Problem Solving 5 - Oxy Dental · solo con il risparmio - che è comunque doveroso - ma anche con...

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Per maggiori informazioni

vedi articolo a pagina 14

la nuova generazione degli sterilizzatori da banco

Con un carico di 5 cassette dentali il K5effettua un ciclo B completo in soli 25 minuti

Serie K

Il Ciclo Bpiù rapido del mondo?

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Vi chiediamo pertanto di compilarlo e di inviarlo via fax allo 0422/842310. Le vostre risposte verranno esaminate, e le vostre richieste verranno di volta in volta soddisfatte. Questo è il nostro modo di cooperare...

questo è il nostro mododi essere partner professionali

Eccoci giunti al quinto numero della nostra rivista.L’impegno che noi della Oxy Dental abbiamo deciso di affrontare con Voi, medici del Veneto e del Friuli, per offrirvi un servizio migliore, di aggiornamen-to e di informazione, un “plus” che, speriamo, farà la differenza...Siamo l’unico deposito dentale in Italia che ha deciso di prendersi questo impegno e di portarlo avanti con costanza, nonostante richieda numerosi sacrifici…e i sacrifici costano, si sa, ma le soddisfazioni che alcuni di voi ci hanno dato in questo anno ci hanno in parte ripagato.

Siamo fermamente convinti che la guerra dei prezzi che si è innescata in questi ultimi anni sia solo il risultato di un mercato che stà attraversando un momento difficile. Purtroppo il passaggio all’euro ha gravato su tutti noi, e ci ha portato a controllare le spese che facciamo fino all’ultimo centesimo… perché alla fine, diciamolo, le differenze tra le varie “super offerte”, sono effet-tivamente solo di pochi centesimi. Quello che però crediamo è che, da un momento simile, non si possa uscirne solo con il risparmio - che è comunque doveroso - ma anche con la consa-pevolezza che è necessario rinnovarsi e investire per crescere, diventare più forti, offrire qualcosa in più: quel valore aggiunto che lega il cliente al deposito e il paziente al dentista.

Ed è quello che stiamo cercando di offrirvi… un servizio che è sì informativo su ciò che vendiamo, ma che è anche “idee” che vogliamo darvi per degli investimenti che possano tornarvi utili. Ecco perché gli articoli sullo sbian-camento… è quasi estate, e nella società in cui viviamo la propria immagine riveste un’importanza fondamentale (basta dare un’occhiata a centri estetici, solarium o palestre… sempre più affollati in questo periodo); o sui software gestionali collegati a programmi educativi… perché è più semplice vendere una cura quando se ne può mostrare il risultato finale, o ancora sui metodi per terapie parodontali indolori… perché la paura del dentista deriva dal dolore che spesso il paziente prova, e se il dolore sparisce… beh… il dentista diventa un mago, e il paziente il suo miglior promoter!!!!

Ma torniamo a noi… Ora che vi abbiamo dato un po’ il tempo e il modo di conoscerci, vorremmo conoscere il vostro pensiero… perché è solo attra-verso i commenti e le vostre critiche, siano esse positive o negative, che possiamo rendere questo servizio effettivamente utile a tutti voi, uno stru-mento di consultazione e di aggiornamenti che vesta perfettamente le vostre esigenze.

Abbiamo perciò deciso di allegare a questo numero un breve questionario, che vi darà la possibilità di farci capire più a fondo le vostre esigenze.

Un periodico al Suo servizio…

Problem Solving INFORMAZIONE TECNICA E MERCEOLOGICA

Direttore Responsabile: Saba BiasettoDirettore Amministrativo: Mariella ZenucchiDirettore Tecnico: Franco BiasettoDirettore Marketing: Saba BiasettoImpaginazione e Grafica:Franco RoccoStampa: Grafiche Piovesan

Ai sensi della Legge 675/96 sulla tutela dei dati personali, si informa che è nel diritto del ricevente richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento dei dati in nostro possesso.

Tutti gli articoli o redazionali pubblicati sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La proprietà letteraria spetta all’Editore; è vietata qualsiasi riproduzione, intera o parziale, in qualsiasi lingua, senza la previa autorizzazione scritta.

in questo numero:Ergonomia 4 Viaggio nell’ergonimia

Gruppo 33 7

Novità 8 Sistema di sbiancamento Quick White & LumaArch

Tecnologie laser a confronto 10 Utilizzo del laser nella pratica odontoiatrica: Intervista al Dott. Rovelli

Corsi ECM 12

Sterilizzazione 14 Sicurezza in primo luogo: il controllo delle infezioni

Novità 17 Mirrodent cannula di aspirazione e specchietto che ruotando pulisce

Novità 18 Occlusione e postura

Software gestionale 20 Software gestionali: i benefici della cartella elettronica

Endodonzia 22 Trucchi nell’endodonzia

SommarioMaggio 2004D.ssa Saba BiasettoDirettore Marketing

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Nella pratica dentistica spesso ci si trova a dover lavorare con estrema precisione ed in modo accurato in aree di lavoro molto ridotte ed in cui è difficile l’accesso agli strumenti. Inoltre la maggior parte dei pazienti è molto tesa.Questo capita perché tutto il giorno si lavora con una errata posizione del corpo e con i muscoli tesi.Vi sono ricerche che dimostrano che fino al 70% di tutti i dentisti regolar-mente denuncia fastidi alla schiena, al collo o alle spalle. Con il tempo la vista può essere messa in pericolo e portarsi al deterioramento. In modo particolare sono da temere le lesioni ai dischi intervertebrali nelle zone dei fianchi, della schiena e del collo.Vanno quindi sempre più peggioran-do le condizioni per un buon esercizio della pratica dentistica, il che implica un ulteriore aggravamento.Ecco allora perché oggi è necessario migliorare fortemente le procedure di lavoro e la cura dei pazienti per poterle rendere le più utili possibili al vantaggio dell’esercizio dentale.

Lo scopo di questa relazione è di descrivere un metodo di lavoro che migliori la postura e portare il lavoro al massimo della sua efficienza.

Per realizzare tutto ciò è necessario:1 - sedere bene2 - vedere bene3 - lavorare bene

SEDERE BENEPosizioni di seduta sbagliateLe figure mostrano qui un dentista con la colonna vertebrale storta. Inoltre il corpo, il collo e la testa sono inclinati. La schiena è incurvata e la testa ed il collo sono rivolti in avanti e verso il basso.

Tali posizioni portano facilmente a disturbi o danneggiamenti all’arti-colazione, ai muscoli e al tessuto connettivo. Seguiranno poi dolori muscolari e inevitabili conseguenze.A causa di posizioni errate, l’intero fisico si indebolirà e perderà di con-centrazione. Non sarà difficile per un dentista teso portare il paziente al suo stesso stato.Spesso i dentisti sono costretti a piegarsi in avanti per poter vedere l’interno della bocca del paziente. Questo avviene in particolare perché vi sono difficili condizioni di visibilità. Se il dentista si protende in avanti incurvando la schiena, i dischi inter-vertebrali si sovraccaricheranno nella parte anteriore della zona lombare mentre si allungheranno i legamenti interni della colonna vertebrale.A causa del sovraccaricamento dei muscoli statici questa posizione errata imporrà un grande sforzo di allunga-

mento dei muscoli della schiena.Quando il paziente è messo in posi-zione più bassa rispetto al dentista, quest’ultimo deve ridurre la distanza visuale per poter vedere i dettagli della cavità orale del paziente.Questo significa che la testa ed il collo debbono essere piegati in avanti.

Con questa posizione si sovracca-ricano anche i dischi intervetebrali, i legamenti ed i muscoli del collo; ciò porta inevitabilmente alla distorsione dei dischi con conseguenti dolori alla nervatura delle braccia e delle mani.

Dott. Herluf SkovsgaardRelatore specializzato in Ergonomia

Viaggio nell’ergonomia

Ergonomia

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se leggermente piegate all’indietro. In questo modo la spina dorsale è in equilibrio e si evita il sovraccarica-mento dei dischi intervertebrali.

