DIEGO EZIO FABRA EDITORE - DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCA PATANE’

settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesaanno 2 n. 26 - 9 luglio 2007

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ISTITUTO NUOVE TECNOLOGIE IN SANITA’

MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE“DIAGNOSI E CURA DELLA STERILITÀ”

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Direttore Dott. Giuseppe ValentiVia P.P. Vasta, 2 – Via G. Sciuti, 128 90144 Palermo

Tel. 091/309380 091/6250163 091/300661

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Ahi ahi, signor preside

La ragazzina è una delle tante chevediamo, all'inizio delle nostregiornate invernali, camminare

curve, quasi "sepolte" da immensi zaini.Ricordano gli amici a quattro zampedegli alpini, i muli, caricati di pesantisome, trascinare obici e armamenti daguerra.La ragazzina ha dodici anni: è in pienasalute e in formidabile crescita. Ognipomeriggio divide il suo impegno tracompiti e danza classica. Una prepara-zione completa e saggia. Alla visita dicontrollo, con grande stupore e rabbia,avviene il riscontro di una colonna vertebrale che sta prendendouna strana e inaspettata forma. Nonostante l'impostazione per-fetta data dalla maestra coreografa, le ossa stanno "cedendo"sotto il peso mostruoso dei libri.La considerazione è presto fatta: i programmi di educazione allasalute servono agli studenti, ma non sembrano interessare pro-fessori e presidi. Come si può pensare di costringere ragazzi inpiena crescita a curvare le spalle sotto pesi da culturisti? A nullaspesso valgono le proteste di genitori e medici. L'ottusità è comeun muro di gomma: fa rimbalzare ogni buona ragione. Si rispondeche esistono carrelli e carrellini ( come se cambiasse qualcosa…),che i ragazzi possono organizzarsi tra loro (le solite soluzionidelegate!)… Insomma, il problema-salute non riguarda chi presie-de né chi insegna.Noi vi preghiamo di ricordare quest'episodio all'inizio del prossi-mo anno scolastico e di sorvegliare la crescita dei vostri figli, cuiil "peso della scienza" potrebbe nuocere gravemente. Iniziareuna protesta civile dovrebbe avvenire anche attraverso le paginedi un giornale come il nostro, che persegue una visione globale esociale di salute e benessere.

Diego Fabra

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autorizzazione n° 36690 del 14.12.2001

A Palermo la Ginecologiainternazionale

Primo Congresso internazionale della Società americana diGinecologia laparoscopica e quarto Meeting annuale della Societàitaliana di Endoscopia ginecologica: due appuntamenti congiunti

in un'unica, inconsueta e affascinante sede, il Teatro Massimo diPalermo (l'articolo a pag. 2)

f. p.

PUNTI DI VISTA

Il punto sulla salute in SiciliaComincia mentre andiamo in stampa, a Città del Mare di Terrasini,il Congresso “Sicilia in salute” organizzato dalla Regione Siciliana.Numerosi i temi che verranno affrontati nella settimana d’incon-tri, dall’Oncologia alle nanotecnologie applicate agli interventi chi-rurgici, ai vaccini, alle malattie dell’anziano, senza trascurarequelli di “sensibilizzazione pubblica”, come la donazione degliorgani e del sangue. Particolarmente interessante si prevede lagiornata conclusiva, che farà il punto sulla qualità dell’assistenzaospedaliera siciliana e una panoramica sul sistema sanitario regio-nale. Alla “Sicilia in salute” dedicheremo uno speciale sul prossi-mo numero.

nella foto il Teatro Massimo di Palermo,sede del Congresso

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MEDICINA 9 luglio 2007 2

La Società americana diGinecologia laparoscopica(Aagl) esce per la prima

volta fuori dai confini statuniten-si e approda a Palermo con unprimo Congresso internazionaleorganizzato in congiunzione colquarto Meeting annuale dellaSegi, la Società italiana diEndoscopia ginecologica. Inusuale, ma di indubbio fascinola sede del Congresso - il TeatroMassimo - che da mercoledì 20 asabato 23 giugno, ha visto succe-dersi al tavolo della Presidenzanomi tra i più prestigiosi dellaGinecologia internazionale.Numerosi i temi affrontati, tuttiruotanti intorno alle tecnichelaparoscopiche, che consentonoun approccio invasivo minimo, ditipo diagnostico e terapeutico, adiverse patologie femminili, adesclusione di alcune, più rilevan-ti, come il carcinoma delle ovaiea medio stadio, o altre, sempredi tipo oncologico. Infertilità,Chirurgia riproduttiva, Endome-triosi e Chirurgia demolitiva gliargomenti delle prime tre gior-nate. L'ultimo incontro è stato inveceriservato a una interessante ses-sione di Chirurgia dal vivo (rea-lizzati collegamenti in direttaanche con la Casa di curaCandela di Palermo), per consen-tire ai presenti di poter acquisirenuovi elementi di tecnica daimassimi esperti del settore inpresa diretta. Non è stata casuale la scelta,come sede del Congresso, diPalermo, che - oltre a essere lacittà d'origine del nuovo presi-dente della Società italiana diEndoscopia ginecologica, Massi-mo Petronio, primario all'Ospe-

