Programma Elettorale 2015

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PROGRAMMA ELETTORALE 21-22 APRILE 2015 VOTA E FAI VOTARE Tirocini Diritto allo Studio Spazi e Iniziative Blocchi Dissezioni Didattica e Valutazione

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Il Collettivo Codice Rosso si candida alle elezioni studentesche dell'UniFi del 21-22 aprile 2015.

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PROGRAMMA ELETTORALE

21-22 APRILE 2015

VOTA E

FAI VOTARE

Tirocini

Diritto allo Studio

Spazi e Iniziative

Blocchi

Dissezioni

Didattica e Valutazione

Programma elettorale

Collettivo Codice Rosso Università degli Studi di Firenze

[email protected]/collettivo.codicerossowww.collettivodimedicina.org

INDICE

Capitolo 1 6 Chi Siamo

Capitolo 2 7 Votiamo!

Capitolo 3 10 I nostri candidati

Capitolo 4 12 Programma - Scuola di Scienze della Salute UmanaIl nuovo assetto della Scuola (ex Facoltà di Medicina e Chirurgia)Spazi studio e Biblioteca BiomedicaIniziative StudentescheQuestioni economiche e Diritto allo studio

Capitolo 5 17 Programma - CdS Medicina e ChirurgiaIntroduzioneIL BLOCCO A FEBBRAIO! 18

Riorganizzazione della didatticaTirocinio e attività praticheSchede di valutazioneDISSEZIONI, FINALMENTE! 21

Dispense a inizio corso e programmi dettagliatiVoto di laurea

Capitolo 1

Chi SiamoIl Collettivo è un gruppo di studenti dei vari corsi di Laurea della Scuola di Scienze della Salute Umana (ex Facoltà di Medicina), che credono nell’Università pubblica, e la vogliono aperta a tutti con le medesime opportunità per ciascuno, laica, libera da condizionamenti esterni e da giochi di potere interni.

Ci battiamo per una didattica stimolante e di qualità, per il diritto allo studio, per un rapporto docente-studente improntato alla massima professionalità e rispetto reciproci, e per allargare gli orizzonti della vita universitaria oltre il semplice piano di offerta formativa, aprendola agli stimoli esterni.

La nostra azione si svolge attraverso la rappresentanza studentesca, la continua attività di informazione e confronto con gli studenti in merito a tematiche specifiche dell’università o di interesse generale, l’organizzazione di iniziative culturali e di momenti di aggregazione, alcune delle quali rimborsate dal fondo universitario Ministeriale per le iniziative, il tutto cercando di valorizzare il più possibile gli spazi universitari.

Per tutto questo ci consideriamo di sinistra, ma il nostro gruppo è sempre stato, e sempre sarà, completamente privo di qualunque rapporto con partiti, istituzioni, congregazioni religiose né tantomeno poteri baronali: non abbiamo mai ricevuto alcun tipo di finanziamento, la nostra cassa comune è composta solo da soldi provenienti dall’autofinanziamento, perché nessuno, se non gli studenti, ci possa dire cosa dobbiamo fare o quali interessi proteggere una volta eletti a rappresentanti. Crediamo infatti che non debbano essere gli interessi dei partiti o dei poteri religiosi a dettar legge nel campo dell’istruzione.

Le nostre riunioni si svolgono negli spazi della facoltà, sotto gli occhi di tutti; qualunque studente può partecipare al Collettivo in qualsiasi momento portando le sue idee e le sue proposte, o anche solo le sue preoccupazioni. I nostri rappresentanti nei Consigli portano le proposte del Collettivo, che sono quelle contenute nel programma che presentiamo, e raccolgono eventuali idee presentate dagli studenti; qualora vengano discusse nei Consigli questioni delicate che riguardano gli studenti, convochiamo assemblee, in cui gli studenti decidono cosa è giusto che i loro rappresentanti facciano. La nostra trasparenza è totale, perché gli studenti sono gli unici a cui dobbiamo rispondere. Quale altro gruppo può dire lo stesso?

Per portare avanti le nostre battaglie (ad esempio quella sugli spazi di studio) nell’ambito più ampio del Polo Biomedico e Tecnologico, lavoriamo con i Collettivi di Ingegneria, Scienze e Farmacia, mentre per quanto riguarda gli organi centrali dell’Ateneo appoggiamo Studenti di Sinistra. Con questi gruppi, formati come il nostro da semplici studenti svincolati da ogni partito, condividiamo le caratteristiche di libertà e trasparenza, e l’ideale dell’Università pubblica che vogliamo.

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Capitolo 2

Votiamo!I giorni 21 aprile dalle 9 alle 19 e 22 aprile dalle 9 alle 18 si vota per eleggere i rappresentanti degli studenti.Negli organi di rappresentanza si discuteranno temi come didattica, ricerca, organizzazione del corso e diritto allo studio.In queste sedi porteremo le opinioni, le istanze, le posizioni del collettivo e di tutti gli studenti, come abbiamo sempre fatto senza sosta. Riteniamo la rappresentanza un mezzo (e non un fine) per conseguire obiettivi a breve ed a lungo termine nell’ambito sia dei corsi di Studi, sia della Scuola, sia dell’ Ateneo.

In seguito all’adempimento del nuovo Statuto redatto ed approvato nell’estate 2012, in base alle disposizioni della legge Gelmini (Legge 240 del 2010), sono cambiate le composizioni degli organi. Nel nostro specifico caso, l’ex Facoltà di Medicina e Chirurgia lascia il posto alla “Scuola di Scienze della Salute Umana”.

GLI STUDENTI POTRANNO ESPRIMERE IL LORO VOTO PER I SEGUENTI ORGANI:

Consiglio di Corso di Studio (CdS): ne fanno parte tutti i docenti ed i ricercatori che svolgono attività didattica per quel dato corso di studio (o “di laurea”). Si vota per eleggere 3, 5 o 7 rappresentanti degli studenti (a seconda della numerosità del CdS).

Dipartimenti: Viene demolita la struttura “piramidale” della Facoltà e la corrispettiva carica di Preside. I dipartimenti, nel numero di 24 in tutto l’Ateneo, rappresentano 5 aree disciplinari (biomedica, scientifica, scienze sociali, tecnologica ed umanistica). Hanno potere decisionale sul piano finanziario, organico e didattico. A Medicina, per esempio, si vota per eleggere 15 rappresentanti degli studenti, tra i quali i primi 7 saranno eletti anche in CdS.

