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Programma Ascoli Piceno a 5 stelle PREMESSA «Cercavamo una porta per uscire. Eravamo prigionieri del buio. Pensavamo di non farcela. Ci avevano detto che le finestre e le porte erano murate. Che non esisteva unuscita. Poi abbiamo sentito un flusso di parole e di pensieri che veniva da chissà dove. Da fuori. Da dentro. Dalla Rete, dalle piazze. Erano parole di pace, ma allo stesso tempo parole guerriere» (Beppe Grillo) Queste parole raccontano di un mondo diverso in cui i nostri figli possono vivere in armonia con la Terra, senza veleni, senza malattie causate dagli agenti inquinanti, senza esclusione, nella condivisione, senza sfruttamento, in un mondo equo, solidale, inclusivo, in cui oggetti e cose materiali siano al servizio di una vita più piacevole, libera, felice e con maggior accesso al sapere. Il programma del nostro movimento nasce prendendo spunto da una traccia nazionale, e adattandola alle specificità del nostro territorio: www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Regolamento-Movimento-5-Stelle.p df Vogliamo sviluppare il nostro programma per il Comune di Ascoli Piceno con la partecipazione diretta dei Cittadini: vi invitiamo dunque a discuterne con noi, commentando i punti che verranno via via pubblicati sui vari argomenti. Integreremo questa sezione raccogliendo i risultati delle discussioni. Lobiettivo è quello di arrivare a un programma elettorale e una lista di candidati al Consiglio comunale il più possibile condiviso e scelto dagli stessi Cittadini tramite agorà tematiche: energia, economia, salute, Cittadini e informazione, trasporti, istruzione, sanità, cultura, turismo, sport. Stiamo organizzando vari incontri, in tutti i quartieri e con tutti i gruppi dinteresse che vorranno dialogare con noi, incontri in cui illustreremo il nostro programma e ascolteremo i Cittadini per comprenderne esigenze, problemi e idee sullo sviluppo della città. Inoltre, distribuiremo una serie di questionari ai Cittadini per sentire le loro opinioni in merito a temi cruciali della città. Programma Ascoli a 5 stelle 1 di 37

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Programma Ascoli Piceno a 5 stelle

PREMESSA

«Cercavamo una porta per uscire. Eravamo prigionieri del buio. Pensavamo di non farcela. Ci avevano detto che le finestre e le porte erano murate. Che non esisteva un’uscita. Poi abbiamo sentito un flusso di parole e di pensieri che veniva da chissà dove. Da fuori. Da   dentro. Dalla Rete, dalle piazze. Erano parole di pace, ma allo stesso tempo parole guerriere» (Beppe Grillo)

Queste parole raccontano di un mondo diverso in cui i nostri figli possono vivere in armonia con la Terra, senza veleni, senza malattie causate dagli agenti inquinanti, senza esclusione, nella condivisione, senza sfruttamento, in un mondo equo, solidale, inclusivo, in cui oggetti e cose materiali siano al servizio di una vita più piacevole, libera, felice e con   maggior accesso al sapere.

Il programma del nostro movimento nasce prendendo spunto da una traccia nazionale, e adattandola alle specificità del nostro territorio:

• www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf• www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Regolamento-Movimento-5-Stelle.p

df

Vogliamo sviluppare il nostro programma per il Comune di Ascoli Piceno con la partecipazione diretta dei Cittadini: vi invitiamo dunque a discuterne con noi, commentando i punti che verranno via via pubblicati sui vari argomenti. Integreremo questa sezione raccogliendo i risultati delle discussioni. L’obiettivo è quello di arrivare a un   programma elettorale e una lista di candidati al Consiglio comunale il più possibile   condiviso e scelto dagli stessi Cittadini tramite agorà tematiche: energia, economia,   salute, Cittadini e informazione, trasporti, istruzione, sanità, cultura, turismo, sport.

Stiamo organizzando vari incontri, in tutti i quartieri e con tutti i gruppi d’interesse che vorranno dialogare con noi, incontri in cui illustreremo il nostro programma e ascolteremo i Cittadini per comprenderne esigenze, problemi e idee sullo sviluppo della città. Inoltre, distribuiremo una serie di questionari ai Cittadini per sentire le loro opinioni in merito a temi cruciali della città.

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PRESENTAZIONE

Che Ascoli vogliamo?

È la domanda che ci siamo posti cominciando a pensare e a scrivere questo programma,  e a cui vorremmo rispondere con questo documento. Ma, soprattutto, è la domanda che   vorremmo ogni cittadino ascolano si ponesse quando andrà a scegliere gli amministratori   della sua città, pensando alla vita che vorrebbe fare, a come risolvere i problemi del presente, a come progettare il futuro. Il nostro obiettivo più ambizioso è quello di     stimolare una cittadinanza attiva, in cui sia normale condividere le analisi e i progetti di sviluppo del territorio, e gli amministratori siano quelli con le idee e le competenze migliori per un benessere sostenibile e più equamente diffuso.

Proprio in tal senso questo programma è ancora una bozza, che svilupperemo con la   partecipazione diretta dei Cittadini: vi invitiamo dunque a discuterne con noi, così da   integrarlo con i risultati delle discussioni. L’obiettivo è quello di arrivare a un programma   elettorale e una lista di candidati al Consiglio comunale il più possibile condiviso e scelto   dagli stessi Cittadini tramite agorà tematiche: energia, economia, salute, Cittadini e   informazione, trasporti, istruzione, sanità, cultura, turismo, sport.

Stiamo organizzando vari incontri, in tutti i quartieri e con tutti i gruppi d’interesse che vorranno dialogare con noi, in cui illustreremo il nostro programma e ascolteremo i Cittadini per comprenderne esigenze, problemi e idee sullo sviluppo della città. Inoltre, distribuiremo una serie di questionari ai Cittadini per sentire le loro opinioni in merito a temi cruciali della città.

La situazione di crisi, lo spirito del cambiamento

La situazione attuale ci vede in mezzo a una crisi economica e culturale, particolarmente grave nel Piceno perché qui si sovrappongono gli effetti della generale crisi economica, di   quella specifica italiana, dovuta in gran parte all’insipienza e alle ruberie della casta dirigente, e della ancor più specifica situazione locale, in cui si pagano gli ultimi effetti   della storica chiusura della Cassa del Mezzogiorno, e decenni di scelte sbagliate da parte delle amministrazioni che si sono succedute (emblematica è la catastrofe della gestione   complessiva, e nel tempo, della questione SICE - Elettrocarbonium - SGL Carbon).

Ma possiamo uscire dal buio, perché la crisi che stiamo vivendo è al tempo stesso:• un rischio, di un progressivo degrado economico e sociale, già iniziato• ma anche un’opportunità, per un cambiamento radicale di prospettiva, che ponga fine agli

sprechi e al clientelismo, causa principale dell’incompetenza della classe dirigente, selezionata non per il merito e le competenze ma solo per questioni familistiche o politicheCon lo sguardo verso il futuro orientato dalla tradizione, e intorno al valore cardine della qualità della vita, crediamo che la chiave di volta nella riorganizzazione del territorio   verso il rilancio economico della città di Ascoli Piceno e delle zone limitrofe sia una nuova   concezione dell’ambiente, del turismo, della cultura, dell’agricoltura e dell’istruzione, settori da sviluppare in modo armonico e integrato.

Ma per una simile riorganizzazione occorrono serietà e competenze, che evitino iniziative   dispersive, non coordinate, o effettuate solo per favorire i soliti noti.

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Qualità della vita

Il concetto di qualità della vita è finora stato usato come uno slogan vuoto. Va invece     realizzato, nel senso di qualità estetica, dell’aria, dell’acqua, dell’ambiente sonoro, delle   relazioni umane, dell’agricoltura, dell’enogastronomia, dell’artigianato, dell’offerta culturale.

Nell’Ascoli che abbiamo in mente il nostro territorio va riorganizzato e migliorato, in modo che sia innanzitutto un piacere viverci, seguendo lo spirito di eccellenza dei nostri antenati, evidente nella bellezza del centro storico della nostra città. Duole dirlo: l’attuale qualità della vita cittadina non è minimamente all’altezza delle meraviglie che ci     sono state lasciate in eredità.

Guidati da questo principio sarà inoltre facile trovare innumerevoli occasioni di rilancio   economico, che saranno però coerenti tra loro, armonizzate, e perciò destinate a durare     e a migliorare progressivamente. Banalmente, un’industria inquinante, se anche porta soldi e posti di lavoro, toglie, oltre che salute, soldi e posti di lavoro a chi lavora, o potrebbe lavorare, per esempio nel turismo.

Tradizione è futuro: gli spazi e le conoscenze della città e del territorio

Un aspetto fondamentale della qualità della vita, ancor più per i residenti che per i turisti, è      la qualità degli spazi. E al centro della nostra idea di città ci sono i bambini, che sono una     specie di indicatore ambientale: come certi organismi ci segnalano la salute o il degrado di un ambiente naturale (per esempio i licheni modificano le loro caratteristiche se l’ambiente si inquina, o le lucciole non tornano, ecc.), così la presenza di bambini che giocano indica   che la città è sana, che i suoi spazi sono pensati per una vita di qualità.

Oltre agli spazi naturali di cui è ancora ricco il nostro territorio, il centro storico di Ascoli,   modellato nei secoli, offre un modello urbanistico su come usare gli spazi per migliorare la vita delle persone, per unirle nella socialità e nella condivisione, contrastando la moderna   tendenza alla separazione e all’isolamento degli individui.

È un modello da preservare, da restaurare nelle sue funzionalità, da cui imparare e da  diffondere. E intorno a questo patrimonio architettonico c’è un patrimonio di conoscenze   tradizionali, da riscoprire e rielaborare in ottica moderna.

Nelle parole della tradizione ci sono straordinarie assonanze con i temi più attuali della   sostenibilità ambientale: bio-architettura, bio-edilizia, nuovi materiali, agricoltura  biologica, medicina naturale, fibre naturali, cibi naturali, antiche ricette, antichi mestieri artigiani, produzioni di qualità, biodiversità e riuso.

L’obiettivo è l’attivazione di un processo di sviluppo economico locale sul modello della   Transition Town, cioè basato sul perseguimento dell’autonomia energetica, sullo scambio   anche gratuito di beni e servizi, e sulla produzione e scambio di beni a km zero.

