DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCA PATANE’ Medici davanti …

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DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCA PATANE’ settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesa anno 2 n. 5 - 29 gennaio 2007 Medici davanti al pc P ochi giorni orsono mi son sentito dire questa frase da una signora, peraltro dotata di intelligenza e ironia, per giustifi- care la volontà di non rivolgersi più ad un collega che non staccava mai lo sguardo dallo schermo durante la visita. Mi è venuta in mente immediatamente una sessione di un importante congresso nazionale dedicata proprio alla comunicazione in ambulatorio e all'importanza di creare un contatto vero ( si suole dire empatico per indicare un flusso positivo che genera recipro- ca stima e fiducia). E' fuori discussione l'utilità del mezzo informatico che ha dato ordine al lavoro, consentendo una facile e precisa gestione del diario clinico dei pazienti, una possibile estrapolazione di dati utili per costruzione di grafici o statistiche, un rendiconto econo- mico per l'utilizzo delle risorse pecuniarie. Quello che però non deve accadere è l'enfatizzazione del mezzo che, in quanto tale, è lì per servire e non per essere servito. La comunicazione è un'arte che ha bisogno di due poli generatori che interagiscono con una buona miscela di curiosità, interesse e rispetto, mentre molti, purtroppo, la intendono come un flusso unico, da comunicatore a ricevente: in altre parole si comunica in due, specie in ambulatorio, dove la possibilità di dire e dare qualcosa di sensato, a noi medici, vien data solo dall' ascolto e dall' attenzione che abbiamo riposto durante la visita. Ma il fenomeno vorremmo dire comincia ad essere diffuso e ricor- da uso “degenerato” del libro o di qualsivoglia lettura che scher- mano il viso e consentono di non prestare alcuna attenzione a chi sta intorno. Negli uffici pubblici, agli sportelli, presso importanti professionisti o semplici impiegati incontriamo sempre più scher- mi e meno persone: il libro, dunque, sempre più spesso non viene inteso come strumento di passatempo, ma come “arma di dife- sa”. Fortunatamente ci vuol proprio ben poco a spostare lo sguardo quel tanto che consenta di incrociare "due occhi che ascoltano". prendi una copia è gratis Da più parti son pervenute lamentele su prestazioni dia- gnostiche che non vengono eseguite in ambito pubblico o che richiedono tempi d'attesa troppo lunghi o che compor- tano aggravio di spesa da parte del cittadino. Ai singoli quesiti rispondiamo in via privata ma possiamo, per tutti, puntualizzare che la sanità pubblica si muove su "binari" stabiliti da convenzioni e normative. In particolare i protocolli diagnostici previsti per singole malattie o per campagne di prevenzione sono dettati dalla normativa regionale. Questo spesso entra in urto col diritto presunto e reclama- to dal cittadino che, magari proveniente da consulenza pri- vata specialistica, vorrebbe non spendere più un soldo. Il desiderio deve però fare i conti con la realtà e non basta che la logica privatistica o il parere di un sanitario consulta- to privatamente suggeriscano ciò che è più conveniente. Rivolgendosi alle strutture pubbliche implicitamente ci si sottopone alle regole di una convenzione. Cercheremo ad ogni modo di interagire per segnalare le eventuali inadem- pienze o inefficienze. L'Editore in questo numero pag. 2: MEDICINA Depressione e infarto miocardico pag. 3: MEDICINA Guida per l'igiene domestica Inbox pag. 4: UN PO’ DI RELAX INVITO ALLASCOLTO: Un’esuberante “Italiana” al Teatro Politeama Tre secoli di musica nel quarto appuntamento dell’Orchestra LA RECENSIONE: Il viaggio degli inganni Il quesito scacchistico Sudoku pag. 5: PAUSA CAFFE’ Cruciverba Chicche di caffè pag. 6: RUBRICHE Cerchi una farmacia? MANGIARBENE I "ricettari" della salute Annunci professionali Recapiti utili pag. 7: LA MAPPA DELLA SALUTE L’organizzazione dell’Ismett POST-IT pag. 8: STORIA DELLA SANITA’ IN SICILIA L’organizzazione dell'Ospedale Grande NASCE L’IDEA DI UNA BANCA DIVERSA PER RISPONDERE ALLE GRANDI SFIDE CHE L’UMANITA’ HA ATTUALMENTE DI FRONTE: LA LOTTA ALL’ESCLUSIONE, ALLA POVERTA’, LA TUTELA DELL’AMBIENTE, UNA PIU’ EQUA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE TRA NORD E SUD DEL MONDO. UNA BANCA CHE RICHIAMI NOI TUTTI, PERSONE, ORGANIZZAZIONI, IMPRESE, AD UNA MAGGIORE RESPONSABILITA’ SULLE CONSEGUENZE CHE HANNO LE NOSTRE AZIONI piazzetta Forzatè, 2 35137 Padova Telefono 049 8771111 fax 049 664922 [email protected] www.bancaetica.com Diego Fabra In risposta ai lettori

