Programma Amministrativo 2014 2019

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RITORNIAMO AL BUONSENSO. Programma Amministrativo 2014-2019 Coalizione di Centrosinistra: Partito Democratico - Cazzaniga Sindaco Insieme per Besana - Con Sergio Cazzaniga Con Sergio Cazzaniga Sindaco Elezioni Comunali di Besana in Brianza 25 maggio 2014 1

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Elezioni Comunali di Besana in Brianza 25 maggio 2014 Programma Amministrativo del Candidato Sindaco Sergio Cazzaniga

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RitoRniamo al buonsenso.Programma Amministrativo

2014-2019

Coalizione di Centrosinistra:Partito Democratico - Cazzaniga Sindaco

Insieme per Besana - Con Sergio CazzanigaCon Sergio Cazzaniga Sindaco

elezioni Comunali di besana in brianza

25 maggio 2014

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intRoDuZione

Le tre liste che sostengono la candidatura a Sindaco di Besana in Brianza di Sergio Gianni Cazzaniga (Partito Democratico, Insieme per Besana e Con Sergio Cazzaniga Sindaco) ispirano la propria azione amministrativa ai tre seguenti principî:

- una Città che sostiene chiunque si trovi in difficoltà;- una Città che difende con vigore cittadini, ambiente e territorio;- una Città che utilizza le risorse in modo equo e produttivo.

Questi tre principî ispirano a loro volta le proposte contenute rispettivamente nelle tre aree che compongono il programma:

a Servizi alla persona;b. Ambiente e territorio;c. Risorse e gestione amministrativa.

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L’indicazione dell’idea di Città che pensiamo e vogliamo parte da un’analisi delle condizioni sociali e politiche attuali, dei bisogni e delle domande che provengono dalla cittadinanza. Questo consente di progettare un percorso di azione politica che tiene lo sguardo fermo sul bene comune della Città, senza lasciarsi distrarre da sterili polemiche che rivelano assenza di visione. Per cinque anni un’Amministrazione, litigiosa, chiusa in se stessa e sorda, lontana dal dialogo con il tessuto sociale, più interessata agli equilibri interni che alle necessità della comunità besanese, ha prodotto disagio e sconcerto nella pubblica opinione. Il fallimento politico si è comprensibilmente accompa-gnato ad una disaffezione rispetto alla partecipazione alla vita pubblica.

Le difficili condizioni generali e le ridotte risorse economiche possono far sentire i cittadini soli ad affrontare le situazioni che la quotidianità può porre loro di fronte, ma allo stesso tempo pos-sono anche indurre ad attivare un percorso politico comune, un lavoro compiuto insieme. In ogni caso, le difficoltà economiche non possono diventare una giustificazione per il disimpegno e la delega ai singoli cittadini: un’Amministrazione lungimirante deve invece ricreare un tessuto sociale coeso e solidale, attivando tutte le risorse della Comunità nell’affrontare i vari temi. Per fare questo occorre assumere una posizione di ascolto e di condivisione nella scelta partecipata delle risposte ai problemi.

Il tessuto sociale besanese è composto da un intreccio, plurale e dinamico, fatto di molti nodi. Al suo interno ci sono i Besanesi residenti qui da tempo, ma anche coloro che sono arrivati più recentemente per lavoro, quelli che vengono da lontano, fino agli stranieri; e ancora i gruppi, le associazioni, le istituzioni, da quelli più visibili a quelli meno visibili. Rispetto ad esso l’azione poli-tica sarà orientata a stringere meglio i nodi che ancora tengono – una manutenzione – e ricucire a partire da dove il tessuto si scuce, i luoghi delle marginalità, delle fragilità: la condizione degli anziani soli, il disagio giovanile, le nuove povertà dovute alla crisi economica in corso. Come? Visto che parliamo di un tessuto: con piccoli punti e tempi adeguati. Con piccoli punti: non proponendo grandi progetti di impatto per prendere voti, ma individuando insieme dove è più necessario inter-venire; e con il tempo dovuto, ovvero pensando a lungo termine.

Ne deriva quale scelta di metodo – coerentemente con la linea guida generale di mettere al centro dell’azione amministrativa la ricucitura del tessuto sociale – quella del lavoro di rete, inteso come:

- lavoro di rete dal basso, favorendo la conoscenza (incontri pubblici di informazione su temati-che civiche), l’incontro (creazione di tavoli tematici, ad esempio educativo), il coordinamento (mediazione e attivazione di dialogo tra le associazioni), al fine di creare un confronto tra i diver-si gruppi portatori di necessità sia specifiche che condivise, favorendo la responsabilizzazione verso l’Altro e la Comunità e la ricerca di risposte comuni;

- lavoro di rete dall’alto, creando sinergie tra Comuni limitrofi, enti, fondazioni, al fine di rendere più efficienti ed efficaci i servizi all’utenza anche in situazioni di risorse limitate.

In quest’ottica, tornare al buonsenso, quale criterio orientativo delle nostre scelte, significa per la futura Amministrazione dare sostanza e alimentare la tensione che ispira quanti hanno deciso di impegnarsi in questo progetto: rispondere ad esperienze diffuse di isolamento o solitudine, collegare a fronte di un fare scoordinato dei singoli e dei gruppi, di uno scollamento e di una frammentazione, tornare ad agire in comune e a fare Comunità.

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a. seRViZi alla PeRsona

Sono state individuate le seguenti aree tematiche inerenti all’Area dei Servizi alla Persona:

1. Famiglia, minori e anziani

La riduzione di risorse all’interno dei nuclei famigliari, di cui siamo stati testimoni in questi anni, ci porta a porre l’attenzione sulle modalità di sostegno alla famiglia, declinata in tutte le sue accezioni. Per affrontare questi problemi si propongono tavoli tematici, in cui saranno presenti l’Amministrazione, l’associazionismo e il terzo settore/privato sociale.

