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(Sydney J. Harris)

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PREMESSA

L’ accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni atto a

favorire la conoscenza e “lo stare bene insieme” . E’ soprattutto una predisposizione

mentale, uno stato d’animo di continua apertura verso l’altro, che non si esaurisce

all’inizio dell’anno. “Accogliere” significa amare senza condizionamenti o riserve,

significa scoprire che ognuno di noi è un essere unico e irripetibile e le “diversità”

costituiscono la possibilità di confronto e di crescita e rappresentano la vera risorsa

da valorizzare. La scuola non è un ambiente asettico ma un luogo di relazioni umane

nel quale la convivenza civile non si insegna propinando sterili norme di

comportamento, ma vivendo concretamente situazioni sociali che si traducono in

comportamenti condivisi. Per i docenti l’accoglienza è un momento “strategico” di

osservazione di comportamenti e socialità utili per integrare e/o modificare le

informazioni raccolte sui propri alunni. Per questi ultimi invece, rappresenta un

momento importante per gestire le proprie emozioni, le aspettative e placare

eventuali ansie. Le attività per l’accoglienza degli alunni quindi devono, non solo

favorire l’inserimento nel nuovo ambiente, ma offrire agli stessi la possibilità di

percepire quel benessere interiore che garantirà una frequenza scolastica serena e

partecipata. Accogliere consiste pertanto in uno scambio reciproco tra insegnante e

alunno, la cui storia scolastica necessita di un raccordo tra i vari ordini di scuola.

L’istanza della continuità educativa investe l’intero sistema formativo di base e

sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico

unitario, organico e completo che valorizzi le competenze innate e acquisite, che

riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola. Si pone come

obiettivo primario di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio

tra i diversi segmenti scolastici.

Pertanto si rende necessario elaborare un progetto valido per i tre ordini di scuola e

che, secondo le esigenze e le scelte individuali, risponda alle richieste degli alunni.

L’idea centrale del progetto è quella di individuare e condividere un quadro comune di

obiettivi, sia di carattere cognitivo sia comportamentale, sulla base dei quali costruire

gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare altresì un clima

culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare ed essere

protagonisti, favorendo una graduale conoscenza del “nuovo”, per evitare un brusco

passaggio dalla Scuola dell’Infanzia, alla Scuola Primaria fino alla Scuola Secondaria di

primo grado, Secondaria di II grado.

Non si tratta di rendere omogenei gli ambienti e le esperienze che sono differenti tra

loro, ma di costruire un percorso che colleghi le diverse specificità: in questo modo il

bambino potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria

identità e del proprio ruolo.

In sintesi per “continuità” si intende il diritto del bambino alla continuità della propria

storia formativa, che dovrebbe realizzarsi come:

continuità curricolare, cioè come estensione e prosecuzione di esperienze

formative che hanno caratterizzato il segmento di scuola precedente, sia per

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quanto riguarda i saperi disciplinari o trasversali oppure gli ambiti disciplinari

o i campi di esperienze, nell’ottica dell’unitarietà del sapere;

continuità metodologica, nel senso di approfondimento e applicazione dei

metodi di indagine specifici nei vari settori disciplinari e anche nel significato

di esperienze metodologiche relative alle varie situazioni formative in cui

sono stati coinvolti gli allievi (laboratori, lezioni frontali, lavori su materiali,

stage);

continuità valutativa, nel senso di applicazione di criteri di valutazione

graduali ed uniformi all’interno dei tre ordini di scuola e di continuum tra

profili in uscita ed accertamento dei prerequisiti in ingresso;

continuità documentativa, intesa come diritto dell’allievo al rispetto della

propria storia, sia come persona che come soggetto dell’apprendimento,

documentata e raccontata.

Alla Continuità è legata la didattica orientativa che in sé è una “buona pratica” che

coinvolge tutti i cicli scolastici in verticale, dalla SdI, all’ultima classe della S.S. di 1°

G. Essa tende a potenziare le risorse del singolo in situazione di apprendimento ed a

valorizzare l’aspetto formativo/ educativo delle singole discipline negli interventi

quotidiani. La didattica disciplinare, per divenire orientativa e fornire gli strumenti

necessari all’attivazione delle capacità di scelta, deve porre l’attenzione su alcuni

aspetti:

la scelta dei contenuti da proporre, in cui i ragazzi possono progressivamente

scoprire interessi e attitudini;

la scelta e il potenziamento degli strumenti di studio più idonei a favorire

l’apprendimento;

il rafforzamento dell’auto consapevolezza e della capacità di riflessione sul

proprio percorso;

una pluralità di metodologie didattiche: la lezione frontale non è una modalità

orientativa, al contrario dell’organizzazione per laboratori dove i bambini

sono guidati nella ricerca di soluzioni personali ai quesiti posti.

Si tratta, in sostanza, di progettare delle situazioni di apprendimento dove le singole

discipline non siano concepite dagli operatori e percepite dagli allievi come luoghi

depositari di un sapere da memorizzare, fisso e immutabile, bensì siano funzionali alla

soluzione dei problemi a cui ci si trova dinnanzi nel nostro agire quotidiano. Per

rendere realmente efficaci le proposte didattiche occorre un approccio nel quale al

centro non vi siano più il docente e l’insegnamento, ma piuttosto gli allievi e

l’apprendimento; il ruolo del docente è quello di un facilitatore, capace di reperire il

materiale adatto, organizzare l’ambiente di lavoro rendendolo gratificante e idoneo

alla comunicazione, stimolare l’acquisizione delle competenze senza mai offrire

risposte definitive e aprioristiche, passando da un modello di apprendimento

individualistico ad uno di tipo problematizzante e collaborativo che dia spazio al

dialogo e all’ascolto.

Si ritiene quindi opportuno:

adottare un Progetto Accoglienza che garantisca in ogni momento della vita

scolastica dell’alunno, di qualsiasi ordine, la reale collaborazione

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dell’Istituzione con il contesto familiare di appartenenza così da costruire

un’alleanza educativa fatta di relazioni costanti che permettano il

riconoscimento dei precisi ruoli ed il vicendevole supporto nel perseguimento

di comuni finalità educative;

condividere un unico curricolo di Istituto che al suo interno realizzi, in modo

significativo, il raccordo tra le competenze in uscita da un ordine di scuola e

quelle richieste in ingresso dal successivo nonché tra le diverse pratiche

valutative;

predisporre situazioni globali di apprendimento capaci di incidere

positivamente sull’intero processo di maturazione della persona.

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ACCOGLIENZA

“Auguro a tutti voi, genitori, insegnanti, persone che lavorano nella scuola, studenti,

una bella strada nella scuola, una strada che faccia crescere le tre lingue, che una

persona matura deve sapere parlare: la lingua della mente, la lingua del cuore e la

lingua delle mani. Ma, armoniosamente, cioè pensare quello che tu senti e quello che tu

fai; sentire bene quello che tu pensi e quello che tu fai; e fare bene quello che tu pensi

e quello che tu senti. Le tre lingue, armoniose e insieme!”

Papa Francesco

L'Istituto Comprensivo “Capaccio Paestum”, nell'ambito delle scelte formative

individuate per l’anno scolastico in corso, propone un progetto di Accoglienza e

Continuità che, attraverso un percorso formativo, riconosce l'alunno come individuo

dotato di personalità, da accogliere e da formare.

E' sempre più diffusa la consapevolezza che il momento più delicato del percorso

scolastico degli allievi coincide con il passaggio da un ordine di scuola all'altro.

L'accoglienza, in questo contesto, acquista un ruolo centrale come approccio per la

costruzione di un sereno lavoro scolastico e l'ingresso a scuola diventa il primo

tassello del delicato lavoro d'inserimento nel nuovo ciclo di studi.

La nostra Istituzione, consapevole dell'importanza che riveste tale esperienza nella

crescita del bambino, si impegna a favorire questo processo sostenuto, sia con

l'applicazione delle varie fasi del Progetto Accoglienza, sia con la realizzazione di

attività in Continuità programmate tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola.

L'inizio di ogni percorso, sia per i bambini che per gli adulti, è sempre un evento

critico, nel senso che è carico di emozioni, di significati, di aspettative e, a volte, di

ansie e paure. E' compito dell'istituzione scolastica "organizzare", curare, tenere

sotto controllo questo delicato momento predisponendo un "clima" adatto per

accogliere adeguatamente gli allievi e i genitori e per rimuovere gli ostacoli che

potrebbero impedire loro di ben usufruire dei servizi educativi.