Incentivi per il restauro e il recupero delle case e dei borghi rurali, utilizzo delle proprietà  comunali abbandonate, creazione di un fondo di investimento diffuso ascolani per ascolani, introduzione di modalità di pagamento con moneta complementare, risoluzione   della questione Carbon (con richiesta danni all’azienda e no a future speculazioni edilizie),

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creazione di ecovillaggi e Centri Interpretativi del Territorio, organizzazione di cammini storico-architettonici e naturali, incentivo al ripristino degli orti medievali, organizzazione di mercatini a tema medievale per artigiani e hobbisti, creazione e promozione di una rete di locande incentrate sull’enogastronomia del nostro territorio, stimolo a iniziative di social street, organizzazione di eventi culturali e festival di qualità, realizzazione di un Centro di edizione digitale che garantisca la gratuità, la condivisione e la promozione dei contenuti culturali creati dalle varie iniziative del programma…

Questi sono solo alcuni esempi di cosa abbiamo in mente, fatti concreti che si muovono nella direzione di un futuro sostenibile, della creazione di nuove opportunità di lavoro, per   un rilancio economico della città, a partire dalla piacevolezza e dall’unicità turistica di tali   luoghi e percorsi (mirando a un turismo di qualità e non di massa), ma con gli ancora più    importanti benefici in termini di qualità della vita dei residenti.

Questa è l’Ascoli che vogliamo,

di questo vogliamo discutere con la

cittadinanza.

 

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LE INIZIATIVE

0. I BENI COMUNII Beni Comuni sono la pietra angolare di questo programma: sono questi che ci motivano, quelli che ci tengono in cammino verso un nuovo modello di vita, verso una felicità sostenibile, una felicità non basata solo sui consumi, ma sui sogni personali, di comunità, sociali, politici, economici. La definizione di Bene Comune che guida il programma non è dunque di tipo meramente merceologico, ma include ogni servizio che abbia un effettivo valore sociale e che quindi debba essere gestito e controllato per il bene della collettività. L’introduzione di strumenti di democrazia diretta sarà il mezzo con cui riavvicinare i Cittadini alle istituzioni e restituire loro il potere di indirizzo e controllo.

0.1. Patrimonio comunale come bene comune della comunità dei Cittadini.

0.2. Bonifica dei terreni degli impianti industriali dismessi rivalendosi sui proprietari delle fabbriche dismesse (Carbon, OCMA, ecc.). La proposta M5S non può prescindere dalla   necessità di rispettare il principio Comunitario del “chi inquina paga”.

0.3. I parcheggi devono tornare sotto il controllo gestione pubblica.

0.4. Estensione graduale del servizio Wi-Fi pubblico gratuito a bassa emissione (come in Liechtenstein, minore di 0.6 V/m), con garanzia di neutralità della rete, almeno nelle piazze,   nei parchi, nei principali luoghi pubblici e negli uffici comunali, e in prospettiva promozione di reti wireless ubique anche tramite condivisione dal basso della connettività privata.

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1. TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA DEL COMUNE

La trasparenza è uno strumento fondamentale per la conoscibilità ed il controllo diffuso da parte dei cittadini dell'attività amministrativa, nonché elemento portante dell'azione di prevenzione della corruzione e della cattiva amministrazione.

La pubblicità totale dei dati e delle informazioni individuate dal decreto legislativo n. 33/2013, nei limiti previsti dallo stesso con particolare riferimento al trattamento dei dati personali, costituisce oggetto del diritto di accesso civico, che assegna ad ogni cittadino la facoltà di richiedere i medesimi dati senza alcuna ulteriore legittimazione.

Risulta, pertanto necessario che gli stessi cittadini siano informati e formati non solo sulle decisioni e sugli obiettivi che l’Amministrazione intende perseguire ma anche e soprattutto sui propri diritti e doveri.

Il nuovo quadro normativo consente di costruire un insieme di dati e documenti conoscibili da chiunque, che ogni amministrazione deve pubblicare nei modi e nei tempi previsti dalla norma, sul proprio sito Internet.

Occorrerà predisporre un Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità da aggiornare annualmente, traendo origine delle linee guida fornite dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) che descrive le fasi di gestione interna attraverso cui il Comune mette in atto la trasparenza.

Gli obiettivi fissati dal Programma dovranno essere integrati con il Piano della performance e con il Piano di prevenzione della corruzione. Detto programma dovrà definire il quadro essenziale degli adempimenti anche in riferimento alle misure tecnologiche fondamentali per un'efficace pubblicazione, che in attuazione del principio democratico, rispetti effettivamente le qualità necessarie per una fruizione completa e non discriminatoria dei dati attraverso il web.

La massima fruibilità e trasparenza dovrà essere integrata con la possibilità da parte dei Cittadini di far sentire la propria volontà ed opinione attraverso strumenti di consultazione e proposizione di provvedimenti condivisi.

I Cittadini eletti nelle liste del Movimento 5 Stelle, dovranno diventare anche i Portavoce dei propri elettori sottoscrivendo un codice etico di comportamento che servirà da guida e da controllo durante il loro mandato elettorale.

1.1. Sito internet del comunea) ampliamento e miglioramento del sito on-line del comune di Ascoli Piceno

permettendo la partecipazione del cittadino con un apposito spazio che ne raccolga le proposte

b) il sito internet deve contenere i seguenti dati sempre aggiornati:• video in diretta e archivio dei consigli comunali• bilancio comunale dettagliato con voci non accorpate• esposizione dettagliata degli incarichi esternalizzati • recepimento integrale del decreto 33 D.lgs. con aggiornamento mensile dei dati e

dei documenti come per esempio: anagrafe dei beni immobili di proprietà del comune e le loro destinazioni d’uso; anagrafica pubblica degli eletti, degli amministratori pubblici e di coloro che ricoprono incarichi di rappresentanza del Comune; informazioni su compensi ed attività (presenza in consiglio e nelle commissioni, delibere, mozioni, interrogazioni, emendamenti presentati, voti espressi nei consigli comunali)

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1.2. Progressivo passaggio di tutte le piattaforme informatiche comunali a software open source

1.3. Progressiva digitalizzazione dei servizi comunali a cittadino attraverso un archivio digitale comunale

1.4. Avvicinare l’amministrazione alle imprese e ai cittadini permettendone la partecipazione:

a) su provvedimenti e regolamenti comunali di notevole impatto sulla vita del cittadino, rese pubbliche on line almeno tre mesi prima della loro approvazione per ricevere commenti e proposte dei Cittadini

b) con la creazione di un registro on-line in cui vengono raccolte le istanze inviate alla pubblica amministrazione e dove si possano consultare le risposte ricevute.

c) con obbligo di un question time via internet, aperto ai Cittadini, in ogni seduta del consiglio comunale

d) consentire ad associazioni/comitati portatori di interessi pubblici di proporre una delibera redatta correttamente in articoli e votarla per poi proporla in consiglio comunale

e) predisposizione di Carte dei Servizi che sono il documento nel quale ogni ente erogatore di servizi assume una serie di impegni nei confronti della propria utenza. Nella Carta dei Servizi l’ente dichiara quali servizi intende erogare, con quali modalità e quali standard di qualità intende garantire. L’attuale sistema pensato dalle Amministrazioni precedenti, non sembra aver compiuto tutti i passi previsti direttiva della Presidenza del Consiglio, in special modo per quanto riguarda gli standard di qualità che l’ente deve garantire. Pertanto partendo dalla direttiva del Presidente del Consiglio 27-1-1994, si propongono i seguenti passi:• l’adozione di standard di qualità del servizio• il dovere della valutazione della qualità dei servizi• il rimborso agli utenti nei casi in cui è possibile dimostrare che il servizio reso è

inferiore per qualità e tempestività agli standard pubblicatiLa carta dei servizi, così strutturata sarà richiesta in fase di eventuali gare di appalti e sarà introdotta nei contratti di appalti di servizi comunali esternalizzati

f) con incontri di ascolto dei Cittadini per stimolare la partecipazione dal basso e raccogliere le proposte popolari per farne argomento di discussione anche nel Consiglio Comunale;

1.5. Spendere meglio: contenere la spesa di personale specie con riferimento agli incarichi esterni ed eliminazione di cariche multiple da parte dei consiglieri di amministrazione nei consigli di società pubbliche.

1.6. Gli stipendi in caso di elezione sono ridotti a 2500 euro netti al mese per il Sindaco, con riduzione proporzionale per gli Assessori, e destinazione delle cifre risparmiate a progetti benefici per i Cittadini. Anche eventuali gettoni di presenza sono ridotti a puro rimborso delle spese sostenute.

1.7. Impossibilità di accettare doppi incarichi elettivi

1.8. Spending review sulla retribuzione dirigenti pubblici

1.9. Analisi e successivo riordino delle società partecipate comunali

1.10. Razionalizzazione di tutte le consulenze esterne del Comune

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1.11. Realizzazione di un notiziario/Newsletter di zona, sia cartaceo sia e-mail, che permetta ai Cittadini interessati di essere avvisati per tempo delle attività comunali (es. cantieri, blocco erogazione acqua-luce-gas, ecc.), delle discussioni in corso che riguardano la specifica zona in cui abitano, vivono e/o lavorano

1.12. Nomine degli amministratori degli enti comunali e delle società partecipate attraverso criteri di merito

1.13. Garantire l’indipendenza dalla politica dagli interessi economico-finanziari e stabilire rigide norme per i conflitti di interesse:

g) incompatibilità tra ruolo di assessore e appartenenza al C.d.A., consigli di indirizzo, ruoli dirigenziali di banche, fondazioni bancarie ed imprese partecipate da comunità montane, Comuni, province, regioni e ministeri o qualora presenti che si dimettano. Per i consiglieri comunali che non vengano nominati nel C.d.A. o i ruoli dirigenziali di qualunque impresa partecipata (da comunità montane, comuni, province, regioni o ministeri) o fondazioni bancarie

h) per nomine spettanti al Comune non vengano indicate persone presenti nei C.d.A. o in ruoli dirigenziali di banche, fondazioni bancarie ed imprese partecipate da soggetti pubblici, o che si dimettano nel caso in cui fossero già presenti.

1.14. Attivare consulte delle associazioni per ogni assessorato in modo che diano un indirizzo consapevole e partecipativo alla politica comunale. (Istituzione del registro delle associazioni con lo scopo di valorizzare l’associazionismo, favorendo il suo coinvolgimento nello sviluppo della comunità)

1.15. Istituzione delle Giornate della trasparenza. Giornate incentrate sulla illustrazione e discussione insieme alla cittadinanza dei risultati raggiunti rispetto al programma di mandato, nonché degli obiettivi prioritari per l’anno in corso e successivo1.16. Migliorare la qualità del lavoro e la chiarezza organizzativa all’interno della macchina comunale anche attraverso percorsi di sviluppo formativo del personale del Comune, mirati a supportare la crescita di una cultura della trasparenza, efficienza ed efficacia accompagnando la struttura nel prendere piena consapevolezza non soltanto della nuova normativa, quanto piuttosto del diverso approccio che occorre attuare nella pratica lavorativa: è importante creare un atteggiamento orientato pienamente al servizio del cittadino e che quindi, in primo luogo, tenga in considerazione la necessità di farsi comprendere e conoscere, nei linguaggi e nelle logiche operative1.17. Migliorare la capacità di attrazione delle risorse.

