Processi di trasporto Esempi (2) · 2013. 6. 7. · 1. la descrizione del flusso e dei processi di...

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1 Processi di trasporto – Esempi (2)

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    Processi di trasporto – Esempi (2)

  • Indice

    1.Equazioni della dinamica dei fluidi

    2.Metodi computazionali

    3.Modelli di trasporto in aria

    4.Modelli di trasporto in acqua

    2

  • Modelli di trasporto in acque di superficie

    – I modelli per la qualità dell’acqua sono basati su due aspetti

    1. la descrizione del flusso e dei processi di mescolamento in superficie, che sono resposanbili del trasporto dei contaminanti

    2. la caratterizzazione delle trasformazioni chimiche e biologiche e dei sedimenti

    – Acque di superficie:

    – fiumi

    – laghi

    – bacini e canali artificiali

    – estuari

    – maree

    – porti

    – baie

    – oceani aperti

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    Bacino idrografico del Po

  • Modelli di trasporto in acque di superficie

    – L’ordine di un corso d’acqua si definisce come il numero di corsi d’acqua a monte (affluenti);

    – una sorgente ha ordine zero: tempi rapidi di risposta idrologica, flussi di bassa profondità, presenza di sedimenti in sospensione, bassa attività biologica

    – i corsi d’acqua principali (ordini superiori) esibiscono flussi profondi, sedimenti variabili, accumulo di materiale sul fondo etc.

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    Sorgenti / trasporto veloce, sedimenti in sospensione

    Fiumi / gradienti orizzontali e verticali, sedimenti sul fondo, attività biologica

    Acque dolci: bacini artificiali

    Acque dolci: laghi / sedimenti stabili / attività biologica pronunciata

    Acque salate: fiumi di marea

    Acque salate: estuari / mescolamento pronunciato / zone ristagnanti / salinità

    Acque salate: baie e porti / circolazione complessa / attività antropica

    Acque salate: mare aperto, oceani / correnti di profondità

  • Modelli

    – Dimensionalità: 1D, 2D o 3D ?

    – Trasporto: advezione e/o dispersione ?

    – Determinare:

    – se il modello di flusso si basa su dati esterni oppure risulta dall’applicazione di equazioni della fluidodinamica

    – se sono presenti sistemi multifasici, che richiedono trattamenti separati (particelle e fluidi non miscibili etc.)

    – le condizioni al contorno

    – se è necessario uno studio transiente o stazionario

    – nel caso di uno studio transiente, quale scala temporale sia necessaria

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  • Esempio: modello CSTR

    – Consideriamo un bacino (lago) che riceva un contaminante reattivo; assumiamo

    1. che il mescolamento sia totale; modello continuous stirred-tank reactor (CSTR) o reattore a serbatoio agitato in continuo

    2. che la reazione chimica del contaminante sia una degradazione a prodotti secondo una cinetica del primo ordine

    3. che la velocità di immissione del contaminante sia descritta da una legge sinuisodale

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    q (Cingresso = 0) q (Cuscita = C)

    f(t)

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  • Modelli idrologici

    – P: precipitazioni (L3T-1)

    – I: infiltrazioni nel terreno (L3T-1)

    – R: flusso di ritorno dal terreno (L3T-1)

    – ET: evaporazione/traspirazione (L3T-1)

    – S: stoccaggio nel terreno e in canali (L3)

    – La variazione dello stoccaggio in un canale si scrive in funzione dei flussi di ingresso ed uscita

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    /area di drenaggio del bacinox X

    dS dsQ P I R ET q p i r et

    dt dt

    1

    0.1 0.3

    x ingresso x uscita

    x

    S t g g Q t g Q t

    g

  • Flusso di uscita

    – Il flusso di uscita ad un tempo dato, noto il flusso di entrata si ottiene dalle formule

