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LICEO SCIENTICO STATALE “G.B. QUADRI” ANNO SCOLASTICO 2017/2018 20 marzo 2018 CLASSI QUINTE PROVA COMUNE DI ITALIANO

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LICEO SCIENTICO STATALE “G.B. QUADRI”ANNO SCOLASTICO 2017/2018

20 marzo 2018 CLASSI QUINTE

PROVACOMUNE

DIITALIANO

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TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

G. Pascoli, Nella nebbia

E guardai nella valle: era sparitotutto! sommerso! Era un gran mare piano,grigio, senz’onde, senza lidi, unito.

E c’era appena, qua e là, lo stranovocìo di gridi piccoli e selvaggi:uccelli spersi per quel mondo vano.

E alto, in cielo, scheletri di faggi,come sospesi, e sogni di rovine (1)e di silenzïosi eremitaggi.

Ed un cane uggiolava senza fine,né seppi donde, forse a certe péste (2)che sentii, né lontane né vicine;

eco di péste né tarde né preste,alterne, eterne. E io laggiù guardai:nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste.

Chiesero i sogni di rovine: — Mainon giungerà? (3) ― Gli scheletri di piantechiesero: — E tu chi sei, che sempre vai? —

Io, forse, un’ombra vidi, un’ombra errantecon sopra il capo un largo fascio. Vidi,e più non vidi, nello stesso istante.

Sentii soltanto gl’inquïeti gridid’uccelli spersi, l’uggiolar del cane,e, per il mar senz’onde e senza lidi,

le péste né vicine né lontane.G. Pascoli, Primi poemetti, 1897

(1) rovine: le abitazioni sembrano ruderi che appaiono in sogno.(2) peste: passi.(3) non giungerà: la domanda è riferita al viandante sconosciuto di cui si odono le “peste”.

1. Comprensione del testoIndividua il tema della lirica.

2. Analisi del testo2.1 Rileva lo schema metrico del componimento, individuando le figure metriche presenti nella prima

strofa.2.2 Riporta l’enjambement presente nella prima strofa. Quale immagine contribuisce a delineare?2.3 Riconosci, nelle prime quattro strofe, l’enumerazione per polisindeto e chiarisci l’effetto che

produce. 2.4 Spiega il significato dell’espressione “uccelli spersi per quel mondo vano” (v. 6).

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2.5 Quale valore simbolico assume la valle sommersa da un mare di nebbia?2.6 Esplicita il significato allegorico dell’“ombra errante”. Trovano risposte le domande rivolte a

quell’ombra sul mistero della vita? Perché?

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti3.1 Riferendoti anche ad altri testi letti dello stesso autore, chiarisci la visione che Pascoli ha della realtà,

evidenziando come questa abbia influenzato la sua poetica.3.2 Individua quali temi e scelte stilistiche rivelano in Pascoli una sensibilità decadente.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividi il corpo del testo in paragrafi.Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Le forme dell’attesa, tra speranza e disillusione.

DOC. 1

G. Klimt, L’attesa, 1905-1909

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DOC. 2

E. Hopper, Sole di mattina, 1952

DOC. 3

F. Casorati, Una donna (o L’attesa), 1918-1919

DOC. 4Il più grande ostacolo al vivere è l'attesa che dipende dal domani ma perde l'oggi. Disponi ciò che è posto in grembo al fato e trascuri ciò che è in tuo potere. Dove vuoi mirare? Dove vuoi arrivare? Sono avvolti dall'incertezza tutti gli avvenimenti futuri: vivi senza arrestarti.

(Seneca, De brevitate vitae, IX, I secolo d.C.)

DOC. 5Questo di sette è il più gradito giorno,Pien di speme e di gioia:Diman tristezza e noiaRecheran l'ore, ed al travaglio usatoCiascuno in suo pensier farà ritorno.Garzoncello scherzoso,cotesta età fioritaè come un giorno d'allegrezza pieno,giorno chiaro, sereno,che precorre alla festa di tua vita.Godi, fanciullo mio; stato soave,stagion lieta è cotesta.Altro dirti non vo'; ma la tua festach'anco tardi a venir non ti sia grave.

