Movimenti Ripetuti dellarto superiore nel territorio della Azienda USL 2: patologie, soluzioni,...
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Movimenti Ripetuti dell’arto superiore nel territorio della Azienda USL 2: patologie, soluzioni, contributo del
RLS
Monica PuccettiMedico del lavoro U.O. Igiene e Salute nei luoghi di lavoroDipartimento di Prevenzione - Azienda USL 2 Lucca
Seminario RLS “la salute sul lavoro: vecchi rischi, nuova attenzione”Capannori (LU) Auditorium del Dipartimento della Prevenzione Azienda USL 2 Lucca – 20 gennaio 2012
Malattie muscolo scheletriche degli arti superiori correlate al lavoro
Sono alterazioni dei tendini, dei muscoli, dei vasi e dei nervi periferici
degli arti superiori provocate o aggravate da movimenti e/o sforzi fisici ripetuti dell’arto superiore in
“ambiente lavorativo”
Le patologie ed i disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico si sviluppano
gradualmente nel tempo come prodotto di sollecitazioni meccaniche ripetute
Tali patologie sono del tipo lavoro-correlate: il lavoro non è l’unica causa
ma può svolgere di volta in volta un ruolo concausale di diverso rilievo
Le malattie da microtraumi ripetuti e posture incongrue degli arti superiori (sovraccarico biomeccanico) sono comprese nell’elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia ai sensi dell’art. 139 del Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e malattie professionali – DPR 30 giugno 1965 n. 1124
MALATTIE PROFESSIONALI: DATI INAIL 2008-2010
Nella nostra provincia il numero di malattie denunciate è pari a circa un terzo dell’intera toscana ed il trend è in salita
I dati 2011 confermano la tendenza, ma c’è un trend in aumento anche in altre zone
Tra le malattie denunciate quelle dell’apparato muscolo scheletrico sono le più numerose (68-73%)
MALATTIE PROFESSIONALI denunciate in Toscana2009 – OTTOBRE 2011
2009 2010 Ottobre 2011AREZZO 398 512 475
MASSA CARRARA
286 291 323
FIRENZE 372 524 395
PRATO 138 149 98
GROSSETO 242 268 213
LIVORNO 264 352 466
LUCCA 1.094 1.422 1.580
PISA 522 703 967
PISTOIA 242 332 270
SIENA 135 181 134
I.N.A.I.L. - Lucca
MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE ALL’INAIL periodo 2008/2010
Anno Lucca
Asl 12
Lucca
Asl 2
Lucca
Totale
2008241 464 705
2009428 666 1.094
2010678 744 1.422
Totale1.347 1.874 3.221
a ottobre 2011861 719 1.580
I.N.A.I.L. - Lucca
TIPOLOGIE PREVALENTI DI MALATTIE PROFESSIONALIPERIODO 2008/2010
Lucca
Asl 12
Lucca
Asl 2
Lucca
TotaleMalattie del
sistema osteoarticolare
985 1.277 2.262
Malattie del sistema
circolatorio28 168 196
Sordità 106 169 275
Totale1.119 1.614 2.733
I.N.A.I.L. - Lucca
LE MALATTIE PROFESSIONALI ACCOLTE NEL TRIENNIO 2008/2010
Definite positivamente
Incidenza percentuale
Malattie del sistema
osteoarticolare
984sul totale di 2.262
43.50%
Malattie del sistema
circolatorio
50sul totale di n.196
25.51%
Sordità 149sul totale di n. 275
54.18%
Totale 1.183sul totale di n. 2.733
43.28%
I.N.A.I.L. - Lucca
SETTORI DI ATTIVITA’ CON PIU’ MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE ALL’INAIL
periodo 2008/2010
Malattie del sistema osteoarticolare
Costruzioni
Commercio ingrosso/dettaglio
Malattie del sistema circolatorio costruzioni
Sordità costruzioni
I.N.A.I.L. - Lucca
MALATTIE MUSCOLO SCHELETRICHE CORRELATE CON IL LAVORO: QUALI?