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    1 2 0 3

    0

    1

    0

    0

    2

    0

    0

    3

    0

    0

    / 2

    1 / 2

    / 2

    1 / 2

    1 / 2

    1 / 2

    uscita ingre

    x

    x

    x

    x

    x

    sso ingresso

    x

    uscita

    t t g gG

    g g

    Q t G Q t G Q t G Q

    t t

    t t g gG

    g g t t

    t

    g g t tG

    g g t t

  • Trasporto (1)

    – Il trasporto di contaminanti (non reattivi) viene descritto, nei modelli semplici da un’equazione AD(R) in una dimensione

    – mescolamento completo

    – flusso e diffusione nella direzione della corrente

    – velocità di flusso e sezione costanti

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    u(x,t)

    A(x)

    c(x,t)

    u

    x A

    c(x,t)

    x=0

    Lm

  • Trasporto (2)

    – Le condizioni effettive sono spesso molto complesse. Una stima della distanza necessaria perchè si instaurino condizioni di mescolamento completo è

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    2

    dove: travel distance in m

    4.3 s/m (scarico parallelo), 8.6 s/m (scarico perpendicolare)

    velocità media di corrente in m/s

    larghezza media in m

    profondità media in m

    m

    m

    L

    a

    u

    B

    H

    BL au

    H

  • Trasporto (3)

    – Nel caso di scarichi di contaminanti non costanti, si deve di solito ricorrere all’applicazione dell’eqazione ADR completa. Un problema significativo è dato dalla stima dei coefficienti di diffusione (longitudinale, trasversale, verticale rispetto al flusso)

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    Dl

    Dt

    Dv

    2

    2

    1/2

    2

    dove: diffusione longitudinale in m /s

    velocità di scorrimento

    pendenza del flusso

    0.11

    l

    l

    D

    U

    u BD

    UH

    gHS

    S

    2

    2

    dove: diffusione trasversale in m /s

    diffusione

    0.

    verticale in m /s

    1

    t

    v

    t

    t

    D UH

    D UH

    D

    D

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  • Misura del coefficiente di diffusione (longitudinale) (1)

    – L’immissione di un colorante non reattivo è una tecnica utile per misurare la dispersione. Adottando una semplice geometria monodimensionale, dall’equazione AD otteniamo:

    – dove m è la massa di colorante introdotto nel fiume nella posizione x=0 al tempo t=0

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    u

    x A

    c(x,t)

    x=0

    2

    , exp42

    x utmc x t

    DtA Dt

    2

    2

    ,0

    c c cu D

    t x x

    mc x x

    A

  • Misura del coefficiente di diffusione (longitudinale) (2)

    – Un metodo semplice consiste nel misurare la concentrazione di picco in una data posizione

    – La stima si può rendere più accurata misurando la concentrazione in due posizioni diverse ed effettuando misure ripetute a diversi tempi in ogni posizione

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    1max 1

    max 1

    ma

    2

    1 max 1x2 2

    xt

    u

    xu

    mc x

    mD

    x xA Dt Ac

  • Misura del coefficiente di diffusione (longitudinale) (2)

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    2

    2

    0.5 m/s

    20 m

    24 m /s

    u

    A

    D

    0.1 s

    1 s

    10 s 50 s

    0.1 m

    1 m 10 m

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  • Transient storage model (TSM)

    – La descrizione basata su una equazione ADR non modificata non permette comunque di modellare in modo accurato il trasporto di contaminanti in molte situazioni.

    – acque stagnanti

    – acque in riserve naturali od artificiali

    – letti e pareti di fiumi/torrenti con sedimenti porosi

    – Si preferisce in questo caso impiegare un transient storage model

    – Tra i modelli più usati per dare una (parziale) risposta al problema di descrivere queste situazioni complesse ricordiamo l’approccio OTIS (One-dimensional Transport with Inflow and Storage) disponibile anche sotto forma di strumento open-source del U.S. Geological Survey (USGS): http://water.usgs.gov/software/OTIS/

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    http://water.usgs.gov/software/OTIS/

  • OTIS (1)

