PROGETTO ADOLESCENTI 2017 - Parrocchia di Endenna e ... · Gli obiettivi devono avere alcune...

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PROGETTO ADOLESCENTI 2017

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PROGETTO ADOLESCENTI 2017

L’educazione è l’insieme dei processi e degli strumenti attraverso cui una società trasmette da una generazione all'altra il patrimonio di conoscenze, valori, tradizioni, comportamenti che la caratterizzano

Due significati di educare:

ALIMENTARSIun processo biologico che consente la crescita dell'individuo

TRARRE FUORIpromuovere lo sviluppo di qualcuno, di "tirarlo fuori" da una situazione di immaturità che può essere tanto biologica quanto intellettiva.

RELAZIONEdimensione fondamentale dell'educazione.

Premesse educative

In un’epoca di trasformazioni continue gli individui, le istituzioni e la società sono in crisi.

CRISI

Significato negativo, con riferimento agli aspetti di peggioramento di una situazione.

significato positivo, perché la crisi comporta un momento di riflessione, di valutazione, di scelta critica e può sicuramente portare ad un miglioramento.

Anche i giovani sono in crisi: vivono la crisi, la subiscono o cercano di difendersi da essa?

I giovani rappresentano uno specchio di un qualcosa che in realtà è già in atto, ma che non appare con la stessa evidenza nei comportamenti degli altri soggetti.

La ricerca di senso presente nel mondo adolescenziale deve scontrarsi ogni giorno con le distorsioni presenti nel mondo adulto, famiglia e scuola.

Mancanza di autorità e autorevolezza.

Comportamenti a rischioesprimono sempre una dimensione come de-realistica

fuga dalla realtà in direzione del virtuale.

rischi di un rifugio nel virtuale sono però elevati e consistono in una sorta di falso appagamento totalizzante con disinteresse verso le modalità interattive reali.

Lo spazio del desiderabile viene sostituito da una rappresentazione simbolica che prende il posto della realtà; si confonde il rapporto con il reale e le fantasie sulla realtà.

La chiave del problema è nella consapevolezza e nell’uso appropriato della tecnologia. I rischi connessi all’utilizzo della rete sono comunque legati ad un suo uso più o meno consapevole: mancano le regole (interne) e i confini.

La creatività costituisce l’ingrediente fondamentale per fare in modo che il processo di innovazione simetta in moto. Lo sviluppo, la crescita, il cambiamento hanno tutte in comune la creatività; la vivacitàintellettuale per fare nuove cose richiede creatività e responsabilità.

I giovani dunque possono partire da un percorso di riappropriazione del cammino di crescita econsapevolezza.

I media, le tecnologie possono costituire un validissimo strumento per la crescita e l’innovazione, ma devonoessere utilizzati in maniera più consapevole e responsabile dai giovani.E in questa direzione qualcosa si può fare per uscire dalla crisi in maniera creativa.

Partiamo dai giovani, con loro, e agiamo in maniera preventiva!

Agli adulti il compito di traghettarli…

Nel progetto qui proposto si vuole proprio dare spazio alla loro creatività, sfruttando le loro potenzialità per un percorso consapevole di scambio reciproco.

Fasi del progetto adolescenti

FASE 1. - per educatori1. Studio e preparazione del progetto2. Preparazione degli educatori che adottano il progetto3. Assegnazione delle mansioni in funzione delle attività e delle capacità personali.Previsti 4-5 incontri

Fase 2 - informazionePresentazione del progetto al più alto numero possibile di ragazzi e ragazze1 incontro

FASE 3 - formazione adolescentiProgetto di educazione all’uso consapevole dei mass media.Previsti 4-5 incontri

FASE 4 – realizzazione progettoProgetto CREATIVITA’ E RESPONSABILITA’. Video musicale «rendiamoci responsabili»Bullismo e indifferenza.

Fase 1 PREPARAZIONE COMUNE DEGI EDUCATORI AL PROGETTO ADOLESCENTI

La progettazione è una serie logica e precisa di atti con i quali si dà: • ordine, (secondo un criterio razionate ed efficace)• sistematicità, (conforme ai criteri) • organicità (struttura ordinata ed efficace)

nello svolgersi del processo educativo si definiscono: • il ruoli degli attori, • il contesto, • l'ambiente culturale.