Una posizione di seduta che fa man-tenere una corretta curvatura lombare deve avere questi vantaggi:• Minore compressione della parte

anteriore dei dischi intervetebrali evitando il rischio conseguente del loro cedimento strutturale

• La schiena in una posizione più equilibrata cosi chè i muscoli si stanchino di meno

• Minore compressione della zona addominale

• Maggiore libertà di movimento della cassa toracica e del diaframma.

Conseguentemente l’inspirazione e l’espirazione diventano più leg-gere e profonde.

• Con una schiena arrotondata si tende più facilmente ed inconscia-mente ad alzare le spalle, posizione che porta a dolori alla muscolatura.

Buone posizioni di sedutaPer avere una buona posizione si deve lavorare in simmetria con l’asse mediano del corpo. Non si deve ruo-tare il bacino, né il collo, né la testa, né piegarsi lateralmente.Il corpo deve rimanere in posizione simmetrica.La posizione allora si dice in equilibrio e bilanciata e si minimiza il sovracca-ricamento statico dei muscoli.

- Sedere appoggiandosi indietroIl disegno mostra un piano di seduta del seggiolino leggermente inclinato indietro e che la zona lombare viene supportata dalla spalliera.Si userà questa posizione quando ciò sarà possibile, per esempio quando si parlerà al paziente o quan-do il lavoro nella bocca di questi è di facile raggiungimento per l’occhio. Purtroppo però, capita di frequente di non poter lavorare in questa posi-zione.

- Sedere piegati in avantiDi solito i piani di seduta sono rivolti all’indietro. Se sullo stesso seggiolino ci si piega un po’ in avanti per vedere la bocca del paziente, difficilmente si potrà mantenere la spina dorsale bilanciata.L’angolo compreso tra il femore ed il busto si restringe a tal punto che aumenta l’incurvatura dei fianchi che nel contempo vanno a torcersi.

Il sovraccaricamento della parte anteriore delle vertebre è estrema. Se ci si piega in avanti, possiamo conservare una migliore curvatura dei fianchi, meglio quindi se si è seduti con un piano un po’ inclinato in avanti. Questo amplia l’angolo tra il femore ed i busto. I femori sono leggermente rivolti verso il basso e in questo modo l’altezza aumenta dai 5 ai 12 cm.

I dentisti che sono alti 178/180 cm hanno bisogno di un seggiolino particolarmente alto con un piano di seduta distante circa 55 cm dal pavimento.Con un seggiolino piegato in avanti il dentista può sedere bene se questo è provvisto di un arrotondamento che permette di flettere le gambe e non scivolare in avanti.

Ai suoi lati, la colonna vertebrale deve avere i fianchi leggermente rivolti all’indietro, la spina dorsale in avanti e le vertebre del collo anch’es-

Ergonomia

Speciale forma anatomica che permette una stabile postura di lavoro nelle diverse posizioni evitando il sovraffi ticamento della schiena quando si inclina il seggiolino in avanti.

L'incavo del sedile lascia spazioalle ginocchia così da avvicinarViper migliorare la condizione di lavoro.

Una volta posizionato, il poggia-schiena segue automaticamente

il moto del sedile, senza che ci sia bisogno di regolarlo.

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Oxy Dental ti aspetta al47° Congresso “Amici di Brugg”

dal 20 al 22 maggio 2004 presso la Nuova Fiera di Rimini

padiglione B5salone 5 n° 147/174 - corsia 4/5

per la presentazionedel nuovo riunito FLEX

Mantenendo la curva lombare è più facile tenere abbassate e diritte le spalle. Tutto questo evita i dolori al muscolo elevatore.• Diventa più difficile spor-gere il collo ed abbassare la testa. Si evitano quindi forti dolori.• Infine si devono evitare le lesioni delle vertebre nella zona del collo.

Il dentista si serve quindi di due posi-zioni di lavoro. La prima è leggermen-te rivolta indietro, la seconda legger-mente in avanti grazie all’inclinazione del seggiolino adeguatamente rego-labile, la cui spalliera possa seguire i movimenti dell’inclinazione del piano di seduta.

Abbiamo definito allora ciò che intendiamo per “buona posizione di lavoro” e che tutto il lavoro sulla poltrona del paziente va eseguito anch’esso da una buona posizione di lavoro.

Nel prossimo numero:"Vedere bene".

Ergonomia

Il Dr. Herluf Skovsgaard laureato presso la Aarhus Tandlegehojskole (Danimarca), è uno dei relatori più conosciuti ed apprezzati in materia di Ergonomia. Sono più di 50.000 i dentisti ed assistenti che in Europa hanno partecipato ed apprezzato i suoi corsi a livello internazionale. Esercita a Randers in Danimarca da circa 30 anni. Durante gli ul-timi anni ha tenuto innumerevoli conferenze in Ergonomia, tecnica di lavoro e qualità del-l’organizzazione. È membro dell’F.D.I.

L’ ERGONOMIA

Mini Corsi su:

21 maggio 2004

Il Dr. Herluf Skovsgaardterrà Mini Corsi della durata di 10

minuti circa nello standdella ditta FOM

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Programma annuale

29 Gennaio 2004 Tavola rotonda - Le problematiche in implantologia: Fallimenti o insuccessi? Revisione della letteratura.

26 Febbraio 2004 - Dott. Mauro Bolzan - Dott. Fabio Marcon Le riabilitazioni impianto-protesiche come alternativa nei casi parodontali complessi.

25 Marzo 2004 - Dott.ssa Maria Pia Montanari Think Ceramics: le nuove tecnologie per i restauri protesici “metal free”.

29 Aprile 2004 - Dr. Antonio Pelliccia Gli studi di settore: come orientarsi.

27 Maggio 2004 - Dott. F. Vedove Implantologia su osteodistrazione.

24 Giugno 2004 - Dott. Francesco Variola La valutazione del carico sugli impianti.

30 Settembre 2004 - Dott. Silvio Bonfiglio Mini rialzo vs grande rialzo di seno. Strategie operative.

28 ottobre 2004 - Dott. Piergiorgio Nicolin L’“IMAGING” nello studio odontoiatrico. Gestione integrata delle immagini. Radiografi a e fotografi a digitale.

25 Novembre 2004 - Dott. Lars Sennerby Il carico immediato su impianti.

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Presidente: Dott. Mauro Bolzan

Consiglio Direttivo:Dott. Alberto Alessandrini,Dott. Pierangelo Bressan,Dott. Massimiliano Lanza,Dott. Raffaele Mazzilli,Dott. Fabio Marcon,Dott. Francesco Variola,Dott. Damiano Verrocchi,Dott. Silvio Bonfiglio.

Scopo degli incontri è di poter confrontare le espe-rienze di ogni giorno del nostro lavoro, per poter migliorare e sviluppare la nostra conoscenza, attra-verso un dialogo aperto e comunicativo.

Il programma annuale è sempre ricco di novità e di interessanti argomenti, degni di approfondimento.

La frequenza è libera e aperta a tutti i nuovi e vec-chi clienti.

Il Gruppo 33 è un ottima proposta per condividere esperienze professionali e per scambiare opinioni e metodologie operative tra odontoiatri.

Per l’iscrizione ai corsi contattare Oxy Dental:Tel.: 0422 841241Fax: 0422 842310e-mail: [email protected]

Tutti gli incontri si svolgeranno nella sala conferenze della Oxy Dental alle ore 20.30.

È l’organizzazioneche predispone e coordinai principali Corsi di formazionein Oxydental.

3333GRUPPO

Gruppo 33

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La cosmesi rappresenta oggi un aspetto rilevante per lo studio den-tistico. Al centro dell’attenzione dei pazienti di ambo i sessi, troviamo infatti in maniera sempre crescente la necessità di curare l’aspetto este-tico, imitazione dei modelli espressi dalla televisione e dai vari media. Palestre, cure dimagranti, parrucchieri, estetiste, lampade abbronzanti e natu-ralmente denti sempre più bianchi.

