Primissima Daily - Giornate di Sorrento 2 dicembre

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GUIDA AGLI EVENTI DELLE GIORNATE PROFESSIONALI DI CINEMA 30 NOVEMBRE/4 DICEMBRE 2009 Il digitale e il 3D sono le grandi novità di questa edizione delle Giornate Professionali: l’accordo di- retto sul Virtual Print Fee costituisce la possibilità principale per il mercato italiano di andare verso la digitalizzazione totale del circuito che, potrebbe es- sere completata intorno al 2012 – 2013. Se da un lato c’è l’opportunità rappresentata dal 3D di attira- re un numero sempre più alto di spettatori, interes- sati dalla novità e tecnologica, verso la sala cine- matografica; dall’altro, e non meno importante, c’è la possibilità di produrre film in digitale a costi più contenuti e, soprattutto, permettendo una più facile circolazione dei prodotti superando problemi riguar- do alla redditività e ai costi di sviluppo e stampa. Il 3D e il Digitale, dunque, costituiscono due fac- ce dello stesso tema diventato sempre più crucia- le non solo per esercizio e distribuzione, ma anche per tutta l’industria: l’innovazione tecnologica può portare, di nuovo, la sala cinematografica al centro del sistema produttivo, conferendole un primato in termini artistici e tecnici rispetto alla televisione dove i prototipi degli schermi 3D sono già oggi una realtà, a patto, però, di sedersi ad una certa distan- za dallo schermo e in posizioni predeterminate. La competizione con l’home entertainment può essere uno stimolo per inseguire tecnologie che consenta- no di guadagnare di più, ma anche per dare spazio a sistemi produttivi differenti con costi più contenuti e accettabili. L’esempio di Sul Mare di Alessandro D’Alatri risulta, in questo senso, particolarmente im- portante: se non fosse stato girato in digitale, forse, non si sarebbe potuto produrre. E’ stato proprio il modello produttivo che D’Alatri ha strutturato di pari passo con la realizzazione del film a consentire un percorso creativo virtuoso ed efficace, preservando la qualità visiva e della storia. Il digitale, poi, è una tecnologia in continua evo- luzione visto e considerato che Sony, la settimana scorsa a Londra, ha presentato la prima macchina da presa che presto potrebbe essere adattata al 4K. Uno standard, quest’ultimo, che, è bene ricordarlo, a dispetto dell’indicatore numerico è ben otto vol- te superiore a quello attualmente in circolazione. I costi? Molto inferiori alle macchine da presa 35 mil- limetri e con prestazioni simili se non, a dire degli esperti, perfino ‘superiori’. Tra opportunità di conte- nimento dei costi, di ricerca di storie nuove dirette da registi pronti a mettersi in gioco e le possibilità offerte dagli incassi in 3D, il cinema sta affrontando complessivamente unafase rivoluzionaria che deve essere colta in tempi brevi e abbracciata senza indu- gi dall’industria nel suo complesso. Il rischio, altri- menti, è quello di restare ancorati a vecchie logiche e a modi di pensare e di operare un po’ logori. La necessità del cambiamento, infatti, può portare ad una nuova crescita e ad un nuovo sviluppo. RICCARDO TOZZI Il 5 gennaio 2010 arriverà nelle sale italiane, Io, Loro e Lara, l’ultima pellicola di Carlo Ver- done, distribuito dalla Warner Bros. Una com- media ma con uno sguardo amaro sul livello di imbarbarimento della nostra società. Lo sguardo è quello di un prete, in crisi, che fa ritorno nel suo Paese, l’Italia, dopo avere trascorso alcuni anni in Africa. “Siamo orgogliosi ed onorati - ha detto Paolo Ferrari, Presidente Warner Bros. - di avere prodotto e di distribuire il nuovo film di Carlo Verdone. Dopo anni di lavoro per sviluppare la produzione italiana, ci siamo sentiti pronti a raccogliere una sfida importante come questa, con la soddisfazione di avere contribuito ad un altro successo nell’inimitabile percorso professionale di un grande uomo di cinema”. Ne abbiamo parlato con l’autore. Da dove nasce l’idea di Io, Loro e Lara? Il film è una storia corale che gira intorno a due personaggi. Il sacerdote Carlo Mascolo, un missionario in crisi religiosa, che torna in Italia dopo dieci anni di servizio in un villaggio africa- no. Tornato a Roma, viene rispedito dai superiori nella casa paterna per un periodo di riflessione. A casa lo aspetta una situazione tragicomica, tutti contro tutti, ed il povero sacerdote viene inevitabilmente fagocitato dalle meschinità dei suoi parenti. In questo manicomio di casa del sa- cerdote entra poi il personaggio emblematico e misterioso di Lara, interpretata da Laura Chiatti. All’inizio le due storie, quella di Carlo e di Lara, vengono rappresentate parallelamente, depistan- do lo spettatore che non sa che collegamento ha questa ragazza con il mio personaggio e, soprat- tutto, che tipo di problemi ha lei. Poi le storie convergono. Quindi Verdone torna a vestire i panni di un sacerdote, ma in maniera molto seria? Molto seria e molto misurata. La pellicola è una commedia ma la comicità viene sempre di rispo- sta, salta fuori dalle provocazioni delle situazio- ni nelle quali lui si trova in mezzo. Una serie di circostanze imbarazzanti nelle quali Carlo viene spinto, ora dall’uno ora dall’altro, ma alla fine quest’uomo che non ne può più di quello che sta vedendo, riuscirà con pazienza.E una grande no- biltà d’animo tenendo conto delle cose davvero deprecabili che deve subire, a creare un clima di grande concordia. Carlo ce la farà ad unire questi soggetti così poco equilibrati, sia all’intrusa che entra nella sua vita. Un messaggio importante per quel che riguarda la tolleranza nei rapporti, il sapersi capire, con la famiglia che è vista come l’unico baluardo dove potere riportare un po’ di sanità mentale e di senso nella vita. Tutto que- sto senza volere essere cattolici, di comunione e liberazione o dei bigotti… no, non è questo ciò che mi ha mosso a scrivere questa storia. Inoltre, tornando alla vostra domanda, sì volevo interpre- tare un sacerdote - dato che ne ho fatti diversi in passato ma erano tutte macchiette: se pensate al prete di Un sacco bello, al finto prete di Acqua e sapone, al frate in Viaggi di nozze – questa volta, però, in maniera seria. Volevo che questo personaggio rimanesse all’interno dei problemi veri, reali di una famiglia. Quindi niente di stere- otipato, nessun prete che parla dal pulpito ma un uomo moderno calato in problemi reali. MERCOLEDÌ 2 DICEMBRE CARLO VERDONE La Rivoluzione Digitale e l’innovazione tecnologica Continua a pagina 7 Marco Spagnoli Presidente dell’Unione Produttori e di Cattleya, Riccardo Tozzi è a Sor- rento per presentare le diverse produzioni che la sua società realizzerà quest’anno insieme a Universal, 01 e Medusa. C’è chi dice no di Giam- battista Avellino con Luca Argentero, Paola Cortellesi (Universal); La Donna della Mia Vita di Luca Lucini con Alessandro Gassman, Stefania Sandrelli, Valentina Lodovini e ancora con Luca Argentero (Universal); Una Canzone per Te di Herbert Simone Pagani con Emanuele Bosi e Michela Quattrociocche (Universal); Un altro mondo di e con Silvio Muccino, Flavio Parenti, Isabella Ragonese (Universal); La nostra vita di Daniele Luchetti con Elio Germano, Isabella Ragonese, Raoul Bova (01); Benvenuti al Sud di Luca Miniero con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Alessandro Siani (Medusa). “In questo momento siamo al lavoro per riuscire a ‘stabilizzarci’: la cifra minima dei titoli pro- dotti è di quatto - cinque.

