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COMUNE DI ARGELATO 3 Pubblicazione bimestrale in distribuzione gratuita. Anno 2 - n° 3 aprile-giugno 2009 Proprietario: Amministrazione Comunale di Argelato nella persona del sindaco pro tempore Direzione e redazione: Municipio di Argelato tel. 051/6634611; fax 051/893510 www.comune.argelato.bo.it Comitato di redazione: Gianpaolo Borghi ass. Cultura, Informazione, Istruzione William Cevolani Valentina Gualandi Romano Guizzardi Email: [email protected] Coordinatrice editoriale: Dora Carapellese aprile/giugno 2009 Impaginazione a cura di: eXploit Stampato su carta riciclata Stampa: Arcobaleno - soc. coop. a r. l. via Guglielmo Marconi 66 - Bentivoglio (Bo) registrazione del tribunale di Bologna numero 4931 del 2/10/1981 Pubblicità: Vanity Eventi - Tel. 051.666111 Direttore responsabile: Maurizio Garuti Andrea Tolomelli è il nuovo sindaco di Argelato di Dora Carapellese A ndrea Tolomelli è il nuovo sindaco del Comune di Argelato. Ha vinto con una percentuale del 57,99% seguito dalla lista di Bruno Seidenari con il 19,61%, di Marco Mazzanti con l’11,87%, di Andrea Comastri con il 6,53% e infine, la lista di Mario Corticelli con il 4,0%. Il consiglio comunale, in proporzione, sarà costituito da 12 componenti della lista di Tolo- melli compreso il sindaco, 3 della lista Seidenari, 1 della lista Mazzanti e 1 della lista Comastri. Andrea Tolomelli rappresenta il volto nuovo di questo partito, il 57,99% di voti dimostra am- piamente la voglia di continuare un percorso con nuovi presupposti. Abbiamo intervistato Tolomelli per conoscere i suoi progetti da primo cittadino di Argelato. Un’analisi del voto, e in particolare dei risultati della sua lista. Abbiamo vinto e bene. Questo è il primo dato forte da prendere in considerazione. Il trend na- zionale e locale del Partito Democratico non ha aiutato in questa fase elettorale, ma intorno a noi ci sono risultati molto positivi. Il riferimento è a Castello d’Argile, dove il mio amico e coetaneo Michele Giovannini ha riportato una straordinaria vittoria in un comune difficile. Ad Argelato, in- vece, il grande lavoro sul territorio, insieme alle persone, ha premiato il progetto di “Argelato De- mocratica”. Io sono molto soddisfatto, perché il risultato è superiore alle aspettative. Qui ad Ar- gelato, come in molti altri comuni, c’è stato un proliferare di liste, ma la scelta di chiarezza e la determinazione nel portare avanti le proprie idee ha pagato. Oggi, a urne chiuse, possiamo dire di avere colmato, in parte, quell’abisso aperto alcu- ni mesi fa. Qual è dunque il presupposto di questa vittoria? Siamo qui per unire e non per dividere, per col- laborare e non per imporre. Questo messaggio è nell’introduzione del programma e deve essere sempre un punto di riferimento della nostra azio- ne di governo. Proseguendo nell’analisi, occorre sottolineare il forte divario, superiore ai dieci punti percen- tuali, tra i due centri principali del comune. Le cause sono molteplici, ma ne voglio indicare una: a Funo, c’è stata la presenza forte di orga- nizzazioni, come l’ARCI, che ci hanno permesso di operare in modo capillare e di trasmette- re alle persone il messaggio di cambiamento espresso dai candidati e dal programma della nostra lista. Quali sono le priorità dei primi 100 giorni? Obiettivo fondamentale è entrare in contatto con le persone e i responsabili dei vari settori. Insieme con loro e con la Giunta che mi affian- cherà, definire le priorità. Uno degli obiettivi è il recupero della dimensione ordinaria della vita del nostro paese. Penso, ad esempio, alle manutenzioni, al mantenimento del contatto diretto con i cittadini, all’ascolto dei loro proble- mi concreti. Su alcune questioni ci stiamo già impegnan- do: a Funo abbiamo il problema degli am- bulatori e il mante- nimento di un’area ver- de nel cen- tro abitato. Ad Argelato occorre met- tere mano al problema Il candidato PD vince con il 57,99% La visita di Dario Franceschini durante la campagna elettorale della piazza, per delineare ipotesi di riqualifi- cazione al servizio del paese. Altro argomento forte è la copertura a banda larga del territo- rio, dove lavoreremo in stretta connessione con l’Unione Reno-Galliera per dare maggior forza alle nostre richieste. Teniamo presente che su tutti gli argomenti che ho indicato aleggia il tema delle risorse; questo ci impone di lavo- rare al meglio vista la situazione non proprio rosea di questo periodo. Cosa sente di dire ai suoi elettori e non elettori? Il mio compito è di amministrare questo comune e di farlo nel migliore dei modi, questo significa essere presenti sempre e ascoltare le persone IL COMUNE INFORMA I bambini diventano cuochi per un giorno Dall’Unione Reno Galliera un aiuto ai nuovi imprenditori Delibere SPOON RIVER OCCHIO VIGILE Le multe? Le pago con internet ASSOCIAZIONI A Buenos Aires per promuovere l’inclusione sociale ASSOCIAZIONI Il Centro Sociale Funo festeggia il ventennale A spasso per Roma... per l’anno paolino L’Auser, una realtà dinamica SPECIALE ELEZIONI Calata la percentuale di affluenza Dati affluenza Europee, provinciali, comunali I nuovi sindaci, nostri vicini Il PD resta il primo partito in Emilia Romagna AZIENDA Centergross in controtendenza: un modello da seguire per superare la crisi economica In Emilia- Romagna un pieno di carburante eco-compatibile Tempo di crisi, che succede alle imprenditrici CULTURA Più di trecento persone hanno atteso Beatrice E-CUBO! Matematica applicata alla TV o altro Lo scarabocchio ricorda Angela Ciccarone Piazzolla, l’anima del tango a quattro mani CULTURA Orme di colori Due scatti Il circolo fotografico Funo informa La celebrazione del 25 aprile in cronaca Le mostre del ciclo “artisti e territorio” Inaugurato il nuovo Centro sociale Villa Beatrice Angolo della poesia RUBRICHE Passioni tristi in famiglia Herpes labiale Alimentazione sostenibile: una scelta responsabile per investire in salute SPORT Dalle origini al 1989, la storia dell’auto in passerella Il campionato Mondiale di ciclismo cronocoppie sceglie Argelato Giochi della gioventù, Argelato conquista un argento I pulcini del Funo calcio al torneo di Roma Il Funo alla corte dei papi 2/3 4 5 7/8 6 9 10 11/12 13 14/15 Andrea Tolomelli Andrea nasce a Bologna nel 1974. E’ laureato in Ingegneria elettronica e in Matematica. Libero professionista, si è occupato dello sviluppo di programmi gestionali per aziende. Inoltre, insegnante di informatica per alcuni enti di formazione. Da gennaio 2008 è stato segretario del Circolo PD del Comune di Argelato”. Segue a pagina 7 > SCUOLA Festa per la settimana della alimentazione Scola ed cuseina bulgnaisa e... La formazione obbligatoria per l’apprendistato Energia ed edilizia 16 LETTERE Il racconto di un voltagabbana La contraddizione Mi domando Situazione “rusco” dopo il referendum anche di idee diverse. Credo fermamente che le buone idee servono a tutti e devono essere messe al servizio della comunità. Sono convinto che gli amministratori hanno il dovere di rappre- sentare i cittadini, pur nella differente sensibilità politica che ognuno di noi esprime. Occorre lavo- rare molto, ma soprattutto insieme, per il nostro Paese. Io vedo strategie che uniscono i due centri principali tra loro e con i centri minori; proposte che creino collaborazioni tra cittadini e imprese; iniziative che superino “muri culturali” e strade reali tra persone che hanno esperienze diverse, ma che a pieno titolo vivono e operano sul nostro territorio.

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Pubblicazione bimestrale in distribuzione gratuita.Anno 2 - n° 3 aprile-giugno 2009Proprietario: Amministrazione Comunale di Argelatonella persona del sindaco pro temporeDirezione e redazione: Municipio di Argelatotel. 051/6634611; fax 051/893510www.comune.argelato.bo.it

Comitato di redazione: Gianpaolo Borghi ass. Cultura, Informazione, IstruzioneWilliam CevolaniValentina GualandiRomano GuizzardiEmail: [email protected]

Coordinatrice editoriale: Dora Carapellese

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2009

Impaginazione a cura di: eXploitStampato su carta riciclataStampa: Arcobaleno - soc. coop. a r. l. via Guglielmo Marconi 66 - Bentivoglio (Bo)registrazione del tribunale di Bologna numero 4931 del 2/10/1981Pubblicità: Vanity Eventi - Tel. 051.666111

Direttore responsabile: Maurizio Garuti

Andrea Tolomelli è il nuovo sindaco di Argelato

di Dora Carapellese

A ndrea Tolomelli è il nuovo sindaco del Comune di Argelato. Ha vinto con una percentuale del 57,99% seguito dalla

lista di Bruno Seidenari con il 19,61%, di Marco Mazzanti con l’11,87%, di Andrea Comastri con il 6,53% e infine, la lista di Mario Corticelli con il 4,0%. Il consiglio comunale, in proporzione, sarà costituito da 12 componenti della lista di Tolo-melli compreso il sindaco, 3 della lista Seidenari, 1 della lista Mazzanti e 1 della lista Comastri. Andrea Tolomelli rappresenta il volto nuovo di questo partito, il 57,99% di voti dimostra am-piamente la voglia di continuare un percorso con nuovi presupposti. Abbiamo intervistato Tolomelli per conoscere i suoi progetti da primo cittadino di Argelato.

Un’analisi del voto, e in particolaredei risultati della sua lista.Abbiamo vinto e bene. Questo è il primo dato forte da prendere in considerazione. Il trend na-zionale e locale del Partito Democratico non ha aiutato in questa fase elettorale, ma intorno a noi ci sono risultati molto positivi. Il riferimento è a Castello d’Argile, dove il mio amico e coetaneo Michele Giovannini ha riportato una straordinaria vittoria in un comune difficile. Ad Argelato, in-vece, il grande lavoro sul territorio, insieme alle persone, ha premiato il progetto di “Argelato De-mocratica”. Io sono molto soddisfatto, perché il risultato è superiore alle aspettative. Qui ad Ar-

gelato, come in molti altri comuni, c’è stato un proliferare di liste, ma la scelta di chiarezza e la determinazione nel portare avanti le proprie idee ha pagato. Oggi, a urne chiuse, possiamo dire di avere colmato, in parte, quell’abisso aperto alcu-ni mesi fa.

Qual è dunque il presuppostodi questa vittoria?Siamo qui per unire e non per dividere, per col-laborare e non per imporre. Questo messaggio è nell’introduzione del programma e deve essere sempre un punto di riferimento della nostra azio-ne di governo. Proseguendo nell’analisi, occorre sottolineare il forte divario, superiore ai dieci punti percen-tuali, tra i due centri principali del comune. Le cause sono molteplici, ma ne voglio indicare una: a Funo, c’è stata la presenza forte di orga-nizzazioni, come l’ARCI, che ci hanno permesso di operare in modo capillare e di trasmette-re alle persone il messaggio di cambiamento espresso dai candidati e dal programma della nostra lista.

Quali sono le priorità dei primi 100 giorni?Obiettivo fondamentale è entrare in contatto con le persone e i responsabili dei vari settori. Insieme con loro e con la Giunta che mi affian-cherà, definire le priorità. Uno degli obiettivi è il recupero della dimensione ordinaria della vita del nostro paese. Penso, ad esempio, alle manutenzioni, al mantenimento del contatto diretto con i cittadini, all’ascolto dei loro proble-

mi concreti. Su alcune questioni ci stiamo già impegnan-do: a Funo abbiamo il p r o b l e m a degli am-bulatori e il mante-nimento di un’area ver-de nel cen-tro abitato. Ad Argelato occorre met-tere mano al problema

Il candidato PD vince con il 57,99%

La visita di Dario Franceschini durante la campagna elettorale

della piazza, per delineare ipotesi di riqualifi-cazione al servizio del paese. Altro argomento forte è la copertura a banda larga del territo-rio, dove lavoreremo in stretta connessione con l’Unione Reno-Galliera per dare maggior forza alle nostre richieste. Teniamo presente che su tutti gli argomenti che ho indicato aleggia il tema delle risorse; questo ci impone di lavo-rare al meglio vista la situazione non proprio rosea di questo periodo.

Cosa sente di dire ai suoi elettori enon elettori?Il mio compito è di amministrare questo comune e di farlo nel migliore dei modi, questo significa essere presenti sempre e ascoltare le persone

IL COMUNE INFORMA I bambini

diventano cuochi per un giorno Dall’Unione

Reno Galliera un aiuto ai nuovi imprenditori Delibere

SPOON RIVER

OCCHIOVIGILE Le multe?

Le pago con internet

ASSOCIAZIONI A Buenos Aires

per promuovere l’inclusione sociale

ASSOCIAZIONI Il Centro

Sociale Funo festeggia il ventennale A spasso per

Roma... per l’anno paolino L’Auser, una

realtà dinamica

SPECIALE ELEZIONI Calata la

percentualedi affluenza Dati

affluenza Europee,

provinciali,comunali I nuovi sindaci,

nostri vicini Il PD resta il

primo partito in Emilia Romagna

AZIENDA Centergross in

controtendenza: un modello da seguire per superare la crisi economica In Emilia-

Romagna un pieno di carburante eco-compatibile Tempo di crisi,

che succede alle imprenditrici

CULTURA Più di trecento

persone hanno atteso Beatrice E-CUBO!

Matematica applicata alla TV o altro Lo scarabocchio

ricorda Angela Ciccarone Piazzolla,

l’anima del tango a quattro mani

CULTURA Orme di colori Due scatti Il circolo fotografico

Funo informa La celebrazione del

25 aprile in cronaca Le mostre del ciclo

“artisti e territorio” Inaugurato il nuovo

Centro sociale Villa Beatrice Angolo della poesia

RUBRICHE Passioni tristi

in famiglia Herpes labiale Alimentazione

sostenibile: una scelta responsabile per investire in salute

SPORT Dalle origini al 1989,

la storia dell’auto in passerellaIl campionato Mondiale

di ciclismo cronocoppie sceglie Argelato Giochi della gioventù,

Argelato conquista un argento I pulcini del Funo calcio

al torneo di Roma Il Funo alla corte dei

papi

2/3 4 5 7/86 9 10 11/12 13 14/15

Andrea Tolomelli

“Andrea nasce a Bologna nel 1974.

E’ laureato in Ingegneria elettronica e

in Matematica.

Libero professionista, si è occupato

dello sviluppo di programmi gestionali per aziende.

Inoltre, insegnante di informatica per alcuni enti di formazione.

Da gennaio 2008 è stato segretario del Circolo PD del Comune di

Argelato”.

Segue a pagina 7 >

SCUOLA Festa per la

settimanadellaalimentazione Scola ed

cuseinabulgnaisa e... La formazione

obbligatoria per l’apprendistato Energia ed

edilizia

16LETTERE Il racconto

di un voltagabbana La

contraddizione Mi domando Situazione

“rusco” dopo il referendum

anche di idee diverse. Credo fermamente che le buone idee servono a tutti e devono essere messe al servizio della comunità. Sono convinto che gli amministratori hanno il dovere di rappre-sentare i cittadini, pur nella differente sensibilità politica che ognuno di noi esprime. Occorre lavo-rare molto, ma soprattutto insieme, per il nostro Paese. Io vedo strategie che uniscono i due centri principali tra loro e con i centri minori; proposte che creino collaborazioni tra cittadini e imprese; iniziative che superino “muri culturali” e strade reali tra persone che hanno esperienze diverse, ma che a pieno titolo vivono e operano sul nostro territorio.

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Dall’Unione Reno Galliera un aiuto ai nuovi imprenditoriLo sportello Progetti d’Impresa, attivo presso l’Unione Reno Galliera da settembre 2008, offre orientamento e sostegno alla creazione d’impresa. Progetti d’impresa è il servizio della Provincia di Bologna per l’orientamento e il sostegno alla creazione d’impresa: esso opera sul territorio da quasi 20 anni ed ha già all’attivo sette sportelli, istituiti con il proposito di arrivare a tutti gli aspiranti imprenditori provenienti da tutte le aree della provincia. Lo Sportello Unico dell’Unione Reno Galliera, in linea con le esperienze già avviate, ha deciso di proporre un servizio analogo e di entrare a fare parte della rete provinciale di Progetti d’impresa. L’obiettivo che ci si pone è quello di incentivare e promuovere la creazione e il decollo di nuove imprese negli otto comuni che fanno parte dell’Unione Reno Galliera. Al potenziale imprenditore si fornirà il supporto nella verifica della fattibilità economica del progetto e la consulenza sull’iter burocratico per l’avvio di impresa. Per informazioni telefonare ai numeri 051 89 04 711 – 051 8904720.

