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Corso di “Costruzione di Strade, Ferrovie ed Aeroporti (a) A.A.2008/09 I LIVELLI DI PROGETTAZIONE DI UNA INFRASTRUTTURA VIARIA dott. ing. Francesca Maltinti 1

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Corso di “Costruzione di Strade, Ferrovie ed Aeroporti (a) A.A.2008/09

I LIVELLI DI PROGETTAZIONE

DI UNA INFRASTRUTTURA VIARIA

dott. ing. Francesca Maltinti 1

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Secondo la legge n°109 del febbraio 1994 “Legge quadro sui lavori pubblici” e successive modifiche e integrazioni, la progettazione si articola secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici in

PROGETTO PRELIMINAREPROGETTO PRELIMINARE

PROGETTO DEFINITIVOPROGETTO DEFINITIVO

PROGETTO ESECUTIVOPROGETTO ESECUTIVO

dott. ing. Francesca Maltinti 2

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OBIETTIVI

1. assicurare LA QUALITA’ DELL’OPERA E LA RISPONDENZA ALLE FINALITA’ RELATIVE;

1. assicurare LA CONFORMITA’ ALLE NORMEAMBIENTALI E URBANISTICHE;

1. assicurare IL SODDISFACIMENTO DEI REQUISITI ESSENZIALI definiti dal quadro normativo nazionale e comunitario.

dott. ing. Francesca Maltinti 3

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FINALITA’ DELLA PROGETTAZIONE

La progettazione ha come fine ultimo la realizzazione di un INTERVENTO DI QUALITA’ e TECNICAMENTE VALIDO, nel rispetto del MIGLIOR RAPPORTO TRA I BENEFICI E I COSTI GLOBALI di costruzione, gestione e manutenzione.

La progettazione si ispira a principi di minimizzazionedell’utilizzo di risorse materiali non rinnovabili e di massimo riutilizzo delle risorse naturali

dott. ing. Francesca Maltinti 4

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La progettazione di una strada si inserisce tra gli strumenti di

STRUTTURAZIONE DI UN TERRITORIO

dott. ing. Francesca Maltinti 5

PROGETTO PRELIMINARE

Domanda di trasporto

Sezione trasversaleVelocità di progetto

Piano di Assetto Territoriale

Piano dei Trasporti

Livello di servizio

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TIPI DI STRADA DEFINITI DAL C.d.S

dott. ing. Francesca Maltinti 6

CATEGORIA A AUTOSTRADEAMBITO EXTRAURBANO Principale Servizio

Vp min. 90 Vp min. 40Vp max. 100Vp max. 140

Soluzione base a 2+2 corsie di marcia

300 375 375 400

2500

Soluzione a 3+3 corsie di marcia

3250

Soluzione a 2+2 corsie di marcia con strade di servizio a 1 o 2 corsie di marcia

300 375 375 400375 300375 375375

2060

300375375

375375 375 400610125 610 125350375375

2385

350

ASS

EST

RAD

ALE

260 7070

7026070

7026070

ASS

EST

RAD

ALE

ASS

EST

RAD

ALE

50 260 300 50260300

CATEGORAMBITO URBANO

Soluzione base

IA A AUTOSTRADEPrincipale ServizioVp min. 80 Vp min. 40

Vp max. 60Vp max. 140

a 2+2 corsie di marcia

300 375 375 320

2420

corsie di marcia

corsie di marcia con io a 1 o 2 corsie di marcia

da autobus

300375375

Soluzione a 3+3

Soluzione a 2+2strade di servizdi cui 1 percorsa

300 375 375 320

3170

375 375 375 375 300

530 375 320

2090

375125150 375 350 150300375 530375

2290

50

BUS

ASS

EST

RAD

ALE

70 180 70

70 180

ASS

EST

RAD

ALE

70

7018070

ASS

EST

RAD

ALE

50 300180 180 50300

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LIVELLI DI SERVIZIODa DM 5/11/2001:

“Si intende per livello di servizio una misura della qualitàdella circolazione in corrispondenza di un flusso assegnato. Per qualità della circolazione si intendono gli oneri sopportati dagli utenti, i quali consistono prevalentemente in:

1.costi monetari del viaggio;

2.tempo speso;

3.stress fisico e psicologico.

