3che3�iriam3ha3guardato3un3ragazzo,credo3fosse3il3fratello3di3�anna3perché3lui3sorrideva3e3lei3ha3ricambiato3‚�o3invece3la3ricorderò sempre come Hanna, una persona magnifica, per quanto fosse conscia dei suoi difetti lei guardava sempre oltre e non si faceva mai abbattere. Erano proprio i suoi difetti a renderla incredibile, si mangiava prima il dolce, però poi ti diceva se valeva la pena mangiarlo, non poteva mai fare educazione fisica eppure se doveva essere in squadra con qualcuno ed aiutarlo in una partita dava il 110%, faceva schifo a disegnare era molto infantile la3sua3arte,3eppure3era3pur3sempre3un’arte3che3lei3sosteneva3essere3magnifica,odiava leggere libri lunghi eppure solo per dimostrare a qualcuno che poteva farlo leggeva anche dei romanzi di più di 300 pagine e per lei era un record! Era una frana in chimica e anche se per opera sua abbiamo preso diversi compiti di castigo era divertente vedere quanto si sforzasse di riuscirci ed inoltre si prendeva sempre la colpa dicendo che tanto ormai l’insegnante3non3avrebbe3dubitato3visti3i3suoi3precedenti.3�ra3pestifera3è3vero,ma spesso era quel suo carattere peperino che la rendeva interessante e anche se non era una principessa sapeva come farti ridere fingendo di mangiare3come3un3reale3con3i3mignoli3all’infuori,3si3era3una3testa3calda3che3sfidava il mondo ed è per questo che non si arrendeva mai e non scherzo, nel suo dizionario la parola mai non esisteva, si era una sorella rompiscatole ed impicciona, ma lo faceva perché voleva bene a suo fratello e voleva sempre proteggerlo. Per molti di voi forse sarà sempre quella ragazza,ma per chi come me la ricorderà a vita lei sarà sempre Hanna, la sfaticata, strana, pericolosa,3testarda,impicciona,3dolce,sensibile,intelligente.3�razie‛3�entre3Miriam scendeva dal palco tutti hanno iniziato ad applaudire,per non essere un discorso3preparato3era3stata3eccezionale.3�ubito3la3madre3di3�anna3l’ha



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abbracciata3e3mentre3la3stringeva3ancora3l’ha3guardata3negli3occhi3‚�razie3dal3più3profondo3del3cuore‛3�l3padre3di3�anna3ha3fatto3lo3stesso,3poi3lei,3{lyssa3ed3�mily3si3sono3avvicinate,3�iriam3mi3ha3abbracciato3‚�ei3stata3incredibile‛3{3quel punto il ragazzo che prima guardava Miriam si è avvicinato e vedendolo meglio3da3vicino3mi3sembrava3di3averlo3già3visto3all’inizio3dell’anno3‚�razie3�iriam‛3�ui3l’ha3abbracciata3‚�rego3�ichael‛3�i3sono3separati3poi3�iriam3l’ha3guardato3‚�ei3tornato3o3riparti=‛3‚�o3parlato3con3i3miei3ed3è3giusto3tornare3alle3origini,3non3ha3senso3scappare,evitare3i3problemi‛3‚�uindi3ritornerai3qui=‛3‚�i,ormai3è3il3terzo3anno3in3questa3scuola3e3so3che3�anna3avrebbe3voluto3che3io3finissi3qui3il3liceo‛3‚�oteva3controllarti3meglio<‛3‚�ià<3�ra3devo3andare3dai3miei,ci3vediamo‛3‚�k3e3�ichael=‛3‚�i=‛3‚�e3hai3bisogno3di3qualcosa3sai3dov’è3il3mio3armadietto3e3hai3il3mio3numero‛3�ui3ha3sorriso3‚�razie‛3�3si3è3allontanato.3�iriam3si3è3passata3una3mano3nei3capelli3‚�ado3a3salutare3ancora3i3genitori3di3�anna3e3poi3voglio3uscire‛3�mily3ed3{lyssa3hanno3annuito3‚�otremmo3andare3a3mangiare3un3boccone‛3‚�ttima3idea3Em<‛ Dopo eravamo tutti seduti ad un tavolo ad aspettare quello che avevamo ordinato.3{lyssa3mi3ha3guardato3‚�ichael3l’avevo3già3visto3a3scuola,3ma3non3sapevo3che3fosse3il3fratello3di3�anna‛3‚�i,3lei3era3sempre3iperprotettiva3e3l’unico3posto3in3cui3dovevano3mantenere3le3distanze3tra3di3loro3era3a3scuola.‛3‚�arà3terza=‛3�iriam3ha3fatto3no3con3la3testa3‚~a3bambino3alle3elementari3soffriva3di3problemi3di3salute3molto3gravi,3l’hanno3dovuto3operare3e3così3ha3perso3un3anno3per le assenze, dispiaceva a tutti perché è molto bravo ed intelligente, ma quest’estate3ha3fatto3un3corso3ed3ora3frequenterà3la3quarta3anche3se3per3lui3è3pur3sempre3il3suo3terzo3anno3al3nostro3liceo<‛3�’ho3guardata3‚}he3genere3di3problemi=‛3�ei3mi3ha3guardato3‚�ichael3farà3educazione3fisica3con3te,3lo3scoprirai3negli3spogliatoi‛3�mily3ha3fissato3�iriam3‚�ai3già3le3sue3lezioni=‛3‚�uando3ho3salutato3i3suoi3genitori3mi3hanno3fatto3vedere3il3suo3orario‛3�entre3aspettavamo il mangiare parlavamo, Miriam era seduta vicino a me ed avevo un braccio intorno alla sua spalla, tutto andava bene fin quando qualcuno è entrato3e3si3è3avvicinato3al3nostro3tavolo3‚�tefan3ora3ti3abbassi3ai3perdenti=‛3‚�o3Sarah, ho smesso di frequentare te e le tue care amichette quindi direi che non3sono3tra3i3perdenti‛3�arah3guardava3male3�iriam3‚}ome3no,3loro3non---‛3‚�arah3usa3le3tue3gambe3di3cui3ti3vanti3tanto3per3allontanarti,3grazie<‛3�arah3ha3gurdato Marta e si è allontanata arrabbiata. Marta ed Alyson si sono avvicinate ‚�ossiamo‛3‚}erto‛3}i3siamo3spostati3per3fare3posto3a3loro3poi3Alyson ha guardato3�iriam3‚�ai3fatto3un3discorso3eccezionale‛3‚�razie‛3�l3cameriere3ci3ha3portato le bibite e ha preso le ordinazioni di Marta ed Alyson. Emily stava osservando3�arta3che3guardava3�arah,3ormai3seduta3lontano3‚�acci3piano3o3la3ucciderai3a3distanza<‛3�arta3ha3scosso3la3testa3‚�cusa,3è3che3stavo



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riflettendo‛3‚�arta,3io3te3l’ho3detto,3sbattila3fuori3e3basta<‛3‚�tefan3non3è3così3semplice<‛3{lyssa3è3intervenuta3‚�cusate3potete3spiegarci3di3cosa3discutete=‛3Alyson ha3bevuto3un3sorso3d’acqua3poi3ha3risposto3lei3‚~iciamo3che3ci3sono3dei3problemi3nella3squadra3delle3cheerleader‛3‚Ohhh<3�roblemi3in3paradiso=‛3�l3tono3di Miriam era molto sarcastico, Alyson ha3girato3gli3occhi3‚�ià,3molte3della3squadra3non3vogliono3più3�arah‛3‚�i3chiedo3chi3ve3l’abbia3fatto3fare3di3prenderla3in3squadra‛3�utti3hanno3parlato3in3coro3‚�iriam<‛3‚}osa3c’è=3�e3lei3è3crudele con le persone non vedo perché le persone dovrebbero essere amorevoli3con3lei<‛ Quella sera sono andato da Miriam per le 20.00 circa quando ho suonato lei mi ha3aperto,3era3in3pigiama3‚}iao,3mio3padre3lavorerà3fino3a3tardi3e3mia3sorella3è3ad3una3festa3se3non3ho3capito3male,3entra3pure‛3�ono3entrato3e3l’ho3baciata3‚}iao3anche3a3te‛3�ei3ha3sorriso3ed3io3ho3guardato3il3suo3pigiama3‚}osa3c’è=3}osì3sono3più3comoda<‛3}irca3tre3quarti3d’ora3dopo3ci3siamo3seduti3in3salotto,lei3ha3portato dei pop-corn3e3ha3fatto3partire3il3film,mentre3c’era3ancora3la3pubblicità3iniziale si è seduta sul divano vicino a me,si è messa comoda e ha preso una cosa3da3una3scatolina3e3si3è3messa3degli3occhiali3addosso3‚�on3sapevo3portassi3gli3occhiali‛3�ro3stupito3‚~evo3metterli3quando3guardo3la3tv,3sto3al3computer3e3quando leggo,sono solo da riposo per questo non li uso a scuola, però a casa li metto3sempre‛3‚�ai3stai3bene3con3gli3occhiali‛3‚Grazie… Questa sera va bene che3non3c’è3nessuno3altrimenti3ci3toccava3stare3in3camera3mia3e3lì3la3tv3è3più3piccola.‛ Da quando è iniziato il film Miriam non ha detto una parola, mi aveva detto che lei passava così le serate quindi iniziavo ad immaginare solo in minima parte come si sentiva ieri alla festa, poi inoltre Sarah si divertiva ad offenderla. Ho messo un braccio intorno a lei che aveva la testa appoggiata sul mio petto e le ho dato un bacio sulla fronte,lei ha sorriso. Erano le 22.47 quando il film non era ancora finito,eppure Miriam si era addormentata, sapevo che era stata una giornata difficile per lei. Mi sono alzato facendo attenzione a non svegliarla, ho spento3la3tv,3l’ho3presa3in3braccio3e3l’ho3portata3in3camera3sua.3�’ho3messa3sul3lette3e3l’ho3coperta,33quando3mi3sono3voltato3ho3visto3una3foto3di3�iriam3con3sua madre, lei a differenza di Marta assomigliava molto alla madre. Lì accanto c’era3un3quadro3di3foto3di3�iriam3con3�anna,3guardandole3ho3capito3quanto3fosse stata dura quella mattina fare quel discorso. Sono andato alla porta della stanza, ho spento la luce,sono uscito e ho chiuso la porta dietro di me. Quando sono3arrivato3all’ingresso3ho3incontrato3�arta3che3era3appena3rientrata3‚�uoi3un3po’3di3cappuccino=3�’altro3giorno3papà3ha3comprato3la3macchinetta3che3fa3anche3il3cappuccino,3è3eccellente,3dovresti3provarlo<‛3�o3sorriso3‚�k<‛3�ono3andato3con3lei3in3cucina3e3dopo3diversi3minuti3mi3ha3guardato3‚}’è3una3cosa3che



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mi3tormenta3da3molto‛3‚}osa=‛3�ei3mi3ha3guardato,3ha3bevuto3del3cappuccino3poi3ha3ripreso3‚}os’è3che3non3funzionava3tra3noi=‛3�’ho3guardata3‚�on3eravamo3più3quelli3di3prima,3i3sentimenti3erano3cambiati‛3‚�erché=3�erché3ad3un3certo3punto3eravamo3come3due3estranei=‛3‚}redo3perché3la3comunicazione3era3decisamente peggiorata, penso che forse abbiamo affrettato le cose. Forse se avessimo aspettato di più avremmo capito prima che non poteva funzionare‛3‚�i3riferisci3al3sesso=‛3‚�arta,3siamo3onesti,3abbiamo3accelerato3le3cose e dopo a poco a poco tutto è crollato, non andavamo più a letto insieme per3i3nostri3sentimenti,3lo3facevamo3e3basta,3senza3una3vera3ragione‛3‚Si… Solo… �on3lo3so,3ci3sono3molte3cose3che3non3riesco3a3spiegarmi‛3�’ho3guardata3‚{3cosa3ti3riferisci=‛3‚{3tutto.3�oglio3dire3fino3a3settembre3andava3tutto3a3gonfie3vele,3poi3dopo3l’incidente3di3mia3sorella3tutto3è3cambiato‛3‚�on3puoi3incolpare3lei‛3‚�uesto3è3il3problema3�tefan<3�on3posso3perché3so3che3lei3non3ha3nulla3a3che3fare3con3questo,3perché3lei3ha3perso3quasi3tutto3in3quell’incidente… Eppure sono3gelosa3di3lei,3la3invidio‛3�o3guardato3�arta3che3stringeva3tra3le3mani3la3sua3tazza di cappuccino e senza guardarmi negli occhi proseguiva nel discorso ‚�edi3�tefan,3sono3stata3io3a3spingerti3ad3andare3da3lei,3io3ho3detto3che3ero3felice e le ho spiegato che non aveva senso essere gelosa di lei perché era una cosa tra noi due e non noi tre. Il problema è che ora la vedo in modo diverso,3all’inizio3non3volevo3ammetterlo,3credevo3di3non3poter3mai3essere3gelosa di Miriam, ma poi guardando voi due insieme, come sorridi e come tu la rendi felice lo sono. So che questa conversazione non ha senso e non dovrei parlarne con te o con lei, ma non mi è bastato dirlo ad Alyson quindi3l’unica3soluzione che mi è venuta in mente è questa, dirlo a te. Non posso spiegarlo a Miriam perché lei rinuncerebbe a tutto per vedere le persone che ama felici, e non sarebbe giusto farle rinunciare a te per un mio capriccio, lei soffrirebbe troppo‛3�l3fatto3era3che3�arta3non3era3nemmeno3ubriaca,3era3puramente3sincera3anche3se3confusa3‚�arta,3le3cose3tra3noi3non3funzionavano,3è3vero3sto3con Miriam ora, ma tu avrai sempre un posto nel mio cuore, sei stata la mia prima3vera3e3propria3ragazza3e3nessuno3potrà3toglierti3quel3posto.‛ �a3settimana3era3stata3a3dir3poco3‘gelida’.3�arta3evitava3sia3�iriam3che3me3e3lei3continuava a chiedermi se secondo me aveva fatto qualcosa di male, era tipico del carattere di Miriam preoccuparsi, ma non potevo dirle di quella conversazione. Alla fine era finalmente arrivato il venerdì e quella sera ci sarebbe stata una festa da Nathan a cui tutti andavano. Miriam mi aveva detto che non sarebbe venuta e dopo la precedente esperienza non avevo insistito.3{lla3festa3c’erano3tutti3praticamente3anche3{lyssa3ed3�mily.3�utto3filava3liscio, parlavo con Emily ed Alyssa del più e del meno quando Alyson è venuta da3noi3disperata3‚�apete3dov’è3�arta=‛3{bbiamo3tutti3fatto3no3con3la3testa3poi33



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{lyssa,3che3cerca3sempre3di3essere3gentile3con3tutti,3l’ha3guardata3‚�erché=3�embri3disperata‛3‚�3lo3sono,3ok=3�on3credevo3finisse3così‛3‚{3cosa3ti3riferisci=‛3Alyson dopo3aver3guardato3�mily3ha3guardato3anche3noi3‚�apevo3che3voleva3sfogarsi, ma non pensavo che si sarebbe ubriacata così, è completamente sbronza, persa… ‛3‚�orrai3dire3perduta3visto3che3non3la3ritrovi<‛3‚�mily3il3sarcasmo non aiuta, non dovevo farla bere non ora, non nello stato in cui è…‛3{lyssa3ed3�mily3hanno3parlato3insieme3‚�erché=‛3�o3le3ho3guardato3‚}redo3per3come si senta… Domenica scorsa Miriam è crollata, dopo averla messa a letto ho incontrato Marta che mi ha offerto un cappuccino, on parole povere mi ha detto3che3è3gelosa3di3sua3sorella‛3Alyson mi3ha3guardato3‚�tefan,3lei3prova3ancora3qualcosa3per3te‛3{lyssa3ha3scosso3la3testa3‚�ermi3un3attimo<3�olete3dire3che3è3per3questo3che3�arta3evita3�iriam3da3lunedì=‛3�o3annuito3ed3�mily3è3intervenuta3‚�iriam3non3sa3nulla,3vero=‛3‚�erché3avrei3dovuto3dirglielo=3Sappiamo tutti che si sarebbe solo disperata e che avrebbe fatto qualche cavolata3involontariamente‛3‚�ra3non3importa<3�arta3è3ubriaca3e3non3so3dove3sia,3nello3stato3in3cui3è3farebbe3qualsiasi3cosa<‛ Abbiamo cercato Marta per molto poi eravamo in strada, fuori dalla casa di �athan3dove3non3c’era3nessuno,3tutti3erano3dentro.3{d3un3certo3punto3�arta3è sbucata dal nulla, era più che ubriaca, abbiamo fatto di tutto per farla ragionare3per3portarla3a3casa.3‚�oi3vi3sbagliate‛3�on3riusciva3a3parlare3bene3e3mentre3cercavamo3di3toglierle3di3mano3la3bottiglia3lei3barcollava3‚�arta,3ora3ti3porto3a3casa‛3‚~a3chi=3~alla3quella3che3mi3pugnala3alle3spalle=3�o3grazie<‛3�mily3ha3girato3gli3occhi3‚�ua3sorella3non3ti3ha3pugnalato,3sei3stata3tu3a3spingere3�tefan3ad3andare3da3lei,3no=‛3‚�3allora=‛3�inalmente3sono3riuscito3a3toglierle3la3bottiglia3di3mano. Lei si è avvicinata a me, puzzava di alcool, sicuramente chiunque l’avrebbe3capito3che3era3ubriaca,3mi3ha3guardato3‚�u3dovevi3dire3no,3non3vado3da3lei3e3stare3con3me,3ma3tu3sei3andato3da3lei‛3‚�arta,3ora3Aly ti riporta a casa. �ei3ubriaca3e3nemmeno3tu3capisci3ciò3che3stai3dicendo‛3�ei3mi3ha3guardato3‚�o3ti3continuo3ad3amare3e3tu3non3ammetti3di3avermi3pugnalato3alle3spalle3con3lei‛3{lyssa3è3intervenuta3‚�on3l’ammette3perché3non3l’ha3fatto<‛3�rima3che3qualcuno3di3noi3dicesse3una3parola3�arta3mi3ha3baciato,3io3l’ho3subito3respinta3‚�arta,3non3sto3con3te,3ok=3�to3con3tua3sorella3e3non3mi3interessa3se3ti3sta3bene3o3no.‛3�o3guardato Alyson ‚�iportala3tu3a3casa,3io3non3voglio3avere3niente3a3che3fare3con3lei,3non3più‛3Alyson mi3ha3guardato3‚�tefan,3un3piccolo3aiuto<‛3‚�o3Aly! Non voglio rovinare la cosa più bella che ho per un suo capriccio. Ti conviene muoverti, sono le 2.30 del mattino e suo padre la sveglierà tra circa tre ore per portarla con Miriam in montagna lontano dalla città per il week-end‛3�i3sono3allontanato,3{lyssa3ed3�mily3mi3hanno3seguito3‚�on3lo3dirai3a3�iriam,3vero=‛3‚{lyssa,3la3cosa3uscirà3fuori3prima3o3poi3e3lunedì3appena3la3vedrò3le3dirò3ciò3che3è3successo‛3