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Giornate di Sorrento 2 dicembre 2009

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GUIDA AGLI EVENTI DELLE GIORNATE PROFESSIONALI DI CINEMA 30 NOVEMbRE/4 DICEMbRE 2009

Il digitale e il 3D sono le grandi novità di questa edizione delle Giornate Professionali: l’accordo di-retto sul Virtual Print Fee costituisce la possibilità principale per il mercato italiano di andare verso la digitalizzazione totale del circuito che, potrebbe es-sere completata intorno al 2012 – 2013. Se da un lato c’è l’opportunità rappresentata dal 3D di attira-re un numero sempre più alto di spettatori, interes-sati dalla novità e tecnologica, verso la sala cine-matografica; dall’altro, e non meno importante, c’è la possibilità di produrre film in digitale a costi più contenuti e, soprattutto, permettendo una più facile circolazione dei prodotti superando problemi riguar-do alla redditività e ai costi di sviluppo e stampa. Il 3D e il Digitale, dunque, costituiscono due fac-ce dello stesso tema diventato sempre più crucia-le non solo per esercizio e distribuzione, ma anche per tutta l’industria: l’innovazione tecnologica può portare, di nuovo, la sala cinematografica al centro del sistema produttivo, conferendole un primato in termini artistici e tecnici rispetto alla televisione dove i prototipi degli schermi 3D sono già oggi una realtà, a patto, però, di sedersi ad una certa distan-za dallo schermo e in posizioni predeterminate. La competizione con l’home entertainment può essere uno stimolo per inseguire tecnologie che consenta-no di guadagnare di più, ma anche per dare spazio a sistemi produttivi differenti con costi più contenuti e accettabili. L’esempio di Sul Mare di Alessandro D’Alatri risulta, in questo senso, particolarmente im-portante: se non fosse stato girato in digitale, forse, non si sarebbe potuto produrre. E’ stato proprio il modello produttivo che D’Alatri ha strutturato di pari passo con la realizzazione del film a consentire un percorso creativo virtuoso ed efficace, preservando la qualità visiva e della storia. Il digitale, poi, è una tecnologia in continua evo-luzione visto e considerato che Sony, la settimana scorsa a Londra, ha presentato la prima macchina da presa che presto potrebbe essere adattata al 4K. Uno standard, quest’ultimo, che, è bene ricordarlo, a dispetto dell’indicatore numerico è ben otto vol-te superiore a quello attualmente in circolazione. I costi? Molto inferiori alle macchine da presa 35 mil-limetri e con prestazioni simili se non, a dire degli esperti, perfino ‘superiori’. Tra opportunità di conte-nimento dei costi, di ricerca di storie nuove dirette da registi pronti a mettersi in gioco e le possibilità offerte dagli incassi in 3D, il cinema sta affrontando complessivamente unafase rivoluzionaria che deve essere colta in tempi brevi e abbracciata senza indu-gi dall’industria nel suo complesso. Il rischio, altri-menti, è quello di restare ancorati a vecchie logiche e a modi di pensare e di operare un po’ logori. La necessità del cambiamento, infatti, può portare ad una nuova crescita e ad un nuovo sviluppo.