Colonna vertebrale
Arti superiori
Arti inferiori
Malattie degli arti superiori più Malattie degli arti superiori più frequentemente associate con il lavorofrequentemente associate con il lavoro
Tendinopatia della cuffia dei rotatori (o periartrite scapolo omerale)
Epicondilite ed epitrocleite del gomito
Tendiniti dei muscoli flessori ed estensori della mano
Sindrome del tunnel carpale
Sindrome del Tunnel CarpaleSindrome del Tunnel Carpale
È dovuta alla compressione del nervo mediano nel suo passaggio attraverso il tunnel carpale.
Il tunnel carpale è un tunnel rigido Il tunnel carpale è un tunnel rigido localizzato nel polso, formato dalle localizzato nel polso, formato dalle ossa del carpo e da un legamento ossa del carpo e da un legamento rigido (legamento carpale) che rigido (legamento carpale) che avvolge tutt’intorno le ossa del polsoavvolge tutt’intorno le ossa del polso
Attraverso il tunnel passano il Attraverso il tunnel passano il nervo mediano, i tendini dei nervo mediano, i tendini dei
muscoli flessori delle dita e i vasi muscoli flessori delle dita e i vasi sanguignisanguigni
I legamenti non sono molto flessibili per cui un processo infiammatorio nel polso, I legamenti non sono molto flessibili per cui un processo infiammatorio nel polso, con conseguente rigonfiamento dei tendini, può provocare un aumento della con conseguente rigonfiamento dei tendini, può provocare un aumento della pressione all’interno del tunnel con compressione del nervo mediano che va pressione all’interno del tunnel con compressione del nervo mediano che va
incontro a sofferenzaincontro a sofferenza
La compressione del nervo La compressione del nervo mediano provocamediano provoca
Formicolii alle prime tre dita della Formicolii alle prime tre dita della manomano
Dolore al polso e avambraccioDolore al polso e avambraccio
Diminuzione della sensibilità alle Diminuzione della sensibilità alle prime tre dita della mano prime tre dita della mano
Perdita di forza della mano con Perdita di forza della mano con impaccio nei movimentiimpaccio nei movimenti
Le attività lavorative nelle quali si combinano alta forza ed alta Le attività lavorative nelle quali si combinano alta forza ed alta ripetitività del movimento aumentano significativamente il rischioripetitività del movimento aumentano significativamente il rischio
Anche il mantenimento di posture incongrue del polso aumenta il Anche il mantenimento di posture incongrue del polso aumenta il rischiorischio
Sindrome del Tunnel CarpaleSindrome del Tunnel Carpale
Malattia di De Quervain Malattia di De Quervain (tenosinovite)(tenosinovite)
E’ una infiammazione della guaina che riveste due dei tendini che fanno E’ una infiammazione della guaina che riveste due dei tendini che fanno muovere il pollice: abduttore lungo ed estensore breve del pollicemuovere il pollice: abduttore lungo ed estensore breve del pollice
I tendini, che provengono I tendini, che provengono dall'avambraccio, arrivati al polso dall'avambraccio, arrivati al polso passano all'interno di una guaina che passano all'interno di una guaina che sta alla base del pollice.sta alla base del pollice.La frizione fra i tendini e la guaina La frizione fra i tendini e la guaina (provocata da movimenti ripetuti) (provocata da movimenti ripetuti) provoca una infiammazione che fa provoca una infiammazione che fa restringere l'apertura della guaina. Ciò restringere l'apertura della guaina. Ciò riduce lo spazio a disposizione per lo riduce lo spazio a disposizione per lo scorrimento dei tendini, che quindi scorrimento dei tendini, che quindi fanno attrito con la guaina stessa.fanno attrito con la guaina stessa.
In rosso scuro, il tendine estensore breve, in In rosso scuro, il tendine estensore breve, in rosso chiaro il suo muscolo.rosso chiaro il suo muscolo.In giallo scuro, il tendine abduttore lungo, in In giallo scuro, il tendine abduttore lungo, in giallo chiaro il suo muscolo.giallo chiaro il suo muscolo.In verde, la guaina ispessita e ristretta. In verde, la guaina ispessita e ristretta.
