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GIOVEDÌ 20 OTTOBRE 2005 GIORNALE DEL CONGRESSO IL MONDO DELL’ONCOLOGIA A NAPOLI 3 3 7 o 7 o Uptodate CONGRESSO NAZIONALE ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA Uptodate zazione, cancro, stili di vita: qua- li politiche pubbliche?”, che si terrà a Montevideo dal 15 al 17 marzo del 2006 con l’appoggio delle Nazioni Unite, dei Capi di Stato dell’America Latina, del- l’Organizzazione Mondiale del- la Sanità e della Banca Mondia- le. La visita italiana è stata organizzata dalla “Fondazione Italia nelle Americhe”, il cui obiet- tivo è di rafforzare i legami tra le comunità di ricercatori ed ha già consentito a vari medici uruguaiani Julia Munoz, e dall’Ambasciato- re dell’Uruguay, Carlos Abin, ha fatto visita ad alcuni reparti e la- boratori di ricerca sperimentale dell’IRE. Oncologo di grande fa- ma, molto attento alla ricerca e all’assistenza sanitaria, Tabaré Vasquez, ha messo tra le priorità del suo mandato quella di im- primere una svolta storica al set- tore sanitario del suo paese. La visita in Italia servirà anche a de- finire gli aspetti organizzativi del congresso mondiale “Globaliz- di partecipare con borse di stu- dio a corsi di perfezionamento e specializzazione in Italia. Paris Kosmidis e Ronald Blum dialogheranno inoltre con i col- leghi italiani in due specifiche Tavole Rotonde, intitolate ri- spettivamente “Oncologia sen- za frontiere: un futuro per i gio- vani” e “La politica patient oriented”. “Si tratta – afferma il prof Cesare Gridelli – di due ap- puntamenti che rappresentano il fiore all’occhiello di questo con- gresso partenopeo che per la pri- ma volta varca le frontiere ed apre un canale di comunicazione uf- ficiale con l’oncologia europea e americana”. Una strada intra- presa dall’AIOM e che verrà per- corsa anche nei prossimi anni dal direttivo guidato dal prof. Emilio Bajetta. “L’oncologia medica ita- liana – sostiene Bajetta – deve guardare ad un’Europa senza con- fini, promuovere una maggiore circolazione delle idee e incre- mentare i rapporti tra specialisti. Per questo saluto con piacere questi eventi, così come credo sia fondamentale per il nostro fu- turo incentivare i colleghi, so- prattutto i più giovani, a viag- giare, confrontarsi con realtà e istituzioni diverse”. L’ America latina, l’Ame- rica a stelle e strisce, l’Europa: si respira aria internazionale oggi al congresso di oncologia medica di Napoli. Alle 10.30, all’Audi- torium della Mostra d’Oltrema- re, parlerà il prof. Tabaré Ramón Vázquez Rosas, oncologo, dallo scorso anno presidente della Re- pubblica dell’Uruguay. Ad atten- derlo al congresso, oltre agli on- cologi medici italiani, ci saranno i presidenti dell’European Society of Medical Oncology, Paris Ko- smidis e della commissione ECM dell’American Society of Clinical Oncology, Ronald Blum. Il prof. Tabaré Vázquez è sbarcato ieri a Roma ed è stato ricevuto al Qui- rinale dal presidente Carlo Aze- glio Ciampi; ha poi incontrato il sindaco di Roma, Walter Veltro- ni, il presidente della Regione La- zio, Piero Marrazzo ed ha fatto visita all’Istituto Regina Elena, ospite del direttore scientifico, il prof. Francesco Cognetti, past pre- sident AIOM. Il presidente uru- guaiano, dal 1985 direttore del- l’area di Radioterapia del Dipartimento di Oncologia del- la Facoltà di Medicina di Monte- video, accompagnato dal Mini- stro della Salute Pubblica, Maria Grande attesa questa mattina al Congresso per l’arrivo del Presidente della Repubblica dell’Uruguay Tabarè Vàzquez e dei rappresentanti di ESMO e ASCO, Paris Kosmidis e Ronald Blum