RICCARDO TOzzI

Il 5 gennaio 2010 arriverà nelle sale italiane, Io, Loro e Lara, l’ultima pellicola di Carlo Ver-done, distribuito dalla Warner bros. Una com-media ma con uno sguardo amaro sul livello di imbarbarimento della nostra società. Lo sguardo è quello di un prete, in crisi, che fa ritorno nel suo Paese, l’Italia, dopo avere trascorso alcuni anni in Africa. “Siamo orgogliosi ed onorati - ha detto Paolo Ferrari, Presidente Warner bros. - di avere prodotto e di distribuire il nuovo film di Carlo Verdone. Dopo anni di lavoro per sviluppare la produzione italiana, ci siamo sentiti pronti a raccogliere una sfida importante come questa, con la soddisfazione di avere contribuito ad un altro successo nell’inimitabile percorso professionale di un grande uomo di cinema”. Ne abbiamo parlato con l’autore.Da dove nasce l’idea di Io, Loro e Lara?Il film è una storia corale che gira intorno a due personaggi. Il sacerdote Carlo Mascolo, un missionario in crisi religiosa, che torna in Italia dopo dieci anni di servizio in un villaggio africa-no. Tornato a Roma, viene rispedito dai superiori nella casa paterna per un periodo di riflessione. A casa lo aspetta una situazione tragicomica, tutti contro tutti, ed il povero sacerdote viene inevitabilmente fagocitato dalle meschinità dei suoi parenti. In questo manicomio di casa del sa-

cerdote entra poi il personaggio emblematico e misterioso di Lara, interpretata da Laura Chiatti. All’inizio le due storie, quella di Carlo e di Lara, vengono rappresentate parallelamente, depistan-do lo spettatore che non sa che collegamento ha questa ragazza con il mio personaggio e, soprat-tutto, che tipo di problemi ha lei. Poi le storie convergono. Quindi Verdone torna a vestire i panni di un sacerdote, ma in maniera molto seria?Molto seria e molto misurata. La pellicola è una commedia ma la comicità viene sempre di rispo-sta, salta fuori dalle provocazioni delle situazio-ni nelle quali lui si trova in mezzo. Una serie di circostanze imbarazzanti nelle quali Carlo viene spinto, ora dall’uno ora dall’altro, ma alla fine quest’uomo che non ne può più di quello che sta vedendo, riuscirà con pazienza.E una grande no-biltà d’animo tenendo conto delle cose davvero deprecabili che deve subire, a creare un clima di grande concordia. Carlo ce la farà ad unire questi soggetti così poco equilibrati, sia all’intrusa che entra nella sua vita. Un messaggio importante per quel che riguarda la tolleranza nei rapporti, il sapersi capire, con la famiglia che è vista come l’unico baluardo dove potere riportare un po’ di sanità mentale e di senso nella vita. Tutto que-sto senza volere essere cattolici, di comunione e liberazione o dei bigotti… no, non è questo ciò che mi ha mosso a scrivere questa storia. Inoltre, tornando alla vostra domanda, sì volevo interpre-tare un sacerdote - dato che ne ho fatti diversi in passato ma erano tutte macchiette: se pensate al prete di Un sacco bello, al finto prete di Acqua e sapone, al frate in Viaggi di nozze – questa volta, però, in maniera seria. Volevo che questo personaggio rimanesse all’interno dei problemi veri, reali di una famiglia. Quindi niente di stere-otipato, nessun prete che parla dal pulpito ma un uomo moderno calato in problemi reali.

MERCOLEDì 2 DICEMbRECARLO VERDONELa Rivoluzione Digitale e

l’innovazione tecnologica

Continua a pagina 7Marco Spagnoli

Presidente dell’Unione Produttori e di Cattleya, Riccardo Tozzi è a Sor-rento per presentare le diverse produzioni che la sua società realizzerà quest’anno insieme a Universal, 01 e Medusa. C’è chi dice no di Giam-battista Avellino con Luca Argentero, Paola Cortellesi (Universal); La Donna della Mia Vita di Luca Lucini con Alessandro Gassman, Stefania Sandrelli, Valentina Lodovini e ancora con Luca Argentero (Universal); Una Canzone per Te di Herbert Simone Pagani con Emanuele Bosi e Michela Quattrociocche (Universal); Un altro mondo di e con Silvio Muccino, Flavio Parenti, Isabella Ragonese (Universal); La nostra vita di Daniele Luchetti con Elio Germano, Isabella Ragonese, Raoul Bova (01); benvenuti al Sud di Luca Miniero con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Alessandro Siani (Medusa). “In questo momento siamo al lavoro per riuscire a ‘stabilizzarci’: la cifra minima dei titoli pro-dotti è di quatto - cinque.

