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Seminario: La Scuola Inclusiva tra teorie e prassi
CNIS Brescia
QUADIS: lQUADIS: l’’autoanalisi autoanalisi
dd’’Istituto per la qualitIstituto per la qualitàà
delldell’’integrazione e integrazione e
delldell’’inclusioneinclusione
Primarosa Bosio
Gruppo di lavoro Quadis
Brescia, 25 ottobre 2014 – IIS “P. Sraffa”, Brescia
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- il kit QUADIS nella proposta originale
- il dibattito attuale e i possibili sviluppi
Gli argomenti di oggi
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- cos’è
- le radici
- la struttura
- il processo
- gli strumenti
- gli esiti
Il Kit QUADIS per l’autoanalisi di istituto sulla qualità dell’integrazione
Cosa Cosa èè
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• èè un kit,un kit, scaricabile online, che contiene strumenti per l’indagine e un
SW di rielaborazione dati con produzione di grafici
• èè uno strumentouno strumento di autoanalisi e autovalutazione sulla qualità
dell’integrazione delle alunne e degli alunni con disabilità, rivolto alla
singola istituzione scolastica
• èè stato elaboratostato elaborato da un Gruppo di lavoro dell’USR Lombardia composto
da dirigenti, docenti, ricercatori;
• serve ad individuareserve ad individuare i punti di forza, da valorizzare, e gli elementi critici,
da migliorare, dei processi di integrazione in atto
• fornisce elementifornisce elementi per analizzare la qualità dell’offerta formativa
complessiva
• pupuòò essere fatto in reteessere fatto in rete con altre scuole per innescare sinergie virtuose
QUADIS
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Le radiciLe radici QUADIS
Il kit QUADIS trova le sue radici in due filoni di ricerca che a
vario titolo coinvolgono le scuole italiane a partire dagli anni ‘80:
• la valutazione dell’organizzazione
• la qualità dell’integrazione scolastica degli alunni con
disabilità
Ambedue i settori sono alle prese con un problema centrale (non
ancora risolto, forse in via di soluzione…): la mancanza di un
sistema nazionale di valutazione che fornisca un quadro di
riferimento ai numerosi e validi percorsi di autoanalisi e
autovalutazione sperimentati dalle scuole, da sole o in rete.
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Agli inizi del 2000 si costituisce un Gruppo di ricerca con il Agli inizi del 2000 si costituisce un Gruppo di ricerca con il compito di rispondere ad almeno due domande:compito di rispondere ad almeno due domande:
• in Italia abbiamo dato una risposta originale ad un problema che hanno tutti i paesi, europei e non; questa nostra risposta è efficiente ed efficace? In cosa può essere migliorata?
• L’integrazione degli alunni con disabilità è un processo strategico attraverso il quale è possibile analizzare la qualitàcomplessiva dell’offerta formativa?
Per valutare la qualitPer valutare la qualitàà delldell’’integrazione la prima operazione da integrazione la prima operazione da fare fare èè definire:definire:
• A quale livello: sarebbe opportuno un sistema integrato che preveda la complementarietà tra valutazione esterna ed interna
• Con quali indicatori e strumenti: anche qui, indicatori di sistema relativi ad elementi strutturali andrebbero integrati con indicatori processuali, verificabili più agevolmente dalle singole scuole
QUADIS
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Attraverso una serie di passaggi che vedono:Attraverso una serie di passaggi che vedono:
• una prima fase di esplorazione del campo d’indagine (gruppo di ricerca provinciale) che ha come esito la pubblicazione del testo “Alla ricerca della qualità dell’integrazione”, 2003 (CSA e GLIP Brescia, poi con IRRE Lombardia)
• la Costituzione di un Gruppo di ricerca presso l’IRRE Lombardia, con la partecipazione di GLIP Brescia, IRRE Lombardia, Osservatorio Nazionale, Invalsi con il compito di confrontarsi su possibili indicatori della qualità dell’integrazione
• la creazione di un Gruppo regionale che fa capo all’USR e all’ANSAS (ex IRRE) integrato con competenze provenienti dalle reti di autoanalisi d’istituto (AIR e STRESA)
si giunge alla decisione di concentrarsi realisticamente sulla Autoanalisi e autovalutazione di istituto con la definizione non solo di indicatori, ma di un sistema complesso e coerente di indagine che dia conto di tutta la realtà scolastica integrando
diversi punti di vista.
QUADIS
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In sintesi, lo strumento raccoglie, nel suo impianto concettuale e strutturale, i contributi
provenienti:
dalla riflessione professionale sulla valutazionedalla riflessione professionale sulla valutazione
- qualità
- autoanalisi e autovalutazione d’istituto
- processualità
- complessità
dalla riflessione professionale sulldalla riflessione professionale sull’’integrazione:integrazione:
- attenzione alla “persona intera” (autonomia, relazione, sfera cognitiva)
- interistituzionalità
- individualizzazione e personalizzazione
- attenzione alla cultura implicita dell’organizzazione
QUADIS
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Il Gruppo ritiene condivisibile quanto identificato
dall’OCSE per descrivere le scuole che hanno un’offerta
formativa di qualità:
- l’attenzione alla persona intera (e quindi a competenze
sociali e di autonomia, oltre a quelle cognitive)
- l’attenzione ad una differenziazione degli insegnamenti
che si adegui alle diverse capacità degli allievi
- l’attenzione ad una condivisione di principi valoriali
diffusa tra tutte le componenti
(1982, ricognizione Ocse-Ceri sulle esperienze autovalutative in Europa)
Qualità della scuola
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Anche in questo caso assumiamo una definizione OCSE:
“…un’ispezione sistematica (descrizione e analisi) da
parte di una scuola…dell’attuale funzionamento della
scuola stessa come primo passo di un processo di
miglioramento”
(Van Velzen 1982; ricognizione Ocse-Ceri sulle esperienze autovalutative in Europa).