1.18. Adesione e applicazione della CARTA EUROPEA DELLA CITTADINANZA ATTIVA

1.19. Trasmissione in diretta streaming non solo del consiglio comunale ma di tutti gli incontri della commissioni

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2. BILANCIO2.1. Adozione del Bilancio Partecipativo o partecipato come forma diretta di partecipazione dei Cittadini alla vita politica della città. Tale pratica consiste nell’assegnare una quota del bilancio dell’ente locale alla gestione diretta dei Cittadini. La partecipazione al bilancio sarà in primo luogo riservata alla associazioni e ai Cittadini che   ne faranno esplicita richiesta

2.2. Progetto Bilancionline: nella sezione Amministrazione trasparente sarà aggiunta una   nuova categoria destinata alla rendicontazione e alle spese del Comune. Il sito sarà  aggiornato mensilmente così la cittadinanza potrà verificare gli avanzamenti della fase     gestionale e lo stato finanziario dell’Ente. Progressivamente in questa sezione si metterà  in evidenza l’andamento economico dell’anno in corso delle spese rispetto al bilancio preventivo, curando altresì la facile individuazione delle variazioni di bilancio

2.3. Rinegoziazione del debito per ridurre l’onerosità e rivederne le scadenze

2.4. Verifica dei derivati effettuati dal Comune di Ascoli Piceno e degli eventuali squilibri che si potrebbero avere nei bilanci del comune nei prossimi anni

2.5. Verifica di locazioni affitti di immobili comunali con adeguamento a canoni di mercato

2.6. Massima trasparenza nell'erogazione dei contributi alle associazioni che operano nel territorio e che attuano servizi utili alla comunità con turnazioni e rendicontazioni   dettagliate

2.7. Analisi di fattibilità progettuale e di costo sull’implementazione di tecnologia (VOIP o   similari), consentendo un cospicuo risparmio sui costi di telefonia

2.8. Razionalizzazione delle strutture comunali, anche attraverso accorpamenti, al fine di attuare forti risparmi sui costi di gestione del patrimonio comunale

2.9. Promuovere ed incentivare gli acquisti verdi (pannolini lavabili nelle scuole, pasti biologici nelle mense, carta riciclata, attrezzature elettroniche di classe A, mezzi di trasporto elettrici, edilizia verde, bandi pubblici verdi)

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3. ACQUA PUBBLICAIl programma sull’acqua pubblica è stato scritto per il Movimento 5 stelle da 27 milioni di italiani che il 12 e il 13 giugno 2011 hanno sancito il primato del concetto di bene comune sulle logiche del mercato.

3.1. Difesa della qualità dell’acqua di rubinetto e ferma opposizione a tutte le   azioni/concessioni che possano contribuire a deteriorarla

3.2. Tutela e sovranità pubblica del ciclo dell’acqua, evitando qualsiasi privatizzazione   dell’acquedotto attraverso l’impegno di portare nell’assemblea del CIIP la trasformazione dell’ente da ente giuridico S.p.A. ad ente consortile di diritto pubblico

3.3. Ci impegniamo a sollecitare la CIIP ad una maggiore trasparenza e un maggior coinvolgimento delle associazioni e dei Cittadini onde ottenere una concreta gestione partecipata del servizio

3.4. Promuoveremo la pubblicazione costante delle analisi dell’acqua distribuita dall’acquedotto di Ascoli Piceno

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4. AMBIENTE E RIFIUTIAmbiente Bene Comune: da sempre punto focale nell’agenda del Movimento 5 Stelle. A fronte dei cambiamenti climatici globali e dei conseguenti allarmi ambientali la tutela del territorio e delle sue risorse, della biodiversità e della qualità della vita sono diventati una necessità non procrastinabile. Investire nella salvaguardia e nella protezione dell’ambiente significa investire nel futuro delle prossime generazioni.Il riciclaggio dei rifiuti, cioè il recupero di materia dai rifiuti, oggi è uno degli obiettivi principali delle politiche ambientali ed economiche italiane ed europee.Trasformare i rifiuti in materie prime seconde è la soluzione con gli impatti ambientali più bassi ed i costi economici minori (in termini di costi evitati e ricavi possibili), rispetto all'uso di materiali vergini, all'uso dei rifiuti come combustibili ed alla discarica.

Investire sulla filiera del riciclaggio significa investire sul futuro del territorio, con la riduzione degli impatti ambientali legati allo smaltimento in discarica (consumo di suolo, emissione di biogas e produzione di percolato da discarica) e, soprattutto, significa responsabilizzare tutti i cittadini sull'importanza della raccolta differenziata e sugli effetti positivi che il singolo gesto di separare i rifiuti in casa può avere per il futuro del territorio.

Gli investimenti necessari a finanziare la conversione del sistema di gestione in un sistema a livello elevato di riciclaggio si ripagano in pochi anni e garantiscono sia la sostenibilità ambientale che la sostenibilità economica del ciclo nel lungo periodo.

L'unica scelta ambientale ed economica più efficace ed efficiente del riciclaggio dei rifiuti è la prevenzione della produzione dei rifiuti.

Per questo nel nostro programma sono fondamentali tutte le azioni di coinvolgimento e sensibilizzazione dei cittadini verso scelte di consumo consapevoli anche per quanto riguarda gli effetti della spesa sulla produzione di rifiuti in casa, l'uso di prodotti riutilizzabili, il ricorso alla riparazione, ai mercatini dell'usato e alle altre azioni che metteremo in campo come pubblica amministrazione.

Puntare tutte le politiche comunali di gestione dei rifiuti sulle azioni di prevenzione della produzione e sulla filiera del riciclaggio dei rifiuti permette di:

1. coinvolgere e sensibilizzare i cittadini e le imprese sui concreti effetti ambientali ed economici della produzione di immondizia, sia positivi che negativi, che derivano dalle scelte di consumo e dalle attività economiche;

1. ridurre a monte la produzione dei rifiuti, grazie al contributo attivo di cittadini, istituzioni ed imprese;

2. attingere ai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali per sostenere i costi iniziali di conversione del sistema di raccolta e per lo sviluppo di azioni di prevenzione della produzione di rifiuti;

3. creare posti di lavoro grazie allo sviluppo delle raccolte differenziate;4. introdurre la tariffazione puntuale dei rifiuti, per permettere ad ogni cittadino e impresa di

pagare meno quanto più contribuisce alla raccolta differenziata dei rifiuti che produce;5. produrre materie prime secondarie per l'industria manifatturiera locale a prezzi molto più

stabili di quelli delle materie prime quotate sui mercati finanziari;6. almeno dimezzare in uno o due anni la percentuale di rifiuti urbani in discarica, rispetto ad

oggi, come insegnano le migliori esperienze nazionali e regionali, consolidate da tempo;7. beneficiare delle riduzioni dell'importo dell'ecotassa per lo smaltimento in discarica dei

rifiuti previsti dalla legge regionale;

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8. ridurre i costi di trattamento di tutti i rifiuti raccolti, grazie ai costi di smaltimento evitati (più raccolte differenziate = meno rifiuti da smaltire, ecotassa più bassa) ed ai ricavi dalla vendita delle materie prime seconde ai consorzi del sistema CONAI o sul mercato, a seconda della scelta più remunerativa per il Comune;

9. ridurre l'impatto ambientale dello smaltimento (più raccolte differenziate = meno rifiuti da smaltire = meno necessità di discarica, cioè meno consumo di suolo, meno percolato, meno biogas)Azioni

4.1. Attuare tutte le azioni di prevenzione della produzione dei rifiuti di competenza comunale previste dal nuovo piano regionale in corso di approvazione (v. Documento tavolo tecnico regionale 18 settembre 2013)

4.2. Accesso ai bandi di finanziamento pubblici disponibili per finanziare le azioni di prevenzione della produzione di rifiuti.

4.3. Educazione al riciclo, al riuso e alla corretta differenziazione dei rifiuti mediante corsi nelle scuole e nei quartieri attraverso dimostrazioni pratiche ed inviando volantini esplicativi alle famiglie.

4.4. Sviluppo progressivo delle raccolte differenziate di prossimità (porta a porta o analoghe) nelle forme più adatte alle caratteristiche delle diverse aree del territorio comunale, con tariffazione puntuale basata sul principio comunitario “paga per quanto produci”: bollette più basse per i cittadini e le imprese che differenziano di più, più alte invece per chi non differenzia.

4.5. Accesso ai bandi di finanziamento pubblici disponibili per ridurre l'impatto sulle bollette degli investimenti iniziali necessari a convertire il sistema di raccolta attuale in un sistema di raccolta di prossimità integrale.

4.6. Verifica della destinazione attuale di tutti i rifiuti differenziati per valutare l'eventuale necessità e convenienza di nuovi impianti di valorizzazione o del potenziamento di quelli esistenti.

4.7. Verifica della maggiore o minore convenienza del ricorso ai consorzi CONAI o al mercato per la cessione delle materie prime seconde prodotte dalla valorizzazione dei rifiuti da imballaggio e delle frazioni merceologiche similari, in modo da massimizzare i ricavi a vantaggio dell'ente, e dunque ridurre i costi a carico di cittadini e imprese.

4.8. Verifica della qualità del compost prodotto nell'impianto comunale e delle condizioni di commercializzazione del compost prodotto, con eventuale revamping dell'impianto, se necessario.

4.9. Verifica delle conoscenze disponibili in ARPA Marche sullo stato di qualità delle acque superficiali e sotterranee, del suolo e dell'aria nell'area delle discarica di Relluce, pianificazione dei controlli necessari a integrare il quadro conoscitivo e, sulla base degli esiti, definizione degli interventi di miglioramento da porre a carico del gestore per garantire la sicurezza e delle vasche esistenti.

4.10. Rinuncia alla costruzione della sesta vasca della discarica di Relluce: è troppo vicina ai centri abitati e presenta notevoli problematiche ambientali evidenziate dai comitati cittadini; qualora ci fosse bisogno di una nuova discarica, sarà valutato di concerto con gli altri enti interessati il luogo più idoneo ad ospitarla.

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4.10. Verifica scrupolosa degli atti in materia di ambiente e rifiuti (compravendite di terreni, smaltimento rifiuti speciali sequestrati dai carabinieri ecc.) delle passate amministrazioni, dei precedenti sindaci e delle società partecipate dal comune al fine di verificarne la regolarità e la corrispondenza con gli interessi della comunità.

4.11. Potenziamento dei controlli sull'abbandono illegale di rifiuti nel territorio e istituzione di sanzioni adeguate, incluso il porre a carico dei responsabili dell'abbandono i costi di gestione dei rifiuti abbandonati.

4.12. Regolamentazione dell’installazione, monitoraggio, controllo e razionalizzazione delle antenne di telefonia mobile per minimizzare il rischio di esposizione all’inquinamento elettromagnetico.4.13. Introduzione del kit per neonato che il Comune fornisce ai neo genitori contenente pannolini di tipo diverso da quelli usa e getta (lavabili o biodegradabili)

4.14. Riduzione dell’inquinamento in città riducendo il traffico veicolare, incentivando l’uso   delle biciclette e dei mezzi ecologici, favorendo la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti e lavando le strade.