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    lin

    ,1

    ,

    , , ,

    ,

    ,, , ,

    ,

    ,

    s

    s s s

    s

    L s s

    qc x t c x t c x t c x t

    A x

    c x tQ

    A x x

    c x tc x t

    t

    c x t A xc x t c x t k c x t

    A x D xA x x x

    kc x

    A

    t

    t x

    advezione diffusione

    decadimento

    flusso laterale e a/da zona di storage

    2

    2

    2 1

    3 1

    2 1

    lin

    area della sezione

    area della sezione nella zona di storage

    diffusione

    velocità di flusso nel canale principale

    flusso di ingresso laterale

    coefficiente di scambio nella zona

    s

    s

    A l

    A l

    D l t

    Q l t

    q l t

    1

    1

    1

    di storage

    costante cinetica del I ordine

    costante cinetica del I ordine nella zona di storage

    concentrazione nel canale di ingresso laterale

    concentrazione nella zona di storage

    concentr

    s

    L

    s

    t

    k t

    k t

    c

    c

    c

    azione

  • Esempio: NO3 in Green Creek, Antarctica [J N Am Benthol Soc, 23 (2) (2004), pp. 171–188; Adv. wat. res. 28 (5) (2005), pp479–492 (1)

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    Parameter Reach number

    1 2 3 4

    Length (m) 50 176 101 171

    D (m2 s−1) 0.10 0.10 0.10 0.10

    A (m2) 0.02–0.07 0.02–0.07 0.02–0.07 0.02–0.07

    AS (m2) 0.05 0.40 0.39 0.07

    α (s−1) 3.5 × 10−5 1.9 × 10−4 2.7 × 10−4 1.1 × 10−4

    λ (s−1) 2.3 × 10−4 4.3 × 10−5 3.9 × 10−4 6.3 × 10−4

    λS (s−1) 1.8 × 10−3 1.1 × 10−4 3.3 × 10−6 5.9 × 10−3

    A glacial meltwater stream, 0.65 mi long, flowing NE from the extremity of Canada Glacier into the SW end of Lake Fryxell, close E of Bowles Creek, in Taylor Valley, Victoria Land.

  • Esempio: NO3 in Green Creek, Antarctica [J N Am Benthol Soc, 23 (2) (2004), pp. 171–188; Adv. wat. res. 28 (5) (2005), pp479–492 (2)

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  • TSM e qualità dell’acqua

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    c0

    0 exp /c x c kx u

    Il profilo stazionario di concentrazione di un contaminante che decada secondo una cinetica del I ordine, immesso nel flusso principale con una concentrazione costante nel punto x=0, trascurando la diffusione ed assumendo l’assenza di transient storage è

    In un approccio TSM, il profilo stazionario di concentrazione mantiene la stessa forma, ma con una costante efficace che dipende dalle condizioni delle acque stagnanti etc.

    f

    eff

    0 e fexp /

    1

    s s

    s s

    s

    k

    A

    k Ak kA

    k A

    c x c x u

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  • Ossigeno disciolto (1)

    – L’ossigeno disciolto (dissolved oxygen, DO) è l’ammontare di ossigeno gassoso disciolto in acqua

    – si misura in in milligrammi O2 per litro, di solito mediante misure quantitative di ossidazione

    – L’ossigeno biochimico (biochemical oxygen demand, BOD): misura l’assorbimento di ossigeno da parte di batteri in un campione d’acqua a 20 C per un periodo di 5 giorni: in pratica si tratta della differnza tra il DO iniziale e quello del campione dopo cinque giorni, in condizioni sigillate (BOD5).

    – il BOD misura il contenuto biologico e indica di quanto ossigeno ci sarebbe bisogno per degradare completamente la fauna microbica nel campione.

    – Modello Street-Phelps

    – ossigenazione (immissione di ossigeno da sorgenti distribuite)

    – decadimento dovuto a processi di degradazione biologica

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    0 expak xDO x cu

  • Ossigeno disciolto (3)

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