Accogliere un alunno significa, prima di tutto, interessarsi alla sua storia, creare

connessioni tra la sua vita a casa e le esperienze che compie a scuola, ricercare

modalità efficaci di comunicazione con la sua famiglia.

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Per realizzare ciò è necessario che la Scuola si ponga in atteggiamento di ascolto e sia

pronta a recuperare e valorizzare i vissuti dei singoli individui così da dare risposte

alle incertezze e dissipare i timori che indubbiamente ognuno, in particolar modo

l’alunno più piccolo, porta con sé nel momento in cui è chiamato a inserirsi in un

contesto diverso da quello familiare o nuovo.

La finalità dell’accoglienza è, dunque, creare una condizione di benessere tale da

predisporre l’alunno positivamente verso un’esperienza formativa che lo pone dinanzi

ad una graduale serie di difficoltà e situazioni problematiche ma, al tempo stesso, lo

incoraggia e lo sostiene nell’acquisizione della capacità di affrontarle e superarle.

Pertanto questa fase deve essere condivisa da tutti i docenti della Scuola in quanto

"accoglienza" non è solo il momento dell'ingresso, ma è la "quotidianità" dei rapporti

che connotano il clima scolastico e che sono il presupposto per la conquista da parte di

ciascun alunno di sicurezza e autonomia.

PIANO D'ACCOGLIENZA

CHI? -Alunni

-Famiglie

COME? -Incontro di presentazione della scuola e

della sua impostazione formativa (POF)

-Patto educativo di corresponsabilità

STRUMENTI E ATTIVITÀ

-Predisposizione dei locali

-Attività/giochi di accoglienza

-Visite guidate della scuola

-Colloqui preliminari tra i docenti dei diversi

ordini di scuola

-Scheda di valutazione dell'alunno

ATTEGGIAMENTI DEL DOCENTE

- Rispetto

- Empatia

- Cordialità

- Trasparenza

- Competenza comunicativa verbale

- Padronanza della propria disciplina

- Interazione positiva con gli studenti

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- Entusiasmo e motivazione per suscitare interesse

FINALITÀ GENERALI

Creare un clima sereno, accogliente, che favorisca il desiderio e la motivazione

ad apprendere.

Creare un atteggiamento fiducioso verso l’ambiente scolastico e verso le

persone con le quali si condividono questi spazi

OBIETTIVI/RISULTATI ATTESI

Creare di un clima sereno e rassicurante.

Facilitare il superamento di ansie e paure.

Favorire la collaborazione tra scuola e famiglia.

Facilitare la conoscenza del contesto scuola e delle persone che vi operano.

Vivere la scuola con partecipazione e fiducia.

Accogliere positivamente gli alunni di altre culture e/o svantaggiati, facendo in

modo .che si sentano rispettati nella loro diversità.

Promuovere situazioni che consentano la conoscenza reciproca, l’attivazione di

corretti rapporti interpersonali e positive dinamiche socio- relazionali.

Favorire la comunicazione per giungere alla condivisione di intenti ed interessi.

Mettere in atto comportamenti consapevoli e responsabili che favoriscano lo

star bene a scuola.

RISULTATI ATTESI MISURABILI

Potenziamento della conoscenza di sé (attitudini, interessi, aspettative,

capacità).

INDICATORI DI VERIFICA

La verifica si avvarrà di indicatori qualitativi e quantitativi.

Qualitativi: nella fase progettuale di inizio d’anno i docenti si

confronteranno per concordare l’organizzazione scolastica, la tipologia

d’interventi e il tema da trattare, al fine di promuovere l’accoglienza e

favorire la costruzione di un clima positivo all’interno di ogni classe.

Quantitativi: le attività progettate per l’accoglienza accompagneranno, per

tutto l’anno scolastico, gli alunni dei tre plessi di SdI, quelli dei cinque plessi

di S.P., nonché gli allievi della S.S.di I G. della nostra Istituzione scolastica.

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DIFFERENZIALE DI MIGLIORAMENTO ATTESO RISPETTO ALL’ESISTENTE

L’intervento proposto dalla nostra Istituzione scolastica si pone come risposta

ai bisogni, alle domande, alle complessità legate all’ingresso a scuola dei bambini

a seconda dell’ordine di scuola da frequentare. In questo senso, valutare i

risultati di un significa concettualizzare un progetto come la risposta a questo

problema. Su questa base, valutare un progetto non significherà solo chiedersi

se si è realizzato tutto quello che è stato previsto in fase di disegno

dell’intervento, ma piuttosto se ciò che è stato attuato ha modificato la

situazione che si riteneva “problematica”, migliorando la condizione di coloro a

cui erano dirette le azioni.

MONITORAGGIO

I docenti di ogni classe della nostra Istituzione riferiranno , in sede di

Consiglio di Intersezione, Interclasse e di Classe, l’utilità delle attività

proposte e della ricaduta sugli allievi.

ITINERARIO DELL’ACCOGLIENZA

Forte collaborazione tra i docenti.

Apertura all’esterno e utilizzo delle risorse del territorio.

Coinvolgimento degli alunni come soggetti attivi della costruzione delle loro

conoscenze.

Costruzione di relazioni inclusive e solidali tra i compagni di scuola con le loro

“diversità”.

Attenzione alla crescita psicologica degli alunni.

Atteggiamento di rassicurazione nei confronti dei genitori e loro coinvolgimento

nelle attività.

Momenti ed attività di raccordo.

Ottimizzazione delle risorse umane e dei materiali disponibili.

MODALITÀ

La nostra vuol essere una “scuola accogliente” : attenta alle attese dell’ utenza,

incentra la sua attività sui valori comuni a tutte le religioni, ossia: rispetto, giustizia,

solidarietà, condivisione, fiducia, nonché sui diritti inalienabili di ogni uomo alla vita,

alla salute, all’educazione, all’identità individuale, culturale, etnica, linguistica,

religiosa, sulla creazione di significativi rapporti tra tutte le componenti del pianeta

scuola, sulla disponibilità al dialogo e alla collaborazione.

Sul rispetto di tali valori e diritti si fonda la possibilità concreta di promuovere una

nuova qualità della vita non solo del bambino, ma della comunità in generale.

Le attività programmate per promuovere l’accoglienza degli alunni prenderanno spunto

dalle parole di Papa Francesco a cui sarà data una connotazione laica affinché gli alunni

di ogni etnia possa svolgere le attività proposte in un clima sereno. Le attività

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didattiche saranno incentrate, quindi, sulla tematica dei valori e saranno comuni a

tutti e tre gli ordini di scuola. Le stesse saranno individuate a cura degli insegnanti

degli anni ponte, negli incontri programmati prima dell’inizio delle attività didattiche.

Saranno organizzate e scandite secondo gli schemi seguenti:

SCUOLA DELL’INFANZIA

FASE TEMPI E

ORARI

OBIETTIVO MODALITA’

1a fase:

“Giornata

dell’Accoglienza”

A maggio del

precedente anno

scolastico

Creare una prima

occasione di

esplorazione e

conoscenza

dell’ambiente

scolastico. Promuovere

una prima occasione di

scambio tra scuola e

famiglia.

Incontro con le famiglie dei

bambini di 3 anni da effettuarsi

all'inizio dell'attività educativo

– didattica per la presentazione

dei docenti e per l'illustrazione

delle finalità e

dell'organizzazione della Scuola.

- L'ingresso dei bambini di 3

anni avverrà in modo graduale

secondo un definito

cronoprogramma per favorire un

approccio sereno. I genitori

avranno l'opportunità di vivere e

condividere il momento

dell'inserimento.

- La Scuola invita le famiglie con

i loro bambini a visitare ed a

conoscere l’ambiente scolastico

in un clima di festosa

accoglienza. Predispone a tal

uopo un invito da consegnare ai

genitori dei futuri alunni all’

atto dell’iscrizione.

2a fase:

“Allestimento”

La settimana

precedente l’inizio

delle lezioni

Allestimento festoso

degli spazi.

Predisposizione e

organizzazione degli ambienti

interni ed esterni per

l’accoglienza e l’avvio delle

attività

Incontro congiunto tra i docenti

per pianificare le attività.

3a fase:

“Primi contatti”

Prima settimana di

scuola del mese di

settembre

Comunicare ai genitori

le modalità

organizzative del

primo inserimento a

scuola.

Condivisione di regole di

comportamento ritenute utili a

favorire il graduale e sereno

distacco dell’alunno dalla

famiglia

Attività di informazione

genitori e presentazione delle

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attività generali del P.O.F. e del

patto educativo di

corresponsabilità;

- consegna e sottoscrizione del

patto educativo di

corresponsabilità;

- presentazione del regolamento

interno.

