The 2010 Good Friday Mass

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CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE DEL SIGNORE PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI BASILICA VATICANA, 2 APRILE 2010 VENERDÌ SANTO

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The Good Friday Mass

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CELEBRAZIONE

DELLA PASSIONE DEL SIGNORE

PRESIEDUTA

DAL SANTO PADRE

B E N E D E T T O X V I

BA SI LI C A V ATI C ANA, 2 APR IL E 20 1 0

VEN ER DÌ SA N T O

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La Liturgia del Venerdì Santo celebra la passione emorte di Gesù in

Croce nella predizione profetica e nell’attuazione storica (Liturgia

della Parola); invoca i benefici della Redenzione su tutti gli uomini

(Preghiera universale); venera la Croce gloriosa del Signore (Ado-

razione della Croce); offre ai fedeli il pegno della loro Redenzione

(Santa Comunione).

Il Santo Padre e gli altri Ministri, giunti davanti all’Altare, si

inginocchiano. Tutti, in silenzio, pregano per breve tempo.

Orazione

Il Santo Padre:

Reminiscere miserationum tua-rum, Domine, et famulos tuosæterna protectione sanctifica,pro quibus Christus, Filius tuus,per suum cruorem instituit pa-schale mysterium.Qui vivit et regnat in sæculasæculorum.

Ricordati, Padre, della tua mi-sericordia; santifica e proteggisempre questa tua famiglia, perla quale Cristo, tuo Figlio, inau-gurò nel suo sangue il misteropasquale.Egli vive e regna nei secoli deisecoli.

C. Amen. C. Amen.

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PARTE PRIMA

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura

Egli è stato trafitto per le nostre colpe

Lectio libri Isaiæ prophetæ. Dal libro del profeta Isaia.52, 13—53, 12

Ecce prospere aget servus meus;exaltabitur et elevabitur et su-blimis erit valde. Sicut obstu-puerunt super eum multi, sicdeformis erat, quasi non essethominis species eius, filiorumhominis aspectus eius, sic di-sperget gentes multas. Super ip-sum continebunt reges os suum,quia, quæ non sunt narrata eis,viderunt et, quæ non audierunt,contemplati sunt. «Quis crediditauditui nostro, et brachium Do-mini cui revelatum est?aa

Ecco, il mio servo avrà successo,sarà onorato, esaltato e innal-zato grandemente. Come moltisi stupirono di lui — tanto erasfigurato per essere d’uomo ilsuo aspetto e diversa la sua for-ma da quella dei figli dell’uo-mo —, così si meraviglierannodi lui molte nazioni; i re davanti alui si chiuderanno la bocca, poi-ché vedranno un fatto mai a essiraccontato e comprenderannociò che mai avevano udito. Chiavrebbe creduto al nostro an-nuncio? A chi sarebbe stato ma-nifestato il braccio del Signore?

Et ascendit sicut virgultum co-ram eo et sicut radix de terrasitienti. Non erat species ei ne-que decor, ut aspiceremus eum,et non erat aspectus, ut desi-deraremus eum. Despectus erat

È cresciuto come un virgultodavanti a lui e come una radicein terra arida. Non ha apparenzané bellezza per attirare i nostrisguardi, non splendore per po-terci piacere. Disprezzato e re-

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et novissimus virorum, vir do-lorum et sciens infirmitatem, etquasi abscondebamus vultumcoram eo; despectus, unde necreputabamus eum.a

ietto dagli uomini, uomo dei do-lori che ben conosce il patire,come uno davanti al quale cisi copre la faccia; era disprez-zato e non ne avevamo alcunastima.

Vere languores nostros ipse tulitet dolores nostros ipse portavit;et nos putavimus eum quasi pla-gatum, percussum a Deo et hu-miliatum. Ipse autem vulneratusest propter iniquitates nostras,attritus est propter scelera no-stra; disciplina pacis nostræ su-per eum, et livore eius sanatisumus.aOmnes nos quasi oves erravi-mus, unusquisque in viam suamdeclinavit; et posuit Dominusin eo iniquitatem omnium no-strum». Afflictus est et ipse su-biecit se et non aperuit os suum;sicut agnus, qui ad occisionemducitur, et quasi ovis, quæ co-ram tondentibus se obmutuit etnon aperuit os suum.

Eppure egli si è caricato dellenostre sofferenze, si è addossa-to i nostri dolori; e noi lo giu-dicavamo castigato, percossoda Dio e umiliato. Egli è statotrafitto per le nostre colpe,schiacciato per le nostre iniqui-tà. Il castigo che ci dà salvezzasi è abbattuto su di lui; per lesue piaghe noi siamo stati gua-riti.Noi tutti eravamo sperduti comeun gregge, ognuno di noi seguivala sua strada; il Signore fecericadere su di lui l’iniquità di noitutti. Maltrattato, si lasciò umi-liare e non aprì la sua bocca; eracome agnello condotto al ma-cello, come pecora muta di fron-te ai suoi tosatori, e non aprì lasua bocca.

