PROPOSTE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO … · dei Centri Interculturali italiani. Il...

16
PROPOSTE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO 2017-2018

Transcript of PROPOSTE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO … · dei Centri Interculturali italiani. Il...

PROPOSTE PER

LA SCUOLA SECONDARIA

DI I E II GRADO

2017-2018

Mongolfiera
Mongolfiera
2018-2019

Progetto Con-Tatto s.c.r.l.

Coop. Sociale Onlus

Servizi per l'immigrazione

Centro di Formazione (Accredit. MIUR D.M. 177/2000)

Registrazione Ministero del Lavoro

Enti per l'immigrazione (n.A/495/2007/PV)

P.I. 01873030181

DOVE SIAMO:

Sede Legale

Coop. Soc. Progetto Con-Tatto

Via Porta Calcinara 11,

27100, Pavia

CONTATTI:

Tel/fax 0382-301183

[email protected]

[email protected]

www.progettocontatto.it

FB: progettocontatto

DOVE SIAMO:

Centro Interculturale La Mongolfiera

Via Volta 31,

27100, Pavia

CONTATTI:

Tel. 0382.399614 oppure cell. 328.7024426

[email protected]

www.lamongolfierapv.org

FB: progettocontatto

Che cos'èChe cos'è??

Il Centro Interculturale “ La Mongol�era” nasce nel 2005 da un progetto della Cooperativa

Sociale Progetto Con-Tatto grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte di

Lombardia.

Il Centro è convenzionato con il Comune e con la Provincia di Pavia ed è inserito nella Rete

dei Centri Interculturali italiani.

Il Centro Interculturale è un luogo di incontro, dialogo e scambio culturale aperto a tutti, grandi e

piccini, che ha come obiettivo primario quello di fare Intercultura.

All'interno del Centro si trova una ricca biblioteca con libri in tante lingue diverse per bambini,

ragazzi e adulti, saggi di educazione interculturale e manuali didattici.

Che Che cosacosa fa?fa?

“La Mongol%era” si occupa di Intercultura e Integrazione, organizza e partecipa ad eventi,

propone laboratori nelle scuole e nella sede del centro, realizza corsi e incontri. Durante l'anno

prepara eventi o percorsi di laboratorio legati a ricorrenze internazionali particolarmente

signi%cative per lo scopo del Centro, come per esempio: la Festa della Lingua Madre (21

febbraio), la Giornata Internazionale Contro il Razzismo (21 marzo), la Giornata

Internazionale del Migrante (18 dicembre) e altre ancora.

Organizza corsi e laboratori di italiano L2 per bambini, ragazzi, adulti, nelle scuole o nella sede

del Centro.

Offre consulenza alla scuole su temi inerenti l'intercultura, l'integrazione degli studenti stranieri

e delle loro famiglie nella scuola, l'insegnamento dell'italiano L2. Tutti i Mediatori Linguistico

Culturali già impegnati nelle azioni della Coop Sociale Progetto Con-Tatto sono attivi nel Centro

Interculturale.

Il Centro si occupa di formazione: promuove convegni, seminari, attività formative rivolte a

docenti, enti del pubblico e del privato sociale.

Realizza pubblicazioni su tematiche interculturali.

1

Perché?Perché?

Il Centro vuole:

realizzare processi d'inte(gr)azione positivi sul territorio tra le persone e gruppi con percorsi

culturali diversi;

favorire l'incontro e il dialogo tra questi nel rispetto e nel riconoscimento della diversità e

promuovendo dunque la speci%cità e il valore di ognuno;

sostenere l'inserimento positivo dei migranti nel territorio prevenendo e contrastando, per

quanto possibile, situazioni di emarginazione, isolamento, devianza e con4itto;

contribuire alla crescita e diffusione della cultura dell'accoglienza, dell'integrazione, della

solidarietà e del plurilinguismo;

diffondere la conoscenza della lingua e cultura italiana al %ne di rendere più agevole

l'integrazione;

educare all'Intercultura, alla Pace e allo Sviluppo Sostenibile.