Associazione protezione civile di Riolo, nuova convenzione N. 14 del 25 febbraio 2009 della giunta comunale

Il Comune di Argelato, nello spirito di riconoscere il valore sociale e la funzione dell’attività di volontariato, intende avvalersi della collaborazione dell’Associazione di Volontariato di Protezione Civile RIOLO, avente sede in San Giorgio di Piano per attività integrative di pubblico interesse da espletare nel territorio comunale. L’onere finanziario della convenzione a carico del Comune di Argelato, è di ! 3.500,00, da corrispondere all’Associazione RIOLO quale rimborso forfetario delle spese sostenute.

Individuazione ed intitolazione di aree pubblicheN. 30 del 31 marzo 2009 della giunta comunale

Le nuove titolazioni riguardano il tratto di strada che inizia in sinistra di via Centese, dopo il civico n 187 e prosegue verso ovest, terminando in campagna con la seguente intitolazione: via Pietro Orsi 1892-1974 Sindaco della prima ricostruzione (1945-1946). Il tratto di strada che, in destra di via 1° Maggio dopo il civico n. 24, porta a Villa Beatrice ed alle relative pertinenze, viene individuato come prolungamento dell’attuale area di circolazione via degli Aceri. La intitolazione dell’area verde contigua al giardino della Musica di Funo: Giardino Giannino Regazzi 1924-1945 Partigiano. Infine, la piazza destinata al mercato di Funo saà intitolata Piazza del mercato.

Approvato intervento per la nuova bibliotecaN. 34 del 31 marzo 2009 della giunta comunale Approvato il progetto esecutivo dell’intervento di ristrutturazione dell’ala est di Villa Beatrice da adibire a biblioteca comunale. L’importo per l’esecuzione dei lavori è stato quantificato in euro 845.591,39, e l’importo per l’attuazione dei piani di sicurezza ammonta ad euro 26.114,49, oltre al 10% per I.V.A. per un totale di euro 958.876,47.

Misure straordinarie per le famiglie in difficoltàN. 39 del 14 aprile 2009 della giunta comunale

I Comuni appartenenti al Distretto Pianura Est hanno affrontato, in occasione della contrattazione relativa ai bilanci nella quale sono intervenute anche le organizzazioni sindacali, il tema sempre più urgente della necessità di provvedere all’adozione di soluzioni idonee a contrastare il fenomeno dell’incremento del disagio socio-economico a carico delle famiglie i cui componenti si trovino in difficoltà a causa della perdita o della riduzione del lavoro. Si è ritenuto di approvare un protocollo d’intesa per definire le priorità e le modalità operative sopra citate, che prevede altresì la costituzione del Fondo di solidarietà distrettuale pari ad ! 100.000,00 - che verrà attinto in via straordinaria e limitatamente al 2009 dal “Fondo comunale di 1 Euro per abitante”, parte integrante del Piano Triennale per la Salute e il Benessere Sociale.

Villa Beatrice, si prosegue con i lavori esterniN. 45 del 29 aprile 2009 della giunta comunale Approvato il progetto per regolamentare l’ingresso dei visitatori dal nuovo parcheggio di Via Degli Aceri, con la realizzazione di un accesso carrabile che raggiunga il prato, a sud della villa, direttamente dal parcheggio, senza interferenza con il vialone storico di entrata da Via Centese, in modo tale da garantirne la conservazione. Inoltre si provvederà alla sistemazione esterna, della dotazione a verde dell’edificio pertinenziale.

Nuovo centro diurno tra i progetti N. 50 del 5 maggio 2009 della giunta comunale Approvato il progetto che prevede la realizzazione di un centro diurno per anziani. Sono due gli stralci previsti: il primo è la costruzione del fabbricato al grezzo, completamento di tutta la sistemazione esterna, completamento delle opere interne relative al piano terra. Questo primo stralcio sarà realizzato dal soggetto privato nell’ambito della Convenzione Urbanistica. Il secondo stralcio prevede il completamento del primo piano con gli appartamenti protetti per un importo stimato di euro 317.417,4 sarà finanziato con un contributo regionale nella misura massima del 50%.

I bambini diventano cuochi per un giornoUna frittata rigorosamente biologica è stata l’impresa culinaria dei bambini

a cura della redazione

N el corso di quest’anno scolastico il nostro Comune ha coinvolto la scuola e Concer-ta S.p.A. che gestisce in appalto le men-

se scolastiche, nella realizzazione di un progetto che ha come finalità quella di avvicinare il mon-do della scuola (bambini, genitori ed insegnanti) al mondo della produzione alimentare. Il progetto prevedeva la realizzazione da parte dei bambini di una ricetta tratta dal libro “La cucina in tutti i sensi” scritta dall’esperta di cucina del territorio Fiorel-la Golfieri e da Francesca Capelli. Il centro sociale “Villa Beatrice” di Argelato ha gentilmente messo a disposizione la cucina e alcune sale per dare la possibilità ai bambini coinvolti di diventare cuochi per un giorno. Proprio grazie alla grande disponibilità del Centro sociale e della sua Presidente Benedetta Veronesi, tra febbraio e aprile 2009, i bambini delle classi terze delle scuole primarie di Funo e di Argelato

hanno potuto partecipare al progetto. Come ricetta è stata scelta una frittata bianca e gialla al basilico e per la sua realizzazione sono stati utilizzati in-gredienti provenienti da agricoltura biologica. Ogni bambino partecipante ha avuto la possibilità di pro-durre la sua frittatina, imparando a separare il tuor-lo dall’albume, a dosare la giusta quantità di sale e pepe ed apprezzare la diversa consistenza delle parti dell’uovo. Poi con l’aiuto delle insegnanti, che si coglie l’occasione per ringraziare, le classi hanno prodotto dei cartelloni con disegni, commenti e fo-tografie, come testimonianza della piacevole atti-vità svolta. I cartelloni sono stati esposti a genitori ed insegnanti in occasione della festa delle scuole svolta il 7 marzo 2009 presso la scuola primaria di Funo, durante la settimana dell’alimentazione.Vista la buona riuscita del progetto, che continua nel mese di maggio con i ragazzi delle medie, ci auguriamo che durante i prossimi anni scolastici sia possibile ripeterlo con altre classi, ma sempre con l’indispensabile collaborazione delle scuole, del centro sociale di Argelato e dell’esperta di cucina Fiorella Golfieri.

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Ricordando un amicoIl dottor Dino Cipollani, ex dirigente dell’Unità Sanitaria regionale e prima ancora responsabile della Cassa Soccorso ATC (ex ATM), socio del nostro Centro Sociale, è scomparso lasciando un incolmabile vuoto. Lo ricordiamo come una persona di elevata statura morale, che sapeva coniugare il concetto di giustizia e di democrazia trasferendolo in modo naturale ai bambini delle nostre scuole.Insostituibile personalità di un’epoca che fattivamente ha contribuito alla Democrazia e alla Libertà nel nostro Paese, in termini personali pagò con il carcere la difesa dei suoi ideali di uomo libero, da sempre appartenente all’ANPI, punto di riferimento fino agli ultimi istanti della sua vita.Nell’ultimo saluto del 23 aprile di quest’anno, attraverso una telefonata carica di emozioni, non potendo assolvere all’invito del nostro Centro, si scusava per la sua assenza in occasione dell’imminente Festa della Liberazione, quest’anno collegata ai festeggiamenti per venti anni della sua fondazione. Giunga ai familiari il nostro più profondo cordoglio.

Idalgo MandrioliPresidente del Centro Sociale Funo

La scomparsa del partigiano “Marco”Lo scorso 12 maggio ha scandito la dipartita di Dino Cipollani, comandante partigiano attivo nella pianura bolognese. Nato a Funo il 6 maggio 1924 e proveniente da una famiglia nota per i suoi sentimenti antifascisti, si dedicò appassionatamente alla politica fin dalla gioventù. Fu tra i più attivi promotori della lotta di Liberazione sia a Funo (dove organizzò una base partigiana che aveva tra i collaboratori Irma Bandiera, medaglia d’oro della Resistenza) sia in vari altri territori del bolognese. Comandante del Comitato di zona di vari comuni (da Castenaso a Molinella), ebbe importanti incarichi partigiani. Incarcerato dai fascisti nel 1944 e nel 1945, partecipò attivamente ai combattimenti insurrezionali dell’aprile 1945. Ricordiamo il “Comandante Marco” attraverso uno stralcio del discorso ufficiale tenuto da Luigi Crescimbeni in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia nel corso della cerimonia funebre tenutasi al cimitero di Funo il pomeriggio del 15 maggio.

Gian Paolo Borghi

Stralcio del discorso di Luigi CrescimbeniDino era un amico, un compagno, uno dei tanti figli di questa pianura bolognese, democratica e antifascista, che tanto ha lottato per liberare il Paese dalla dittatura fascista e dall’occupante nazista. Ed ancora finì nel dopoguerra per fare dell’Italia una vera democrazia, ove fossero garantiti la libertà, la pace, il progresso civile e la giustizia sociale. Dino, figlio di un dirigente socialista che mai si era piegato al fascismo, in questa lotta si era impegnato ed aveva pagato col carcere nel gennaio 1944, poi nel febbraio 1945; in quest’ultimo frangente si era salvato perché era fuggito dal camion tedesco che lo trasportava, colpito dalle mitragliate di un aereo alleato. Concluse la lotta di Liberazione a Bentivoglio dove, in qualità di Capitano, fece parte delle formazioni colà attive, come peraltro aveva analogamente fatto in altri territori della nostra pianura.Nel dopo Liberazione fu coinvolto e incarcerato per fatti di guerra; dopo alcuni anni di carcere fu processato e scarcerato ed anche in quell’occasione seppe dare dimostrazione di dignità e di alte qualità morali e politiche. Tale suo spessore seppe conservarlo autorevolmente anche negli anni successivi dimostrandolo ampiamente nel rapporto con la gente e con le istituzioni. A tale proposito, è sufficiente leggere le sue testimonianze nel bel libro, curato da Luigi Arbizzani, “Pietroburgo nella pianura bolognese”. L’ultima volta che mi sono incontrato con Lui è stato a Funo, al Centro Sociale dove, con due amici locali, si era recato a consegnare una sua testimonianza all’Assessore Gian Paolo Borghi. Tale testimonianza scritta era stata a Lui richiesta dai compagni e amici di Castel Maggiore e riguardava specificamente i rapporti tra Funo e Castel Maggiore nella Resistenza. Facemmo poi la reciproca promessa di incontrarci nuovamente e di pranzare in amicizia, ma purtroppo il destino non lo ha voluto consentire…Gli ideali che lo avevano portato alla Resistenza e alle lotte antifasciste lo guidarono anche nelle sue scelte professionali: era un medico capace e vicino ai bisogni della gente.Ci eravamo incrociati nella Resistenza e ci ritrovammo nel lavoro, io come dipendente INAM, lui come medico, nella sede bolognese di Via Tiarini: aveva scelto la medicina pubblica e non quella privata. Nelle sue diverse attività divenne un prezioso riferimento tecnico e politico per l’attuazione e la costituzione del nuovo servizio sanitario bolognese nato dalla Legge di riforma del 1980.(…) Ad un mio messaggio telefonico per le ultime feste natalizie, come eravamo soliti fare per uno scambio non solo di saluti ma anche per considerazioni di ordine politico (era la fase in cui una proposta di legge tendeva a parificare i partigiani alle brigate nere…), fece seguito una Sua telefonata con la quale mi comunicava i pesanti postumi di una influenza, che lo rendevano dubbioso di una ripresa. Da quel periodo appresi il suo costante regresso che, con la sua solita franchezza, mi comunicò Egli stesso fino a pochi giorni dalla Sua scomparsa con una voce sempre più flebile…Poi la notizia del Suo decesso…Caro Dino, noi siamo qui per renderTi omaggio, per ringraziarTi e vogliamo sperare che il Tuo esempio possa essere di guida a tanti. A nome dell’ANPI e degli antifascisti tutti, Ti salutiamo e porgiamo le nostre sincere condoglianze alle figlie e ai parenti tutti.

DELIBEREManutenzione giochi per la sicurezza dei bambiniN. 62 del 20 maggio 2009 della giunta comunale

Per garantire la sicurezza e la corretta funzionalità di strutture da gioco è stato necessario predisporre accurati piani di manutenzione. Le attrezzature ludiche interessate al progetto approvato sono ubicate all’interno dei giardini pubblici e nei cortili delle strutture scolastiche e per l’infanzia, di Argelato capoluogo e delle frazioni Funo e Voltareno.

Nuova pavimentazione per l’impianto sportivo di FunoN. 66 del 29 maggio 2009 della giunta comunale

La pavimentazione dell’impianto sportivo coperto di Funo non è stata realizzata conformemente a quanto previsto in progetto. Inoltre, l’espletamento delle varie attività sportive (pattinaggio artistico, calcetto, pallacanestro, pallavolo, ecc.) nei primi anni di utilizzo dell’impianto (dalla primavera 2007) ha evidenziato le problematiche della pavimentazione difettosa. In sede di collaudo l’amministrazione ha ottenuto un indennizzo dall’impresa esecutrice delle opere, da destinare al ripristino del pavimento in questione. E’ stato approvato il progetto preliminare definitivo per messa a punto della nuova pavimentazione.

Manutenzione straordinaria impianti sportivi N. 67 del 29 maggio 2009 della giunta comunale

La copertura piana della palestra scolastica di Funo di Argelato presenta alcune infiltrazioni, per cui è necessario effettuare interventi di manutenzione straordinaria per garantire l’uso della struttura. E’ stato, infatti, approvato il progetto preliminare definitivo esecutivo, delle opere di manutenzione per la copertura degli spogliatoi della palestra scolastica di Funo.

Riqualificazione viabilità ciclopedonaleN. 68 del 29 maggio 2009 della giunta comunale

Approvato il progetto che si pone il duplice obiettivo di riqualificare la pista ciclopedonale del capoluogo, nel tratto compreso fra il viale di accesso a Villa Beatrice e via Don Minzoni, e di provvedere alla riasfaltatura di via Don Minzoni, nel tratto compreso fra via Centese e Via Amendola. In particolare, l’intervento prevede la creazione di una sede stradale, protetta da cordolo spartitraffico, sul lato nord di via Centese, per permettere agli utenti di percorrere in sicurezza i tratti di collegamento fra la zona residenziale di espansione, il cimitero ed il centro del Paese.

Nuova stazione ecologica ad ArgelatoN. 70 del 29 maggio 2009 della giunta comunale

L’Amministrazione Comunale intende realizzare una nuova stazione ecologica attrezzata (S.E.A.), presso la zona industriale di Argelato–Capoluogo, finalizzata al potenziamento della raccolta differenziata sul territorio comunale. Per questo motivo si è ritenuto di approvare il progetto esecutivo dei lavori di costruzione della nuova stazione ecologica attrezzata, da realizzarsi nella zona industriale di Argelato, in via Stiatico.

spoon river

Il partigiano “Audace” ci ha lasciatiL’11 febbraio è scomparso nella sua casa di Argelato Emo Cinti, partigiano combattente noto con il nome di battaglia “Audace”. Nato a Bentivoglio il 13 gennaio 1924, aderì al movimento partigiano nel 1944 partecipando attivamente all’attività resistenziale nel territorio di Favale, nel genovese. Appartenente prima alla Brigata “Ines Negri”, dal 12 dicembre 1944 fece parte del distaccamento Bellucci della Brigata Iori. La sua azione si svolse nella sesta Zona Operativa del Corpo Volontari della Libertà, nell’ambito della III Divisione Garibaldina Cichero, diretta dal noto Comandante “Bisagno” (Aldo Gastaldi). La sua opera fu riconosciuta e premiata con un prestigioso riconoscimento a firma del generale Alexander, Comandante dell’VIII Armata inglese. Si legge in un attestato a firma del Comandante “Bisagno”: “”Partigiano di carattere forte e onesto, era di esempio ai compagni per la sua rettitudine”.A nome della redazione di “Foglio Aperto” porgo le più sentite condoglianze ai familiari.