Autoanalisi d’Istituto
Per i concetti relativi all’autoanalisi di istituto ci siamo avvalsi di: Mario Castoldi, Pensare in grande,
agire in piccolo: una proposta di ricerca-formazione; sta in: a cura di P. Bosio, V. Fabricatore,
Valutazioni, Franco Angeli Ed., Milano, 2004, pagg. 26-28
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Articolando:
- unun’’ispezione sistematica (descrizione e analisi):ispezione sistematica (descrizione e analisi): attività valutativa
volta ad acquisire informazioni sulla natura dell’oggetto considerato
e ad accertarne il valore e il merito attraverso modalità rigorose e
formalizzate
- da parte di una scuolada parte di una scuola…: quindi un soggetto collettivo interno alla
scuola
- delldell’’attuale funzionamento della scuola stessa:attuale funzionamento della scuola stessa: cioè di un insieme
di condizioni organizzative ed educative che qualificano l’erogazione
del servizio formativo da parte di un determinato Istituto scolastico
- come primo passo di un processo di miglioramento:come primo passo di un processo di miglioramento: attività
finalizzata a promuovere un cambiamento delle condizioni di
apprendimento utile ad un più efficace perseguimento degli obiettivi
educativi della scuola
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L’autoanalisi d’istituto in questa accezione si differenzia da altre
pratiche simili, quali l’analisi organizzativa, l’autovalutazione e la
riflessione interna alla scuola in quanto:
- il suo scopo è produrre un processo di cambiamento
- il suo oggetto è l’istituto scolastico come sottosistema organizzato
dotato di una autonomia sostanziale e inserito in un determinato
contesto ambientale
- la sua modalità di lavoro è una valutazione interna fondata su un
accertamento sistematico della qualità dei processi e dei prodotti
educativi della scuola da parte degli stessi soggetti che operano in
essa
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L’autoanalisi d’Istituto può essere intesa ed attuata a diversi livelli di
profondità (Bollen 1987):
1. Autoanalisi d’Istituto come tecnica di gestione: strumento utile per
valutare il funzionamento scolastico e per migliorarne la
produttività, in rapporto ad un quadro di obiettivi educativi
definito; minore attenzione aille relazioni e ai valori, enfatizzazione
di rigore e sistematicità di procedure e strumenti valutativi
2. Autoanalisi d’Istituto come fase del processo di miglioramento:
momento diagnostico funzionale all’implementazione di un
processo di innovazione; le sue caratteristiche si definiscono in
relazione alla strategia innovativa entro cui si inquadra; valore
strumentale dell’attività autovalutativa in relazione al cambiamneto
auspicato
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3. Autoanalisi d’Istituto come strategia di miglioramento in se stessa:
modalità di promozione del cambiamento della scuola basata sulla
capacità degli operatori di affrontare e risolvere i propri problemi.
Costante revisione di scelte e comportamenti per produrre un
miglioramento nella consapevolezza professionale, nelle modalità
organizzative e di progettazione collegiale, nella qualità dei
processi di insegnamento-apprendimento.
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I tre approcci si differenziano per il rapporto tra AI e e processo di
cambiamento (rapporto più generale tra azione valutativa e
miglioramento della scuola):
1. Valutazione del miglioramento della scuola (AI non determina il
cambiamento ma fornisce un feed-back utile alla sua gestione;
esteriorità);
2. Valutazione per il miglioramento (AI come passo preliminare per
guidare l’azione innovativa; complementarietà)
3. Valutazione come miglioramento (AI si identifica con il processo di
cambiamento, riflette e produce autorinnovamento; identità)
Lo strumento Quadis si ispira alla seconda prospettiva
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Nei prossimi mesi entrerà in vigore il
Sistema Nazionale di Valutazione SNV
che prevede l’interazione tra autovalutazione della singola scuola e
valutazione esterna da parte di team di valutatori, per individuare
piste di miglioramento da attuare in un tempo definito, con
successiva verifica e rendicontazione sociale
(DPR 28 marzo 2013, n. 80
Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di
istruzione e formazione)
Nel progetto sperimentale VALES dell’Invalsi, tra le dieci aree in cui si
articola l’indagine, è presente la quarta area dal titolo:
integrazione, inclusione e differenziazione dei percorsi
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La struttura QUADIS
Il kit QUADIS è composto da una serie di strumenti e un SW per
la raccolta, tabulazione ed elaborazione dei dati, il tutto costruito
su un impianto strutturale e processuale, oltre che su scelte
“politiche” relative a quanto il Gruppo di lavoro ritiene sia
strategico per valutare la qualità dell’integrazione.