QuickWhite & LumaArch

1- Energia luminosa fornita da una lampada alogena allo xeno con filtro dicroico, raffreddamento a liquido e guida ottica.

2- QuickWhite e perossido di idro-geno con sbiancante fotochimico specifico per una lunghezza d’onda definita.

3- Seduta di 30 minuti per sbiancare contemporaneamente entrambe le arcate dentarie.

QuickWhite rappresenta una svol-ta innovativa nella tecnologia dello sbiancamento dei denti. Si tratta del primo sistema ambulatoriale a “elevato sbiancamento” in grado di trattare contemporaneamente entrambe le arcate dentarie con il sistema “LumaArch” in un periodo di tempo inferiore ai 30 minuti.Per questo motivo esso si presenta

come il sistema più rapido, più prati-co e più sicuro presente sul mercato. Per non parlare del fatto che l’esito del trattamento eguaglia i migliori risultati ottenuti da qualsiasi altro sistema commercializzato.Nell’attuale contesto di forte crescita della sensibilità comune relativa-mente ad esigenze estetiche, per le quali si è spesso disposti a lunghi e costosi trattamenti, sono facilmente immaginabili le potenzialità offerte da un sistema che presenta tali caratteristiche.

Cosa rende QuickWhite inegua-gliabile?L’esclusività della formula di Qui-ckWhite è nel gel. Questo contiene un colorante fotoassorbente estratto dalla femmina di cocciniglia, il quale facilita il controllo di trasferimen-to dell’energia (“Energy Transfer

Control [ETC™]”). Tale colorante assorbe selettivamente la luce della lampada LumaArch, accelerando la velocità della reazione sbiancante, consentendo ai radicali idrossilici di penetrare efficacemente nello smal-to e sbiancare i denti in modo più rapido e sicuro.

Il perossido di idrogeno viene prima mescolato con la polvere QuickWhite, la quale contiene un addensante e un colorante fotoat-tivo. Questo passaggio è molto importante per l’efficacia del tratta-mento, dal momento che il peros-sido di idrogeno è il composto che dà inizio alla reazione con la polvere QuickWhite.

Il nuovissimo e unico sistema di sbiancamento QuickWhite & LumaArch,il più veloce e facile sistema per ottimizzare la procedura di sbiancamentoalla poltrona, che presenta grandi vantaggi per il paziente e per il dentista.

&Sistema di sbiancamento QuickWhite LumaArch

Mauro Turchetti

Novità

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”IL SEGRETO STA NELLA SALSA”:la formulazione di QuickWhite comincia ad agire subito dopo la miscelazione e l’applicazione ai denti, consentendo così ai radicali idrossilici di penetrare nello smalto e realizzare quindi lo sbiancamen-to in modo sicuro e rapido (in un tempo inferiore ai 30 minuti). I denti sono costituiti prevalentemente da sostanze inorganiche e la mancanza di acqua consente la penetrazione del perossido di idrogeno e la forma-zione di radicali.

Nel 1500 gli esploratori spagnoli si meravigliarono dei segreti e dei progressi tecnologici delle civiltà Inca e Maya. QuickWhite ha carpito alcuni dei segreti di questi antichi popoli riguardanti l’uso dell’estratto della femmina di cocciniglia, che viene ora usato in QuickWhite come colorante fotoassorbente. Questo colorante che facilita il controllo di trasferimento dell’energia (“Energy Transfer Control [ETC™]”) assorbe selettivamente la luce della lam-pada “LumaArch”, accelerando la velocità della reazione del gel sbiancante. A livello internazionale questo colorante naturale non ha restrizioni d’uso e mantiene il suo colore brillante nel corso dell’in-tero processo di sbiancamento, garantendo la massima quantità di fotoassorbimento durante tutte e tre le applicazioni.

La ricerca ha dimostrato che tre sin-gole applicazioni di gel (otto minuti per applicazione) sono sufficienti per raggiungere lo sbiancamento otti-

male nel modo più sicuro ed efficace a livello ambulatoriale.

I VANTAGGIUn argomento sul quale è molto concentrata l’attenzione dei medici è il marketing. E’ dimostrato infatti che questo aspetto è fondamentale per una gestione dello studio che risulti più snella, qualitativamente migliore e redditizia. Per chi non abbia ancora particolare confidenza con questo tipo di tematiche può apparire quasi come un miraggio la presenza contemporanea di questi elementi. Vediamo invece come l’utilizzo del sistema di sbiancamen-to QuickWhite & LumaArch risponda a pieno a queste caratteristiche. E un aspetto che non può non essere rimarcato è rappresentato dal fatto che nel rapporto dentista-paziente non ci sono vantaggi dell’uno che vanno a discapito dell’altro, bensì i vantaggi di entrambi camminano di pari passo.

IMMAGINE: il dentista è nella condi-zione di proporre ai propri pazienti il Sistema di Sbiancamento più all’avanguardia oggi presente sul mercato. E’ in grado di offrire un risultato estetico eccezionale in una unica seduta senza far fare più nulla a casa (es. fastidiose mascherine per 2/4 settimane). Il passaparola sarà l’arma vincente.

Qualità: immediatamente si può ottenere e verificare l’ottimo risultato (almeno 7 tonalità) senza aspettare troppo tempo.

NON SOLO COSMESI: infatti il Sistema è apprezzato da chi si occupa di protesi avendo la possibilità di sbian-care in una sola seduta i denti vicini a quelli da protesizzare e definire la nuova tonalità.

ECONOMICI: in un’ora l’igienista è in grado di portare allo studio un profit-to lordo di alcune centinaia di Euro.Attualmente non c’è nessuna prestazione odontoiatrica che può essere gestita in completa autonomia da una igienista che possa dare allo studio un così alto profitto!

Inoltre, il sistema QuickWhite è supportato da un’intensa campa-gna pubblicitaria tramite i maggiori organi di informazioni di massa (TV, stampa e non solo) i quali garan-tiscono al dentista, che utilizza questo innovativo sistema di sbian-camento, un’assistenza indiretta ed una comunicazione specifica per il paziente come mai sino ad oggi si era verificato.

Chimica dello sbiancamento di QuickWhiteIl perossido di idrogeno (H2O2) rilascia radicali liberi idroperossido e ossigeno che scindono i doppi legami nella struttura cromofora delle molecole organiche dando luogo alla produzione di molecole più semplici che assorbono una inferiore quantità di luce.

1 QuickWhite contiene uno sbiancante fotochimico specifico per una precisa lunghezza d’onda in grado di poten-ziare l’ossidazione mediante luce alogena allo xeno.

2 La reazione termica fotochimica è equilibrata al fine di mantenere una temperatura costante al di sotto della soglia di sicurezza per evitare di pericolo di una aumentata sensibilità o di lesioni della polpa.

3 Il sensibilizzatore eccita i radicali liberi dallo stato singolo a quello di tripletta, incrementando così la velocità di ossidazione. (Generalmente il sensibilizzatore è una sostanza con un gran numero di doppi legami che in una seconda sostanza dà origine a una popolazione di triplette inaccessibili).

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Tecnologie laser a confrontoDiego Merati

La tecnologia laser nel mondo odontoiatrico ha ormai raggiunto livelli applicativi impensabili fino a qualche anno fa, ma alcune applica-zioni non sono ancora ben definite, a causa di una disinformazione da parte degli operatori dentali, e una plausibile diffidenza che l’odontoiatra nutre nei confronti di tale tecnologia, a tal proposito abbiamo scambiato quattro chiacchiere con un libero professionista su quella moltitudine di informazioni che vengono pro-pinate dagli informatori del settore circa i laser odontoiatrici.

Dott. Rovelli: Abituati all’incalzare della tecnologia ci aspetteremmo miracoli da un laser ma, ahimè, non è così per alcune ragioni che sareb-be bene chiarire prima di affrontare un tale investimento.