Gian Paolo Borghi

I COMUNI DI

Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Galliera,

Mirabello, Pieve di Cento, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda,

San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale

alla staffetta podistica proveniente da Bibione e Dolo (VE) che

transiterà nel territorio per arrivare a Bologna il 2 Agosto per la

“Commemorazione delle vittime della strage del 2 agosto 1980”

alla stazione di Bologna

VIGARANO MAINARDA

ore 8,30 Municipio

MIRABELLO

ore 9,00 Municipio

POGGIO RENATICO

ore 10,30 Municipio

GALLIERA

ore 11,30 Municipio

SAN PIETRO IN CASALE

ore 12,30 Municipio

SAN GIORGIO DI PIANO

ore 14,30 Municipio

ARGELATO – Fraz. di FUNO

ore 15,30 Giardino 2 Agosto

CASTEL MAGGIORE

ore 16,00 Cippo via Gramsci ore 17,00 Caserma Genio Ferrovieri

SARANNO PRESENTI:

UNA DELEGAZIONE TEDESCA UNA DELEGAZIONE CROATA

… 2 AGOSTO 1980 Per non dimenticare:

L’attentato alla Stazione di Bologna Provocò 85 vittime e 200 feriti

COORDINAMENTO

STAFFETTE

PODISTICHE

Per informazioni: 320/0441271 (Gigi)

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occhio vigile

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A Buenos Aires per promuovere l’inclusione socialeUn viaggio di contaminazioni di esperienze eapprocci diversi alla salute mentale

U n gruppo di ragazzi, lo scorso inverno, è partito per l’Argentina (Buenos Aires) per promuovere il movimento di Patas Arriba, un’iniziativa dell’Associazione Nazionale Polisportive per l’Integrazione Sociale (ANPIS). Patas Arriba è finalizzato alla collabo-

razione fra associazioni del volontariato per promuovere l’inclusione sociale e affrontare con metodi innovativi il problema della salute mentale.Destinazione per il 2008 è stata Buenos Aires. Nella capitale argentina sono state organizzate alcune manifestazioni culturali che hanno coinvolto, oltre ai nostri ragazzi di Anpis, anche il carcere minorile e l’ospedale psichiatrico.In particolare sono state strette relazioni con l’ambasciata italiana a Buenos Aires, con l’uni-versità nazionale, con il ministro dello sport e della municipalità, con il responsabile della co-operazione dell’ambasciata di Santa Fe e con il segretario per la salute mentale della nazione Argentina.Patas Arriba ha continuato nell’inverno 2008 l’esperienza che ha avuto inizio nell’estate 2007 con il viaggio Roma Pechino. Due destinazioni diverse e opposte ma con gli stessi obiettivi:

Contrastare e ridurre lo stigma e i pregiudizi nei confronti della malattia mentale nella comunità;Promuovere l’inclusione sociale delle persone e tutelare i loro diritti fondamentali e la loro dignità.Suscitare un’attenzione positiva da parte della popolazione sui protagonisti del mondo della salute mentale.

Questi viaggi sono stati un’occasione straordinaria per una contaminazione tra storie personali e sociali, tra approcci diversi alla salute mentale e tra culture di popoli che sono chiamati sem-pre di più a conoscersi e a integrarsi.Alcune parole chiave: “fare insieme, “condivisione”, “contaminazione culturale”, ”responsabi-lizzazione”, “incontro”…Questo un breve riassunto raccolto dal diario di viaggio di alcuni dei ragazzi che hanno vissuto questo ultimo viaggio in Argentina…Viaggiamo con loro!

di Lisa PoltronieriGruppo Special Bpys di S. Giorgio di Piano

Le multe? Le pago con internetNuovo strumento tecnologico per agevolare i cittadini nel pagamento delle contravvenzioni

P rendere una multa non piace a nessuno: oltre alla sanzione pecuniaria, il cittadino deve anche mettere in

conto la perdita di tempo presso gli sportelli per il pagamento dell’importo dovuto. Ma da oggi niente più file, perché il Corpo di Polizia Municipale dell’Unione Reno Galliera, al comando di Antonello Maltinti, mette a disposizione dei cittadini un nuovo strumento per il pagamento delle contravvenzioni: le violazioni del codice della strada potranno essere pagate anche “on line”, senza doversi recare in posta o presso gli uffici di San Giorgio di Piano.

Il Presidente dell’Unione, Alessandro Valenti, soddisfatto dichiara: “Il pagamento delle multe on line è un ulteriore passo nella direzione dell’efficacia ed efficienza che la nostra struttura sta percorrendo, e si inquadra nel buon lavoro che la Polizia Municipale sta svolgendo a livello sovracomunale grazie alle importanti sinergie messe in campo. Voglio anche sottolineare che il sistema di pagamento on line è stato messo a punto con risorse proprie dai servizi informatici, che hanno curato anche la realizzazione del sito internet dell’Unione ricorrendo a software libero, con un significativo risparmio di denaro pubblico”.Il sistema è già operativo e le modalità di pagamento sono semplicissime: occorre disporre di carta di credito, numero della contravvenzione,

a cura della Polizia Municipale Unione Reno Galliera

numero di targa del veicolo sanzionato. Connettendosi al sito dell’Unione (www.renogalliera.it), grazie al sistema “bank pass web” con pochi clic avremo chiuso la nostra posizione. Possono essere pagate “on line” le multe elevate nei Comuni di Argelato, Bentivoglio, Castello D’Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale. Il sistema di pagamento on line è stato messo a punto dal Servizio Informatico dell’Unione Reno Galliera in collaborazione con la Provincia di Bologna nell’ambito nel progetto nazionale “People”. Per informazioni telefonare al numero 0518904711.

associazioni Diario di bordoLA PARTENZA Il nostro più che un viaggio è un’incontro di sguardi, parole,espressioni,esperienze di vita. Con la

legge 180 il ministro Basaglia trent’anni fa, ha fatto si che in Italia (unico paese al mondo) si potes-

se realizzare un grande progetto: la chiusura di tutti i manicomi.

Noi tutti portiamo le nostre esperienze per raccontarci, confrontarci e imparare dal popolo argen-

tino. Sì, anche l’Argentina ha questo progetto in cantiere, questo grande desiderio: chiudere i ma-

nicomi.

IL VOLOBreve, interminabile, turbolento, freddo, caldo, colorato, in bianco e nero, giorno e notte. Un battito

di ciglia.

ARRIVO IN ARGENTINA

Grande metropoli, qui tutto è diverso, più grande: il colore di un tramonto, il canto degli uccelli, i

rami degli alberi carichi di fiori gialli e lilla di colore intenso.

La musica è coinvolgente, trascinante; è espressione di forza, vita, determinazione. Grandi emo-

zioni con il muro della memoria (desaparecidos) segno di uno squarcio dell’umanità con il pianto

instancabile, dignitoso e determinato delle madri alle quali sono stati strappati i figli con crudeltà

(due generazioni).

I MONUMENTIPlaza de Mayo. In questa piazza è situato un obelisco con sopra Atena, intorno all’obelisco c’è un

cerchio che rappresenta il percorso che fanno le donne madri dei desaparecidos da più di trent’anni.

Sotto a un cavalcavia, facendo degli scavi, erano stati ritrovati i corpi di molti desaparecidos. Sui

cartelli c’erano scritte molto raccapriccianti. Le persone uccise dal governo sono state più di 30.000,

solo perché avevano un’opinione diversa dalla politica vigente.

Al parco della memoria c’è un monumento costruito con 30.000 mattonelle di cui 9.000 sono incise:

30.000 è il numero dei desaparecidos e 9.000 quelli di cui hanno trovato i cadaveri.

Nella zona del Caminito ci sono delle bellissime case colorate con le rimanenze delle vernici utiliz-

zate per le navi.

UNIVERSITA’Una giornata divisa in due. La mattinata dedicata a un incontro di presentazione con alcuni studenti

argentini di un master universitario e con esponenti di Adhesam (un’associazione di giuristi che si

occupa di promuovere e tutelare la salute mentale in Argentina). Un confronto di esperienze, un

dibattito tra punti di vista, un incontro di culture e approcci diversi. Le risposte agli studenti…

Un pomeriggio tutto emiliano: Anpis Emilia Romagna si è aperta al dialogo e ha portato la propria

varia, colorata, diversa, mutevole esperienza per raccontare e raccontarsi. Gli operatori, i soci, i vo-

lontari, i famigliari, gli studenti…ogni persona, una storia.

RITORNO A CASALe serate ricche di emozioni si

mescolano a stanchezza e nervo-

sismo. Gli imput sono stati tanti.

Siamo contenti, esausti, felici ma

anche con tanta voglia di tornare

a casa per poter trasmettere ad

altri tutto ciò che abbiamo cono-

sciuto, imparato e apprezzato.

L’Argentina è una terra ricca di

passione, generosità, coraggio e

voglia di cambiare lo stato delle

cose. Persone con motivazioni

molto forti continuano a vivere

mantenendo molto salda la vo-

glia di lottare per se stesse e per

altre. Tutto ciò è indice di amore

e generosità che non ha eguali.

Ancora oggi tante sono le occasioni in cui l’Argentina e la sua vivace e colorata esperienza ci coinvol-

gono da vicino: il luogo in cui trovare e vivere tutto quanto oggi ancora si muove è il blog (http://

patasarriba2008.blogspot.com) dove, oltre a riflessioni, pensieri, racconti e diari di viaggio, trovano

spazio anche tutte le iniziative che prendono vita dal viaggio e portano l’Argentina nella nostra terra

e nella nostra realtà. Allora una buona lettura e un buon aggiornamento!

Sala di comando

Buenos Aires

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associazioni

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Il Centro Sociale Funo festeggia il ventennaleUna festa ben riuscita da far presagire un appuntamento annuale

a cura di William Cevolani Pro Loco di Argelato

E’ difficile cogliere gli umori e le sensa-zioni di una giornata come quella del 10 maggio 2009, organizzata per fe-

steggiare il ventennale del Centro Sociale Funo, quando sì è coinvolti per la buona riuscita della stessa, ma grazie alle numerose presenze riscon-trate durante tutto l’arco della giornata e non di meno per il confronto con alcuni partecipanti, il tutto risulta più facile, tanto da indurci a pensare di trasformare questa iniziativa in un appunta-mento fisso per il futuro.Certo la fatica è stata tanta per i “non più gio-vani” volontari del Centro, al termine erano ve-ramente stremati, ma il loro entusiasmo non è venuto meno, per giornate splendide come quel-la trascorsa, rinnoveranno il loro impegno e la generosa disponibilità al bisogno.Dai più giovani ai genitori ai nonni, che hanno preso parte ai vari appuntamenti in calendario, si percepiva alla fine della serata la voglia di non

voler rientrare a casa, vita da Lanzichenecchi, sì proprio come quelli che hanno installato il piccolo accampamento nel Parco della Musica antistante al Centro.Le coreografie e i colpi di cannone sparati dai Lanzichenecchi mascherati sotto le spoglie dei volontari del Borgo del Diavolo, hanno fatto da contorno alla splendida manifestazione intitolata “Festa dell’Aria” e “Festa della Mamma”.A proposito, il “contorno” sopra citato, richiama inevitabilmente a faccende di tavola, pare che nell’accampamento non sia mancato un pranzo luculliano, visto nella logica temporale più vicino alla tradizione della storia moderna. Infatti, c’è chi assicura che i pentoloni di pasta asciutta usci-ti dalla cucina del Centro contenessero gramigna con salsiccia, altri hanno scommesso sui macche-roni (non si offendano gli ”invasori”), ma non parevano proprio rispettosi dell’epoca, solo le stoviglie (la fame) e tutti gli accessori che occor-revano nell’accampamento lo erano, per quantità consumate al pasto, il manipolo di Lanzichenec-chi ha abbandonato antiche tradizioni, superando ostacoli di ogni tipo.

L’Auser, una realtà dinamicaL’Auser, volontariato di Argelato, non solo fa gruppo e coesione, ma collabora anche con l’Eu-ropa, abbiamo avuto nel nostro gruppo un volontario proveniente dalla Germania: Roberto Quarta, che ha trascorso due mesi in Italia, precisamente a Funo presso dei parenti. Per un mese Roberto ha operato attivamente facendo gruppo con noi e svolgendo tutte le attività previste per i volontari che collaborano con gli Uffici Servizi Sociali. Roberto ha avuto due atte-stazioni di riconoscimento una dall’Auser provinciale e l’altra dal Comune di Argelato. L’Auser ringrazia vivamente Roberto.

Roberto Quarta con i volontari Auser e gli operatori del Comune di Argelato

Complici al pranzo le mamme del gruppo Creativa.Mente, nonostante le consuete diete annunciate, anche loro erano piace-volmente coinvolte al banchetto, comple-tato con le famose crescentine al prosciutto e un discreto vinello rosso. Complici impre-viste che le ha messe nella condizione di rendere al meglio la giornata raccogliendo fondi per sostenere progetti da avviare nel-le scuole degli Istituti Comprensivi di Arge-lato e Castelmaggiore.Due esibizioni di aereo modelli, sapien-temente guidati dalle mani esperte di un appassionato geometra e da alcuni fede-li collaboratori, hanno completato il fitto programma della giornata. L’esibizione ha raccolto giovani e giovanissimi nelle tribu-ne del Campo Sportivo, gentilmente messo a disposizione dalla Polisportiva Funo, da sem-pre attenta ad attività di sicuro interesse per i più giovani. Non resta altro che ricordare e ringra-ziare i volontari che hanno prestato la loro opera in questo appuntamento, a partire dagli appas-sionati degli aereo modelli, continuando con la

A spasso per Roma… per l’anno paolinoUna gita fuori porta in occasione dell’anno Paolino

di Benedetta Veronesi

I l Papa ha indicato il 2009 come “l’anno paolino”, in quanto dedicato a San Paolo in occasione dell’anniversario della na-

scita. Per questo importante evento perché non fare una “capatina” a Roma?Il nostro Parroco Don Massimo decide di fare il pellegrinaggio. Dà l’annuncio in Chiesa per i giorni 30 -31 gennaio e 1 febbraio.Così, pieni di entusiasmo, in un bel gruppetto, il giorno venerdì 30 gennaio alle ore 8,30, ac-compagnati dal nostro Parroco, si parte con il treno Eurostar da Bologna e si arriva a Roma alle 10,40, dove un meraviglioso caldo sole ci acco-glie e ci accompagna per tutti e tre i giorni. Una vera primavera!Dopo la disposizione nelle camere dell’albergo, ci troviamo con Monsignor Cavina, amico di Don Massimo ed alto prelato del Vaticano che, molto gentilmente, ci accompagna e ci fa da guida nel-le nostre visite alla città (visite particolari che, solitamente, chi va a Roma non fa perché si è soliti vedere sempre le stesse cose).Per non perdere molto tempo decidiamo di

pranzare velocemente con un panino a mezzo-giorno, ma la sera ceniamo nelle tipiche trattorie romane con menu altrettanto tipici e, dopo cena, Roma by night.Iniziamo il nostro tour con visita alla Necropo-li, un percorso abbastanza lungo e profondo 30 metri sotto la Basilica di San Pietro. La visita è suggestiva, importante e “toccante” dal punto di vista delle fede cristiana: vediamo il luogo dove l’apostolo Pietro è stato sepolto!Rientriamo nella Basilica di San Pietro che con la sua maestà e bellezza incanta sempre chiun-que la veda. Ecco, nella Basilica la nostra pre-ziosa guida ci fa notare dei particolari che di solito è difficile notare. Per esempio, la Pietà di Michelangelo: tutti la conoscono, tutti l’hanno vista, ma chi sa che nella fascia dell’abito del-la Madonna sta la firma dell’autore, ovvero di Michelangelo Buonarroti. Bene, noi l’abbiamo vista. Altro particolare: la tomba di Matilde di Canossa, che si trova proprio dentro la Basilica di San Pietro. Poiché Matilde è un personaggio di casa nostra, anticamente possedeva i terreni che comprendevano la nostra parrocchia, ci ono-ra molto il luogo della sua sepoltura.Da questo momento in poi, inizia la maratona per le vie della città: avremo fatto circa 10 chilo-

metri al giorno per visitare chiese meravigliose e insolite come ad esempio: Santa Agnese, San Fi-lippo Neri, Santa Kowalska nei cui interni si am-mirano dipinti di Domenichino e di Guido Reni, nostri celebri pittori Bolognesi che non hanno nulla da invidiare ai più grandi come Michelan-gelo e Giotto. Durante il nostro tour si fa sosta a Castel Sant’Angelo, Piazza di Spagna, Trinità dei Monti, Piazza Navona, Palazzo Madama (il com-mento di tutti: per quello che fanno all’interno del palazzo, sarebbe meglio non vederlo), Cam-po dei Fiori, Trastevere, etc.La domenica a mezzogiorno partecipiamo all’An-

gelus del Papa e, dulcis in fundo, visita ai musei vaticani nei quali, dopo un lungo percorso ob-bligato, si arriva in “Paradiso”, ovvero alla Cap-pella Sistina. Giunti qui, per le meraviglie delle meraviglie, si va in estasi e non si vorrebbe più uscire.Nel tardo pomeriggio, dopo aver salutato e rin-graziato la nostra guida, Monsignor Cavina, con la tristezza nel cuore… Fine dei programmi… Si torna in albergo, si recupera la valigia e si torna a casa. Chi è rimasto a casa si è perso molto. Speriamo venga quando ci ritorniamo, poiché ci ritorniamo!