Angustia et iudicio sublatus est.De generatione eius quis cura-bit? Quia abscissus est de terraviventium; propter scelus populimei percussus est admortem. Etposuerunt sepulcrum eius cumimpiis, cum divitibus tumulumeius, eo quod iniquitatem non

Con oppressione e ingiusta sen-tenza fu tolto di mezzo; chi siaffligge per la sua posterità? Sì,fu eliminato dalla terra dei vi-venti, per la colpa del mio po-polo fu percosso a morte. Gli sidiede sepoltura con gli empi, conil ricco fu il suo tùmulo, sebbene

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fecerit, neque dolus fuerit in oreeius.a

non avesse commesso violenzané vi fosse inganno nella suabocca.

Et Dominus voluit conterereeum infirmitate. Si posuerit inpiaculum animam suam, videbitsemen longævum, et voluntasDomini in manu eius prospe-rabitur. Propter laborem animæeius videbit lucem, saturabiturin scientia sua. Iustificabit iustusservus meus multos et iniqui-tates eorum ipse portabit.aaIdeo dispertiam ei multos, etcum fortibus dividet spolia, proeo quod tradidit in mortem ani-mam suam et cum sceleratisreputatus est; et ipse peccatummultorum tulit et pro transgres-soribus rogat.

Ma al Signore è piaciuto pro-strarlo con dolori. Quando of-frirà se stesso in sacrificio diriparazione, vedrà una discen-denza, vivrà a lungo, si compiràper mezzo suo la volontà delSignore. Dopo il suo intimo tor-mento vedrà la luce e si sa-zierà della sua conoscenza; ilgiusto mio servo giustificheràmolti, egli si addosserà la loroiniquità.Perciò io gli darò in premio lemoltitudini, dei potenti egli faràbottino, perché ha spogliato sestesso fino alla morte ed è statoannoverato fra gli empi, mentreegli portava il peccato di molti eintercedeva per i colpevoli.

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Salmo responsoriale

Il salmista: dal Salmo 30

1. Padre, nelle tue maniC. consegno il mio spirito.

2. Redemisti me, Domine, Deusveritatis. C.

2. Tu mi hai riscattato, Signore,Dio fedele.

3. In te, Domine, speravi nonconfundar in æternum; * iniustitia tua libera me. C.

3. In te, Signore, mi sono ri-fugiato, mai sarò deluso; difen-dimi per la tua giustizia.

4. Apud omnes inimicos meosfactus sum opprobrium * etvicinis meis valde, et timor notismeis. C.

4. Sono il rifiuto dei miei nemicie persino dei miei vicini, il ter-rore dei miei conoscenti.

5. Oblivioni a corde datus sumtamquam mortuus; * factus sumtamquam vas perditum. C.

5. Sono come un morto, lon-tano dal cuore; sono come uncoccio da gettare.

6. Ego autem in te speravi,Domine; * dixi: «Deus meuses tu, in manibus tuis sortesmeæ». C.

6. Ma io confido in te, Signore;dico: «Tu sei il mio Dio, i mieigiorni sono nelle tue mani ».a

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Seconda lettura

Cristo imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezzaper tutti coloro che gli obbediscono

Lectio Epistolæ ad Hebræos. Dalla lettera agli Ebrei.4, 14-16; 5, 7-9

Fratres, habentes ergo pontifi-cem magnum, qui penetravitcælos, Iesum Filium Dei, tenea-mus confessionem. Non enimhabemus pontificem, qui nonpossit compati infirmitatibus no-stris, tentatum autem per omniasecundum similitudinem absquepeccato; adeamus ergo cum fi-ducia ad thronum gratiæ, ut mi-sericordiam consequamur etgratiam inveniamus in auxi-lium opportunum.aaa

Fratelli, poiché abbiamo unsommo sacerdote grande, che èpassato attraverso i cieli, Gesù ilFiglio di Dio, manteniamo fermala professione della fede. Infattinon abbiamo un sommo sacer-dote che non sappia prendereparte alle nostre debolezze: eglistesso è stato messo alla pro-va in ogni cosa come noi, esclu-so il peccato. Accostiamoci dun-que con piena fiducia al tronodella grazia per ricevere mise-ricordia e trovare grazia, così daessere aiutati al momento op-portuno.

Christus enim in diebus carnissuæ, preces supplicationesquead eum, qui possit salvum illuma morte facere, cum clamorevalido et lacrimis offerens etexauditus pro sua reverentia, etquidem cum esset Filius, didicitex his, quæ passus est obœdien-

[Cristo, infatti,] nei giorni dellasua vita terrena, offrì preghiere esuppliche, con forti grida e la-crime, a Dio che poteva salvarloda morte e, per il suo pienoabbandono a lui, venne esau-dito. Pur essendo Figlio, imparòl’obbedienza da ciò che patì e,

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tiam; et, consummatus, factusest omnibus obœdientibus sibiauctor salutis æternæ.

reso perfetto, divenne causa disalvezza eterna per tutti coloroche gli obbediscono.