Esiste un laser che mi permette di effettuare tutti i trattamenti?

Innanzitutto non esiste un singolo laser che raggruppi in sé le peculiari-tà delle diverse sorgenti energetiche (CO2, Nd:YAG, Erbium:YAG, Diodo, etc.) in quanto ognuno di essi ha delle precise caratteristiche più o meno adatte al trattamento che dobbiamo eseguire.Ogni singola sorgente è da intendere come coadiuvante dello strumenta-rio già presente nello studio, fatte salve alcune specifiche applicazioni in cui non vi è una alternativa con i metodi convenzionali.

Ma allora perché dotarsi di un laser?

Ci sono buone ragioni: La qualità del nostro operato ne ha sicuramente un beneficio e questo si ripercuote positivamente non solo sulla nostra coscienza professionale ma anche nel rapporto con i nostri pazienti in termini di qualità percepita e quindi di fidelizzazione. La sua silenziosità lo vuole apprez-zato soprattutto dai bambini ma anche da molti pazienti adulti. Il raggiungimento del trattamento proposto spesso senza l’ausilio del-l’anestesia depone a favore. Ultimo e più importante motivo: determinati risultati oggi sono ottenibili solo con l’ausilio del laser.Detto questo è importante, affinché l’investimento sia tale, identificare quale è il settore operativo prevalen-te e selezionare il laser più indicato.

Quindi a seconda delle applicazioni dobbiamo individuare il laser più adatto ?

Certo, se siamo dedichi alla chi-rurgia il laser più indicato è il CO2 che possiede oggi una capacità di taglio paragonabile ad un bisturi ed è particolarmente maneggevole, anche nella zone “scomode” poco agibili per il bisturi tradizionale. Se l’ambito di utilizzo prevalente è la conservativa ci orienteremo verso due tipi di laser. Quello ad Er: YAG che è finalmente capace di abradere lo smalto in tempi accettabili, pur

non eliminando gli strumenti rotanti. E quello Nd: YAG per il condiziona-mento della dentina, la cosiddetta vetrificazione, tenendo presente che tale effetto sigilla anche i tubuli dentinali, con ovvi vantaggi in termini di comfort post-reatauro. L’utilizzo di tale laser è consigliato anche nella risoluzione di particolari patologie legate all’ipersensibilità dentale.Per chi si occupa di parodontologia il laser d’elezione è il Neodimio che, ha la peculiarità di abbassare la cari-ca batterica delle tasche parodontali e di avere un effetto biostimolante, il che porta a risoluzioni funzionali ed estetiche impensabili con metodi standard. Un endodonzista che

Utilizzo del lasernella pratica odontoiatrica: intervista al Dott. Rovelli

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Tecnologie laser a confrontovoglia sterilizzare il canale ridu-cendo enormemente il numero di apicectomie e quindi aumentando il comfort del paziente ha a disposizio-ne un laser Nd: YAG (con parecchia letteratura che avalla l’uso) od even-tualmente un laser Er: YAG tenendo presente che esistono alcune limita-zioni cliniche relative al suo uso.

Abbiamo parlato di conservativa, parodontologia ed endodonzia, sono le uniche specialità in cui si può utilizzare il laser ?

No, esistono tutte quelle applica-zioni di chirurgia mucogengivale (gengivectomie, frenulectomie, escis-sioni in generale) in cui l’approccio

convenzionale comporterebbe tempi di guarigione più lunghi. Inoltre può essere utilizzato anche nel tratta-mento non chirurgico delle lesioni bianche, quali Lichen, Leucoplachie ed afte. Personalmente lo ritengo anche un buon strumento per la decontaminazione delle perimplan-titi.

È sicuro l’utilizzo del laser ?

Molti laser hanno ormai in dotazione un software che permette di sele-zionare tutte le procedure standard senza incorrere in errori dovuti all’uso impreciso e a una applicazio-ne errata dei protocolli operatori.

PROGRAMMA:

• REGISTRAZIONE

• STORIA DELLA RADIAZIONE LASER Innovazione della fisica

• CENNI SULLA FISICA DEL LASER Componenti Laser Emissione Stimolata Comportamento della Luce

• PARAMETRI DELLA TRASMISSIONE Modalità di trasmissione Metodo di trasmissione Parametri della trasmissione

12 maggio 2004 - ore 21,00 - Sala conferenze Oxy Dental

Serata sul tema:

L’UTILIZZO DEL LASER IN ODONTOIATRIAValutazioni tecniche e cliniche

Relatore: Dott. Emanuele Rovelli

Profi lo del relatore: Il Dott. Emanuele Rovelli è Nato a Besana Brianza (MI) il 28/02/58, laureto in medicina e chirurgia presso l’Università di Milano nel 1985, è regolarmente iscritto all’albo degli odontoiatri di Milano dal 1986 iscrizione N° 326.Ha partecipato al corso postuniversitario in endodonzia con il Prof. H. Shilder dell’Università di Boston, Massachusetts USA. Ha seguito corsi di parodontologia e terapia implantare con il Prof. Lindhe, Goteborg University, a Goteborg, in Svezia, ha partecipato a corsi di approfondimento con il Prof. Brusotti Università di Pavia, è attualmente socio attivo della SIDP (Società italiana di Parodontologia) e della AIOLA (Associazione Italiana Odontoiatrica Laser).Da sempre svolge libera professione con una attenzione particolare alle nuove tecnologie diagnostiche ed operative collaborando con note aziende del settore in veste di consulente e opinion leader. Ha partecipato allo sviluppo e alla sperimentazione di nuovi apparecchi tecnologici quali i laser e gli air abrasion per la terapia conservativa, valutandone l’utilizzo ed i risultati rispetto agli strumenti rotanti convenzionali. È stato tra i primi in Italia ad utilizzare il laser ad Erbium ed il laser Neodimio, confrontandone i risultati e le metodiche applicative nelle varie applicazioni cliniche. Attualmente è relatore a congressi nazionali e presso le sedi ANDI italiane relativamente alle applicazioni del laser in odontoiatria confrontando e valutando i vari tipi di laser nei diversi aspetti della pratica quotidiana.

• TIPI DI LASER Valutazioni sulle applicazioni dei laser Applicazioni cliniche diverse per ogni laser

• APPLICAZIONI CLINICHE Metodologia operatoria e casi clinici in Parodontologia Metodologia operatoria e casi clinici in Endodonzia Metodologia operatoria e casi clinici in Conservativa Metodologia operatoria e casi clinici in Chirurgia Metodologia operatoria e casi clinici in Patologie Varie

• Considerazioni Finali

• DISCUSSIONE

Per quanto riguarda la sicurezza relativa ad un uso improprio tutti i laser devono essere dotati degli adeguati strumenti protettivi come gli occhiali che garantiscono una elevata sicurezza operativa.

Come è possibile ammortizzare il costo di una tale apparecchiatura ?

Concludo con questa considera-zione. Svolgiamo il difficile ruolo di clinici operatori, ma siamo anche costretti, nostro malgrado, ad esse-re imprenditori di noi stessi. Il laser odontoiatrico oggi soddisfa entram-bi gli aspetti, a patto di fare la giusta scelta. A buon intenditor……

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Profilo del relatore: Dr. Antonio PellicciaEconomista. Consulente di direzione per le strategie di impresa e per la gestione strategica delle risorse umane. Con l’Associazione Nazionale Industriali AIMA ha redatto la rubrica di Marketing sul loro organo ufficiale di stampa. Consulente e Manager di aziende e multinazionali della comunicazione, dell’area farmaceutica e medica. Scrive sulle principali riviste di odontoiatria. Autore e relatore dei corsi sul Management odontoiatrico e sull’ottimizzazione dei costi e dei profitti dell’at-tività gestionale degli studi. Autore del testo “Schede Pratiche di Management Odontoiatrico” edito da Arianto Srl e del testo “Management Odontoiatrico” edito da Acme-Promoden. Ha collaborato al testo “Gestione della professione Odontoiatrica” a cura del Prof. C. Guastamacchia edito da Masson. Docente al Master Di Gestione della Professione Odontoiatrica pres-so l’Università di Brescia. Docente per le lezioni di formazione sul Management Odontoiatrico presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore Agostino Gemelli in Roma. Docente al corso di “Gestione della professione medica” presso l’Università di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Economia e Commercio Istituto di Economia Aziendale Studi sull’Impresa. Direttore responsabile del periodico di gestione della professione odontoiatrica “Mediamix”. Consulente per la certifi cazione di Qualità ISO-Vision. Relatore e responsabile nei corsi ECM con la Casa Editrice Arianto Edizioni Mediche. É Consigliere di Amministrazione e docente ADEM.

