Quaderni del Laboratorio Montessori ISSN: 1974-8787 © 2016 ... · di un più perfetto metodo di...

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Materiali didattici del Laboratorio Montessori 2015-2016 Quaderni del Laboratorio Montessori n. 2 – maggio 2016 – vol. I ISSN: 1974-8787 ISBN: 9788899209032 © 2016 Giulia Batini, Martina Carofei, Margherita Di Gianfilippo, Laura Di Rienzo, Larisa Eva, Maria Cristina Franchini, Emiliana Leonetti, Serena Pasquale, Marzia Sarleti, Agata Seminara

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Materiali didattici del Laboratorio Montessori 2015-2016

Quaderni del Laboratorio Montessorin. 2 – maggio 2016 – vol. I

ISSN: 1974-8787ISBN: 9788899209032© 2016 Giulia Batini, Martina Carofei, Margherita Di Gianfilippo, Laura Di Rienzo, Larisa Eva, Maria Cristina Franchini, Emiliana Leonetti, Serena Pasquale, Marzia Sarleti, Agata Seminara

Materiali didattici del Laboratorio Montessori2015-2016

Maria Cristina FranchiniLa scoperta del bambino

Giulia Batini - Serena PasqualeLa mente del bambino

Emiliana LeonettiCome educare il potenziale umano

Agata SeminaraL'autoeducazione nelle scuole elementari

a cura di Furio Pesci

Citazioni di Maria Montessori testo

La scoperta del bambino

• L’umanità può sperare in una soluzione dei suoi problemi, fra cui i più

urgenti sono quelli della pace e dell’unità, soltanto volgendo la propria

attenzione e le proprie energie alla scoperta del bambino e allo sviluppo

della grande potenzialità della persona umana in corso di formazione.

( Prefazione)

Considerazioni critiche sulla scienza applicata alla scuola.

• Egli (il maestro)è destinato dalla sua missione ad osservare non già insetti• Egli (il maestro)è destinato dalla sua missione ad osservare non già insetti

o infusi, ma l’uomo [… ] nel suo svegliarsi della vita intellettuale. (pag.8)

• L’interesse verso l’umanità, per chi vuole educarla, deve avere un carattere

che connetta più intimamente l’osservatore e l’osservando. ( pag.8)

• E’ necessario che i maestri , abbastanza iniziati nello «spirito dello

scienziato», si confortino nel pensiero che ben presto dovranno provare,

diventando osservatori dell’umanità. ( Pag. 8)

• E’ necessario che la scuola permetta il libero svolgimento dell’attività del

fanciullo perché vi nasca la pedagogia scientifica: questa è la riforma

essenziale . ( Pag. 10 )

• La concezione della libertà è universale : è la liberazione della vita repressa

da infiniti ostacoli che si oppongono al suo sviluppo armonico, organico e

spirituale. (Pag. 10)

• Premi e castighi esteriori [ …] sono il banco dell’anima , cioè lo strumento

di schiavitù dello spirito, applicato non ad attenuare le deformazioni ma a

provocarle. (Pag. 14)

• Tutte le vittorie e tutto il progresso umano riposano sulla forza interiore.

( pag. 17)

• Oggi si impone come bisogno urgente il rinnovamento di metodi per

l’educazione e per l’istruzione; chi lotta per questo lotta per la

rigenerazione umana. (pag. 19)

Storia dei Metodi

• La preparazione dei maestri è necessario che sia contemporanea alla

trasformazione della scuola. ( pag.20)

• Un cardine fondamentale della pedagogia scientifica deve essere perciò

una scuola che permetta lo svolgimento delle manifestazioni spontanee e

della vivacità individuale del bambino. ( pag.20)

• Se una pedagogia dovrà sorgere dallo studio individuale dello scolaro, sarà

dallo studio inteso in questo modo: tratto dall’osservazione di bambini

liberi, cioè studiati e invigilati ma non compressi . (pag .20)

• La storia del movimento ci dimostra che la stessa educazione è possibile,

sia pure con alcuni gradi di adattamento , in tutte le classi sociali, sia con i

bambini felici sia con i bambini atterriti […] e fra tutte le razze del mondo.

(pag. 42)

• Il bambino è la forza motrice , manifesta nel nostro tempo, la quale reca

nuova speranza alle genti avvolte nell’oscurità. (pag. 42)

• Essa (Casa dei Bambini) risolve davvero molti problemi sociali ed educativi,

che parevano utopie , […] essa tocca, cioè, indirettamente la parte più

importante della questione sociale, quella che concerne la vita intima

degli individui. (pag. 42)

Metodi d’insegnamento adottati nelle Case dei Bambini

• La pedagogia innovatrice, fondata su studi precisi ed obiettivi, deve

«trasformare la scuola» e agire direttamente sugli scolari, dando loro una vita

nuova . (pag. 43)

• Il metodo di osservazione è stabilito su una sola base: cioè che i bambini

possano liberamente esprimersi e così rivelarci bisogni e attitudini che

rimangono nascosti o repressi quando non esista un ambiente adatto a

permettere la loro attività spontanea. (pag.50)permettere la loro attività spontanea. (pag.50)

• La disciplina deve essere attiva […]Non è detto che sia disciplinato solo un

individuo allorchè si è reso artificialmente silenzioso come un muto e immobile

come un paralitico. (pag. 54)

• La liberta del bambino deve avere come limite l’interesse collettivo […]

dobbiamo quindi impedire al fanciullo tutto quanto può offendere e nuocere gli

altri, o quanto ha significato di atto indecoroso o sgarbato. (pag. 54)

• Dalla preparazione scientifica il maestro deve acquisire non solo la

capacità, ma l’interesse di osservatore di fenomeni naturali […] dovrà

essere un «paziente» assai più che un «attivo» […] Bisogna che il maestro

intenda e senta la sua posizione di osservatore. (pag.54)

• Noi non possiamo sapere le conseguenze di un atto spontaneo soffocato

quando il bambino comincia ad agire : forse noi soffochiamo la vita stessa.

(pag. 55)(pag. 55)

• La prima nozione che i fanciulli debbono acquistare per essere

attivamente disciplinati è quella del bene e del male: e il compito

dell’educatrice sta nell’impedire che il fanciullo confonda il bene con

l’immobilità e il male con l’attività…

(pag.59)

• Un metodo educativo basato sulla libertà deve intervenire per aiutare il

bambino a conquistarla e deve avere per mira la liberazione del bambino

da tutti quei legami che ne limitano le manifestazioni spontanee.

(pag. 60)

• Non si può essere liberi se non si è indipendenti […] le manifestazioni

attive della libertà personale debbono essere guidate sin dall’infanzia.

(pag.61)

• Non abbiamo ancora compreso nel suo vero senso l’alto concetto di• Non abbiamo ancora compreso nel suo vero senso l’alto concetto di

indipendenza, poiché le condizioni sociali in cui viviamo sono ancora

servili. (pag.61)

• In un periodo di civiltà in cui esistono i servi, le condizioni sociali non

possono alimentare l’idea di indipendenza, proprio come nei giorni della

schiavitù l’idea della libertà era oscura. (pag.61)

• Un’azione efficace sui teneri bambini deve essere quella di aiutarli ad avanzare

su vie di indipendenza, intesa in maniera da iniziarli a quelle forme di attività che

consentano loro di bastare a se stessi e di non pesare sugli altri per la propria

incapacità. (pag.62)

• Noi serviamo i bambini e un atto servile verso di loro è non meno fatale di un

atto che tende a soffocare un loro moto spontaneo. (pag. 62)

• L’uomo che agisce da sé, aumenta le sue facoltà e si perfeziona. (pag.62)

• Gli uomini delle future generazioni saranno uomini forti, quanto a dire

indipendenti e liberi. (pag.62)

• La libertà nell’educazione della prima infanzia deve intendersi come condizione

adatta al più favorevole sviluppo così dal lato fisiologico come dal lato psichico,

(pag.62)

• Il bambino ha una grande missione che lo spinge: quella di crescere e

diventare uomo. (pag.67)

La natura nell’educazione

• Il concetto […] di vivere nella natura è il più recente acquisto

dell’educazione. Infatti il bambino ha bisogno di vivere naturalmente, e non

soltanto di conoscere la natura. (pag. 73)

• Il sentimento della natura cresce con l’esercizio come ogni altra cosa; e non è

certo fatta da noi con qualche descrizione od esortazione fatta

pedantescamente… (pag. 77)

• Le cure premurose verso gli esseri viventi sono la soddisfazione di uno degli

istinti più vivi dell’animo infantile . (pag.78)

Educazione dei movimenti

• Gli esercizi devono essere sempre al servizio dell’anima e non dovrebbero

abdicare per farsi servi della parte materiale della vita vegetativa in ciò che

si chiama «vita fisica». (pag.87)

• Il movimento è essenziale alla vita ; e l’educazione non può concepirsi

come moderatrice o, peggio, inibitrice del movimento, ma solo come un

aiuto a bene spendere le energie, e a lasciarle sviluppare normalmente.aiuto a bene spendere le energie, e a lasciarle sviluppare normalmente.

(pag.88)

• La maestra sorveglia, è vero ; ma sono le cose di vario genere che

«chiamano» i bambini di varie età. […] «voci» che chiamano a sé

l’attenzione del bambino e lo stimolano ad agire. (pag.93)

• L’importanza del lavoro non preoccupa i bambini: essi sono soddisfatti

quando hanno dato il massimo di cui sono capaci… (pag.93)

• Il bambino divenuto padrone di se stesso per lungo e ripetuto esercizio,

soddisfatto per l’impiego delle sue attività motrici […] è un fanciullo pieno

di gioia e di salute, che si distingue per la sua calma e per la sua disciplina.

(pag.101)

• Che cosa dovrebbe essere la ginnastica comunemente intesa ed i giuochi

all’aria aperta? Un modo di spendere le energie esuberanti, l’»avanzo»

cioè delle energie. (pag. 105)

Il materiale di sviluppo

• […] il bambino richiede una esatta guida scientifica , come quella resa

possibile dalla nostra dotazione strumentale e dai nostri esercizi.

(pag.110)

• Egli ( il bambino) ha bisogno invece di ordinare il caos formato nella sua

coscienza dalla moltitudine di sensazioni che il mondo gli ha dato.

(pag.118)(pag.118)

• Egli (il bambino) non è un «dormiente» […] ma è un «esploratore ardito

nel mondo, nuovo per lui» e, come esploratore, ciò di cui ha bisogno è una

strada (cioè qualcosa di limitato e di diretto) che lo conduca al fine e lo

salvi da deviazioni affaticanti che non permettono di avanzare. (pag.116)

• L’esploratore (il bambino) dapprima abbandonato a se stesso, diventa

allora uomo illuminato che fa nuove scoperte e avanza con la forza che dà

la soddisfazione interiore. (pag.116)

Gli esercizi

• Le parole non sono sempre necessarie;[…] Ma quando è necessario

parlare e iniziare il bambino all’uso del materiale di sviluppo e cultura, la

caratteristica dev’essere la brevità. (pag.117)

• Un’altra caratteristica della lezione è la sua semplicità; essa dovrebbe

essere priva di tutto ciò che non è assoluta verità. (pag.118)

• Stimolare la vita, lasciandola però libera di svilupparsi, ecco il primo

dovere dell’educatore. (pag.123)

Distinzioni visive e uditive

• Il silenzio è la sospensione di ogni moto;[…] il silenzio è da intendersi in

modo positivo come uno stato «superiore» al normale ordine delle cose.

(pag.151)

• E’ necessario insegnare ai bambini il silenzio. (pag.152)

Generalità sulla educazione dei sensi

• L’educazione dei sensi ha un altissimo interesse pedagogico.[…] lo sviluppo

dei sensi infatti precede quello delle attività superiori intellettuali e nel

bambino da 3 a 6 anni è nel periodo della formazione (pag.157)

• Tutta l’educazione della prima infanzia deve essere informata a questo

principio: aiutare il naturale sviluppo del bambino. (pag.158)

• L’educazione dei sensi, formando uomini osservatori, non compie solo un

ufficio generico di adattamento all’epoca presente della civiltà, ma ancora

prepara direttamente alla vita pratica. (pag.159)

• […] spesso lo scolaro che ha capito l’idea trova enormi difficoltà

nell’esecuzione del lavoro che da lui si richiede, perché manca

all’educazione un fattore di prima importanza: il perfezionamento delle

sensazioni. (pag.159)

• Infine noi diciamo in molti casi che si rende inutile l’intelligenza per la

mancanza di pratica, e questa pratica è quasi sempre l’educazione

sensoriale. (pag.162)

La maestra

• Alla antica maestra «insegnante» è sostituito un insieme assai più

complesso, cioè coesistono alla maestra molti oggetti (i mezzi di sviluppo)

che cooperano alla educazione del bambino. (pag.164)

• La maestra ha molte e non facili mansioni[…] non abbisognano le sue

parole, la sua energia, la sua severità, ma quel che occorre è la sapienza

oculata nell’osservare, nel servire, nell’accorrere o nel ritirarsi, nel parlare

o nel tacere, secondo i casi e i bisogni. (pag.165)o nel tacere, secondo i casi e i bisogni. (pag.165)

• Essa (la maestra) è principalmente un punto di collegamento tra il

materiale (gli oggetti) e il bambino (pag.165)

• La maestra deve conoscere assai bene il materiale e tenerlo di continuo

presente innanzi alla sua mente e apprendere con esattezza la tecnica,

anch’essa sperimentalmente determinata, nel presentare il materiale, e

nel trattar il bambino per guidarlo efficacemente. (pag. 166)

• La maestra, oltre a mettere il bambino in rapporto col materiale, lo mette

pure in con l’ordine nell’ambiente. (pag. 167)

La tecnica delle lezioni

• La maestra, quando fa lezione, […] tenga presente che l’attenzione del

bambino deve isolarsi da tutto quanto non è l’oggetto della lezione.

(pag.169)

• L’aiuto che la maestra deve dare consiste nel presentare al bambino il

materiale per mostrargli come si usa, eseguendo essa stessa uno o due

volte l’esercizio. (pag.169)

• Ogni volta che la maestra offre al bambino l’oggetto non lo farà

freddamente ma con vivace interesse e richiamando l’attenzione del

piccolo. (pag. 169)

• La maestra deve sempre provare se la sua lezione è riuscita all’intento

propostasi. (pag.173)

• Il lavoro della maestra è quello di una guida. Essa guida cioè ad utilizzare il

materiale, a ricercare parole esatte, a facilitare e chiarire ogni lavoro; a

impedire perdite di energia, a raddrizzare lo squilibrio eventuale.

(pag.176)

• La maestra deve evitare il superfluo ma non deve dimenticare il

necessario. L’esistenza del superfluo e la mancanza del necessario sono i

due principali errori della maestra; la linea di demarcazione tra i due segna

il livello della sua perfezione. (pag.178)

• Con i miei metodi la maestra insegna poco, osserva molto, e, soprattutto,

ha la funzione di dirigere le attività psichiche dei bambini e il loro sviluppo

fisiologico. (pag. 179)

Osservazioni sui pregiudizi

• I pregiudizi sulla facilità e difficoltà delle cognizioni sono uno degli

inciampi dai quali abbiamo liberato la maestra. La facilità e difficoltà delle

cose non si possono superare con il pregiudizio, ma con un’esperienza

diretta dopo che le singole difficoltà si siano analizzate. (pag.180)

• Non si creano osservatori dicendo : osserva: ma dando i mezzi per

osservare: e questi mezzi sono l’educazione dei sensi. Una volta stabilito il

rapporto il rapporto tra il bambino e l’ambiente, è assicurato il progresso,

poiché i sensi raffinati portano a osservare l’ambiente e questo , con le

sue varietà attraendo l’attenzione, continua l’educazione sensoriale.

(pag.186)

• Il movimento, ossia l’attività psichica spontanea, parte nel nostro caso

dall’educazione dei sensi, ed è mantenuto dall’intelligenza osservatrice.

(pag.186)(pag.186)

• Il nostro scopo educativo della prima infanzia deve essere quello di

aiutare lo sviluppo , non di dare una cultura. (pag.187)

• La mente del piccolo non è certo vuota di cognizioni e di idee, quando

inizia l’educazione dei sensi, ma le immagini stanno confuse insieme

«sull’orlo dell’abisso». Il caos della sua anima non ha bisogno di altre cose

nuove, ma do ordine in quelle che già esistono. (pag.190)

• Come il bambino ha imparato a mettere «ogni cosa al suo posto»

nell’ambiente esterno, egli è pervenuto con l’educazione dei sensi a

trovare un collocamento ordinato alle sue immagini mentali.trovare un collocamento ordinato alle sue immagini mentali.

(pag.190)

Elevazione

• Nelle nostre scuole si parte da un bene medio, che è quello raggiunto

spontaneamente dal lavoro individuale, per elevarsi verso una più alta

condizione, verso un fine di perfezione. (pag.193)

• Quando il piccolo bambino si trova dinanzi al materiale , vi corrisponde

con quel lavoro concentrato, serio che sembra trarre fuori dalla sua

coscienza la parte migliore. Sembra veramente che i fanciulli si trovino a

fare la conquista più alta di cui la loro mente sia capace: il materiale apre

alla intelligenza via altrimenti inaccessibili all’età infantile. (pag. 195)

La disciplina nella casa dei bambini

• Per ottenere la disciplina è affatto inutile contare sui rimproveri, sui

discorsi persuasivi: questi potrebbero dare in principio l’illusione didiscorsi persuasivi: questi potrebbero dare in principio l’illusione di

qualche efficacia; ma ben presto, appena apparisca la vera disciplina, tutto

ciò cade come una miseria, come un’illusione innanzi alla realtà «la notte

dà luogo al giorno» (pag.330)

• I primi albori della disciplina sono dati dal «lavoro» : in un dato momento

accade che un fanciullo s’interessa vivamente ad un lavoro: lo dimostrano

l’espressione del viso, l’intensissima attenzione, la costanza nello stesso

esercizio. Quel bambino è sulla via della disciplina. (pag.330)

• Non è con la parola, che si ottiene ( la disciplina): né l’uomo si disciplina

«udendo un altro parlare» : ma il fenomeno richiede come preparazione

una serie di atti complessi quale, per esempio, la intera applicazione di un

metodo educativo. (pag.330)

• Ecco la disciplina che rappresenta un fine […]il bambino così disciplinato

on è il fanciullo di prima che sa star buono; ma è un individuo che ha

superato i limiti della sua età, che ha fatto un salto in avanti, ha

conquistato nel presente il suo avvenire. (pag.332)conquistato nel presente il suo avvenire. (pag.332)

Conclusioni e impressioni

• La figura della maestra, che tiene faticosamente la disciplina

dell’immobilita e consuma i suoi polmoni i una loquela risonante e

continua, è scomparsa. (pag.345)

• All’insegnamento verbale viene sostituito un « materiale di sviluppo» che

contiene in sé il controllo dell’errore e permette ai singoli bambini di

istruirsi con le proprie forze. (pag.345)

• …la maestra diviene una «dirigente del lavoro spontaneo dei bambini « :

essa è una «paziente» e una «silenziosa». (pag.345)

• Io credo di aver stabilito , con il mio metodo, le condizioni di studio

necessarie a svolgere una pedagogia scientifica : chi adotterà questo

metodo , aprirà con ciò solo in ogni scuola e in ogni classe, un laboratorio

di pedagogia sperimentale . (pag.345)

• I bambini lavorano da sé conquistando così la disciplina attiva, come

l’indipendenza nella vita pratica, come il progressivo sviluppo

dell’intelligenza. (pag.346)

• Diretti da una intelligente maestra, tanto nello sviluppo fisico come in

quello intellettuale e morale, i bambini possono coi nostri metodi

raggiungere non solo uno splendido e rigoglioso organismo fisico, ma

ancora la magnificenza dell’anima umana.ancora la magnificenza dell’anima umana. (pag.346)

• Se le cure fisiche conducono i fanciulli a sentire i godimenti della salute del

corpo, le cure intellettuali e morali portano i fanciulli alle gioie dello spirito

e lo spingono a continue sorprese, a scoperte così nell’ambiente esterno,

come nell’intimità della propria anima. (pag.347)

• La «Casa dei Bambini» sembra avere un’influenza spirituale su tutti…

(pag.347)

La quadriga trionfante

• La Casa dei Bambini non è una «preparazione» alle elementari, ma è un

principio dell’istruzione che si continua senza interrompersi.

(pag. 349)

• Il bambino, nei primi due anni di vita, prepara con la sua mente• Il bambino, nei primi due anni di vita, prepara con la sua mente

assorbente tutti i caratteri dell’individuo, sebbene egli non se ne accorga.

(pag.352)

• I sorprendenti risultati ottenuti nelle nostre scuole[…] non sono il prodotto

di un più perfetto metodo di educazione; essi sono l’esponente di una

speciale forma mentale, di sensibilità psicologiche riscontrare solo nel

periodo creativo della crescita. (pag.353)

• Il punto di partenza per una vera comprensione del nostro lavoro non è

quello di considerare un «metodo di educazione», ma il contrario: il

metodo è la conseguenza di aver assistito allo sviluppo dei fenomeni

psicologici, che erano rimasi inosservati e quindi sconosciuti per millenni.

(pag.354)

Discorso inaugurale in occasione dell’apertura di una «Casa dei Bambini»

nel 1907.

• Le nuove generazioni vanno incontro a un’era, in cui la miseria non sarà

più deplorata, ma distrutta, in cui le oscure caverne del vizio e della

malvagità saranno divenute cose del passato, e nessuna traccia di esse

rimarrà. (pag.361)

• Nella «Casa dei Bambini», riservata esclusivamente ai piccini del

casamento che non hanno ancora l’età della scuola , le madri lavoratrici

possono lasciare tranquille i figliuoli, con loro immenso beneficio, con

risparmio di forza , con grande sollievo di libertà. (pag.367)

• Il caso è nuovo anche per l’organizzazione pedagogica della «Casa dei

bambini». Essa non è un ricovero passivo dei fanciulli: ma una vera scuola

di educazione, i cui metodi sono ispirati ai razionali principi della

pedagogia scientificapedagogia scientifica. (pag.368)

• Io credo dunque che aver inteso la casa come strumento di essenziale

progresso civile[…] sia stato rendere possibile l’attuazione pratica dei

principi fondamentali della pedagogia scientifica. (pag.369)

• Un altro progresso segna ancora la «Casa dei Bambini»: essa è il primo

passo verso la casa socializzata. (pag.369)

• Che sarà dunque della casa – si diceva- se la donna si allontana? La casa si

trasforma ed assume essa le antiche funzioni della donna.

(pag.371)

• La casa assume essa stessa le dolci attribuzioni femminili di missione• La casa assume essa stessa le dolci attribuzioni femminili di missione

domestica… (pag372)

• La casa tende dunque ad assumere, nella sua evoluzione, un significato più

alto e sublime della odierna «home» inglese. Essa non è più solo fatta di

mura, sia pure linde, custodi care dell’intimità, simboli sacri della famiglia.