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�ei3mi3ha3guardato3‚�uesto3avrà3effetti3collaterali3eccessivi3su3di3loro,3in3fondo3lei3era3ubriaca‛3‚�satto.3�uesto3è3quello3che3dirò3lunedì3a3�iriam,3che3sua3sorella3era3ubriaca3e3mi3ha3baciato,3io3l’ho3respinta,3ma3non3deve3accusarla3di3nulla3perché3l’alcool3parlava3per3lei<‛ Per tutto il week-end non avevo sentito Miriam, lei mi aveva detto che quando suo padre le portava a dormire fuori città sequestrava i loro telefoni così appena3arrivato3a3scuola3lunedì3sono3andato3da3lei.3‚}iao3tesoro‛3�tavo3per3baciarla3quando3lei3si3è3allontanata,3ha3chiuso3l’armadietto3ed3è3partita3a3passo3spedito,3l’ho3seguita3fino3al3cortile3in3una3zona3dove3c’eravamo3solo3noi3‚�iriam,3tutto3ok=‛3�ei3mi3ha3guardato3‚�3me3lo3chiedi3anche=‛3{veva3gli3occhi3lucidi,3stava3per3piangere3‚�iriam,3non3ti3seguo‛3�ei3ha3tirato3fuori3il3suo3telefono3‚{lmeno3potevi3scegliere3qualcun3altro,3non3mia3sorella‛3�i3ha3fatto3vedere3una3foto3della3sera3della3festa3‚�iriam3non3è3come3credi‛3‚{h3no=‛3{lyssa3ed3�mily3si3sono3avvicinate3‚�o.3�arta3era3ubriaca3persa,3lei3ha3baciato3me3ed3io3l’ho3respinta,3te3l’avrei3detto3ora,3per3questo3ti3ho3cercato‛3�ei3ha3iniziato3a3piangere3‚�ammi3una3cortesia3�tefan,3stai3lontano3da3me.3�ono3stanca3di3soffrire‛3�i3è3allontanata3velocemente3ed3è3in3quell’istante3che3ho3capito3che3non3era3l’unica3ad3avere3le3lacrime3sul3volto.3‚�tefan,3le3parleremo3noi,3capirà‛3‚�3se3non3lo3farà=‛3�o3guardato Alyssa dritto negli occhi e poi mi sono allontanato, non sarei stato a scuola oggi, non avrei potuto farcela.



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Ferita, distrutta, tradita, ecco come mi sentivo. Ero corsa sul tetto della scuola ed avevo saltato le prime tre lezioni della giornata solo a quel punto Alyssa ed �mily3sono3venute3da3me3e3si3sono3sedute3vicino3a3me3‚�iriam,3�tefan3dice3la3verità,3noi3eravamo3lì,3l’abbiamo3visto.3�arta3ha3baciato3lui3e3�tefan3l’ha3spinta3via‛3‚perché3dovrei3credere3a3lui,3a3voi=‛3�mily3ha3sbuffato3e3si3è3alzata3‚�erché3diamine3�iriam,3quel3ragazzo3ti3ama3e3andrebbe3in3capo3al3mondo3per3te<‛3‚}he3ci3vada3pure,3non3cambierebbe3nulla‛3�mily3ha3scosso3la3testa3‚�iriam,3molte3pagherebbero per avere ciò che hai tu, un ragazzo dolce, che ti ama e che ti fa sentire importante e speciale, io stessa lo vorrei! Tu invece cosa fai? Lo mandi3via<‛3�i3sono3alzata3‚�entite3lasciatemi3sola<‛3�o3preso3la3mia3borsa3e3mi3sono3allontanata,3volevo3andare3solo3in3un3posto,3dall’unica3persona3di3cui3mi3fidavo,3l’unica3che3mi3capiva.3 Mi sono seduta accanto alla tomba di Hanna senza dire nulla e sono rimasta lì molto,3per3ore,3solo3verso3le318.403sono3stata3interrotta3‚}osa3ci3fa3qui3a3quest’ora3una3ragazza3come3te=‛3�o3alzato3lo3sguardo3‚Michael…‛3�i3è3seduto3accanto3a3me3‚�ai,3non3sono3�anna,3ma3ho3qualcosa3in3comune3con3lei… Con me3puoi3parlare‛3�o3sospirato3‚Rguarda �tefan‛3‚}i3sono3problemi3in3paradiso=‛3�o3guardato3�ichael3‚�ià‛3�o3iniziato3a3raccontargli3la3storia3dall’inizio3dicendo3tutto3‚�oi3alla3seconda3ora3�arta3mi3ha3visto3io3le3ho3detto3che3sapevo3e3tutto3quanto e lei sostiene che è stato Stefan a baciare lei ed Alyson la sostiene… Non so a chi credere, da una parte Marta ed Alyson,3dall’altra3�tefan,{lyssa3ed3Emily…‛3‚�edi,3non3sarò3uguale3a3mia3sorella3per3molte3cose‛3�o3sorriso3‚~ecisamente3no<‛3‚�ià,3ma3su3una3cosa3l’abbiamo3sempre3pensata3uguale,3bisogna3seguire3il3proprio3cuore,3il3tuo3a3chi3crede=‛3�o3fissato3nel3vuoto3‚�uesto3è3il3punto,3non3lo3so3nemmeno3io…‛ {lcuni3giorni3dopo3al3pomeriggio3mi3sono3fermata3a3scuola3oltre3l’orario3per3scrivere3la3relazione3di3chimica3dell’ultimo3esperimento,3bisognava3consegnarla3per il giorno seguente, in genere Stefan ed io la facevamo insieme essendo in gruppo, ma questa volta non mi sembrava il caso. Ho stampato la relazione e mentre la rilegavo Alyssa ed Emily si sono avvicinate, dal giorno prima non avevano più detto nulla riguardo la festa, forse avevano capito che non volevo3parlarne,3o3forse3mi3sbagliavo3‚�cusa,ma3non3dovresti3farla3con3il3compagno3di3gruppo3ovvero3�tefan=‛3�mily3ha3indicato3la3relazione3‚�ià,3ma3essendo3che3non3voglio3vederlo3l’ho3fatta3da3sola‛3{lyssa3mi3ha3guardato3‚�iriam,3non3è3giusto,3siete3in3gruppo3e---‛3‚�entite3c’è3anche3il3suo3nome3sopra,3ora se smettete di parlare mi fate un favore, devo rilegare le due copie ed è un3lavoro3preciso3e3non3devo3essere3disturbata3mentre3lo3faccio‛3{lyssa3ed33

Capitolo 12: Miriam



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Emily si sono allontanate. Quando ho terminato sapevo di dover vedere Stefan, dovevo dargli la sua copia della relazione, sapevo anche che ora aveva gli allenamenti, sarei andata per poi aspettare, lui giocava sempre, era il capitano ed era bravo. Mi sono recata al campo dove ho visto Stefan seduto sui3gradoni,3non3indossava3nemmeno3il3completo3dell’allenamento,3era3strano,3visto che tutti gli altri giocavano a rotazione. Michael si è avvicinato a me, era riuscito ad entrare nella squadra e meritava quel posto, era sempre stato molto3bravo.3‚�ey3�iriam‛3‚}iao3�ichael‛3�issavo3�tefan3confusa,3lui3evidentemente non mi aveva visto così mentre lo continuavo a fissare ho parlato3a3�ichael3‚�erché3�tefan3è3là=3�ugli3spalti=‛3‚�l3coach3l’ha3sbattuto3fuori3dagli3allenamenti,3tra3ieri3ed3oggi3ha3fatto3schifo,3prima3l’ha3fatto3giocare3poi3cambiare3ed3infine3l’ha3obbligato3a3stare3là,3inoltre3ha3detto3che3non3potrà3giocare3nella3partita3di3domani‛3‚}osa===‛3~omani3sera3ci3sarebbe3stata3la3grande partita , le vacanze invernali erano alle porte, sapevo quanto fosse importante per Stefan, oltre alla partita ci sarebbero stati degli esaminatori che avrebbero osservato ogni giocatore, avrebbero selezionato alcuni per delle borse di studio straordinarie e sapevo che Stefan necessitava di quella borsa di studio, ma se non avrebbe giocato si sarebbe sognato tutto. Il coach ha chiuso gli allenamenti, mi sono avviata verso il campo con Michael, tutti sono andati3a3cambiarsi3ed3il3coach3si3è3guardato3intorno3‚�tefan,3raccogli3tutto,3metti tutto in ordine ed almeno in questo non fare disastri. Spero che la lezione3ti3sia3servita‛3�ui3ha3annuito3‚�ulla3da3dire=‛3‚}he3differenza3fa=3�anto3anche3se3parlo3la3mia3situazione3non3cambia‛3‚�entiamo3dimmi3cosa3c’è3in3quella3testa‛3‚�i3faccia3giocare3domani3sera,3ci3saranno3quelli3delle3borse3di3studio,3io3ho bisogno di giocare oppure posso solo sognarmela, non giocherò per il resto3della3stagione3se3necessario,ma3mi3faccia3giocare3domani‛3‚�o.3�ra3metti3tutto3in3ordine‛3�l3coach3si3è3allontanato3e3�tefan3ha3iniziato3a3mettere3tutto3a3posto, mi sono avvicinata a lui, in un certo senso volevo prendermela con lui, urlare perché non si era minimamente preoccupato di venire a dirmi qualcosa per3la3relazione,3ma3poi3ho3visto3il3suo3sguardo,3era3a3pezzi3‚Hey…‛3�ui3si3è3voltato3e3mi3ha3guardato3‚Ciao…‛3�a3continuato3a3mettere3a3posto3i3palloni3ed3il3resto3dell’attrezzatura3‚�er3domani3c’è3la3relazione3di3chimica3da3fare‛3‚�o3so‛3�o3preso3la3relazione3e3sono3andata3più3vicino3a3lui3‚�erò3non3ti3sei3preoccupato di venire a dirmi se potevo farla visto che era ovvio che non l’avremmo3fatta3insieme‛3�ui3è3andato3verso3la3panchina3e3ha3tirato3fuori3qualcosa3dal3suo3zaino3‚}redevo3non3volessi3più3vedermi,3così3ho3fatto3la3relazione3da3solo3e3ho3messo3anche3il3tuo3nome,3te3l’avrei3detto3domani3a3chimica.3�on3sarà3perfetta3come3quella3che3hai3fatto3tu,3ma3almeno3ho3tentato‛3�i3ha3passato3la3copia3ed3io3gli3ho3dato3la3mia3‚�cusa,3io3non3volevo‛3�a3alzato3le



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spalle3‚�on3importa‛3e3ha3continuato3a3rimettere3tutto3a3posto.3{vrei3voluto3dirgli che mi dispiaceva per la partita ma il coach si è avvicinato per parlare con Stefan così mi sono allontanata. Il giorno seguente a pranzo era seduta con Alyssa ed Emily che stavano studiando per un test di matematica, ho notato che Stefan si è seduto da solo, in un tavolo a parte, lontano dalla squadra e dalle cheerleader, Michael si è avvicinato a lui, deve avergli chiesto se poteva sedersi perché Stefan ha fatto si con la testa e lui si è seduto. Stefan sembrava a pezzi e la cosa più insopportabile era che io stavo male per lui, a me importava. Forse era questo ciò che voleva il mio cuore? Non riuscivo a capire il mio comportamento. Dopo pranzo le lezioni sono ricominciate, a chimica ho consegnato la mia relazione all’insegnante3con3sopra3il3mio3nome3e3quello3di3�tefan3poi3sono3andata3a3sedermi3vicino3a3lui3‚�ey‛3‚}iao‛3�tefan3non3alzava3gli3occhi3dal3tavolo3‚�o3dato3la3mia relazione, però ho letto quella che hai fatto e ti ho scritto delle correzioni, potrebbero3essere3utili‛3�i3ho3messo3sotto3al3naso3la3sua3relazione3‚�razie.‛ �er3tutta3l’ora3di3chimica3�tefan3non3ha3parlato,3ha3fatto3tutto3in3silenzio3senza3mai alzare lo sguardo. Finite le lezioni ho preso i miei libri e dopo averli messi nell’armadietto3sono3andata3sul3tetto3per3rilassarmi3un3po’3e3stare3tranquilla,3ma3non ero sola, Stefan era già lì e sembrava stare male, mi sono seduta vicino a lui ‚�utto3ok=‛3‚�iriam3niente3è3ok‛3�on3alzava3lo3sguardo3‚�e3ti3va3di3parlarne3io3sono3qui‛3‚�iriam,3tu3non3vuoi3più3saperne3di3me,3il3coach3mi3ha3buttato3fuori3dalla3partita più importante, mi sono giocato tutte le borse di studio, ho deluso i miei ed3il3peggio3è3che3loro3ancora3non3lo3sanno‛3‚�tefan3non3è3così,3è3che3ho3bisogno di tempo, voi dite una cosa, Marta ed Alyson un’altra,3devo3elaborare3le3cose.3}osa3intendi3dire3con3l’ultima3parte=3�on3ti3seguo‛3‚�iriam3i3miei3non3hanno i soldi per pagarmi il college senza problemi, tutti contavano sulla borsa di studio grazie allo sport, era la mia unica occasione, i miei non sanno che non giocherò,3ho3solo3detto3a3mio3padre3che3non3c’è3alcun3motivo3per3far3venire3tutti alla partita, ma non sono riuscito a dirgli la verità e questa sera si presenterà3ed3io3non3potrò3far3nulla3oltre3sentire3le3parole3‘�i3hai3deluso’3uscire3dalle3labbra3di3mio3padre3e3forse3pure3di3mia3madre‛3‚�tefan,3magari3i3tuoi3riusciranno comunque per il college se tu ti trovi un lavoretto part-time potresti3cavartela3alla3grande‛3�a3scosso3la3testa3‚�on3è3semplice3�iriam,3non3abbiamo una buona situazione economica, molti dei soldi che entrano in casa dobbiamo spenderli per Kendall, mia sorella e poi ci sono anche le spese generali scolastiche per Nicola e AshLyn‛3‚�on3mi3hai3mai3detto3di3avere3due3sorelle3ed3un3fratello‛3‚�ono3più3piccoli3di3me‛3‚�erché3per3�endall3dovete3usare3molti3soldi=3�e3posso3domandarlo‛3‚�uando3aveva383anni3era3una3campionessa3sportiva, faceva di tutto… �oi3un3giorno3c’è3stato3un3incidente3stradale3ad3un3333



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incrocio, lei era in bicicletta… Ora è su una sedia a rotelle, ha perso completamente3l’uso3delle3gambe,3ha3avuto3problemi3cardiaci3e3renali3dall’incidente,3le3sue3cure3costano3parecchio‛3�ro3senza3parole3‚Stefan… Mi dispiace, davvero io… io…. io….3�o3non3lo3sapevo‛3‚�on3importa,3ormai3è3tardi…‛3‚�on3lo3è,3ci3sono3sempre3altre3borse3di3studio‛3‚�ià,3ma3tra3i3requisiti3c’è3anche3quello del massimo dei voti in tutte le materie, cosa che io non ho visto che in chimica3faccio3schifo3ed3arte3anche‛3‚�tefan,3ti3aiuterò3io,3ci3riuscirai‛3‚�iriam3è3tardi3ormai,3ho3già3deluso3i3miei‛. Quella sera la palestra si era riempita per la partita, la squadra era pronta tranne Stefan che avrebbe assistito alla partita dagli spalti. Ero con lui, non era cambiato nulla tra noi, eravamo sempre in una posizione di stallo, di attesa, ma non mi andava di lasciarlo da solo, era troppo giù, troppo triste. Stavamo camminando3per3andare3nella3palestra3quando3si3sente3una3voce3‚�tefan<3�tefan<‛3}i3siamo3voltati3e3due3bambini3sono3corsi3da3�tefan3‚�icola,3{sh�ynn,3cosa3ci3fate3qui=‛3‚}i3siamo3tutti‛3‚�i3anche3�endall‛3�3genitori3di3�tefan3si3sono3avvicinati3‚�ià3ci3siamo3tutti,3è3stato3difficile3portare3�endall,3ha3avuto3una3giornata3pesante,ma3non3potevamo3perdercelo‛3‚�apà,3ti3avevo3detto3che3non3sarebbe3stato3necessario,3non3dovevi3nemmeno3far3scomodare3�endall‛3‚�on3importa3�tefan‛3�i3sono3voltata3e3c’era3una3ragazzina3sulla3sedia3a3rotelle,3aveva un giaccone pesante ed era anche pallida in faccia, Stefan si è avvicinato3‚�nvece3si3�endall,3dovresti3essere3a3casa,3sei3pallida,3tu3non3stai3bene‛3�endall3ha3fatto3un3lieve3sorriso,3sforzato3a3vedersi3‚�to3bene‛3‚�essuno3poteva perdersi la tua partita, la tua giornata, farai vedere a quegli esaminatori chi3otterrà3la3borsa3di3studio3senza3dubbi‛3�tefan3non3riusciva3a3guardare3i3suoi3genitori3in3faccia3poi3dopo3più3di363minuti3ha3alzato3lo3sguardo3‚�apà,3non3sarà la mia serata, non giocherò questa sera, ho fatto dei pessimi allenamenti in questi giorni e come punizione il coach non mi farà giocare, non mi farà nemmeno3cambiare‛3‚}osa=3�tefan,3noi3abbiamo3anche3portato3�endall3e3i3bambini ed ora tu ci dici che non giochi? Sai quanto sia importante la borsa di studio,3lo3sai3e3guardati3intorno,3pure3�endall3è3venuta‛3�uo3padre3e3sua3madre3continuavano a tartassarlo, Kendall invece continuava a tossire ed era molto pallida3poi3ad3un3tratto3ha3parlato3‚�amma,3papà,3non3è3colpa3sua‛3‚�endall,3non3metterti3in3mezzo3tesoro‛3�tefan3l’ha3guardata3‚�endall,3vai3dentro,3qui3hai3freddo,3dentro3invece3c’è3il3riscaldamento,3se3vuoi3�iriam3ti3accompagnerà…‛3�i3ha3guardato3come3per3supplicarmi3così3mi3sono3avviata3all’ingresso3con3Nicola, AshLynn e Kendall, dopo 15 minuti la partita è iniziata e di Stefan o dei suoi genitori3non3c’era3l’ombra.3�endall3ha3tossito3ancora3‚�cusa,3dietro3c’è3uno3zaino3dentro3c’è3un’altra3giacca,3potresti3prendermela=‛3‚}erto‛3�o3preso3la3giacca e dopo avergliela passata ho notato che se la metteva. Era molto



