prof. Claudio Puccetti - LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO...Paolo Uccello, Diluvio Universale,...
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LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICOclasse 4AL anno scolastico 2018/2019
gruppo di lavoro su Paolo Uccello e Beato Angelicoallievi:Niccolò DesiiGiovanni GuarducciLeonardo LaiLorenzo ManciniAndrea Salvadori
prof. Claudio Puccetti
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Paolo di Dono detto Paolo Uccello (Firenze (?), 1397 ca – Firenze 1475)
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Monumento a Giovanni Acuto, 1436.Paolo Uccello, Monumento funebre a
Giovanni Acuto, 1436, affresco, Cattedrale di
Santa Maria del Fiore, Firenze.
• Monumento funebre ad affresco che
sostituisce un precedente dipinto murale
col medesimo soggetto di Agnolo Gaddi
(fine XIV secolo).
• Giovanni Acuto, ovvero John Hakwood,
era stato un capitano di ventura che nel
XIV secolo aveva combattuto per i
fiorentini.
• Visuale del basamento della statua da
sottinsù.
• Ispirazione classica e anticheggiante: il
monumento equestre romano.
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Battaglia di San Romano, 1435 ca.
Paolo Uccello, Battaglia di San Romano (Niccolò da Tolentino alla testa
dei fiorentini), 1435 ca, tecnica mista su tavola, National Gallery, Londra.
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Paolo Uccello, Battaglia di San Romano (Disarcionamento di Bernardino
della Carda), 1435 ca, tecnica mista su tavola, Galleria degli Uffizi, Firenze.
Battaglia di San Romano, 1435 ca.
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Paolo Uccello, Battaglia di San Romano (Carica di Michele Attendolo),
1435 ca, tecnica mista su tavola, Musée du Louvre, Parigi.
Battaglia di San Romano, 1435 ca.
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• Episodio storico: battaglia di San Romano (2 giugno 1432), tra truppe
fiorentine e truppe senesi. Vittoria fiorentina.
• Committenza del 1435 ca di Leonardo Bartolini Salimbeni, che aveva
partecipato alla campagna militare contro i senesi.
• Da casa dei Salimbeni il dipinto passò a Palazzo Medici, dove era esposto
nella camera di Lorenzo il Magnifico al piano terra. In seguito i tre pannelli
che componevano il dipinto sono stati divisi tra National Gallery di Londra,
Uffizi di Firenze e Louvre di Parigi.
• Raffigurazione dei momenti salienti della battaglia.
• Prospettiva geometrica: griglia geometrica formata dalle lance disposte a
terra e tenute in mano dai cavalieri su cui si dipana tutta la scena.
• Dettagli di gusto cortese e fiabesco sullo sfondo: scene di caccia.
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San Giorgio e il Drago, 1435 ca.• Leggenda di San Giorgio che
affronta e sconfigge il drago
per salvare la principessa che
era stata sacrificata al mostro.
• Interesse per l’aspetto
fantastico della vicenda: nube
nera sopra San Giorgio, Drago
dalle ali decorate.
• Prospettiva geometrica: erba
sul terreno che rende l’idea
della prospettiva e incanala
l’occhio dello spettatore.
Paolo Uccello, San Giorgio e il drago, 1435 ca, olio
su tela, National Gallery, Londra.
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Affreschi nel chiostro verde di Santa Maria Novella, 1435-1440 ca.
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Paolo Uccello, Diluvio Universale, 1435-1440 ca, affresco, Chiostro Verde,
convento di Santa Maria Novella, Firenze.
• Scena concitata e drammatica: uomini che lottano per salvarsi dal Diluvio.
• Inquadramento della scena tramite i fianchi dell’Arca, raffigurata due volte.
• Interesse per le figure geometriche: mazzocchio (copricapo tipico fiorentino)
usato nelle figure umane. Si veda la testimonianza di Giorgio Vasari (1568).
Diluvio Universale, 1435-1440 ca.
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Paolo Uccello, Diluvio
Universale (particolare
raffigurante uomini e
animali in balia della
tempesta), 1435-1440 ca,
affresco, Chiostro Verde,
convento di Santa Maria
Novella, Firenze.
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Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori,
scultori e architettori, 1568.
« lavorò nel medesimo chiostro sotto due storie di mano d’altri, e più basso fece il Diluvio con l’Arca di Noè, et in essa con tanta fatica e con tanta arte e diligenza lavorò i morti, la tempesta, il furore de’ venti, i lampi delle saette, il troncar degl’alberi e la paura degli uomini, che più non si può dire. Et in iscorto (in scorcio) fece in prospettiva un morto al quale un corbo gli cava gli occhi, et un putto annegato, che per aver il corpo pien d’acqua, fa di quello un arco grandissimo. Dimostrovvi ancora varii affetti umani, come il poco timore dell’acqua in due che a cavallo combattono, e l’estrema paura del morire in una femina et in un maschio che sono a cavallo in sun’una bufola, la quale per le parti di dreto empiendosi d’acqua, fa disperare in tutto coloro di poter salvarsi: opera tutta di tanta bontà et eccellenza, che gli acquistò grandissima fama. Diminuì le figure ancora per via di linee in prospettiva, e fece mazzocchi et altre cose in tal opracerto bellissime».
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Fra’ Giovanni da Fiesole, detto Beato Angelico (Vicchio, 1395 ca – Roma, 1455)
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Pala di San Marco, 1438.• Commissionata nel 1438
per l’altare maggiore della
chiesa di San Marco
(chiesa domenicana).
• Presenza dei santi Cosma
e Damiano davanti alla
Madonna: santi patroni
dei Medici.
• Pala impostata secondo la
prospettiva.
Beato Angelico, Madonna col Bambino e Santi (Pala di San
Marco), 1438, tempera su tavola, Museo Nazionale di San
Marco, Firenze.
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Madonna delle Ombre, 1440 ca.
Beato Angelico, Madonna delle Ombre (1440 ca.) affresco e tempera,
Museo nazionale di San Marco, Firenze
• Interesse per la
prospettiva: capitelli
che proiettano l’ombra
e cupoletta semisferica
dietro la scena.
• Presenza di santi, fra
cui San Cosma e San
Damiano, santi patroni
dei Medici
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Pala di Perugia, 1447 ca.
Beato Angelico, Pala di Perugia (1447 ca.), tempera su tavola,
Galleria Nazionale dell’umbria, Perugia e Pinacoteca Vaticana
• Opera di bottega
• Di impronta medievale,
come mostra la predella
delle storie della vita di
San Nicola
• Cornice neogotica
realizzata nel XIX
secolo
• Nei pilastri laterali si
trovano serie di piccoli
santi.
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Grazie per la vostra
attenzione!
Classe IV AL Liceo Niccolò Copernico , a.s. 2018/2019