LO STUDIO ODONTOIATRICOGESTITO MANAGERIALMENTE

QUOTA D’ISCRIZIONE: 320,00 + i.v.a. per entrambe le giornate - 170,00 + i.v.a. per una sola giornataSEDE: Sala conferenze Oxy Dental s.r.l. - Via Tintoretto, 12 - 31056 Roncade (TV) - Tel. 0422 841241

24/09/04 Dr. Antonio PellicciaPRIMA GIORNATA

dalle ore 09.30alle ore 17.00

PROGRAMMA:• La diagnosi manageriale dello studio - Le basi economiche e le basi organizzative. - Il calcolo del costo delle prestazioni e la congruità del listino. - Il controllo gestionale della produzione.• Gli obiettivi e la terapia manageriale - Terapia di mantenimento dei pazienti richiami,

qualità percepita, marketing deontologico. - Terapia di incremento della produzione pre-

ventivi, modalità di pagamento, comuni-cazione dialogica.

- Terapia di sviluppo dell’organizzazione risorse umane, motivazione, controllo, documenta-zione.

• I benefi ci professionali - Gestione dei tempi. - Aumento della redditività. - Contenimento dei costi. - Riduzione dello stress.

• La gestione manageriale quotidiana: parametri di organizzazione - I fattori di rischio. - L’esame del problema gestionale. - L’agenda di studio. - La valutazione dei carichi di lavoro. - La contrattualistica ed i rapporti economici. - L’agenda della Segreteria. - La comunicazione. - La pianifi cazione.• La organizzazione del controllo periodico di management - Lo spazio. - Il personale. - Il tempo. - I costi. - La motivazione del team. - I rapporti del paziente con lo studio. - I benefi ci.

PROGRAMMA NAZIONALE E.C.M. PROGRAMMA NAZ

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Per maggiori informazioni:

SEGRETERIA CORSIOXY DENTAL

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e-mail:[email protected]

Per offrire ai nostri clienti un servizio sempre vicino alle loro esigenze, abbiamo attivato una serie di corsi già accreditati e altri per i quali è stato chiesto l’accreditamento, che vi presentiamo.Vi invitiamo a contattarci, confidando nel vostro unanime gradimento.

E.C.M.Educazione Continua in Medicina

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25/09/04 Dr. Antonio PellicciaSECONDA GIORNATA

dalle ore 09.30alle ore 17.00

PROGRAMMA:• Le strategie di successo professionale

in Odontoiatria - Le risorse umane, economiche e di mercato. - Le diverse forme costitutive dello studio

Monoprofessionale, Associato, Società di capitali (SrL).

• La certifi cazione di Qualità - ISO 9000 e Vision 2000. - Gli accreditamenti. - La “Qualità reale e quella percepita”.• La comunicazione scritta, dialogica e

visiva nello studio odontoiatrico - Stimolare l’interesse del paziente attraverso

la partecipazione attiva. - Migliorare la comunicazione interna dello

studio. - Strumenti operativi “case history” di consu-

lenze trattate dal relatore.• La gestione del piano terapeutico

contabile, della compliance e della concordance del paziente

- La presentazione del consenso informato e della modulistica da consegnare ai pazienti attraverso il metodo Apmanagement.

• La gestione del mercato potenziale - La concorrenza. - Fidelizzare il paziente nel tempo.• L’importanza dell’igiene periodica per

ottenere la “customer satisfaction” - Le garanzie professionali. - Il concetto di benessere e di salute antepo-

sto alla malattia. - Le assicurazioni sanitarie.• Il paziente come risorsa - Il paziente promoter. - Il paziente economicizzante. - Il paziente diffi cile.• Progettare insieme la gestione mana-

geriale dello studio - Esercitazione pratica svolta in aula sulla base

delle metodologie di “Problem Solving”. - Domande al relatore

PROGRAMMA NAZIONALE E.C.M. PROGRAMMA NAZ

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Egregio Dottore / Gentile Dottoressa,

la formazione e il supporto rappresentano parti importanti del progetto di partnership che

intendiamo portare avanti con i nostri clienti.

È per questo motivo che da quest’anno abbiamo attivato, in collaborazione con le maggiori

aziende produttrici del settore dentale, alcune serate denominate “Spunti culturali”.

In queste serate verranno presentate le novità del mercato direttamente dalle aziende,

dandovi quindi la possibilità,attraverso un dialogo diretto, di fugare dubbi o perplessità, di

ricevere chiarimenti o avere soluzioni pratiche ed effi caci alle diffi coltà in cui potete incappare

quotidianamente.

Le serate avranno luogo nella sala conferenza Oxy Dental alle ore 20,30

e sono aperte a medici ed assistenti.

Per maggiori informazioni o richiedere il programma completo delle serate:

tel: 0422/841241 fax: 0422 842310 e-mail: [email protected]

Ecco di seguito il calendario delle prime due serate:

03/05/2004

In collaborazione con: KaVo

Strumentazione rotante KaVo:

corretto utilizzo e relativa manutenzione

Relatore: Sig. Roberto Braides

07/06/2004

In collaborazione con: Heraeus Kulzer

OSTIM: innovativo Biomateriale

per la rigenerazione ossea

Relatore: Dr. Alfi o Faja

Dr.ssa Saba Biasetto

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SICUREZZA DELLO STUDIOCon la recente pubblicità dei media sulle condotte idriche nei riuniti, il bioterrorismo, la paura dell’antrace, la SARS, la sindrome della mucca pazza, e simili, la gente sta prestan-do più attenzione al controllo delle infezioni sia in ambito generico sia in ambiente dentistico.

Mentre alcuni di questi agenti hanno poco a che fare con l’ambiente ope-ratorio, molti di essi hanno comunque

aumentato la comune consapevolez-za della diffusione delle malattie, e i membri dello staff dentale sono parte integrante del sistema di cura della salute.Questo significa che spesso i mem-bri dello staff dentale sono tra i primi professionisti contattati dopo che un paziente resta esposto a storie che i media pubblicano abitualmente.

Come si può notare dal grafico sot-tostante circa tre quarti dei dentisti

intervistati affermano di aver avuto richieste dai pazienti riguardo le misu-re che vengono attuate per il controllo delle infezioni, e la schiacciante mag-gioranza dei dentisti afferma di essere pronto ad affrontare le emergenze.Il 90% di questi afferma di avere un piano scritto di controllo dei rischi in cui si può incorrere, va inoltre aggiun-to che il 95% conserva le schede di sicurezza di ogni prodotto nello stu-dio per proteggersi da eventuali rischi legali in cui possono incorrere.

Sicurezza in primo luogo: il controllo delle infezioni

Sterilizzazione

Quando si giunge al controllo delle infezioni nella pratica dentistica, la tendenza sembra essere “sicurezza prima di tutto”. Un recente sondaggio pubblicato sulla rivista “Dental Product Report” mostra un più alto livello di consapevolezza e di attenzione nello studio per quanto riguarda lo strumentario e la sterilizzazione.

I PAZIENTI VOGLIONO SAPERE

Ha mai rievuto domande che ri-guardassero le misure di controllo delle infezioni che vengono utilizzate nel suo studio?