Sintomi:Sintomi:
√ √ dolore al polso e lungo il dorso del dolore al polso e lungo il dorso del pollice, e all'avambraccio specie nei pollice, e all'avambraccio specie nei
movimenti di presamovimenti di presa (come es. aprire un (come es. aprire un barattolo)barattolo)
√ √ Rigonfiamento della guaina Rigonfiamento della guaina (consistenza dura)(consistenza dura)
√ √ Formicolio al dorso del polliceFormicolio al dorso del pollice
Malattia di De QuervainMalattia di De Quervain
La malattia si manifesta spesso a causa di attività La malattia si manifesta spesso a causa di attività lavorative che richiedono una alta ripetitività dei lavorative che richiedono una alta ripetitività dei
gesti ed applicazione di forza (gesti ed applicazione di forza (industria manifatturiera in industria manifatturiera in
generale)generale)
Epicondilite (gomito del tennista)Epicondilite (gomito del tennista)
E’ una infiammazione dolorosa dei tendini dei muscoli estensori del polso e E’ una infiammazione dolorosa dei tendini dei muscoli estensori del polso e della mano a livello della loro inserzione sull’epicondilo laterale dell’omero della mano a livello della loro inserzione sull’epicondilo laterale dell’omero
nella nella regione lateraleregione laterale del gomito. del gomito.
Sintomi:√ dolore localizzato, che aumenta con il movimento√ sensazione di debolezza del braccio nel sollevare pesi anche leggeri.
Epitrocleite (gomito del golfista)Epitrocleite (gomito del golfista)
E’ una infiammazione dolorosa dei tendini dei muscoli flessori del polso e E’ una infiammazione dolorosa dei tendini dei muscoli flessori del polso e della mano a livello della loro inserzione sull’epicondilo mediale dell’omero della mano a livello della loro inserzione sull’epicondilo mediale dell’omero
nella nella regione medialeregione mediale del gomito del gomito
Sintomi:
√ dolore localizzato che aumenta con il movimento
Queste sono le due tendinopatie di più frequente riscontroQueste sono le due tendinopatie di più frequente riscontro
Il sovraccarico dovuto a lavori che richiedono movimenti Il sovraccarico dovuto a lavori che richiedono movimenti ripetuti con applicazione di forzaripetuti con applicazione di forza influisce rapidamente in influisce rapidamente in queste zone (epicondilo mediale e laterale) ristrette, dove si queste zone (epicondilo mediale e laterale) ristrette, dove si
inserisce un gran numero di muscoli e provoca una inserisce un gran numero di muscoli e provoca una infiammazione che, se perdura nel tempo, dà luogo a danni infiammazione che, se perdura nel tempo, dà luogo a danni
permanentipermanenti
Il sintomo più importante è il dolore che si manifesta alla presa Il sintomo più importante è il dolore che si manifesta alla presa di oggetti o al sollevamento di pesidi oggetti o al sollevamento di pesi
Il dolore inizialmente è localizzato al gomito, successivamente Il dolore inizialmente è localizzato al gomito, successivamente si può irradiare all’avambraccio o alla spalla si può irradiare all’avambraccio o alla spalla
Flessione ed estensioneFlessione ed estensione
RotazioneRotazione
Mobilità della SPALLAMobilità della SPALLA
La duttilità articolare della spalla, associata alla possibilità di esprimere gran potenza, espone le strutture anatomiche al rischio di
lesioni
La duttilità articolare della spalla, associata alla possibilità di esprimere gran potenza, espone le strutture anatomiche al rischio di
lesioni
Abduzione adduzioneAbduzione adduzione
Tendinite della cuffia dei rotatoriTendinite della cuffia dei rotatori
E’ una infiammazione dei tendini della spalla
La cuffia dei rotatori è formata dall’insieme dei tendini di quattro muscoli (sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo, sottoscapolare). Collega l’omero con la scapola consentendo l’elevazione e la rotazione del braccio; inoltre mantiene la testa dell’omero nella cavità glenoidea della scapola quando il braccio si muove
la causa più frequente di lesioni della cuffia dei rotatori è il graduale la causa più frequente di lesioni della cuffia dei rotatori è il graduale deterioramento del tendine conseguente a microtraumi ripetuti, associati al deterioramento del tendine conseguente a microtraumi ripetuti, associati al progressivo logoramento dovuto all’età. Nelle persone maggiori di 40 anni progressivo logoramento dovuto all’età. Nelle persone maggiori di 40 anni aumenta il rischio.aumenta il rischio.