Il gruppo a Roma

Compagnia del Borgo del Diavolo, le mamme creative di Creativa.Mente, per concludere con i volontari dell’Associazione Pro Loco di Argelato e quelli del Centro Sociale Funo.Pro Loco di Argelato e il Centro Sociale Funo rin-graziano tutti voi e vi fissano un appuntamento e un arrivederci al prossimo anno.

Centro sociale Funo

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scuola

Festa per la settimana dell’alimentazioneCoronamento di un percorso didattico dedicato ai più piccoli

di Dora Carapellese

U na festa per le scuole organizzata lo scorso 7 marzo presso la scuola elementare di Funo. Il Comune di Argelato con la partecipazione di Concerta (la società che si occupa della ri-

storazione delle mense), ha organizzato una festa per coronare la set-timana dell’alimentazione. Un percorso didattico dedicato ai bambini. I due incontri alla presenza di esperti hanno parlato di “Mangiare bene per crescere bene” e di “Acqua minerale, trattata, del rubinetto: liberi di scegliere”. La festa del 7 marzo ha coronato l’iniziativa didattica con la presentazione delle materie prime e delle ricette biologiche della scuola. Il Comune di Argelato è da sempre attento alla alimentazione nelle mense. Non bisogna dimenticare che l’anno scorso il comune è stato uno dei due in Italia premiato a livello europeo per aver rinun-ciato all’uso, nelle mense, delle uova da galline allevate in gabbie di batteria. (Premio Good eggs). Quasi 10 mila abitanti, 2 nidi e 2 scuole per l’infanzia, 2 scuole primarie e 1 scuola secondaria di 1° grado; il comune produce circa 800 pasti al giorno e dal 2003 ha prodotto oltre 600.000 pasti biologici. Dopo l’uscita della legge regionale 29/2002 che prescriveva l’obbligo per la ristorazione scolastica dell’uso di prodotti biologici per una certa percentuale differenziata a seconda del livello di scuola, il comune di Argelato ha scelto di proporre un pasto interamente biologico per tutti gli utenti dai piccoli del nido fino agli anziani assistiti. Pertanto dal settembre 2003 vengono usati i prodotti biologici per tutte le tipologie di alimenti compresa la carne, uova e latticini. Con tale scel-ta il comune di Argelato, da sempre sensibile e operativo alle proble-matiche ambientali, agisce a favore della salute dei propri cittadini ed in particolare dei più vulnerabili cioè i bambini; nel contempo favorisce e sostiene il benessere degli animali. La festa è stata l’occasione in cui sono stati presentati i lavori realizzati dai ragazzi della scuola primaria di Argelato in seguito alla partecipazione al progetto “la cucina in tutti i sensi” il tutto si è concluso con una grande festa.

Scôla ed cuseina bulgnaisa e…I vecchi sapori tramandati alle nuove generazioni

a cura di Miria Cervi - Giulia Crispo

«Buoni come li facevano le nostre nonne, non li fa più nessuno!»Molti di noi, almeno una volta hanno pronunciato frasi simili, ricordando con ma-linconia gli odori ed i sapori che le nostre nonne riuscivano a creare.Per riscoprire queste emozioni e recuperare sapere culinario, la scuola Don Ventu-ri, in collaborazione con il Centro Sociale di Villa Beatrice, ha dato vita ad un corso di cucina suddiviso in sei lezioni:“Brodo, passatelli e zuppa imperiale”; “Ragù alla bolognese, sfoglia con il matte-rello e tagliatelle”; “ Sfoglia con il matterello, ripieno e tortellini”; “I dolci bolo-gnesi”; “Umidini, polpette e galletto” ; “La cucina pugliese: orecchiette e torchi”.Alle 17.00 tutto aveva inizio. Nella sala del camino le signore del centro si ar-mavano di ingredienti per insegnare a noi mamme (e anche a qualche papà…) i trucchi ed i segreti delle varie ricette. Intanto, nella sala attigua, i nostri bambini erano intrattenuti dalla dada Laura, che li impegnava e divertiva con baby dance, lavoretti creativi o preparazione di tortellini, biscotti e crescentine. Già dal primo incontro le signore di Villa Beatrice hanno capito che questa nuova generazione di mamme sapeva fare ben poco, ma con tanta passione e pazienza sono passate dai piatti più semplici come brodo e passatelli, fino alla sfoglia tirata a mano. E nel donarci il loro sapere culinario, ci rallegravano raccontando aneddoti della loro vita di un tempo ambientati ad Argelato e dintorni, sempre intercalati da qualche battuta in dialetto bolognese. Alle 20.00, veniva consumata la cena, in compagnia anche dei nonni e dei papà, in lunghe tavolate che ricordavano un po’ le grandi famiglie di un tempo. La magica cornice di Villa Beatrice ha visto così, lavorare e vivere insieme tre generazioni diverse: nonni, genitori e bambini. L’iniziativa è stata realizzata anche grazie al contributo dei commercianti di Argelato, che attraverso sconti e regali di generi alimentari hanno consentito ai partecipanti di assaggiare e apprezzare i prodotti delle botteghe locali. Un ringraziamento di cuore va alle nostre maestre, che durante questi incontri, oltre a svelarci i segreti culinari di un tempo, sono riuscite a trasmetterci una lezione di vita positiva e ge-nuina! In questa occasione, desideriamo citarle tutte per nome: Signora Dealma, Signora Gianna, Signora Anna, Signora Sara, Signora Tina, Signora Nara e Signora Benedetta: la presidente del centro sociale. Un ringraziamento va anche a tutte le altre persone, che hanno collaborato e si sono impegnate attivamente, affinché tutto ciò potesse concretizzarsi nel migliore dei modi.

La formazione obbligatoria per l’apprendistatoIl datore di lavoro che applica il contratto di apprendistato ha l’obbligo di prevedere, per l’apprendista, un percorso formativo di almeno 120 ore annue, per la durata del contratto.Futura S.p.A., in qualità di ente accreditato dalla Regione Emilia Romagna per l’appren-distato, offre alle aziende:

-dividuazione del fabbisogno in relazione alle specifiche esigenze dell’azienda;

-to, garantendo un’azione di supporto sia all’azienda che all’apprendista;

dell’obbligo di legge;

formativo concesso dalla Regione alle aziende e agli apprendisti che si avval-gono del catalogo regionale.

Energia ed ediliziaSono aperte le iscrizioni per la partecipazione al corso di certificatore energetico in edi-lizia. il corso è valido ai fini dell’accredita-mento e della registrazione nell’elenco dei certificatori energetici in edilizia dell’Emilia Romagna. Sono aperte le iscrizioni per la ter-za edizione. Periodo di realizzazione: settem-bre-novembre ‘09. Quota di partecipazione: ! 940,00 Iva esente. Inoltre, si sono aperte le iscrizioni per la partecipazione al corso di Sviluppo delle competenze professionali nell’ambito del-la saldatura. Il corso si propone di risponde-re alle esigenze dei lavoratori dipendenti, che intendono acquisire le conoscenze teoriche e le abilità pratiche per qualificare i processi di saldatura nel rispetto delle normative vigen-ti, in particolare la UNI-EN 287/1/2. Periodo di realizzazione: settembre-dicembre 2009. Quota di partecipazione a carico dell’azien-da del lavoratore: !. 336,00 Iva esente. Per informazioni rivolgersi a Futura S.p.A. - Tel. 051/6669711 - 051/6811411.

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speciale elezioni

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Segu

e da

pag

ina

1> Andrea Tolomelli è il nuovo sindaco di Argelato

Mazzanti Marco (Candidato sindaco non eletto)

INSIEME PER ARGELATO - lista civica

Seidenari Bruno (Candidato sindaco non eletto)

Chiari Gioele

Tolomelli Onorio

CAMBIAMO ARGELATO - lista civica

ARGELATO DEMOCRATICA

Muzic Claudia

Lelli marco

Marani Davide

Bini Barbara

Fratti Daniela

D’Avino Maddalena

Cavazza Gabriele

Meogrossi Matteo De Meo

Benfenati Elisabetta

Polastri Maria Grazia

Casalini Dario

SINISTRA PER ARGELATO - lista civica

Comastri Andrea (Candidato sindaco non eletto)

Come descrive la sua squadraSicuramente la mia è una squadra giovane, pie-na di entusiasmo, di voglia di fare che crede con forza nelle idee e nei valori che abbiamo espresso durante la campagna elettorale. Non mancano comunque persone con passate espe-rienze amministrative che daranno equilibrio all’intero gruppo. Uno degli attacchi, che mi è stato fatto durante la campagna elettorale, è di aver scelto perso-ne troppo giovani, è vero la maggior parte di loro lo sono, sono giovani ma estremamente seri, consapevoli e attivi nella vita del paese e soprattutto sono molto motivati nello svolgere nel migliore dei modi il loro lavoro. Sono con-vinto che porteranno nuove idee e energie a vantaggio della nostra comunità e al servizio del bene comune.

Ringraziamenti particolari?Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono impegnati in questa campagna lunga e difficile; iniziata con la rincorsa delle Primarie di gennaio fino ad arrivare al risultato di giugno: una sfida da maratoneti, ma grazie all’impegno di tutti ci siamo riusciti! Ringrazio gli attivisti e i simpatizzanti della coalizione progressista, formata da PD, IdV, PRC-PDCI e Verdi, con cui abbiamo raggiunto questo importante risultato. La presenza di liste civiche agguerrite ha reso lo scontro politico molto vivace, ma io perso-nalmente sono felice che tante persone si siano rese disponibili per amministrare il nostro Pae-se. Spero che questo entusiasmo non svanisca il giorno dopo le elezioni, ma possa essere speso al servizio della nostra comunità.

Il nuovo Consiglio ComunaleAndrea Tolomelli festeggia dopo la sua vittoria

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speciale elezioni

I nuovi sindaci, nostri vicini Sindaco Coalizione

Bentivoglio Vladimiro Longhi Centro Sinistra

Castello d’Argile Michele Giovannini Centro Sinistra

Castel Maggiore Marco Monesi Centro Sinistra

Galliera Anna Teresa Vergnana Centro Sinistra

Granarolo dell’Emilia Loretta Lambertini Centro Sinistra

Malalbergo Massimiliano Vogli Centro Sinistra

Medicina Onelio Rambaldi Centro Sinistra

Minerbio Lorenzo Minganti Centro Sinistra

Molinella Bruno Selva Centro Destra

Pieve di Cento Sergio Maccagnani Centro Sinistra

Sala Bolognese Valerio Toselli Centro Sinistra

San Giorgio di Piano Valerio Gualandi Centro Sinistra

San Giovanni in Persiceto Renato Mazzuca Centro Sinistra

San Pietro in Casale Roberto Brunelli Centro Sinistra

Calata la percentuale di affluenza Su 7.590 iscritti sono stati 6.141 i votanti tra cui 3.152 donne e 2.989 maschi per una percentuale totale di 80,91% contro l’86,34% delle elezioni 2004. Un calo del 5,43% punti percentuale. Lega nord nel 2004 aveva solo l’1,62% oggi si attesta sul 7,31%. PDL nel 2004 aveva il 14,88%, oggi ha avuto un rialzo fino al 21,42%. Il PD nel 2004 aveva il 53,13% oggi il 46.07%. Per le elezioni del Presidente della Provincia vince Beatrice Draghetti con il 62,15% seguita da Enzo Raisi con il 27,77% (vedi tabella).

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azienda

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Centergross in controtendenza: un modello da seguire per superare la crisi economica Il distretto commerciale è un’eccellenza per creare ulteriore sviluppo

Fonte Nomisma

E’ il risultato di una recente analisi firmata Nomisma sul comparto della distribuzione all’ingrosso, che mette

a confronto gli operatori europei ed esamina strategie e soluzioni efficaci per mantenere la propria competitività sul mercato.Un segmento contraddistinto da numeri importanti, quello della distribuzione all’ingrosso: un giro d’affari di 4.236 miliardi di euro nei 27 paesi europei per un totale di 1,7 milioni di imprese dedicate, questo l’oggetto di indagine del rapporto Nomisma “Prospettive e sviluppo dei distretti commerciali. Centergross, un patrimonio che cresce”. In Italia la distribuzione all’ingrosso sviluppa un fatturato per 421,7 miliardi di euro, assicurandosi il 4° posto in Europa dopo Gran Bretagna, Germania e Francia.Questo il contesto in cui si inserisce Centergross, polo commerciale leader a livello nazionale

Tempo di crisi, che succede alle imprenditriciUn convegno sulle prospettive lavorative dedicato alle donnea cura della redazione

grazie ad una superficie di 1 milione di mq di cui 400mila destinati ad area espositiva e 100mila ad uffici: un totale di 683 imprese attive (a luglio 2008) di cui 2/3 operanti nel sistema moda con oltre duemila addetti impiegati.Certo la depressione economica che dall’autunno 2008 colpisce i mercati internazionali non ha risparmiato il settore, ma alcuni segnali positivi portano l’attenzione su questo distretto di eccellenza, che ha saputo interpretare al meglio le nuove sfide competitive poste dagli scenari globali, come rileva lo studio di Nomisma.Il “modello Centergross”, secondo l’analisi svolta, si è andato delineando negli ultimi quattro anni: maggiore presenza sui mercati esteri – dove operano oggi i 3/4 delle aziende moda con un fatturato del 43% (era pari al 35% nel 2005) – la trasformazione del grossista tradizionale in un soggetto capace di realizzare e distribuire proprie collezioni e alcuni cambiamenti significativi dal punti di vista immobiliare che hanno portato le aziende – il 35,2% negli ultimi 2/3 anni – ad investire le proprie risorse nell’acquisto di spazi

L o scorso 19 marzo nell’ambito delle iniziative organizzate dal gruppo “le Donne e la vita”, patrocinate dal Co-

mune di Argelato, il Centergross - Centro per il Commercio all’ingrosso di Bologna – ha ospitato un interessante convegno su Donne ed Economia: la crisi economica che sta col-pendo le piccole e medie imprese.Il Centergross è un importante raggruppa-mento di 400 aziende che occupano circa 3000 persone, che procurano un indotto pari a 5 volte gli impiegati, con un’occupazione aggiuntiva di circa 15000 addetti.Nel centro il settore pronto moda è il più im-portante sia in termini di fatturato che di ad-detti. In prevalenza hanno una managerialità tutta al femminile. Il convegno ha fatto il punto della crisi rispet-to alla condizione femminile nel lavoro tra gli impiegati del polo commerciale.Il Centergross sta reagendo alla crisi con ini-ziative incentivanti, infatti, per affrontare le difficoltà del mer-cato nazionale ed internazionale il Consiglio di Ammi-nistrazione ha com-missionato un’inda-gine a Nomisma, importante centro studi, per avere una conoscenza approfondita delle esigenze dei singoli operatori. Due sono stati gli scopi della ricerca: individuare le linee strategiche per la valorizzazio-ne del Centergross rispetto al territorio

e identificare le prospettive future e i trend di crescita dei mercati nazionali ed interna-zionali.“Non abbiamo perso tempo, - racconta Lucia Gazzotti, componente del CDA del Center-gross, - abbiamo in atto una serie di attività a favore delle donne che si ripercuotono po-sitivamente su tutta la famiglia, infatti, è a disposizione un asilo nido di recentissima co-struzione in bioarchitettura, adiacente al se-colare parco di Villa Orsi, antica residenza, che risale al 1700. L’asilo denominato Primo Nido, attualmente accoglie i bambini dai 12 ai 36 mesi. A settembre verrà inserita una sezione lat-tanti per neonati dai 3 ai 12 mesi, per venire incontro alle esigenze delle giovani madri che intendono ritornare presto al lavoro dopo la nascita del bimbo/a, così da poter conserva-re il proprio posto di lavoro, e poter percepi-re l’intero stipendio, indispensabile, più che mai, in questo momento”.

all’interno di Centergross, riconoscendo il distretto nella sua funzione di luogo ideale di business.Questi, quindi, i fattori di successo che consentono oggi al distretto di mantenere una posizione di assoluta rilevanza sul mercato, di porsi come interlocutore accreditato per qualità dei prodotti e capacità di innovazione, soprattutto nel settore moda, passato dal fenomeno del pronto moda a quello del “fast fashion” la nuova tendenza che ha conquistato i consumatori, che apprezzano la possibilità di realizzare uno stile personale a prezzi contenuti.In sintesi, un messaggio incoraggiante, quello che il Centergross ha voluto condividere nell’incontro di presentazione del rapporto con i rappresentanti politici e delle associazioni di categoria, con enti pubblici e privati del bolognese: il messaggio di un comparto che guarda al futuro con prospettive di sviluppo e che vuole crescere insieme al territorio in cui è inserito, perché dalla qualità del contesto, e dal benessere di chi vi abita e lavora, dipende parte della capacità attrattiva, logistica e gestionale del distretto commerciale.