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DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCA PATANE’settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesa

anno 2 n. 5 - 29 gennaio 2007

Medici davanti al pc

Pochi giorni orsono mi son sentito dire questa frase da unasignora, peraltro dotata di intelligenza e ironia, per giustifi-care la volontà di non rivolgersi più ad un collega che non

staccava mai lo sguardo dallo schermo durante la visita. Mi èvenuta in mente immediatamente una sessione di un importantecongresso nazionale dedicata proprio alla comunicazione inambulatorio e all'importanza di creare un contatto vero ( si suoledire empatico per indicare un flusso positivo che genera recipro-ca stima e fiducia). E' fuori discussione l'utilità del mezzo informatico che ha datoordine al lavoro, consentendo una facile e precisa gestione deldiario clinico dei pazienti, una possibile estrapolazione di datiutili per costruzione di grafici o statistiche, un rendiconto econo-mico per l'utilizzo delle risorse pecuniarie. Quello che però nondeve accadere è l'enfatizzazione del mezzo che, in quanto tale,è lì per servire e non per essere servito. La comunicazione è un'arte che ha bisogno di due poli generatoriche interagiscono con una buona miscela di curiosità, interesse erispetto, mentre molti, purtroppo, la intendono come un flussounico, da comunicatore a ricevente: in altre parole si comunicain due, specie in ambulatorio, dove la possibilità di dire e darequalcosa di sensato, a noi medici, vien data solo dall' ascolto edall' attenzione che abbiamo riposto durante la visita. Ma il fenomeno vorremmo dire comincia ad essere diffuso e ricor-da uso “degenerato” del libro o di qualsivoglia lettura che scher-mano il viso e consentono di non prestare alcuna attenzione a chista intorno. Negli uffici pubblici, agli sportelli, presso importantiprofessionisti o semplici impiegati incontriamo sempre più scher-mi e meno persone: il libro, dunque, sempre più spesso non vieneinteso come strumento di passatempo, ma come “arma di dife-sa”.Fortunatamente ci vuol proprio ben poco a spostare lo sguardoquel tanto che consenta di incrociare "due occhi che ascoltano".

prendi una copia

è gratis

Da più parti son pervenute lamentele su prestazioni dia-gnostiche che non vengono eseguite in ambito pubblico oche richiedono tempi d'attesa troppo lunghi o che compor-tano aggravio di spesa da parte del cittadino. Ai singoli quesiti rispondiamo in via privata ma possiamo,per tutti, puntualizzare che la sanità pubblica si muove su"binari" stabiliti da convenzioni e normative. In particolare i protocolli diagnostici previsti per singolemalattie o per campagne di prevenzione sono dettati dallanormativa regionale. Questo spesso entra in urto col diritto presunto e reclama-to dal cittadino che, magari proveniente da consulenza pri-vata specialistica, vorrebbe non spendere più un soldo. Il desiderio deve però fare i conti con la realtà e non bastache la logica privatistica o il parere di un sanitario consulta-to privatamente suggeriscano ciò che è più conveniente. Rivolgendosi alle strutture pubbliche implicitamente ci sisottopone alle regole di una convenzione. Cercheremo adogni modo di interagire per segnalare le eventuali inadem-pienze o inefficienze.