(G. Leopardi, Il sabato del villaggio, vv. 39-52, 1829)

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DOC. 6Fino allora egli era avanzato per la spensierata età della prima giovinezza, una strada che da bambini sembra infinita [...]. Si cammina placidamente, guardandosi con curiosità attorno, non c'è proprio bisogno di affrettarsi, nessuno preme di dietro e nessuno ci aspetta, anche i compagni procedono senza pensieri [...]; così il cuore comincia a battere per eroici e teneri desideri, si assapora la vigilia delle cose meravigliose che si attendono più avanti; ancora non si vedono, no, ma è certo, assolutamente certo che un giorno ci arriveremo. [...]Per qualche istante si ha l'impressione di sì e ci si vorrebbe fermare. Poi si sente dire che il meglio è più avanti e si riprende senza affanno la strada.Così si continua il cammino in una attesa fiduciosa e le giornate sono lunghe e tranquille, il sole risplende alto nel cielo e sembra non abbia mai voglia di calare al tramonto.Ma a un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno. Allora si sente che qualche cosa è cambiato, il sole non sembra più immobile ma si sposta rapidamente, ahimè, non si fa tempo a fissarlo che già precipita verso il fiume dell'orizzonte [...].

(D. Buzzati, Il deserto dei Tartari, 1940)

DOC. 7Oggi che t'aspettavo non sei venuta.E la tua assenza so quel che mi dice,la tua assenza che tumultuava,nel vuoto che hai lasciato,come una stella.Dice che non vuoi amarmi.Quale un estivo temporaleS'annuncia e poi s'allontana,così ti sei negata alla mia sete.L'amore, sul nascere, ha diquesti improvvisi pentimenti.Silenziosamente ci siamo intesi.Amore, Amore, come sempre,vorrei coprirti di fiori e d'insulti.

(V. Cardarelli, Attesa, Poesie, 1948)

DOC: 8Volevo sapere perché, quando gli eventi tardano, uno è in attesa. Pensavo alla tua caduta in una stizza, in una tensione che trasformava d'improvviso tutta una porzione di tempo in una fissità, in un indurimento di nervi, in un'attesa. Chiesi perciò attraverso la porta socchiusa del bagno:- Perché esiste l'attesa?- L'attesa di che cosa?Feci una pausa. Riprese con tono più gentile: - L'attesa di cosa?- Se mamma non viene, tu l'aspetti?- Certo.- Se manca la luce aspettiamo che torni?- Non riesco a seguirti, ma non fa niente. Sì, aspettiamo che torni.Per ogni cosa che fa tardi e bisogna aspettare, noi siamo sempre in attesa? A questo punto la dizione si fece più incespicata.- Papà, se io non voglio stare in attesa e voglio stare senza attesa, posso?Allora interruppe di radersi, aprì del tutto la porta e, come se avesse capito una cosa, non so quale, disse solo così: «Se tu sarai capace di stare senza attesa, vedrai cose che gli altri non vedono.» Poi aggiunse ancora: «Quello a cui tieni, quello che ti capiterà, non verrà con un'attesa.»

(E. De Luca, Non ora, non qui, Feltrinelli, 1989)

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2. AMBITO STORICO - POLITICO

Argomento: Destra e Sinistra etichette del passato?

DOC.1Se destra e sinistra significano qualcosa, esse indicano posizioni diverse su due problemi: le libertà economiche e i diritti civili. Quanto al tema economico, la destra predilige normalmente la libertà rispetto alla eguaglianza e la sinistra l’eguaglianza rispetto alla libertà: la destra è, in materia economica, più «liberale» e la sinistra più «socialista».In tema di diritti civili, invece, le parti si invertono: la sinistra è più «libertaria» (si tratti di matrimoni fra omosessuali o di concessioni di diritti agli immigrati) e la destra è più «tradizionalista». Questa divisione fra una destra liberale e tradizionalista e una sinistra socialista e libertaria la si ritrova ovunque nel mondo occidentale. Variamente declinata a seconda delle specificità storiche di ciascun Paese.

