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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 1 I STITUTO C OMPRENSIVO S TATALE P OLO 2 B ORGO CON I NDIRIZZO M USICALE A MBITO T ERRITORIALE N . 20 p. zza Carducci, 3 - 0833263102 - c. f. 91012530753 [email protected] - [email protected] www.icpolo2gallipoli.gov.it 73014 - G ALLIPOLI (L E ) DOCUMENTO D’ISTITUTO SULLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI Allegato N. 8 al P.T.O.F. 2016/2019 Revisione a.s. 2017/2018

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 1

IS T ITU TO CO M P REN S IV O ST A TA LE PO LO 2 BO RG O

C O N I N D I R I Z Z O M U S I C A L E

A M B I T O T E R R I T O R I A L E N . 2 0

p .z z a

Ca r du cc i , 3 - 0 83 32 63 102 - c . f . 9 10 12 53 07 53

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www.icpolo2gallipoli.gov.it

7 3 0 1 4 - G A L L I P O L I ( L E )

DOCUMENTO D’ISTITUTO SULLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E

DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI

Allegato N. 8 al P.T.O.F. 2016/2019 – Revisione a.s. 2017/2018

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 2

VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DELL’AZIONE EDUCATIVA

Premessa

«La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti delle

istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e formazione, ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli

apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in

relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze. […] La valutazione è coerente con l'offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con

la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 15

marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89; è effettuata dai docenti nell'esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità

definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale offerta formativa» (dal Decreto legislativo 1 aprile 2017, n.62)

La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, in quanto permette di seguire i progressi dell’alunno rispetto

agli obiettivi e ai fini da raggiungere: il sapere, il saper fare e il saper essere. Il sapere riguarda l’acquisizione dei contenuti disciplinari, il saper fare la

capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti e il saper essere la capacità di tradurre conoscenze e abilità in comportamenti razionali.

La valutazione assume diverse funzioni in rapporto alla sua collocazione nel processo formativo:

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA

iniziale, permette di calibrare le linee progettuali in relazione ai bisogni formativi emersi

VALUTAZIONE FORMATIVA

in itinere, ha funzione regolativa in quanto consente di adattare gli interventi alle singole

situazioni didattiche e di attivare eventuali strategie di rinforzo

VALUTAZIONE SOMMATIVA

finale, definisce i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle varie discipline e aree di

apprendimento.

Il decreto legislativo n.62/2017 ha introdotto importanti novità relative alla valutazione, alla certificazione delle competenze nel primo ciclo e

agli esami di Stato di scuola Secondaria di primo grado, pertanto, la legge n. 107/2015, il D.lgs. n. 62/2017, il DM n. 741/2017, il DM n.

742/2017 e la nota n. 1865/2017 costituiscono il riferimento normativo del documento valutativo d’Istituto.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 3

Sono stati individuati i criteri di valutazione rispondenti agli scopi formativi concordati nel PTOF e le procedure di verifica che devono tener

conto delle differenze individuali nelle esperienze, negli esiti, nelle competenze, essenziali per una valutazione di qualità:

a) Valutazione degli apprendimenti degli alunni [a livello sia di istituto che nazionale ad opera di Enti delegati dal MIUR (INVALSI)]. Valutazione

didattica tesa ad apprezzare i processi e gli esiti dell’apprendimento.

b) Valutazione dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche (valutazione interna di istituto mirata a rilevare le caratteristiche del servizio

erogato). L’autoanalisi di istituto, con funzione autoregolativa, quale strumento fondamentale per la valutazione del servizio offerto dal singolo istituto.

c) Valutazione del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del servizio (valutazione di sistema orientata a

cogliere tendenze, rapporto costi/ benefici, risorse, risultati del sistema nella sua globalità). La valutazione di sistema (valutazione esterna) riguarda tutti

gli aspetti che possono influire positivamente o negativamente sul raggiungimento delle finalità educative (contesto sociocul turale, situazione strutturale e

organizzativa, gestione delle risorse umane e finanziarie, ecc).

MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

LA VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI

La verifica è una rilevazione il più possibile oggettiva e quantitativamente misurabile. Consente di adeguare in itinere i processi di insegnamento –

apprendimento in relazione alle reali possibilità e capacità degli allievi, alle loro diversità; favorisce la promozione di stili di apprendimento diversi; il

potenziamento delle capacità; la registrazione dei progressi nell’apprendimento e nel comportamento; la misurazione del grado di conoscenze, e abilità

raggiunte.

Permette quindi allo studente di verificare il livello raggiunto nelle abilità e nelle conoscenze e al docente di valutare la proposta didattica e di modificare

in itinere la metodologia adottata.

a) Strumenti di verifica

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− Colloqui / interrogazioni, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative; − Questionari; − Prove scritte soggettive (prove

descrittive); − Prove scritte oggettive o strutturate, (test di profitto); − Prove scritte semistrutturate; − Esercitazioni operative ,grafiche o di altro tipo.

Una prova di verifica deve essere:

⇒ precisa, cioè costruita con l’intento di accertare il raggiungimento di obiettivi ben definiti;

⇒ valida, cioè costruita in modo da osservare le abilità da accertare;

⇒ attendibile, cioè riproducibile

b) Quando si verificano i livelli di apprendimento

La verifica si articola in tre momenti:

• iniziale o diagnostico (rilevazione della situazione di partenza);

• continuo o formativo (verifiche disciplinari in itinere per l’accertamento delle conoscenze ed abilità raggiunte dall’allievo al termine di ciascuna Unità

Didattica;

• finale o sommativo o conclusivo (compito unitario in situazione per l’accertamento delle competenze acquisite al termine di ciascuna U.A.; alla fine di

ogni quadrimestre).

Sia nella Scuola Primaria sia nella Secondaria I grado, per la verifica di conoscenze e abilità saranno somministrate prove coerenti alle attività proposte

per il raggiungimento degli obiettivi.

Per la verifica delle competenze e delle abilità sociali si utilizzeranno compiti autentici e osservazioni durante le prove in situazione. Anche le

osservazioni sistematiche e occasionali concorreranno alla valutazione.

Oltre che al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla

«Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000, la

valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di

autovalutazione degli alunni medesimi.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 5

Parallelamente alla sua valutazione, quindi, gli alunni vengono coinvolti e responsabilizzati nel processo valutativo, affinché la valutazione sostenga,

orienti e promuova l’impegno verso il conseguimento degli obiettivi di apprendimento e la piena realizzazione della personali tà, affinché possa acquisire

consapevolezza di quelli che sono i suoi processi cognitivi di autoregolazione e di autogestione nell’apprendimento e nello studio (metacognizione).

I docenti, dunque, :

- informano gli alunni riguardo agli obiettivi di apprendimento attesi all’inizio delle unità di apprendimento;

- informano anticipatamente gli alunni circa gli obiettivi di apprendimento oggetto di verifica scritta o colloquio orale, le modalità e i criteri di valutazione

delle prove stesse;

- informano gli alunni circa il risultato delle prove;

- aiutano gli alunni a riflettere sulle eventuali difficoltà incontrate e individuare i modi e le azioni per migliorare.

c) Chi valuta

Si realizza un’interpretazione collegiale dei risultati in un’ottica diacronica, integrata (relativa a tutti gli aspetti della personalità), contestuale:

− Valutazione delle verifiche formative effettuate dai docenti di sezione, di classe;

− Valutazione delle verifiche sommative effettuate dai docenti di classe, di interclasse/sezione.