Consiglio di Scuola: è l’organo che ha potere decisionale per temi come l’organizzazione della didattica (attuazione delle riforme, approvazione delle decisioni prese nei singoli CdL), il bilancio di Scuola, le nuove assunzioni e la programmazione didattica. E’ composto dai 5 capi di dipartimento e 64 docenti tra cui associati, ordinari e ricercatori. Si vota per eleggere 10 rappresentanti degli studenti.

ORGANI CENTRALI (CHE FANNO RIFERIMENTO A TUTTO L’ATENEO FIORENTINO):

Senato Accademico: sarà composto da 29 membri, tra cui il Rettore, 10 direttori di dipartimento, 10 professori e ricercatori delle varie aree, 3 del personale tecnico-amministrativo. Si vota per eleggere 5 rappresentanti degli studenti.

Consiglio d’Amministrazione: sarà composto da 11 membri, tra cui il Rettore, 5 membri interni, 3 membri esterni. Si vota per eleggere 2 rappresentanti degli studenti.

Comitato Sportivo Universitario (CUS): Si vota per eleggere 2 rappresentanti degli studenti.

Nucleo di Valutazione: Si vota per eleggere 2 rappresentanti degli studenti.

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Consiglio Territoriale Dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio (ARDSU): è un organo nato a seguito dell’accorpamento delle tre Aziende Regionali per il Diritto allo Studio (Firenze, Siena e Pisa). Sarà la sede di discussione dei temi legati al diritto allo studio dei tre Atenei toscani, come mense, alloggi e borse di studio. Si vota per eleggere 7 rappresentanti degli studenti.

I SEGGI IN CUI POTREMO ANDARE A VOTARE SONO:SEGGIO n.1- via S. Bonaventura n. 13– Quaracchi – Saletta studenti piano terraSEGGIO n. 2- P.le delle Cascine – Aula M2 del C.L.A – piano terraSEGGIO n 3- P.zza Brunelleschi 4 – locali Punto Immatricolazione – piano terra, ChiostroSEGGIO n 4 P.zza Brunelleschi 4 – locali Punto Immatricolazione – piano terra, ChiostroSEGGIO n 5 – Via Capponi 9 – Sala lettura studenti – piano terra – lato sinistroSEGGIO n 6 - Via Capponi 9 – Sala lettura studenti – piano terra – lato destroSEGGIO n 7 - Via Bolognese – Filosofia – stanza studenti, piano terraSEGGIO n 8 - Via San Gallo 10 – Aula Specializzazione – piano terra vicino portineriaSEGGIO n 9 - Via San Gallo 10 – Aula Specializzazione – piano terra vicino portineriaSEGGIO n.10 – Via Laura 48 – stanza SM -4, terzo pianoSEGGIO n. 11- Via Laura 48 – stanza SM -4, terzo pianoSEGGIO n. 12- P.zza Ghiberti – aula G15 – Sala studenti, piano terraSEGGIO n. 13- P.zza Ghiberti – aula G15 – Sala studenti, piano terraSEGGIO n. 14 - SANTA MARTA – aula 106 , piano terraSEGGIO n. 15 -V.le Morgagni 40/44 Ingegneria-sala studenti n. 556 (aula 210), secondo pianoSEGGIO n. 16 -V.le Morgagni 40/44 Ingegneria-sala studenti n. 556 (aula 210), secondo pianoSEGGIO n. 17 -V.le Morgagni 40/44 S.M.F.N. , aula 104, piano primoSEGGIO n. 18 -V.le Morgagni 40/44 - S.M.F.N. , aula 104, piano primoSEGGIO n. 19 -Vl.e Morgagni 67 Ulisse Dini – stanza studenti , piano seminterratoSEGGIO n. 20 -Via delle Pandette 9 – Novoli – Economia – stanza riunioni D6-1.12, primo pianoSEGGIO n. 21 -Via delle Pandette 9 – Novoli – Economia – stanza riunioni D6-1.12, primo pianoSEGGIO n. 22 -Via delle Pandette 35-Novoli-Giurisprudenza - Ed. D4, aula lettura D4-1.10, primo pianoSEGGIO n. 23- Via delle Pandette 35 - Novoli - Giurisprudenza - Ed. D4, aula lettura D4-1.10, primo pianoSEGGIO n 24 -Via della Pandette 32 - Novoli -Scienze Politiche -Ed. D5 - stanza 1.01, piano primoSEGGIO n. 25 -Via della Pandette 32- Novoli -Scienze Politiche -Ed. D5 - stanza 1.01, piano primoSEGGIO n. 26 – Via della Torretta 16 – stanza 117, piano terra, locale ricevimentoSEGGIO n. 27 - Via della Torretta 16 – stanza 117 , piano terra, locale ricevimentoSEGGIO n. 28 – Calenzano – Via Sandro Pertini 93 - aula 9, II° pianoSEGGIO n. 29 - Pistoia – Polo Universitario, Via Sandro Pertini 358, sala professori 2° pianoSEGGIO n. 30 – Prato – Piazza Ciardi 25, sala lettura n. 300, 2° pianoSEGGIO n. 31 – Sesto F.no – Via Bernardini 6 – aula n. 45, piano terra – Ed. auleSEGGIO n. 32 – Sovigliana Via Oberdan 13 – sala riunioni, ufficio n. 6, piano terraSEGGIO n. 33 – Careggi – L.go Brambilla 3 , nuovo ingresso Careggi, aula 6, piano terra

COME SI VOTAOgni elettore si fa identificare consegnando ad un componente del seggio un documento di riconoscimento, incluso il libretto-tessera universitario. Verificata l’iscrizione dell’elettore nel registro degli aventi diritto al voto, il presidente del seggio o un suo componente gli consegnano apposito token assegnandolo altresì alla postazione di voto individuata dal sistema di voto. L’elettore si reca nella postazione di voto assegnata e vota previo login compiuto utilizzando il proprio token. L’elettore apre via via le schede offerte dal sistema in relazione alla propria iscrizione, le compila e invia il voto espresso. Le schede non compilate o inviate senza espressione di voto sono considerate bianche. All’elettore è offerta la possibilità di rifiutare singole schede.Dopo tre tentativi di login falliti, il sistema considera nulle le schede disponibili all’elettore. Nel caso in cui un elettore non concluda le operazioni di voto nella postazione assegnata entro il tempo

