Progetto definitivo montone montorio grasceta

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Progetto di ricerca geotermica “POGGIO MONTONE – MONTORIO - LA GRASCETA”

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Indice

1 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE ................................................................................... 5

1.1 SORGENIA GEOTHERMAL ................................................................................................. 5 1.2 I PROGETTI DI RICERCA GEOTERMICA POGGIO MONTONE, MONTORIO E LA GRASCETA ........ 6 1.3 MOTIVAZIONI DELL‟ISTANZA DI V.I.A. ................................................................................. 7 1.4 INQUADRAMENTO DEI PROGETTI DI RICERCA ...................................................................... 8

2 PROGRAMMA E DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA................................... 12

2.1 PROGETTO DI RICERCA E AREA DI INTERVENTO ................................................................ 12 2.2 CRONOPROGRAMMA ...................................................................................................... 15 2.3 PROGRAMMA DELLE PROSPEZIONI PRELIMINARI ............................................................... 16

2.3.1 Attività di acquisizione e sistematizzazione dati bibliografici .............................. 17 2.3.2 Rilievo geologico – strutturale ............................................................................. 18 2.3.3 Rilievo idrogeochimico ........................................................................................ 18 2.3.4 Redazione del progetto esecutivo delle prospezioni geofisiche ai sensi dell’art.15 del D.P.R. 395/1991 ............................................................................................................ 21

2.4 PROGRAMMA DELLE PROSPEZIONI GEOFISICHE ............................................................... 21 2.4.1 Rilievo gravimetrico ............................................................................................. 22 2.4.2 Rilievo magnetotellurico ...................................................................................... 26 2.4.3 Rilievo sismico a riflessione ................................................................................ 32

Elenco delle Figure

FIGURA 1: PERIMETRAZIONE DEL PERMESSO DI RICERCA “POGGIO MONTONE” ................................... 9 FIGURA 2: PERIMETRAZIONE DEL PROGETTO DI RICERCA “MONTORIO” ............................................. 10 FIGURA 3: PERIMETRAZIONE DEL PROGETTO DI RICERCA “LA GRASCETA” ......................................... 11 FIGURA 4: PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI DI RICERCA NELL‟AREA DI INTERVENTO ............................. 12 FIGURA 5: INDIVIDUAZIONE DELL‟AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO (IN TRATTEGGIO GIALLO) ........ 15 FIGURA 6: CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ PREVISTE NEL PROGETTO ........................................ 16 FIGURA 7: ESEMPIO DI CARTA GRAVIMETRICA (DA MOUTON, 1969) .................................................. 17 FIGURA 8: ESEMPIO DI CARTA GEOLOGICA RELATIVA AL PERMESSO DI RICERCA “POGGIO MONTONE” (DA

CALAMAI ET AL., 1970) .......................................................................................................... 18 FIGURA 9: ESEMPIO DI STRUMENTAZIONE DI RACCOLTA ED ANALISI DELLE MANIFESTAZIONI GASSOSE 20 FIGURA 10: ESEMPIO DI STRUMENTAZIONE DI ANALISI DELLE ACQUE IN LABORATORIO ....................... 20 FIGURA 11: ESEMPIO DI GRAVIMETRO PORTATILE PER LA MISURA DELL‟ACCELERAZIONE LOCALE DI

GRAVITÀ ................................................................................................................................ 24 FIGURA 12: ESEMPIO DI ISOLINEE DI ANOMALIE GRAVIMETRICHE DI BOUGER (DA MORELLI,1975) ...... 25 FIGURA 13: SCHEMA DI UN SONDAGGIO MT CLASSICO ..................................................................... 27 FIGURA 14: ELETTRODI E LORO PARZIALE INTERRAMENTO ............................................................... 30 FIGURA 15: MAGNETOMETRI E OPERAZIONI DI SISTEMAZIONE A TERRA ............................................. 30 FIGURA 16: UNITÀ DI ACQUISIZIONE MT .......................................................................................... 31 FIGURA 17: ESEMPIO DI DISTRIBUZIONE DI RESISTIVITÀ 2D OTTENUTA MEDIANTE SONDAGGI

MAGNETOTELLURICI (DA VOLPI ET AL., 2003) .......................................................................... 31 FIGURA 18: MEZZI VIBROSEIS IN AZIONE ......................................................................................... 33 FIGURA 19: LAYOUT DI ACQUISIZIONE SISMICA A RIFLESSIONE CON COPERTURA 40ESIMA E UNITÀ DI

REGISTRAZIONE A 240 CANALI ................................................................................................ 34 FIGURA 20: MEZZO VIBROSEIS ADEGUATO PER IL RILIEVO SISMICO IN ESAME .................................... 35 FIGURA 21: ESEMPIO DI GRUPPI DI PERFORAZIONE AUTOMONTATI .................................................... 37

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Elenco delle Tabelle

TABELLA 1: AMBITI TERRITORIALI DI INTERVENTO PER CIASCUNA ATTIVITÀ DEL PERMESSO DI RICERCA

“POGGIO MONTONE” .............................................................................................................. 13 TABELLA 2: AMBITI TERRITORIALI DI INTERVENTO PER CIASCUNA ATTIVITÀ DEL PROGETTO DI RICERCA

“MONTORIO” .......................................................................................................................... 14 TABELLA 3: AMBITI TERRITORIALI DI INTERVENTO PER CIASCUNA ATTIVITÀ DEL PROGETTO DI RICERCA

“LA GRASCETA” ..................................................................................................................... 14 TABELLA 4: CARATTERIZZAZIONE QUANTITATIVA DELLE ATTIVITÀ DI RICERCA GEOFISICA .................... 22 TABELLA 5: SPECIFICHE TECNICHE DI MASSIMA DELLA STRUMENTAZIONE IMPIEGATA PER IL RILIEVO

MAGNETOTELLURICO .............................................................................................................. 28 TABELLA 6: PRINCIPALI SPECIFICHE TECNICHE DI UN MEZZO VIBROSEIS ADEGUATO PER IL RILIEVO

SISMICO IN ESAME .................................................................................................................. 36

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1 Considerazioni introduttive

1.1 Sorgenia Geothermal

Il presente documento rappresenta il Progetto Definitivo contenente i dettagli

progettuali degli interventi che si intendono autorizzare dal punto di vista ambientale e

costituisce parte integrante dell‟istanza di V.I.A. presentata ai sensi della L.R. 10/2010

da Sorgenia Geothermal.

Sorgenia Geothermal è una società interamente posseduta dal gruppo Sorgenia e

costituita con l‟obiettivo finale di sviluppare e realizzare nuove iniziative nel settore

geotermico puntando ad una razionale valorizzazione della risorsa rinnovabile nel

pieno rispetto ambientale, coerentemente con la filosofia di business e di azione del

Gruppo.

Sorgenia è ad oggi il primo operatore privato italiano del mercato nazionale dell‟energia

elettrica e del gas naturale e si propone nel ruolo di produttore e allo stesso tempo di

fornitore di energia elettrica e gas ai clienti finali.

Il gruppo conta oltre 550.000 clienti serviti e più di 400 dipendenti, con un fatturato

superiore ai 2 miliardi di euro.

Grazie a un piano industriale ambizioso e in continua crescita, il gruppo Sorgenia è

oggi il 5° produttore nazionale di energia elettrica con una potenza installata di circa

5.000 MW.

La strategia di crescita di Sorgenia mira a consolidare la propria posizione di operatore

primario del panorama energetico nazionale rafforzando il proprio ruolo di azienda

leader nella generazione sostenibile e confermandosi quale soggetto di riferimento

nella fornitura energetica integrata di energia elettrica e gas naturale e nella diffusione

dell‟efficienza energetica negli usi finali.

Il raggiungimento degli obiettivi di crescita del Gruppo prevede il solo ricorso alle

migliori tecnologie disponibili (BAT – Best Available Technology) per la costruzione di

nuove centrali nonché il potenziamento della produzione da fonti rinnovabili, per una

loro maggiore diffusione globale.

L‟ingresso del gruppo Sorgenia nel settore geotermico è coerente con l‟obiettivo

primario dell‟azienda di giungere ad una importante diversificazione delle fonti

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energetiche, potendo contare, oltre che sulla generazione convenzionale, sull‟intera

gamma delle fonti rinnovabili.

In tal modo, il Gruppo intende assumere un ruolo attivo nella penetrazione delle fonti

alternative sullo scenario italiano contribuendo alla creazione di un ciclo virtuoso

basato su iniziative capaci di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione

delle emissioni impattanti e clima alteranti a livello locale e globale e tali al tempo

stesso di incidere positivamente sul contesto sociale ed economico locale.

