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DIEGO EZIO FABRA EDITORE - DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCA PATANE’ settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesa anno 2 n.14 - 16 aprile 2007 prendi una copia g atis è www.gruppogenesi.com ISTITUTO NUOVE TECNOLOGIE IN SANITA’ MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE “DIAGNOSI E CURA DELLA STERILITÀ” LABORATORIO DI GENETICA E ANALISI CLINICHE CONVENZIONATO CON IL S.S.N. DAY SURGERY: “CHIRURGIA DI GIORNO” CONVENZIONATO CON IL S.S.N. Direttore Dott. Giuseppe Valenti Via P.P. Vasta, 2 – Via G. Sciuti, 128 90144 Palermo Tel. 091/309380 091/6250163 091/300661 r "Non sono uno che si tira indietro"… I nostri figli in mano ai mass-media: un'indagine sociologica li definisce più figli loro che nostri. Sono ormai luoghi comuni e le sagge raccomandazioni dettate a giovani e a meno giovani per evitare che accada l'irreparabile rischiano di stancare. Dire che Internet può essere un amico poco raccomandabile e che occorre sorvegliare e sorvegliarsi sui percorsi dello "smanetta- mento" è come dire ormai che c'è il lupo cattivo e che non biso- gna attraversare il bosco a una certa ora. Ma sappiamo veramente quel che accade? Siti che provano il "coraggio" dei giovani istigando a fare qualsiasi cosa. Siti che invi- tano a mettersi in mostra per "prove" assurde e inaccettabili. Siti del suicidio. Si, proprio del suicidio in diretta. Assurdo. Impossibile. Ma c'è tanta bestialità in giro e tanta gente malata di solitudine che prova a vivere il mondo virtuale totalmente, senza alcuna remora, perché la solitudine, la disperazione, la noia pos- sono condurre alla follia. Ed è una follia lasciare i figli davanti uno schermo senza più regole. Un giovane, prima di suicidarsi in diretta dopo aver ascoltato il macabro invito, ha dichiarato: "Non sono uno che si tira indietro!..." E si è tirato indietro dalla vita, la sua, una volta per tutte. Questo gusto folle non merita alcun imitatore. Il coraggio è ben altra cosa. Penso al coraggio di quella donna che ha lottato otto anni col suo tumore, sempre vivendo, organizzando figli, pranzi, cene, studi, feste e riunioni tra una chemio e l'altra. Senza mai tirarsi indietro, col viso alto a fronteggiare ogni paura. Penso al coraggio di un giovane che da molti anni vive tra il precariato e gli studi, per coltivare il suo sogno di sposare una ragazza più pre- caria di lui. Il suicidio è collettivo. Consentire che avvenga uno stupido gesto di falso coraggio è la fine di noi tutti. Occorrono regole ferree e una sorveglianza enorme per allontanare chiun- que tragga vantaggio dalle tragedie della disattenzione. E' diffi- cile parlare di salute dinanzi uno schermo che dall'altro lato viene manovrato da squallidi diavoli del nostro tempo. U n protocollo d'intesa che affida alla Croce Rossa Italiana l'intero servizio di trasporto di materiale biologico connesso con l'attivi- tà di trapianto di organi e tessuti e dell'équipe di prelievo è stato siglato, presso l'Assessorato regionale alla Sanità, tra la stessa Cri regionale e il Centro Regionale Trapianti. Il servizio, già oggetto del protocollo d'intesa del 9 ottobre 2006 che affidava alla Cri la gestione del servizio di trasporto da effettuare nel- l'ambito delle attività di prelievo e trapianto nella Regione Siciliana, viene così integrato con il servizio aggiuntivo del trasporto dell'equipe medica e degli organi all'interno del territorio siciliano, da e per i siti richiesti in sede di intervento dal Coordinamento Regionale Centro Trapianti. Il servizio è effettuato tramite appositi pulmini e verrà impiegato per- sonale volontario della Croce Rossa. Il protocollo d'intesa siglato alla presenza dell'Assessore regionale alla Sanità, è attivo dal 2 aprile. Sulla base del documento edito dal Centro Nazionale Trapianti e approvato dalla conferenza Stato Regioni, secondo il quale i trasporti effettuati nell'ambito di attività di prelievo e trapianto comprendono il trasporto dei campioni biologici (donatore-ricevente) necessari per le prove di isto-compatibilità e il trasporto di organi, tessuti e cellu- le, il Centro Regionale Trapianti nell'ottobre 2006 aveva già individua- to nella Cri regionale quella struttura, sul territorio siciliano, che potesse occuparsi della gestione delle attività di trasporto e soprat- tutto dotata di una centrale operativa attiva 24 ore su 24 durante tutto l'arco dell'anno. Dopo la firma di questo protocollo d'intesa aggiuntivo dal 2 aprile è esclusivamente la Cri regionale, attraverso mezzi idonei alla tipologia dei viaggi previsti, ad occuparsi interamente del trasporto di organi con équipe e dei tessuti dalle Aziende sede di attività di trapianto. "Si tratta di un'iniziativa - commenta l'assessore regionale alla sanità Roberto Lagalla - utile ed efficace per l'ulteriore superamento di quel- le criticità che ancora esistono nel sistema regionale riguardo il pre- lievo ed il trasporto degli organi donati". PUNTI DI VISTA di Diego Fabra www.nellattesa.it Protocollo d'intesa tra Cri regionale e Centro regionale trapianti autorizzazione n° 36690 del 14.12.2001 Carta Club nell’attesa... TITOLARE MARIO ROSSI valida fino al 15 APRILE 2008 001234 PRENOTA SUBITO LA TUA Carta Club entra nella nostra grande famiglia godrai dei servizi e degli sconti cui hanno diritto gli associati del giornale nell’attesa... Chiama il n. 091 6255846 per conoscere le modalità d’iscrizione

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DIEGO EZIO FABRA EDITORE - DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCA PATANE’

settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesaanno 2 n.14 - 16 aprile 2007

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ISTITUTO NUOVE TECNOLOGIE IN SANITA’

MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE“DIAGNOSI E CURA DELLA STERILITÀ”

LABORATORIO DI GENETICAE

ANALISI CLINICHECONVENZIONATO CON IL S.S.N.