1.1 Impegni di sostegno alle famiglie

Si ritiene fondamentale il supporto dell’Amministrazione nel sostegno alle famiglie in difficol-tà, vedendo gli interventi diretti non come mero assistenzialismo, ma come accompagnamento nell’affrontare situazioni critiche, nel mantenimento della dignità delle persone.

L’Amministrazione dovrà dunque essere impegnata in: - sostegno economico tramite erogazione di sussidi una tantum o cadenzati per famiglie in

particolari condizioni di indigenza (testimoniate da ISEE o altri strumenti simili);- affiancamento nella compilazione delle richieste di sussidi regionali per il pagamento di utenze

quali gas, elettricità, acqua;- esenzione/riduzioni del pagamento di mensa/trasporti/comodato libri in base all’ISEE (o altri

strumenti simili) e al numero dei figli;- controllo costante della sussistenza dei requisiti di idoneità per la famiglie che abitano all’inter-

no delle case comunali e ricollocazione delle famiglie assegnatarie secondo criteri legati alle necessità ed al numero di componenti dei nuclei familiari;

- elaborazione di progetti di housing sociale a favore di famiglie e cittadini con reddito medio-basso e in condizioni di necessità straordinarie;

- reintroduzione di un Fondo di solidarietà straordinario per prestiti d’onore a persone e famiglie in difficoltà;

- potenziamento della pubblicizzazione di enti/associazioni che promuovono interventi di risolu-zioni di crisi familiari psicologiche/relazionali.

1.2 Impegni in favore dei minori

Si ritiene di fondamentale importanza la tutela dei diritti dei minori all’integrità psichica e fisica. Sarà quindi compito dell’Amministrazione impegnarsi al fine di tutelare i minori in difficoltà e po-tenziare i servizi utili ad una loro crescita psico-fisica e sociale armonica.

L’Amministrazione dovrà dunque essere impegnata nelle seguenti iniziative:- sensibilizzazione al tema dei diritti dei minori, con l’adesione alla Giornata Internazionale delle

bambine e dei bambini;- potenziamento dei contatti con enti/associazioni del territorio che si occupano di tutela dei

minori;- sostegno alla conciliazione dei tempi famiglia/lavoro, tramite interventi diversificati: (a) soste-

gno all’Asilo Nido Comunale; (b) valutazione della possibilità di incentivare micro-nidi sull’espe-rienza delle Tages-mutter; (c) realizzazione di spazi-gioco dedicati ai bambini ed alle esigenze delle famiglie, per creare occasioni di socializzazione tra i bambini e possibilità di confronto tra i genitori;

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- realizzazione di progetti di aggregazione pensati per la fascia d’età dell’adolescenza, anche attraverso l’utilizzo di spazi pubblici adeguati e disponibili.

1.3 Impegni a favore degli anziani

La consapevolezza di una sempre maggiore fragilità degli anziani porta a ragionare sulla necessità di trovare spazi e modalità di sostegno e socializzazione, sotto il coordinamento dell’Amministra-zione.

L’Amministrazione dovrà dunque essere impegnata in:- interventi di assistenza a sostegno di anziani soli, senza una rete familiare di supporto e con

pensioni minime;- potenziamento della comunicazione per migliorare il rapporto anziani/uffici – uffici/anziani;- potenziamento del progetto “Auto Amica” per persone con disabilità;- potenziamento della comunicazione e della collaborazione con la Caritas nella gestione di

progetti comuni;- collaborazione e supporto allo “Sportello Badanti” gestito dal Cesis sul territorio besanese, per

favorire l’incontro tra “domanda” e “offerta”.

1.4 Impegni in favore della popolazione straniera

Si ritiene che sia necessario favorire l’ accoglienza e l’integrazione dei cittadini immigrati resi-denti nel nostro Comune, attraverso:- una maggiore pubblicizzazione dei servizi a loro dedicati (sostegno al rinnovo del permesso di

soggiorno, richiesta di ricongiungimento, etc.);- la promozione di attività culturali che permettano la condivisione di spazi, esperienze e cultu-

re;- l’aiuto nella comprensione linguistica e nella conoscenza delle norme civiche.

2. lavoro

La futura Amministrazione, nell’ambito delle sue competenze, deve individuare nelle politiche per il lavoro un obiettivo prioritario della propria azione, al fine della realizzazione individuale dei cittadini e del mantenimento della coesione del tessuto sociale. In una fase prolungata di crisi dell’occupazione è necessario mobilitare tutte le risorse e sostenere tutte le iniziative che favorisca-no qualificazione e riqualificazione, reinserimento, assunzione e avvio di attività imprenditoriali.Strumenti utili al riguardo saranno:- buoni lavoro comunali (voucher) per lo svolgimento di lavoro occasionale di tipo accessorio;- massima valorizzazione delle risorse messe a disposizione da “Dote unica” della Regione Lom-

bardia, in collaborazione con la Scuola Civica Professionale e la Fondazione Clerici;- partecipazione a Bandi regionali per il potenziamento delle opportunità di lavoro dei giovani,

sul modello della “Leva civica regionale”.

