Prospettive per il trasporto pubblico rapido di massa di ... · Il trasporto pubblico di superficie...
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Centro Interuniversitario di Ricerca Trasporti
Università degli Studi di Genova
Riccardo Genova
Prospettive per il
trasporto pubblico rapido
di massa di superficie
Il trasporto pubblico di superficie
Spiccata tendenza a riavvicinare il TPL alle aree più pregiate ed allasuperficie stradale:
occasione di riqualificazione urbana; riduzione dei costi dell’infrastruttura.
Ciò non toglie che impianti con elevate capacità di trasportonecessitino di tracciati dedicati, parzialmente o totalmente ingalleria con sistemi di guida automatica o di gestione deltraffico con blocco mobile.
Le ferrovie mantengono un ruolo centrale nella mobilità suscala regionale: l’interoperabilità rappresenta una opportunitàancora non pienamente sfruttata
Elementi per la qualità nel TPL
Aumento esponenziale della mobilità nelle aree vaste
Riorganizzazione urbanistica delle grandi e medie città
Ruolo determinante assunto dall’integrazione modale
La nuova sfida del TPL (Trasporto Pubblico Locale)
Sistemi a confronto (1)
Tipo di Veicolo Passeggeri trasportati Passeggeri/m2 (in
piedi)Bus/Filobus 12 m 100 6
Bus/Filobus 18 m 140 6
Bus/Filobus 24 m 180 6
Tram 140 – 300 (in funzione
della lunghezza)
4
LRT 490 – 550 (in funzione
della lunghezza)
4
Metropolitana 800 - 1300 4
Veicoli Capacità di trasporto
(passeggeri per ora per direzione)Bus/Filobus 12 m 2.000
Bus/Filobus 18 m 2.800
Bus/Filobus 24 m 3.600
Tram 2.800 – 6.000
LRT/StadtBahn 9.800 – 11.000
Metropolitana 16.000 – 26.000
Sistemi a confronto (2)
Sistema Costi infrastruttura
(k€/km)Busvia 0-100
Filovia 600-800
Tranvia 15.000-25.000
Metropolitana 80.000-120.000
Tipo
veicolo
Line
a di co
ntatto
(k€/km
)
Arm
amen
to(k€
/km)
Sotto
stazion
i
ele
ttriche
(€/cad
)
Gu
ida
assistita
(k€/km
)
Alim
entazio
ne
da
terra (k€
/km)
Bus - - - - -
Filobus tradizionale 0,5 - 0,9 - -
Filobus guida assistita 0,5 - 0,9 0,2 -
Tram tradizionale 0,9 3,8 1,2 - -
Tram con alimentazione da
suolo
0,9 3,8 1,2 - 1,1
Impianti “storici” conservati:
Torino
Milano
Milano linee interurbane
Roma
Napoli
Nuovi impianti:
Messina
Sassari
Cagliari
Bergamo
Padova (rotaia centrale)
Firenze
Mestre (rotaia centrale)
Impianti in costruzione:
Palermo
Pescara (su gomma, guida assistita)
L’Aquila (rotaia centrale)
La situazione in Italia: gli impianti tranviari
Minori tempi di spostamento
Maggiore comfort di marcia
Maggiore capacità di trasporto
Riduzione-eliminazione dei “cambi”
Fusione delle finalità dell’offerta
Sistemi interoperabili (I)
Quale sistema interoperabile? (1)
Le problematiche relative all’interoperabilità dei veicoli fornisce oggi una nuova visione, forse troppo restrittiva, che rende di fatto più facile ad un treno di penetrare nel tessuto urbano (peraltro con forti restrizioni piuttosto che ad un tram di circolare in ferrovia in promiscuità con altri treni
TRAM-TRENO o TRENO-TRAM?
Si tratta di veicoli ferroviari adattati alla circolazione in ambito urbano
Per le loro caratteristiche intrinseche l’utilizzo cittadino avviene su tratte limitate
ZwickauZwickau
Treno-tram
Quale sistema interoperabile? (2)
Quanto esposto in precedenza apre nuovi scenari: l’esercizio di linee ferroviarie con materiale leggero magari con la loro conversione a modelli di esercizio di matrice tranviaria (con consistenti risparmi sugli investimenti e l’esercizio)
LINEE SEGREGATE o CONVERSIONI?