Acclamazione al Vangelo

La schola:

Gloria e onore a te, Agnello immolato per noi.

L'assemblea ripete: Gloria et honor tibi, Agnus qui occisus es.

La schola: Fil 2, 8-9

Christus factus est pro nobisobœdiens usque ad mortem,mortem autem crucis. Propterquod et Deus illum exaltavitet donavit illi nomen, quod estsuper omne nomen.

Per noi Cristo si è fatto obbe-diente fino alla morte e a unamorte di croce. Per questo Dio loesaltò e gli donò il nome che è aldi sopra di ogni nome.

L'assemblea ripete: Gloria et honor tibi, Agnus qui occisus es.

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Vangelo

La passione del Signore

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni.18, 1 — 19, 42

Catturarono Gesù e lo legarono

In quel tempo, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrenteCèdron, dove c’era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli.Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perché Gesù spessosi era trovato là con i suoi discepoli. Giuda dunque vi andò, dopo averpreso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi deisacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. Gesù allora,sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disseloro: «Chi cercate? ». Gli risposero: «Gesù, il Nazareno ». Disse loroGesù: «Sono io! ». Vi era con loro anche Giuda, il traditore. Appenadisse loro «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. Domandòloro di nuovo: «Chi cercate? ». Risposero: «Gesù, il Nazareno ». Gesùreplicò: «Vi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate chequesti se ne vadano», perché si compisse la parola che egli avevadetto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato». AlloraSimon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo delsommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro. Quel servo sichiamava Malco. Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nelfodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo? ».

Lo condussero prima da Anna

Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, cat-turrarono Gesù, lo legarono e lo condussero prima da Anna: egliinfatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno.Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È convenienteche un solo uomo muoia per il popolo ».

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Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo.Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò conGesù nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermò fuori,vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommosacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. E lagiovane portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu uno dei discepolidi quest’uomo? ». Egli rispose: «Non lo sono». Intanto i servi e leguardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e siscaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoidiscepoli e al suo insegnamento. Gesù gli rispose: « Io ho parlato almondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e neltempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla dinascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciòche ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». Appena dettoquesto, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù,dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote? ». Gli rispose Gesù: «Seho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene,perché mi percuoti? ». Allora Anna lo mandò, con le mani legate, aCaifa, il sommo sacerdote.

Non sei anche tu uno dei suoi discepoli? Non lo sono!

Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anchetu uno dei suoi discepoli? ». Egli lo negò e disse: «Non lo sono». Mauno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietroaveva tagliato l’orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nelgiardino? ». Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.

Il mio regno non è di questo mondo

Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l’alba edessi non vollero entrare nel pretorio, per non contaminarsi e potermangiare la Pasqua. Pilato dunque uscì verso di loro e domandò:

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«Che accusa portate contro questo uomo?». Gli risposero: «Se costuinon fosse un malfattore, non te l’avremmo consegnato ». AlloraPilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostralegge! ». Gli risposero i Giudei: «A noi non è consentito mettere amorte nessuno ». Così si compivano le parole che Gesù aveva detto,indicando di quale morte doveva morire.Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Seitu il re dei Giudei? ». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri tihanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tuagente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa haifatto? ». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mioregno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattutoperché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è diquaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù:«Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sonovenuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque èdalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è laverità? ».E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: « Io nontrovo in lui colpa alcuna. Vi è tra voi l’usanza che, in occasione dellaPasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimettain libertà per voi il re dei Giudei? ». Allora essi gridarono di nuovo:«Non costui, ma Barabba! ». Barabba era un brigante.

Salve, re dei Giudei!

Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati,intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli miseroaddosso un mantello di porpora. Poi gli si avvicinavano e dicevano:«Salve, re dei Giudei! ». E gli davano schiaffi. Pilato uscì fuori dinuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiateche non trovo in lui colpa alcuna». Allora Gesù uscì, portando lacorona di spine e il mantello di porpora.E Pilato disse loro: «Ecco l’uomo! ». Come lo videro, i capi deisacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo! Crocifiggilo! ». Disse

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loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io in lui non trovocolpa». Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una Legge e secondo laLegge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio». All’udire questeparole, Pilato ebbe ancor più paura. Entrò di nuovo nel pretorio edisse a Gesù: «Di dove sei tu?». Ma Gesù non gli diede risposta. Glidisse allora Pilato: «Nonmi parli? Non sai che ho il potere di mettertiin libertà e il potere di metterti in croce? ». Gli rispose Gesù: «Tu nonavresti alcun potere su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall’alto.Per questo chi mi ha consegnato a te ha un peccato più grande».

Via! Via! Crocifiggilo!