4a fase:

“Inserimento”

Le prime due

settimane

dell’attività

scolastica

Graduale e positivo

inserimento degli

alunni al primo anno.

Accoglienza dei bambini che

rimangono a scuola in compagnia

di almeno un genitore o di altro

familiare per il tempo stimato

giusto per ciascuno di loro.

5a fase:

“Assemblea”

Ad attività

didattiche avviate

Costruire rapporti di

comunicazione e

collaborazione tra

scuola e famiglia.

Illustrazione dei tempi e delle

routine della giornata scolastica

e del progetto educativo –

didattico della Scuola in

occasione delle elezioni indette

per il rinnovo degli OO.CC.

Diversificazione delle fasce

orarie in base agli ordini di

scuola per consentire una

maggiore partecipazione dei

genitori.

ATTIVITA’

Saranno privilegiate le attività:

- di scoperta dell’ambiente scuola con i materiali e gli oggetti a disposizione;

- ludiformi per orientarsi nella scuola, per riconoscere gli spazi collettivi e

personali (es. armadietto) e per rispettare le regole d’uso degli stessi;

- di routine e di vita pratica per la scoperta delle regole di vita quotidiana;

- giochi liberi ed organizzati negli angoli strutturati giochi per conoscersi ed

instaurare i primi legami con i compagni;

- di conoscenza reciproca e di inserimento dei nuovi e vecchi iscritti;

- di gioco/canto/danza sia in piccolo gruppo che in grande gruppo;

- laboratoriali di disegno, pittura, manipolazione di materiali;

- di conversazioni libere e guidate

- compilazione di griglie per le verifiche iniziali

Sarà organizzata “La giornata dell’Accoglienza”: la scuola nel mese di maggio apre le

porte ai genitori per una visita informativa. Alle famiglie verrà dato un invito cartaceo

all’atto dell’iscrizione.

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Cronoprogramma Scuola dell'Infanzia

Si definisce di seguito un programma di massima per l'accoglienza dei bambini nelle

prime due settimane di scuola, sottolineando però come i tempi in questo ordine di

scuola debbano essere particolarmente flessibili e dimensionabili a seconda delle

peculiarità e necessità di ciascun alunno. Il periodo dell’accoglienza coinvolgerà anche i

genitori, non soltanto per incontri informativi sull’organizzazione scolastica, ma anche

per renderli più consapevoli del loro ruolo e cooperativi nei confronti dello sviluppo

psico- sociale del proprio figlio.

1^ Settimana

Inserimento graduale – Accoglienza

Per i primi tre giorni l’orario di permanenza a scuola è fissato dalle ore 10.00 alle ore

12.00

Per i successivi due giorni dalle ore 9.00 alle ore 12.00

2^ Settimana

La frequenza è prevista per l’intero orario giornaliero delle attività ovvero dalle ore

8.30 alle ore 13.30

E’ altresì prevista l’uscita diversificata a seconda dei casi: ore 11.00/13.30 per alunni

anticipatari, nuovi iscritti, esigenze specifiche ecc....

SCUOLA PRIMARIA

FASE TEMPI E

ORARI

OBIETTIVO MODALITA’

1a fase:

“Accoglienza”

settembre Primo passaggio di

informazioni tra

docenti; conoscenza

dei futuri alunni da

parte delle

insegnanti della

classe quinta;

conoscenza del

nuovo ambiente

scolastico da parte

degli alunni in uscita

dalla SdI.

II primo giorno di scuola, i

genitori che accompagnano gli

alunni iscritti al primo anno della

Scuola Primaria, presentano i loro

figli ai nuovi docenti e ai nuovi

compagni. La mattinata proseguirà

con diverse attività di accoglienza

in un clima festoso (programmate

dagli insegnanti della Scuola

Primaria nei giorni precedenti

l’inizio delle attività didattiche),

nelle quali saranno coinvolti tutti

gli alunni della Scuola.

Gli insegnanti, ad attività iniziate,

informano i nuovi studenti sulle

finalità della Scuola Primaria

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e forniscono le informazioni sugli

spazi, il personale,

l'organizzazione e le attività della

scuola.

2a fase:

“Allestimento”

La settimana

precedente

l’inizio delle

lezioni

Allestimento

accogliente e

funzionale degli

spazi e degli

ambienti.

Predisposizione e organizzazione

degli ambienti interni ed esterni

per l’accoglienza e l’avvio delle

attività.

3a fase:

“Primi contatti”

Prima settimana

di scuola del

mese di

settembre

Informare i genitori

degli alunni di nuova

iscrizione sulle

modalità

organizzative

dell’inserimento a

scuola.

Condivisione di regole di

comportamento ritenute utili a

favorire il graduale e sereno

inserimento dell’alunno alla classe

prima.

4a fase:

“Inserimento”

Le prime due

settimane

dell’attività

scolastica

Graduale e positivo

inserimento degli

alunni alla classe

prima.

Vita di relazione; gestione

autonoma dell’ambiente e del

“corredo” scolastico personale.

Somministrazione delle prove di

ingresso.

5a fase:

“Assemblea”

ottobre Costruire rapporti di

comunicazione e

collaborazione tra

scuola e famiglia.

Illustrazione del curricolo e delle

scelte metodologiche effettuate

dal team docente.

ATTIVITA’

Organizzazione del contesto – scuola;

allestimento di angoli gioco e divertimento;

attività laboratoriali : grafico – pittorico – linguistiche – psicomotorie –

musicali;

visione di filmati;

lettura, comprensione e rielaborazione di brevi racconti;

conversazioni, dialoghi, situazioni di problem solving;

conoscenza dei locali scolastici da parte dei nuovi iscritti.

Cronoprogramma Scuola Primaria

Si definisce di seguito un programma di massima per l'accoglienza dei bambini nelle

prime due settimane di scuola:

1^ Settimana

Ingresso e accoglienza alunni: ore 8.10 /13.40;

Attività didattiche mirate alla conoscenza reciproca ed all'inserimento dei

nuovi e vecchi iscritti.

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Osservazione delle dinamiche di gruppo.

2^ Settimana

Somministrazione prove d’ingresso di tipo oggettivo per rilevazione di

competenze.

Manifestazione finale del P. Accoglienza .

Il periodo dell’accoglienza coinvolgerà anche i genitori, non soltanto per incontri

informativi sull’organizzazione scolastica, ma anche per renderli più consapevoli del

loro ruolo e cooperativi nei confronti dello sviluppo psico- sociale del proprio figlio.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

FASE TEMPI E ORARI OBIETTIVO MODALITA’ 1a fase:

“Continuità Primaria/

Secondaria”

Da gennaio a maggio Primo passaggio di

informazioni tra

docenti;

conoscenza dei futuri

alunni da parte degli

insegnanti delle classi

prime;

conoscenza del nuovo

ambiente scolastico da

parte degli alunni in

uscita dalla S.P.

Incontro tra docenti dei

due ordini di scuola;

conduzione di una o più

attività con gli alunni in

uscita dalla S.P. a cura del

loro futuro insegnante;

visita della S. S. con

svolgimento di attività e

tutoraggio da parte degli

alunni di terza.

2a fase:

“Allestimento”

La settimana

precedente l’inizio delle

lezioni

Allestimento funzionale

degli spazi e degli

ambienti.

Predisposizione e

organizzazione degli

ambienti interni ed

esterni per l’accoglienza e

l’avvio delle attività.

3a fase:

“Primi contatti”

Prima settimana di

scuola del mese di

settembre

Informare i genitori

sulle modalità

organizzative

dell’inserimento a

scuola.

Condivisione di scelte

organizzative e

metodologiche.

4a fase:

“Inserimento”

Le prime due settimane

dell’attività scolastica

Graduale e positivo

inserimento degli alunni

alla classe prima

Conoscenza della

scolaresca;

osservazione delle

dinamiche di gruppo;

somministrazione prove

d’ingresso di tipo

oggettivo per rilevazione

di competenze.

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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO- CLASSI PRIME

DISCIPLINE ATTIVITÀ

Italiano - Storia - Geografia Autopresentazione orale e scritta: descrizione di sé,

della propria famiglia, della propria casa, dei propri

interessi ed hobbies.

Lettura del Regolamento scolastico e del Patto di

corresponsabilità

Tecnologia Conoscenza dell’ambiente scolastico e visita

dell’edificio.

Illustrazione del Piano di sicurezza.

Arte e immagine Realizzazione segnaposti. Sistemazione e

personalizzazione dell’aula per mezzo di cartelloni e

addobbi.

Inglese - Francese Descrizione di sé mediante immagini, disegni,

interviste.