(pag.372)

• Essa (la casa) vive, ha un’anima , ha quasi braccia tenere e consolatrici di

donna. Essa dà la vita morale e il benessere, cura, educa, e, se ci fosse la

refezione scolastica, nutrisce i teneri figli: e dà riposo e conforta.

(pag.372)

• E la casa del futuro, vivente, provvida, dolce, educatrice e consolatrice, è il

vero e degno nido delle coppie umane, che vogliono in essa migliorare la

specie e lanciarla trionfante nell’eternità della vita.

(pag.373)(pag.373)

Cristina M. Franchini

CONSIDERAZIONI CRITICHE SULLA SCIENZA APPLICATA ALLA SCUOLA

� La pedagogia scientifica non è mai stata costruita, né definita.

� In Italia erano sorte per opera dei medici le Scuole di Pedagogia Scientifica per preparare imaestri alla nuova pedagogia: ai maestri si insegnava a prendere misure antropometriche,ad usare strumenti di estensiometria, a raccogliere dati amnestetici. Questa però non erasufficiente per poter parlare di pedagogia scientifica.

� Il nuovo maestro, infatti, oltre alle conoscenze scientifiche deve possedere lo spirito delloscienziato; scienziato non è colui che maneggia strumenti ma chi indaga le verità della vitache è attratto dalle manifestazioni dei fenomeni naturali e che in tale indagine dimentica seche è attratto dalle manifestazioni dei fenomeni naturali e che in tale indagine dimentica sestesso.

� Il maestro scienziato non basta : è necessario una scuola che permetta il libero svolgimentodell’attività del fanciullo, perche vi nasca la pedagogia scientifica. La concezione di libertàche deve ispirare la pedagogia è universale: è la liberazione dagli ostacoli che si oppongonoallo sviluppo armonico,organico e spirituale.

� Il banco della scuola tradizionale è un esempio di ostacolo allo sviluppo del bambino inquanto lo obbliga a stare immobile in una posizione innaturale che oltretutto accentuadifetti come la scoliosi.

-

STORIA DEI METODI

� La pedagogia scientifica deve avere come principio lo studio dello scolaro nelle suemanifestazioni spontanee. La pedagogia scientifica utilizzerà una metodica chepermetterà al bambino di essere libero, per poter fare così le osservazioni necessarieall’attività educativa .

� Il metodo della pedagogia sperimentale adotterà in parte la tecnica metodologicadell’antropologia e della psicologia ma avrà come fine l’opera dell’educazione

� Negli anni precedenti alla fondazione delle Case di Bambini , la Montessori studia ibambini idioti , fonda la scuola magistrale ortofrenica utilizzando speciali di osservazionee di educazione.

� Conosce l’opera del medico francese Itard, il primo a praticare l’osservazione sui bambinisemi-sordi e ad attuare una pedagogia scientifica capace di modificare gli alunni,portandoli effettivamente a parlare. Successivamente, studia l’opera del maestro e medicoSeguin che, partendo dalle esperienze di Itard ,ne completa il metodo sperimentandolo suibambini del manicomio di Parigi.

� Il metodo di Seguin non è inizialmente compreso, perché persisteva l’idea errata che ibambini deficienti dovessero essere educati come i bambini normali. Non si comprendeappieno che era nata una nuova educazione, che portava quei bambini ad un livellosuperiore e che avrebbe elevato anche i bambini normali, qualora fosse stata applicataanche a loro.

� La Montessori seguendo questo metodo e con l’ausilio di materiale didattico da leicostruito riesce a far leggere e scrivere i bambini deficienti del manicomio.

� Il ruolo che deve avere il maestro viene definito ”Tratto di unione” tra il bambino el’ambiente educativo preparato per la sua libera attività; l’attività deve trovare i mezziscientifici che conducono allo sviluppo. L’educazione scientifica infatti non solo osservama trasforma.

� Le Case dei Bambini nascono all’interno del progetto ideato dall’ingegner Talamo dirinnovamento del popolare quartiere di S. Lorenzo : ogni casa doveva possedere la suascuola; queste scuole diventano per la Montessori il luogo ideale per assistere con metodiscientifici allo sviluppo dell’uomo nel periodo in cui si formano l’intelligenza e ilcarattere.

� Il 6 gennaio 1907 viene inaugurata la prima Casa dei Bambini. Gli scolari, cheappartenevano a famiglie povere, durante il giorno erano abbandonati dai genitori cheandavano in cerca di lavoro.

� Le case sono un successo, ne sono aperte altre a Roma e successivamente anche a Milano.Si diffusero presto in tutto il modo e, durante la seconda guerra mondiale, anche inIndia.

METODI D’INSEGNAMENTO ADOTTATI NELLE”CASE DEI BAMBINI”

� La pedagogia innovatrice agisce direttamente sugli scolari. La Montessori segue losviluppo del bambino studiandolo, misurandolo e registrando i dati su schedeautobiografiche; queste misurazioni fatte con regolarità aiutano il bambino adosservare se stesso.

� Il metodo di osservazione ha come fondamento che i bambini siano liberi diesprimersi. Il concetto di libertà deve intendersi come condizione adatta al piùfavorevole sviluppo sia dal lato fisiologico che dal lato psichico.favorevole sviluppo sia dal lato fisiologico che dal lato psichico.

� E’ necessario costruire un ambiente adatto a permettere la libera attività spontaneanelle “case dei Bambini” e la Montessori crea un arredamento scolasticoproporzionato al bambino: piccoli tavoli, seggioline, piccole credenze da cuiprendere da soli gli oggetti .Questo ambiente permette al bambino di muoversiliberamente e di correggersi quando esegue movimenti sbagliati

� La libertà di movimento viene nelle scuole comuni interpretata come mancanza didisciplina perché si confonde la disciplina con l’immobilità. La disciplina deve essereattiva, cioè formare un individuo padrone di se stesso. La libertà ha come limitel’interesse collettivo.

� Un metodo educativo basato sulla libertà deve aiutare il bambino a conquistarlaliberandolo da quei legami che ne limitano la manifestazione spontanea:il primointervento educativo deve portare all’indipendenza perché non si può essere liberi se nonsi è indipendenti.

LA NATURA NELL’EDUCAZIONE

� Per molto tempo l’educazione della natura è stata indirizzata solo a suscitare specialisentimenti verso tutti i suoi oggetti; il bambino, tuttavia, ha bisogno di vivere nellanatura e non solo di conoscerla.

� L’educazione nella scuola deve fissare l’attenzione dei bambini su oggetti che risveglinoin lui sentimenti latenti o smarriti. Il bambino che è un osservatore spontaneo dellanatura ha bisogno di materiale su cui agire.

� Le cure verso gli esseri viventi sono la soddisfazione di uno degli istinti più vivi dell’animainfantile: sono importanti le coltivazione di piante da orto o da giardino e l’allevamentodi piccoli animali.

� Il lavoro deve avere varietà, non basta solo la semina o il raccolto ma anche le altresemplici azioni come ripulire i viali, spazzare le foglie, potare, annaffiare.

� Il campo o il giardino non deve essere un spazio infinito ma deve avere dei limiti , nétroppo grande né troppo piccolo in modo che ogni pianta sia curata.

EDUCAZIONE DEI MOVIMENTI

� Nelle scuole comuni si chiama ginnastica una disciplina muscolare collettiva che serve acontrobilanciare l’inerzia muscolare degli scolari, obbligati a fare vita sedentaria per i lorostudi, seduti nei rigidi banchi di legno.

� Il metodo Montessori si prefigge di far penetrare l’educazione muscolare nella vita stessadei bambini, poiché il movimento è essenziale alla vita e l’educazione non può concepirsicome moderatrice ma come aiuto a spendere bene le energie.

� Gli esercizi di vita pratica( lavare, apparecchiare, spazzolare, riordinare arredi e materiali)sono una vera e propria ginnastica e l’ambiente in cui si vive una palestra raffinante. E’l’esercizio naturale dell’uomo che quando si muove deve avere scopi da raggiungere.

� La maestra prepara e sorveglia ma sono le cose che” chiamano” i bambini: la lucentezza, icolori sono “voci” che chiamano l’attenzione del bambino e lo stimolano ad agire.

� I bambini hanno uno speciale segreto di successo: è la precisione , l’esattezza con cui gliatti si devono compiere. Sono in un’età in cui i movimenti hanno un interessefondamentale e sono avidi di sapere come bisogna muoversi.

� Ogni azione complessa ha momenti successivi ben distinti tra loro, un atto segue unaltro: cercare di riconoscere ed eseguire esattamente e separatamente quegli attisuccessivi, è l’analisi dei movimenti. L’analisi dei movimenti va unita all’economia deimovimenti: non eseguire nessun movimento superfluo è il grado supremo dellamovimenti: non eseguire nessun movimento superfluo è il grado supremo dellaperfezione .

� Oggetti che servono ai bambini come esercizio di analisi dei movimenti sono i telai delleallacciature: un telaio di legno che porta due rettangoli di stoffa che si possono unire;anche eseguire azioni come aprire libri con delicatezza, trasportare oggetti, alzarsi esedersi sono mezzi per controllare e affinare i movimenti.

I telai delle allacciature

� Un altro esercizio di controllo sui movimenti è il silenzio assoluto, che appartienetuttavia più agli esercizi sensoriali.

� I bambini che hanno conquistato se stessi hanno conquistato anche la libertà dal rigidocontrollo dell’adulto, sono creature “controllate”: fin dove arriva il loro controllo si sonoliberate del controllo degli altri.

� Nella scuola i materiali dello sviluppo sensoriale, stabiliti dietro ricerche sperimentali,fanno parte dell’ambiente: la maestra “presenta” il materiale secondo l’età del bambino esecondo la progressione sistematica degli oggetti. Successivamente il bambino sceglieràsecondo la progressione sistematica degli oggetti. Successivamente il bambino sceglieràl’oggetto che più lo attrae e sceglierà il posto che più gli aggrada per usarlo ripetutamente

� Il bambino si immerge nel suo esercizio con tale intensità di attenzione che non siaccorge delle cose intorno: questo è il fenomeno della concentrazione e ripetizionedell’esercizio a cui è collegato lo sviluppo interiore.

IL MATERIALE DI SVILUPPO

� Il materiale per lo sviluppo dei sensi rappresenta una selezione dei materiali usati daItard e Seguin e una serie di materiali creati dalla Montessori.

� Il modo con cui questi materiali furono usati dai bambini, le reazioni che provocarono, lafrequenza con cui venivano usati, lo sviluppo che resero possibile, offrirono criteri perl’eliminazione, la modifica e l’accettazione di questi mezzi educativi.

� Il materiale sensoriale è costituito da un sistema di oggetti che sono raggruppati secondo� Il materiale sensoriale è costituito da un sistema di oggetti che sono raggruppati secondouna determinata qualità fisica dei corpi come colore, forma, dimensione,suono,ruvidezza, peso , temperatura, ecc. Ogni singolo gruppo rappresenta la qualità main gradi diversi.

� Ogni gruppo di oggetti ha dunque agli estremi il”massimo” e il “minimo” della serie equesti due estremi se avvicinati rappresentano la differenza più palese della serie stessa.

� I materiali devono avere alcune qualità fondamentali:

. il controllo dell’errore che conduce il bambino ad accompagnare i suoi esercizi col ragionamento

.l’estetica , ossia attrattiva attraverso il colore, la lucentezza, l’armonia delle forme

.l’attività ,cioè prestarsi all’attività del bambino

.i limiti il materiale deve essere “limitato in quantità” poiché il limite aiuta il bambino a dare ordine nella sua mente a facilitargli la comprensione delle cose.

Materiale sensoriale per i colori

GLI ESERCIZI

� Le lezioni per iniziare i bambini all’educazione dei sensi sono individuali; la maestra sisiede al suo fianco con un oggetto che crede capace di interessarlo. Le parole devonoessere poche.

� La lezione deve avere le caratteristiche della brevità, della semplicità e infine dellaobbiettività; quest’ultima sta a significare che la personalità della maestra scompare erimane in evidenza soltanto l’oggetto presentato.

� La maestra prenderà nota se il bambino si interessa o meno dell’oggetto presentato, in� La maestra prenderà nota se il bambino si interessa o meno dell’oggetto presentato, inche modo e per quanto tempo e si guarderà bene dal forzarlo.

� Si deve iniziare da pochissimi stimoli in contrasto tra loro per poi stabilire una quantità dioggetti simili ma in gradazione differenziale sempre più fine e impercettibili; gli esercizisi limitano ai polpastrelli delle dita e, specialmente, a quelli della mano destra.

DISTINZIONI VISIVE E UDITIVE

� Materiale : incastri solidi e blocchi. Affinamento distintivo delle dimensioni con le sole percezioni visive.

� Gli incastri solidi sono tre sostegni massicci di legno tutti che portano 10 pezzi adincastro che sono cilindretti lisci e scorrevoli , maneggiabili mediante un bottoncino eche si possono sfilare e infilare nei fori scavati nel sostegno. I cilindretti hanno unadifferenza graduata .

� I blocchi sono grossi pezzi di legno colorati in tre sistemi chiamati aste, prismi e cubi.Un esempio è la torre. Spostare e maneggiare i blocchi, inoltre, sviluppa lo sforzo e laUn esempio è la torre. Spostare e maneggiare i blocchi, inoltre, sviluppa lo sforzo e lamemoria muscolare.

� Materiali dei colori : nove tinte a ciascuna delle quali corrispondono sette gradazioni didiversa intensità. In tutto 63 tavolette di colore diverso. Le tinte sono:grigio(dal nero albianco), rosso,arancione,giallo, verde,turchino,violetto, marrone, rosa.

� Materiale per le conoscenze sensoriali di geometria : gli incastri piani di legno e le treserie di cartoncini.

� Materiali per la distinzione dei suoni : una serie di campane, ciascuna sopra unpiedistallo e separate le une dalle altre; percosse da un martellino producono le seguentinote.

� Il silenzio è la sospensione di ogni moto, uno stato “superiore” al normale ordine dellecose .

Torre con i solidi

Incastri solidi

GENERALITA’ SULL’EDUCAZIONE DEI SENSI

� L’educazione generale ha due scopi : uno biologico , che consiste nell’aiutare il normalesviluppo, e uno sociale che prepara l’individuo all’ambiente. Tutta l’educazione dellaprima infanzia deve aiutare il naturale sviluppo del bambino.

� Nel periodo da 3 a 6 anni il bambino sviluppa i sensi ed è perciò l’epoca in cui dirigeremetodicamente gli stimoli sensoriali: questa educazione fisiologica prepara direttamenteal’educazione psichica, lo sviluppo dei sensi prepara le attività intellettuali superiori.

� L’educazione dei sensi forma uomini osservatori e prepara alla vita pratica. Si dice inmolti casi che si rende inutile l’intelligenza per la mancanza di pratica, e questa pratica èl’educazione dei sensi.

� I sensi sono organi di “prensione” delle immagini del mondo esterno, necessarieall’intelligenza, come la mano è un organo da prensione per le cose materiali necessarie alcorpo.

LA MAESTRA

� La figura della maestra “insegnante” è sostituito da un insieme assai complesso, cioècoesistono con la maestra molti oggetti (i mezzi di sviluppo) che cooperanoall’educazione del bambino.

� Gli oggetti non sono un aiuto alla maestra ma sono “mezzi di sviluppo”: un aiuto,cioè, albambino il quale li sceglie e li usa secondo i propri bisogni e interessi .

� Il compito principale della maestra è quello di spiegare l’uso del materiale; è il punto di� Il compito principale della maestra è quello di spiegare l’uso del materiale; è il punto dicollegamento tra gli oggetti (il materiale) e il bambino. Nelle scuole tradizionali ilmateriale è un aiuto alla maestra che deve trasmettere le sue idee al bambino.

� La maestra deve conoscere assai bene il materiale e apprendere con esattezza la tecnicanel presentare il materiale . Per conoscere il materiale la maestra non deve accontentarsidi vederlo o di studiarlo sulla guida: occorre che si eserciti lungamente con esso cercandodi apprezzare le difficoltà o l’interesse che esso può presentare.

� La maestra oltre a metter il bambino in rapporto con il materiale, lo mette in rapportoanche con l’ordine dell’ambiente: ogni oggetto deve avere un luogo determinato dove siconserva e dove rimane quando non è usato.

� La maestra, nel guidare il lavoro del bambino con il materiale, deve distinguere duemomenti diversi: nel primo lo “inizia” (iniziazione) al suo uso; nel secondo essainterviene a illuminare il bambino che è già riuscito a distinguere la differenza tra le cose.

LA TECNICA DELLE LEZIONI

� Primo periodo o iniziazione

Isolare l’oggetto: la maestra richiama l’attenzione del bambino sull’oggetto.

Eseguire correttamente: la maestra deve mostrare come si usa il materiale eseguendo lei stessa l’esercizio una o due volte

Risvegliare l’attenzione.

Impedire l’uso errato.

� Ci sono due specie di errore : l’errore che è controllato dallo stesso materiale e l’errore cheè dettato da cattiva volontà e che prevede l’intervento ora dolce, ora energico dellamaestra.maestra.

Secondo periodo : le lezioni

� Nel secondo periodo il principale intervento è quello di insegnare una esattanomenclatura in modo che il bambino acquisica una correttezza di linguaggio

� La lezione dei tre tempi usata da Seguin.

1° tempo : associazione della percezione sensoriale con il nome

2°tempo : riconoscimento dell’oggetto corrispondente al nome

3°tempo : ricordo del nome corrispondente all’oggetto.

� Il lavoro della maestra è quello di guidare il bambino ad utilizzare il materiale, a ricercareparole esatte, a facilitare e chiarire ogni lavoro. La maestra insegna poco, osserva molto esoprattutto ha la funzione di dirigere le attività psichiche del bambino. Per questo vienechiamata Direttrice.

� I due principali errori in cui può cadere la maestra sono l’esistenza del superfluo e lamancanza del necessario: la linea di demarcazione tra i due segna il livello della suaperfezione.

OSSERVAZIONI SUI PREGIUDIZI

� La facilità e difficoltà delle cose non si possono giudicare con il pregiudizio, ma conesperienza diretta dopo che le singole difficoltà siano state analizzate.

� Il bambino lasciato a se stesso fa uno sforzo per comprendere le cose che lo circondano,mentre l’insegnamento previene tale sforzo quindi non affatica ma fa riposare ilbambino.

� La maestra comune vuole dilatare le conoscenze del bambino ma ciò non serve , perchéesercitandosi con il materiale sensoriale il bambino è divenuto un osservatore attento eintelligente.intelligente.

� Non si creano gli osservatori dicendo osserva, ma dando i mezzi per osservare e questimezzi son l’educazione dei sensi. Una volta stabilito il rapporto tra bambino e ambiente ilprogresso è assicurato.

� I bambini non solo osservano spontaneamente l’ambiente, ma confrontano le coseesterne con le immagini che si sono fissate nella loro mente : hanno in se stessi una“pietra di paragone” che gli adulti non possediamo.

� La mente del bambino non è vuota di cognizioni e idee quando inizia l’educazione dei sensi, ma le immagine sono confuse: il compito dell’educazione non è aggiungere cose nuove, ma di ordinare quelle che già esistono.

ELEVAZIONE

� Nelle scuole Montessoriane si parte da un bene medio, che è quello raggiuntospontaneamente dal lavoro individuale, per elevarsi verso una più alta condizione, versoun fine di perfezione.

� Davanti al materiale il bambino riesce a fare la conquista più alta di cui la sua mente siacapace: il materiale apre all’intelligenza via altrimenti inaccessibili. Il materiale producela “concentrazione” perché contiene cose degne di assorbire l’intensa attenzione delbambino.

� Il Metodo usato sia per i bambini normale che per i bambini deficienti provoca reazionidiverse :il fanciullo apatico per usare gli incastri deve essere stimolato, mentre per ibambini normali è il primo oggetto che si può presentare.

� Il fanciullo normale è concentrato nei suoi esercizi e rifiuta l’aiuto: la concentrazione suun esercizio è l’indice della sua superiorità rispetto al bambino malato.

� Utilizzando la lezione dei 3 tempi le differenze diminuiscono in quanto il bambino ènella condizione di “ricevere” come essere passivo “lezioni” dall’attività del maestro cheagisce su di lui.

� Il bambino normale non ha bisogno di aiuto nell’osservare , anzi la sua osservazioneprecede il bisogno della lezione che completare il lavoro spontaneo. Il fanciullodeficiente dalle lezione è aiutato a “comprendere” i materiali, la sua attenzione deveessere richiamata, l’oggetto in sé non sveglia la sua attività.

� La psicologia da laboratorio, con i test e le misurazioni ,introdotta nella scuolaelementare non è riuscita a influenzare né la scuola né i suoi metodi educativi ; lapedagogia scientifica invece attraverso l’educazione sensoriale, sposta i livelli nell’etàpedagogia scientifica invece attraverso l’educazione sensoriale, sposta i livelli nell’etàmentale e provoca un innalzamento, una elevazione della personalità infantile.

IL LINGUAGGIO GRAFICO� Seguin nel suo trattato pedagogico riteneva che non occorreva insegnare al bambino a

scrivere poiché il bambino che disegna , scriverà. L’insegnamento del disegno supportatodagli aspetti relativi alla geometria ( linee orizzontali, verticali, ecc.) prepara la scrittura.

� Itard in merito alla lettura aveva sperimentato una metodologia sul “selvaggiodell’Aveyron”: fabbricò lettere dell’alfabeto maiuscolo , al muro ne disegnò le impronte eil bambino doveva appenderle e sovrapporle. Seguin ,successivamente, usò il pianoorizzontale.

� Due sono gli errori di Seguin : la scrittura in stampatello maiuscolo senza specificare il� Due sono gli errori di Seguin : la scrittura in stampatello maiuscolo senza specificare ilpassaggio agli altri caratteri e la preparazione della scrittura con uno studio di geometriarazionale.

� La Montessori parte dall’osservazione e dallo studio dell’individuo che scrive e non dallascrittura, parte dal soggetto e dall’oggetto; il metodo elaborato verrà chiamato “metododella scrittura spontanea”.

� Il metodo ritiene che è necessario preparare dei movimenti prima di far eseguire lascrittura vera e propria, una serie di ripetuti esercizi, in modo di “andare al lavoro già abiliad eseguirlo” e compierlo bene al primo tentativo.

� I bambini devono sovrapporre lettere mobili sulle corrispondenti disegnate su cartellonie compiere il movimento necessario a riprodurre con l’indice la forma dei segni grafici .

� I bambini riproducono anche il maneggio dello strumento di scrittura, usando un’asticina, sviluppando in tale modo un meccanismo muscolare che è indipendente dalmovimento della scrittura.

