Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017...

29
La rete le reti 1 Nuove sfide diverse opportunità

Transcript of Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017...

Page 1: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

La rete

le reti

1

Nuove sfide

diverse opportunità

Page 2: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

L 107/2015........

introduce l’ambito come

referente territoriale

nell’organizzazione scolastica

a vari fini giuridici

2

Page 3: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

RETE DI AMBITO

Una definizione* E’ uno strumento organizzativo di tipo istruttorio

E’ rappresentativo delle istanza delle scuole verso gli uffici dell’amministrazione

Consente il coordinamento istituzionale su materie di interesse comune

Non intacca l’allocazione delle competenze decisorie

Consente di acquisire e valutare in anticipo informazioni utili alle decisioni delle scuole

Scuole in rete nella legge 107, in «Rivista dell’istruzione», n. 3, maggio-giugno2016)

*Avvocato Laura Paolucci (Avvocatura dello Stato)

3

Page 4: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

4

Lo strumento giuridico che meglio si presta a realizzare la sinergia di azioni, nel

contesto giuridico descritto nel testo, è la conferenza di servizi di cui all’art. 14 L. n. 241 del 1990. Si tratta di uno strumento di semplificazione amministrativa che ha la

finalità, ponendo obblighi procedimentali, di convogliare e facilitare l’esercizio delle

competenze spettanti agli enti aderenti all’accordo, verso la condivisione di decisioni. Così come l’accordo di collaborazione non dà luogo a un ente nuovo e autonomo, così la conferenza di servizi non costituisce organo collegiale. Si afferma

in giurisprudenza: “La conferenza di servizi non ha natura di organo collegiale, ma

di modalità di semplificazione dell’azione amministrativa, finalizzata, nella sua

accezione decisoria, alla più celere formazione di atti complessi, ossia di atti per la cui formazione è necessario il concorso della volontà di più amministrazioni ovvero

di organi della stessa amministrazione; e che funziona secondo il metodo

deliberativo della discussione e deliberazione tipico degli organi collegiali” (C.

Stato, sez. IV, 11-04-2007, n. 1644).

Page 5: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

“La conferenza di servizi (istruttoria e decisoria) non costituisce un organo collegiale, ma solo un modulo procedimentale (organizzativo) suscettibile di produrre un’accelerazione dei tempi procedurali e, nel contempo, un esame congiunto degli interessi pubblici coinvolti; tale istituto di carattere generale, disciplinato dalla l. n. 241 del 1990, è precipuamente finalizzato all’assunzione concordata di determinazioni sostitutive, a tutti gli effetti, di concerti, intese, assensi, pareri, nulla osta, richiesti dal procedimento pluristrutturale specificatamente conformato dalla legge ed è uno strumento che non comporta modificazione o sottrazione delle competenze, né modificazione della natura o tipo d’espressione volitiva o di scienza che le amministrazioni sono tenute ad esprimere secondo la disciplina di più procedimenti amministrativi connessi o di un solo procedimento nel quale siano coinvolti vari interessi pubblici” (C. Stato, sez. V, 08-05-2007, n. 2107)., n. 2107).

5

Page 6: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

l’art. 1, comma 66, prevede che, a decorrere dall’a.s. 2016/17, i ruoli del personale Docente siano regionali, articolati in ambiti territoriali e suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologie di posto

Gli organici vengono organizzati

in ambiti territorialiIl DPR n° 416 del 31 maggio 1974, articolo 9 aveva previsto il Distretto scolastico

(spesso coincidente con il Comune o il Municipio nelle grandi città) che aveva però un significato territoriale sì, ma fondamentalmente nel senso di «geografico» assai

diverso dall’ambito territoriale

che ha assunto una specifica valenza giuridica

6L 107/2015

Ambiti e organico

Page 7: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

L 107/2015

ambiti e organico Co 68. A decorrere dall'anno scolastico 2016/2017, con decreto

del dirigente preposto all'ufficio scolastico regionale, l'organico

dell'autonomia è ripartito tra gli ambiti territoriali.