Tutti gli altri insegnanti della classe Indicazioni sull’utilizzo dei libri di testo degli

strumenti relativi alla propria disciplina.

Cronoprogramma S.S.di 1°G.

Primo giorno di scuola: le persone e gli spazi

1. All’ingresso nella scuola gli alunni vengono accolti dal D.S. e dai docenti della prima

ora di lezione con un breve discorso di benvenuto e alla presenza, se possibile, del

Sindaco e dell’Assessore all’istruzione del Comune. Segue una breve esibizione

musicale dell’orchestra dell’Istituto. Viene, quindi, fatto l’appello degli alunni di

ogni singola classe prima che, accompagnati dai propri docenti, si recheranno nelle

aule assegnate.

2. Entrati in classe il docente si presenta dando anche alcune prime informazioni sulla

storia e sul funzionamento dell’Istituto.

3. Gli alunni si presentano per nome e cognome dando anche informazioni su scuola di

provenienza, interessi personali, ambito familiare…

4. Gli alunni, accompagnati dal proprio docente di tecnologia, visitano l’edificio

scolastico conoscendone ambienti e figure professionali.

Secondo giorno di scuola: i regolamenti

Ogni docente di Lettere illustra ai propri alunni:

1. Regolamento di Istituto

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2. Patto di corresponsabilità

3. Segue la stesura di un Regolamento di classe frutto di riflessioni libere e indotte

che ogni alunno si impegna a rispettare.

Terzo giorno di scuola: gli strumenti

1. Uso del libretto delle giustifiche, dei ritardi e delle assenze.

2. Uso del diario scolastico soggetto al controllo degli insegnanti per ciò che concerne

assegno dei compiti, comunicazione e avvisi.

3. Uso dei libri di testo e degli strumenti disciplinari da utilizzare.

4. Accortezze da utilizzare nella preparazione quotidiana dello zainetto scolastico e

precise indicazioni per evitare un eccessivo carico dello stesso.

CRITERI METODOLOGICI, STRATEGIE DIDATTICHE E SPAZI UTILIZZATI

Prediligendo una didattica laboratoriale si creeranno le condizioni ambientali

favorevoli dove docenti e alunni potranno condividere un’esperienza d’insegnamento-

apprendimento attivo e cooperativo.

In seguito all’osservazione sistematica inerente gli aspetti affettivo- relazionali e

cognitivi dei singoli alunni, si valuteranno: l’adattamento sociale, il comportamento in

situazione, il senso di sicurezza, l’equilibrio emotivo, il desiderio di apprendere e le

reali potenzialità e abilità degli alunni. Saranno privilegiate strategie metodologico-

didattiche a sfondo laboratoriale quali Circle-time, Brainstorming, Problem Solving e il

Role-Playing, allo scopo di stimolare la libera espressione verbale, le capacità logiche e

le dinamiche relazionali positive di ogni alunno con il gruppo dei pari e con quello degli

adulti.

Si privilegerà prevalentemente il laboratorio del gruppo classe, ma si utilizzeranno

anche altri spazi disponibili.

Lo spazio-aula sarà strutturato in modo flessibile e funzionale all’organizzazione e agli

scopi del lavoro, prevedendo, secondo le necessità, una mutevole disposizione dei

banchi.

Durante i primi giorni di scuola saranno messi a disposizione degli alunni fogli di

cartoncino, fogli bianchi, pennarelli, colori, gessetti colorati, oltre al normale

occorrente scolastico, per stimolare al massimo la libera espressione e creatività.

MEZZI E STRUMENTI

Facile consumo e sussidi.

VERIFICA / VALUTAZIONE

La verifica, in itinere e finale, sarà effettuata con il supporto delle osservazioni

occasionali e sistematiche e con altri strumenti di analisi e di indagine.

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CONTINUITA’

“Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.”

Dante Alighieri

Nella scienza educativa il concetto di continuità educativa – didattica fa riferimento

ad uno sviluppo e ad una crescita dell’individuo da realizzarsi “senza microscopici salti

o incidenti”: ogni momento formativo deve essere legittimato dal precedente per

ricercare successive ipotesi educative ricche di significato per l’autentica, armonica

integrazione funzionale dell’esperienza e dagli atteggiamenti compiuti dell’alunno.

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un

percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo

articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti dell’età

evolutiva e nelle diverse situazioni scolastiche, costruisce così la sua particolare

identità.

Convinti che la continuità è un modo di intendere la scuola come un servizio “continuo”,

in cui ogni alunno possa trovare l’ambiente e le condizioni più favorevoli per realizzare

un percorso formativo completo, nella più ampia visione della costruzione di un

“curricolo continuo”, si ritiene che la scuola debba individuare ed elaborare gli

strumenti e le procedure per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e

gradi dell’istruzione.

FINALITA’

Facilitare il passaggio degli alunni da una scuola all’altra, mirando a garantire

concretamente una continuità educativa, progettuale e formativa;

Favorire un rapporto di continuità metodologico e didattico tra i docenti delle

classi parallele.

Favorire la crescita e la maturazione complessiva dell’alunno.

Sviluppare attività individuali e di gruppo tra gli alunni delle classi parallele.

Promuovere la socializzazione, l’amicizia e la solidarietà.

Attuare interventi congiunti e coordinati per rispondere ai bisogni di tutti gli

alunni e in particolari agli alunni diversamente abili.

Innalzare il livello qualitativo dei risultati dell’apprendimento.

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Promuovere interazioni tra i due contesti educativi.

Organizzare, curare e tenere sotto controllo questo delicato momento, carico

di emozioni ed aspettative, creando situazioni, atteggiamenti e un clima adatto

ad accogliere alunni e genitori;

Valorizzare le competenze già acquisite dall’alunno nel rispetto dell’azione

educativa di ciascuna scuola, pur nella diversità dei ruoli e delle funzioni;

Rispettare la progettazione educativa che unisce e qualifica i tre ordini di

scuola, armonizzando gli stili educativi;

Garantire la continuità del processo educativo fra la scuola dell’infanzia, scuola

primaria e scuola secondaria di primo grado, da intendersi come percorso

formativo integrale e unitario seppur differenziato sotto l’aspetto dei

contenuti;

Rispondere all’esigenza prioritaria di integrazione e prevenzione del disagio,

poiché l’alunno che vive serenamente la realtà scolastica ha i presupposti per

consolidare l’autostima, utilizzare nuove forme di comunicazione, raggiungere il

successo personale e scolastico.

Favorire, se possibile, la formazione di classi “equilibrate”.

OBIETTIVI/RISULTATI ATTESI

Semplificare il passaggio graduale da un ordine di scuola all’altro.

Attuare la continuità didattico- educativa.

Condividere il significato di sapere, saper fare e saper essere.

Favorire il processo di apprendimento attraverso la continuità didattica ed

educativa.

Promuovere la conoscenza reciproca e relazionale tra gli alunni dei vari ordini di

scuola.

Proporre attività da svolgere con approccio interdisciplinare comuni all’ultimo

anno della Scuola dell’Infanzia e la prima classe della Scuola Primaria.

Promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e degli

alunni diversamente abili.

Individuare collegamenti con le realtà scolastiche, culturali e sociali del

territorio.

Istaurare un dialogo permanente tra i vari ordini della scuola per un reale

coordinamento orizzontale e verticale.

Promuovere attività che favoriscano la continuità educativa scuola – famiglia.

Potenziare la voglia di “crescere”, cambiare e diventare sempre più autonomi.

Salvaguardare la crescita formativa e il bagaglio di conoscenze che ogni

bambino porta in sé.

Favorire il passaggio da una struttura all’altra eliminando sentimenti di

insicurezza e disagio per il nuovo.

Garantire opportunità educative adeguate a tutti attraverso la conoscenza

degli alunni.

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Individuare i collegamenti con le realtà culturali e sociali del territorio

attraverso l’utilizzo dei servizi, degli enti e la formazione dei docenti su temi

trasversali.

Indicare verifiche e valutazioni delle strategie di insegnamento, in relazione al

raggiungimento delle abilità previste attraverso incontri tra docenti delle

diverse scuole.

Integrare i sistemi valutativi.

RISULTATI ATTESI MISURABILI

Potenziamento della conoscenza di sé (attitudini, interessi, aspettative,

capacità).

Consolidamento del metodo di studio.

INDICATORI DI VERIFICA

La verifica si avvarrà di indicatori qualitativi e quantitativi.

Qualitativi: migliore e più efficace passaggio di informazioni tra i diversi

ordini di scuola; migliore inserimento degli alunni nel mese di settembre

grazie al passaggio delle informazioni tra i docenti dei diversi ordini di

scuola.