4.15. Controllo continuo della qualità dell'aria in città e nei quartieri periferici ed interventi in     concerto con le altre autorità di controllo. Attivazione di centraline di monitoraggio della   qualità ambientale nei luoghi in cui si segnalano situazioni peggiori.

4.16. Riduzione degli imballaggi anche mediante incentivazione della diffusione dei distributori automatici alla spina e dei negozi leggeri, con azioni di promozione anche presso la grande distribuzione

4.17. Eco-sagrea) obbligo di utilizzo materiali eco-sostenibili nelle sagre e nelle feste pubbliche con incentivi

per chi usa piatti e bicchieri riciclabili oppure per chi adopera quelli in policarbonato lavabilib) regolamentazione della pubblicità delle sagre: manifesti abusivi che non vengono rimossi

dagli organizzatori causeranno il diniego dell’autorizzazione all’organizzazione di nuove edizioni della sagra.

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5. URBANISTICA E TERRITORIOIl M5S si oppone al rovesciamento delle priorità urbanistiche: prima i servizi ai Cittadini e la qualità della vita, e non le esigenze dei costruttori e degli investitori immobiliari. Prioritario per noi è lo Stop al consumo del territorio.

Adozione di pratiche di urbanistica dal basso con la partecipazione dei Cittadini, chiedendo innanzi tutto a loro quali sono le priorità e le esigenze urbanistiche del proprio quartiere, e poi vincolando a tali priorità le richieste degli attori privati che attualmente dettano le scelte urbanistiche.

5.1. IMPRONTA ECOLOGICAa) adozione di nuovi indici urbanistici basati sul bilancio delle emissioni di CO2 in aggiunta a

quelli esistenti (indice edificatorio o cubatura), per assicurare la sostenibilità energetica ed ambientale di ogni piano urbanistico

b) riduzione del consumo energetico incentivando il raggiungimento della classe A di efficienza energetica

c) piano di diagnosi energetica di tutti gli edifici comunali con conseguenti progetti di miglioramento dell’efficienza energetica

d) obbligo di progettazione di ogni nuova costruzione con un piano di recupero e riutilizzo delle acque piovane per fini privati o pubblici, con vincoli per limitare o eliminare del tutto l’impermeabilizzazione dei suoli

e) nuovo piano energetico e nuovo regolamento edilizio comunale per rendere applicabili tutte le misure sopra descritte

f) incentivi per la ristrutturazione e riqualificazione energetica dei vecchi edifici g) ribadire l’importanza del concetto della Città degli Orti nel PRG, facendo particolare  

attenzione affinché la selezione delle aree avvenga sulla base della loro collocazione   strategica nella città e non seguendo altri interessi

5.2. QUALITÀ DELLA VITA - RELAZIONI SOCIALIa) monitoraggio delle relazioni sociali cittadine come guida per i piani urbanistici: le azioni

quotidiane degli ascolani determinano una rete di relazioni tra la viabilità, la necessità di servizi e la progettazione degli stessi

b) riconoscimento del diritto alla casa come più volte ribadito dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) e la Corte Costituzionale

c) introdurre precise regole nel Regolamento Urbanistico ed edilizio che promuovano il cohousing, che consente di recuperare e costruire nuove realtà abitative con porzioni contenute destinate alle varie abitazioni e locali condivisi dalle famiglie. Ciò consente di progettare più liberamente, rispetto agli attuali vincoli, con una spesa accessibile anche alle giovani coppie

d) lasciare nelle aree urbane spazi ricchi aperti a tutti. Spazi ricchi significa spazi liberi perché non sono mono-uso non sono dedicati ma sono spazi lasciati alla convivialità di tutti i Cittadini. In questo progetto importante sarà far assumere il bambino come parametro del cambiamento: se nella città si incontrano i bambini, che giocano, che passeggiano significa che la città è sana; se nella città non si incontrano i bambini significa che la città è malata. Una città dove i bambini stanno per strada è una città sicura, non solo per loro, ma anche per gli anziani, per i diversamente abili e per tutti i Cittadini

e) aumento delle aree pedonali anche nelle periferie creando un collegamento ciclabile che le colleghi: l’obiettivo e di fornire un centro pedonale a ogni quartiere, in cui attirare la vita sociale della zona

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5.3. IL VERDEa) ristrutturazione e valorizzazione del Parco dell’Annunziata affinché diventi un parco

urbano cittadinob) aumento della qualità e della quantità delle aree verdi calcolandole in base ad indici legati

alla capacita di produrre ossigeno e alle possibilità d’uso da parte dei Cittadini e coinvolgendo anche i pensionati e le associazioni di volontariato per il loro mantenimento e pulizia in una sorta di mutuo aiuto sociale

c) progettazione e creazione di un Parco fluviale sulle sponde del Tronto e del Castellano

5.4. NUOVO PIANO REGOLATORECon il nuovo Piano Regolatore si dovranno effettuare delle scelte urbanistiche ed architettoniche tali da favorire un senso d’identità della popolazione: ricreare un centro cittadino, dei luoghi d’incontro, di esposizione, di spettacolo. Per far si che ciò accada il Piano dovrà essere concertato con i Cittadini stessi attraverso l’attivazione di tavoli di lavoro con associazioni, comitati di quartiere e referendum.

a) analisi e rivalutazione di tutte le varianti urbanistiche approvate ma da attuare analizzandone la sostenibilità ambientale e contrastando le speculazioni edilizie

b) censimento di tutte le abitazioni sfitte, fatiscenti e non utilizzatec) nuovo piano a volumetria zerod) riutilizzare e, ove necessario, ristrutturare l’immenso patrimonio pubblico e privato

esistente destinandone una parte alla valorizzazione del terzo settore ascolanoe) incentivazione all’utilizzo di materiale riciclato certificato per i lavori di ristrutturazione di

edificif) agevolazioni a chi affitta a canone controllato, ristruttura o ricostruisce sull’esistente

(con vincolo di destinazione prima casa e predisposizione di precise misure anti-speculazione)

g) attivazione di tavoli di concertazione con la Facoltà di Architettura per trasformare la   città in un laboratorio sperimentale di progettazione su tutti i campi (architettonica,  urbanistica, restauro e design) capace di proporre un modello di riferimento almeno a livello nazionale

5.5. DECORO URBANOa) per sopperire ai costi esorbitanti degli arredi urbani, dobbiamo coinvolgere gli artigiani

locali, ed offrire la possibilità di recuperare il materiale di scarto che i Cittadini conferiscono alle discariche

b) nuovo regolamento edilizio urbano riguardante il centro storico che vada a dare precise indicazioni sulla realizzazione di dehors e strutture temporanee

c) coinvolgimento della facoltà di architettura per concorsi di idee relativi ad ogni nuovo progetto urbano ed edile di pubblica utilità non solo per dar modo a nuovi talenti di farsi conoscere a apprezzare ma per poter creare sul territorio anche un nuovo tessuto urbano/edile di valore

d) abbattimento e/o messa in regola delle barriere architettoniche, a seguito di una mappatura totale

e) incentivazione dell’economia dei saperi tradizionali, valorizzando il fatto che, ad Ascoli, confluiscono alcuni saperi collegati al suo ruolo di crocevia storico tra materiali di costruzione quali il travertino (Ascoli, Acquasanta), l’arenaria (le aree ed i centri montani) ed il cotto (la vallata del Tronto e la val Vibrata)

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f) notificare alla cittadinanza l’esistenza dell’App decoro urbano per segnale disservizi in città tramite smartphone: www.decorourbano.org

g) prediligere scelte urbanistiche che incentivino la riappropriazione del territorio agricolo sia come luogo di residenza (restaurando o ristrutturando le coloniche esistenti) sia come nuova fonte di reddito. Questa scelta politica aiuterà anche a minimizzare rischi   idrogeologici e di incendio

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6. ENERGIAOLTRE il 20-20-20. 20% di riduzione dei gas serra, 20% di riduzione dei consumi, 20% in più di produzione da fonti rinnovabili pulite.

6.1. Programma per la realizzazione, sui beni comunali, di interventi per l'isolamento termico degli edifici, sostituzione delle caldaie obsolete, ottimizzazione della gestione degli impianti, trasformazione dei mezzi comunali a metano, installazioni di impianti ad energie rinnovabili, tutti interventi volti a ridurre i consumi, i costi di gestione e l'inquinamento

6.2. Incentivazione, utilizzando fondi europei e regionali, sui beni privati per l'isolamento termico degli edifici, sostituzione delle caldaie obsolete, ottimizzazione della gestione degli impianti, installazioni di impianti ad energie rinnovabili, tutti interventi volti a ridurre i consumi, i costi di gestione e l'inquinamento

6.3. Tutti gli interventi di miglioramento energetico vengono pubblicati come indicazione dei risultati ottenuti in termini energetici ed economici

6.4. Adozione di tariffe gas agevolate per non abbienti

6.5. Le reti di distribuzione del gas metano ed in generale dei servizi devono essere di proprietà comunale o statale, in modo da garantire un servizio efficiente, una  programmazione di sviluppo volto alla diffusione dei servizi con spirito di miglioramento sociale ed economico, non aspirando a risultati puramente commerciali, ma di salvaguardia di un servizio al cittadino, consentendo lo sviluppo del libero mercato a tutela degli interessi del cittadino e non di una società imprenditrice

6.6. Tutti gli interventi di miglioramento energetico vengono pubblicati come indicazione dei risultati ottenuti in termini energetici ed economici e di quanto poi reinvestito

6.7. Dare la possibilità ai Cittadini che hanno accumulato dei debiti sulle bollette di   consumo la possibilità di una rateizzazione lunga

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7. MOBILITÀ SOSTENIBILE E TRAFFICOIl Trasporto Pubblico è la colonna portante della tutela ambientale. Ad oggi la libertà di movimento dei Cittadini è garantita quasi al 90% dal mezzo privato per eccellenza: l’automobile. L’utilizzo dell’auto ha il vantaggio della comodità personale ma pone alcuni enormi problemi sociali: traffico; inquinamento; incidenti mortali. La Commissione Europea dei Trasporti ha sviluppato una serie di linee guida con cui le amministrazioni locali, in completa autonomia, possano raggiungere l’obiettivo europeo: diminuire drasticamente la congestione ed il traffico automobilistico.

7.1. Va affermato un importante principio di democrazia: che i Cittadini possano raggiungere i luoghi di loro competenza e di loro interesse da soli e in primo luogo a piedi e in bicicletta.