La scelta del livello di servizio dipende dalle funzioni assegnate alla strada nell’ambito della rete e dall’ambito territoriale in cui essa viene a trovarsi.”

dott. ing. Francesca Maltinti 7

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STRADE IN “AREA URBANA”

PIANO URBANISTICO

1. OCCORRE DEFINIRE LA DOMANDA E LA SUA SUDDIVISIONE TRA I MODI DI TRASPORTO

2. I TRACCIATI E LA VELOCITA’ VENGONO GIA’DEFINITI NEL PIANO URBANISTICO

3. OCCORRE STUDIARE LE CARATTERISTICHE DELLE COMPONENTI DI TRAFFICO

dott. ing. Francesca Maltinti 8

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PROGETTO PRELIMINARE

1. CONOSCENZA DELLE DESTINAZIONI D’USO DELLE VARIE PARTI DEL TERRITORIO PER LA QUANTIFICAZIONE DELLA DOMANDA DI TRASPORTO;

2. DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E PROGETTUALI DELL’INFRASTRUTTURA;

3. ANALISI PRELIMINARE DELLA SENSIBILITA’AMBIENTALE DEL TERRITORIO INTERESSATO.

dott. ing. Francesca Maltinti 9

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PROGETTO PRELIMINARE

• IL PROGETTO PRELIMINARE VIENE SVILUPPATO IN ACCORDO CON L’AMMINISTRAZIONE COMPETENTEE COINVOLGENDO LE COMPONENTI SOCIALI INTERESSATE

• SONO PREVISTE DIVERSE SOLUZIONI DI ITINERARIO O CORRIDOIO

• CIASCUNA SOLUZIONE VIENE DEFINITA DA UN COSTO DI COSTRUZIONE E DI ESERCIZIO E DALLA QUALITA’DEL SERVIZIO OFFERTO

NON SI PARLA ANCORA DI

TRACCIATO STRADALEdott. ing. Francesca Maltinti 10

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PROGETTO DEFINITIVO

VIENE REDATTO SULLA BASE DELLE INDICAZIONI DEL P.PRELIMINARE

SI DEFINISCONO COMPIUTAMENTE TUTTE LE CARATTERISTICHE PROGETTUALI DELL’ASSESTRADALE, LE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DELLA SEZIONE TRASVERSALE E DELLE INTERSEZIONI.

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PROGETTO DEFINITIVO

È POSSIBILE ANCORA SCEGLIERE TRA DIVERSE SOLUZIONI CIRCA IL TRACCIATO E SU COME REALIZZARE LA SEZIONE TRASVERSALE

L’APPROVAZIONE DEL P.DEFINITIVO COINCIDE, IN GENERE CON IL FINANZIAMENTO DELL’OPERA.

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PROGETTO ESECUTIVO

VENGONO DEFINITE NEL DETTAGLIO TUTTE LE CARATTERISTICHE DELL’OPERA IN MODO DA POTER AFFIDARE I LAVORI ALL’ESECUTORE.

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PROGETTO PRELIMINARE

Definisce:

• Le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori;

• Il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire.

Il progetto preliminare deve consentire l’avvio della procedura espropriativa

dott. ing. Francesca Maltinti 14

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Gli elaborati del progetto preliminare forniscono tutte le indicazioni che permettono, nelle fasi successive, di scegliere la migliore soluzione proponibile in termini di

Funzionalità

Economia

Compatibilità ambientale

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PROGETTO PRELIMINAREE’ composto dai seguenti elaborati:1. relazione illustrativa;2. indagini geologiche, idrogeologiche ed archeologiche preliminari;3. planimetria generale e schemi grafici;4. studio di prefattibilità ambientale;5. calcolo sommario della spesa;Se il progetto è sottoposto a base di gara di un appalto concorso o di una

concessione di lavori pubblici:6. Sono effettuate le indagini geologiche, geotecniche, idrologiche,

idrauliche e sismiche e relative relazioni e grafici;7. capitolato speciale prestazionale;8. piano economico e finanziario di massima.

dott. ing. Francesca Maltinti 16

Inoltre il p.preliminare specifica gli elaborati e le relative scale da adottare in sede di p.definitivo ed esecutivo