Può manifestarsi a causa di attività lavorative che comportano Può manifestarsi a causa di attività lavorative che comportano movimenti ripetuti con uso di forza e/o che necessitano di movimenti ripetuti con uso di forza e/o che necessitano di mantenere le braccia all’altezza delle spallemantenere le braccia all’altezza delle spalle
Il sintomo principale è il dolore notturno alla spalla e al braccio, associato alla progressiva perdita di forza e di movimento del braccio
● ● lesioni parzialilesioni parziali dei tendini della dei tendini della cuffia provocano dolore continuo cuffia provocano dolore continuo all’articolazione della spallaall’articolazione della spalla
● ● lesioni ampielesioni ampie, con completa rottura , con completa rottura di uno o più tendini, causano anche di uno o più tendini, causano anche una graduale diminuzione della una graduale diminuzione della mobilità dell’articolazione, mobilità dell’articolazione, (difficoltà ad elevare il braccio)(difficoltà ad elevare il braccio)
Quali sono i fattori di rischio per i disturbi Quali sono i fattori di rischio per i disturbi muscolo scheletrici?muscolo scheletrici?
Nel 1997 il NIOSH (National Institute for Occupational Nel 1997 il NIOSH (National Institute for Occupational
Safety and Health) ha effettuato una revisione di oltre 600 Safety and Health) ha effettuato una revisione di oltre 600
studi epidemiologici concludendo che c’era evidenza di studi epidemiologici concludendo che c’era evidenza di
una relazione causale tra l’esposizione lavorativa a una relazione causale tra l’esposizione lavorativa a
sforzi intensi, ripetizione dei movimenti, posture sforzi intensi, ripetizione dei movimenti, posture
scomode e vibrazioni e disturbi del collo, spalla ed scomode e vibrazioni e disturbi del collo, spalla ed
arti superioriarti superiori
Numerosi studi clinici e sperimentali hanno evidenziato che in conseguenza di compiti
ripetitivi con uso di forza si producono microtraumi e danni dei tessuti che causano una
infiammazione locale e persino sistemica, seguita da fibrosi e cambiamenti strutturali. L’infiammazione contribuisce al dolore, alla
riduzione funzionale e all’insorgenza di sintomi psicologici
Barbe-MF; Barr-AE: “ Inflammation and the pathophysiology of work-related musculoskeletal disorders” Immun 2006 Sep; 20(5):423-429
FATTORI DI RISCHIO PRINCIPALI
RIPETITIVITA’
(frequenza di azioni meccaniche)
FORZA
POSTURA
TEMPI DI RECUPERO
Molto spesso è la presenza Molto spesso è la presenza simultanea di più fattori di rischio simultanea di più fattori di rischio a determinare, in modo a determinare, in modo maggiormente evidente, gli esiti maggiormente evidente, gli esiti patologicipatologici
RIPETITIVITA’
Ripetitività (frequenza): lavori che comportano la ripetizione degli stessi movimenti degli arti ogni pochi secondi per
buona parte del tempo di lavoro. La frequenza di azioni coinvolgenti l’arto superiore può essere classificata come bassa (meno di 15 azioni
al minuto), media (15-30 azioni al minuto), alta (più di 30 azioni al minuto).
I movimenti ripetitivi sono particolarmente pericolosi per I movimenti ripetitivi sono particolarmente pericolosi per l’apparato muscolo scheletrico quando:l’apparato muscolo scheletrico quando:
• coinvolgono sempre la stessa articolazione e lo stesso coinvolgono sempre la stessa articolazione e lo stesso gruppo muscolaregruppo muscolare
• quando lo stesso movimento viene effettuato troppo spesso, quando lo stesso movimento viene effettuato troppo spesso, troppo rapidamente e troppo a lungotroppo rapidamente e troppo a lungo
FORZA
La forza è la quantità di sforzo fisico necessaria per:La forza è la quantità di sforzo fisico necessaria per:
Compiere una azione tecnica Compiere una azione tecnica (es. sollevare un oggetto, (es. sollevare un oggetto,
usare strumenti): usare strumenti): forza esterna o applicataforza esterna o applicata
Mantenere una posizione di una determinata parte del Mantenere una posizione di una determinata parte del corpocorpo (es. mantenere le braccia sollevate durante l’esecuzione di (es. mantenere le braccia sollevate durante l’esecuzione di
una azione tecnica): una azione tecnica): forza interna o tensione sviluppata forza interna o tensione sviluppata nei muscoli e tendininei muscoli e tendini
La necessità di sviluppare forza in modo ripetitivo è un fattore di rischio per i muscoli ed i tendini
POSTURAil complesso delle posizioni assunte e dei movimenti utilizzati da ciascuna principale articolazione degli arti superiori (spalla, gomito, polso, mano-dita) per compiere le azioni tecniche di un ciclo di lavoro.