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predefinito, il sistema acquisisce le schede effettivamente votate e considera bianche quelle non votate. Lo stesso accade nel caso in cui l’elettore abbandoni la postazione di voto senza cliccare “invia voti”.Finito di votare, l’elettore lascia la postazione e ritira il proprio documento di riconoscimento. La validità temporale massima del token è stabilita dall’Ufficio elettorale, sentito il parere vincolante della Commissione Elettorale Centrale. In casi eccezionali il presidente può assegnare una validità temporale superiore al momento della consegna del token all’elettore.Il voto è personale ed eguale, libero e segreto; è espresso secondo modalità elettroniche.Ciascun elettore può votare in qualsiasi seggio.Sono previste schede distinte per l’elezione di ciascuno degli organi centrali dell’Ateneo, per i Consigli delle Scuole e per i Consigli di Corso di studio. Per ciascuna elezione si può esprimere un solo voto di lista ed un solo voto di preferenza per un candidato appartenente alla lista votata; nei casi in cui l’elettore faccia parte di un Corso di studio con un numero di studenti iscritti fino a cento oppure di un corso di studio con un numero di iscritti superiore a cento ma senza alcuna lista di candidati, tutti gli iscritti sono eleggibili ed il voto si esprime indicando sulla scheda il nominativo prescelto. �

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Capitolo 3

I nostri candidatiCONSIGLIO DI SCUOLA DI SCIENZE DELLA SALUTE UMANA

Lista Collettivo Codice Rosso

• Neri NARDINI• Filippo PELAGATTI• Antonio RADDI• Giulia CINCOTTA• Francesco TONARELLI• Giulio DE LUCA• Giulia SILVESTRI• Elena MASSARO• Carolina VITALE• Irene VANACORE• Eugenio BIANCHI

CONSIGLIO DI CORSO DI STUDIO DI MEDICINA E CHIRURGIA

Lista Collettivo Codice Rosso

• Mattia QUARGNOLO• Maddalena BAGNI• Paolo TRIGGIANO• Tommaso COLELLA• Martina DRAGOTTO• Francesco DRAGOTTO• Guido DI TOMMASO• Alice CAPORIZZI• Stefania DALLAGIACOMA• Gabriella ALTUCCI• Diletta TESTI• Guido GROSSI detto CICCIO• Virginia BRIZZI• Pietro GARLATTI• Pompeo PEDICINI

CONSIGLIO DI CORSO DI STUDIO DI FARMACIA

Lista Collettivo Codice Rosso

• Eugenio BIANCHI• Omar MANDRACCHIA• Gloria CATERINI• Daniele NOTTURNI

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ORGANI CENTRALI - STUDENTI DI SINISTRA

SENATO ACCADEMICO

Lista Studenti di Sinistra

- Arianna CORBANI - Scuola di Psicologia - Enrida NDREU detta ENNY - Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Filippo PELAGATTI - Scuola di Scienze della Salute Umana - Niccolò BORRI - Scuola di Scienze Politiche 'Cesare Alfieri' - Francesco INNOCENTI - Scuola di Economia e Management - Tea Nora BONUCCI - Scuola di Ingegneria

CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE

Lista Studenti di Sinistra

- Niccolò RINALDI - Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Valentina VIERI - Scuola di Economia e Management - Maddalena BAGNI - Scuola di Scienze della Salute Umana

NUCLEO DI VALUTAZIONE

Lista Studenti di Sinistra

- Lorenzo ZOLFANELLI - Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Francesco TONARELLI - Scuola di Scienze della Salute Umana - Salomè ARCHAIN detta SALLY - Scuola di Giurisprudenza

COMITATO PER LO SPORT (CUS)

Lista Studenti di Sinistra

- Guido CAVALCABÒ DE BONFIOLI - - Giacomo BARLUCCHI - - Enrico BENCINI -

COMITATO TERRITORIALE DELL’ARDSU

Lista Studenti di Sinistra

- Gea GHISOLFI - - Giulia MORIGONI - - Elena MASSARO - - Giulia CASINI - - Chiara REGALBUTO - - Giulia PALMERANI - - Ettore DELOGU - - Matteo BOCCALINI - - Chiara BIANCHI - - Francesco BAFFA -

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Capitolo 4

Programma - Scuola di Scienze della Salute Umana

Il nuovo assetto della Scuola (ex Facoltà di Medicina e Chirurgia)

L’entrata in vigore a pieno regime del d.d.l. Gelmini ha portato a profonde modifiche nell’organizzazione dell’Ateneo. Dal primo Gennaio 2013 sono scomparse le Facoltà e sono nate le Scuole. Ogni Scuola è composta da più Dipartimenti organizzati a loro volta per ambiti di ricerca.Anche gli organi centrali di Ateneo sono stati profondamente modificati: la legge Gelmini ha comportato, infatti, la possibilità di ingresso di enti privati nei Consigli di Amministrazione delle Università (il collettivo di Ateneo Studenti di Sinistra, da noi appoggiato, ha sempre espresso un voto contrario). Il ddl si inserisce in un percorso avviato da tempo che sta rendendo le Università sempre più simili a delle aziende: come più volte da noi ribadito, crediamo invece che sia inaccettabile che la didattica e la ricerca vengano martoriate pur di far quadrare fumosi bilanci.

A Medicina ad esempio, abbiamo visto un aumento esponenziale del numero di posti non correlato ad una disponibilità infrastrutturale, né tanto meno ad un aumento parallelo delle essenziali borse di studio per le scuole di specializzazione. Aumentare gli iscritti ha permesso solo un maggiore introito in termini di tasse, a scapito della qualità della didattica e creando incertezza nel percorso universitario e post universitario.Come se non bastasse, non mancano le formazioni politico-universitarie che sfruttano la tragedia dei test per ottenere un consenso a mo' di scambio con l’accesso al corso di studio tramite i famigerati “maxiricorsi”, come se la questione fosse privata e confinata all’ingresso a medicina e non di carattere globale, riguardante il diritto allo studio in toto e la qualità della didattica.Come Collettivo di Medicina riteniamo importante la presenza di Rappresentanti degli studenti nei vari consigli, in particolare dopo la delicata fase di transizione, per vigilare e contrastare la deriva dei corsi di studio della nostra Scuola. Crediamo che dalle nostre proposte in Consiglio possa avviarsi un rinnovamento e un’ottimizzazione delle risorse nei vari corsi di laurea.

Spazi studio e Biblioteca Biomedica

� LO SPAZIO DEGLI STUDENTIIl Collettivo ha sempre posto una grande attenzione alla questione degli spazi studio e di aggregazione, ritenendo centrale la figura dello studente in tutti i suoi aspetti. Nella nostra idea di Università, i luoghi dove andiamo a far lezione e a studiare dovrebbero essere accoglienti, per consentirci di studiare in maniera tranquilla, ma anche di scambiare idee, esperienze, opinioni (in breve: socializzare) con gli altri studenti e con le varie figure che lavorano in questi spazi.