DAY SURGERY: “CHIRURGIA DI GIORNO”CONVENZIONATO CON IL S.S.N.

Direttore Dott. Giuseppe ValentiVia P.P. Vasta, 2 – Via G. Sciuti, 128 90144 Palermo

Tel. 091/309380 091/6250163 091/300661

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"Non sono uno che si tira indietro"…

Inostri figli in mano ai mass-media: un'indagine sociologica lidefinisce più figli loro che nostri. Sono ormai luoghi comuni ele sagge raccomandazioni dettate a giovani e a meno giovani

per evitare che accada l'irreparabile rischiano di stancare. Direche Internet può essere un amico poco raccomandabile e cheoccorre sorvegliare e sorvegliarsi sui percorsi dello "smanetta-mento" è come dire ormai che c'è il lupo cattivo e che non biso-gna attraversare il bosco a una certa ora. Ma sappiamo veramente quel che accade? Siti che provano il"coraggio" dei giovani istigando a fare qualsiasi cosa. Siti che invi-tano a mettersi in mostra per "prove" assurde e inaccettabili. Sitidel suicidio. Si, proprio del suicidio in diretta. Assurdo.Impossibile. Ma c'è tanta bestialità in giro e tanta gente malata disolitudine che prova a vivere il mondo virtuale totalmente, senzaalcuna remora, perché la solitudine, la disperazione, la noia pos-sono condurre alla follia. Ed è una follia lasciare i figli davantiuno schermo senza più regole. Un giovane, prima di suicidarsi indiretta dopo aver ascoltato il macabro invito, ha dichiarato: "Nonsono uno che si tira indietro!..." E si è tirato indietro dalla vita,la sua, una volta per tutte. Questo gusto folle non merita alcun imitatore. Il coraggio è benaltra cosa. Penso al coraggio di quella donna che ha lottato ottoanni col suo tumore, sempre vivendo, organizzando figli, pranzi,cene, studi, feste e riunioni tra una chemio e l'altra. Senza maitirarsi indietro, col viso alto a fronteggiare ogni paura. Penso alcoraggio di un giovane che da molti anni vive tra il precariato egli studi, per coltivare il suo sogno di sposare una ragazza più pre-caria di lui. Il suicidio è collettivo. Consentire che avvenga unostupido gesto di falso coraggio è la fine di noi tutti. Occorronoregole ferree e una sorveglianza enorme per allontanare chiun-que tragga vantaggio dalle tragedie della disattenzione. E' diffi-cile parlare di salute dinanzi uno schermo che dall'altro lato vienemanovrato da squallidi diavoli del nostro tempo.

Un protocollo d'intesa che affida alla Croce Rossa Italiana l'interoservizio di trasporto di materiale biologico connesso con l'attivi-tà di trapianto di organi e tessuti e dell'équipe di prelievo è stato

siglato, presso l'Assessorato regionale alla Sanità, tra la stessa Criregionale e il Centro Regionale Trapianti. Il servizio, già oggetto del protocollo d'intesa del 9 ottobre 2006 cheaffidava alla Cri la gestione del servizio di trasporto da effettuare nel-l'ambito delle attività di prelievo e trapianto nella Regione Siciliana,viene così integrato con il servizio aggiuntivo del trasporto dell'equipemedica e degli organi all'interno del territorio siciliano, da e per i sitirichiesti in sede di intervento dal Coordinamento Regionale CentroTrapianti. Il servizio è effettuato tramite appositi pulmini e verrà impiegato per-sonale volontario della Croce Rossa. Il protocollo d'intesa siglato allapresenza dell'Assessore regionale alla Sanità, è attivo dal 2 aprile.Sulla base del documento edito dal Centro Nazionale Trapianti eapprovato dalla conferenza Stato Regioni, secondo il quale i trasportieffettuati nell'ambito di attività di prelievo e trapianto comprendonoil trasporto dei campioni biologici (donatore-ricevente) necessari perle prove di isto-compatibilità e il trasporto di organi, tessuti e cellu-le, il Centro Regionale Trapianti nell'ottobre 2006 aveva già individua-to nella Cri regionale quella struttura, sul territorio siciliano, chepotesse occuparsi della gestione delle attività di trasporto e soprat-tutto dotata di una centrale operativa attiva 24 ore su 24 durantetutto l'arco dell'anno. Dopo la firma di questo protocollo d'intesa aggiuntivo dal 2 aprile èesclusivamente la Cri regionale, attraverso mezzi idonei alla tipologiadei viaggi previsti, ad occuparsi interamente del trasporto di organicon équipe e dei tessuti dalle Aziende sede di attività di trapianto. "Si tratta di un'iniziativa - commenta l'assessore regionale alla sanitàRoberto Lagalla - utile ed efficace per l'ulteriore superamento di quel-le criticità che ancora esistono nel sistema regionale riguardo il pre-lievo ed il trasporto degli organi donati".

