I Magnifici 14

Se sei ciò che mangi e non conosci quello che stai mangiando, allora sai chi sei? Claude Fishler

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“Queste indicazioni sono fornite esclusivamente ai pazienti del Dr. Aronne Romano che, in precedenza, sono stati visitati e istruiti sull’applicazione del

regime alimentare della Zona integrata dall’utilizzo dei seguenti alimenti dotati di qualità benefiche supplementari. Invitiamo pertanto i possessori di queste tabelle di utilizzarle esclusivamente per se stessi evitando di fornirle a coloro che, privi dei requisiti sopraelencati, potrebbero farne un uso che in alcuni casi potrebbe

rivelarsi addirittura dannoso alla loro salute. Il Dr. Aronne Romano declina ogni responsabilità per eventuali effetti nocivi derivanti dall’utilizzo delle presenti

indicazioni senza un’appropriata supervisione medica.”

Dr. Aronne Romano

Aglio

Abbassa il colesterolo, riduce la pressione arteriosa, diminuisce la coagulabilità del sangue, controlla la glicemia, riduce il rischio di cancro.

Attiva il metabolismo, è diuretico, favorisce la sudorazione, rinforza il sistema immunitario.

Favorisce l’eliminazione di calli, duroni, cura verruche e punture di vespe.

Ha proprietà antibatteriche, antimicotiche, antielmintiche.

Semi di finocchio e prezzemolo aiutano a eliminare l’odore del respiro.

Per favorirne la digestione rimuovere il germoglio verde che c’è al centro dello spicchio.

La cottura in microonde distrugge completamente le sue qualità e anche i supplementi non hanno la stessa efficacia del prodotto fresco.

Uno spicchio d’aglio che è stato sminuzzato dalla piccola pressa è dieci volte più efficace che uno tagliato sottilmente con un coltello.

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“Mangiate porri in marzo e aglio selvatico in maggio e tutto l’anno i dottori saranno disoccupati”. (Antico detto gallese)

Gigliacee

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Arancia

Le arance non devono essere considerate solo come un eccellente fonte di vitamina C ma anche come alimenti in grado di:

apportare all’organismo numerose sostanze fitochimiche antitumorali

svolgere un’azione antinfiammatoria modificando l’assorbimento e l’eliminazione di molte sostanze.

Addizionali promotori di salute presenti nelle arance sono il potassio, regolatore della pressione arteriosa, e i folati che riducono l’omocisteina.

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Broccoli

Negli ultimi 20 anni numerosi studi hanno concluso ripetutamente che coloro che consumano in abbondanza i broccoli hanno meno cancro al colon, seno, utero, polmoni, prostata, esofago, laringe e vescica.

Il sulforafano presente nei broccoli possiede anche proprietà antibiotiche battericide soprattutto contro l’helicobacter pylori, batterio responsabile dell’ulcera gastrica e implicato anche nel tumore allo stomaco.

La cottura in acqua per solo 10 min. delle crucifere riduce della metà la quantità di glucosinolati. Dunque è preferibile cuocere questi alimenti il meno possibile e con poca acqua quindi stufarli rapidamente oppure saltarli in padella.

Per favorire la liberazione delle molecole attive bisogna masticare bene queste verdure prima di inghiottirle.

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Le 12 brassicacee anticancro sono: Broccoli

Cavolfiore

Cavolini di Bruxelles

Cavolo cappuccio

Cavolo verza

Cavolo rapa

Crescione

Rafano

Rapa

Ravanello

Rutabaga

Senape

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Cioccolato Il cioccolato fondente (con un tenore di cacao superiore a 70%) contiene

numerosi antiossidanti, proantocianidine e una gran quantità di polifenoli. Queste molecole ritardano la crescita delle cellule cancerose e limitano l’angiogenesi.

La miscela fra cioccolato e latte annulla gli effetti benefici delle molecole contenute nel cacao, pertanto il cioccolato al latte e quello bianco non hanno nessuno di questi benefici e contengono altre sostanze negative sulla salute; in generale più il cioccolato è lavorato e più vanno persi i valori nutrizionali positivi.

Il cioccolato mal conservato sviluppa una patina biancastra sulla superficie, questa reazione, benché molto antiestetica, non lo rende tuttavia inadatto al consumo e non ne modifica il gusto.

Un cubetto da 20 grammi al giorno se fondente dal 70 all’85% è una dose consigliabile.

Dall’etichetta: “contiene grassi vegetali diversi dal burro di cacao”: evitare! “cioccolato puro”: buon segnale ma controllare il resto dei componenti!.