I riflettori del Teatro Massimo sulla Ginecologia laparoscopica

dale Ingrassia, che succede aErrico Zupi e che ha ricevutol'importante riconoscimento pro-prio nel corso del Meeting dellaSegi - è soprattutto la culla ita-

Direttore responsabile Francesca Patanè (direttore@nellattesa.it)

Direttore editorialeDiego Fabra (diego@fabra.biz)

VicedirettoreMaurizio Crispi (maurizio.crispi@nellattesa.it)

Comitato etico scientificoMaurizio Crispi coordinatoreSilvio Buccellato servizi sanitari pubbliciGaetano Cappellino diagnostica per immaginiAngelo Coco prodotti farmaceuticiSalvatore Crispi diverse abilità Monica D'Addelfio pedagogica clinicaDiego Fabra medicina Interna Mariella Falzone area socialeSergio Fasullo cardiologiaNicola Garofalo endocrinologiaPaola Geraci ginecologiaAurelio Guarraci veterinariaRosanna Imburgia geriatriaSalvino Leone bioeticaMilena Lo Giudice pediatriaVincenzo Sortino med. naturale e omeopatiaSilvia Tinaglia psicologia Maria Rosaria Valerio oncologia

Redazione Sergio Fabra (sergio@fabra.biz)

Diego Ezio Fabra Editore - Palermo

settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesa Registrato presso il Tribunale di Palermo al n° 11 del 29 maggio 2006

SegreteriaElda Domina (redazione@nellattesa.it)

Collaboratori Alessio Fabra (alessio@fabra.biz)Amir Abbara (king_buzzo@libero.it)Dario Tamburello (dariotamburello@yahoo.it)Vignettista Pienrico Di Trapani (picoditrapani@libero.it)Letizia Romano (romano.letizia@libero.it)

Responsabile commerciale Marcello Barbaro (commerciale@nellattesa.it)

AmministrazioneRita Patti (kelies86@libero.it)

Responsabile distribuzioneFabio Puglisi (redazione@nellattesa.it)

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Stampa Publisicula s.r.l. Via Pietro Nenni 3 Palermo(www.publisiculasrl.it)

Questo numero è stato stampato in 10.000 copie Chiuso in tipografia il 3/7/2007Pubblicità inferiore al 50%Gli articoli firmati riflettono esclusivamente l’opinione degli autori. E’ consentita la riproduzione citandone la fonte

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A Palermo specialisti provenienti da ogni parte del mondo si sono confrontati sul tema nel corso del primo Congresso internazionale della Aagl, realizzato in congiunzione con il quarto Meeting annuale della Società italiana di Endoscopia ginecologica (Segi)

L'endoscopia è un metodo di esplorazione medico-diagnostica che per-mette di visualizzare l'interno del corpo. Per questo esame viene utilizza-to uno strumento chiamato "endoscopio" (laparoscopio per l' esplorazio-ne endo - addominale, isteroscopio per l' esplorazione endo - uterina o ilcistoscopio per l'esplorazione endo-vescicale) che consiste in un tuboottico costituito da un intreccio di fibre ottiche collegate a delle micro-camere che trasmettono le immagini su uno schermo televisivo.L'endoscopia può essere utilizzata sia per la diagnostica, sia come stru-mento terapeutico - chirurgico. L'endoscopia ginecologica, in particola-re, ha un ruolo di primissimo piano nella diagnosi e nella terapia d'un grannumero di patologie femminili; in primo luogo perché le indagini diagno-stiche sono basate sulla visione diretta dell'apparato genitale e quindialtamente affidabili; in secondo luogo, perché la via endoscopica ha con-sentito l'esecuzione di interventi chirurgici con un trauma inferiore per lapaziente rispetto alle tecniche "a cielo aperto" laparotomiche; tutto que-sto permette in molti casi di ottenere gli stessi risultati della chirurgiatradizionale, a fronte di inequivocabili vantaggi per la paziente in terminidi netta riduzione dell'invasività chirurgica e conseguentemente deitempi di ospedalizzazione. Per tali motivi oggi si riserva grande spazioallo sviluppo della diagnostica e della terapia mediante chirurgia endo-scopica, tanto per la valutazione morfo-funzionale dell'apparato genitalefemminile in età fertile, quanto per il trattamento delle patologie di piùcomune riscontro nelle età più avanzate. L'impiego, oggi sempre piùcomune, di queste metodiche non è che la logica conseguenza dei pro-gressi tecnologici raggiunti in oltre un secolo di studio e sperimentazio-ne, sorretti dall'avanzamento tecnologico delle fibre ottiche.