In Emilia-Romagna un pieno di carburante eco-compatibileIn ogni nuovo impianto si troveranno metano e GPLwww.ermesimprese.it

N ovità in arrivo per la distribuzione dei carburanti in Emilia-Romagna. Obbligo di vendere carburanti eco-compatibili (metano o gpl) in tutti i nuovi im-

pianti di distribuzione (esclusi quelli delle zone appenniniche), che dovranno anche essere alimentati da un impianto energe-tico da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Cisterne più capienti, per ridurre il transito dei mezzi pesanti destinati al rifornimento. Abolizione delle distanze e delle su-perfici minime, per favorire la realizzazione di nuovi impianti, così come dell’obbligo di avere attività accessorie oltre alla distribuzione di carburanti. Riduzione dei tempi di attesa per i consumatori e semplificazione delle procedure per i gestori. Sono alcune delle disposizioni del provvedimento per la rete di distribuzione dei carburanti in Emilia-Romagna approvato dall’Assemblea legislativa regionale. “Un provvedimento atte-so e importante per il settore - ha detto Duccio Campagnoli, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna - che vuole andare a vantaggio di utenti, consumatori, cittadini e degli operatori della rete di distribuzione di carburanti. La nuova normativa non solo dà applicazione alla disposizione che prevede il superamento degli obblighi di distanza minima, ma guarda all’obiettivo di qualificare ulteriormente la rete con una grande atten-zione al risparmio energetico e alla qualificazione ambientale grazie al sostegno per la diffusio-ne di carburanti come metano e gpl. Già oggi la regione Emilia-Romagna, con i suoi 124 impianti, è la prima per distributori di gas metano e anche per il suo l’utilizzo come fonte energetica”.Secondo i dati delle principali case automobilistiche, l’utilizzo di metano o gpl riduce dall’11% (gpl) al 19% (metano) le emissioni di CO2/km in atmosfera. Per favorire il risparmio energetico, tutte le nuove piattaforme di distribuzione dovranno essere dotate di un impianto fotovoltaico, o di altre fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica, oppure collegati a centrali alimentate da fonti rinnovabili posti nel territorio del comune dove ha sede l’impianto. Tutti i fabbricati situati nell’area di un impianto di distribuzione carburanti devono obbligatoriamente avere i requisiti di risparmio energetico. Per rendere più efficiente la rete e ridurre i tempi di attesa dei consu-matori, gli impianti nuovi devono essere dotati di almeno due colonnine multidispenser a doppia erogazione per benzina e gasolio e, al di fuori della zona appenninica, di almeno due erogatori di metano o di GPL. Tutte le nuove piattaforme devono essere realizzati in modo che il rifornimento dell’impianto e il rifornimento dei veicoli avvengano fuori dalla sede stradale. Toccherà ai Comu-ni determinare gli indici urbanistico-edilizi per la modifica o la realizzazione di impianti stradali di distribuzione carburanti. Il provvedimento introduce anche la garanzia, a favore degli utenti, dell’apertura di tutti gli impianti nelle fasce orarie 9-12 e 15-18 dal lunedì al sabato non festivi, così come l’obbligo di servizi igienico-sanitari per gli utenti, anche disabili e del relativo parcheggio. Per la migliore vivibilità degli addetti all’impianto e per la sicurezza degli utenti è previsto l’obbligo di installare un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso, da attivare anche al di fuori dell’orario del servizio assistito e di una pensilina di copertura delle aree di rifornimento.

Centergross

Centergross

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Lo Scarabocchio ricorda Angela CiccaroneUna gara di pittura con cinquanta pittori della provincia

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di Mario Aurigi

A ncora una volta la “piccola” comunità di Argelato, per il tramite del circolo di pittura “Lo Scarabocchio” ha dimostra-

to grande sensibilità nel voler ricordare attraver-so una mostra Angela Ciccarone. Angela, ci ha lasciato pochi mesi fa, oltre ad avere la passione per la pittura era anche un personaggio che ha dedicato allo Scarabocchio, sin dalla sua nascita, tanto tempo e con passione.

Ecco allora che i suoi colleghi di hobby, passione e passatempi, hanno organizzato una gara alla quale hanno dato l’adesione una cinquantina di pittori provenienti da varie province emiliane. Sabato 14 marzo scorso c’è stato il “vernissage” con l’inaugurazione della mostra. Dimenticavo un particolare, che poi si è dimostrato determinan-te per il successo dell’iniziativa, erano ammes-si solo dipinti della misura 20x20, assai gradita dai vari “artisti” perché meno impegnativa e più stuzzicante dal punto di vista creativo. Particolar-mente apprezzata ed applaudita la partecipazio-

ne alla gara stessa di un pittore non italiano, che ha comunque dato un sapore di internazionalità all’evento (sto usando parole “grosse”, ma come si dice: “quando ci va ci vuole”).La mostra è proseguita in una sala del Palazzo Comunale per tutta la settimana; i visitatori sono stati numerosi e sabato 21 marzo il gran finale. La giuria popolare aveva già depositato, nel se-greto di un’urna, la propria valutazione, quindi un’esperta e competente giuria tecnica ha valu-tato le varie opere e poi ha velocemente espres-so e motivato le proprie decisioni.

Più di trecento personehanno atteso BeatriceTaglio del nastro per l’inaugurazione di Villa Beatrice

di Dora Carapellese

I l taglio del nastro è compiuto, ha decre-tato l’apertura al pubblico lo scorso 16 maggio di una delle ville più affascinanti

dell’hinterland bolognese: Villa Beatrice.Alla presenza di più di trecento persone la con-tessa Beatrice ha fatto il suo ingresso accom-pagnata da una carrozza guidata da due cavalli bianchi. Scortata da un vento di petali di rosa ha per-corso la regale scala per arrivare al balcone del piano superiore dove la sua corte l’aspettava. Tra questi il primo ex primo cittadino di Argelato, Luigi Pasquali, che ha raccontato il lungo percorso di ristrutturazione della villa. La villa, infatti, è di proprietà del Comune di Argelato dal 1996 ed è stata costruita i primi anni del 600.

La festa è continuata tra giochi di magia, musi-ca e cabaret. La contessa Beatrice ha fatto sfog-gio della sua reale professione di soprano con un repertorio di musica pop in chiave lirica.L’importanza dell’evento ha messo in evidenza un grande traguardo dell’amministrazione, che dalla sua acquisizione, aveva in programma di far diventare la villa un polo centrale del Comu-ne di Argelato, attorno al quale programmare un’urbanistica che prevede Villa Beatrice come il centro da cui la città parte. In misura propor-zionale ha affermato, l’ex sindaco, paragonabi-le al Central Park di New York. Sarà uno spazio polivalente che ospiterà eventi culturali e non solo.

E-CUBO! Matematica appli-cata alla TV o altroUn’interessante trasmissione Rai, ad un orario improponibile

di William Cevolani

D i cosa si tratta, apparentemente di uno dei tanti noiosi argomenti matematici di antica memoria, per alcuni, o dei

tanto odiati compiti degli studenti di oggi e di domani.Il nome invece nasconde tutt’altro, rappresenta tre argomenti sempre di estrema attualità, lega-ti strettamente dalle “E” iniziali da cui l’idea del cubo, ma è anche un modo per rafforzare i temi indubbiamente interconnessi tra loro come Ener-gia, Ecologia ed Economia.Il tutto è ben amalgamato, per nulla noioso, rac-colto sapientemente in un programma televisivo voluto da Giovanni Minoli per RAI Educational.Purtroppo è relegato a orari impossibili per noi comuni mortali, a tutt’oggi visibile a notte fonda per tenere compagnia a chi ha il problema o la sfortuna di non riuscire a dormire la notte.E’ un programma intelligente, molto ben fatto, con un ritmo narrativo incalzante, senza fronzoli, con il giusto linguaggio che lo rende adatto al grande pubblico, il tutto realizzato con estrema cura, doverosa quando sono trattati simili argo-menti.Peccato che questo ottimo programma sia in pra-tica sconosciuto, non è un caso che a conoscerlo vi sia un pubblico di nicchia, la RAI ingiustamen-te non lo promuove come meriterebbe, l’infor-mazione di programmi davvero innovativi come

e-cubo potrebbe tranquillamente passare a orari più consoni in prima serata o se proprio vogliamo essere a tutti i costi “moderni e contemporanei” in seconda serata.I quattro giovani redattori e lo staff al completo di e-cubo, evidentemente appassionati del loro lavoro, sono veri e propri “investigatori on-line”, scovano materiali dal web e li montano con equilibrio, con lo scopo evidente di informare e approfondire sul giusto rapporto tra uomo e am-biente. Gli investigatori smascherano, anche, le manipolazioni del potere, spesso interessato a ridimensionare se non addirittura a nasconde-re all’opinione pubblica, l’allarme lanciato dalla scienza sul riscaldamento della terra causato dal-le emissioni incontrollate di anidride carbonica.Per chi ritenesse di non aspettare tempi miglio-ri per vedere programmi di questo tipo in orari più consoni, può consolarsi compiendo un piccolo sforzo navigando su internet all’indirizzo http://www.ecubo.rai.it, troverà il materiale che la RAI sapientemente ha messo a disposizione di tutti, in questo modo a qualsiasi orario del giorno e della notte, può scattare il nostro telecomando con un semplice click nelle pagine WEB di e-cubo; almeno per qualche fortunato caso, ci può sorgere il dubbio che ne è valsa la pena pagare l’odiato canone.Buona visione, almeno a quelli che hanno la for-tuna di frequentare il WEB, e non ultimo a chi crede importante accedere ad una informazione libera per tutti.

Piazzolla, l’anima del tango a quattro maniAnna Allevi e Stefano Guidi al pianoforte

di Dora Carapellese

I l mistero affascinante del tango si è messo in mostra al Teatro di Argelato lo scorso 5 giugno, attraverso il genio musicale del

duo Anna Allevi e Stefano Guidi.I musicisti hanno eseguito al pianoforte a quattro mani l’anima del tango di Astor Piazzolla.Solo pianoforte nessun bandoneón ha dato voce a Piazzola, che nella sua carriera artistica era di-ventato il signore del bandoneón, una sorta di fisarmonica che rappresenta lo strumento fon-damentale di un’orchestra di tango argentino.L’arrangiamento al pianoforte dei due artisti ha reso musicalmente i pezzi da un’altra prospet-tiva, che nulla ha tolto all’identità originale di Piazzolla: artista sovversivo che ha reinterpretato

il tango. Musicista colto, raffinato, al tempo stes-so tradizionale e moderno, Piazzolla ha portato il tango alla sua massima espressione, contami-nando in esso i moderni linguaggi della musica contemporanea e del jazz.Tra i pezzi interpretati la sensualissima, raffinata e toccante Milonga Del Angel eseguita con con-tagioso trasporto ed intensa partecipazione. La Milonga Tango final, un classico di Piazzolla, i due musicisti attraverso il pianoforte sono riusciti a far emergere in modo chiaro e vigoroso l’anima jazz del tango di Astor.Con l’esecuizione di Oblivion, Allevi e Guidi hanno dato voce all’ineguagliabile poesia della musica di Piazzolla. Le loro mani in sin-cronia come fossero solo due si sono susseguite con una dolcezza e drammaticità come solo la musica e la danza tanghera possono esprimere. Il tango argentino si può definire, la danza del pa-

radosso poiché racchiude in sé sentimenti contra-stanti: mistero e complessità. Armonia e conflitto. Allegria e tristezza. Comunicazione e solitudine. Inquietudine e ricerca. Tra gli altri brani eseguiti: Adios Nonino, un pezzo che Piazzolla aveva dedicato a suo padre, suona-to al pianoforte ha dato vita ad un vero e proprio dialogo diretto tra i due artisti e il pubblico pre-sente che non si è risparmiato in applausi e in ovazioni. Presto uscirà un cd che raccoglierà il concerto del 5 giugno. Il duo pianistico Anna Allevi-Stefano Guidi si è costituito nel 1986 e il loro repertorio spazia dal classico al moderno con particolare attenzione per il 900 storico e contemporaneo in formazione sia a quattro mani che a due pianoforti. Il duo ha suonato in importanti sale da concerto sia in Italia che all’estero ottenendo apprezzamenti po-

sitivi sia dalla critica che dal pubblico.L’evento è stato organizzato dall’Associazione “Amici della Musica di Argelato” con il patroci-nio del Comune di Argelato.

Per farla breve: Borellini Fulvio di Mirandola si è portato a casa il primo premio (un gran prosciut-to); a seguire, altri quattro premiati (sempre con prodotti tipici locali). A tutti gli altri partecipanti, attestato di partecipazione più pennello da pittori o bottiglia di vino. A Boldrini Roberto di Anzola il premio speciale della giuria popolare.Per finire è stata una bella iniziativa, ben orga-nizzata, una grande partecipazione, a detta degli esperti, davvero di qualità. L’appuntamento per tutti al prossimo anno.

Anna Allevi e Stefano Guidi

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Orme di coloriMostra d’arte di Halloumi Adbessamad

di Genziana Ricci

presente in quasi tutte le sue opere in un con-trasto fra vita passata e simboli di quella attuale, vissuta nel continuo ricordo delle proprie origini e nella paura di perderle. “Dima Fil Rouge” è una delle opere che meglio esprime quest’ulti-mo concetto, soprattutto nell’uso dei colori, colati come a rappresentare i ricordi offuscati di quelle immagini che si trovano dietro la tinta, quasi in trasparenza, mondi ormai lontani. E poi ancora uomini che fluttuano nell’atmosfera e che un at-timo dopo sembrano cadere, come nel quadro “Voli pindarici”.Come in tutte le esperienze della vita, anche que-sto insieme di opere rappresenta a mio parere un passaggio: quello che un uomo compie arrivando da un paese diverso dal nostro per tradizioni e costumi e che si sente per un momento, più o meno lungo, confuso ed un po’ in bilico tra la comprensione di nuove usanze e il ricordo della vita precedente. Ho buone ragioni per pensare che questo artista, nella vita come nell’arte, po-

trà vedere evolvere presto il suo mondo interiore modificando così anche il suo linguaggio espres-sivo. Il cambiamento, insomma, è già nell’aria..o meglio, sulla tela!

U n ragazzo venuto da un luogo lontano, da un’altra cultura, trasferisce sulla tela la malinconia per la sua terra e le sue

origini, mescolandole alle nostre in un’esplosio-ne di simboli e colori che lasciano un’impronta indelebile di percezione e sentimenti. Si tratta della mostra di Halloumi Adbessamad “Orme di colori”, in mostra nella sede del Municipio di Argelato (BO). Osservo le sue opere ed è come trovarsi in un complesso scenario fatto di cultu-re amalgamate, come se il passaggio nel nostro mondo occidentale lo avesse profondamente colpito condizionando fortemente la sua arte. Le opere di Halloumi Abdessamad, esposte presso il Comune di Argelato fino al 10 maggio scorso, rappresentano il viaggio introspettivo dell’artista in corrispondenza di quello vero e proprio che

egli ha fatto per arrivare qui, vivere le nostre tra-dizioni ed i nostri usi. Attraverso un determinato utilizzo dei colori e di materiali di recupero, egli crea un mondo dove dimorano paure, sensazioni, ma anche ricordi e speranze. Un ambiente in cui l’immagine dell’uomo è frammentata tra squarci cromatici che accentuano espressioni spaventate oppure “ghignanti”, ricordi d’infanzia e collage di culture diverse. E’ proprio il caso di opere come “l’Omino arrabbiato”, nella quale diverse figu-re si intersecano tra i ricordi di un’infanzia quasi ironica, l’immagine di un corpo femminile e la realtà dell’età adulta in questa società, fatta di continue difficoltà. Forte è il desiderio di integra-zione che traspare dalla sua pennellata, ma con chiari riferimenti all’importanza che dentro l’ani-ma porta della madre terra, rappresentata come una donna africana, un corpo nudo senza volto

Il Circolo Fotografico Funo comunica che nel mese di ottobre inizierà il corso fotografico di base. L’iniziativa ha lo scopo di avvicinare chi pratica già la fotografia da tempo e desidera saperne di più, ma anche coloro che hanno sco-perto da poco questo mondo meraviglioso.In pochi anni la tecnologia digitale ha cam-biato il modo di fare fotografia, ora sembra

più facile, immediato, meno misterioso otte-nere belle immagini, si scatta sempre, tanto e in ogni occasione, poi se la foto non piace si torna a fare, ma…quell’attimo magico è già passato e non tornerà. Un grande fotogra-fo disse che le belle immagini si ottengono quando si ha la capacità di mettere sulla stes-sa linea occhio, cervello e cuore, ma questo

avviene con il tempo, noi più modestamente proveremo ad indicare una strada, ognuno poi la percorrerà nei modi e con i tempi che riterrà opportuni.Il Corso è rivolto a chi utilizza la pellicola e a coloro che usano il sistema digitale, dalle com-patte alle reflex.Per informazioni tel. 051 862626 ore 18-20,30.

