PrimoPiano Nomade ferita · Nomade ferita da un colpo di pistola È giallo a Udine L AREA...

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II www.gazzettino.it Venerdì 21 Dicembre 2018 IL CASO UDINE Stavo camminando, ho sen- tito un forte colpo e poi mi sono accorta di essere rimasta ferita. Sarebbero più o meno queste le parole riferite ai medici da una donna di etnia nomade, 41 anni, che ieri mattina si è presentata in pronto soccorso con una feri- ta d’arma da fuoco all’addome. La donna, che non versa in peri- colo di vita, è arrivata in Ospeda- le a Udine portata dal compagno intorno alle 11 del mattino. Sono stati i sanitari che l’hanno visita- ta a chiamare, a quel punto, la centrale operativa della Questu- ra come da prassi in questi casi, mettendo così in moto le indagi- ni condotte dalla Polizia di Stato di Udine. La donna, ora ricovera- ta nel reparto di ortopedia del Santa Maria della Misericordia con una prognosi di 30 giorni, è stata già ascoltata dalla Polizia. Anche a loro, prima all’agente del posto di polizia in ospedale e poi agli investigatori della Squa- dra Mobile, che conducono le in- dagini diretti dal vice questore aggiunto Massimiliano Ortolan, la 41enne avrebbe fornito un rac- conto analogo a quello già fatto ai medici. Avrebbe detto che sta- va camminando lungo la via che costeggia il campo nomadi di via Monte Sei Busi in direzione di viale Vat, prima del sottopasso, quando avrebbe sentito il colpo d’arma da fuoco e si sarebbe ac- corta di sanguinare nella zona dell’addome. Il colpo, esploso ve- rosimilmente da una pistola, l’avrebbe attinta da tergo all’al- tezza del bacino prima di fuoriu- scire dall’addome. A quanto pa- re non avrebbe colpito fortunata- mente organi vitali. La donna avrebbe riferito di non aver visto chi ha sparato. Già nella mattina- ta di ieri la Polizia, anche con la Squadra Volante e la Scientifica, ha eseguito un sopralluogo nel punto indicato dalla donna co- me presunto luogo dell’aggres- sione, alla ricerca di riscontri al- le sue parole e di tutti i possibili elementi utili alle indagini. Un sopralluogo è stato già eseguito anche nel vicino campo nomadi in cui abita la donna. Oltre alla vittima e al compagno, la Polizia ha ascoltato anche altre quattro persone per cercare di definire i contorni della vicenda. Al mo- mento, da quanto si è appreso, non sarebbero state fornite parti- colari indicazioni. Tutti i raccon- ti sono ora al vaglio della Polizia. Non ci sarebbero nemmeno testi- moni di quanto è accaduto. Gli abiti della donna sono stati posti sotto sequestro per essere poi analizzati alla ricerca di elemen- ti utili alle indagini. La Polizia è al lavoro anche per risalire al ti- po di arma, come detto verosi- milmente una pistola, da cui sa- rebbe partito il colpo che ha feri- to la 41enne. La Polizia indaga su tutti i fronti, ma non si esclude che l’episodio possa essere matu- rato nello stesso ambiente noma- de. «La situazione è estremamen- te fluida», spiega il Procuratore capo di Udine Antonio De Nico- lo. Il suo ufficio è stato informato telefonicamente della vicenda. Il pm di turno Elena Torresin at- tenderà il deposito della prima informativa della Polizia con gli accertamenti finora compiuti per valutare la vicenda. In que- sto momento non è ancora stato aperto un fascicolo e non sono stati ipotizzati reati. Elena Viotto © RIPRODUZIONE RISERVATA (E.V.) Era il tardo pomeriggio del 7 luglio 2016 quando un uomo di etnia nomade, che abitava nel campo cittadino di via Monte Sei Busi, aveva chiamato i Carabinieri riferendo di essere stato minacciato con una pistola e di aver udito quelli che potevano sembrare dei colpi esplosi in aria. All’arrivo dei militari, dei potenziali aggressori non era stata trovata traccia. Altre segnalazioni simili erano arrivate dallo stesso campo anche nei giorni successivi, sebbene nessuna formalizzata in denuncia, da persone che raccontavano di aver udito spari ed esplosioni. Anche in questi casi, però, all’arrivo dei Carabinieri la situazione sembrava sempre calma. Le segnalazioni avevano portato i Carabinieri a intensificare i controlli e a eseguire delle perquisizioni nel campo, nel corso delle quali era stata sequestrata una pistola calibro 8 apparentemente non funzionante e diversi bossoli 7.65. Nel 2016 le perquisizioni dei carabinieri Dopo alcune segnalazioni IL CAMPO Un’altra immagine delle roulotte AL MOMENTO NON È STATO APERTO ALCUN FASCICOLO NON CI SONO INDAGATI IL PROCURATORE: «SITUAZIONE FLUIDA» Primo Piano Nomade ferita da un colpo di pistola È giallo a Udine L’AREA DEMANIALE Il campo di via Monte Sei Busi (PressPhoto Lancia) ` Si è presentata ieri mattina in ospedale con il compagno per farsi medicare. Subito sono scattati gli accertamenti (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it

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www.gazzettino.itVenerdì 21Dicembre2018

IL CASO

UDINE Stavo camminando, ho sen-tito un forte colpo e poi mi sonoaccorta di essere rimasta ferita.Sarebbero più o meno queste leparole riferite ai medici da unadonna di etnia nomade, 41 anni,che ieri mattina si è presentatain pronto soccorso con una feri-ta d’arma da fuoco all’addome.La donna, che non versa in peri-colo di vita, è arrivata in Ospeda-le a Udine portata dal compagnointorno alle 11 del mattino. Sonostati i sanitari che l’hanno visita-ta a chiamare, a quel punto, lacentrale operativa della Questu-ra come da prassi in questi casi,mettendo così in moto le indagi-ni condotte dalla Polizia di Statodi Udine. La donna, ora ricovera-ta nel reparto di ortopedia delSanta Maria della Misericordiacon una prognosi di 30 giorni, èstata già ascoltata dalla Polizia.Anche a loro, prima all’agentedel posto di polizia in ospedale epoi agli investigatori della Squa-draMobile, che conducono le in-dagini diretti dal vice questoreaggiunto Massimiliano Ortolan,la 41enne avrebbe fornito un rac-conto analogo a quello già fattoaimedici. Avrebbe detto che sta-va camminando lungo la via che