3. Disabilità

L’attenzione per le persone con esigenze speciali, legate a disabilità motorie, ma anche senso-riali o intellettive, consente una maggiore qualità della vita per tutti i cittadini. Una Comunità coesa e solidale deve quindi favorire iniziative volte all’inclusione sociale e al sostegno alle persone con disabilità nel loro progetto di vita. L’Amministrazione si impegna rispetto ai seguenti obiettivi:- gestire gli spazi urbani e i servizi rivolti all’utenza debole (persone con disabilità ma anche an-

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ziani, bambini, famiglie con figli piccoli);- evitare la creazione di nuove barriere architettoniche;- favorire l’eliminazione progressiva dei principali problemi di accessibilità, con particolare atten-

zione alla viabilità pedonale;- incentivare la segnalazione agli uffici comunali di situazioni di inaccessibilità degli spazi/servizi

pubblici;- riproporre il progetto “Oltre noi”;- favorire l’inclusione sociale e la partecipazione delle persone con disabilità, attraverso progetti

mirati;- riproporre e valorizzare i progetti “Al di là delle barriere” e “Progetto inclusione”, sostenere tutti

i progetti scolastici volti a percorsi di sensibilizzazione e di promozione della cultura della diver-sità.

4. istruzione

L’Amministrazione, nei limiti delle sue funzioni, assume il “diritto all’istruzione” dei cittadini come elemento fondamentale per la crescita e il progresso della Comunità besanese. Dunque se ne fa carico, indicandolo come un punto qualificante del futuro programma amministrativo. Tre sono le parole chiave – sostegno, dialogo, autonomia – attraverso cui fornire un servizio di qualità. In quest’ottica, l’Amministrazione: (a) sostiene le scuole: allocando finanziamenti, tutelando le fasce più deboli; organizzando i servizi; intervenendo sul disagio; (b) adotta il metodo del dia-logo e, attraverso una stretta collaborazione con la Commissione Istruzione, raccoglie e fornisce suggerimenti, stabilisce contatti, individua criticità; (c) riconosce e rispetta l’autonomia del sistema scolastico nel suo ruolo e funzione.

L’Amministrazione si impegna pertanto a:- mantenere i contributi all’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” e il sostegno dei progetti a tema-

tica sociale (Al di là delle barriere, Festa dei nonni, I diritti dei bambini, Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze, Laboratorio d’Inclusione, Sportello di consulenza psicopedagogica);

- promuovere l’attenzione a temi di attualità (educazione all’utilizzo dei social networks, bullismo in ogni sua forma, violenza di genere, legalità e lotta alle mafie), mediante incontri con gli ado-lescenti in accordo con gli Istituti Scolastici del territorio;

- mantenere e migliorare i servizi di mensa, trasporto, comodato libri, pre- e post-scuola, etc., visti come funzione integrativa al diritto allo studio, ponendo particolare attenzione agli aspetti qualitativi del servizio, ai suggerimenti, alle critiche che pervengono dagli utenti;

- rivedere i criteri d’accesso alle prestazione agevolate, per tutelare la fasce sociali più deboli;- proseguire i rapporti di collaborazione e sostegno economico con le Scuole dell’Infanzia pari-

tarie;- proseguire i rapporti con l’Istituto Comprensivo Paritario Don Carlo San Martino;- mantenere e intensificare relazioni significative con l’Istituto Gandhi;- collaborare con la Fondazione Clerici per potenziare l’offerta della Scuola Civica Professionale

nell’ambito dei servizi rivolti al lavoro;- attivare iniziative di sostegno scolastico, sul modello del progetto I-CARE;- potenziare le risorse per interventi DSA su tutti gli ordini scolastici;- sostenere i processi di informatizzazione dell’attività didattica (progetto LIM).

5. Cultura e biblioteca

La cultura rappresenta un elemento fondamentale per una città viva e partecipe. La nostra Amministrazione si ispira ad un’idea ampia di cultura, non concepita come esperienza per pochi o elitaria, ma come momento di condivisione e partecipazione, prima matrice della socialità.

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Si indicano di seguito i seguenti punti programmatici:- contattare, far emergere, evidenziare, valorizzare e coordinare le esperienze culturali già avviate

e consolidate e quelle presenti e tuttavia nascoste (es. associazioni donne; Mosaico; compa-gnie teatrali, cineforum), nella convinzione che un seria politica culturale non possa basarsi solo sull’idea del folclore e del localismo;

- sostenere le Associazioni attraverso l’erogazione di contributi secondo criteri finanziari traspa-renti e l’individuazione degli spazi più idonei alle differenti tipologie di iniziative;

- valorizzare Besana come Città della Musica, favorendo le iniziative legate a questa vocazione (Banda, Festival Bandistico, altre iniziative);

- attirare sul territorio besanese e favorire il radicamento in esso di associazioni culturali con apertura internazionale e valorizzare iniziative a carattere interculturale e interreligioso;

- realizzare iniziative di punta, mostre o incontri culturali tematici su argomenti di interesse civi-co (Ville Aperte in Brianza e Primavera del FAI), in un’ottica di partenariato e sinergia con enti sovra-comunali (Regione, Provincia, altri enti – Consorzio Villa Greppi), inserendole nel quadro di una programmazione coerente, mantenendo una continuità che le renda riconoscibili da parte della cittadinanza come appuntamenti vari ma al tempo stesso ricorrenti;

- far emergere e portare all’attenzione di un pubblico non solo locale le ricchezze del nostro patrimonio comunale, mediante l’utilizzazione di un’ampia gamma di strumenti di comunica-zione;

- realizzare iniziative culturali all’aperto nelle frazioni – principalmente nei mesi dell’anno più favorevoli – per promuovere una maggiore vivibilità dell’ambiente di vita quotidiano da parte della cittadinanza;