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PIANO EMERGENZE

Lei ha un piano scritto di controllo delle esposizioni ai pericoli?

SI 90%

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LINEE GUIDA SUI MATERIALI PERICOLOSI

Lei tiene archiviate tutte le schede di sicurezza dei vari materiali nel suo studio per qualsiasi emergenza?

SI 74%

NO 26%

Dr.ssa Saba Biasetto

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PULIZIA DEGLI STRUMENTILa maggior parte dei dentisti (73%) dicono che mettono a bagno lo strumentario in una soluzione di mantenimento dopo l’uso su un paziente e prima di pulire gli stru-menti. Sebbene esista una grande varietà di scelta, la soluzione che è rimasta più popolare è un pretratta-mento enziamtico, usato dal 42% degli intervistati. Altrettanto, l’uso di disinfettanti si pone al secondo posto con un vicinissimo 39%.Il dr. Miller ritiene che la popolarità delle soluzioni enzimatiche sia desti-nata ad aumentare poiché facilita le operazioni di pulizia e sterilizzazione degli strumenti.Questo tipo di soluzioni sono for-mulate in modo tale da impedire al sangue e alla saliva di seccarsi sugli strumenti grazie ad un processo denominato preteasi che annienta le proteine presenti nel sangue e nalla saliva.

Il commento che il dr. Miller fa su quel 33% di medici che tutt’ora utilizzano la pulizia degli strumenti manuale, è che “sono un 33% di troppo”, poi-ché è un processo estremamente pericoloso e può aumentare il rischio di ferite da taglio. E può diffondere agenti contaminanti.D’altro canto il dr. Miller è favorevole alla pulizia con ultrasuoni o alla puli-zia con una lavastrumenti, poiché una attrezzatura riduce di molto la necessità di maneggiare strumenti affilati o taglienti. Al di la di tutto ciò, ci sono volte in cui è necessario rimuovere dei residui manualmente dallo strumentario. In queste circo-stanze afferma però il Dr.Miller che è necessario indossare guanti pesanti, mascherine di protezione, occhiali e una spazzola a manico lungo, cosi’ da essere lontani dalla fonte conta-minante. Lo spazzolamento dello strumento immerso in soluzioni disinfettanti riduce ulteriormente il rischio.Se la “rara”necessità di ripassare a mano gli strumenti inizia a diventare più frequente, allora è meglio investi-re – afferma il dr. Miller – in una nuova

Sterilizzazione

Progettata appositamente per una sanitizzazzione rapida e sicura presso gli studi dentistici, piccole cliniche ecc. è in grado di sterilizzare tutti i tipi di strumenti imballati in circa 25 minuti e disimballati in appena 7 minuti! La camera quadrata ha una capacità di 5 cassette dentali o 10 vassoi.

Ogni anno, negli Stati Uniti, 2 milioni* di persone sono colpite da infezioni legate a cure, visite o trat-tamenti sanitari, ospedalieri o dentistici.Ben 88.000 casi hanno come esito il decesso. In Europa non si hanno dati certi, ma è evidente che le infezioni trasmesse nei luoghi di cura sono in forte espansione in tutto il mondo, comportando inutili sofferenze per l’uomo e costi enormi per la società.

*fonte: www.nurseweek.com“Hospital infections a $5 billion problem”. 13/3/2000

LA NUOVA AUTOCLAVE DA BANCO

HS 22 K5

Vi interessa?Rivolgetevi a OXY DENTAL:

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STOPal “bocca a bocca”

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vasca ad ultrasuoni o in una nuova lava-strumenti.Se si ricercano standard di sicu-rezza elevati per la sicurezza dei pazien-ti, ancora maggiori

devono essere quelli per la sicurezza degli operatori che sono costante-mente e continuamente in contatto con i rischi di trasmissione delle infezioni.

STERILIZZAZIONEIl convenzionale uso dell’autoclave (77%), è risultato molto popolare tra gli intervistati, e il professor Miller dell’università di odontoiatria del-l’Indiana ritiene che questa è una tendenza fondamentale nella pratica odontoiatrica che deve continuare a crescere. Afferma inoltre che le autoclavi di ultima generazione, che utilizzano un sistema a vuoto frazionato (classe B), oltre a facilitare l’asciugatura degli strumenti garanti-

scono una corretta sterilizzazione.Questo risulta essere utile per quel 75% che afferma di dover lasciare gli strumenti per un periodo di tempo maggiore all’interno dell’autoclave per assicurarsi la completa asciuga-tura del carico. Coloro che invece prelevano gli strumenti prima che la fase di asciu-gatura sia completata, aumentano il rischio di contaminazione e di tra-smissione delle malattie.Esiste infatti un 25% degli intervistati che afferma di compiere azioni di questo genere, per poter utilizzare gli strumenti nuovamente nel minor tempo possibile.

A questo problema esistono due soluzioni: o acquistare una maggior numero di strumenti così da non incorrere in rischi inutili, o acquistare autoclavi con cicli di sterilizzazione più brevi.

Ed è proprio per assicurare allo staff medico e ai pazienti uno standard

qualitativo maggiore che GETINGE, azienda leader nel mondo in ambito di controllo delle infezioni, ha pre-sentato la linea di sterilizzatori da banco K5.

Autoclavi con 5 fasi di vuoto frazionato, una delle quali nella fase di asciugatura per assicurare che le temperature raggiunte dall’auto-clave nell’ultima fase non diventino dannose per lo strumentario rotan-te, e nelle quali la durata dell’ultima fase non può assolutamente essere modificata (se non allungata), per evitare i rischi descritti dal Dr. Miller.

Comprendendo le problematiche del dentista in termini di tempo, le autoclavi GETINGE, sono studiate per effettuare cicli completi in soli 25 minuti, garantendo al dentista una maggior possibilità di rotazione degli strumenti all’interno dello studio nella massima sicurezza e in con-formità ai più severi test europei in ambito di sterilizzazione e sicurezza nei recipienti a pressione.

Sterilizzazione

“L’autoclave Getinge risulta essere uno strumento estremamente utile ed ergonomico. Molto apprezzato dal perso-nale di Studio per la capienza e la rapidità del ciclo, oltre alla semplicità di esercizio e l’affidabilità dei risultati ottenuti in termini di sterilizzazione.”

Dentas Studio di Mauro Dott. Bolzan e Fabio Dott. Marcon - Varago di Maserada (TV)

Valutazioni ed impressioni dopo circa 15 anni di utilizzo delle autoclavi Getinge (prima Citomat ed ora K5).• Unica nel suo genere, l’autoclave K5 ha un’ottima capacità di carico. presenta infatti una camera quadrata e

quindi sfruttabile in ogni suo spazio; profondità e altezza permettono un carico di vassoi chirurgici fino a 5.• Risulta semplice nell’utilizzo grazie al display che descrive in ogni momento il decorso del programma.• Presenta diverse opzioni di ciclo a seconda del materiale da sterilizzare tra cui ilprogramma veloce che dura solo

7 minuti, e i programmi test che ne avvalorano la qualità. Da notare che i programmi standard di questa autoclave prevedono il pre e post vuoto.

• La manutenzione è minima e i consumi idrici sono ridotti.

Dott. Sergio Squarzoni - Fontane (TV)

Dal 1980, anno di inizio della mia attività, ad oggi le attenzioni nostre e dei nostri pazienti per la sterilità sono andate via via aumentando. I materiali monouso, i disinfettanti e le apparecchiature di sterilizzazione hanno fatto passi da gigante. In quest’ottica si inserisce la comparsa dell’autoclave di classe B.Io da sei mesi sto utilizzando la Getinge e ne apprezzo le qualità.La sicurezza di poter sterilizzare ogni piccolo angolo degli strumenti e la velocità di completamento dei vari cicli ne fa una compagna insostituibile nel lavoro di tutti i giorni.