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pallida e sembrava avesse i brividi di freddo. Circa 30 minuti dopo i suoi genitori3sono3entrati,ma3di3�tefan33non3c’era3traccia3‚{ndiamo3ragazzi‛3�endall3ha3guardato3suo3padre3‚~ov’è3�tefan=‛3‚�on3lo3so3�endall,3so3solo3che3sono3furioso3con3lui,3ha3deluso3tutti3profondamente‛3‚{3me3no… Papà, lui ti aveva detto3di3non3farci3venire,3in3fondo3non3è3colpa3sua3se3sono3qui‛3�a3madre3è3intervenuta3‚�endall,3stai3male,3sicuramente3ora3hai3la3febbre3e3si3vede3perché3sei tutta pallida, se tuo fratello avesse detto la verità---‛3‚�orse3non3l’ha3fatto3perché3aveva3paura3di3come3avreste3reagito‛3‚�endall,3sai3bene3che3le3tue3difese3immunitarie3sono3scarse,3ora3torniamo3immediatamente3a3casa‛3�uo3padre3ha3preso3i3bambini3e3si3è3allontanato33‚�a3mamma<‛3‚�endall3niente3ma<3�uo3padre3ed3io3siamo3furiosi‛3‚�ià,3ma3dove3dormirà3�tefan=3�on3vado3via3senza3sapere3dove3dormirà<‛3‚�endall,3non3incominciare,3tuo3padre3è3furioso,3sai3bene3cosa3vuol3dire‛3‚�on3mi3muovo3da3qui<‛3�tefan3è3apparso3dal3nulla3‚�endall3vai3a3casa,3stai3male,3devi3andare3a3letto‛3‚�a3tu---‛3‚�endall,3non3preoccuparti,3starò3bene‛3�ua3madre3ha3preso3�endall3e3si3è3allontanata3senza3salutare3mentre3la3bambina3ha3fatto3cenno3con3la3mano.3�tefan3si3è3allontanato3e3l’ho3seguito,3è3andato3fuori3a3sedersi3sul3muretto3della3fontana3dove3non3c’era3nessuno,3tutti3erano3dentro3ad3assistere3all’inizio3della3partita,3mi3sono3seduta3accanto3a3lui,3avrei3voluto3parlare,ma3non3sapevo3cosa3dire3poi3ha3iniziato3lui3‚�razie3per3averli3portati3dentro‛3‚Prego… Cosa vuol dire che tuo padre è furioso, cosa intendeva3tua3madre=3�3�endall=‛3�ra3a3terra3e3lo3si3notava3benissimo,3osservava3le3sue3dita3mentre3continuava3a3torturarsele3‚�uol3dire3che3questa3sera3non3vorrà3vedermi‛3‚�oi3vivete3sotto3lo3stesso3tetto3�tefan,3è3difficile3non3vedersi‛3�a3scosso3le3spalle3‚�uol3dire3che3dormirò3fuori,3l’ho3deluso3e3quando3succede non dormo mai a casa, o meglio lui crede così, in realtà torno tardi, Kendall mi lascia sempre la chiave sotto lo zerbino, poi al mattino mi alzo presto ed3esco3per3rientrare3quando3loro3si3sono3alzati‛3‚�3a3te3sta3bene=‛3‚�e3cose3sono3cambiate3da3quell’incidente… Da quel giorno mamma e papà sono diversi, inoltre Kendall è sempre stata debole, nel senso che si ammalava sempre molto3facilmente,3dall’incidente3è3peggiorata,3si3ammala3subito3per3poco3ed3i3miei sono super protettivi… ~all’incidente3ogni3volta3che3li3deludevo3finiva3così,3come questa sera…‛3�on3sapevo3cosa3dire,3mio3padre3non3era3mai3stato3così,3nemmeno3mia3madre3per3quel3che3ricordo3‚�tefan,mi3dispiace.3�enti3perché3non3passi3la3notte3da3me=3�io3padre3starà3via3fino3a3domani3sera3per3lavoro‛3�a3subito3scosso3la3testa3‚�on3è3una3buona3idea,3non3voglio3dare3fastidio,3inoltre sarebbe imbarazzante, tua sorella, te ed io. Vedo che avete già abbastanza problemi tra di voi---‛3�i3sono3alzata3‚�ieni.‛ Mentre tutti assistevano alla partita Stefan ed io siamo andati a casa mia,entrati l’ho3fatto3venire3al3piano3superiore3‚{bbiamo3una3camera3per3gli3ospiti,3non3è3



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incredibile,3ma3è3meglio3di3nulla‛3~opo3essersi3seduto3sul3letto3mi3ha3guardato3‚Grazie… Prima però non hai negato dei problemi tra tua sorella e te…‛3‚�erché3ci3sono,3non3ci3parliamo3quasi3più‛3‚�erché=3�oglio3dire3tu3sei3arrabbiata3con3me,3non3con3lei‛3�i3sono3seduta3vicino3a3lui3‚�uesto3è3il3punto… Alyssa, Emily e tu dite che lei ha baciato te, Marta ed Alyson dicono che tu hai baciato lei, io non so a chi credere, il fatto è che se un ragazzo mi ferisce è una cosa, se invece3è3mia3sorella3a3farlo3è3diverso‛3�i3sono3alzata3e3quando3ero3alla3porta3mi3sono3fermata3per3causa3sua3‚Miriam… �on3ho3mai3voluto3ferirti,3mai‛3�o3sospirato3‚�e3hai3bisogno3del3bagno3sai3dov’è,3fai3come3se3fossi3a3casa3tua.3|uona3notte3�tefan.‛ �ic,tac,tic,tac,3ecco3cosa3sentivo.3�o3guardato3per3l’ennesima3volta3l’orologio,3erano le 3.57. Non riuscivo a dormire, non perché Stefan e Marta erano nelle due stanze vicino alla mia, non dormivo perché non riuscivo a capire. Continuavo a sentire la voce di Stefan nella mia testa dirmi ‚�on3ho3mai3voluto3ferirti,mai‛ eppure continuavo a non capire cosa volesse il mio cuore. 4.13 i minuti passavano, il tempo passava ed io ero lì, ferma immobile senza capire più nulla, era realmente possibile che una fotografia ti rovinasse così la vita? Intanto quelle sei parole continuavano a risuonarmi in testa Non ho mai voluto3ferirti,mai‛ . 5.223era3l’ora3che3segna3il3mio3cellulare3ed3io3ero3ancora3sveglia3mentre3mi3giravo e rigiravo nel letto senza dimenticarmi quelle parole. 4.28 mi alzo di scatto seduta riflettendo, continuavo a pensare a quella frase per giustificarlo, volevo trovare una buona motivazione per scusarlo, volevo che lui fosse innocente, ecco cosa volevo io o meglio cosa voleva il mio cuore. Mi sono alzata e senza fare rumore sono andata nella camera degli ospiti dove,3appena3entrata,3�tefan3mi3ha3guardato3‚{nche3tu3non3riuscivi3a3dormire=‛3�ono3andata3da3lui3e3senza3dire3una3parola3l’ho3baciato.3�o3messo3una mano sul suo volto e lui non si è allontanato, mi ha stretto, come se non volesse più lasciarmi andare ed io sentivo che era giusto. Non eravamo stati insieme per una settimana, ma sembrava un secolo, ero contenta di poter sentire ancora le sue labbra sulle mie, le sue mani su di me. Poco dopo ci siamo allontanati,3l’ho3guardato3negli3occhi,3�tefan3ha3passato3un3suo3pollice3sulle3mie3labbra3dolcemente3‚�uindi3mi3credi=‛3‚�on3voglio3ripensare3a3quello3che3è3successo, non posso sapere nulla con sicurezza,ma sono certa al 100% che il mio3cuore3ha3scelto3te‛3�ui3ha3sorriso3e3mi3ha3baciato3ancora,3ancora ed ancora.



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Capitolo 13: Stefan



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Il mattino seguente mi sono svegliato con un braccio intorno a Miriam che dormiva ancora, credo che ci siamo addormentati. Mi sono alzato e stiracchiato,3ho3guardato3l’ora,3dovevo3andare3a3casa3ed3affrontare3i3miei3genitori, avrei voluto dirle che andavo via, ma dormiva così bene che le ho scritto3un3biglietto3e3l’ho3posato3sul3cuscino3‘�razie3di3tutto.3�i3avrei3voluto3salutare,ma3non3volevo3svegliarti,3ci3sentiamo3più3tardi.3�tefan.’ Quando sono entrato in casa tutti erano a tavola, Kendall mi ha guardato, sicuramente avrà controllato se ero tornato come faceva sempre ed era preoccupata.3�ia3madre3ha3alzato3lo3sguardo3‚�tefan,3ci3dispiace3per3ieri3ok=3�olo3vorremmo3sapere3dove3hai3passato3la3notte‛3�io3padre3è3intervenuto3‚�appiamo3da3sempre3che3rientri3tardi3e3poi3esci3presto3per3rientrare,3lo3sappiamo,3ma3questa3volta3non3l’hai3fatto3e3�endall3ci3ha3tenuti3svegli3tutta3la3notte,3continuava3a3girare3nel3corridoio3ossessivamente‛3�endall3ha3abbassato3lo3sguardo,3credo3si3sentisse3in3colpa3‚�o3dormito3fuori‛3‚�i,ma3dove=‛3‚�iriam3mi3ha3lasciato3dormire3nella3camera3degli3ospiti3a3casa3sua‛3�endall3mi3ha3guardato3‚�iriam3è3la3ragazza3di3ieri3sera=‛3�o3annuito3‚�embra3gentile,3anche3se3non3parla3molto‛3‚�erché3è3molto3timida,3per3lei3è3difficile3parlare‛3�ia3madre3e3mio3padre mi hanno guardato curiosi, non ho mai parlato loro di Miriam, sapevano che3avevo3rotto3con3�arta3e3che3frequentavo3un’altra3ragazza,3nulla3di3più.3Non è che non volessi dirglielo, è solo che di recente le cose erano state molto frenetiche3in3casa,3a3dire3il3vero3lo3erano3da3giugno3dell’anno3scorso,3era3difficile stare dietro a tutti noi ed al lavoro quindi non riuscivamo a parlare molto per questo i rapporti tra i miei genitori e me e quelli tra loro e Kendall erano3complicati3al3momento,3quasi3pessimi,3non3avevamo3mai3tempo.3‚�esoro3chi3è3�iriam=‛3‚�ei3è3la3mia3ragazza‛3�io3padre3mi3ha3guardato3‚�icordo3di3un3genitore dalla tua prof di chimica che parlava di una certa Miriam, ma anche di una3certa3�arta‛3‚Si… Miriam è la sorella gemella di Marta, ma non si assomigliano3per3niente‛3�endall3stava3prendendo3dei3pancakes e mentre li fissava3concentrata3si3è3intromessa3‚}i3credo… Marta fa la cheerleader e non sta mai zitta! Lei invece, voglio dire Miriam, non ha quasi parlato, sembra molto riservata‛3‚�o3è… Diciamo che per la sua timidezza non ha mai fatto amicizia… ~evo3ammettere3che3è3stato3difficile3avere3il3rapporto3che3ho3con3lei3ora‛3‚�mmagino<‛3�ia3madre3mi3ha3guardato3‚�i3sarebbe3piaciuto3prestarle3più3attenzione ieri, sono curiosa, ricordo benissimo Marta, è un fatto buffo venire a3sapere3praticamente363anni3dopo3che3ha3una3gemella<‛3‚�ià,3come3se3fosse3una3cosa3misteriosa‛3�endall3ha3tagliato3un3pezzo3di3pancakes ‚�a3gemella3sconosciuta<‛3�a3messo3in3bocca3il3pezzettino3e3mi3ha3sorriso,3ho3ricambiato.

�ia3madre3mi3ha3guardato3‚�orrei3conoscerla‛3�io3padre3ha3annuito3‚{nche3io3ed3onestamente3spero3non3sia3come3la3sorella‛3�3miei3non3hanno3mai3detto3di3odiare Marta e non mi hanno mai proibito di vederla, però non amavano il fatto che fosse la mia ragazza per vari motivi. Secondo i miei genitori aveva la testa troppo tra le nuvole, non aveva un ottimo rendimento scolastico e questo era vero, Marta si accontentava della sufficienza, dicevano che mi distraeva e basta3ed3in3effetti3dall’inizio3della3nostra3relazione3il3mio3rendimento3non3era3più3eccellente, non dico fosse scarso, ma non era più al massimo, non sostenevano che fosse superficiale, ma credevano che avesse hobby superficiali e la cosa peggiore, andava sempre alle feste e le piacevano eccessivamente.3‚�tai3tranquillo3papà,3è3l’opposto‛3�a3storto3il3naso3‚�iamo3sicuri=‛3‚�apà,3�iriam3è3una3studentessa3modello,3ha3il3massimo3dei3voti3in3tutte3le3materie, ha la testa sulle spalle, non fantastica troppo, non mi distrae affatto, mi ha aiutato ad alzare alcuni dei miei voti, non è affatto superficiale e anche i suoi hobby3non3lo3sono,3ama3l’arte3e3la3lettura3e3detesta,3sottolineo3la3parola3detesta,3le3feste‛3�3miei3hanno3entrambi3sorriso3‚�tudentessa3modello=‛3‚{rte3e3lettura=‛3‚�dia3le3feste=‛3�33hanno3concluso3insieme3‚�ogliamo3assolutamente3conoscerla<‛3�endall3ed3io3non3ci3siamo3trattenuti3e3siamo3scoppiati3a3ridere. Quel lunedì alle 7.45 sono arrivato a scuola, onestamente non sapevo nemmeno io3come3avevo3fatto,3farmi3alzare3era3stata3un’impresa.3�a3scuola3era3ancora3deserta,3tutti3aspettavano3sempre3l’ultimo3per3arrivare,3tranne3alcuni3rari3casi3tra3cui3�iriam.3�i3è3avvicinata3al3mio3armadietto3‚�ey3estraneo<‛3‚�ey<‛3�o3sorriso3e3l’ho3baciata,3avremmo3avuto3la3prima3ora3insieme3quindi3ci3siamo3lentamente3avviati,3le3ho3preso3la3mano3‚�ai3programmi3per3questo3sabato=‛3�a3fatto3no3con3la3testa3‚�iamo3solo3a3lunedì,3non3dovrei3avere3nulla‛3�i3ha3guardato3insospettita3‚Perchè=‛3‚�arò3onesto… �3miei3vogliono3conoscerti‛3�ei3si3è3fermata3e3mi3ha3guardato3‚}osa=‛33‚�iriam3non3agitarti… Dopo che ho dormito da te hanno fatto domande, molte domande, alla fine hanno deciso che vogliono incontrarti e questa mattina mia madre ha chiesto se sabato sera puoi3venire3a3cena3da3noi‛3‚�o,no,no,no,no… Stefan dille che ho già altri impegni, ti3prego‛3‚�iriam,3ci3tengono3molto3e3poi3non3potrai3rimandare3all’infinito‛3‚�uesto3lo3dici3tu<‛3�’ho3guardato3e3lei3ha3guardato3me3poi3ha3sospirato3‚�3se3non3gli3piacessi=‛3�o3alzato3le3spalle3‚�arà3un3problema3loro,3inoltre3non3sarebbe3la3prima3volta,3a3loro3tua3sorella3non3piaceva‛3‚�nfatti,3pessimo3inizio‛3‚�iriam,3tu3sei3l’opposto3di3�arta,3già3li3vai3a3genio3per3questo<‛3�a3riflettuto3‚�arà3un3disastro‛3‚�o3e3poi3a3�endall3piaci3già<‛3‚Ok…Credo di non avere scelta…‛ Il pomeriggio seguente avevo gli allenamenti, Miriam sarebbe venuta ad assistere, mi avrebbe aspettato così dopo avremmo potuto lavorare insieme su un compito di chimica. Il coach era felice perché giocavo come prima, cioè