Consulenza tecnica di Domenico Gullo, ginecologo, dirigente medicodel Servizio di Ginecologia endocrinologica e riproduttiva dell'Aziendaospedaliera Villa Sofia-CTO di Palermo

L’endoscopia ginecologica

liana della Chirurgia endoscopicaapplicata all'ambito ginecologi-co. Merito, questo, per buonaparte professore Ettore Citta-dini, palermitano, docente di

Ginecologia all'Università diPalermo, che per primo ha utiliz-zato tale tecnica, e non solo inItalia."La Laparoscopia ginecologicaitaliana - ha detto FranklinLoffer, vicepresidente esecutivodella Aagl - ha mosso i primi passiproprio a Palermo e oggi quelloitaliano è il gruppo straniero piùnumeroso affiliato alla nostraSocietà".Giusto, dunque, il riconoscimentodella Aagl, ufficializzato dalla suapresidente Grale Janik, al profes-sore Cittadini, nominato nel corsodella "quattro giorni" palermitanae proprio nel suo ultimo anno diimpegno accademico, membroonorario della Società. La primaapplicazione dello strumentolaparoscopico in Ginecologia daparte di Cittadini è del lontano1961, ma allora - come lui stessoha ricordato - era uno strumentopiccolo e non certo perfezionatocome quelli di oggi, che prevedo-no anche raffinate tecniche divideolaparoscopia. Presenti al Congresso - patroci-nato dalla Regione Sicilia - bensettecento delegati di trentunoPaesi stranieri provenienti, oltreche dall'America e dall'Europa,anche dal Giappone, dall'Austra-lia e persino dal Vietnam e dallaCorea del Nord. Tra i tanti par-tecipanti, il già citato e italianis-simo Zupi, docente all'UniversitàTor Vergata di Roma, che ha spie-gato più in dettaglio l'utilità diridurre al minimo l'invasività chi-rurgica, al fine di migliorare ildecorso post-operatorio, in ter-mini di contenimento sia deldolore, sia dei tempi di degenza.

Francesca Patanè

MEDICINA 9 luglio 2007 3

Dormire fa bene I ricercatori della Stanford Universityhanno condotto uno studio sul comporta-mento dei moscerini della frutta che haconfermato l'importanza del sonno neimeccanismi di difesa dell'organismo.Sembra infatti che la privazione delsonno renda più suscettibili alle infezioni,quindi più fragili e vulnerabili.

Benvenuti beta-bloccanti Molte persone devono assumere farmaciantipertensivi cosiddetti beta-bloccantiper trattare cardiopatie o pressione alta.Da oggi possono annoverare un ulterioreeffetto benefico nel seguire tali terapie.Infatti uno studio pubblicato su Bone nel2007 ha evidenziato una riduzione dei casidi fratture in donne osteoporotiche interapia con farmaci beta-bloccanti.L’effetto sembra essere correlato a unmiglioramento dell' architettura dell'osso.

Farmaci in Braille Un accordo stipulato tra Farmindustria,Assogenerici, Anifa, farmacisti e AssideServizi stabilisce la scrittura in Brailledelle date di scadenza dei farmaci. Saràpossibile, così, anche per i non vedentiacquisire informazioni sui farmaci cheassumono, attraverso le nuove etichettesulle confezioni. Il costo aggiuntivo saràsostenuto dalle imprese dei farmaci.

Talidomide: non solo tossica La Talidomide, farmaco tristemente notoper aver provocato negli anni Sessantatante malformazioni fetali da aver guada-gnato la pessima reputazione di "veleno"è in realtà un farmaco molto utile in tera-pia. Oggi viene sperimentato inGastroenterologia per quei casi impegna-tivi di morbo di Crohn o di rettocoliteulcerosa. Infatti, la sua capacità antin-fiammatoria può portare a remissionegran parte dei casi più impegnativi.

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L'espressione "farmaci da banco" è la tra-duzione dell'inglese "Over the counter"(abbreviato con Otc), che, letteralmen-

te, vuol dire "sopra al banco". Sono farmacicioè "non soggetti a prescrizione medica", cheil farmacista può tenere sul banco, esponen-doli per la libera vendita. Tali farmaci posso-no inoltre essere oggetto di pubblicità. Altrifarmaci, per i quali non è necessario presen-tare la ricetta medica, sono i cosiddetti Sop(Senza obbligo di prescrizione). Questi ultimi,tuttavia, non possono essere tenuti in vistasul banco della farmacia, in quanto una talecollocazione potrebbe promuovere il consumoda parte del paziente, ma devono essere con-sigliati dal farmacista e non possono essereoggetto di pubblicità commerciale. Il cittadi-no quindi ha accesso ai Sop solo per il trami-te del farmacista, mentre agli Otc accedeattraverso sia il messaggio pubblicitario, sia ilfarmacista.I farmaci senza obbligo di prescrizione (Sop),sono quei farmaci che, essendo inseriti nellaclasse C, sono totalmente a carico dei citta-dini, liberamente acquistabili in farmaciasenza la ricetta medica, rinvenibili sia negliappositi spazi di vendita delle farmacie sia inquegli esercizi commerciali che seguono leregole dettate dalla nuova legge del 4 luglio2006 (il cosiddetto "decreto Bersani") .Gli Otc devono riportare un bollino di ricono-scimento che ne permetta l'identificazione daparte del consumatore come farmaci dabanco. Inoltre, la confezione esterna, siadegli Otc sia dei Sop, deve riportare la dicitu-ra "Farmaco senza obbligo di ricetta" ed ilcontrassegno specifico (il bollino di riconosci-mento), stampato o incollato in posizione benvisibile su tutte le confezioni.