Forte della sua esperienza nello sviluppo e nella realizzazione di iniziative di

generazione energetica, specificatamente orientata alle fonti energetiche rinnovabili,

Sorgenia Geothermal si propone quale soggetto in grado di rilanciare in senso

innovativo e pienamente sostenibile la fonte geotermica nel contesto italiano e, nello

specifico, della Regione Toscana.

1.2 I progetti di ricerca geotermica Poggio Montone, Montorio

e La Grasceta

Sorgenia Geothermal ha ottenuto il conferimento del permesso di ricerca denominato

“Poggio Montone” ai sensi del D.Lgs. 22/2010 e s.s.m.i. mediante Decreto Dirigenziale

della Regione Toscana n.2334 del 06/06/2011.

Dal punto di vista ambientale, il suddetto decreto richiama il provvedimento finale di

verifica di assoggettabilità alla V.I.A. (Decreto Dirigenziale n.5673 del 25/11/2010) il

quale ha escluso dalla necessità di V.I.A., con prescrizioni, le seguenti attività di

ricerca:

1) Rilievo geologico-strutturale

2) Rilievo idrogeochimico

3) Rilievo VLF

4) Rilievo gravimetrico

In data 29/07/2011, Sorgenia Geothermal ha avviato l‟iter procedimentale per il rilascio

del permesso di ricerca di risorse geotermiche denominato “Montorio” presentando

contestualmente istanza di verifica di assoggettabilità a V.I.A. per le attività di ricerca

presso i competenti Uffici Regionali.

Mediante Decreto Dirigenziale n.5886 del 21/12/2011 sono state escluse dalla

necessità di V.I.A., con prescrizioni, le seguenti attività di ricerca:

1) Acquisizione, sistematizzazione ed elaborazione dei dati bibliografici esistenti;

2) Studio idrogeologico e geochimico

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3) Prospezione geofisica tramite postazioni gravimetriche

4) Prospezione geofisica tramite rilievi magnetotellurici

5) Prospezione geofisica tramite profili sismici a riflessione che utilizzano massa

battente o vibrante

L‟iter di rilascio del permesso di ricerca è in via di completamento.

In aggiunta ai due progetti di ricerca sopra elencati, Sorgenia Geothermal ha

precedentemente presentato, in contitolarità con la società Energy Packet Srl, l‟istanza

di permesso di ricerca denominato “Triana”, originariamente in situazione di

concorrenza con l‟istanza denominata “Murci” della Enel Green Power.

A seguito della procedura di selezione dell‟istanza concorrente, conclusasi a favore

della Enel Green Power, e dello sfavorevole esito del ricorso promosso da Sorgenia

Geothermal e da Energy Packet contro tale sopracitata selezione, i contitolari, in data

06/06/2012, hanno presentato richiesta alla Regione Toscana al fine di ottenere la

porzione di territorio dell‟istanza “Triana” non interessata dal permesso “Murci”.

L‟istanza è stata ridenominata in “La Grasceta”, in ottemperanza al D.P.R. 395/1991,

che impone la denominazione delle istanze geotermiche in base ad un toponimo

ricadente nell‟area del permesso.

Il Decreto Dirigenziale n.3453 del 12 luglio 2010 ha escluso dalla necessità di V.I.A. ,

con prescrizioni, le seguenti attività di ricerca:

1) Acquisizione, sistematizzazione ed elaborazione dei dati bibliografici esistenti;

2) Rilievo geologico-strutturale

3) Rilievo idrogeochimico

4) Rilievo VLF

5) Rilievo gravimetrico

6) Rilievo geoelettrico

1.3 Motivazioni dell’istanza di V.I.A.

Al fine di avviare un razionale e completo programma di attività di ricerca geotermica per i tre progetti sopra citati, si presenta istanza di Valutazione di Impatto Ambientale presso i competenti Uffici Regionali, per la quale, il presente documento, cosituisce il Progetto Definitivo, ai sensi della L.R. 10/2010.

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I provvedimenti di verifica di assoggettabilità alla V.I.A. dei progetti geotermici “Poggio Montone” , “Montorio” e “La Grasceta”, richiamati al par.1.2, hanno autorizzato l‟esecuzione di alcune attività di ricerca solo all‟esterno delle aree protette.

Dal punto di vista geotermico, al fine di ottenere un quadro il più possibile completo, esteso e definito dell‟area di ricerca, è opportuno avere la possibilità di investigare e ottenere informazioni relativamente all‟intera area sottesa al progetto di ricerca in modo da avere a disposizione un continuum di dati da processare ed interpretare per una corretta ricostruzione del sottosuolo.

Una precisa e definita conoscenza delle strutture geologiche e geotermiche profonde e del potenziale disponibile, di rilevante e prevalente interesse pubblico, permetterà infatti di ottimizzare dal punto di vista tecnico ed ambientale le eventuali e successive fasi di esplorazione profonda e di coltivazione delle risorse rinvenibili, evitando eventuali criticità localizzate e individuando le situazioni pienamente sostenibili.

Ai sensi dell‟art.43 comma 4 della L.R. 10/2010 e s.m.i. è pertanto necessario, vista la necessità di estendere le attività di ricerca anche all‟interno delle aree protette, avviare il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale di cui all‟art. 52 della sopracitata legge Regionale.

In aggiunta, sussiste la necessità di autorizzare dal punto di vista ambientale alcune attività di ricerca geotermica le quali non erano state sufficientemente dettagliate dal punto di vista progettuale in fase di screening, ovvero non inserite nel programma dei lavori.

Per tali attività si richiede pertanto l‟autorizzazione ambientale sia all‟interno che all‟esterno delle aree protette, facendo confluire interamente il conseguente iter procedimentale nell‟ambito del presente procedimento amministrativo di V.I.A..

In conclusione, il presente progetto costituisce il razionale complemento ai progetti di ricerca geotermica precedentemente presentati e autorizzati avente quale obiettivo primario una investigazione il più possibile completa e dettagliata delle aree di ricerca.

1.4 Inquadramento dei progetti di ricerca

L‟area del permesso di ricerca “Poggio Montone”, di superficie pari a 58,05 km2 , ricade nel comune di Piancastagnaio, in Provincia di Siena, e nei comuni di Santa Fiora e Castell‟Azzara, in Provincia di Grosseto.

La Figura 1 evidenzia l‟area sottesa al permesso di ricerca e le coordinate dei vertici che ne individuano il rispettivo perimetro.

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Figura 1: Perimetrazione del permesso di ricerca “Poggio Montone”

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Il progetto di ricerca “Montorio”, che, si ricorda, è in via di conferimento, ricade sia in Regione Toscana che in Regione Lazio. La presente istanza di V.I.A. si riferisce alla sola porzione del progetto ricadente nella Regione Toscana, nel seguito “Montorio” per semplicità.

L‟area del progetto di ricerca “Montorio”, di superficie pari a 99,89 km2 , ricade nel comune di Piancastagnaio e di San Casciano dei Bagni, in Provincia di Siena, e nei comuni di Castell‟Azzara e di Sorano, in Provincia di Grosseto.

La Figura 2 evidenzia l‟area sottesa all‟intero progetto di ricerca e le coordinate dei vertici che ne individuano il rispettivo perimetro.

Figura 2: Perimetrazione del progetto di ricerca “Montorio”

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Il progetto di ricerca “La Grasceta”, di superficie pari a 7,56 km2, ricade nei comuni di Castell‟Azzara, Santa Fiora e Semproniano in Provincia di Grosseto.

La Figura 3 evidenzia l‟area sottesa al progetto di ricerca e le coordinate dei vertici che ne individuano il rispettivo perimetro.

Vertici Latitudine N Longitudine W

a 42° 48’ 0° 51’

b 42° 45’ 0° 51’

c 42° 45’ 0° 52’

d 42° 48’ 0° 52’

Figura 3: Perimetrazione del progetto di ricerca “La Grasceta”

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Come sarà chiarito e descritto in modo più approfondito nel seguito, preme precisare fin da subito che, mentre per “Poggio Montone” e per “La Grasceta”, l‟area di intervento ai fini della presente istanza di V.I.A. coincide con quella del permesso/progetto di ricerca, per il progetto “Montorio” l‟area oggetto degli interventi previsti è limitata alle sole aree protette in esso ricadenti.