Il progetto concretizza l'idea di una trasformazione possibile che avviene nel reale.Viene messo in atto con la protensione al cambiamento/sostegno di una situazione positiva, sempre comunque verso il maggior grado di benessere condiviso.

Il progetto ha come caratteristiche: • coerenza, • adeguatezza, • fattibilità • metodi e strumenti di verifica e valutazione.

Elementi progettuali

Capacità di immergersi nella realtà per modificarla:

1. Tracciare disegno e poi definendo una realtà 2. Lasciare ampi margini, perché le circostanze possano svilupparsi, espandersi

approfondirsi. 3. Lo schema generale del progetto prevede che ogni passo del percorso si compia sulla

base degli esiti della fase precedente.4. In ogni momento è possibile intervenire per adeguare l'itinerario alla realtà e ai bisogni

dei soggetti in formazione.

Gli obiettivi devono essere in rapporto alla situazione reale tenendo in considerazioni tutte le possibili variabili osservate.

Costruire con loro

Educatori ed obiettivi

E’ necessario che vi sia condivisione fra gli attori coinvolti.

Gli obiettivi devono avere alcune caratteristiche essenziali:

• chiarezza e precisione nel descrivere il cambiamento che si vuole osservare; • realizzabilità e realismo sui risultati che si possono ottenere, tenendo sempre conto della situazione

iniziale in cui si agisce; • attivare e puntare sulla responsabilità dei differenti soggetti coinvolti o coinvolgibili; • possibilità di verifica. Non sempre è possibile riuscire a misurare e a quantificare numericamente i

risultati di un progetto educativo; è importante però introdurre degli elementi (indicatori) su cui si possa fare la valutazione, in itinere a e al termine del progetto, la soddisfazione di chi fa il progetto e di chi ne ha condiviso il tempo.

Progetto Educativo

• Analisi della situazione• Titolo del Progetto • Luogo di realizzazione del progetto • Soggetto che propone e partner dell'iniziativa • Durata del progetto • Vincoli• Descrizione del progetto

Analisi della situazioneCosa potrebbe essere utile fare per rispondere alle esigenze che si osservano:

• analisi dei bisogni cioè il tipo di richiesta che mi viene fatta e per poter cogliere in linea generale il bisogno, è indispensabile saper leggere le sfumature singole che ogni persona possiede;

• bisogna essere attenti all'ambiente, creare relazioni, non dare nulla per scontato, non creare etichette su persone e relazioni;

• tempo a disposizione è un dato importante da sapere, perchè comunque si progetta nel tempo e avere dei limiti talvolta è necessario.

Vincoli

Il vincolo è un qualsiasi situazione che limita lo svolgimento di azioni, nel caso specifico la prosecuzione alla realizzazione del progetto educativo.Si possono manifestare in svariati modi a seconda dei contesti in cui si opera.

• origine economica;• mancanza di educatori che si mettono in gioco;• mancanza di strumenti;• disaccordo sulle scelte procedurali;• poca collaborazione da parte delle famiglie dei ragazzi;• indifferenza generale della comunità o di agenzie educative chiamate a collaborare.

FASE 2

Invito personale a tutti gli adolescenti di Endenna Somendenna e Miragoli attraverso una lettera consegnata a mano.

Incontro di presentazione del progetto nelle sue componenti creative e di impegno.• Usare presentazione accattivante per la loro età• Usare serie di questionari con risultati in tempo reale.

A seguito degli incontri con i ragazzi/e. Analisi della situazione

Il punto di partenza è un'analisi attenta della situazione iniziale e cioè:

• in quale situazione mi colloco; • chi è il soggetto della mia azione educativa;• potrei rivolgermi ad un singolo, oppure ad un gruppo o allargare la mia visione alla comunità.

In ogni caso devo tener conto che un progetto pensato o costruito con i singoli può avere una ricaduta più ampia su tutto l'ambiente;

• quali possono essere le variabili su cui posso intervenire e quali quelle indipendenti da me;• quali sono i bisogni che emergono: per capire quale proposta è possibile fare o costruire

insieme è necessario interrogarsi sulle necessità dell'ambiente per poter dare una risposta coerente e significativa.

FASE 3 Progetto di educazione all’uso consapevole dei mass media.