� Si delinea così un metodo in 3 tempi : sovrapporre, toccare le lettere con l’indicedella mano destra , toccare le lettere con una asticciuola di legno tenuta comeuna penna. Per quanto riguarda il materiale la Montessori usa per le lettere semplicifogli di carta e per le lettere da toccare carta smerigliata ingommata su carta liscia.fogli di carta e per le lettere da toccare carta smerigliata ingommata su carta liscia.

IL MECCANISMO DELLA SCRITTURA� La scrittura è un atto complesso che coinvolge i meccanismi motori e successivamente

l’intelligenza. I meccanismi motori sono due: il maneggio dello strumento e il disegnodella forma di ogni lettera dell’alfabeto.

� E’ necessario che i meccanismi motori vengano sviluppati nei bambini piccolissimi,perché sono nel loro periodo “sensitivo”: negli esercizi dei sensi si ha una lontanapreparazione della man0 che scrive e che trattiene lo strumento (le tre dita chetrattengono lo strumento,la mano leggera e ferma).

� La scrittura contiene difficoltà che si possono superare con esercizi diversi , in momentidifferenti e che sono indipendenti dalla scrittura.differenti e che sono indipendenti dalla scrittura.

� Al meccanismo della scrittura concorrono vari fattori che prevedono eserciziindipendenti dalla scrittura stessa:

.primo fattore : il maneggio della strumento tramite il disegno( riempire figuredeterminate da un contorno con lapis colorati, utilizzando gli incastri di ferro piani)

.secondo fattore: esecuzione dei segni alfabetici( toccare le lettere sulla carta smerigliata,fissando il movimento della mano, del braccio e dell’occhio e quindi una doppiamemoria, motrice e visiva).

� L’ insegnamento delle vocali procede con le consonanti secondo tre tempi:

sensazione visiva e tattile : vedere e toccare la vocale mostrando come o guidando lamano.

percezione: il bambino deve sapere comparare e riconoscere le figure , quando sente ilsuono ad essa corrispondente

linguaggio: il bambino deve saper pronunciare il suono corrispondente ai segnialfabetici.

� Nell’insegnamento delle consonanti la direttrice pronuncia solo il suono e vi unisce unavocale formando le sillabe che vanno ripetute. Non è necessario insegnare tutte le vocalivocale formando le sillabe che vanno ripetute. Non è necessario insegnare tutte le vocaliprima di passare alle consonanti. Non esiste una regola speciale, anche perché bisognafarsi guidare dalle curiosità del bambino.

� Con questo metodo lettura e scrittura embrionale sono fuse e il bambino che conoscequalche vocale e consonante può fare la “composizione delle parole”: creare parolepermette all’intelligenza di liberarsi e di esprimersi.

� Utilizzando un casellario per l’alfabeto dove ogni lettera ha la propria casella, la direttricedà una dimostrazione pratica pronunciando il suono di una parola, prendendo le lettereuna ad una, pronunciando il loro suono e così componendo la parole stessa.

� I bambini stimolati nel loro interesse chiedono parole da comporre, comprendono cheogni suono può essere rappresentato da un segno ed eseguono una specie di dettato.Questa metodologia ha portato, nelle Case dei Bambini, alla scrittura spontanea inbambini molto piccoli.

� I segni che indicano la maturità alla scrittura spontanea: il parallelismo e la rettilineitàdei segni di riempitura nelle figure geometriche; il riconoscimento delle letterealfabetiche di smeriglio ad occhi chiusi, la sicurezza nella composizione delle parole.

Casellario dell’alfabeto

LETTURA

� La scrittura precede la lettura; il bambino che non ha sentito dettare la parola evedendola sa dire cosa significa, quel bambino legge.

� Il primo inizio è la nomenclatura, cioè la lettura di tutti i nomi di oggetti noti e presenti;la Direttrice prepara dei cartellini e i bambini li leggono.

� Successivamente i bambini giungono quindi alla composizione scritta di frasi esuccessivamente alla lettura delle frasi; è questo il momento in cui si instaura illinguaggio logico, che permette di passare dal meccanismo della lettura, allo spirito dellalettura.lettura.

� La lettura, per poter ricavare un senso, deve essere mentale, poiché la lettura a voce altaimplica l’esercizio del linguaggio articolato e grafico, mentre per leggere e interpretare unpensiero occorre la lettura mentale.

IL LINGUAGGIO

� Il linguaggio parlato è unitamente a quello articolato, sia un insieme organico dimeccanismi che si stabiliscono nel sistema nervoso, sia un mezzo per scopi sociali.

� Il linguaggio parlato è tale quando la parola pronunciata significa un’idea: in questostadio viene a stabilirsi il linguaggio articolato che sarà poi il mezzo per esprimere ipropri pensieri. Successivamente si sviluppa il linguaggio superiore, il dictorium, che ècollegato allo sviluppo intellettuale e si arricchisce con la cultura.

� Per un pregiudizio si è pensato che il linguaggio scritto dovesse intervenire nel periododel dictorium. L’educazione alla scrittura utilizzando il Metodo (movimento della mano edel dictorium. L’educazione alla scrittura utilizzando il Metodo (movimento della mano einterpretazione del segno grafico) è in realtà semplice e naturale nei bambini piccoli.

� I rapporti tra i meccanismi dei due linguaggi sono stretti: quando il bambino parlabisogna analizzare la parola e per farlo è necessario “materiare” cioè scriverla per renderlastabile.

� Con l’associazione dei segni con i suoni, tutto il linguaggio articolato può esserecomposto con segni grafici e sfociare nella scrittura.

� Il linguaggio scritto nei suoi meccanismi può essere associato al linguaggio articolato equasi derivare da esso come un’altra forma di espressione.

INSEGNAMENTO DELLA NUMERAZIONE EAVVIAMENTO ALL’ARITMETICA

� Il primo materiale che si usa per la numerazione è la serie delle dieci aste per lelunghezze.

� Le aste sono corrispondenti ai numeri e crescono in lunghezza gradualmente d’unità inunità: danno perciò non solo l’idea assoluta, ma anche quella relativa del numero; e leproporzioni già studiate negli esercizi sensoriali si determinano qui matematicamente,dando luogo ai primi studi di aritmetica .

� Le attività legate a questo ambito sono: il riconoscimento e la rappresentazione dellequantità, il saper contare, l’ordinamento dei numeri, la memoria dei numeri.

� Quando il bambino ha imparato a leggere e scrivere, impara facilmente le cifre cherappresentano i numeri usando sempre i cartellini di carta smerigliata su cui i bambinitoccano la cifra; successivamente questi cartellini vengono deposti sulle aste dicorrispondente quantità.

� Altri due oggetti fanno parte del materiale dell’aritmetica sono:

il casellario dei fusi e la scatola dei cartellini e delle marchette colorate: entrambi, comele aste sono necessari per dare i fondamenti della numerazione e delle operazioniaritmetiche.

Scatola dei cartellini e delle marchette

Aste

Casellario dei fusi

delle marchette

ULTERIORI SVILUPPI IN ARITMETICA

� Utilizzando il materiale delle palline (Il superiore Metodo H Montessori) preparato perle scuole elementari, i bambini di quattro anni compongono numeri fino a mille.

� Quando i bambini riconoscono i simboli scritti e il loro significato, i bambini hannobisogno di esercitarsi nel ricordare i numeri.

Materiale delle palline

IL DISEGNO E L’ARTE RAPPRESENTATIVA

� Per la Montessori il disegno libero non è adatto al suo metodo : spesso il bambinorealizza rappresentazioni poco chiare e incerte (scarabocchi) e poi deve spiegare che cosaintendeva rappresentare.

� Nel disegno vi sono elementi diversi che possono essere analizzati e divenire oggetto diapprendimento: fra di essi assumono particolare rilievo il contorno e il colore, cheattraverso gli incastri di ferro piani sono una preparazione della mano e dei sensi allascrittura e al disegno stesso.

� Nelle Case dei bambini ci sono acquerelli, pastelli, carte colorate da ritagliare e vienefornito l’aiuto necessario affinchè i bambini possano perfezionarsi ed esprimersi.

� Il bambino non è spontaneamente artista e nel giro di poco tempo perderàirrimediabilmente capacità e interesse per il disegno spontaneo. E’ piuttosto un modo perrappresentare o raccontare la realtà che sarà in seguito soppiantato da un altro strumentopiù potente: la scrittura.

� La dottoressa Ravesz ( psicologa dedicatasi all’arte) afferma che” la scuola Montessori nonreprime il disegno libero; piuttosto fa si che i bambini trovino in esso il massimo piacere ,insieme al libero sviluppo del loro senso del colore e della forma e al costante esercizio dellamano e dell’occhio”.

L’INIZIO DELL’ARTE MUSICALE

� Per l’educazione musicale è importante predisporre un ambiente “capace di sviluppareun ‘senso’ e una ‘intelligenza’ musicali.

� L’educazione musicale nella Casa dei Bambini si sostanzia in un sistema di attività quali:

il ritmo e la ginnastica ritmica: è privilegiato il rapporto fra musica e movimenti(camminare, ad esempio sul filo accompagnati dalla musica,cullare, ecc.), l’abitudine asentire e seguire un ritmo, il riconoscimento della battuta;

riproduzioni musicali: ascolto di musiche, esecuzioni musicali con strumenti semplici;

lettura e scrittura musicale: i bambini possono, inizialmente, ‘maneggiare’ sul pianosensoriale i suoni (cioè gli oggetti che li riproducono, come ad esempio i campanelli) ediscriminarli riconoscendo qual è il più acuto e qual è il più grave, oppure riconoscere ilnome delle note (do, re, mi …).

L’EDUCAZIONE RELIGIOSA

� Nelle Scuole Modello Montessori di Barcellona vengono poste le basi del metodo e ilprimo elemento è la preparazione della Chiesa dei Bambini proporzionata a loro: piccoliinginocchiatoi, sedili, statuine. I bambini guidati da un sacerdote imparano i sacramentie riproducono le scene di culto.

� L’educazione religiosa segue i procedimenti generali del metodo. Alcuni esercizi come ilsilenzio, o il camminare in maniera composta, secondo la Montessori trovano qui la lorovera applicazione.

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La Mente Del Bambino

« I bambini sono esseri umani ai quali si deve rispetto, sono superiori a noi a motivo della loro innocenza e

delle maggiori possibilità del loro futuro.»Maria Montessori

Pasquale Serena e Giulia Batini A.A. 2015/2016

«Le Citazioni»

«In questo volume la dottoressa Montessori non solo proietta la luce della sua penetrante

intuizione […] ma anche indica le responsabilità dell'umanità adulta verso il

bambino. L'Autrice espone realisticamente la necessità, ora universalmente accettata,

dell'“educazione dalla nascita”. È chiaro che a una tale educazione non si può giungere se non quando l'educazione stessa divenga un “aiuto alla vita” e trascenda i ristretti limiti

dell'insegnamento e della trasmissione diretta di conoscenze o idee da una mente ad

un'altra» (Prefazione)

Mario Montessori

«E se l’educazione dovesse venir sempre concepita secondo gli antichi schemi di trasmissione del sapere non vi sarebbe più nulla da sperare per l’avvenire del mondo. […] Il bambino è dotato di poteri sconosciuti, che possono guidare a un avvenire luminoso. Se veramente si vuole mirare ad una ricostruzione, lo sviluppo delle potenzialità umane deve essere lo scopo dell’educazione.» M.M. (Pag. 2)

«La grandezza della personalità umana incomincia con la nascita dell’uomo.» M.M. (Pag.2)

«I primi due anni di vita aprono un nuovo orizzonte ,rivelano leggi di costruzione psichica, sino ad oggi rimaste ignote. Il bambino stesso ci ha fatto

il dono di questa rivelazione. […] Non è il professore ad applicare la psicologia ai bambini , ma sono i bambini stessi che rivelano la loro psicologia

allo studioso .» M.M. (Pag.3)

«Il bambino ha una mente capace di assorbire cognizioni e il potere di istruire se stesso; basta un’osservazione superficiale a dimostrarlo. Il figlio parla la lingua dei genitori; ora l’apprendimento di una lingua è una grande conquista intellettuale ; nessuno ha insegnato al bambino , eppure egli saprà usare a perfezione il nome delle cose , i verbi ,gli aggettivi.» M.M. (Pag.4)

«…Esiste dunque una forza psichica che aiuta lo sviluppo del bambino. […] A due anni egli sarà capace di riconoscere tutte le persone e le cose del suo ambiente.» M.M. ( Pag.4)

«L’unico linguaggio che l’uomo impara perfettamente è senza dubbio quello acquisito nel primo periodo

dell’infanzia …» M.M. (Pag. 4)

«A tre anni il bambino ha già pronto le fondamenta della personalità umana e ha bisogno dell’aiuto particolare dell’educazione scolastica. Le conquiste da lui fatte sono tali, che si può dire che il bambino ,il quale entra in scuola a tre anni è già uomo per le conquiste che ha raggiunto. […] a tre anni il bambino è già uomo.»

M.M (Pag.5)

«La nostra è una ‘Casa Dei Bambini’ piuttosto che una vera e propria scuola ;cioè un ambiente specialmente preparato per il bambino, dove esso assimila

qualsiasi cultura diffusa dall’ambiente senza bisogno di insegnamenti.» M.M. (Pag. 5)

«L’educazione non è ciò che il maestro dà, ma è un processo naturale che si svolge spontaneamente nell’individuo umano; che essa non si acquisisce ascoltando delle parole ma per virtù di esperienze effettuate nell’ambiente. Il compito del maestro non è quello di parlare , ma di preparare a disporre una serie di motivi di attività culturale in un ambiente appositamente preparato.» M.M. (Pag.6)

«Oggi l'educazione, come è concepita, prescinde insieme dalla vita biologica e da quella sociale. Tutti coloro che entrano nel mondo dell'educazione vengono ad essere isolati dalla società. [..] Il mondo dell'educazione è una specie di isola

dove gli individui, avulsi dal mondo, si preparano alla vita rimanendone estranei.»

M.M. (Pag.9)

«Il concetto di un'educazione che assuma la vita come centro della propria funzione, altera tutte le idee educative precedenti. L'educazione non deve essere più basata su un programma prestabilito, ma sulla conoscenza della vita umana» M.M. (Pag.12)

«L’educazione significa cura dell’individuo….» M.M. (Pag. 13)

«L’educazione va considerata come aiuto alla vita , questo controllo non dovrà mai essere costrizione ed oppressione, ma dovrà porgere un aiuto fisico e psichico . Vale a dire che il primo passo che la società dovrà compiere sarà quello di consacrare più larghi mezzi all’educazione.» M.M. (Pag.13)

L’EDUCAZIONE PER LA VITA

«Rendiamoci conto che il bambino è un operaioE che il fine del suo lavoro è di produrre l'uomo. [...]Il problema sociale nei riguardi dell'infanzia vaConsiderato di ben maggiore importanza, perché il lavoroDei bambini non produce un oggetto materiale,Ma crea l'umanità stessa: non una razza,Una casta, un gruppo sociale, ma l'intera umanità». M .M. (Pag. 15)

«L’educazione intesa come aiuto alla vita: un’educazione dalla nascita, che alimenti una rivoluzione scevra di ogni violenza e che unisca tutti per un fine comune e li attragga verso un solo centro.» M.M. (Pag. 16)

I PERIODI DELLA CRESCENZA

«Il periodo infantile è un periodo di creazione; nulla esiste all'inizio ed ecco cheCirca un anno dopo la nascita il bambino conosce ogni cosa. […]Nel caso dell'essere umano non si tratta dunque di sviluppo, ma di creazione,La quale parte da zero.Il meraviglioso passo compiuto dal bambino è quello che lo conduce dal nullaA qualche cosa, ed è difficile per la nostra mente afferrare questa meraviglia» M.M. (Pag. 22-23)

«La nostra mente , così com’è , non arriverebbe là dove arriva la mente del bambino, […] potremmo Dire che noi acquistiamo le conoscenze con la nostra intelligenza , mentre il bambino le assorbe con la sua vita psichica.» M.M. (Pag. 25)

«Egli apprende tutto inconsapevolmente .» M.M. (Pag.26)

«Il movimento un’altra delle meravigliose conquiste […] vive giorno per giorno e impara a muoversi ogni giorno di più ,il linguaggio con tutta la sua complessità entra nella sua mente e così pure il potere di dirigere i suoi movimenti secondo le necessità della sua vita.» M.M. ( Pag. 26 e 27)

« La nostra opera di adulti non consiste nell’insegnare , ma nell’aiutare la mente infantile nel lavoro del suo sviluppo.» M.M. (Pag. 28)

«…il bambino non progredisce verso la morte come l’adulto ;esso progredisce verso la vita, giacché il suo scopo è la costruzione dell’uomo nella sua pienezza di forza e di vita.» M.M. (Pag. 31)

«Più il bambino cresce e più diviene intelligente e forte.» M.M. (Pag. 31)

UN NUOVO ORIENTAMENTO

«Vi sono dunque due vite diverse, e l’adulto ha il privilegio di partecipare ad ambedue : all’una come genitore e all’altra come membro della società. La migliore delle due è quella che il genitore spende per il bambino, poiché , grazie alla vicinanza del bambino , si sviluppano nell’uomo i più alti sentimenti.» M.M (Pag. 33)

«L’embriologia è indubbiamente una delle scienze più affascinanti , in quanto non studia gli organi di un organismo sviluppato, […]ma ha come fine della sua indagine il processo creativo, il modo nel quale un corpo che non esisteva viene a formarsi per entrare infine nel mondo dei viventi.» M.M. (Pag. 37)

« Il fatto meraviglioso che un essere, il quale prima non esisteva, diventi poi uomo o donna, destinato ad avere una sua intelligenza e propri pensieri» M.M. (Pag. 35)

IL MIRACOLO DELLA CREAZIONE – L’EMBRIOLOGIA

«La costruzione dell’embriologia che può essere studiata al microscopio ,si riferisce solo ad una parte meccanica ,mentre gli esseri viventi non sono solo un insieme di organi che vengono ad unirsi in una unica funzionalità.» M.M. (Pag. 50)

«Né le scoperte, né le teorie che derivano dalle conquiste moderne spiegano il mistero della vita, ma ogni nuovo particolare messo in luce aggiunge però alla nostra comprensione di essa.» M.M. (Pag. 58)

«In lui esiste un potere globale una «essenza umana creativa» che lo spinge a formare l’uomo del suo tempo, della sua civilizzazione; e nella sua facoltà assorbente procede secondo leggi di crescenza che sono universali per tutta l’umanità.» M.M. (Pag. 59)

«La « neutralità » del bambino , la indifferenza biologica ad assumere qualunque cosa trovi intorno a sé e farne i caratteri della propria personalità , colpisce come una prova reale di unità nel genere umano.»

M.M (pag.59)

« La vita non è sulla terra solo per conservare se stessa, ma per conservare se stessa , ma per compiervi un lavoro essenziale nella creazione e perciò necessario a tutti i viventi.» M.M. (Pag. 57)

L’EMBRIONE SPIRITUALE

«Se l'opera dell'uomo sulla terra è collegata col suo spirito, con la sua intelligenza creativa, spirito e intelligenza devono costituire il fulcro dell'esistenza individuale e di tutte le funzioni del corpo. Intorno a questo si organizza il suo comportamento, ed anche la fisiologia dei suoi organi. L'uomo intero si sviluppa entro un alone spirituale. […] Le prime cure, preminenti su ogni altra, dovranno essere rivolte in particolare alla vita psichica del neonato, e non soltanto a quella fisica come ancor oggi avviene.» M.M.(Pag. 62)

«Gli adulti ammirano l’ambiente, possono ricordarlo ,ma il bambino lo assorbe in sé.» M.M. (Pag. 63)

«Il bambino viene ad amare qualsiasi località in cui è nato così che, per quanto possa esser dura la vita nel paese natio , non potrà mai essere parimenti felice altrove.» M.M. (Pag. 64)

«.. Tutti gli abiti sociali e morali che formano l’insieme della personalità [...] si costruiscono durante l’infanzia per opera di quel misterioso potere psichico che gli psicologi chiamano «mneme». […] Può essere considerata come una memoria naturale superiore , non solo crea le caratteristiche ,ma mantiene vive…quello che il bambino ha formato rimane acquisito per sempre nella personalità…» M.M. (Pag.67)

«[...] un adulto dei tempi antichi non si potrebbe adattare ai tempi moderni» M.M (Pag. 67)

«L’infanzia è un periodo veramente importante poiché quando si voglia infondere nuove idee, modificare o migliorare abitudini e costumi del paese accentuare più vigorosamente le caratteristiche di un popolo , dobbiamo prendere come strumento il bambino poiché assai poco si ottiene agendo sugli adulti.» M. M. (Pag.67)

«Il bambino va dunque curato fin dalla nascita, considerandolo soprattutto come un essere dotato di vita psichica.» M.M. (Pag.68)

«Il bambino deve fissare i caratteri propri del suo gruppo sociale , assorbendoli dall’esterno ,dopo la nascita.»

M.M. (Pag.70)

«Lo sviluppo del bambino consta di tante parti tutte determinate nel tempo di

successione da leggi speciali che sono communi a tutti.

[…] Ogni individuo diventa creatore delle proprie abilità,

pur disponendo di una condizione fisiologica che in

se stessa non cambia . l’uomo è dunque l’autore del proprio perfezionamento.»

M.M. (Pag.74 e 75)

«Si può ben dire: I bambini dalla nascita, sono tutti uguali :essi seguono lo stesso modo di svilupparsi e le stesse leggi. Succede nel campo psichico quello che succede nell’embrione fisico. […] Queste leggi e questi bisogni il bambino stesso li deve indicare nelle sue manifestazioni spontanee e nel suo progresso: nella manifestazione della sua pace e della sua felicità: nella intensità dei suoi sforzi e nella costanza delle sue libere scelte. Noi dobbiamo imparare da lui e servirlo come meglio possiamo.» M.M. (Pag. 76 e 77)

«Vivere è soffrire»

M.M. (Pag.79)

«… le nebule della sensitività dirigono lo sviluppo psichico del bimbo neonato, come il gene condiziona l'uovo fecondato nella formazione del corpo. […] Non parliamo soltanto di cure ai bambini nei primi anni o nei primi mesi di vita e, tanto meno, riduciamo queste cure solo al campo della salute fisica; stabiliamo invece l'importanza di un principio particolarmente necessario per le madri intelligenti e la famiglia in genere: deve esistere una “norma speciale di trattamento” esatto e geloso per la nascita e i primi giorni dopo la nascita» M.M. (Pag.84)

«Il bambino non eredita un prestabilito modello di linguaggio , ma la possibilità di costruirne uno attraverso un’inconscia attività di assorbimento.» M.M. (Pag.82)

LA CONQUISTA DELL’INDIPENDEZA

«…Il bambino presenta tendenze che mirano chiaramente ed energicamente all’indipendenza funzionale. Allora lo sviluppo è una spinta verso sempre una maggiore indipendenza , è come la freccia che , lanciata dall’arco, va dritta, sicura e forte. La conquista dell’indipendenza incomincia con il primo inizio della vita, […] una forza vitale è attiva nell’individuo e lo guida verso la sua evoluzione..»