L'Editore

in questo numeropag. 2: MEDICINA

Depressione e infarto miocardico

pag. 3: MEDICINA

Guida per l'igiene domestica Inbox

pag. 4: UN PO’ DI RELAX

INVITO ALL’ASCOLTO:Un’esuberante “Italiana”al Teatro PoliteamaTre secoli di musica nel quarto appuntamento dell’OrchestraLA RECENSIONE:Il viaggio degli inganniIl quesito scacchistico

Sudoku

pag. 5: PAUSA CAFFE’

Cruciverba Chicche di caffè

pag. 6: RUBRICHE

Cerchi una farmacia?MANGIARBENE

I "ricettari" della saluteAnnunci professionaliRecapiti utili

pag. 7: LA MAPPA DELLA SALUTE

L’organizzazione dell’IsmettPOST-IT

pag. 8: STORIA DELLA SANITA’ IN SICILIA

L’organizzazione dell'Ospedale Grande

NASCE L’IDEA DI UNA BANCA DIVERSA PER RISPONDERE ALLE GRANDI SFIDE CHE L’UMANITA’ HA ATTUALMENTE DI FRONTE:LA LOTTA ALL’ESCLUSIONE, ALLA POVERTA’,LA TUTELA DELL’AMBIENTE, UNA PIU’ EQUADISTRIBUZIONE DELLE RISORSE TRA NORDE SUD DEL MONDO.UNA BANCA CHE RICHIAMI NOI TUTTI, PERSONE, ORGANIZZAZIONI, IMPRESE, AD UNA MAGGIORE RESPONSABILITA’ SULLE CONSEGUENZE CHE HANNO LE NOSTRE AZIONI

piazzetta Forzatè, 2 35137 Padova Telefono 049 8771111fax 049 664922 [email protected] www.bancaetica.com

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Negli ultimi anni si è notatocome lo stress psicologico,ed in particolare la patolo-

gia depressiva, possa favorirenell'uomo l'insorgenza di malat-tie cardiovascolari: lo stressmentale durante la vita quotidia-na, infatti, sembrerebbe raddop-piare il rischio di infarto miocar-dico acuto (IMA), ed è ben notocome i pazienti che presentanouna sintomatologia depressivanel periodo successivo ad un IMA,abbiano un più elevato tasso dimortalità rispetto ai pazientiinfartuati non depressi. Un umore depresso ed altri sinto-mi depressivi, si riscontrano fre-quentemente, sia in seguito adun ictus cerebrale, sia in seguitoad un IMA. Riguardo alla depres-sione post-IMA, si valuta che tral'8 ed il 45% dei pazienti, chehanno subito un IMA, presentanosintomi riferibili alla depressionemaggiore 3. Altri studi riferisco-no che, durante i primi 18 mesisuccessivi ad un IMA, è riscontra-bile una depressione maggiorenel 15-30% dei pazienti. I sintomi depressivi più comuni,sono connessi ad una condizionedi tono dell'umore triste con per-dita più o meno estesa di inizia-tiva e inibizione all'azione; ad unabbassamento dell'autostima eda una svalutazione e svalorizza-zione della propria persona: consenso di fallimento e di scacco. Isintomi fisici e neurovegetativiassociati sono: perdita dell'appe-tito, perdita dei desideri sessualie senso di profonda spossatezza.All'interno della dimensionedepressiva alcune specifichecomponenti emotive come ladisperazione, la "stanchezza-esaurimento vitale" possono rap-presentare elementi critici perun'evoluzione negativa dell'infar-to. Secondo alcuni autori, tradepressione ed IMA esisterebbeuna relazione eziologica, e-trambi, infatti, sono disordinicorrelati a stress, senza dimenti-care che sia l'umore, sia le fun-zioni cardiovascolari sono con-trollati dal sistema limbico.L'infarto, da un punto di vistastrettamente psicologico, ha un