2 Programma e descrizione delle attività di ricerca

2.1 Progetto di ricerca e area di intervento

Il presente programma di ricerca costituisce il necessario complemento al piano delle

attività di ricerca dei progetti di “Poggio Montone”, “Montorio” e “La Grasceta” (ex

Triana) precedentemente sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità alla

V.I.A..

Preme sottolineare sin da subito che tutte le attività di ricerca che si intendono

realizzare sono di tipo superficiale e verranno effettuate soprassuolo.

Il programma delle attività di ricerca geotermica da svolgersi nell‟area di intervento,

definita nel seguito, è rappresentato schematicamente in Figura 4.

Figura 4: Programmazione dei lavori di ricerca nell‟area di intervento

Programma delle attività di

ricerca

RICERCA PRELIMINARE

Attività di acquisizione e sistematizzazione dati

bibliografici

Rilievo geologico - strutturale

Rilievo idrogeochimico

GEOFISICA

Rilievo gravimetrico

Rilievo magnetotellurico

Rilievo sismico

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Prima di descrivere puntualmente ed in dettaglio ciascuna attività di esplorazione

superficiale che si intende svolgere nell‟area di ricerca, è opportuno, tenuto conto dei

precedenti provvedimenti di autorizzazione ambientale già emanati per i progetti di

ricerca “Poggio Montone”, “Montorio” e “La Grasceta” (ex “Triana”), specificare fin da

subito gli ambiti territoriali ed ambientali di autorizzazione di ciascun rilievo allo scopo

di definire l‟area di intervento del presente Progetto Definitivo.

Le Tabelle 1, 2 e 3 evidenziano che:

per il permesso di ricerca “Poggio Montone”, l‟area di intervento ai fini della

presente istanza di autorizzazione ambientale è coincidente con l‟intera

superficie del permesso di ricerca dovendo autorizzare anche le prospezioni

magnetotelluriche e sismiche;

per il progetto di ricerca “Montorio”, l‟area di intervento ai fini della presente

istanza di autorizzazione ambientale è coincidente con la sola superficie

interessata dalle aree protette;

per il progetto di ricerca “La Grasceta”, l‟area di intervento ai fini della presente

istanza di autorizzazione ambientale è coincidente con l‟intera superficie del

progetto di ricerca dovendo autorizzare anche le prospezioni

magnetotelluriche1.

Permesso di ricerca “POGGIO MONTONE”

Attività di ricerca prevista

nell’area

Escluse dalla necessità di

V.I.A. (Decr.n. 5673) Conclusioni / note

Acquisizione e sistematizzazione

dati bibliografici

Da autorizzare solo nelle

aree protette Rilievo geologico - strutturale

Rilievo idrogeochimico

Rilievo gravimetrico

Rilievo magnetotellurico x Da autorizzare in tutta l‟area

del permesso Rilievo sismico x

Tabella 1: Ambiti territoriali di intervento per ciascuna attività del permesso di ricerca “Poggio Montone”

1 Come sarà chiarito nel seguito, nell‟ambito del progetto di ricerca “La Grasceta” non è prevista

l‟esecuzione di una campagna di rilievi sismici.

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Progetto di ricerca “MONTORIO”

Attività di ricerca prevista

nell’area

Escluse dalla necessità di

V.I.A. (Decr.n. 5886) Conclusioni / note

Acquisizione e sistematizzazione

dati bibliografici

Da autorizzare solo nelle

aree protette

Rilievo geologico - strutturale

Rilievo idrogeochimico

Rilievo gravimetrico

Rilievo magnetotellurico

Rilievo sismico

Tabella 2: Ambiti territoriali di intervento per ciascuna attività del progetto di ricerca “Montorio”

Progetto di ricerca “LA GRASCETA”

Attività di ricerca prevista

nell’area

Escluse dalla necessità di

V.I.A. (Decr.n. 3453) Conclusioni / note

Acquisizione e sistematizzazione

dati bibliografici

Da autorizzare solo nelle

aree protette (esclusa la

Riserva Naturale Provinciale

Bosco della S.S. Trinità per la

quale è richiesto il nulla osta

dell‟ente gestore)

Rilievo geologico - strutturale

Rilievo idrogeochimico

Rilievo gravimetrico

Rilievo magnetotellurico x Da autorizzare in tutta l‟area

del permesso

Tabella 3: Ambiti territoriali di intervento per ciascuna attività del progetto di ricerca “La Grasceta”

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La Figura 5 individua l‟area di intervento del presente Progetto nell‟ambito della quale

si intende procedere con la V.I.A. relativamente alle attività di ricerca soprassuolo

sopra specificate.

Figura 5: Individuazione dell‟area di intervento del Progetto (in tratteggio giallo)

2.2 Cronoprogramma

Il presente crono programma evidenzia la durata presunta delle attività di progetto

nell‟ipotesi di rilascio del nulla osta ambientale al tempo 0.

Da tale milestone, si ritiene di completare il progetto in circa un anno.

La realizzazione delle attività avverrà secondo il calendario evidenziato in Figura 6.

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Figura 6: Cronoprogramma delle attività previste nel progetto

2.3 Programma delle prospezioni preliminari

Nell‟ambito di un programma di ricerca geotermica completo, particolare attenzione deve essere rivolta all‟esecuzione di alcune attività di tipo preliminare quali l‟acquisizione di tutta la documentazione pregressa e degli eventuali dati storici relativi alle precedenti campagne di esplorazione superficiale, le indagini geologiche in situ e i rilievi di tipo idrogeochimico.

Tali prospezioni preliminari, già condotte nell‟ambito del permesso di ricerca “Poggio Montone” all‟esterno delle aree protette, hanno contribuito a fornire un quadro geotermico preliminare promettente e di maggior dettaglio, tale da indirizzare in modo più puntuale e razionale la progettazione delle successive prospezioni geofisiche, sia a livello quantitativo che qualitativo.

A questo proposito, vista l‟importanza di tali rilievi nell‟ottica di una definizione il più possibile precisa del modello concettuale del potenziale serbatoio geotermico, tenuto conto del fatto che tali attività sono già state autorizzate nelle aree non soggette a protezione mediante i provvedimenti finali di verifica di assoggettabilità più volte citati, mediante la presente istanza di V.I.A. si richiede l‟autorizzazione ambientale alla loro esecuzione nell‟ambito delle aree protette contenute nell‟area di intervento del presente progetto.

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2.3.1 Attività di acquisizione e sistematizzazione dati bibliografici

L‟attività di raccolta dati relativi all‟area di intervento consiste nell‟acquisizione di tutta la documentazione esistente riguardante l‟assetto geologico/geotermico dell‟area principalmente mediante l‟analisi e la consultazione delle banche dati pubbliche (Regione e Province, UNMIG, ISPRA, INGV, CNR, Università di Pisa, Roma, Siena e Firenze, pubblicazioni specialistiche).

Nello specifico, verranno ricercati dati di tipo geologico e geologico-strutturale, geochimico, geofisico e stratigrafico, disponibili anche in virtù di precedenti attività di prospezione condotte nelle aree di interesse o in aree contigue.

Un esempio è rappresentato in Figura 7.

Parte integrante di tali operazioni risulta l‟analisi, la rielaborazione e la reinterpretazione di tutti i dati reperiti, opportunamente reinseriti e catalogati in un‟adeguata banca dati in ambiente software GIS o più specifico.

In base a tali informazioni preliminari sarà possibile ricostruire un primo modello preliminare del potenziale serbatoio geotermico.

Figura 7: Esempio di carta gravimetrica (da Mouton, 1969)

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2.3.2 Rilievo geologico – strutturale

Il rilievo geologico – strutturale consiste nell‟effettuazione di una campagna di osservazione e di rilevamento geologico in situ delle diverse unità geologiche affioranti in superficie al fine di individuare le principali strutture esistenti, mettendole in relazione con l‟assetto geologico - strutturale previsto nel sottosuolo.

La campagna di rilievo geologico – strutturale viene effettuata a piedi da personale specializzato e si configura come semplice attività di osservazione e registrazione di dati in loco.

La redazione e l‟aggiornamento della carta geologica dell‟area di interesse, con l‟individuazione delle differenti litologie affioranti, costituisce parte integrante della presente prospezione.

Figura 8: Esempio di carta geologica relativa al permesso di ricerca “Poggio Montone” (da Calamai et al., 1970)

2.3.3 Rilievo idrogeochimico

Le prospezioni idrogeologiche permettono di effettuare una prima caratterizzazione dei fluidi potenzialmente presenti nel serbatoio geotermico dal punto di vista del chimismo, della loro origine e delle temperature ivi presenti.