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Ore 9 – 10Hilton – Sala PompeiProfessione Cinema: Colazioni @ lavoro(su prenotazione)

Ore 9 Hilton – Foyer Sala Sirene Apertura segreteria accrediti

Ore 9,30 – 18,30MAGIS – Incontro con gli espositori

Ore 10 Hilton Sala SireneConvention Universal

Ore 11,15 Convention Medusa

Ore 15 Convention Fandango

A seguireTrailer: bolero, Cinecittà Luce

Ore 15,30 Convention Warner bros Ore 17 Convention 01 Distribuzione Ore 18,30Anteprima Medusa: La vita è una cosa meravigliosa di Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Nancy Brilli, Enrico Brignano,Vincenzo Salemme

Ore 21,30 Cinema Armida Anteprima bim: Il piccolo Nicolas e i suoi genitori di Laurent Tirard con Valérie Lemercier, Sandrine Kiberlain, Michel Galabru (91’)

AppuntAmentimercoledì 2

art direction e graficaLUCA FODDIS

Stampa: SORRENTINA, Sorrento

pioggiA di stAr

Convention UniversalGiambattista Avellino (C’è chi dice no)

Convention Medusa: Paolo Virzì, Valerio Mastan-drea, Claudia Pandolfi (La prima cosa bella), Ga-briele Muccino, Stefano Accorsi, Claudio Santamaria, Sabrina Impacciatore, Pierfrancesco Favino (Baciami Ancora), Federico Moccia, Raoul Bova, Michela Quat-trociocche (Scusa ma ti voglio sposare), Riccardo

Grandi, Nicolas Vaporidis, Sergio Rubini (Tutto l’amore del mondo), Pupi e Antonio Avati, Christian De Sica (Il figlio più piccolo), Carlo ed Enrico Vanzina, Gigi Proietti, Nancy Brilli, Vincenzo Salemme, Enrico Bri-gnano (La vita è una cosa meravigliosa), Leonardo Pieraccioni (Io e Marilyn)

Convention Warner bros Silvio Soldini, Alba Rohrwacher (da confermare), Pierfrancesco Favino

(da confermare) (Cosa voglio di più); Carlo Verdone, Laura Chiatti (Io, loro e Lara); Alessandro D’Alatri (Sul mare)

Convention 01 DistributionDaniele Luchetti, Elio Germano (La nostra vita), Carlo Mazzacurati, Silvio Or-lando, Kasia Smutniak (La passione), Gabriele Salvato-res, Fabio De Luigi (Happy Family), Francesco e Sergio Manfio (Cuccioli - animazione), Fausto Brizzi (Maschi contro femmine)

Primissima Daily Speciale Giornate Professionali Di Cinema 30 novembre- 4 dicembre Sorrento - supplemento al numero 12 di Primissima (dicembre 2009)

Reg. Trib. Roma n. 103 del 24/03/2005 - direttore responsabile PIERO CINELLI - direttore editoriale PAOLO SIVORI

MULTIVISION srl 00192 Roma, via Fabio Massimo, 107 Tel. - Fax 06 45437670

hanno collaborato a questo numeroMARCO SPAGNOLI - NICOLETTA GEMMI - CRISTINA MARELLA PALMIERI

Ieri sera i riflettori si sono accesi sul red carpet di piazza Tasso a Sorrento, con una sfilata di star italiane da far invidia ai mag-giori Festival internazionali, partita da Piazza Tasso per parte-cipare alla serata clou delle Giornate di Cinema, la premiazione dei Biglietti d’Oro ANEC. La serata è stata presentata da Lorena Bianchetti ed ha visto la presenza, tra gli altri, di Christian De Sica, Massimo Ghini, Carlo Verdone, Gabriele Salvatores, Vincenzo Salemme, Maurizio Totti, Pupi Avati, Giovanni Ve-ronesi, Emanuele Propizio, Fabio De Luigi, Nancy brilli.

Aurelio De Laurentiis, Silvia Verdone e Christian De Sica

Pupi Avati

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Emanuele Propizio, Carlo Verdone, Giovanni Veronesi e Andrea Fachinetti

Carlo Verdone

Nancy Brilli

Gabriele Salvatores e Maurizio Totti

Max Gazzè e Rocco PapaleoVincenzo Salemme, Gianpaolo Letta ed Enrico Vanzina

Arrivi del 2

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art direction e graficaLUCA FODDIS

Stampa: SORRENTINA, Sorrento

pioggiA di stAr

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Nicola Maccanico, Vice Direttore Generale Warner bros“Il 2010 è un anno molto impor-tante – ci spiega Nicola Maccani-co, Vice Direttore Generale Warner Bros. – per la combinazione di un prodotto americano particolarmen-te forte e variegato, con quella di un’offerta di sei titoli italiani molto diversi tra loro, e di grande poten-zialità. Un lavoro frutto del grande impegno ella nostra casa madre e della sempre più importante attivi-tà di local production che facciamo qui in Italia.”Parliamo della produzione italia-na?Il 2010 rappresenta sia un punto di arrivo che di partenza. Siamo, ormai, riconosciuti come un player stabile del mercato italiano per quello che riguarda la produzione

locale, e speriamo che il gradimen-to del pubblico ci dia un’ulteriore spinta a proseguire nella direzione di ulteriori investimenti. Quali sono i titoli?Il 5 gennaio distribuiremo Io, Loro e Lara di Carlo Verdone con Laura Chiatti di cui siamo al cento per cento produttori. E’ stata una gran-de scommessa produttiva che con-sideriamo già vinta, avendo visto quanto sia riuscito, divertente ed allo stesso tempo intelligente, il nostro film. Abbiamo, quindi, l’am-bizione legittima di andare oltre il pubblico tradizionale che segue Carlo Verdone. A seguire avremo il seguito ideale di Giorni & Nuvole diretto da Silvio Soldini. Cosa vo-glio di più è la storia di un uomo ed una donna che si incontrano e si innamorano in un momento della loro vita dove hanno già due per-corsi personali strutturati. Soldini, però, non ci mostra solo una favola fatta di emozioni, ma anche il con-fronto con le problematiche della vita quotidiana.