Parallelamente alla valutazione, il Docente promuove processi di autovalutazione. L’allievo acquisisce consapevolezza di quelli che sono i suoi processi

cognitivi di autoregolazione e di autogestione nell’apprendimento e nello studio (metacognizione).

Secondo la tassonomia delle categorie formali dell’apprendimento intellettuale, si valutano:

Livello 1 - Conoscenza

Livello 2 - Comprensione

Livello 3 - Applicazione

Livello 4 - Analisi

Livello 5 - Sintesi

I suddetti parametri sono verificabili mediante l’utilizzo di prove oggettive e misurabili secondo valori matematici.

d) Prove Parallele

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Il nostro Istituto effettua prove oggettive di valutazione da somministrare agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado, per classi

parallele, anche adottando modalità che si ispirano alle prove somministrate dall’INVALSI. Esse sono costruite usando un linguaggio comprensibile a

tutti gli allievi di qualsiasi livello di conoscenza, secondo tecniche che privilegino uno o due obiettivi al massimo e secondo schemi di somministrazione

conosciuti agli alunni. Le competenze da sottoporre a valutazione sono competenze trasversali e/o competenze disciplinari.

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno

rispetto agli obiettivi ed ai fini da raggiungere durante la sua permanenza a scuola. Tra questi vi sono: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti

disciplinari (il sapere), la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (il saper fare) e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le

abilità in razionali comportamenti (saper essere). La Scuola valuta anche le competenze cosiddette trasversali che attengono, oltre che agli obiettivi

cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti cioè al comportamento sociale, o area socio – affettiva e relazionale, e al comportamento di lavoro.

La valutazione è uno degli elementi fondamentali della programmazione didattico – educativa e può essere definita come il confronto tra gli obiettivi

prefissi (ciò che si vuole ottenere dall’alunno) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dallo stesso alunno).

Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado la “valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni sono effettuati

mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.”

Il voto disciplinare di fine quadrimestre esprime la sintesi valutativa di:

esiti di apprendimento raggiunti rispetto agli standard attesi;

progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza;

impiego pieno o parziale delle potenzialità personali;

organizzazione del lavoro (autonomia e metodo di studio).

Si stabilisce che:

nella scuola primaria i voti sono compresi tra il cinque e il dieci

nella scuola secondaria di primo grado i voti sono compresi tra il quattro e il dieci

Si evidenzia che, nella formulazione dei criteri per l’applicazione della valutazione espressa in decimi, il quattro contempla voti inferiori o uguali allo stesso,

perché, nell’ottica di una valutazione formativa e in considerazione dell’età evolutiva degli alunni, si intende promuovere il più possibile l’autostima

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e la fiducia in sé. Pertanto, i numeri inferiori a 4 saranno attribuiti SOLO in casi eccezionali e adeguatamente motivati.

La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe ovvero dal consiglio di classe. I docenti che svolgono insegnamenti curricolari

per gruppi di alunne e di alunni, i docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica e di attività alternative all'insegnamento della religione

cattolica partecipano alla valutazione delle alunne e degli alunni che si avvalgono dei suddetti insegnamenti.

Secondo quanto stabilito dal D. Lvo del 13 aprile 2017, n. 62 il nostro Istituto fa riferimento ai seguenti criteri per la valutazione degli apprendimenti e

del comportamento.

CRITERI PER L’APPLICAZIONE DELLA VALUTAZIONE ESPRESSA IN DECIMI

Profitto dell’alunno, desumibili dalla valutazione delle singole prove (scritte, orali,

pratiche)

Progressi ottenuti rispetto ai livelli di partenza

Andamento delle valutazioni nel corso del tempo

Livello di autonomia operativa

Impegno individuale

Metodo di studio

Impegno a casa e a scuola

MODALITA’ DI TRASMISSIONE DELLE VALUTAZIONI ALLE FAMIGLIE

Le famiglie vengono informate quadrimestralmente (Dicembre/Febbraio, Aprile/Giugno) dei livelli di apprendimento e di maturazione raggiunto

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dall’alunno, durante

Consigli di Classe con la partecipazione dei rappresentanti dei genitori

Secondo l’attuale quadro normativo, le famiglie vengono informate riguardo a:

La VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI, ossia le conoscenze e le abilità disciplinari specificate negli obiettivi di

apprendimento definiti nelle unità di apprendimento e nel Curricolo d’Istituto;

La VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO, in riferimento al rispetto delle regole, all’impegno, alla partecipazione,

all’interesse per le attività scolastiche;

La CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE, riferite allo sviluppo delle otto competenze chiave di Cittadinanza europee.

RUBRICA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La griglia è individuale e riferita ad ogni alunno e va compilata, a cura dei docenti del Consiglio di classe, alla fine dei periodi di valutazione:

- I quadrimestre

- II quadrimestre

Essa riassume tutte le dimensioni oggetto di valutazione, che sono state sollecitate nel corso delle diverse fasi dell’Unità di Apprendimento. La griglia è

pertanto organizzata in modo tale da ricomprendere i seguenti ambiti specifici di competenze:

PRODOTTO

PROCESSO

RELAZIONE

METACOGNIZIONE

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Le griglie di valutazione sono state declinate secondo i criteri delle Indicazioni Nazionali e la vigente normativa in cui ci si riferisce non solo

all’acquisizione delle conoscenze ma anche allo sviluppo delle abilità e i livelli di padronanza delle competenze.

SCUOLA PRIMARIA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Classe 1,2.3

In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari LIVELLO DI

PROFITTO

VOTO

Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma

delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, accurata e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di

rielaborazione personale creativa ed originale .

OTTIMO 10

Abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione adeguata delle nozioni

matematiche in situazioni anche più complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata .

DISTINTO 9

Abilità adeguate di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale di semplici testi, applicazione sostanzialmente

sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e buona capacità di sintesi .

BUONO 8

Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione , di analisi e di sintesi elementare di semplici testi, applicazione delle

nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata.

PIU’ CHE

SUFFICIENTE

7

Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole discipline , parziale padronanza delle abilità e delle strumentalità di base,

semplice capacità espositiva

SUFFICIENTE 6

Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari , abilità di lettura e di scrittura ancora incerte ma in graduale miglioramento

rispetto alla situazione di partenza, , applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa,

povertà lessicale

INSUFFICIENTE 4-5

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Classe 4,5

in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari LIVELLO DI

PROFITTO

VOTO

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Conoscenze ampie e approfondite, abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale,

applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione precisa, ricca e ben articolata,

capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite.

OTTIMO 10

Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione precisa , applicazione sicura delle nozioni

matematiche in situazioni anche più complesse, esposizione chiara, precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici

personali anche apprezzabili

DISTINTO 9

Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline, abilità apprezzabili di lettura,di sintesi e di scrittura, capacità di

comprensione/analisi puntuale, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici

e note, esposizione chiara e abbastanza precisa.

BUONO 8

Conoscenza adeguata dei nuclei fondamentali delle discipline, abilità discrete di lettura e scrittura, essenziale capacità di

comprensione/analisi, applicazione essenziale delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione

chiara , parziale capacità di sintesi .

PIU’ CHE

SUFFICIENTE

7

Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di analisi/comprensione elementare,

applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata

seppur guidata

SUFFICIENTE 6

Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali da consentire un graduale recupero, abilità di lettura e di scrittura ancora

incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza, capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o

inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale

INSUFFICIENTE 4/5

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 11

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE VOTO LIVELLO

Conoscenza lacunosa ed

esposizione impropria.