costeggia il campo nomadi di viaMonte Sei Busi in direzione diviale Vat, prima del sottopasso,quando avrebbe sentito il colpod’arma da fuoco e si sarebbe ac-corta di sanguinare nella zonadell’addome. Il colpo, esploso ve-rosimilmente da una pistola,l’avrebbe attinta da tergo all’al-tezza del bacino prima di fuoriu-scire dall’addome. A quanto pa-re non avrebbe colpito fortunata-mente organi vitali. La donnaavrebbe riferito di non aver vistochi ha sparato. Già nellamattina-ta di ieri la Polizia, anche con laSquadra Volante e la Scientifica,ha eseguito un sopralluogo nelpunto indicato dalla donna co-me presunto luogo dell’aggres-sione, alla ricerca di riscontri al-le sue parole e di tutti i possibilielementi utili alle indagini. Unsopralluogo è stato già eseguitoanche nel vicino campo nomadiin cui abita la donna. Oltre alla

vittima e al compagno, la Poliziaha ascoltato anche altre quattropersone per cercare di definire icontorni della vicenda. Al mo-mento, da quanto si è appreso,non sarebbero state fornite parti-colari indicazioni. Tutti i raccon-ti sono ora al vaglio della Polizia.Non ci sarebbero nemmeno testi-moni di quanto è accaduto. Gliabiti della donna sono stati postisotto sequestro per essere poianalizzati alla ricerca di elemen-ti utili alle indagini. La Polizia èal lavoro anche per risalire al ti-po di arma, come detto verosi-milmente una pistola, da cui sa-rebbe partito il colpo che ha feri-to la41enne. LaPolizia indaga sututti i fronti, ma non si escludeche l’episodio possa esserematu-rato nello stesso ambiente noma-de.«La situazione è estremamen-

te fluida», spiega il Procuratorecapo di Udine Antonio De Nico-lo. Il suoufficio è stato informatotelefonicamente della vicenda. Ilpm di turno Elena Torresin at-tenderà il deposito della primainformativa della Polizia con gliaccertamenti finora compiutiper valutare la vicenda. In que-sto momento non è ancora statoaperto un fascicolo e non sonostati ipotizzati reati.

ElenaViotto

©RIPRODUZIONERISERVATA

(E.V.)Era il tardopomeriggiodel7 luglio2016quandounuomodietnianomade, cheabitavanel campocittadinodiviaMonteSeiBusi, avevachiamato iCarabinieririferendodi esserestatominacciatoconunapistolaediaveruditoquelli chepotevanosembraredei colpiesplosi inaria.All’arrivodeimilitari,deipotenziali aggressorinonerastata trovata traccia.Altresegnalazioni simili eranoarrivatedallo stessocampoancheneigiorni successivi,

sebbenenessuna formalizzataindenuncia, dapersonecheraccontavanodiaveruditospariedesplosioni.Anche inquesti casi, però, all’arrivodeiCarabinieri la situazionesembravasemprecalma.Lesegnalazioniavevanoportato iCarabinieria intensificare icontrolli e aeseguiredelleperquisizioninel campo,nelcorsodellequali era statasequestrataunapistolacalibro8apparentementenonfunzionanteediversibossoli7.65.

Nel 2016 le perquisizioni dei carabinieri

Dopo alcune segnalazioni

IL CAMPO Un’altra immaginedelle roulotte

AL MOMENTONON È STATO APERTOALCUN FASCICOLONON CI SONO INDAGATIIL PROCURATORE:«SITUAZIONE FLUIDA»

Primo Piano

Nomade feritada un colpo di pistolaÈ giallo a Udine

L’AREA DEMANIALE Il campo di via Monte Sei Busi (PressPhoto Lancia)

`Si è presentata ieri mattina in ospedale con il compagnoper farsi medicare. Subito sono scattati gli accertamenti

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«Da anni non succedevanoepisodi di questo genere»

LE REAZIONI

UDINE Uno sparo in città, con unadonna ferita in ospedale: Udine èsotto shock per la vicenda che hacoinvolto una 41enne nomadeche abita al campo di via MonteSei Busi e che fortunatamentenon sarebbe in gravi condizioni.Ma resta il fatto in sé, tutt’altroche banale, di uno sparo, seppurcon contorni ancora tutti da chia-rire. Per l’assessore AlessandroCiani questo episodio «lasciascioccati. Ma i contorni della vi-cenda sono ancora troppo pocochiari per poter fare un commen-to nel merito. Ovviamente, la vio-lenza va sempre condannata aprescindere. Verificherò imme-diatamente - diceva ieri pomerig-gio - le informazioni assunte inmodo da capire cosa sia succes-so». L’episodio, seppur maturatoin un alveo che spetterà agli in-quirenti definire (allo stato nonrisulta aperto alcun fascicolo), hacontribuito a riaccendere i riflet-tori sulla questione del campono-madi di via Monte Sei Busi, di cuispesso (ed è il caso anche dell’am-ministrazione in carica, guidatadal sindaco leghista Pietro Fonta-nini) si è invocato lo sgombero.Ma Ciani, in questa circostanza,non si presta a facili strumentaliz-zazioni e, quella parola, non solonon la cavalca, ma neppure lapronuncia. Dice, però, che «il pro-blema dei nomadi c’è ed è seguitodall’amministrazione con atten-

zione. Negli scorsi mesi ho fattodiversi sopralluoghi e abbiamo ri-scontrato numerosi problemi,chenon riguardano solo il campodi viaMonte SeiBusi, di proprietàdemaniale, dove si trovano diver-si edifici abusivi, ma anche altricasi in città in cui ci sono insedia-menti, di diverse dimensioni, masempre abusivi. È evidente chenel 2018 gli abusi edilizi non sia-no accettabili: si tratta di situazio-ni che si protraggonodaanni e, inalcuni casi, addirittura da decen-ni». Ormai, nel campo di viaMon-te Sei Busi vivono circa una ses-santina di persone residenti aUdine e ci sarebbero una trentinadi fabbricati.Ma, in totale, in cittàsi stima la presenza di almeno350 persone di origini nomadi.L’episodio della donna rom feritacon un colpo di pistola ha scon-volto anche l’ex assessore del Pd