(A. Panebianco, Le ragioni degli altri, “Corriere della Sera”, 17 aprile 2011)

DOC 2Cosa distingue destra e sinistra? Non lo so proprio. Sono distinzioni che non significano più nulla in quanto prive di ogni riferimento reale. Oggi più che mai occorre discutere nel merito le diverse questioni. Per esempio, che posizione abbiamo sullo Stato sociale? Sulla politica estera e sull’Europa? E così via. Per avere una posizione è necessario conoscere e diventare competenti attraverso una informazione seria e rigorosa. Questo vale in particolare per i giovani che aspirano a diventare classe dirigente. Le etichette di una volta, destra sinistra, sopra sotto, non contano più assolutamente nulla [...]Il Pd non è un partito. È un insieme di componenti che sono culturalmente, e direi anche antropologicamente, differenti. Queste anime cercano invano una linea e una strategia uniforme che a mio avviso non troveranno mai. Quindi è difficile stabilire la strategia del Partito democratico. Ma anche la destra è tutto e l’opposto di tutto. Se davanti a questo Pd lacerato ci fosse una destra vera sarebbe un bene perché ci sarebbe una alternativa. Il problema è che sinistra e destra sono speculari nel nostro paese. Sono entrambi degli agglomerati occasionali di forze, di culture, di correnti incapaci di fare sistema.Questo è un risultato evidente negli ultimi anni sia a sinistra che a destra. Questo è il dramma dell’Italia [...]La speranza è che arrivi una generazione in grado di rimescolare le carte e far emergere un polo aggregante riformatore ed innovatore capace di combinare il meglio del centrosinistra con quello del centrodestra. Purtroppo, però i giovani che ho visto apparire sulla scena attraverso il Movimento 5 stelle e anche attraverso il Partito democratico sono una delusione. Sono più vecchi e decrepiti di quello che potrebbe essere oggi un mio trisavolo.

(M. Cacciari, http://www.versonord.eu/2.5/3-notizie/rassegna-stampa/395-destra e sinistra-etichette-del passat o , 2013)

DOC.3«Se mi si concede che il criterio rilevante per distinguere la destra e la sinistra è il diverso atteggiamento rispetto all’ideale dell’eguaglianza, e il criterio rilevante per distinguere l’ala moderata e quella estremista, tanto nella destra quanto nella sinistra, è il diverso atteggiamento rispetto alla libertà, si può ripartire schematicamente lo spettro in cui si collocano dottrine e movimenti politici, in queste quattro parti: a) all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme egualitari e autoritari, di cui l’esempio storico più importante, è il giacobinismo; b) al centro-sinistra, dottrine e movimenti insieme egualitari e libertari, per i quali potremmo oggi usare l’espressione «socialismo liberale», per comprendervi tutti i partiti socialdemocratici; c) al centro-destra, dottrine e movimenti insieme libertari e inegualitari, entro cui rientrano i partiti conservatori, che si distinguono dalle destre reazionarie per la loro fedeltà al metodo democratico, ma, rispetto all’ideale dell’eguaglianza, si attestano e si arrestano sull’eguaglianza di fronte alla legge, che implica unicamente il dovere da parte del giudice di applicare imparzialmente la legge; d) all’estrema destra, dottrine e movimenti antiliberali e antiegualitari, di cui credo sia superfluo indicare esempi storici ben noti come il fascismo e il nazismo.»