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PROGETTO PRELIMINARE

1. La relazione illustrativa contiene:

• La descrizione dell’intervento;

• L’illustrazione delle ragioni della soluzione prescelta;

• L’esposizione della fattibilità dell’intervento;

• L’accertamento in ordine alla disponibilità di aree;

• Gli indirizzi per la redazione del p. definitivo;

• Il cronoprogramma delle fasi attuative;

• Le indicazioni per garantire l’accessibilità, l’utilizzo e la manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi esistenti

dott. ing. Francesca Maltinti 17

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PROGETTO PRELIMINARE

2. La relazione tecnica contiene:I primi risultati delle indagini preliminari

dott. ing. Francesca Maltinti 18

3. Gli schemi grafici sono costituiti da:• Corografia generale in scala 1:25.000;• Stralcio dello strumento di pianificazione paesaggistico e territoriale e

del piano urbanistico generale o attuativo;• Planimetria con le indicazioni delle curve di livello in scala non inferiore

a 1:5000;• Profili longitudinali in scala 1:5000/ 1:500;• Sezioni tipo in scala non inferiore a 1:100;• Indicazioni di massima dei manufatti;• Tabelle con caratteristiche delle opere;• Carte tematiche in scala 1:10.000

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PROGETTO PRELIMINARE

4. Lo studio di prefattibilità ambientale contiene:

• La verifica di compatibilità dell’intervento con le prescrizioni di eventuali piani paesaggistici, territoriali e urbanistici;

• Analisi dei possibili effetti della realizzazione dell’intervento e del suo esercizio sulle componenti ambientali e sulla salute dei cittadini;

• Illustrazione, in funzione della minimizzazione dell’impatto ambientale delle ragioni della scelta del sito e della soluzione progettuale prescelta;

• La determinazione delle misure di compensazione ambientale e degli eventuali interventi di ripristino, e riqualificazione e miglioramento ambientale e paesaggistico e valutazione dei relativi costi;

• Indicazione delle norme di tutela ambientale e eventuali limiti imposti.

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PROGETTO PRELIMINARE

Il calcolo sommario della spesa è effettuato• O sulla base dei costi standardizzati determinati dall’Osservatorio dei

lavori pubblici;• Oppure sulla base di lavori simili

Il capitolato speciale prestazionale contiene:• L’indicazione delle necessità funzionali, dei requisiti e delle

specifiche prestazioni che dovranno essere presenti nell’intervento in modo che risponda alle esigenze richieste;

• La specificazione delle opere generali e specializzate comprese nell’intervento e relativi importi;

• Una tabella degli elementi e sub elementi in cui l’intervento èsuddivisibile e i relativi pesi

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PROGETTO PRELIMINARE

Viene sottoposto, da parte del responsabile del procedimento, ad un processo di verifica di:

Si verifica l’uniformità delle scelte fra gli elementi che costituiscono il progetto e che questo sia rispettoso delle prescrizioni del regolamento

Coerenza interna

Si verifica l’efficacia della soluzione prescelta in relazione agli obbiettivi attesi minimizzando i costi

Coerenza esterna

dott. ing. Francesca Maltinti 21

Infine, il p.preliminare può essere soggetto al giudizio di una conferenza di servizi

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PROGETTO DEFINITIVO

Scopo essenziale del progetto definitivo è il disegno della strada, cioèla definizione compiuta di tutte le caratteristiche geometriche del nastro stradale, delle opere d'arte maggiori, delle intersezioni.

Il progetto definitivo è redatto sulla base delle indicazioni del progetto preliminare approvato e di quanto emerso in sede di eventuale conferenza di servizi

Esso contiene tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio della concessione edilizia, dell'accertamento di conformità urbanistica o di altro atto equivalente, ed ai fini dell'ottenimento del finanziamento dell'opera

dott. ing. Francesca Maltinti 22

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PROGETTO DEFINITIVO

La stesura del progetto definitivo, per le opere soggette a VIA, si articola in due differenti fasi:

1. nella prima vengono redatti gli elaborati occorrenti per l’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale e di tutta la fase autorizzativa (progetto definitivo istruttorio) ed il relativo studio di impatto ambientale;

2. nella seconda viene completata la progettazione definitiva che recepirà quanto prescritto nel decreto di compatibilitàambientale e nella conferenza di servizi.