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GIOVEDÌ 20 OTTOBRE 2005

GIORNALE DEL CONGRESSO

IL MONDO DELL’ONCOLOGIA A NAPOLI

33

7o7oUptodate

CONGRESSO NAZIONALE

ASSOCIAZIONE ITALIANA

DI ONCOLOGIA MEDICA

Uptodate

zazione, cancro, stili di vita: qua-li politiche pubbliche?”, che siterrà a Montevideo dal 15 al 17marzo del 2006 con l’appoggiodelle Nazioni Unite, dei Capi diStato dell’America Latina, del-l’Organizzazione Mondiale del-la Sanità e della Banca Mondia-le. La visita italiana è stataorganizzata dalla “FondazioneItalia nelle Americhe”, il cui obiet-tivo è di rafforzare i legami tra lecomunità di ricercatori ed ha giàconsentito a vari medici uruguaiani

Julia Munoz, e dall’Ambasciato-re dell’Uruguay, Carlos Abin, hafatto visita ad alcuni reparti e la-boratori di ricerca sperimentaledell’IRE. Oncologo di grande fa-ma, molto attento alla ricerca eall’assistenza sanitaria, TabaréVasquez, ha messo tra le prioritàdel suo mandato quella di im-primere una svolta storica al set-tore sanitario del suo paese. Lavisita in Italia servirà anche a de-finire gli aspetti organizzativi delcongresso mondiale “Globaliz-

di partecipare con borse di stu-dio a corsi di perfezionamento especializzazione in Italia.Paris Kosmidis e Ronald Blumdialogheranno inoltre con i col-leghi italiani in due specificheTavole Rotonde, intitolate ri-spettivamente “Oncologia sen-za frontiere: un futuro per i gio-vani” e “La politica patientoriented”. “Si tratta – afferma ilprof Cesare Gridelli – di due ap-puntamenti che rappresentano ilfiore all’occhiello di questo con-gresso partenopeo che per la pri-ma volta varca le frontiere ed apreun canale di comunicazione uf-ficiale con l’oncologia europeae americana”. Una strada intra-presa dall’AIOM e che verrà per-corsa anche nei prossimi anni daldirettivo guidato dal prof. EmilioBajetta. “L’oncologia medica ita-liana – sostiene Bajetta – deveguardare ad un’Europa senza con-fini, promuovere una maggiorecircolazione delle idee e incre-mentare i rapporti tra specialisti.Per questo saluto con piacerequesti eventi, così come credosia fondamentale per il nostro fu-turo incentivare i colleghi, so-prattutto i più giovani, a viag-giare, confrontarsi con realtà eistituzioni diverse”.

L’America latina, l’Ame-rica a stelle e strisce,l’Europa: si respira ariainternazionale oggi al

congresso di oncologia medicadi Napoli. Alle 10.30, all’Audi-torium della Mostra d’Oltrema-re, parlerà il prof. Tabaré RamónVázquez Rosas, oncologo, dalloscorso anno presidente della Re-pubblica dell’Uruguay. Ad atten-derlo al congresso, oltre agli on-cologi medici italiani, ci sarannoi presidenti dell’European Societyof Medical Oncology, Paris Ko-smidis e della commissione ECMdell’American Society of ClinicalOncology, Ronald Blum. Il prof.Tabaré Vázquez è sbarcato ieri aRoma ed è stato ricevuto al Qui-rinale dal presidente Carlo Aze-glio Ciampi; ha poi incontrato ilsindaco di Roma, Walter Veltro-ni, il presidente della Regione La-zio, Piero Marrazzo ed ha fattovisita all’Istituto Regina Elena,ospite del direttore scientifico, ilprof. Francesco Cognetti, past pre-sident AIOM. Il presidente uru-guaiano, dal 1985 direttore del-l’area di Radioterapia delDipartimento di Oncologia del-la Facoltà di Medicina di Monte-video, accompagnato dal Mini-stro della Salute Pubblica, Maria