(N. Bobbio, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli editore, Roma, 1994)

DOC.4«Se destra e sinistra non esistono bisogna inventarle. Sembra questo il precetto cruciale della politica nei nostri giorni. Sia che si pensi in termini liberali che in termini illiberali. Nel primo senso infatti, il modello di riferimento è sempre di tipo bipolare. Laburisti e conservatori, democratici o repubblicani,

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liberaldemocratici o socialdemocratici: la struttura binaria della politica sembra un dato acquisito. Il marxismo si fonda sulla lotta di classe e sulla contrapposizione tra proletariato e borghesia, capitalismo-socialismo [...] e rischia di rigenerarsi nel bipolarismo tra nord e sud del mondo, tra occidente e paesi poveri e proletari [...] Da noi la matrice cattolica ha temperato entrambe le posizioni, marxista e nazionalista, ma ha anche temperato il bipolarismo liberale. Il «centro» come luogo di mediazione e di purificazione del conflitto, nasce da noi nell’ambito di una visione cattolica, ecumenica, fondata sull’et et e non sull’aut aut. Ma la secolarizzazione, la scristianizzazione della società italiana, conduce a due effetti opposti: la ripresa forte del bipolarismo tra destra e sinistra o la neutralizzazione della politica e dunque del conflitto, attraverso un nuovo luogo di mediazione e di depotenziamento delle categorie di destra e di sinistra. Questo nuovo luogo di spoliticizzazione è rappresentato dal centrismo pragmatico e tecnocratico. Attualmente la nostra democrazia è aperta ad entrambe le ipotesi.»

(M. Veneziani, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi Editore, Firenze, 1995)

DOCUMENTO 5«La netta distinzione e contrapposizione tra destra e sinistra è stata una caratteristica dell’Italia repubblicana fino al 1992, una caratteristica ereditata dal conflitto fra fascismo e antifascismo; mentre nell’Italia liberale si è manifestata in maniera radicale in pochi casi critici: nel conflitto fra Cavour e Garibaldi e negli anni immediatamente successivi, nella crisi di fine secolo, nel primo dopoguerra […].Quasi sempre destra e sinistra sono state entrambe deboli e si sono confuse fra loro nella maggioranza parlamentare, secondo la fisiologia del sistema politico nel quale si governava stando al centro, e spesso secondo le sue degenerazioni trasformistiche. Talvolta destra e sinistra si sono confuse nella stessa persona: tipico, ma non unico, è il caso di Giolitti che, soprattutto fra il 1903 e il 1909, fece la sua consueta politica di sinistra, di allargamento delle basi sociali dello Stato, usando strumenti di destra, cioè gli umori conservatori, di norma prevalenti nella sua maggioranza di governo, e la burocrazia, conservatrice quasi per definizione. In alcuni casi la confusione fra destra e sinistra ha acquistato un carattere diverso, si è realizzata con l’uso che la prima ha fatto della seconda, per allargare l’egemonia e consolidare il potere.I due casi più importanti sono stati quello di Crispi che ha usato, insieme al trasformismo ereditato da Depretis, la tradizione garibaldina, e quello di Mussolini che ha usato la sua formazione e il suo temperamento di rivoluzionario. Quando ciò avveniva, la sinistra conferiva alla destra un carattere particolarmente aggressivo (evidente nel fascismo) perché, privata degli ideali umanistici che ne costituivano e ne costituiscono l’essenza, sopravviveva solo nei suoi comportamenti variamente sovversivi.»

(G. Carocci, Destra e sinistra nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari, 2002)

DOC. 6Sono sempre stato convinto che essere di destra significhi difendere le opportunità di tutti, mentre essere di sinistra significhi darsi da fare perché tutti abbiano più opportunità.

(G. Floris, https://it.wikiquote.org/wiki/Destra e sinistra)

3. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

Argomento: L’impatto delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro: opportunità e rischi.

DOC. 1Il futuro senza lavoroStoricamente il mercato del lavoro ha sempre avuto una forma a piramide in termini di competenze e capacità dei lavoratori. Al vertice, un numero relativamente basso di professionisti e imprenditori molto qualificati è stato responsabile della maggior parte della creatività e dell’innovazione. La forza lavoro, per lo più, ha sempre svolto attività che, ad un certo livello, sono abbastanza monotone e ripetitive. Via via che i diversi settori dell’economia sono stati meccanizzati, i lavoratori sono passati dall’attività di routine di un settore a quella di un altro settore […]. Sta diventando sempre più chiaro, però, che i robot, gli algoritmi di apprendimento automatico e le altre forme di automazione eroderanno gradualmente gran parte della piramide delle competenze lavorative. E poiché le applicazioni dell’intelligenza artificiale sono pronte a invadere il campo delle occupazioni più qualificate, è probabile che anche la zona di sicurezza al vertice della piramide si contrarrà con il passare del tempo.