2

Proposte Proposte didi quest'annoquest'anno ee avvertenzeavvertenze generaligenerali

Le proposte che seguono rappresentano solo alcuni dei laboratori realizzati durante gli anni di vita

del Centro e realizzabili. Il team della Mongol%era che progetta i laboratori è disponibile a

disegnare percorsi ad hoc su tematiche proposte dagli stessi operatori degli istituti, purché siano

attinenti al tema dell'Intercultura e Integrazione.

I laboratori qui proposti sono indicati generalmente per tutte le classi della scuola secondaria di

primo grado, ma a seconda dell'età degli utenti e della classe speci%ca le attività possono subire

variazioni.

Tutti i laboratori possono essere rivisti nella loro durata e strutturazione venendo incontro alle

esigenze speci%che delle classi.

Il materiale occorrente viene procurato da chi conduce il laboratorio; nell'eventualità che la scuola

dovesse mettere a disposizione dei supporti (videoproiettore, LIM, impianto stereo, etc.) ne verrà

data preventivamente comunicazione all'insegnante di riferimento.

In caso si dovessero utilizzare materiali da riciclo la classe potrebbe essere invitata a partecipare

alla raccolta di questi organizzandosi con il giusto anticipo.

Per poter garantire il più possibile la continuità didattica (e per una questione di responsabilità

legale), gli insegnanti devono essere presenti in classe durante laboratori.

Gli istituti possono richiedere la presenza di un mediatore linguistico culturale proveniente da

un'area culturale speci%ca in base ai loro bisogni.

I conduttori di laboratorio e i Mediatori Linguistico Culturali sono formati e specializzati

nell'insegnamento dell'italiano a stranieri e/o nell'educazione interculturale.

La Coop Sociale Progetto Con-Tatto e il suo Centro Interculturale sono disponibili per ogni

chiarimento o informazione riguardante le attività e gli operatori.

La biblioteca multilingue del Centro interculturale La Mongol�era è aperta per una

visita gratuita in orario da concordare. Gli studenti potranno conoscere le nostre

attività e accedere al prestito libri.

3

QUANTI MIGRANTI ! ! !

MA CHI SONO QUESTI RIFUGIATI?

I rifugiati, o richiedenti protezione internazionale, sono persone che si mettono in viaggio perché

costretti per vari motivi a lasciare la propria casa, il proprio paese e i propri affetti, spesso

all’improvviso, per affrontare un viaggio di cui noi conosciamo solo un piccolo frammento. Arrivano

in Europa pronti ad inserirsi per quello che sono e quello che sanno fare, con la loro cultura e le loro

esperienze, ma spesso trovano molta dif%denza tra i cittadini che non conoscono la loro storia e le

motivazioni del loro viaggio.

Si parla dei migranti come di persone che fuggono, ma da chi o da cosa fuggono?

E cosa succede dopo il loro approdo sulle coste Europee?

Quali sono le loro storie, quali sono i desideri che li accompagnano durante il viaggio e cosa

vogliono costruire nel nuovo paese d'approdo?

E gli Italiani?

Quante volte nella storia hanno affrontato viaggi della speranza simili?

Questo laboratorio mira a scomporre ed esplorare le migrazioni e i concetti di viaggio, identità e

appartenenza; attraverso l'analisi delle rotte migratorie, gli alunni saranno condotti a scoprire quali

sono le ragioni che spingono a lasciare la propria casa, i propri affetti e tutto quello che è parte della

propria storia personale, per approdare in una terra sconosciuta e lontana e quali sono le ragioni

che conducono a percorrere tragitti di terra o di mare impervi e pericolosi.

Il laboratorio intende mostrare la migrazione analizzando le sue numerose sfaccettature, presentare

la diversità linguistica e culturale come ricchezza, ri4ettere sulle motivazioni che spingono a

viaggiare, comprendere quali sono i desideri di chi parte e cosa succede dopo l'approdo in Italia.

Gli alunni avranno la possibilità di analizzare le esperienze migratorie, che stanno caratterizzando i

nostri tempi e che stanno modi%cando gli assetti politici europei, e comprendere le tappe del

percorso di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale.