AntonellaNonino, che nella giun-ta Honsell aveva una delega dedi-cata ai rom: «Amiamemoria, era-no anni, forse un decennio, chenon accadeva nulla del genere incittà», dice Nonino, che ricordaancora alcuni episodi degli anniNovanta.Maanche lei ci va con lepinze, in attesa che gli inquirentichiariscano il contesto in cui èmaturato l’episodio, che, a quan-to dichiarato dalla donna, sareb-be avvenuto fuori dal campo. In li-nea generale, riflette Nonino, lavicenda riporta di attualità il pro-blema dei nomadi e dei campi:«Quei contesti non vanno mai la-sciati a se stessi, ma devono esse-re continuamente monitorati. Leforze dell’ordine fanno un lavoroessenziale, ma questi luoghi van-no frequentati quotidianamenteanche dai servizi sociali e da per-sone esterne al campo». Accantoal presidio delle forze dell’ordine,secondo lei sono fondamentali«assistenti sociali, visite frequen-ti e ragazzini rom a scuola». «Ilcontesto del campo romèun con-testo di grave marginalità, com-posto da cittadini udinesi. Udinenon hamai avuto rommigranti: inomadi sono residenti lì damoltegenerazioni. L’unico presidio disicurezza efficace assieme al lavo-ro costante e insostituibile delleforze dell’ordine è quello del mo-nitoraggio sociale. Non esistonosoluzioni né brevi né rapide, masolo tanto impegno, da portareavanti con la comunità».

CamillaDeMori

©RIPRODUZIONERISERVATA

AlcamponomadidiviaMonteSeiBusinel capoluogo friulanononc’èpiù (almenoperora)un’assistentesociale“dedicata”.Unasituazionetemporanea,assicura ildirigentedeiServizi socialidell’UtiFriuliCentraleAntonioImpagnatiello. «L’assistentesocialededicataal camponomadièandataa lavorareaTrieste. Insua sostituzioneeravenutaun’altraassistentediunacooperativa,mapoi ancheleièandatavia.Ma, il tempoditrovareunasostituta, eincardineremoun’altra figurainquel ruolo», assicura ilfunzionario.

Cdm

Manca l’assistente«Ma la sostituiremo»

Servizi sociali Uti

I LUOGHI La donna avrebbe raccontato di essere stata colpitamentre camminava lungo la via che costeggia il campo

`Nonino: «Un contesto delicato, il monitoraggio sociale è indispensabile»L’assessore Ciani annuncia verifiche: «Ma la violenza va sempre condannata»

Primo Piano

VIALE VAT Il sottopassaggiovicino (PressPhoto Lancia)

E COVENTE UNE SVOLTADE

Cuant che si svicine la � n dal an, al ven il moment di pensâ ai belançs, di stimâ ce che si à fat te anade stade, tant che un rituâl obligatori par dopo tornâ a inviâsi tal an gnûf cun ideis claris e progjets concrets. A cheste re-gule no scjampe la Assemblee de Co-munitât Linguistiche Furlane, che e à di pôc riconfermât il so Diretîf e che si invie, tal an cu ven, a puartâ inde-nant i siei progjets.

Al è passât dut ae svelte e in mût pro-dutîf, scomençant de costituzion ai 15 di Lui dal 2015 e de campagne par fâ aderì i comuns furlans che si son ricognossûts tai principis di fonde de Assemblee e che cumò a son 115. Cun sodisfazion o pues marcâ che a àn aderît ancje tancj comuns dal gno Friûl ocidentâl. E achì no podìn no ricognossi la vore preziose dal Pre-sident Navarria, che tal inviament si à pardabon spindût di persone, metint la muse prime par convinci i plui restîfs te serietât e te positivitât dal progjet, po dopo tal jessi simpri pront e in vuaite a movisi par fâ de-ventâ la assemblee un orghin simpri plui ricognossût, scoltât e rispietât. O ricuardi, dome par esempli, la ba-taie cuintri la esclusion dal furlan tes trasmissions de RAI, chê pe leç ele-torâl, chê pal furlan a scuele, chê pe

editorie, l’impegn parcè che Sapade e torni in Friûl, la presince ative dal president tant che component dal Consei des Autonomiis Locâls, e cetant altri.

Cu la conclusion dal mandât dal

prin Diretîf, o podìn dî che si sie-

re la fase costituente de Assem-

blee e si tache che altre fase de-

licade ma ancje tant impuartante

e essenziâl, che e varà di insaldâ

il progjet, par fâ deventâ propit

la Assemblee un sogjet impuar-

tat e un riferiment salt pal avignî

di cheste Regjon che e je speciâl

juste apont pe presince di ben trê

lenghis minorizadis.

Si che duncje al è impuartant che

ducj i aministradôrs dai comuns che

si ricognossin tai principis e tai valôrs

di fonde de Assemblee no restedin

passîfs in spiete di ce che a fasaran

chel altris, ma a sedin part ative, sedi

tes singulis comunitas, cul inmaneâ

azions, politichis e colaborazions ju-

stis par infuartî chel spirt unitari che

cuasi simpri al è mancjât al nestri po-

pul furlan par rivâ a fâ saltâ fûr dal

dut il so valôr.

O vin di tornâ, alore, a cjatâ ducj in-

tune chel spirt e chei valôrs che nus

àn permetût di fâ resurî i nestris paîs

des maseriis, cuntune ricostruzion

che dut il mont nus ricognòs tant che

straordenarie, che à non “Modello

Friuli”. Dome cussì, tacant propit des

lidrîs de nestre identitât, o podarìn

judâ la nestre tiere a fâ chel svolt che e

spiete di masse timp.