(M. Ford, Il futuro senza lavoro, Il Saggiatore, 2017, p. 262)

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DOC. 2La techno-maniaOggi, lo spazio della quotidianità è, progressivamente, coperto dal digitale, dai bit, dalle reti di connessione always on, e anche minacciato, perciò, dall’oscura intelligenza senz’anima degli algoritmi. Il digitale ha già penetrato e pervaso le ore attive della giornata. Ma non solo. È evaporato il confine fra tempo lavorativo e non: una linearità produttiva ha preso il posto della frammentazione dei tempi di una vita. H24 sta divenendo sempre più il mantra della globalizzazione tecno-economica che tutto va permeando.

(Sintesi del 30° Rapporto CENSIS, gennaio 2018)

DOC. 3Il futuro del lavoro? Sorpresa: serviranno gli studi umanisticiIl 24% tra manager ed esperti di comunicazione indicano le materie letterarie ed umanistiche tra quelle che saranno più richieste tra 10 anni. E’ quanto emerge dalla ricerca svolta dall’Osservatorio ExpoTraning “Il lavoro in Italia nel 2027”, che ha messo a confronto le opinioni di 500 tra manager grandi, medie e piccole imprese, esperti IT e di comunicazione, invitandoli a tracciare le linee di tendenza del mondo del lavoro da qui a anni […].Si tratta della prima delle ricerche promosse nel 2017 da Expo Training, la più importante manifestazione in Italia sul mondo del lavoro e della formazione, che si tiene da 12 anni alla Fiera Milano in collaborazione con le principali associazioni imprenditoriali ed i sindacati, […]. Il 24% degli intervistati (Metodo Cawi su panel di 500 partecipanti nel mese di luglio 2017) ha infatti indicato facoltà come lettere, filosofia, storia e l’expertise di scrittori e giornalisti tra le competenze che saranno più preziose da qui ai prossimi anni. Il 35% ha indicato invece le competenze tecniche IT (raggruppando competenze nel web, nella programmazione e più in generale nelle tecnologie), il 10% ha indicato quelle più prettamente scientifiche, il 31% quelle economiche. “La tecnologia ed il web hanno reso la comunicazione alla portata di tutti, ciò di cui già oggi si sente la mancanza sono i contenuti, la capacità di scrivere, di raccontare, di rappresentare l’azienda. E quella di mettere in collegamento tra loro fatti, suggestioni, idee. Insomma, gli economisti, i tecnici e gli scienziati serviranno eccome, ed è cosa abbastanza facilmente prevedibile. Ma serviranno anche letterati, giornalisti, filosofi, psicologi, sociologi. – ha dichiarato Carlo Barberis, Presidente di Expo Training.

(www.orizzontescuola.it, luglio 2017)

DOC. 4Industria, il mondo in mano ai robotUno dei problemi principali posto dalla scomparsa del lavoro è quello poco discusso delle ripercussioni sociali. Richard Freeman, economista di Harvard, parla del rischio di un "feudalesimo dell'età delle macchine". La robotizzazione, afferma non senza un'eco marxiana, "rischia di dividere le società tra i proprietari dei robot da una parte e i lavoratori dall'altra". Insomma, "il maggiore rischio non è un futuro senza lavoro, bensì un futuro in cui i salari saranno in calo o stagnanti (perché le macchine si prenderanno la quota maggiore di lavori ad alta produttività) e la fetta di guadagno che andrà ai proprietari, aumenterà". La robotizzazione rischia dunque di aumentare ulteriormente le diseguaglianze. E questo è un problema centrale, che bisogna cominciare a porsi sin d'ora.