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alla grande. Inoltre Michael ed io eravamo insuperabili insieme, Miriam aveva ragione, quel ragazzo aveva talento! Finiti gli allenamenti sono andato nello spogliatoio, quando sono uscito sono andato alle gradinate dove Miriam era rimasta, aveva il mio libro di chimica in mano ed una matita, non era un buon segno.3‚}orreggi3prima3ancora3che3io3scriva=‛3�a3alzato3lo3sguardo3e3sorriso,3l’ho3baciata3‚}erto,3prevenire3è3meglio3che3curare<‛3�o3riso3e3mi3sono3seduto3vicino3a3lei3‚�i3ho3scritto3degli3appunti,3dopo3domani3abbiamo3la3verifica,3ti3consiglio3di3studiarteli‛3‚�ow<‛3�o3notato3che3il3suo3libro3era3chiuso3‚�u3sai3già3tutto3immagino<‛3‚}erto‛3�ra3fiera3di3dirlo3‚�on3mi3stupisce‛3‚�nvece3a3me3non3stupisce affatto il tuo libro, hai mai provato a sottolineare i concetti importanti=‛3�’ho3guardata3confuso3‚�ntendi3dire3se3faccio3il3casino3che3fai3tu=3�o<‛3�a3girato3gli3occhi3‚�uarda3che3è3molto3banale,3sottolineo3i3concetti3importanti, cerchio le parole chiave, scrivo affianco i rispettivi punti, faccio la mappa concettuale e la metto al fondo di ogni capitolo, ogni giorno rileggo i miei3appunti3volta3per3volta3e3quando3c’è3il3test3sono3più3che3preparata‛3�a3scritto3ancora3qualcosa3sul3mio3libro3‚�on3dimenticarti3delle3domande3di3fine3capitolo3che3fai3sempre<3�3così3eccelli3ogni3volta<‛3‚�iusto.3~avvero3�tefan,3tu3non3hai3ancora3studiato=‛3‚�o,3mi3sono3concentrato3su3matematica3quel3test3era3molto3importante.‛3�entre3parlavamo3�arah3ed3altre3cheerleader3si3sono3avvicinate. Miriam detestava Sarah fin dalla sera della festa, da allora Sarah ha continuato a farle delle frecciatine e Miriam non le ha mai considerate, ma temevo3che3prima3o3poi3sarebbe3esplosa.3�arah3si3è3avvicinata3‚�ià,3a3nessuno3può3servire3quel3corso3di3educazione3sessuale‛3�i3è3interrotta,3ha3guardato3�iriam3e3ha3ripreso3‚�ranne3alcune3eccezioni3che3non3hanno3minimamente3idea3di3cosa3sia,3vero3�iriam=‛3�iriam3ha3alzato3lo3sguardo,3tra3il3gruppo3c’era3anche3�arta3e3credo3che3questo3le3abbia3fatto3male,3ma3non3l’ha3dato3a3vedere3‚�ià,3forse3tu3hai3bisogno3di3quel3corso3�arah<‛3‚�on3mi3riferivo3a3me,3sai3insegnano3ad utilizzare le protezioni, cose che si sanno se si è sessualmente attivi quindi direi3che3in3tutta3la3scuola3sei3l’unica3a3cui3può3interessare3o3meglio3servire‛3‚}redimi,3non3mi3servirà3a3nulla,3non3ho3bisogno3di3quel3corso‛3‚�erve3alle3persone3vergini3non3a3chi3è3esperto<‛3‚{ppunto,3a3me3non3serve‛3�arah3stava3per3parlare,ma3mi3sono3intromesso3‚�arah,3sparisci,3vai3a3rompere3a3qualcun3altro<3�3portati3dietro3la3tua3compagnia‛3�o3indicato3le3altre3cheerleader3che3erano3con3lei3e3sono3subito3filate3via.3�o3guardato3�iriam3‚�on3sapevo3che3tu3non3fossi3vergine‛3�ei3non3mi3ha3guardato3ha3girato3delle3pagine3del3libro3e3me3l’ha3passato3‚�arà3meglio3che3inizi3a3studiare3oppure3prenderai3un3pessimo3voto.3~evi3sapere3alcune3nozioni3base‛3�entre3lei3continuava3a3spiegarmi3le3cose capivo che voleva evitare il discorso, a volte era come se non mi parlasse, come quel primo giorno. Dopo circa due ore ci siamo avviati al



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parcheggio3‚}i3vediamo3domani‛3�i3è3avviata3‚�iriam<3{spetta‛3�i3è3voltata3‚}osa3c’è=‛3‚�i3porto3io3a3casa,3è3tardi3ormai‛3‚Ok… ‛3�gni3volta3l’accompagnavo3a3casa,3ma tutte le volte dovevo dirglielo, temeva sempre di essere di disturbo e non sapevo più come fare per farle capire che si sbagliava. Quando siamo arrivati a3casa3sua3l’ho3accompagnata3fino3alla3porta,3ha3preso3le3chiavi3‚�io3padre3lavora3fino3a3tardi3oggi‛3‚�ei3sola3a3casa=‛3�a3annuito3‚�o3sentito3papà3dire3che3�arta3sarebbe3andata3da3�arah3dopo3cena‛33�a3aperto3la3porta3e3sono3entrato3con3lei3‚�on3vi3parlate3ancora=‛3�a3posato3la3sua3roba3‚�o.3�l3fatto3non3è3per quello che ha fatto, cioè si, ma io la perdonerei, ma non posso perdonare qualcuno3se3questa3persona3non3chiede3scusa‛3�i3sono3seduto3sul3divano3vicino3a3lei3‚�d3ora3gira3con3�arah=‛3‚~immelo3tu,3sai3come3funzionano3le3cheerleader,3io3non3so3se3lei3va3con3loro3per3obbligo3o3cosa‛3‚�bbligo=‛3�a3abbassato3lo3sguardo3‚�o3so3�tefan,3è3una3sua3scelta,3solo3non3sono3in3grado3di3crederlo quindi cerco di giustificarla, sa benissimo cosa penso di Sarah, è come3un’altra3pugnalata3al3cuore‛3�o3messo3la3mia3mano3sotto3il3suo3mento3e3le3ho3alzato3la3testa3in3modo3che3i3suoi3occhi3fissassero3i3miei3‚�edrai3che3andrà3tutto3bene‛3�i3sono3avvicinato3e3le3mie3labbra3hanno3sfiorato3le3sue.3~opo3alcuni semplici baci il contatto tra noi si è fatto più profondo, senza che ci potessimo accorgere di nulla lei era sdraiata sul divano ed io ero sopra di lei. La sua mano destra era sulla mia guancia sinistra, quella sinistra sulla mia schiena; non era più una questione di semplici baci, era esattamente come doveva essere, una cosa tra noi, al di fuori di ogni confine o limite di tempo, una cosa che noi sentivamo. Ho spostato leggermente più in alto la mia mano sinistra che era sul fianco, scostando leggermente la sua maglietta; i baci si sono fatti meno profondi, era come se stessimo tornando indietro, poco dopo3lei3si3è3allontanata,3la3sua3voce3era3come3un3sospiro3‚Stefan…‛3�’ho3guardata3‚}osa3c’è=‛3�entre3la3guardavo3con3un3mano3l’accarezzavo3la3guancia,3lei3ha3chiuso3gli3occhi3‚�on3ci3riesco,3mi3dispiace‛3}on3una3mano3ha3abbassato la maglietta che per sbaglio le avevo sollevato e ci siamo ritrovati seduti3‚�on3ti3seguo,3non3completamente‛3�ei3ha3chiuso3gli3occhi3‚�tefan,3io3non3l’ho3mai3fatto‛3‚{llora3perché3prima3con3Sarah---‛3‚�erché3volevo3evitare3che3mi3prendesse3ancora3in3giro‛3�o3visto3una3lacrima3caderle3sulla3guancia3‚�esoro,3non3piangere‛3�e3ho3asciugato3la3lacrima3e3lei3mi3ha3finalmente3guardato3‚�o3come3vano3queste3cose…‛3‚�o,3non3tra3noi,3ok=‛3�ei3ha3sospirato3‚�tefan3quando3gli3altri3lo3scopriranno‛3‚�essuno3lo3scoprirà,3è3una3cosa3tra3noi,3e3se3non3sei3pronta3non3voglio3obbligarti‛3‚�l3fatto3è3che3è3giorni3che3ci3penso3eppure3non3lo3so,3non3riesco3a3capire3se3è3giusto3o3no‛3‚�iriam,sarà3giusto3quando3tu3ti3sentirai3pronta,3non3prima‛3{bbiamo3sentito3la3porta3aprirsi,3doveva3essere3�arta.3�i3sono3avvicinato3a3�iriam3e3l’ho3baciata3‚}i3vediamo33



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domani‛3‚{3domani‛3�i3ha3fatto3un3piccolo3sorriso3‚|uona3notte‛3�’ho3baciata3in3fronte3‚|uona3notte3�tefan.‛ �uando3sono3tornato3a3casa3�endall3era3in3salotto,3l’ho3salutata3e3sono3andata3da3mamma3in3cucina,3lei3mi3ha3guardato3e3ha3sorriso3‚}om’è3andata3oggi=‛3‚|ene‛3‚�pero3che3tu3abbia3studiato3per3chimica‛3‚�amma,3non3preoccuparti,3c’è3�iriam3che3ci3sta3pensando‛3�apà3mi3ha3guardato3‚�pero3che3voi3due3studiate3davvero3insieme3e3non3che3facciate3altro‛3�o3tirato3fuori3il3mio3libro3di3chimica3e3l’ho3aperto3‚�ccoti3la3prova<3�ono3tutti3appunti3di3chimica3che3�iriam3mi3ha3scritto3oggi‛3�io3padre3sembrava3soddisfatto,3ho3preso3la3mia3roba3e3sono andato in camera mia, sentivo i bambini giocare mentre ero sdraiato sul letto e ripensavo alla giornata. Una cosa era sicura: ero veramente fortunato ad avere Miriam, credo che in pochi possano vantarsi di avere una ragazza come lei ed io ero uno di quei pochi.



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Capitolo 14: La cena



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Miriam. Prima che potessi accorgermene era sabato, la settimana era volata, era come se ieri fosse lunedì. Avevo provato già parecchi vestiti, cercavo qualcosa di perfetto, non volevo fare una brutta impressione sui genitori di Stefan. Ero così agitata, alla fine ho scelto un vestito, non mi stava affatto male, era uno di quei classici vestiti, semplicissimi. Ho messo le scarpe, gli orecchini, l’orologio3ed3i3braccialetti3poi3ho3sentito3il3campanello,3doveva3essere3�tefan.3�i3sono3guardata3un’ultima3volta3allo3specchio,3come3sempre3non3avevo3messo3nulla di più che un filo di matita. Sono andata al piano di sotto, appena ho visto �tefan3l’ho3abbracciato3e3baciato,3lui3ha3sorriso3‚�tai3benissimo‛3‚~avvero=3�a3bene come sono vestita? Perché altrimenti---‛3‚�iriam3stai3benissimo‛3�ro3nervosa e lo si vedeva da lontano, mentre eravamo sulla porta è apparsa �arta,mi3ha3guardata3‚�sci=‛3‚�on3mi3sembra3che3la3cosa3ti3interessi‛3�ei3ha3scosso3le3spalle3‚�e3preferisci3credere3a3lui3invece3che3a3tua3sorella,3fai3pure‛3‚�arta,3quando3mai3sei3stata3realmente3dalla3mia3parte=‛3‚�uesta3è3buona<‛3‚�ammi3un3esempio<‛3‚}hi3ti3ha3fatto3uscire3con3�athan=‛3‚�ià,3dopo3l’intera3scuola3mi3ha3preso3in3giro3per3settimane<‛3‚�uando3�anna3è3morta---‛3‚�on3provarci<3Quando lei è morta sono stata per giorni da sola a scuola, non ti sei degnata di avvicinarti‛3�ei3ha3urlato3‚�on3è3compla mia se non sei normale, se sei strana, diversa3e3stupida3da3non3poter3fare3amicizia3con3altre3persone<‛ Stefan. Miriam è corsa via, in camera sua credo, prima che potessi muovermi il padre di3�iriam3è3arrivato3dalla3cucina3‚�arta<3�mettila<‛3‚�o,3è3sempre3comodo3dire3povera3�iriam,3mai3povera3�arta<3�erché3tu3sgridi3sempre3me=‛3‚�erché3non3è3tua3sorella3a3fare3casini3o3dire3sciocchezze<‛3‚�erché=3�ei3non3fa3nulla3di3sbagliato=3�on3commette3mai3errori=3�cusami3tanto3se3io3sono3umana3e3lei3no<‛3‚�arta3non3dire3così<3�ua3sorella3è3umana,3eccome3se3lo3è<‛3�uo3padre3mi3ha3guardato3‚�ai3pure3da3lei,3deve3essere3in3camera3sua‛3�ono3andato3al3piano3superiore, ho bussato alla sua porta e sono entrato, Miriam era stesa sul letto con la faccia sul cuscino, stava piangendo. Mi sono seduto sul letto vicino a lei e mentre3le3accarezzavo3la3schiena3ho3cercato3di3parlarle3‚�iriam,3non3sei3strana,3non3sei3diversa,3stupida3o3anormale‛3�ei3continuava3a3piangere3e3non3parlava3‚�on3devi3ascoltarla,3erano3tutte3stupidaggini‛3�ei3ha3alzato3lo3sguardo,3aveva3tutti3gli3occhi3rossi3‚�on3è3colpa3mia‛3‚�on3lo3è‛3�i3è3seduta,3le3ho3dato3un3fazzoletto3e3si3è3asciugata3le3lacrime3‚�enti,3ora3usciamo,3andiamo3a3mangiare3e3passiamo3una3bella3serata,3ok=‛3�a3fatto3si3con3la3testa3‚�ado3solo3un3secondo3in3bagno‛3‚�k.‛3�oco3dopo3è3uscita3dal3bagno3e3siamo3andati3al3piano3di3sotto,

suo3padre3ci3ha3fermato3‚�tefan,3mi3dispiace3per3quella3scenata,3non3---‛3‚�apà,3lascia perdere, non voglio rovinarmi il resto della serata a causa della mia famiglia‛3�iriam3è3uscita3‚{rrivederci‛3�ono3uscito3anche3io.3�entre3eravamo3in3macchina3notavo3che3�iriam3si3stava3distruggendo3le3dita3‚�tai3tranquilla,3andrà3tutto3bene‛3‚~a3come3è3iniziata3la3serata3direi3di3no‛3‚�iriam,3andrà3bene<‛3 �uando3siamo3entrati3in3casa3mia3�endall3era3nel3corridoio3‚�ey3�endall<‛3‚�hh<3�to3giocando3a3nascondino,3o3meglio3{sh�ynn3sta3giocando3con3�icola‛3�a3indicato lo zaino che aveva attaccato alla sedia a rotelle da cui è spuntata AshLynn che ha fatto ciao con la sua manina, poi è ritornata nello zaino. Miriam. �endall3si3è3avvicinata3e3mi3ha3stretto3la3mano3‚�iacere,3sono3�endall‛3‚�iriam‛3�icola3è3arrivato3correndo3ed3è3andato3da3�tefan3che3l’ha3preso3in3braccio3‚�i3aiuti=3�on3riesco3a3trovare3{sh�ynn<‛3‚}redimi,3è3più3vicino3di3quanto3immagini<‛3�i3è3sentito3uno3starnuto3provenire3dallo3zaino,3�icola3ha3sorriso3‚�i3ho3trovato3{sh�ynn<‛3{sh�ynn3è3uscita3dallo3zaino.3~a3quello3che3mi3aveva3detto3�tefan3AshLynn aveva 7 anni, Nicola 5 e Kendall 13, quasi 14. Tutti sono andati a lavarsi le mani3ed3i3genitori3di3�tefan3sono3venuti3da3noi,3sua3madre3ha3sorriso3‚~evi3essere3�iriam‛3�i3ha3stretto3la3mano3‚�i,3sono3io.‛3�ro3nervosa,3temevo3di3fare3qualcosa di sbagliato, suo padre mi ha stretto la mano e finite le presentazioni siamo andati tutti in sala da pranzo dove avremmo mangiato cena. ‚�tefan3ha3detto3che3ti3piace3l’arte‛3�o3annuito3guardando3suo3padre3‚�i,3mi3piace3molto3ed3amo3anche3disegnare‛3‚~ovresti3vedere3com’è3brava,3è3eccezionale‛3�a3madre3ha3preso3un3pezzo3di3mane3e3ha3sorriso3‚�tefan,3siamo3abituati3alle3opere3d’arte3di3�endall,3qualsiasi3disegno3può3quindi3essere3eccellente<‛3‚�ey<<<3�o3disegno3benissimo<<<3}reo3dei3capolavori<<<‛3�utti3hanno3riso3‚�uardate3che3sono3seria<‛3�o3guardato3�endall3‚�ai3anche3i3quadri3di3�icasso3all’inizio3non3avevano3senso3e3non3piacevano3a3nessuno,3ora3valgono3molto<‛3‚�isto=‛3�endall3ha3fatto3la3linguaccia3‚�3poi3esistono3molti3tipi3di3arte,3cubismo,3futurismo,astrattismo,3sono3un3infinità<‛3�a3madre3di3�tefan3mi3ha3guardato3‚�i3piace3anche3la3lettura=‛3�o3annuito3‚�ai3delle3opere3preferite=‛3‚�in3da3piccola3ho3amato3‘{lice3in3wonderland’3però3anche3libri3come3‘�apà3Goriot’3mi3sono3sempre3piaciuti3molto,3alle3elementari3invece3ero3ossessionata3da3‘�obinson3Crusoe’3mi3immaginavo3costantemente3la3sua3capanna,3anche3la3letteratura3russa3non3mi3dispiace3come3‘~elitto3e3castigo’ e3‘�uerra3e3pace’3sono3tutte3ottime3opere‛3�3genitori3di3�tefan3sembravano3sbalorditi,3anche3�endall3che3non3si3è3trattenuta3‚�ow<<<3�u3leggi3molto,3ma3leggi3anche3romanzi3attuali=‛3‚�i,3solo3che3passo3più3tempo3a3leggere3‘{lice3in3wonderland’3che3ormai3avrò3letto3più3di3403volte‛3‚{llora3lo3sia3a3memoria<‛3�o3sorriso3a3�icola3‚�uasi<‛33�a3madre3di3�tefan3mi3ha3guardato3‚�on3mi3dirai3che3è3tuo3il3quadro3esposto3a3scuola3con3