La nostra convinzione, e numerosi studi lo dimostrano, è che l’Università possa essere molto più stimolante se, oltre a fornire la conoscenza prestabilita dall’Offerta Formativa, lascia anche la concreta possibilità agli studenti di esprimersi e cercare le proprie strade autonomamente. Inoltre lo studente non deve diventare, a nostro parere, un automa digerisci - nozioni ma deve essere calato nella realtà universitaria anche tramite momenti ricreativi e culturali che diano spazio all’aggregazione tra i singoli studenti (che in questo modo possono evitare la chiusura in loro stessi).

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La situazione attuale ci mostra invece edifici gestiti dai Dipartimenti secondo criteri esclusivamente centrati sulle esigenze dei Docenti, con intere aree didattiche all’interno di Careggi chiuse al pubblico, anche se contengono biblioteche e altri spazi, che rimangono sottoutilizzati.

Anche gli spazi dedicati agli studenti, come il Plesso Didattico e la Biblioteca Biomedica, risultano insufficienti in termini di qualità del servizio e quantità degli spazi dedicati a ciascun bisogno dello studente (studio in silenzio, sale per ripetere, luoghi di relax). �

� BIBLIOTECA BIOMEDICAIn Biomedica ci siamo confrontati con una direzione e un personale molto disponibile, ma anche con una Facoltà disinteressata e quindi con una gestione dei fondi e degli spazi non sempre funzionale agli studenti.

Negli anni scorsi abbiamo ottenuto che la maggior parte dei fondi disponibili per la Biomedica fosse destinata a servizi utili per gli studenti (più libri per il prestito, l’aula computer, tavoli e sedie per il terrazzo) e ci siamo dedicati ad altri aspetti molto importanti quali la promozione del servizio stampa da computer presso il bancone all’ingresso (purtroppo sospeso a causa anche dell’ inadempienza della ditta Sguanci che ha gestito in modo a dir poco vergognoso l’appalto per le fotocopie nella biblioteca). Abbiamo cercato le soluzioni più adeguate per conciliare il bisogno di studio in silenzio e quello a voce alta, spingendo per la creazione e sopravvivenza di spazi per ripetere, rari in altre biblioteche.

Ci siamo inoltre impegnati a garantire la presenza di un numero sufficiente di libri tramite segnalazioni sugli acquisti più utili e la sostituzione di copie un po’ vintage, agendo da intermediari tra gli studenti e la direzione.

Un grosso problema in biblioteca è poi la mancanza di uno spazio in cui gli studenti possano rilassarsi: la biomedica è infatti un posto in cui tanti di noi passano giornate intere in periodo di esame, e a cui tanti fanno anche riferimento quando devono rimanere a Careggi per tirocini e attività varie (essendo poi l’ospedale un posto non certo accogliente). A tutti capita di non aver tempo di andare a pranzo da qualche parte, e le scale non sono di sicuro il posto più adatto per il pranzo o per un caffè.

Abbiamo dunque proposto alla dirigenza un’aula studenti, come ce ne sono in tanti altri dipartimenti, e come è d’obbligo nelle biblioteche universitarie di tutto il mondo: precisando però che non dovevano essere ridotti gli spazi per lo studio, visto il sovraffollamento che spesso e volentieri si raggiunge in Biomedica. Con lo spostamento di uffici, attualmente collocati in Biomedica, che sembra verranno messi al posto della Biblioteca di Farmacia (portando a chiusura ed inglobamento di quest’ultima all’interno della Biomedica), ci stiamo muovendo per ottenere una stanza per gli studenti, gestita dagli studenti come si addice ad ogni Biblioteca, che sia luogo di incontro e di socializzazione, per creare uno spazio non solo dell’Università, ma degli Studenti. Questo dello spostamento degli uffici però è un passaggio poco chiaro soprattutto nei confronti dei diritti degli studenti di farmacia, anche perché i nostri rappresentanti sono stati avvisati di questa decisione unilaterale dei “piani alti” solo a cose già decise. Per questo stiamo creando una apposita mobilitazione insieme ai collettivi di scienze e di ingegneria che afferiscono al plesso didattico di Morgagni.

Infine, abbiamo chiesto ed ottenuto l’installazione di rastrelliere nei pressi della biblioteca biomedica, dal momento che la carenza di posti per parcheggiare le biciclette era da tempo un problema e un disincentivo per tutte le persone coscienziose che scelgono, ecologicamente, di muoversi in bici. �

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� PLESSO DIDATTICO MORGAGNIAl Plesso Didattico di Viale Morgagni abbiamo agito collaborando di volta in volta con i collettivi di Farmacia, Ingegneria, Scienze. C’è stata da parte nostra, ad esempio, una pressione per ampliare gli spazi per lo studio, facendo sistemare tavoli negli spazi vuoti.Durante la mobilitazione contro il suddetto d.d.l. è poi sorta la necessità di uno spazio per il confronto, la riflessione, la socialità; anche il Plesso è infatti un luogo ampiamente vissuto da migliaia di studenti, ma gli spazi non strettamente connessi alla lezione frontale o allo studio individuale sono molto pochi, e spesso svenduti a ditte che li usano per speculare sugli studenti (come nel caso del bar e della copisteria, e quello ancora più assurdo della Banca Unicredit). Per far cambiare la rotta, insieme ad altri collettivi e studenti abbiamo aperto un’aula autogestita al piano terra, con computer, giornali e tutto quello che agli studenti viene in mente di portare. Noi consideriamo questa stanza il punto centrale, per poter affrontare la questione degli spazi in Viale Morgagni; è simbolo di uno spazio dello studente, in contrapposizione all’anonimato che pervade tutto il Plesso.

� I NOSTRI OBIETTIVI FUTURINei prossimi anni intendiamo portare avanti la questione degli spazi, sia continuando l’impegno per l’apertura della stanza in Biomedica, sia per creare un luogo di aggregazione e ricreazione necessario durante le tante ore di studio sia per l’aumento degli spazi dedicati allo studio stesso, sia cercando di agire su altri punti.Abbiamo proposto ai gestori del servizio di installare degli erogatori di acqua potabile vicino alle macchinette: esistono nella maggior parte degli uffici pubblici, e consentono di ricaricare gratis bottigliette o borracce con acqua delle tubature, ripulita del cloro, gassata se si vuole, risparmiando soldi e inquinando meno. La proposta è in fase di valutazione, continueremo a premere perché passi.Vogliamo prolungare il più possibile gli orari di apertura dei locali universitari ed agire per rendere usufruibile tutto il verde che circonda la zona universitaria di Viale Morgagni e l’ospedale, e che adesso è in gran parte inaccessibile a studenti, pazienti, lavoratori.Vogliamo impegnarci affinché molti altri luoghi di Careggi vengano aperti agli studenti e non tenuti abbandonati dai Dipartimenti, aumentando i posti studio a Careggi, troppo pochi rispetto agli studenti che vi gravitano. �

Iniziative Studentesche

L’Università degli Studi di Firenze bandisce ogni anno un concorso per l’attribuzione di finanziamenti per promuovere iniziative culturali, sociali, sportive e ricreative proposte dagli studenti dell’Ateneo.