Quantitativi: n° 2 incontri organizzati tra il segmento SdI /S.P.e n° 2

incontri tra il segmento S.P./S.S.di I G. ; n° tre incontri tra i docenti

prevalenti delle classi V della S.P. e i coordinatori delle classi I di S.S.di I G.

MONITORAGGIO

Incontri, in itinere tra i docenti prevalenti delle classi V di S.P. e i

coordinatori delle classi I di S.S. di I G. per elaborare prove e/o strumenti

strutturati adeguatamente rapportati al tipo di attività proposta.

Discussione conclusiva tra tutti i docenti attraverso una griglia preparata

dai docenti di classe.

I lavori conclusivi verranno registrati e diverranno utile documento a

rilanciare l’iniziativa il susseguente anno scolastico.

DIFFERENZIALE DI MIGLIORAMENTO ATTESO RISPETTO ALL’ESISTENTE

L’intervento proposto dalla nostra Istituzione scolastica si pone come risposta

ai bisogni, alle domande, alle complessità legate all’ingresso a scuola dei bambini

a seconda dell’ordine di scuola da frequentare. In questo senso, valutare i

risultati di un significa concettualizzare un progetto come la risposta a questo

problema. Su questa base, valutare un progetto non significherà solo chiedersi

se si è realizzato tutto quello che è stato previsto in fase di disegno

dell’intervento, ma piuttosto se ciò che è stato attuato ha modificato la

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situazione che si riteneva “problematica”, migliorando la condizione di coloro a

cui erano dirette le azioni.

INCONTRO TRA DOCENTI DI SdI E DI S.P. PER:

Condividere linee educative e strategie metodologiche comuni ai due ordini di

scuola;

definire criteri di formazione dei futuri gruppi classe;

analizzare l’organizzazione curricolare al fine di individuare possibili elementi

di continuità didattica;

individuare i livelli di competenze e delle conoscenze degli alunni, le modalità di

apprendimento, gli aspetti relazionali;

raccogliere informazioni sugli alunni che presentano disagi (difficoltà

d’apprendimento, relazionali, familiari…);

programmare e realizzare progetti in collaborazione che favoriscono l’incontro

degli alunni delle classi – ponte e non solo;

incontro tra i docenti dei due ordini di scuola per programmare le attività che

faranno da sfondo alle visite dei bambini della SdI a quelli della Primaria;

visite alla S.P. dei bambini della SdI (alunni anni cinque) per conoscere la nuova

realtà scolastica e gli insegnanti con predisposizione di attività educativo-

espressive comuni di tipo laboratoriale;

incontro tra i docenti dei due ordini di scuola (docenti SdI/S.P classi quinte)

per programmare l’accoglienza dei futuri alunni della S.P. in un ambiente che

sappia accogliere gli alunni nel delicato passaggio.

INCONTRO TRA I DOCENTI DI S.P. E DI S.S.di I G. PER:

Promuovere interazioni tra i due contesti educativi;

utilizzare gli elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni “in entrata” in

vista della formazione delle classi;

proporre percorsi curricolari continui relativamente ad aree di intervento

educativo comune;

proporre iniziative per realizzare attività comuni tra gli alunni delle classi degli

anni ponte insieme ai loro docenti;

individuare collegamenti con le realtà scolastiche, culturali e sociali del

territorio;

promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e degli

alunni diversamente abili.

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INCONTRO TRA I DOCENTI DEI DUE ORDINI DI SCUOLA (CLASSI QUINTE S.P.

E CLASSI PRIME S.S.di I G.) PER:

Condividere linee educative e strategie metodologiche comuni ai tre ordini di

scuola;

creare occasioni d’incontro tra i docenti della S.P. e della S.S. di 1° G. per

confrontarsi e approfondire temi e problemi proprio a partire dalla riflessione

comune su quanto nella scuola si realizza a livello formativo e didattico;

incontro tra i docenti dei due ordini di scuola per concordare un sistema comune

di verifica e valutazione delle strategie di insegnamento in relazione al

raggiungimento delle abilità previste;

programmare e realizzare progetti in partnership che favoriscano l’incontro fra

gli alunni delle classi – ponte e non solo;

raccogliere informazioni sugli alunni che presentano disagi;

favorire un rapporto di continuità metodologico - didattica tra gli ordini

scolastici;

definire criteri per la formazione di classi di livelli eterogenei.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO - SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO

per:

Promuovere interazioni tra i due contesti educativi.

Organizzare incontri con docenti referenti ed alunni degli istituti superiori del

territorio.

Open day presso le Scuole Secondarie di 2° grado.

Lezioni dimostrative.

Individuare collegamenti con le realtà scolastiche, culturali e sociali del

territorio.

Promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da culture diverse e degli

alunni diversamente abili.

La continuità verticale con gli istituti superiori si attua:

Con attività di tipo informativo sui possibili percorsi scolastici;

Con visite guidate alle scuole;

Seguendo il percorso formativo degli studenti alla S. S. 2° con l’acquisizione

delle valutazioni al termine del primo anno di studio.

RACCORDO CURRICOLARE SdI – S.P.

Il raccordo curricolare tra questi due ordini di scuola si realizzerà intorno alle

competenze di base che ogni alunno, avendo frequentato con assiduità il triennio della

Scuola dell’Infanzia, avrà acquisito.

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Ogni alunno, pertanto, al suo ingresso alla Scuola Primaria, dimostrerà di aver

maturato:

- una sufficiente fiducia in sé;

- una certa consapevolezza delle proprie risorse;

- la curiosità e il desiderio di sperimentare e di interagire con le persone,

le cose, gli ambienti;

- la capacità di percepire le relazioni, di cogliere le caratteristiche e i

cambiamenti;

- sufficienti abilità di tipo logico.

Progetto Continuita’: “Io e gli Altri …giocando con i Numeri”

SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA

Il passaggio scuola dell'infanzia-scuola primaria, rappresenta per il bambino un

momento estremamente delicato attorno al quale si concentrano fantasie,

interrogativi e timori. Affrontare questa nuova esperienza significa per l'alunno

cambiare il gruppo di amici, uscire dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia

scuola, affrontare nuovi sistemi relazionali, incontrare nuove regole e nuove

responsabilità, ma significa anche entusiasmo per il nuovo, trepidazione, desiderio di

scoperta, speranza...

Il Progetto Continuità si pone proprio in questo contesto, con la finalità di promuovere

un “ponte” di esperienze tra un grado scolastico e l’altro, aprendo una finestra sulla

nuova realtà in cui fra non molto i bambini di 5/6 anni saranno immersi, cercando di

diminuire la tensione che tale passaggio potrebbe determinare. Le attività realizzate

dai bambini della scuola dell’infanzia in collaborazione con quelli della scuola primaria,

hanno lo scopo di lasciare traccia delle potenzialità e attitudini personali del bambino,

aiutandolo a confermare la propria identità in una situazione di cambiamento.

La SdI favorisce e accompagna, attraverso l’elaborazione di attività connesse ai

diversi campi di esperienza, il naturale sviluppo delle competenze che si concretizza

attraverso la capacità di conquistare e padroneggiare conoscenze e saperi nei diversi

contesti di vita.

Si elabora, pertanto, un itinerario metodologico-didattico volto ad approfondire

tematiche comuni ai due segmenti scolastici per attenuare le eventuali difficoltà ma

soprattutto creare “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può

acquisire dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo nelle scelte future.

L’argomento da sviluppare nel corso di questo a.s. riguarderà l’area logico-matematica,

con approfondimento di numeri (fino a 10) e spazio.

DESTINATARI

Bambini dell’ultimo anno della SdI dell’Istituto Comprensivo “Capaccio Paestum”;

Bambini dell’ultimo anno della SdI parificate presenti sul territorio;

Alunni delle classi prime di S.P. dell’Istituto Comprensivo “Capaccio Paestum”.

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CAMPI D’ESPERIENZA COINVOLTI

Trasversalmente tutti, in particolare : Il sé e l’altro, Immagini – suoni- colori;

La conoscenza del mondo (numero e spazio); I discorsi e le parole; Il corpo e il

movimento.

DISCIPLINE COINVOLTE

Matematica, Arte e Immagine, Geografia, Ed. Fisica.

TEMPI

Attività curricolari per l’ intero anno scolastico;

due incontri da tenersi tra gli alunni dei due ordini di scuola, da tenersi nei mesi

di gennaio e di aprile.

OBIETTIVI FORMATIVI

SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA

AFFETTIVO - RELAZIONALI

Attivare modalità relazionali positive tra coetanei, non coetanei ed adulti.