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diverse3scene3tratte3dal3libro=‛3�o3annuito3‚�o3utilizzato3i3diversi3dipinti3per3la3mia3presentazione3di3letteratura,3poi3l’insegnante3d’arte3ha3insistito3per3mettere3tutto3in3una3cornice3ed3esporlo‛3‚�ono3eccellenti<‛3�apevo3che3stavo3arrossendo3‚�razie‛ Stefan. I miei erano elettrizzati, adoravano Miriam, anche Kendall, Nicola ed AshLynn la pensavano come loro, meglio di così non poteva andare. Dopo la cena ci siamo spostati3in3salotto3dove3i3miei3hanno3cercato3di3conoscerla3meglio.3‚�i3piace3stare3a3�ew3York=‛3‚{ll’incirca,3ci3sono3i3pro3ed3i3contro.3{mavo3il3luogo3in3cui3vivevo3prima3di3trasferirmi3qua‛3‚�erché3allora3tuo3padre3si3è3trasferito=3�er3lavoro=‛3{vevo3avvisato3�iriam,3i3miei3anche3se3conoscevano3�arta3non3sapevano quasi nulla di lei, anche perché non riuscivano a far andare avanti una3conversazione3per3più3di3103minuti<3‚No… Quando mia sorella ed io avevamo 7 anni nostra madre è morta, nostro padre ha preferito cambiare aria,3credeva3fosse3il3meglio3per3noi‛3‚�u3non3approvi=‛3‚~ove3stavamo3avevamo3tutto,3inoltre3c’era3una3dolce3signora,3la3nostra3vicina3che3ci3trattava3come3se3fossimo3le3sue3nipoti,3è3stata3dura3dirle3addio‛3�endall3l’ha3guardata3‚�uindi3non3siete3più3tornati3là=‛3�iriam3ha3fatto3no3con3la3testa3‚�io3padre3e3mia3sorella3non3vogliono3saperne3nulla,3dicono3che3soffrirebbero3troppo‛3�io3padre3l’ha3guardata3‚�3tu3invece=3}i3torneresti=‛3�iriam3ha3guardato3il3fuoco3del3camino3e3ha3iniziato3a3parlare3mentre3senza3accorgersene3faceva3roteare3l’acqua3nel3bicchiere3‚�uando3mia3madre3è3morta3non3restai3in3ospedale,3scappai.3�on3volevo stare lì perché era come se nessuno mi capisse, mi sentivo esclusa così corsi3via‛3}ontinuava3a3fissare3il3fuoco3e3nessuno3la3interrompeva3‚�essuno3mi3trovò tranne la signora Frosty, mi prese e mi portò da lei, non disse nulla a nessuno tranne che a suo marito, Felicia passò3l’intera3notte3con3me3ed3anche3al funerale fu lei a stringermi tra le sue braccia mentre piangevo. Felicia è come la nonna che non ho mai conosciuto. Quando siamo partiti ero distrutta perché3dovevo3lasciare3l’unica3persona3che3mi3capiva.3‛3�a3smesso3di3fissare3il3fuoco3e3ha3guardato3il3bicchiere3che3teneva3tra3le3mani3‚�o3sempre3voluto3tornarci, ma mio padre non mi ha mai lasciato il permesso. Scrivo a Felicia regolarmente ed è lei che tutte le settimane va al cimitero, cambia i fiori e pulisce3la3tomba3di3mia3madre,3è3lei3che3si3occupa3del3mio3passato‛3�a3bevuto3un3sorso3d’acqua3mentre3nessuno3sapeva3cosa3dire,3tranne3�endall3‚}om’è3questa3signora=‛3�iriam3l’ha3guardata3‚�ra3la3classica3nonna3da3favola,3dolce,3gentile, ti faceva sempre i biscotti, ti rimboccava le coperte ed aveva le guance3rosse.‛3 �a3serata3proseguiva3benissimo,3anche3�iriam3sembrava3un3po’3più3rilassata3rispetto a prima. Poco dopo mamma è andata a mettere AshLynn e Nicola a



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letto3quando3il3campanello3è3suonato,3papà3è3andato3a3rispondere3‚�endall,3vieni subito a prenderti il tuo cucciolotto cresciuto<‛3‚Lilia<‛3�endall3è3partita3spedita,3�iriam3mi3ha3guardato3‚}hi3è3Lilia=‛3‚�a3gatta3di3�endall,3l’ha3trovata3abbandonata3quando3era3piccina,3essendo3un3po’3bruttina3nessuno3la3voleva,3ora3è3vecchia3e3zoppica,3ma3�endall3l’adora,3non3so3cosa3farebbe3senza3di3lei,3passa3le3giornate3con3lei.3�’ha3accudita3fin3da3quando3era3piccola,3era3così3piccina che mangiava solo dal biberon e mia sorella si alzava anche di notte per3dargliene<‛3�endall3è3arrivata3con3Lilia sulle gambe. Miriam. Alla faccia di cucciolotto cresciuto! Quel gatto era vecchio, eccome se lo era! �endall3ha3sorriso3a3�tefan3‚�a3vicina3di3casa3si3è3lamentata3ancora‛3‚�endall,3sai3che3prima3o3poi3quella3la3farà3fuori‛3�endall3accarezzava3la3gatta3‚�on3è3colpa3mia3se3�ilia3esce3qualche3volta‛3�uo3padre3è3tornato3in3salotto3‚�endall,3la3signorina3è3stata3chiara,3non3vuole3più3vederla<‛3‚�apà3non3è3colpa3mia,3io3non3la3faccio3mai3uscire<‛3�endall3scherzava3con3la3gatta.3 Poco dopo abbiamo salutato tutti e Stefan mi ha riaccompagnato a casa ‚�isto=3~irei3che3è3andata3bene<‛3�o3annuito3‚�ià<3Benone…‛3�d3ero3onesta,3era3andata alla grande, comunque ero ancora stupita per il gatto!



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Capitolo 15: Miriam



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Era stata una settimana strana. Da domenica Stefan stava tramando qualcosa, credo che anche mio padre fosse coinvolto perché era diverso. Tra Marta e me invece le cose non miglioravano affatto, era un continuo litigio, il problema era che io non facevo mai nulla mentre lei coglieva ogni occasione per criticarmi. Anche a scuola le cose non andavano come sempre: Stefan e Michael avevano discusso seriamente con la squadra, una specie di litigio a round3che3era3iniziato3lunedì3mentre3venerdì3ci3sarebbe3stato3l’ultimo3colpo3a3sentire Stefan e Michael. Il motivo dei problemi della squadra? Nessuno tranne loro sapeva nulla. A pranzo Stefan e Michael hanno raggiunto Emily,Alyssa e me nella caffetteria, �tefan3mi3ha3baciato3e3poi3si3è3seduto3,3�mily3l’ha3guardato3‚�uindi=3�ggi3è3venerdì,3siamo3alla3resa3dei3conti=‛3�ichael3e3�tefan3hanno3annuito3‚�ggi3vedremo3il3coach‛3{lyssa3è3intervenuta3mentre3tentava3di3prendere3un3pezzo3di carne con la solita forchetta di plastica che ci veniva data tutti i giorni, ma non3funzionava3molto3‚{lmeno3si3può3sapere3il3perché=3}ioè3state3litigando3per3quale3causa=‛3�ichael3ha3scosso3le3spalle3‚�erché3non3ha3senso3fare3di3tutto3per3vincere3come3una3squadra3se3non3si3è3una3squadra<‛3�tefan3ha3continuato3‚�ichael3ed3io3abbiamo3solo3detto3la3verità,3che3la3classica3serata3settimanale3in3pizzeria è una stupidaggine, in fondo alla fine ognuno fa quello che vuole, va dove3li3pare‛3�ichael3ha3proseguito3‚{bbiamo3anche3detto3che3non3abbiamo3alcun obbligo a partecipare a tutte le feste delle cheerleader come facciamo, è vero che loro fanno il tifo e tutto quanto, ma ciò non ci obbliga ad essere in debito3con3loro<‛3�tefan3ha3continuato3a3spiegare3‚�n3parole3povere3abbiamo3detto3che3cosa3non3ci3sta3più3bene3dopo3mesi‛3‚�3loro=‛3�entre3�ichael3e3Stefan spiegavano ed Alyssa ed Emily facevano domande io ascoltavo attentamente, in fondo erano i soliti problemi di cui Stefan mi parlava, evidentemente3non3potevano3più3sopportarli3‚�uindi3ora3cosa3farete=‛3�tefan3ha3guardato3�mily3mentre3io3ho3preso3il3bicchiere3per3bere3dell’acqua3‚�mily3non sono entrato in quella squadra, non mi sono massacrato per cinque anni solo3per3andare3a3delle3feste,3l’ho3fatto3perché3mi3piace3e3perché3potrei3vederci3un3futuro.3�arlerò3con3il3coach3per3dirgli3che3mi3tiro3fuori3dalla3squadra‛3{lyssa3ed3�mily3hanno3parlato3contemporaneamente3‚}osa===‛3�i3è3andata3l’acqua3di3traverso,3ho3iniziato3a3tossire3disperatamente,3�tefan3mi3ha3battuto3dei3colpi3sulla3schiena3‚�utto3ok=‛3�o3ripreso3fiato3‚�tefan3è3una3cosa3da3pazzi,3cioè tu ami fare sport e poi i tuoi genitori? So che loro non possono scegliere per3te,3ma3temo3nella3loro3reazione‛3‚�iriam3hai3detto3giusto,3è3questo3quello3che3�ichael3ed3io3abbiamo3realizzato3questa3settimana:3amiamo3fare3sport‛

‚�piegati3meglio<‛3‚�port3non3vuol3dire3solo3football,3anche3il3basket,3il3baseball,3eccetera3sono3sport‛3‚�oi3due3volete3cambiare3sport=3�ra=3�uando3tu3sei3all’ultimo3anno3e3lotti3da3mesi3per3una3borsa3di3studio3legata3anche3al3football=‛3Era come se la conversazione fosse solo più tra Stefan e me, Alyssa, Emily e �ichael3non3intervenivano3assolutamente3‚�o3so3�iriam,3ma3ci3sono3borse3di3studio anche per altri sport, il coach della squadra di basket ha visto Michael e me3fare3due3tiri3l’altro3giorno3e3ci3ha3offerto3ad3entrambi3un3posto3nella3squadra3che3accetteremo3oggi3dopo3esserci3tolti3dalla3squadra3di3football.‛3�o3scosso3la3testa3e3sono3tornata3a3guardare3il3mio3piatto3‚�on3lo3so‛3�olo3a3quel3punto3�ichael3è3intervenuto3‚�iriam,3è3come3la3danza3per3te3e3�anna,3alla3fine3la3facevate solo per stare insieme e non piaceva a nessuna delle due ormai, per noi è lo stesso per il football, solo che invece di odiare lo sport odiamo la squadra‛3�o3sospirato3‚�on3saprei3�ichael,3�anna3ed3io3avevamo3103anni,3era3diverso,3non3ci3piaceva3più3la3disciplina.3}omunque3spetta3a3voi3decidere.‛ �uel3pomeriggio3l’insegnante3di3letteratura3non3c’era3così3�tefan3ed3io3siamo3potuti3uscire3un’ora3prima3e3lui3mi3ha3riaccompagnato3in3macchina3a3casa3dove3ci3siamo3seduti3sul3portico3prima3di3entrare3‚�u3non3approvi=‛3�o3guardato3�tefan3‚�on3è3quello,3è3comunque3una3tua3scelta3e3la3rispetto3è3solo3che3ho3sempre3paura3degli3effetti3collaterali‛3�i3sono3appoggiata3alla3sua3spalla3‚�uindi3è3per3questo3che3eri3strano3tutta3la3settimana=‛3‚�i,3ci3stavo3riflettendo3e3prima3di3dirtelo3volevo3prendere3una3decisione‛3‚}osì3ora3fai3parte3della3squadra3di3bascket=‛3‚�i,3il3coach3era3fuori3dalla3gioia.3�a3detto3che3la3squadra3non3ha3mai3vinto un campionato, non è mai arrivata nemmeno alle semi-finali, ma forse quest’anno3le3cose3cambieranno‛3‚�3la3squadra3di3football=3}ome3l’ha3presa=3�n3fondo3eri3pur3sempre3il3capitano‛3‚�on3saprei,3alcuni3male,3altri3come3�athan3erano3come3orgogliosi.‛3{bbiamo3parlato3per3un3po’,3poi3�tefan3mi3ha3accompagnato in casa dove ho trovato mio padre in cucina, evidentemente Stefan e lui non tramavano nulla calcolando che il mio ragazzo era impegnato per3il3suo3futuro3imminente.3�io3padre3mi3ha3guardato3‚�esoro3sei3a3casa…‛3‚�i‛3‚�tefan‛3‚Signor---‛3‚�er3l’ennesima3volta3chiamami3�eorge<‛3‚�eorge‛3�o3guardato3papà3che3ha3smesso3di3cucinare3‚�esoro,3dovremmo3parlare3di3una3cosa importante a cena quindi gradirei se tu evitassi di ascoltare o fare botta e3risposta3con3�arta‛3‚�k,3ma3non3è3a3me3che3devi3dirlo,3è3lei3che3mi3attacca3continuamente<3�tefan3ed3io3andiamo3su3a3studiare‛3�o3preso3la3mano3di3�tefan3e mi sono diretta verso la mia stanza. Dopo circa 50 minuti Stefan mi ha guardato3‚~i3cosa3vorrà3parlarti3tuo3padre=‛3‚�on3lo3so,3è3strano3da3domenica,3credevo che voi due avevate fatto qualcosa perché eravate entrambi strani, ma mi sbagliavo ed ora non saprei…‛3�d3ero3completamente3onesta,3non3sapevo cosa aspettarmi dalla cena.



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Quando ci siamo seduti a tavola papà ha, come sempre, domandato della nostra3giornata3se3c’erano3delle3novità,3poi3è3andato3al3punto3‚�agazze3dobbiamo parlare…‛3�arta3ed3io3ci3siamo3guardate,3credo3che3entrambe3aspettavamo3di3sentire3papà3accusare3una3di3noi3di3qualcosa3‚�iguarda3il3mio3lavoro‛3�ntrambe3ci3siamo3voltate3verso3di3lui3‚}osa3intendi=‛3�i3sono3appoggiata3allo3schienale3della3sedia3‚�edete3sabato3ho3avuto3quella3riunione3extra3e3il3capo3mi3ha3convocato‛3‚�=====‛3�arta3era3tanto3impaziente3quanto3me,3solo3che3a3differenza3mia3non3sapeva3aspettare3‚�3mi3ha3dato3una3scelta,3o3lavorerò dal lunedì al sabato per tutto il giorno oppure…‛3}’è3stato3silenzio3poi3lui3ci3ha3guardato3‚�ppure3continuerò3con3i3miei3soliti3turni,3ma3mi3trasferiranno3in3}alifornia‛3‚}osa===3�apà,3non3pensarci,3io3non3mi3trasferisco<‛3�otevo3sembrare egoista, il fatto è che mi erano serviti praticamente 11 anni per ambientarmi e farmi più di un amico qui a New York, non volevo ricominciare ‚�apà,3per3quanto3�iriam3ed3io3non3andiamo3d’accordo3di3recente3oggi3lo3sono,3il3trasferimento3è3una3pessima3idea<‛3‚�agazze3lo3so,3ma3lavorare3troppo3non3ci3farebbe3bene,3già3ci3siamo3allontanati3molto3di3recente‛3�o3preso3fiato3e3tutto3il3coraggio3che3avevo3in3corpo3per3parlare3‚�apà,3mi3dispiace,ma3se3decidi3che3ci trasferiamo io non vengo. Ormai sono maggiorenne e non voglio cambiare tutto3ora,3all’improvviso,3inoltre3questo3è3l’ultimo3anno3al3liceo.‛3�arta3ed3io3siamo3andate3avanti3per3parecchio3così,3poi3papà3ci3ha3guardato3‚�ifletterò3bene3e3vi3farò3sapere‛3�enza3lasciarci3ribattere3si3è alzato ed è sparito.