Sono potenzialmente dannose:
le posture ed i movimenti estremi di ciascuna articolazione (escursione superiore al 40-50% del range articolare)
le posture anche non estreme mantenute a lungo
i movimenti dei diversi segmenti quando sono ripetuti uguali a se stessi assai frequentemente
TEMPI DI RECUPERO
il periodo di recupero è un periodo di tempo, all’interno di un turno lavorativo, con sostanziale inattività dei gruppi di muscoli coinvolti nello svolgimento di precedenti azioni lavorative
Il fattore di rischio è rappresentato dalla mancanza o insufficienza della durata e della distribuzione dei periodi di recupero
I tempi di recupero sono rappresentati dalle pause lavorative, dallo svolgimento di compiti non ripetitivi
- alta precisione
- compressioni
- uso di dispositivi individuali incongrui (guanti, calzature, ecc.)
- uso di attrezzature di lavoro non ergonomiche
- esposizione a freddo
- vibrazioni
fattori complementari di rischio
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTI RIPETUTI ARTI SUPERIORI
Le malattie muscolo scheletriche di natura lavorativa, in particolare degli arti superiori, hanno tra i fattori determinanti di rischio una serie di fattori di natura organizzativa:
RITMI
DURATA DEI COMPITI
DISTRIBUZIONE E DURATA DELLE PAUSE DI LAVORO RIPETITIVO
Questo comporta una oggettiva difficoltà di valutazione e di associazione rischio/danno in quanto una stessa lavorazione potrebbe risultare a rischio o meno in rapporto alle concrete modalità di svolgimento dell’attività sia in senso tecnico (procedure, strumenti…) sia in senso organizzativo (ritmi, turnazioni, pause…)
Valutazione del rischio
Una valutazione più precisa del rischio, si può ottenere con metodi di analisi che misurano tutti i singoli fattori che determinano l’esposizione,
quali la frequenza, la forza, la postura, i tempi di recupero e i fattori di rischio complementari
Possono essere utilizzati metodi di indagine proposti dalla letteratura e dalla norma di riferimento ISO 11228-3, quali la check list OCRA (e l’indice OCRA)
METODO OCRA (CHECK LIST E INDICE)
a ciascuno dei 4 principali fattori di rischio (carenza dei periodi di recupero, frequenza, forza, posture incongrue) viene assegnato il valore numerico corrispondente allo scenario più rappresentativo della realtà osservata (da 0–assenza di rischio- a rischio massimo)
Il valore complessivo, ottenuto dalla somma dei valori numerici parziali produce il valore finale che va poi ponderato per la durata effettiva del lavoro ripetitivo nel turno Questo valore ottenuto viene confrontato con i valori di riferimento proposti per individuare la fascia di rischio corrispondente e consentire la stima del livello di esposizione.