Mettere in atto comportamenti di autonomia, rispetto delle regole di

convivenza, fiducia in sé, partecipazione attiva.

Impegnarsi in attività di gruppo, in forme di collaborazione, di confronto e di

aiuto reciproco.

Favorire il passaggio dei bambini della Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria

attraverso esperienze comuni.

METODOLOGICI – DISCIPLINARI PER L’ACQUISIZIONE E LO SVILUPPO DI:

Abilità linguistiche

Abilità operative e strumentali

Abilità logiche, di ragionamento e di pianificazione

Competenze comunicative, espressive ed argomentative.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Ascolta con adeguata attenzione.

Pone domande pertinenti e/o individua aspetti problematici.

Sa pianificare la stesura di un breve racconto attraverso una procedura

guidata.

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Adegua la struttura del testo all’introduzione dei personaggi.

Sa descrivere i protagonisti della storia ricorrendo al dettaglio.

Verbalizza il contenuto che intende sviluppare nella storia usando frasi di senso

compiuto, collegate fra loro ed utilizzando termini specifici ed appropriati.

ATTIVITA’

I bambini già in età prescolare possiedono la capacità di comprendere il concetto di

numero. Diventa quindi fondamentale che anche la Scuola dell’Infanzia si occupi di

favorire con esperienze adeguate, lo sviluppo delle capacità di intellegere la realtà ed

i fenomeni attraverso le quantità e le relazioni logiche. L’abilità di contare costruisce

un approccio scientifico alla realtà e permette ai bambini di cominciare a quantificare

il reale, mettere ordine e iniziare a misurare il mondo. Al termine del percorso

attraverso esperienze con i numeri, le quantità, lo spazio e dall’ esperienza vissuta

con gli alunni della prima classe della Scuola Primaria, il bambino diventerà

maggiormente consapevole della sua “posizione “ nel mondo e delle sue potenzialità di

agire su di esso diventando così protagonista delle sue scelte.

Nell’ultima fase i gruppi condivideranno i percorsi realizzati.

Organizzazione delle attività nella Scuola dell'Infanzia Mese di settembre Incontro tra i docenti della SdI e quelli delle classi quinte della

S.P. per la consegna del fascicolo sul passaggio di informazioni

degli alunni anni ponte.

Attività di informazione genitori da parte dei docenti di classe:

- presentazione del patto educativo di corresponsabilità;

- consegna e sottoscrizione del patto educativo di

corresponsabilità;

- presentazione del regolamento interno.

Mese di novembre 2015 - Predisposizione del materiale da distribuire ai plessi a cura

della Coordinatrice della SdI (Indicazioni, tasselli “Gioco dell’

oca”, filastrocche).

Mese di gennaio 2016 Momento d'incontro e socializzazione tra gli insegnanti e gli

alunni delle classi prime della Scuola Primaria e della Scuola

dell'Infanzia.

Date Gli alunni della Scuola dell'Infanzia di 5 anni, in orario scolastico,

parteciperanno ad una esperienza didattica per conoscere gli

insegnanti e gli alunni delle classi prime della Scuola Primaria.

I due incontri programmati, si svolgeranno in orario curricolare:

1° incontro: gli alunni della S.P. andranno in visita presso i

plessi di SdI.

2° incontro: gli alunni della SdI saranno accolti presso i

plessi di S.P.

Lavoro propedeutico

I docenti di SdI intratterranno gli alunni della S.P. con racconti

21: gli alunni della classe IA del

plesso di S.P di Capaccio Scalo,

al plesso di SdI di Capaccio

Scalo;

21: gli alunni del plesso di S.P. di

Ponte Barizzo presso la SdI

dell’Istituto Ricciardi – Bellelli.

21: gli alunni del plesso di S.P. di

Gromola, al plesso di SdI di

Precuiali;

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22: gli alunni del plesso di S.P. di

Laura, al plesso di SdI di

Precuiali;

25: gli alunni del plesso di S.P di

Licinella , al plesso di SdI di

Licinella.;

27: gli alunni della classe IB del

plesso di S.P Capaccio Scalo, al

plesso di SdI di Capaccio Scalo;

28: gli alunni della classe IC del

plesso di S.P Capaccio Scalo, al

plesso di SdI di Capaccio Scalo.

ed attività inerenti la tematica individuata (numeri/ spazio).

Presenteranno schede che andranno a comporre i tasselli di un

grande Gioco dell’oca da utilizzare durante il secondo incontro

con i compagni delle prime classi. A conclusione dell’attività, ai

bambini verrà offerto un piccolo spuntino preparato con la

collaborazione dei genitori e/o rappresentanti dei genitori.

1° incontro: accoglienza degli alunni della S. P. presso i plessi

scolastici di SdI; presentazione degli alunni e delle attività che i

gruppi dovranno svolgere relativamente alle tematiche inerenti i

numeri e lo spazio.

Mese di aprile 2016 Lavoro propedeutico

Gli alunni della S.P., nell’intervallo tra il primo ed il secondo

incontro, coloreranno i tasselli del gioco che verranno poi incollati

tra di loro a comporre un percorso giocoso da realizzare insieme

durante l’ultimo incontro. I docenti delle classi prime, in tempo utile, avranno cura di

assemblare il Gioco dell’ oca da utilizzare durante il secondo

incontro. Realizzeranno dei segnali per l’individualizzazione delle

squadre miste ( Coccinelle, leprotti, api, bruchi…).

2° incontro: Suddivisione degli alunni in squadre; Gioco dell’oca;

proclamazione dei vincitori; filastrocche e canti sui numeri.

Date

26: gli alunni della Scuola privata

“Il Girotondo” al plesso di S.P. di

Capaccio Scalo, classe IA;

26: gli alunni del plesso di SdI di

Capaccio Scalo, al plesso di S.P.

di Capaccio Scalo, classe I B;

26: gli alunni del plesso di SdI di

Precuiali, ai plessi di S.P. di

Gramola e Laura;

26: gli alunni dell’Istituto

Ricciardi- Bellelli al plesso di S.P.

di Ponte Barizzo.

26: gli alunni del plesso di SdI di

Licinella, al plesso di S.P. di

Licinella;

28: gli alunni del plesso di SdI di

Capaccio Scalo, al plesso di S.P.

di Capaccio Scalo, classe I C.

RACCORDO CURRICOLARE SCUOLA PRIMARIA– SCUOLA SECONDARIA DI I

GRADO

Le azioni di Continuità da attuare prevedono la progettazione e la realizzazione di

interventi mirati a:

definire criteri per la formazione dei futuri gruppi classe,

consentire un positivo inserimento nella nuova realtà scolastica,

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favorire un rapporto di continuità metodologica – didattica tra gli ordini

scolastici. Definiti i criteri per la formazione delle classi, i docenti si incontreranno per fornire

le informazioni utili alla formazione dei gruppi classe, anche attraverso il passaggio

dei fascicoli degli alunni all’ordine successivo di scuola.

Verranno predisposti incontri congiunti tra i docenti delle classi coinvolte per

pianificare le attività per tutto il corso dell’anno e definire strategie metodologiche e

tematiche comuni da affrontare durante gli incontri tra le “classi ponte”, mirati a

presentare la nuova realtà scolastica e alla realizzazione di attività didattiche ed

educative comuni agli alunni dei diversi ordini. Il raccordo curricolare tra questi due ordini di scuola verrà realizzato focalizzando

l’attenzione sulle competenze di base che ogni alunno deve aver acquisito a seguito di

interventi mirati ed eventualmente personalizzati.

Ogni alunno, pertanto, al suo ingresso alla S. S. di I G. dovrebbe aver maturato:

- una sufficiente fiducia nelle proprie capacità;

- una partecipazione costruttiva alle attività;

- attenzione ed interesse alle proposte scolastiche;

- responsabilità nell’affrontare le varie situazioni;

- capacità di stabilire rapporti positivi con i compagni e i docenti;

- rispetto delle regole comuni della vita scolastica;

- capacità di collaborare e aiutare gli altri rispettando le diversità;

- capacità di assumere comportamenti corretti e adeguati alle situazioni e

ai contesti;

- cura e rispetto per l’ambiente;

- uso adeguato del linguaggio orale;

- capacità di ascoltare con attenzione;

- curiosità per porre domande e trovare soluzioni;

- capacità di organizzare le proprie conoscenze.

Progetto Continuità': “Insieme si impara meglio”

In relazione alle criticità individuate all’interno del RAV, vengono previsti tre incontri,

da tenersi nei mesi di novembre , gennaio e aprile, tra il docente prevalente di

ciascuna classe quinta di S.P. e il docente coordinatore di ciascuna classe prima di S.S.

di I G. finalizzati ad una organica progettazione in comune di percorsi di recupero

nelle discipline: Italiano, Matematica ed Inglese, così da ridurre i casi di insuccesso

scolastico degli alunni tra i due ordini di scuola.

