Andrea Dieci “Passione e sentimento”

2
ANDREA DIECI Ha studiato nella classe di Paolo Cherici al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, diplomandosi nel 1989 con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Ha inoltre studiato con Oscar Ghiglia, dapprima ai Corsi dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena, successivamente alla Mu- sikakademie di Basilea, dove nel 1992 gli è stato conferito il Diploma Superiore di Concertismo (Solistendiplom). Ha tenuto centinaia di concerti per importanti istituzioni musicali in tutto il mondo, figurando nell’ambito di manifestazioni di grande rilevanza quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Festival Internazionale della Guitar Foundation of America (GFA) e il Festival Internazionale di Singapore. È dedicatario e primo esecutore di numerosi lavori di compositori contemporanei. PIERCARLO SACCO Allievo di Ivan Krivenski, col quale si diploma giovanissimo presso il Conservatorio di Mi- lano, dal 1993 al 2001 si perfeziona con Salvatore Accardo col quale ha avuto la fortuna di collaborare in svariate compagini cameristiche. Svolge da oltre vent’anni attività di concer- tista in tutto il mondo suonando con Direttori quali Maazel, Pretre, Koopman, Hogwood. Si avvicina alla direzione d’orchestra e in tal veste costituisce nel 2009 il Piseri Ensemble, compagine orchestrale giovanile nata in seno alla Fondazione Piseri di Brugherio. Da sempre attivo nella promozione della musica contemporanea per lui hanno scritto molti compositori contemporanei. Dal 2015 collabora stabilmente come solista e direttore musicale dell’Orchestra da Camera Giulio Rusconi. Mercoledì 12 giugno 2019, ore 21 Auditorium Gaber, Palazzo Pirelli Piercarlo Sacco Andrea Dieci “Passione e sentimento” L’arte di Astor Piazzolla La Calle 92 Calambre Milonga en Re Imàgines 676 Jeanne y Paul Détresse Fracanapa Dernier Lamento Fièvre (Fiebre de tango) Histoire du Tango 1. Bordel 1900 – 2. Café 1930 – 3. Night club 1960 – 4. Concert d’aujourd’hui IL CONSIGLIO In collaborazione con

Transcript of Andrea Dieci “Passione e sentimento”

Page 1: Andrea Dieci “Passione e sentimento”

ANDREA DIECI Ha studiato nella classe di Paolo Cherici al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, diplomandosi nel 1989 con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale. Ha inoltre studiato con Oscar Ghiglia, dapprima ai Corsi dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena, successivamente alla Mu-sikakademie di Basilea, dove nel 1992 gli è stato conferito il Diploma Superiore di Concertismo (Solistendiplom). Ha tenuto centinaia di concerti per importanti istituzioni musicali in tutto il mondo, figurando nell’ambito di manifestazioni di grande rilevanza quali il Festival dei Due Mondi di Spoleto, il Festival Internazionale della Guitar Foundation of America (GFA) e il Festival Internazionale di Singapore. È dedicatario e primo esecutore di numerosi lavori di compositori contemporanei.

PIERCARLO SACCO Allievo di Ivan Krivenski, col quale si diploma giovanissimo presso il Conservatorio di Mi-lano, dal 1993 al 2001 si perfeziona con Salvatore Accardo col quale ha avuto la fortuna di collaborare in svariate compagini cameristiche. Svolge da oltre vent’anni attività di concer-tista in tutto il mondo suonando con Direttori quali Maazel, Pretre, Koopman, Hogwood. Si avvicina alla direzione d’orchestra e in tal veste costituisce nel 2009 il Piseri Ensemble, compagine orchestrale giovanile nata in seno alla Fondazione Piseri di Brugherio. Da sempre attivo nella promozione della musica contemporanea per lui hanno scritto molti compositori contemporanei.Dal 2015 collabora stabilmente come solista e direttore musicale dell’Orchestra da Camera Giulio Rusconi.