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Mediante l‟impiego di opportuni software di modellazione, sarà inoltre possibile ricostruire, nel modo il più possibile dettagliato, le caratteristiche idrogeochimiche dei fluidi circolanti nel serbatoio geotermico, anche a livello di circolazione profonda.

La campagna di rilevamento idrogeologico dell‟area consiste nell‟attività di censimento dei punti d‟acqua e gas (sorgenti, pozzi, manifestazioni gassose e derivazioni di acque superficiali) di possibile interesse geochimico in riferimento agli obiettivi della ricerca.

Per quanto concerne le acque, i campioni vengono prelevati in modesta quantità (100-200 cc), filtrati per eliminare impurità e solidi in sospensione e divisi in due-tre contenitori sigillati uno dei quali viene leggermente acidificato per ostacolare la deposizione di alcuni composti. In particolare, in campagna, vengono subito eseguite misurazioni di alcuni parametri fisici (pH, Eh, conducibilità, temperatura, ecc.) e di alcuni anioni e cationi che potrebbero subire alterazioni dal momento del prelievo a quello dell‟analisi.

A tal fine verrà impiegato un laboratorio portatile in valigetta di campagna corredato dagli usuali accessori di uso ed eventualmente da apparecchi portatili per la misura dei suddetti parametri fisici.

In analogia con il rilievo per le acque, anche per le manifestazioni di gas verrà adoperata una apposita strumentazione in loco per una prima valutazione quali-quantitativa, mentre in laboratorio verranno effettuate analisi di maggior dettaglio quali analisi chimiche e fisiche sui componenti e le analisi isotopiche, avendo cura di determinare i cosiddetti “indicatori di fuga” che costituiscono indicatori di permeabilità e preziosi indizi di esistenza di condizioni geotermiche favorevoli, quali tritio, deuterio, ed ossigeno.

La successiva elaborazione dei dati permetterà di costruzione specifici diagrammi quali quelli di equilibrio, dei rapporti di interazione acqua-roccia e di altri peculiari equilibri di solubilità in funzione della temperatura (geotermometria), capaci di fornire informazioni indirette anche a livello termico.

Tutti i dati geochimici verranno poi interpretati per caratterizzare le acque, la loro natura e provenienza, il tempo di permanenza nel sottosuolo, le peculiarità delle rocce che hanno attraversato ecc.

Allo stesso tempo, le indagini sui gas permetteranno di individuare le zone maggiormente attive dal punto di vista geotermico ed evidenzieranno le aree sulle quali concentrare la successiva fase di indagine geofisica.

I risultati di questa interpretazione congiunta permetteranno di affinare il modello geotermico preliminare dell‟area.

Dal punto di vista esecutivo, la campagna viene effettuata in situ da personale a piedi (tipicamente 2 persone) con stazionamento presso i siti di campionamento dell‟ordine dei minuti e un‟occupazione di suolo del tutto trascurabile e limitata al posizionamento della strumentazione portatile delle dimensioni di una valigia di piccola – media taglia.

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Progetto di ricerca geotermica “POGGIO MONTONE – MONTORIO - LA GRASCETA”

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Figura 9: Esempio di strumentazione di raccolta ed analisi delle manifestazioni gassose

Figura 10: Esempio di strumentazione di analisi delle acque in laboratorio

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Progetto di ricerca geotermica “POGGIO MONTONE – MONTORIO - LA GRASCETA”

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2.3.4 Redazione del progetto esecutivo delle prospezioni geofisiche ai

sensi dell’art.15 del D.P.R. 395/1991

Prima di procedere alla descrizione progettuale dei rilievi geofisici, preme precisare

che, a valle dell‟esecuzione delle prospezioni di tipo preliminare (geologia strutturale ed

idrogeochimica), ai sensi della normativa vigente in materia, sarà redatto e consegnato

all‟autorità competente, per la relativa autorizzazione, il progetto esecutivo di tutte le

indagini geofisiche previste, comprendenti i rilievi gravimetrici, i rilievi magnetotellurici e

quelli sismici a riflessione.

Sia in fase di progettazione esecutiva che di acquisizione dei dati, Sorgenia

Geothermal si avvarrà delle specifiche competenze di una o più qualificata e

selezionata Compagnia di Servizi.

In base alle risultanze delle prospezioni preliminari, all‟orografia, all‟accessibilità e alla

disponibilità degli eventuali proprietari dei fondi, si procederà alla definizione delle

ubicazioni definitive dei sondaggi gravimetrici e magnetotellurici e verranno individuate

le strumentazioni aventi le specifiche tecniche più opportune, da impiegare per

l‟acquisizione dei dati, nonché i parametri e le modalità più adeguate per l'acquisizione

stessa.

Le ubicazioni dei suddetti rilievi e i dettagli progettuali indicati nel presente Progetto,

infatti, pur costituendo già in questa fase una base progettuale sufficientemente

robusta e definita, risultano di tipo indicativo e saranno soggetti a successiva verifica

da parte della Compagnia di Servizi.

Resta inteso che le eventuali variazioni in ambito esecutivo rispetto ai dettagli forniti nel

seguito andranno sempre nella direzione di un‟attenuazione degli impatti

potenzialmente prodotti.

Tali osservazioni possono essere avanzate anche per il rilievo di tipo sismico a

riflessione.

Per tale tipologia di prospezione, in realtà, i profili individuati nel presente Progetto

presentano già un grado di elevata definizione, trattandosi di rilievi che impiegheranno

per la quasi totalità strade e viabilità di tipo ordinario, e, in fase di progettazione

esecutiva, potranno essere soggetti esclusivamente a modestissime variazioni.

2.4 Programma delle prospezioni geofisiche

Le prospezioni geofisiche permettono di individuare eventuali anomalie delle caratteristiche petrofisiche del sottosuolo associabili alla presenza di condizioni favorevoli per l‟esistenza di serbatoi geotermici profondi.

La campagna geofisica costituisce il cuore del programma di esplorazione superficiale avendo come obiettivo principale la definizione e la caratterizzazione strutturale profonda del potenziale serbatoio geotermico, fornendo al tempo stesso importanti

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Progetto di ricerca geotermica “POGGIO MONTONE – MONTORIO - LA GRASCETA”

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indicazioni indirette relativamente alla maggiore o minor permeabilità e grado di fatturazione della roccia serbatoio.

Le tipologie di prospezione che si intendono impiegare rappresentano uno standard consolidato nell‟ambito dei migliori programmi di ricerca geotermica, in termini di completezza, qualità e definizione dei risultati.

Preme inoltre sottolineare che i migliori risultati in termini di interpretazione e di grado di dettaglio della ricostruzione del potenziale serbatoio si ottengono sempre attraverso un processo di sintesi e integrazione delle risultanze di tutti i diversi rilievi geofisici, e preliminari, da eseguire nelle aree di ricerca.

Il programma quantitativo delle attività geofisiche relative al presente Progetto è sinteticamente mostrato in Tabella 4.

Attività Unità di misura Quantità

Rilievo gravimetrico stazioni ≈ 150

Rilievo magnetotellurico sondaggi ≈ 290

Rilievo sismico a riflessione km ≈ 55

Tabella 4: Caratterizzazione quantitativa delle attività di ricerca geofisica

L‟ubicazione delle prospezioni geofisiche oggetto del presente Progetto definitivo è mostrata in Tavola 3a, 3 b e 3c.

Preme nuovamente sottolineare come tali prospezioni si inseriscano nel quadro complessivo della campagna completa di rilievi che si intende svolgere nelle aree sottese al permesso di ricerca “Poggio Montone” ed ai progetti “Montorio” e “La Grasceta”, a complemento delle attività già precedentemente autorizzate in tali territori.

Infine, si anticipa sin da subito che il presente Progetto di ricerca, seppur indipendente dal Progetto di ricerca “Le Cascinelle – Celle Sul Rigo”, anch‟esso parte integrante di un‟ulteriore istanza di V.I.A. presentata contestualmente alla presente domanda di autorizzazione, presenta con quest‟ultimo forti sinergie, sia di tipo tecnico (a livello di prospezioni geotermiche si impiegheranno infatti le stesse metodologie) che geografico (le aree di intervento risultano adiacenti).

E‟ pertanto intenzione del proponente sfruttare a pieno tali sinergie con i conseguenti, indubbi, importanti e positivi risvolti economici ed ambientali.