nicolA mAccAnico: sei film itAliAni per wArner

Ore 15,30 - Sala Sirene

Filippo Roviglioni, Amministrato-re Delegato 01 Distribution

Anche quest’anno grazie alle politi-che di Rai Cinema abbiamo opere di registi italiani importanti, accanto a tanti film internazionali che sulla carta dovrebbero darci soddisfazio-ne. In questi giorni stiamo uscendo con L’uomo nero, un film autoria-le di Sergio Rubini che stamane ha riscosso un notevole consenso di critica, e a Natale usciremo con brothers di Jim Sheridan, una sto-ria dove i destini di una famiglia si incrociano con la guerra. E poi da gennaio cominciamo con i film italiani rappresentati tra l’altro dal nuovo film di Salvatores, Ozpetek, etc. accanto ad opere importanti come Nine che si rifà un pò ad Ot-

to e mezzo di Fellini, il film di The book of Eli di Denzel Washington, The Ghost di Roman Polanski, che abbiamo visto a Parigi due setti-mane fa, che sarà presentato al Festival di Berlino, un film solido, classico, un thriller fatto molto be-ne. Abbiamo anche il film con Mel Gibson The Edge of Darkness e poi The Tree of Life di Terrence Malick con Brad Pitt e Sean Penn, un film che dovrebbe andare a Cannes. A seguire avremo il film di Avati, a marzo inizierà il film di Amelio, il film di brizzi ai festivi di ottobre. Stiamo lavorando alla seconda par-te dell’anno che quest’anno ci ha visti abbastanza defilati.Ci prospettiamo un anno più equi-librato e brillante.Tra l’altro Rai Cinema quest’anno all’American Film Market ha acqui-stato 4 titoli importanti: un film family in 3D, due film con Johnny Depp, titoli che sulla carta appaio-no estremamente stimolanti e che riguarderanno,

filippo roviglioni: grAndi Autori e blockbusters

Paolo Pozzi, Direttore della Di-stribuzione MedusaUn listino sempre più italiano an-che perché sembra che i risultati, ci diano ragione. Vedi quelli del nostro nuovo personaggio Chec-co zalone. Fino a qualche anni fa la produzione italiana occupava all’incirca il 50% del nostro listino, adesso la percentuale del prodotto italiano si aggira intorno al 70%. Dopo il film di Natale di Pierac-cioni, da cui ci attendiamo molto, iniziamo l’anno con La prima cosa bella di Virzì, un film autobiogra-fico ambientato nella Livorno degli anni 70, che abbiamo spostato al 15 gennaio per evitare la contem-poraneità con il film dii Verdone, anche se ci scontriamo con Avatar, ma in questo caso con una tipolo-gia di pubblico piuttosto diversa. A seguire, dopo due settimane, l’at-

teso, ormai da dieci anni, ritorno di Gabriele Muccino con baciami ancora, il sequel de L’ultimo ba-cio, poi restando tra le produzio-ni italiane, il nuovo film di Pupi Avati, con Christian De Sica in un ruolo drammatico e Luca Zingaretti in un ruolo da cattivo, a seguire un altro atteso ritorno Scusa ma ti voglio sposare di Federico Moccia, il sequel del riuscitissimo Scusa ma ti chiamo amore, inter-pretato ancora una volta da Raoul Bova e Michela Quattrociocche. Il primo film non italiano è il thriller Shutter Island di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, che uscirà a metà marzo. Poi un altro titolo italiano Tutto l’amore del mondo di Riccardo Grandi, con Nicolas Vaporidis che torna alla commedia per un target di 20/25enni con un cast molto ricco che vede Sergio Rubini, Enrico Montesano, Myriam Catania. Il nostro film di Pasqua è La vita è una cosa meravigliosa di Carlo Vanzina, molto divertente, con un bellissmo cast: Vincenzo Salem-me, Luisa Ranieri, Gigi Proietti,

pAolo pozzi: medusA puntA sull'itAliA

Luciano Sovena - Amministratore Delegato Cinecittà Luce Ci aspettiamo molto da Lourdes, viste e considerate le reazioni che ci sono state, ma non solo con la critica a Venezia. L’abbiamo, infatti, fatto vedere ad un pubblico il più eterogeneo e più diverso possibile e tutti gli spettatori sono rimasti molto colpiti in maniera estremamente favorevole. È un film sicuramente diverso da tutti gli altri.Cinecittà Luce continua nella sua missione di produrre opere prime e seconde italiane...Per questo line up, abbiamo cercato di fare particolare attenzione ad una nuova politica legati ai produttori indipendenti come Fabrizio Mosca, Tilde Corsi, Giorgio Magliulo e Gregorio Paonessa. Facciamo attenzione al produttore perchè la sua qualità è importante,

se non fondamentale, per la qualità dell’opera. Noi crediamo di avere film veramente interessanti come Le quattro volte di Michelangelo Frammartino che potrebbe essere selezionato a Cannes. Un altro grande film è Passione di John Turturro, un vero e proprio gioiello; non è un documentario, ma è un film vero è proprio estremamente coinvolgente e appassionante. In questa pellicola c’è tutta la sua anima e la sua voglia di musica.A settembre, poi, c’è con beppe Servillo e Gianfelice Imparato, Il Fodero diretto da Paola Livia Randi.un film su Napoli ed è molto divertente. E’ ricco di elementi che s’incrociano: i malavitosi, la camorra, c’è l’integrazione e la differenza e l’incontro fra le civiltà. Fra quella napoletana e la comunità dello Srilanka con degli elementi veramente comici. Quanto è importante, per il cinema italiano, lavorare alla creazione del Centro Nazionale per il Cinema?