Le iniziative possono essere di due tipi:- Iniziative di carattere culturale e sociale, di interesse generale per gli studenti.- Iniziative di socializzazione.

Possono ricevere questi finanziamenti (sotto forma di rimborso spese!) le associazioni studentesche, i Rappresentanti degli studenti e gruppi studenteschi che raccolgono almeno 50 firme di studenti che sostengono la loro proposta. Il Collettivo di Medicina in questi due anni ha proposto iniziative che sono state sempre approvate e quindi finanziate dall’Università.

Abbiamo sempre cercato di rendere l’Università un luogo in cui l’apprendimento e la conoscenza andasse oltre il semplice piano di offerta formativa, creando momenti di scambio culturale, ricreativo e di crescita; abbiamo così dato la possibilità agli studenti di frequentare corsi ed eventi che solitamente sono di difficile accesso, per il costo o perché non presenti nel panorama culturale fiorentino. Qualche esempio:- Concorso fotografico.- Corso di corpo libero per imparare le funzioni dei muscoli scheletrici.

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- Corso di ballo swing.- Corso di pizzica.- Convegno sulle medicine alternative.

Nel corso degli anni abbiamo collaborato con diverse associazioni, come MEDU Medici per i diritti Umani, Medicina Democratica, Medici senza Frontiere ed Emergency dando l’opportunità di presentare il proprio operato agli studenti. Abbiamo organizzato varie conferenze, come “Inceneritori e Salute”, per analizzare le ripercussioni in ambito sanitario di questo tipo di smaltimento dei rifiuti ed una conferenza sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza e l’obiezione di coscienza ad essa correlata, con ginecologhe esperte di questa tematica.

Ci siamo anche occupati di altri temi particolarmente coerenti con il nostro percorso di studi:Varie assemblee sulle riforme per l’accesso alla scuola di specializzazione.Incontro divulgativo sulla fecondazione eterologa.Dibattito sulla cooperazione internazionale.

Per il prossimo futuro ci stiamo occupando di altri temi “caldi”, come la questione dei movimenti antivaccinisti, e in futuro vogliamo continuare a proporre incontri, creando quei momenti di scambio culturale e di informazione che l’Università non riesce a darci. L’incontro sui vaccini è previsto per i primi di maggio.

Oltre agli approfondimenti culturali ci siamo sempre occupati anche della parte più ricreativa della vita universitaria, organizzando feste ed aperitivi al plesso di Morgagni ed alla Biblioteca Biomedica, oltre che concerti ad ingresso rigorosamente gratuito; infine la storica cena di fine anno, all’aperto, “Rossi di sera” alla quale partecipano anche più di 300 studenti!

Questioni economiche e Diritto allo studio

Il Collettivo sostiene l’idea che l’Università sia un’istituzione che deve operare nell’interesse generale, e che pertanto debba essere finanziata con la fiscalità generale. Abbiamo quindi sempre lottato, insieme agli altri Collettivi e a Studenti di Sinistra, per impedire eccessivi rialzi delle tasse universitarie, ottenendo anche la restituzione agli studenti di parte dei soldi nel 2009; e poiché l’ aggravo economico sullo studente non è dato solo dalle tasse, ci siamo sempre battuti perché i prezzi della mensa rimanessero bassi; e anche adesso, che i tagli del governo e le scelte discutibili dell’ARDSU hanno portato ad un brusco rialzo del costo di tutti i servizi, le nostre mense sono tra le più economiche in Italia, anche grazie al lavoro costante dei Collettivi.

Ricordiamo che Studenti di Sinistra ha portato avanti una battaglia sulla questione tasse universitarie che si è conclusa l’anno scorso con l’approvazione dell’attuale metodo di calcolo (anche se non è equo quanto quello che aveva proposto SdS inizialmente) che suddivide le contribuzioni in fasce molto più numerose, risolvendo in parte problemi di disomogeneità e disparità.

Come Collettivo, in linea con Studenti di Sinistra, riteniamo, comunque, che l’Università debba essere libera e senza tasse per tutti, per garantire a tutti il diritto allo studio. Nell’ottica di una tassazione, riteniamo che l’attuale modello per la stratificazione nelle fasce di tassazione sia basato su di un metodo di calcolo inadeguato, l’ISEE, la cui nuova riforma probabilmente porterà solo ad un innalzamento del valore e quindi delle tasse che ogni studente dovrà versare all’Ateneo. Ci batteremo, insieme a Studenti di Sinistra, in modo che questo indicatore venga cambiato in favore di qualcosa che rispecchi meglio la reale possibilità contributiva delle famiglie.

Nel quadro attuale, in cui assistiamo a pesanti e progressivi tagli al finanziamento dell’Università, da più parti viene presentato come inevitabile un aumento dei costi per gli studenti. Noi pensiamo invece che non sia così: l’Università ha sperperato risorse in passato (con corsi di laurea inutili, speculazioni edilizie fallimentari), e anche adesso ha margini ampi di risparmio. Già

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anni fa, quando furono approvati i tagli, proponemmo all’Università di incentivare gli investimenti sulle energie rinnovabili e sui software open source, mostrando i risparmi che si sarebbero ottenuti. Siamo ancora convinti che la strada da percorrere sia quella di scelte innovative che consentano veri risparmi, e non tagli.

Ad esempio, la nostra proposta di installare erogatori di acqua da bere (illustrata nella sezione Spazi studio), può far risparmiare soldi agli studenti, e anche al Comune che deve smaltire le bottigliette; la collaborazione con il Comune e gli enti locali in generale può portare poi a soluzioni per la questione del costo delle stanze in affitto, e per gli stessi edifici dell’Ateneo, essendoci molti edifici pubblici inutilizzati in città, e considerando anche il fatto che l’Ateneo paga affitti esosi per alcuni dei locali che utilizza.

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Capitolo 5

Programma - CdS Medicina e Chirurgia

Introduzione

La nostra presenza nel Consiglio di Corso di Studi, nel quale portiamo avanti molte delle nostre proposte, è un importante strumento di azione: il nostro obiettivo è sempre stato rendere il corso, notoriamente molto impegnativo, il più stimolante e meno stressante possibile, cercando di ridurre le difficoltà e le rigidità superflue.

