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05/11/2016 1 SCOMPENSO CARDIACO NEL PAZIENTE ANZIANO: SU UN CASO CLINICO COMPLESSO ALLA LUCE DELLE RECENTI EVIDENZE SCIENTIFICHE Magro Valerio Massimo 1 , Verrusio Walter 2 , Gueli Nicolò 2 , 1 Dipartimento di Medicina Interna e Geriatria, Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN), Napoli; 2 Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, respiratorie, nefrologiche, anestesiologiche e geriatriche, Università La Sapienza, Roma BACKGROUND Viene presa in carico una paziente di 74 anni, BSA 1.52 m 2 , tabagista. ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA Due precedenti episodi di NSTEMI (dieci e sette anni prima) STEMI (3 anni prima) trattato con PCI e DES su IVA Diversi episodi di dispnea, anche per sforzi lievi. Ultimo ricovero, per sintomatologia dispnoica, un anno prima VMD ed ESAME OBIETTIVO GCS 15 (4+5+6), PA 150/100 mm Hg, FC 100 bpm, ritmica, FR 24 atti/minuto, SpO2 94% in aria ambiente. Paziente vigile, lucida, orientata MMSE 28/30, ADL 3/6, IADL 4/8 Edemi declivi improntabili al ginocchio, bilateralmente. PRESA IN CARICO Segni vitali ECOCARDIOGRAMMA All’ecocardiogramma disfunzione ventricolare con ipocinesia e diminuita EF (25- 30%), dilatazione biatriale e insufficienza mitralica (IM) di grado severo, insufficienza tricuspidale moderata con PAPs 80 mm Hg, lieve insufficienza aortica .

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SCOMPENSO CARDIACO NEL PAZIENTE ANZIANO: SU UN CASO CLINICO COMPLESSO ALLA LUCE DELLE

RECENTI EVIDENZE SCIENTIFICHE

Magro Valerio Massimo1, Verrusio Walter2, Gueli Nicolò2,

1Dipartimento di Medicina Interna e Geriatria, Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN), Napoli; 2Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, respiratorie, nefrologiche, anestesiologiche e geriatriche, Università La

Sapienza, Roma

BACKGROUND

Viene presa in carico una paziente di 74 anni, BSA 1.52 m2, tabagista.

ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA

Due precedenti episodi di NSTEMI (dieci e sette anni prima)

STEMI (3 anni prima) trattato con PCI e DES su IVA

Diversi episodi di dispnea, anche per sforzi lievi. Ultimo ricovero, per sintomatologia dispnoica, un anno prima

VMD ed ESAME OBIETTIVO

GCS 15 (4+5+6), PA 150/100 mm Hg, FC 100 bpm, ritmica, FR 24 atti/minuto, SpO2 94% in aria ambiente. Paziente vigile, lucida, orientata

• MMSE 28/30, ADL 3/6, IADL 4/8

• Edemi declivi improntabili al ginocchio, bilateralmente.

PRESA IN CARICO

Segni vitali

ECOCARDIOGRAMMA

All’ecocardiogramma disfunzione ventricolare con ipocinesia e diminuita EF (25-30%), dilatazione biatriale e insufficienza mitralica (IM) di grado severo, insufficienza tricuspidale moderata con PAPs 80 mm Hg, lieve insufficienza aortica .

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MANAGEMENT

La paziente viene trattata con terapia diuretica massimale, ivabradina, beta-bloccanti, ASA e ace-inibitore e, ancora fortemente sintomatica, dopo eco transesofageo avviata a MitraClip e impianto di pacemaker-defibrillatore (veniva continuata anche l’ivabradina).

Miglioramento dei parametri vitali. Edemi declivi malleolari. Impostata terapia anticoagulante (warfarin) e successivo controllo ambulatoriale a 1 e 3 mesi.

ESSAMI EMATOCHIMICI

RISULTATI A BREVE TERMINE

ECOCARDIOGRAFIA DI CONTROLLO

Al controllo odierno buoni parametri vitali (FC 80 bpm,

ritmica; PA 140/80 mm Hg; SpO2 98% in aria ambiente).

disfunzione ventricolare con migliorata EF (40-45%),

dilatazione ventricolare con ipocinesia diffusa, ingrandimento

biatriale e IM moderata, lievi insufficienze aortica e

tricuspidale (PAPs 45 mm Hg).

PMK normoposizionato e funzionante.

CONTROLLO

Segni vitali

VMD ed ESAME OBIETTIVO

VMD: MMSE 28/30, ADL 5/6, IADL 6/8.

Assenza di riferiti episodi dispnoici.

ECOCARDIOGRAMMA DI CONTROLLO TERAPIA

Si confermava la terapia (in attesa di operare switch dell’ace-inibitore a

sacubitril/valsartan), si continuava la TAO (anche in assenza di episodi di FA

all’holter cardiaco) e il monitoraggio clinico-strumentale.

DISCUSSIONE: SACUBITRIL

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L’ivabradina, tenendo conto dei trial SHIFT e delle limitazioni del SIGNIFY, è raccomandata, in tale paziente con SC e rivascolarizzato ma sintomatico, anche come anti-anginoso (SC a bassa EF), ma ha come controindicazione (in assenza di RCTs) il paziente con PMK. Nel nostro caso, essa ha aiutato il paziente a raggiungere non solo una buona stabilità clinica ed emodinamica, ma una migliore FC.

DISCUSSION: IVABRADINA DISCUSSIONE: TERAPIA ANTITROMBOTICA , SCOMPENSO ED INSUFFICIENZA MITRALICA

DISCUSSIONE: MITRACLIP DISCUSSIONE: TERAPIA ANTITROMBOTICA E MITRACLIP

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TAKE HOME MESSAGES

• La paziente è attualmente vivente ed in discreta salute.

• Abbiamo seguito le raccomandazioni delle società scientifiche cardiologiche (Società Italiana di Cardiologia e Società Europea di Cardiologia, GISE, Società Italiana di Ecocardiografia) ed i risultati dei trials clinici, cercando di estrapolare l’optimum per il nostro paziente e con una visione anche critica di certe «zone d’ombra» a nostro parere che ancora persistono nei casi trattati nel «mondo reale».

• La prognosi del paziente anziano con scompenso cardicao può essere severa.

• Le terapie EBM, gli esami strumentali, i device a più elevato

contenuto tecnologico devono essere utilizzati e la scelta guidata da evidenze, linee guida e protocolli di trattamento, tenendo conto dei progressi ottenuti attualmente, per migliorare la gestione a lungo termine e la trasposizione delle conoscenze scientifiche oggi accumulate nella pratica clinica.