- organizzare più mostre durante l’anno aperte ad artisti locali e non;- organizzazione di mostre in collaborazione con gli istituti scolastici e in particolare il Liceo Arti-

stico Gandhi;- potenziare il ruolo di centro propulsivo delle attività culturali già attualmente esercitato dalla

Biblioteca Comunale nella sua varia articolazione (promozione di novità librarie, lettura dei clas-sici, iniziative dedicate ad aree specifiche: infanzia, arte), così come la sua funzione di raccordo rispetto alle iniziative che coinvolgono il territorio nel quale si colloca il sistema bibliotecario Brianza-Biblioteche;

- sostenere i gruppi di interesse gravitanti attorno alla biblioteca (teatrali e musicali);- rilanciare e coinvolgere la “commissione biblioteca”, marginalizzata negli ultimi anni, facendola

ritornare ad essere “commissione cultura e biblioteca” e dunque riattribuendole un importante ruolo di programmazione delle attività culturali e bibliotecarie;

- ripensare la sezione “emeroteca”, anche nell’ottica di un’integrazione con le edizioni on-line;- ampliare la gamma e le possibilità di fruizione degli strumenti multimediali;- incrementare e ottimizzare gli spazi dedicati allo studio;- prestare attenzione particolare alla collocazione, alla gestione, alla valorizzazione e alla fruibilità

dei fondi specifici che si stanno costituendo all’interno della Biblioteca (Salvioni, Corti).

6. Politiche giovanili

Il territorio besanese offre pochi spazi ed attività per i giovani, che sono per lo più costretti a uscire dal territorio comunale per usufruire di servizi adatti alle loro esigenze di socialità e crescita civica e culturale. Per permettere ai giovani di vivere al meglio la Città e sentirsi parte e protagonisti di una co-munità viva e coesa, l’Amministrazione comunale deve: (a) favorire il protagonismo giovanile attra-verso l’attivazione di microprogettualità; (b) essere un punto di riferimento nel percorso formativo dei giovani del territorio, ascoltandone le esigenze e dando risposte, individuando spazi e canali di comunicazione efficienti; (c) promuovere fra i giovani le diverse opportunità che gli Enti sovra-comunali (Regione, Stato, Europa) forniscono loro in termini di educazione, formazione, lavoro e volontariato, aprendo quindi spazi di crescita, di arricchimento umano e professionale. Il Comune

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stesso deve poter fornire queste opportunità, sul territorio e per il territorio, valorizzando così l’en-tusiasmo e la volontà di partecipazione dei ragazzi; (d) essere un ponte tra i giovani e la società civile, uno strumento di trasmissione di senso civico, senso della comunità, senso etico.

L’Amministrazione si deve quindi impegnare a:- favorire l’apertura di uno sportello informa-giovani, che si occupi di fornire sia informazioni su

opportunità formative, lavorative e di volontariato a livello locale, nazionale ed europeo, sia su eventi e attività culturali e sportive di Besana;

- organizzare, in collaborazione con gli Istituti Superiori del territorio (I.I.S.S. “M.K. Gandhi”, Con-sorzio Brianteo Villa Greppi) progetti a tema civico, per coinvolgere i giovani in tirocini formativi in ambito amministrativo, sociale e culturale (es.: progetto “Dote Comune”, bandi Servizio Civile Nazionale, eventi F.A.I.);

- favorire, a partire da un censimento degli spazi pubblici di Besana, il loro utilizzo da parte dei giovani, anche per progetti autonomi, con semplificazione burocratica;

- creare servizi e/o spazi di svago e di aiuto compiti, in collaborazione con enti e servizi già pre-senti sui territori limitrofi, che favoriscano la socialità dei giovani;

- favorire la connettività gratuita (WI-FI) nei luoghi di aggregazione giovanile più significativi (es.: biblioteca);

- facilitare e sostenere tutte le forme di espressione artistica dei giovani (compresa la street art), mettendo a disposizione spazi espositivi, anche itineranti, in aree degradate o soggette a van-dalismo;

- istituire la Commissione “politiche giovanili”, tramite la quale permettere un dialogo continuo con i giovani ed avere un feedback costante sull’efficacia dei progetti attuati per questa fascia di popolazione;

- porre particolare attenzione alle emergenze educative del mondo degli adolescenti (es.: di-spersione scolastica, bullismo, vandalismo, dipendenze), promuovendo sia progetti di infor-mazione e formazione delle figure adulte di riferimento (genitori, insegnanti, educatori), sia interventi diretti sui giovani negli ambiti di aggregazione extrascolastica (es.: sport);

- promuovere la cittadinanza attiva dei giovani attraverso progetti di volontariato sul territorio riconosciuti dal Comune.

7. sport

Lo sport viene inteso in senso ampio quale attività educativa e formativa, esperienza umana e civica per il benessere fisico e mentale, esperienza di vita che educa alla tolleranza e alla solidarie-tà. L’amministrazione, conscia dell’importanza che lo sport riveste per una equilibrata crescita fisica e sociale dell’individuo, si impegna a:- collaborare in modo attivo alla gestione del Centro Sportivo Comunale, inteso come area pri-

vilegiata per la pratica sportiva, l’aggregazione giovanile e l’attività delle Associazioni, e dunque come luogo nel quale investire;

- sostenere le iniziative scolastiche nell’area dell’attività motoria e promuoverne la funzione edu-cativa;

- attivare iniziative tese a rendere possibile l’attività sportiva per tutte le fasce di età;- favorire la pratica e la conoscenza degli sport minori, anche e soprattutto in collaborazione con

la Polisportiva;- sostenere ed agevolare l’attività delle associazioni sportive operanti sul territorio;- integrare mondo sportivo e disabilità, favorendo la collaborazione con i Comuni viciniori, per-

ché il Centro Sportivo diventi punto di riferimento per lo sport per persone con disabilità;- aprire al mondo delle sponsorizzazioni.