Riconosce, analizza e confronta

scarsamente le conoscenze.

Non è in grado di utilizzare le conoscenze

acquisite in situazioni nuove. VOTO 4

Non raggiunto

Conoscenza frammentaria e

confusa ed esposizione

incompleta.

Riconosce, analizza e confronta

parzialmente le conoscenze.

Utilizza le conoscenze acquisite in modo

incompleto e/o impreciso. VOTO 5

Iniziale

Conoscenza essenziale ed

esposizione generica.

Riconosce, analizza e confronta

sufficientemente le conoscenze.

Utilizza le conoscenze acquisite in modo

essenziale. VOTO 6

Base

Conoscenza appropriata ed

esposizione corretta

Riconosce, analizza e confronta in

modo chiaro le conoscenze

Utilizza le conoscenze acquisite in modo

opportuno VOTO 7

Base

Conoscenza ampia ed

esposizione sicura.

Riconosce, analizza e confronta le

conoscenze, sa elaborare dati e

informazioni.

Utilizza le conoscenze acquisite in modo

appropriato e responsabile VOTO 8

Intermedio

Conoscenza ampia e completa

ed esposizione fluida.

Riconosce, analizza e confronta le

conoscenze, sa elaborare dati e

informazioni in modo sicuro e

personale.

Utilizza le conoscenze acquisite in modo

significativo e responsabile VOTO 9

Avanzato

Conoscenza completa ed

approfondita ed esposizione

fluida, ricca e personale.

Riconosce, analizza e confronta le

conoscenze, sa elaborare dati e

informazioni in modo critico,

personale e creativo.

Utilizza le conoscenze acquisite soprattutto

in funzione di nuove acquisizioni VOTO 10

Avanzato

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 12

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

(Art 4, comma 5 DECRETO LEGISLATIVO N. 62/2017 - Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami

di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00070) (GU n.112 del 16-5-2017 - Suppl.

Ordinario n. 23 )

“La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno viene espressa collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato

nel documento di valutazione, secondo quanto specificato nel comma 3 dell'articolo 1. Per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo

grado resta fermo quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998, n. 249.”

ART.1 c.3 La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza, Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il

Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.

SCUOLA PRIMARIA

Descrittori

Giudizio sintetico

Collaborazione

Agire in modo

autonomo e

responsabile

Partecipazione Metodo di

studio

OTTIMO

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei compagni e dell’insegnante,

si pone come elemento trainante positivo all’interno della classe e si

è distinto in qualche episodio o comportamento altamente esemplare.

Interviene nelle

conversazioni

apportando il

proprio

contributo

personale.

Ascolta

criticamente,

Rispetta sempre e

contribuisce a

costruire le regole

scolastiche.

Presta

attenzione

costante,

partecipa

attivamente alle

attività

didattiche.

Organizza il

proprio

apprendimento

utilizzando in

modo proficuo

e autonomo

varie strategie

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 13

rispetta e

valorizza le idee

altrui. Fa della

diversità fisica e

culturale una

risorsa.

DISTINTO

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei

confronti dei compagni e dell’insegnante e si pone come

elemento trainante positivo all’interno

della classe

Interviene nelle

conversazioni in

modo

appropriato.

Ascolta, rispetta

e valorizza le

idee altrui. Fa

della diversità

fisica e culturale

una risorsa.

Rispetta in maniera

consapevole le

regole scolastiche.

Si impegna

costantemente.

Responsabilmente

nel lavoro. Cura

con precisione gli

strumenti di studio

e li porta

regolarmente.

Presta

attenzione

costante,

partecipa

attivamente alle

attività

didattiche.

Organizza

validamente il

proprio

apprendimento

utilizzando

varie strategie.

BUONO

L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei compagni e dell’insegnante

Interviene

spontaneamente

nelle

conversazioni.

Rispetta il

proprio turno di

parola. Ascolta,

rispetta le idee

altrui. Rispetta la

diversità fisica e

culturale.

Conosce e rispetta

le regole

scolastiche. Si

impegna a scuola e

a casa. Cura gli

strumenti di studio.

Porta a termine i

lavori assegnati.

Presta

attenzione e

partecipa alle

attività

didattiche.

Organizza il

proprio

apprendimento

in modo

ordinato.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 14

DISCRETO

L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur essendo moderatamente vivace

Interviene nelle

conversazioni in

maniera

pressoché

adeguata.

Generalmente

ascolta e rispetta

le idee altrui.

Rispetta la

diversità fisica e

culturale.

Conosce e rispetta

le fondamentali

regole scolastiche.

Si impegna in

maniera pressoché

costante. Cura gli

strumenti di studio

e quasi sempre

porta a termine i

compiti assegnati.

Solitamente

presta

attenzione e

segue le attività

didattiche.

Organizza il

proprio

apprendimento

in modo

pressoché

ordinato.

SUFFICIENTE

L’alunno rispetta le regole, ma solo se

continuamente sollecitato, oppure non ha rispettato le regole in

episodi sporadici, mostrando poi la buona volontà di

riparare; o ancora l’alunno rispetta le regole del vivere

sociale, ma arriva spesso in ritardo/ fa molte assenze/spesso va via in anticipo

Interviene nelle

conversazioni in

modo talvolta

appropriato

anche se ha

bisogno di

sollecitazioni. Di

solito sa

rispettare il

proprio turno di

parola. Ascolta e

sa rispettare le

idee altrui.

Rispetta di solito

la diversità fisica

e culturale.

Conosce e

solitamente rispetta

le fondamentali

regole scolastiche

si impegna in

maniera

discontinua. Cura

di solito gli

strumenti di studio.

Ha riportato note

disciplinari e

sospensioni con o

senza obbligo di

frequenza, ma ha

mostrato di

migliorare il suo

atteggiamento.

Presta

sufficiente

attenzione e

generalmente

segue le attività

didattiche.

Organizza il

proprio

apprendimento

in maniera

approssimativa

e superficiale.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 15

QUASI SUFFICIENTE

L’alunno non sempre rispetta le regole di comportamento, pur sollecitato e richiamato, si

dimostra incline nel mettere in pericolo se stesso, i compagni e il personale

scolastico, nel danneggiare le strutture. Non sempre è rispettoso verso gli altri.

Interviene nelle

conversazioni in

modo non

sempre

appropriato. Non

rispetta sempre il

turno di parola.

Ascolta ma non

sempre rispetta le

idee altrui. Deve

essere richiamato

al rispetto della

diversità fisica e

culturale.

Spesso deve essere

richiamato al

rispetto delle

regole. Ha un

impegno

discontinuo a

scuola e a casa.

Non è preciso nella

cura degli strumenti

di studio. Ha

riportato più note

disciplinari e

sospensioni con e

senza obbligo di

frequenza.

Presta

attenzione e

segue le attività

didattiche in

modo

superficiale

anche se

sollecitato.

Organizza il

proprio

apprendimento

solo se guidato.

INSUFFICIENTE

L’alunno non rispetta le regole di

comportamento, pur sollecitato e richiamato, si dimostra recidivo nel

mettere in pericolo se stesso, i compagni e il personale

scolastico, nel danneggiare le strutture o

nella mancanza di rispetto verso gli altri e trascina altri verso il comportamento deviante

Interviene nelle

conversazioni in

modo scomposto

senza rispettare il

turno di parola.

Non ascolta e

non rispetta le

idee altrui. Ha

atteggiamenti di

rifiuto verso la

diversità fisica e

culturale.

Non rispetta le

regole anche se

richiamato. Non si

impegna né a

scuola né a casa.