Grande attesa questa mattina al Congresso per l’arrivo del Presidente della Repubblica dell’Uruguay Tabarè Vàzquez e dei rappresentanti di ESMO e ASCO, Paris Kosmidis e Ronald Blum

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sforzo corale per rispondere alleesigenze immediate dei malati.La soluzione per raggiungere inbreve tempo risultati concreti vaquindi ricercata in modelli alter-nativi di finanziamento e parteci-pazione.In questi giorni – aggiunge il pre-sidente – ci stiamo attivando permettere a punto un piano di rac-colta fondi e un’attività educa-zionale e di comunicazione, checi consentano di far conoscere an-che al di fuori degli ambienti me-dici i nostri obiettivi. Proprio perquesto stanno per essere attivatiuna serie di strumenti indispen-sabili per raggiungere chi poten-zialmente – banche, enti, la stes-sa industria – può aiutarci amigliorare la qualità dell’assistenzaoncologica per tutti i cittadini, inqualunque zona del Paese risie-dono. Al Congresso abbiamo dis-tribuito la brochure della Fonda-

zione che riassume tut-ti questi concetti; sta peressere messo in chiaroun sito internet (www.fon-dazioneaiom.it) e pub-blicato il primo nume-ro della rivista, che tratteràdi ricerca traslazionalee verrà spedita ad unamailing mirata. In can-tiere ci sono anche altriprogetti che, spero, ciaiuteranno a farci co-noscere: la realizzazio-ne di spot tv di pubbli-cità progresso, l’organiz-zazione di eventi comepartite di calcio a favore della ri-cerca, marce della salute, la par-tecipazione a trasmissione televi-sive e radiofoniche di grandeascolto”. Ieri sera intanto tuttoesaurito per il concerto degli Sta-dio il cui ricavato è andato allaFondazione.

FONDAZIONE, L’IMPEGNO AIOMPER LA RICERCA INDIPENDENTE

Nata ufficialmente a Ge-nova lo scorso marzo,la Fondazione AIOMinizia a muovere i pri-

mi passi. Presieduta dal prof. Ro-berto Labianca e costituita da tut-ti i past president AIOM, intendesupportare e promuovere la ri-cerca libera e indipendente. Unaricerca ‘altra’ rispetto a quella re-gistrativa fatta dall’industria, ingrado di valutare e trasferire i ri-sultati dei trial di fase III al lettodel paziente nel più breve tempopossibile.Compito della Fondazione saràanche quello di occuparsi di mo-dalità gestionali, al fine di assicu-rare un rapido utilizzo delle nuo-ve acquisizioni, migliori e piùefficaci modelli assistenziali eumanità dei trattamenti.“La limitatezza delle risorse e ilconfronto in chiave europea – so-stiene Labianca - richiedono uno

fine di favorire il colloquio conil medico.La necessità di ricevere maggio-ri informazioni su diagnosi, pro-gnosi e terapie sono fra i bisogniprincipalmente espressi dai pa-zienti di diverse nazioni e cultu-re. Spesso però i sanitari li sotto-stimano. Eppure un’informazioneappropriata e dettagliata favori-sce la comprensione, il ricordoe il benessere psicologico dei ma-lati oncologici. Una soluzione è stata identifica-ta nella creazione, in tutte le on-cologie, di un Punto di Informa-zione e Supporto (PIS) gestito dapersonale infermieristico, conuna biblioteca per pazienti chegarantisca disponibilità di mate-riale informativo specifico in va-rie forme, cartacea, video ecc..e con accesso a internet e a ban-che dati specializzate (in Italiaad esempio la biblioteca digita-