Da quel momento Pilato cercava di metterlo in libertà. Ma i Giudeigridarono: «Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque si fare si mette contro Cesare ». Udite queste parole, Pilato fece condurrefuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, inebraico Gabbatà. Era la Parascève della Pasqua, verso mezzogiorno.Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re! ».Ma quelli gridarono: «Via!Via! Crocifiggilo! ». Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re?».Risposero i capi dei sacerdoti: «Non abbiamo altro re che Cesare ».Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

Lo crocifissero e con lui altri due

Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogodetto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con luialtri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilatocompose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto:«Gesù il Nazareno, il re dei Giudei ». Molti Giudei lessero questaiscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città;era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti deiGiudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: “Il re dei Giudei”, ma:“Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei” ». Rispose Pilato: «Quel cheho scritto, ho scritto».

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Si sono divisi tra loro le mie vesti

I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, nefecero quattro parti — una per ciascun soldato —, e la tunica. Maquella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima afondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sortea chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: “Si sono divisi traloro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte”. E i soldatifecero così.

Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre,Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo lamadre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre:«Donna, ecco tuo figlio! ». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre! ».E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù,sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse laScrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; poseroperciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e glielaaccostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «Ècompiuto! ». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa.

E subito ne uscì sangue e acqua

Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rima-nessero sulla croce durante il sabato — era infatti un giorno solennequel sabato —, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambee fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambeall’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venutiperò da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono legambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subitone uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua

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testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voicrediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura:“Non gli sarà spezzato alcun osso”. E un altro passo della Scritturadice ancora: “Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”.

Presero il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli insieme ad aromi

Dopo questi fatti Giuseppe d’Arimatèa, che era discepolo di Gesù,ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere ilcorpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo diGesù. Vi andò anche Nicodèmo — quello che in precedenza eraandato da lui di notte — e portò circa trenta chili di una mistura dimirra e di áloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero conteli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare lasepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardinoe nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancoraposto. Là dunque, poiché era il giorno della Parascève dei Giudei edato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.

Omelia

Il Predicatore della Casa Pontificia tiene l’omelia.

Segue una pausa di silenzio per la riflessione personale.

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C.

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Preghiera universale

Nel giorno in cui Cristo ha offerto al Padre la sua vita per la

redenzione di tutti, la Chiesa eleva in suo nome le solenni preghiere

tramandate dall’antica liturgia romana e intercede per la salvezza

di tutta l’umanità.

Ad ogni intenzione, cui l’assemblea risponde con una invocazione,

segue un momento di preghiera silenziosa conclusa dall’orazione

recitata dal Santo Padre: in essa sono riassunti i voti di tutti.

Francese

1. Pour la sainte Église.Prions, frères bien-aimés, pourla sainte Église de Dieu: que lePère tout-puissant lui donne lapaix et l’unité, qu’il la protègedans tout l’univers; et qu’il nousaccorde une vie calme et paisiblepour que nous rendions grâce ànotre Dieu.

1. Per la santa Chiesa.Preghiamo, fratelli carissimi,per la santa Chiesa di Dio: ilSignore le conceda unità e pace,la protegga su tutta la terra, edoni a noi, in una vita serena etranquilla, di render gloria a DioPadre onnipotente.

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Il cantore:

L’assemblea ripete: Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,qui gloriam tuam omnibus inChristo gentibus revelasti: cu-stodi opera misericordiæ tuæ, utEcclesia tua, toto orbe diffusa,stabili fide in confessione tui no-minis perseveret.

Dio onnipotente ed eterno, chehai rivelato in Cristo la tua gloriaa tutte le genti, custodisci l’operadella tua misericordia, perché latua Chiesa, diffusa su tutta laterra, perseveri con saldezza difede nella confessione del tuonome.

Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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Inglese

2. For the Pope.Let us pray for our Holy Father,Pope Benedict: that God whochose him to be bishop may givehim health and strength to guideand govern God’s holy people.

2. Per il Papa.Preghiamo il Signore per il no-stro Santo Padre il Papa Be-nedetto: il Signore Dio nostro,che lo ha scelto nell’ordine epi-scopale, gli conceda vita e salutee lo conservi alla sua santa Chie-sa, come guida e pastore delpopolo santo di Dio.

Il cantore: Kyrie, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,cuius iudicio universa fundan-tur, respice propitius ad precesnostras, et me indignum famu-lum tuum continua pietate cu-stodi, ut christiana plebs, quammihi pascendam tua providentiacommisisti, fidei suæ meritis au-geatur.Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Dio Onnipotente ed eterno, sa-pienza che regge l’universo,guarda benigno alle nostre pre-ghiere, e custodisci con la tuacontinua bontà me, indegno tuoservo, perché il popolo cristiano,affidato dalla tua provvidenzaalla mia cura pastorale, progre-disca sempre nella fede.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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Polacco

3. Za wszystkie stany Kościoła.

Módlmy się za wszystkich bi-

skupów, kapłanów, diakonów,

za wszystkich, którzy służą

Kościołowi i za cały lud wierny.

3. Per tutti gli ordini sacri e pertutti i fedeli.Preghiamo per tutti i vescovi, ipresbiteri e i diaconi, per tutticoloro che svolgono un mini-stero nella Chiesa e per tutto ilpopolo di Dio.