Quale sistema interoperabile? (3)
Capacità di trasporto e certezza dei tempi (non necessariamente velocità commecialiesasperate) portano ad un’evoluzione dei sistemi tranviari verso modelli di riservazione della sede (anche i galleria) come a Vienna (ante litteram) o Stoccarda con il completamento della Stadtbahn
TRAM o LTR /STADTBAHN?
Già negli anni sessanta si concepirono rotabili tranviari con
caratteristiche tecniche innovative adatti a circolare su sedi
parzialmente riservate in grado di trasportare elevate
quantità di passeggeri: è il caso dei tram “tipo P” di Monaco
di Baviera pensati per la mai realizzata Stadt-Bahn cittadina
In preparazione dei Giochi
Olimpici del 1972 si optò per il
potenziamento della rete tranviaria
tradizionale, la realizzazione di
linee “U” e del passante ferroviario
S”.
A Zurigo negli stessi anni si optò
per il potenziamento della rete
tranviaria di superficie.
Le “metrotranvie”
Si tratta di veicoli di derivazione tranviaria con alcune caratteristiche dei convogli per le metropolitane in grado di operare principalmente sedi riservate a loro dedicate ma anche in ambito stradale promiscuo
Stadtbahn, Light Rail, Métro Léger, Metrotranvia
La Stadtbahn di Stoccarda
Tipo di struttura Esempi
TT1-Infrastruttura ferroviaria esercita soltanto con rotabili tranviari
Aulnay-sous-Bois –
Bondy (Ile de
France)
Sassari
TT2 - Infrastruttura
ferroviaria esercita con
rotabili tranviari e rotabili
ferroviari in fasce orarie
diverse
Stadtbahn di
Colonia
Wiener
Lokalbahnen
Kassel -Hessisch-
Lichtenau
TT3 - Infrastruttura
ferroviaria esercita
promiscuamente con rotabili
ferroviari e tranviari
Karlsruhe
Saarbrücken
Kassel RegioTram
Mulhouse
Grenoble
TT4 - Infrastruttura tranviaria
esercita
promiscuamente con rotabili
tranviari e ferroviari (“treno-
tram”)
Alicante Zwickau
Classificazione UNIFER
Veicoli Infrastruttura
Interazione ruota-rotaiaProfilo di cerchioni e
caratteristiche dei carrelliScartamento e profilo della rotaia
Captazione dell’energiaSistemi di conversione e
marcia autonomaSistemi di alimentazione
Accessibilità e
circolabilitàSagoma del veicolo
Conformazione e tipologia delle
banchine di fermata
SicurezzaResistenza strutturale dei
veicoli
Sistemi di sicurezza e
segnalamento
Esercizio Dotazioni di bordo Sistemi di esercizio
Quale interoperabilità?
Il caso di Karlsruhe (I)
Apertura 199211 linee tipo “S” per 468 km 36 ABB GT8-100C/2SY79 Adtranz (Bombardier) GT8-100D/SY-M
Utilizzo delle tratte DB e riconversione dell’antica Stadtbahn e della Albtalbahn.
Il caso di Karlsruhe (II)
Punte di 48 passaggi ora per direzione (compresi i tram urbani) nella Marktplatz e in Kriegstraße: prevista la realizzazione di un “tunnel cittadino”
Si tratta di veicoli tranviari adattati alla circolazione in ambito ferroviario
Per le loro caratteristiche intrinseche l’utilizzo urbano e ferroviario avviene senza limitazioni
Tram-treno
Apertura 20074 linee (RT1-RT2-RT3-RT4) per 122 km 18 RegioCitadis versione E/E (750 cc - 15kV 16 ⅔ Hz)10 RegioCitadis versione E/D (750 cc – diesel)
Si tratta di veicoli tranviari standard adattati per operare anche su sedi riservate a loro dedicate
Tranvie extraurbane interoperabili
Birsigtalbahn (Basilea) , ferrovia a scartamento metrico, la cui apertura risale al1887, ed elettrificata nel 1904. Nel 1986, con il prolungamento fino a Rodersdorfe l’attraversamento di territorio francese con fermata a Leymen, i tram di Basilea(linea 10 e 17, quest’ultima limitata ad Ettingen) svolgono servizio sull’interatratta.
Tranvie extraurbane interoperabili: Basilea