ad un infarto, di necessità sitrova ad affrontare un vero lavo-ro di lutto. È attraverso questolavoro che il paziente elabora laferita narcisistica, l'incrinaturadell'immagine di sé precedente,inizia una riorganizzazione deisuoi investimenti a partire dallosconvolgimento provocato dall'ir-ruzione dell'angoscia di morte; ilpaziente infartuato e depressopuò essere efficacemente aiuta-to e sostenuto in questa sua rior-ganizzazione interiore per mezzodi un'attenta ed adeguata tera-pia farmacologica. Uno dei problemi principali delladepressione del post-IMA, è quel-lo di non essere spesso ricono-sciuta, solo il 10% dei pazientiinfartuati depressi infatti, sonodiagnosticati come tali, a causadel profilo atipico che la patolo-gia depressiva assume in questicasi, della tendenza del medicoad interpretare come transitori isintomi depressivi e comunquelegati alla naturale reazione neiconfronti dell'evento acuto, edancora a causa della scarsa cono-scenza dei fattori di rischio con-nessi allo sviluppo di questapatologia psichiatrica nel perio-do successivo ad un IMA. I fattori di rischio indipendente-mente associati allo sviluppodella depressione del post-IMAincludono l'insorgenza di compli-

MEDICINA 29 gennaio 2007 2Depressione

e infarto miocardico

Direttore responsabile Francesca Patanè ([email protected])

Segreteria di redazione Elda Domina ([email protected])

Redazione Sergio Fabra ([email protected])Alessio Trudu ([email protected])Amir Arouet ([email protected]))

Vignettisti Pierrico Di Trapani Letizia Romano ([email protected])

Responsabile commerciale Marcello Barbaro ([email protected])

Progetto editoriale Diego Ezio Fabra

Progetto grafico Sergio Fabra

Direzione, redazione, uffici Via Maggiore Toselli 85 - Palermo Telefono 0916269711 Fax 0917829517

Sito web: http://www.nellattesa.it E-Mail [email protected]

Stampa Publisicula s.r.l. Via Pietro Nenni 3Palermo (www.publisiculasrl.it)

Registrazione Tribunale di Palermo n° 11 del 29 maggio 2006

Questo numero è stato stampatoin10.000 copie Chiuso in tipografia il 3/1/2007Pubblicità inferiore al 50%

Diego Ezio Fabra Editore - Palermo

settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesa

alone simbolico che va ben al dilà del mero fatto somatico. Èsentito come un momento dram-matico di rottura di un equilibriovitale. Spesso si tratta di persone giova -ni, con profili di personalità incui sono largamente presenticaratteristiche come uno stile divita molto attivo, fortementecompetitivo, talvolta impulsivo,volto alla ricerca inesausta diuna sempre maggiore valorizza-zione sociale, con un elevatogrado di coinvolgimento nell'atti-vità lavorativa e, soprattutto,con un'elevata necessità di con-trollo sulle situazioni e sulleemozioni.

La patologia depressiva in questicasi, è indicativa della perditadella capacità della persona diattuare un adattamento omeo-statico nei confronti del normaleflusso degli eventi. L'elabora-zione depressiva del post-IMAimpone di fare i conti, in manie-ra molto intensa e rapida, consentimenti di perdita e con ilriattivarsi dei livelli più radicalidell'angoscia, in altri termini,impone di fare i conti brusca-mente, con la morte. Il paziente che è andato incontro