le Azalea www.azaleaweb.it diAlleanza contro il cancro). Gliatri punti emersi sono l’istituzio-ne nelle oncologie di un percor-so obbligatorio di educazione al-la terapia e alla gestione deglieffetti collaterali. Per questo sono necessari corsidi formazione per infermieri alfine di acquisire la capacità di re-perire e fornire informazioni aipazienti.La diagnosi di cancro, infine, de-termina sui pazienti e sui fami-liari un importante impatto psi-cologico, fisico e relazionale. Ilsupporto che viene loro fornitodall’équipe curante è uno deimaggiori fattori che contribui-scono all’adattamento e all’ac-cettazione della malattia. Punto cardine è quindi diagno-sticare precocemente il disagiopsicologico, tramite la sommini-strazione ad ogni accesso in re-parto di un questionario valida-to, e attivare la presa in caricopsicologica se indicata.Rilevare le necessità sociali delpaziente mediante la sommini-strazione di un questionario (va-lidato e adattato al contesto ita-liano), comune a tutte le oncologie,e attivare la presa in carico daparte dell’assistente sociale se in-dicata.Sarà quindi necessario definireun’unica scala e unico cut-off perla diagnosi del disagio psicolo-gico in tutti i reparti oncologiciitaliani e definire un unico que-stionario per la rilevazione deibisogni sociali per tutte le onco-logie italiane.

S ensibilizzare i reparti on-cologici nei settori dellacomunicazione e del-l’assistenza psicosociale

per ottenere un miglioramentodello stato di salute del pazien-te. È questo lo scopo della TaskForce Aiom “Umanizzazione eComunicazione” che ha inizia-to il suo lavoro nel marzo di que-st’anno. I risultati sono stati pre-sentati al Congresso dal prof.Rodolfo Passalacqua. Per indivi-duare gli aspetti sui quali occor-re intervenire sono finiti sotto os-servazione la comunicazione frasanitari e pazienti/familiari/ami-ci, l’informazione sanitaria e l’e-ducazione dei pazienti alla ge-stione della malattia e delle terapie,il sostegno psicologico ed il sup-porto sociale.La comunicazione tra personalesanitario e pazienti ha un impat-to importante sullo stato di salu-te fisico e psicologico del pa-ziente.Quindi è necessario formare ilpersonale medico ed infermieri-stico che opera all’interno delleoncologie alla comunicazionecol malato e con i suoi familiaricon particolare attenzione ai se-guenti aspetti: esprimere empa-tia, ascolto attivo, saper informaree dare cattive notizie, saper for-nire supporto emozionale, co-municazione non verbale, am-biente idoneo ecc. Tra i possibili aiuti anche quellodi fornire al paziente un elencodi possibili domande da porre almedico durante la prima visita,comuni a tutte le oncologie, al

UN’ONCOLOGIA A MISURA DI MALATO“Ho conosciuto il baratro dellasolitudine della diagnosi da tu-more in qualità di malato, e misono reso conto di avere moltibisogni che la medicina da solanon può soddisfare” Alla sessio-ne L’AIOM accanto al Paziente,l’ex ministro della salute Fran-cesco De Lorenzo testimonia inprima persona la necessità di unapresa di cura complessiva delmalato e motiva la nascita del-l’Associazione Italiana Malati diCancro (AIMAC), di cui è il pre-sidente. Proprio per scendere incampo contro quella solitudinel’AIMAC è promotrice della cam-pagna d’informazione “Con ilmalato di Tumore”. Secondo un sondaggio condot-to dall’AIMAC in 21 centri ita-liani, il 90% dei malati preferi-sce ricevere informazioni sullamalattia con mezzi audiovisivi.Per rispondere a questa esigen-za l’Associazione, in collabora-zione con la prof. Vittorina Za-gonel e il dott. Giuseppe Filippellidell’AIOM, ha preparato un DVDche illustra il percorso terapeu-tico del paziente con immaginirassicuranti e linguaggio sem-plice e attento: tra i take homemessage del congresso del restoc’è anche ‘comunicare è una for-ma di cura’. Pensato per rendere consapevo-li i malati degli effetti di chemio-terapia e radioterapia attraversole parole degli specialisti e deglistessi pazienti, ma anche per ri-durre l’ansia che precede l’iniziodelle cure, il filmato è stato gira-to all’ospedale Fatebenefratelli diRoma e presentato ieri al conve-gno con il testimonial d’ecce-zione, Peppino di Capri. “Anchela musica può essere fonte di so-stegno nell’ambito dell’umaniz-zazione delle cure,” ha dichiara-to il noto cantante partenopeo.Il DVD è disponibile presso la se-de AIMAC e sarà a disposizionedi tutti i malati che lo richiedono.