PUNTI DI VISTA di Diego Fabra

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Protocollo d'intesa tra Cri regionale e Centroregionale trapianti

autorizzazione n° 36690 del 14.12.2001

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TITOLARE MARIO ROSSI

valida fino al 15 APRILE 2008

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MEDICINA 16 aprile 2007 2

Il caso. Un giovane uomo,peraltro in buona salute, daoltre dieci viene sottoposto

con una cadenza quasi annualead una colonscopia, poiché -essendovi il riscontro d'una pre-disposizione familiare alla poli-posi del colon - egli viene consi-derato un candidato al carcino-ma in questo distretto. Le ripetu-te scopie hanno fornito il piùdelle volte risultati non chiariper quanto attiene possibili indi-cazioni terapeutiche.

Il giovane uomo, a tutti gli effet-ti considerato un paziente, ben-ché tecnicamente non malato,ha preso a vivere la pratica dia-gnostica come una proceduraumiliante ed invasiva, attesa conansia crescente nel corso deimesi, ma soprattutto accusa unagrave perdita della gioiosità edel piacere di vivere, compor-tante un impoverimento nellaqualità della vita. La situazione è resa ancora piùpenosa dal fatto che - sempreper consiglio d'un medico forsetroppo scrupoloso - ogni tantoegli venga sottoposto anche aduna duodenoscopia ed è sistema-ticamente tenuto sotto controlloper il rischio diabete ed ipercole-sterolomia, con tutte le limita-zioni dietetiche che ne conse-guono. Il monitoraggio quasi ossessivodello stato del suo intestino cras-so lo porta anche a desiderare -all'avvicinarsi di ognuna di que-ste penose scadenze - che, dal-l'esame strumentale, possa sca-turire un'indicazione certa ("Deveessere operato"), così da farlafinita con l'incubo dei periodiciaccertamenti. Il paradosso, dunque, è che eglisottoponendosi alle indagini stru-mentali che gli sono state "consi-gliate" (o non dovrebbe dirsi"imposte" visto che, a prescinde-

Fatti e misfatti: la prevenzione nel mirino. Il “disease mongering”

è fatto: siamo tutti candidati asoffrire delle più svariate malat-tie prima ancora che si sianomanifestate.

La responsabilità del gioco cru-dele di tartassare gli individuicon campagne informative sullanecessità di far diagnosi precocedi malattia già conosciute, sull'e-sistenza di "nuove" malattieprima misconosciute (e ora iden-tificate grazie al progresso dellascienza) e di condurli a morire dipaura per non dover morire dimalattia, scaturisce piuttosto dabiechi interessi commerciali edal cinico bisogno di creare unmercato per nuovi farmaci e/ometodiche.

Si tratta d'un fenomeno che, intempi recenti, è stato definitocon terminologia anglosassone il“disease mongering” (ovvero,"commercializzazione delle ma-lattie"), descrivibile come unastrategia messa in moto dallemultinazionali del farmaco peraccrescere il numero di malati(da sottoporre a certe terapie) ela tipologia delle malattie dia-gnosticabili, trasformando fatto-ri di rischio remoti in rischi pros-simi e gravi.

Maurizio Crispi*

re dal rispetto delle proceduresul consenso informato, l'indica-zione del proprio medico possie-de valenze carismatiche cui èben difficile sottrarsi?) per evita-re il pericolo incombente d'unevento morboso, si trovi a fanta-sticare d'averlo, proprio per sfug-gire con il balsamo d'una diagno-si "certa" all'interminabile calva-rio degli esami strumentali e allostato di dubbio, da essi mai risol-to.

Questo è un semplice esempio dicome l'ossessione della diagnosiprecoce possa creare stati dimalessere profondo, portandosempre più persone a viverecome pazienti o malati.

Oggi, purtroppo, una gran partedella medicina odierna s'è lascia-ta alle spalle l'anima ippocraticasancita dal principio "Il meno è ilmeglio" (e dall'implicito principioche, a fondamento dell'artemedica, vi debba essere la suacapacità di costruire una buonarelazione con il suo paziente).

La pratica medica contempora-nea è sempre più influenzatadalle acquisizioni delle branchespecialistiche e diagnostiche. Giàai tempi dei nostri studi universi-tari, risalenti ai primi anniSettanta, leggendo le pagineintroduttive del testo di gineco-logia ed ostetricia, siamo stati

colpiti dalla disinvolta (implicita)definizione della gravidanzacome "stato morboso" che, inquanto tale, andava trattato. Se - da paziente o aspirante tale- ci si ritrova al cospetto d'unopsichiatra di stretta formazionebiologica, bisogna star beneattenti: dal "fatale" incontro, sipotrebbe uscire con una diagno-si-etichetta, inoppugnabile edinconfutabile, di "depressione"(con tutte le conseguenze sog-gettive - ed oggettive - del caso),poiché ciascuno di noi può espri-mere (o aver espresso) nel corsodella sua esistenza uno dei tantidisturbi ascrivibili allo "spettrodepressivo" e, quindi, aver pienotitolo per ricevere la "sommini-strazione" d'un adeguato, mirato,trattamento farmacologico (spe-cie con quei farmaci che oggivengono riguardati dai medici - esoprattutto dalle case farmaceu-tiche che li commercializzano -con venerazione, quasi fosseroanaloghi alle "bombe intelligenti"della Prima Guerra del Golfo). Sepoi cominciamo a parlare digenetica e delle cosiddette "vul-nerabilità" costituzionali, il gioco