canze durante il ricovero ospeda-liero, la prescrizione di benzo-diazepine durante la degenza,una storia precedente di depres-sione e l'incapacità di smetteredi fumare.È molto importante sottolineareil "peso" che la patologia depres-siva ha sulla prognosi cardiova-scolare, essa infatti, è considera-ta un fattore di rischio per lemalattie cardiovascolari e causaun aumento del tasso di morbili-tà e di mortalità tra i pazientiaffetti da malattia coronarica,soprattutto tra quelli che presen-tano un basso livello di "socialsupport"; nei pazienti con coro-naropatia angiograficamente ma-nifesta, infatti, la presenza di undisordine depressivo maggiore,viene considerata il miglior sin-golo fattore predittivo di eventicardiaci nei dodici mesi successi-vi alla diagnosi. L'uso della terapia conoscitivo-comportamentale dovrebbe es-sere preso in considerazionenelleseguenti circostanze: la depres-sione non è severa, la depressio-ne non è cronica, le caratteristi-che psicotiche sono assenti, larisposta precedente alla terapiadi conoscitivo-comportamentoera positiva, i servizi di terapiadi conoscitivo-comportamentosono disponibili, una controindi-cazione medica ai farmaci esiste,il recupero non è stato realizzatocon i farmaci soli. I farmaci antidepressivi dovreb-bero essere considerati nelleseguenti circostanze: la depres-sione è severa, la depressione ècronica o ricorrente, le caratteri-stiche psicotiche sono presenti,la risposta anteriore al farmacoera positiva, la storia di famigliadella depressione esiste ed ilpaziente non può fare il lavororichiesto in psychotherapy.Comunque è sempre consigliabilerivolgersi sia al cardiologo sia

*Dirigente cardiologo P. O. Ingrassia

**Professore di psichiatria dell’Università di Palermo

Sergio Fasullo* e Silvio Fasullo**

Lo stress psicologico può portare all’insorgeredi malattie cardiovascolari.Umore triste, inibizioneall’azione, diminuzionedell’autostima, senso difallimento tra i sintomi piùcomuni della depressione

La patologia depressiva

Siamo anche su InternetIl nostro giornale è consultabile anche on-line all’indirizzo:http://www.nellattesa.it.Nel sito, oltre al motoredi ricerca per agevolareil ritrovamento di articolie servizi, troverete l’archivio dei numeriarretrati in formato Pdfche potrete scaricaregratuitamente.Vi ricordiamo anche la nostra e-mail: [email protected]

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Arriva dall'Istituto Superiore di Sanitàun documento su "Alimentazionesicura in ambito domestico: obiettivi

e raccomandazioni per la prevenzione esorveglianza delle tossinfezioni alimenta-ri”. E' il primo passo che il Centro Nazionaleper la Qualità degli Alimenti e i RischiAlimentari muove al fine di costruire unacompleta guida di igiene domestica desti-nata ai cittadini. E' emblematico che mentre i rischi di anda-re incontro a danni da pesticidi, additivi ofarmaci veterinari riguarderebbero appenal'1 per cento delle malattie associate ad ali-menti, le tossinfezioni alimentari da cattivaconservazione ed uso dei cibi riguardaaddirittura il 30 per cento della popolazio-ne. Disponiamo di una tabella ufficiale dira-mata dall'OMS (Organizzazione Mondialedella Sanità) che mostra la percentualedelle tossinfezioni alimentari nel periodoche va dal 1993 al 1998: si evince facil-mente che quasi la metà viene contratta inambiente domestico. E' un dato che fa riflettere perché, mentretutta la filiera alimentare (dal produttore alconsumatore), i luoghi di collettività, comescuole, mense, case di cura, case di riposo,vengono sottoposti tutti a rigidi controlli, lecase private sfuggono a tale regola. Si rende vano così qualsiasi sforzo per la