L'organico dell'autonomia comprende l'organico di diritto e i

posti per il potenziamento, l'organizzazione, la progettazione e il

coordinamento, incluso il fabbisogno per i progetti e le

convenzioni di cui al quarto periodo del comma 65. *

* Co 65. [...] Il riparto, senza ulteriori oneri rispetto alla dotazione

organica assegnata, considera altresì il fabbisogno per progetti

e convenzioni di particolare rilevanza didattica e culturale

espresso da reti di scuole o per progetti di valore nazionale

7

Page 8: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

L 107/2015:

ambiti MIUR

Prot. n. 726 del 26 gennaio 2016: Regole di costituzione degli Ambiti Territoriali

Prot. n. 2915 del 15.09.2016 Individuazione delle Scuole Polo per la formazione nelle reti di ambito per la

gestione delle proposte formative e delle risorse finanziarie.

Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione

USR Lazio

Prot. n. 25308 del 02.08.2016 Costituzione reti scolastiche di cui all’art. 1 comma 70 e ss. della legge 13 luglio

2015 n. 107

Prot. n. 33550 del 06/10/2016 Individuazione delle scuole Polo per la formazione nelle reti di ambito per la

gestione delle proposte formative e delle risorse finanziarie. Nota MIUR prot. n. 2915 del 15.09.2016

Prot. n. 34131 del 11.10.2016 Individuazione nelle reti di ambito delle scuole Polo per la formazione, la gestione

delle proposte formative e delle risorse finanziarie. Nota MIUR prot. n. 2915 del 15.09.2016

Prot. n. 6635 del 22-03-2017: Individuazione scuole polo per l’inclusione

8

Page 9: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

Commi 70-71-72 e 74 art 1 L 107/2015.... ma non solo...: le reti

La L. n. 107 “cita” più volte le reti tra istituzioni scolastiche, oltre i commi che abbiamo citato

Cfr:

criterio di valutazione del DS comma 93 [...] e) direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica, dei rapporti con il contesto sociale e nella rete di scuole

9

Page 10: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

E ancora tra le deleghe di cui al comma 181, lett b

1) Formazione iniziale docenti assunti

3.3) per i vincitori dei concorsi nazionali, l'effettuazione,

nei due anni successivi al conseguimento del diploma, di

tirocini formativi e la graduale assunzione della funzione

docente, anche in sostituzione di docenti assenti, presso

l'istituzione scolastica o presso la rete tra istituzioni

scolastiche di assegnazione;

10

Page 11: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

E inoltre … deleghe di cui al comma 181, lett g)

2) Diffusione cultura umanistica e artistica

1.2) l'attivazione, da parte di scuole o reti di

scuole di ogni ordine e grado, di accordi e

collaborazioni anche con soggetti terzi

11

Page 12: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

In sintesi

la legge 107/2015

valorizza

e

incentiva

l’organizzazione a rete delle

attività delle scuole

12

Page 13: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

Comma 70 art 1 L 107/2015

Gli uffici scolastici regionali promuovono, senza nuovi o

maggiori oneri per la finanza pubblica, la costituzione di reti

tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale.

Le reti, costituite entro il 30 giugno 2016, sono finalizzate

alla valorizzazione delle risorse professionali,

alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative,

nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative

didattiche, educative, sportive o culturali di interesse

territoriale,

da definire sulla base di accordi tra autonomie scolastiche di

un medesimo ambito territoriale, definiti <<accordi di reti>>

13

Page 14: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

Comma 71 art 1 L 107/2015

Gli accordi di rete individuano:

a) i criteri e le modalità per l'utilizzo dei docenti nella rete, nel

rispetto delle disposizioni legislative vigenti in materia di non

discriminazione sul luogo di lavoro, nonché di assistenza e di

integrazione sociale delle persone con disabilità, anche per

insegnamenti opzionali, specialistici, di coordinamento e di

progettazione funzionali ai piani triennali dell'offerta formativa di

più istituzioni scolastiche inserite nella rete;