dott. ing. Francesca Maltinti 23

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1. relazione tecnica – descrittiva2. relazione geologica ed idrogeologica;3. relazione geotecnica;4. relazione idrologica;5. relazione idraulica;6. corografia generale;7. planimetria;8. profili longitudinali;9. sezioni tipo della sagoma stradale e della sovrastruttura;10. sezioni trasversali;11. intersezioni e svincoli;12. disegni di opere d’arte maggiori (ponti, viadotti, gallerie,

ecc.);13. disegni delle opere d’arte minori (sottopassi, sovrappassi,

muri, tombini, scatolari, opere di regimazione idraulica);14. piano particellare di esproprio;15. planimetria con individuazione di tutte le interferenze;16. interventi di inserimento paesaggistico e ambientale;17. cantieri di cave e discariche;18. computo metrico estimativo con il dettaglio degli importi

relativi alle opere di mitigazione ambientale e compensazione;

19. quadro economico;20. studio di impatto ambientale o studio di

fattibilità ambientale.

Gli elaborati relativi alla fase istruttoria sono:

Relazioni tecniche

Schemi grafici

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1. relazione tecnica – descrittiva2. relazione geologica ed idrogeologica;3. relazione geotecnica;4. relazione idrologica;5. relazione idraulica;6. corografia generale;7. stralcio dello strumento urbanistico8. planimetria;9. profili longitudinali;10. sezioni tipo della sagoma stradale e della sovrastruttura;11. sezioni trasversali;12. intersezioni e svincoli;13. disegni di opere d’arte maggiori (ponti, viadotti, gallerie,

ecc.);14. disegni delle opere d’arte minori (sottopassi, sovrappassi,

muri, tombini, scatolari, opere di regimazione idraulica);15. interventi di inserimento paesaggistico e ambientale;16. calcoli preliminari degli impianti;17. disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi

tecnici del progetto definitivo;18. interferenze ed espropri;19. computo metrico estimativo con il dettaglio degli importi

relativi alle opere di mitigazione ambientale e compensazione;

20. elenco prezzi unitari;21. quadro economico;22. cantieri di cave e discariche;23. raccolta dei benestare degli Enti.

Gli elaborati relativi alla 2a fase sono:

Relazioni tecniche

Schemi grafici

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PROGETTO DEFINITIVOLa relazione tecnica – descrittiva fornisce:• finalità del progetto;• confronto fra le alternative studiate nel progetto preliminare e scelta della soluzione

ottimale;• eventuali modifiche apportate rispetto al progetto preliminare;• descrizione generale del tracciato in esame, con breve riepilogo delle alternative

possibili.• descrizione delle problematiche di carattere ambientale, di interferenza con aree

archeologiche, immobili di interesse storico, artistico, ecc.;• studio del traffico;• scelta della sezione trasversale;• livelli di servizio;• stima dei costi di realizzazione suddivisi per somme a disposizione;• quadro economico;• analisi costi-benefici;• descrizione delle opere d’arte principali;• scelta dei materiali;• indicazione sulle cave di prestito e sulle discariche;• localizzazione dei cantieri e viabilità di accesso;• scheda riepilogativa degli elementi costitutivi del progetto.

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La relazione geologica comprende la descrizione delle formazioni presenti nel sito, lo studio dei tipi litologici, della struttura e dei caratteri fisici del sottosuolo, gli aspetti stratigrafici, strutturali, geomorfologici, litotecnici e fisici, nonché il livello di pericolosità geologica ed il comportamento in assenza ed in presenza di opere.

La relazione idrogeologica riguarda lo studio delle acque meteoriche, superficiali e sotterranee in relazione alla geologia del sito.

La relazione geotecnica definisce il comportamento meccanico del volume di terreno influenzato, direttamente o indirettamente, dal manufatto e che a sua volta influenzerà il comportamento del manufatto stesso. Illustra inoltre i calcoli geotecnici.