Sembra scatenare una specie di dipendenza in alcune persone, coloro che ne sono a conoscenza è meglio che ne stiano alla larga.

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Curcuma La curcuma è l’antinfiammatorio naturale più potente

sin’ora individuato.

In sperimentazione umana 400 mg di curcumina corrispondono all’effetto antinfiammatorio di 100 mg di fenilbutazone e 400 mg di ibuprofene.

Contribuisce, inoltre, a indurre l’apoptosi delle cellule cancerose e a inibire l’angiogenesi.amplifica l’efficacia della chemioterapia e riduce la progressione dei tumori.

Attenzione: per essere assorbita meglio la curcuma va mescolata al pepe nero che andrebbe diluito nell’olio. La piperina, aumenta di circa 1.000 volte l’assorbimento della curcumina.

L’aggiunta quotidiana di un cucchiaio di tè di curcuma a zuppe, condimenti e verdure rappresenta un modo semplice, rapido ed economico per ottenere un apporto di sufficiente.

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Melagrana

La melograna è ricca di vitamina C, potassio e di diversi tipi di antiossidanti.

La maggior capacità antiossidante proviene da 3 antocianidine: delfinidina, cianidina e pelargonidina.

Il contenuto di polifenoli nel suo succo è tre volte quello trovato nel tè verde e nel vino rosso.

In India è usata per preservare il cibo e come antisettico e disinfettante. In Grecia viene usata anche come cura per disturbi orali, gastrici e la diarrea.

È antimicrobica, aiuta a prevenire malattie cardiovascolari, cancro, ipertensione e osteoporosi.

Sembra anche che possa aiutare a contrastare il parassita della malaria.

Ci sono circa 300 ricerche che parlano delle qualità della melograna. Il 90% delle quali pubblicate negli ultimi 20 anni.

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Mirtilli

I mirtilli hanno uno dei più alti indici ORAC (capacità antiossidante)tra tutti gli alimenti al mondo.

Tra la frutta sono quelli che hanno dimostrato la maggior attività anti-cancro.

Ricchi in fibra i mirtilli contengono anche i tannini che migliorano la funzionalità dell’apparato digerente.

L’acido ippurico presente nel mirtillo è stato dimostrato efficacissimo nel contrastare le infezioni delle vie urinarie. I mirtilli inoltre sono in grado di deodorare le urine.

Le proantocianidine, presenti nei mirtilli rossi e neri potrebbero giocare un ruolo importante nella prevenzione dello sviluppo del cancro al colon e altri tipi di tumore.

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Contengono: Omega3

Vitamina E

Magnesio

Polifenoli

Proteine

Fibre

Potassio

Steroli vegetali

Vitamina B6

Arginina

Mangiare una manciata di frutta secca 5 volte alla settimana può ridurre del 15%, e tal volta fino al 55%, il rischio d’infarto. La frutta secca può ridurre in misura significativa il rischio del diabete di tipo 2, dei tumori e di molte altre patologie croniche.

Le noci possiedono la più elevata attività antiossidante e il miglior rapporto omega -6/omega-3 (circa 4,2).

Tutti i frutti col guscio contengono buone percentuali di inibitori delle proteasi che, pur diminuendo il valore nutrizionale dei cibi che accompagnano riducendo l’assorbimento proteico, bloccano il cancro negli esperimenti di laboratorio.

Noci11

Pomodoro

Un certo numero di studi suggerisce che gli individui che consumano grandi quantità di pomodori o prodotti derivati mostrano un rischio ridotto di sviluppare il cancro alla prostata.

Coloro che hanno un alto livello di licopene nel sangue hanno un rischio inferiore di sviluppare vari tipi di cancro inclusi quelli all’utero, al seno, al tratto digerente, ai polmoni, alla vescica e al pancreas.

La parte del pomodoro dove la vitamina C è più concentrata è quella gelatinosa che circonda i semini.

I pomodori più ricchi di vitamina C sono quelli che provengono da orti privati e vengono colti a maturazione completata.

Il pomodoro essiccato è in assoluto l’alimento più ricco di vitamina A, ma c’è da tenere in considerazione il quantitativo di sale aggiunto per favorire l’essicazione.

A parità di peso i prodotti a base di pomodori cotti contengono da 2 a 8 volte più licopene disponibile rispetto ai pomodori crudi.