Il cantore: Kyrie, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,cuius Spiritu totum corpus Ec-clesiæ sanctificatur et regitur,exaudi nos proministris tuis sup-plicantes, ut, gratiæ tuæ mu-nere, ab omnibus tibi fideliterserviatur.

Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, checon il tuo Spirito guidi e san-tifichi tutto il corpo della Chiesa,ascolta le preghiere che ti ri-volgiamo, perché secondo il do-no della tua grazia tutti i membridella comunità nel loro ordinee grado ti possano fedelmenteservire.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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Russo

4. Jÿ jukfityysñ. 4. Per i catecumeni.

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Rhtotybz gjkexbkb jngeo-

tybt uhtñjd b ÿskb ghbdbns rj

Ñhbcne, Ujcgjle yfitve.

Preghiamo per i nostri catecu-meni: il Signore, Dio nostro,illumini i loro cuori e apra loro laporta della sua misericordia,perché mediante l’acqua delBattesimo ricevano il perdono ditutti i peccati e siano incorporatiin Cristo Gesù, nostro Signore.

Il cantore: Kyrie, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,qui Ecclesiam tuam nova sem-per prole fecundas, auge fidemet intellectum catechumenis no-stris, ut, renati fonte baptisma-tis, adoptionis tuæ filiis aggre-gentur.

Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, cherendi la tua Chiesa sempre fe-conda di nuovi figli, aumenta neinostri catecumeni l’intelligenzadella fede, perché, nati a vitanuova nel fonte battesimale, sia-no accolti tra i tuoi figli di ado-zione.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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Tedesco

5. Für die Einheit der Christen.Laßt uns beten für alle Brüderund Schwestern, die an Christusglauben, daß unser Herr undGott sie leite auf dem Wegder Wahrheit und sie zusam-menführe in der Einheit derheiligen Kirche.

5. Per l’unità dei cristiani.Preghiamo per tutti i fratelli checredono in Cristo: il Signore Dionostro conceda loro di vivere laverità che professano e li radunie li custodisca nell’unica suaChiesa.

Il cantore: Kyrie, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,qui dispersa congregas et con-gregata conservas, ad gregemFilii tui placatus intende, ut,quos unum baptisma sacravit,eos et fidei iungat integritas etvinculum societ caritatis.

Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, cheriunisci i dispersi e li custodiscinell’unità, guarda benigno algregge del tuo Figlio, perchécoloro che sono stati consacratida un solo Battesimo forminouna sola famiglia nel vincolodell’amore e della vera fede.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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Portoghese

6. Pelos judeus.Oremos pelo povo judeu, paraque Deus nosso Senhor, que fa-lou aos seus pais pelos antigosProfetas, o faça progredir noamor do seu nome e na fide-lidade à sua aliança.

6. Per gli Ebrei.Preghiamo per gli Ebrei: il Si-gnore Dio nostro, che li scelseprimi fra tutti gli uomini ad ac-cogliere la sua parola, li aiuti aprogredire sempre nell’amoredel suo nome e nella fedeltà allasua alleanza.

Il cantore: Kyrie, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,qui promissiones tuas Abrahæeiusque semini contulisti, Eccle-siæ tuæ preces clementer exau-di, ut populus acquisitionis prio-ris ad redemptionis mereaturplenitudinem pervenire.

Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, chehai fatto le tue promesse adAbramo e alla sua discendenza,ascolta la preghiera della tuaChiesa, perché il popolo primo-genito della tua alleanza possagiungere alla pienezza della re-denzione.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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Filippino

7. Para sa mga di sumasam-palataya kay Kristo.

7. Per i non cristiani.

Idalangin din natin ang tananghindi pa sumasampalataya kayKristo upang tahakin nila anglandas ng kaligtasan na nilili-wanagan ng Espiritu Santo.

Preghiamo per coloro che noncredono in Cristo, perché, il-luminati dallo Spirito Santo,possano entrare anch’essi nellavia della salvezza.

Il cantore: Kyrie, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,fac ut qui Christum non con-fitentur, coram te sincero cordeambulantes, inveniant verita-tem, nosque, mutuo proficientessemper amore et ad tuæ vitæmysterium plenius percipien-dum sollicitos, perfectioreseffice tuæ testes caritatis inmundo.

Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, fa’che gli uomini che non cono-scono il Cristo possano cono-scere la verità camminando allatua presenza in sincerità di cuo-re, e a noi tuoi fedeli concedi dientrare profondamente nel tuomistero di salvezza e di viverlocon una carità sempre più gran-de tra noi, per dare al mondouna testimonianza credibile deltuo amore.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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Swahili

8. Kwa ajili ya wale wasiom-wamini Mungu.Tuwaombee wale wasiomwa-mini Mungu, ili wanapotendayaliyo mema kwa moyo mnyo-fu waweze kumfikia Mungumwenyewe.

8. Per coloro che non credonoin Dio.Preghiamo per coloro che noncredono in Dio, perché, vivendocon bontà e rettitudine di cuore,giungano alla conoscenza delDio vero.