Le relazioni idrologica e idraulica riguardano lo studio delle acque meteoriche, superficiali e sotterranee. Nel caso di un progetto di adeguamento deve effettuarsi la verifica delle opere d’arte esistenti, con riferimento alla serie storica degli eventi meteorici che hanno interessato i differenti bacini imbriferi

Tutte le relazioni sono corredate da elaborati grafici in scala adeguata

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Gli elaborati grafici del p.definitivo sono:

• planimetria in scala 1:5000 oppure in scala 1:2000;

• profili longitudinali in scala 1:5000/1:500;

• sezioni tipo della sagoma stradale e della sovrastruttura in scala 1:50;

• sezioni trasversali in scala 1:500;

• intersezioni e svincoli in scala 1:5000;

• disegni di opere d’arte maggiori (ponti, viadotti, gallerie, ecc.) in scala 1:200;

• disegni delle opere d’arte minori (sottopassi, sovrappassi, muri, tombini, scatolari, opere di regimazione idraulica) in scala 1:50.

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Il piano particellare di esproprio:

Il piano particellare degli espropri, degli asservimenti, e delle interferenze con i servizi deve essere redatto sulla base di mappe catastali aggiornate e comprende anche le espropriazioni e gli asservimenti necessari per gli attraversamenti e le deviazioni di strade e di corsi d’acqua.

Il piano è corredato dall’elenco delle ditte che risultano proprietarie dell’immobile da espropriare

Per ogni ditta va indicata l’indennità presunta di espropriazione e di occupazione temporanea.

Interventi di inserimento paesaggistico e ambientale:

Vengono rappresentati attraverso elaborati grafici come una planimetria per mettere in evidenza il tracciato con l’insieme degli interventi e sistemazioni per l’ottimizzazione del suo inserimento nell’ambiente e nel territorio; altri elaborati in varie scale per rappresentare i sistemi di raccolta dei reflui di piattaforma, le protezioni spondali dei corsi d’acqua; barriere verdi, barriere artificiali, siepi spartitraffico, inerbimento di scarpate, quinte arboree, filari, ecc..

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Cantieri di cave e discariche:Deve essere redatto un computo globale delle esigenze per l’approvvigionamento dei materiali e delle discariche per i materiali di risulta.Per i siti individuati devono essere prodotti i progetti definitivi di sistemazione finale, con relativo recupero paesaggistico e ambientale.

Computo metrico estimativoContiene un computo metrico sommario delle quantità dei lavori necessarie e viene redatto sulla base dell’elenco prezzi unitari delle varie categorie di lavori concordato con il committente.

Stima sommaria dell’intervento:Consiste nel computo metrico estimativo a cui si aggiunge:1. una percentuale per le spese relative alla sicurezza;2. una percentuale fra il 13% e il 15% per spese generali;3. una percentuale del 10% per l’utile dell’appaltatore.

Quadro economico:Risulta dalla stima sommaria dell’intervento e dalle espropriazioni.

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STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE E STUDIO DI FATTIBILITA’ AMBIENTALE

STUDIO DI FATTIBILITA’ AMBIENTALE:

Viene richiesto per quelle opere per le quali non è prevista la procedura VIA

Approfondisce e verifica le analisi sviluppate nello studio di prefattibilità ambientale del p. preliminare ed analizza e determina le misure atte a ridurre o compensare gli effetti dell’intervento sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, ed a riqualificare e migliorare la qualità ambientale e paesaggistica del contesto territoriale.

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STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA)

Il SIA è richiesto per quelle opere per le quali è prevista la procedura VIA e viene redatto secondo quanto previsto dalle Norme Tecniche (DPCM del 27/12/1988.

Esso si articola secondo tre quadri di riferimento:

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

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STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA)

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

Nell’ambito di tale quadro

1. si analizza il progetto in relazione agli atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale (p.es.: piani decennali ANAS, piano generale dei trasporti, piani regionali e provinciali dei trasporti, ecc.);

2. si verifica la coerenza dell’opera con gli obiettivi perseguiti dagli strumenti di pianificazione;

3. si specificano le variazioni che potrebbero intervenire rispetto alle ipotesi di sviluppo e i tempi di realizzazione;

4. si rappresenta l’attualità del progetto e si specificano le eventuali variazioni apportate rispetto all’originaria concezione.

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STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA)

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

Descrive il progetto e le soluzioni adottate in seguito agli studi effettuati e l’inquadramento nel territorio.

Viene redatto in due parti distinte:

•Prima fase: Descrive il progetto, le soluzioni adottate e l’inquadramento nel territorio; esplicita le motivazioni assunte nella definizione del progetto.