L‟esecuzione di un‟unica campagna di prospezione geofisica permetterà infatti di minimizzare gli impatti diretti ed indiretti, limitando tempi di esecuzione e permanenza del personale.

2.4.1 Rilievo gravimetrico

Le prospezioni gravimetriche consistono nella misura locale dell'accelerazione di gravità terrestre e nella ricostruzione di eventuali anomalie nell‟area di ricerca legata a

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situazioni di eterogeneità della densità delle strutture profonde di possibile interesse geotermico. La conoscenza della distribuzione delle anomalie gravimetriche costituisce un utile strumento di interpretazione e di verifica delle ipotesi fatte in sede di definizione del modello concettuale del serbatoio geotermico, con particolare riguardo alla sua geometria e delimitazione. Dal punto di vista esecutivo, si prevede di effettuare il rilievo con una copertura il più possibile uniforme dell‟area di intervento, con una densità media pari a 3 – 4 stazioni per km2 di superficie, per un massimo di circa 150 stazioni di misura.

2.4.1.1 Descrizione delle attività

L‟esecuzione di un rilievo gravimetrico completo può essere suddivisa nelle seguenti fasi principali:

Attività preliminari

Acquisizione

Processing e modelling

Con il termine attività preliminari si intendono tutte quelle operazioni necessarie allo svolgimento della successiva campagna di acquisizione in campo dei dati gravimetrici.

Tale fase include lo scouting, ovvero l‟attività di indagine in campo in termini di accessibilità e fattibilità tecnica della misura ed il permitting, ovvero la verifica della disponibilità degli eventuali proprietari privati dei fondi a concedere l‟accesso per l‟esecuzione del rilievo.

Parte integrante di tale fase preliminare è la pianificazione esecutiva della prospezione, con l‟indicazione precisa dell‟ubicazione finale della misura gravimetrica quale compromesso fra la regolarità ed uniformità della maglia di misura e l‟effettiva fattibilità del rilievo verificata in loco.

Durante la fase di acquisizione viene effettuata la misurazione dell‟accelerazione di gravità locale mediante l‟impiego di un gravimetro.

Lo strumento, del peso di circa 8 kg e pertanto completamente trasportabile a mano, viene semplicemente appoggiato al terreno per qualche secondo in modo da effettuare la misurazione e procedere alla sua registrazione (si veda la Figura 11).

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Figura 11: Esempio di gravimetro portatile per la misura dell‟accelerazione locale di gravità

Prima di procedere alla registrazione del dato è fondamentale georeferenziare la stazione di misura con precisione.

A tal fine, la squadra “grav”, composta da 2 persone che si occupano dell‟acquisizione, è sempre preceduta da una squadra “GPS” che procede al marking delle ubicazioni presso le quali dovranno essere effettuate le misure, in base al progetto esecutivo precedentemente definito.

Acquisiti i dati cosiddetti “grezzi” (raw data) in campagna, si procede al loro processing, ovvero ad un‟analisi delle informazioni acquisite ed ad una loro rielaborazione su apposite piattaforme software.

Obiettivo finale di tale attività di processing risulta la generazione della mappa della cosiddetta anomalia di Bouger (si veda la Figura 12), calcolata a partire dai raw data ,in base ad apposite correzioni.

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Figura 12: Esempio di isolinee di anomalie gravimetriche di Bouger (da Morelli,1975)

Tale anomalia rappresenta lo scostamento del valore locale dell‟accelerazione di gravità corretto, dal valore che questo dovrebbe assumere in caso di distribuzione omogenea delle densità.

Nota la distribuzione territoriale di tale anomalia è possibile passare alla fase di modellazione.

Mediante la generazione di modelli più o meno definiti è possibile validare, in termini di variazioni della densità delle varie formazioni geologiche presenti nell'area, le ipotesi concettuali avanzate in merito all'assetto strutturale, estensione e profondità del potenziale reservoir geotermico.

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2.4.1.2 Ubicazione dei rilievi

In Tavola 3a sono evidenziate le ubicazioni dei rilievi gravimetrici che si intendono acquisire nell‟area di intervento, con una densità superficiale massima di 4 stazioni di misura per km2. Come già evidenziato, sia per le stazioni già autorizzate in precedenza, la cui ubicazione indicativa è comunque indicata in Tavola 3a, che per quelle da autorizzare, oggetto del presente Progetto, si realizzerà un‟unica campagna di misura. La stessa campagna comprenderà anche tutti i rilievi oggetto dei permessi di ricerca “Le Cascinelle” e “Celle sul Rigo”, per i quali è stata presentata ulteriore istanza di V.I.A. come complemento al piano delle attività di ricerca già autorizzate, in analogia con il presente Progetto. Si fa infine presente che, al fine di rilevare le misure secondo la maglia regolare rappresentata in Tavola 3a, si renderà necessaria l‟acquisizione di alcune misure gravimetriche (< 10% delle stazioni totali dichiarate nel Progetto) anche all‟esterno dell‟area di intervento (i cui confini sono stati tracciati in base alle perimetrazioni dei permessi geotermici) in modo da garantire la massima copertura. Tali stazioni saranno situate nelle immediate vicinanze dei confini dell‟area di intervento ed interesseranno esclusivamente i territori dei Comuni coinvolti dal Progetto ed eventualmente interessati da vincoli o protezioni già comunque oggetto di studio della presente istanza di V.I.A..

2.4.2 Rilievo magnetotellurico

Il rilievo magnetotellurico (MT) consente di rilevare le variazioni di resistività elettrica nel sottosuolo imputabili alle diverse litologie delle strutture geologiche profonde, nonché all'eventuale circolazione di fluidi geotermici.

Come sarà evidenziato più avanti, la metodologia MT non necessita di alcuna sorgente di energizzazione esterna, impiegando i segnali elettromagnetici naturali legati alle naturali variazioni del campo magnetico e del campo elettrico terrestre.

Vista l‟entità limitata di tali segnali, la misura è spesso direttamente influenzata dalla presenza di “rumore elettromagnetico” dovuto all‟attività antropica, alla presenza di linee elettriche ferroviarie e di linee di distribuzione o trasmissione elettrica in tensione.

Dal punto di vista esecutivo, si prevede di effettuare i sondaggi MT lungo profili approssimativamente orientati in direzione NE-SO distanziati tra loro circa 1,5 km. Lungo ciascun profilo si provvederà ad acquisire il segnale mediante sondaggi posti tra loro a distanza minima di circa 200m.

Complessivamente, all‟interno dell‟ara di intervento, si prevede di effettuare circa 290 sondaggi MT, dei quali circa 115 sono previsti nell‟ambito delle aree protette. Per maggiori dettagli si rimanda al par 2.3.2.2 relativo all‟ubicazione dei rilievi.

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2.4.2.1 Descrizione delle attività

In analogia con quanto visto per il rilievo gravimetrico, l‟esecuzione di una campagna magnetotellurica completa può essere suddivisa nelle seguenti fasi principali:

Attività preliminari

Acquisizione

Processing e Modelling

Prima della fase di acquisizione in sito sarà necessario effettuare uno scouting dell‟area di ricerca al fine di controllare l‟accessibilità dei siti di misura prescelti avendo cura di verificare la probabile presenza di eventuali sorgenti di rumore elettromagnetico nelle immediate vicinanze. Si cercherà inoltre l‟accordo con i proprietari dei fondi per l‟autorizzazione all‟accesso ed all‟effettuazione del rilievo (permitting).

Infine, particolare cura dovrà essere posta nella scelta della cosiddetta stazione remota, da acquisire simultaneamente alle stazioni nell‟area di intervento. Tale ulteriore sondaggio MT dovrà essere effettuato in una zona priva di rumore elettromagnetico di disturbo in modo da poter correttamente processare i dati acquisiti in campagna depurandoli dal segnale non legato al campo elettromagnetico terrestre.

In Figura 13 è schematizzato un classico sondaggio MT a cinque componenti, capace di misurare e registrare le tre componenti del campo magnetico terrestre (Hx, Hy, Hz) e le componenti orizzontali del campo elettrico (Ex, Ey).

Figura 13: Schema di un sondaggio MT classico

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La strumentazione completa di misura è elencata e descritta in Tabella 5.

Dal punto di vista operativo, il personale delle squadre di acquisizione valuta le caratteristiche del terreno e decide il layout ottimale evitando declivi eccessivi.

La lunghezza dei dipoli elettrici, ciascuno costituito da una coppia di elettrodi e dai rispettivi cavi di connessione elettrica, verrà scelta di conseguenza, in un intervallo compreso tra 100 e 200 m.