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b. ambiente e teRRitoRio

Il programma si ispira al principio generale del rispetto e della fruibilità del territorio, che viene declinato attraverso i seguenti temi: ambiente, vivibilità e legalità, suolo, rifiuti, energia.

1. ambiente

Il paesaggio e il territorio richiedono una pianificazione e gestione che integri verde urbano, verde privato, recupero di aree degradate, corsi d’acqua. Sono queste risorse vitali, che costituisco-no inoltre un’opportunità per rilanciare lo sviluppo territoriale locale e l’occasione per favorire una migliore sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

A tal fine l’azione amministrativa seguirà le seguenti linee guida:- valorizzazione del paesaggio agrario e boschivo e dei parchi territoriali, attraverso iniziative

che ne incentivino la fruizione: divulgazione delle mappe dei sentieri, pulizia, installazione di relativa segnaletica, valorizzazione delle acque sorgive; creazione di aree di sosta o postazioni di osservazione faunistica in zone demaniali o in accordo con i proprietari, con collocazione di panchine o tavoli (anche auto-costruiti);

- identificazione dei principali percorsi pedonali che collegano le Frazioni, interventi sulla loro fruibilità, con eventuale trasformazione – ove necessario – in strade bianche;

- censimento delle aree verdi pubbliche, stesura di un Regolamento comunale per la tutela e la valorizzazione del verde, creazione di un Forum del verde e sensibilizzazione alla reintroduzio-ne di piante autoctone;

- identificazione di aree a verde attrezzate all’interno dei centri urbani, da destinare ad uso dei proprietari di cani;

- destinazione di zone verdi pubbliche (o di privati che si rendono disponibili) a orto cittadino;- aumento della dotazione dell’arredo urbano e dei giochi per bambini;- promozione di iniziative sovra-comunali, all’interno dei parchi della Valle del Lambro e Valletta,

volte alla valorizzazione del patrimonio ambientale e alla sensibilizzazione dei cittadini (ed in particolare degli studenti) al rispetto dell’ambiente.

2. Vivibilità e legalità

Vivere serenamente il territorio significa anche sentirsi sicuri, in un ambiente sociale e urbano che garantisca il rispetto della legalità. A tal fine si rende necessario prevenire la micro-criminalità, innanzitutto tramite azioni di maggiore accessibilità, apertura e frequentazione del territorio, secon-do l’idea che un ambiente urbano più aperto sottrae spazio alla criminalità; in seconda battuta, occorre introdurre anche azioni di sorveglianza e deterrenza.

Le nostre proposte si articolano come di seguito:- migliorare l’illuminazione di parchi, vie periferiche, luoghi di passaggio critici (stazioni, passaggi

pedonali);- elaborare un piano comune di intervento coordinato tra le forze dell’ordine e le Amministrazio-

ni, anche a livello sovra-comunale;- organizzare momenti di sensibilizzazione e formazione sulle tematiche riguardanti la sicurezza

(es. truffe agli anziani, sicurezza su internet, aggressioni, furti, etc.) coinvolgendo anche enti e associazioni del territorio (Carabinieri, Polizia Locale, scuole, etc.);

- mantenere un alto livello di attenzione contro i tentativi di infiltrazione della criminalità organiz-zata, già presente in altre zone della Brianza;

- attivazione di un regolamento comunale “no slot”, che estenda le indicazioni della recente Leg-ge Regionale della Lombardia sul gioco d’azzardo, individuando ulteriori luoghi sensibili da ag-

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giungere all’elenco regionale, estendendo le distanze di rispetto da essi per il posizionamento di nuove slot, consentendo l’accensione delle macchinette da gioco solo in determinate fasce orarie.

3. mobilità

Intendiamo mettere a punto un sistema di mobilità efficiente, coniugandolo a scelte di sosteni-bilità ambientale, al fine di offrire ai cittadini la possibilità di muoversi con mezzi alternativi rispetto all’auto e, nel contempo, valorizzare la fruibilità del territorio.

Questa linea di indirizzo si sostanzia nelle seguenti in proposte:- creazione di collegamenti pedonali e, dove possibile, ciclopedonali tra le Frazioni e con i Co-

muni limitrofi;- prosecuzione di studi di approfondimento, in collaborazione con i PIM, per l’eventuale realiz-

zazione di una rotonda all’incrocio detto delle “Cinque frecce”;- creazione di una terza corsia in viale Kennedy con svolta in via Rivabella, finalizzato a smaltire il

traffico in arrivo da Carate, con possibilità di segnalazione di chiusura del passaggio a livello su viale Kennedy nei due sensi (prima di via Rivabella e prima di via Luini). Contestualmente, rea-lizzazione di una corsia di svolta continua a destra per chi, da via Rivabella, viaggia in direzione Carate;

- linea ferroviaria: affiancamento ai Comitati ed ai Sindaci dei Comuni interessati dalla linea, per mantenerla in funzione, potenziarla e migliorarla; riqualificazione delle stazioni di Besana e Villa Raverio, ora in stato di grave degrado.

- posizionamento di portabici adeguati in punti strategici (stazione ferroviaria, scuole, chiese, centro città) e istituzione di un registro di proprietà delle bici per disincentivare i furti;

- si porrà particolare attenzione alla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale urbana.