Ore 13,00 - Sala Sirene

Ore 17,00 - Sala Sirene

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cinecittà luce: trA lourdes e turturro

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Il problema, ovviamente, non è la quanti-tà, ma la loro qualità. Il nostro obiettivo è nell’immediato futuro fare delle operazioni a carattere più internazionale. La nostra vita di Daniele Luchetti, ad esempio, che sarà distribuito da 01 sarà, presumibil-mente, trattato a livello internazionale da Focus. A cosa state lavorando, inoltre?Una delle produzioni principali è sicura-mente Piazza Fontana di cui entro la fine dell’anno annunceremo il nome del regi-sta, ma siamo in preproduzione anche per L’Educazione Siberiana e il nuovo film di Cristina Comencini. Tutti questi film sa-ranno realizzati insieme a Universal e in-sieme a Rai. Quali sono le linee guida per i prossimi mesi?Vogliamo insistere sui teen movies, rallen-tando, invece, la produzione di commedie in favore di film d’autore particolarmente grandi e rilevanti. La nostra direttrice, ed è anche quello che ci viene chiesto da Fo-cus, è cercare di promuovere a livello in-ternazionale il talento locale. Inquesto senso alcuni nostri autori di riferi-mento, insieme ad altri che si stanno avvi-cinando alla nostra società, saranno coin-volti in progetti dal respiro più ampio. Sia per il problema della scomparsa delle sale di città, sia forse anche per l’esaurimento di un ciclo legato ad alcuni modelli svi-luppati negli anni Duemila e oggi un po’ logorati, intendiamo concentrarci su filmd’autore dal respiro internazionale. Cosa deve accadere per fare decollare la produzione italiana?Il nostro obiettivo principale è ottenere una legge di sistema relativa al compar-to dell’audiovisivo insieme alla creazione del Centro Nazionale per il Cinema. Que-sta deve essere la nostra priorità. Oggi, rispetto a dieci anni fa, l’industria cine-matografica è matura per avere un Centro Nazionale per il Cinema: dove si dirimono le controversie, vengono elaborate le poli-tiche e gestita l’attività. Per quanto concerne il rapporto con le te-levisioni, invece? Bisogna continuare il dialogo con la con-sapevolezza che il Centro Nazionale per il Cinema potrà portarlo avanti in maniera chiara. In ogni caso le norme nascono da delle buone prassi e vengono negoziate. E’ difficile immaginare a regole imposte dall’alto. E’ necessario stabilire un rap-porto forte grazie proprio al Centro che è davvero arrivato il momento di fare.

riccArdo tozzi nicolA mAccAnico

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Sul Mare di Alessandro D’Alatri è un progetto molto originale che racconta la storia d’amore im-probabile tra un barcaiolo di Ventotene e un’universitaria di Genova: le differenze tra loro sono il motivo di una passione irrefrenabile, ma segnano anche il limite della loro relazione. Nel secondo semestre avremo Figli delle Stelle di Lucio Pellegrini, una commedia con Pierfrancesco Favino e Claudia Pandolfi su un gruppo eterogeneo che si unisce per rapire un uomo politico, commettendo una serie di errori grotteschi che rendono il film irresistibile. Ti presento un amico è una com-media romantica diretta dai Fratelli Vanzina con protagonista Raoul Bova, Martina Stella, Barbora Boboulova: una commedia intelligente sulla difficoltà dei rapporti tra uomini e donne. La bellezza del somaro è diretto da Sergio Castellitto che l’ha scritto insieme a Margareth Mazzantini: una commedia sulle differenze generazionali e sull’interazione spesso esilarante dei contrasti della nostra epoca. Quali, invece, i film hollywoodiani?Si parte da un horror interpretato da Milla Jovovich dal titolo The Fourth Kind, che non deluderà gli appassionati del genere. A febbraio arriverà il nuovo film di Clint Eastwood che dirige Morgan Freeman e Matt Damon in Invictus, storia di come Nelson Mandela abbia deciso strategicamente di provare ad unificare un paese fortemente diviso come il Sudafrica del postapartheid attraverso l’organizzazione della coppa del mondo di rugby. Valentine’s Day è una commedia romantica nella migliore tradizione di questo genere con un veterano come Garry Marshall a dirigerla. Il cast è letteralmente incredibile: Jessica Alba, Jessica Lucas, Julia Roberts, Jennifer Garner, Anna Hatha-way, Patrick Dempsey, Shirley MacLaine e Jamie Foxx ed è un film da cui ci aspettiamo molto, così come da Scontro tra Titani. Un blockbuster epico che racconta lo scontro mitologico tra Zeus e Perseo interpretato da Sam Worthington, Liam Neeson e Ralph Fiennes. Un kolossal nella tradizione del migliore racconto della mitologia hollywoodiana. A maggio, Nightmare, un progetto horror modernissimo in cui non c’è la continuazione della celebre saga, ma il racconto di come tutto è incominciato. Sempre a maggio, uscirà in 3D un altro film ad alta tensione Final Destination 4. A giugno, Sex and the City 2 che propone una sceneggiatura molto buona per delle ragazze ‘pienamente in forma’. Nel secondo semestre il nuovo film diretto da Christopher Nolan, il thriller soprannaturale Inception con Leonardo DiCaprio, Michael Caine, Ken Watanabe. Ci aspettiamo di essere sorpresi da questo grande regista dopo il successo de Il Cavaliere Oscuro. Il regista di 300, Zack Snyder dirige I guardiani di Ga’Hoole un film d’animazione 3D: la storia ha per protagonisti dei gufi e racconta in maniera epica le battaglie all’interno di quel mondo fantastico. Il 19 novembre, usciremo day and date con Harry Potter e i Doni della Morte parte I: l’inizio della battaglia finale per il maghetto di Howghwarts con il secondo film che uscirà nell’estate del 2011.