(La Repubblica, 6 febbraio 2017)

DOC. 5Lei dice che l’altro rischio è la distruzione di posti di lavoro. Ma le sembra logico che siano gli stessi esseri umani a costruire macchine in grado di sostituirli? Credo che la visione più corretta sia quella in base alla quale i robot e l’intelligenza artificiale non sostituiscono gli esseri umani ma li liberano e danno loro più tempo per fare altri lavori, magari più gratificanti. Ricordo l’accusa che Sharan Burrow, la donna che ricopre la carica di Segretario generale dell’International Trade Union Confederation, rivolse al co-founder di Uber durante il WEF 2016 a Davos: cara Uber, disse, stai distruggendo i lavori dei taxi driver. No, fu la risposta. Stiamo liberando le persone dalla schiavitù di lavorare dalle 8 di mattina fino alla sera e di non disporre del proprio tempo liberamente. Se a questi nuovi tipi di lavori venisse garantita la stessa tutela che vige per i lavori permanenti, io sarei del tutto favorevole.

(Intervista a Klaus Schwab, founder ed executive chairman del World Economic Forum, Dicembre 2016)

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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

Argomento: Il mondo ai tempi dell'Editing Genetico.

DOC. 1L'Editing GeneticoLe CRISPR costituiscono uno degli elementi di base del sistema CRISPR/Cas, anch'esso coinvolto nell'immunità acquisita dei procarioti. Una versione semplificata di questo sistema (detta CRISPR/Cas9) è stata modificata per fornire un potentissimo e precisissimo strumento di editing genetico che risulta di impiego molto più facile, e al contempo più economico, delle tecnologie preesistenti. Grazie al sistema CRISPR/Cas9 è stato possibile modificare permanentemente i geni di molteplici organismi.

(Da Wikipedia, voce "Editing genetico")

DOC. 2Una tecnica rivoluzionaria

DOC. 3Una marea montante di possibilitàIl sistema CRISPR che permette di modificare i genomi in modo semplice e veloce può anche essere usato come supporto di memoria per informazioni complesse, per esempio immagini e brevi filmati. (Le Scienze, 13 luglio 2017)Usando la tecnica di editing genetico CRISPR è stata corretta in alcuni embrioni umani una mutazione che provoca la cardiomiopatia ipertrofica, una malattia ereditaria che può causare la morte cardiaca improvvisa. La sperimentazione è avvenuta senza provocare effetti indesiderati, ma prima di passare alle applicazioni cliniche saranno necessari ancora molti studi. (Le Scienze, 2 agosto 2017)Ricorrendo a CRISPR-Cas9 un gruppo di ricercatori ha fatto nascere dei maiali il cui genoma è privo dei retrovirus endogeni normalmente presenti nei suini. Si tratta di un significativo passo in avanti verso l'uso di organi suini per i trapianti, dato che questi retrovirus, che possono infettare le cellule umane, costituiscono uno dei principali ostacoli al ricorso agli xenotrapianti. (Le Scienze, 11 agosto 2017)

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Uno studio su embrioni umani con la tecnica CRISPR ha permesso di comprendere il ruolo di una proteina chiave nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. La scoperta ha anche evidenziato importanti differenze fra lo studio sul modello animale e quello sull'essere umano, e potrebbe migliorare la fecondazione in vitro. (Le Scienze, 16 ottobre 2017)Un gruppo di ricerca spagnolo è riuscito a inattivare 35 geni del grano che producono proteine tossiche per i celiaci, riducendo dell'85 per cento la loro tossicità. L'obiettivo di produrre un grano che sia consumabile anche dai celiaci si fa quindi molto vicino, come spiega Francisco Barro, il genetista che ha firmato il lavoro. (Le Scienze, 16 ottobre 2017)Scoperta un'arma di precisione contro il Dna malato: Si chiama evoCas9 ed è la versione evoluta del sistema Crispr/Cas9. A individuarla il team dell'università di Trento che è riuscito a rendere questa metodica di genome editing ancora più precisa rispetto a quelle finora sviluppate. Anche il team trentino si aggiunge alla estesissima lista per ottenere il brevetto sul sistema di genome editing, o meglio sull’invenzione made in Italy che aggiungerebbe una marcia in più a questa tecnologia biotecnologica: "Attualmente la nostra domanda di brevetto su evoCas9, che vogliamo testare su cellule eucariotiche, è in fase di valutazione all'Ufficio brevetti europeo: abbiamo già ricevuto una prima risposta e stiamo procedendo alla riorganizzazione delle claim. Nel frattempo, abbiamo esteso la domanda anche a livello internazionale e stiamo ragionando sula possibilità di lavorare con startup presenti nella nostra provincia.