4. suolo

Il principio guida che ispira la nostra politica sarà “usare il territorio senza consumarlo”. Lo svilup-po urbano come garanzia di qualità della vita deve nascere da un’idea di Società che si trasforma in idea di Città, attraverso: (a) un rapporto armonico tra ambiente naturale ed urbano; (b) il giusto rapporto tra densità/quantità del costruito e qualità abitativa anche degli spazi pubblici, con un ade-guato livello dei servizi; (c) il mantenimento e la valorizzazione dei caratteri distintivi, dell’identità e dei valori del territorio. In questa cornice, i progetti di iniziativa privata devono tenere conto del contesto in cui si inseriscono e della programmazione prevista, integrandosi nel disegno definito dall’Amministrazione Comunale. Infine, lo sforzo dell’Amministrazione e dei cittadini deve essere volto ad attuare stili di vita più sostenibili.

Sotto il profilo delle proposte concrete, il nostro programma amministrativo prevede:- blocco del consumo di territorio, che rimarrà fermo a quanto previsto dal PGT in vigore;- nessun intervento, data la situazione economica attuale, che preveda nuove grandi opere

pubbliche di edificazione; realizzazione di eventuali grandi opere non previste dal PGT solo in collaborazione con altri Enti o forme di finanziamento esterne. I nostri bilanci andranno a sostenere la manutenzione dell’esistente, in un’ottica di miglioramento anche sotto il profilo energetico;

- priorità alla ristrutturazione degli edifici scolastici seguendo l’ordine di degrado, con precedenza all’edificio della Scuola Secondaria di I grado di Besana e, a seguire, la Scuola Primaria “Renzo Pezzani” di Villa Raverio;

- nell’edilizia privata, studio di forme di incentivazione economica per il recupero del patrimonio dismesso (diminuzione oneri di urbanizzazione per le ristrutturazioni dell’esistente) e agevola-

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zione del recupero dell’esistente anche attraverso la semplificazione delle procedure;- censimento degli appartamenti sfitti;- rimodulazione delle aliquote delle tasse comunali (es. rifiuti) per favorire l’incontro tra offerta e

domanda abitativa;- creazione di un Regolamento sulla collaborazione con i cittadini per la cura e la gestione dei

beni urbani, rivolto sia a singoli cittadini, sia associazioni e sponsor;- difesa delle aree a destinazione agricola: si riconosce nelle aree agricole una risorsa paesaggi-

stica, naturale ed economica, si tutelano le aziende agricole come presidio del territorio e con esse si condividono iniziative e progetti di tutela del verde a pubblica utilità.

Attuazione di interventi specifici di riqualificazione in ogni Frazione: - Besana: riqualificazione del parco giochi di via Buozzi e sistemazione di una zona adibita a

raccolta rifiuti, evitando l’attuale attraversamento stradale; studio e approfondimento delle pro-blematiche viabilistiche sopravvenute in seguito alla ristrutturazione della Piazza della Basilica Minore;

- Villa Raverio: installazione di una nuova casa dell’acqua; collegamento pedonale del centro di Villa Raverio con il cimitero (via Sirtori, lungo la ferrovia) e il Centro Sportivo (via dei Fabbri);

- Calò: revoca del finanziamento al progetto “casa della frazione” (la cifra corrispondente sarà utilizzata, in accordo con i cittadini residenti, per la realizzazione di opere utili per la Frazione, come ad es. la creazione di un marciapiede lungo via Borromeo); collegamento ciclo-pedonale Calò – Villa Raverio; realizzazione del parcheggio c/o Istituto “Don Carlo San Martino”;

- Montesiro: progetto sperimentale di compartecipazione con i cittadini, finalizzato alla progetta-zione, alla realizzazione e alla manutenzione di un parchetto di quartiere;

- Vergo Zoccorino: riqualificazione di via IV Novembre;- Cazzano: sistemazione edificio pubblico (ex-scuole) con individuazione di un’aula civica;- Valle Guidino: realizzazione marciapiede pedonale lungo via S. Sudario (attuazione progetto

esistente).

5. Rifiuti

A partire dalla direttiva dell’Unione Europea, dal Programma Nazionale, dalle indicazioni di Re-gione Lombardia, dalle esperienze di altri Comuni italiani (Capannori, Bellusco), e dallo stimolo di Movimenti e Associazioni impegnati sul territorio nazionale, l’Amministrazione creerà un progetto di intervento con l’obiettivo primario di ridurre i rifiuti a monte, promuovendo la vendita di merce sfusa, vuoti a rendere, imballi semplici e riciclabili. In seconda battuta, l’Amministrazione si attiverà per incrementare la raccolta differenziata, anche attraverso la giusta informazione al cittadino, e procederà al controllo del percorso dei rifiuti dalla raccolta allo smaltimento definitivo (anche in sinergia con i Comuni limitrofi), per disincentivare l’infiltrazione malavitosa.

Ne derivano le seguenti proposte concrete:- adesione e attuazione progressiva, partendo da progetti sperimentali, del Piano di Riduzione

Rifiuti Urbani di Regione Lombardia, che prevede i i seguenti interventi: (1) vendita di pro-dotti poco imballati o alla spina nei supermercati; (2) promozione dell’acquisto di prodotti poco imballati nei supermercati; (3) distribuzione degli alimentari invenduti a mense sociali; (4) vendita di acqua alla spina in mense, bar, ristoranti; (5) riduzione della carta negli uffici; (6) riduzione della carta nelle cassette della posta; (7) promozione della “Farm delivery”; (8) promozione della filiera corta; (9) promozione del compostaggio domestico; (10) adozione di pannolini lavabili; (11) promozione delle giornate del riuso;

- aumento della raccolta differenziata del 10% rispetto al livello attuale nel quinquennio;- rendere pubblico il percorso e i costi dei rifiuti, in modo che, seguendo buone pratiche, ogni

cittadino possa effettivamente risparmiare sulla tassa rifiuti;- miglioramento ed eventuale ampliamento della piattaforma ecologica;

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- progetto sperimentale di pagamento in base al numero di sacchi di spazzatura effettivamente prodotti;

- promozione del compostaggio domestico attraverso consegna alle famiglie (su base volonta-ria) di appositi contenitori;

- farsi punto di riferimento e favorire l’aggregazione tra privati per minimizzare le spese e le pra-tiche burocratiche per lo smaltimento di piccole quantità di amianto;

- promozione di mercatini cittadini dove si vende/scambia merce usata;- promozione delle attività di produzione e commercializzazione di materiali e prodotti derivanti

dal riciclo e recupero.