Come rappresentanti il nostro lavoro è anche quello di mediare tra gli studenti e i docenti del corso di Laurea nel caso in cui sorgano problemi immediati (ad esempio professori assenti a lezione, appelli in numero insufficiente). Tuttavia non riteniamo un nostro compito, di rappresentanti facenti parte di un Collettivo, quello di fare sindacalismo puro e semplice, facendo da mediatori per ogni singola questione ed esigenza “ad personam” che lo studente possa avere nei confronti del professore; un tale tipo di mediazione non dovrebbe essere necessaria dal momento che il rapporto studente-professore dovrebbe essere trasparente, disteso e maturo, a prescindere dal fatto che lo studente abbia ruolo di rappresentanza o meno.

Riteniamo nostro compito intervenire, invece, quando non vengano rispettate le regole e quando la comunicazione studenti-professori diventi molto complicata (cosa che purtroppo nel nostro corso di Studi succede molto spesso). Questo per cercare di abbattere o di non rafforzare ulteriormente il muro tra studenti e docenza, al fine di cercare di formare, in modo più uniforme possibile, un dialogo a due voci su tutte le questioni del corso di Studi. Come noi ci appoggiamo ai Professori, loro devono ascoltarci poiché siamo lo scopo del loro lavoro.

Inoltre lavoriamo nel Comitato per la Didattica, che si occupa delle pratiche dei singoli studenti: un aspetto che può apparire più burocratico, ma che i nostri rappresentanti hanno saputo sfruttare al meglio a vantaggio degli studenti, ad esempio rivoluzionando l’assurda prassi per cui studenti che prima di entrare a Medicina avevano sostenuto un ampio numero di esami in altri corsi venivano comunque ammessi al primo anno, facendo risparmiare a molti un anno passato a girarsi i pollici.

Molte delle modifiche proposte sono nate dal confronto con gli studenti, anche in assemblee e tramite questionari che abbiamo distribuito, in quanto pensiamo che dei risultati soddisfacenti si possano raggiungere solo attraverso la partecipazione; anche la nostra ampia credibilità nel Consiglio, che ci consente di far passare queste proposte, deriva dal fatto che i docenti ci possano riconoscere come i portavoce delle esigenze studentesche.

Nel corso di laurea molto rimane però da cambiare e tanti insegnamenti presenti nel piano di studi vanno rimodellati. Va rimesso al centro il percorso di apprendimento dello studente, e trovate le soluzioni migliori tramite risorse attuali per far sì che siano fornite le basi necessarie per affrontare gli insegnamenti (sia teorici sia pratici) successivi, evitando allo stesso tempo ripetizioni che potrebbero rovinare la completezza del corso. E’ ciò che stiamo cercando di fare nel lavoro sulla riorganizzazione della didattica intrapreso da tempo.

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IL BLOCCO A FEBBRAIO!

Il nostro Corso di Laurea possiede delle regole rigide per i passaggi tra gli anni: il sistema dei blocchi prevede per lo studente un iter difficoltoso. Talvolta per qualche esame mancante ci si trova costretti a trascorrere un anno con le mani in mano, senza poter sostenere esami dell’anno successivo (di cui magari si è già seguito il corso) continuando comunque a pagare le tasse universitarie.

Consideriamo inutilmente punitivo questo meccanismo, privo di qualsiasi valenza didattica e neanche del tutto in linea con il Diritto allo Studio.Le ripercussioni non si limitano solo all’organizzazione dello studio ma anche alla sua qualità: troppo spesso si studia male e in fretta, spinti dalla paura “di prendere il blocco”. Crediamo che le dinamiche dello studio universitario debbano essere quanto più possibile logiche e razionali, lasciando allo studente la possibilità di organizzarsi, seguire progetti o reparti senza scadenze inutilmente restrittive.

Attualmente i blocchi, dopo una lunga battaglia, sono stati spostati da Settembre a Febbraio dell’anno successivo: il nostro obiettivo sarebbe comunque quello di eliminarli a favore dell’introduzione di un sistema più equo e giusto basato interamente sulle propedeuticità in linea con gran parte delle facoltà d’Italia, cosa che può essere e deve essere pienamente integrata con la riorganizzazione totale che vogliamo del corso.

Riorganizzazione della didattica

Il Collettivo di Medicina è sempre stato favorevole al consentire al maggior numero possibile di studenti di intraprendere il corso di studi, facendo attenzione però che questo sia accompagnato da una costante riqualificazione degli spazi e degli insegnamenti.

In pochi anni gli iscritti sono quasi triplicati, passando da 180 a oltre 500. Nessuna aula è realmente attrezzata ad accogliere un tale numero di persone e, cosa ancora più grave, tutto ciò ha reso impossibile l’attivazione di parte dei tirocini e delle “Attività Formative Professionalizzanti” previsti dal nostro piano di studi (come quelli al I, IV e VI anno), determinando quindi un’ulteriore diminuzione di ore di attività pratica in un percorso che ne è già carente.

Purtroppo la questione dei numeri affonda le radici su una mera rendita finanziaria dell’Università: ogni studente di Medicina - in termini di finanziamenti ministeriali - ha un “valore” assai più alto rispetto alla media degli altri studenti, per cui è di prestigio per l’Ateneo ed un buon rendiconto economico tentare di mantenerne un alto numero, senza tener conto della necessità di soluzioni che risolvano il problema del sovraffollamento delle aule e dell’organizzazione dei tirocini.

Proprio in virtù della mancanza di strutture ben attrezzate ad accogliere numeri crescenti di studenti, aumenta l’esigenza di una didattica stimolante, (ri)qualificata e volta non solo all’apprendimento nozionistico, ma anche alla formazione del medico nel suo complesso. Per questo motivo, come emerso da questionari da noi distribuiti agli studenti, molti non riescono a seguire le lezioni per mancanza di spazio in aula, così come per motivi di tempo: troppe ore di lezione frontale in vista di uno studio ingente. Altri non seguono per la ridondanza che, a volte, si avverte negli argomenti trattati (spesso, infatti, i programmi dei vari corsi si ripetono in diverse materie), o per la qualità stessa della lezione che il più delle volte non spiega niente di più del libro di testo o è una misera lettura ad alta voce delle slides.Ciò comporta, oltre alla frustrazione per il professore di non riscuotere attenzione da parte degli studenti, una sottrazione di ore, che potrebbero essere invece dedicate a tirocini o a una didattica alternativa e complementare: pensiamo ad esempio a incontri con il docente, come spunti di approfondimento su tematiche del corso, delucidazioni su eventuali incomprensioni, allenamento a