Il cantore: Kyrie, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,qui cunctos homines condidisti,ut te semper desiderando quære-rent et inveniendo quiescerent,præsta, quæsumus, ut inter no-xia quæque obstacula omnes,tuæ signa pietatis et in te cre-dentium testimonium bonorumoperum percipientes, te solumverum Deum nostrique generisPatrem gaudeant confiteri.Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, tuhai messo nel cuore degli uominiuna così profonda nostalgia dite, che solo quando ti trovanohanno pace: fa’ che, al di là diogni ostacolo, tutti riconoscano isegni della tua bontà e, stimolatidalla testimonianza della nostravita, abbiano la gioia di crederein te, unico vero Dio e Padre ditutti gli uomini.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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Arabo

9. Per i governanti.

Preghiamo per coloro che sono chiamati a governare la comunitàcivile, perché il Signore nostro Dio illumini la loro mente e il lorocuore a cercare il bene comune nella vera libertà e nella vera pace.

Il cantore: Kyrie, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,in cuius manu sunt hominumcorda et iura populorum, re-spice benignus ad eos, qui nos inpotestate moderantur, ut ubiqueterrarum populorum prosperi-tas, pacis securitas et religionislibertas, te largiente, consistant.

Per Christum Dominum no-strum.C. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, nelletue mani sono le speranze degliuomini e i diritti di ogni popolo:assisti con la tua sapienza co-loro che ci governano, perchécon il tuo aiuto promuovano sututta la terra una pace duratura,il progresso sociale e la libertàreligiosa.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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Spagnolo

10. Por los atribulados.Oremos, hermanos, a Dios Pa-dre todopoderoso, por todos losque en el mundo sufren las con-secuencias del pecado, para quecure a los enfermos, dé alimentoa los que padecen hambre, liberede la injusticia a los perseguidos,redima a los encarcelados, con-ceda volver a casa a los emi-grantes y desterrados, proteja alos que viajan, y dé la salvación alos moribundos.

10. Per i tribolati.Preghiamo, fratelli carissimi,Dio Padre onnipotente, perchéliberi il mondo da ogni disor-dine, allontani le malattie, scaccila fame, renda libertà ai pri-gionieri, giustizia agli oppressi,conceda sicurezza a chi viaggia,il ritorno ai lontani da casa, lasalute agli ammalati, ai morentila salvezza eterna.

Il cantore: Kyrie, eleison.

C. Kyrie, eleison.

Preghiera in silenzio.

Il Santo Padre:

Omnipotens sempiterne Deus,mæstorum consolatio, laboran-tium fortitudo, perveniant ad tepreces de quacumque tribula-tione clamantium, ut omnes sibiin necessitatibus suis misericor-diam tuam gaudeant affuisse.Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Dio onnipotente ed eterno, con-forto degli afflitti, sostegno deitribolati, ascolta il grido del-l’umanità sofferente, perché tut-ti si rallegrino di avere ricevutonelle loro necessità il soccorsodella tua misericordia.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

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PARTE SECONDA

ADORAZIONE DELLA SANTA CROCE

Un Diacono porta all’Altare la Croce. Il Santo Padre scopre l’im-

magine del Crocifisso perché l’umanità, rappresentata dalla nostra

assemblea, adori il Cristo e ne implori grazia e misericordia.

Il Santo Padre: Il cantore:

L'assemblea:

Ecco il legno della Croce, al quale fu appeso il Cristo, Salvatore delmondo.

C. Venite, adoriamo.

Quindi tutti s’inginocchiano in silenziosa adorazione.

CRUCEM TUAM ADORAMUS

Antifona:Crucem tuam adoramus, Domi-ne, et sanctam resurrectionemtuam laudamus et glorificamus:ecce enim propter lignum venitgaudium in universo mundo.

Adoriamo la tua Croce, Signore,lodiamo e glorifichiamo la tuasanta risurrezione. Dal legnodella Croce è venuta la gioia intutto il mondo.

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SALMO 66, 2

Deus misereatur nostri, et be-nedicat nobis.Illuminet vultum suum supernos, et misereatur nostri.

Ant. Crucem tuam adoramus,Domine.

Dio abbia pietà di noi e cibenedica, su di noi faccia splen-dere il suo volto e abbia mi-sericordia.

Ant. Adoriamo la tua Croce,Signore.

LAMENTI DEL SIGNORE I

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

Quia eduxi te de terra Ægypti:parasti Crucem Salvatori tuo.

Io ti ho guidato fuori dall’Egitto,e tu hai preparato la Croce al tuoSalvatore.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

Hágios o Theós.Sanctus Deus.

Santo sei, Dio!Santo sei, Dio!

Hágios Ischyrós.Sanctus Fortis.

Santo sei, Onnipotente!Santo sei, Onnipotente!

Hágios Athánatos,eléison himás.Sanctus Immortalis,miserere nobis.

Santo sei, Immortale:abbi pietà di noi!Santo sei, Immortale:abbi pietà di noi!