Pietro Gerometta

Sindic di Vît

Vicepresident de Assemblee de CLiF

Pagina di informazione istituzionale a pagamento

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V

www.gazzettino.itVenerdì 21Dicembre2018

IL TESTO

POZZUOLO «Cosa diciamo nelle no-stre parrocchie e diocesi rispettoal pensiero negativo nei confron-ti dell’altro diverso, immigrato enon solo?». I preti del Friuli Ve-nezia Giulia - Pierluigi Di Piazza,Franco Saccavini, Mario Vatta,Pierino Ruffato, Paolo Iannacco-ne, Fabio Gollinucci, GiacomoTolot, Piergiorgio Rigolo, RenzoDe Ros, Luigi Fontanot, AlbertoDeNadai, Albino Bizzotto, Anto-nio Santin – firmatari anche que-st’anno della Lettera di Natalepresentata ieri al Centro Balduc-ci di Zugliano, non si smentisco-no e, seppur con garbo, indicanola necessità di un cambiamentoculturale a partire da «casa» lo-ro, la Chiesa cui si sentono «con-vintamente» di appartenere. Sì,perché la denuncia e la preoccu-pazione che più animano la Let-tera dei preti cosiddetti di «fron-tiera» riguarda «il degrado cultu-rale» che si manifesta in «affer-mazioni presuntuose, arrogantie violente, che pretendono di de-finire le diversità e le discrimina-no».Un«pensieronegativo che –sostengono i sacerdoti – diffondeindifferenza e ostilità, persinol’odio verso l’altro». In questocontesto, hanno ragionato, fa-cendo indirettamente riferimen-to al recente riassetto organizza-tivo dell’arcidiocesi di Udine, «ri-teniamo che la questione princi-pale non sia quella del riordinoterritoriale delle parrocchie, ma

un’altra, fondamentale, che spes-so per inerzia e pigrizia si suppo-ne come scontata: quali sono i se-gni che ci rendono credibili co-me Chiesa nell’annuncio e nellatestimonianza del Vangelo nellastoria attuale». Insomma, gli oc-chi dei firmatari vedono ancora«una scarsa ricaduta» a livello lo-cale «della presenza e del magi-stero di Papa Francesco» e auspi-cano una Chiesa che «sappiasempre essere al contempo umi-le e accogliente, coraggiosa eprofetica». Tuttavia i sacerdoti,che quest’anno hanno scelto co-me titolo della lettera una cita-zione del profeta Isaia - “Senti-nella, quanto resta della notte?”-, colgono anche «parole e ger-mogli di speranza»: dalla parteci-pazione foltissima all’appunta-mento dei giorni scorsi a Zuglia-no con il sindaco di Riace Dome-nico Lucano, allemigliaia di per-sone scese in piazza a Trieste il 3novembre per manifestare con-tro ogni forma di discriminazio-ne e di razzismo, alle «reazionidiffuse alla decisione o ai propo-siti di separazione degli alunnidelle scuole a Lodi, Monfalcone,Trieste eCodroipo».Unpensieroparticolare don Di Piazza lo haavuto anche per Antonio Mega-lizzi, il giovane ucciso a Strasbur-go, e Giulio Regeni, a quasi treanni dalla morte. «Giovani pre-parati, sensibili, coraggiosi.Un’alba che sembra essere statasopravanzata dall’oscurità, ma ilorogermogli fruttificheranno».

AntonellaLanfrit

©RIPRODUZIONERISERVATA

Fornituraelettrotreni: perchélaRegionerinunciaallepenaliper la consegna? Il consiglierepentastellatoCristianSergohainterrogato l’assessorePizzimenti sulpossibileaccordotransattivoriguardo lepenaliapplicateper laconsegnadeiprimiottoelettrotrenidapartediCaf: «Ci sonvoluti 6annipervedere tutti edodici glielettrotreni circolare, leconsegnesonsemprestateritardatecon il conseguenterimpallodi responsabilità tra

società,Regioneeautoritànazionali, con lecontestazionidipenali dell’amministrazioneregionale».Sergosidice«perplessoperchèora inviatransattivasi rinunciaal 20%ditalepenale. Evidentemente,daaprileaoggi, sonoemersenuovecircostanzecherafforzanoundubbio: se laresponsabilitànonèstatadiCaf,maevidentementeunaresponsabilitàdeveesserci,gradiremmosapereachideveessereaddossata».

`Nella Lettera di Natale la denuncia del «degrado culturale»Il ricordo di Megalizzi e Regeni: «I loro germogli daranno frutti»

Ateneo, il “cantiere” non chiude

Elettrotreni e penale, i dubbi di Sergo

La polemica

I preti di frontiera bacchettano la Diocesi

Friuli

IL BILANCIO

UDINE Comprendere le tendenzeglobali per innovare gli enti loca-li; verificare le prospettivedell’economia friulana e regiona-le in tempi di intelligenza artifi-ciale e di resistenza alla globaliz-zazione; pensare l’amministra-zione locale di fronte alla sfidadel governo della coesione e del-lo sviluppo tra locale e globale. Eancora, attivazione di connessio-ni con il territorio per ragionareinsieme ai Comuni – è accadutocon quello di Basiliano – su «per-sone, comunità e servizi sociosa-nitari» o «demografia e territo-rio». Sono alcune spigolaturetratte dal primo rendicontodell’imponente lavoro di analisimesso in atto dall’Università diUdine in occasione del suo qua-rantennale con Cantiere Friuli,

un’officina su diversi temi strate-gici con la quale l’ateneo ha inte-so proporsi al territorio. Avviatonella primavera del 2017 il pro-getto è tutt’altro che esaurito.Proseguirà con l’apertura di nuo-ve officine (Officina Basiliano, Of-ficina Montagna e Officina “il fu-turo che vorrei”, in cui sarannocoinvolti direttamente gli studen-ti) e da febbraio saranno pronti iprimi «mattoni» del CantiereFriuli, con l’uscita di Quaderni eLibrimastri, contenenti le propo-ste concrete per il territorio.Mat-toni per costruire il futuro insie-me alle pietre angolari individua-te dal Cantiere in questi due anniattraverso 22 eventi, 3 in «corsod’opera» con 105 voci (45 relatoriinterni all’ateneo e 65 esterni) ecomplessivamente un migliaiodi partecipanti. Nove le pietrefondamentali squadrate: demo-grafia e territorio; sistemidigitali

di supporto avanzato alle decisio-ni strategiche; nuovi fattori pro-duttivi; rigenerare il capitale ter-ritoriale; boscoregione; la città in-clusiva; persone, comunità e ser-vizi sociosanitari; autonomia eistituzioni; mobilità della cono-scenza. «Su queste pietre – ha af-fermatoMauro Pascolini, coordi-natore del Cantiere – proseguire-mo la costruzione dell’edificio».Tutto il lavoro prodotto «dimo-stra come l’ateneo sia sempre inprima linea per cogliere e incana-lare lemigliori energie della cittàe della regione, conuna forte pro-iezione verso il futuro, in armo-nia con le esigenzedi formazionedelle nuove generazioni», ha con-cluso il rettore Alberto Felice DeToni. Il Cantiere ha ancora unadotazione di 427mila euro, sui600mila iniziali.