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svolgere mansioni pratiche. Tutto questo, riducendo le lezioni frontali, potrebbe essere fatto in gruppi più piccoli e quindi più gestibili.Inoltre, sul modello dei MOOC di Stanford ad esempio, abbiamo portato avanti l’idea di avere le lezioni anche online, in modo da poterle consultare anche ripetutamente e con più flessibilità. La nostra idea di E-learning comprende anche l’implementazione di piattaforme informatiche non solo passive (raccolta di materiale) ma anche attive, con la possibilità ad esempio di eseguire quiz online o confrontarsi coi docenti.Lentamente le nostre proposte stanno prendendo piede, come dimostra l’ultimo Consiglio di Corso di Laurea di fine gennaio, in cui è stato definito un progetto di e-learning che si muove sostanzialmente nella direzione da noi proposta.Quindi meno ore di lezione frontale, più tirocini e didattica complementare.

Riteniamo poi indispensabile rendere lo studente effettivamente partecipe nel giudicare il corso tenuto dal docente; finora, le criticità emerse dalla compilazione dei questionari sulla didattica online non sono state mai prese in considerazione e soprattutto non hanno mai sortito alcun effetto sulla carente organizzazione dei corsi. Esistono modi di valutazione più diretti, come la valutazione dell’insegnamento del singolo docente e non dell’intero corso e soprattutto la possibilità di verificare i risultati online.

Senza voler snaturare l’impronta che il nostro sistema universitario ci garantisce, la difficoltà che gli studenti riscontrano nell’affrontare i tirocini ci porta a proporre una nuova impostazione della tipologia di studio che ci viene offerta. Sarebbe interessante realizzare nuove metodologie didattiche e porre maggiore attenzione ai casi clinici, in linea con i modelli universitari che sono utilizzati a livello internazionale e che vantano, al momento, eccellenti risultati.Questo renderebbe certamente gli studenti più interessati oltre che più qualificati, in grado di affrontare con più consapevolezza e competenza le attività previste dal percorso di studi e in futuro la stessa professione. Inoltre, dato il recente cambiamento nel regolamento del concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione, uno studio improntato su un approccio più clinico e professionalizzante preparerebbe meglio gli studenti al conseguimento della prova.

Dal piano di studi emerge come i trienni pre-clinico e clinico siano squilibrati per mole di esami e attività previste. Nei primi 3 anni gli studenti si trovano ad affrontare 20 corsi integrati, mentre nei 3 anni successivi i corsi sono 38, inoltre, bisogna tener conto di 6 mesi di tirocinio al V anno e del tempo necessario alla stesura della tesi.Quello che proponiamo è la riduzione o l’accorpamento di esami con argomenti spesso ridondanti, talvolta troppo specifici. Stiamo attualmente discutendo con l’attuale presidente del Corso di Studi per riformare il corso in questo senso, aumentando il carico dei primi anni per cercare di comprimere, togliendo, rimodellando e accorpando esami, il triennio pre-clinico in due anni. Questo permetterebbe una diluizione dei corsi della parte clinica con la possibilità di gestire ed organizzare tirocini secondo quello che viene fatto e spiegato durante le lezioni frontali. In questa riorganizzazione sono essenziali le sole propedeuticità per gli esami, quindi si prevede anche, finalmente, una eliminazione totale dei “Blocchi” (vedi sotto).

Tirocinio e attività pratiche

Il Collettivo ritiene le attività pratiche, quali i tirocini e le esercitazioni, un elemento fondamentale nella formazione dello studente di medicina.

In seguito alla nostre richieste di incrementare le attività pratiche all’interno del CdS, è stato introdotto, qualche anno fa, il tirocinio osservativo al primo anno (poi spostato al secondo), che aveva il merito di portare da subito lo studente a contatto con la realtà dell’ospedale, in un corso che altrimenti per tre anni sarebbe stato molto simile a uno di biologia. Avevamo presentato diverse proposte per migliorare questa attività (spostarla alle prime ore del mattino per poter seguire i medici, esprimere preferenze per la sede da frequentare per facilitare i residenti e i pendolari) ma, a partire dallo scorso anno accademico, l’AFP osservativa per il primo anno è stata

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soppressa. Questo a causa di una scarsa lungimiranza a seguito dell’aumento dei posti a Medicina. La dirigenza del corso di laurea, infatti, a fronte di questo aumento degli studenti, non ha ritenuto possibile il proseguimento di tale attività.Come Collettivo crediamo che una tale scelta gravi senza dubbio sulla pelle degli studenti, che si vedono privati di una attività pratica potenzialmente importante. Per questo motivo abbiamo sollecitato la presidenza perché il tirocinio fosse garantito anche ai primi anni e ci impegneremo affinché sia ripristinato.

Per quanto riguarda il secondo anno, crediamo che l’attività di cineforum possa essere tranquillamente sostituita o comunque rimodellata e resa meno impegnativa in fatto di ore, con attività pratiche più interessanti e appropriate alla professione medica (o quantomeno, necessarie vista la carenza di tirocini). Quest’attività, per quanto importante nel formare la coscienza dei futuri medici, potrebbe ad esempio diventare opzionale e si potrebbero invece creare dei corsi riguardanti attività ricorrenti nella pratica medica, ad esempio dei corsi di primo soccorso; nulla toglie al medico che insegna allo studente un po' di pratica di essere lui stesso un buon esempio di etica professionale, cosa forse più incisiva di qualsiasi altro cineforum o dibattito in aula.

Al terzo anno è previsto un tirocinio di semeiotica che purtroppo da sempre mostra varie problematiche (disorganizzazione logistica, ridondanza degli argomenti, assenze dei professori, etc). Per questo motivo l'anno scorso abbiamo proposto agli studenti un questionario di valutazione per individuare i punti critici e poterli portare all'attenzione dei coordinatori del corso. Alla luce delle valutazioni negative i coordinatori si erano dimostrati disponibili al cambiamento e sembrava che da quest'anno il tirocinio fosse stato riorganizzato in modo differente (anche se sono sorti nuovi disagi). Come collettivo ci impegneremo anche nei prossimi anni a valutare il continuo feedback degli studenti per migliorare quanto più possibile questo corso.

Nonostante siano previste le AFP al 4°anno, da qualche anno queste non vengono svolte, sia a causa dell’aumento del numero degli studenti, ma soprattutto per l’evidente incapacità organizzativa del corso di laurea. Crediamo invece che sia fondamentale, soprattutto in un anno contraddistinto da materie prettamente cliniche, la possibilità di affiancare alle lezioni frontali anche un periodo di tirocinio in reparto in modo da aggiungere allo studio teorico una conoscenza diretta delle pratiche cliniche.