ObiettiviIl progetto si propone di far acquisire ai ragazzi consapevolezza del valore della loro persona e delle relazioni con l’altro, approfondendo gli aspetti emotivo-affettivi delle relazioni che essi vivono, evidenziando i fattori di rischio dell’abuso dei media e promuovendo uno scambio fecondo all’interno del gruppo come stile di comunicazione non superficiale.

TargetRagazzi e ragazze dai 13 ai 16 anni.

MetodologiaLavoro interattivo tramite schede/giochi/questionari.

Tipologia conduttoriIl conduttori devono essere persone con esperienza in ambito educativo, spiccate capacità relazionali e di gestione di gruppi. Saranno supportati da adulti o giovani con talenti particolari nell’uso di strumenti utili all’animazione e voglia di mettersi in gioco con gli adolescenti.

Sede degli incontri Oratorio Endenna, casa vacanze Somendenna, spazi e luoghi di Endenna, Somendenna, Miragolo S.M e S.S.

Numero incontro e Contenuti Attività

1Presentazione, prime valutazioni su rischio e uso dei mass media.

1. Presentazione: LOLclassROOM!2. Social class

2Comunicazione dei mass media, educazione alle emozioni.

1. Aggiornamento profilo su LOLclassROOM!2. Diario delle emozioni Parte 13. Diario delle emozioni Parte 2 (emozioni della

settimana)

3Educazione alle emozioni e all’immagine di Sé, comprensione dei propri bisogni.

1. Aggiornamento profilo su LOLclassROOM!2. Diario delle emozioni

4Sfera pubblica e sfera privata, fraintendimenti nel linguaggio, attività di prevenzione, conclusione.

1. Aggiornamento profilo su LOLclassROOM!2. ESERCITAZIONI sui linguaggi3. Whatsup, facebook, Youtube4. Questionario di conclusione5. Illustrazione progetto “facciamoci sentire”

Struttura e numero degli incontri

Preparazione al progetto video musicale: “rendiamoci responsabili”:

4 incontri di circa un’ora e mezza ciascuno a frequenza settimanale.

Il planning delle attività è il seguente.

La prima attività proposta nel corso del primo incontro è naturalmente la presentazione, necessaria per laformazione e le attività di gruppo, nonché utile per l’analisi di bisogni e motivazioni. Più avanti illustrerò l’attivitàproposta come presentazione (LOLclassRoom!).

Una volta effettuata la presentazione si può procedere, lavorando con il gruppo sui rischi connessi ad uno scorrettoutilizzo della rete. Una delle attività è quella del Social class che aiuta i ragazzi ad acquisire maggiore consapevolezzanell’utilizzo dei social network.Le diverse attività proposte sono ispirate al lavoro di gruppo, al libero confronto anche attraverso metodologiespecifiche quali il

role-playing. e la peer education.

Schede Attività

Incontro 1 : LOLclassROOM (cioè “Laughing out loud” classroom! = aula davvero divertente!)

Premessa:In questo caso la presentazione viene fatta simulando la creazione di un profilo per il social network SOCIALBOOK. Come in ogni social network la creazione del profilo è libera e si può decidere di rendere pubbliche tutte le informazioni oppure no, scegliendo anche se aggiungere qualcosa in più rispetto a quelle richieste.

Obiettivo:Introduzione al laboratorio. Conoscenza del gruppo e presentazione. Stimolare la creatività e la partecipazione critica.

Materiali:Sito web con applicazione social dedicata SOCIALBOOOKSvolgimento:Compilazione “SOCIALBOOK” e presentazione dei profili.

Iscrizione a SOCIALBOOKCreazione del proprio profilo e scegliete cosa rendere pubblico o no. Creare la propria immagine fotografica. Ovviamente è possibile modificarla in qualunque momento, così come è possibile modificare il proprio status.

Incontro 1a - Attività 2: SOCIAL class

Premessa:I social network hanno cambiato il modo di comunicare tra le persone. Non sempre però sappiamo chi ci sia veramente oltre lo schermo.

Obiettivo:Introduzione laboratorio, libera espressione dei ragazzi, prima comprensione dei rischi della rete.

Materiali:Smatphone dei singoli ragazzi.Videoproiettore o grande schermoIl conduttore avrà già impostato un profilo tipo che verrà confrontato con i profili dei ragazzi.