b) i piani di formazione del personale scolastico;

c) le risorse da destinare alla rete per il perseguimento delle

proprie finalità;

d) le forme e le modalità per la trasparenza e la pubblicità delle

decisioni e dei rendiconti delle attività svolte

14

Page 15: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

Comma 72 art 1 L 107/2015

Al fine di razionalizzare gli adempimenti amministrativi a

carico delle istituzioni scolastiche,

l'istruttoria sugli atti relativi a cessazioni dal servizio,

pratiche in materia di contributi e pensioni,

progressioni e ricostruzioni di carriera,

trattamento di fine rapporto del personale della scuola,

nonché sugli ulteriori atti non strettamente connessi alla gestione

della singola istituzione scolastica, può essere svolta dalla rete di

scuole in base a specifici accordi.

15

Page 16: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

comma 74 art 1 L 107/2015

ambiti e reti: una nuova governance?

Gli ambiti territoriali e le reti sono definiti assicurando il

rispetto dell'organico dell'autonomia e nell'ambito delle

risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente,

senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza

pubblica.

16

Page 17: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

DPR 275/1999/1

1. Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di

rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie

finalità istituzionali.

2. L'accordo può avere a oggetto attività didattiche, di ricerca,

sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di

amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei

singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e

di altre attività coerenti con le finalità istituzionali; se l'accordo

prevede attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo,

di formazione e aggiornamento, è approvato, oltre che dal consiglio

di circolo o di istituto, anche dal collegio dei docenti delle singole

scuole interessate per la parte di propria competenza.

17

Page 18: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

DPR 275/1999/2

3. L'accordo può prevedere lo scambio temporaneo di docenti, che liberamente vi

consentono, fra le istituzioni che partecipano alla rete i cui docenti abbiano uno stato

giuridico omogeneo. I docenti che accettano di essere impegnati in progetti che

prevedono lo scambio rinunciano al trasferimento per la durata del loro impegno nei

progetti stessi, con le modalità stabilite in sede di contrattazione collettiva.

4. L'accordo individua l'organo responsabile della gestione delle risorse e del

raggiungimento delle finalità del progetto, la sua durata, le sue competenze e i suoi

poteri, nonché le risorse professionali e finanziarie messe a disposizione della rete

dalle singole istituzioni; l'accordo è depositato presso le segreterie delle scuole, ove

gli interessati possono prenderne visione ed estrarne copia.

5. Gli accordi sono aperti all'adesione di tutte le istituzioni scolastiche che

intendano parteciparvi e prevedono iniziative per favorire la partecipazione alla rete

delle istituzioni scolastiche che presentano situazioni di difficoltà.

18

Page 19: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

DPR 275/1999/3

6. Nell'ambito delle reti di scuole, possono essere istituiti

laboratori finalizzati tra l'altro a:

A ) la ricerca didattica e la sperimentazione;

b) la documentazione, secondo procedure definite a livello nazionale per

la più ampia circolazione, anche attraverso rete telematica, di ricerche,

esperienze, documenti e informazioni;

c) la formazione in servizio del personale scolastico;

d) l'orientamento scolastico e professionale.

7. Quando sono istituite reti di scuole, gli organici funzionali di istituto

possono essere definiti in modo da consentire l'affidamento a personale

dotato di specifiche esperienze e competenze di compiti organizzativi e

di raccordo interistituzionale e di gestione dei laboratori di cui al comma

19

Page 20: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

Reti ex L 107 e reti ex DPR 275/99 elementi comuni (l’ubi

consistam)

La rete è il risultato di un contratto tra istituzioni scolastiche:

l’accordo di rete (comma 70 e comma 71) é una

convenzione di collaborazione tra enti pubblici rientrante

nella previsione dell’art. 15 L.. n. 241/1990:

Disciplina in comune di attività di interesse comune; prevede

• Forma scritta

• Firma digitale

• Giurisdizione del Giudice Amministrativo

20

Page 21: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

Reti ex L 107 e reti ex DPR 275/99 - elementi comuni (l’ubi

consistam)

• La rete non crea un ente nuovo

• L’accordo di rete non può creare organi nuovi

• L’accordo può individuare strumenti per facilitare decisioni

comuni (conferenza di servizi ex art 14 L. n. 241/1990 smi – fra le tante, Cons. Stato Sez. IV, 09-02-2016, n. 513)

21

Page 22: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

Reti ex L 107 e reti ex DPR 275/99. differenze: tipi di reti secondo le finalità individuate

Reti per

l’Amministrazione

procedure, protocolli,

servizi, acquisti,

bandi,…..