Non ha gli

strumenti di studio.

Non porta a

termine i lavori

assegnati..

Non presta

attenzione e

non segue le

attività

didattiche.

Non riesce ad

organizzare il

proprio

apprendimento

neppure se

guidato.

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

Risponde a tutti gli indicatori corrispondenti al voto 4 con l’aggravante di

reiterati atteggiamenti negativi.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 16

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

La valutazione del comportamento NON si esprime in decimi ma mediante un giudizio sintetico che fa riferimento:

a) allo sviluppo delle competenze di Cittadinanza;

b) allo Statuto delle studentesse e degli studenti

b) al Patto di corresponsabilità approvato dall'istituzione scolastica.

Pertanto, è stata abrogata la norma che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per gli alunni che conseguivano un voto di

comportamento inferiore a 6/10.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Rispetto di se stessi

Rispetto degli altri

Rispetto dell’istituzione scolastica e dell’ambiente

RISPETTO DELLE REGOLE Rispetto delle regole convenute

PARTECIPAZIONE Partecipazione e organizzazione

RESPONSABILITA’ Comportamento/affidabilità

RELAZIONALITA’ Collaborazione, disponibilità e coinvolgimento

FREQUENZA Puntualità e assiduità

GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO ANALITICO GIUDIZIO SINTETICO

Assenze irrilevanti, interesse costante e curioso e partecipazione assidua alle lezioni, responsabilità e autodisciplina nel lavoro

scolastico e domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti scolastici, comportamento corretto e non violento, eccellente

socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da leader maturo e responsabile, pieno rispetto di sé, degli

altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento

d’Istituto, delle norme di sicurezza

ECCELLENTE

Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni, costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento

corretto ed educato, ottima socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e

dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto,

delle norme di sicurezza

OTTIMO

Assenze non frequenti ma sempre giustificate, adeguata attenzione e partecipazione alle attività scolastiche, regolare

svolgimento dei compiti assegnati, comportamento corretto ed educato, buona socializzazione e partecipazione al funzionamento DISTINTO

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 17

del gruppo di lavoro, rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, adeguata accettazione della diversità, osservanza regolare delle

norme relative alla vita scolastica

Rispetto delle norme del regolamento interno , adeguato interesse e regolare partecipazione alle attività scolastiche,

comportamento quasi sempre corretto nel rapporto con compagni e personale scolastico, adeguata socializzazione e funzione

collaborativa all’interno del gruppo di lavoro.

BUONO

Episodi di inosservanza del regolamento interno (assenze ingiustificate, qualche uscita non autorizzata dall’aula, mancanza ai

doveri scolastici, negligenza abituale), poco interesse e poca partecipazione al dialogo educativo e disturbo durante le attività

scolastiche, comportamento poco corretto verso cose e persone, scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo

classe.

SUFFICIENTE

Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno (assenze ingiustificate, qualche uscita non autorizzata dall’aula,

mancanza ai doveri scolastici, negligenza abituale), atti di bullismo, disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche,

comportamento scorretto verso cose e persone, bassissima socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe.

INSUFFICIENTE

MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO

Gli indicatori per la valutazione del processo formativo sono:

Livelli di

AUTONOMIA

RESPONSABILITA’

PARTECIPAZIONE

MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEL LIVELLO GLOBALE DEGLI APPRENDIMENTI

Gli indicatori per la valutazione del livello globale degli apprendimenti sono:

METODO DI STUDIO

livello di CONSAPEVOLEZZA

PROGRESSI OTTENUTI

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 18

VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITÀ CERTIFICATA

La valutazione degli alunni con disabilità certificata dalla Legge 104/92, è riferita al comportamento e alle attività svolte sulla base del Piano

Educativo Individualizzato (PEI) e del Piano di Studio Personalizzato (PSP), espressa con voto in decimi con l'integrazione possibile di giudizi

sintetici o analitici.

È importante che già dal primo anno il PEI, e conseguentemente il Piano di Studio Personalizzato, siano predisposti in maniera adeguata al fine del

conseguimento del diploma conclusivo.

Per gli alunni con disabilità con Piano Educativo Individualizzato (PEI) che hanno sostenuto prove differenziate, non deve esservi menzione di tali

prove nei tabelloni affissi all'albo della scuola e nel diploma di licenza è riportato il voto finale in decimi senza descrivere le modalità di svolgimento e

di differenziazione delle prove.

Il Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 62 sulle norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo, in vigore dal 1

settembre 2017, presenta alcune novità.

L'articolo 5 del Decreto conferma la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, ai fini della validità dell'anno scolastico, per

la valutazione finale degli alunni. Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attività oggetto di valutazione periodica e finale da

parte del consiglio di classe. Con delibera del collegio dei docenti possono esserci motivate deroghe al suddetto limite per i casi eccezionali,

congruamente documentati, purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione. Per

gli alunni con disabilità con Piano Educativo Individualizzato (PEI) in cui è prevista una riduzione di orario, la frequenza deve essere calcolata in base

all'orario previsto.

L'ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo avviene per delibera del consiglio di classe e nel caso non vi siano sufficienze in alcune

discipline la scuola deve attivare specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Per gli alunni con disabilità si fa riferimento al

Piano Educativo Individualizzato anche con prove differenziate agli esami che hanno valore equivalente ai fini del superamento dell'esame stesso e

del conseguimento del diploma. Le prove differenziate devono essere idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai

livelli di apprendimento iniziali e sono sostenute anche con l'uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio

tecnico necessario.

Agli alunni con disabilità che non si presentano agli esami viene rilasciato comunque l'attestato dei crediti formativi che è titolo idoneo per l'iscrizione

alla scuola secondaria di secondo grado o ai percorsi di istruzione e formazione professionale, al solo fine di conseguire altro attestato.

Il Decreto conferma le prove INVALSI nella terza classe per accertare a livello nazionale i livelli di apprendimento in italiano, matematica e inglese,

da effettuarsi entro il mese di aprile e quindi cessano di costituire la quarta prova nazionale dell'esame, ma la partecipazione ad esse diviene

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 19

un requisito di ammissione agli esami anche per gli alunni con disabilità con adeguate misure compensative o dispensative oppure con specifici

adattamenti o l'esonero da tali prove.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PER ALUNNI DISABILI

Indicatori

Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere. Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e

compagni. Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze

GIUDIZIO

partecipa sempre costruttivamente alle attività proposte, con impegno costante e motivazione ad apprendere. si comporta in maniera conforme alle regole

in qualsiasi situazione e attiva più che positive interazioni con adulti e compagni. si prende cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti

nei quali vive le esperienze.

ottimo

partecipa costruttivamente alle attività proposte con impegno e motivazione. si comporta in maniera conforme alle regole e attiva positive interazioni con

adulti e compagni. ha cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze.

distinto

partecipa sempre alle attività proposte con impegno e motivazione. generalmente rispetta le regole ed interagisce con adulti e compagni in maniera

abbastanza positiva. ha cura del proprio materiale di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze. buono

partecipa in maniera discontinua alle attività proposte, impegno e motivazione vanno sollecitati e sostenuti. deve ancora interiorizzare pienamente le

regole scolastiche e le interazioni con adulti e compagni necessitano di essere spesso mediate dall'adulto. la cura del proprio materiale, il rispetto di

quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze devono essere sollecitate dalle figure di riferimento.

discreto

partecipa alle attività proposte solo se costantemente sollecitato, impegno e motivazione sono molto discontinui. non sempre rispetta le regole ed ha

difficoltà ad interagire positivamente con adulti e compagni. ha scarsa cura del proprio materiale, è poco rispettoso di quello altrui e del contesto nel

quale vive le esperienze

sufficiente

attiva comportamenti deliberatamente gravi per la propria e l'altrui incolumità psico-fisica e destabilizza consapevolmente relazioni ed attività

insufficiente

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 20

VALUTAZIONE ALUNNI CON DSA

Per gli alunni e le alunne con DSA resta invariato quanto stabilito dalla Legge n° 170/2010 e norme applicative (D.M. n° 5669 del 12 luglio 2011).