A.L.

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DON PIERLUIGI DI PIAZZA Anima del centro Balducci di Zugliano di Pozzuolo del Friuli

`«La questione principale non è il riordino delle parrocchiema l’esigenza di essere una Chiesa umile, accogliente e coraggiosa»

LA VICENDA

UDINE È accusato di aver raggiratodue anziane friulane, alleggeritedi denaroemonili per un totale dicirca 14.100 euro con la truffa del“finto avvocato”. L’uomo, un28enne campano, M. C., accusatodei due episodi in concorso conaltri soggetti non ancora identifi-cati, è stato arrestato mercoledìmattina dalla Polizia a Pomiglia-no d’Arco in esecuzione di un’or-dinanza di custodia cautelare incarcere emessa dal gip del tribu-nale di Udine Mariarosa Persico.La misura è stata disposta al ter-mine di una complessa indaginedella Squadra Mobile di Udine.L’attività investigativa, avviatainizialmente con la Mobile diTrieste per una truffa compiutaanche nel capoluogo giuliano,aveva messo gli investigatori sul-le tracce dell’uomo. Arrestato inflagranza il 7 settembre per unraggiro analogo ai danni di un’an-ziana di Feletto Umberto, era tor-nato in libertà dopo l’udienza diconvalida. Le indagini hanno por-tato però a individuare nel 28en-ne il presunto co-autore di altredue truffe compiute il 21 agosto:al mattino un’ottantenne di Pra-damano era stata convinta a con-segnare 2.100 euro, al pomeriggiouna novantenne udinese avrebbeconsegnato gioielli e monili perun valore stimato di circa 12milaeuro. Le due donne erano statecontattate telefonicamente da uncomplice che, spacciandosi perappartenente alle forze dell’ordi-ne, riferiva il coinvolgimento diun parente - la figlia in un caso, ilnipote in un altro – in un inciden-te e chiedeva l’immediata conse-gna di denaro contante o preziosiper scongiurare problemi legali.La misura, richiesta dal pm LucaOlivotto e concessadal gip, è stataeseguitadalla Polizia diAcerra.

e.v.

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Raggiri“fotocopia”arrestatoun 28enne

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www.gazzettino.itVenerdì 21Dicembre2018

`Non c’erano i numeriin Consiglio comunaleDibattito sui profughi

GIUNTA

UDINE Nel 2019, la Tari aumenteràdel 4%: una decisione, presa ieridalla giunta, per coprire l’aumen-to dei costi nella gestione dei ri-fiuti. «C’è una crescita generaliz-zata dei costi di trattamento esmaltimento dei rifiuti – ha spie-gato l’assessore al bilancio, Fran-cesca Laudicina -, gli impianti dismaltimento sono pochi e quasiesauriti. Ciò incide sui costi per laNet e quindi sui cittadini. Inoltre,è diminuito il valore del conferi-mento di carta e plastica perchéla Cina ne ha bloccato l’importa-zione. Abbiamo cercato di conte-nere l’aumento il più possibile –ha continuato -: sarà inmedia del4%, un po’ più basso per le utenzedomestiche, leggermentemaggio-re per le non domestiche». Il pia-no dei costi per la gestione delleimmondizie nel 2019, infatti, pre-vede una spesa di 12milioni di eu-ro (420mila euro inpiù rispetto al2018) «e la tariffa deve riuscire acoprirli», ha spiegato l’assessore.Rimane comunque confermato ilfondo da 100mila euro per l’ab-battimento della Tari (che si pa-gherà in 4 rate) a favore delle ca-tegorie economiche che hanno ilcoefficiente più alto (bar-pizze altaglio, pizzerie-ristoranti, orto-frutta-pescherie-fioristi). «Cer-

chiamo di compensare l’aumen-todei costi conunmiglioramentodella raccolta – ha continuatoLaudicina -: nell’ultimo trimestredel 2019, partirà la raccolta portaa porta; all’inizio, saranno coin-volte circa 10mila utenze. Inoltre,incrementeremo il numero degliispettori urbani che controllanoil conferimento non corretto di ri-fiuti da parte di non residenti,perché la Net si è accorta che cisono troppe immondizie in rap-porto al numero degli abitanti».Un ulteriore aiuto, invece, può ve-nire da enti superiori: «Speriamoche la Regione e l’autorità d’Am-bito intervengano – ha detto l’as-sessore -, perché c’è un problemadi siti di smaltimento, di tariffe di-verse e di scadenze di concessio-ni». Dalla riunione di giunta, pe-rò, sono arrivate anche buone no-tizie: l’Irpef comunale rimane al-lo 0,2%. «Abbiamo fatto uno sfor-zo per non incidere sui cittadini –ha detto Laudicina -. Alcune ri-

modulazioni riguardano l’Imu:sarà ridotta dal 9,8 all’8,6 permil-le per i capannoni non utilizzati,mentre per gli immobili concessiin comodatod’usoaunparente sipassa dall’8,6 al 7,6 permille». Sa-rà inoltre azzerata la Tasi per gliimmobili di lusso,ma si tratta so-lo di una semplificazione buro-cratica perché in parallelo saràaumentata l’Imu (dal 2 al 6 permille).

TARIFFE SCUOLEQuasi un utente su tre non pa-

ga lamensa scolastica. “Abbiamo

difficoltà nella riscossione dei co-sti dei pasti – ha spiegato l’asses-sore all’istruzione Elisa Battaglia-; dalle mense entrano 1,5 milionidi euro l’anno, ma circa il 25-30%dell’utenza non paga”. Da qui ladecisione di spingere sugli abbo-namenti, che si pagano in antici-po: chi lo farà, avràuno sconto trail 15 e il 20%. Le tariffe della risto-razione scolastica rimangono co-munque invariate, così comequelle degli asili nido e dei servizidi pre epost accoglienza.