UN DVD PER AIUTARE I PAZIENTI

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internazionali (ASCO, ECCO, ASH)per fare dei report sui contenutiscientifici degli eventi. In questocongresso abbiamo partecipato al-l’organizzazione delle sessioni Meetthe Professor. Inoltre sono stati con-segnati ieri dei premi in denaro perla migliore comunicazione oraleed il miglior poster a primo nomedi un giovane iscritto all’AIOM (ve-di riquadro a lato). Stiamo infinelavorando per creare dei gruppi gio-vani AIOM regionali: ad oggi sonopartiti e sono molto attivi i gruppidelle Marche, Lazio, Lombardia ePiemonte”.

Pochissimi con posto di la-voro fisso, concorsi bloc-cati da 5 anni, contratti nonriconosciuti ai fini della

carriera, specialità non ancora ri-conosciuta nell’UE. I giovani on-cologi, medici e ricercatori che siraccolgono all’interno della fasciadai 35 a 40 anni, chiedono piùspazio e maggiori garanzie perpoter incidere nel loro futuro pro-fessionale. Tra le proposte princi-pali anche la richiesta che il co-ordinatore, o un membro del WG,prosegua a partecipare alle riunionidel Direttivo e che un giovane pos-sa essere presente nelle Task For-ce ufficiali AIOM. Sono questi al-cuni dei punti che entreranno afar parte del programma del nuo-vo Working Group che verrà elet-to oggi: nove candidati per noveposti (vedi riquadro a lato). “Il nostro principale obiettivo –spiega l’attuale responsabile, Ma-rina Garassino - è quello di co-struire un’associazione in cui ri-conoscersi e rispecchiarsi. Perquesto stiamo cercando di far co-noscere le nostre attività ai gio-vani oncologi di tutta Italia. Que-st’anno abbiamo portato a terminemolti progetti e posto le basi perdiverse nuove iniziative che affi-deremo al prossimo WG”.Il principale lavoro concluso è sta-to il censimento di tutti i giovanioncologi italiani: specialisti, spe-cializzandi, borsisti, contrattisti,frequentatori…. circa mille gio-vani, che verranno contattati adogni nostra iniziativa. Questi da-ti saranno presentati oggi nel-l’ambito della sessione L’AIOMincontra l’ESMO. “Anche que-st’anno – continua Garassino –siamo riusciti a regalare 70 Edu-cational dell’ASCO a giovani iscrit-ti all’AIOM. È stata inoltre data lapossibilità a 10 giovani di parte-cipare gratuitamente a congressi

GIOVANI MEDICI, UN FUTURO A LUCI ED OMBRE

Rossana Berardi (Ancona)Elena Collovà (Legnano)Alain Gelibter (Roma)Olgac Martelli (Roma)Marina Garassino (Milano)Diego Cortinovis (Milano)Rosalda Rossello (Messina)Marina Vaglica (Palermo)Claudia Bighin (Genova)

Possono votare tutti i giovanicon età inferiore ai 36 anni inregola con l’iscrizione.Il coordinatore verrà poi elettodal nuovo direttivo.Da quest’anno, in maniera nonelettiva, sono stati nominati inalcune Regioni dei coordinato-ri locali: Lombardia (Nicla La-verde), Piemonte (Chiara Sag-gia), Emilia Romagna (AntonellaMarino), Marche (Lorena Ver-decchia), Sardegna (Anna Ma-ria Carta), Liguria (Matteo Cla-varezza), Toscana (Leo De Giorgi),Sicilia (Rosalba Rossello), Lazio(Emilio Bria), Umbria (AndreaSdrobolini), Veneto (Sara Lo-nardi).