DUE SCATTI

In questo numero la rubrica “2 scatti” ospita il socio del Circolo Renzo Zuppiroli, le foto rappre-sentano un momento della cronoscalata sulla direttissima Bologna –San Luca, riservata alle auto storiche.

Il Circolo Fotografico Funo informa

Una tela di Adbessamad

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Le mostre del ciclo “artisti e territorio” Sulla rivista regionale “IBC” un intero dossier

di Gian Paolo Borghi

I l numero 2/2009 della rivista “IBC”, dell’Istituto per i Beni Culturali della re-gione Emilia-Romagna pubblica un co-

spicuo dossier incentrato sul ciclo di mostre fo-tografiche della rassegna “Artisti e Territorio”, promossa da ben quattro anni dal Comune di Argelato presso il Centro Culturale di Funo, in collaborazione con Voli-società cooperativa, Agenzia Meridiana Immagini e UFO-Unione Fotografi Organizzati. Si tratta di un significati-vo riconoscimento che il prestigioso periodico culturale regionale ha riservato all’iniziativa, che si è caratterizzata per sistematicità e at-tenzione verso la pianura bolognese e la sua gente. Scrivono Valeria Cicala e Vittorio Fero-relli in una nota di presentazione:“Lento. È questo l’aggettivo scelto a suo tem-po da Piero Orlandi per definire lo sguardo fo-tografico che l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna ha posato sul terri-torio in oltre trent’anni di lavoro. Lento, spie-gava Orlandi, perché, ancor prima di partire, occorre documentarsi su ciò che si va a guar-

dare. (…) Senza pretese di aver fatto scuola, nel corso degli anni questa virtuosa attitudine alla lentezza dello sguardo è cresciuta e si è diffusa sull’intero territorio regionale. Così è maturata la coscienza attuale del valore cul-turale della fotografia: a scale più o meno grandi, con maggiori o minori disponibilità di fondi, ma sempre per così dire, sotto lo stesso tetto. Per questo, oggi, può accadere di ricono-scere la stessa salutare lentezza nei progetti di molti comuni della provincia, che hanno la saggezza e il coraggio di investire a lungo ter-mine in questo valore. Che continuano a farlo, senza la smania dei grandi eventi e nonostan-te i tagli ai bilanci. È il caso, per esempio, del progetto “Artisti e Territorio”, promosso per quattro anni di seguito, tra 2006 e 2009, dal Comune di Argelato, nel bolognese. Curato da Chiara Lalli, Giuseppe Pazzaglia e Andrea Sa-maritani per l’Agenzia Meridiana Immagini e la Cooperativa Voli, il progetto ha esposto gli oggetti dello sguardo posato da otto fotografi su questo tratto di regione”.

Il valore della vitadi Gerardo Renna

Ogni cosa ha il suo valore,ma la vitadi tutto ha più valore!

Tante cose ci sono care, peròla vita su tutto è più cara.

Se qualcosa perdi, la potresti ritrovareoppure un’altra acquistare;ma, se la vita perdi,tutto perdi!

E allora, purtroppo,non c’è più niente da fare!

Dunque: perché rischiare?!

Quando al volante sei,non ti distrarre epiù di tanto non accelerare!

E, quando non è possibileo non è consentito,mai non sorpassare!

Se la salute non ti vuoi rovinare,smetti di fumare!

Se la vita non ti vuoi annientare,a drogarti non devi neanche iniziare!!!

E, se per divertirti la vita devi rischiare,allora sarebbe meglio, molto megliorinunciare!

ANGOLO DELLA POESIA

La goccia di rugiada di Luisa Ragagni

La versione originale della poesia è in dialetto, sotto potete trovare anche la traduzione in lingua italiana

La gazza ed guàza

In vatta a una fójja,tachèda a un barsò,‘na gazza, acsé mójja,la sblisghèva za.

La stèva suspàisa:pareva avair pòrae, sànza surpraisa,la guardéva fora.

Al lég, là za in fànd,l’èra própri luntàn,int un èter mànd,però a purtè ed man.

La pruvé ed fèr un sèlt,acsé la casché:da là sàura in èlt,fén za l’arivé.

Int una tlaré,arcamèda piò in bàs,un poc maraviè,la piunbé come un sas.

La se stlé la gazzae ai nasé tant guzlén,i éren própri una blazza,acsé cristalén.

Sblisgànd pian pianèn,in bàs tótt riuné,cal mócc’ ed guzlénuna gazza al turné.

‘Na spénta e, slanzè,int al lèg la finé,con un « Plin » delichèt,tant zirc ‘ la furmé.

Mo dàpp a un mumàntincósa a svanée l’arcòrd solamànt,int i ùc l’avanzé.

.. .Però lassò in zémma,dal barsò che ‘t sé té,pianèn come prémma,‘na guzlénna as furmé

Al zairc’ al se srée, ognón al le sa,che p’r un quél ch’l’è finé‘n èter nov al vgnarà.

La goccia di rugiada

Sopra ad una foglia,attaccata ad un pergolato,una goccia, così bagnata,scivolava giù.

Stava sospesa:sembrava avere paurae, senza sorpresa,guardava fuori.

Il lago là giù in fondo,era proprio lontano,in un altro mondo,però a portata di mano,

Le due poesie in gara sono di Luisa Ragagni e di Gerardo Renna. Sarete voi lettori a decidere quale delle due essere la più bella. Il punteggio va da 5 a 10. Scegliete e telefonate al numero 347-4581906 orari ufficio per lasciare la vostra preferenza.

Provò a fare un salto,così cadde:da là sopra in alto,fìno giù arrivò.

In una ragnatela,ricamata più in basso,un po’ meravigliata,piombò come un sasso.

Si disfò la gocciaE nacquero tante goccineErano proprio una bellezzaCosì cristalline.

Scivolando pian pianino.m basso tutte riunite,quel mucchio di gocciolineuna goccia tornò.

Una spinta e, slanciata,nel lago finìcon un “Plin” delicato,tanti cerchi formò.

Ma dopo un momentotutto svanìe il ricordo soltantonegli occhi rimase.

... -.Però lassù in cima,dal pergolato che sai tu,pianino, come prima,una gocciolina si formò.

Il cerchio si chiusee ognuno lo sa,che per una cosa che è finita,un’altra nuova verrà!

La celebrazione del 25 aprile in cronacaUn ricco programma di iniziative

di Gian Paolo Borghiferto dall’Associazione Marocchina “Al Qantara” (il Ponte). Assai toccante, inoltre, l’omaggio ai bambini terremotati dell’Abruzzo da parte di vari bambini di origine marocchina. Ha validamente accompagnato la cerimonia la banda musicale di Carpinello di Forlì. L’Amministrazione comunale, in segno di riconoscenza e di scambio culturale, ha quindi proceduto all’inaugurazione dell’inte-ressante mostra pittorica “Orme di colori”, dell’ar-tista marocchino Halloumi Abdessamad, ospitata nella sede municipale. Secondo la tradizione, il pomeriggio è stato vivacizzato dalla festa al Cen-tro Sociale Funo durante la quale si è proceduto alla presentazione del tredicesimo numero della Collana editoriale “Alle radici”, dedicato al Ven-tennale della nascita dell’attivissimo, omonimo sodalizio associativo. Le iniziative locali si sono concluse domenica 26 aprile con lo spettacolo di animazione, con merenda, “Giochiamo insie-me con il Lodobus”, promosso dal Circolo ARCI di Funo (Parco della Musica) e dallo spettacolo “Barbieri”, facente parte della rassegna “Tracce” (Teatro comunale). L’Amministrazione comunale ha inoltre aderito alle manifestazioni promosse al “Casone del Partigiano” di Rubizzano-San Pietro in Casale in date 24, 25 aprile e 9 maggio: con-certo musicale, biciclettata, mostra fotografica e documentaria, presentazione editoriale.

U n folto calendario popolarmente ap-prezzato ha scandito le celebrazioni del 25 aprile, 64° anniversario della

Liberazione, promosse da Comune, Comitato Pro-motore e ANPI. Le iniziative hanno avuto il loro esordio sabato 18 aprile con la presentazione del libro illustrato per bambini “L’uomo nero è un bluff”, di Tiberio Artioli, diffuso in seguito in tutte le scuole del territorio. La giornata di sabato 25 aprile ha rappresentato il momento celebrativo fondamentale seguendo un itinerario cerimonia-le ormai consolidato: deposizione di corone a va-rie lapidi a Funo (Centro Civico “Irma Bandiera”, Scuola elementare “Giovanni Falcone”, Giardino 2 Agosto, Parco della Pace, Villa Orsi, Larghe) e ad Argelato (Monumento ai Caduti e scuola ele-mentare “Paolo Borsellino”). Nel discorso uffi-ciale, tenuto ad Argelato in Piazza Caduti per la Libertà, il Sindaco Luigi Pasquali ha lucidamente posto in luce le problematiche della guerra, i va-lori della Resistenza e della Costituzione italia-na e l’odierna situazione socio-politica a 64 anni dalla Liberazione. Al termine dell’orazione, un si-gnificativo omaggio floreale ai Caduti è stato of-

Il nuovo centro sociale di Argelato si è trasferito definitivamente nell’edi-ficio pertinenziale di Villa Beatrice. Si è inaugurata la nuova sede nella giornata nazionale della festa della Repubblica, il due giugno scorso. Grande traguardo dell’amministrazione che ha rinvigorito Villa Beatrice e che l’avvicina sempre di più al progetto iniziale, ovvero, la Villa quale punto centrale intorno al quale sviluppare il centro abitato. Il restauro

dell’edificio annesso alla villa è nato dal crollo del coperto e dalla conse-guente necessaria ed improrogabile messa in sicurezza dell’edificio, che l’amministrazione ha poi voluto completare con la ristrutturazione dei locali per il trasferimento del centro sociale. Quest’ultimo era collocato nell’ala ovest della villa. In tale sede è stato ristrutturato anche un an-nesso all’edificio pertinenziale, dove sono stati collocati gli impianti.

Inaugurato il nuovo Centro sociale Villa Beatrice

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rubriche

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Dott. Franco Nanni Psicologo della scuola di Argelato

M olti pensano che i bambini non co-noscano depressione, ma al massi-mo qualche tristezza passeggera.

Questo è vero per molti, ma non per tutti. Rico-noscere una depressione infantile è compito del clinico e può richiedere valutazioni complesse, mentre lo scopo di questo articolo è di aiutare i genitori a riconoscere certi segni premonitori che non indicano di per sé l’esistenza di un pro-blema, ma se trascurati possono peggiorare la situazione.

I principali segnali depressivi nel bambino si presentano assai spesso sotto mentite spoglie, e somigliano forse di più a quegli stati passeg-geri in cui i bambini sono definiti “noiosi” o, alla bolognese, “gnoloni”, ma di durata e in-tensità molto più elevate: forte e persistente irritabilità, cronica e gratuita disobbedienza, in-tolleranza alla noia, facile affaticabilità, dolori addominali, cefalee tensive o con origini non precisate, irrequietezza persistente e, talvolta, aggressività. Un altro segnale da non sottova-lutare è il sopraggiungere talvolta improvviso di costanti lamentele di incapacità (“non ci rie-sco”, “non sono capace”, ma anche “sono cat-tivo”) seguite da rifiuto di eseguire compiti che

si è certi il bambino è perfettamente in grado di svolgere. In alcuni casi ciò è accompagnato da cambiamenti rilevanti nelle abitudini ali-mentari, ad esempio nella quantità (in più o in meno), oppure nella forte restrizione della gamma di cibi gradita. Va sottolineato che que-sti segnali, per essere significativi, devono per-durare per qualche tempo (uno, due mesi, indi-cativamente) senza sostanziali cambiamenti; a quel punto è necessario consultare lo psicologo per valutare bene la situazione. Trascurare questi momenti di “crisi”, che di per sé possono anche risolversi spontaneamente, comporta, infatti, il rischio di applicare a que-sto bambino reazioni, rimproveri, punizioni e

PSICOLOGIA

prediche che meriterebbe in condizioni norma-li: dato che il suo comportamento negativo è molto forte e ripetitivo, si arriva facilmente a una “overdose” di punizioni che non fa che ag-gravare il suo stato, creando un circolo vizioso da cui è necessario invece uscire. È inoltre importante completare la valutazione del bambino con un colloquio aperto con i fa-miliari, in quanto spesso si verifica una “circo-lazione” di passioni tristi tra i componenti, che se le scambiano un pò come la classica patata bollente, ma con una differenza: le passioni tri-sti sono spesso contagiose e adesive, e diventa difficile scrollarsele di dosso senza uno sguardo esterno.

Passioni tristi in famiglia

ALIMENTAZIONE

Alimentazione sostenibile: una scelta responsabile per investire in salute

Domenico TisoMedico esperto di comunicazione

www.asas-salute.org

I nnanzitutto vorrei esprimere il mio pare-re in merito a “cosa significa investire in salute”. Può apparire fuori luogo, ma noi

medici siamo ben preparati a curare la malattia e meno a preservare lo stato di salute. Investire in salute è molto di più che curare le malattie e va oltre la prevenzione delle stesse. La prevenzione, spesso, inizia in età adulta: dopo i 50 anni. È già tardi! Quindi, uno sforzo maggiore va fatto per preservare lo stato di salute, quando la salute c’è, piuttosto che puntare massicciamente su nuove terapie nell’attesa di curare le malattie che ar-riveranno. Per far ciò, si capisce, sono necessarie scelte responsabili sin dai primi anni di vita, ancora meglio se si inizia prima della nascita quando il bambino è ancora nella pancia della mamma. Ma cos’è una sana alimentazione?Una sana alimentazione è semplicemente: equi-

librio energetico e qualità nutrizionale, assenza di sostanze nocive e sostenibilità nel tempo. Esi-ste un motivo per pensare che tutto ciò possa essere raggiunto? E che ognuno di noi possa fare qualcosa di virtuoso senza attendere l’impegno concreto delle istituzioni? Certamente, sì! L’ali-mentazione biologica, ad esempio, offre tutte queste opportunità. A cominciare da un elevato apporto di nutrienti con proprietà antiossidanti. L’aumento della ca-pacità antiossidante, riscontrata nel sangue di chi consuma cibi biologici, riduce il rischio di malat-tie cardiovascolari, croniche e degenerative. Ma l’alimentazione biologica significa anche rispetto dell’ambiente in cui viviamo e garantisce la so-stenibilità delle scelte. Il consumo di prodotti biologici costituisce un mezzo semplice a disposizione di noi genitori per ridurre l’esposizione dei nostri bambini ai pestici-di e alle sostanze nocive. Già nel 2005, sono stati resi noti i risultati emersi dall’analisi dei dati rac-colti in 22 anni dai ricercatori della Cornell Univer-sity. I ricercatori hanno asserito che, oltre a non utilizzare pesticidi, la produzione biologica consu-ma meno acqua e meno energia fossile, compor-

ta meno erosione e preserva la qualità del suolo. E la qualità del suolo è indispensabile per pre-servare la sana alimentazione e, di conseguenza, la tutela della sa-lute. In definitiva, l’alimentazione biologica rappre-senta una scelta etica che preser-va le tradizioni, gli usi e i costumi dei popoli di qual-siasi origine. È ricca di nutrienti, nel rispetto della densità nutrizio-nale, e priva di sostanze nocive. È sostenibile nel rispetto dell’am-biente, del suolo, degli animali, de-gli operatori del settore e delle generazioni futu-

FARMACIA

Herpes labialeDott. Vittorio Vicini

Farmacia Comunale di Funo

L’herpes labiale, correntemente definito come febbre è un’affezione muco cuta-nea sostenuta dal virus hsv-1. Nell’età

adulta dal 58 all’85% delle persone risulta posi-tivo per hsv1, manifestando nel 20-40% dei casi episodi ricorrenti di herpes labiale. Il primo contatto col virus è spesso ignoto e av-viene in età pediatrica per esempio attraverso il bacio di un adulto con herpes labiale. Una volta contratto il virus questo si deposita a livello dei gangli del trigemino, dove può rimanere latente anche sino all’adolescenza o all’età adulta. La sua riattivazione avviene in modo imprevedibile, an-che se quasi sempre si possono individuare cause scatenanti. In questi casi il virus seguendo le fibre nervose ritorna sui tessuti epiteliali dove repli-

candosi determina il quadro clinico dell’herpes labiale. La frequenza delle manifestazioni dell’in-fezione è variabile, in alcuni soggetti sono rare, mentre una piccola parte presenta numerose re-cidive all’anno. Il numero medio delle recidive è di due all’anno. I fattori che possono scatenare la ricomparsa delle lesioni erpetiche orali sono:

l’esposizione al sole e ai raggi UVgli stress emotivi e fisicile malattie febbrilile mestruazionii piccoli traumi locali

in questi casi si ha un indebolimento delle dife-se immunitarie a livello locale e questa potrebbe essere una causa della riattivazione del virus, ma gli esatti meccanismi immunologici della riattiva-zione del virus sono sconosciuti.Tra le cause scatenanti, quella più facilmente controllabile è il sole, quindi soprattutto in esta-te è consigliabile l’applicazione di una crema ad

elevato fattore di protezione in farmacia ne esistono di vari tipi.Le lesioni erpetiche orali pos-sono essere trattate con an-tivirali topici (chiedere consi-glio al farmacista), i benefici dipendono dalla rapidità con cui si inizia la terapia e dal-la costanza con cui le appli-cazioni vengono rinnovate. In genere bisogna applicarle ogni 4 ore. Sono in commercio anche dei cerotti a base di idrocolloidi che possono essere applicati sulle piccole lesioni erpetiche nascondendole e riducendo quindi il disagio che queste provocano.

re. Ma soprattutto, è uno stile di vita che innesca comportamenti virtuosi amici della salute e ne-mici dello spreco.