M.M. (Pag.85)

«il bambino è sempre entusiasta, è sempre felice…» M.M. (pag.86)

«Quando il bambino acquista il linguaggio può esprimere se stesso e non deve più dipendere da altri che indovini i suoi bisogni ; egli si mette allora in comunicazione con l’umanità perché non vi è altro mezzo che il linguaggio per comunicare fra uomini.» M.M. (Pag. 88)

«La natura dirige , tutto dipende da essa e deve obbedire ai suoi precisi comandi.»

M.M. (Pag. 90)« Il bambino può soltanto svilupparsi dunque per mezzo di esperienze sull’ambiente: questo esperimentare noi chiamiamo «lavoro». M.M. (Pag.91)

«Solo il bambino offre in se stesso l’immagine della maestà della natura, la quale dà la vita dando libertà e indipendenza: e la dà seguendo determinate leggi riguardo al tempo e ai bisogni dell’essere; essa fa della libertà una legge di vita : esseri liberi o morire.» M.M. (Pag. 93)

«Ogni cosa nella creazione è attività , attività somma è la vita ,

ed è soltanto attraverso l’attività che la perfezione della vita può essere cercata e raggiunta.»

M.M. (Pag. 94)

«L’ambiente deve essere ricco di motivi che interessino l’attività e invitino il bambino a condurvi le proprie esperienze.» M.M. (Pag.95)

«…Possiamo dire che siamo nati con uno stimolo vitale (horme) già organizzato nella struttura generale della mente assorbente, e la sua specializzazione e differenziazione annunciate nelle nebule. […] Ora, queste strutture, che guidano la crescita e lo sviluppo psichico, cioè la mente assorbente, le nebule e i periodi sensitivi con i loro meccanismi sono ereditari e caratteristici della specie umana. Ma il loro attuarsi può solo compiersi attraverso una libera azione sull'ambiente.» M.M. (Pag. 99)

«I problemi sociali del bambino non sono gli stessi dell’adulto.» M.M. (Pag. 102)

«Il bambino ha una speciale facoltà. I suoi sensi non sono limitati come quelli degli animali. […] Il bambino non ha simili limitazioni; egli osserva ciò che lo circonda e l’esperienza ci ha dimostrato che egli è capace di assorbire ogni cosa.» M. M. (Pag.104)

«Nell’infanzia , in virtù delle sole forze infantili, il bambino acquista le caratteristiche che lo distinguono , come il linguaggio, la religione, il carattere della razza ecc.» M.M.(Pag. 105)

«…Il bambino vede e ascolta qualsiasi cosa la madre faccia.»

M.M. (Pag. 106)«L’ambiente del piccolo dev'essere il mondo, tutto ciò che è nel

mondo che lo circonda.» M.M. (Pag.106)

« […] per ogni bambino, si ha improvvisamente un irrompere di parole pronunciate tutte alla perfezione. […] In Belgio alcuni psicologi scoprirono che il bambino di due anni e mezzo possiede soltanto da due a trecento parole, mentre a sei anni raggiunge la conoscenza di migliaia di parole . Tutto avviene senza maestro, per acquisizione spontanea. M.M. (Pag.118)

«La voce umana è una musica e le parole ne sono i suoni, che in sé non hanno significato, ma ai quali ogni gruppo ha dato il suo senso speciale. […]Questi suoni del linguaggio sono fissati nell’inconscio . Non possiamo vedere quello che avviene interamente nell’essere , ma le manifestazioni esterne ci offrono una guida.» M.M.(Pag.124)

«…il bambino piccolo presta attenzione al movimento delle labbra di chi parla: egli le guarda con grande intensità e cerca di imitarne i movimenti.» M.M.(Pag.125)

«Un essere desideroso di esprimersi ha bisogno di un maestro che gli insegni chiaramente le parole. [...] Aiutando il bambino noi diventiamo servi e collaboratori della natura che crea , della natura che insegna e troveremo tutto un metodo già tracciato per noi.» M.M. (Pag.127)

«La prima esplosione è quindi di parole, e la seconda di pensieri. Ma per giungere a queste esplosioni occorre indubbiamente una preparazione . Qualcosa di occulto , di segreto, non un’ipotesi , perché i risultati indicano gli sforzi che il bambino ha dovuto fare per esprimere il suo pensiero! Poiché gli adulti non sempre comprendono ciò che il bambino vuol dire,[…] tutti gli sforzi del bambino non coronati da successo porteranno in lui uno stato di agitazione. […] È un periodo difficile in cui gli ostacoli sono creati dall’ambiente e dalle limitazioni stesse del bambino. […] Alcuni bambini sono più forti degli altri, altri trovano ambienti favorevoli e procedono direttamente verso l’indipendenza che è la base dello sviluppo normale senza regresso.» M.M. (Pag.131) «La preparazione all’educazione è uno studio di se stessi; e la preparazione di un maestro che

deve aiutare la vita implica assai più che una semplice preparazione intellettuale ; è una preparazione del carattere, una preparazione spirituale.»

M.M. (Pag. 34 e 135)

«L’ardore del bambino è qualcosa di assolutamente diverso dall’affetto che egli porta a chi lo vezzeggia e lo accarezza.

L’interprete è per il bambino la «grande speranza» ; è qualcuno che gli aprirà la via delle scoperte , quando il mondo gli ha chiuso le sue porte. Questo individuo che

l’aiuta entra in intima relazione con lui, che supera l’affetto perché offre aiuto e non soltanto consolazione.»

M.M. (Pag. 136 e 137)

«…e pertanto dobbiamo ricordare: 1) che l’educazione dei primi due anni di vita ha importanza per tutta la vita ; 2) che il bambino è dotato di grandi poteri psichici, di cui non ci rendiamo ancora conta ; 3) che egli ha un’estrema sensitività la quale, per effetto di qualsiasi violenza ,determina non solo una reazione, ma difetti che possono permanere nella personalità.» M.M. (Pag. 139)

MOVIMENTO E SVILUPPO TOTALE

«Il movimento va considerato da un nuovo punto di vista. A causa di errori e malintesi lo si è considerato sempre come qualcosa di meno nobile di quello che è.» M.M. (Pag. 140)

«Lo sviluppo mentale e quello spirituale, possono e debbono essere aiutati dal movimento, senza del quale non esiste progresso , né salute, mentalmente parlando.» M.M. (Pag. 144)

«Nel movimento vediamo come si sviluppa il lavoro dell’individuo, e il lavoro dell’individuo è espressione della sua psiche ed è la vita psichica stessa.» M.M.(Pag. 146)

«Lavoro e movimento sono una sola cosa.» M.M. (Pag. 149)

«Le mani sono connesse con la vita psichica. Infatti coloro che studiano la mano dimostrano che la storia dell’uomo vi è stampata sopra, e che essa è un organo psichico.» M.M. (Pag. 152)

«Studiando il linguaggio abbiamo visto che la parola è legata specialmente all’udito, mentre lo sviluppo del movimento è legato alla vista, giacché occorrono gli occhi per vedere dove mettiamo i piedi , e quando lavoriamo con le mani dobbiamo vedere che cosa facciamo. […] L’osservazione precede il movimento e quando il bambino comincia a muoversi ; egli si orienterà in base ad essa, ; orientamento nell’ambiente e movimento sono entrambi legati allo sviluppo psichico.»

M.M.. (Pag. 153)

«… le proprie azioni portano il piccolo sul cammino dell’indipendenza.» M.M. (Pag. 155)

SVILUPPO E IMITAZIONE

«.. A un anno e mezzo egli compie già degli sfizi per esprimere ciò che è dentro di lui: è un'epoca di fatica e costruttività . Di fronte a questa fase di sviluppo, bisogna stare particolarmente attenti a non distruggere le tendenze della vita.» M.M. (Pag.157)

«L'esempio offre solamente un motivo di imitazione, ma non è l'essenziale: ciò che conta è lo sviluppo dello sforzo di imitazione, non il raggiungimento dell'esempio dato. [...] Lo sforzo non mira all'imitazione, ma a creare in se stessi la possibilità di imitare, a trasformare se stessi nella cosa desiderata.» M.M. (Pag.158)

«... noi non dobbiamo intrometterci, perché il bambino deve completare il ciclo della propria attività.» M.M(Pag.159)

«L'istinto di muoversi nell'ambiente, passando da una scoperta all'altra, fa parte della natura stessa e dell'educazione: l'educazione deve considerare il bambino che cammina come un esploratore.» M.M. (Pag.162)

DAL CREATORE INCONSCIO AL LAVORATORE COSCIENTE - ULTERIORE ELABORAZIONE

«Prima dei tre anni c'è creazione delle funzioni: e dopo i tre anni sviluppo delle funzioni create." M.M.(Pag.165)

«Il potere della mente di assorbire dall'ambiente senza fatica permane ancora; ma l'assorbimento viene aiutato ad arricchire i suoi acquisti attraverso un'esperienza attiva.» M.M.(Pag.166)

«Le leggi naturali dello sviluppo stimolano i bambini di questa età a esperienze sull'ambiente mediante l'uso delle mani, e non soltanto per fini pratici, ma anche per fini  culturali.» M.M. (Pag.170)

«La cultura può essere ricevuta soltanto attraverso il lavoro e l'accresciuta realizzazione di se stessi.[...] l'acquisizione della cultura per mezzo dell'attività spontanea.» M.M. (Pag.171)

«Il modo con cui il bambino agisce è per noi una continua sorgente di rivelazioni. [...] Solo il bambino stesso con le sue manifestazioni può farsi conoscere e insegnarci a conoscerlo.» M.M.(Pag.178)

CARATTERE E I SUOI DIFETTI NEI BAMBINI – NORMALIZZAZIONE – LA COSTRUZIONE DEL CARATTERE È UNA CONQUISTA- LA SUBLIMAZIONE DELL’ISTINTO E DEL POSSESSO- SVILUPPO SOCIALE: L’AMBIENTE«Durante i primi due o tre anni operano sul bimbo influenze che possono alterare il

carattere nella vita avvenire.»

M.M.(Pag.193) «Le nostre scuole ci hanno dato per questo periodo un contributo

notevole di esperienze e di risultati permettendoci di agire con aiuti esterni, cioè con l'educazione. [...] Tutti questi difetti hanno un riflesso sulla vita mentale e sull'intelligenza.» M.M.(Pag.194)

«La libertà è una conseguenza dello sviluppo. [...] Lo sviluppo è attivo, è costruzione della personalità raggiunta attraverso lo sforzo e l'esperienza propria; è il lungo lavoro che deve compiere ogni bambino per sviluppare se stesso. Tutti possono domande e reprimere una persona debole e sottomessa, ma nessuno può sviluppare un'altra persona. Lo sviluppo non si può insegnare.» M.M. (Pag.204)

«I problemi dell'educazione si riferiscono a quelli che hanno saputo, fino ad un certo punto, restare nei limiti dell'adattamento. Questo adattamento all'ambiente si attua nei primi sei anni: qui è dunque l'origine del carattere umano.»

M.M.(Pag.209)

«l bambini determinano le loro azioni in base alle leggi della natura, gli adulti in base alla riflessione.» M.M.(Pag.216)

«La costruzione della psiche si può seguire in ogni suo elemento e l'osservazione conferma che il carattere dell'uomo non è solo il risultato dell'educazione, è un fatto che rientra nella complessa guida dell'universo: è volontà della natura.» M.M.(Pag.216-217)

«Conoscere, amare e servire è il trinomio di tutte le religioni; ma il costruttore della nostra spiritualità è il bambino.»

M.M.(Pag.219)«..Arricchire l'ambiente con un po' di tutto e lasciare che i bambini scegliessero ciò che

preferivano. [...] Anche questi oggetti, evidentemente, per il bambino rappresentano un bisogno: essi scelgono gli oggetti che li aiutano alla costruzione di se stessi.» M.M.(Pag. 221)

«Da ciò ha origine una trasformazione, un adattamento, che non è se non la costruzione stessa della vita sociale. La società non è fondata sulle preferenze, ma su una combinazione di attività che devono armonizzarsi. Dalla loro esperienza si sviluppa nei bambini un'altra virtù sociale: la pazienza.» M.M.(Pag. 222)

«Quando le classi sono numerose, si rivelano meglio le differenze di carattere e più facili sono le varie esperienze.[…] Ma che cos'è la vita sociale se non risolvere problemi, comportarsi bene e progettare piani che da tanti siano accettabili?» M.M.(Pag. 223)

«...I bambini risolvono da soli i problemi. [...] Si rispettano reciprocamente e intervengono solo quando l'aiuto è necessario.»

M.M. (Pag. 227)«Un'altra caratteristica che si manifesta nelle nostre scuole è l'ammirazione per i più bravi; non solo i bimbi non sono invidiosi, ma tutto quello che è ben fatto suscita in loro un'ammirazione entusiasta.» M.M.(Pag. 229)

«Le nostre pareti divisorie sono mezze pareti, vi è sempre facile accesso da una classe all'altra, e così gli scolaretti sono liberi di andare avanti e indietro.» M.M.(Pag.226)

SOCIETÀ PER COESIONE

«La convivenza sociale [...] conduce infine i bambini a sentire e ad agire come gruppo.»

M.M. (Pag.231)

«Subito dopo i 6 anni [...] mostra un'associazione organizzata. [...] I bimbi cercano allora di conoscere i principi e le leggi stabiliti dall'uomo.» M.M.(Pag. 234)

«Buone leggi e un buon governo non possono tenere insieme le masse e farle agire, se gli individui stessi non sono orientati verso qualcosa che li tiene compatti e fa di essi un gruppo.» M.M.(Pag.236)

«La società non dipende solo dall'organizzazione ma anche dalla coesione.» M.M.(Pag. 236)

L’ERRORE E IL SUO CONTROLLO

«I bambini nelle nostre scuole sono liberi, ma l'organizzazione è necessaria: un'organizzazione più accurata che nelle altre scuole, affinché i bambini siano liberi di lavorare. Il bambino che compie le sue esperienze in un ambiente preparato si perfeziona.»

M.M. (Pag. 243)«…solo l'esperienza e l'esercizio correggono gli errori e

l'acquisto delle diverse capacità richiede lungo esercizio»

M.M.(Pag.244)

«Il nostro materiale ha la particolarità di offrire un conto dell'errore molto visibile e tangibile.» M.M.(Pag. 248)

I TRE GRADI DELL’UBBIDIENZA - L’INSEGNANTE MONTESSORIANA E LA DISCIPLINA

«Le principali preoccupazioni nell'educazione abituale del carattere riguardano la volontà e l'ubbidienza e generalmente esse costituiscono due concetti antagonisti nella mente degli uomini.»

M.M. (Pag. 250)

«Volontà ed ubbidienza sono connesse tra loro, in quanto la volontà e il fondamento e l'ubbidienza segna una seconda fase nel processo dello sviluppo.» M.M.(Pag. 254)

«Dobbiamo aver presente che il fenomeno della disciplina interiore è qualcosa che deve compiersi e non qualcosa di preesistente. Nostro compito è guidare sulla via della disciplina.» M.M.(Pag. 262)

«È necessario che l'insegnante sia capace di capire la condizione dei bambini.»

M.M.(Pag. 269)

«Il primo passo per un'insegnante Montessoriana è l'autopreparazione . Essa deve tener viva la sua immaginazione. [...] ha davanti a sé un bimbo che, per così dire, non esiste ancora.» M.M.(Pag. 275)

«L'insegnante diventa la guardiana e la custode dell'ambiente; essa perciò si concentra sull'ambiente invece di lasciarsi distrarre dall'irrequietezza dei bambini." M.M. (Pag. 276)

«Prima che incominci la concentrazione, l'insegnante può fare più o meno quello che vuole: ove sia necessario può intervenire nell'attività del bambino.»

M.M. (Pag. 277)«... non interferire sotto nessuna forma.»

M.M.(Pag. 279)

"I bambini costruiscono senza aiuto una società ordinata." M.M. (Pag. 284)

«Lo studio dell'amore e della sua utilizzazione ci porteranno alla sorgente dalla quale esso zampilla: il bambino. Questa è la strada che l'uomo dovrà percorrere nel suo affanno e nei suoi travagli, se egli, come aspira, vuole raggiungere la salvezza e l'unione dell'umanità.» M.M. (Pag. 294)

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

«Giustizia è dare ad ogni essere umano l'aiuto che può portarlo a raggiungere la sua piena statura spirituale, e chi serve lo spirito in tutte le età deve aiutare quelle energie che portano a raggiungerla.» M.M. (Pag.284)

‘La mente del bambino’

Maria Montessori

‘Il bambino è padre dell’umanità e della civilizzazione ,è il nostro mastro anche nei riguardi della sua educazione.’

Serena Pasquale e Giulia BatiniA.A. 2015/2016

Versione italiana di «The Absorbent Mind» pubblicato in India nel 1949 con aggiunta di capitoli.

Quest’opera chiude la vasta trattazione scientifica e pedagogica della figura del bambino e del suo

sviluppo psichico e intellettuale.

Maria Montessori in questo volume affronta ed esamina le energie mentali del bambino, le quali lo

rendono capace di costruire e muoversi nello spazio di pochi anni, solo, senza maestri o sussidi

educativi ,anche se lasciato solo e spesso ostacolato. Identifica il bambino come essere completo,

capace di sviluppare energie creative e possessore di valori (come l’amore) che l’adulto ha ormai

dimenticato o represso.

L’autrice confida che per la ricostruzione di una società pacifica, l’umanità può sperare solo

investendo nelle risorse del bambino che diventa quindi costruttore di se stesso.

Dà una speranza affinché ci sia un’umanità migliore grazie al proprio potere creativo.

TEMATICHE PRESENTI NEL TESTO

Educazione per la vita e per l'umanità (capitoli 1-4, pp. 1-29)

Educazione da 0 a 3 anni(capitoli 5-15, pp. 30-163)

Educazione da 3 a 6 anni (capitoli 16-19, pp. 164-206)

Educazione dai 6 anni in poi (capitoli 20-21, pp. 207-219)

Scuole montessoriane e “metodo Montessori” (capitoli 22-28, pp. 220-294)

EDUCAZIONE PER LA VITA E PER L’UMANITÀ:

Tratta delle capacità mentali del bambino, già elevate in tenera età senza l’aiuto dei

maestri, cosa che costituisce ancora un mistero per noi.

La Montessori espone con cura i primi anni di vita del bambino, evidenziando inoltre la

responsabilità che hanno gli adulti nei loro confronti.

Qui entra in gioco «l’educazione dalla nascita», argomento che sta molto a cuore alla

Montessori.

Ciò che offre le condizioni per questo tipo di educazione è la «preparazione

dell’ambiente».

Le potenzialità umane si devono concentrare sull’educazione.

Il bambino è dotato di poteri sconosciuti, che possono guidare un avvenire luminoso.

L’educazione è un processo naturale che si svolge spontaneamente nell’individuo umano.

Questa energia è rimasta sempre ignorata per millenni, così l’uomo ignaro di ciò non può

comprendere il mondo psichico del bambino.

Soltanto oggi qualcuno ha iniziato ad intuire l’esistenza e l’importanza di questa ricchezza non ancora sfruttata.

Non esiste più la presenza del maestro che insegna e parla, ma una nuova figura che dà importanza all’organizzazione dell’ambiente.

Questa nuova figura indaga la relazione che in tale ambiente si viene a stabilire tra insegnante e bambino.

Infine, prepara a disporre una serie di motivi di attività culturale in un ambiente appositamente preparato.

L’uomo incomincia il suo sviluppo mentale dalla nascita e la attua con maggiore intensità nei primi 3 anni di vita.

Per questo motivo l’educatore deve porre molta attenzione a questi primi anni.

Se ciò avverrà il bambino si rivelerà la più grande meraviglia della natura.

Gli insegnanti saranno i testimoni dello sviluppo dell’animo umano. Sorgerà l’uomo nuovo, capace di dirigere l’avvenire della società umana.

PERIODI DELLA CRESCENZA:

Primo periodo: dalla nascita ai 6 anni, (con due sotto fasi); 6-12; 12-18; 18 in poi.

Nel primo periodo il bambino è escluso dall’educazione obbligatoria. Dai 6 anni il bambino inizia

ad assumere una sua personalità, edificando la propria mente. Costruisce una sua memoria e ha la

capacità di capire e ragionare.

I regolamenti della scuola per poter essere modificati hanno bisogno di una forza che intervenga

dall’esterno, rinnovando l’educazione.

L’educazione non deve essere basata su un programma stabilito, ma sulla conoscenza della vita umana.

Devono collaborare a questa nuova vita anche i genitori, fornendo l’igiene mentale oltre che quella fisica.

«Il periodo infantile è un periodo di creazione; nulla esiste all'inizio ed ecco che circa un

anno dopo la nascita il bambino conosce ogni cosa. […]

Nel caso dell'essere umano non si tratta dunque di sviluppo, ma di creazione, la quale parte da

zero. Il meraviglioso passo compiuto dal bambino è quello che lo conduce dal nulla a qualche cosa,

ed è difficile per la nostra mente afferrare questa meraviglia» M.M (pp. 22-23)

Secondo periodo: dai 6 anni ai 12 anni. Nel secondo periodo il bambino può sottoporsi al lavoro mentale e dunque comprende, ha pazienza per ascoltare ed imparare.

Terzo periodo: dai 12 anni ai 18 anni. Un nuovo tipo di psicologia per l’individuo umano, meno facile e il carattere non `e stabile ,poiché si hanno manifestazioni di indisciplina

EDUCAZIONE DA 0 A 3 ANNI

L’educazione ritenuta uno degli strumenti più efficaci ma che riguarda solo la mente.

Lo scopo dell’educazione deve essere lo sviluppo delle potenzialità umane: diversi studi ci dimostrano che i primi due anni di vita sono fondamentali.

Il bambino ha elevate capacità mentali ed è in grado di istruirsi da solo (es. grande conquista è l’apprendimento del linguaggio).

Lo sviluppo del bambino sostenuto da forze psichiche ,deve essere presa in considerazione insieme alla vita biologica e sociale.

L’educazione è un processo che avviene naturalmente e spontaneamente nel bambino.

.

L’educazione deve essere presa in considerazione insieme alla vita biologica e sociale.

L’educazione a scuola deve preparare alla vita, la scuola non deve essere un mondo a sé.

In età prescolastica, non esiste un vero sistema o una vera struttura che stimoli e

supporti lo sviluppo infantile.

L’educazione deve poggiare sulla conoscenza della vita umana e non su un programma

stabilito.

L’educazione deve acquisire più autorità ed una posizione più rilevante per la società.

Di conseguenza quest’ultima deve agire in relazione alle leggi della vita e dello

sviluppo psichico.

Un concetto importante è quello del «bambino costruttore dell’uomo» e dei genitori

collaboratori: bisogna rispettare e aiutare questa costruzione.