Generalmente, i farmaci da banco sono far-maci semplici che pongono rimedio a piccolidisturbi: ricostituenti, lassativi, vitamine,antiacidi, antiemorroidali, antinfiammatori,colliri. La loro scelta è affidata al cittadino,ma può anche essere "orientata" dal farmaci-sta o dal medico di famiglia. È da ricordareche il loro impiego non è privo di rischi: unuso improprio può causare effetti indesidera-ti e nocivi, soprattutto di natura allergica otossica. Per definizione, la qualifica stessa difarmaco da banco implica un elevato gradodi sicurezza in condizioni normali di utilizzo:in genere, i rischi sono strettamente legatialle dosi e alla durata della terapia, oppureal sovradosaggio accidentale. Un altro potenziale rischio insito nel ricorsoai farmaci da banco deriva dall'eventualitàche l'uso d'un farmaco Otc mascheri i sintomid'una malattia, ritardando la diagnosi daparte del medico. Un dolore di testa improvviso e persistente,una tosse ostinata, un dolore allo stomacoche ci sveglia la notte, un mal di panciaacuto o una stitichezza insorta improvvisa-mente possono essere i sintomi di malattiegravi: in questi casi, l'automedicazione -rimandando il ricorso al medico - può com-portare un pericolo per il paziente. Per que-sta ragione è indispensabile che l'automedi-cazione sia limitata nel tempo e non vengaproseguita se inefficace o se, dopo una ini-ziale attenuazione, i sintomi dovessero ripre-sentarsi con l'originaria intensità. (Fonte: Guida all'uso dei farmaci, Ministerodella Salute)

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Cosa sono i farmaci da banco?Sop e Otc: facciamo un po' di chiarezza

In arrivo all'Ospedale di Petralia Sottana nuovo personale e attrezzature. Il progetto - che rien-tra nel piano di potenziamento dell'assistenza sanitaria nelle Madonie voluto dalla Ausl 6 - èstato il tema di un incontro all'Assessorato regionale alla Sanità, nel corso del quale è stata"categoricamente esclusa l'ipotesi di chiusura o di ridimensionamento dell'Ospe-dale".Mobilità regionale e un incarico a tempo determinato le forme previste per il potenziamentodel personale. Per l'acquisto di attrezzature l'Ospedale potrà invece contare su un investi-mento di 500 mila euro.

Assistenza sanitaria a Petralia Sottana: un progetto di potenziamento

DIVAGANDO... 9 luglio 2007 4

Il quesitoscacchistico

In che modo ilBianco ha guada-gnato materiale?

a cura del CentroScacchi - Scuolagiovanile CONI

La soluzione è a pagina 5

Icinquantenni di oggi non pos-sono non ricordare con piacerei caldi pomeriggi estivi oppure

le fredde sere d'inverno, in quellimbo tra la fine dei compiti el'ora di cena, trascorse leggendoavidamente uno dei tanti roman-zi salgariani (o rileggendoli,quando non ce n'erano più dinuovi). Emilio Salgari è stato un grandis-simo narratore d'intrattenimen-to, ma anche uno scrittore capa-ce di far "sognare" i suoi lettori efarli viaggiare dovunque neisette continenti a condizione chesi immergessero senza riserve nelflusso rigoglioso della sua affabu-lazione. Purtroppo, per lunghissi-mi anni, è rimasto sottovalutato(se non ignorato, oppure catalo-gato come autore "per l'infanzia")dalla letteratura "alta".Eppure, Salgari è stato uno scrit-tore prolifico e fantasioso allastessa stregua di Jules Verne oAlexandre Dumas che, nella vici-na Francia, e non solo, sonooggetto di culto letterario, maanche un giornalista vivace che -con lo pseudonimo di"Ammiradaglior"- ha scritto sva-riati articoli per quotidiani italia-ni dell'epoca (pur rimanendosempre nella natia Verona),come - ad esempio - la serie di"reportage" sulla rivolta delMahdi in Sudan. Malgrado l'indifferenza con cui èstato trattato, rimane profonda-mente vera la frase che egli stes-so amava ripetere: "I miei volumi

Emilio Salgari: i suoi volumi corrono

trionfanti...

corrono trionfanti..." Sì, in Italiae nel mondo, le sue opere hanno"corso" e "corrono", non solo per-ché sono state tradotte in tantelingue, ma anche perché hannoinfluenzato ben più profonda-mente di quanto non si possapensare l'immaginario fantasticoe la letteratura di viaggio e d'av-ventura, dando un'inconfondibileimpronta a tanti scrittori nostricontemporanei. Per esempio, un"cartello" di narratori sudameri-cani (tra i quali Daniel Chavarria,Luis Sepulveda, FranciscoColoane, Paco Ignacio Taibo II) dicui fa anche parte il nostro PinoCacucci autore del picaresco"Puerto Escondido" (forse piùnoto per il tramite del film chene è stato tratto) s'ispira esplici-tamente nel suo "manifesto" let-terario proprio a lui. Ma esistonoin Italia numerosi gruppi diappassionati lettori salgariani