Al laboratorio saranno presenti alcuni ragazzi richiedenti protezione internazional che aiuteranno

gli operatori interculturali ad approfondire i temi legati al viaggio, attraverso il racconto diretto delle

storie migratorie, e parteciperanno ai momenti di dibattito.

Le attività interculturali che vengono presentate intendono far immedesimare gli alunni in situazioni

di viaggio e migrazione per far emergere le emozioni e i sentimenti che questo suscita.

Destinatari: gruppo classe.

Il numero di incontri è di 3, ciascuno della durata di 2 ore circa.

Operatori coinvolti: operatori interculturali, operatori sociali, mediatori linguistico-culturali,

4

richiedenti protezione internazionale ospitati nelle strutture S.P.R.A.R.

Obiettivi speci%ci di apprendimento e formativi:

facilitare la comprensione dei fenomeni migratori e degli aspetti legati all’interculturalità; consolidare i percorsi di educazione interculturale e di educazione alla cittadinanza

mondiale; favorire la conoscenza di paesi, culture e lingue differenti, conoscere il sistema di accoglienza e protezione dei richiedenti asilo e rifugiati presente sul

territorio provinciale (Progetto S.P.R.A.R.).Gli alunni saranno suddivisi in gruppi e avranno la possibilità di approfondire tematiche speci%che

(cultura, lingua, tradizioni e usanze) del paese rappresentato, attraverso giochi, quiz, indovinelli e il

confronto di idee, pregiudizi e stereotipi.

La presentazione sarà accompagnata dalla visione di immagini, %lmati, danze tipiche e dall'ascolto

di musiche, in%ne gli alunni avranno la possibilità di mettersi alla prova con balli e musiche africani.

5

Ti presento il mio paese

Un mediatore linguistico culturale apre il laboratorio presentando la propria cultura di origine

attraverso il racconto della giornata tipo di un ragazzo del suo paese. Il racconto è accompagnato da

immagini e illustrazioni proiettate che si rifanno al quotidiano ma che illustrano anche gli aspetti

fondamentali della geogra%a di quel paese. Anche libri, giochi, utensili e altri manufatti verranno

portati in classe per rendere più vivo il racconto. Dopo aver risposto alle domande dei ragazzi, il

laboratorio prosegue con la realizzazione di un elaborato scritto che riprenda le impressioni dei

ragazzi, potrebbe essere un libretto, un fumetto, un cartellone, un racconto, una ricerca geogra%ca,

a seconda del tempo disponibile e di ciò che sceglie la classe.

Si può scegliere tra diversi paesi: Sri-Lanka, Marocco, Colombia, Camerun, Albania,

Romania, Burkina Faso, Cina, Gambia, Iraq. Gli insegnanti possono proporre loro un paese

a seconda delle provenienze degli alunni presenti in classe.

Obiettivi speci�ci di apprendimento e formativi:

imparare a vivere la differenza come ricchezza e risorsa, favorendo l'integrazione del diverso;

imparare a vivere la differenza linguistica come ricchezza e risorsa;

valorizzare il plurilinguismo dei singoli alunni e della classe;

conoscere la geogra%a, la cultura dei diversi paesi;

affrontare e superare stereotipi e pregiudizi sulle altre culture;

stimolare la curiosità per ciò che è diverso;

educare alla pace e alla convivenza.

Destinatari: gruppo classe.

Durata: da 1 a più incontri di 2 ore circa ciascuno.

Operatori: 1 conduttore e 1 mediatore linguistico culturale diverso per ogni incontro.

6

Piccolo atlante dell'alimentazione globale

Attraverso il racconto di miti, storie, %abe o leggende, il laboratorio esplora alcune tappe della storia

dell'alimentazione umana dalla preistoria ai giorni nostri. In particolare si parlerà di quegli

ingredienti che per aver viaggiato da un continente all'altro si prestano maggiormente a sottolineare

il naturale ruolo interculturale del cibo. Un'attenzione particolare sarà rivolta a quegli ingredienti

protagonisti della colonizzazione, come lo zucchero ad esempio, e poi della globalizzazione, Inca col*

o Coca~Col*?