Reti per la

didattica e

per i

laboratori

territoriali

Rappresentanza dell’ambito come

luogo per la

progettazione/realizzazione di attività

da svolgere

in rete nei confronti dell’USR, dell’ATP

e del Municipio

Reti per la

formazione e

la

valutazione

Reti per la

sperimentazione,

la ricerca, la

documentazione

Accordo di rete

Reti per le attività

sportive, artistiche,

coreutiche etc.

etc.

………………………

22

Page 23: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

Reti di ambito (il quid novi):

Costituisce una rappresentanza tra Rete di ambito e USR:

E’ uno strumento organizzativo per facilitare la comunicazione

tra scuole e USR e sue articolazioni interne e viceversa sulle

tematiche della legge 107/2015 e altre tematiche di interesse

dell’ambito di riferimento.

La rete di ambito è dunque una sorta di

“facilitatore” e serve:

1) per canalizzare la propria voce verso USR e AT

2) quale potenziatore per una progettualità condivisa tra reti di scopo:

didattiche/amministrative/di servizio

Pre

sen

tazio

ne

Lau

ra B

ella

no

va

-P

ian

o d

i Fo

rma

zion

e

de

i Dirig

en

ti Sc

ola

stici d

ell'U

SR

Lazio

-A

mb

ito 4

-A

nn

o

20

17

23

Page 24: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

Reti di ambito

La rete di ambito ha valenza

organizzativa non interferisce

sull’autonomia didattica

Rafforza le scuole e non le indebolisce

24

Page 25: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

25I modelli contrattuali o pattizi

dell’ Amministrazione concertata

Si distinguono in due categorie, a seconda che l’atto consensuale (variamente definito,

accordo, convenzione, intesa, concordato, ecc.)

• servente a un procedimento amministrativo, • il procedimento amministrativo svolga un ruolo servente al contratto.

Il concerto è un istituto basato sulla relazione tra organi dello stesso ente: l’autorità concertante

elabora uno schema di provvedimento e lo trasmette all’autorità concertata.

L’intesa, invece, viene raggiunta tra enti differenti (es. Stato e regioni) ai quali tutti si imputa

l’effetto. Anche in questa ipotesi, un’amministrazione deve chiedere l’intesa ad altra autorità, il

cui consenso condiziona l’atto finale.

Page 26: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

26

La rete d’ambito tra Istituzioni scolastiche prevista e per grandi linee disciplinata dall’art. 1,

commi 70 e ss. della L. n. 107/2015, avrà al proprio interno, in qualità di organo deliberativo,

la conferenza di servizi dei Dirigenti Scolastici.

Il fac-simile dell’Accordo di rete allegato alla nota MIUR n. 07.06.2016 n. 2151, testualmente

dispone: “Art. 4 – Modalità di funzionamento- La Rete assume le decisioni attraverso la

conferenza dei dirigenti scolastici, che opera come conferenza di servizi ai sensi degli artt. 14 della L. 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni. La conferenza dei

dirigenti scolastici è convocata dal dirigente scolastico preposto all'istituzione scolastica

designata come "capo-fila" della Rete, secondo le previsioni all'articolo successivo…..