Dott. Stefano Zalunardo - Studio Dentistico - Noale (VE)

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Molte opportunitàCon il Mirrodent, il dentista può usa-re l’aspirazione senza assistente. Elimina una fase scomoda e per-mette all’assistente di dedicarsi ad altre cose più importanti.Il Mirrodent libera mani e tempo, creando la possibilità di migliorare la qualità del lavoro e l’economia dello studio.

Più comfort nel lavoroIl Mirrodent riduce l’affaticamento dei muscoli del torace e controlla meglio la lingua, la guancia e le lab-bra del paziente. Migliore è l’ergonomia e più sicura è la cura.Si riduce lo stress della schiena dell’assistente, perchè non deve portare l’aspirazione durante la pre-parazione ed il paziente può essere curato in posizione semireclinata.

Una bella invenzioneL’aspirazione a vuoto è necessaria per la cura del dentista e dell’igie-nista. Quando si usano una turbina o un ablatore ad ultrasuoni, l’acqua raffreddante contaminata, la saliva, i frammenti, il vapore del mercurio e i gas tossici devono essere rimossi dall’aspirazione.Ciò occupa molto tempo non ne-cessario. Il dentista Stefan Gun-narsson di Karlskrona in Svezia, ha sviluppato uno strumento unico che i dentisti hanno presto apprezzato. Il Mirrodent rappresenta un aiuto per molti dentisti ed igieniste nel loro la-voro quotidiano.

Meno strumentiLa combinazione di specchietto ed aspirazione minimizza il numero de-gli strumenti nella bocca, il paziente è più a suo agio e c’è più spazio per lavorare. Lo strumento offre ai den-tisti un nuovo modo di lavorare per migliorare la qualità della cura.

Dr. Herluf SkovsgaardRelatore specializzato in Ergonomia

Specchietto ed aspirazione in uno strumento. Questa combinazione di due strumenti fondamentali occupa meno spazio all'interno della bocca del paziente, è ergonomico e non infastidisce il paziente. Il dentista usa lo strumento e l'assistente è più concentrata alla produttività nel lavoro.Esso mantiene lo specchietto pulito cosicchè il dentista mantenga una buona visuale grazie alla funzione di rotazione ad alta velocità. È la nuova era per la pratica dello studio dentale grazie ai suoi innumerevoli vantaggi.

Mirrodentcannula di aspirazione

e specchiettoche ruotando si pulisce

Autopulizia grazie alla forza cen-trifugaUno specchietto dentale è costan-temente bombardato da acqua fredda della turbina o dell’ablatore ad ultrasuoni.Lo specchietto Mirrodent si pulisce da solo. L’acqua viene centrifugata ed aspirata via simultaneamente. La rotazione dello specchietto rag-giunge i 12.000 g/min tramite l’aria dell’aspirazione.

Buona igiene nello studioIl Mirrodent si smonta e pulisce con molta facilità. Tutti i componenti possono essere autoclavati, eccetto il tubo per l’aspirazione, che può es-sere lavato a mano e disinfettato.

Aspirazione facileIl Mirrodent è un aspiratore silenzio-so e completo.È molto facile da usare e si adatta a tutte le attrezzature con aspirazione standard, connettendosi direttamen-te all’adattatore per l’aspirazione sul riunito.Il Mirrodent è testato e approvato CE dall’ente SP (Istituto Nazionale Svedese Testaggio e Ricerca).

Novità

Per maggiori informazioni contattate Oxy Dental

Tel: 0422 841241 Fax: 0422 842310

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L’aspetto posturale globale del corpo umano ha negli ultimi anni focalizzato l’attenzione di specialisti di varie branche della medicina.La valutazione dell’apparato stoma-tognatico e le sue correlazioni con tutto il resto del corpo rappresenta uno dei campi più interessanti di ricerca nella moderna odontoiatria.La bocca o meglio l’apparato stomatognatico ha nell’economia posturale del corpo un importanza notevole.Ricordiamo che in bocca articolano fra loro i denti che sono la struttura più dura di tutto il corpo, per cui un errore d’occlusione, quale un

precontatto, viene immediatamente registrato dal sistema nervoso cen-trale, il quale non ha altro modo per compensarne gli effetti che modi-ficare schemi muscolari che vanno a perturbare il delicato equilibrio che esiste tra i muscoli dell’apparato sto-matognatico. Ciò costituisce l’inizio di un impercettibile, ma reale stress muscolare che si ripercuote sui muscoli del collo e sul rachide.

L’odontoiatra è responsabile della struttura orale e del mantenimento dell’equilibrio fra l’apparato stoma-tognatico e il resto dell’apparato posturale.

L’equilibrio strutturale è mantenuto dall’apparato muscolo-scheletrico controllato dal sistema nervoso. La rottura di quest’equilibrio provoca una distorsione posturale.Per effettuare una diagnosi differen-ziale è stato messo a punto un nuovo bite idrostatico: l’EASYBITE®.Le placche idrostatiche per il trat-tamento delle disfunzioni ATM, si basano sul concetto dei vasi comu-nicanti. La placca di EASYBITE® è costituita da un sacchettino pieno di liquido a forma dell’arcata dentaria in modo che il liquido, spostandosi da una parte all’altra, equilibra i carichi masticatori.

Dott. Andrea Pelosi

Novità

Serata sul tema:

PRESENTAZIONE DI EASYBITE:un nuovissimo dispositivo monouso, terapeutico,

e temporaneo per la deprogrammazione neuro-muscolareed il rilevamento dell’occlusione fi siologica

Relatore: Dott. Andrea Pelosi

Per maggiori informazioni:SEGRETERIA CORSI OXY DENTAL

Tel. 0422 841241 - Fax. 0422 842310e-mail:[email protected]

Occlusione e posturaL’apparato stomatognatico, relazioni posturali con il resto del corpo, EASYBITE® nuovo dispositivo orale di riequilibrio mandibolare

13 maggio 2004 - ore 21,00 - Sala conferenze Oxy Dental

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Tutti questi dispositivi hanno come scopo il rilassamento muscolare, o meglio una deprogrammazione con modifica degli schemi neuro-muscolari esistenti. In poco tempo (da qualche minuto a qualche ora) il sistema neuromuscolare si ripro-gramma in base alle nuove efferenze occlusali e trova una nuova posizio-ne tridimensionale della mandibola. Si interpone fra le arcate dentarie in modo da dare una nuova posizione mandibolare, si fa camminare e deglutire il paziente.

Se quest’occlusione è corretta, il sistema neuromuscolare avrà dei miglioramenti rapidi e stabili nel tempo. Poter decontrarre il sistema muscolare in fase diagnostica ci consente di valutare quali saranno i benefici a livello orale e a livello posturale.Se alla successiva verifica dietro al filo a piombo e a posizione supina si assiste ad una normalizzazione dei parametri valutati in precedenza, ci troviamo di fronte ad un problema posturale con una componente “discendente” odontoiatrica da affrontare prima che il paziente venga trattato da altri specialisti; qualora i parametri restassero inva-riati il paziente dovrà essere indiriz-zato da un collega che si occuperà della componente “ascendente”, in questo caso primaria.

Questo permette di non incorrere nell’errore di iniziare una terapia odontoiatrica nel tentativo di risol-vere una patologia espressione di

un epifenomeno a partenza ascen-dente; l’errore può essere corretto anche dal chiropratico che tratti un caso di partenza discendente.

Molto spesso nella professione odontoiatrica si bada all’aspetto meccanico dell’apparato stoma-tognatico, senza considerare che tutto ciò che è svolto in bocca modifica delle afferenze al sistema nervoso centrale e questo, a sua volta, elabora queste informazioni ed invia delle efferenze che, se non sono corrette, prima o poi, poco o tanto, provocano squilibrio prima, patologia dopo.