6. energia

Il principio ispiratore dell’azione amministrativa sarà l’attenzione al risparmio energetico, ten-dendo al raggiungimento dell’obiettivo 20:20:20 indicato dall’Unione Europea nel pacchetto “cli-ma e energia” approvato nel dicembre 2008 (ridurre le emissioni gas serra del 20%, ridurre del 20% il consumo di energia e incrementare l’uso dell’ energia da fonti rinnovabili portandolo al 20% entro il 2020).

Le nostre proposte concrete in questo ambito saranno:- riattivazione dello sportello energia, con adeguate competenze per offrire concretamente sup-

porto e consulenza al cittadino e alle imprese nella scelta delle tecnologie secondo costi e benefici e nelle procedure burocratiche;

- sperimentazione dell’illuminazione a led negli edifici pubblici;- installazione di pannelli fotovoltaici negli edifici comunali, dove ancora non sono presenti, valu-

tando la fattibilità degli interventi sia in termini di minori emissioni e riduzione dei consumi, sia di ritorno dell’investimento;

- promozione e sostegno all’installazione del solare termico.

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c. RisoRse e Gestione amministRatiVa

1. Risorse economiche e imposizione fiscale

Una tassazione equa e sostenibile sarà l’obiettivo della nostra azione amministrativa, che verrà perseguito senza far pesare gli effetti della crisi sulle tasche dei Besanesi. In questi ultimi anni la pressione fiscale, sia per gli effetti della crisi economica che per i troppi errori commessi in passato, è aumentata in maniera vertiginosa: dal 41,7% del 2006 al 44% del 2012! Gli italiani hanno pa-gato oltre 60 miliardi di euro in più. Spesso i Comuni si sono trovati “schiacciati” da una situazione generale estremamente critica dove, da un lato, ci sono gli effetti duraturi di una crisi economica strutturale e dall’altro scelte di politica generale che vedono una continua riduzione dei trasferi-menti statali ed un patto di stabilità sempre più vincolante e sempre meno comprensibile.

Il quadro normativo continuamente modificato rende qualsiasi intervento comunale estre-mamente difficile, se non impossibile. Il 2014 sarà un anno zero, con la comparsa di un nuovo modello di tassazione basato sulla istituzione di nuove tasse e sigle. In particolare, entrerà in vigore la IUC (Imposta Unica Comunale), composta da:- IMU (Imposta Municipale Unica): dovuta dal possessore di immobili, eccetto che per le abita-

zioni principali;- TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili): imposta sui servizi “indivisibili” (illuminazione pubblica, vi-

gilanza urbana, manutenzione strade e verde, etc.), con base imponibile identica, di fatto, all’IMU;

- TARI (Tassa sui Rifiuti): imposta a copertura dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti.

In questo contesto riteniamo doveroso non gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Sarebbe impossibile promettere una riduzione drastica delle tasse. Riteniamo più serio impegnarci per riequilibrare le imposte attuali in un’ottica di equità e progressività, attraverso alcune scelte significative:- un utilizzo il più possibile ampio e “modulare” delle aliquote messe a disposizione dal quadro

normativo relativamente alle imposte di nuova istituzione;- l’eliminazione dello 0,20% di addizionale IRPEF, deciso dalla precedente Amministrazione;- la definizione di una griglia di tassazione IRPEF che, salvaguardando gli equilibri generali, risulti

diversamente ripartita in base agli scaglioni di reddito;- l’impegno a modulare i versamenti dovuti sul più ampio spettro di scadenze ammesse dalla

normativa.

2. attività produttive

L’Amministrazione comunale si porrà al fianco di artigiani, commercianti, imprese ed associa-zioni. Besana ed in generale la Brianza sono tra i territori più produttivi d’Italia, grazie alla rete di artigiani, piccole-medie imprese, professionisti, cresciuti nella cultura del lavoro. Gli effetti della crisi negli ultimi anni hanno messo a dura prova le nostre realtà produttive. In questo contesto, nel quale i problemi sono molto profondi ed un’Amministrazione comunale è solo uno degli attori (e probabilmente quello che ha meno leve a disposizione), riteniamo che occorra che ogni livello istituzionale faccia la sua parte.

In termini concreti ci proponiamo:- potenziamento del servizio attività produttive attraverso la costituzione di un ufficio che si

occupi di individuare, analizzare e proporre piani di utilizzo di fondi messi a disposizione da

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bandi pubblici e privati di ogni livello territoriale, in collaborazione con i comuni limitrofi, con particolare attenzione al supporto di nuove iniziative imprenditoriali;

- studio di soluzioni alternative ai tradizionali canali finanziari per supportare artigiani ed imprese come pratiche di micro-credito comunale, in accordo con associazioni ed organizzazioni del terzo settore o di istituti di credito “ordinari”, studio di un’ipotesi di strutturazione di un fondo a sostegno di artigiani, piccole imprese, etc.