«I giovani hanno passato anni ad ascoltare la parola dei maestri e l’ascoltare non forma l’uomo;

soltanto il lavoro pratico e l’esperienza conducono i giovani alla maturità» M.M.

IL MIRACOLO DELLA CREAZIONE

Embrologia: scienza che si occupa della creazione dell’uomo. Nelle prime teorie si pensava che nell’uomo preesistesse un minuscolo essere umano.

G.F. Wolff scoprì, tramite il microscopio che non vi è nulla di preesistente, bensì viene generato (moltiplicazioni germinali).

Questa teoria incontrò non pochi ostacoli, e fu accettata solamente dopo le ricerche di K.E. Von Baer.

Scoperta dei cromosomi: il numero varia di specie in specie (la specie umana ne possiede 46 + 2 sessuali).

Scoperta dei geni: quelli che si manifestano sono portatori dei caratteri dominanti, gli altri dei caratteri recessivi. A ogni diversa combinazione corrisponde un essere umano diverso («eugenica»).

Ciascun organo è formato da cellule specializzate e quindi dotate di funzioni diverse.

Partendo dalle Scienze (biologia), la dottoressa Montessori si addentra nell'analisi

dell'embriologia, la scienza che prende in considerazione la vita dell’individuo. Essa aiuta a

comprendere il «fatto meraviglioso che un essere, il quale prima non esisteva, diventi poi

uomo o donna, destinato ad avere una sua intelligenza e propri pensieri» (p. 35)

Questo «fatto meraviglioso» avviene sia grazie all'embrione fisico, sia grazie

all'embrione spirituale

L’embrione post-natale e quello spirituale.

Il periodo post-natale si può definire periodo formativo. È una caratteristica

dell’uomo.

Di conseguenza, le prime cure dovranno essere rivolte in particolare alla vita

psichica del neonato.

Embrione spirituale rimanda ad una fondamentale caratteristica dell’uomo, ossia

l’unita di corpo e spirito.

Se l'opera dell'uomo sulla terra è collegata col suo spirito, con la sua intelligenza creativa, spirito e intelligenza

devono costituire il fulcro dell'esistenza individuale e di tutte le funzioni del corpo. Intorno a questo si organizza il

suo comportamento, ed anche la fisiologia dei suoi organi. L'uomo intero si sviluppa entro un alone spirituale.

[…] le prime cure, preminenti su ogni altra, dovranno essere rivolte in particolare alla vita psichica del neonato,

e non soltanto a quella fisica come ancor oggi avviene» (p. 62)

FASE

PRENATALE

EMBRIONE

FISICO

SIMILE A

QUELLO

DEGLI

ANIMALI

PERSONA

FASE POST-

NATALE

EMBRIONE

SPIRITUALE

SIMILE A

QUELLO

DEGLI

ANIMALI

ESCLUSIVO

DELL’UOMO

«.. Tutti gli abiti sociali e morali che formano l’insieme della personalità [...] si costruiscono

durante l’infanzia per opera di quel misterioso potere psichico che gli psicologi chiamano

«MNEME». […] può essere considerata come una memoria naturale superiore , non solo crea

le caratteristiche ,ma mantiene vive…quello che il bambino ha formato rimane acquisito per

sempre nella personalità…» M.M. (pag.67)

Come per il linguaggio, le parole non vengono ricordate, ma assimilate nel corpo;

il bambino osserva ed assorbe l’ambiente e si adatta ad esso: viene a crearsi la

Mneme.

La Mneme può essere considerata come una memoria naturale. Oltre a creare le

caratteristiche, le mantiene vive nell’individuo. Tutto ciò che viene acquisito

rimane per sempre nella personalità.

Se vogliamo infondere nuove idee, modificare o migliorare abitudini dobbiamo

prendere come strumento il bambino.

Il bambino sarà la nostra unica fonte di speranza.

ADATTAMENTO:

Adattamento ai luoghi:

ADULTI BAMBINI

Il bambino ama

qualsiasi località in

cui è nato,

a prescindere dalle

difficoltà che

incontra,

e assorbe costumi,

abitudini del paese

in cui vive.

L’adulto non si

adatterà mai in un

altro paese.

Resterà sempre

legato al suo

luogo di nascita.

Adattamento alle Epoche Storiche:

ADULTI BAMBINI

«[...] un adulto dei

tempi antichi non si

potrebbe adattare ai

tempi moderni»

Sono vincolati

dall’epoca storica in

cui vivono.

Si adatta alla civiltà nella

quale si trova a vivere,

qualunque essa sia. Ha una

capacità di adattamento che

ci fa capire quanto sia da

considerare il bambino

l'anello di congiunzione tra

le diverse epoche storiche.

La Montessori correla qui l’idea di mente

assorbente in 3 concetti:

Periodi sensitivi: ossia dei momenti, periodi durante i quali il bambino è più sensibile all’assorbimento di

determinate esperienze, di specifici contenuti.

Nebule: le nebule in astrologia sono delle enormi masse di gas che unendosi formano gli astri. La nebule

sono misteriose potenzialità ma non determinano modelli di comportamento fissi ma spingono il soggetto ad

appropriarsi dell’ambiente.

«… le nebule della sensitività dirigono lo sviluppo psichico del bimbo neonato, come il gene condiziona l'uovo

fecondato nella formazione del corpo. […] Non parliamo soltanto di cure ai bambini nei primi anni o nei primi

mesi di vita e, tanto meno, riduciamo queste cure solo al campo della salute fisica; stabiliamo invece

l'importanza di un principio particolarmente necessario per le madri intelligenti e la famiglia in genere: deve

esistere una “norma speciale di trattamento” esatto e geloso per la nascita e i primi giorni dopo la nascita»

M.M. (Pag.84)

Horme (Dal greco orm£w; mettere in moto, eccitare): il lavoro di ogni nebula per una sua funzione psichica.

Ogni nebula è guardata da un’energia creativa. Le nebule sollecitate dall’horme si sviluppano in determinati

periodi sensitivi e danno vita alle funzioni psichiche come il linguaggio, il movimento, l’imitazione.

LA CONQUISTA DELL’INDIPENDENZA

Con lo slancio vitale vi è una spinta verso l’indipendenza o sviluppo naturale.

L’indipendenza non è solo in campo psichico, ma in campo fisico poiché il corpo del bambino è in continuo

sviluppo.

Il bambino acquista indipendenza con un continuo sforzo e tramite esso, non si giunge solo alla libertà ma

soprattutto alla forza e all’auto-perfezione.

Il bambino vuole agire da solo ed eviterà coloro che gli offrono aiuto.

Nel campo della psicologia infantile il termine maturazione designa un meccanismo di crescita, di trasformazione.

L’ambiente gioca un ruolo determinante nella crescita e nella maturazione del bambino. Infatti, la maturazione

psichica può attuarsi soltanto attraverso le esperienze sull’ambiente.

Per acquisire il linguaggio il bambino deve stare a contatto con persone che parlano. Per acquisire delle abitudini,

deve vivere tra persone che le seguono.

L’adulto e l’educazione devono aiutare e creare un ambiente consono, affinché l’individuo possa realizzare le

proprie potenzialità. Ogni funzione psichica si sviluppa solo se il bambino vive tra le persone che la esercitano.

«il bambino è sempre entusiasta, è sempre felice…»

M.M. (pag.86)

Il Linguaggio:

È la base della vita sociale.

Il linguaggio è il punto centrale che distingue l’umanità dalle altre specie.

Il linguaggio è al di sopra della natura, è l’espressione di una creazione sopra-naturale prodotta dall’intelligenza.

Il bambino assorbe il linguaggio, non è l’esito di un insegnamento sistematico e intenzionale.

Si sviluppa in tutti i bambini e rispetta le stesse leggi.

Il meccanismo psichico del linguaggio del bambino incomincia ad agire nelle profonda oscurità dell’inconscio ed è proprio lì che si sviluppa, si fissa e si rivela apertamente.

Sviluppo del linguaggio

Non è lineare, ma procede “a sbalzi”

Caratterizzato da “fenomeni esplosivi”

Fasi:

✔ Prima dei 2 anni: quasi muto nei primi mesi di vita, impara

«forme dei nomi, suffissi, prefissi e verbi» (p. 117); dopo la

prima esplosione di parole, avverrà, poi, la seconda

esplosione: quella dei pensieri.

✔ Dai 2 anni ai 5-6 anni: non vi sono esplosioni, ma, in questo

periodo, egli apprende moltissime parole e perfeziona le frasi. È un cammino laborioso che può andare incontro a problemi.

(mutismo psichico)

Il nostro sistema nervoso è composto da cervello, sensi e muscoli.

I muscoli mettono in relazione l’uomo al suo ambiente, il che giustifica la

denominazione sistema di relazione. Senza di esso non esisterebbero relazione tra

individuo, ambiente e società.

Lo sviluppo mentale deve essere connesso col movimento e dipendere da esso.

I nervi comunicano energia e movimento ai muscoli.

Sia lo sviluppo mentale che quello spirituale devono essere aiutati dal movimento senza

il quale non esiste progresso né salute.

I muscoli, la cui attività è diretta dal cervello, sono chiamati muscoli volontari; essi sono

mossi dalla volontà dell’individuo, che è una delle più grandi espressioni della psiche.

Sono un organo psichico, poiché dipendenti dalla volontà.

Studiando il bambino seguiamo di conseguenza due sviluppi: lo sviluppo della mano e

quello dell’equilibrio e del camminare. L’uomo si alza in quattro tempi:

Prima si alza a sedere;

Poi si gira sul ventre e cammina a quattro zampe;

Con l’aiuto di un sostegno, il bambino inizia a muovere i piedi e a camminare in punta di

piedi;

Infine si sostiene da solo e appoggia il piede sul terreno.

Il bambino che ha acquistato agilità ed abilità si sente un uomo forte, capace di

compiere il massimo sforzo ed è a questo punto che si manifesta il rapporto tra mani

ed equilibrio.

In seguito il bambino osserva le azioni delle persone attorno a lui e tende ad imitarle.

Il bambino deve quindi seguire le leggi naturali: acquisire la stazione eretta,

camminare ed acquisire forza, partecipare alle azioni delle persone che lo

circondano.

In questo periodo il bambino comincia a presentare una tendenza all’imitazione

L’esempio offre solamente un motivo di imitazione, ma non è essenziale. Quello che

conta è lo sforzo e lo sviluppo di esso.

Dopo che il bambino ha superato questo sforzo, molto spesso supera l’esempio,

perfezionandolo.

La Montessori considera l’imitazione come preparazione indiretta. È una

preparazione all’avvenire.

EDUCAZIONE DA 0 A 3 ANNI:

Da o a 3 anni:

Sviluppo inconscio

Il bambino è guidato

da una forza nascosta

Periodo di creazione

delle funzioni:

-linguaggio,

-movimento,

-imitazione.

Periodo non

ricordabile poiché non

c’è unità nella

personalità.

3-6 anni

sviluppo cosciente

Il bambino esercita la

sua volontà.

Le funzioni sono state

già create, il bambino

si sforza di

perfezionarle

È possibile ricordarlo

perché la coscienza è

unita e ricostruita.

Cultura e Carattere

● La mente del bambino acquisisce cultura: esplosione dello

scrivere, sviluppo dei sensi, immaginazione.

● C’è uno sviluppo e una costruzione naturale del carattere:

educazione morale.

● Per la formazione del carattere, il periodo più importante è quello compreso

tra 0 e 6 anni.

● L’educazione ha il compito di correggere i difetti. Occorre infatti costruire una

sorta di diagramma biologico

(con ricostruzione della storia genetica e familiare del bambino).

Sarà il primo passo per la correzione dei bambini difficili e capricciosi .

LA SUBLIMAZIONE DELL’ISTINTO DEL

POSSESSO

La concentrazione: la natura impone degli interessi intensi al bambino, in quanto la natura

stessa segue un determinato processo di costruzione.

La costanza: il bambino è portato a ripetere degli stessi esercizi, per capirne il meccanismo e

per perfezionarsi ogni volta. Egli determina le sue azioni in base alle leggi della natura.

Un difetto comune che hanno i bambini che non si sono sviluppati normalmente è l’avidità

di possesso, accompagnato dal desiderio di distruzione.

I bambini più grandi che si sono sviluppati normalmente non hanno intenzione di

impossessarsi di un oggetto per distruggerlo ma per vedere e capire la sua funzione.

«Ciò che conta non è la fisica, o la botanica, o il lavoro materiale,

ma la volontà e gli elementi dello spirito che, attraverso l’esercizio, vanno costruendosi:

il bambino è il costruttore spirituale di noi adulti e gli ostacoli che noi porremo

al suo libero sviluppo diverranno le pietre dei muri della prigione dell’anima dell’uomo».

M.M.

Bambini Forti : Bambini Deboli :

Capricci violenti

Scoppi d'ira

Atti di ribellione

Mente disordinata...

Passivi

Inerti

Indolenti

Paurosi

Cause di questi mali:

● trascuratezza della

mente del bambino;

● mancanza di attività

spontanea

DIFETTI DEI BAMBINI

La normalizzazione è un punto di partenza, non d'arrivo,

«dopo il quale la “libertà di agire”

consolida e sviluppa la personalità»

M.M.

Il bambino può liberarsi da queste deviazioni tramite la libertà, la

concentrazione scaturita da interesse e tramite una vita sociale con gli altri

bambini.

Possiamo considerare carattere tutto ciò che riguarda il comportamento

dell’uomo. La natura svolge un lavoro fin dalla nascita del bambino per

costruire l’uomo.

La vita del bambino si dive in TRE FASI:

Ognuna di essa è caratterizzata da un tipo di mentalità diversa.

● 0-6 anni: vengono create le fondamenta del carattere, che vengono poste

dalla natura; in essa troviamo le radici del carattere.

● 6-12 anni: il bambino comprende cos’è il bene e il male e riesce a

distinguerli.

● 12-18 anni: la coscienza morale diventa sociale, sorge il sentimento

dell’amore e dell’appartenenza al proprio paese.

CONTRIBUTO SOCIALE DEL BAMBINO:

NORMALIZZAZIONE

Classificazione dei bambini: quelli i cui difetti devono essere corretti, i buoni passivi visti come modello e quelli considerati superiori.

Appena i bambini trovano un lavoro che li attira per cui provano interesse, secondo la Montessori questa classificazione scompare. La normalizzazione deriva dalla concentrazione in un lavoro.

Solo il bambino può perdere i difetti superficiali, in un ambiente che offre tanti motivi di attività che gli permette di essere libero di scegliere ciò che vuole fare. Lo sviluppo è la conseguenza della libertà.

Se viene negata la libertà ai bambini ne deriva una reazione: scatenamento disordinato di impulsi non controllati.

«L’individuo umano è un’unità. Ora questa unità deve essere costruita e fissata attraverso

esperienze attive sull’ambiente stimolate dalla natura». M.M.

PERIODO DI SCOLARIZZAZIONE

Se vi sono problemi di apprendimento nelle varie discipline ciò dipende dalla mancanza di carattere, non di intelligenza.

Le abilità possono essere acquisite con l’esercizio, mai in seguito ad un ordine.

Soltanto dopo i 6 anni è possibile intervenire con ragionamenti, perché ormai la coscienza si è formata.

Tra i 12 e i 18 anni è ancora più evidente, perché ormai il ragazzo comincia ad avere degli ideali.

Coloro che hanno avuto uno sviluppo mentale, troveranno condizioni migliori nell’ambiente. Essi sono attratti dalla perfezione, che si identifica come il possesso delle virtù portate ad alti gradi.

«nulla può essere compiuto solo col tempo e la pazienza,

se non si è profittato delle occasioni che si presentano durante il periodo creativo»

M.M. (p.208)

«l comportamento dell'uomo non è invariabile come negli altri animali, ma può

progredire, ed è naturale che l'uomo senta perciò questa spinta verso il progresso»

M.M . (p.208)

«Il più grande pericolo sta nella nostra ignoranza».

M.M

SOCIETA’ PER COESIONE E’ importante che i bambini imparino sin da piccoli ad agire come

gruppo, perché è come se si formasse una società.

La prima manifestazione è la «società per coesione», come la definisce la Montessori, quando i bambini si comportano da società in maniera spontanea e animata da uno spirito sociale.

Dopo i 6 anni, il bambino passa alla fase successiva e comincia a comprendere i principi e le leggi di una società organizzata. Ubbidisce a chi comanda.

La società dipende da due fattori: dalla coesione degli uomini (ognuno ha un’esistenza indipendente, con un suo scopo, un suo lavoro, un suo ambiente) e dall’organizzazione (buone leggi e buon governo).

Per la Montessori, il più grande problema della società è l’educazione della massa e la costruzione del carattere degli individui.

L’educazione dei piccoli è importante per questo, perché fra i 3 e i 6 anni inizia la formazione del carattere e della società.

L’ERRORE E IL SUO CONTROLLO

Bisogna lasciare liberi i bambini ma allo stesso tempo è necessaria un’organizzazione curata (proprio perché i bambini devono essere liberi di lavorare).

L’educatore non deve interferire, né lodando né punendo. Soprattutto non deve umiliare. Ci deve essere la possibilità di controllare l’errore nell’educazione, avere dei giusti mezzi.

Il materiale deve rispondere a due importanti scopi: acuire i sensi del bambino e dargli la possibilità di controllare i suoi errori, di rifletterci sopra e di ripetere l’esercizio finché non ce la fa da solo.

«Da questo controllo degli errori sorge una forma di fraternità: gli errori dividono gli uomini ma il controllo di essi è un modo di unirli».

ERRORE E UBBIDIENZA

Secondo la Montessori vi è una grande confusone fra la volontà e l’ubbidienza, che

costituiscono le principali preoccupazioni nell’educazione, perché viste come

antagoniste.

La volontà non porta al disordine e alla violenza (come si pensa nella maggior parte

dei casi delle azioni volontarie dei bambini). La volontà dei bambini è quella crescere

e di svilupparsi, come è dettato dalla natura.

Bisogna liberarsi dei pregiudizi e affrontare la realtà: non tutto si può ottenere con

l’insegnamento o per imitazione.

«Volontà e ubbidienza sono connesse fra loro,

in quanto la volontà è il fondamento e l’ubbidienza

segna una seconda fase nel processo dello sviluppo».

M.M

Errore: occorre avere un

atteggiamento amichevole

verso l'errore. Il controllo

individuale dell'errore è

più importante della

stessa correzione perché

consente di conoscere

meglio se stessi, i propri

limiti e consente di

avvicinarsi agli altri

(favorisce relazioni di

fratellanza)

Ubbidienza: senza questa qualità del carattere, la

società non potrebbe esistere. La

società dell'epoca subiva la

mancanza del controllo

dell'ubbidienza. Vi sono tre gradi

dell'ubbidienza:

1: Il bambino ubbidisce solo

occasionalmente, non sempre .

2: Il bambino può ubbidisce sempre

3:Il bambino ubbidisce con

sorprendente prontezza.

«Il potere di ubbidire è l’ultima fase dello sviluppo della

volontà, la quale, a sua volta, rende possibile l’ubbidienza. (…)

Non è capo chi ha un senso di grande autorità,

ma piuttosto chi ha un senso di grande responsabilità».

M.M.

SCUOLE MONTESSORIANE

«Ma che cos'è la vita sociale se non risolvere problemi,

comportarsi bene e progettare piani che da tanti siano accettabili?»

M.M.

CARATTERISTICHE:

Ambiente: è un ambiente chiuso, appartato, che favorisce la concentrazione dei bambini.

Vita sociale: la realtà educativa diventa una comunità lavoratrice.

Formazione delle classi: devono essere numerose perché solo così si rivelano meglio le differenze di carattere e diventano più facili le varie esperienze. Non esistono vere suddivisioni, ma sono presenti delle mezze pareti che collegano le classi tra loro.

Classi montessoriane: le classi si basano sull’età; vi sono classi per i bambini dai 3 ai 6 anni, dai 7 ai 9 e dai 10 ai 14. Anche se non esistono delle vere e proprie suddivisioni.

«Le nostre pareti divisorie sono mezze pareti,

vi è sempre facile accesso da una classe all'altra, e così gli scolaretti sono

liberi di andare avanti e indietro» .

M.M. (p.226)

L’insegnante montessoriana deve saper distinguere i fatti fisiologici da quelli patologici, per

capire il modo migliore che consenta di raggiungere la normalizzazione.

Deve riuscire a mantenere ordine e silenzio.

Ha il delicato compito di assistere e osservare senza intervenire.

Deve essere in grado di coinvolgere il bambino nelle singole attività.

Deve porre particolare attenzione e cura nell’ambiente circostante.

* Lo sviluppo psichico è paragonabile alla crescita organica.

Entrambe cominciano con la nascita e terminano con l’età adulta.

Sviluppo

Fisico Lo sviluppo arriva ad un livello stabile

Mentale Lo sviluppo è un continuo equilibrarsi

Crescita e maturità degli organi

Passaggio continuo da minore a maggiore

equilibrioInstabilità

Staticità

Lo sviluppo mentale è una costruzione continua.

Strutture variabili che definiscono le forme o stati successivi dell’equilibrio.

Sono dunque le forme di organizzazione dell’attività mentale, considerata nel suo duplice

aspetto motorio ed intellettuale e affettivo.

Funzionamento costante che permette il passaggio da uno stato qualsiasi al livello

successivo.

Lo stadio dei riflessi e delle prime tendenze istintive.

Lo stadio delle prime abitudini motorie e prime percezioni organizzate e sentimenti

differenziati.

Lo stadio dell’intelligenza senso-motoria e prime fissazioni esterne dell’affettività.

Lo stadio dell’intelligenza intuitiva, dei sentimenti spontanei e dei rapporti sociali di

subordinazione all’adulto.

Lo stadio delle operazioni intellettuali concrete; inizio della logica e dei sentimenti

morali e sociali di cooperazione.

Lo stadio delle operazioni astratte, della formazione della personalità e inserimento

affettivo e intellettuale nel mondo degli adulti.

I caratteri essenziali di queste successive costruzioni , come sottostrutture sulle

quali vengono edificandosi i nuovi caratteri.

Ogni stadio costituisce una forma specifica di equilibrio .Ad ogni stadio

corrisponde un determinato bisogno.

L’azione si conclude quando si ha soddisfazione dei bisogni, cioè quando si è

ristabilito l’equilibrio tra il fatto nuovo che provocato il bisogno e la nostra

organizzazione mentale quale si presenta interiormente ad esso.

La nuova condotta consiste nel ristabilire l’equilibrio, ma anche nel tendere

verso un equilibrio più stabile.

La vita mentale tende ad assimilare progressivamente l’ambiente circostante,

realizzando questa incorporazione per mezzo di strutture o organi psichici.

Assimilando gli oggetti, l’azione ed il pensiero sono costretti a ridimensionarsi in

seguito ad ogni variazione esterna.