Il nome di Elia Kazan è noto a tutti per lesue eccellenti qualità di regista, per averlanciato attori di fama ormai immortale,

come Brando o Dean, nonché per le suecapacità di dirigerli. Ahimé, ancor più notoè il Kazan "collaborazionista", che aderì, inmodo equivoco e poco chiaro, alla "cacciaalle streghe", orchestrata dall'allora presi-dente americano McCarthy, in cui furonocoinvolti anche un buon numero di registi eattori di Hollywood. Poco si sa del Kazanscrittore, e probabilmente poco importe-rebbe, se non fosse che anche in questocampo si rivela abilissimo e di grandi doti,giustamente sottolineate da quel vorace ed esigente lettore cheè Henry Miller, del quale è riportato un commento nell'internodella copertina: "Il compromesso è un grande romanzo: c'è unuomo qui dentro". In questo libro Kazan affronta la "doppia vita"di uomo diviso tra l'attività di giornalista critico e irriverenteverso i miti e i valori della media borghesia americana e unimpiego presso una società pubblicitaria, grazie ai quali può con-durre con moglie e figli un'esistenza tutto sommato agiata e nor-male. A turbare la quiete stabilita dal suo ipocrita "compromes-so" tra le due attività che svolge è una giovane donna per la qualeil protagonista si libera di tutto e, in una più piena comprensio-ne di sé, decide di cambiare vita, andando a vivere in un picco-lo centro e gestendo uno spaccio di liquori.Il protagonista sembra rivelare profonde affinità col suo autore,il quale rende più chiara la contraddittorietà del suo personaggioattraverso una sottile e a volte caustica analisi psicologica.

Amir Arouet

Il compromessoElia Kazan - 2007, Edizioni Mattioli 1885- pp.532 E. 22,00

Questo libro è in vendita presso la Libreria DiogeneVia isidoro La Lumia 26/a 90139 Palermo telefono: 0916118029

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LA RECENSIONE

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(tra i quali una posizione di spic-co occupa l'Associazione friuliana"Emilio Salgari" con il suo fogliodi informazione periodica"Prahos") e, oggi, numerosi sitiweb molto ricchi di informazionistoriche, fonti di documentazio-ne critica e preziosi materialiiconografici, tra i quali - per lasua dinamicità - va menzionatowww.emiliosalgari.it creato daCorinne D'Angelo. A queste associazioni si devononumerose iniziative che tengonoviva la memoria di Emilio Salgari,cercando di esplorarne le piùinteressanti sfaccettature bio-grafiche e storiche (o illuminarnedi inedite) e mostrando la rica-duta dell'immaginario salgarianonella letteratura, nella cinema-tografia ed in altri media. Peresempio, è ben evidente che, inItalia, molti episodi della miticacollana di Tex Willer, il rangercreato dalla fantasia di GianLuigi Bonelli e dalla matita diAurelio Galeppini, sono chiara-mente ispirati al ciclo dellaGiungla nera, come anche certiepisodi dei fumetti della famigliaDisney. Si registra negli ultimi anni unrecupero di Salari, sia da partedelle case editrici "nobili" (laEinaudi, facendosi interprete diquesto rinnovato interesse, nonmolti anni fa ha pubblicato - conun'operazione non del tutto gra-dita ai puristi della tradizionesalgariana - un lussuoso volumedella collana "I Millenni" dedicatoa tre dei suoi più celebri roman-zi - Le Tigri di Mompracem, I

misteri della jungla nera, Undramma nell'Oceano Pacifico -preceduti da un'ampia introdu-zione critica di Anne LawsonLucas), sia da parte delle caseeditrici "storiche", tra le quali la"mitica" Viglongo di Torino, cheha il primato di avere iniziato ariproporre i suoi romanzi (di cuialcuni inediti) all'interno dellacollana "Salgariana", corredando-li d'un ampio impianto critico(che vanta le firme dei maggioristudiosi salgariani) ed iconografi-co. A riprova di quanto sia vivo ilmondo degli estimatori diSalgari, di recente, a Torino èstata varata una bella iniziativaper ricordare in maniera perma-nente la figura dello scrittoreveronese, valorizzandone i lega-mi con la città sabauda, maanche il successo internazionaledelle sue opere. Presso laFondazione Tancredi di Baroloche ospita la "Biblioteca interna-zionale di Letteratura Giovanile"e il "Museo della scuola e dellibro per l'infanzia" è stata inau-gurata - il 17 aprile scorso - la"Sala salgariana", per ospitare (erendere fruibile al pubblico) unaraccolta di oltre 850 edizioni ita-liane e straniere delle opere diEmilio Salgari e altri autori d'av-ventura tra Otto e Novecento,pubblicazioni di saggistica speci-fica sull'argomento, 650 tavole edisegni originali di illustratoridella prima metà del Novecentoper le prime edizioni dei romanzisalgariani e di Luigi Motta (unodei maggiori continuatori del suostile narrativo), quali AlbertoDella Valle, Carlo Chiostri, FabioFabbi, per citarne solo alcuni. La sala offre - tra le altre cose -un allestimento tematico perma-nente - "I miei volumi corronotrionfanti… Con Emilio Salgari daTorino nel mondo" - che, costitui-to da tabelloni didattici sulla vitae le opere dell'autore e sui suoilegami con Torino, colma unalacuna imperdonabile, ponendosicome un vero e proprio centro didocumentazione sulla figura delcelebre "capitano".