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sport

Dalle origini al 1989, la storia dell’auto in passerellaProve di abilità per auto e moto d’epoca

L o scorso 10 maggio si è svolto il 2° Tro-feo Argelato, raduno turistico con prove di abilità per auto e moto d’epoca. La

manifestazione è stata valida quale prima prova del Campionato Interclub. Auto e moto sono state raggruppate in due categorie: dalle origini al 1965 e dal 1966 al 1989 e sono stati assegnati trofei al primo assoluto e al club più numeroso,

oltre a una ricca premiazione che non ha visto esclusi l’equipaggio femminile e il più giovane.Alle auto sono stati assegnati i migliori sei pun-teggi. Alle moto, invece, sono stati assegnati i migliori tre punteggi.Il percorso ha avuto la sua partenza da Villa Beatrice (Argelato), ha toccato gli otto Comu-ni dell’Unione Reno Galliera, oltre al Comune di Argelato, hanno aderito Castel Maggiore, Ben-tivoglio, San Giorgio Di Piano, Galliera, San Pie-tro In Casale, Pieve Di Cento, Castello D’argile. Il percorso vuole avere anche una valenza culturale

e di valorizzazione del territorio perché, appunto ha attraversato le piazze dei vari comuni della Reno Galliera. L’edizione di quest’anno ha presentato grosse novità: in-nanzitutto il trofeo entra a pieno titolo nel Campionato Interclub, organizzato dai sodalizi aderenti all’Associazione ClubAuto-Moto Storiche Emilia-Romagna. Il campionato era composto da sette prove, alcune cronometra-te ed altre di abilità varia: i sei migliori risultati singoli e di Club hanno formato la classifica che ha visto premiati i migliori Club ed i migliori concorrenti.

a cura della redazione

Fiat 500 Gamine a fianco di una stupenda Austin Healey

CICLISMO

Il Campionato Mondiale di ciclismo cronocoppie sceglie Argelato

È il sesto anno consecutivo che Argelato ospita il campionato mondiale cronocoppie maschile e femminile di ciclismo, giunto alla sua undicesima edizione. Gli atleti sono partiti da via Canaletta di Argelato per poi arrivare dopo 23,800 km al teatro di Argelato.

Il campionato è stato organizzato dall’Associazione sportiva Franchini Sport di Calderara di Reno.“Abbiamo scelto le strade di Argelato, - dichiara il presidente Fausto Franchini – perché si prestano molto bene al tipo di percorso scelto: pianeggiante e poi le strade sono abbastanza larghe da per-mettere libertà di movimento”.Il mondiale è nato grazie al volere di sponsor sempre più numerosi, alla supervisione professionale dell’Udace (Unione degli Amatori Ciclismo Europeo) e alla collaborazione del Comune di Argelato.Sono stati più di 200 gli iscritti provenienti da tutta Italia, è stata una gara contro il tempo, sono partiti a coppie con una distanza temporale l’una dall’altra di un minuto. Le fasce d’età in gara sono state sei: dai 18 agli 80 anni.

TIRO CON L’ARCO

E ra un po’ di anni che gli Arcieri del Basso Reno di Argelato non conquistavano una medaglia ai Giochi della Gioventù. Il nuo-

vo corso impostato dagli istruttori della Società argelatese ha finalmente prodotto un discreto nu-mero di giovani, dei quali, ben tre di essi avevano la preparazione giusta per partecipare a questa mini-olimpiade giovanile. I lunghi mesi di prepa-razione invernale nel Nuovo-Tunnel palestra, che se lo paragonassimo al metrò inglese potrem-mo chiamarlo “The TUBE”, ha dato la possibilità

di regolarizzare i giusti ritmi di allenamento. Le diverse testate dei quotidiani hanno riportato le gesta dei nostri atleti e anche chi non ha conqui-stato la medaglia ha ottenuto i record personali, perciò il primo fondamentale obiettivo di miglio-rarsi è stato raggiunto. Parliamo in questo caso del funese Jacopo Chiarini e del suo compagno di frecce Angelo Terzi, coriacei arcerini che han-no ben figurato a San Giovanni di Novellara (RE). Hanno regalato impagabili soddisfazioni agli alle-natori, soprattutto hanno saputo reggere un’intera gara senza farsi troppo sottomettere dall’emozio-ne, eseguendo correttamente il loro gesto atletico. Sapevamo che l’altra atleta più grandina Dorotea

Dorotea Trestini

CALCIO

I pulcini del Funo calcio al torneo di Roma

di Stefano Masetti

F inalmente, dopo un’interminabile attesa, eccoci qua in pullman, con destinazione Roma, per trascorrere una Pasqua vera-

mente speciale. Infatti, quest’anno abbiamo vo-luto far vivere un’esperienza bellissima ai nostri ragazzi della squadra dei Pulcini nati nel 1999 della Polisportiva Funo, Sezione Calcio. Abbiamo partecipato alla terza edizione del tor-neo “Roma International Cup” che ha visto i no-stri pulcini confrontarsi con successo con i pari età di società molto importanti come il Frascati, il Nettuno, l’Argentana, il Crespellano ed i veneti

del Valbrenta.La gita nella capitale è cominciata giovedi 9 apri-le all’alba, quando dalla piazza del mercato di Funo è partito il pullman con a bordo il gruppo di 45 persone formato dai 10 ragazzini della squa-dra, accompagnati da dirigenti e parenti.Ad attenderci c’era l’incantevole cornice del Lago Albano, circondato dai Colli Romani sui quali si adagiano splendidi paesi come Castelgandolfo, Nemi, Frascati e Rocca di Papa, dove eravamo alloggiati. In mezzo alle 5 partite disputate dai nostri Pulcini nel campo di Velletri e nel Centro Sportivo della Cisco Roma, ci siamo concessi una fantastica gior-nata, la domenica di Pasqua, in giro per il centro di Roma a visitare i principali monumenti della

città: il Colos-seo, il Campidoglio, l’Altare della Patria, la Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, Ca-stel S. Angelo e Piazza San Pietro.Quando siamo rientrati a Funo, lunedi sera, stanchi ma soddisfatti, i nostri cam-pioncini mostravano orgogliosi attorno al collo la medaglia del torneo ed alzavano contenti la Coppa, frutto del secondo po-sto conquistato con tanta grinta e vigore.Ma soprattutto siamo tornati a casa con una grandissima soddisfazione: la nostra squadra è stata l’unica della categoria Pulcini a non aver mai perso neanche una partita (3 vittorie e 2 pareggi) e ad aver subito un solo gol su 5 partite giocate.Vorrei concludere questo articolo con un grosso ringraziamento ed un caloroso applauso agli ar-tefici di questa gloriosa prestazione in terra ro-mana e vorrei citarli uno ad uno, cominciando dal portierone Samuele Meringolo, proseguendo con i tenaci difensori Vito Nino, Davide Fiocchi e Davide Gobbo, con gli infaticabili centrocampisti

Filippo Masetti, Andrea Borghi, Riccardo Lista, Alberto Amici e con gli infallibili attaccanti Luca Montebugnoli e Giuseppe Verrone. Per finire, un sentito ringraziamento a chi ha fatto maturare questi campioncini, a chi ha insegnato loro a giocare con grinta e spirito di gruppo e a chi li ha seguiti come figli in questi ultimi 2 anni: il loro grande allenatore Roberto Civolani ed il re-sponsabile del settore giovanile del Funo Calcio, Lorenzo Monti.

Trestini era ben preparata, ma le gambe le trema-vano. Una giusta frase sussurata all’orecchio dal suo allenatore un attimo prima della gara, ha fatto scattare in lei una sconosciuta caparbietà sportiva. Ha tirato la prima manche quasi perfettamente e, ignara, (glielo abbiamo nascosto per evitare crolli) aveva raggiunto la vetta della classifica davanti ad un’altra brava atleta bolognese. Anche la seconda parte è stata superba, infatti, abbiamo assistito ad un testa a testa avvincente, ma se l’altra avversa-ria non ha più fatto errori, Dorotea ha pagato un piccolo calo fisico/mentale sbagliando due frecce (su 48) che le hanno fatto perdere il primato. Con-tenta ugualmente per l’inaspettato piazzamento,

la nostra piccola atleta ha capito che può farcela.

a cura della redazione

di Mauro Baldassarre

Giochi della Gioventù, Argelato conquista un argento

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sport3

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Il Funo alla corte dei papi

S tesso posto e stessa ora. Fedeli alla tradizione, il gruppo esordienti 1997-98 del Funo Calcio si è ritrovato la sera

di giovedì 09 aprile, davanti al mitico Caffè dell’Orologio, carichi e pronti per una nuova avventura. Il tempo di caricare il pullman, salutare i numerosi fan e via. Dal 10 al 13 Aprile, ad Avignone, si è svolta l’ottava edizione del Trophèe du Soleil, e i nostri campioncini si sono fatti davvero onore, confrontandosi con compagini provenienti da Francia, Spagna, Danimarca, Svizzera, Italia e Belgio. Nel pomeriggio di venerdì 10, si è svolta la cerimonia di apertura, con la presentazione delle squadre e i rispettivi inni nazionali. Il momento più toccante è stato quando gli organizzatori del torneo hanno fatto osservare un minuto di silenzio, in memoria delle vittime del terremoto in Abruzzo. “Chapeau” ai francesi. Il giorno seguente i nostri ragazzi hanno dovuto affrontare un vero tour de force: 2 partite alla mattina e due al pomeriggio. Ma andiamo con ordine. Il primo impegno è stato contro gli svizzeri del La Bathie, conclusosi con il risultato di 1-1, con rete in extremis di Fiorini S. Purtroppo un gol regolare negato e un rigore netto non concesso, hanno impedito ai nostri ragazzi di vincere la partita, ma si sa, il calcio è anche questo. Nella seconda

partita, il Funo ha avuto la meglio contro i padroni di casa dell’Les Angles per 2-1 (reti di Fiorini J. e Paolucci). Nel primo impegno del pomeriggio, i ragazzi hanno dovuto scontrarsi (nel vero senso della parola) con i danesi del Copenaghen. Purtroppo gli avversari si sono dimostrati più coriacei, determinati e fisicamente più preparati e si sono aggiudicati l’incontro per 2-0. Ma il Funo, che ha mal digerito la sconfitta, si è presentato in campo per l’ultimo incontro della giornata, con una grande voglia di riscatto e, dopo una grande prova corale, ha avuto la meglio sui forti “cugini” del Parma Calcio per 1-0, con rete su punizione ancora di Paolucci. Questi risultati hanno portato il Funo al terzo posto nel girone, a due soli punti dalla capolista Parma. Il giorno successivo, si sono svolte le finali. I nostri ragazzi hanno inizialmente incontrato i francesi del Bourgfelden e l’incontro si è concluso 1-1 (rete di Giannone). Per decidere chi delle due squadre dovesse passare il turno, si sono resi necessari i calci di rigore. Alla fine il Funo è riuscito a vincere per 5-4 grazie alla bellissima e decisiva parata del portiere Frabetti, che ha respinto l’ultimo rigore dei francesi. L’ultima partita si è svolta contro i francesi del Vedène, squadra fallosa e molto fisica. Il risultato finale è stato di 2-0 per gli avversari. Tantissimi applausi e cori di incitamento hanno comunque accompagnato l’uscita dal campo dei nostri campioncini, che hanno dimostrato, nonostante il decimo posto finale (su venti squadre), di potersela giocare alla

pari anche con squadre che sono arrivate nelle prime posizioni. Da ricordare sicuramente, le gite al centro di Avignone e la visita al famoso Palazzo dei Papi che hanno allietato i pochissimi momenti liberi del gruppo. Inoltre, come dimenticare gli abbondanti pic-nic effettuati all’ombra del magnifico pullman giallo di Enzo Canelli e dell’inseparabile Virgilio. Sì perchè, in occasione dei pranzi, il gruppo apparecchiava una lunga tavola da campeggio, imbastendo un banchetto degno delle migliori cerimonie: prosciutto crudo, ciccioli, salame, pecorino, nutella, torte fatte in casa, vino in abbondanza e baguette appena sfornate.Infine, anche per quest’anno l’esperienza internazionale del Funo Calcio si è conclusa. E l’anno prossimo? Si accettano prenotazioni per il posto in pullman. Chissà quale destinazione internazionale attende i valorosi esordienti classe 1997-98.

a cura dell’Associazione sportiva Funo Calcio

30 anni di attività per la Polisportiva

Funodi Lorenzo Accomo

Difficile appurare quali furono i veri motivi che indussero gli uomini di allora a fondare un gruppo sportivo quando non era ancora diffusa la pratica sportiva di massa. In effetti, possiamo solo immaginare quali furono gli ideali che crearono la spinta che sicuramente venne dal basso, dal popolo, non dalle istituzioni.La Polisportiva Funo si appresta a festeggiare i 30 anni di attività ed è più in forma che mai; lo dimostra la passione dei dirigenti, tecnici, allenatori e giocatori che da quel lontano 1979, data di nascita della Polisportiva Funo, continuano a tramandare l’amore e l’entusiasmo per lo sport ai nostri atleti senza bisogno di voler a tutti i costi essere campioni.Sono tanti i ricordi, i successi, le soddisfazioni. Ma ancora più grande è la gioia di vedere i nostri, i vostri ragazzi impegnati nelle varie discipline sportive, che li aiuta a crescere nel fisico, ma anche insegna loro a conoscere valori come l’amicizia e la lealtà in un ambiente sano: la Polisportiva Funo.