Svolgimento:Ogni ragazzo racconta il suo profilo e le motivazione che lo hanno spinto a pubblicarlo. Si inizia la conoscenza attraverso il social network. Tutto viene proiettato e reso pubblico alla classe che farà le sue valutazioni.(role-playng)

Incontro 2: Il diario delle Emozioni

Verifica aggiornamento del profilo di ogni ragazzo a seguito di ciò che si è appreso nel 1° incontro.

Premessa:Le emozioni sono reazioni, brevi ma intense, che insorgono all’improvviso in risposta a degli stimoli ambientali che per un qualunque motivo ci colpiscono. Le emozioni, quando compaiono in noi, provocano una serie direazioni a livello somatico, vegetativo e psichico. Non sempre si è però in grado di riconoscerle, tantomeno di gestirle. Identificarle, saper dare loro un nome e associarle allo stimolo o al pensiero che le ha generate può aiutare a migliorare la relazione con gli altri e renderla così più autentica.

Obiettivo:Riconoscere le emozioni e saperle collocare nel contesto che le ha provocate.

Materiali:Scheda online “Diario delle emozioni”.

Svolgimento:Il conduttore introduce brevemente il concetto di emozione e di riflesso somatico. Si invitano i ragazzi poi a compilare il “Diario” e ad analizzare il risultato. Segue discussione di gruppo. Si invita a svolgere il punto 2 privatamente a casa per riparlarne all’incontro successivo.

DIARIO DELLE EMOZIONI parte 1In internet si scelgono 4 immagini (o video) pubblicitarie riferite al mondo dei giovani e su di esse si compila un primo diario delle emozioni. Analisi e discussione.

DIARIO DELLE EMOZIONI parte 2Lavoro da eseguire a casa Mese: lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica

FELICITÀTRISTEZZARABBIAPAURANOIASODDISFAZIONECONTENTEZZAALLEGRIA EUFORIA FASTIDIO IRRITAZIONE NERVOSISMO FURIA PREOCCUPAZIONE AGITAZIONE ANSIA PAURA TERRORE SCONTENTEZZA DISPIACERE INFELICITÀ DISPERAZIONE SORPRESA DISGUSTO TIMIDEZZA INCERTEZZA GRATITUDINE STRESS VERGOGNA RIMPIANTO INVIDIA SENSO DI COLPA RANCORE

Ripercorrendo mentalmente la giornata di ieri, segna con una crocetta le emozioni che hai sperimentato nella colonna del giorno della settimana a cui si riferisce (inserisci anche mese e numero del giorno).

A seguito delle emozioni giornaliere viene chiesto di postare un messaggio su “socialbook”

Incontro 3PremessaGli adolescenti “fragili” sono a rischio nella rete. Aderire alla realtà diventa troppo faticoso, perché richiede di accettare i propri limiti e quelli degli altri, faticare nello scorgere un futuro di autorealizzazione.

ObiettivoComprendere quali sono i propri bisogni, le proprie aspettative passando attraverso la consapevolezza dei propri limiti (stimolo alla crescita) e delle proprie potenzialità (per non sentirsi inutili).

MaterialiSmatphone e sito web.

AttivitàPrima dell’incontro, il conduttore preleva i dati dalle schede dei ragazzi e compila il “grafico settimanale delle emozioni”.Analisi del grafico e dei post nel gruppo.

Incontro 4: Whatsup, facebook, istagram

Premessa:Il linguaggio, se usato in forma scorretta, può provocare fraintendimenti, talvolta anche gravi. Il linguaggio utilizzato in sms, chat o Internet in generale, ha subito notevoli cambiamenti e adattamenti dovuti al limite di spazio concesso dal gestore e alla velocità con cui si scrive.

Obiettivo:Comprendere l’importanza dell’uso corretto del codice linguistico nelle sue diverse forme. Comprendere l’importanza dell’influenza della percezione individuale sulla comprensione di un messaggio.

Materiali:Internet e video proiettore

Attività:Analisi di 2 video su Youtube postati da adolescenti.L’uso della fotocamera dello smatphone.L’uso disinvolto di facebook quale fosse un incontro privato dove ci si può confidare.

In relazione a dati acquisiti dai primi 4 incontri si progetta insieme ai ragazzi il video musicale:

Rendiamoci responsabili

Tematiche:Bullismo, diversità e individualismo.