Scopriremo la variabilità geogra%ca dei cibi, ma anche il valore di una cucina a Km zero e di

un'agricoltura biologica. Il cibo aprirà la strada ad un discorso sull'economia globale e dunque sulle

risorse del nostro pianeta e sulla loro distribuzione.

Oltre all'aspetto storico sociologico, saranno presentati sintetici focus nutrizionali.

Il laboratorio si conclude con un'attività manuale e creativa che prevede l'utilizzo dell'ingrediente

chiave della storia narrata, potrebbe essere un cartellone, un piccolo atlante degli alimenti o un

ricettario di classe multilingue.

Tra gli ingredienti “protagonisti” degli incontri si può scegliere:

il cacao (per una storia alternativa sulla scoperta/invasione dell'America);

lo zucchero e il caffè (storia della schiavitù nelle americhe e nell'Africa);

la coca~col* (dalla Rivoluzione industriale alla globalizzazione mondiale);

la manioca (il “Terzo mondo” diventa “in via di sviluppo”- Lo sviluppo sostenibile);

il riso (tra globale e locale, tradizione e modernità).

Obiettivi speci�ci di apprendimento e formativi:

conoscere cibi e culture di paesi diversi;

ri4ettere sull'importanza del cibo come risorsa a livello planetario;

affrontare e superare stereotipi e pregiudizi sulle altre culture;

stimolare la curiosità per cibi e culture diversi;

educare alla pace e alla convivenza.

Destinatari: gruppo classe.

Durata: da 1 a più incontri di 2 ore circa ciascuno.

Operatori: 1 conduttore in alcuni casi seguito da 1 mediatore linguistico culturale.

7

La pentola dei pregiudizi

Attraverso la testimonianza di mediatori linguistico culturali, letture e la visione di brevi %lmati il

laboratorio esplora la variabilità degli alimenti disponibili sul pianeta e la loro connessione con le

cucine tipiche di alcuni paesi.

La ri4essione sulla diversità delle risorse prime e culturali partirà dall'esplorazione di alcuni

pregiudizi che circolano su una o l'altra cucina: è vero che i cinesi mangiano i cani? Perché i mussulmani non

mangiano il maiale?

Le similitudini tra le usanze e la valorizzazione delle peculiarità ci porteranno ad avere uno sguardo

nuovo su quello che siamo e mangiamo a livello globale, a comprendere l'importanza di una scelta,

quella dell'acquisto di un prodotto per esempio o del proporre una determinata ricetta, che non

dovrebbe basarsi solo sul nostro gusto personale, ma anche su valori più ampi come il rispetto e la

conoscenza delle differenti culture e dell'ambiente.

Scopriremo la variabilità geogra%ca dei cibi, ma anche il valore di una cucina a Km zero e di

un'agricoltura biologica. Il cibo aprirà la strada ad un discorso sull'economia globale e dunque sulle

risorse del nostro pianeta e sulla loro distribuzione.

Obiettivi speci�ci di apprendimento e formativi:

conoscere cibi e culture di paesi diversi;

ri4ettere sull'importanza del cibo come risorsa a livello planetario;

affrontare e superare stereotipi e pregiudizi sulle altre culture;

stimolare la curiosità per cibi e culture diversi;

educare alla pace e alla convivenza.

Destinatari: gruppo classe.

Durata: a partire da un minimo di 3 incontri di 2 ore circa ciascuno.

Operatori coinvolti: 1 conduttore, 1 mediatore linguistico culturale diverso a incontro.

8

Musiche per l'integrazione

Musiche per l'integrazione è un percorso modulabile in un numero diverso di incontri. Attraverso

l'ascolto delle musiche tradizionali dei luoghi di origine delle famiglie degli alunni, siano essi italiani

o meno, si vuole rendere interessante e piacevole la scoperta della diversità e della ricchezza

culturale di cui ogni individuo è portatore.

La paura, con cui sempre più spesso si affronta la diversità, lascia quindi il passo al fascino e al

piacere della scoperta del nuovo, ma anche al valore della propria identità.