Si precisa che gli alunni e le alunne hanno diritto a tempi più lunghi, a misure dispensative e strumenti compensativi ed all’uso di strumenti

tecnologici "solo" se utilizzati durante l’anno o se ritenuti necessari per lo svolgimento delle verifiche (comma 11).

Se un' alunno con DSA viene dispensato dalla prova scritta delle lingue straniere deve compensare tale prova con una prova orale sostitutiva (comma

12).

Un alunno con certificazione di DSA di particolare gravità "su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, è esonerato

dall'insegnamento delle lingue straniere e segue un percorso didattico personalizzato". Successivamente però si prosegue dicendo che l'alunno con

DSA esonerato dalle lingue straniere "in sede d'esame di Stato sostiene prove differenziate, coerenti con il percorso svolto, con valore equivalente ai

fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma".

VALUTAZIONE ALTRI ALUNNI BES

Per gli alunni con altri bisogni educativi speciali potranno essere previste prove adattate coerentemente con quanto previsto dal Piano Di lavoro

Personalizzato. Gli alunni potranno altresì utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi previsti nel PDP.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NON ITALOFONI DI RECENTE IMMIGRAZIONE

I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi dell’articolo 45 del decreto del

Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani considerando la possibilità` della

personalizzazione del percorso di apprendimento.

Nella valutazione degli alunni stranieri, per i quali i piani individualizzati prevedono interventi di educazione linguistica e di messa a punto curricolare, si

terrà conto, per quanto possibile, della storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle abilità e delle competenze essenziali acquisite.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 21

In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa”, si prenderanno in considerazione il percorso dell’alunno, i passi

realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità` di apprendimento dimostrate.

In particolare, nel momento in cui si deciderà` il passaggio o meno da una classe all’altra occorrerà ̀far riferimento a una pluralità` di elementi fra cui non

può` mancare una previsione di sviluppo dell’allievo.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA E DELLE ATTIVITA’

ALTERNATIVE ALL’I.R.C.

I docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica fanno parte della componente docente negli organi scolastici con gli stessi diritti e doveri

degli altri docenti, ma partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica.

I docenti di Religione cattolica o delle attività alternative partecipano alle operazioni di scrutinio e riportano la valutazione su una nota separata dal

Documento di valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico riferito:

a) all'interesse manifestato;

b) ai livelli di apprendimento conseguiti.

La commissione valutazione, tenuto conto che i parametri valutativi di queste discipline sono congruenti e si esprimono per legge in giudizi sintetici che

attengono a competenze disciplinari importanti nel processo di formazione degli alunni, ha esplicitato i seguenti criteri di valutazione, costituiti da

indicatori e descrittori, in maniera congruente con il DM 742/2017 (certificazione delle competenze).

INDICATORI DESCRITTORI LIVELLO GIUDIZIO SINTETICO

1.Relazione con gli altri: rispetto,

correttezza, socializzazione,

collaborazione e consapevolezza

Insicuro sul piano relazionale, partecipa alle attività con scarso

interesse e si impegna in modo discontinuo

NON

RAGGIUNTO

NON SUFFICIENTE

Partecipazione poco attiva.

Non sempre corretto e collaborativo nei rapporti interpersonali. Si

impegna solo se è guidato. Usa le competenze acquisite in maniera

elementare, esprimendosi con un linguaggio semplice

INIZIALE SUFFICIENTE

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 22

dei valori e del senso civico

2.Interesse, impegno e

partecipazione alle attività

3.Adempimento dei doveri

scolastici

4.Utilizzazione dei linguaggi

specifici

5.Autonomia e senso critico

Si relaziona con la comunità scolastica in modo corretto.

È partecipativo e collaborativo.

Si impegna nelle attività e usa le competenze acquisite in situazione

note.

Si esprime con un linguaggio semplice ma corretto.

BUONO BASE

Corretto sul piano relazionale, socievole e colalborativo. Adempie

ai doveri scolastici con senso di responsabilità, autonomia e

partecipazione costante. Usa le competenze acquisite in vari

contesti.

DISTINTO INTERMEDIO

Sicuro sul piano relazionale, corretto e partecipativo, pronto

intellettualmente e in possesso di un linguaggio corretto, ricco e

appropriato. Adempie ai doveri scolastici con costanza. Autonomo

e dotato di senso critico.

Utilizza le competenze acquisite in situazioni nuove, esprimendo

valutazioni personali.

OTTIMO AVANZATO

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE PER LO STRUMENTO MUSICALE

Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione con voto numerico espresso in decimi riguarda anche l'insegnamento dello strumento musicale

nei corsi ”ricondotti ad ordinamento” (cfr. articolo 11, comma 9, della legge 3 marzo 1999, n. 124).

(Riferimento normativo: Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n. 122, art. 2, comma 3)

CRITERI GENERALI AMMISSIONE CLASSE SUCCESSIVA ED ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL PRIMO CICLO

Per quanto riguarda l’ammissione alla classe successiva e l’ammissione agli esami di stato, viste le disposizioni vigenti facenti capo al D.Lvo del 13

aprile 2017, n. 62 nonché alla nota MIUR n. 1865/2017 “ l’ammissione alla classe successiva è disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o

mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline”.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 23

Pertanto, l'alunno viene ammesso alla classe successiva anche se in sede di scrutinio finale viene attribuita una valutazione con voto inferiore

a 6/10 in una o più discipline da riportare sul documento di valutazione.

-Ammissione alla classe successiva scuola primaria

- Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in

presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, tenendo anche conto del giudizio nel comportamento A

seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente ed opportunamente alle famiglie delle alunne e

degli alunni eventuali livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione e, nell'ambito della propria autonomia

didattica ed organizzativa, attiva specifiche strategie e azioni che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento.

- Solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, sulla base dei criteri definiti dal collegio dei docenti, i docenti della classe, in

sede di scrutinio finale presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva. La

decisione è assunta all'unanimità.

-Ammissione alla classe successiva scuola secondaria I grado

La valutazione degli apprendimenti riguarda tutte le discipline di studio, incluse le attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione, la cui

valutazione è compresa in quella relativa all’ambito storico-geografico.

La valutazione delle singole discipline continua ad essere espressa in decimi ma, sia quella intermedia sia quella finale, è integrata da un

GIUDIZIO DESCRITTIVO riguardante:

a) la descrizione del processo;

c) il livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto.

La valutazione finale degli alunni è di competenza del consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato.

Per essere ammessi alla classe successiva, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 24

frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, che tiene conto delle discipline e degli insegnamenti oggetto di valutazione

periodica e finale da parte del consiglio di classe;

non essere incorsi nella sanzione disciplinare prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998 (ove è si dispone l’esclusione dalla

scrutinio finale per comportamenti connotati da una gravità tale da costituire un elevato allarme sociale).