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"Anche se stai benissimo, forse hai qualche malattianascosta. Fatti controllare, prima che sia troppo tardi!!!":la "commercializzazione" delle malattie e le sue conse-guenze

un sempliceesempio

la responsabilitàdel gioco

segue a pagina 8

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MEDICINA 16 aprile 2007 3

Obesità: malattia dei neurotrasmettitori? Il sesto rapporto sull'obesità dell'Istitutoauxologico italiano ha messo in risaltoche spesso esiste un deficit di specificirecettori posti a livello encefalico, cherendono impossibile la neurotrasmissio-ne (ad esempio il recettore 4 dellamelanocortina o recettore per la lepti-na). Questo confermerebbe i promet-tenti auspici sull'uso futuro di oppioidi ecannabinoidi nella regolazione dei cir-cuiti del piacere e della dipendenza.

Si può "saltare" la lesione midollare La "Fondazione per la ricerca sulle lesio-ni del midollo spinale", in collaborazio-ne con le Università di Brescia, Milano,Verona, Barcellona e Tubinga, ha porta-to a termine un esperimento unico nelsuo genere. Un intervento chirurgicoche ha collegato il cervello direttamen-te ai muscoli degli arti inferiori, saltan-do così il midollo lesionato. Ciò ha con-dotto la paziente a camminare, anchese in modo rudimentale.

Marcatore precoce per il morbo di CrohnL'Istituto Humanitas di Rozzano sta met-tendo a punto un microstrumento a Dnaper l'individuazione precoce o predittivadi nuovi casi di morbo di Crohn, malat-tia cronica dell'intestino con caratteri-stiche di evolutività a volte anche seve-ra. Sarà importante dimostrare se esistela possibilità di trovare marcatori gene-tici, al fine di attuare un corretto e pre-coce inquadramento delle misure igieni-che e alimentari.

Lo smog non fa svilupparebene i polmoni Uno studio comparso su Lancet ha dimo-strato le significative differenze tra ipolmoni di bambini cresciuti in zone conaria pulita e quelli di analoghi fanciullicresciuti in zone vicine a strade a scor-rimento veloce. I soggetti cresciuti neiprimi 500 metri da una strada densa ditraffico hanno mostrato parametri spi-rometrici peggiori rispetto a coloro cheson vissuti in zone più distanti.

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ASSISTENZA MEDICA 24 ORE SU 24 ORE

Siamo sempre presi dai mille impegnidella routine quotidiana. Raramente ci èconcesso di fermarci, sederci e potere,

magari, leggere un giornale. Una di questeoccasioni può verificarsi quando andiamo dalmedico, mentre aspettiamo di essere visita-ti. Però, diciamoci la verità, se siamo lì forseabbiamo avuto qualche problema legato allanostra salute. Ma allora altro che aspettaretranquilli e rilassati. Di sicuro i nostri pensie-ri finiranno per soffermarsi sui nostri disturbie su quello che potrebbero nascondere, ehgià, perché oggi a stare male …."chissà inrealtà cosa posso avere". E se poi giochiamofuori casa: se anziché dal nostro medico difamiglia, che magari conosciamo da genera-zioni, siamo in un ospedale…., e per colmodella preoccupazione nella sala d'attesa di unreparto di chirurgia….Una visita medica presso un ambulatorioospedaliero, ed un eventuale ricovero nonsono da augurare a nessuno, ma se ciò doves-se verificarsi bisogna sapere che oggi esisto-no realtà assistenziali diverse, sicuramentemeno traumatizzanti. Oggi la medicina ècambiata, oltre che nei suoi aspetti scientifi-ci, anche nei sui aspetti organizzativi,riuscendo ad occuparsi del paziente in modopiù completo e svolgendo un ruolo socialeche mira ad affrontare le problematiche delpaziente inserite nel contesto familiare esocio-lavorativo al quale esso appartiene.Con una buona organizzazione, volta ancheal contenimento della spesa sanitaria (argo-mento oggi sempre più importante), si cercadi ridurre i ricoveri ed i tempi di degenzaqualora quest'ultimo sia inevitabile. Alla luce di queste considerazioni non ci stu-piamo se oggi si sente sempre più parlare diday hospital e di day surgery. Il termine daysurgery significa letteralmente "chirurgia diun giorno" cioè il paziente viene operato conun tempo di degenza massima di 24 ore.Come spesso accade in medicina, il modelloviene importato dagli Stati Uniti e ne conser-va la denominazione.Ma aldilà della terminologia questo nuovotipo di assistenza sanitaria va sempre piùaffermandosi grazie al favorevole consensoraccolto non solo dai nostri amministratori,ma anche e soprattutto da parte dei pazien-ti. La day surgery pone per la prima volta il

Day surgery: un modellodi ricovero da imitare

paziente al centro dell'attenzione. Egli con-corda, insieme al personale sanitario gliappuntamenti in base alle esigenze di salu-te, ma anche familiari e lavorative. In sala d'attesa si respira un'aria più distesa,cordiale, a tratti amichevole tra i pazienti edi loro familiari e con il personale sanitario.Tutto ciò viene agevolato senza dubbio dalladisponibilità che l'ospedale mostra occupan-dosi del paziente non come malattia da trat-tare, non come numero di posto letto, macome persona. Non più curare, bensì pren-dersi cura del paziente e delle sue esigenzeallargate all'ambito familiare e lavorativo.Per tale motivo la day surgery crea un pontetra l'ospedale e l'utenza nella ricerca di ren-dere più umanizzata l'assistenza sanitaria. Per questo presso un reparto di day surgery sitrova quel clima di collaborazione e di fidu-cia tanto importanti per migliorare, nell'inte-resse di tutti, la qualità dell'assistenza sani-taria. Possiamo augurarci che il modello “day sur-gery” possa diffondersi sempre più e chevenga preso ad esempio, nei limiti del possi-bile, per i ricoveri ordinari, in modo da ricu-cire un rapporto di fiducia e collaborazionetra ospedale e territorio che negli ultimi anniè diventato sempre più difficile.