Possiamo quindi chiamare adattamento l’equilibrio di assimilazioni.

Lo sviluppo mentale consisterebbe quindi in un adattamento sempre più preciso

della realtà.

Insegnante Montessoriana

L'insegnante deve avere degli specifici requisiti:

Deve distinguere i fatti fisiologici da quelli patologici, per capire il modo migliore che

consente di raggiungere

la normalizzazione

Deve riuscire a mantenere ordine e silenzio

Non riduce l'educazione allo spontaneismo

Ha il delicato compito di assistere senza intervenire

Deve saper osservare.

«L’abilità dell’insegnate ,nel non interferire ,viene ,con tutte le altre ,con la pratica ,ma non viene con la stessa

facilità. Ella dovrà assurgere ad altezza spirituale .La vera spiritualità è realizzare che anche l’aiuto può essere

superbia . Il vero aiuto che un’insegnante può dare non sta nell’obbedire ad un sentimento impulsivo ,

ma deriverà dal disciplinare la carità , dall’usarla con discernimento perché la carità da maggiori soddisfazioni

a chi la fa e a chi la riceve.»

M.M (p. 280)

Insegnante Montessoriana:

Guardiana e custode dell'ambiente ,

Deve saper sedurre, attrarre il bambino , conquistarlo

Deve avere cura dell'ambiente ,

Non deve interferire.

Aspetti del comportamento:

«Giustizia è dare ad ogni essere umano l'aiuto che può

portarlo a raggiungere la sua piena statura spirituale,

e chi serve lo spirito in tutte le età deve aiutare

quelle energie che portano a raggiungerla.»

M.M (p.284)

LA SORGENTE DELL’AMORE:

IL BAMBINO

«Il bambino è il solo punto in cui convergono, da tutti, sentimenti di delicatezza e amore.

(…) Il bambino è una sorgente di amore; quando lo si tocca si tocca l’amore.

E’ un amore difficile da definire».

M.M.

Bisogna considerare l’amore «dal punto di vista della vita stessa».

Bisogna mettere al centro di uno studio il bambino perché è ricco di

qualità e poteri psichici di cui non ci rendiamo conto.

«Aiutaci ,o Dio ,a penetrare nel segreto del bambino affinché

noi possiamo conoscerlo ,amarlo e servirlo secondo le tue

leggi di giustizia e seguendo la tua divina volontà.»

M.M.

Testo analizzato:

✔ Maria Montessori, La mente del bambino. Mente assorbente.

Sitografia:

✔ Association Montessori Internationale,

http://www.montessori-ami.org/

✔ Centro Studi Maria Montessori,

http://www.mariamontessori.it/flash/index.html

✔ Opera Nazionale Montessori,

http://www.operanazionalemontessori.it

Grazie per l’attenzione.

«Lo studio dell’amore e la sua utilizzazione ci

porteranno alla sorgente dalla quale esso

zampilla: il Bambino. Questa è la strada che

l’uomo dovrà percorrere nel suo affanno e nei

suoi travagli, se egli, come aspira, vuole

raggiungere la salvezza e l’unione

dell’umanità».

M.M.

Come educare il potenziale umano

• Questo libro è stato pubblicato nel 1970. La sua edizione in inglese è «Education for a new world».

• Come educare il potenziale umano, è il seguito di «Educazione per un mondo nuovo», ed è stato composto per capire quelle che sono le esigenze dei bambini che hanno oltre i 6 anni di vita.

• Secondo il metodo Montessori , con questo tipo di educazione, i bambini acquisiscono un sapere uguale a quello delle scuole superiori.

• Inoltre , esso aiuta i bambini ad affrontare al meglio la vita, e tutte le sofferenze e ostacoli che fanno parte di essa, usando la fantasia e l’entusiasmo.

• I primi 4 libri , trattano della psicologia del bambino e del suo carattere mutevole con il passare del tempo. Il compito dell’educatore , è quello di affrontare i bambini, e di stimolare la loro fantasia per far nascere l’interesse verso il sapere.

• Gli altri 8 capitoli, rivelano come spiegare al bambino il modo in cui è nato il mondo, in maniera del tutto innovativa e fantasiosa.

Il bambino di 6 anni di fronte al Piano Cosmico

• 6-12 anni: vi è un cambiamento della personalità del bambino. Si sviluppa la coscienza, la quale è rivolta verso l’esterno e l’intelligenza si fa estroversa. Questo è il periodo più fertile.

• Vi è l’esplorazione da parte del bambino verso il mondo morale. Con lo sviluppo di essa, egli desidera giudicare da sé tutto ciò che ha intorno, senza l’intervento dell’insegnante.

• Per destare al bambino sia l’interesse, sia la meraviglia di fronte a tutte le cose, diamogli una visione dell’intero universo che, oltre ad essere una realtà imponente, è anche una risposta a tutti gli interrogativi che si pone.

• Tutte le cose fanno parte dell’universo, e sono connesse fra di loro per formare un tutto unico concetto che porta il bambino a smettere di fare ricerca senza alcun scopo. Essa dee essere presentata nel modo giusto.

• Questo programma, fu spiegato per la prima volta in Inghilterra nel 1935, e non può essere usato per allievi del tutto ignoranti e analfabeti.

Come utilizzare l’immaginazione• Il bambino di 6 anni ha vari interessi culturali. Al fanciullo vengono offerte

attività manuali, specialmente per quanto riguarda la meccanica e la fisica.

• Tale metodo, utilizzato negli Stati Uniti, porta a considerare le materie astratte, al di sopra della comprensione del bambino.

• Secondo la Montessori, il bambino dimostra interesse per le materie astratte, solo se spiegate tramite l’attività manuale.

• Il bambino deve comprendere la realtà, la storia e la scienza, ma attraverso l’uso dell’immaginazione, che suscita l’entusiasmo e la voglia di imparare.

• L’errore degli educatori, sta nel separare la fantasia dall’intelligenza e l’intelligenza dalle attività manuali.

La nuova psicologia dell’inconscio

• Vi è una sostanziale differenza tra gli psicologi di un tempo e gli psicologi moderni che si adattano al metodo Montessori.

• Rispettivamente, i secondi cercano di analizzare l’inconscio e di scoprire il rapporto realtà-pensiero.

• Gli psicologi di un tempo, distinguevano la realtà della vita e i fattori biologici. Tuttavia, quelli moderni, hanno scoperto essere sullo stesso piano.

• Il metodo Montessori, si basa su 3 fattori. Il primo è l’elemento vitale ( che è comune a tutti gli esseri viventi). Perché la vita ci arricchisca, c’è il bisogno che le esperienze lascino una traccia, la quale prende il nome di ‘memoria’. Ma le sue impressioni, sono velate e superficiali. La psicologia moderna, afferma che l’inconscio ricordi ogni cosa, anche se non ne abbiamo coscienza.

• La memoria superiore, si chiama Mneme e permette al bambino di riconoscere inconsciamente i suoni del linguaggio umano. Solo una piccola parte di essa, penetra nella coscienza questa, è chiamata memoria.

• Ciò che resta nella mneme, è la capacità di richiamare alla memoria cosciente, le esperienze dimenticate.

• Le tracce rimaste nella mneme, si chiamano ‘engrammi’. Questi ultimi, occupano gran parte del subconscio e l’intelligenza si sviluppa per essi, che per la memoria cosciente.

• La maggior parte degli psicologi, ha provato ad applicare queste sue teorie ai bambini, ma non ci sono riusciti.

• La psicologia dei bambini, ruota intorno alla libertà.

• Ogni bambino, dovrebbe amare ciò che studia, e dovrebbe essere abituato sin da piccolo a ringraziare l’umanità per le varie opportunità che gli vengono date.

L’universo presentato all’immaginazione del bambino

• Per poter spiegare al bambino il mondo e tutto l’universo, bisogna prima parlargli del termine ‘evoluzione’.

• Quando vogliamo far suscitare al bambino curiosità nel sapere come funziona la vita e di cosa è composto l’universo, bisogna far capire la grandezza di esso attraverso l’uso spropositato di cifre.

• Durante la creazione del mondo, ci sono stati momenti in cui le leggi della natura non bastavano per salvare la terra dalle catastrofi.

• Così, dobbiamo immaginare un appello agli animali che nelle antichità abitavano le acque.

• Noi e tutti gli altri esseri viventi, siamo in vita grazie all’acqua che scorre nella terra, fino a raggiungere grandi profondità. Essa si trasforma in pioggia, e cattura tutta l’anidride carbonica in eccesso.

Come è stata creata la Madre Terra• Un altro elemento importante è l’aria, senza la quale noi non potremmo

vivere. Essa è composta da ossigeno, azoto e piccole quantità di anidride carbonica.

• Questo equilibrio ci è stato dato dalle piante, dotate di clorofilla, le quali mangiano l’anidride carbonica.

• La terra, dopo millenni che veniva attraversata dall’acqua, si ribellò sino a far innalzare una grande quantità di catene montuose, dalle quali ricavare sale.

• In questo passo verso l’evoluzione, si verificarono molti cambiamenti circa la flora e la fauna: nacquero i fiori, gli animali iniziarono a snellirsi e a cambiare le proprie forme e dimensioni.

• Alcune categorie di rettili vennero annientate, perché non contribuivano alla nascita di nuove generazioni.

• Fabre, un naturalista francese, sostenne che ciò che porta alla procreazione di altre generazioni, è l’amore verso i propri figli. Esso è proprio dei mammiferi , ma non dei rettili. In seguito, nacquero altri tipi di insetti.

• Durante tale periodo, la terra stava preparando le meraviglie per l’uomo ( cristalli, smeraldi, zaffiri). La natura ha fatto in modo che l’uomo, per mantenersi, lavorasse.

• Secondo il metodo Montessori, è importante far sapere al bambino la storia, ma non facendogli imparare a memoria le date e i nomi.

• Il fanciullo, deve essere interessato e catturato dalla storia dell’evoluzione, e nella propria mente devono esserci dei semi, i quali partoriscono gli engrammi.

• Tuttavia, per far imparare gli argomenti che interessano al bambino, bisogna prima partire, o meglio, costruire le fondamenta.

I primi uomini• Il primo uomo comparso sulla terra, prende il nome di Paleolitico. Questo

periodo si suddivide in superiore e inferiore.

• L’uomo si è evoluto di pari passo con l’ambiente e, a differenza di altri animali, è dotato di intelligenza. Esso ha costruito la civiltà.

• Durante i tre periodi glaciali, si sono formate le catene dell’ Hymalaia e nacquero nuove acque. Durante questo periodo di ghiaccio, gli uomini hanno convissuto con altri animali più grandi di loro.

• Nel periodo del Paleolitico inferiore, ci furono nuovi animali, tipo pecore.

• L’uomo divenne sempre più all’avanguardia, sino a diventare Homo Sapiens.

I nomadi contro stanziali• L’uomo è da sempre un cacciatore , il quale essendo diventato carnivoro,

catturava gli animali e li uccideva.

• La maggior parte delle volte, gli animali venivano addomesticati non per scopi domestici, ma per fini religiosi.

• Si distinguono 2 tipi di uomini: i nomadi i quali vagabondavano, si spostavano da un luogo all’altro portandosi gli animali che addomesticavano.

• Poi vi erano invece i sedentari , i quali si stabilivano per molto tempo in determinati luoghi, proprio come se fossero delle tribù (comunità).

• Nonostante vi sia molto contrasto tra questi 2 tipi di uomini, i nomadi erano quelli più evoluti al livello organizzativo, perché dovevano adeguarsi alle temperature eccessivamente fredde/calde.

• La lingua e le religioni separano gli uomini ; la scienza e l’arte li unisce.

• L’uomo di oggi, è un uomo colto e diverso da quello preistorico, anche per quanto riguarda l’aspetto.

• Inoltre, egli fa scoperte, non soltanto attraverso l’uso dell’intelligenza, ma anche grazie al progredire della scienza (microscopio, telescopio…).

• I greci erano la popolazione più colta. Basti pensare a Erodoto, il quale fu definito «Il padre della storia» in quanto, una volta esplorata gran parte del mondo, ha scritto e raccontato quelle che sono state le proprie esperienze e avventure , proprio come fossero storie.

• Un altro grande viaggiatore, fu Alessandro Il Grande, il quale fondò una città col suo stesso nome : Alessandria. Essa era la sede della più grande università.

• Alessandro Il Grande, era affiancato da un rettore, anche lui amante del sapere e della cultura. Il suo nome era Eratostene, il quale scoprì che la terra era a forma sferica.

• Infatti il rettore la divise in 360 parti uguali : calcolando la distanza tra Assuan e Alessandria, trovò la circonferenza della terra.

• Anche ai tempi nostri ci sono molti scopritori, come il presidente della storia naturale di New York, il quale sosteneva che nel deserto del Gobi, ci fossero fossili di mostri antichi.

• Mister Anderson, voleva andare insieme ai suoi 10 uomini nei mari antichi per capire e studiare la vita delle balene. Nonostante molti abbiano cercato di persuaderli, essi continuarono a portare avanti la loro spedizione. Dopo un po’ di tempo e dopo anche un po’ di scavi, riuscirono a trovare dei resti di animale, ossa che li aiutarono a capire quali esseri viventi fossero lì. Ci fu una grande soddisfazione.

• Il nostro compito, è quello di far capire al bambino, l’importanza del ruolo svolto dall’umanità .

• La storia deve essere viva, e deve suscitare al bambino entusiasmo che non ha eguali.

• La storia delle conquiste umane, deve coinvolgere il bambino, il quale nonostante noti che le vere scoperte vengono fatte da un uomo solo, sa anche che esse si compiono attraverso il contributo di tutta l’umanità.

• L’uomo per poter fare ciò che vuole , nei nostri tempi, non deve avvalersi solo della propria intelligenza, ma anche degli strumenti che ci fornisce la scienza.

• Negli ultimi anni, quasi tutte le ricerche vengono aiutate dal progresso della scienza.

• Inizialmente, si pensava che fossero le civiltà europee ad essere nate prima di quelle asiatiche. Questa idea, con l’avanzare del tempo, cambiò.

• I saggi indiani e numerose scoperte, portarono gli occidentali a scoprire la grandezza e il progresso degli indiani, che avevano le opere più antiche.

• La terra, nel corso del tempo, ha subìto varie trasformazioni, a causa di agenti naturali. Molti continenti furono sommersi dalle acque dell’oceano, uno di questi era noto come Atlantide.

• L’india è sempre stata, sin dall’antichità, il punto d’incontro di molte civiltà, comprese quelle di Atlantide.

• Per quanto riguarda le università, esse avevano sede nelle istituzioni religiose, dette «Misteri», le quali erano al centro degli interessi di grandi pensatori. Le più note erano in India, in Babilonia, in Egitto.

• Un altro posto che pullulava di civiltà, fu la Cina. I cinesi infatti, fecero molte invenzioni, come quella della bussola. Lao Tze fu il fondatore del Taoismo.

• Nel XIII secolo, Marco Polo, che fu anche lui un abile viaggiatore, fece conoscere all’Europa anche la Cina, e da lì arrivarono molte altre invenzioni come la seta.

• La civiltà egizia è stata portatrice di grandi scoperte per noi europei. Essa era molto ricca.

• Gli egizi oltre a essere colonizzatori, erano anche molto creativi : infatti fecero molte invenzioni.

• Dopo il periodo delle inondazioni, il terreno diventava molto fertile. Così, essi idearono di suddividerlo in canali , di modo che le acque andassero più lontano. Questo sistema prende il nome di «Irrigazione».

• Essi scoprirono anche il rame ,e lo fecero diventare materia di arredamento.

• Quando le persone morivano, dentro la loro tomba venivano messe tutte le loro ricchezze, e i funerali avevano dei riti molto lunghi.

• Essi per imbalsamare i morti, usavano delle spezie rare. Per navigare, usavano due tipi diversi di bare : una per il Nilo, l’altra per il mare.

• Un’altra popolazione, era quella dei Sumeri. Essi erano stati anche in India.

• Nonostante gli egiziani fossero molto progrediti al livello culturale, non vi era un grande progresso morale :infatti essi sfruttavano e torturavano molti schiavi per la costruzione di Piramidi e altri monumenti.

• Ci fu un periodo in cui governò un Faraone, il quale sosteneva che il primo dovere, fosse quello di ricercare la verità. Incontrò l’opposizione del Sacerdote, e da lì iniziò il decadimento dell’Egitto.

• Gli egizi adoravano molte divinità.

• La Mesopotamia, che si trovava tra il Tigre e L’Eufrate, era in continuo contrasto con l’Egitto. La Babilonia, però, era la città più devastata dalle invasioni dei popoli stranieri.

• Rawlison, descrisse la Babilonia ai tempi del re Nabucodonosor, nella quale vivevano molte civiltà.

• Nonostante essa fosse sottomessa, i conquistatori amavano la loro cultura, tanto da consultare gli indovini, gli astrologi ecc.

• La loro architettura era molto particolare : essi si avvalevano dell’ottone, le strade erano molto larghe (15 km), e le mura raggiungevano una lunghezza di circa 10 metri.

• Il fondatore Hammurabi, aveva lasciato al popolo delle leggi sacre, volte a proteggere le donne e i poveri.

• I babilonesi erano pacifici, infatti lasciavano sempre le loro terre ai conquistatori. Essi commerciavano anche con Tiro, uno Stato che si affacciava alle coste dell’Europa e dell’Africa.

• Il profeta Ezechiele, descriveva Tiro come uno Stato che verrà umiliato dalla grandezza di Babilonia. Mentre un altro profeta, Geremia (anch’esso ebreo), denunciava la cattiveria e la carità di essa.

• Nella Bibbia, era narrata la storia di Nabucodonosor, il quale, quando si trovava al banchetto fatale del figlio, apparvero delle dita di una mano, che annunciavano la fine immanente di Babilonia.

• I persiani, erano una civiltà molto forte, ma poco civilizzata, in quanto da poco tempo avevano abbandonato i vagabondare proprio dei Nomadi.

Dignità e impudenza• Gli egiziani, i babilonesi, i medi e i persiani, erano una vera e propria

trasformazione chimica. L’impero di Dario era ricco, mentre quello degli Sciti e degli Hittiti, si manifestarono con grandi potenzialità.

• Essi amavano le leggi e la verità, infatti era un’abitudine dire che le loro leggi fossero inviolabili.

• Ciro aveva conquistato sia la Babilonia, ma anche altri paesi, inoltre aveva letto dei governatori affinchè amministrassero la giustizia.

• Era molto clemente, e permise agli altri prigionieri di tornare in Babilonia a costruire il Tempio che Nabucodonosor aveva abbattuto.

• Dario, colpito dalla bellezza di Persepoli, lo invase dichiarandosi «Re dei Re». Tuttavia, il suo impero crollò , in quanto il numero dei persiani era insufficiente per difenderlo dalle altre popolazioni.

• Dario, a causa di un banale incidente, si accorse dell’esistenza dei Greci.

• Notizie su di loro, le abbiamo grazie al poeta cieco di nome Omero, il quale scrisse ‘L’Iliade’ e ‘L’Odissea’.

• Poi vi era Creta, una città del tutto diversa dall’Egitto. Essa negoziava con la Spagna. Arthur Evans ( archeologo inglese, figlio di John Evans) a seguito di molte ricerche archeologiche, scoprì il palazzo di Creta.

• Si dice che i Cretesi migrarono in Toscana, portando lì tutte le loro invenzioni e doti artistiche.

• Invece Troia, fu scoperta da Heinrich Schliemann, il quale fu un imprenditore e archeologo tedesco.

• Egli si sorprese di aver trovato una città molto diversa da quella descritta nell’Iliade.

• In seguito, si scoprì che oltre 6 città erano sepolte l’una sotto l’altra, proprio come affermava Omero.

• Dario aspettò il momento giusto per attaccare la Grecia, la quale rappresentava un grande pericolo per lui.

• Il re organizzò una spedizione che tuttavia non andò come lui si aspettava : infatti fu sconfitto e, oltraggiato dall’accaduto, decise di presentarsi in Grecia di persona. Ma la morte che incombeva su di lui, gli levò la luce dagli occhi.

• Suo grande successore fu Serse, il quale mandò un gran numero di uomini contro la tanto ostile Grecia. Tuttavia la battaglia navale rappresentò una grande delusione per i persiani, che furono sconfitti nella Battaglia di Salamina.

• La lotta tra Greci e Persiani durò a lungo. Man mano andando avanti, i Persiani decadevano sempre più, mentre i Greci divennero sempre più potenti.

• Gli Elleni avevano un ideale politico nuovo : la libertà. Le leggi dovevano essere decise e discusse da tutto il popolo, inoltre vi era una grande adorazione di sé stessi. Avevano un grande amore per l’arte e la letteratura, e davano grande importanza alla bellezza fisica ( e alle gare atletiche).

• Atene era ricca di Templi. I greci veneravano Pallade Atena, che era protettrice della città ; l’incarico di costruire la statua, fu dato allo scultore Fidia.

• I Greci ritenevano che oltre alla buona morale, ci debba essere la bellezza fisica. Durante le feste religiose ( fatte ognuna in stagioni diverse), venivano organizzati i giochi ginnici. Il vincitore, riceveva una corona d’alloro.

• Il più grande dei pensatori, fu il filosofo Socrate, il quale si aggirava per le piazze della città ,rivolgendo domande ai cittadini e facendoli riflettere ( arte della Maieutica).

• Il governo, quando venne a sapere di ciò, mandò in Tribunale Socrate, che fu accusato di corrompere la gioventù. Egli fu condannato a bere la cicuta ( un veleno).

• Nonostante nessuno dei cittadini fosse d’accordo con questa scelta e gli fosse stata offerta la possibilità di scappare, egli decise di essere fedele alle leggi della città, e accettò coraggiosamente il suo destino.

• Dopo la sua morte, ci furono molti continuatori, come Platone e Eratostene, il quale dimostrò la rotondità della Terra, come Aristotele, che studiò le scienze naturali.

• Atene, quindi, divenne il centro del sapere , dell’arte e della letteratura. Proprio lì si affermò Eschilo, il quale scrisse le tragedie.

• Shakespeare prese proprio ispirazione da questi letterati, i quali influenzarono tutta l’Europa.

• Un altro grande inventore, fu Archimede , il quale scoprì i princìpi del peso dei corpi immersi nelle sostanze liquide.

• Il regno di Macedonia, conobbe un periodo molto florido sotto il Re Filippo, il quale riuscì a sottomettere la Grecia.

• Gli Elleni accettarono la sottomissione, perché volevano sconfiggere la Persia, ormai nemica da molto tempo.

• Il Re Filippo si proclamò amante della Grecia, tanto che affidò il figlio Alessandro all’istruzione di Aristotele.

• Egli fu un grande Re, aveva l’arte della Guerra e ideò nuovi tipi di attacchi.

• Vi fu un aneddoto in cui Filippo e Alessandro discussero riguardo un cavallo irrequieto, che non riusciva a essere domato . Tuttavia Alessandro riuscì nell’impresa, e da lì fu considerato figlio di Divinità.