Atti della ConferenzaThe international college of applied kinesiologyA vision of the future in applied kinesiologyRoma 18-21 marzo 2004

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Dr.ssa Saba Biasetto

Software gestionale

Può capitare spesso che un dentista quando viene messo di fronte ad un esempio di cartella clinica elettronica non ne veda il valore aggiuntivo che può offrire allo studio ma solo un costo aggiuntivo.“Dopo tutto,” affermano, “il sistema cartaceo che usiamo funziona bene, e non costa...” Ciò che questi professionisti non comprendono è che il sistema che stanno utilizzando, non è poi così efficiente, e ha dei costi, sia in termini di spazio e materiali, sia in termini di sforzi umani.

Cartella clinica cartacea:svantaggi Dirigetevi verso la stanza dove tenete le cartelle cliniche e a caso, scegliete quella di un paziente che avete cura-to per un certo tempo.Cosa vedete dentro? Solitamente c’è un foglio con dati anagrafici.Poi c’è l’anamnesi. Poi ci sarà un foglio con lo schema della bocca e della dentatura, metodiche di paga-mento, una pagina con lo storico del paziente, magari delle note scritte velocemente, difficili da leggere, quasi una sorta di codice segreto... ma siamo solo all’inizio.Un mare di carta. La maggior parte delle cartelle cli-niche contengono ulteriori pezzi di carta, nei quali vi sono prescrizioni,

informazioni per il laboratorio, corri-spondenza, referti specifici, raggi-x, informazioni sui richiami, piani di trat-tamento, forme di assicurazione...

Beh… tutti queste cartelline non sono gratis.. poniamo che le cartel-line costino sui due euro. Se avete 1000 cartelle cliniche avete speso già € 2.000,00, senza calcolare il costo dell’altra carta, da quella per le prescrizioni, agli appunti al car-toncino per la cartella a quella per le radiografie... e ogni volta che un nuovo paziente entra... sono altri

due euro... Adesso che avete finito di guarda-re la cartella, rimettetela a posto a caso… (è così che l’avete presa…) in un posto vicino alla lettera dell’al-fabeto.Adesso.. fate un passo indietro e date un occhiata a tutte le cartelle… Quanto spazio occupano?Come sono conservate? Quante cartelle “inattive” ci sono? Un pò di conti… Uno studio con 1000 cartelle cliniche, ha bisogno di due classificatori che, a seconda della qualità possono costare sui 600 euro.Questi occupano uno spazio, che a sua volta ha un costo...

Software gestionali:i benefici dellacartella clinica elettronicaPassare dalle cartelle cliniche dei pazienti in forma cartacea a quelle in forma elettronica offre molti benefici, ma per massimizzarne l’efficienza, è necessario utilizzare un software gestionale che permetta di far interagire tutte le informazioni su un paziente (dalla diagnosi, al piano di cura, alla situazione preesistente, ecc...) in un’unica scheda in modo da renderle facilmente consultabili.

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Ma non è tutto.. bisognerebbe calcolare anche il tempo che la segretaria impiega per cercare le cartelle, metterle in ordine, aggior-narle, scrivere note, cercare il foglio o l’immagine giusta, sistemare l’eventuale corrispondenza...Il costo umano per il riordino delle car-telle è di circa € 8.000,00 all’anno..

Cartella clinica elettronica:benefici I software gestionali hanno molti vantaggi.Eliminano la carta. Ciò significa che un software può sostituire tutti quei pezzi di carta elencati prima.Un’altra importante funzione dei software è la completa integrazione dei dati.Questo significa che i dati riguardanti un paziente devono essere inseriti

una volta sola e poi trasferiti ovunque siano necessari... dalla fatturazione alla semplice cartella parodontale, all’anamnesi.

Use it or lose it Per avere il massimo da un software gestionale bisogna usarlo in tutte le sue parti, dalla gestione del magaz-zino, alla gestione dei pazienti, dal listino prezzi alla fatturazione, dal-l’agenda ai pagamenti...Questo significa che può essere utilizzato anche per i preventivi che, se supportati da un software di edu-cazione per il paziente sono di sicuro effetto... non c’è niente di meglio per far comprendere ad un paziente la necessità di una cura che fargli vedere anche se in modo semplifi-cato, la necessità della stessa...A buon intenditore...

Ricordate quindi che l’archiviazione elettronica è:

Più veloce. Non c’è bisogno di prendere i file e di rimetterli a posto, e non bisogna perdere tempo per scrivere le stesse cose più volte.

Meglio organizzata. Tutto viene archiviato in modo auto-matico e la disponibilità dei dati è immediata. L’utente può sapere tutto sul paziente e sul proprio studio senza perdere tempo in ricerche.Meno costoso.

Le cartelle per l’archivio possono costare anche € 2.000,00 e i clas-sificatori fino a € 600, occupando spazio utile nello studio e impe-gnando il tempo dei collaboratori.

Software gestionale

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Endo “trucchi”

Endodonzia

Il ProRoot, cemento di elezio-ne per numerose applicazioni in endodonzia, si sa, costa forse più dell’altrettanto nota polverina bian-ca, per non sprecarlo è possibile conservarlo avendo qualche accortezza: ripiegare

bene la bustina, chiuderla in un conte-

nitore cilindrico per film foto-grafici, in modo da non far entrare né luce né aria, e riporre il tutto in

frigorifero, il prodotto si manterrà nel tempo fino a sei mesi.

Il Thermafil, otturatore canalare rivestito di guttaperca termoplastica, ha, sul carrier, l’indicazione precisa di alcune distanze, in millimetri, della sua lunghezza; la prima, qualche volta coperta dalla gutta e verso la punta dello strumento, è di 18 mm., a seguire 19, 20, 22, 24, 27 e 29 mm. risalendo verso il manico,

sono indicazioni preziose, visto che il rivestimento in gutta sopravanza l’apice del carrier di un millimetro, un millimetro e mezzo.

Il Temporary Dressing è idrossi-do di calcio in bustine monodose. Quante volte si è costretti a buttare via un intero flacone perché a forza di aprire e riaprire il tappo l’anidride carbonica presente nell’aria si com-bina con la polvere neutralizzandola? Il T.D. è sigillato, pratico da usare e non se ne spreca un grammo.Esistono da tempo immemorabile il Tubulicid Rosso ed il Tubulicid Blu, quanti sanno che esiste anche il Tubulicid Verde? EDTA soluzio-ne pronta per asportare lo smear layer anche all’imbocco dei tubuli dentinali in modo da rendere efficace la medicazione intermedia!Maillefer ha prodotto ed immesso sul mercato degli speciali manici in plastica che si adattano a tutti gli strumenti NiTi con gambo RA in modo da poterli utilizzare, volendo, come strumenti manuali per chi vuole soddisfare questa particolare esigenza.

I Golden Medium sono strumenti manuali in acciaio che permettono una migliore progressione nelle

sequenze di lavoro poiché, come sottintende il nome, hanno misure ISO intermedie a quelle classiche, 12, 17, 22, 27, 32 e 37 di diametro in apice, usandoli, le ricapitolazioni diventeranno l’eccezione, non la regola.

I C+Files sono invece strumenti di diametro unicamente nelle misure 06, 08,10 e 15 in acciaio speciale rinforzato del 146% per sondare canali particolarmente calcificati o nei ritrattamenti. Sono strumenti per cateterismo a punta taglien-te estremamente efficaci e, cosa importante, vista la loro robustezza, li si usa molte volte senza sprecare intere placchette di strumenti, cosa che accade di frequente nei canali ostici.

I Micro Opener ed i Micro Debrider sono strumenti canalari in acciaio di lunghezza lavorante ridotta (7-10 mm.) con una lunga impugnatura in plastica a 90° e conicità 2, 4 e 6% che permettono di sondare ed ale-sare l’imboccatura dei canali crean-do un imbuto conico d’accesso in tutte quelle situazioni di spazi ridotti, per conformazione od impedimento, altrimenti difficili da raggiungere. Sono strumenti che possono essere definiti d’elezione per chi usa, nella propria routine quotidiana, il micro-scopio.

Giuseppe Lorusso

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