7.2. Abbattimento barriere architettoniche e piano mobilità per diversamente abili

a) piano di mobilità per i diversamente abili obbligatorio a livello comunale e monitoraggio del reale rispetto delle percentuali imposte per legge

b) installazione di semafori dotati di segnale acustico per i non vedentic) rispetto degli obblighi di predisposizione di percorsi per ipovedenti e altria) percorsi facilitati, ad esempio tramite percorsi tattili o marcati a infrarosso

7.3. Creazione di un maggior numero di percorsi protetti per pedoni: costruire i marciapiedi dove non esistono, migliore segnalazione degli attraversamenti pedonali

7.4. Agevolazione dell’utilizzo del trasporto pubblico

a) autobus con sconti progressivi del servizio in base al numero di viaggi effettuati (ad esempio se i primi 50 viaggi dell’anno costano 1,20, i secondi 50 possono costare 1€ e così via fino al raggiungimento di un minimo)

b) sconto sul trasporto pubblico per le famiglie: biglietto familiare scontato, viaggi gratuiti fino a 14 anni se si viaggia con il genitore, sconti crescenti sugli abbonamenti per i figli oltre il primo

c) maggiore pubblicizzazione delle linee urbane attraverso la pubblicazione (online e cartacee) di mappe cittadine che ne indichino chiaramente le tratte, le fermate, il costo e i luoghi dove è possibile reperire i biglietti

7.5. Piano traffico

a) pedonalizzazione del centro storico con interruzione dei percorsi di attraversamento per i non residenti e la limitazione della sosta nelle aree pregiate

b) recuperare alcuni ambienti urbani di grandissimo pregio storico ed ambientale (via dei Soderini, Corso Mazzini, via Pretoriana) allontanandone il prima possibile le vetture in transito ma anche quelle in sosta

7.6. Incentivazione del traffico su due ruote concependolo non come svago ma come reale alternativa all’automobile attraverso una serie di iniziative tra cui:

a) realizzazione piste e corsie ciclabili che consentano di raggiungere in sicurezza zone nevralgiche della città come scuole, stazione, uffici e che mettano in collegamento tutti quartieri con il centro storico attraverso una rete gerarchica di ciclabili con percorsi (piste) principali e secondari

b) obbligo di inserire piste e corsie ciclabili in occasione di lavori di rifacimento di strade e marciapiedi

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c) in sintonia con il nuovo Codice della Strada, adottare tutti quelli accorgimenti in grado di migliorare la mobilità ciclistica. Ad esempio “case avanzate per ciclisti” sugli incroci semaforizzati; libera svolta a destra per le biciclette; corsie bidirezionali per biciclette su strade a senso unico, corsie per autobus accessibili alle biciclette, ecc

d) costituire un ufficio mobilità sostenibile o in alternativa individuare un referente all’interno dell’amministrazione comunale, che si occupi di tale aspetto

e) dotare la città di un piano capillare di ciclo-parcheggi, adatti ad assicurare il telaio della bicicletta piuttosto che la ruota. In particolare dovranno essere posizionati nel centro storico, presso le scuole, gli uffici e presso i parcheggi scambiatori (stazione e parcheggi coperti)

f) miglioramento e promozione dell’attuale servizio di bike sharing, risolvendo alcune criticità come ad esempio la difficile manovra di prelievo e riconsegna, introducendo biciclette tradizionali, meno costose e più pratiche, aumentando il numero di stazioni in modo da coprire tutti i quartieri. In particolare attivare nuove stazioni presso lo stadio, presso l’ospedale di Monticelli, presso il piazzale di Ss.Pietro e Paolo in via Verdi, presso l’Eurospin e in piazza Immacolata

g) spostamento sulla carreggiata stradale della pista ciclabile di viale Marconi, attualmente disegnata sul marciapiede, e prosecuzione della stessa lungo via E.Mari fino al Liceo Scientifico

h) Programmare una serie di incentivi a chi si reca a scuola o al lavoro in bicicletta anche attraverso la collaborazione di associazioni di volontariato locali

7.7. Promozione e pubblicizzazione del car sharing mettendo a conoscenza il cittadino i siti internet che permettono l’utilizzo di questo servizio

7.8. Bus navetta continuativi ogni 20 min dalle ore 7 alle 20 dai principali parcheggi della città per il centro storico (assi Porta Romana - Provincia, ex-Gil - Provincia, Parcheggio  Stazione - Eurospin - Battistero, ex-Caserma Vellei - Provincia)

7.9. Il sistema di mobilità va comunque monitorato utilizzando i sistemi informativi   (territoriale e specializzato per il traffico) già a disposizione della Amministrazione. Da   completare i centri e punti di interscambio modale (in particolare uno a Monticelli)

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8. LAVORO, CULTURA, TURISMO, INNOVAZIONE, IMPRESA, COMMERCIO, ARTGIANATOPiano strategico cittadino per promuovere la riconversione della città verso settori innovativi e in crescita, in particolare verso la cultura il turismo e le nuove tecnologie energetiche e ambientali, e per facilitare l’innovazione di prodotto.

8.1. Verifica dei finanziamenti pubblici (soprattutto europei) da utilizzare per la creazione di un polo tecnologico nell’area ex-Carbon che si occupi di innovazione e che diventi in primis un centro di eccellenza per la bonifica ambientale (settore tra i più promettenti e in rapida   crescita a livello internazionale)

8.2. Verificare tutte le attività (servizi, bandi, ecc.) della Regione Marche e di altri enti   pubblici e privati, che riguardano il turismo e in particolare verso Cina e Russia (paesi su cui la Regione è molto attiva)

8.3. Stimolare l’organizzazione dell’offerta turistica, con azioni dirette degli enti pubblici interessati che partano dal concetto di qualità della vita: il territorio piceno, opportunamente organizzato, ha le risorse per offrire un’esperienza di vita unica e indimenticabile, sia per gli abitanti che per i turisti

8.4. Incentivi e facilitazioni a locali, iniziative enogastronomiche, strutture ricettive di qualità. In borghi limitrofi favorire strutture come gli alberghi diffusi e gli ecovillaggi

8.5. Organizzare e stimolare la creazione di eventi culturali di livello anche internazionali (musica, mostre, fiere, ecc.), con uno spirito e una qualità coerenti e costanti

8.6. Il comune deve essere l'ente capofila nel stimolare la sinergia tra enti pubblici e privati al fine della preparazione di pacchetti di turismo esperienziale e di turismo itinerante, con escursioni tematiche e guidate (in montagna, collina, città limitrofe, eventi artistici e   sportivi), percorsi di degustazione enogastronomica, corsi (cucina, artigianato, arte, architettura, ecc.), shopping guidato (dall’artigianato all’outlet)

8.7. Promuovere l’offerta turistica puntando su un target più consono, non disperdendo le   forze con comunicazioni generaliste. In tal senso vanno scelti accuratamente i canali di comunicazione (siti web, gruppi social, riviste, eventi, club, ecc.)

8.8. Gestione più razionale delle iniziative di promozione turistica attraverso un tavolo di   concertazione unico che veda coinvolti sia gli enti pubblici che quelli privati allo scopo di risparmiare risorse pubbliche e raggiungere una maggiore efficienza

8.9. Organizzazione di corsi per la formazione di personale che vada oltre il classico manager turistico ma sia un profondo conoscitore del turismo accessibile e delle normative nazionali ed europee esistenti, da poter poi impiegare i suddetti interventi e progetti

8.10. Attivarsi per verificare lo stato relativo al procedimento riguardante l'inserimento di Ascoli Piceno all'interno delle città patrimonio dell’UNESCO

8.11. Turismo e promozione turistica della città di Ascoli Piceno e delle zone limitrofe come fattore determinante nel rilancio economico della città:

a) valorizzazione di musei ed i siti d’interesse storico, creando percorsi con biglietti cumulativi in offerta promozionale [rivedere con l'aiuto di Tania Frascarelli]

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b) promozione dei sentieri dell’entroterra e di percorsi enogastronomici come modo di fruizione naturale del territorio per turisti e abitanti. Vanno messe a frutto le risorse offerte dal territorio che sulla città gravita, in primo luogo quelle culturali costituite dal centro storico e dai due grandi Parchi Nazionali a ridosso della città .

c) mettere in sicurezza e promuovere i percorsi ciclo-pedonali che sono presenti e misconosciuti in tutta la zona limitrofa al Colle San Marco. Associare la visita di questi percorsi a specifici pacchetti ciclo-turistici che promuovano la visita di siti presenti nell’area (necropoli longobarda, Eremo di San Marco, monumento ai caduti ecc...).

d) pubblicità su riviste di settore, in TV e su internete) costruire rapporti ed accordi con territori limitrofi per un comune rilancio turistico del

piceno come area montana, collinare, marinaf) creare dunque convenzioni con alberghi, resort, B&B, ristoranti con prezzi concorrenziali

appetibili al turistag) creazione di pacchetti turistici per visitare la città in un weekend che comprendano

alloggio presso strutture del centro storico, vitto presso locali tipici e visita ai principali monumenti Cittadini con guida (tipo smartbox)

h) organizzazione manifestazioni, incontri ,eventi di promozione turistica periodici

8.12. Impiego risorse nel turismo

a) verifica per l'impiego del personale in mobilità, disoccupazione e cassa integrazione per custodia dei monumenti Cittadini

b) utilizzo, inoltre, delle associazioni di volontariato presenti nel territorio specializzate in materia

c) realizzazione di un servizio di guida turistica virtuale del territorio

8.13. Rilancio dei gemellaggi internazionali (al momento sono attivi quelli con Treviri e Massy) e parte attiva nei progetti della macro-regione adriatico-ionica

8.14. Riqualificazione del Pianoro di San Marco con potenziamento dell’area camper e utilizzo del pianoro per manifestazione musicali e eventi culturali.

8.15. Definizione di un piano di sostegno al reddito per lavoratori precari, disoccupati, in mobilità, o a CIG a zero ore in cambio di attività lavorative comunali (pulizia strade,   giardini, pedobus, aiuto a invalidi e anziani)

8.16. Bando di locazione agevolata, attraverso criteri trasparenti, di locali comunali in disuso per nuove attività, imprese e negozi aperti da giovani, cassaintegrati, disoccupati e personale in mobilità.

8.17. Avviare dei tavoli di confronto per incentivare partnership tra scuola superiore, università ed impresa con stage mirati e collaborazioni su progetto di ricerca e sviluppo.

8.18. Centri commerciali urbani e leggeria) blocco assoluto nel PRG di nuove aree destinate alla creazione di ulteriori centri

commercialib) rilancio del commercio di via attraverso proposte di iniziative, consorzic) apertura di un tavolo di concertazione con la Regione affinché venga rivista l'apertura dei

centri commerciali, a tutela del piccolo commerciod) riduzione progressiva delle tasse comunale a sostegno delle piccole attività commerciali  

che vivono un periodo di forte crisi economica8.19. Destinazioni di locali comunali ai gruppi di acquisto solidale (GAS) per la distribuzione degli ordini collettivi e miglioramento dell’accesso della partecipazione locale a spazi di

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scambio solidale tra Cittadini (baratti, donazioni, riutilizzo), spazi informativi per aziende certificate bio-europea

8.20. Istituire il Catalogo delle attività artigianali: ci sono figure professionali in via di   estinzione e, in quanto tali, devono essere attivate tutte le azioni possibili per tutelarle nonché pubblicizzarne l’esistenza sul territorio. Il Comune si pone come interlocutore  attivo e propone un catalogo che raccolga le realtà artigiane esistenti e si impegna a   divulgare la loro qualità con gli strumenti cartacei ed informatici come sito web, social   network ed eventi periodici, e organizzatore di mostre pittoriche in città come attrattiva   turistica

8.21. Sostegno alla filiera cortaa) incentivazione al consumo di prodotti a km zero e bio e equo-solidali con forti ricadute

positive sociali ed ambientali sul territoriob) introdurre tali prodotti presso le mense anche e soprattutto in quelle scolastichec) organizzazione di mercatini periodici

8.22. Contrastare lo smantellamento e la delocalizzazione delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno, implementare le iniziative cosiddette best practices (comuni virtuosi, buone prassi, ecc.)