uno forse la fine del 2010 e gli altri 3 (sono quat-tro i titoli acquistati) il 2011. Rai Cinema confer-ma di voler restare in una posizione privilegiata, non rinunciando al suo dettame istituzionale che la vede in prima linea con film d’autore, con regi-sti come Angelini, Salvatores, Ozpetek, Lucchetti, Amelio, Avati. Grazie a Rai Cinema difendiamo la posizione di tutto riguardo che abbiamo con-quistato nel mercato italiano della distribuzione, con prodotti importanti che testimoniano che la politica iniziata da Giancarlo Leone e continuata da Caterina D’Amico sta sostanzialmente prose-guendo.Cosa ne pensa del 3D?Il 3D per il momento sta funzionando. Dobbiamo dare atto agli esercenti italiani che dopo un’inizio un pò timido si sono buttati nell’investimento ne-cessario credendo in questo nuovo supporto visivo

e i film funzionano, vanno bene. Non so se questo supporto aumenta gli spettatori, ma quanto meno fidelizza quelli che già ci sono. Ma il prodotto è sempre più difficile da reperire e il meccanismo del 3D è appannaggio soprattutto delle major che hanno una struttura e una quantità di storie e disponibilità finanziarie che consente loro di mettere in circolazione molti titoli di questo tipo. Questo fa benissimo al cinema perchè permette incassi che altrimenti sarebbe stato difficile ave-re e noi dopo la fortuna di avere avuto Viaggio al Centro della Terra non sappiamo quante altre cose riusciremo a trovare in questa corsa al 3D che si è sviluppata. Sul fronte italiano non abbiamo ancora idea di quando potrà partire un progetto che giustifichi questo marchio e sia all’altezza di questi prodotti che vengono da fuori.

filippo roviglioni

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Page 7: Primissima Daily - Giornate di Sorrento 2 dicembre

primissima daily • 7

La vita del piccolo Nicolas trascorre sere-namente. I genitori lo amano, con la sua banda di amici si diverte un sacco…ma la

sua vita subirà presto un cambio repentino. Un giorno, origliando una conversazione fra i ge-nitori, Nicolas si convince che la madre aspetti un bambino. Preso dal panico, inizia ad immaginare il peg-gio: il nuovo fratellino richiamerà talmente tan-to l’attenzione su di sé che i suoi genitori non potranno più occuparsi di lui e finiranno per abbandonarlo nel bosco come Pollicino.Adattatamento di uno dei più grandi classici della letteratura francese per l’infanzia, Le pe-

tit Nicolas racconta le avventure di un ‘Gian-burrasca d’Oltralpe’. La vita quotidiana di un bambino durante gli anni 1950, alle prese con i suoi compagni di classe e la sua maestra, con

i genitori e tanti altri personaggi, in una serie di racconti umoristici. Nel cast, il giovane Maxime Godart (Nicolas), Valérie Lemercier, vincitrice di due premi César, nel ruolo della madre e Kad Merad (il padre), anche lui vincitore di un César.

Il piccolo Nicolas e i suoi genitori(Le petit Nicolas, Francia 2009)Regia di Laurent Tirard con Valérie Lemercier, Kad Mérad, Maxime Godart, Sandrine Kiberlain, Michel Duchaussoy91’, Commedia, BIM

Il film racconta la vita di alcuni perso-naggi e le loro aspirazioni alla felicità: il presidente arruffone di un’importante

banca, l’affermato chirurgo sempre in vena di raccomandazioni, il poliziotto che s’innamora di una massaggiatrice. I Vanzina firmano una commedia all’italiana che descrive il nostro Paese per quello che è veramente: un’Italia che aspira a mettersi in mostra, ma anche innamorata e allegra. Dalle parole del regi-sta, Carlo Vanzina: “In questo film si delinea

un ritratto curioso della società in cui vivia-mo: tutti sono in crisi ma la vita va sempre vissuta”.