*dirigente medico presso l'U.O.C. di chirurgia generale

dell'ospedale Buccheri La FerlaFatebenefratelli di Palermo

Salvo Maddaloni*

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UN PO’ DI RELAX 16 aprile 2007 4

Più ascoltiamo le esecuzioni di Veronesi, e più restiamo stu-piti per la sua bravura. Venerdì 30 marzo il direttore hainterpretato in modo irreprensibile le Danze Polovesiane,

suonate dai bravi orchestrali con grazia ed eleganza, ma anchecon la corretta spavalda energia.Di grande impatto Una Notte su Monte Calvo, in cui Veronesi haricreato con efficacia le visionarie suggestioni che caratterizzanol'opera; intensa ed espressiva l'ultima parte, le cui ultime battu-te sono state assolutamente commoventi.La Patetica, poi, è stata eseguita con incredibile espressione etragica veemenza, perfettaemnte in linea con il decadentismodell’autore, fino a giungere al bello ed intenso Finale. L'OrchestraSinfonica Siciliana è stata più in forma che mai.

***Sabato 7 aprile Veronesi ha diretto la Sinfonia n.5 di Mahler.Nella prima parte dell'opera il direttore ha tratto dall'orchestrauna grande capacità espressiva, non cedendo una sola battuta adun’interpretazione superficiale. Il maestro ha accentuato leatmosfere a metà strada tra il lugubre e il grottesco, assecon-dando l'estrema tensione del secondo movimento.L'eccezionale e vibrante esecuzione della seconda parte ha por-tato all'ultima sezione dell'opera, interpretata con grande intelli-genza, dandole carattere nobile e sofferto e maestosamente bril-lante nel finale.

Per ragioni di spazio, non possiamo pubblicare la consueta guidaall'ascolto del prossimo concerto in programma venerdì 20 alleore 21,15, sabato 21 alle ore 17.30 e domenica 22 alle ore 11.Il direttore Gabriele Ferro dirigerà l'Orchestra Sinfonica Siciliananel rarissimo Concerto per violino e orchestra di Muzio Clementi.Solista la violinista Marta Pasquini. La seconda parte del concerto sarà dedicata a Mahler con l'ese-cuzione della prima Sinfonia in Re maggiore "Il Titano" edell'Andante "Blumine" che, nelle iniziali intenzioni di Mahler,avrebbe dovuto far parte della Sinfonia (inizialmente suddivisa incinque movimenti). Il compositore boemo eliminò nella stesuradefinitiva il movimento che fu trovato dopo la sua morte e suc-cessivamente eseguito come brano autonomo.

Un grande Veronesial Politeama

invito all’ascolto di Alessio Fabra recensioni

Il quesitoscacchistico

Il Bianco è in svan-taggio di materialee sembra prossimoalla sconfitta.Come ha capovoltola situazione?

a cura del CentroScacchi - Scuolagiovanile CON

La soluzione è a pagina 5

Questo librocurioso è unariedizione del

celebre "Repertoriodei pazzi" del '94. Sitratta di una raccol-ta di aneddoti suipersonaggi più stra-ni che la città vanta,dal Settecento adoggi. La maggior partedegli elencati ècostituita da uominicomuni, tra i quali èfacile di tanto intanto riconoscerequalche volto vedu-to per le strade.Vi è presente ancheun buon numero dipersonaggi noti atutti: come moltinobili, il poeta Giar-dina, il patriota Ro-solino Pilo o comel'occultista inglese Crowley. Ad onor del vero, va detto chesono pochi i veri pazzi, così come è presente un buon nume-ro di persone assolutamente "normali" che Alajmo inserisceper via di atteggiamenti che contrastano con il generale con-formismo. Questa scelta blandamente "impegnata" delloscrittore smorza un po’ la carica del libro, da intendersi, cre-diamo, come puro divertissement.Il linguaggio è estremamente colloquiale: i gergalismi, ilricorrente incipit "Uno era..." e la concatenazione tematicanella successione degli aneddoti fa pensare proprio ad unapersona che li racconta di fronte ad un pubblico per come glivengono in mente. Per concludere vi proponiamo tre aned-doti.

"Uno, la sera della riapertura del Teatro Massimo, mise lo smo-king, e andò. L'Aida era trasmessa in diretta alla radio; e lui, dopoessersi sistemato nel suo palco, tirò fuori una radiolina e misel'auricolare per ascoltare via radio l'opera che aveva davanti gliocchi".

"Uno giurò di lasciarsi crescere la barba fino a quando un tribu-nale non gli dirà chi è stato ad ammazzargli il figlio".

"Uno coi capelli per aria chiedeva l'elemosina dalle parti di vialedelle Scienze. Ma prima dava spiegazioni: 'Devo comprare unamacchina rossa'. Specificava pure il modello".