8.23. Proseguimento dei piani di promozione dei giovani artisti ascolani, compresi spazi ed eventi per la promozione delle loro opere

8.24. Promozione di zone centrali SIAE free per le esibizioni di strada, tramite prenotazione e previa iscrizione comunale, come già avviene in alcune grandi città    europee

8.25. Promozione di una base di cultura libera tramite l’uso delle licenze Creative Commons

8.26. Promozione del modello di condivisione dei dati e dei prodotti intellettuali secondo licenze libere come volano per la creazione di un ecosistema dell’intelligenza che faciliti la nascita di nuove imprese; in particolare, promozione di un mercato per servizi e prodotti informatici basati sul software libero

8.27. Creazione di punti pubblici di tele-lavoro, tele-centri nelle aree industriali dismesse o negli edifici comunali vuoti e avvio di un programma di sperimentazione del telelavoro con le aziende del territorio

8.28. Creazione di un marchio di Made in Ascoli che diventi un marchio di garanzia per i prodotti tradizionali del territorio

8.29. Promozione a livello nazionale ed internazionale della Giostra della Quintana con tutte le manifestazioni correlate

8.30. Rendere la città di Ascoli Piceno preposta al turismo accessibilea) superare le tre principali barriere del turismo accessibile ovvero architettoniche,

informative e attitudinalib) promuovere progetti e bandi per la creazione di una mentalità cittadina globalec) l’intera catena dei servizi deve essere accessibile quindi hotel, ristoranti, strade e

pavimentazioni, trasporti pubblici, centri di assistenzad) formare personale che vada oltre il classico manager turistico ma sia un profondo

conoscitore del turismo accessibile e delle normative nazionali ed europee esistenti, da poter poi impiegare i suddetti interventi e progetti

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8.31. Rivalorizzazione degli antichi mestieri artigiani. La creazione di laboratori sugli antichi mestieri artigiani diventerà uno dei tratti caratterizzanti del nostro programma. Muoversi in questa direzione vuol dire anche sganciarsi da un’ottica di mercato all'interno della quale tali mestieri non sarebbero più competitivi. L’intervento pubblico anche in questo caso diventa determinante per sostenere attività avulse dalla logica della grande produzione ma dotate di un enorme valore aggiunto in termini di qualità. Anche perché a voler seguire le parole del Prof. Philip Cooke, con l’irrompere sui mercati mondiali dei colossi asiatici (Cina e India) e sudamericani (Brasile) non ci sarà più spazio per la grande produzione nei paesi cosiddetti occidentali. La sopravvivenza delle economie locali in occidente sarà affidata alla capacità dei governi locali di saper puntare su innovazione, cultura, produzioni di qualità, tecnologia, informazione, formazione ed educazione. Si vuole creare un circuito di laboratori dove l’arte del gioiello, della ceramica del ferro, del legno ecc. diventino e assumano quel valore aggiunto fatto di storia, unicità e identità che diventerà il nostro volano sinergico di sviluppo.

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9. AGRICOLTURA

Il Movimento 5 Stelle vuole riportare questo settore economico alla vocazione propria, che punta per sua natura alla diversificazione, alla qualità e all’eccellenza della produzione e ribadisce un NO CHIARO E NETTO AGLI OGM .

9.1. Concessione di terreno comunale inutilizzato, assegnato con criteri trasparenti, per lo sviluppo degli Orti urbani condivisi dando priorità a persone che si trovano in una   situazione di disagio economico

9.2. Passaggio graduale all’agricoltura biologica, attraverso accordi con gli agricoltori e disincentivando l’utilizzo di prodotti chimici

9.3. Promozione di iniziative di cooperazione sociale per la realizzazione di attività  agricole

9.4. Favorire il rapporto tra produttore e consumatore approntando veri e propri programmi pre-semina che diano la sicurezza al produttore di una pianificazione a medio-lungo termine sul piano colturale, evitando gli sprechi e permettendogli di fissare un prezzo concorrenziale

9.5. Promuovere le cosiddette feste del raccolto dei prodotti tipici di Ascoli Piceno che coinvolgano in prima persona il cittadino, dalla coltivazione (o allevamento) fino al consumo del prodotto finito.

9.6. Favorire la nascita di un consorzio di preservazione e divulgazione di specie autoctone. Il consorzio avrà l’obbligo di mantenere la purezza delle specie e fungere da rete di scambio. Parte importante di tale progetto sarà rivolto verso l’Oliva Tenera, ormai da qualche anno protetta da specifico marchio DOP

9.7. Campagne di sensibilizzazione dedita ad informare la cittadinanza sulla maggior salubrità dei cibi naturali e locali

9.8. Riscoperta delle colture industriali da fibra (canapa, lino, seta ecc.)

9.9. Promozione ed incentivazione economica del progetto Empori e botteghe, che ha lo scopo di creare una struttura condivisa per la vendita, il trasporto e la lavorazione dei prodotti agricoli a km 0

9.10. Promuovere un modello fondato sulla biodiversità sinonimo di ricchezza della vita   dopo anni di oscurantismo fondato sulla monocoltura sinonimo di impoverimento della vita

9.11. Informare la cittadinanza in cosa consistono il DES (Distretto di Economia Solidale) e i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale)

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10. PROTEZIONE CIVILECon l'hashtag #pensiamociprima, il MoVimento 5 Stelle ha acceso i riflettori sul tema dei dissesti idrogeologici.

10.1. Dotare la Protezione civile di mezzi e competenze che possano attivare fattivamente prevenzione e pianificazione

10.2. Favorire la formazione di una classe dirigenziale di volontari nel rispetto delle linee guida della Protezione civile nazionale con un bagaglio di conoscenze, esperienze e capacità

10.3. Adozione del metodo Augustus per la previsione, la prevenzione e la pianificazione: ovvero la gestione dell’emergenza, l’informazione in situazioni di crisi e di assistenza alloggiativa in emergenza

10.4. Utilizzo della sala della Protezione civile come luogo aggregante e di interesse per tutti volontari

10.5. Portare rappresentanti della Protezione Civile all’interno delle scuole attraverso le associazioni ad essa collegate al fine di istruire gli studenti sul proprio ruolo

10.6. Aggiornamento del piano comunale della Protezione Civile anche attraverso figure di tecnici presi dalle associazioni specializzate

10.7. Istituzione della figura dell’Emergency Manager istruita appositamente con corsi di formazione che si tengono a Roma

10.8. Massima diffusione attraverso stampa, web, tv e incontri presso le scuole del Piano di Emergenza Comunale

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11. SCUOLA, ISTRUZIONE ED EDUCAZIONE CIVICABene Comune: l’istruzione è un diritto garantito dalla Costituzione. Per questo la scuola deve essere e rimanere pubblica, tanto nella regia quanto nel finanziamento. Va scardinato il modello attuale fondato sul controllo politico del sistema scolastico in favore di una scuola realmente autonoma, vera comunità in cui docenti, studenti, famiglie e dirigenti cooperano per la crescita ed il successo formativo.

11.1. Aprire un tavolo di confronto con l'Università per promuovere l’apertura di una sede   staccata della facoltà di Economia del Territorio e del Turismo dell’Università Politecnica     delle Marche nella nostra città

11.2. Rafforzamento dell’offerta universitaria già esistente in particolare design, restauro,   facoltà particolarmente attraenti per gli studenti internazionali

11.3. Adozione di una politica economica per l’ampliamento dell’offerta dei servizi pubblici: proponiamo, in materia di disabilità e disagio sociale, l’adozione di una politica economica   per l’ampliamento dell’offerta dei servizi pubblici, attraverso procedure, metodologie e pratiche organizzative a supporto e sostegno di alunni con bisogni educativi speciali (BES), in ottemperanza alla direttiva ministeriale del 27/12/12 e della successiva CM del 06/03/13 al fine di migliorare la qualità dell'inclusione

11.4. Promozione di scuole sostenibilia) obbligo di utilizzo stoviglie lavabili e riutilizzabilib) acqua del rubinetto in broccac) vietando uso bottiglie di plasticad) pannolini lavabili negli asili

11.5. Attività e corsi extra-curricolari nelle scuolea) corsi di formazione politica, il cittadino deve essere informato su cosa sia e come

funzioni il parlamento, cosa sia la costituzione, come funzioni il Comune di Ascoli (determine, delibere, bandi di gara...)

b) storia della mafia e della lotta alla mafiac) Costituzione Italianad) istituzione dell’orto scolasticoe) sicurezza ed educazione stradale nelle scuolef) educazione alimentare e controllo dei distributori automaticig) educazione al rispetto dell’ambienteh) educazione al rispetto delle differenze di sesso, razza e religione

11.6. Utilizzazione più estesa degli edifici scolastici favorendo l’apertura pomeridiana   delle strutture per realizzare corsi tenuti da associazioni di volontariato.

11.7. Investimenti per avere più posti negli asili e sviluppo dei micro-nidi, familiari, aziendali   o condominiali, data la grossa difficoltà di accesso alla scuola dell’infanzia da parte delle       famiglie e la frequente distanza dal posto di lavoro, con l’obiettivo di garantire un posto nella scuola dell’infanzia a tutti coloro che hanno figli in età prescolare

11.8. Pasti biologici nelle mense scolastiche

11.9. Incentivazione di centri di educazione ambientale convenzionati con le scuole, al fine di promuovere l’adozione di aree verdi pubbliche e aiuole da parte di scuole, associazioni, gruppi, abitanti del quartiere

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11.10. Verifica e successivo intervento sugli edifici scolastici comunali:a) messa in sicurezzab) bonifica da materiali pericolosi (es. amianto)c) ristrutturazione al fine di una maggiore efficienza energetica e riduzione degli sprechi

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12. SOCIALE E TERZO SETTORE

Il Movimento 5 Stelle ritiene prioritaria una politica sociale fondata sui diritti fondamentali delle persone e attenta alle necessità delle categorie più fragili, dai minori ai diversamente abili, dagli anziani alle donne, ai disoccupati. Per attivare questa politica sociale è necessaria una maggiore interazione con le organizzazioni di volontariato al fine di ottenere spunti e proposte operative per promuovere il percorso di riutilizzo, rigenerazione, gestione e cura del Bene Comune rendendolo opportunità di sviluppo anche per i soggetti a rischio di esclusione sociale. Verrà creata una rete di utilizzo dei beni comuni con progetti di economia sociale che attiverà processi virtuosi di partecipazione e cambiamento generale, contribuendo a progettare un futuro per i giovani e con i giovani. All’amministrazione si richiedono bandi di progetto per favorire iter associativi e tematiche di interesse comune, volte all’universo scolastico, della terza età e delle situazioni svantaggiate in genere.