Componente Quantità Note

Unità di acquisizione e registrazione

1 Sistema digitale a 5 canali

Laptop PC 1 Impiegato per il download dei dati

Elettrodi 5 Cilindri con diametro ≈ 7 cm ed altezza ≈ 15 cm

Magnetometri 2 - 3 Cilindri con lunghezza ≈ 85 cm e diametro ≈ 8

cm

Cavi di connessione 250 – 450 m

Isolati in PVC, diametro 1,5mm

2 x ≈ 100 – 200 m per connessione elettrodi – unità di acquisizione

≈ 3 x 15m per connessione magnetometri – unità di acquisizione

Tabella 5: Specifiche tecniche di massima della strumentazione impiegata per il rilievo magnetotellurico

La sequenza delle operazioni da svolgersi in sito può essere descritta secondo il seguente elenco di attività:

1) Sistemazione e collegamento dipoli elettrici. Si realizzano 2 principali stendimenti tra loro ortogonali per la rilevazione delle componenti del campo elettrico Ex ed Ey.

Gli elettrodi verranno parzialmente interrati per circa 1/3 della loro altezza in piccole cavità avendo cura di bagnare con acqua per garantire un buon contatto

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elettrico. Un quinto elettrodo, con funzione di terra, verrà collegato all‟unità di acquisizione e registrazione;

2) Sistemazione e collegamento magnetometri. I magnetometri verranno disposti secondo le tre direzioni ortogonali di misurazione del campo magnetico al fine di rilevare le 3 componenti Hx, Hy ed Hz.

I due magnetometri orizzontali vengono disposti ad una distanza di circa 15 metri dall‟unità centrale di acquisizione e interrati in piccole trincee.

La ricopertura del magnetometro permette di minimizzare le vibrazioni e le escursioni termiche, a vantaggio della qualità del segnale.

I magnetometri verranno posizionati a sufficiente distanza dalle radici degli alberi (fonti di vibrazione) e in zone preferibilmente aperte con assenza di vegetazione significativa.

Per quanto riguarda il terzo magnetometro, questo verrà posizionato in verticale e parzialmente interrato in una piccola cavità di qualche decina di centimetri di altezza in modo da garantirne la stabilità.

3) Registrazione dati. La durata di ciascun sondaggio MT sarà scelta in base alla tipologia di informazione che si intende ottenere e risulterà sempre compresa tra le 2 e le 15 ore.

La registrazione dei dati potrà avvenire sia durante le ore diurne che durante quelle notturne. Tipicamente, i sondaggi a maggiore durata verranno realizzati durante le ore notturne al fine di minimizzare il rumore antropico.

4) Controllo strumentazione e dati e download. Al termine del periodo di registrazione l‟operatore controlla lo stato della strumentazione e dei cavi, i quali potrebbero essere stati danneggiati da animali o involontariamente tirati o tagliati. In caso di danneggiamento il sondaggio dovrà essere ripetuto.

Qualora non fosse rinvenibile alcun segno di compromissione, si procede al download dei dati verificando l‟effettiva registrazione delle componenti elettromagnetiche.

5) Ripristino integrale dell’area. Si procederà all‟estrazione degli elettrodi e dei magnetometri, al recupero di tutto il materiale e della strumentazione impiegata per il sondaggio, ripristinando completamente l‟area di rilievo mediante il riempimento delle piccole cavità di alloggio precedentemente realizzate.

6) Eventuale risarcimento danni. Nella improbabile eventualità di involontari danni causati a terzi, si procederà alla stima congiunta del danneggiamento e al risarcimento dello stesso.

Nella successiva fase di processing, i dati grezzi vengono analizzati per ricostruire le curve di resistività elettrica e di altri parametri magnetotellurici espressi in funzione della frequenza dell‟onda elettromagnetica lungo 2 direzioni ortogonali.

Segue la fase di interpretazione e modelling con la generazione di modelli 2D e 3D di resistività elettrica.

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Figura 14: Elettrodi e loro parziale interramento

Figura 15: Magnetometri e operazioni di sistemazione a terra

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Figura 16: Unità di acquisizione MT

In Figura 17 è rappresentata una distribuzione di resistività elettrica in due dimensioni ottenuta mediante sondaggio magnetotellurico.

2.4.2.2 Ubicazione dei rilievi

In Tavola 3b sono evidenziate le ubicazioni previste dei rilievi magnetotellurici che si intendono acquisire nell‟area di intervento. In analogia con quanto evidenziato per la gravimetria, sia per i sondaggi MT già autorizzati in precedenza, la cui ubicazione indicativa è comunque indicata in Tavola 3b, che per quelli da autorizzare, oggetto del presente Progetto a corredo dell‟istanza di V.I.A., si realizzerà un‟unica campagna di misura.

Figura 17: Esempio di distribuzione di resistività 2D ottenuta mediante sondaggi magnetotellurici (da Volpi et al., 2003)

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La campagna di prospezione comprenderà anche l‟acquisizione di tutti i sondaggi MT previsti nell‟ambito delle attività di ricerca dei permessi “Le Cascinelle” e “Celle sul Rigo”, come già specificato nel par.2.4.

2.4.3 Rilievo sismico a riflessione

Il rilievo sismico a riflessione costituisce una delle indagini geofisiche più rilevanti in termini di definizione e accuratezza delle informazioni da esso ricavabili.

Mediante tale tipologia di prospezione è infatti possibile individuare e ricostruire in maniera fedele la geometria del presunto serbatoio geotermico offrendo una eccellente risoluzione delle strutture in profondità.

La scansione delle formazioni viene effettuata sfruttando la propagazione delle onde sismiche, ovvero onde elastiche generate da un‟opportuna fonte di energizzazione posta in superficie.

Tali onde, in corrispondenza di interfacce tra mezzi caratterizzati da parametri fisico-elastici differenti, vengono riflesse verso la superficie e registrate, in funzione del tempo, da una serie di ricevitori anch‟essi posti in superficie (geofoni).

Mediante la successiva attività di elaborazione e di interpretazione sarà poi possibile produrre delle sezioni sismiche in grado di evidenziare la presenza degli orizzonti caratterizzati da differenti proprietà elastiche ricostruendo l‟assetto stratigrafico profondo delle strutture geologiche.

L‟energizzazione del terreno può essere effettuata impiegando differenti sorgenti. Per l‟individuazione di orizzonti profondi vengono impiegate:

Esplosivo. Brillamento di piccole cariche poste in pozzetti di piccolo diametro ( < 6‟‟) e ridotta profondità (max 9 metri);

Vibroseis. Messa in vibrazione di una massa appoggiata sul terreno e trasportata da un mezzo mobile, assimilabile ad un mezzo agricolo di media - grande taglia. (si veda Figura 18).

In generale, l‟impiego di esplosivo permette di ottenere i migliori risultati in termini di qualità del segnale, definizione e capacità interpretativa del dato.

Ciò nonostante, al fine di minimizzare l‟impatto ambientale, si ritiene che l‟impiego di Vibroseis costituisca comunque una eccellente soluzione di compromesso che, nel pieno rispetto ambientale, permetta di ottenere risultati di qualità comunque soddisfacente.

A tal proposito, dal punto di vista esecutivo, all‟interno dell‟area di intervento si prevede di realizzare 3 rilievi di tipo sismico mediante l‟impiego di mezzi Vibroseis, per un totale di circa 55 km, da percorrere prevalentemente su strade o carrarecce, dei quali circa il 30% attraversa aree le protette.

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Figura 18: Mezzi Vibroseis in azione

Si anticipa che, per un tratto estremamente limitato ( ≈ 1 km) di uno dei profili, (si veda a riguardo il par. 2.4.3.2.) è possibile prevedere, qualora non risultasse fattibile in fase di progettazione esecutiva l‟impiego dei Vibroseis, l‟utilizzo di energizzazioni ad esplosivo, nel numero massimo di 20 pozzetti di sparo.

A questo proposito, la seguente trattazione offrirà i dettagli progettuali sia del rilievo effetuato mediante Vibroseis che mediante cariche esplosive.

2.4.3.1 Descrizione delle attività

Le fasi operative standard che contraddistinguono una attività di ricerca sismica sono le seguenti:

Attività preliminari

Energizzazione ed acquisizione dati

Attività conclusive

Attività preliminari

La prima attività di tipo preliminare è costituita dallo scouting, di grande importanza per la buona riuscita del rilievo, atto a verificare la fattibilità del rilievo e a valutare le eventuali problematiche tecniche da affrontare. In questa fase si individuano infatti le eventuali difficoltà orografiche di dettaglio del sito, il grado di maggior o minor antropizzazione (strade, centri abitati, infrastrutture pubbliche/private) la geomorfologia dei luoghi, la litologia dei terreni ecc ecc.