Amir Arouet

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Nuovo repertorio dei pazzi della città di PalermoRoberto Alajmo - Edizioni Oscar Mondadori pagine 105 prezzo 7,40 Euro

I proverbi di nonna CiciaL’amuri è duluri, ma arricria lu coriL’amore è tormento, ma rallegra il cuoreFalla comu la voi, ma sempri cucuzza èCucinala come vuoi, ma resta sempre zucca, cioé, è difficile che unapersona cambi carattereLa to casa ti stringi e ti vasaLa tua casa ti abbraccia e ti baciaFimmina bona vali chiu di ‘na coronaUna donna fine vale più di una corona regaleMarìtati, marìtati, c’abbenti: ti levi ‘n pinzeru e ti ni menti tanti!Sposati, spostati che così ti calmerai: ti toglierai un pensiero e te nemetterai tanti!Fidi ti sarva e non lignu di varcaTi salverà la fede e non un pezzo di legno di barca. Il proverbio allu-de alla storiella popolare del commerciante che aveva ricevuto da unamico un preteso “pezzo di legno della Croce” che in realtà era unpezzo di legno di una barca

Il prossimo concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana

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PAUSA CAFFE’ 16 aprile 2007 5ORIZZONTALI1 Laboratorio spaziale precipitato sulla Terranel 1979 6 Scrisse "La Gerusalemme Liberata"9 Tisi senza fine 10 Fine di riga 11 RadioFrequenza 12 Un quarto di ottomila 13Ricongiungere 16 Valvola che mette in comu-nicazione lo stomaco e l'intestino 17 NotaBene 18 Signore abbreviato 19 Precede Pauloin Brasile 20 Fiume sacro indiano 22 Dea ven-dicatrice o della giustizia 23 Quello latino 24Imposta sulla casa 26 Motoscafo antisommer-gibile 27 Paese asiatico grande esportatore dicaffè (se non lo sai guarda tra le “Chicche dicaffè”) 30 Gonnellino scozzese 31 Principe diEgina 32 Central Intelligence Agency 34 Pari dimeta 35 Negazione 36 Anna amante di EnricoVIII 38 Torino 39 Le sue frecce fanno innamo-rare 40 Iniziali di Asimov 42 Bomba incendia-ria artigianale 43 Consonanti di Tebe

VERTICALI1 Il portico-aula di Zenone 2 Scatola di mon-taggio 3 Principio d'ischemia 4 Mettersi a pro-prio... comodo 5 Pippo presentatore 6 Fossato

difensivo molto usato durante la prima Guerra Mondiale 7 Prefisso per africano 8 Affermazione 13 Loemette il leone 14 Simbolo chimico del neon 15 Chi suona l'oboe 16 Il centro di Udine 17 Del naso 18Relativo a Sade 19 Prefisso per metà 20 Dare in inglese 21 Decano senza dao 25 L'Ortis di Foscolo 28Umberto scrittore 29 Il milite senza coda 33 Lo era Omero 36 Mezzo bullone 37 Novembre in breve 38Trapani 39 Como 40 Al centro del rito 41 Si ritrova in molte locuzioni latine di uso comune

SUDOKUSi devono disporre le cifre da 1 a 9 in una griglia qua-drata di 9 caselle per lato suddivisa in altrettanti riqua-dri, in maniera che in ciascuna riga, colonna e sezioneogni cifra compaia una sola volta. Per dare al solutoreun punto di partenza, alcune caselle sono già riempite.

SOLUZIONE DEL QUESITO SCACCHISTICO DI PAGINA 4

PRODUTTORI DI CAFFE’ Tra i “nuovi” produttori di caffè, un ruolo diparticolare rilevanza in questi ultimi trent’anni ha assunto ilVietnam. Secondo recenti indagini di mercato, il Paese asiatico pro-duce circa due milioni di quintali di caffè. I relativamente recentistudi condotti da alcuni centri di ricerca occidentali hanno prodottosensibili miglioramenti nella qualità del caffè indocinese che stadiventando il primo produttore di caffè Robusta.

IL CAFFE’ NON PROVOCA ANSIA Contrariamente a quanto si pensacomunemente, il caffè non provoca sintomi d’ansia. E’ quanto emer-ge da uno studio sugli effetti della caffeina, pubblicatodall’American Journal of Public Health, secondo il quale il caffè nonc’entra con l’insorgere di stati ansiosi e con le fobie più comuni cheaccompagnano l’ansia, come la claustrofobia (paura del chiuso) el’agorafobia (paura di stare in luoghi aperti in mezzo alla folla). E’stato invece confermato che il caffè tiene svegli e stimola l’atten-zione e la prontezza dei riflessi, tanto che ne è stato suggerito ilconsumo a chi svolge un lavoro notturno e, dopo pranzo, a chi vuolecombattere sonnolenza e torpore per continuare a lavorare.