- definizione di un piano che permetta al Comune di affiancarsi al cittadino nelle attività di ri-cerca, riqualificazione, ricollocazione lavorativa in coordinamento con le strutture attive a livello sovra-comunale.

Oltre a questi interventi principali, ci impegneremo a:- potenziamento sportello SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), con lo scopo di semplifica-

re le procedure per il cittadino;- attivazione di un forum di confronto con le Associazioni di categoria e rappresentanza con il

coinvolgimento di imprenditori e commercianti;- organizzazione di manifestazioni, iniziative, eventi a sostegno del tessuto commerciale, anche

attraverso la valorizzazione del ruolo della Pro-loco;- organizzazione di mercatini o spazi commerciali di vendita diretta da parte di produttori locali.

3. servizi amministrativi comunali

a) L’azione politica si ispirerà al principio di un’amministrazione efficace ed aperta. L’obiettivo sarà il miglioramento dell’efficacia e della trasparenza della “macchina comunale”.

Le pubbliche Amministrazioni solo in anni recenti si sono aperte alle sfide provenienti dalla società ed hanno adottato nuovi strumenti. Spesso, sfortunatamente, lo hanno fatto solo in modo formale, senza porsi veramente al servizio del cittadino, delle imprese e del territorio. Per rendere più efficace ed aperta la “macchina amministrativa” vogliamo affrontare veramente la sfida del cambiamento, attraverso:- l’individuazione di obiettivi chiari e realizzabili ed un collegamento diretto tra il programma

amministrativo, gli obiettivi annuali dei dirigenti, del personale comunale ed i relativi incentivi economici;

- una puntuale e continua informazione ai protagonisti del territorio (cittadini, imprese, associa-zioni) sull’avanzamento del programma amministrativo, con risultati concreti e misurabili;

- la definizione di un percorso che porti all’adozione del bilancio attraverso un processo sempre più trasparente e partecipato, che veda i cittadini sempre più protagonisti delle scelte;

- la definizione di canali comunicativi dedicati ad ogni singolo utente (dalla messa a disposizione di atti, regolamenti, modulistica, alla facilitazione del contatto), anche attraverso le tecnologie digitali;

- la definizione di un calendario delle scadenze legate alle attività amministrative, tributarie, di manifestazioni ed eventi;

- un affiancamento e supporto permanente al lavoro dei comitati di cittadini, imprese, artigiani, etc. che operano sul territorio;

- la trasformazione della Giunta, del Consiglio e dei singoli uffici nella casa, trasparente, funzio-nale ed accogliente, di tutti i cittadini e le cittadine;

- una rigorosa applicazione della normativa antimafia, anche attraverso l’utilizzo delle migliori pratiche già sperimentate nei vari livelli amministrativi;

- il mantenimento, tranne in casi eccezionali e motivati, della scelta di non utilizzare gli oneri di urbanizzazione a copertura delle spese correnti.

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b) Il secondo principio guida si riassume nell’idea del “Comune al servizio del cittadino”. L’obiettivo sarà il potenziamento dei servizi e semplificazione amministrativa.

Il Comune è l’ente, per definizione, più vicino ai cittadini, a cui è demandata la fornitura di molti servizi essenziali. A fronte della notevole complessità dell’apparato statale e delle richieste prove-nienti dalla società e dal mondo produttivo è doveroso intraprendere percorsi di semplificazione e snellimento della burocrazia, cercando di fornire servizi sempre più adeguati. A tal proposito ci proponiamo, anche sfruttando le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, di riorganizzare e potenziare i servizi erogati ai cittadini, recuperando in tal modo nuove risorse, attraverso:- un’analisi puntuale di tutti gli appalti, i contratti, le spese, le consulenze, etc. per determinare

azioni di contenimento e razionalizzazione dei servizi (es. acquisti consorziati, utilizzo di piatta-forme digitali, etc.) e, laddove possibile, realizzando un contenimento delle spese;

- l’attuazione di un piano di de-materializzazione e digitalizzazione esteso a tutte le pratiche trat-tate dall’intera macchina comunale;

- l’istituzione di servizi che possano essere usufruiti in modalità “self service” dai cittadini e dalle cittadine (certificati di residenza, anagrafici, etc.);

- l’implementazione di strumenti di “costumer satisfaction”, orientati a misurare la soddisfazione di tutti gli utenti (cittadine, imprese, associazioni, etc.) dei servizi erogati;

- l’individuazione di ipotesi di miglioramento e riorganizzazione della macchina comunale, trami-te una redistribuzione di compiti e funzioni laddove vi siano le maggiori esigenze.

3. Patrimonio pubblico

Il patrimonio pubblico ha una funzione essenziale nello sviluppo di una comunità, essendo uno strumento che garantisce l’erogazione e lo sviluppo di una pluralità di servizi (medici, ricreativi, istituzionali). Nella gestione del patrimonio pubblico siamo passati da stagioni in cui vi era un eufo-ria nell’acquisto, dove gli enti compravano immobili “a piene mani”, ad una stagione di dismissioni di massa, complice la crisi della finanza pubblica. Noi riteniamo che il patrimonio pubblico, per potersi definire tale, debba possedere due caratteristiche: avere una potenzialità sociale ed essere “economicamente sostenibile”.

Sulla base di questi presupposti ci proponiamo di:- predisporre un dettagliato inventario dei beni comunali, al fine di redigere per ciascuno di essi

una scheda che presenti l’utilizzo attuale, i costi di “funzionamento”, le prospettive di sviluppo e di valorizzazione;

- condividere con tutti i cittadini i risultati dell’analisi e valutare congiuntamente quali siano le iniziative da mettere in atto su ognuno di essi.

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