Progetto Verso una scuola Amica a.s. 2011/12 Tabulazione e lettura dei dati aggregati a cura di...

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Progetto “Verso una scuola Amica” a.s. 2011/12 Tabulazione e lettura dei dati aggregati a cura di Roberto Benes (f. s. Intercultura) Ai docenti è stato chiesto di esprimere delle valutazioni con un punteggio da 1 a 5 sugli indicatori didattici, agiti nella classe, riferibili agli indicatori di qualità generale definiti dal progetto. (dati ascisse) Hanno partecipato all’autovalutazione i docenti di 14 classi dell’Istituto (dati ordinate) I dati sono letti in aggregato. Il progetto è stato pensato prevedendo una valutazione iniziale ed una valutazione finale.

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Progetto “Verso una scuola Amica”a.s. 2011/12

Tabulazione e lettura dei dati aggregati a cura di Roberto Benes (f. s. Intercultura)

Ai docenti è stato chiesto di esprimere delle valutazioni con un punteggio da 1 a 5 sugli indicatori didattici, agiti nella classe, riferibili agli indicatori di qualità

generale definiti dal progetto. (dati ascisse)Hanno partecipato all’autovalutazione i docenti di 14 classi dell’Istituto (dati

ordinate)I dati sono letti in aggregato.

Il progetto è stato pensato prevedendo una valutazione iniziale ed una valutazione finale.

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Indicatori generali:1. La “Scuola Amica” è una scuola che promuove e valorizza la

Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC ).2. La “Scuola Amica” è una scuola che valorizza le diversità: accoglienza e

qualità delle relazioni sono al centro della vita scolastica.3. La “Scuola Amica” è una scuola che pratica attivamente la solidarietà con

aiuti concreti per garantire i diritti a tutti i bambini in ogni parte del mondo.4. La “Scuola Amica” è una scuola che ascolta le opinioni degli studenti, ne

promuove la partecipazione e il protagonismo e li coinvolge direttamente nella gestione dell’Istituto e nei processi di apprendimento.

5. La “Scuola Amica” è una scuola che costruisce il “Patto Educativo di Corresponsabilità” con la collaborazione di tutte le componenti scolastiche e con il coinvolgimento della più ampia comunità territoriale.

6. La “Scuola Amica” è una scuola che progetta spazi e tempi funzionali all’apprendimento e allo sviluppo della relazionalità.

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Nota sulla lettura dei grafici:

• I grafici riportano il numero di risposte ad ogni item divise per punteggi assegnati all’item stesso

• Quindi se in un item prevarranno punteggi bassi (1-2) vorrà dire che quell’area riceve una “valutazione” bassa da parte dei docenti, rappresentando quindi un’area critica

• Se invece in un item prevalgono i punteggi alti (4-5) la descrizione rappresentata dall’item può considerarsi un punto di forza del nostro Istituto.

• Ultima cosa: non tutti i docenti hanno risposto a tutte le domande, conseguentemente ci sono aree nelle quali le risposte all’item sono poche, come ad esempio l’area relativa ai diversamente abili.

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I) La “Scuola Amica” è una scuola che promuove e valorizza la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC ).

• 1 Gli studenti conoscono la CRC?

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3 Sono stati fatti dei progetti di riflessione e discussione in classe relativi alla CRC e ad altre

Carte Internazionali?

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4 Nella vita quotidiana della classe i Diritti sono concretamente vissuti? ( ascolto,

valorizzazione differenze, eguaglianza…)

0

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5 L’attività didattica di ogni giorno prevede momenti di confronto democratico tra

studenti e docenti e tra studenti?

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6 Viene stimolata, oltre alla riflessione sui diritti, una riflessione sui doveri degli studenti con

conseguente assunzione di responsabilità?

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7 Di questa assunzione di responsabilità sono compartecipi, oltre alla scuola e gli

studenti anche le famiglie degli studenti?

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II) La “Scuola Amica” è una scuola che valorizza le diversità:

accoglienza e qualità delle relazioni sono al centro della vita scolastica • 1 Sono previste delle iniziative

di accoglienza per i nuovi

alunni?

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2 Ci sono in classe attività per l’integrazione

degli alunni diversamente abili?

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3 Tutti i docenti sono compartecipi della programmazione individualizzata per i diversamente abili?

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4 Sono previsti programmi educativi personalizzati per gli studenti stranieri o con particolari prerogative?

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5 Tutti i docenti sono compartecipi nelle programmazioni personalizzate per gli studenti stranieri o con particolari

prerogative?

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6 Sono state attivate attività o progetti per la conoscenza e la valorizzazione delle culture degli

studenti stranieri della classe

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iniziale

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7 Gli studenti stranieri che ne hanno bisogno sono

inseriti in attività di L2?

00,5

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8 Vengono utilizzati in classe strumenti di comunicazione non verbale (teatro, film, mimica, danza..) per favorire la

comunicazione con persone di lingue e attitudini diverse?

0

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9 Nella vita della classe si svolgono attività di prevenzione degli atti di intolleranza e

degli episodi di bullismo?

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10 Nelle normali attività curricolari, affronto le discipline scolastiche dando spazio ad

un’impostazione interculturale?

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III) La “Scuola Amica” è una scuola che pratica attivamente la solidarietà con aiuti concreti per garantire i diritti a

tutti i bambini in ogni parte del mondo.

• Sono previste delle iniziative di solidarietà concreta (anche raccolta fondi) ?

0

1

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Le attività di solidarietà vengono promosse come valore?