Obiettivi speci�ci di apprendimento e formativi:

imparare a vivere la differenza come ricchezza e risorsa, favorendo l'integrazione del diverso;

conoscere culture musicali diverse;

stimolare la curiosità per chi e per ciò che è diverso;

educare all'ascolto del sé e del proprio corpo, dell'ambiente e degli altri;

rendere visibili le diverse provenienze geogra%che degli alunni, dando risalto alla questione

“seconde generazioni”.

Destinatari: gruppo classe.

Durata: incontri di 2 ore.

Operatori: 1 conduttore musicista.

9

BADABOOM CHA CHA!

Freestyle fra le �gure retoriche

Il laboratorio si propone attraverso l'ascolto e l'analisi della musica contemporanea, rap incluso, di

avvicinare i ragazzi al linguaggio della poesia. Metrica e �gure retoriche entreranno a far

parte del linguaggio quotidiano dei ragazzi rapportate ai loro interessi musicali; diverranno

%nalmente un lessico famigliare, uno strumento per meglio conoscere e comprendere tanto i

testi classici della poesia italiana, quanto quelli dei propri gruppi e cantanti

preferiti.

Il percorso include dunque lo studio di poeti classici e cantautori contemporanei senza con ciò

appiattirne i protagonisti in un orizzonte che non tenga conto della dimensione storica di ognuno;

ma anzi sempre mettendo in risalto la modernità dei classici e viceversa mostrando quanto di

classico c'è inesorabilmente nei nostri contemporanei.

Il laboratorio offre inoltre agli studenti la possibilità di inquadrare storicamente e criticamente i

diversi generi della musica contemporanea, in modo tale da fornirgli degli strumenti critici in più

per apprezzarne il valore estetico.

Obiettivi speci�ci di apprendimento e formativi:

avvicinarsi con con naturalità e passione al linguaggio della poesia attraverso la musica;

conoscere culture musicali diverse;

educare all'ascolto del sé e del proprio corpo, dell'ambiente e degli altri;

rendere visibili le diverse provenienze geogra%che degli alunni, dando risalto alla questione

“seconde generazioni”.

Destinatari: gruppo classe.

Durata: da 3 a più incontri da 1 o 2 ore.

Operatori: 1 conduttore esperto musicista.

10

Intercultura al cinema

Si realizzano su richiesta percorsi che prevedono proiezioni di %lm, documentari o cortometraggi sul

tema dell'intercultura e dell'integrazione. A seguire la proiezione verranno proposte delle attività di

approfondimento sul tema centrale del video. Le attività generalmente sono modulate in diversi

momenti: attività di presentazione e pre-visione, visione del %lm, attività di ritorno sul materiale

proposto.

Si può pensare di organizzare la visione del %lm in un momento per poi ritornare in una giornata

successiva per le attività sul %lm.

Nel caso in cui siano presenti numerosi alunni di origine straniera con una competenza nella lingua

italiana ancora limitata, il percorso può prevedere attività speci%che di rinforzo linguistico e

ITALIANO L2. La programmazione del percorso e dunque la scelta dei diversi %lmati viene fatta

congiuntamente agli insegnati.

I percorsi tra i quali scegliere sono diversi:

immigrazione e nuove generazioni;

migranti e rifugiati;

approfondimenti storici e culturali di paesi europei ed extra-europei;

approfondimenti sulla storia e la cultura italiana.

Obiettivi speci�ci di apprendimento e formativi:

affrontare il tema dell'immigrazione in Italia per ri4ettere sui cambiamenti sociali in atto nel

nostro paese;

ri4ettere sui processi migratori del passato e contemporanei, italiani e non;

affrontare e superare stereotipi e pregiudizi sulle altre culture;

stimolare la curiosità per chi e per ciò che è diverso;

educare alla pace e alla convivenza;

approfondire alcuni aspetti della storia e della cultura italiana attraverso il cinema del Bel

Paese;

migliorare le competenze linguistico-comunicative degli alunni di origine straniera.

Destinatari: gruppo classe.

Durata: da 1 a più incontri di 2 ore circa ciascuno.

Operatori: 1 conduttore.