SOCIALE

12.1. Richiesta di applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di gas metano alle fasce meno abbienti in conformità alle leggi vigenti

12.2. Reale utilizzo e promozione della Banca del tempo in cui i Cittadini mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze in una rete di mutuo aiuto

12.3. Rafforzare il progetto del Social Housing anche attraverso la presenza di assistenti sociali e educatori professionali che accompagnino i nuclei familiari all’acquisizione di autonomia lavorativa ed al rafforzamento di una rete sociale di collaborazione e partecipazione oltre che all’inserimento nei servizi territoriali offerti dalle istituzioni

12.4. Verifica e snellimento delle procedure per l’assegnazione di case popolari con conseguente controllo per trovare occupazioni illecite o non più lecite

12.5. Assegnazione di strutture inutilizzate di proprietà del Comune o di cessione   demaniale utilizzabili come nuovi alloggi popolari con obbligo di ristrutturazione per chi li abita

12.6. Implementazione e controllo sulla gestione dei punti spesa solidale del Comune per distribuire derrate alimentari alle famiglie in difficoltà

12.7. Campagna di sensibilizzazione sul reato di usura bancaria anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni specifiche

TERZO SETTORE

12.8. Divulgazione della Convenzione ONU e della legge regionale 18/ 96 per informare i diversamente abili ed i familiari sui diritti e la tutela di questi in campo lavorativo, scolastico e sociale

12.9. Festa del Volontariato da organizzare annualmente come manifestazione culturale, sportiva e musicale. Promuovendo queste manifestazioni le organizzazioni di volontariato hanno l’aspettativa di farsi conoscere e divulgare la loro missione associativa ed il proprio operato, sensibilizzare la cittadinanza per incoraggiare l’impegno sociale con l’obiettivo di diffondere la cultura e lo stile del volontariato soprattutto nelle nuove generazioni. Creare occasioni di incontro per favorire conoscenza reciproca tra volontari ed organizzazioni al fine di costruire una rete di solidarietà

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12.10. Rispetto della Convenzione tra Comune ed Ambiti territoriali e gestione equa dei fondi con la nomina di un coordinatore super partes come previsto dalla legge 328 del 2000

12.11. L’amministrazione comunale dovrà fornire supporto alle Associazioni agevolando il   reperimento di fondi e finanziamenti attraverso bandi di gara trasparenti con garanzie di qualità e tutela verso gli associati

12.12. Creazione di un Comitato di rappresentanza del Volontariato che partecipi alle riunioni politiche in veste di figura di rappresentanza

12.13. Inserire il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) nel PRG come previsto da art.21 legge 41 del 1986 così come recepito dalle leggi regionali n 52 del 1990   3 34 del 1992 e rivisitazione del PAU (Piano Ambientale Urbanistico).

12.14. Creare una cultura comune sull’accessibilità e i vantaggi del turismo accessibile   come logica di riavvio di ripresa locale

12.15. Implementazione del wheel map

12.16. Individuare proposte concrete per il superamento e miglioramento dell’accessibilità  urbana attraverso workshop (progettazione partecipata con le associazioni)

12.17. Partecipazione a concorsi internazionali come Access City Award per il rilancio dell’immagine della città e l’inserimento di questa in un circuito internazionale del turismo   accessibile

DIPENDENZE E TOSSICODIPENDENZE

12.18. Prevenire la tossicodipendenza creando una città sana con spazi ricreativi ed   aggreganti.

12.19. Prevenzione nelle scuole di ogni ordine grado con campagne informative sui rischi comportati dall’uso di alcol e droghe (soprattutto alla guida di mezzi di trasporto) con seminari tenuti da esperti nel settore.

12.20. Divulgazione del diritto del tossicodipendente di scegliere personalmente la Comunità dove curarsi come sancisce la legge 400 del 23/08/ 1988 che all’art. 4.

12.21. I dipartimenti del STDP (servizio territoriale per le dipendenze patologiche, ex SERT) non devono essere solo dispensatori di farmaci ma coadiuvatori e diffusori capillari di informazioni.

12.22. Agevolazioni fiscali per gli esercizi commerciali che si rifiutino di metter le slot machine e promozione di iniziative volte a sensibilizzare il cittadino sui rischi del gioco d’azzardo.

12.23. Orari più restringenti di apertura e chiusura della sale gioco e divieto di installare   slot-machine e agenzie di scommesse presso luoghi sensibili come le scuole.

GIOVANI E ANZIANI

12.24. Progetto Cresciamo insieme per i giovani che intendono proseguire gli studi universitari grazie a borse di studio erogate in base al reddito ISEE e a coloro che scelgono materie inerenti alle attività comunali al fine di creare competenze da cui la   cittadinanza potrà beneficiare di una forza lavorativa esperta ed autoctona

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12.25. organizzazione sistematica di centri pubblici per i giovani usando locali comunali in disuso per attività artistiche, musicali creative e creare dibattiti, workshop ed esprimere le   proprie abilità trovando informazioni utili e di sostegno

12.26. borse di studio per pagamento di tasse universitarie e servizi di formazione di cui possano beneficiare studenti che offrono il proprio operato in strutture pubbliche a interesse socio culturale

12.27. Organizzazione di consultazioni generali che coinvolgano i giovani in merito alle loro esigenze, necessità e priorità

12.28. Sostegno, promozione e trasparenza nelle attività volte a prevenire l’isolamento e l’emarginazione delle persone anziane, attraverso:

a) la creazione di nuovi circoli in cui si svolgano feste con animazioneb) la collaborazione nelle scuole per la realizzazione degli orti didatticic) la manutenzione di spazi e verdi e locali civicid) la sorveglianza del traffico davanti alle scuolee) la presenza nei musei e nei luoghi dove si svolgano attività culturali

Tutto ciò sarà retribuito con gettoni di presenza

12.29. corsi di alfabetizzazione informatica nei circoli per anziani tenuti da volontari esperti nel settore

12.30. Promozione di attività fisiche dolci gratuite negli impianti sportivi comunali

12.31. fornire i giardini pubblici e i vari camminamenti di corrimano che coadiuvino e rendano sicura la deambulazione dell’anziano su salite, discese, gradini e dossi

12.32. Rete di solidarietà tra anziani e giovani per uno scambio di saperi e competenze e   ospitalità da parte di anziani soli a studenti universitarie disoccupati che in cambio diano  loro aiuto domestico e compagnia

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13. SANITÀAlcune delle azioni inerenti tale punto sono elencate presso altre voci, come i controlli sull’inquinamento urbano, la prevenzione e la promozione di stili di vita sani per bambini e adulti. In generale il programma punta molto sulla azioni atte alla prevenzione primaria delle principali patologie, attraverso educazione, riduzione delle cause ove possibile, controlli mirati e cura della salute, anziché, esasperare il ricorso ai farmaci e la medicalizzazione.

13.1. Verifica ed aggiornamento del Registro Tumori e la VIS (Valutazione impatto sanitario)

13.2. Prevenzione primariaa) promozione attraverso l’eliminazione dei fattori di rischio e l’informazione corretta ai

Cittadini del territorio per quelli non immediatamente eliminabilib) attivazione di una massiccia campagna pubblicitaria per informare i Cittadini

sull’importanza della prevenzione primaria come misura di salvaguardia della salute: riduzione consumo di alcol, droghe e fumo; riduzione consumi di carni rosse e grassi animali; riduzione dello stress lavorativo e sociale

c) incremento delle attività di prevenzione e di educazione alla salute, a partire dalle scuola13.3. Promuovere la costruzione di percorsi diagnostici-terapeutici, condivisi da medicina del territorio e medicina ospedaliera, per diminuire gli sprechi legati ad indagini diagnostiche inutili e ridondanti

13.4. Controllare che vengano rispettate le attuali norme riguardo al governo delle liste d’attesa del Sistema Sanitario Nazionale

13.5. Creare una rete informativa che abbia come argomento i diritti del malato, informando quest’ultimo e la famiglia delle agevolazioni che gli spettano

13.6. Assoluta contrarietà ai tagli sul personale, alla chiusura ed accorpamento dei reparti   nell’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno

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14. SPORTIl programma del M5S pone come principio cardine il riconoscimento del fatto che il ruolo del Comune è primariamente quello di favorire la pratica sportiva di base, prima che di sostenere lo sport professionistico.

14.1. Consulenza di allenamento gratuita negli impianti comunali per i principali sport che aiutano la salute (es. corsa, camminata, ciclismo, nuoto...), mettendo a disposizione gratuita dei Cittadini degli allenatori volontari competenti che possano indicare il modo migliore per avvicinarsi a un’attività sportiva amatoriale in tutta sicurezza

14.2. Ampliare la sezione nel sito del comune dedicata allo sport, in cui elencare tutte le società sportive. Pubblicizzare le loro attività, divulgare informazioni utili da condividere in  rete nel tentativo di accrescere la loro popolarità, e creare un canale di riferimento che possa invogliare gli sponsor ad investire nelle società sportive locali

14.3. Valutare le condizioni di stato e di gestione di tutte le strutture sportive comunali presenti nel territorio cittadino al fine di redigere un piano di manutenzione dedicato.

14.4. Prevedere nella eventuale e futura realizzazione di parchi verdi e spazi pubblici destinati alla gratuita fruizione, la presenza di aree adibite a campo polivalente da mettere a disposizione dei giovani, per favorire momenti di aggregazione sportiva (Skate Park, basket, ecc.)

14.5. Favorire un circuito di collaborazione tra le società sportive e le scuole della città,   che abbia lo scopo di introdurre/educare gli studenti nella conoscenza e nella pratica di sport alternativi a quelli tradizionalmente esercitati

14.6. Nella concessione per la gestione e l’utilizzo di un impianto sportivo comunale, il comune obbligherà il concessionario a riservare un numero di abbonamenti gratuiti   destinati alle famiglie in difficoltà.

14.7. Ascoli Calcio: per l’attuale situazione societaria dare la preferenza per un progetto industriale sostenibile, per una società che costruisca un forte settore giovanile, che garantisca così un futuro alla squadra simbolo della nostra città, e al tempo stesso crei posti di lavoro.

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15. TUTELA DEGLI ANIMALIIl M5S attiverà una campagna informativa, rivolta ai Cittadini e agli operatori del settore anche con la collaborazione delle associazioni animaliste verso un Regolamento di tutela degli animali condiviso organizzando una Consulta Animalista per quanto riguarda le proposte riguardanti la tutela degli animali.