Per l’ammissione agli Esami conclusivi del I ciclo di istruzione i docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all' unanimita',

possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Ai sensi dell’art. 2 del D.M. n. 741/2017 , “In sede di scrutinio finale le alunne e gli alunni frequentanti le classi terze di scuola secondaria di primo grado

in istituzioni scolastiche statali o paritarie sono ammessi all'esamedi Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione in presenza dei seguenti requisiti:

a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, fatte salve le

eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;

b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all' esame di Stato prevista dall'articolo 4, commi 6 e 9bis, del decreto del

Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249;

c) aver partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'Invalsi”

CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O AL SUCCESSIVO GRADO DI ISTRUZIONE DEGLI

ALUNNI DISABILI

Per gli alunni disabili gravi la non ammissione alla classe prima della scuola primaria e/o secondaria di primo grado non sarà semplicemente legata al

mancato raggiungimento di obiettivi minimi fissati nel PEI, ma sarà altresì legata alle condizioni di benessere dell’alunno e ai vantaggi che tale fermo

porterà al percorso di vita dell’alunno stesso. A tal fine si definisce la seguente procedura:

lore positivo per l’alunno alla

permanenza per un ulteriore anno nella scuola primaria

revole alla non ammissione alla

prima classe della scuola primaria o secondaria di primo grado condividendo le motivazioni addotte

gica.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 25

CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO

In riferimento al D.lgs. 62/2017 e alla nota n. 1865/2017, la non ammissione alla classe successiva rappresenta un’eccezione, considerato che

l’ammissione è “disposta, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline”.

Il consiglio di classe può, comunque, deliberare la non ammissione alla classe successiva dello studente che presenti mancati o parziali livelli di

apprendimento in una o più discipline, con conseguenti valutazioni inferiori a 6/10.

La non ammissione deve essere:

deliberata a maggioranza;

debitamente motivata;

fondata sui criteri stabiliti dal collegio dei docenti.

Nei casi di non ammissione, inoltre, il voto dell’insegnante di religione cattolica o di attività alternative (per gli alunni che si sono avvalsi

dell’insegnamento), se determinante, viene espresso tramite un giudizio motivato iscritto a verbale.

In caso di valutazioni inferiori a 6/10 in una o più discipline, il Collegio dei docenti ha definito i seguenti criteri di non ammissione alla classe

successiva o all’Esame conclusivo del I ciclo :

Assenza o gravi carenze nelle abilità di base, tali da non lasciar prevedere la possibilità di costruzione degli apprendimenti successivi.

Mancanza di progresso negli apprendimenti, malgrado stimoli e percorsi individualizzati.

Impegno discontinuo e superficiale.

Comportamento poco costruttivo, scarsamente socializzato e/o conflittuale.

I suddetti criteri di non ammissione alla classe successiva si devono poi correlare a variabili legate al vissuto dello studente, affinché la decisione (di

ammissione o non ammissione) possa essere la migliore possibile per lo stesso.

Il numero delle discipline con valutazioni insufficienti, determinanti l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, non può essere “standard”

pertanto, nell’ambito di una decisione di non ammissione, vanno anche considerate altre variabili, quali ad esempio

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 26

la capacità di recupero dell’alunno;

in quali e quante discipline, in base a potenzialità e attitudini, lo studente possa recuperare;

quali discipline si pensa possano essere recuperate o meno nel corso dell’anno scolastico successivo;

l’efficacia o meno di un provvedimento di non ammissione;

il grado di maturità dell’alunno e la possibile reazione emotiva dello stesso.

ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

Gli esami di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione sono così disciplinati per l’a.s. 2017/18 dal D.M 741/2017:

Articolo 6

(Prove d'esame)

l. Le prove dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione sono finalizzate a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite

dall'alunna o dall'alunno, anche in funzione orientativa, tenendo a riferimento il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze previsti

per le discipline dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo cielo di istruzione.

2. L'esame di Stato è costituito da tre prove scritte e da un colloquio.

3. Le prove scritte sono:

a) prova scritta relativa alle competenze di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento;

b) prova scritta relativa alle competenze logico matematiche;

c) prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere studiate, articolata in due sezioni, fatto salvo quanto previsto dal successivo articolo 9,

comma 4.

4. Le tracce delle prove sono predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte.

Articolo 7

(Prova scritta relativa alle competenze di italiano)

l. La prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l'insegnamento accerta la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il

corretto ed appropriato uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte delle alunne e degli

alunni.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 27

2. La commissione predispone almeno tre teme di tracce, formulate in coerenza con il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze

delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento

alle seguenti tipologie:

a) testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l'argomento, lo scopo e il destinatario indicati nella traccia;

b) testo argomentativo, che consenta l'esposizione di riflessioni personali, per il quale devono essere fornite indicazioni di svolgimento;

c) comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione.

3. La prova può essere strutturata in più parti riferibili alle diverse tipologie di cui al comma 2.

4. Nel giorno di effettuazione della prova la commissione sorteggia la tema di tracce che viene proposta ai candidati. Ciascun candidato svolge la prova

scegliendo una delle tre tracce sorteggiate.

Articolo 8

(Prova scritta relativa alle competenze logico matematiche)

l. La prova scritta relativa alle competenze logico matematiche accerta la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e

delle competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti aree: numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni.

2. La commissione predispone almeno tre tracce, ciascuna riferita alle due seguenti tipologie:

a) problemi articolati su una o più richieste;

b) quesiti a risposta aperta.

3. Nella predisposizione delle tracce la commissione può fare riferimento anche ai metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati,

caratteristici del pensiero computazionale.

4. Qualora vengano proposti più problemi o quesiti, le relative soluzioni non devono essere dipendenti l'una dall'altra, per evitare che la loro progressione

pregiudichi l'esecuzione della prova stessa.

5. Nel giorno di effettuazione della prova la commissione sorteggia la traccia che viene proposta ai candidati.

Articolo 9

(Prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere)

l. La prova scritta relativa alle lingue straniere accerta le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune

Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa, di cui alle Indicazioni nazionali per il curricolo e, in particolare, al Livello A2 per l'inglese e

al Livello Al per la seconda lingua comunitaria.

2. La prova scritta è articolata in due sezioni distinte, rispettivamente, per l'inglese c per la seconda lingua comunitaria.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 28

3. La commissione predispone almeno tre tracce in coerenza con il profilo dello studente e i traguardi di sviluppo delle competenze delle Indicazioni

nazionali per il curricolo, con riferimento alle tipologie in elenco ponderate sui due livelli di riferimento:

a) questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta;

b) completamento di un testo in cui siano state omesse parole singole o gruppi di parole, oppure riordino e riscrittura o trasformazione di un testo;

c) elaborazione di un dialogo su traccia articolata che indichi chiaramente situazione, personaggi e sviluppo degli argomenti;

d) lettera o email personale su traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di vita quotidiana;

e) sintesi di un testo che evidenzi gli elementi e le informazioni principali.

4. Per le alunne e gli alunni che utilizzano le due ore settimanali di insegnamento della seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua

inglese o per potenziare l'insegnamento dell'italiano per gli alunni stranieri, la prova scritta fa riferimento ad una sola lingua straniera.

5. Nel giorno di effettuazione della prova la commissione sorteggia la traccia che viene

proposta ai candidati.

Articolo 10

(Colloquio)

l. Il colloquio è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze. abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto

dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.

2. Il colloquio viene condotto collegialmente dalla sottocommissione, ponendo particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di

problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio.

3. Il colloquio tiene conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse all'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.

4. Per i percorsi ad indirizzo musicale è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di

strumento.