Tutte queste informazioni concorrono alla progettazione esecutiva dell‟indagine, permettendo di collocare opportunamente le linee sismiche selezionando il lay-out di acquisizione più indicato per la tipologia di rilievo in esame.

In parallelo, la squadra sismica si occupa del permitting. Gli addetti a tale attività hanno il compito di notificare ai Proprietari interessati dai lavori i tempi e le modalità d‟intervento nei fondi di loro proprietà; si provvederà inoltre a risarcire gli stessi degli eventuali danni arrecati nel corso delle operazioni.

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Il personale addetto avrà anche il compito di acquisire presso gli stessi Proprietari, siano essi Privati o Enti Pubblici, tutte le informazioni necessarie a minimizzare l‟impatto sul territorio dell‟attività di prospezione. Ottenute le autorizzazioni per l‟ingresso nei fondi si avvia la fase di inquadramento geodetico e di “picchettamento” definitivo delle linee sismiche.

Durante le operazioni i topografi identificano tutti i potenziali e ulteriori vincoli di carattere operativo ed antropico che possono costituire un impedimento per il regolare svolgimento delle operazioni e propongono eventuali soluzioni alternative al tracciato delle linee. Essi hanno quindi il compito di tracciare sul terreno tutte le linee sismiche materializzandole mediante picchetti di legno disposti ad intervalli prefissati che rappresentano i punti di registrazione (baricentro teorico dei gruppi di geofoni) e la posizione dei punti di energizzazione.

A picchettamento avviato, ha inizio anche l‟attività di stendimento dei cavi sismici. Per ogni punto dei ricevitori vengono disposti in campagna delle stringhe di geofoni (ogni stringa risulta costituita da almeno 12 geofoni).

Il segnale analogico registrato dai singoli geofoni viene inviato all‟unità FDU (Field Digitizing Unit) che lo trasforma in digitale e lo invia al laboratorio mobile di campagna via cavo telemetrico. Le operazioni di energizzazione e registrazione dati sono coordinate dall`Osservatore che si trova a bordo del Laboratorio. In questa fase saranno impiegati pochi automezzi leggeri per il trasporto del personale impiegato, che si sposterà a piedi per l‟esecuzione delle attività preliminari. I mezzi circoleranno su strade ordinarie e potranno impiegare strade a fondo leggero o carrarecce.

Energizzazione e acquisizione

Dal punto di vista esecutivo per il presente rilievo si intende effettuare un‟acquisizione che, alle profondità di interesse, presenterà una copertura teorica multipla 40esima e uno schema di acquisizione quale quello illustrato in Figura 19.

Figura 19: Layout di acquisizione sismica a riflessione con copertura 40esima e unità di registrazione a 240 canali

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L‟acquisizione avverrà attraverso la registrazione simultanea di 240 canali, ciascuno corrispondente ad un gruppo di ascolto costituito da almeno 12 geofoni.

I gruppi di geofoni sono distanziati tra loro 20 metri.

I punti di energizzazione saranno tra loro intervallati di 60 metri.

L‟acquisizione, che avverrà in orario esclusivamente diurno (07:00 – 19:00), sarà eseguita attivando in successione i differenti punti di energizzazione, che incidono su superfici estremamente limitate di territorio, fino a ricoprire l‟intera lunghezza dei profili.

Vibroseis

I mezzi Vibroseis sono mezzi assimilabili ad autocarri dotati di apposita piastra vibrante capaci di immettere energia acustica nel terreno. La piastra infatti, una volta appoggiata sul terreno, emette una vibrazione (sweep) continua per un certo periodo di tempo (generalmente da 8 a 32 secondi) in un certo range di frequenze (generalmente fra 5 e 100 Hz).

Altra caratteristica fondamentale di questa tecnologia è il totale controllo sull‟energia emessa, che, si ricorda, è di tipo distribuito nel tempo, avendo la possibilità di variare in qualsiasi momento il carico applicato alla piastra, il tempo di energizzazione, il numero di Vibroseis impiegati e il range di frequenze immesse.

Raggiunto il punto da energizzare, la “squadra vibro”, ottenuto il via libera dall‟Operatore dell‟unità mobile, aziona il dispositivo che abbassa la piastra sul suolo.

Per questo rilievo si prevede l‟impiego di una “squadra vibro” costituita da 3 - 4 mezzi Vibroseis.

In Figura 20 è illustrato un mezzo Vibroseis, mentre in Tabella 6 si elencano le principali specifiche tecniche del mezzo.

Figura 20: Mezzo Vibroseis adeguato per il rilievo sismico in esame

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Technical specifications

Peak force 125 000 N

Piston Area 59.55 cm2

Mass Weight 4300 lbs

Driven Weight 135 000 N

Lenght 7350 mm

Width max 2650 mm

Height 3250 mm

Speed max 40 km/h

Slope capacity 60%

Weights 16 000 kg

Hold - Down 28 000 lbs

Area All terrain

Tabella 6: Principali specifiche tecniche di un mezzo Vibroseis adeguato per il rilievo sismico in esame

Dal punto di vista del rumore, l‟insieme di 3 - 4 Vibroseis con motore a regime nominale e fatti funzionare alla massima potenza di vibrazione è tale da generare un livello medio di pressione sonora pari a circa 73 dB a 20 metri di distanza.

Per quanto concerne le vibrazioni, nonostante queste siano avvertibili esclusivamente entro pochi metri dalla sorgente, si avrà cura di porsi a sufficiente distanza dalle unità abitative e manufatti in genere (almeno 50 metri).

Esplosivo

Preme precisare nuovamente che si prevede di impiegare la sorgente ad esplosivo esclusivamente nel caso in cui non risultasse fattibile in fase di progettazione esecutiva l‟impiego dei Vibroseis.

Nei progetti di ricerca in cui si utilizzi come sorgente sismica l‟esplosivo, si rende necessaria l‟attività di perforazione di pozzetti con successivo caricamento e brillamento delle cariche.

L‟attività di perforazione è condotta con l‟ausilio di gruppi di perforazione (sonde rotary) a circolazione diretta di fango, montate su automezzi o trattori gommati (si veda Figura 21).

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Il foro è effettuato a distruzione di nucleo, mediante la rotazione di uno scalpello montato su una batteria d‟aste cave, al cui interno viene spinta aria o acqua. Tali fluidi hanno la funzione di raffreddare lo scalpello, di riportare in superficie i detriti e prevenire il franamento delle pareti del foro.

Il fluido entra dalla parte superiore delle aste fuoriuscendo dallo scalpello a fondo foro, per poi risalire a giorno attraverso l‟intercapedine esistente fra le pareti del foro stesso e la batteria d‟aste di perforazione.

Figura 21: Esempio di gruppi di perforazione automontati

L‟approvvigionamento di acqua è garantita mediante autobotte di piccole dimensioni ( max 3 m3).

La profondità dei pozzetti varia in funzione della litologia superficiale e della profondità del target „‟obiettivo minerario„‟ da investigare.

In questo caso si prevede di realizzare pozzetti con profondità massima pari a 9 metri dal piano campagna, e con diametro, costante fino a fondo pozzo, di massimo 6 pollici.

Si stima di realizzare ciascun pozzetto in massimo 1 h.

Per le zone in esame, vista la geologia degli strati più superficiali, costituiti da formazioni argillose impermeabili, è inoltre da escludersi l‟interferenza con acque di prima falda. In caso di locali affioramenti di terreni permeabili, che possono ospitare acquiferi superficiali (alluvioni, calcari organogeni recenti ecc.), si avrà cura di mantenere le distanze di legge previste tra fori di sparo ed eventuali captazioni idropotabili. L‟esatta individuazione di sorgenti e captazioni sarà preventivamente eseguita dalla Ditta incaricata del rilievo, su documenti reperiti presso le Amministrazioni Comunali.

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Completate le operazioni di perforazione, il pozzetto viene tubato con tubi in P.V.C. (di diametro 80 - 100 mm e lunghezza 3000 mm con innesto a bicchiere) sino alla superficie, con l‟unico scopo di evitare il cedimento delle pareti del foro stesso e consentire in una fase successiva (alcuni giorni) all‟artificiere di introdurre liberamente la carica di esplosivo (max 2 kg) sino alla profondità richiesta.