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Capitolo 16: Stefan



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�ravamo3al3parco3e3�iriam3era3tra3le3mie3braccia3‚{ndrà3bene3�iriam‛3�ra3senza3parole3per3ciò3che3le3era3successo3a3casa3con3suo3padre3‚�tefan,3pensaci3bene<3�e3mi3trasferisco,3cosa3sarà3di3noi=‛3‚�iusciremo3a3risolvere3tutti3i3problemi,3non3saremmo3i3primi3ad3avere3una3relazione3a3distanza‛3�a3sospirato3‚�on3lo3so…‛3�tava3fissando3il3vuoto3quando3abbiamo3sentito3vibrare3il3suo3cellulare,3l’ha3guardato3‚�arta3ha3detto3che3papà3vuole3parlarci‛3�i3è3alzata3poi3ha3continuato3‚�uesta3sera3a3cena.3}redo3che3non3usciremo3noi3due‛3‚�on3importa‛3�i3è3alzato3un3bel3vento3forte3e3�iriam3ha3iniziato3a3tremare3‚�ieni3andiamo.‛3�i3sono3alzato,l’ho3presa3per3mano3e3ci3siamo3incamminati.3{rrivati3a3casa mia siamo andati in camera mia per non essere disturbati, mi sono buttato3sul3letto3e3�iriam3si3è3sdraiata3accanto3a3me,3l’ho3cinta3con3un3braccio3e3lei3ha3appoggiato3la3sua3testa3sul3mio3petto.3�iriam3non3si3è3mossa3‚�l3tuo3cuore3batte‛3‚�er3fortuna<3{ltrimenti3sarei3morto<3�ai3credo3che3anche3il3tuo3stia3battendo<‛3‚�l3mio3è3appeso3ad3un3filo‛3‚�iriam3andrà3tutto3bene<‛3�olo3a3quel3punto3si3è3alzata3appoggiandosi3sul3gomito3‚�tefan,mi3ci3sono3voluti3più3di3103anni3per3avere3più3di3un’amica3ed3un3ragazzo,3non3voglio3perdere3tutto3ora‛3‚�u3non3perderai3nulla‛3�’ho3baciata3in3modo3dolce,3quando3mi3ha3guardato3ha3sorriso3‚�orrei3andare3avanti3soffermandomi3su3tutti3i3contro,ma3non3ci3riesco,3tu3riesci3a3calmarmi,3anche3se3non3so3come3fai‛3�’ho3guardata3e3ho3sorriso3‚�o3credo3di3sapere3come3farti3sentire3ancora3meglio‛3�i3sono3avvicinato3a3lei,3all’inizio3le3nostre labbra si sfioravano soltanto in tanti piccoli baci, poi, poco a poco, i baci si sono fatti più lunghi, più profondi e solo quando ci siamo completamente allontanati3abbiamo3visto3che3avevamo3passato3così3un’ora3e3mezza. Il giorno seguente a scuola era nel parcheggio quando ho visto arrivare Marta e Miriam in auto, credo che suo padre continui ad obbligarle ad andare entrambe in macchina, insieme! Miriam è scesa e mi ha guardato, visto che lei non3diceva3nulla3l’ho3fatto3io3‚{llora=‛3�ei3ha3sorriso,3mi3è3corsa3incontro3e3mi3ha3abbracciato3‚�on3mi3sembra3un3arrivederci3questo<‛33�a3fatto3un3altro3grande3sorriso3‚�ià,3mio3padre3ha3detto3che3ha3parlato3con3il3capo3e3sono3arrivati3ad3un3compromesso,3ma3la3cosa3importante3è3che3restiamo3qui3a3�ew3York<‛3�i3ha3baciato ed era così eccitata e felice di restare. �o3approfittato3dell’ora3di3chimica3per3parlare3ancora3con3�iriam3‚}osa3fai3sabato3sera=‛3�ei3mi3ha3guardato3‚�sco3con3te=‛3‚�ow,3le3sai3tutte3le3risposte<‛3�a3riso3‚�tefan3cos’hai3in3mente=‛3‚�iente3di3complicato,3una3pizza,3un3film3e3nulla3di3più‛3�ei3ha3sorriso3‚{llora3confermo,3la3risposta3giusta3è3esco3con3te<‛3‚�erfetto,3vuoi3venire3da3me3oppure---‛3‚�acciamo3da3me<3�arta3ha3una3festa3e3dormirà fuori, papà sarà via tutto il week-end3per3lavoro‛3‚�k.‛

�entre3continuavamo3a3parlare3l’insegnante3si3è3alzata3‚�agazzi3ho3qui3i3vostri3test‛3�i3è3alzata3e3ha3iniziato3a3distribuirli3‚{lcuni3di3voi3hanno3fatto3un3pessimo3lavoro‛3�a3guardato3�arah3e3le3ha3dato3il3compito3poi3è3andata3avanti3‚{ltri3invece3hanno3fatto3un3lavoro3sufficiente‛3�raticamente3commentava3pubblicamente3senza3fare3nomi3e3consegnava3il3lavoro,3il3suo3classico3stile3‚{ltri3invece mi hanno sorpreso aumentando notevolmente la propria media facendo3un3lavoro3eccellente‛3�i3ha3consegnato3il3compito3era3una3{,3in3chimica<3‚{ltri3invece,3sono3stati3più3che3eccellenti,3come3sempre‛3�a3dato3il3compito a Miriam che, come sempre, aveva preso la sua A+ e sorridendo è tornata3alla3cattedra.3}ontinuavo3a3fissare3il3compito3incredulo3‚�on3vorrai3farlo3bruciare3con3gli3occhi=‛3‚�o,3è3che3questa3è3una3{3�iriam<3�on3ho3mai3preso3una3{3in3chimica,3questo3pomeriggio3i3miei3ti3adoreranno<‛3�uel3pomeriggio sarebbe venuta da me, avremmo studiato letteratura insieme. Ha sorriso3‚�uarda3che3è3merito3tuo,3non3mio<3�ei3tu3che3ti3sei3impegnato3al3massimo,3non3io<‛3�i3sono3avvicinata3a3lei3e3ho3sussurrato3‚�ai,3se3non3fossimo3in3classe3ti3avrei3già3baciato3e3fatto3girare3intorno‛3�a3sorriso3e3l’insegnante3ha3ripreso3‚�orrei3che3i3ragazzi3che3hanno3preso3un3voto3al3di3sotto3della3},3}- compreso,3si3fermassero,3vorrei3indicare3loro3un3tutor3perché3siete3all’ultimo3anno3e3non3potete3permettervi3determinati3voti.‛ Quando la campanella è suonata tutti sono scattati via, chi poteva, era finita la giornata e oltre ai poveretti con una media bassa eravamo rimasti Miriam ed io, aspettavo che lei finisse di prendere tutto. Vedevo tutti quelli con una bassa media3uscire3uno3ad3uno3dopo3aver3parlato3con3l’insegnante,3erano3rimasti3in3tre3quando3noi3siamo3passati3davanti3all’insegnate3‚{rrivederci<‛3‚�h,3�iriam,3aspetta<‛3�’insegnante3l’ha3guardata3‚�i3dica=‛3‚�u3sei3più3che3eccellente3nella3mia3materia,3diciamo3che3ho3esaurito3i3tutor,3potresti3fare3da3tutor3a3�arah=‛3�iriam3era3sicuramente3nel3panico3‚�eramente3io3non…non posso… perché….‛3‚�erché=‛3{3quel3punto3sono3intervenuto3‚�ei3segue3già3me3con3chimica‛3�’insegnante3mi3ha3guardato3un3secondo3‚�i3questo3ha3senso3e3spiegherebbe3come hai fatto a migliorare così, è 5 anni che ti ho nella mia classe e non hai mai ottenuto risultati simili…Grazie comunque,3potete3andare‛3‚{rrivederci‛3Quando siamo usciti ho messo un braccio intorno alle spalle di Miriam che ha lasciato3il3fiato3che3stava3trattenendo3da3un3po’3‚�ro3nel3panico‛3‚�i,3l’ho3notato<‛3‚�razie3per3aver3mentito‛3‚�iriam,3non3ho3mentito,3tu3sei3già3il3mio3tutor,3non3puoi3seguire3anche3�arah3o3chiunque3altro<3}ome3credi3che3abbia3preso3{=‛3�a3sorriso3‚�orse3perché3hai3creduto3per3una3volta3in3te3stesso3e3ti3sei3impegnato3ancora3di3più=‛3‚�on3credo<‛3{rrivati3alla3macchina3ho3aperto3la3portiera3per3lei,3ma3prima3che3entrasse3�arah3è3arrivata3‚{spetta<‛3�iriam3ed3io3ci3siamo3voltati3verso3di3lei3e3�iriam3ha3parlato3‚}osa3c’è=‛3‚~evi3aiutarmi,3se3non3prendo3la3



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sufficienza3in3chimica3i3miei3mi3ammazzano<‛3�iriam3l’ha3fissata3‚}ome3hai3detto3tu3a3me3all’inizio3del3mese3non3è3un3problema3mio‛3‚�o3sarà3invece<‛3�iriam3l’ha3guardata3‚�arah3fai3quello3che3vuoi,3ma3non3aiuto3una3persona3che3mi3ha3reso3la3vita3impossibile<‛3‚}redimi3che3ti3pentirai,3sarà3meglio3che3tu3mi3aiuti---‛3‚�ppure=3Dici a tutta la scuola altre storie inventate? Fai pure, ma sappi che la mia pazienza ha un limite. Io sono abituata a sentire gli altri parlare male di me, ma tu lo3sei=‛3�iriam3è3salita3in3macchina3e3ha3chiuso3la3portiera,3così3ho3fatto3anch’io.3�ornando3a3casa3mia3non3abbiamo3più3parlato3dell’accaduto.3�uando3siamo3entrati3mia3madre3e3�endall3erano3in3cucina3‚}iao3�tefan,3ciao3�iriam‛3�o3passato3la3mano3tra3i3capelli3a3�endall3e3�iriam3l’ha3salutata3‚}iao3�endall‛3�amma3e3lei3stavano3preparando3i3biscotti3‚Biscotti=3�vviva<‛3�o3allungato3la3mano3per3prenderne3una,3ma3�endall3mi3ha3colpito3con3un3cucchiaio3‚Ouch<3�endall‛3‚�on3sono3ancora3tutti3pronti,3non3puoi3mangiare3solo3tu<‛3‚�endall,3i3tuoi3occhi3non3funzionano3bene,3li3ci3saranno3almeno3263biscotti<‛33�entre3�endall3discuteva3con me a riguardo mia madre alzava gli occhi al cielo. La porta si è aperta e �icola3ed3{sh�ynn3sono3corsi3in3cucina3‚|iscotti<3�i,3si,si<‛3�endall3ha3dato3un3biscotto3ad3entrambi3‚�endall<<<3�ei3di3parte<<<3�erché3loro3si3ed3io3no=‛3‚�tefan3tu3sei3grande,3puoi3aspettare<‛3�io3padre3è3entrato3e3ha3salutato3tutti3‚}iao3a3tutti.3�tate3litigando3per3i3biscotti=3{ncora=‛3�endall3l’ha3guardato3‚�tefan3vuole3mangiarli3prima3che3siano3tutti3pronti,3ancora<‛3‚�endall3non3la3smette,3rompe,3ancora<‛3�ia3madre3ha3guardato3tutti3‚�l3prossimo3che3dice3ancora3verrà3punito<‛3�icola3è3arrivato3correndo3verso3i3biscotti‚{ncora<‛3‚{d3esclusione3di3lui ed AshLynn! Kendall, Stefan perché non potete essere tranquilli e silenziosi come3�iriam=‛3�o3guardato3�iriam3e3ho3sorriso3‚�erché3non3sono3lei<‛3‚�tefan,3ritenta<‛3‚�amma3lei3ha3solo3una3sorella3con3cui3litigare‛3�iriam3è3intervenuta3‚�i,3calcolando che lei è sempre fuori…‛3‚�satto<3�amma3lei3è3sempre3sola3in3casa3è3abituata alla tranquillità, al silenzio, noi qui dobbiamo sempre fare una guerra per3ogni3cosa<‛3‚}oncordo<‛3�endall3si3è3tolta3il3grembiule,3ha3preso3un3biscotto3ed3è3andata3da3�iriam3‚�uoi=‛3�iriam3ha3sorriso3‚�i,grazie‛3‚�amma<3�endall3mi3vuole3sabotare<‛3‚�abotare3non3è3proprio3la3parola3corretta,3se3mai---‛3‚�iriam3devi3proprio3interrompere3il3tuo3silenzio3adesso=‛3�ei3ha3sorriso3‚�ai3ragione,3continuo3a3mangiare3il3biscotto<‛3�endall3ha3riso3‚�ieni3affamato<‛3�i3ha3lanciato3un3biscotto3anche3a3me.3�io3padre3ha3sorriso3‚�oi3due3crescerete3mai=‛3�endall3ha3preso3un3biscotto3‚�oi3mica3ci3avete3chiamato3�eter3�an<‛3�ia3madre3è3intervenuta3‚�erché3non3ci3dite3come3è3andata3a3scuola=‛3�endall3ha3iniziato3‚�a3mia insegnante di matematica crede che io sia cerebrolesa, mi tratta come una3stupida,3ma3mi3regala3sempre3{3quindi3per3me3va3benissimo<‛3�ia3madre3l’ha3guardata3‚�endall,3quella3povera3donna3ormai3ha3703anni‛3‚�o,3credo3che3sia3della3preistoria<‛3‚�asciamo3perdere,3tu3�tefan=‛3‚|ene,3ho3una3notizia3più3



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scioccante3di3quella3di3�endall<‛3‚�mpossibile,3la3tua3giornata3è3sempre3motona e noiosa<‛3‚�cusa3tanto3�endall3se3io3non3faccio3le3gare3nel3corridoio3con3una3sedia a rotelle contro altri sullo skateboard e poi mi fingo stupido per non prendermi3la3colpa<‛3‚�e3funziona3perché3non3farlo=‛3�o3proseguito3‚}omunque3ho3preso3un3bel3voto3in3chimica‛3�ia3madre3ha3sorriso3‚�esoro3hai3preso3}<‛3�io3padre3era3di3buon3umore3all’idea3‚�ppure3|-=‛3�o3guardato3�iriam3‚�uesta3è3la3fiducia che i miei hanno in me, loro credono così tanto in me che mi danno questi3voti<‛3�ei3ha3riso3e3�endall3mi3ha3guardato3‚�cusa3quanto3hai3preso=‛3‚{‛3‚�tefan3la3domanda3è3semplice3non3devi3rispondere3come3un3deficiente<3‛3‚�o3�endall,3ho3preso3{<‛3�ia3madre3ha3lasciato3cadere3il3cucchiaio3che3aveva3in3mano3‚}osa=‛3�io3padre3invece3è3rimasto3a3bocca3aperta3facendo3cadere3il3biscotto3‚{llora3i3miracoli3esistono<‛3�o3sorriso3‚�i,3e3si3chiamano3�iriam<‛3�3miei3l’hanno3guardata3‚�erché3i3tuoi3non3ti3hanno3chiamata3|enedizione=‛3~iciamo3che li avevo fatto una specie di regalo di Natale in anticipo di circa 2 settimane! ~opo3essere3stati3ancora3un3po’3giù3con3i3miei3siamo3andati3a3studiare.



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Capitolo 17: Miriam



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�ravamo3alla3fine3ormai.3�rano3passati3mesi3dall’inizio3dell’anno,3mesi3da3quando3la3mia3vita3era3completamente3cambiata.3�rmai3eravamo3a3giugno,3era3l’ultima3settimana di scuola e tutti erano impegnati con i diversi esami. Quella mattina avrei3avuto3il3mio3penultimo3esame3e3stavo3ripassando3con3{lyssa.3‚�iriam3panico<3}os’è3la3mucoviscidosi=‛3{natomia3traumatizzava3molti,3molti termini erano3da3imparare3a3memoria3e3molti3non3erano3in3grado3di3farlo3‚Lyssa tranquilla,3la3mucoviscidosi3sarebbe3la3fibrosi3cistica<‛3‚�k<3�on3potevano3darle3solo3un3nome=‛3�o3riso,3stavamo3ripassando3nella3caffetteria3con3�ichael33mentre3pranzavamo3quando3�mily3e3�tefan3sono3arrivati3e3si3sono3seduti3‚�isica3è3stato3un3massacro<‛3�o3guardato3�tefan3‚}onfermo.3�roppi3esercizi3e3domande, poco tempo, calcoli complessi e nemmeno un esercizio richiedeva l’utilizzo3di3formule3banali<‛3‚�e3tu3l’hai3trovato3complessa3chissà3�mily‛3‚{ppunto<‛3{lyssa3ha3alzato3lo3sguardo3dal3libro3‚�li3sfinteri3sono3uno3volontario3ed3uno3involontario,3giusto=‛3‚�i.‛3�ra3questa3la3cosa3positiva3del3mio3comportamento,3studiavo sempre, volta per volta e alla fine al momento degli esami ricordavo tutto, non entravo nel panico anche se spesso ero terrorizzata o nervosa. �tefan3mi3ha3guardata3‚�’esame3di3letteratura3domani3è3alla3prima3ora,3giusto=‛3‚�i‛3{lla3fine3io3e3�tefan3avevamo3le3stesse3lezioni3tranne3�isica,3{natomia,3Educazione fisica e Spagnolo quindi avevamo fatto praticamente tutti gli esami insieme. Appena la campanella è suonata Alyssa ed io ci siamo alzate di corsa, non3volevamo3arrivare3tardi3all’esame<3�tefan3mi3ha3preso3un3braccio3‚�n3bocca3al3lupo‛3�i3ha3baciato,3ho3sorriso3‚}repi<‛3�’esame3sarebbe3durato3fino3alla3fine3dell’ultima3ora3della3giornata. Quando sono andata al parcheggio Stefan era lì ad aspettarmi, mi ha guardato3‚}os’hai3in3mano=‛3�o3alzato3una3busta3‚�uesta=‛3‚�i‛3‚�l3preside3mi3ha3aspettato3al3mio3armadietto3per3darmela‛3‚�nquietante<‛3‚�ià<‛3‚}osa3voleva=‛3‚�uesta3è3la3lettera3ufficiale3che3mi3ha3scritto,3essendo3che3sono3la3migliore3studentessa3tra3quelli3dell’ultimo3anno3vuole3che3sia3io3a3fare3il3gran3discorso3alla3consegna3dei3diplomi‛3�’ho3abbracciata3‚�ono3fiero3di3te<‛3�ei3mi3ha3guardato3‚�o3invece3ho3paura,3cosa3dovrei3dire=3�3poi3molti3nemmeno3mi3conoscono<‛3‚�ono3sicuro3che3andrà3benissimo<‛3‚�on3lo3so,3so solo che ora dobbiamo andare a studiare<‛3‚�ià3a3fare3ciò3che3abbiamo3fatto3per3tutto3l’anno<‛ �l3giorno3dopo3abbiamo3iniziato3l’esame3di3letteratura3alla3prima3ora,3è3durato3fino al pranzo, a quel punto siamo andati a mangiare alla caffetteria dove c’erano3tutti.3�ichael3ci3ha3guardati3‚}osì3avete3tutti3concluso<‛3‚�i3e3resterai3qui3solo tu a marcire per altri anni in questa scuola, noi abbiamo già dato abbastanza<‛3{lyssa3ha3guardato3�tefan3‚�arla3per3te,3per3andarcene3