Maurizio Crispi

E' stato più volte detto che Salgari con le sue avventure ricche di colpi di scena, i suoi dialoghi serrati, le sue descrizioni "vive" diambienti e situazioni, ha rappresentato il "cinema" per i suoi lettori,grandi e piccoli, vissuti quando il cinema non c'era ancora o la tele-visione non era un lusso di largo consumo (Corinne D'Angelo)

PAUSA CAFFE’ 9 luglio 2007 5ORIZZONTALI1 Pettegolezzo sui V.I.P. 6 Il turco che conqui-stò l'Egitto (se non lo sai, guarda tra le“Chicche di caffè”) 10 La poetessa Negri 11Chi segue troppo scrupolosamente le regole13 Inizio di ieri 14 Famoso 16 Parte esternadello scafo 17 Palermo 18 Gioco in francese 19Ohio State Unversity 20 Fiume di Berna 21Iniziali di Asimov 22 In dopo sono dispari 24Antipatico 26 Di natali sconosciuti 27 Prestasoccorso stradale 29 Metà di otto 30 Sagasenza uguali 31 Mollusco cefalopode con con-chiglia a spirale 32 Il paradiso terrestre 34Antica lingua provenzale 36 Tremilaseicentosecondi 37 Conferenza Episcopale Italiana 38Lo era l'Aragorn di Tolkien 41 Gran Bretagna42 Immeritevole di rispetto 43 Segue il Diesnelle sequentiae 44 Il partito di Fini

VERTICALI1 Allegro 2 Componimento lirico 3 Salerno 4Prefisso per eccesso 5 Padre di Achille 6Relativo ai Savoia 7 La testa di Enrico 8 La finedelle alte 9 Il dittongo nel pensiero 12

Compatto, concentrato 14 Con la coda 15 Cadavere 16 Caserta 17 Era solitario quello di Leopardi 18Compositore boemo a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento 20 Aosta 21 Inoffensivo 23 Ne era segretarioBerlinguer 25 Andate in breve 28 L'epopea di Troia 33 Comandava a Venezia 35 La guidava l'auriga 38 Acidoribonucleico 39 Non te 40 Nonno senza vocali 42 Iridio

SUDOKUSi devono disporre le cifre da 1 a 9 in una griglia qua-drata di 9 caselle per lato suddivisa in altrettanti riqua-dri, in maniera che in ciascuna riga, colonna e sezioneogni cifra compaia una sola volta. Per dare al solutoreun punto di partenza, alcune caselle sono già riempite.

IL CAFFE’ ALLA CONQUISTA DEL BACINO DEL MEDITERRANEO Secondoalcuni racconti orientali, il caffè stimolando l'intelligenza, la creati-vità e la fantasia era visto positivamente dalla religione islamica chelo contrapponeva al vino che - con le sue proprietà consideratenegative - era ritenuto responsabile di provocare sonnolenza e di-strazione.Nel Medioevo la religione islamica si diffuse rapidamente in tutto ilbacino del Mediterraneo. Altrettanto rapidamente la cultura mao-mettana portava nei Paesi raggiunti e conquistati il fascino dellanuova bevanda scura, il caffè appunto, che giunse a Costantinopolinel 1517 circa, dopo la conquista dell'Egitto a opera di Selim Primo.Da allora si prese l'abitudine di berlo in tutto l'impero turco, mentretale abitudine era già ben radicata a Damasco (due locali all'epocanoti erano il Caffè delle Rose ed il Caffè della via della Salvezza) ead Aleppo,Anche a Costantinopoli la diffusione di questa bevanda vide nascereun gran numero di Caffè, alcuni estremamente sfarzosi, che servi-vano sia come luogo d'incontro e di svago, sia come luogo di dibat-tito politico.

Chicche di caffè SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA SOLUZIONE DEL SUDOKU