Anche il V anno, in cui è previsto un intero semestre di tirocinio, presenta le sue problematicità. Infatti sempre a causa dell’ingente aumento di studenti degli ultimi anni, si è resa impossibile l’attuazione del tirocinio all’interno della sola Careggi. Gli studenti vengono mandati in varie sedi all’interno dell’Area Vasta (Empoli, Prato, Pistoia). Questa diaspora, pur comprensibile, è però organizzata disastrosamente: non viene data allo studente la possibilità di scegliere delle sedi di preferenza e puntualmente si verificano situazioni in cui persone che vivono a Pistoia si ritrovano a fare il tirocinio a Empoli e viceversa. Inoltre non viene fatta nessun tipo di analisi sulla distribuzione delle settimane fuori da Firenze: alcuni studenti fanno anche più di due mesi lontani dal proprio domicilio (con relativo impegno di risorse) e alcuni neanche un giorno.Continueremo a richiedere che vengano organizzati in modo congruo, così da minimizzare i disagi per gli studenti.

Schede di valutazione

Negli ultimi tempi stiamo lavorando insieme al consiglio di CdL per l’istituzione di test di valutazione diversi dal classico test che viene dall’ateneo, che essendo prestabilito non riesce a dare una seria informazione sulle criticità del nostro corso di studi. Noi vogliamo che sia istituito un metodo di valutazione specifico per ogni corso e che sia messo su internet in modo da dare a tutti gli studenti la possibilità di valutare anonimamente le principali difficoltà incontrate nel loro percorso. E’ importante secondo noi che la valutazione dei Corsi Integrati e dei docenti abbia inoltre un valore riconosciuto e che serva alla Facoltà per migliorare la didattica.

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DISSEZIONI, FINALMENTE!

Da anni abbiamo sostenuto e sottolineato l’importanza di reintrodurre la possibilità di assistere direttamente a dissezione su cadavere, elemento essenziale nello studio dell’Anatomia e nella formazione medica.

Esisteva infatti prima della nostra mobilitazione un invalidante vuoto legislativo: definire quale lasso di tempo bisognasse aspettare per considerare una salma “non richiesta”. In pochissimo tempo abbiamo messo su una raccolta firme e la partecipazione è stata strepitosa (1238 studenti); queste firme sono finite sotto gli occhi degli assessori e del sindaco, i quali all’inizio ci avevano dato ben poco ascolto. Siamo quindi scesi tutti in piazza per una lezione del prof. Ferdinando Paternostro, mostrando un po’ a tutti che la nostra battaglia era legittima, che la nostra voglia di fare non si sarebbe fermata di fronte ai primi ostacoli. Dopo una decina di lettere all’ex assessore Stefania Saccardi, ricevemmo la risposta che avevano approvato un nuovo regolamento, che sarebbero state necessarie solo 144 ore per considerare un cadavere non richiesto. Avevamo vinto tutti insieme.

Un passo, un movimento a cui guardare con un sorriso, ma senza la presunzione di aver ormai già vinto. La dissezione che si è tenuta ad ottobre per gli studenti del secondo anno è questo passo in avanti, ma ancora con tutte le sue problematiche. Speriamo che prima o poi, grazie anche al percorso che abbiamo portato avanti, questo diventi una prassi nello studio dell'Anatomia e non una tantum riservata a meno di metà corso. Auspichiamo che in futuro la situazione si sblocchi perché siamo convinti che tutti i grandi viaggi comincino con un passo e questo, dopo un’inattività su questo fronte da parte dell’Università quasi decennale, può essere considerato uno di quelli grandi.

Dispense a inizio corso e programmi dettagliati

Chiediamo e continueremo a chiedere ai professori di fornire a inizio anno dispense che seguano gli argomenti delle lezioni e l’intero programma del corso, in modo che lo studente possa prepararsi in anticipo sui temi che verranno trattati a lezione, anche per partecipare in maniera più diretta e seguire meglio le spiegazioni. Così la materia sarebbe presentata in maniera più uniforme, anche per far fronte al fatto che molti corsi sono tenuti da più professori e che gli argomenti sono trattati spesso in ordine sparso e a più riprese.

Chiederemo con ancora maggiore insistenza che vengano forniti programmi dettagliati, con riferimenti ai testi consigliati.

Chiederemo inoltre che, quando vengono segnalati i libri su cui studiare in un corso che presenta più testi, siano indicati anche i capitoli/gli argomenti che è preferibile studiare su ogni libro. Questo perché i libri di medicina costano molto ed è una limitazione al diritto allo studio chiedere allo studente di acquistarli tutti;sarebbe un’accortezza utile ad aiutare lo studente nell’organizzazione della preparazione al corso.

Voto di laurea

Il nostro corso di laurea per anni è rimasto deregolamentato sul voto di tesi, dando spazio a ingiustizie e nepotismi. La proposta della presidenza è stata di dare un tetto massimo di 6.5 punti: abbiamo lottato insieme a tutti gli studenti per evitare che venisse attuata. Con una lunga battaglia, siamo giunti a tale compromesso: un tetto massimo di 10 punti + 1 punto per chi si laurea in pari.

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Quando:21 APRILE dalle 9 alle 1922 APRILE dalle 9 alle 18 Come:Con documento di identità o libretto universitarioDove:MORGAGNI • DINI • NIC

I NOSTRI CANDIDATIConsiglio di Scuola diSCIENZE DELLA SALUTE UMANA

Collettivo Codice RossoNeri NARDINIFilippo PELAGATTIAntonio RADDIGiulia CINCOTTAFrancesco TONARELLIGiulio DE LUCAGiulia SILVESTRIElena MASSAROCarolina VITALEIrene VANACOREEugenio BIANCHI

Consiglio di Corso di Studio diMEDICINA E CHIRURGIA

Collettivo Codice RossoMattia QUARGNOLOMaddalena BAGNIPaolo TRIGGIANOTommaso COLELLAMartina DRAGOTTOFrancesco DRAGOTTOGuido DI TOMMASOAlice CAPORIZZIStefania DALLAGIACOMAGabriella ALTUCCIDiletta TESTIGuido GROSSI detto CICCIOVirginia BRIZZIPietro GARLATTIPompeo PEDICINI

Consiglio di Corso di Studio diFARMACIA

Collettivo Codice RossoEugenio BIANCHIOmar MANDRACCHIAGloria CATERINIDaniele NOTTURNI

SI VOTA!