Per l‟attività di caricamento e brillamento delle cariche, il personale addetto a questa mansione deve essere munito del Patentino da fochino. Le cariche vengono predisposte e alloggiate nel pozzetto e fatte poi brillare per generare le onde sismiche necessarie per eseguire la registrazione e lo studio dei dati geofisici.

In particolare la carica innescata viene fatta discendere nel pozzetto vuoto fino a fondo foro con l‟ausilio d‟appositi calcatoi in materiale antifrizione.

A caricamento avvenuto il pozzetto viene regolarmente “borrato” mediante la discesa in foro di una miscela di materiale inerte (sabbia, detriti di perforazione ecc.) per intasarlo sino alla superficie. In tal modo si riduce al minimo la probabilità di fenomeni di blow-out del materiale di costipamento al momento dello scoppio.

Al termine delle operazioni di caricamento il tecnico di registrazione avverte il personale al fine di mettere sé stesso e l‟area in sicurezza e provoca il brillamento della carica; l‟energia prodotta si propaga nel terreno e viene rilevata dai geofoni di superficie.

L‟acquisizione viene effettuata progressivamente registrando, da un punto di scoppio ad un altro, i segnali ricevuti dai differenti canali fino a coprire l‟intera lunghezza del profilo.

A brillamento della carica avvenuto, in prossimità del punto scoppio, in superficie non rimane altro che una minima quantità di detriti.

Dal punto di vista del rumore, il livello sonoro equivalente rilevabile in fase di perforazione è di circa 71 - 73 dB a 20 metri dalla perforatrice e di circa 49 dB in fase di brillamento a 20 metri dal pozzetto di sparo.

Attività conclusive - Operazioni di bonifica dei luoghi interessati dalle indagini

L‟attività di bonifica ambientale viene svolta da un‟apposita squadra dotata di attrezzature e mezzi idonei che provvede alla bonifica ed al totale ripristino dei siti interessati dall‟attività di acquisizione geofisica.

Le operazioni di bonifica e ripristino ambientale consistono nel verificare la chiusura di ogni singolo pozzetto, provvedere alla bonifica integrale dei siti da eventuali residui di perforazione, livellare il terreno adiacente i fori e ripristinare le condizioni litologiche iniziali preesistenti.

Detta squadra provvede anche al ripristino e pulizia dei siti interessati, sia dal passaggio dei mezzi utilizzati per l‟attività di acquisizione, che dalle passaggio del personale della squadra e a bonificare ogni evidenza dell‟attività svolta, provvedendo al totale sgombero e trasporto, per lo smaltimento in discarica autorizzata, degli eventuali residui, quali:

fili e rocchetti utilizzati per i contatti elettrici di detonazione;

tubi in PVC;

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involucri ed imballi dell‟esplosivo e quanto altro lasciato impropriamente sul terreno;

nastri colorati e picchetti di segnalazione linea sismica.

2.4.3.2 Ubicazione dei rilievi

La Tavola 3c mostra le tracce dei rilievi sismici previsti, individuati mediante una prima

attività di pre-scouting effettuata sul campo attraverso sopralluoghi mirati ai fini della

presentazione della presente istanza di V.I.A..

Tale attività preventiva è stata svolta al fine di rendere il più possibile “definitiva” la

presente progettazione e, pertanto, si ritiene che le tracce individuate in Tavola

costituiranno con buona probabilità i tracciati del progetto finale di dettaglio.

In fase di progettazione esecutiva (si veda par.2.3.4), in base alle risultanze degli altri rilievi e allo scouting della Compagnia di Servizio incaricata, si procederà comunque alla verifica del tracciato definitivo, che, al fine di garantire la migliore copertura e qualità del dato, potrà localmente presentare dei brevi tratti fuoristrada, a vantaggio della linearità del profilo.

Sono stati identificati 3 potenziali profili:

Profilo 1. La traccia è orientata in direzione N-S e si sviluppa quasi

interamente su Strade Provinciali a partire dalla frazione Tre Case

(Piancastagnaio, Provincia di Siena) per giungere, attraversando la Provincia

di Grosseto, a Nord della località Querciolaia (Castell‟azzara). Le Strade

Provinciali coinvolte sono:

o la S.P. del Monte Amiata N.18B

o la S.P. Abetina N.66

o la S.P. di Selvena N.34

Il dettaglio del tracciato è riportato in Tavola 3c.

Si fa presente che il tratto di profilo compreso tra Belvedere (Castell‟Azzara) e il

successivo innesto nella S.P. di Selvena N.34, tratteggiato in Tavola 3c,è di tipo

provvisorio e necessiterà di ulteriori approfondimenti progettuali in fase

esecutiva la fine di determinare il miglior percorso per i Vibroseis avendo cura

di porsi a sufficiente distanza dalle unità abitative e manufatti in genere (almeno

50 metri).

Profilo 2. La traccia si sviluppa interamente in provincia di Grosseto e, con un

orientamento in direzione E-O, segue principalmente le Strade Provinciali

coinvolgendo in misura minore strade ad una o due corsie a fondo leggero ( ≈

20%).

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Partendo da Ovest, il profilo ha origine in prossimità dell‟abitato di Selva (Santa

Fiora) per poi entrare nel comune di Castell‟Azzara e terminare in prossimità

della Villa Sforzesca.

Le Strade coinvolte sono:

o la S.P. di Pitigliano Santa Fiora N.4

o la strada a fondo leggero passante per Poggio Le Greppe e per La

Piana di Carlino

o la S.P. Sforzesca N.95

Per un tratto limitato del profilo, indicato in Tavola 3c, è possibile prevedere,

qualora non risultasse fattibile in fase di scouting esecutivo l‟impiego dei

Vibroseis, l‟utilizzo di energizzazioni ad esplosivo nel numero massimo di circa

20 pozzetti di sparo. Tale possibilità è motivata dalle seguenti considerazioni:

o Lo scouting preventivo ha messo in luce la complessa orografia

dell‟area nella quale ricade il tratto in questione, con assenza di strade

utili nella direzione del profilo. Pertanto, qualora non risultasse fattibile

in fase di progettazione esecutiva attraversare tale zona con i

Vibroseis, al fine di dare continuità al profilo e offrire la corretta

copertura nell‟intera area del intervento che si intende investigare, si

dovrà ricorrere necessariamente all‟energizzazione ad esplosivo

o L‟eventuale ricorso all‟esplosivo è limitato ad un tratto estremamente

ridotto ( ≈ 1 km)

o L‟impatto di tale attività, limitata ad un ridotto numero di energizzazioni,

è da ritenersi comunque molto modesto. Tale aspetto verrà chiarito

nello S.I.A.

o L‟indagine estesa all‟intera area di ricerca è coerente con l‟interesse

pubblico di conoscenza di dettaglio delle potenzialità complessive del

territorio a livello di risorse geotermiche rinvenibili

Profilo 3. La traccia, orientata in direzione NNO-ESE, ricade sia in Provincia di

Siena che in quella di Grosseto. Il profilo segue principalmente strade ad una o

due corsie a fondo leggero sviluppandosi da Ovest verso Est a partire dalla

località Convento (Bagnolo, Comune di Santa Fiora), attraversando il Comune

di Piancastagnaio e terminando in prossimità del Podere Santa Lucia.

Le Strade coinvolte sono:

o la strada a fondo leggero che collega Bagnolo e passante per Poggio

Della Ruota e per Podere Renaioli

o la S.P. Abetina N.66

o Strada della Carraia

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o Strada della Doganella

o Strada di Santa Lucia

Il dettaglio del tracciato è riportato in Tavola 3c.

Alcuni profili risultano parzialmente esterni all‟area di intervento. Tale esigenza è

motivata dalla necessità di ottenere una soddisfacente copertura in tutta l‟area di

ricerca, comprese le zone immediatamente adiacenti ai confini dei progetti stessi, in

modo da ottenere una conoscenza il più possibile approfondita, estesa e regolare del

potenziale serbatoio geotermico.

Al fine di avere copertura anche ai limiti delle aree di ricerca, per peculiarità tecniche

del rilievo di tipo sismico, fondato sul fenomeno della riflessione delle onde elastiche, è

pertanto necessario fuoriuscire dall‟area di intervento prolungando i profili, laddove

possibile, di una lunghezza di almeno 1 km.

Le porzioni dei profili sismici esterne all‟area di intervento risultano comunque

quantitativamente limitate a circa 4 km.