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a cura di Alessio Fabra

ATTUALITA’ 9 luglio 2007 6

Dopo la legge 328 del 2000(Legge quadro per la realiz-zazione del sistema inte-

grato di interventi e servizisociali) prevedente (art. 18) l'a-dozione del piano nazionale (edei piani regionali) degli inter-venti e dei servizi sociali, il Dprs243/2002 ha predisposto le Lineeguida per l'attuazione del Pianosocio-sanitario della Regione sici-liana finalizzato al consolida-mento del sistema di welfareregionale e delle misure di predi-sposizione, approvazione edavvio dei Piani di zona (da ora inpoi: Pdz), con la conseguenteattivazione di tutti gli attori (delpubblico e del privato) per l'ela-borazione dei Pdz dei 55 distret-ti socio-sanitari in cui è suddivisala Sicilia. In tempi utili, i 55 Distretti socio-sanitari hanno presentato irispettivi Pdz per accedere alfinanziamento triennale 2001-2004 e i fondi sono stati erogati.Tuttavia, a distanza di tempo edin prossimità dell'erogazione delfinanziamento per il triennio suc-cessivo, da una ricognizioneeffettuata dal competenteUfficio regionale (pressol'Assessorato regionale dellaFamiglia, delle Politiche sociali edelle Autonomie locali), nel set-tembre 2006 (mediante l'utilizzodi un'apposita scheda di ricogni-zione) risulta che - benché a tuttii Distretti siano state erogate lerisorse, soltanto 6 di essi hannoavviato la totalità delle azionipreviste, 37 hanno avviato solo inparte il Pdz (solo alcune azionipromosse e sviluppate) e 10 nonhanno avviato alcuna azione. Una tale evidenza ha portato allanecessità di individuare un ter-mine entro il quale tutti iDistretti attivino le procedure diaffidamento delle azioni previstedai rispettivi Pdz (31 dicembre2009), ma ha anche drammatica-mente messo in luce una cronicaincapacità di spesa, da partedegli attori, delle risorse Fnps2001-2003 (per la difficoltà apassare dalla fase progettuale aquella operativa, per un incepponella circolazione delle informa-zioni e per la difficoltà dei diver-si attori a mettersi autentica-mente in rete, utilizzando un lin-guaggio omogeneo e condiviso):dall'insieme di questi elementi, èscaturita la necessità di predi-sporre un riequilibrio (temporalee finanziario) dei Pdz, con la pre-visione d'una "proroga" di quelliin atto, sino - appunto - al termi-ne individuato. Al fine di renderepiù facilmente realizzabili i Pdz èstato predisposto un sostegnoper mezzo di strumenti di gover-no, attraverso il consolidamento

Pianeta Handicap: prorogati i termini per l'applicazione dei Piani di zona regionali

terzo settore. Primo d'una seriedi quattro (di cui l'ultimo è previ-sto per il prossimo ottobre), que-sto che ha avuto luogo nella Salaconferenze (ex- Scuderie) di VillaNiscemi il 19 giugno, s'è posto l'o-biettivo di passare in rassegna lostato dell'arte dei Pdz in Siciliaed illustrarne sia le priorità diintervento, sia le percentuali d'u-tilizzo dei fondi stanziati: nonmeno del 25% delle risorse mobi-lizzabili per l'attuazione delpiano triennale 2004-2006 è dadestinare a favore delle personecon disabilità, con particolareriguardo alle forme gravi di han-dicap. Titolo del Seminario pro-posto dal Coordinamento H èstato, infatti: "Utilizzazione del25% del finanziamento dei Pianidi zona per l'attuazione del Pianotriennale delle persone con dis-abilità".Il primo dei due relatori,Saverino Richiusa - funzionariodell'Assessorato regionale dellaFamiglia preposto al servizio chesi occupa del sistema integratodei servizi sociali - ha illustratoefficacemente lo stato dell'artedell'attuazione dei Pdz, riferen-dosi con puntualità e chiarezza aidiversi punti del Dprs del 23marzo 2007, che fornisce la foto-grafia del loro stato di attuazio-ne, indicando gli interventi cor-rettivi e di riequilibrio. Richiusaha anche indicato, nella suarelazione, alcuni punti di critici-tà da superare per portare a regi-me tutte le azioni previste. Il secondo relatore, Rosario Fiolo- presidente dell'AssociazioneItaliana Fisioterapisti Sicilia - èintervenuto per illustrare più indettaglio alcune tappe fonda-mentali della storia degli inter-venti sociali in Sicilia, e ha messoin risalto come alcuni dispositividi legge varati dalla Regioneabbiano anticipato - anche se dipoco - la successiva Legge328/2000. Fiolo ha evidenziatoanche quali interventi sono giàstati attuati e quali si devonoancora attuare a favore dei sog-getti portatori di disabilità edhandicap, cui è destinato il 25%del fondo. Il Seminario ha cercato di creareun raccordo tra gli addetti ailavori e il pubblico più vasto su diun tema di cui non si sa molto,creando le premesse per una"trasparenza" ed una interattivitàsempre auspicabile per chi operanel sociale e premessa indispen-sabile - come indicato daSaverino Richiusa - per lo svilup-po di azioni più efficaci.

Salvatore Crispi presidente del Coordinamento H

salvatorecrispi@libero.it

degli assetti istituzionali egestionali dei Distretti, l'adegua-mento e la riqualificazione dellerisorse professionali, il potenzia-mento della capacità di letturadei bisogni del territorio e di pro-grammazione delle risorse informa associata, la cura del rap-porto con le comunità localinella fase di accesso ai servizi edi presa in carico dei cittadini;sono anche state predispostenuove linee di azione che imple-mentino percorsi già avviati erispondano ad esigenze innova-tive e sperimentali dei territoridi riferimento (per citarne alcu-ni: i "Progetti innovativi per lefasce deboli", il "Progetto divita", il "Bonus nuovi nati") .Tutto questo è stato illustrato nelcorso del Seminario promosso dal"Coordinamento H delle personecon disabilità nella Regione