PREVALENZA DI LAVORATORI AFFETTI DA PATOLOGIE IN UN CAMPIONE DI NON ESPOSTI = 3,7% (tasso standardizzato per età e genere)
ATTIVITA’ LAVORATIVE A RISCHIO DI PATOLOGIA MUSCOLO SCHELETRICA DEGLI ARTI SUPERIORI – indagini effettuate in aziende
del territorio dell’Azienda USL 2 Lucca
PRODUZIONE DI SIGARI
Fase lavorativa: lavorazione a mano del sigaro
Nella mansione di lavorazione a mano del sigaro sono presenti compiti ripetitivi, vale a dire compiti caratterizzati da una sequenza di azioni degli arti superiori che si ripetono sempre nello stesso modo
L’attività consiste nel produrre un numero stabilito di sigari per turno di lavoro (ritmo vincolato dalla produzione)
La lavorazione è esclusivamente manuale e consiste nell’arrotolare una foglia di tabacco intorno ad una determinata quantità di tabacco, sminuzzato a mano, per formare il sigaro
Si realizza: impegno posturale a carico dell’articolazione del polso, dell’articolazione della spalla e delle mani che, per circa 2/3 del ciclo, compiono fini movimenti delle dita e prese sfavorevoli
i principali fattori critici nel condizionare il rischio risultano essere:
la frequenza di azione (il numero di azioni tecniche al minuto)
la postura assunta dai vari segmenti articolari nell’esecuzione del lavoro (articolazione della spalla, polso, mano)
La inadeguata distribuzione dei tempi di recupero
Esiti della valutazione del rischio:
L’indice di rischio espresso dalla check list ocra per postazione di lavoro (valutate 3 postazioni) risulta:
18,05 per la postazione n. 1 per entrambi gli arti superiori
19,95 per le postazioni n. 2 e 3 per entrambi gli arti superiori
la lavorazione risulta collocata ai livelli superiori della fascia di rischio medio
INDAGINE SANITARIA Reparto produzione a mano sigari: sintesi dei risultati del questionario anamnestico
TABELLA DI SINTESI DEI PRINCIPALI DISTURBI ANAMNESTICI
SOGGETTI CON SOGLIA
POSITIVA ARTI SUPERIORI
SOGGETTI CON COMUNQUE
UN DISTURBO AGLI ARTI
SUPERIORI
SOGGETTI NEGATIVI AGLI ARTI SUPERIORI
N % N % N %
MASCHI 0 0,0% 1 100,0% 0 0,0%
FEMMINE 23 60,5% 31 81,6% 7 18,4%
TOTALI 23 59,0% 32 82,1% 7 17,9%
INTERVISTATI 39 LAVORATORI
Patologie muscolo scheletriche correlate al lavoro diagnosticate
prevalenza delle diverse patologietendinopatie
spalla tendinopatie
gomito tendinopatie polso o cisti
tendinee
sindrome canalicolare
polso - stc
sindrome canalicolare
gomito
tot. patologie
su esposti
tot patologie maschi
n.%
00%
00%
00%
00%
00%
00,0%
tot patologie femmine
n.%
624%
00%
00%
1248%
728%
2565,8%
patologie su totali patologie
n.%
624%
00%
00%
1248%
728%
25
% patologie su totale esposti
% 15% 0% 0% 31% 18% 64%
totale esposti: 39 totale patologici: 9 % patologici su totale esposti: 23,1%
SOLUZIONI ADOTTATE E PROGRAMMATE
ADEGUATI PERIODI DI RECUPERO:
Pause di 10 minuti ogni ora di lavoro
Formazione ed addestramento dei lavoratori sulle modalità di lavoro (adozione di tecniche manuali per la riduzione del numero dei gesti lavorativi e per il mantenimento di adeguate posture dei vari segmenti articolari interessati)
SORVEGLIANZA SANITARIA:
-Questionario anamnestico per sintomi degli arti superiori ai lavoratori esposti al rischio
- Esame elettroneurografico ed ecografia muscolo scheletrica nei casi con questionario anamnestico positivo per patologie muscolo scheletriche degli arti superiori
CANTIERE EDILE (GRANDI OPERE)
MANSIONE DI FERRAIOLO
fase lavorativa: consiste nel legare i tondini di ferro con filo di ferro, usando attrezzi manuali (pinze) in modo da preparare delle reti tridimensionali (casseri) che andranno a formare l’armatura dei pilastri e/o strutture varie in cemento armato
Le operazioni di legatura vengono eseguite con le braccia sollevate a diverse altezze;
le posizioni assunte dagli arti superiori vanno dall’altezza dei piedi dell’operatore, fino al di sopra dell’altezza delle spalle, assumendo tutte le posizioni intermedie.