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Effetti benefici dell’olio d’oliva nelle prevenzioni delle malattie cardiovascolari:

abbassa il colesterolo totale e LDL e aumenta l’HDL

diminuisce l’ossidazione contro i radicali liberi

riduce il rischio di formazione di coaguli e quindi di trombosi

favorisce l’abbassamento del livello dei trigliceridi

aiuta a ridurre l’insulinemia(indirettamente il peso corporeo)

contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa

migliora la resistenza delle pareti arteriose

diminuisce l’infiammazione.

Inoltre:

contiene sostanze anti-cancro e antinvecchiamento

riduce il rischio di morte per qualsiasi causa

Ile morti per malattie cardiache e per qualsiasi altra causa sono molto più bassi in quei paesi che consumano regolarmente olio d’oliva come fonte principale di grassi.

Olio extravergine di Oliva13

Spinaci

Gli spinaci sono un’ottima fonte di ferro e calcio.

Sono in grado di controllare la pressione arteriosa perchè ricchi di potassio e magnesio.

Vanno lavati accuratamente ma non lasciati in ammollo a lungo altrimenti perdono le vitamine che contengono.

Si può ricorrere ai prodotti surgelati(i primi a essere messi in commercio) che conservano le proprietà nutritive della verdura d’origine.

La cottura libera i carotenoidi, specialmente il beta-carotene, rendendolo maggiormente disponibile per l’organismo, oltre a favorire l’assorbimento della luteina. Il calore degrada però la vitamina C e i folati.

Il segreto, quindi, è consumare gli spinaci sia crudi che cotti.

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Tè verde Il tè verde è il più ricco di polifenoli tra cui le catechine e in particolare

l’epigallocatechina-3-gallato(EGCG) che:

riduce la neovascolarizzazione necessaria alla crescita di tumori e metastasi;

facilita la morte delle cellule cancerose tramite apoptosi;

è un potente antiossidante e detossificante.

Il tè verde giapponese (sencha, gyokuro, matcha,ecc) è ancora più ricco di EGCG rispetto al tè verde cinese.

Il tè verde senza caffeina contiene ancora tutti i polifenoli.

Gli effetti benefici del tè sono uguali sia che si usino sia le bustine che il tè sfuso.

Lasciare quindi in infusione 2 gr di tè verde per 10 minuti in una teiera in acqua non bollente e berlo entro l’ora seguente (oltre tale termine i polifenoli scompaiono). Strizzate bene la bustina per raddoppiare il contenuto di polifenoli.

Attenzione: l’aggiunta di latte al tè vanifica gli effetti positivi. Le proteine del latte inibiscono l’azione delle catechine.

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Vino Rosso Il vino contiene quello che tra i 91 supplementi anti-

aging conosciuti al mondo è ritenuto dai più il numero uno: il resveratrolo.

Tra le bevande alcoliche il vino fornisce più protezione dalle malattie cardiovascolari

I vini rossi contengono in media 2.500 mg/l di polifenoli e i vini bianchi 10 volte di meno.

Il vino bevuto tutti i giorni a dosi moderate ha un effetto protettivo ottimale. Bere esageratamente durante il weekend o occasionalmente non ha alcuna efficacia e può anche avere effetti secondari nocivi.

Il consumo moderato di vino, 1 bicchiere al giorno per le donne e 2 per gli uomini, per tanto è benefico per la salute. Con questi dosaggi riduce il rischio di infarto negli adulti del 30-50%.

Se siete astemi non

ha senso iniziare abere per questo

motivo.

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Zenzero

Aiuta a digerire, previene la chinetosi e specialmente il mal di mare. Riduce tutti i sintomi associati con la nausea, è usato anche per curare la nausea e il vomito della gravidanza.

Viene utilizzato da cinesi e indiani da sempre come rimedio per combattere freddo a mani e piedi. Promuove l’eliminazione dei gas intestinali ed è uno spasmolitico (calma e rilassa la muscolatura liscia).

Fluidifica il sangue e riduce il colesterolo. Si è dimostrato molto efficace nell’impedire la formazione di eicosanoidi pro-infiammatori (prostaglandine e trombossani). Ha forti proprietà antiossidanti e previene il cancro negli animali.

L’utilizzo raccomandato è di grattugiare un pezzo di zenzero sopra delle verdure miste o sulla frutta per creare delle ottime macedonie.

Si può anche lasciare in infusione e si può utilizzare anche per insaporire il tè.

Molti studi utilizzano una dose di un 1 g. di radice in polvere. Questo equivale a 10 g. di radice fresca, cioè all’incirca una fetta spessa 1 cm.

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