•Seconda fase: Approfondisce la descrizione del progetto con le motivazioni tecniche delle scelte progettuali e le misure, provvedimenti e interventi necessari per un miglior inserimento ambientale dell’opera.

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STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA)

dott. ing. Francesca Maltinti 35

QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE1. Stima qualitativamente e quantitativamente gli impatti indotti dall’opera

sul sistema ambientale, ovvero esamina, per tutte le alternative progettuali lo stato di qualità ante-operam e post-operam delle componenti ambientali(Atmosfera, Ambiente idrico, suolo e sottosuolo, vegetazione e flora, fauna, ecosistemi, salute pubblica, rumore e paesaggio) ;

2. Descrive le modificazioni delle condizioni d’uso e della fruizione potenziale del territorio rispetto alla situazione preesistente;

3. Descrive la prevedibile evoluzione delle componenti a seguito dell’intervento;

4. Illustra e stima la modifica nel breve e medio periodo dei livelli di qualitàesistenti;

5. Definisce gli strumenti di gestione e controllo, ovvero le reti di monitoraggio ambientale;

6. Illustra i sistemi di intervento nell’ipotesi del manifestarsi di emergenze particolari.

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STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA)

QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALENello specifico devono essere stimati:

1. L’eventuale variazione del regime delle acque superficiali e delle acque profonde, se intercettate;

2. Le concentrazioni degli inquinanti atmosferici;

3. I livelli di inquinamento da rumore ed eventuali vibrazioni;

4. Le modifiche delle caratteristiche geomorfologiche del suolo e del sottosuolo;

5. Le conseguenze di sottrazione e limitazione d’uso del territorio e/o di aree di continuità territoriale di riconosciuta valenza o criticità ambientale;

6. Gli effetti paesaggistici;

7. Le misure di contenimento dei possibili impatti connessi allo sversamento accidentale di sostanze inquinanti con particolare attenzione quando il tracciato interessi falde potabili (salute pubblica)

Il SIA viene corredato da una sintesi non tecnica di informazione al pubblico

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ITER DEL PROGETTO DEFINITIVO

Il PARERE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE sull’infrastruttura viene rilasciato entro 90 giorni dal momento della richiesta dall’Amministrazione competente (Ministero dell’Ambiente o Regione).

Successivamente si passa alla CONFERENZA DI SERVIZI nell’ambito della quale le Amministrazioni interessate alla realizzazione dell’opera esprimono i pareri di competenza anche sulla valutazione d’impatto ambientale.

Si procede alla riedizione del p. definitivo (elaborati seconda fase) nel quale vengono riportati gli esiti dell’istruttoria di VIA e della Conferenza di servizi.

L’iter del p. definitivo si conclude con la sua approvazione da parte della Direzione Generale Coordinamento Territoriale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (il così detto DiCoTer)

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PROGETTO ESECUTIVO

Il p.esecutivo costituisce l’ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni e definisce compiutamente in ogni dettaglio architettonico, strutturale e impiantistico l’intervento da realizzare.

Ogni elemento in cui si articola l’opera deve essere definito per forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo.

Il p. esecutivo va redatto nel pieno rispetto del p. definitivo.

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PROGETTO ESECUTIVO

Gli elaborati sono:

1. relazione generale;2. relazioni specialistiche;3. elaborati grafici comprensivi anche di quelli delle strutture, degli

impianti e di ripristino e miglioramento ambientale;4. calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti;5. piani di manutenzione dell’opera e delle sue parti;6. piani di sicurezza e coordinamento;7. computo metrico estimativo definitivo e quadro economico;8. cronoprogramma;9. elenco dei prezzi unitari ed eventuali analisi;10. quadro dell’incidenza percentuale della quantità di manodopera per

le diverse categorie di cui si compone l’opera;11. Schema di contratto e capitolato speciale d’appalto.