Il ritmo di lavoro non è determinato da macchine, ma presenta comunque vincoli in quanto è condizionato dai tempi di esecuzione della colata di cemento che viene programmata con cadenza settimanale
i principale fattori critici nel condizionare il rischio risultano essere:
la carenza dei tempi di recupero
la postura assunta dai vari segmenti articolari nell’esecuzione del lavoro (articolazione della spalla e del gomito)
la frequenza di azione (il numero di azioni tecniche al minuto)
la forza applicata nell’operazione
Esiti della valutazione del rischio:
L’indice di rischio espresso dalla check list ocra per la postazione di lavoro risulta:
25 per l’arto superiore destro
19 per l’arto superiore sinistro
la lavorazione risulta collocata nella fascia di rischio alto per l’arto superiore destro e nella fascia di rischio medio per l’arto superiore sinistro
ADEGUATI PERIODI DI RECUPERO:
Pause di 10 min. ogni ora di attività di legatura
Tale interruzione potrà consistere anche nella sostituzione della attività lavorativa con un’altra che non comporta lo stesso rischio
Attività di legatura per un tempo non superiore al 50% dell’orario di lavoro giornaliero
SOLUZIONI ADOTTATE
SORVEGLIANZA SANITARIA:
- Questionario anamnestico per sintomi degli arti superiori ai lavoratori esposti al rischio
- Esame elettroneurografico nei casi con questionario anamnestico positivo per patologie muscolo scheletriche degli arti superiori.
GRANDE DISTRIBUZIONE: SUPERMERCATI
I fattori di rischio :
Movimenti ripetuti degli arti superiori
Posture incongrue (postazioni di lavoro, attrezzature di lavoro, modalità di lavoro)
Ritmi ed organizzazione del lavoro
Lavoratori esposti:
cassieri, macellai, banconieri, addetti al confezionamento dei cibi freschi, addetti al rifornimento della merce su scaffalature
POICHE’ LE MODALITA’ ESECUTIVE DEI COMPITI INDIVIDUATI NEI VARI SUPERMERCATI SONO ASSAI SIMILI, I VALORI INTRINSECI DI RISCHIO ATTRIBUITI POSSONO ESSERE CONSIDERATI ESTENDIBILI A TUTTI I SUPERMERCATI
STUDI CONDOTTI DA EPM DI MILANO (Unità di Ricerca “Ergonomia della Postura e del Movimento” – Fondazione Don Carlo Gnocchi) NEL 2009 IN VARI SUPERMERCATI UTILIZZANDO IL METODO DELLA CHECK LIST OCRA HANNO MISURATO IL LIVELLO DI RISCHIO INTRINSECO DEI DIVERSI COMPITI LAVORATIVI (cioè il livello di rischio presente quando il compito è l’unico svolto per l’intero turno di lavoro)
STIMA DEL RISCHIO
LE VARIAZIONI TRA UN SUPERMERCATO E L’ALTRO VANNO ATTRIBUITE ALLA DIVERSA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO CHE DEVE ESSERE QUINDI ANALIZZATA SEMPRE CON GRANDE DETTAGLIO
I RISULTATI ESPOSITIVI OTTENUTI DENOTANO PRESENZA DI RISCHIO SPESSO “MEDIO” E QUALCHE VOLTA ALTO (REPARTI GASTRONOMIA) NEGLI OPERATORI FULL TIME, MENTRE NEI PART TIME IL RISCHIO E’ PIU’ SPESSO BORDER-LINE
SOLUZIONI
ERGONOMIA DELLE POSTAZIONI DI LAVORO (banchi, attrezzature…)
ADEGUATI PERIODI DI RECUPERO ALL’INTERNO DEL TURNO DI LAVORO (pause, alternanza con compiti non ripetitivi)
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (turni, ritmi di lavoro)
FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO DEI LAVORATORI (informazione sui rischi e sulle modalità corrette di lavoro)
IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA PUO’:
EVIDENZIARE SITUAZIONI DI RISCHIO PRESENTI NEI COMPITI LAVORATIVI (ritmi di lavoro, attrezzature e postazioni di lavoro, carenza di formazione adeguata…)
COLLABORARE ALLA INDIVIDUAZIONE DI MISURE DI PREVENZIONE
Per esperienza e conoscenza dell’ambiente di lavoro e delle modalità di lavoro
Grazie per l’attenzione