Page 27: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

27Dal tenore letterale delle indicazioni fornite dal MIUR e dal testo dell’accordo di rete ad

esse allegato, si evince che alla Scuola Capo Fila vada attribuito il ruolo di

amministrazione procedente essendo, il proprio Dirigente, responsabile della indizione

della Conferenza (eccezion fatta per la prima riunione, convocata dal Dirigente

generale dell’U.S.R. competente)

L’istituto della Conferenza dei Dirigenti prevede solo due riunioni annuali destinate

esclusivamente all’aspetto deliberativo e non anche, almeno così parrebbe, a tutta

l’attività istruttoria e di coordinamento tra Istituzioni, assolutamente indispensabile alla

realizzazione di progetti condivisi.

All’art. 6 del testo dell’Accordo di rete si rimanda tuttavia alla «Progettazione territoriale»

che richiede alle Istituzione scolastiche di individuare «in concreto» le attività definite

come prioritarie per la costituzione di reti di scopo …. A tal fine la rete di ambito definisce

le linee generali della progettazione territoriale…..

Page 28: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

28La conferenza di servizi si riunisce in sede decisoria, quando la decisione da prendere è

“pluristrutturata”, nel senso che il provvedimento finale non può essere adottato senza

previo assenso di altre amministrazioni. Dal tenore letterale dell’art. 14, comma 2, secondo

il quale “la conferenza di servizi è sempre indetta quando l’amministrazione procedente

deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro trenta giorni dalla ricezione, da parte

dell’amministrazione competente, della relativa richiesta”, si desume chiaramente che (a

differenza di quanto previsto per la conferenza istruttoria), l’indizione della conferenza

decisoria è obbligatoria e che tale obbligo sorge laddove l’amministrazione procedente

non ottenga i prescritti atti di assenso entro il ristretto termine di trenta giorni. Risulta quindi

evidente che, l’amministrazione procedente, laddove non riceva alcuna risposta da quella

o da quelle interpellate, è senz’altro tenuta ad indire la conferenza di servizi.Riunione preliminare

Riunione istruttoria

Riunione trasversale

Riunione decisoria

Page 29: Presentazione standard di PowerPoint rete e le reti.pdf · 2017. 5. 30. · Prot. 00370.07-03-2017 Individuazione Scuole Polo per l’inclusione USR Lazio Prot. n. 25308 del 02.08.2016

29Inoltre cosa accadrà in caso di dissenso regolarmente espresso da parte di una o più

istituzioni?

In quali casi l’Amministrazione procedente (scuola capo fila) potrà adottare la decisione

finale prescindendo dal consenso di una o più partecipanti?

Il DECRETO LEGISLATIVO 30 giugno 2016, n. 127 - Norme per il riordino della disciplina in materia di

conferenza di servizi, in attuazione dell'articolo 2 della legge 7 agosto 2015, n. 124. (16G00141) (GU

n.162 del 13-7-2016 ) note: Entrata in vigore del provvedimento: 28/07/2016 è sostitutivo dell’art. 14

della legge 241/1990 e prevede che

Entro il termine di cui al comma 2, lettera c) (45 gg) , le amministrazioni coinvolte rendono le proprie determinazioni,

relative alla decisione oggetto della conferenza. Tali determinazioni, congruamente motivate, sono formulate in termini

di assenso o dissenso e indicano, ove possibile, le modifiche eventualmente necessarie ai fini dell'assenso. Le

prescrizioni o condizioni eventualmente indicate ai fini dell'assenso o del superamento del dissenso sono espresse in

modo chiaro e analitico e specificano se sono relative a un vincolo derivante da una disposizione normativa o da un

atto amministrativo generale ovvero discrezionalmente apposte per la migliore tutela dell'interesse pubblico.

c) il termine perentorio, comunque non superiore a quarantacinque giorni, entro il quale le amministrazioni coinvolte devono rendere le proprie determinazioni relative alla

decisione oggetto della conferenza, fermo restando l'obbligo di rispettare il termine finale di conclusione del procedimento. Se tra le suddette amministrazioni vi sono

amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali, o alla tutela della salute dei cittadini, ove disposizioni di legge o i provvedimenti di cui

all'articolo 2 non prevedano un termine diverso, il suddetto termine è fissato in novanta giorni;