La struttura di seguito illustrata è ottenuta articolando in
relazione all’oggetto "qualità dell'integrazione" l'elaborazione del
Gruppo di consulenza della Rete AIR (Autoanalisi d'Istituto in
Rete, con capofila l'ITCS "Primo Levi di Bollate)
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Oggetto: cosa si sceglie di valutare,
scelta politica (risultato di una
valutazione comune sulla strategicità
dell’oggetto), oltre che tecnica e scientifica)
Contesto: campo generale in cui si
inserisce l’oggetto, con caratteristiche, lessico, regole ecc. sue proprie
Domanda valutativa:definisce i
parametri entro cui si muove la
ricerca
Ambito: oggetto contestualizzato, in questo caso 3
ambiti
Criterio: giudizio che permette di articolare, specificare e assegnare valore agli oggetti della valutazione
Fattore di qualità: contiene i requisiti ritenuti indispensabili per definire la qualità delle scelte fatte
dalla scuola, si articola in
Indicatori: concetto semplice, specifico, osservabile che permette di passare dal livello astratto a quello
empirico
Variabili operative: traduzione operativa degli indicatori
Strumenti per l’indagine: contengono le variabili operativeREPORT SW per
elaborazione dati
Per ogni ambito la domanda valutativa si incrocia con i criteri e
dà origine al
RIPROGETTAZIONEper miglioramento
QUADIS
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contesto:contesto: il campo generale in cui si inserisce l’oggetto, con
caratteristiche, lessico, regole ecc. sue proprie
Nel nostro caso il contesto è costituito dalle scuole statali e
paritarie italiane di ogni ordine e grado, quindi scuole in cui
tutti gli alunni, senza alcuna esclusione, devono essere accolti
e ai quali deve essere assicurato il successo formativo
oggetto:oggetto: cosa scegliamo di valutare, scelta politica (risultato di
una valutazione comune sulla strategicità dell’oggetto), oltre che tecnica e
scientifica
Nel nostro caso il Gruppo di lavoro ha deciso di valutare la
qualità dell’integrazione scolastica delle alunne e degli alunni
con disabilità, attraverso una serie di fattori di qualità
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ambito/livello valutativo:ambito/livello valutativo: oggetto contestualizzato
Nel nostro caso la realtà scolastica, vista attraverso il
cannocchiale dell’integrazione, è stata suddivisa in tre
ambiti/livello, considerati esaustivi e significativi:
- Ambito didattico-educativo
- Ambito organizzativo
- Ambito culturale-professionale
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domanda valutativa:domanda valutativa: definisce i parametri entro cui si muove la ricerca
Nel nostro caso:
- Ambito didattico: come la scuola sviluppa le potenzialità e tiene sotto controllo il processo di apprendimento di tutti gli alunni?
- Ambito organizzativo: come la scuola si organizza per indirizzare, gestire e supportare il processo di integrazione?
- Ambito culturale-professionale: come la scuola pratica la cultura dell’integrazione sia al suo interno che nel contesto territoriale?
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criterio:criterio: giudizio che permette di articolare, specificare e assegnare valore agli oggetti della valutazione
Nel nostro caso, assumiamo i criteri della Comunità europea
- efficacia: capacità di raggiungere gli obiettivi definiti o i risultati attesi, definiti esplicitamente in sede di progettazione
- rilevanza: coerenza del programma o dell'azione col problema che si intende affrontare
- efficienza: relazione tra i risultati conseguiti con un determinato intervento (efficacia) e le risorse impiegate per la sua realizzazione
- funzionalità: capacità di migliorare le prestazioni degli operatori o del sistema di azioni di cui essi fanno parte
- significatività: capacità di attivare la partecipazione e l'adesione degli attori
- equità: capacità di ridurre le disuguaglianze e di far emergere le competenze individuali, trasformandole in risorse per il sistema
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Per interrogarsi non solo sulla qualità dell’integrazione degli alunni con disabilità, ma sulla qualità complessiva dell’offerta formativa della
scuola i criteri vengono articolati secondo una prospettiva integrata:
CriteriCriteri• l’equità non significa solo evitare la discriminazione degli alunni con disabilità, ma anche utilizzare le risorse correttamente per tutti gli alunni
• la significatività è tale se un intervento parziale lascia tracce significative, appunto, su tutti gli operatori coinvolti nella direzione di una professionalità piùconsapevole
• l’efficacia è presente se gli obiettivi di integrazione diventano comuni a tutta l'organizzazione scolastica e solo se alla soddisfazione dei bisogni degli alunni con disabilità concorrono tutte le componenti scolastiche (e non solo i “professionisti” della disabilità) in un progetto condiviso
QUADIS
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• gli indicatori di efficienza verificano che le risorse utilizzate nei processi di integrazione siano in grado di rispondere alle esigenze non solo degli allievi con disabilità, ma della classe/della scuola/del contesto territoriale in cui essi sono inseriti• un'azione formativa, anche quella diretta specificatamente ad un allievo con disabilità, per rispondere al criterio di funzionalità deve essere al servizio del cambiamento (miglioramento) del contesto (didattico, organizzativo, culturale) in cui è inserita. Quindi, ad esempio, al servizio dello sviluppo professionale degli operatori
• infine un PEI risponde al criterio di rilevanza quando non rimane un documento burocratico ma diventa uno strumento che obbliga l'intera comunitàad una continua riflessione sulla effettiva realizzazione degli obiettivi progettati, sulla coerenza tra ipotesi di azione e risultati dell'intervento posto in atto; la diffusione di questa cultura tra tutte le componenti scolastiche costituisce la base del miglioramento e dell'innovazione
QUADIS
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fattore di qualitfattore di qualitàà:: articolazione della domanda valutativa, che
contiene i requisiti che caratterizzano e distinguono, secondo le scelte
di valore del Gruppo Regionale di Ricerca, la qualità delle azioni
intraprese dalla scuola per l’integrazione.