Mercoledì 12 giugno 2019, ore 21Auditorium Gaber, Palazzo Pirelli

Piercarlo Sacco Andrea Dieci

“Passione e sentimento”L’arte di Astor Piazzolla

La Calle 92Calambre

Milonga en ReImàgines 676Jeanne y Paul

DétresseFracanapa

Dernier LamentoFièvre (Fiebre de tango)

Histoire du Tango1. Bordel 1900 – 2. Café 1930 – 3. Night club 1960 – 4. Concert d’aujourd’hui

IL CONSIGLIO

In collaborazione con

Page 2: Andrea Dieci “Passione e sentimento”

Piazzolla, il tango e Buenos Aires(testo di Marzia Steffani)

Quando arrivi a Buenos Aires e non sai niente del tango, di Gardel, del Tango Nuevo, e di Astor Piazzolla, ti basta un giorno per diventare un tanguero sfegatato. L’unica musica che si sente per la strada è il tango. Poi scopri Gardel perché l’aria di Baires è talmente impregnata dell’amore dei portegni per lui e per il tango che si insinua dentro di te e non puoi farci niente. Ti imbatti per caso in due ballerini popolari che al suono di un vecchio giradischi ballano per strada o in un gazebo di giovani tangueri che suonano e cantano i loro tanghi ancora sconosciuti, un miscuglio tra il classico di Gardel e il Tango Nuevo di Piazzolla, creando un tango ancora diverso ma sempre bellissimo… perché il tango è Baires e Baires è il tango, inscindibile e necessario come il pane.Diventato patrimonio culturale dell’umanità nel 2009, quando sei lì sembra strano che non lo sia diventato prima. Nato in Argentina e Uruguay il tango è composto da musica, danza, testo e canzone. Nessuno sa chi gli abbia dato questo nome, né perché si chiami così. Fin da subito viene rifiutato dalle classi media e alta della società; tacciato di essere un ballo provocante, peccamionoso, ballato nei bar dei peggiori quartieri cittadini, da persone di dubbia moralità e ancor meno specchiata onestà, è interdetto dalle autorità ecclesiastiche, ma forse proprio per questo fin da subito è diventato popolare in tutto il mondo e la sua sensualità è diventata la sua maggiore attrattiva. Come dice Borges:

Le gambe s’allacciano, gli sguardi si fondono, i corpi si amalgamano in un firulete e si lasciano incantare. Dando l’impressione che il tango sia un grande abbraccio magico dal quale è difficile liberarsi. Perché in esso c’è qualcosa di provocante, qualcosa di sensuale e, allo stesso tempo, di tremendamente emotivo.

A Baires si respira tango dappertutto è intrisa di tango e dei suoi due rappresentanti più conosciuti: la tradizione e la novità, la musica popolare e quella colta, Gardel e Piazzolla. Si dice che in Argentina tutto può cambiare tranne il tango. Piazzolla ha infranto questa regola e non è stato perdonato, non subito, almeno. Opposto di Gardel, ma solo perché ha creato un nuovo tango più colto e contaminato da altre musicalità, ha fatto rinascere, soprattutto all’estero l’interesse per questa musica. Riformatore del tango e strumentista d’avanguardia, è considerato il musicista più importante del suo paese, ritenuto tra i più importanti musicisti di tango del Ventesimo secolo, ma anche il catalizzatore delle pesanti critiche rivolte al Tango Nuevo. Astor Piazzolla nasce l’11 marzo 1921 a Mar del Plata da genitori di origine italiana emigrati in Argentina. Nel 1925 si trasferisce con la famiglia a New York, e vi resta fino all’età di 16 anni. Qui Gardel lo incontra e lo invita, appena quattordicenne, a incidere vari temi per il suo film El dia que me quieras: il grande musicista aveva già compreso il suo talento.Tornato a Buenos Aires nel 1937 inizia a lavorare come bandeonista e arrangiatore fino a che nel 1946 forma la sua prima orchestra. Dal 1954 studia direzione orchestrale e si trasferisce a Parigi. Al ritorno dalla Francia, forma due complessi: El Octeto de Buenos Aires e La Orquesta de cuerdas che rivoluzionano tutta la musica portegna attirandosi però anche severe critiche. Viene boicottato dalle case discografiche, dalla radio e dalla televisione argentine, tanto da doversi trasferirsi a New York per poter lavorare.Dopo due anni ritorna a Buenos Aires e forma un quintetto, sempre più convinto che il tango sia una musica da ascoltare e non da ballare. Nel 1969 il tema Balada para un loco diviene il maggior successo dell’anno in diversi paesi sudamer icani e batte tutti i record di vendita in Argentina. Questa nuova musica, appartenente ad un genere apparentemente più commerciale, dà la possibilità a Piazzolla di avvicinarsi al grande pubblico. Ai suoi concerti, prima riservati ad un ristretto numero di appassionati, affluisce ora un pubblico sempre più numeroso che finalmente riconosce in lui la più autentica espressione della musica di Buenos Aires.

ASTOR PIAZZOLLA