La vita è una cosa meravigliosa(Italia, 2010)Regia di Carlo Vanzina, con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri.Medusa, Commedia

Ore 18,30 Sala Sirene

Ore 21,30 Cinema Armidail piccolo nicolAs e i suoi genitori

lA vitA è unA cosA merAvigliosAAnteprime

Enrico Bignano e Nancy Brilli. Poi un titolo in 3D che abbiamo posizionato al 15 aprile: The Hole in 3D di Joe Dante. I film in 3D in questo momento sono come i vagoncini di un treno, devono essere messi uno dietro l’altro, e ci sembra di aver trovato un buono spazio il 15 aprile. Poi, ma a questo punto le date sono approssimative, Everybody’s fine, il remake di Stanno tutti bene di Tornatore, con Robert De Niro e successivamente un eccellente war thril-ler che abbiamo visto recentemente a Los An-geles, Green zone di Paul Greengrass con Matt Damon: un thriller di grande attualità, sullo sfondo della guerra in Iraq. Poi alcuni titoli che usciranno dopo l’estate, a cominciare da ben-venuti al Sud, remake italiano di Giù al Nord, con il postino nordista Claudio Bisio trasferi-to per punizione in un paesino del sud, quindi con personaggi, paesaggi e costumi italiani. Il palinsesto prosegue con i nostri classici attori

e registi, in ottobre il nuovo Woody Allen, a novembre la nuova commedia di massimo Boldi, poi, sempre nell’ambito del 3D le nuove avven-ture delle Winx, poi La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo, ed a Natale il ritorno di Aldo Giovanni e Giacomo. Come anticipazioni 2011, sempre nell’ambito della nostra scuderia, Salemme, Ficarra e Picone, un altro film di Ga-briele Muccino, e la new entry Fausto Brizzi che assieme a Ficarra e Picone farà Femmine contro maschi. Visto il vs grande impegno produttivo, vi spaventa la flessione degli incassi del cine-ma italiano?Premesso che questa flessione non ci spaventa, credo siano due i problemi che si sommano. Uno è sicuramente quello della chiusura di molte sale cittadine. Il che vale soprattutto per i film più piccoli, perché Aldo, Giovanni e Giacomo o Pie-raccioni non risentono di questo. L’altra causa è

che sono mancati quei tre o quattro film impor-tanti che fanno la differenza. Quindi secondo me un pò il mercato ed un pò il prodotto hanno contribuito a questa flessione. Forse abbiamo insistito un pò troppo su alcuni generi, abbiamo continuato a percorrere le stesse strade che ci hanno portato al successo tre o quattro anni fa, ma che adesso forse sono già invecchiate. Un’ultima domanda sul passaggio al digitale. Qual’è la vs posizione?Che dobbiamo darci una mossa. Abbiamo fatto un accordo per la virtual print fee e poi non ci sono copie digitali dipsonibili. Noi stiamo verificando di fare la trasposizione da analogico a digitale del film di Pieraccioni. Se la qualità della pellicola tiene, allora faremo delle copie in digitale per le sale già attrezzate. Anche noi distributori dobbiamo muoverci in questa dire-zione, perché questa strada ci porterà dei note-voli vantaggi.

luciAno sovenA

Il momento è questo ed è arrivato: se aspettiamo ancora un pò perderemo un altro treno. E’ un lavoro che va fatto in tempi brevissimi.Lei pensa che ci riuscirete?Bisogna lavorarci prima che si esaurisca anche

la spinta del 3D e del Digitale, che presto verrà visto come la normalità e ci si abituerà anche a questo... Oggi viviamo la più grandi crisi del cinema d’autore cui è necessari dare risposta in tempi brevi sfruttando la tecnologia

a nostro vantaggio e lavorando per la creazione del Centro Nazionale di Cinematografia dove mettere a punto e sviluppare strategie e politiche per il rilancio della nostra produzione e del nostro cinema.

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pAolo pozzi

Page 8: Primissima Daily - Giornate di Sorrento 2 dicembre

CAST:

VINICIO MARCHIONICAROLINA CRESCENTINIGIORGIO COLANGELI

DI AURELIANO AMADEI

V E N T IOPERA PRIMA

S I G A R E T T E

DI MAX FÄRBERBÖCKCAST:

NINA HOSSEVGENY SIDIKHINIRM HERMANNRÜDIGER VOGLERULRIKE KRUMBIEGELROLF KANIESJÖRDIS TRIEBEL

ROMAN GRIBKOVJULIANE KÖHLER

U N A AD O N N A B E R L I N O

OPERA SECONDA

DI MICHELANGELO FRAMMARTINO

L E Q U A T T R O V O L T E

OPERA PRIMA I L F O D E R OCAST:

GIANGELICE IMPARATO BEPPE SERVILLO

DI PAOLA LIVIA RANDI

SCRITTO E DIRETTO DA JESSICA HAUSNER

CAST:

SYLVIE TESTUDLÉA SEYDOUX

BRUNO TODESCHINIELINA LÖWENSOHN

GERHARD L IEBMANNLINDE PRELOG

HEIDI BARATTAHUBSI KRAMAR

HELGA ILLICH

L O U R D E S

DI DODO FIORICAST:

PAOLO SASSANELLIMARTA IACOPINIDAVID NEBBIA

NINA TORRESIJOE CAPALBO

L A S T R A T E G I AOPERA SECONDA

D E G L I A F F E T T I

TITOLO PROVVISORIO

DI JOHN TURTURRO

JAMES SENESE

FAUSTO CIGLIANO

RAIZ

M’BARKA BEN TALEB

PIETRA MONTECORVINO

PEPPE BARRA

MAX CASELLA

GENNARO COSMOPARLATO

MASSIMO RANIERI

LINA SASTRI

PATRIZIA LOPEZ

FIORELLO

JOHN TURTURRO

ANGELA LUCE

FIORENZA CALOGERO

LUCIO DALLA

AVION TRAVEL

MISIA

LORENA TAMAGGIO

DANIELA FIORENTINO

P A S S I O N E

CAST:

CINECITTÀ LUCE S.P.A.VIA TUSCOLANA, 1055

00173 ROMATEL. +39 06 72286.1

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