I CANDIDATI

Gli assegni di studio Amgen (15.000 Euro) per il soggiorno di sei mesiall’estero sono stati assegnati a Giorgio Papiani (Ospedale S. Maria del-le Croci – Ravenna) e a Marcella Occelli (Policlinico Universitario – Dip.Int. Oncologia - Udine).Papiani vola all’Indiana University di Indianapolis sotto l’egida del prof.Lawrence Einhorn grazie al lavoro su “Nuovi aspetti del trattamento deitumori germinali”, mentre Marcella Occelli andrà a Boston, al Brighamand Women’s Hospital a fianco del prof. Steven Sonis grazie al suo “Nuo-ve strategie di prevenzione della tossicità mucosa da antiblastici”.Per la migliore comunicazione orale è stato premiato con 1000 EuroEnrico Franceschi (Bologna) con “Role of molecular biomarkers in pa-tients with progressive high-grade gliomas treated with gefitinib (IressaTM): analysis on a phase II study of the grouppo italiano cooperativo dineuro oncologia (Gicno)”Migliori poster, premiati con 500 euro, sono stati dichiarati quelli di Ele-na Collovà (Legnano, Milano) e di Gianluca Dima (Paola, Cosenza).

LE MIGLIORI RICERCHE

I simposi satellite di Sanofi-Aventis hanno fissato alcuni punti fonda-mentali per l’oxaliplatino e per lo storico docetaxel, soprattutto ri-guardo alla sopravvivenza. Nel carcinoma colorettale metastatico,l’oxaliplatino è l’unico dei nuovi farmaci ad avere dimostrato un van-

taggio: i dati dello studio MOSAIC mostrano che a 3 anni è vivo l’85,1%dei pazienti rispetto all’83% trattato con fluorofolato.Evidenti vantaggi di sopravvivenza si riscontrano anche nel trattamentodel carcinoma polmonare: il docetaxel ha dimostrato che a distanza diun anno è vivo il 40% dei pazienti rispetto al miglior trattamento di sup-porto (16%). In combinazione con il cisplatino, confrontato allo standard con vino-relbina e cisplatino, la sopravvivenza a 2 anni riporta il 21% per la dop-pietta con docetaxel verso il 14% dello standard.Nello stato dell’arte del carcinoma prostatico, il docetaxel è l’unico far-maco a dimostrare vantaggio in sopravvivenza: nella somministrazionetrisettimanale, rispetto allo standard mitoxantrone, il valore statistico dip è 0,0094. Riguardo al tasso di risposta al dolore, docetaxel sommini-strato settimanalmente e trisettimanalmente ha riportato rispettivamen-te 36,4% e 31,2 % in confronto al 21,7% del mitoxantrone.

Tutti i dati offrono un evidente miglioramento della qualità di vita deipazienti. Nel carcinoma mammario, docetaxel si pone come standardterapeutico di prima linea nella malattia metastatica, con l’indicazionein monochemioterapia, in associazione all’antraciclina, alla capecita-bina e in combinazione a trastuzumab, quest’ultima con una medianadi sopravvivenza di 36 mesi.Infine, con la recente presentazione sul New England Journal of Medi-cine (studio “TAC contro FAC”, BCIRG 001) si è evidenziato un vantag-gio in sopravvivenza del regime contenente docetaxel rispetto allo sche-ma classico con antracicline (87% contro 81% dello schema FAC a 5anni), con una riduzione del rischio di morte assoluto del 6%.Docetaxel è una valida opzione terapeutica per le pazienti con carci-noma mammario nodo positivo. I dati relativi allo studio PACS 01, consomministrazione sequenziale, hanno confermato il risultato positivosulla sopravvivenza per la combinazione FEC per 3 cicli seguito da 3 ci-cli di docetaxel contro 6 cicli di FEC.E’ molto atteso ora dal prossimo simposio di San Antonio il dato di effi-cacia relativo al BCIRG 006, in cui docetaxel è stato associato a trastu-zumab nelle pazienti HER+.