I fattori di qualità sono gli elementi cruciali per comprendere la
filosofia complessiva dell'impianto d'indagine; nel sito, in
Presentazione, l’elenco completo e articolato. Di seguito in sintesi:
Ambito didattico-educativo
Qualità dei processi relativi a progettazione di classe, progettazione individuale, corresponsabilità degli operatori
Ambito organizzativo
Azioni verso l’esterno, attenzione alle persone nell’organizzazione, procedure “di qualità”, equità e
trasparenza nelle risorse
Ambito culturale-professionale
Garantire partecipazione, memoria storica, clima relazionale e valoriale condiviso
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Alcuni esempi di articolazione ambito/criterio per giungere al Alcuni esempi di articolazione ambito/criterio per giungere al
fattore di qualitfattore di qualitàà::
Ambito didattico-educativo
Come la scuola sviluppa le potenzialitàe tiene sotto controllo
il processo di apprendimento di tutti
gli alunni?
Criterio: equità (ridurre le disuguaglianze, far emergere le competenze individuali)
Fattore di qualità: Garantendo nella
classe il riconoscimento e il rispetto dei ritmi e delle modalità di apprendimento di
ognuno
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Ambito organizzativo
Come la scuola si organizza per
indirizzare, gestire e supportare il processo
di integrazione?
Criterio: funzionalità (migliorare le prestazioni degli operatori o del sistema di azioni)
Fattore di qualità: Prevedendo procedure
e strumenti per rilevare e interpretare
criticità ai fini della riprogettazione
Ambito culturale-professionale
Come la scuola pratica la cultura
dell’integrazione sia al suo interno che nel
contesto territoriale?
Criterio: efficienza (relazione tra i risultati conseguiti con un determinato intervento e le risorse impiegate
per la sua realizzazione)
Fattore di qualità: Garantendo modalità
diffuse di utilizzo delle esperienze precedenti
(memoria storica)
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indicatore:indicatore: concetto semplice, specifico, osservabile che
permette di passare dal livello astratto a quello empirico; ad
ogni fattore di qualità sono solitamente correlati più indicatori.
Di seguito un esempio, nel sito l’elenco completo e articolato
Fattore di qualità 9: Garantendo nella
classe il riconoscimento e il rispetto dei ritmi e delle modalità di apprendimento di
ognuno
9.1 frequenza delle attività di lezione (non frontali e frontali) rivolte all’intera classe in cui l’allievo disabile è consapevolmente coinvolto in relazione alla tipologia della disabilità
9.2 rispetto degli orari di lezione e delle regole comuni da parte dell’alunno con disabilità e in relazione alla tipologia della disabilità
9.3 grado di utilizzo di canali di comunicazione alternativi e funzionali allo specifico handicap da parte di insegnanti e compagni
9.4 grado di utilizzo di mediatori didattici diversificati in relazione alle esigenze degli alunni
9.5 rispetto dei tempi e dei bisogni di apprendimento dell’alunno con disabilità e di tutta la classe
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variabili operative:variabili operative: esplicitazione operativa del concetto
semplice e verificabile definito attraverso l'indicatore; come per
il fattore di qualità, ogni indicatore viene esplorato con più
variabili operative, rivolte ai diversi interlocutori attraverso gli
strumenti di rilevazione. Di seguito un esempio.
Indicatore 9.5: rispetto dei tempi e dei
bisogni di apprendimento dell’alunno con
disabilità e di tutta la classe
Capita che per rispettare le esigenze di un alunno con disabilità vengano modificati i ritmi di lavoro di una classe? (IDS)
Dal lavoro di nostro figlio abbiamo capito che tutti gli insegnanti delle varie materie preparano materiali e interventi adatti alle sue possibilità (QGDis)
In base agli elementi emersi dalla discussione e al parere del conduttore e del verbalizzatore, il gruppo ritiene di fornire la seguente valutazione su quanto la scuola sta facendo per garantire nelle classi il riconoscimento e il rispetto dei ritmi e delle modalitàdi apprendimento di ognuno (FgS)
Nei PEI esaminati sono stabilite delle relazioni tra i bisogni di apprendimento dell’alunno con disabilità e i bisogni di apprendimento della classe (AD)
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Criteri: efficacia (ef), rilevanza, (rl), efficienza (ez), funzionalità (fz), significatività (sg), equità (eq)
Oggetto:
la qualitàdell’integrazi
one degli alunni con disabilità
nelle scuole statali e paritarie italiane
Ambito didattico-educativo (D)
come la scuola sviluppa le potenzialitàe tiene sotto controllo il processo di apprendimento di tutti gli alunni?