dobbiamo3passare3tutti3gli3esami,3io3ho3dei3dubbi3a3riguardo<‛3�mily3l’ha3guardata3‚{lyssa3non3lagnarti,3se3solo3avessi3fatto3quello3stupido3esame3di3fisica3non3parleresti‛3�tefan3ha3bevuto3dell’acqua3e3poi3ha3guardato3{lyssa3‚�mily3ha3ragione,3credo3sia3stato3il3più3complesso<‛3‚�k<3�on3invidio3voi3due,3ma3sicuramente3invidio3�iriam,3lei3avrà3preso3il3massimo3dei3voti3in3tutti<‛3�utti3iniziava3ad3andare3fuori3di3testa,3li3ho3guardati3‚�agazzi,3calmatevi,3i3risultati3li3avremo3tutti3domani<‛3�otevo3continuare3a3parlare,ma3non3c’era3verso,3loro3non3riuscivano3a3tranquillizzarsi3‚�k,3ora3basta,3so3io3cosa3ci3vuole,3venite<‛3�i3sono3alzata e Stefan, Emily, Alyssa e Michael mi hanno seguito fino al mio armadietto dove3ho3preso3le3ultime3cose3che3avevo3lì3dentro3‚�ra3prendiamo3la3macchina3di Stefan ed andiamo al parco divertimenti che è a 30 minuti da qui! Farà bene a3tutti,3ci3rilasseremo3per3gli3esami3e3�ichael,3beh3a3lui3un3po’3di3svago3non3farà3male,3ma3non3dirlo3ai3tuoi3genitori,3grazie<‛3�utti3mi3guardavano3increduli3‚}he3c’è=‛3{lyssa3ha3iniziato3‚�u=3�a3regina3dei3secchioni,3miss3odio3le3feste,miss3amo3la3scuola3vuoi3farci3marinare3il3pomeriggio=‛3�mily3ha3proseguito3‚�3non3per3andare3ad3un3museo=‛3�ichael3ha3detto3anche3lui3la3sua3‚�enza3dirlo3ai3genitori=3�olo3per3divertirci=‛3�o3guardato3�tefan3perché3ovviamente3mi3aspettavo3anche3la3sua,3ma3lui3ha3preso3le3chiavi3in3mano3‚�o3ci3sto<‛ Circa 40 minuti dopo eravamo tutti al parco divertimenti e ci siamo rimasti fino alle 10.30 a quel punto Stefan ha riportato tutti a casa, alla fine eravamo solo più lui ed io. Arrivati davanti a casa ha spento la macchina e prima che io potessi fare un movimento mi ha aperto la portiera e mi ha aiutato a scendere ‚�razie‛3�ui3ha3sorriso3‚�enti,3volevo3chiederti3una3cosa‛3�o3alzato3lo3sguardo3per3incrociare3il3suo3‚~immi‛3‚�erresti3al3ballo3di3fine3anno3con3me=‛3�’ho3guardato3e3prima3che3potessi3aprire3bocca3lui3ha3parlato3‚�e3vuoi3evitare3le3foto famigliari non è un problema, cioè la mia famiglia andrà via per tutto il week-end, tornerà solo domenica pomeriggio prossimo e quindi dipenderebbe3solo3da3tuo3padre‛3‚�tefan,3non3ho3problemi3a3farmi3fare3mille3foto3con3te3dalla3mia3o3dalla3tua3famiglia‛3‚{llora3non3pensare3che3ti3lascerò3sola,3perché non lo farò nemmeno per un istante e poi---‛3‚�tefan,3accetto3l’invito‛3�i3ha3guardato3‚~avvero=‛3‚�i‛3�i3ha3baciato3‚}i3vediamo3domani‛3‚{3domani‛3‚|uona3notte3�iriam‛3‚�otte3�tefan.‛ Il giorno prima del ballo ero con Emily ed Alyssa a fare compre, Emily si stava provando un vestito nel camerino mentre Alyssa ed io eravamo sedute ad aspettare3che3uscisse3per3giudicare3‚Lyssa=‛3‚�i=‛3‚�i3ricordi3quando3ci3siamo3parlate3per3la3prima3volta=‛3‚�i‛3‚�i3hai3chiesto3perché3secondo3me3�anna3era3morta‛3�ei3ha3annuito3‚�i3e3mi3hai3risposto3che3ti3bastava3sapere3che3era3colpa3del3camion‛3‚�e3ripenso3a3tutto3quello3che3abbiamo3passato3quest’anno3credo3che3�anna3non3sia3morta3invano.‛33‚�piegati3meglio‛3‚{lla3fine3è3la3sua3morte3che



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ci ha portate qui, noi tre e Stefan ed io, se non fosse mai morta noi non ci saremmo mai avvicinate per parlare, non avremmo lavorato insieme al progetto e non saremmo amiche; se lei fosse viva non avrei dovuto cambiare compagno di lavoro a chimica e così non avrei mai parlato con Stefan. Credo che la sua morte, per quanto dura e triste sia stata, ci abbia portato molta felicità‛3�3lo3pensavo3davvero



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Capitolo 18: Il ballo di fine

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Miriam. �tefan3è3arrivato3puntuale3e3mi3ha3preso,3eravamo3in3macchina3tranquilli3‚}osì3i3tuoi3non3ci3sono=‛3‚�o,3sono3andati3con3�endall,3{sh�ynn3e3�icola3a3trovare3dei3parenti3in3�lorida,3è3una3specie3di3regalo3in3anticipo3per3il3compleanno3di3�endall‛3‚{3volte3mi3chiedo3come3deve3essere3passare3la3vita3su3una3sedia3a3rotelle‛3‚�pesso3ci3si3sente3dipendenti,3per3molte3cose3�endall3deve3chiedere3aiuto3a3qualcuno‛3�o3riflettuto,3nonostante3tutto3quanto,3la3sua3situazione3e3le3conseguenze Kendall sorrideva sempre, anche se aveva perso una delle cose a cui più teneva: lo sport. Quando siamo arrivati a scuola Stefan mi ha aperto la portiera e mi ha aiutato a3scendere3‚�razie‛3‚�rego‛3�a3chiuso3la3macchina,ha3messo3un3braccio3intorno alle mie spalle e mi ha dato un bacio sulla fronte. Non mi sarei mai e poi mai aspettata una cosa simile, arrivare al ballo di fine anno con un ragazzo era fuori dalla mia immaginazione, ancor più un ragazzo che molte volevano! Stefan. �ra3praticamente3l’ultima3occasione3in3cui3eravamo3tutti3insieme,3restava3solo3più la consegna del diploma, poi ognuno avrebbe preso strade diverse. Miriam mi3ha3guardato3‚�tai3pensando3che3domenica3pomeriggio3dovrai3correre3a3prendere3i3tuoi3all’aereo3porto3e3poi3correre3per3arrivare3in3tempo3alla3consegna3dei3diplomi=‛3‚�o,ma3grazie3per3avermelo3ricordato<<<‛3�a3sorriso,3{lyssa3ed3�mily3sono3arrivate3da3noi,3�iriam3le3ha3guardate3‚�isto=3�ensavate3di3non3farcela3eppure3avete3superato3benissimo3tutti3gli3esami<‛3‚�ià,3{lyssa3ed3io3non3siamo3come3voi3due3che3esigete3il3massimo,3a3noi3bastava3una3sufficienza<‛3Ci siamo seduti ad un tavolo ed abbiamo iniziato a ricordare molti momenti al liceo.3‚�icordo3che3il3prof3di3fisica3in3prima3disse3che3ero3una3frana,3la3peggiore3alunna3che3avesse3mai3avuto<‛3‚�mily,3c’è3di3peggio,consolati<‛3�ei3mi3ha3guardato3‚~ici=‛3�iriam3ha3sorriso3‚�ai3sul3mio3banco3di3lavoro3di3chimica3c’era3un3cartello3con scritto ‘{ttenzione<3�ericolo3pubblico,3non3infastidire<’33la prof di chimica l’aveva3attaccato3per3�anna,3fin3dalla3prima3aveva3combinato3disastri‛3{lyssa3ha3riso3‚�ai3come3quella3ragazza3che3fece3evacuare3la3scuola3perché3mischio3due sostanze esplosive ed infiammabili insieme! Non riuscimmo mai ha scoprire chi3fu<‛3�mily3ed3io3abbiamo3annuito3‚�ià<‛3�iriam3ha3riso3‚�uella3ragazza3era3stata3�anna<<<‛3�’abbiamo3guardata3e3siamo3riusciti3a3dire3tutti3una3sola3frase3‚�k,3il3cartello3era3più3che3appropriato<‛3 Poco più tardi Miriam ed io eravamo soli seduti ad un tavolo, lei mi ha guardato ‚�rmai3siamo3alla3fine‛3‚�i‛3�’ho3guardata3‚�utto3ok=‛3�ei3ha3annuito3‚�tavo3solo

pensando‛3‚{3cosa=‛3‚}osa3farai3dopo3che3ci3saremmo3diplomati=‛3‚�ntendi3in3futuro3o3durante3l’estate=‛3‚�e3prime3due3settimane3di3agosto,3cosa3farai=‛3�i3chiedevo3dove3volesse3arrivare3‚}he3io3sappia3non3ho3nulla3in3programma,3perché=‛3‚�io3padre3a3inizio3anno3mi3ha3regalato3due3biglietti3per3|arcellona,3è3già tutto pagato, viaggio, hotel. Erano per Hanna e me, per festeggiare il diploma…‛3�a3sospirato3poi3ha3proseguito3‚�olo3che3ormai3lei3non3può3più,3mi3chiedevo3se3tu3volessi3venirci3con3me‛3�otevo3solo3immaginare3quanto3fosse3stato3difficile3per3lei3chiedermi3una3cosa3simile3‚�arei3onorato3di3venire3con3te‛ Miriam. �o3alzato3lo3sguardo3e3ho3sorriso3‚~avvero=‛3‚�i3�iriam‛3�’ho3baciato,3ero3felice3che avesse accettato, non volevo perdermi un viaggio e poi Stefan al momento era la persona perfetta con cui farlo, speravo che quello sarebbe stato3il3nostro3primo3viaggio3insieme3e3non3l’ultimo. {ll’inizio3dell’anno3non3ero3affatto3emozionata3per3questa3serata,3in3fondo3sarei3venuta per stare sola con Hanna, invece il ballo non si era rivelato come mi aspettavo,3avevo3passato3l’intera3serata3a3divertirmi3con3Aly ed Em e, ovviamente, ero stata molto con Stefan. Non avrei mai pensato di arrivare a così tanto, stavo con Stefan da mesi ormai e mi ero abituata ad averlo vicino quasi tutti i giorni. Speravo vivamente che però per lui non fosse solo una cotta, una storia liceale che avrebbe presto dimenticato, perché sicuramente non3lo3era3per3me;3anche3se3non3l’avevo3ammesso3a3Lyssa ed Em avevo già detto a qualcuno che mi ero innamorata, avevo parlato con Hanna, o meglio, mentre cambiavo i fiori sulla sua tomba avevo raccontato ad alta voce i miei sentimenti: mi ero innamorata di Stefan. Per la prima parte della serata la musica era stata molto allegra, poi passata la mezzanotte3iniziavano3ad3aumentare3i3lenti.3‚�ieni3a3ballare‛3�tefan3ha3allungato3la3mano3verso3di3me,3l’ho3afferrata3e3sono3andata3con3lui3sulla3pista.3�ssendo3un3lento potevo cavarmela, sapevo un minimo come muovermi! Eravamo a circa metà canzone, le mie mani erano intorno al collo di Stefan e le sue erano sui miei3fianchi.3�’ho3guardato3dritto3negli3occhi3‚�i3amo3�tefan‛3�emevo3in3un3rifiuto,3sapevo che sarebbe potuto succedere quindi non mi aspettavo di sentire da lui le stesse parole, ma dovevo dirgli cosa provavo, era giusto chiarire la mia opinione, i miei sentimenti sulla nostra relazione. Stefan mi ha fissato negli occhi ‚�i3amo3anch’io3�iriam‛3�3proprio3in3quell’istante,3in3quella3zona3della3scuola,3durante quel lento mi ha baciato ed è stato esattamente come il nostro primo bacio: dolce,profondo,passionale e dolce.



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Epilogo



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Miriam. Il sole filtrava dalle tende e mi colpiva in pieno volto. Quando ho aperto gli occhi ho guardato la sveglia, erano le 7.35 ed era strana tutta quella quiete di prima mattina,poi ho realizzato che era agosto, era estate quindi era presto, tutti dormivano ancora. Mi sarei riaddormentata, ma il braccio intorno a me si è mosso,3mi3sono3voltata3per3guardare3�tefan3in3faccia3lui3ha3sorriso3‚|uongiorno3tesoro‛3‚|uongiorno‛3�i3ha3baciato.3 Erano passati anni dal giorno del ballo, molte cose erano cambiate, parecchie e, come speravo, il viaggio che Stefan ed io avevamo fatto in Spagna non era stato3l’ultimo.33�rima3di3tutto3quando3entrambi3avevamo3finito3gli3studi,3quindi3l’università3,3ci3siamo3sposati,3poi,3poco3dopo3ci3siamo3trasferiti,3�tefan3aveva3ottenuto un eccellente lavoro, giocava in una squadra di basket, era un professionista, solo che entrambi avevamo sacrificato molto per questo, ci eravamo dovuti trasferire in Sud Africa in una città tra le più ricche della zona, lasciando in America le nostre famiglie. Praticamente appena trasferiti abbiamo scoperto che io ero incinta e quando la prima è nata non è passato molto tempo perché arrivasse la seconda, la più grande era Hanna, la scelta del nome era ovvia, aveva 6 anni e a settembre avrebbe iniziato le elementari, la3più3piccola,3di353anni,3era3�arie,3l’avevamo3chiamata3come3la3nonna3di3�tefan3che era mancata poco dopo il diploma, Stefan le era molto affezionato. �i3ha3sorriso3‚}redo3che3dovremmo3alzarci‛3‚�e3bambine3dormono3ancora,3non3possiamo3restare3ancora3a3letto=‛3‚�o,sai3che3dobbiamo3preparare3tutto3e3poi3avvisare3le3bambine3della3notizia‛33{3giugno3eravamo3praticamente3entrati in un periodo nero, durante una partita il ginocchio di Stefan aveva completamente3ceduto,3all’inizio3di3agosto,3dopo3mesi3di3fisioterapia3stava3bene, ma il medico aveva detto che non avrebbe più potuto giocare a livello agonistico quindi non avrebbe più fatto parte della squadra, nonostante tutto l’allenatore,3a3cui3dovevamo3molto3per3la3sua3gentilezza3e3disponibilità,3aveva3trovato a Stefan un lavoro, sarebbe diventato un insegnante di educazione fisica alle elementari, per lui era perfetto perché amava lo sport ed anche i bambini, solo che il lavoro era in America, in un paesino nella periferia di New York.3�’allenatore3era3riuscito3anche3a3trovare3un3lavoro3per3me3nella3stessa3scuola, avrei insegnato arte e letteratura, sempre alle elementari quindi erano piccoli3concetti3base,3ma3a3me3andava3benissimo,3già3qui3facevo3l’insegnate3quindi ero riuscita ad ottenere il trasferimento. Saremmo partiti tra tre giorni, ma non avevamo detto nulla alle bambine, le avremmo spiegato tutto sperando che avrebbero capito,ma avevamo dei dubbi.

Stefan. �o3baciato3ancora3�iriam3‚~obbiamo3alzarci3amore,3è3tardi,3dobbiamo3preparare3tutto‛3‚Ok…‛3}i3siamo3alzati3e3circa3403minuti3dopo3eravamo3al3piano3di sotto,mentre Miriam cucinava la colazione per tutti io impacchettavo la roba del soggiorno con la porta chiusa, le bambine dormivano ancora ed era meglio che non scoprissero del trasferimento da sole in un certo senso. Circa 103minuti3dopo3la3porta3si3è3aperta,3ho3visto3�iriam3‚�a3colazione3è3pronta3e3credo3che3tra3poco3le3bambine3si3sveglieranno‛3�i3è3avvicinata3e3ha3preso3una3cornice3dal3mobile,3l’ha3guardata3‚�i3mancano,vero=‛3�ra3una3foto3del3diploma,3c’eravamo3noi3due3e3{lyssa3ed3�mily.3~a3quando3ci3eravamo3trasferiti3avevamo3praticamente perso i contatti, a volte appariva una cartolina o un messaggio di auguri,ma mai nulla di più, ad Alyssa ed Emily non era piaciuto molto il fatto che Miriam andasse a vivere così lontana ed io in parte mi sentivo colpevole perché sapevo che lei soffriva, erano sei anni che abitavamo qui e lei non era mai uscita con qualcuno al di fuori di me o le bambine, mille erano stati i tentativi fatti per farle fare amicizia con le colleghe o con le mogli dei miei compagni di squadra3e3zero3i3risultati3positivi.3‚�i,3ma3non3credo3che3io3manco3a3loro‛3�a3messo3la3fotografia3nello3scatolone3‚�iriam,3sono3sicuro3al3cento3per3cento3che3tu3le3manchi,3sono3convinto‛3�a3alzato3le3spalle,3le3ho3afferrato3un3braccio3e3l’ho3trascinata3a3me3‚�iriam,3sii3sincera,3sei3felice=‛3‚�tefan,3sono3felice3e3devi3credermi. Ho te e le bambine e questo mi basta anche se certo la situazione sarebbe3migliore3se3in3questi3sei3anni3avessi3ricevuto3più3visite‛3�otevo3pensare3quanto volevo,ma sapevo già a che punto arrivavo, Miriam in sei anni non aveva ricevuto visite. Da quando ci eravamo trasferiti erano venuti a trovarci i miei genitori, mio fratello e le mie sorelle e nessun altro. Marta e Miriam avevano completamente3perso3il3loro3rapporto,3per3tutto3il3periodo3dell’università3avevano litigato in continuazione e finiva sempre con Miriam che piangeva tra le mie braccia, alla fine lei aveva deciso di troncare i rapporti perché ormai erano troppo dolorosi, aveva detto a Marta che se voleva fare pace bastava dirlo, ma non la vide più da quel giorno. Alyssa ed Emily si erano infuriate per il trasferimento,3avrebbero3accettato3se3lei3si3fosse3trasferita3in3un’altra3città3americana, ma in un altro continente no, alla fine avevano finto di fare pace,ma non si erano più fatte sentire se non raramente per qualche augurio di Natale, non sapevano nemmeno di Hanna e Marie. Il padre di Miriam non era mai venuto, non la odiava, ma appena lei partì lui discusse duramente con lei dicendo che non approvava,ma che ormai lei lo aveva deluso e che non voleva più vederla, Miriam pianse molto e rimase a letto per una settimana prima di riprendersi completamente. Poi arrivò la brutta notizia, suo padre era morto di cancro, aveva fatto la stessa fine della madre, Miriam ricevette al