15.1. Codice di controllo etico su quanto di competenza comunale. (es. controllo affissioni)

15.2. Miglioramento della situazione di canili e gattili pubblici, affidandoli soltanto alle associazioni animaliste senza scopo di lucro e dedicando particolare attenzione agli animali feriti

15.3. Divieto dell’uso di prodotti testati su animali come clausola nei contratti di fornitura al Comune

15.4. Promozione di progetti didattici nelle scuole sulla tutela e sul rispetto degli animali in collaborazione con le associazioni animaliste

15.5. Incremento delle aree per cani e manutenzione di quelle già esistenti, garantendo la   disponibilità di sacchetti compostabili e cestini per le deiezioni

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IL CAMMINO DELLA CITTÀ VERSO LA TRANSIZIONEQuesto progetto di transizione sarà incentrato sull’uso e la ricerca delle tecnologie   appropriate cioè si vuole adottare l’uso della tecnologia con metodi ecologicamente   sostenibili e socialmente appropriati tendendo a promuovere valori quali la convivialità, la solidarietà, salute , la bellezza, la permanenza, l’autosufficienza, lo scambio gratuito di beni e servizi, e la produzione e scambio di beni a Km 0. L’obiettivo di lungo periodo è  l’attivazione di un processo di sviluppo economico locale sul modello della Transition Town.

Il primo obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere sarà di aumentare la consapevolezza   della comunità locale verso la riscoperta della propria identità culturale e il recupero delle     proprie radici storiche. Tale condivisone del sapere tradizionale porterà a una   conoscenza intrinsecamente democratica ed egualitaria, garantendo a tutti l’accesso al sapere, e caratterizzando positivamente il territorio anche a fini turistici, grazie alla creazione di un’offerta fortemente tipicizzata, unica.

Per perseguire questo obiettivo saranno attivate varie iniziative: a) le proprietà comunali saranno utilizzate per creare nuove e concrete opportunità

lavorative oltre che come punto di partenza per la realizzazione di un nuovo modello di gestione sostenibile dei territori., attraverso l’introduzione di meccanismi finalizzati a privilegiare un uso sociale del patrimonio immobiliare pubblico non utilizzato. Il recupero di questo patrimonio, che rischia di essere svenduto all’asta, diventerà una risorsa fondante nella creazione di nuove opportunità lavorative e al tempo stesso un simbolo di un modello di gestione sostenibile del territorio

b) saranno create delle strutture polivalenti che riescano a coniugare, sul modello degli ecovillaggi, un carattere insediativo permanente, con una ricezione turistica di nuova concezione volta a creare un rapporto empatico tra il visitatore e il territorio. Tali centri saranno Centri di interpretazione del territorio e delle attività umane, ossia luoghi dove viene interpretata e trasmessa la cultura locale attraverso i moderni strumenti informatici e mediante una ricostruzione viva di ambienti, tecniche e strumenti antichi. Tali villaggi si avvieranno verso una completa autosufficienza energetica e alimentare, favorendo scelte di vita diverse, percorsi fortemente innovativi in cui la riscoperta dei saperi tradizionali s’integreranno con le più recenti acquisizioni della tecnologia e del sapere scientifico. Esempi di questo genere si possono vedere in tutta Europa e hanno avuto un notevole successo, in quanto attivano nei visitatori una partecipazione attiva, oltre che uno spazio di incontro e di comunicazione diretta con i responsabili;

c) sarà creato un Centro di produzione della creatività, coinvolgendo tutte le associazioni fin dalla stesura del progetto. Si vuole partire con un confronto su iniziative e esperienze maturate nell’ambito delle associazioni e degli ecovillaggi, anche sotto forma di risposte a problemi impellenti, che la recessione economica rende sempre più evidenti, tramite: tavole rotonde, dibattiti, musica da vivo, danze, mostre fotografiche, happening artistici, teatro delle ombre, animazione per bambini, ecc.. Il Centro ospiterà una sala mostra e un laboratorio artistico permanente.

d) Si attiverà all’interno del Centro un laboratorio artigiano in cui si illustreranno gli antichi mestieri. Gli anziani artigiani sono depositari di conoscenze antichissime che rischiano di andare perdute in quanto, nella maggior parte dei casi si è interrotta quella catena di trasmissione da padre in figlio che durava a volte da secoli. Le esigenze del mercato globale e l’arroganza di un modello di sviluppo distruttivo hanno inesorabilmente

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condannato questo corpus di conoscenze all’estinzione. La catena di trasmissione si è interrotta sostanzialmente nel dopoguerra quando questi mestieri sono diventati non più adeguatamente remunerativi. Ai mastri artigiani ormai anziani il compito di custodire le antiche conoscenze destinate a spegnersi con loro. Nel Piceno vivono ancora alcuni di questi artigiani: c’è il falegname, c'è il ceramista, c’è il bottaio, c’è lo scalpellino, c'è il ramaio, l'orafo, il funaio, la tessitrice, il carbonaio, il fabbro, il canapino, il ciabattino, il muratore, e colui che faceva e "coceva" i mattoni nella fornace… Insomma un patrimonio enorme di un sapere fondato sull’equilibrio tra l’uomo e il suo habitat. Un patrimonio prossimo all’estinzione. Per questo crediamo che, nei Centri che proponiamo debba essere riservato uno spazio adeguato alla tutela, al recupero e alla trasmissione di questi antichi mestieri. Gli anziani artigiani possono essere coinvolti e incentivati, anche economicamente, a trasmettere le loro conoscenze a quei giovani e meno giovani che desiderano apprenderle.

e) sarà istituito un Parco della Terra: per ogni lieta ricorrenza ogni cittadino potrà piantare un albero-custode, con tanto di targa commemorativa. Sarà il luogo dell’identità e del legame tra le generazioni e il territorio. I commercianti virtuosi, segnalati poi dal Comune, possono contribuire dedicando un albero al cliente, tramite completamento di tessera a punti

f) sarà incentivata la creazione e la promozione di una rete di locande che indirizzino il visitatore verso i tradizionali prodotti piceni e che lo allietino nello spirito della convivialità con serate a tema di enogastronomia e cultura locale

g) si aderirà al progetto Percorsi Sotterranei Adriatici. Lo scopo del progetto è quello di coinvolgere le città dell’Italia centrale per recuperare, ai fine della tutela e della valorizzazione, il ricchissimo patrimonio delle cavità artificiali presenti nei sottosuoli urbani e per creare una rete di collegamento con reciproca finalità di promozione turistica e culturale

h) sarà promossa la realizzazione in diverse aree della città di Mercatini ambientati nell’età medievale prevedendo la partecipazione di artigiani e hobbisti, con la ricostruzione di un ambiente antico con tutti i suoi elementi: banconi, tende, illuminazione notturna a fiaccole, prodotti alimentari, ecc.

i) sarà incentivata anche con appositi accordi con i proprietari Cittadini la possibilità di ripristinare gli orti medievali. Si vuole in questo modo creare una nuova atmosfera e interpretazione della città con indubbie ricadute turistiche e occupazionali . L’orto medievale si rifà all’Hortus conclusus dei monasteri: uno spazio chiuso da mura che vuole rappresentare il Paradiso Terrestre

j) saranno attivate iniziative social street: per uscire dall’individualismo, per socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune. Questo sistema porta a risolvere i problemi attraverso l’accordo e la solidarietà, il contributo senza aspettare l’intervento dell’autorità delegata. Il bambino diventerà il garante di tale sviluppo solidale e parametro per la trasformazione delle nostre città. Una volta, poche decine di anni fa, i bambini erano di tutti. Il vicinato fungeva da grande controllo sociale attivando una grande solidarietà sociale che oggi sembra perduta, il nostro cammino sarà quello di rimettere il sociale nelle strade

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k) sarà realizzato un Centro di Edizione Digitale che garantisca la gratuità la condivisione e la promozione dei contenuti culturali promossi dal progetto Ascoli Piceno una città a 5 Stelle

Questo tipo di dinamica, oltre a favorire la diffusione della conoscenza, a livello tecnico, pedagogico o ludico, favorirebbe senza dubbio una riappropriazione feconda delle tradizioni e dei valori del proprio territorio, in sintonia con le dinamiche culturali europee. In questo contesto di diffusione il materiale che si verrebbe a creare potrà essere reso disponibile gratuitamente con un alto coefficiente di visibilità su scala internazionale, ma potrà altresì formare una base per nuovi contenuti da destinarsi al turismo, rendendo facile la creazione di guide digitali o multimediali da mettere in vendita a prezzi concorrenziali rispetto alle edizioni cartacee tenendo in considerazione gli sviluppi dei nuovi mezzi di diffusione di questo nuovo concetto di libro (vedi per esempio le nuove guide turistiche create per smartphone, tablet e e-book reader). Questi nuovi libri potrebbero essere aggiornati in permanenza e trovare una collocazione regionale e internazionale. Importante in questa sede ricordare la gratuità iniziale del materiale messo in rete.

La gratuità permette innanzitutto di raggiungere un pubblico altrimenti irraggiungibile, cosa che comporta l’educazione ad ampissimo raggio di una categoria di persone che potrebbe in seguito partecipare più consapevolmente alle numerose iniziative digitali e non. La gratuità e la condivisione dei contenuti culturali ripagano sotto tutti i punti di vista, anche se sembra difficile, a volte, vederne le numerose possibilità. La condivisione porta apertura, dialogo e ampliamento dell’orizzonte di tutti i partecipanti e questo comporta una serie di diramazioni possibili che non sono ne prevedibili ne riassumibili. Senza investimenti enormi si potrebbe comunque garantire una grande visibilità per i finanziatori, nonché l’entrata all’interno della vera nuova dinamica culturale vigente a livello internazionale alla quale non è più permesso di partecipare senza mezzi tecnologici avanzati e senza la consapevolezza forte e decisa della direzione intrapresa. La finalità più importante del progetto è quella di far conoscere e collegare tra loro le reti ed i network che operano nel nostro Paese, con l’obiettivo di dare forma ad una rete delle reti, che possa creare sinergie e dare più forza al lavoro di tutti

A supporto di questo processo, sono inoltre previste:

a) l’introduzione di modalità di pagamento con moneta complementare e di crediti emessi della banca dei saperi e dei servizi (assistenza per gli anziani, diversamente abili, bambini). Si vuole sviluppare un sistema di sconti che possano valere su più beni e servizi all’interno di un determinata zona, un po’ come accade con i buoni-sconto emessi dalla grande distribuzione, o attraverso la costituzione di una rete locale di scambio che sostenga l’economia locale attraverso un processo di condivisione. Punto di arrivo sarà quello di arrivare a concepire la stessa amministrazione locale come soggetto certificatore e beneficiario di tali crediti per il pagamento di servizi pubblici e tasse di propria competenza o per l’ingresso gratuito a cinema teatro piscina ecc.

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b) creazione di un Fondo di Investimento diffuso ascolani per ascolani che permetta a chi ha accumulato un patrimonio monetario di investirlo nel finanziamento delle giovani imprese innovative del territorio, a condizioni vantaggiose per entrambi.

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