Ambito organizzativo (O)come la scuola si organizza per
indirizzare, gestire e supportare il processo di integrazione?
Ambito culturale professionale
©come la scuola pratica la cultura
dell’integrazione sia al suo interno che nel contesto territoriale?
3 Ambiti
Fattori di qualità da 1 a 9
Fattori di qualità da 10 a 23
Fattori di qualità da 24 a 31
31 Fattori di qualità
Indicatori da 1.1 a 9.5 per un totale di 23
Indicatori da 10.1 a 23.2 per un totale di 27
Indicatori da 24.1 a 31.1 per un totale di 25
75 Indicatori
Per l’ambito didattico 105
Variabili operative
Per l’ambito organizzativo
103Variabili
operative
Per l’ambito culturale 92
Variabili operative
324 Variabili operative
14 strumenti per l'indagine
SW per raccolta ed elaborazione dati
REPORTRiprogettazione per miglioramento
3131
Fase 1Fase 1
Istruttoria:delibera del Collegio dei docenti e costituzione del Gruppo di lavoro
Fase 2Fase 2
IndagineIndagine::somministrazione
questionari, effettuazione
interviste e focusgroup, analisi documentale
Fase 3Fase 3
Analisi: esame grafici e
interpretazione, individuazione
elementi positivi e criticitàFase 4Fase 4
Progettualità:scelta di uno o più
oggetti di miglioramento e
produzione progetto
Fase 5Fase 5
Realizzazione:azioni conseguenti
al progetto di miglioramento nei
tempi stabiliti
Il processo QUADIS
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Attori:
- Gruppo di lavoro interno alla scuola (un membro con
competenze informatiche),
- un referente individuato tra i membri del Gruppo di lavoro
- collaboratori esterni per interviste e focus group, che possono
fungere anche, su richiesta della scuola stessa, da consulenti,
per la presentazione e la restituzione
Tempi:
ipotizzabili 2/3 mesi per la realizzazione dell’indagine e una
prima lettura degli esiti; la progettazione e la realizzazione del
miglioramento dipendono dall’entità dell’oggetto da
“aggredire”, in linea di massima meglio pensare ad un anno
scolastico, non oltre; la verifica e ulteriore indagine possono
avvenire all’inizio dell’anno scolastico successivo.
QUADIS
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Gli strumenti per lGli strumenti per l’’indagine, indagine, contengono le variabili operative,
che permettono di raccogliere concretamente i dati
dell’indagine.
Sono suddivisi in relazione ai diversi punti di vista di cui
l’indagine vuole tener conto:
- il dichiarato: quanto la scuola dice sia di voler fare, sia di aver effettivamente fatto per…, rilevato attraverso l’analisi dei documenti e l’intervista ai referenti istituzionali
- la percezione degli utenti: cosa dicono i genitori e gli alunni di quanto la scuola sta facendo per…
- la percezione degli operatori: cosa dicono i diversi operatori di quanto la scuola sta facendo per …
Gli strumenti QUADIS
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Strumenti del dichiarato
Strumenti del percepito utenti
Strumenti del percepito operatori
- Analisi documentale
- Intervista al dirigente scolastico
- Intervista al docente funzione strumentale
- Intervista agli alunni con disabilità (per il secondo ciclo e dove possibile)
- Questionario per i genitori di alunni con disabilità
- Questionario per i genitori rappresentanti di classe
- Questionario per i genitori
- Focus group con studenti del secondo ciclo
- Questionario e testo con griglia interpretativa per gli studenti del primo ciclo
- Questionario per l’assistente alla persona/alla comunicazione/educatore
- Questionario per i docenti curricolari
- Questionario per i docenti di sostegno
- Questionario per i collaboratori scolastici
- Focus group con docenti curricolari e di sostegno
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SW per raccolta ed elaborazione dati
- database scaricabile dal sito www.quadis.it
- inserimento dati sia direttamente su file che in cartaceo con successiva trascrizione nel database
- elaborazione automatica dei dati raccolti e possibilità di lettura secondo diversi criteri e correlazioni
- struttura: ambito, criterio, fattore di qualità indicatore, variabile operativa, strumento, numero progressivo item, punteggio da assegnare, punteggio massimo assegnabile
- tutte le variabili operative sono misurate (anche gli esiti deifocus group)
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REPORT
Il sw restituisce i dati elaborati attraverso grafici che mettono in evidenza i diversi aspetti indagati dall'impianto di indagine, dal generale al particolare; i grafici proposti sono:
- generale e per ambiti
- per criteri
- per fattori di qualità
- per punti di vista (dichiarato, percepito utenti, percepito operatori)
e combinando i vari elementi (per ambiti e punti di vista, per ambiti e criteri, per criteri e punti di vista ecc.)