Chicche di caffè SOLUZIONE DEL SUDOKU SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA

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RUBRICHE 16 aprile 2007

Iprimi caldi.Voglia d'estate,di libertà, di sole e dimare. Come ogni anno

l'appuntamento col costumeda bagno è indolore solo perpochi. Con qualche chilo ditroppo si comincia a pro-grammare un po' di "regi-me". Se i chili sono tantimeglio snobbare il mare conle sue lusinghe e dirigere losguardo altrove. Se questopoi avviene da molti anni ilfisico diventa un peso zavor-rato da abbandonare al suodestino. I più voglionorimetterlo in sesto mediante l'ennesima dieta, lamentandosidell'eterno "elastico" che pancia, fianchi e cosce tendono aimitare. Ecco allora sbocciare come d'incanto una miriade didiete dai nomi più strani in ogni giornale: e con questi anchei "consigli dell'esperto" che, se veramente saggio, deve perforza limitarsi tanto alle generali da dire un cumulo di ovvie-tà. Noi insistiamo tutto l'anno sulla necessità di imparare ascegliere, a programmare, a cucinare e a mangiare con gioia,ma sempre con giudizio. Vi invitiamo a diffidare di tutte lesoluzioni miracolistiche, ma di evitare anche l'atteggiamentolassista e rassegnato di chi non vuole inseguire più il peso ei centimetri. Mai come adesso si comprende la necessità diesser saggi a tavola per combattere le più comuni malattie delnostro tempo.

PESTO DI FAVESbucciate e pelate delle fave fresche e tenere. Mondate 1 spic-chio d'aglio. Pestate in un mortaio le fave con l'aglio, unamanciatina di pinoli leggermente tostati e qualche fogliolinadi menta. Poi, mescolando con un cucchiaio, aggiungete uncucchiaio di grana grattugiato e un ml di pecorino grattugia-to. Alla fine emulsionate con due cucchiai di brodo vegetaleristretto. Regolate di sale e di pepe.E' una versione un po' eterodossa di una tradizionale salsaligure, che si usa per condire la carne bollita, ma anche perinfiniti altri usi. (Allan Bay- Patrizia Bollo)

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Attenzione alle dieteQuesito: Successivamente all'invio del modello Unico 2006 -Redditi 2005 mi sono accorto di avere fatto un errore nella fasedi compilazione del modello che, di fatto, ha determinato un mag-gior versamento di imposte rispetto a quelle che effettivamentedovevo. Le chiedo se esistono disposizioni e/o chiarimenti sullapossibilità di rimediare a tali errori. (W.F. - Palermo)

Risposta La risposta è affermativa. Infatti dal 2002 qualsiasi con-tribuente può integrare, anche a suo favore, le dichiarazioni deiredditi, dell'Irap e dei sostituti di imposta, per correggere erroriod omissioni, cioè, che abbiano determinato un maggior reddito,o comunque un maggior debito o un minor credito d'impostasecondo quanto disposto dall'art. 2, c. 8-bis D.P.R. 322/1998. A questi fini è possibile presentare una dichiarazione integrativa,anche in via telematica, entro il termine di presentazione di quel-la relativa al periodo d'imposta successivo, utilizzando i modelliapprovati per il periodo d'imposta cui l'integrazione è riferita(reperibili sul sito Internet dell'Agenzia).

Diversamente da quelle operate per il ravvedimento, le correzionia favore del contribuente, se effettuate nei termini, non sono sog-gette a sanzioni. Il maggior credito d'imposta risultante dalladichiarazione integrativa in diminuzione può essere utilizzato incompensazione, oppure richiesto a rimborso.

Attenzione però che la dichiarazione integrativa a favore del con-tribuente presuppone che la dichiarazione originaria sia stata asuo tempo validamente e tempestivamente presentata. Possono,quindi, essere integrate anche le dichiarazioni presentate entro90 giorni dal termine di scadenza, che sono considerate valide,salva l'applicazione della sanzione prevista per il ritardo.

Le dichiarazioni presentate oltre i 90 giorni, invece, dovendosiconsiderare omesse (costituiscono titolo solo per la riscossionedelle imposte evidenziate), non possono essere oggetto d'inte-grazione. La dichiarazione si considera omessa anche se trasmes-sa dall'intermediario incaricato con ritardo superiore a 90 giorni.

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L’APPROFONDIMENTO 16 aprile 2007 7

Direttore responsabile Francesca Patanè ([email protected])

Segreteria di redazione Elda Domina ([email protected])

Redazione Sergio Fabra ([email protected])Alessio Trudu ([email protected])Amir Arouet ([email protected])

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Questo numero è stato stampato in10.000 copie Chiuso in tipografia l’11/4/2007Pubblicità inferiore al 50%

Gli articoli firmati riflettono esclusivamente l’opinione degli autori. E’ consentita la riproduzione citandone la fonte

Diego Ezio Fabra Editore - Palermo

settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesa

Fatti realmente accaduti nei nostri ambulatori illustrati dalla matita di Pienrico Di Trapani

Durante la visione di certifilm capita allo spettatoredi piangere, ridere, ango-

sciarsi ecc… Questo accade per-ché si viene travolti da ciò che ilmezzo audiovisivo propone, alpunto che certe emozioni pren-dono il sopravvento sulla nostravolontà e non si riesce a control-larle. Molti studiosi, così, si sonosoffermati sugli effetti che lacinematografia ha sul suo pubbli-co e sono giunti alla conclusioneche questa, non solo è utile perl'approfondimento e la propagan-da di certe informazioni, èanche un ottimo strumento for-mativo/educativo.Il cinema è considerato un validomezzo di comunicazione che,utilizzando un vasto insieme difatti artistici come la narrativa,la musica, la pittura, il movimen-to del corpo ecc…, e muovendosisu dimensioni spazio-temporali ed'azione che tendono a rappre-sentare fatti reali, spinge l'osser-vatore ad un'intensa partecipa-zione. Nel cinema, infatti, posso-no prendere corpo gli ideali diogni uomo.