(http://www.repubblica.it/scienze/2018/01/30/news/evolve_crispr_cas9_la_tecnica_che_modifica_il_dna-187630265/

DOC. 4Chi ha paura dei correttori molecolari?“Abbiamo sviluppato una nuova classe di correttori”, ha detto in una conferenza telefonica David Liu, dell’università di Harvard e del Broad Institute del Massachusetts Institute of Technology (Mit), che ha coordinato la ricerca pubblicata sulla rivista Nature. Arriva dal Broad Institute anche la ricerca sulla riscrittura della molecola di Rna, pubblicata su Science, il cui primo autore è David Cox. I correttori sono macchine molecolari che permettono di riorganizzare ciascuna delle quattro lettere che, combinate tra loro, scrivono i geni.“Raffinare la precisione della tecnica era la sfida dei biologi e adesso abbiamo la sicurezza sull’intero percorso, dalla trascrizione alla traduzione”, ha osservato Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’università di Pavia. “Adesso – ha aggiunto – diventa un dovere poter impiegare questa tecnica”. Per il genetista Edoardo Boncinelli “la novità più sorprendente è che oltre al Dna, che è il depositario dell’informazione biologica, si arriva a correggere l’RNA, che porta il messaggio da DNA alla cellula”. È un grande cambiamento “che ci porta sempre più vicini a poter correggere un punto preciso del nostro genoma”. Combattere le malattie, ha aggiunto, “sarà il punto di partenza”, ma “siamo intimamente convinti che prima o poi la correzione del DNA si potrà utilizzare come una forma di chirurgia estetica”. La conoscenza del DNA – ha osservato – cresce di ora in ora, bisogna pensare usarla in modo corretto”.

(https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/25/editing-genetico-con-la-crispr-ora-si-riscrivono-singole-lettere-del-dna/3935910/)

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

L’Europa del 1918 e l’Europa del 2018: quali le differenze?

Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo.

TIPOLOGIA D – TEMA DI ARGOMENTO GENERALE

«L’uomo che ha stupito il festival è un italiano che gira il mondo in carrozzina e domani dirigerà la Lithuanian Orchestra a Vilnius. Non aveva mai inciso un disco. […] Ezio Bosso dal 2011 fa i conti con una malattia neurodegenerativa che agisce sui neuroni. […] È un uomo sereno. “Forse esiste un bisogno di ascoltare cose meno urlate e più sincere. […] La musica è un’azione condivisa”. […]

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In che cosa trova ristoro? “Nell'ascolto degli altri, negli sguardi, nella capacità di farsi compagnia. Amo le preghiere. [...] Credo nella poesia. [...] La musica mi ha dato una bella vita, mi ha fatto viaggiare, conoscere la filosofia, [...]. Mi ha fatto incontrare l’amore”. […]Bosso, c'è qualcosa che le fa paura? “Le paure servono. Non è utile scacciarle. Ho paura che la paura un giorno mi paralizzi. Questo sì. Ma non vale solo per me. Mi spaventa che possa accadere a chiunque.”»

(A. Carotenuto, Bosso, magia oltre la malattia: “Che noia prendersi sul serio” – Parla il maestroche ha stregato il festival di Sanremo, La Repubblica, R2, 12 febbraio 2016)

Esprimi le tue riflessioni personali sul rapporto tra disabilità, socialità e musica/arti sulla base delle parole tratte dall’intervista sopra riportata.