Il Progetto Continuità Scuola Primaria – Scuola Secondaria di I Grado coinvolge tutte

le classi quinte delle scuole primarie e le classi prime della scuola secondaria di I

grado dell’Istituto Comprensivo “Capaccio Paestum”.

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OBIETTIVI

acquisizione di un’adeguata metodologia di studio

rafforzamento di quelle strategie idonee al consolidamento di conoscenze ed

abilità

sviluppo della competenza fondamentale relativa a “imparare a imparare”.

DESTINATARI

Alunni delle classi quinte di S.P. dell’Istituto Comprensivo “Capaccio Paestum”;

Alunni delle classi prime di S.S. di 1° G. dell’Istituto Comprensivo “Capaccio

Paestum”.

DISCIPLINE COINVOLTE

Italiano, Matematica, Inglese.

TEMPI

intero anno scolastico per le attività curriculari;

due incontri da tenersi nei mesi di gennaio e di aprile tra gli alunni dei due

ordini di scuola.

OBIETTIVI FORMATIVI

AFFETTIVO - RELAZIONALI

Attivare modalità relazionali positive tra coetanei, non coetanei ed adulti.

Mettere in atto comportamenti di autonomia, rispetto delle regole di

convivenza, fiducia in sé, partecipazione attiva.

Impegnarsi in attività di gruppo, in forme di collaborazione, di confronto e di

aiuto reciproco.

Favorire il passaggio dei bambini della Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di

I grado attraverso esperienze comuni.

METODOLOGICI- DISCIPLINARI

Per l’acquisizione e lo sviluppo di:

modalità di indagine e di studio.

Abilità operative e strumentali.

Abilità logiche e di ragionamento.

Conoscenze.

Linguaggi specifici (disciplinari).

Competenze comunicative, espressive ed argomentative.

Competenze metacognitive (“imparare ad apprendere”).

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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:

Ascolta con adeguata attenzione e per il tempo richiesto.

Legge con concentrazione, mentalmente o a voce, un testo.

Individua, sottolineandole, in un testo le informazioni più importanti e le parole

– chiave.

Costruisce uno schema logico riassuntivo di un argomento usando parole – chiave

e brevi frasi esplicative collegate tra loro con frecce.

Verbalizza un argomento usando frasi di senso compiuto, collegate fra loro ed

utilizzando termini specifici ed appropriati per raggiungere un’esposizione

chiara, scorrevole ed esauriente.

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri

naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture

che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne

determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.

Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso

modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il

controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento

seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

Riconosce e risolve problemi in contesti diversi e valutando le informazioni e la

loro coerenza.

Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, nell’elaborazione di

progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti

culturali e sociali.

Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi in lingua inglese.

Svolge compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.

Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei

e familiari.

ATTIVITA’

Nel corso del primo quadrimestre, gli alunni delle classi quinte della S.P. e delle classi

prime della S.S. di 1° G., saranno guidati nell’acquisizione delle fondamentali

competenze capaci di sviluppare l’autonomia nello studio. Tale obiettivo verrà

realizzato da tutti i docenti del team utilizzando discipline diverse; la sinergia di

attività di vario tipo, condotta con unitarietà nel metodo, concorrerà alla medesima

finalità sopraindicata. In questo periodo, verrà adottata anche una didattica

dell’apprendimento per piccoli gruppi.

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Il tema – argomento, oggetto di studio da parte dei bambini sarà concordato dai

docenti dei due ordini di scuola negli incontri previsti.

Organizzazione delle attività nella Scuola Primaria Mese di settembre

Colloquio informativo tra i docenti delle classi ponte, finalizzato a

fornire informazioni necessarie relative agli interventi che si sono

realizzati negli anni precedenti e delle

attività specificamente didattiche.

Incontro congiunto tra i docenti delle classi coinvolte per

pianificare le attività da svolgere per tutto il corso dell’anno

scolastico.

Approfondimento della scheda di passaggio di informazioni degli

alunni della S.P.

Somministrazione prove d’ingresso, questionari e compilazione di

griglie di verifica iniziale.

Incontri assembleari con i genitori degli alunni nuovi iscritti.

Attività di informazione genitori da parte dei docenti di classe:

- presentazione del patto educativo di corresponsabilità;

- consegna e sottoscrizione del patto educativo di

corresponsabilità;

- presentazione del regolamento interno. Mese di novembre 2015 Lavoro propedeutico

I docenti prevalenti di ciascuna classe quinta di S.P. e i docenti

coordinatori di ciascuna classe I di S.S. di I G. si incontreranno, in orario extrascolastico, per stabilire i criteri metodologici e le

strategie idonee, al fine di garantire una organica progettazione in

comune di percorsi di recupero nelle discipline: Italiano,

Matematica ed Inglese.

Data

23: 1° incontro preliminare di

pianificazione delle attività:

docenti prevalenti classi quinte di

S.P. e docenti coordinatori delle

classi prime di S.S.di I G. Mese di gennaio 2016 Lavoro propedeutico

I docenti prevalenti di ciascuna classe quinta di S.P. e i docenti

coordinatori di ciascuna classe I di S.S. di I G. si incontreranno, in orario extrascolastico, per condividere strategie metodologiche

adeguate ai personali bisogni formativi degli alunni e per meglio

definire le competenze in uscita e in entrata degli stessi.

Data

11: 2° incontro preliminare di

pianificazione delle attività:

i docenti prevalenti classi quinte di

S.P. e docenti coordinatori delle

classi prime di S.S.di I G. 20: gli alunni del plesso di S.P. di

Laura, presso la S.S. di I G. -

classe I A;

21: gli alunni della classe VA del

plesso di S.P. di Capaccio Scalo

presso la S.S. di I G. – classe IB;

22: gli alunni della classe VB del

plesso di S.P. di Capaccio Scalo

presso la S.S. di I G. – classe I D;

25: gli alunni della classe V C del

plesso di S.P. di Capaccio Scalo

presso la S.S. di I G.- classe I E;

26: gli alunni del plesso di S. P. di

Gromola, presso la S.S. di I G. –

Gli alunni della S. P. , in orario scolastico, parteciperanno

all’ esperienza didattica della durata di tre ore circa, per

conoscere gli insegnanti e gli alunni della S. S. di I G.

Gli incontri programmati, si svolgeranno in orario

curricolare presso la S.S. di I G. della nostra Istituzione.

1a fase- incontro e socializzazione tra i docenti e gli alunni

delle classi quinte della S.P. e della S.S.di I G. : svolgimento

delle attività programmate.

1° incontro: accoglienza degli alunni della S.P.; presentazione degli

stessi e delle attività che i gruppi dovranno svolgere relativamente

alle attività inerenti l’area linguistica, l’area logico- matematica ed

Inglese .

Lavoro propedeutico

Gara di compitazione per gruppi misti.

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classe I C;

26: gli alunni del plesso di S. P. di

Licinella, presso la S.S. di I G.,

plesso di S.S.I G. di Torre;

29: gli alunni del plesso di S.P. di

Ponte Barizzo, presso la S.S. di I G.

– classe I F.

Gioco di squadra: lettura di un testo e inserimento dei

segni di punteggiatura.

Attività ludica: quadrati magici ed individuazione di dati

superflui in un semplice problema.

Utilizzo delle unità di misura.

Gara di spelling per gruppi misti.

Comprensione di un semplice testo in lingua inglese.

Mese di aprile 2016 Lavoro propedeutico

In relazione con quanto emerso nel RAV della nostra Istituzione, i

docenti prevalenti di ciascuna classe quinta di S.P. e i docenti

coordinatori di ciascuna classe I di S.S. di I G. si incontreranno, in orario extrascolastico, per definire le competenze in uscita e in

entrata degli alunni e verificare la validità dell’azione progettuale

effettuata e delle attività svolte.

Data

11: 3° incontro preliminare di

pianificazione delle attività:

i docenti prevalenti classi quinte di

S.P. e docenti coordinatori delle

classi prime di S.S.di I G.

5: gli alunni della classe VA del

plesso di S.P. di Capaccio Scalo

presso la S.S. di I G. – classe IB;

6: gli alunni della classe VB del

plesso di S.P. di Capaccio Scalo

presso la S.S. di I G. – classe I D;

7: gli alunni della classe V C del

plesso di S.P. di Capaccio Scalo

presso la S.S. di I G.- classe I E;

8: gli alunni del plesso di S. P. di

Gromola, presso la S.S. di I G. –

classe I C;

11: gli alunni del plesso di S.P. di

Ponte Barizzo, presso la S.S. di I G.