11

Rom, Sinti, Camminanti & Gagi

Il laboratorio prevede l'incontro con un mediatore linguistico culturale di origine rom

o sinti che attraverso il racconto della propria cultura ed esperienza di vita proverà a

cancellare qualche pregiudizio su quelli che comunemente vengono chiamati, con

disprezzo, zingari.

Obiettivi speci�ci di apprendimento e formativi:

- affrontare e superare stereotipi e pregiudizi sulle altre culture;

- imparare a vivere la differenza come ricchezza e risorsa, favorendo l'integrazione del

diverso;

- imparare a vivere la differenza linguistica come ricchezza e risorsa valorizzare il

plurilinguismo dei singoli alunni e della classe;

- conoscere culture diverse;

- stimolare la curiosità per chi e per ciò che è diverso;

- educare alla pace e alla convivenza.

Destinatari: una classe

Durata: un incontro di 2 ore

Operatori: 1 conduttore e 1 mediatore linguistico culturale sinto.

12

SECONDE GENERAZIONI – 2G

L'Italia è da qualche tempo un paese dal volto nuovo, in cui i volti che si incontrano, le lingue che si

sentono, le culture e le storie che si intersecano sono sempre più “diversi”.

Ma in quale direzione stiamo andando, siamo un paese multi-culturale o pluri-culturale? Come ci

districhiamo tra integrazione, se di integrazione si può parlare, e assimilazione?

Qual è il ruolo in questa nuova società in fermento dei tanti giovani Mohamed, Lin o Faruk? E se

questi sono nati in Italia e sono cresciuti qui, come devono considerarsi, italiani o stranieri? Ma loro

innanzitutto, come si considerano?

Si parla di dare la cittadinanza ai %gli delle famiglie migranti stabilmente residenti sul nostro

territorio e da sempre frequentanti la scuola dell'obbligo, ma la legge cosa dice?

E la scuola come risponde al compito di fare nuovi cittadini?

Il dibattito sullo IUS SOLI come prosegue e perché la scuola dovrebbe interessarsene?

Le domande sono tante, ri4etterci insieme a scuola signi%ca accelerare il processo di saldatura tra le

diverse componenti culturali della nostra società, aiutare i ragazzi con famiglie immigrate ad

orientarsi e ottenere la cittadinanza, se ne hanno il diritto, e favorire un'apertura dei giovani italiani

“da più generazioni” verso l'altro, per una società paci%ca e coesa.

Il dibattito su queste tematiche vuole inoltre cercare di dare strumenti ai giovani per comprendere, e

dunque evitare, fenomeni di irrigidimento e radicalizzazione dell'identità che, sappiamo bene,

portano a fenomeni aberranti come estremismi e violenza.

Il laboratorio si articola in 2 incontri, di 2 ore circa ciascuno.

Nel primo incontro si parlerà del signi%cato della crescita e della costruzione della propria identità

in un paese dove convivono più culture, un paese in cui si cresce insieme a coetanei per i quali,

invece, questi stessi processi si realizzano come in bilico tra due paesi e culture ancora differenti,

quelli della famiglia d'origine e quelli in cui si sta crescendo.

Nel secondo incontro si guarderà un documentario sul tema dello IUS SOLI.

Durante il laboratorio sarà somministrato ai ragazzi un questionario anonimo per c onoscere il loro

punto di vista sul tema.

Gli obiettivi del laboratorio sono:

far conoscere ai ragazzi delle scuole chi sono le Seconde generazioni -2G,

de%nire e diffondere le modalità di acquisizione della cittadinanza,

far ri4ettere i partecipanti sul signi%cato della crescita della propria identità in relazione al

13

contesto culturale speci%co in cui ci si trova,

far ri4ettere i partecipanti sul signi%cato della costruzione della propria identità tra due terre

e tra due differenti culture,

favorire l'incontro e il dialogo tra i ragazzi nel rispetto e nel riconoscimento della diversità,

promuovendo dunque la speci%cità e il valore di ognuno.

Se le classi sono interessate si possono programmare altri incontri di CineForum sul tema 2G.

Destinatari: una classe

Durata: 2 incontri di 2 ore circa ciascuno.

Operatori: 1 conduttore.

14