Siciliana - Onlus", nel quadrodelle attività previste dal proget-to H-Net, ed indirizzato agli ope-ratori della Pubblica Ammi-nistrazione, delle Agenzie socio-educative, scolastiche e del

stupidario illustrato

Il 25 per cento dei fondi socio-sanitari siciliani destinato ai soggetti con disabilità: le risorse ci sono,ora occorre utilizzarle. Un Seminario fa il punto della situazione

Quando ci avviciniamo a una dieta a scopo dimagrante o permotivi di salute ci accorgiamo che uno dei punti più con-troversi è la quantità di cibo, e dunque di calorie che il cibo

genera, che è consigliabile assumere. I "sacri testi" spesso ci sor-prendono e scopriamo che mangiamo anche poco (ma male!). Unricercatore del Dipartimento di sanità alimentare, Luigi Fontana,sta conducendo un interessante studio alla Washington UniversitySchool of Medicine di St. Louis. I risultati dimostrano una riduzio-ne del rischio di sviluppare diabete, ipertensione arteriosa, arte-riosclerosi con dieta che introduce tra 1.100 e 1900 calorie al dì.Oltre a migliorare tutti i parametri, sembra che le aspettative divita siano molto superiori. L'accortezza sta nella scelta dei cibi,sempre naturali e sani, e nell'evitare l'uso di fast-food, lattine ecibi industriali.

a cura dello Studio “Nutrizione e Dietetica”

UOVA AL FUNGHETTO ROSSOMondate accuratamente della terra due funghi porcini: raschia-tene il gambo, strofinateli con una pezzuola umida e tagliateli afette non sottili. Sbollentate due pomodori, pelateli, privatelidei semi e tagliateli a dadini. Mondate e tritate una manciata diprezzemolo. Mondate uno spicchio d'aglio. In una casseruolaantiaderente mettete l'aglio, i funghi e due cucchiai di brodovegetale, lasciate stufare per pochi minuti, togliete l'aglio,aggiungete i pomodori e lasciate cuocere dieci minuti, mescolan-do di tanto in tanto. Regolate di sale e di pepe e aromatizzatecol prezzemolo. Portate al bollore un pentolino con poca acqua,aggiungete un cucchiaio di aceto e cuocete due uova per ottominuti. Scolatele, fermatene la cottura sotto acqua corrente,sgusciatele e dividetele a metà. Disponete le mezze uova sulpiatto di portata, nappate con la salsa, condite con un cucchiaiodi olio e servite. Potete sostituire i porcini con un mix di altrifunghi. Potete arricchire la salsa con una manciata di sedanotagliato a julienne e unito ai funghi. (Allan Bay e Patrizia Bollo)

MANGIARBENE

RUBRICHE 9 luglio 2007 7

viaggio nel mondo della nutrizioneCONSIGLIATI

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In Sicilia, ogni estate, puntualmente si ripresenta il problemadel caldo, un vero nemico per gli anziani e cardiopatici chesono spesso costretti a chiamare il medico curante o il loro car-

diologo di fiducia. I consigli e le informazioni che seguiranno sonorivolti sia a soggetti interessati, sia a tutti coloro che assistono unpaziente anziano e cardiopatico. Il primo consiglio da dare è unacorretta alimentazione, con una giusta introduzione di liquidi(almeno 2 litri al giorno per i soggetti anziani e 1-1,5 litri per icardiopatici) associata ad una dieta equilibrata e leggera (con unaumentato consumo di verdura e frutta fresca). Il caldo compor-ta sia vasodilatazione con relativi abbassamenti dei valori presso-ri, sia eccessiva sudorazione con una dannosa perdita di sali(potassio e magnesio) che impone il loro reintegro. Bene, oltreall'acqua, il the, i succhi di frutta e i gelati. Occorre invece evi-tare bevande gassate, troppo fredde o calde (minestre, zuppe ebrodi) ed alcoliche o contenenti caffeina. Gli anziani devono bereanche in assenza di stimolo della sete. Per una prevenzione più generale, è consigliabile evitare il solediretto, soggiornando in ambienti ventilati o condizionati, maanche - nei limiti del possibile - evitare di uscire ed eseguire atti-vità fisica nelle ore centrali della giornata (dalle 12 alle 17). Ivestiti devono essere leggeri e comodi, di cotone, lino o fibrenaturali, mentre devono essere evitati quelli in fibre sintetiche.Alcuni principi attivi terapeutici, qualora utilizzati in condizioniclimatiche caratterizzate da alte temperature, possono provoca-re o potenziare i sintomi connessi all'ipertermia: quindi, atten-zione alla corretta conservazione domestica dei farmaci!Ovviamente, questi sono solo consigli generali: è obbligatorio incaso di cardiopatia significativa personalizzare il giusto compor-tamento con il proprio cardiologo.

Sergio Fasullo

Caldo: anziani a rischioPREVENZIONE E CURA

GUARDIE MEDICHECantieri Navali: 091 7036197Oreto-Stazione: 091 7037250 Piazza Marmi: 091 585357Porrazzi: 091 7033502Settecannoli: 091 7032153Sperone: 091 7037253Via D’Azeglio: 091 7032171Via Roccazzo: 091 7035260Villabate: 091 6143165

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