[…]

Articolo 13

(Voto finale e adempimenti conclusivi)

l. Ai fini della determinazione del voto finale dell'esame di Stato di ciascun candidato, la sottocommissione procede preliminarmente a calcolare la media

tra i voti delle singole prove scritte e del colloquio, senza applicare, in questa fase, arrotondamenti all'unità superiore o inferiore. Successivamente procede

a determinare il voto finale, che deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio.

2. Il voto finale così calcolato viene arrotondato all'unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5 e proposto alla commissione in seduta plenaria.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 29

4. Per i candidati privatisti il voto finale viene determinato dalla media dei voti attribuiti alle prove scritte ed al colloquio. Per frazioni pari o superiori a

0,5, il voto finale è arrotondato all'unità superiore.

5. La commissione delibera il voto finale per ciascun candidato espresso in decimi.

6. L'esame di Stato si intende superato se il candidato raggiunge una votazione finale non inferiore a sei decimi.

7. La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata dalla lode, con deliberazione assunta all'unanimità della

commissione, su proposta della sottocommissione, in relazione alle valutazioni conseguite dal candidato nel percorso scolastico del triennio e agli esiti

delle prove d'esame.

8. Gli esiti finali dell'esame di Stato sono resi pubblici mediante affissione all'albo dell'istituzione scolastica. Per i candidati che non superano l'esame

viene resa pubblica esclusivamente la dicitura "esame non superato", senza esplicitazione del voto finale conseguito.

VOTO DI AMMISSIONE ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce alle alunne e agli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico

triennale e in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti inseriti nel piano triennale dell'offerta formativa, un voto di

ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali, anche inferiore a sei decimi.

CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL VOTO DI AMMISSIONE ALL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

INDICATORI DESCRITTORI Votazione in decimi

Interesse essenziale nelle attività didattiche

6

Impegno accettabile

Comportamento corretto

Metodo di lavoro in via di consolidamento

Grado di apprendimento Rispetto ai livelli di partenza, è stato raggiunto un livello di preparazione

complessivamente

adeguato e una sufficiente maturazione personale

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 30

Interesse partecipe nelle attività didattiche

7

Impegno idoneo

Comportamento disciplinato

Metodo di lavoro organico

Grado di apprendimento Rispetto ai livelli di partenza l’evoluzione del processo di apprendimento è

stata soddisfacente,

raggiungendo un buon livello di preparazione e un’adeguata maturazione

personale

Interesse attivo nelle attività didattiche;

8

Impegno costante

Comportamento responsabile

Metodo di lavoro acquisito

Grado di apprendimento Rispetto ai livelli di partenza l’evoluzione del processo di apprendimento è

stata buona,

raggiungendo un livello di preparazione molto buono e una completa

maturazione personale.

Interesse assiduo nelle attività didattiche

9

Impegno serio e costruttivo;

Comportamento responsabile;

Metodo di lavoro autonomo

Grado di apprendimento Rispetto ai livelli di partenza l’evoluzione del processo di apprendimento è

stata completa,

raggiungendo un livello di preparazione organico e completo un’elevata

maturazione personale

Interesse elevato e costante nelle attività didattiche

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 31

Impegno notevole

10

Comportamento responsabile e disciplinato

Metodo di lavoro efficace e produttivo

Grado di apprendimento Rispetto ai livelli di partenza l’evoluzione del processo di apprendimento è

stata completa e continua, raggiungendo un livello di preparazione solido e

approfondito e un’elevata e globale maturazione personale.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La valutazione degli apprendimenti è accompagnata dalla Certificazione delle Competenze, al termine delle classi quinta (scuola Primaria) e terza

(scuola Secondaria di 1°), La certificazione non sostituisce la Valutazione ma la integra. Descrive i risultati del processo formativo quinquennale e

triennale e le competenze acquisite dagli allievi in riferimento ai traguardi fissati nelle Indicazioni Nazionali; pertanto, è intesa come una valutazione

complessiva delle capacità di ciascuno di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. Le

caratteristiche della Certificazione delle Competenze sono state definite con la Circolare Ministeriale n. 3 del 13 febbraio 2015, in particolare con

le Linee guida che l’accompagnano.

Le competenze da certificare sono quelle contenute nel Profilo dello studente.

Le competenze devono essere promosse, rilevate e valutate in base ai traguardi di sviluppo disciplinari e trasversali riportati nelle Indicazioni

Le competenze sono un costrutto complesso: di conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni, potenzialità e attitudini personali.

Le competenze devono essere oggetto di osservazione, documentazione e valutazione adeguatamente strutturata.

La valutazione si sviluppa lungo tutto il processo didattico e implica la raccolta di documentazione “in corso d’opera”.

Per gli alunni con disabilità è precisato che tale certificazione avverrà “in coerenza col piano educativo individualizzato". (DL 62/2017)

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 32

SCUOLA DELL’INFANZIA

ISTITUTO COMPRENSIVO POLO 2 “BORGO” - GALLIPOLI “SCUOLA INFANZIA”

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE RAGGIUNTE AL TERMINE DELLA SCUOLA INFANZIA

SEZIONE: _________

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

COGNOME ___________________________________ NOME __________________________________

CAMPO DI ESPERIENZA

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE INDICATORI DELLE COMPETENZE LIVELLI DI PADRONANZA E AUTONOMIA

A B C D

IL SE’

E

L’ALTRO

Consapevolezza ed espressione culturale.

Il bambino sviluppa il senso dell'identità personale.

Il bambino percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti.

Competenza matematica. Il bambino si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Il bambino sa esprimere esigenze in modo adeguato.

Il bambino sa di avere una storia personale e familiare.

Comunicazione nella madrelingua. Il bambino sa sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Il bambino riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini.

Competenze sociali e civiche.

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri.

Il bambino comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

Il bambino sa argomentare e confrontarsi. Il bambino pone domande sulle diversità culturali. Il bambino ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Il bambino riconosce i più importanti segni della sua cultura e del

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 33

territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

Consapevolezza ed espressione culturale. Competenze sociali e civiche. Imparare ad imparare

Il bambino conosce le tradizioni della famiglia,

della comunità e le mette a confronto con

altre.

Il bambino pone domande sui temi esistenziali e religiosi. Il bambino si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro.

LEGENDA LIVELLI DI PADRONANZA: A = avanzato; B = intermedio; C = base; D = iniziale.

ISTITUTO COMPRENSIVO POLO 2 “BORGO” - GALLIPOLI “SCUOLA INFANZIA”

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE RAGGIUNTE AL TERMINE DELLA SCUOLA INFANZIA

SEZIONE: _________

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

COGNOME ___________________________________ NOME __________________________________

CAMPO DI ESPERIENZA

COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA INDICATORI DELLE COMPETENZE LIVELLI DI PADRONANZA E AUTONOMIA

A B C D

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Competenze sociali e civiche. Il bambino è autonomo nell’uso dei servizi igienici. Il bambino adotta pratiche corrette di cura di sé e di igiene. Il bambino adotta pratiche corrette di sana alimentazione.

Competenze sociali e civiche. Spirito d’iniziativa e imprenditorialità.

Il bambino prova piacere nel movimento. Il bambino si applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l'uso di piccoli attrezzi.

Spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Imparare ad imparare.

Il bambino è in grado di adattare schemi posturali e motori alle situazioni ambientali all'interno della scuola e all'aperto.

Imparare ad imparare. Il bambino sa controllare l'esecuzione del gesto.