AlessiaPilotto

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CONSIGLIO

UDINE La minoranza abbandonal’aula e manca il numero legale:salta così l’uscitadel ComunedaUdine e Gorizia Fiere e dal Dite-di. Ieri, il consiglio avrebbe do-vuto deliberare sulla dismissio-ne delle quote che PalazzoD’Aronco ha nelle due società,una dismissionemotivata dai bi-lanci in rosso delle due parteci-pate (per il 2018 la fiera sarà inperdita di 700mila euro). La de-cisione aveva già attirato moltecritiche dell’opposizione e a nul-la è valso l’emendamento pre-sentato dalla stessa giunta, cheprevedeva la possibilità di revo-care l’uscita dalla fiera: nel po-meriggio è arrivata una comuni-cazione dall’assessore regionalealle Attività produttive, SergioBini, che assicurava l’interessa-mento regionale alla questione.«Ci riserviamo quindi la possibi-lità di revocare la dismissionedella Fiera – aveva spiegato l’as-sessore Francesca Laudicina -,nel caso la Regione intervengaperché siano superate le critici-tà finanziarie della società».«Apprezziamo l’intervento di Bi-ni e prendiamo questo emenda-mento come un passo indietrodi cui siamo contenti», hannocommentato sia Alessandro Ve-nanzi (Pd) sia Federico Pirone(Innovare);maper entrambi, co-sì come per Enrico Bertossi (Pri-ma Udine) e Maria Rosaria Ca-pozzi (M5S), la decisione di ab-bandonare la fiera è una rinun-cia a decidere dello sviluppo diuna zona strategica per il territo-rio. «Se Udine esce, la società an-drà in liquidazione e verrà svalu-tata. Questo permetterà l’entra-ta di investitori esterni – ha det-to Venanzi -. Invece è importan-te rimanere lì per decidere lestrategie future di quell’area edessere interlocutori di un terri-torio». A nulla sono valse lemo-tivazioni della maggioranza(«Non possiamo far altro, la leg-ge prevede l’uscita in caso di per-dite»): la minoranza ha abban-donato l’aula e la seduta è stataprima sospesa e poi chiusa permancanzadel numero legale.Progetto Aura. Nessun dram-

ma per il 1. gennaio: la situazio-ne resterà così com’è e i richie-denti asilo accolti negli apparta-menti del progetto Aura reste-ranno dove sono. Lo ha detto ilsindaco Pietro Fontanini dopoun lungo dibattito innescato da

due mozioni presentate da SaraRosso e Monica Paviotti (Pd)che chiedevano una proroga delprogetto che invece la giunta hadeciso di cancellare col 31 di-cembre. Una proroga motivatadalla preoccupazione che i pro-fughipotessero finire in stradaoa incrementare le circa 600 pre-senze alla Caserma Cavarzera-ni, ma anche, secondo il centro-sinistra, dalla mancanza di unastrategiadi accoglienzadapartedella maggioranza. E sono statimolti i consiglieri di opposizio-ne (compresoBertossi, chepur èfavorevole alla fine di Aura), a ri-cordare al sindaco che nono-stante le promesse, il numero dirichiedenti asilo è praticamenteraddoppiato da maggio a ora.«Questa è una questione divisi-va, come ha diviso i cittadini,che però hanno scelto che que-sta cittàdoveva cambiare rotta –ha risposto il sindaco -. È vero ilnumero è alto, ci siamo mossiverso il Prefetto e il Governo ene sono stati spostati 200 e ci at-tiveremo ancora. Per quanto ri-guarda Aura, che accoglie 316persone, abbiamo deciso dichiuderlo emanteniamo la deci-sione. Anche perché noi antici-piamo i soldi per l’accoglienza:stiamo aspettando il rimborsoda parte della Prefettura di 3,4milioni di euro. Inoltre, le onlusche gestisconoAura devono ren-dicontare le spese e non sempreci riescono: probabilmente ci sa-ranno delle spese che dovremocoprire noi. Non mi vedo co-munque un 1. gennaio dramma-tico, i profughi resteranno negliappartamenti, non credo nessu-no gli darà lo sfratto: semplice-mente il Comune si tira fuori e cisarà un rapporto più diretto traonlus e Prefettura (che ha giàpubblicato un bando apposito,ndr)».

Al.Pi.

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LA DECISIONE

UDINE Palazzo D’Aronco si pre-para amettermano alla segna-letica stradale con un investi-mento di 542mila euro per ilbiennio2019/2020.“La gara partirà a breve: per

il primo anno rifaremo la se-gnaletica stradale orizzontalee verticale nel centro, nella zo-na della 2° circoscrizione e nel-la parte nord ovest della città;ripasseremo i viali della cir-convallazione, i plessi scolasti-ci e le aree attorno ai cimiteri –ha spiegato il vicesindaco e as-sessore allamobilità, LorisMi-chelini -. Nel 2020 completere-mo il tutto.Nel disciplinare di gara ab-

biamo introdotto alcune novi-tà, che riguardano le tempisti-

che previste per l’intervento,in caso di urgenza la ditta do-vrà fare il lavoro entro 12/24ore, e il controllo deimateriali,perché ci siamo accorti che indiversi luoghi la vernice dopounpo’ tendea sparire”.Altra novità, invece, riguar-

da il Parco del Cormor: com-pletato il percorso ciclopedo-nale, creato con il recupero diuna vecchia strada comunale,e la realizzazione di una passe-rella che guada il torrente, col-legando Cormor Basso e Cor-mor Alto, il prossimo step ri-guarda proprio via CormorBasso: dove ora c’è il bus verràrealizzato un parcheggio peraccogliere i turisti. La volontàdiMichelini, infatti, è quella diraddoppiare il parco e in que-sto senso, è già stata avviata lafase interlocutoria con la Re-

gione.Ieri, l’esecutivo Fontanini

ha anche approvato l’allarga-mento di via Este (tra via Vene-to e viale Palmanova, a Cussi-gnacco) per un importo com-plessivo di 200mila euro, e ilprogetto esecutivo per la siste-mazione dell’aulamagna dellascuolaManzoni per un impor-todi 97mila euro).Infine, è stata decisa una

convenzione con gli studentidell’IstitutoTecnicoMarinoni,i cui studenti collaborerannoallo sviluppodel progettodellapista ciclabile dei Rizzi. In te-ma di tariffe, invece, la giuntaha deciso di mantenere inva-riate quelle del bike sharing equelle per la concessione deigiardini pubblici storici.

Al.Pi.