Ogni grafico permette inoltre la visualizzazione delle variabili operative che hanno originato i dati
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Riprogettazione per miglioramento
La lettura e l'interpretazione dei grafici costituiscono il compito
finale del Gruppo di lavoro interno alla scuola, che deve
individuare i punti critici e le azioni migliorative da proporre al
Collegio dei docenti; l’oggetto di miglioramento individuato, il
più possibile chiaro e aggredibile in tempi non biblici, potrà
essere oggetto di una nuova indagine a distanza di tempo per
verificare il cambiamento.
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Il Gruppo di lavoro Quadis dell’UST di di Brescia e Milano èattualmente formato da:
Mario Maviglia (coordinatore Brescia, dirigente UST Brescia)
Rita Garlaschelli (coordinatore Milano, dirigente, UST Milano)
Paola Abondio (dirigente, IC Darfo II)
Elena Arrivabene (docente, IC Passirano)
Primarosa Bosio (docente, esperta)
Loredana Ceruti (dirigente, esperta)
Giancarlo Onger (docente, esperto)
Franco Salsa (docente, ITC "Primo Levi“, Bollate)
Lisetta Silini (docente, UST Brescia)
Ivana Sacchi è autrice del SW e cura il sito.
Il Gruppo di lavoro
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Il Kit QUADIS nella sua prima versione viene sperimentato da
9 scuole della Lombardia; in base alle osservazioni emerse, il
kit viene elaborato nella versione ora scaricabile dal sito
www.quadis.it
Attualmente 700 Scuole hanno chiesto l’accreditamento, circa
il 70% ha scaricato il kit. La consulenza online e telefonica è
sempre attiva.
Inoltre alle scuole viene chiesto di inviare a fine indagine al
Gruppo di lavoro, se lo ritengono, gli esiti, nell’assoluto
rispetto della privacy; in particolare questo riguarda le scuole
che fruiscono della consulenza gratuita da parte del Gruppo di
lavoro (6 nella fase precedente, circa 30 nella fase attuale, 11
di Brescia, 19/20 di Milano).
QUADIS
4040
Le scuole che hanno fin qui utilizzato il Kit QUADIS nella
versione “originale”, hanno ricavato indicazioni per il
miglioramento sia della qualità dell’integrazione che in
generale dell’offerta formativa, dato che fattori di qualità
e indicatori sono stati definiti proprio con l’intenzione di
utilizzare l’integrazione come “cartina di tornasole” di una
più generale Qualità secondo la definizione OCSE.
Gli esiti QUADIS
4141
Vediamo alcuni esempi tratti dai report di:
-IC Trilussa di Milano
- IC di Belgioioso (Pv)
- Brescia IC Centro 3
4242
FdQ 19: Promuovendo in tutti gli operatori partecipazione, progettualità,
responsabilità e il senso di
competenza nei confronti
dell’organizzazione
Scuola XXY
4343
• Presenza dei diversi soggetti interessati nelle riunioni dedicate alla definizione delle scelte organizzative AD
• In questa scuola gli assistenti/educatori sono rappresentati nel GLH di Istituto QAE
• In questa scuola i collaboratori scolastici sono rappresentati nel GLH di Istituto QCS
• In questa scuola quando vengono assegnati gli incarichi di supporto per gli alunni con disabilità, viene chiesto il parere anche ai collaboratori QCS
• In questa scuola tutti si sentono responsabili delle scelte organizzative relative all’ integrazione degli allievi con disabilità. QCS, QDC, QDSost
FdQ 19: origine del grafico
Punteggi
3
2
0,28
0
1,71
1,84
2,15
4444
Nell’ incontro di restituzione (che la scuola aveva richiesto al Gruppo
di lavoro per un aiuto nella lettura degli esiti), si prende atto con un
certo stupore del disagio espresso dai collaboratori scolastici, disagio
che emerge anche in altri aspetti del report, ad esempio là dove si
parla di iniziative di formazione per gli operatori; qualcuno fa notare
che tale disagio non è mai stato espresso in altre sedi, ma dalla
discussione emerge che in realtà il loro parere non è mai stato
richiesto.
Il Gruppo di lavoro interno e il Dirigente scolastico decidono quindi di
affrontare il problema, che evidentemente non riguarda solo il
rapporto con gli alunni disabili, ma si riflette sull’ intero andamento
dell’ istituzione, coinvolgendo il DSGA e tutto il personale non
docente, per progettare insieme iniziative condivise, utili a sostenere
e valorizzare la professionalità di ciascuno.
FdQ 19: miglioramento
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L’analisi della qualità complessiva dell’offerta formativa della scuola passa anche attraverso l’utilizzo di indicatori, e quindi variabili operative
e strumenti, che alla luce dell’esperienza si sono rivelati particolarmente efficaci.
Uno di questi è il focus group.
Domanda stimolo del conduttore:
Secondo voi il coinvolgimento degli alunni nelle fasi
di definizione/realizzazione/valutazione del progetto
educativo è necessario per una buona riuscita dei
processi di apprendimento?
Se sì, come si concretizza nelle prassi questo
principio?
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Report focus group con i
docenti, scuola XYY
Report focus group con i
docenti, scuola XXY
Piena affermazione della necessità del
coinvolgimento degli alunni, come?