Competenze sociali e civiche. Imparare ad imparare.

Il bambino sa valutare il rischio di un gesto.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 34

Consapevolezza ed espressione culturale. Il bambino riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo.

Spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Il bambino sperimenta schemi posturali e motori.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Spirito d’iniziativa e imprenditorialità.

Il bambino percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo del proprio corpo.

Consapevolezza ed espressione culturale. Il bambino riconosce le differenze sessuali e di sviluppo.

Imparare ad imparare. Consapevolezza ed espressione

culturale.

Il bambino interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.

Competenza matematica scienza e tecnologia.

Il bambino riconosce il proprio corpo e le sue diverse parti.

Il bambino sviluppa la logica con attività legate ai cinque sensi.

LEGENDA LIVELLI DI PADRONANZA: A = avanzato; B = intermedio; C = base; D = iniziale.

ISTITUTO COMPRENSIVO POLO 2 “BORGO” - GALLIPOLI “SCUOLA INFANZIA”

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE RAGGIUNTE AL TERMINE DELLA SCUOLA INFANZIA

SEZIONE: _________

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

COGNOME ___________________________________ NOME __________________________________

CAMPO DI ESPERIENZA

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE INDICATORI DELLE COMPETENZE LIVELLI DI PADRONANZA E AUTONOMIA

A B C D

IMMAGINI, SUONI E COLORI.

Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.

Il bambino rappresenta il corpo fermo e in movimento.

Spirito d’iniziativa e imprenditorialità. Imparare ad imparare.

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.

Consapevolezza ed espressione culturale. Il bambino utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 35

Consapevolezza ed espressione culturale.

Imparare ad imparare.

Il bambino scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Imparare ad imparare. Comunicazione nella madrelingua.

Il bambino inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative.

Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.

Competenza digitale. Il bambino esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Il bambino segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione).

Il bambino sviluppa interesse per l'ascolto della musica. Il bambino sviluppa interesse per fruizione di opere d'arte. Il bambino sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Imparare ad imparare. Competenza matematica scienza e

tecnologia.

Il bambino esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

LEGENDA LIVELLI DI PADRONANZA: A = avanzato; B = intermedio; C = base; D = iniziale.

ISTITUTO COMPRENSIVO POLO 2 “BORGO” - GALLIPOLI “SCUOLA INFANZIA”

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE RAGGIUNTE AL TERMINE DELLA SCUOLA INFANZIA

SEZIONE: _________

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

COGNOME ___________________________________ NOME __________________________________

CAMPO DI ESPERIENZA

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE INDICATORI DELLE COMPETENZE LIVELLI DI PADRONANZA E AUTONOMIA

A B C D

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 36

I DISCORSI E LE PAROLE

Comunicazione nella madrelingua. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi.

Comunicazione nella madrelingua. Imparare ad imparare.

Il bambino ascolta e comprende narrazioni. Il bambino sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.

Comunicazione nella madrelingua. Consapevolezza ed espressione

culturale.

Il bambino racconta e inventa storie. Il bambino si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura.

Consapevolezza ed espressione culturale.

Il bambino riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi.

Il bambino si misura con la creatività e la fantasia.

Competenza digitale. Competenza matematica e

competenza di base in scienza e tecnologia.

Il bambino si esprime anche attraverso le tecnologie digitali e i nuovi media.

Comunicazione nella madrelingua. Imparare ad imparare.

Il bambino fa ipotesi sui significati delle parole.

Comunicazione nella madrelingua. Consapevolezza ed espressione

culturale.

Il bambino sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazione. Il bambino inventa nuove parole. Il bambino cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

Il bambino ragiona sulla lingua.

Comunicazione nella madrelingua. Spirito d’iniziativa e

imprenditorialità.

Il bambino chiede e offre spiegazioni. Il bambino usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.

Comunicazione nelle lingue straniere. Il bambino scopre la presenza di lingue diverse.

LEGENDA LIVELLI DI PADRONANZA: A = avanzato; B = intermedio; C = base; D = iniziale.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 37

ISTITUTO COMPRENSIVO POLO 2 “BORGO” - GALLIPOLI “SCUOLA INFANZIA”

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE RAGGIUNTE AL TERMINE DELLA SCUOLA INFANZIA

SEZIONE: _________

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

COGNOME ___________________________________ NOME __________________________________

CAMPO DI ESPERIENZA

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE INDICATORI DELLE COMPETENZE LIVELLI DI PADRONANZA E AUTONOMIA

A B C D

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Competenza matematica, scienza e tecnologia.

Comunicazione nella madrelingua.

Il bambino identifica alcune proprietà degli oggetti.

Competenza matematica, scienza e tecnologia.

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi. Il bambino esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

Competenza matematica, scienza e tecnologia.

Comunicazione nella madrelingua.

Il bambino sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Competenza digitale. Competenza matematica scienza

e tecnologia.

Il bambino si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

Competenza matematica scienza e tecnologia.

Comunicazione nella madrelingua.

Il bambino riferisce correttamente eventi del passato recente.

Competenza matematica scienza e tecnologia.

Il bambino osserva con attenzione il suo corpo.

Competenza matematica, scienza e tecnologia.

Il bambino osserva con attenzione gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

Il bambino ha familiarità con le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 38

Il bambino individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra.

Il bambino segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.

Il bambino confronta e valuta quantità, utilizzando simboli per registrarle.

Il bambino sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

Il bambino ha familiarità con le strategie del contare e dell'operare con i numeri.

LEGENDA LIVELLI DI PADRONANZA: A = avanzato; B = intermedio; C = base; D = iniziale.

Data_________________________________________ F.to LE DOCENTI DELLA SEZIONE ____

__________________________________________________________

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 39

Riferimenti normativi

Decreto legislativo del 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni.

D.P.R. del 24 giugno 1998, n.249, come modificato dal D.P.R. del 21 novembre 2007, n. 235, concernente lo statuto delle studentesse e degli

studenti della scuola secondaria.

D.P.R. dell’ 8 marzo 1999, n.275, concernente “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, ed in particolare

gli articoli 4, 6, 8 e 10.

Decreto legislativo del 19 febbraio 2004, n. 59, concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo di

istruzione, e successive modificazioni, ed in particolare gli articoli 4, 8 e 11.

Legge del 25 ottobre 2007, n. 176, e in particolare l'articolo 1, comma 4, concernente il giudizio di ammissione e la prova nazionale per l'esame di

Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione .

Legge del 30 ottobre 2008, n. 169, che agli articoli 1, 2 e 3 ha dettato norme in materia di valutazione del comportamento e degli apprendimenti

degli alunni.

Decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 16 gennaio 2009, n. 5, concernente criteri e modalità applicative della

valutazione del comportamento degli alunni delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

Circolare del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 13 febbraio 2015, n.3, sull’adozione sperimentale dei nuovi modelli di

certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo di istruzione.

Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006

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Documento d’Istituto – La Valutazione Pag. 40

Decreto Legislativo del 13 aprile 2017, n. 62 - Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di

Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107;

Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 66 (Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1,

commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107);

Decreto Ministeriale del 03 ottobre 2017, n. 741, concernente l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione

Decreto Ministeriale del 03 ottobre 2017, n. 742, concernente la certificazione delle competenze,

C.M. prot. n. 1865 del 10 ottobre 2017 “Indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del

primo ciclo di istruzione

Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione del 09 gennaio 2018

Per quanto non espressamente riportato nel presente Documento, si rimanda integralmente alla recente normativa in materia di valutazione e

certificazione delle competenze.