Quanto detto finora cozza con l'i -dea valida e comune secondo laquale stare davanti la TV rendepassivi. Ci si chiede allora qualesia il comportamento più ade-guato. A questa dubbio i ricerca-tori rispondono che per evitarnegli effetti negativi è indispensa-bile l'esperienza filmica, che siacquisisce con il tempo e per-mette di sviluppare schemi men-tali di decodifica che ne facilita-no la comprensione. Alla basedell'esperienza filmica vi sonodiversi fattori che interagisconotra loro, tra questi l'età, il sessoe la personalità del singolo, ma

Cinematografia, mezzo tecnico di espressione umana

anche l'ambiente socio-culturalee familiare nel quale lo stessovive. Da non sottovalutare è, inoltre, ilfatto che intorno alla realizzazio-ne di uno spettacolo filmico ruo-tano caratteristiche che sonoproprie del regista, il quale rea-lizza le immagini secondo unapersonale interpretazione e lospettatore, per l'intera duratadel film, condivide le sue idee eopinioni.Dagli studi condotti è, inoltre,emerso che tra i diversi generifilmici (thriller, horror, documen-tario, azione ecc…) quello narra-tivo possiede una forte valenzaemozionale. Per via del raccontodi storie più o meno vere, ilgenere narrativo, attiva forzemotivazionali profonde e consen-te allo spettatore di vivere unaseconda vita virtuale in un secon-do mondo virtuale arricchendo ilsuo bagaglio di esperienze. Si può, dunque, definire il filmun mezzo tecnico di espressioneumana capace di creare fortiemozioni nello spettatore e sti-molo per l'elaborazioni delle suerappresentazioni. Per tutto que-sto già da tempo la videoproie-zione viene utilizzata in ambitoscientifico come strumento diindagine.Da una ricerca da noi condotta, ilcui obiettivo era quello di inda-gare sulle rappresentazioni che igiovani hanno sulle problemati-che connesse alle situazioni dihandicap, grazie agli stimoli diriflessione generati dalla visionedi film, dove protagonista eral'handicap, si è potuto constatareche la filmografia ha condotto inostri giovani a confrontarsi suquestioni, a loro dire, valide edinteressanti, ma alle quali senzagli input ricevuti non avrebberomai pensato.

*educatrice

Maria Teresa Quartuccio*

il comportamentopiù adeguato

Molti studiosi si sono soffermati sugli effetti che la “settimaarte” ha sul pubblico, giungendo alla conclusione che non è solo utile per l’approfondimento di certe informazioni, ma è anche un ottimo strumentoformativo ed educativo: spinge l’osservatore ad un’intensapartecipazione al fatto rappresentato

Michelle Pfeiffer e Al Pacinonel film “Paura d’amare”

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SERVIZI 16 aprile 2007 8

Fatti e misfatti: la prevenzione nel mirino. Il “disease mongering” .............segue da pagina 2

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Così vengono riassunte le tappesalienti di questo processo in unarticolo relativamente recentecomparso nell'autorevole rivistaLancet:- Richiamare l'attenzione dellapopolazione bersaglio (da "colpi-re" con il nuovo prodotto) versouna patologia x, mettendo inluce le carenze dei trattamentifinora disponibili;- informare la popolazione (in cuis'è intanto ingenerato uno statodi preoccupazione) che esiste ilnuovo farmaco (appunto, quelprodotto già pronto da prima), dicui vengono messi in risalto gliindubitabili vantaggi;- indurre i medici a prescrivere ilnuovo farmaco e la popolazione arichiederlo, attraverso un'ocula-ta campagna d'informazione-pro-mozione indirizzata inizialmentead "autorevoli" rappresentantidella categoria.

Alla fine del percorso succinta-mente tracciato la nostra salutepsichica (assieme all'atteggia-mento interiore di fiducia neiconfronti del mondo) sarà irrepa-rabilmente compromessa e cisentiremo dei "malati" senzaancora esserlo nel senso pienodel termine. Ai medici di famiglia spetta il dif-ficile compito di contrastarequeste tendenze nefaste, bersa-gliati come sono dai collaborato-ri scientifici che - spesso senzamalizia - propongono nuovi rime-di farmaceutici e dai propri assi-stiti che, angustiati da notizieesagerate o addirittura false, dainflazionate promesse di salvez-za, si affannano a chiedere dia-gnosi sempre più precoci e tera-pie risolutive, in assenza di un"vero" stato di malattia.

*psichiatra

GUARDIE MEDICHECantieri Navali: 091 7036197Oreto-Stazione: 091 7037250 Piazza Marmi: 091 585357Porrazzi: 091 7033502Settecannoli: 091 7032153Sperone: 091 7037253Via D’Azeglio: 091 7032171Via Roccazzo: 091 7035260Villabate: 091 6143165OSPEDALIAiuto Materno: 091 7035465Villa Sofia: 091 7801111Cervello: 091 6802111Civico: 091 6661111Osp.dei Bambini: 091 6061111

Onc.co Ascoli: 091 6661111Policlinico: 091 6551111Guadagna: 091 7037276Psichiatrico: 091 7033111Casa del Sole: 091 7035111Albanese: 091 7038111Ingrassia: 091 7033111Buccheri La Ferla: 091 479111Amb. Pediatrico: 091 7035469AMBULANZEC.R.I.: 091 306644Misericordia: 091 6842826PRONTO SOCCORSOAvel: 091 6211368Mondello: 091 6841264

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