- La didattica frontale è insignificante, va
curata l’interazione didattica e
l’apprendimento deve essere interiorizzato
cognitivamente
- I contenuti passano attraverso un veicolo
che è non solo cognitivo ma anche emotivo,
va creata una relazione con l’alunno
- Il coinvolgimento inizia nel momento della
spiegazione facendo capire ciò che si fa e
perchè lo si fa
- Osservare ciascuno per sondare capacità,
potenzialità, aspettative è un’azione
preliminare al coinvolgimento
Piena affermazione della necessità del
coinvolgimento degli alunni, come?
- Una docente di sostegno invita a parlare di
progetto educativo e mette in guardia dal
rischio di elaborare programmi di classe
entro i quali recuperare il bambino disabile
- Un’altra docente precisa che nel team in
cui lavora la programmazione è sempre
partita da una premessa generale (ricerca di
motivazione, promozione d’autostima, ecc.)
e poi si è declinato il lavoro in classe con
tutti i bambini.
- La discussione con vari interventi si sposta
sempre più decisamente sul ruolo e sulla
professionalità dell’insegnante di sostegno e
del docente curricolare, che è
evidentemente un problema urgente
47
Di seguito un esempio di report al Collegio dei docenti
QUADIS ISTITUTO COMPRENSIVO XXXDati di compilazione
STRUMENTO DESTINATARI COMPILATI %
COMPILATI
Analisi Documentale 1 1 100%
Intervista Dirigente Scolastico 1 1 100%
Intervista Funzione Strumentale 1 1 100%
Questionario Alunni Cl. 5° Primaria 68 68 100%
Questionario Alunni Cl 2 Secondaria 54 54 100%
Testo Alunni 123 123 100%
Questionario Genitori Al Disabili 31 19 61%
Questionario Genitori Rappresentanti 42 32 76%
Questionario Genitori 455 298 65%
Focus Group Docenti 2 2 100%
Questionario Assistenti Educatori 12 11 92%
Questionario Collaboratori Scolastici 13 10 77%
Questionario Docenti Curricolari 97 83 86%
Questionario Docenti Sostegno 14 12 86% 48
QUADIS
ISTITUTO COMPRENSIVO XXX
49
Dichiarato percepito per ambiti
50
Fattori di qualità totali
51
Dichiarato Percepito
Manca il controllo di coerenza degli obiettivi del Pei rispetto alle osservazioni e alle informazioni alle condizioni della classe rilevate dall’osservazione
Chi effettua tale controllo? Con che esiti?
Mancano modelli/esempi di verifiche coerenti con gli obiettivi e le potenzialitàdell'alunno, che faciliterebbero il lavoro di programmazione dei docenti
Mancano indicazioni per l’utilizzo di strumenti e procedure di osservazione iniziale
AMBITO DIDATTICO
fattori di debolezza
52
Dichiarato Percepito
Mancano nel POF (o in altri documenti della scuola) criteri espliciti per la distribuzione delle risorse umane, finanziarie e materiali per l’integrazione degli alunni con disabilità
Mancano criteri per capire se in questa scuola le risorse umane, finanziarie e materiali sono distribuite in modo equo rispetto:- ai bisogni dei singoli;
Mancano strumenti per rilevare le criticità e per effettuare la riprogettazione
In caso di problemi non èsempre facile sapere a chi rivolgersi (genitori)
AMBITO ORGANIZZATIVO
fattori di debolezza
53
Dichiarato Percepito
Mancano procedure e strumenti per indagare gli atteggiamenti nei confronti della diversità e monitorare le trasformazioni nel tempo di detti atteggiamenti
Idem per rilevare la soddisfazione dell’utenza
Mancano iniziative di informazione/formazione sulle tematiche dell'integrazione rivolte ai genitori
Mancano iniziative di informazione /formazione per i collaboratori scolastici
Si evidenziano difficoltà nel comprendere come funziona il processo di integrazione (genitori)
AMBITO CULTURALE PROFESSIONALE
fattori di debolezza
54
Cosa Cosa èè fattibile per il miglioramentofattibile per il miglioramento
Ambito didattico
• Esplicitare modalità e strumenti dell’osservazione iniziale, sia
per la classe che per gli alunni con disabilità (articolare la programmazione educativa in modo che comunichi il cosa e come si fa)
• Rivedere il modello del PEI soprattutto nella parte relativa ai
raccordi disciplinari
• Prevedere delle modalità comuni per la valutazione degli
obiettivi indicati nel PEI
Ambito organizzativo
• Rendere trasparenti e condivisi i criteri per la distribuzione
delle risorse umane, materiali, finanziarie
• Definire procedure per rilevare le criticità e riprogettare le
azioni controllando e ricalibrando gli strumenti utilizzati ( il PEI: chi lo controlla, come , quando)
• Curare la documentazione rendendola fruibile per una
migliore continuità verticale e orizzontale
56
Ambito culturale-professionale
• Curare la partecipazione dei genitori, identificando modalitàche possano coinvolgere i genitori non italiani con figli disabili
• Progettare iniziative di formazione e informazione rivolte ai genitori e aperte alla partecipazione di tutti gli operatori della scuola sui temi della disabilità e dell’integrazione (coinvolgimento del GLH/I)
• Nelle assemblee di classe per la presentazione della programmazione annuale, dedicare tempo per spiegare a tutti i genitori le modalità dell’integrazione degli alunni con disabilità
• Curare l’informazione per il personale ausiliario soprattutto laddove viene richiesta collaborazione in compiti di assistenzadi base
57
5858
Il quadro complessivo della situazione si va modificando in relazione a:
- rapporto TREELLE
- dibattito su integrazione e inclusione
- normativa sui BES
- entrata in vigore del Servizio Nazionale di Valutazione
- dibattito sulla proposta del MIUR “La buona scuola”
Il dibattito attuale e i possibili sviluppi
5959
Il Gruppo si è quindi interrogato sull’attualità del kit
QUADIS nella sua versione originale, soprattutto per
quanto riguarda il rapporto tra integrazione e
inclusione:
quale il nostro punto di vista?