0

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1

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IV/V) La “Scuola Amica” è una scuola che ascolta le opinioni degli studenti, ne promuove la partecipazione e il protagonismo e li

coinvolge direttamente nella gestione dell’Istituto e nei processi

di apprendimento.

• 1 Vengono ascoltate promosse le opinioni degli studenti nella gestione delle attività della classe?

0

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2 Vengono ascoltate e promosse le opinioni dei

genitori sulla gestione della classe?

00,5

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33,5

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5

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3 Vengono promosse delle attività di autovalutazione da parte degli studenti (in un’ottica di triangolazione delle valutazioni per lo sviluppo

di competenze complesse)?

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4 Sono promossi momenti di discussione di gruppo degli studenti su problemi di vita

scolastica?

0

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5 Esistono all’interno dell’attività didattica

momenti di peer-education tra studenti?

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6 Esistono all’interno dell’attività didattica

lavori in gruppi cooperativi?

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7 Nell’attività didattica è prevista una programmazione e valutazione per competenze?

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8 POF, Carta dei Servizi, Patto Educativo di Corresponsabilità Regolamento, sono documenti discussi e condivisi con gli studenti e/o i

genitori in specifici momenti della vita di classe?

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VI La “Scuola Amica” è una scuola che progetta spazi e tempi funzionali all’apprendimento e

allo sviluppo della relazionalità.

• 1 È previsto un uso flessibile dei tempi di insegnamento per uscite didattiche, lavori di gruppo, attività particolari

0

1

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2 È buona l’accessibilità ai laboratori?

00,5

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3 È accessibile il servizio di segreteria?

0

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Considerazioni inizialiIl progetto “Verso una scuola Amica” è giunto al terzo anno, e l’anno scorso

abbiamo ottenuto il titolo ufficiale di “Scuola Amica”, valido per tre anni.Anche quest’anno sono state numerose le classi partecipanti al progetto, anche

se non tutte (più di 20, di tutti gli ordini di scuola) hanno consegnato la scheda di valutazione iniziale.

Alcune delle classi partecipanti al progetto si sono iscritte ad esso per la prima volta (vedi soprattutto i risultati degli indicatori dell’area 1), altre partecipano per il secondo anno.

Si può notare, da parte dei docenti che hanno partecipato alla valutazione di quest’anno, una particolare attenzione sia alla democraticità della vita della classe sia all’integrazione degli studenti stranieri, pur con alcune difficoltà rappresentate dall’integrare nella didattica di ogni giorno un’ottica interculturale.

Anche la didattica per competenze sembra entrata sempre più nelle pratiche usuali, così come l’attivazione di gruppi di lavoro.

Punti critici sembrano essere ancora rappresentati da una piena integrazione dei diversamente abili e dall’attivazione di iniziative volte allo sviluppo della solidarietà.

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Considerazioni finali 1• Si può notare, a conclusione del percorso di ricerca-intervento, un

complessivo miglioramento di tutti gli indici.• Si possono quindi ritenere efficaci (nell’auto-percezione dei docenti)

le strategie attivate e gli interventi degli esperti esterni.• Tra questi sono da segnalare gli interventi degli esperti:• UNICEF (19 classi con interventi di 1.30 -2 ore)• ACCRI (12 classi con interventi di 1-2 ore)• ICS (9 classi con interventi di 2 ore)• Dott. Madotta per la prevenzione del bullismo (9 classi con almeno

due interventi per classe)• A questi interventi si deve aggiungere l’attività teatrale del progetto

TEATRANDO, caratterizzante l’istituto.

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Considerazioni finali 2• I punti di forza del nostro Istituto, stando a questa auto-valutazione

sono quindi:• Un forte orientamento alla didattica laboratoriale• La particolare attenzione alla discussione democratica e alla

partecipazione attiva degli studenti• La particolare attenzione alla personalizzazione della didattica, sia

per gli studenti stranieri che per coloro che presentano particolari prerogative

• Costante attenzione alle dinamiche del gruppo-classe, sia per favorire un dialogo costruttivo, che in un ottica di prevenzione al bullismo

• Una elevata attenzione all’educazione interculturale, “vissuta” internamente alle normali attività disciplinari, che quindi vengono affrontate tutte con un’impostazione interculturale

• Numerosi strumenti di integrazione per gli studenti non italofoni, sia all’interno della classe che grazie ad attività ed azioni specifiche.

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Considerazioni finali 3• Punti ancora da sviluppare invece sono:• L’integrazione nella scuola dei diversamente abili, con attività specifiche per

tutte le classi, non solo relativamente a quelle che hanno al loro interno uno studente con diverse abilità

• la discussione e condivisione più attiva di POF e Carta dei Servizi tra tutti i componenti della comunità scolastica

• Una maggior implementazione delle attività solidaristiche (anche se bisogna riconoscere che l’utenza del nostro Istituto non sempre è in grado di sobbarcarsi spese aggiuntive, neppure piccole, per azioni di solidarietà).

• L’accessibilità e la qualità dei laboratori, soprattutto per le sedi “Filzi-Grego” e “Suvich”, nonché una maggiore accessibilità del servizio di segreteria.

• Concludendo, si può osservare, da parte dei docenti partecipanti al progetto di ricerca-intervento, un notevole impegno nel miglioramento della qualità della didattica, anche in un ottica di incremento della didattica cooperativa e delle attività di didattica per competenze, a cui si aggiunge anche un impegno costante nell’educazione interculturale e nello “star bene a scuola”.