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PROGETTO ESECUTIVO

Relazione generale:

• Descrive in dettaglio i criteri utilizzati per le scelte progettuali esecutive, per i particolari costruttivi e per il conseguimento e la verifica dei prescritti livelli di sicurezza e qualitativi;

• Illustra i criteri e le scelte in modo da trasferire sul piano contrattuale e costruttivo le soluzioni spaziali, tipologiche, funzionali, architettoniche e tecnologiche;

• Contiene la descrizione delle indagini, dei rilievi e delle ricerche effettuati al fine di ridurre la possibilità di imprevisti in corso di costruzione;

• Descrive una ipotetica organizzazione delle successive fasi costruttive e degli eventuali vincoli che verrebbero imposti dalla circolazione durante l’esecuzione dei lavori

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PROGETTO ESECUTIVO

2. Relazioni specialistiche:Relazione geologica, geotecnica, idrologica e idraulica: illustrano puntualmente le soluzioni adottate

3. Elaborati grafici:Sono costituiti:–Dagli elaborati del p. definitivo;–Dagli elaborati necessari per l’esecuzione dell’opera;–Dagli elaborati di tutti i particolari costruttivi;–Dagli elaborati che rappresentano le modalità esecutive di dettaglio;–Dagli elaborati di tutti i lavori atti ad evitare effetti negativi sull’ambiente durante le fasi di cantiere;–Dagli elaborati che definiscono le caratteristiche dimensionali, prestazionali e di assemblaggio dei vari elementi prefabbricati.

Gli elaborati devono essere redatti in una scala tale da consentire all’esecutore una sicura interpretazione ed esecuzione dei lavori in ogni loro elemento.

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PROGETTO ESECUTIVO

4. Calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti

Consentono la definizione, il dimensionamento e il costo delle strutture e degli impianti in ogni loro aspetto in modo da escludere la necessità di variazioni in corso d’opera.

Si articolano in una relazione e in elaborati grafici.

In questa voce ricade il calcolo della sovrastruttura stradale, ovvero il dimensionamento dello spessore dei diversi strati in funzione del tipo di traffico e della portanza del sottofondo.

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PROGETTO ESECUTIVO

5. Piani di manutenzione dell’opera e delle sue parti

È l’elaborato che prevede, pianifica e programma l’attività di manutenzione dell’opera al fine di mantenere nel tempo

FUNZIONALITÀ,

CARATTERISTICHE DI QUALITÀ,

EFFICIENZA

VALORE ECONOMICO.

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PROGETTO ESECUTIVO

5. Piani di manutenzione dell’opera e delle sue parti

Si articolano in:

1. Manuale d’usoContiene l’insieme delle informazioni che consentono all’utente un corretto uso dell’opera in modo da evitare i danni che derivano da un uso improprio;

2. Manuale di manutenzioneFornisce le indicazioni per la corretta manutenzione nonché il ricorso ai centri di assistenza o di servizio.

3. Programma di manutenzionePrevede un sistema di controlli ed interventi da eseguire a cadenze temporalmente prefissate.

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PROGETTO ESECUTIVO

5. Piani di sicurezza e coordinamento

Sono i documenti che prevedono l’organizzazione delle lavorazioni atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

6. CronoprogrammaScandisce temporalmente le lavorazioni anche al fine di stabilire l’importo dei lavori da eseguire per ogni anno intero decorrente dalla data della consegna.

7. Elenco prezzi unitariVengono utilizzati i prezzi impiegati nel p. definitivo eventualmente tenendo conto di eventuali variazioni in relazione ai tempi di esecuzione.

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PROGETTO ESECUTIVO

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5. Computo metrico estimativo definitivo e quadro economico

Costituiscono l’integrazione e l’aggiornamento della stima sommaria dei lavori redatta in sede di p. definitivo.

6. Schema di contratto e capitolato speciale d’appalto

Lo schema di contratto contiene le clausole dirette a regolare il rapporto fra la Stazione Appaltante e l’Impresa.Il capitolato speciale d’appalto riguarda le prescrizioni tecniche da applicare. Èdiviso in due parti:

• contiene la descrizione delle lavorazioni;• specifica le prescrizioni tecniche.

Il capitolato prescrive l’obbligo per l’Impresa di presentare, prima dell’inizio dei lavori, un programma esecutivo (anche indipendente dal cronoprogramma) nel quale sono riportate, per ogni lavorazione, le previsioni circa il periodo di esecuzione e l’ammontare presunto, parziale e progressivo dell’avanzamento dei lavori alle date stabilite per la liquidazione dei certificati di pagamento.