La questione non è solo nominalistica, può voler significare
ad esempio la modifica dell’oggetto di indagine:
riteniamo ancora che l’integrazione degli alunni con
disabilità sia un oggetto strategico o ci dobbiamo
occupare anche/solo dell’inclusione?
6060
Inoltre lo strumento è nato per aiutare le scuole a
riflettere su se stesse in relazione ad una tematica
solitamente delegata a pochi; ora la normativa
chiede alle scuole di fare un Piano annuale per
l’inclusione (e fra l’altro cita Index e Quadis come
strumenti per fare autoanalisi); è sufficiente il kit
nella sua versione originale o si devono fornire
altri strumenti o esaminare altri aspetti?
Preliminare è sicuramente il chiarimento del rapporto
tra integrazione e inclusione
61
Nel dibattito attuale ritroviamo almeno tre scuole di pensiero:tre scuole di pensiero:
1. i due termini sono sinonimi (Linee guida del 2009
sull’integrazione degli alunni con disabilità)
2. i due termini si contrappongono (Fornasa, Medeghini):
l’integrazione va superata perchè non ha raggiunto lo scopo,
non servono più garanzie specifiche, ma una scuola diversa per
tutti
62
3. l’integrazione è vista come parte del processo di inclusione
Integrazione: insieme di politiche e metodologie atte a garantire il
massimo sviluppo possibile per alcune categorie di persone con
bisogni educativi “molto speciali”
Inclusione: cornice fatta di didattica e clima, una scuola che
cambia per accogliere tutti
Quindi stesse finalità: l’integrazione pone l’accento su alcuni
gruppi, l’inclusione fornisce la cornice generale per tutti (Università
Bolzano, in “L’Index per l’inclusione nella pratica”, F. Angeli, Milano 2013)
La nostra elaborazione ci porta, a maggioranza, ad assumere un
significato analogo a quello della scuola di Bolzano
6363
Per inclusione scolasticainclusione scolasticaintendiamo un processo
volto rimuovere gli ostacoli
alla partecipazione e
all'apprendimento che
possono derivare dalla
diversità umana in relazione
a differenze di genere, di
provenienza geografica, di
appartenenza sociale, di
condizione personale.
Per integrazione scolasticaintegrazione scolasticaintendiamo un processo
reticolare volto a garantire
all'alunno/a con disabilità il
massimo di apprendimento
possibile, in una dimensione
sociale e socializzata. In
relazione all'originalità della
persona, la rimozione degli
ostacoli alla partecipazione e
all'apprendimento, può
richiedere modifiche e mediazioni
profonde nell'ambito culturale,
organizzativo, pedagogico
didattico.
6464
L'integrazione è un processo
innescato dalla presenza di un
alunno con disabilità, che può
presentare incapacità e
difficoltà dipendenti dal suo
deficit che richiedono
cambiamenti ad hoc per quella
situazione, al fine di
permettergli il massimo delle
possibilità di partecipazione
all’apprendimento
L'inclusione è un processo
intenzionale che parte dalla
scuola, volto a rendere accessibile
a tutti la partecipazione
all’apprendimento, anche a coloro
che hanno temporaneamente o
stabilmente difficoltà.
Il processo può essere avviato
indipendentemente dalla presenza
di un alunno con disabilità.
L’integrazione incrementa il
“tasso” di inclusività della
scuola
In una scuola inclusiva
l'integrazione è agevolata
65
Di conseguenza, i due processi non sono assimilabili e
andrebbero indagati entrambi; data la vastità degli ambiti
da indagare, si corre il rischio di rendere eccessivamente
complesso uno strumento che già richiede un certo sforzo
sia elaborativo che organizzativo.
Il kit rimane comunque uno strumento che dà, come
abbiamo visto, indicazioni di analisi e di miglioramento
che riguardano in generale la qualità dell’offerta formativa
della scuola, a conferma della strategicità dell’oggetto
“integrazione degli alunni con disabilità”
66
La revisione, comunque necessaria anche in relazione ai
riscontri avuti dalle scuole, si sta sviluppando secondo le
seguenti linee: conserviamo nel kit ambedue i termini con
i significati che abbiamo dato, esplicitiamo meglio la
valenza generale di alcuni strumenti/ambiti di indagine,
analizziamo anche oggetti quali il PDP, sempre con
l’intento di essere utili alle scuole nell’elaborazione del
loro Piano Annuale.
Gli esiti non sono scontati ma…stiamo lavorando per voi!
Grazie