PRESENTATE TUTTE LE EVIDENZE DI DOCETAXEL

Due dei ricercatori premiati

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Il giornale del Congresso è realizzato da Intermedia,Ufficio Stampa Ufficiale del 7° Congresso Nazionale AIOM

Direttore Responsabile: Mauro BoldriniRedazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli, Martina Boscaro

stampa: LitoSud srl - Roma

INTERMEDIA PER LA COMUNICAZIONE INTEGRATA:Via Malta, 12/B - Brescia

tel.+39.030.226105 fax +39.030.2420472e-mail: [email protected]

Via Costantino Morin, 44 - Roma tel. +39.06.3723187

e-mail: [email protected]

L’anti-angiogenesi rappresen-ta una via biologica moltointeressante, in quanto si pro-pone – per così dire – di ta-

gliare i rifornimenti al tumore, bloc-cando l’afflusso di sangue attraversoil quale le cellule neoplastiche si ali-mentano. Ed è proprio questa la viache oggi appare più densa di risulta-ti: basti pensare che siamo in gradocon queste molecole di aumentare lasopravvivenza in pazienti affetti da tu-mori del colon-retto, della mammel-la, del polmone e del rene in stadioanche molto avanzato, risultati im-pensabili con la sola chemioterapia.E questo potrà significare un impiegofruttuoso nelle fasi più precoci di malattia, con la concreta possibilitàdi guarire più pazienti e di far declinare ulteriormente la mortalità dacancro.Questo libretto è dedicato alle basi razionali, ai risultati e alle pro-spettive della terapia antiangiogenetica dei tumori. In modo chiaro econ un linguaggio a tutti accessibile, vengono esposti i progressi in que-sto settore e si fa comprendere al lettore come si tratti di una strada nonpiù futuribile ma già immersa nella realtà clinica di ogni giorno, nonpiù chiusa nei laboratori ma già disponibile al letto del paziente.

DIRETTIVO, ULTIME ORE PER IL VOTOUltimo giorno utile per eleggere il nuovo consiglio direttivo del-l’AIOM. Chi non ha ancora espresso le proprie preferenze ha tem-po sino alle 14 di oggi: i seggi sono aperti a partire dalle 9 in SalaVenezia. Possono votare tutti i soci in regola con il pagamento del-le quote sociali dell’anno in corso ed arretrate. I candidati alla ca-rica di presidente eletto sono Francesco Boccardo e Giuseppe Co-lucci. Alla segreteria corre solitario Stefano Cascinu. Due i contendentialla tesoreria: il tesoriere uscente Marco Venturini e Antonio Jirillo.Sedici in lizza, infine, per gli otto posti disponibili nel consiglio di-rettivo: Enrico Aitini, Oscar Bertetto, Giorgio Bonciarelli, FrancoBuzzi, Marina Cazzaniga, Filippo De Marinis, Guido Del Conte,Giuseppe Filippelli, Cesare Gridelli, Carmelo Iacono, Evaristo Maiel-lo, Anna Maria Molino, Carmine Pinto, Lazzaro Repetto, FaustoRoila, Vittorina Zagonel.

DALL’IPOTESI DI FOLKMAN ALLE TERAPIE ANTI-VEGF

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Il prof. Emilio Bajetta, che dadomani diventerà ufficial-

mente Presidente dell’AIOMper il prossimo biennio, si van-ta con amici e collaboratori diessere un provetto centauro.Sarà in grado di guidare l’As-sociazione come il “Quad”?