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GLI AUMENTI La giunta ha deciso di aumentare la Tassa per i rifiuti del 4 per cento per coprire i costi di gestione delle immondizie

MUNICIPIO La sede del Comune diUdine

Sorpresa: tra i candidati alcomandodei vigilidiUdine, c’èanche l’attualecomandantedellaPoliziaLocaledell’Uti,FannyErcolanoni. Sono35 lepersonechehannopartecipatoal concorsoe, traloro,23 sonostateammessealla fase successivadellaselezione, il colloquiooralechesi terrà il 28dicembre. Ilbandoservea individuare ildirigentedei vigiliurbani chedal 1° gennaioritornerannosotto lacompetenzadiPalazzo

D’Aroncoenell’elencospiccaquindi ilnomedellaErcolanoni, i cui rapporti colsindacoPietroFontanininonsonostatipropriamentedistesi. Il primocittadino,infatti, l’avevaripresapiùvolteper la scarsapresenzadiagentiaUdine, soprattuttoquandoesplose il casodeiparcheggi selvaggi incentro.Evidentemente, lacomandantehadecisoditentare lo stessoe,abreve, sivedràchi verràscelto.

Ercolanoni si ricandida al ruolo

Comandante della Polizia locale

TARIFFE SCOLASTICHEQUASI UN UTENTE SU TRENON PAGA LA MENSA«ABBIAMO DIFFICOLTÀNELLA RISCOSSIONEDEL DOVUTO PER I PASTI»

IL SINDACO Fontanini duranteuna seduta

Per Fiera e Ditedil’aula si svuotaNessuna decisione

Mezzo milione per rifare l’intera segnaletica

LA PROSPETTIVA

UDINE Rivalutazione tagliata aquasi un pensionato su due del-la nostra regione. Questa la bef-fa che si materializzerà dal 1°gennaio 2019 seGoverno e Parla-mento daranno seguitoall’emendamento alla legge dibilancio che rinvia di tre anni ilritorno a unmeccanismodi riva-lutazione, quello in vigore finoal 2011, che fosse in grado di tute-lare il potere d’acquisto dei pen-sionati italiani. «Ancora una vol-ta e in spregio alle tante illusionidispensate a destra e a mancaprima e dopo le elezioni – de-nunciano i segretari regionalidei sindacati pensionati EzioMedeot (Spi-Cgil), Renato Pizzo-

litto (Fnp-Cisl) eMagda Gruarin(Uilp-Uil) – siamo di fronte a unGoverno pronto a fare cassa coni pensionati. Una scelta non sol-tanto profondamente ingiusta,ma che suona addirittura beffar-da se paragonata ai contenutiiniziali della manovra, che pro-spettavano addirittura l’introdu-zione della cosiddetta pensionedi cittadinanza a partire dal 1°gennaio 2019». Se le prospettatemisure sulle cosiddette pensio-ni d’oro, così come sono statetratteggiate, interesserannoun’esiguaplateadi pensionati, ilrinvio della piena rivalutazioneper tutte le pensioni di importosuperiore a 3 volte laminima in-teresserà 183mila pensionati inFriuli Venezia Giulia, più dellametàdella platea complessiva.

In Friuli rivalutazione tagliataper quasi un pensionato su due

Friuli

Rifiuti più cari per i cittadini`La giunta ha deciso di aumentarela tassa del 4 per cento dal 2019

`L’assessore: «Crescita generalizzatadei costi di smaltimento e trattamento»

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Page 5: PrimoPiano Nomade ferita · Nomade ferita da un colpo di pistola È giallo a Udine L AREA DEMANIALEIl campo di via Monte Sei Busi (PressPhoto Lancia) ` Si è presentata ieri mattina

VII

www.gazzettino.itVenerdì 21Dicembre2018

`È l’ipotesi di Zanin sugli ex con cinque anni d’aulaVitalizi, si lavora ad un sistema contributivo puro

`Autonomia ed Europa sono le sfide della RegioneQuest’anno 36 progetti di legge diventati norma

IL BILANCIO

TRIESTE «Quello del consigliereregionale è un lavoro e rischiadi rimanere scoperto dal puntodi vista previdenziale per cin-que anni». Lo ha affermato ieria Trieste, nell’ambito dei tradi-zionali saluti di fine anno, il pre-sidente del Consiglio regionalePiero Mauro Zanin ribadendocome«inmaniera trasversale sistia predisponendo una leggepensionistica che prevederàper i consiglieri regionali il si-stema contributivo puro» comese il Consiglio fosse una dittaprivatadoveunaparte lapaga ildatore di lavoro e un’altra partela paga il lavoratore ossia, inquesto caso, il consigliere regio-nale. Ciò implicherà il ricalcolosulla base dei contributi versatianche per quanto riguarda i vi-talizi già in essere. Per Zanin «èuna questione di giustizia». Apartire dal raggiungimentodell’età pensionabile (65-67 an-ni a seconda delle singole car-riere) «cinque anni da consiglie-re regionale potrebbero valerecirca 500 euro lordi al mese».Al fine di elaborare la revisionedel sistema, i tagli ai vitalizi pergli ex consiglieri regionali sonostati prorogati di quattro mesidi modo da arrivare con la nuo-va leggepronta entro aprile.

LE SFIDE

Autonomia ed Europa. Sonole due “sfide” che il Consiglio re-gionale dovrà affrontare nel

2019. «Sull’autonomia, che sigioca sulle risorse, dovremo im-pegnarci con forza - ha annun-ciato Zanin - dopo che è statachiusa la manovra del Governoche chiede sacrifici all’ autono-mia appunto» Per quanto ri-guarda l’Europa, Zanin è con-vinto che «bisogna ripensare auna Europa nuova, poiché quel-la attuale non è compiuta politi-camente. Quando l’Europadell’economia e della finanzaha colpito la carne delle perso-ne c’è stata una reazione». Tut-tavia, è «sbagliata la risposta dichiudersi nei singoli Stati» dun-que «se si rafforzano soltantoItalia, Ungheria, Germania, bi-sogna restare uniti perché iplayer globali sono Cina, Rus-sia, Stati Uniti». Secondo Zanin«autonomia è sinonimo di Eu-ropa».