Caro papà…di Lorenzo Accomo

L o sai papà che quasi mi mettevo a piangere dalla rabbia, quando ti sei arrampicato sulla rete di recinzione,

urlando contro l’arbitro? Io non ti avevo mai visto così arrabbiato! Forse sarà vero che Lui (l’arbitro) ha sbagliato, ma quante volte io ho fatto degli errori senza che tu mi dicessi niente. Anche se ho perso la partita “per colpa dell’ar-bitro”, come dici tu mi sono divertito lo stesso. Ho ancora molte gare da giocare e sono sicu-ro che se non griderai più, l’arbitro sbaglierà di meno. Papà, capisci, io voglio solo giocare, ti prego, lasciamela questa gioia, non darmi suggerimenti che mi fanno solo innervosire: “tira”, “passa”, “buttalo giù”, mi hai sempre insegnato a rispettare tutti, anche l’arbitro e gli avversari e di essere sempre educato… E se buttassero giù me, quante parolacce dire-sti? Scusami, papà, ma non dire alla mamma, al ritorno dalla partita: “oggi ha vinto”, o “ha perso”, dille solo che mi sono divertito tanto e basta. E poi non raccontare, ti prego, che ho vinto perché ho fatto un goal bellissimo, non è vero papà. Ho buttato il pallone dentro la por-ta perché il mio amico mi ha fatto un bel pas-saggio, il mio portiere ha parato tutto perché, assieme agli altri amici, ci siamo impegnati moltissimo: per questo abbiamo vinto (ce l’ha detto il mister). Un’altra cosa, papà, quando il mister mi sostituisce o non mi fa giocare, non arrabbiarti, io mi diverto anche a vedere i miei amici, stando seduto in panchina. Siamo in tanti ed è giusto far giocare tutti. Insegnami anche a pulire le scarpe da calcio…non farlo tu al posto mio. Al termine della partita poi, non venire nello spogliatoio per vedere se faccio la doccia o se so vestirmi. Che importanza ha se metto la maglietta storta? Papà devo impara-re da solo!!! Sta sicuro che diventerò grande anche se avrò la maglietta rovesciata. E lascia portare a me il borsone: vedi, c’è stampato so-pra il nome della mia squadra e mi fa piacere far vedere a tutti che io gioco a pallone. Non prendertela, se ti ho detto queste cose, lo sai che ti voglio bene… ma adesso è tardi, devo correre al campo per gli allenamenti. Se arrivo in ritardo, il mister non mi fa giocare la prossi-ma partita… ciao!

PATTINAGGIO

Funo pattinaggio: rivelazione trofeo Barbieri 2009

P resso il Centro Sportivo Pederzini di Calde-rara di Reno (Bologna) si è svolta la 27° edizione del Trofeo Fabio Barbieri, classica

di apertura del pattinaggio artistico internazionale

riservata agli atleti della speciali-tà coppia artistico. Presenti oltre 70 coppie (Francia, Germania, Slovenia e Italia le nazioni rap-presentate), la manifestazione è stata come al solito organiz-zata in modo impeccabile dalla Polisportiva Pontevecchio, da sempre promotrice dell’evento nato per ricordare un atleta pre-maturamente scomparso, in col-laborazione con S.P.S. Bologna e la Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio. Per la Polisportiva Funo i risultati sono stati davvero importanti, a testimoniare la validità di una scuola che sotto la guida di Stefano Rossi in pochi anni ha saputo affermarsi a livello regionale e nazionale. I numerosi piazzamenti di prestigio dei nostri atleti hanno determinato la vittoria del Trofeo Barbieri per la sezione Giovanissimi e quella ancora più prestigiosa nella classifica generale: innegabi-le la soddisfazione perché si tratta di un risultato

a cura della Polisportiva Funo

Tabella n.1 risultati Trofeo Barbieri 2009Categoria ESORDIENTI:

1° classificata SVEVA CAPONE - FEDERICO CALZOLARI (MAGIC ROLLER OZZANO – POLISPORTIVA FUNO)2° classificata LUDOVICA RICCARDO – FEDERICO ROSSI (A.S.D. PG.S. DOMENICO SAVIO – POLISPORTIVA FUNO)8° classificata VALENTINA OGNIBENE - CRISTIAN BARONCINI (MAGIC ROLLER OZZANO – POLISPORTIVA FUNO)

Categoria ALLIEVI:1° classificata MICOL ZANGOLI - DAVIDE MASSA (RINASCITA SPORT LIFE – POLISPORTIVA FUNO)4° classificata MARIA CHIARA CLOUTIER – FILIPPO TUGNOLI (PATTINAGGIO CASTENASO -POLISPORTIVA FUNO)

CALCIO

davvero “storico”, in passato conseguito da atleti e sodalizi di altissimo livello che hanno scrit-to pagine importanti nella storia di questo sport. Ora il nostro sodalizio potrà tene-re il Trofeo per un anno (andrà restituito per la prossima edi-zione del Barbieri) ed applicare sul piedistallo una targhetta con i nomi degli atleti che hanno contribuito alla vittoria. I risultati nella tabella 1.

Si ringrazia la redazione di FOGLIO APERTO, che ci permette di rendere partecipi i lettori dei traguar-di delle nostre attività, e ricordiamo i nostri riferi-menti a tutti coloro che volessero contattarci: [email protected] , cell. 347 3779455 Palazzetto di Funo, infine, per informazioni in merito ai nostri di corsi di avviamento di Funo e di Argelato, vi invitia-mo a venirci a trovare il lunedì ed il venerdì dalle ore 18.00 alle 19.00.

POLISPORTIVA FUNO

Polisportiva Funo, una realtà in crescita

L a “Polisportiva Funo” nasce nel 1979 con un’unica specialità sportiva gli “Amatori Calcio”. Alcuni giovanotti del paese, amanti

di questa specialità, si ritrovavano presso il campo di calcio ed organizzavano piccole competizioni tra amici. Nessuno poteva sapere che con quelle gare avrebbero dato il via alla creazione di una società sportiva. Come succede “tra amici” di lì a poco il gruppo si allargò ed anche gli interessi si moltiplica-rono. Nacquero così altre specialità: pattinaggio, ten-

a cura della Polisportiva Funonis, pesca, ciclismo e, con l’avvento del nuovo pala-tenda, si aggiungeranno Basket, calcetto, pallavolo. Si istituì (anzi, si costruì) la sede della Polisportiva che in breve tempo diventò una grossa realtà sporti-va, tantissimi atleti e tantissimi campioni hanno ve-stito i colori sociali. Ma soprattutto la Polisportiva si è distinta per l’organizzazione di manifestazioni ed eventi sportivi nazionali ed internazionali. Una socie-tà composta da più di quattrocento soci, un centina-io di tecnici/istruttori e altrettanti dirigenti suddivisi nelle diverse discipline sportive, sia agonistiche che prettamente formative. Oggi, riguardando indietro a quel 1979, si capisce quanta strada sia stata per-corsa, ma soprattutto si ha la certezza delle poten-

zialità che questa società deve ancora esprimere. I buoni rapporti di vicinato con le altre realtà locali, ma soprattutto la stretta collaborazione con l’Ammi-nistrazione Comunale, hanno creato le basi per far sì che questo sviluppo sia l’espressione massima della crescita dello sport a qualsiasi livello. L’impegno del direttivo della Società è proteso verso una sempre maggiore opera di divulgazione della pratica spor-tiva. La serietà dei quadri dirigenziali delle varie se-zioni garantiscono qualità e risultati di prim’ordine e permettono, attraverso l’organizzazione di manife-stazioni ed eventi di elevare la “Polisportiva Funo” ad una delle più belle realtà del panorama sportivo locale.

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lettere

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Il racconto di un voltagabbana“la difficoltà non è tanto quella di sviluppare nuove idee, quanto quella di separarsi dalle vecchie”. J.M. Keynes

Quando arrivò la lettera che mi informava che da lì a pochi mesi il sistema di raccolta dei rifiuti sarebbe cambiato e che dal bidone stradale si sarebbe passati al bidone individuale con il prelevamento del rifiuto sotto casa la mia reazione fu molto negativa.Sarei stato capace di fare ciò che mi veniva chiesto? E soprattutto che cosa mi veniva chiesto veramente?Come ad esempio dividere i rifiuti quando nelle confezioni non si ritrovavano i simboli riportati sul volantino informativo della Geovest?Quanto spazio sarebbe stato necessario per ospitare in casa tutti quei bidoni?A ogni domanda che nasceva la quantità dei rifiuti da me prodotti sembrava aumentare fino a sommergermi.Mettere il rusco davanti a casa per la raccolta? Mi sarei ricordato di farlo nei giorni giusti, con tutte le cose che avevo a cui pensare e da fare? E quanti animali si sarebbero radunati la notte per cercare cibo davanti alla mia casa?Un vero incubo!Per giorni non si è discusso di altro.Speravo che la raccolta porta a porta non si avviasse mai, ma l’amministrazione comunale non ha desistito dai suoi propositi e ha fissato una data per la partenza.Alla notizia che se non avessimo ritirato i bidoni ci avrebbero applicato una tariffa considerevole decidemmo di ritirarli e di avvalerci dello sconto del 25% applicato a chi compostava l’organico (mia sorella aveva già comprato una compostiera per fare terriccio per le sue piante e risparmiare, diceva lei, altro lavoro che si aggiungeva dicevo io).Comunque ormai i bidoni c’erano e tanto valeva usarli, provare questa idea folle.Iniziata la raccolta porta a porta tutte le ipotesi negative, i timori e le catastrofi paventate non si sono realizzate. Non si faceva fatica a rispettare il calendario di raccolta delle diverse tipologie di rifiuto, non era così complicato differenziarle nel dettaglio, i bidoni non occupavano tanto spazio come si temeva (sono accatastabili) e mai nessun animale è arrivato a frugare fra i nostri rifiuti, neppure nella compostiera.Però il rapporto con Geovest è stato ed è tuttora complicato, non c’è fiducia reciproca, ogni richiesta di chiarimento mi sembra venga letta come pretestuosa se non formulata in malafede.Comunque dopo aver provato questa modalità di raccolta dei rifiuti per pochi mesi ci siamo resi conto che più che un disagio per noi è una comodità che speriamo di non dover perdere.Ora non dobbiamo più caricare il rusco in macchina e portarlo fino in paese e il paese è più bello e più sano senza i bidoni stradali che spesso puzzano, attirano animali in cerca di cibo e permettono a chi non vuole differenziare di nascondersi nell’anonimato del bidone stradale senza assumersi la responsabilità dei maggiori costi di smaltimento che produce e di scaricarli su tutti noi che ci siamo messi alla prova e che abbiamo ottenuto dei risultati rilevanti.Personalmente spero di non perdere gli incentivi economici che mi sono stati riconosciuti grazie all’impegno nell’adottare la raccolta porta a porta alle necessità della mia famiglia.

Ivano Golfieri

Situazione “rusco” dopo il referendumCon il voto referendario mi pare non si sia restituita la giusta misura di buon senso in quanto nei cassonetti ripristinati dove dovrebbe andare il “non riciclabile” c’è di tutto. Molti di coloro che hanno votato “sì”, a mio personalissimo avviso non hanno mai fatto la raccolta differenziata poiché in questo cassonetto bello, nuovo, quasi d’argento… ci sono borsine il cui contenuto è molto misto e cioè: vetro, plastica, umido, ferro, ecc. (verificare per credere…).Io la raccolta differenziata l’ho sempre fatta e prima del porta a porta mi costava un po’ di fatica perché con le mie varie sportine (una per la plastica, una per il vetro, una per la carta, una per l’umido) dovevo girare da una parte all’altra della mia zona per collocare giustamente il mio “rusco”. L’indifferenziato lo tenevo e quando ne avevo a sufficienza lo portavo a Funo alla discarica. Poi è arrivato il porta a porta… all’inizio non piacque neppure a me per il modo con cui era stato imposto. Poi ho voluto provare e mi è stato di grande comodità perché mi portavano via il mio “rusco” ben diviso sotto la porta di casa. Sicuramente io, rispetto ad altri, ho le condizioni per poter essere favorevole al porta a porta. Ora sono costretta, di nuovo, a girare da una parte all’altra per riporre il mio rusco nei giusti contenitori, il che mi è molto scomodo. Ma pazienza, sono convinta che, non con la politica di parte, bianca, rossa, verde, destra, sinistra, di centro o di periferia, si risolva questo grosso problema, ma con il buon senso e la coscienza di tutti perché se non si elimina il rusco oggi, domani lo stesso rusco ci seppellirà. Concludendo, secondo me non credo che chi è contrario al porta a porta possa avere risolto il problema con la situazione attuale.

Benedetta Veronesi

La contraddizioneQuesta la mia risposta a chi pensa di celare le proprie menzogne attribuendone agli altri.(Faccio riferimento a due articoli pubblicati su Foglio Aperto n. 1-09 dove mi si nomina).Io non sosterrò e voterò mai per le liste di Grillo & C, ma ringrazio ancora quei cari ragazzi che hanno spontaneamente contribuito ala giusta causa del porta a porta. Ci vuole coraggio per scrivere ciò che avete scritto su di me dopo che, senza vergogna, siete diventati una Lista (Civica!) come avevo più volte affermato (senza essere creduta) ma da voi impunemente e categoricamente smentita. E quindi oggi ribadisco che non siete degni di essere stati sostenuti da FI, oggi PDL, perché nessun principio su cui si basano quei valori sono da voi rappresentati. Inoltre, la negazione del proprio credo politico, l’opposizione ad ogni costo a dispetto del bene comune, è il peggio che un uomo possa fare. A Bruno Seidenari, Bianca, Tagliavini, Onorio Tolomelli (quante bugie mi hai – simpaticamente – detto), ai Consiglieri provinciali e regionali di FI e agli altri, a cui ho inutilmente chiesto coerenza politica per Argelato in rispetto di quei valori in cui IO fortemente credo, dedico la mia tristezza per tutto quello che avete fatto, oltre al dedicarvi gli immancabili rifiuti abbandonati da zozzi e impuniti cittadini senza onore e coscienza.

Tiziana Cardea Presidente del Comitato Pro Porta Porta

Mi domando… ho appreso consultando il sito internet della nostra amministrazione (non mi è pervenuta nessuna comunicazione del nuovo metodo di raccolta differenziata, suppongo per disguido postale...) che è in atto il posizionamento dei cassonetti dell’indifferenziato e dei nuovi cassonetti per vetro e organico, per il parziale ritorno al vecchio metodo di raccolta dei rifiuti. Mi domando:- quanto è costato lo smaltimento dei vecchi quando è subentrato il sistema geovest porta a porta, in termini di soldi e inquinamento ambientale?- quanto è costata la realizzazione dei nuovi cassonetti, quelli per intenderci che si stanno posizionando in questi giorni, sempre in termini di soldi e di inquinamento ambientale?- quanto costerà lo smaltimento dei bidoncini di raccolta porta a porta, idem come sopra, una volta accertato il tipo di gradimento dell’utenza (se porta a porta o cassonetto stradale)?Mi chiedo: un’attiva campagna di sensibilizzazione della cittadinanza alla raccolta differenziata mediante i cassonetti stradali già in uso non era più intelligente, rispettosa dei soldi dei contribuenti e dell’ambiente?

Cristina Musiani

Risponde GeovestI cassonetti stradali che furono tolti dal territorio nella primavera del 2008 su tutto il comune di Argelato non sono stati smaltiti. Essi sono stati reimpiegati in altri comuni in cui spesso per rotture, sostituzioni, aggiunte su nuove postazioni si necessita di integrazioni.Eliminati dal territorio di Argelato automaticamente sono stati attribuiti come costo ai comuni in cui sono stati posizionati.Allo stesso modo dal punto di vista finanziario sono stati gestiti i bidoni per il porta a porta. In sintesi un comune paga quello che usa relativamente all’arco temporale in cui lo usa e non quello che dismette in quanto il costo viene spostato sul nuovo comune che subentra nell’utilizzo dei beni. I bidoni della raccolta domiciliare ritirati dalle utenze di Argelato sono, in parte, già stati riutilizzati per l’avvio di altri servizi porta a porta. La parte riutilizzata è andata a fornire le utenze del comune di Finale Emilia che l’8 giugno ’09 partiranno con il porta a porta.Altri quattro comuni nei primi mesi del 2010 partiranno con il porta a porta di carta e plastica, si conta certamente di continuare a utilizzare le rimanenze di Argelato dopo avere provveduto alla loro sanificazione.Per il calcolo dell’inquinamento ambientale delle diverse fasi, ricordiamo che si tratta di calcoli molto complessi che necessitano di software dedicati, sarebbe possibile desumere il rapporto costi benefici di simili manovre, pur avendo diversi dati, nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (che verrà pubblicato a breve) ed una parte in elaborazione da parte dell’Università di Bologna (dipartimento di Ingegneria). Qui ci sembra solo opportuno sottolineare come possa rischiare di diventare banale porre questioni in questi termini.Volendo procedere a fare i calcoli occorrerà calcolare non solo la CO2 emessa per la produzione dei nuovi contenitori ma anche:– la minore emissione di CO2 nell’atmosfera dovuta al maggior recupero delle frazioni

differenziate (es. per ogni tonnellata di alluminio riciclato si risparmiano 12,08 tonnellate di emissioni di CO2 nell’atmosfera),

– il risparmio di petrolio sempre dovuto al maggior recupero delle frazioni differenziate (es. per ogni tonnellata di plastica riciclata si risparmiano 762 litri di petrolio),

– la minore emissione di CO2 nell’atmosfera dovuta al minore impatto dei mezzi leggeri dedicati al servizio di porta a porta.

classe: 1982 copie: 6.000distribuzione:

tutto il territorio del Comune di Argelato

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