• Alessandro era un fanciullo interessato a qualsiasi argomento. Egli aiutò Teofrasto nella composizione di un’opera, fornendogli il materiale sulle piante e sugli animali.

• Egli conquistò anche Tiro e, nonostante il Re di Persia cercò di patteggiare con lui, Alessandro fu irremovibile. In Egitto, Lui era visto come il figlio di Amon-Re .

• Alessandro sconfisse le armate Persiane, bruciò Persepoli, ma fu molto benevolo nei confronti dei prigionieri della Famiglia Reale.

• Durante il viaggio, i soldati erano esausti e non ubbidendo al comando di Alessandro, decisero di ritornare nella loro Patria. Fu la prima volta che andarono contro il volere di Alessandro.

• Sulla strada del ritorno, Alessandro continuò comunque a fare scoperte e ricerche con una parte dei suoi uomini. Successivamente si ammalò e morì, a causa del clima del deserto.

• L’impero di Alessandro ormai, era vicino al decesso.

• Nell’opera c’è un’unità di metodo. Nel 1924 l’embriologo Childe, parò dell’esistenza dei «gradienti fisiologici», che non partono tutti insieme, ma in un particolare momento.

• Le cellule di questa unità, svolgono lo stesso lavoro, sono ognuna diversa dall’altra, e formano tutte insieme un organo.

• I prìncipi della natura sono:

1. «la libertà e indipendenza degli organi nei loro vari sviluppi.»

2. «Sviluppo attraverso la specializzazione delle cellule.»

3. «Unificazione di organi tramite il sistema circolatorio.»

4. «L’organizzazione di comunicazioni dal centro alla periferia, tramite il sistema nervoso.»

• Il sangue, che è composto di cellule, è formato sia dai rifiuti di esse, sia da materie prime, fondamentali per il nostro organismo.

• Esso è composto da cellule chiamate globuli rossi, che prendono l’ossigeno dall’aria, e provvedono al fabbisogno alimentare.

• Il sistema nervoso ha il controllo di tutto: i filamenti che partono da esso, si collegano a tutte le altre parti del corpo. Le cellule nervose si trovano nel cranio.

• Questa metafora può insegnarci quanto sia assurda la nostra società, in cui un gruppo pretende di dominare sull’altro con la sua stessa autorità.

• L’umanità è come un’unità organica che è in continuo mutamento: infatti le civiltà sono nate per rafforzarsi, successivamente vengono unite in organizzazioni più grandi.

• Per far sì che le civiltà progrediscano, è importante e decisivo il ruolo dell’insegnante moderno : egli deve tener conto della biologia e psicologia del bambino.

• La scuola non deve essere solo vista come un luogo d’istruzione. Bisogna vedere quali sono le responsabilità degli insegnanti.

• Questi ultimi , devono essere grandi osservatori della crescita del bambino. La crescita deve essere vista come un perfezione.

• Mentre una volta, un bambino veniva giudicato peccaminoso quando si specchiava, il metodo Montessori considera la bellezza del bambino come una cosa fondamentale.

• Essa ha 2 aspetti: quello ereditario e quello ambientale. Le buone condizioni portano alla bellezza.

• Il tasso di mortalità del primo anno di vita, ma (anche se in percentuale minore) nei 6 anni è enorme, e la colpa è solo delle condizioni sociali cattive. Di queste morti, noi ne siamo i criminali.

• Dai 12 anni fino ai 18 : il tasso di mortalità aumenta, in quanto questo periodo è particolare, di profondo cambiamento sia interiore, sia esteriore.

• Dai 18 anni fino ai 36 : età della riproduzione. Quando i bambini nascono da coppie o troppo giovani o troppo vecchie, hanno qualcosa di anormale (deboli/cattivi) rispetto ai bambini nati da genitori di media età.

• Durante il periodo della pubertà, gli insegnanti devono essere indulgenti, qualora i fanciulli rimanessero indietro o riscontrassero qualche difficoltà.

• La vita di un adulto, può risentire le conseguenze di qualche fatto sfavorevole accaduto nell’infanzia. La responsabilità dell’insegnante nei confronti dell’umanità, è grande.

• Gli assassini sono diversi sin dalla nascita rispetto ad altri bambini ; inoltre le condizioni ambientali non permettono loro il miglioramento.

• Le condizioni sociali sono determinanti nella vita del bambino che poi diventerà adulto.

• Tuttavia alcune volte, i bambini non nascono criminali : sta agli insegnanti e a chiunque sia intorno a loro, far capire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato al livello morale.

• Un tempo, si pensava che le malattie ( come la tubercolosi) fossero ereditarie. Essa, ad esempio, si manifesta quando il torace è troppo stretto. Oggi, lo studio della Batteriologia, ha diminuito il problema delle malattie infettive.

• In passato, alcune malattie come la scoliosi o la miopia, venivano curate in maniere del tutto antiquate e obsolete, di conseguenza, anziché migliorare la vita del bambino, la peggioravano.

Conclusione• La vita è difficile e complicata, e l’individuo ha bisogno che la società lo

protegga. Infatti quest’ultima guarda gli interessi solo delle classi più abbienti.

• Tuttavia, le classi povere e specialmente il mondo dell’infanzia, non sono mai controllate abbastanza.

• I problemi dell’adulto e del bambino sono strettamente connessi, e la scuola riveste un ruolo decisivo per la vita da grande del bambino

• Secondo la Montessori , l’insegnante dovrebbe abbandonare quell’atteggiamento di onnipotenza, per approdare alla via giusta. L’educatore di un tempo, doveva essere perfetto, e il suo compito era quello di riempire i bambini di nozioni e di regole come fossero vasi vuoti da riempire. In realtà essi, sono semplicemente dei fuochi da accendere.

• L’insegnante di oggi deve acquistare più pazienza, ossia un interesse per ciò che osserva. Se lui riesce in questo, e ha la capacità di alimentare la gioia e l’entusiasmo negli alunni, fa parte di quella categoria di persone che hanno trovato la strada giusta.

MARIA MONTESSORIE

L’AUTOEDUCAZIONE NELLE SCUOLE ELEMENTARI

1916

«L’autoeducazione del mio metodo per l’educazione «L’autoeducazione del mio metodo per l’educazione dei piccoli bambini, condotta fino all’istruzione elementare (le prime classi elementari, fino a dieci anni d’età), rappresentano un lavoro sperimentale di tre anni.» (XVII)

UNO SGUARDO ALLA VITA DEL BAMBINO� «I criteri generali dell’igiene psichica dei bambini sono paralleli a

quelli dell’igiene fisica» (p.3)

� «Molte persone, chiedendomi di continuare, per l’educazione dei bambini di età maggiore di sette anni, il medesimo indirizzo usato pei più piccoli, mettevano in dubbio che ciò sarebbe stato possibile.» (p.3)possibile.» (p.3)

� «Occorre lasciar fare alla natura il più liberamente possibile», e quanto più il bambino sarà libero di sviluppare , tanto più presto e perfettamente raggiungerà le sue forme e le sue funzioni superiori». (p. 5)

� «Il bambino è diventato il nuovo uomo che ha conquistato i propri diritti alla vita e che perciò ha dovuto far creare un ambiente per sé». ( p. 10)

� «L’igiene ha soltanto liberato il corpo del bambino dagli ostacoli che gli impedivano di crescere». (p. 11)

� «...il bambino è come un fiore, è la realtà a cui aspiriamo… . Il bambino è un uomo. Ciò che basta a una pianta non può

«La libertà del bambino è oggi solo fisica. Diritti civili del bambino nel XX secolo»

bambino è un uomo. Ciò che basta a una pianta non può bastare a lui.»

� «Guardiamo come i diritti sociali accolgono il bambino al suo ingresso nel mondo. Siamo nel XX secolo; ... (p. 12)

� «…oggi ci potranno essere popoli più o meno evoluti sotto il punto di vista igienico, ma appartengono tutti alla stessa civiltà: il diritto del più forte». (p. 16)

«Come riceviamo i bambini che vengono al mondo»� «Fino a ieri nulla era preparato per accogliere questo ospite

sublime». (p. 17)

� Il bambino tende a vivere realmente di tutte le cose che lo circondano». (p. 18)

� «Ecco un fatto semplicissimo: offrirgli un ambiente ove tutte le cose siano costruite secondo le sue proporzioni: e lì lasciarlo cose siano costruite secondo le sue proporzioni: e lì lasciarlo vivere». (p. 19)

� «Impedire le loro occupazioni, sarebbe una violenza alla loro vita». (p.19)

� «Con la lotta e con la ribellione essi debbono difendere le loro piccole conquiste nell’ambiente; quando vogliono esercitare i sensi, come quello del tatto, ognuno li condanna: non toccare!» (p. 20)

«Nell’uomo la vita del corpo deve dipendere dalla vita dello spirito»

«Che sarà del bambino se non consideriamo in lui i bisogni della vita interiore? Il suo corpo è fragile, le sue ossa sono in via di crescenza, i suoi muscoli sovraccarichi di zucchero non possono ancora elaborare le forze, ma solo se stessi: la delicata struttura

«Il corpo del bambino vive anche della gioia dell’anima». (p. 22)

crescenza, i suoi muscoli sovraccarichi di zucchero non possono ancora elaborare le forze, ma solo se stessi: la delicata struttura dell’organismo ha bisogno di nutrimento e ossigeno; ma la sua funzione per compiersi bene ha bisogno di gioia. È per la gioia spirituale che le ossa dell’uomo tripudieranno».

UNO SGUARDO ALL’ODIERNA EDUCAZIONE

«Criteri che informano l’educazione morale e l’istruzione»

� «Mentre l’adulto relega il bambino tra i giocattoli e lo allontana inesorabilmente da quegli esercizi che servirebbero a svilupparlo interiormente, pretende che lo imiti nelle cose morali» (p. 27)morali» (p. 27)

� «Non per formazione, ma per imitazione, il bambino dovrebbe diventare adulto». (p. 27)

� «Bisogna ridurre il bambino a fare ciò che vuole l’adulto; l’adulto allora lo potrà condurre al bene, alla forza, al sacrificio, e il bambino morale è fatto». … «educare la volontà del bambino». (p. 28)

«E’ il maestro che crea la mente del bambino».

� «È il maestro che deve formare l’allievo: nelle sue mani sta lo sviluppo dell’intelligenza e la coltura dei bambini»(p. 29)

� Il maestro di scuola, è lui che compone l’intelligenza dello scolaro: lo scolaro cresce tanto quanto lo fa crescere il maestro, vale a dire sa precisamente ciò che il maestro gli ha fatto sapere e capisce né più né meno di quello che il maestro gli ha sapere e capisce né più né meno di quello che il maestro gli ha fatto capire2. (p. 31)

� «Iddio entra nella scuola come simbolo nel crocifisso, ma il creatore è il maestro». (p. 31)

� «Molti soccorsi si danno ai maestri in questo loro compito sovrumano». (p. 31)

� «…, noi crediamo che ogni lezione lede la libertà del bambino, per questo la facciamo durare lo spazio di qualche secondo» …. «è nella libera scelta successiva e nella ripetizione dell’esercizio, come nelle successive attività spontanee dell’esercizio, come nelle successive attività spontanee associative e riproduttive, che il bambino sarà lasciato libero».(p. 39)

� Ogni lezione danneggia la libertà del bambino che tuttavia si può esprimere nelle successive attività spontanee e nella ripetizione dell’esercizio.

� «Fu l’Herbart che mise la psicologia filosofica d’allora come principio per ridurre a sistema le regole pedagogiche»… «dette un tipo di lezione sui noti quattro tempi (i gradi formali) chiarezza, associazione, sistema, metodo». (p. 40)

� «… presentazione di un oggetto e suo esame analitico (chiarezza), giudizi e paragoni con altri oggetti circostanti o con immagini mnemoniche (associazione), definizione dell’oggetto dedotta dai precedenti giudizi (sistema), nuovi principi che chededotta dai precedenti giudizi (sistema), nuovi principi che chescaturiscono dall’idea che si è approfondita e che conducono ad applicazioni pratiche di ordine morale (metodo). (p. 40)

� «Il maestro deve condurre la mente del fanciullo su tali linee in ogni insegnamento: non deve però sostituirsi a lui, ma anzi far pensare il bambino stesso, indurlo ad esercitare le proprie attività». (p. 40)

MARIA MONTESSORI E

L’AUTOEDUCAZIONE NELLE SCUOLE ELEMENTARI

1916

Continuazione del volume: «Il Metodo della Pedagogia

scientifica applicata all’educazione infantile nelle

Case dei Bambini» Entrambi i libri, inizialmente accolti

con entusiasmo, furono poi oggetto di profonde

critiche.

UNO SGUARDO ALLA VITA DEL BAMBINO

«I criteri generali dell’igiene psichica dei bambini sono paralleli a

quelli dell’igiene fisica»

Una corretta igiene contribuisce al miglioramento della vita

fisica del fanciullo, e alla riduzione della mortalità infantile.

«Occorre lasciar fare alla natura il più liberamente possibile»:

bisogna lasciar libero il bambino e contemplarne la crescita

fisica.

La scienza ha dettato regole semplicissime, ed il bambino è

diventato il «nuovo uomo» con i propri diritti alla vita.

Altrettanta attenzione deve essere rivolta agli aspetti emotivi e

psicologici della vita infantile curando l’igiene psichica del

fanciullo.

L’igiene ha liberato il corpo del bambino dagli ostacoli esterni

che ne impedivano l’evoluzione naturale.

Il bambino è un «uomo»: ciò che basta ad una pianta non può

bastare a lui.

I bambini quando nascono non hanno nulla, tranne che delle

potenzialità, e devono affrontare un mondo pieno di difficoltà.

All’inizio del XX secolo non esistono ancora diritti sociali per i

bambini, esiste solo il «diritto del più forte».

«La libertà del bambino è oggi solo fisica. Diritti civili del

bambino nel XX secolo»

«Come riceviamo i bambini che vengono al mondo»

Il bambino non trova nulla ad eccezione dei giochi: trova tutto

ciò che desidera sotto forma di gioco.

Il bambino tende a utilizzare realmente tutto ciò che lo

circonda, per questo occorre creargli un ambiente a sua misura

dove egli possa vivere.

Impedire al bambino di svolgere le sue occupazione significa

fare violenza alla sua vita.

Il bambino difende le sue conquiste nell’ambiente con la lotta e

la ribellione manifestando così la propria infelicità.

Non soffre solo l’anima ma anche il corpo: «Il corpo del

bambino vive anche della gioia dell’anima».

«Nell’uomo la vita del corpo deve dipendere dalla vita dello

spirito»

«Che sarà del bambino se non consideriamo in lui i bisogni della

vita interiore? Il suo corpo è fragile, le sue ossa sono in via di

crescenza, i suoi muscoli sovraccarichi di zucchero non possono

ancora elaborare le forze, ma solo se stessi: la delicata struttura

dell’organismo ha bisogno di nutrimento e ossigeno; ma la sua

funzione per compiersi bene ha bisogno di gioia. È per la gioia

spirituale che le ossa dell’uomo tripudieranno».

UNO SGUARDO ALL’ODIERNA EDUCAZIONE

«Criteri che informano l’educazione morale e l’istruzione»

L’adulto allontana il bambino dagli esercizi che servono allo

sviluppo interiore ma pretende di essere imitato.

Il bambino diventa adulto non per formazione ma per

imitazione.

Bisogna educare la volontà del bambino: ridurre il bambino a

fare ciò che vuole l’adulto.

L’adulto dopo aver sperimentato su di se le cose più difficili le

imporrà per tempo al fanciullo perché si abitui alle necessità

della vita dell’uomo.

«E’ il maestro che crea la mente del bambino».

L’educazione morale è il punto di partenza senza il quale

l’educazione e l’istruzione sarebbero impossibili e la scuola

inutile.

DIFFICOLTA’ DEL MAESTRO:

È il maestro che forma l’allievo, e per richiamare l’attenzione dei

suoi allievi deve conoscere la psicologia;

E’ necessario economizzare le forze dello scolaro per farle

fruttare al massimo;

Capire qual è il modo migliore per scrivere alla lavagna e quale

la giusta luce.

È il maestro che forma le intelligenze e lo scolaro conosce e

comprende ciò che il maestro gli ha fatto conoscere e

comprendere.

«Iddio entra nella scuola come simbolo nel crocifisso, ma il

creatore è il maestro».

Al maestro viene offerto l’aiuto di persone competenti in

diversi ambiti (psicologia, pedagogia,…) che preparano schemi

di lezioni.

Alcuni esempi di lezioni:

«Educazione delle funzioni sensoriali e percettive»: la candela

(i bambini stanno fermi ad ascoltare);

«Educazione morale derivata dall’osservazione dei fatti»: la

gentilezza dei modi( fatti inventati e raccontati);

«Le cose sono i primi e migliori maestri»: il caldo e il freddo

(lezione pratica).

Ogni lezione danneggia la libertà del bambino che tuttavia si

può esprimere nelle successive attività spontanee e nella

ripetizione dell’esercizio.

Il pedagogista tedesco Herbart indicò un tipo di lezione basata su

quattro tempi.

Chiarezza: presentazione di un oggetto e suo esame;

Associazione: giudizi e paragoni con altri oggetti o con immagini

mnemoniche;

Sistema: definizione dell’oggetto;

Metodo: nuovi principi che portano ad applicazioni pratiche di

ordine morale.

Il maestro conduce il fanciullo su queste linee ma non si

sostituisce a lui.

Un quinto elemento è l’interesse che dev’essere acceso e deve

permanere in tutto l’insegnamento.

«La scienza fa il suo ingresso a scuola»

La prima scienza che entra a scuola è la medicina, che mette

in luce le malattie acquisite dallo scolaro come scoliosi e

miopia.

La medicina si limita ad alleviare le malattie prodotte

artificialmente ed elabora un ramo di studi: l’igiene scolastica.

Così la psicologia sperimentale ha scoperto il surménage e

l’affaticamento dello scolaro.

Esperimenti condotti senza perturbare l’andamento ordinario

della scuola hanno evidenziato la quantità di errori, la

difficoltà di prestare attenzione, la stanchezza e lo stato di

affaticamento.

Ricerca sul coefficiente ponogenico delle varie materie di

insegnamento e fatica da esse prodotta,

IL MIO CONTRIBUTO PERSONALE

«L’organizzazione della vita psichica s’inizia con un fenomeno

caratteristico di attenzione»

La polarizzazione dell’attenzione trasforma il bambino

consentendogli di mostrare straordinarie qualità interiori.

«Lo sviluppo psichico si organizza con l’aiuto di stimoli esterni, che

devono essere sperimentalmente determinati»

Lo sviluppo spontaneo del bambino deve essere libero, ma

l’ambiente deve contenere i mezzi necessaria alla sua

autoeducazione.

I mezzi necessari allo sviluppo psichico devono essere

preparati scientificamente e possedere il criterio

dell’esattezza.

«Gli stimoli esterni si possono determinare in qualità e quantità»

Polarizzazione dell’attenzione e ripetizione degli atti

determinano una reazione psichica del bambino.

L’estensione e l’intensità dello stimolo consentono di sentire

una qualità e fissano l’attenzione.

Affinché ci sia autoeducazione non basta ripetere l’esercizio,

bisogna non commettere errori.

Gli oggetti devono permettere il controllo dell’errore,

richiamando anche attività di confronto e di giudizio.

Una grande quantità di materiale di sviluppo può disperdere

l’attenzione.

«Il di più indebolisce e ritarda il progresso»… «se il materiale è

insufficiente non esplode il fenomeno spontaneo di

astrazione.

Un oggetto desta un interesse diverso nei bambini di tre e

cinque anni.

Bisogna offrire un opportuno materiale di sviluppo che tenga

conto dell’età e del livello medio di sviluppo intellettuale.

Avendo a disposizione un materiale siffatto si può realizzare la

libertà nella scuola.

«Il materiale esterno è necessario solo come punto di partenza»

Il materiale esterno deve offrirsi ai bisogni psichici del bambino,

deve far maturare l’intelligenza.

Applicazione ad esercizi di memoria, distacco dai sussidi, sono

passi verso l’autoeducazione.

L’insieme dei mezzi necessari e sufficienti a produrre

l’autoeducazione è costruito con la collaborazione di specialisti

di ogni disciplina.

I fanciulli applicano liberamente le energie individuali

scegliendo gli oggetti che preferiscono e utilizzandoli per il

tempo che vogliono.

«I fatti psichici»

Per interpretare cosa accade nei bambini attraverso

l’applicazione di questo metodo occorre osservare lo svolgersi

di alcuni fenomeni.

Inizialmente si osserva disordine, e la preoccupazione più

grande sembra essere la disciplina.

Improvvisamente nasce un interesse intenso per un oggetto,

interesse che cresce progressivamente e permane.

Si risveglia l’individualità, e si sviluppa la gioia di lavorare

producendo qualcosa da se.

Il fanciullo lavora indipendentemente dall’altro, ma nel rispetto

reciproco.

Nelle Case dei Bambini le osservazioni vennero rappresentate

con grafici per rendere visibile l’andamento dei fenomeni.

A B Linea di riposo

F

a

l

s

a

s

t

a

n

c

h

e

z

z

a

Acme del lavoro

Scrive e fa addizioni

Verso il

riposo:

contempla

il lavoro

fatto e fa

confidenz

e alla

maestra

CURVA PRIMITIVA DEL

LAVORO ORDINATO

Per studiare differenze individuali di singole attività bisogna

prima determinare una costante: i mezzi di sviluppo.

LA PREPARAZIONE DELLA MAESTRA

Affinché i fenomeni psichici possano rappresentare un

materiale di osservazione occorre presentare ai bambini i mezzi

di sviluppo e rispettare la loro libertà.

La pedagogia come scienza deve essere caratterizzata da un

metodo, e deve possedere la qualità dell’osservazione.

L’osservazione deve includere la pazienza per poter dare il

giusto valore alle cose, e l’umiltà per cercare «il vero nell’anima

del fanciullo».

La preparazione della maestra deve partire dalla conoscenza

dei bisogni fisici dei bambini alla nascita all’età in cui la vita

psichica inizia ad organizzarsi.

Il laboratorio in cui la maestra osserva i fenomeni della vita

interiore è la scuola, dove i bambini lavorano con l’aiuto del

materiale di sviluppo.

L’AMBIENTE

L’ambiente scuola deve essere trasformato e reso un luogo in

cui il bambino possa vivere nella sua libertà.

L’organismo deve trovare nell’ambiente le migliori condizioni di

sviluppo sia di igiene fisica (vestiario, alimentazione,…) sia di

igiene psichica (aule più grandi).

Il mobilio: leggero, semplice, economico, a misura di bambino,

pratico, ma soprattutto bello e artistico.

Gli oggetti sono «denunciatori dei movimenti errati», il bambino

è portato a correggersi e ad avanzare nella propria perfezione.