TRE PRESIDENTI«Si chiude l’anno dei tre pre-

sidenti: Franco Iacop che ha

portato a termine l’undicesimalegislatura, Ettore Romoli cheha dato il via alla dodicesimama purtroppo è mancato dopomeno di unmese ed infine il sot-toscritto che a luglio ha preso iltestimone di questa carica noncercata» ha ricordato Zanin rie-pilogando la riforma della go-vernance della sanità e del siste-madegli enti locali «cheha resogiustizia alle comunità che chie-devano di potersi autoregola-mentare: abbiamo fatto sentirela novità senza distruggerequanto c’era prima». E poi la fa-miglia «elemento fondamenta-le per dare speranza e progres-so nel futuro», gli investimentiper 319 milioni, il lavoro e l’aiu-to alle imprese con l’abbatti-mento della pressione fiscale.Da ex sindaco di Talmassons,Zanin ha chiosato «il sindaco èancora presidio della comuni-tà, elemento di riferimento perla parte debole». Nell’ambitodella riforma degli enti locali

«sarà importante rafforzare iComuni in termini di risorseumane con lo sblocco del turnover e nella definizione del livel-lo di area vasta – ha aggiuntoZanin – la Regione si spoglieràdi competenze a favore dellaprima». Nel 2019, infine «avre-mo fiducia di ridiscutere intera-mente i rapporti finanziari conloStato».

I NUMERIIl 2018, anno di transizione

tra due legislature, si chiudecon 64 sedute d’Aula per 205ore complessive di lavori. Quan-to alle sei Commissioni consilia-ri, le sedute totali sono state 161.I progetti di legge diventati nor-ma sono stati 36 e tutti i disegnidi legge della Giunta sono di-ventati legge. Nessuna iniziati-va è stata sottoscritta da consi-glieri di entrambi gli schiera-menti. Sedici le leggi approvate.

ElisabettaBatic

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L’EVENTO

CODROIPO All’aeroporto di Rivoltoieri sera ha tenuto banco la festaper gli auguri delle Frecce Trico-lori. Alcune centinaia gli ospitinel grande hangar solitamenteadibito allamanutenzione dei ve-livoli. In apertura della serata c’èstato un applauso alla memoriadi Antonio Megalizzi, il giovanegiornalista trentino fra le vittimedell’attacco terroristico di Stra-sburgo.A fare gli onori di casa il mag-

giore Gaetano Farina, al debuttonella nuova veste di comandan-te: un incarico assunto alla finedi novembre. Farina ha sottoli-neato come si sia subito reso benconto dell’importanza del lavoro

di squadra, passando così a pre-sentare gli staff tecnici e dei variservizi a terra che rendono possi-bile l’attività della Pattuglia acro-baticanazionale: perché questa èla denominazione ufficiale dellaformazione di volo acrobaticodell’Aeronautica Militare italia-na. A coinvolgere maggiormentela platea di ospiti sono stati alcu-ni filmati spettacolari che hannoriproposto le figure spettacolarieseguite in volo durante le mani-festazioni e la sequenza 2018. Si ètrattato del prologo del momen-to più atteso della festa: cioè lapresentazione delle Frecce Trico-lori 2019.Usciti il maggiore Farina - in

tempi recenti capoformazione -ed il capitano Filippo Barberoche aveva invece il ruolo di soli-

sta (rimane comunque a Rivoltoin qualità di supervisore del pro-gramma di addestramento) a so-stituirli saranno rispettivamentei capitani Stefano Vit e Massimi-liano Salvatore. Completano loschierameno gli altri ufficiali pi-loti Alfio Mazzocoli, EmanueleSavani, Franco Paolo Marocco,Giulio Zanlungo, Mattia Borto-luzzi, Pierluigi Raspa e due “ma-

tricole” in quanto novità delleFrecce Tricolori: il romano Fede-rico De Cecco e Alessio Ghersioriginario di Domodossola. Cer-tamente che il nome di richiamoèquellodi StefanoVit daSanVitoal Tagliamento, classe 1981, a Ri-volto in servizio dal 2013. Questoperché una collaudata consuetu-dine vuole che il livello successi-voal ruolodi capoformazione siail comando. Al termine del perio-do riservato a Gaetano Farina po-trebbe quindi toccare a lui diven-tare il quinto friulano a ricoprirequesto incarico (coperto in passa-to da Vittorio Cumin, Gianligi Za-novello, Umberto Rossi e MarcoLant). Farina ha anche svelato ilposter 2019, che, stavolta, fissauna splendida immagine del sor-volo in Val Badia in occasione

della prova di Coppa del Mondodi sci. Le prime copie sono anda-te al generale di Divisione Silva-no Frigerio, comandante delleforze da combattimento e dellaPrima Regione dell’Aeronauticamilitare, a Vittorio Cumin deca-no degli appartenenti alle FrecceTricolori (per un periodo le haanche comandate) ed a RiccardoRiccardi, vicepresidente della Re-gione. Riccardi ha sottolineatoche «la Pan è un vanto del Paese,un simbolo che non passa mai dimoda, un patrimonio di questaterra, chequanto alza il tricolore,porta in alto anche i colori delFvg». Secondo lui «avere per il2019 un capoformazione figlio diquesta terra è ulterioremotivo diorgoglio».

PaoloCautero

PUBBLICO In tanti ieriall’aerobase di Rivolto

L’ANNATA

DEI TRE PRESIDENTI

DA IACOP A ROMOLI

FINO ALL’EX SINDACO

DI TALMASSONS

Approvato ilbilanciodiFriuliaal30Giugno2018.L’eserciziosi chiudeconunutileparia 1milionedi euroconunariduzionedei costi (-3.1%), chesiattestanoa5,5milionidieuro. Il patrimonionettoè sui636milionidieuro.L’impegnodiFriuliaverso il territorioèstatoconsistente: al 30giugno2018 il capitale investitoammontaa 156milionidieurocon97aziendepartecipate inportafoglio (l’80%sonoPmi) ilcui fatturatoaggregatoèpari acirca 1.8miliardidi euro.Gliinvestimentidegliultimi 18mesi raggiungono lacifrarecorddi55milionidieuroper22operazioni.Dall’assessoreZilliun«giudiziopositivo».

Un milione di utiliper la finanziaria

Friulia

L’ASSESSORE RICCARDI:

«UN MOTIVO

DI ORGOGLIO

ULTERIORE

PER IL NOSTRO

TERRITORIO»

Regione

FINE ANNO Ieri il presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin ha tracciato il primo bilancio

Frecce, il nuovo capo formazione è un pilota di San Vito

«Il consigliere pensionato prenderàcinquecento euro lordi al mese»