– classe I F.

12: gli alunni del plesso di S.P. di

Laura, presso la S.S. di I G. -

classe I A;

12: gli alunni del plesso di S. P. di

Licinella, presso la S.S. di I G.,

plesso di S.S.I G. di Torre.

2a fase: svolgimento delle attività programmate.

2° incontro:

I docenti propongono varie attività di socializzazione che

consistono in: giochi di squadra: volgere nei tempi richiesti i verbi

assegnati (Modo Indicativo).

La linea: individuazione vari tipi di linee ed angoli.

Risoluzione di problemi con segmenti, angoli e misura del

tempo.

Completamento di frasi con i verbi To Be e To Have.

Gruppi misti: volgere al plurale sostantivi dati in lingua

inglese.

ATTIVITÀ

Si organizzeranno attività scandite nelle seguenti modalità:

intervista ad alcuni insegnanti ed alunni della Scuola Secondaria di I grado;

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coinvolgimento degli alunni di quinta della S.P. e della prima classe di S.S. di I G.

in attività collegiali tenute dai docenti dei due ordini di scuola; che opereranno

utilizzando tecniche didattiche basate su: lezione dialogata, braistorming,

circe- time, cooperative learning, role- play, giochi tra pari…

DISCIPLINE COINVOLTE

Italiano - Matematica - Inglese- Arte e immagine - Tecnologia

INDICAZIONI METODOLOGICHE

Nel rispetto della libertà di insegnamento, viene qui di seguito esposta l’impostazione

didattica di fondo del progetto Continuità, che trae spunto non solo dalle Indicazioni

per il curricolo ma anche da una consolidata prassi attivata nella S.P. ormai da anni.

Quattro sono gli aspetti fondanti della metodologia adottata:

1. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi

contenuti.

2. Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la

ricerca di nuove conoscenze.

3. Incoraggiare l’apprendimento collaborativi.

4. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di

“imparare ad apprendere”.

SITUAZIONI GLOBALI DI APPRENDIMENTO

Ciascun ordine di scuola si impegna a promuovere in continuità ma con percorsi,

iniziative e metodologie proprie, l’acquisizione, lo sviluppo e la padronanza delle abilità

e delle competenze di seguito indicate, poiché valutate bisognose di potenziamento

tra la popolazione scolastica a cui ci si rivolge:

- potenziamento dei processi di acquisizione di un sempre maggior livello e

grado di autonomia personale e di pensiero;

- promozione dell’educazione all’ascolto ed alla capacità di auto-

regolazione;

- potenziamento di significative esperienze di collaborazione e aiuto

reciproco;

- promozione delle esperienze di educazione alla diversità, alla cittadinanza

ed alla pace.

CONTINUITÀ ORIZZONTALE

Altro elemento imprescindibile della tematica in oggetto, riguarda la “Continuita’

Orizzontale” che pone la necessità di organizzare i rapporti scuola – famiglia, scuola-

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enti territoriali, tra ambienti di vita e formazione del bambino, nell’ottica della

creazione di un sistema formativo integrato.

La continuità orizzontale ha lo scopo di rendere effettivo il diritto di ogni persona di

accedere al sistema scolastico e formativo attraverso una serie di servizi ed attività

destinati a facilitare l’assolvimento dell’obbligo scolastico e a garantire l’uguaglianza

delle opportunità.

TRAGUARDI DI FORMAZIONE

Favorire all'interno dell'Istituto verticalizzato un percorso unitario attraverso

collegamenti tra i vari ordini di scuola.

Far crescere nei ragazzi la stima di sé e la disponibilità a socializzare e

apprendere.

Favorire l'accettazione della diversità.

VERIFICA

Si prevedono incontri nel corso dell’anno con gli insegnanti delle classi coinvolte per

delle verifiche in itinere, al fine di meglio definire e concordare le attività di

continuità.

SPAZI

Aule dei plessi di SdI, S.P e della S.S. di I G. dell’Istituto, laboratori, palestre.

RISORSE INTERNE COINVOLTE

I docenti delle classi coinvolte.

RISORSE ESTERNE COINVOLTE

Trasporto a carico dell’Ente locale Comune di Capaccio Paestum.

Il presente Progetto verrà socializzato alle SdI private presenti sul territorio per

una proficua collaborazione finalizzata al benessere di ogni futuro alunno della

nostra Istituzione.

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”C'è un bisogno estremo di maestri; di buoni maestri. Qualcuno che non

insegni per professione, ma ci creda per missione…”

P.L. Celli

L’Open Day rappresenta il momento in cui la scuola si presenta alla comunità.

Nell’ ambito di tale iniziativa, sono previste visite guidate alle strutture per vedere di

persona aule, laboratori, biblioteche e conoscere i luoghi in cui si svolge la vita

scolastica. Sono un'occasione per respirare l'aria di quelli che potrebbero essere i

prossimi ambienti di studio e lavoro, per incontrare alunni che già stanno vivendo la

loro esperienza scolastica e con i quali confrontarsi su dubbi e curiosità.

Anche la nostra Istituzione scolastica annualmente organizza l’Open Day nel mese di

gennaio, in tempi utili e precedenti alle iscrizioni ai vari gradi scolastici, per dare ai

genitori e a quanti siano interessati, l’opportunità di scegliere consapevolmente una

scuola piuttosto che un’altra.

Obiettivi:

presentare una informazione dettagliata sulla attività formativa della Scuola;

offrire la possibilità a genitori e ragazzi di visitare le strutture, di incontrare

e i docenti,

vedere i lavori prodotti dagli studenti durante le quotidiane attività

scolastiche ed extrascolastiche.

Finalità generali:

Far conoscere la realtà delle scuole dell’Istituzione ai genitori ed ai futuri

iscritti.

Familiarizzare con il futuro ambiente scolastico.

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Consentire alle famiglie di realizzare una scelta consapevole.

Rendere visibili gli spazi della scuola, conoscere i docenti, esplicitare le

attività, mediante l’attivazione di laboratori espressivi.

Modalità di svolgimento

La presentazione della scuola avverrà in ciascun plesso scolastico con l’allestimento di

un percorso espositivo che i docenti tutti cureranno a partire fin dal mese di

dicembre, in modo da non trascurare le fasi più peculiari delle progettualità realizzate

e/o in fase di realizzazione.

Per la S.P saranno coinvolti alcuni alunni in rappresentanza di tutte le classi; nel caso

della SdI, è prevista la presenza di qualche bambino di cinque anni (sotto la

responsabilità del proprio genitore).

Presentazione dell’offerta formativa e delle attività integrative:

Presentazione da parte del Dirigente scolastico, o da docenti delegati, sulla

scuola in generale (da dove viene e dove va, che utenza ha ma, soprattutto,

quale è la sua visione del futuro).

Presentazione dell’ offerta formativa: cosa si insegna e come si insegna

(metodologia didattica, attività laboratoriali, attività sociali ecc.)

Descrizione ai genitori sui modi e tempi delle procedure di iscrizione: modalità di

utilizzo del sito del MIUR e dell’applicazione “La scuola in chiaro”.

Apertura alle domande e alla discussione con i genitori.

Pianificazione e realizzazione

L’Open-Day si svolgerà nell’ultima decade del mese di gennaio secondo le seguenti

modalità:

- Divulgazione e informazione al territorio: presentazione all’utenza.

- Inaugurazione dell’evento: manifestazione che coinvolgerà una

rappresentanza di docenti ed alunni dei tre ordini di scuola.

- Svolgimento: apertura in orario pomeridiano dei plessi scolastici dei tre

ordini di scuola con modalità da definire.

Pubblicizzazione

L’ iniziativa verrà pubblicizzata attraverso:

- il Sito web dell’Istituzione,

- comunicazione scritta tramite gli alunni,

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- inviti cartacei ai rappresentanti del territorio

- inviti cartacei ai rappresentanti di sezione/classe,

- esposizione di locandine affisse ai plessi,

- brochure con breve presentazione dell’offerta formativa.

Copia dell’invito e della locandina saranno allegati al presente Progetto e ne faranno

parte integrante.

Capaccio Paestum, 6 novembre 2015 Inss.

C. SdI Rossella Russo

F.S. Lucia Percannella

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NUNO COL PROPRIO PASSO…

OPEN DAY

26 GENNAIO 2016

ORE 16.30 – 18.30

Scuola dell’Infanzia e

Scuola Primaria

OPEN DAY

29 GENNAIO 2016

ORE 15.30 –17.30

S.S.I G.