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LAMENTI DEL SIGNORE II

Ego propter te flagellavi Ægyp-tum cum primogenitis suis: ettu me flagellatum tradidisti.

Io per te ho flagellato l’Egitto e iprimogeniti suoi, e tu mi haiconsegnato per esser flagellato.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

Ego eduxi te de Ægypto, de-merso Pharaone in Mare Ru-brum: et tu me tradidisti prin-cipibus sacerdotum.

Io ti ho guidato fuori dall’Egittoe ho sommerso il faraone nelMar Rosso, e tu mi hai con-segnato ai capi dei sacerdoti.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

Ego ante te aperui mare: et tuaperuisti lancea latus meum.

Io ho aperto davanti a te il mare,e tu mi hai aperto con la lanciail costato.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

Ego ante te præivi in columnanubis: et tu me duxisti ad præto-rium Pilati.

Io ti ho fatto strada con la nube,e tu mi hai condotto al pretoriodi Pilato.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

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Ego te pavi manna per deser-tum: et tu me cecidisti alapis etflagellis.

Io ti ho nutrito con manna neldeserto, e tu mi hai colpito conschiaffi e flagelli.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

Ego te potavi aqua salutis depetra: et tu me potasti felle etaceto.

Io ti ho dissetato dalla rupe conacqua di salvezza, e tu mi haidissetato con fiele e aceto.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

Ego propter te Chananæorumreges percussi: et tu percussistiarundine caput meum.

Io per te ho colpito i re deiCananei, e tu hai colpito il miocapo con la canna.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

Ego dedi tibi sceptrum regale: ettu dedisti capiti meo spineamcoronam.

Io ti ho posto in mano unoscettro regale, e tu hai posto sulmio capo una corona di spine.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

Ego te exaltavi magna virtute: ettu me suspendisti in patibuloCrucis.

Io ti ho esaltato con grande po-tenza, e tu mi hai sospeso alpatibolo della croce.

Popule meus, quid feci tibi?Aut in quo contristavi te?Responde mihi!

Popolo mio, chemale ti ho fatto?In che ti ho provocato?Dammi risposta.

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INNO ALLA CROCE

Crux fidelis, inter omnes arboruna nobilis, nulla talem silvaprofert, flore, fronde, germine!Dulce lignum dulci clavo dulcepondus sustinens!

Pange, lingua, gloriosi prœliumcertaminis, et super crucistropæo dic triumphum nobilem,qualiter Redemptor orbis immo-latus vicerit.

Æqua Patri Filioque, inclitoParaclito, sempiterna sit beatæTrinitati gloria; cuius alma nosredemit atque servat gratia.Amen.

O Croce di nostra salvezza,albero tanto glorioso, un altronon v’è nella selva, di rami e difronde a te uguale. Per noi dolcelegno, che porti appeso il Si-gnore del mondo.

Esalti ogni lingua nel canto loscontro e la grande vittoria, esopra il trofeo della Croce pro-clami il suo grande trionfo, poi-ché il Redentore del mondo fuucciso e fu poi vincitore.

Al Padre sia gloria ed al Figlio, egloria allo Spirito Santo; eternasia gloria per sempre all’Unico eTrino Signore; il suo amore ilmondo ha redento, e sempre ilsuo amore lo salva. Amen.

STABAT MATER

Stabat mater dolorosaiuxta crucem lacrimosa,dum pendebat Filius.

Cuius animam gementem,contristatam et dolentempertransivit gladius.

O quam tristis et afflictafuit illa benedictamater Unigeniti!

Addolorata, in piantola madre sta presso la croceda cui pende il Figlio.

Immersa in angoscia mortalegeme nell’intimo del cuoretrafitto da spada.

Quanto grande è il doloredella benedetta fra le donne,madre dell’Unigenito!

Il Santo Padre eleva la Croce e, stando davanti all’Altare, la pre-senta all’adorazione silenziosa dell’assemblea.

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PARTE TERZA

SANTA COMUNIONE

Un Diacono, dalla cappella della reposizione, porta il Pane

eucaristico e lo colloca sull’Altare.

I fedeli ricevono la Santa Comunione: Ogni volta che mangiamo di

questo pane e beviamo a questo calice, annunciamo la morte del

Signore finché egli venga (cf. 1 Cor 11, 26).

Il Santo Padre:

L’assemblea:

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Il Santo Padre:

Libera nos, quæsumus, Domine,ab omnibus malis, da propitiuspacem in diebus nostris, ut, opemisericordiæ tuæ adiuti, et apeccato simus semper liberi etab omni perturbatione securi:exspectantes beatam spem etadventum Salvatoris nostri IesuChristi.

Liberaci, o Signore, da tutti imali, concedi la pace ai nostrigiorni, e con l’aiuto della tuamisericordia, vivremo sempreliberi dal peccato e sicuri daogni turbamento, nell’attesa chesi compia la beata speranza evenga il nostro Salvatore GesùCristo.