La libertà di movimento si esplica nei lavori adatti ai bambini,

esercizi di vita pratica, che permettono di muoversi e di

formarsi come uomini.

L’ATTENZIONE

Il primo fenomeno atteso dal bambino è quello della sua

attenzione fissata su un oggetto.

Il principale scopo dell’uso degli oggetti è l’esercizio delle attività

del bambino, l’acquisizione delle conoscenze è un effetto

secondario.

Libertà: condizione per studiare i fenomeni dell’attenzione.

Il bambino che sceglie gli oggetti e li utilizza con attenzione

prova piacere.

Non tutte le cose destano lo stesso interesse, solo le cose utili

all’intimità della nostra vita.

L’arte della maestra sta nel comprendere e nel non disturbare il

libero sviluppo della personalità che cresce e si organizza.

VOLONTA’

Nello scegliere e utilizzare in vario modo gli oggetti il bambino

compie atti di volontà.

Tutti gli atti sono il risultato di un equilibrio tra impulsi e inibizioni.

Nel bambino queste due atti non sono ancora combinati a

costruire la personalità quindi egli deve esercitare i suoi poteri

volitivi: ginnastica della volontà è l’azione libera.

Azione volontaria fondamentale è la costanza.

Quando la costanza coinvolge la personalità dell’individuo si

chiama carattere.

«L’uomo di carattere è l’uomo persistente», e quando il bambino

persiste nei suoi esercizi, assorto e concentrato, mostra

costanza/persistenza nel lavoro.

L’atto volontario per eccellenza è la decisione, che è sempre il

risultato di una scelta.

L’atto del decidere comporta un lavoro interno, e le persone con

scarsa volontà lo allontanano.

La chiarezza delle idee e l’abitudine a decidere danno il senso

di libertà, ma quando di fronte all’incapacità di decidere nasce

il dubbio si diventa succubi.

I bambini attraverso un processo di autoeducazione attivano

meccanismi di comparazione e di giudizio costruendo così la

loro volontà.

INTELLIGENZA

L’intelligenza è la chiave per realizzare la libertà del bambino

che muovendosi si perfeziona.

L’intelligenza è un mezzo di formazione, è l’insieme delle attività

riflessive e associative che permettono alla mente di costruirsi

in rapporto con la società.

«Svelto» è sinonimo di intelligente: intelligente è chi capisce e

capisce prima.

Sono l’organizzazione e l’ordine a caratterizzare la rapidità delle

reazioni, mentre con la confusione mentale l’intelligenza non

appare.

L’ordine consente al bambino di eseguire più lavoro senza

stancarsi e reagire in breve tempo.

«I bambini che hanno la mente ordinata in rapporto alla

classificazione degli attributi sono condotti non solo ad

osservare gli oggetti secondo tutti gli attributi che hanno

analizzato, ma anche a distinguere identità, differenze e

somiglianze».

«S’apre la mente»: l’aprirsi della mente è il capire attivo. Ogni

conquista intellettuale è fonte di gioia.

Il bambino segue il suo sviluppo naturale attraverso la

meditazione, soffermandosi a lungo sopra ogni cosa e traendone

una graduale maturazione interiore.

«Non basta che un oggetto sia davanti ai nostri occhi perché noi

lo vediamo: occorrono attenzione e una preparazione interna che

prepari a ricevere le impressioni dello stimolo».

IMMAGINAZIONE

«L’immaginazione creatrice della scienza si basa sul vero»

«L’immaginazione degli uomini moderni ha costruito sull’indagine

positiva della scienza, mentre gli antichi lasciavano vagare la

loro mente nel mondo dell’irreale».

Quando l’immaginazione parte dal contatto con la realtà il

pensiero comincia a costruire delle opere.

«Anche l’immaginazione artistica si basa sul reale»

Ogni uomo ha la sua immaginazione artistica e l’istinto di creare

il bello con la sua mente.

La creazione è una costruzione fatta sopra un materiale

primitivo della mente che è possibile raccogliere dall’ambiente

con i sensi.

L’educazione sensoriale sta alla base dell’osserzavione delle

cose e dei fenomeni e aiuta a raccogliere dal mondo esterno i

materiali per l’immaginazione.

La creazione immaginativa è una costruzione legata alla realtà:

anche immaginando un mondo irreale l’immaginazione è

contenuta nei limiti della realtà.

L’immagine rimane limitata nelle figure reali.

L’immaginazione ha per base l’osservazione della realtà e il

suo perfezionarsi ha un rapporto con l’esattezza

dell’osservazione.

Bisogna preparare i bambini a percepire le cose dell’ambiente

per assicurare loro il materiale dell’immaginazione.

«L’immaginazione dei bambini»

Comunemente si ritiene che il bambino sia caratterizzato da

una vivacissima immaginazione e che una speciale educazione

debba sviluppare questo dono.

Erroneamente si crede che far credere per vere delle cose

fantastiche aiuti a sviluppare l’immaginazione del bambino.

La credulità è «un carattere delle menti immature a cui manca

l’esperienza delle cose reali e a cui l’intelligenza fa ancora

difetto».

L’educazione non deve fondarsi sulla credulità ma

sull’intelligenza.

La credulità scompare con l’esperienza e la maturità della

mente: l’istruzione aiuta.

«Favola e religione»

La favola è per se stessa cosa non vera; la fede è il sentimento

stesso della verità, che accompagna l’uomo fino alla morte.

La religione non è un prodotto dell’immaginazione fantastica, è

l’immaginazione fantastica che penetra la religione.

La religione è la sola verità per l’uomo religioso.

«L’educazione dell’immaginazione nelle scuole elementari»

La più grande difficoltà nelle scuole è rappresentata dal

«comporre».

I maestri ritengono i bambini poveri di idee e di originalità, e

con una mente disordinata.

Nelle «scuole moderne» si aiutano gli scolari conducendoli alla

composizione: il componimento viene insegnato.

Il bambino deve prendere dal mondo esterno il materiale di

costruzione per comporre, esercitando la sua intelligenza per

trovare i legami logici tra le cose.

LA QUESTIONE MORALE

La scienza positiva, oltre ad aver contribuito alla riforma della

vita fisica, con le regole dell’igiene, ha considerato anche la vita

morale.

L’unica soluzione è che tutta l’umanità sia salva, e che tutto

l’ambiente tenda a migliorare le condizioni di vita» delle

popolazioni.

L’antica morale combatteva il vizio della gola e proclamava il

digiuno e l’astinenza come virtù, oggi la scienza ha realizzato un

principio di civilizzazione.

La scienza positiva ha anche messo in luce i problemi sociali

dell’immoralità e della criminalità studiando i fattori esterni.

I predisposti innati a tutte le «infezioni morali» dell’ambiente

sono i delinquenti, incapaci di produrre e per questo vivono a

spese degli altri.

I delinquenti, nati infelici senza loro colpa, vengono trascinati

dalla società alla perdizione, e quindi sono vittime.

L’igiene della generazione è la più poderosa delle igieni morali:

l’alcolismo, ogni intossicazione, le malattie costituzionali, il vizio,

l’ozio,… sono tutte cause di degenerazione.

La scienza ha illustrato il principio del perdono guardando il

delinquente con pietà e giustizia.

Per il bambino la questione morale è una questione di vita: il

bambino vuole «fare», l’adulto lo rimprovera e glielo impedisce, il

bambino fa i capricci.

«Se la lotta tra l’adulto e il bambino finisse nella pace, e l’adulto accettando le

condizioni infantili cercasse di aiutarle, egli potrebbe avanzare verso uno dei

godimenti più eccelsi che la natura gli abbia offerto in dono: quello di seguire il

bambino nel suo sviluppo naturale, di vedere svolgere l’uomo».

Nella scuola si sviluppa il sentimento sociale, è la società del

bambino, e l’educazione deve sviluppare questo sentimento.

Nella scuola esistono liberi e corretti rapporti di cortesia e di

aiuto reciproco, e la maestra finisce ogni lezione con una

morale.

Valido aiuto sono i premi e i castighi come stimolo diretto e

sanzione immediata.

Il premi e il castigo rappresentano una parte dell’organizzazione

morale della scuola e seguono il principio dell’emulazione:

imitare chi ha i voti migliori, far meglio, per raggiungerli.

L’emulazione può manifestarsi solo tra pari.

Soddisfare i bisogni intellettuali dell’uomo contribuisce alla

moralità.

Il bambino liberato e aiutato a vivere rivela come vive il fanciullo

e quali sono i suoi bisogni, oltre quelli materiali.

Gli stimoli dell’ambiente non riguardano solo gli oggetti ma

anche le persone: i veri rapporti tra uomo e uomo si stabiliscono

nel sentimento.

Secondo la scienza positiva il senso morale è il senso di

simpatia verso i propri simili, la comprensione dei loro dolori, il

sentimento di giustizia.

Ma in cosa consiste il senso morale?

La religione chiama questo senso interno che sta alla base della

vita: amore. Non basta essere creati, bisogna essere amati per

vivere.

«L’essenza dell’educazione morale»

È il mantenere viva la sensibilità interiore e perfezionarla.

Nessuno può insegnare, in tutti gli aspetti, la distinzione tra

bene e male.

Per aiutare il bambino occorre che l’ambiente sia ordinato e

che il bene vi sia distinto dal male.

Si può distinguere il bene e il male anche per un «senso

interno»: la voce della coscienza.

Nelle Case dei Bambini il grado di sviluppo non era ben determinato.

I bambini avevano fissato i meccanismi della scrittura e della lettura e si avviavano verso uno svolgimento intellettuale.

Terzo alfabetario: lettere più piccole e calligrafiche, venti copie per ogni esemplare, e ripetuto tre volte (in bianco, rosso e nero).

Nelle Case dei Bambini ponendo un cartellino con il nome di un oggetto sull’oggetto stesso si insegna il «nome».

Perché solo il nome? Allo stesso modo si può facilitare la conoscenza di tutte le parti del discorso.

Tutte le parole scelte per lo studio della grammatica sono stampate su cartoncino rettangolare, e i cartellini ottenuti sono deposti in apposite scatole.

«I TESTS» SISTEMATICI PER LO SVILUPPO INTELLETTUALE NELLE CLASSI ELEMENTARI

GRAMMATICA

Il bambino nell’età dell’»interesse alla parola» può utilizzare la

grammatica secondo i suoi processi di maturazione interna.

STUDIO DELLE PAROLE

Il bambino deve costruirsi il suo «patrimonio» di parole; il sistema

pertanto è costituito da abbondante materiale.

Cominciano a delinearsi le differenze individuali: per alcuni gli

esercizi sono facili, per altri difficili.

Il materiale di sviluppo deve essere ben conosciuto dalla maestra

che deve capire quando è il momento di proporre un esercizio.

Esistono delle tavole che si appendono al muro, e che i bambini

possono guardare e prendere, con gruppi di parole:

• Tavole dei suffissi e dei prefissi (casa: casona, casetta, casina,…),

(nodo: annodare, snodare,…);

• Tavole delle parole composte (cartapesta, mezzogiorno,…)

• Famiglie di parole (scuola – scolaro, scolaresca, scolastico,…)

FORME DELL’ARTICOLO E FLESSIONE DEI NOMI

La scatola si presenta divisa in due reparti indicati rispettivamente

da due cartellini con su scritto rispettivamente: articolo e nome.

Il materiale è preparato esattamente e in quantità stabilita.

Il bambino cerca di combinare articolo e nome e li pone l’uno

accanto all’altro sul tavolo. SINGOLARE E PLURALE

MASCHILE E FEMMINILE

Gli esercizi di flessione dei nomi nel numero e nel genere si fanno

senza l’aiuto delle scatole.

Tutti i gruppi di parole sono riprodotti in libretti che i bambini

possono portare a casa per rileggerli, ciò richiama e fissa le loro

idee.

LE LEZIONI – I COMANDI

Lo studio della grammatica consiste in una serie metodica di

esercizi, di cui il materiale è stato preparato sull’esperimento.

La maestra non deve preparare nulla, la sua preparazione consiste

nella conoscenza del materiale.

Gli esercizi principali della grammatica sono: le «concordanze» fatte

con l’aiuto dei cartellini appositamente preparati, i «comandi» e le

«analisi».

I comandi sono le lezioni della maestra, che chiarisce il significato

delle parole, e gli esercizi dei bambini che interpretano il significato

di una o più frasi.

L’analisi è un lavoro di isolamento e concentrazione caratterizzato

dagli «spostamenti»: la maestra sposta i cartellini «provocando»

l’intuizione delle regole.

AGGETTIVI

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da biglietti di

colori differenti: articoli (nocciola), nomi (nero) e aggettivi

(marrone), inseriti in una scatola.

Dentro la scatola ci sono dei cartellini con delle frasi da

analizzare; le frasi si riferiscono al materiale di sviluppo (Il prisma

marrone, il cubo grande,…).

Il bambino legge le frasi prende gli oggetti indicati e compone le

frasi con i cartellini.

La maestra sorveglia e osserva se il bambino ha preso gli oggetti

indicati, procedendo ad eventuali spostamenti di parole, e

ricordando le regole grammaticali sulla collocazione dell’aggettivo.

I VERBI

La maestra deve insegnare al bambino a interpretare il verbo,

aiutarlo cioè a comprendere l’azione che vi corrisponde.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da biglietti di colori

differenti: articoli (nocciola), nomi (nero), aggettivi (marrone), e

verbi (rosso) inseriti in una scatola.

Nella casella posteriore si trovano per ogni esercizio sei biglietti

ciascuno con delle frasi.

Il bambino composta la prima frase potrà vedere come cambiando

il verbo cambia il significato della frase (serrare/chiudere l’uscio).

Il bambino esegue l’azione e compone la frase.

La maestra opera gli spostamenti tenendo presente le regole

grammaticali sulla collocazione del verbo dando l’intuizione della

sua posizione normale di precedere il complemento oggetto.

RUBRICA

Ogni bambino ha la sua rubrica dove scrive le parole (nomi, aggettivi,

verbi,…), man mano che impara a conoscerle.

PREPOSIZIONI

L’esercizio consiste anche qui nella composizione di frasi analizzate

coi cartellini colorati.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da biglietti di colori

differenti: articoli (nocciola), nomi (nero), aggettivi (marrone), e verbi

(rosso), preposizione (viola).

Per far intuire la posizione normale della preposizione si possono

fare degli spostamenti.

AVVERBI

L’esercizio consiste anche qui nella composizione di frasi analizzate

coi cartellini colorati.

Il materiale per l’analisi delle parole è costituito da biglietti di colori

differenti: articoli (nocciola), nomi (nero), aggettivi (marrone), e verbi

(rosso), preposizione (viola), avverbio (rosa).

È la sostituzione/spostamento dell’avverbio nella frase che cambia

una frase nell’altra .

La maestra deve ricordare la regola sulla posizione normale

dell’avverbio.

Il bambino può eseguire l’azione che si modifica cambiando

l’avverbio.

PRONOMI

La scatola grammaticale ha sette caselle, il cartello verde indica i

pronomi.

L’analisi delle frasi fa cui emergere la funzione del pronome di

sostituire il nome.

Gli spostamenti operati dalla maestra fanno intuire il posto normale

che deve occupare il pronome.

Gli esercizi di flessione del pronome si ordinano i pronomi per gruppi.

Bigliettini di diverso colore sono utilizzai per esercizi di concordanza

tra pronomi e verbi nei tre tempi semplici: presente, passato e futuro.

Il materiale include le coniugazioni degli ausiliari e i modelli delle tre

coniugazioni.

CONGIUNZIONI

La scatola grammaticale ha otto caselle, il cartello giallo indica le

congiunzioni; e lo spazio per i biglietti delle frasi da analizzare.

Togliendo il cartellino della congiunzione, si toglie il collegamento tra

le parole e ciò rende possibile l’intuizione della sua funzione.

INTERIEZIONI

È un’espressione abbreviata in una sola parola e si presta a un

doppio lavoro, l’analisi generale e la lettura espressiva.

La scatola grammaticale ha nove caselle, il cartello celeste indica le

interiezioni; e lo spazio per i biglietti delle frasi da analizzare.

ANALISI DELLA PROPOSIZIONE E DEL PERIODO

Il materiale per l’analisi logica consiste in:

• Rotoli fatti con una striscia di carta sulla quale sono stampate

proposizioni e periodi;

• Una tabella divisa in due file di rettangoli entro ciascuno dei quali è

scritta una specificazione della proposizione: chi? A chi? Da chi?...

La proposizione scritta sulla striscia si strappa in parti che sono

collocate nella tabella sulla guida della specificazione.

Il materiale per l’analisi del periodo è corrispondente a quelle degli

elementi della proposizione:

• Strisce di carta arrotolata sulle quali sono stampate periodi da

scomporre in proposizioni;

• Una tabella con caselle dove possono disporsi le varie proposizioni.

Svolgendo l’analisi del periodo con l’aiuto delle tabelle analitiche

si prepara nel bambino l’intuizione della «costruzione del

periodo».

Il materiale permettendo, dopo l’analisi, gli spostamenti delle parti

permette di rilevare le regole sia dell’analisi logica sia dell’analisi

del periodo.

Lo studio del periodo permette anche di comprendere meglio l’uso

di alcune parti grammaticali come la congiunzione, nella sua

funzione di coordinante o subordinante.

LA PUNTEGGIATURA

Tutti gli esercizi sono eseguiti dando attenzione alla punteggiatura.

Specifiche frasi da analizzare sono predisposte per illustrare le

regole dell’uso dei segni d’interpunzione.

SEGUE LA CLASSIFICAZIONE DELLE DIVERSE PARTI DEL DISCORSO:

INVARIABILI

VARIABILI

La lettura vera è solo l’interpretazione; la lettura ad alta voce è un

insieme di lettura e di espressione tramite un linguaggio

articolato.

Insegnare a leggere significa insegnare ad interpretare il senso.

La lettura ad alta voce presuppone l’insegnamento dell’ «arte

drammatica».

Aver capito e poter raccontare non sono la stessa cosa: chi sa

esprimere col racconto ciò che ha letto ha raggiunto uno stadio

più avanzato.

Al bambino viene offerto un libriccino di lettura da leggere a

bassa voce, per poi rileggerlo chiaramente dopo che ha ben

capito.

LETTURA

Una prima forma di lettura , senza interpretazione, inizia nelle Case

dei Bambini.

Scopi della lettura: l’interpretazione del senso e la buona pronuncia

della parola letta.

La lettura sta in rapporto con la scrittura che permette la

comunicazione tra gli uomini anche se lontani nello spazio e nel

tempo.

Le parole sono frutto dell’interpretazione dei singoli segni, il senso è

il frutto dell’interpretazione dell’intera frase.

L’interpretazione del bambino rivela ciò che egli ha capito e quindi

ciò che può capire.

Le letture, graduate sperimentalmente e poi raccolte, permettono di

studiare le difficoltà che presentano.

Le letture interpretate si fanno per mezzo dei bigliettini.

Il bambino sceglie il bigliettino, lo legge mentalmente e poi esegue

l’azione indicata.

Molti brani letti e riletti vengono imparati a memoria.

Continuo ripasso di tutte le regole grammaticali.

Quando lo sviluppo del bambino è avanzato la maestra comincia a

leggere ad alta voce.

La maestra deve avere un’educazione speciale nell’arte del

leggere.

Il sentir leggere cose interessanti appassiona il bambino.

ARITMETICA

OPERAZIONI ENTRO IL DIECI

Il materiale è piccolo, abbondante e accessibile a una quantità notevole di bambini.

Consiste in perle legate rigidamente da un fil di ferro: ogni fila è colorata

differentemente (pallottoliere).

L’utilizzo continuo permette lo sviluppo spontaneo del calcolo mentale.

DECINE, CENTINAIA E MIGLIAIA

Il materiale consiste in una catena a cui sono legati insieme dieci bastoncini colorati

da dieci perle ciascuno (catena del cento).

I «TELAI DEI RAPPORTI DECIMALI»

Il materiale è costituito da due telai (pallottolieri),

L’uso di questo materiale deve essere veicolato dalla maestra.

È una rappresentazione simbolica che il bambino

maneggerà facilmente dopo aver maturato

spontaneamente il concetto di rapporto tra unità,

decina, centinaia e migliaia

GEOMETRIA

Il materiale geometrico presentato nelle classi elementari è una

continuazione di quello usato nelle Case dei Bambini: lavoro ad

incastri.

La particolarità è quella di essere costituiti da diversi pezzi che

devono essere perfettamente incastrati tra loro.

L’uso degli incastri consente l’autoeducazione del bambino negli

esercizi di geometria e nella risoluzione dei problemi: sviluppa

l’interesse.

Nasce una spontanea capacità di astrazione: ogni esercizio di

maturazione interna porta il bambino ad astrarre.

Il disegno fatto sugli incastri è di due generi: geometrico (attraverso

strumenti specifici) e artistico (attraverso la combinazione di diverse

forme geometriche).

Il lavoro di geometria solida segue lo stesso principio di quella piana.

PESI E MISURE: i bambini hanno a disposizione e maneggiano molti

oggetti per le misure in commercio o negli usi pratici della vita.

DISEGNO

Il materiale degli incastri geometrici ha un’applicazione al disegno.

Con il disegno il bambino può soffermarsi sulle figure che ha

maneggiato, spostato, combinato, attraverso un ragionamento.

I bambini squadrano i fogli e costruiscono figure.

Il disegno copiativo o quello decorativo sono ispirati dalle cose viste.

Gli esercizi consentono al bambino di eseguire i disegni geometrici e

preparano al riconoscimento delle proporzioni.

Il disegnare, dopo questa preparazione, diventa per il bambino un

bisogno di espressione come il parlare.

EDUCAZIONE MUSICALE

Il materiale è costituito da una serie di campane riproducenti i toni e

i semitoni compresi in una ottava.

Il primo esercizio è quello di riconoscere le identità, cioè di

accoppiare le campane che danno suoni uguali.

Si passa a dare nome alle note.

La presentazione del rigo musicale è fatta con una tavoletta di legno

verniciata di verde che porta incavato il rigo.

Su ogni riga e su ogni spazio relative all’ottava cui corrispondono i

suoni delle campane c’è un piccolo incavo circolare entro cui

mettere il dischetto di una nota.

ESERCIZI RITMICI: i primi esercizi utilizzati sono quelli inizialmente

usati per perfezionare la deambulazione nei bambini: camminare

sul filo.

Gli esercizi sono accompagnati dal suono del pianoforte.

Il canto: cantare la scala accompagnandosi prima con i campanelli

e poi con il piano è il primo godimento per i bambini.

LO STUDIO DELLA METRICA

L’amore per la poesia e la sensibilità al ritmo hanno richiesto un

ritorno alle radici naturali della poesia.

La poesia può diventare un materiale che soddisfa la voglia di leggere.

Proporre quindi poesie e strofe di varia lunghezza contando i versi.

Distinguere le rime.