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funerale una busta da un notaio, era una lettera che suo padre le aveva scritto. In quelle 7 pagine le aveva chiesto scusa, le aveva spiegato che lui approvava3le3sue3scelte,ma3che3alla3partenza3l’aveva3spinta3lontano3perché3lui3sapeva già del suo cancro e non voleva tenerla imprigionata a rivivere ancora una3volta3quell’inferno.3�iriam3passò3tre3settimane3in3uno3stato3pietoso,3era3distrutta, mangiava pochissimo, era come assente e spesso la ritrovavo a fissare nel vuoto, anche durante una simile situazione Marta non si era fatta viva,3nemmeno3al3funerale.3�’ho3abbracciata3‚�esoro,3mi3dispiace‛3‚�on3è3colpa3tua.3{lmeno3�endall3mi3ha3fatto3visita3ogni3tanto‛3�d3era3così,3dopo3il3funerale3Kendall era venuta diverse volte da sola e diceva che veniva a trovare Miriam, non me, sicuramente mia sorella era cresciuta fisicamente ed anagraficamente,ma con lei anche il suo cuore era cresciuto, anche se non credevo3potesse3arrivare3a3tanto.3�iriam3mi3ha3sorriso3‚{ndiamo,3le3bambine3scenderanno3tra3poco,3è3meglio3che3ci3trovino3in3cucina‛3‚{ndiamo<‛3�uando3siamo arrivati in cucina Miriam ha messo la colazione a tavola e poco dopo abbiamo sentito dei passi, prima è entrata Hanna che è andata da Miriam poi �arie3che3è3corsa3da3me3‚}iao3papà<‛3‚}iao3tesoro,3hai3fatto3tanta3nanna3questa3notte<‛3�ei3ha3sorriso.3}i3siamo3seduti3a3tavola3ed3eravamo3pronti3a3parlare, ma temevo nella reazione delle bambine, o meglio in quella di Hanna, lei aveva lo stesso carattere di Miriam, era timida ed in sei anni si era fatta solo un amica Anaya, non parlava con nessun altro e questo sarebbe stato un problema. Miriam. Abbiamo spiegato alle bambine la situazione e Marie non ha avuto problemi dopo aver capito che tutti i suoi pupazzi sarebbero venuti con noi, Hanna invece non aveva detto nulla, aveva solo smesso di mangiare e guardava in basso3‚�anna,3tesoro,3tutto3bene=‛3�anna3non3ha3dato3alcuna3risposta3a3�tefan3così3ho3tentato3io3‚�esoro3per3favore3puoi3parlare3a3papà3e3me=‛3�ei3ha3alzato3lo3sguardo,3aveva3gli3occhi3rossi,3stava3per3crollare3in3un3pianto3‚�o3non3voglio,3Anaya è3qui,3non3voglio3lasciarla,3lei3è3mia3amica‛3‚�anna,3potrai3farti3dei3nuovi3amici3in3{merica‛3‚�u3menti<3�ei3un3bugiardo<‛3�anna3è3corsa3via,3io3le3sono3corsa3dietro,3sono3entrata3nella3camera3e3lei3era3stesa3sul3letto3a3piangere3‚�anna,3non3è3carino3quello3che3hai3detto3a3papà‛3}ontinuava3a3tenere3il3volto3nascosto3nel3cuscino3‚�erò3è3vero,3è3un3bugiardo,3non3mi3farò3nuovi3amici‛3�on3smetteva3di3piangere,3l’ho3presa3di3peso3e3l’ho3messa3sulle3mie3ginocchia3‚�esoro,3ti3farai3dei3nuovi3amici,3ok=3�i3prometto3Anaya potrà venire a trovarci ogni volta che vuole e noi cercheremo di venire a trovarla, poi comunque potete3sempre3scrivervi3delle3lettere‛3�a3tirato3su3con3il3naso3‚�romesso=‛3‚�i,3promesso.3�oi3chiedi3scusa3a3papà,3non3sei3stata3gentile3con3lui3prima‛



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Sono andata verso la camera da letto di Stefan e mia e prima che entrassi �arie3è3corsa3fuori3‚�etto3i3miei3pupazzi3in3una3scatola<‛3�i3ha3sorriso3‚|rava3tesoro‛3�ono3entrata3in3camera3e3ho3visto3�tefan,3era3seduto3sul3letto3e3metteva in uno scatolone delle fotografie e dei libri, mi sono seduta vicino a lui. �ra3ovvio3che3stava3male3per3quello3che3�anna3le3aveva3detto3‚�anna3non3voleva3dire3quelle3cose3�tefan,3lei3ti3vuole3bene3e3sa3che3non3sei3un3bugiardo‛3‚�ai,3pagherei3per3avere3con3�anna3solo3un3decimo3della3complicità3che3lei3ha3con3te.3�uando3torna3a3casa3dall’asilo3ti3racconta3tutto,3ogni3singola3cosa3mentre3a3me3non3dice3quasi3mai3nulla‛3‚�tefan,3non3è3come3la3vedi3tu,3è3come3�arie,3a3te3dice3tutto‛3‚�i3sembra3che3�arie3dica3tutto3anche3a3te‛3�apevo3che3aveva ragione, Marie raccontava sempre tutto a tutti e due, non faceva distinzioni mentre era chiaro che Hanna le faceva, a me diceva sempre tutto, a3�tefan3quasi3mai3nulla3‚�tefan,3lei3ti3vuole3bene‛3‚�iriam,3io3non3lo3metto3in3dubbio, solo vorrei che ogni tanto dicesse qualcosa anche a me, non mi sembra3di3chiedere3molto.3‛3{bbiamo3sentito3�arie3urlare3‚�api3non3riesco3a3far3entrare Ippo e Fufy nella3scatola<‛3‚{rrivo3tesoro‛3�i3è3alzato3ed3è3uscito3dalla3stanza, anche se faceva male ammetterlo Stefan aveva ragione riguardo ad Hanna, ma lei non lo faceva coscientemente, in fondo era solo una bambina . Il giorno della partenza era arrivato e appena Hanna aveva salutato Anaya eravamo partiti, durante il viaggio in aereo Hanna si era voluta sedere vicino a me, Stefan era quindi vicino a Marie. Quando siamo atterrati a New York abbiamo dovuto aspettare un taxi, Marie teneva la mano a Stefan mentre �anna3era3voluta3venire3in3braccio3a3me.3‚�api3hai3una3caramella=‛3�tefan3ha3frugato3nelle3tasche3‚�ieni‛3�a3dato3una3caramella3a3�arie3e3poi3ha3guardato3�anna3‚�esoro3vuoi3anche3tu3una3caramella‛3�anna3si3è3voltata3dall’altra3parte3senza3rispondere3e3�tefan3ha3tristemente3rimesso3la3caramella3in3tasca3‚�anna3papà3ha3chiesto3se3vuoi3una3caramella,3è3educazione3rispondere‛3‚�o.‛3�uando3siamo arrivati alla nuova casa il proprietario ci ha detto che saremmo stati soli per una settimana, che i vicini erano in vacanza. Vivevamo in una piccola cittadina che non superava i 500 abitanti e la nostra casa era molto bella. Stefan mi aveva aiutato il giorno seguente a disfare gran parte degli scatoloni, poi mancavano delle piccole cose così nel pomeriggio gli ho detto di portare le bambine al parco mentre io avrei messo a posto e dato una pulita generale. Stefan. {rrivati3al3parco3non3c’erano3bambini,3il3proprietario3ci3aveva3spiegato3che3questa era la settimana in cui più di metà della gente del paese andava in vacanza3e3quindi3non3c’era3quasi3anima3viva3in3giro.3‚|imbe,3volete3giocare3con3la3palla=‛3‚Siii<<<‛3�arie3saltava3eccitata,3�anna3invece3si3è3allontanata3ed3è3andata3sull’altalena,3ho3giocato3un3po’3con3�arie3poi3sono3andato3da3�anna3‚�esoro3vuoi



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che3ti3spinga=‛3�i3sono3messo3dietro3all’altalena3per3spingerla,3ma3�anna3si3è3fermata3‚�o<<<‛3�on3mi3ha3nemmeno3guardato,3è3scesa3ed3è3andata3su3una3panchina, era chiaro, per quanto facesse male, che non mi voleva. Ho ripreso a giocare3con3�arie3e3continuavo3a3tenere3d’occhio3�anna.3�iù3tardi3sono3andato ancora da Hanna, era seduta e stava disegnando, aveva preso molto da3�iriam,3mi3sono3seduto3vicino3a3lei,3ho3guardato3il3disegno3‚}he3bello3tesoro‛3‚�ai3via<‛3‚�anna,3perché3sei3arrabbiata3con3me=‛3‚�erché3è3colpa3tua3se3ci3siamo3trasferiti<‛3{veva3un3tono3arrabbiato3‚�esoro,3era3l’unica3soluzione‛3‚�o<3Ed è per colpa tua che non vedo più Anaya<‛3‚Hanna---‛3{veva3gli3occhi3lucidi,3si3è3alzata3‚|asta<3�o3ti3odio<3�oglio3tornare3a3casa‛3�uelle3parole3mi3avevano3ferito3nel3profondo3‚�k,3andiamo3a3casa‛3�i3sono3alzato3e3ho3preso3�arie3in3braccio3‚{ndiamo3tesoro‛3�i3sono3avviato3alla3macchina3ne3quando3mancavano3pochi3metri3ad3essa3�arie3mi3ha3guardato3‚�apà,3triste…‛3 Miriam. Avevo appena finito di preparare la cena quando ho visto passare Hanna a passo3spedito3‚�anna=‛3�on3mi3ha3risposto,3subito3dopo3è3entrato3�tefan3con3in3braccio3�arie3‚Marie,3tesoro,3vai3a3lavarti3le3manine,3il3bagno3è3là‛3�’ha3messa3giù3e3ha3indicato3il3bagno,3�arie3è3corsa.3�tefan3si3è3tolto3la3giacca3e3l’ha3appesa,3poi3ha3fatto3lo3stesso3con3quelle3delle3bambine3‚�tefan,3tutto3ok=‛3�on3mi3ha3guardato3‚�anna3mi3odia‛3�i3è3avviato3verso3il3bagno3‚}osa=3�tefan3lei3non3ti3odia<‛3‚�i,3me3l’ha3detto3lei3stessa3al3parco,3mi3odia‛3�olo3in3quell’istante3ha3alzato3lo3sguardo3verso3il3mio,3stava3soffrendo3e3si3vedeva3da3lontano3‚�ado3ad3aiutare3�arie,3non3credo3che3arrivi3al3lavandino‛3�rima3che3io3potessi3parlare3Stefan si è allontanato, avrei parlato con Hanna, ma prima volevo capire bene cos’era3successo3quindi3dovevo3parlare3con3�tefan.3~opo3cena3le3bambine3sono subito crollate e noi siamo andati in camera nostra. Stefan si è sdraiato nel3letto,3io3ho3fatto3lo3stesso3‚�ra3vuoi3dirmi3cos’è3successo3al3parco=‛3‚�anna3ha detto che è colpa mia se ci siamo trasferiti e se lei non vedrà più Anaya e poi3ha3detto3che3mi3odia.‛3‚}osa=3�tefan,3lei3ti3vuole3bene,3credimi.3~omani3le3parlerò e le spiegherò che entrambi abbiamo preso questa decisione, non solo3tu3e3che3non3è3colpa3tua‛3‚�iriam,3non3farlo,3finirebbe3per3dirti3anche3a3te3che3ti3odia,3cedimi3è3meglio3non3sentirlo3dire3da3tua3figlia‛3�i3è3voltato3e3ha3spento la luce. Il mattino dopo mi sono svegliata presto, ero ancora rintronata per il fuso orario, Stefan dormiva ancora, mi sono alzata e sono andata in pigiama in veranda, poco dopo è arrivata Hanna, si è seduta sulle mie ginocchia ‚}iao3mamma‛3‚}iao3tesoro.‛3�e3ho3dato3un3bacio3sulla3fronte3‚�anna,3perché3hai3detto3quelle3cose3a3papà=‛3�ei3non3ha3detto3nulla3‚�ai3che3hanno3fatto3male3quelle3parole3a3papà,3ora3è3tanto3triste‛3‚{nche3io,3non3vedo3più3Anaya‛3‚�esoro,3papà3ed3io3abbiamo3deciso3insieme,3non3è3colpa3sua3se3ci3siamo3trasferiti<‛3



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�anna3non3ha3risposto,3l’ho3guardata3ed3era3crollata3su3di3me,3ho3sorriso3e3l’ho3riportata a letto. �iù3tardi3eravamo3tutti3svegli3tranne3�anna,3eravamo3in3cucina3‚�tefan,3io3vado3a fare la spesa, ci manca parecchia roba, ciò che abbiamo preso ieri quando siamo3arrivati3non3basterà3per3pranzo<‛3‚�k‛3�arie3ha3sorriso3‚{nche3io<‛3‚�uoi3venire con me pucci=‛3‚�i<‛3‚{llora3andiamo<‛3�o3messo3la3giacca3a3�arie,3preso3la3mia borsa, salutato Stefan e poi sono uscita con lei. Stefan. Circa 30 minuti dopo Hanna è scesa in cucina con addosso il suo pigiama preferito3‚�a3mamma=‛3‚�ei3e3�arie3sono3andate3a3fare3la3spesa‛3�i3è3avvicinata3a3me3‚}he3cosa3fai=‛3‚�accio3le3crepe3alla3nutella‛3�a3sorriso3‚�osso3aiutarti=‛3‚}erto<‛3�o3aperto3un3cassetto,3preso3un3grembiulino3e3gliel’ho3messo3addosso3‚}osì3non3ti3sporchi3il3pigiamino‛3�a3cercato3di3salire3cullo3sgabello,3ma3non3ci3riusciva,3così3l’ho3aiutata3‚{3me3piacciono3le3crepe‛3‚�o3so3tesoro‛3‚{nche3a3�arie‛3‚�o3so‛3�uando3le3crepe3erano3pronte3�anna3mi3ha3guardato3‚�apà=‛3‚�i=‛3‚Scusa… Mi dispiace… ‛3�’ho3abbracciata3‚�on3importa3tesoro‛3‚�i3voglio3bene‛3‚{nche3io3tesoro‛. Circa sette giorni dopo i vicini sono tornati e abbiamo subito ricevuto una loro visita3di3benvenuto,3eravamo3stupiti3quando3abbiamo3aperto3la3porta3‚{lyssa=‛3‚�iriam=‛3‚�mily=‛3‚�tefan=‛3�essuno3di3noi3poteva3crederci3eppure3eravamo3tutti lì, loro con i rispettivi mariti e figli. Abbiamo cercato di ricominciare e alla fine dopo 2 orette circa eravamo tornati al punto in cui ci eravamo lasciati, avevamo capito di essere amici e Miriam era così felice di riavere Alyssa ed Emily. Alla fine però forse ero io il più fortunato, avevo una moglie invidiabile e due bambine splendide ed uniche, anche se entrambe con i loro difetti erano ai miei occhi perfette, così come lo era la mia vita.



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Indice



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Capitolo 1: Miriam………………………………………………………………………… Capitolo 2: Marta………………………………………………………………………… Capitolo 3: Miriam………………………………………………………………………… Capitolo 4: Stefan………………………………………………………………………… Capitolo 5: Miriam………………………………………………………………………… Capitolo 6: Il ballo………………………………………………………………………… Capitolo 7: Stefan………………………………………………………………………… Capitolo 8: Miriam……………………………………………………………………… Capitolo 9: Marta………………………………………………………………………… Capitolo 10: Miriam……………………………………………………………………… Capitolo 11: Stefan……………………………………………………………………… Capitolo 12: Miriam……………………………………………………………………… Capitolo 13: Stefan……………………………………………………………………… Capitolo 14: La cena…………………………………………………………………… Capitolo 15: Miriam……………………………………………………………………… Capitolo 16: Stefan……………………………………………………………………… Capitolo 17:Miriam………………………………………………………………………… Capitolo 18:Il ballo di fine anno ………………………………………………………… Epilogo…………………………………………………………………………………… Indice……………………………………………………………………………………… Ringraziamenti e crediti…………………………………………………………………

1 9 13 18 22 25 27 30 35 38 43

50 56 61 65 68 72 75 77 83 84

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Ringraziamenti

E crediti



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Grazie mille a tutti per aver letto questa mia storia, è la prima che scrivo perché generalmente scrivo delle storie online su YouTube utilizzando dei video e dando dei veri volti ai personaggi, in questo caso invece lascio a voi l’immaginazione3per3crearvi3i3personaggi. Questa storia è stata creata con Power Point ed è stata pubblicata su Issuu.com . �3crediti3per3le3immagini3vanno3a3diversi3siti3o3libri:3l’immagine3in3copertina3è3presa3da Flickr.com,3quelle3di3pagina373sono3tratte3dalla3prima3edizione3di3‚{lice3in3wonderland‛,3quella3di3pagina3153da3Deviantart.com,3l’immagine3di3pag3253è3stata3fatta da Jan Keeling,3l’immagine3che3potete3vedere3al3fondo3di3ogni3pagina3è3tratta da Devianart.com. Grazie al sito Nomix.it per il nome Anaya. I font utilizzati sono diversi, per la copertina Fiolex Girls e Sunny Spring, per le varie pagine Sunny Spring, Skinny Jeans Solid e Sweetie Pie. La storia è puro frutto della mia fantasia, ogni riferimento a cose, persone, luoghi, eventi è puramente casuale.

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Quel sentimento chiamato amore - La gemella sconosciuta

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