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L’assemblea:

Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Il Santo Padre:

Ecce Agnus Dei, ecce qui tollitpeccata mundi. Beati qui adCenam Agni vocati sunt.

Beati gli invitati alla Cena delSignore. Ecco l’Agnello di Dio,che toglie i peccati del mondo.

L’assemblea:

Domine, non sum dignus, utintres sub tectum meum, sedtantum dic verbo et sanabituranima mea.

O Signore, non sono degno dipartecipare alla tua mensa: madi’ soltanto una parola e io saròsalvato.

Il Santo Padre si comunica al Corpo del Signore.

Anche i fedeli ricevono la comunione.

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AVE VERUM

La schola:

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*

L’assemblea:

La schola:

L’assemblea:

La schola: L'assemblea:

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Adoriamo, o Cristo, il tuo corpo glorioso, nato dalla Vergine Maria;per noi hai voluto soffrire, per noi ti sei offerto vittima sulla croce edal tuo fianco squarciato hai versato l’acqua e il sangue del nostroriscatto. Sii nostro conforto nell’ultimo passaggio e accoglici benignonella casa del Padre: o Gesù dolce, o Gesù pio, o Gesù, Figlio diMaria.

ADORAMUS TE, CHRISTE

La schola:

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo, perché per mezzo della tuaCroce hai redento il mondo.

L’assemblea ripete: Adoramus te, Christe.

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*

La schola: O Iesu dulcis! O Iesu pie! O Iesu, fili Mariæ.

C.

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SALMO 21

Deus, Deus meus, quare me de-reliquisti? Longe a salute meaverba rugitus mei. Deus meus,clamo per diem, et non exaudis,et nocte, et non est requiesmihi.

«Dio mio, Dio mio, perché mihai abbandonato? Tu sei lontanodalla mia salvezza »: sono le pa-role del mio lamento. Dio mio,invoco di giorno e non rispondi,grido di notte e non trovo ri-poso.

C. Adoramus te, Christe.

Ego autem sum vermis et nonhomo, opprobrium hominum etabiectio plebis. Omnes videntesme deriserunt me; torquenteslabia moverunt caput: «Speravitin Domino, eripiat eum; salvumfaciat eum, quoniam vulteum».

Ma io sono verme, non uomo,infamia degli uomini, rifiuto delmio popolo. Mi schernisconoquelli chemi vedono, storcono lelabbra, scuotono il capo: «Si èaffidato al Signore, lui lo scampi;lo liberi, se è suo amico».

C. Adoramus te, Christe.

Foderunt manus meas et pedesmeos, et dinumeravi omnia ossamea. Ipsi vero consideraveruntet inspexerunt me; diviseruntsibi vestimenta mea, et supervestem meam miserunt sortem.Tu autem, Domine, ne elonga-veris, fortitudo mea, ad adiu-vandum me festina. Erue a fra-mea animam meam, et de manucanis unicam meam.

Hanno forato le mie mani e imiei piedi, posso contare tutte lemie ossa. Essi mi guardano, miosservano: si dividono le mievesti, sul mio vestito gettano lasorte. Ma tu, Signore, non starelontano, mia forza, accorri inmio aiuto. Scampami dalla spa-da, dalle unghie del cane la miavita.

C. Adoramus te, Christe.

Pausa di silenzio per la preghiera personale.

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Orazione dopo la comunione

Il Santo Padre:

Oremus.Omnipotens sempiterne Deus,qui nos Christi tui beata morteet resurrectione reparasti, con-serva in nobis opus misericor-diæ tuæ, ut huius mysterii

Preghiamo.Dio onnipotente ed eterno, chehai rinnovato il mondo conla gloriosa morte e risurrezionedel tuo Cristo, conserva in noil’opera della tua misericordia,

participatione perpetua devotio-ne vivamus.

Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

perché la partecipazione a que-sto grande mistero ci consacriper sempre al tuo servizio.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

Orazione sul popolo

Il Diacono:

Inchinatevi per la benedizione.

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Il Santo Padre:

Super populum tuum, quæsu-mus, Domine, qui mortem Filiitui in spe suæ resurrectionis re-coluit, benedictio copiosa de-scendat, indulgentia veniat, con-solatio tribuatur, fides sanctasuccrescat, redemptio sempiter-na firmetur.Per Christum Dominum no-strum.

C. Amen.

Scenda, o Padre, la tua bene-dizione su questo popolo, che hacommemorato la morte del tuoFiglio nella speranza di risorgerecon lui; venga il perdono e laconsolazione, si accresca la fede,si rafforzi la certezza nella re-denzione eterna.Per Cristo nostro Signore.

C. Amen.

L’assemblea si scioglie in silenzio.

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ILLUSTRAZIONI:

GAUDENZIO FERRARI

(VALDUGGIA, 1475 ca. - MILANO, 1546)

PARETE GAUDENZIANA, 1513

CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE

VARALLO (VERCELLI)

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DEL SOMMO PONTEFICE

(La serie completa dei libretti 2010 sarà disponibile previa prenotazione)

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