tutela della salute, se non si attua un inter-vento educativo serio che raggiunga tuttala popolazione. E' necessario dunque unvademecum, una guida che diffonda lenorme igieniche corrette per la conserva-zione e l'uso corretto dei cibi. L'OMS nel2004 si è limitato a dettare cinque punti-chiave per rendere gli alimenti più sicuri, esono:1 Mantieni le mani e le superfici pulite.2 Separa gli alimenti crudi e cotti.3 Cuoci bene gli alimenti.4 Mantieni gli alimenti a idonee temperatu-re.5 Usa acqua e ingredienti sicuri.Si può notare che si tratta solo di un'indi-cazione di massima che richiede un detta-glio pensando alle tante variabili introdotteda cibi conservati in vario modo, dall'uso dielettrodomestici quali il frigorifero, il fornoa microonde, ecc. Crediamo che insistere sul rispetto e lacura degli alimenti restituisca maggioreattenzione anche alla vita che si svolge nelcontesto familiare, fatto che rischia di essersottovalutato dalle nuove generazioni,sempre più distratte e lontane da modellipiù arcaici e solidi.Pubblichiamo le principali raccomandazioniigieniche apparse nel documentodell'Istituto Superiore di Sanità.

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Dieta mediterranea control'Alzheimer Si riduce di quasi il 70 per cento ilrischio di ammalarsi di malattia diAlzheimer seguendo una dieta con iprodotti tipici del Mediterraneo. E' laconclusione cui è arrivato uno studiodella Columbia University di NewYork che ha valutato quasi 2000pazienti di età media 76 anni per unperiodo di circa 8 anni. Il rischio diammalarsi si è mantenuto significati-vamente più basso anche valutandogli aggiustamenti per fattori dirischio vascolare.

Diete e calcoli biliari L'abitudine a far fluttuare il peso cor-poreo in modo frequente e conside-revole sembra predisporre alla for-mazione di calcoli biliari. Uno studio(Tsai CJ et al.) ha mostrato un aumen-to del rischio fino a una volta emezzo superiori in coloro che volon-tariamente si sottoponevano a fre-quenti diete e riacquistavano succes-sivamente il soprappeso per inco-stanza.

Calcolate il rischio cardiovascolare sul web Oggi è possibile anche ai nonaddetti ai lavori fare un calcolo delproprio rischio di incorrere inmalattie quali infarto e ictus attra-verso il sito www.riskscore.org.uk/.Sono inclusi anche alcuni fattori dirischio valutati dagli anglosassoni,quali la creatinina e l'ipertrofia ven-tricolare sinistra. I risultati vengo-no anche presentati con ottimi gra-fici esplicativi.

I vini rossi che proteggonoil cuore Non tutti i vini rossi posseggonoquelle sostanze, in particolare le pro-cianidine oligomeriche, che proteg-gono i vasi e il cuore. La presenza diprocianidine dipende dal tipo di vini-ficazione. A rivelarlo è uno studiocomparso su Nature, che individuanei vini sardi del Nuorese e in quellidel sud della Francia i più sicuridifensori delle nostre arterie.

inboxGuida per l'igiene domestica

La possibilità di ottenere un invidiabile equilibrio psico-fisicorende indispensabile la ricerca di centri di benessere qualificati.A Palermo esiste la DOIN FITNESS un centro specializzato non solo nella cura del fisico da un punto di vista meramenteestetico, ma anche, cosa assai più rilevante, da un punto di vista medico. La DOIN FITNESS è anche “centro autorizzato”Fitness Metabolica, cioè un programma di esercizio fisico per la prevenzione e il trattamento dell’obesità, del diabete di tipo 1 e 2, dell’ipertensione e dei disturbi cardiovascolari

A Palermo in via R. Mondini 15Telefono 091 8888384Fax 091 [email protected]

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CENTRO EMODIALITICOMERIDIONALE

Direttore SanitarioGRAZIA LOCASCIOSpecialista in Nefrologia

PALERMO - via Generale Cantore 21 - Tel. 091 302741 - 091 302451Fax 091 301243 - e-mail: [email protected]

ASSISTENZA MEDICA 24 ORE SU 24 ORE

Fabrizio Dieli

Entro due ore dall'acquisto o dalla preparazione, un cibo deperibile va posto in frigo; l'ariadeve poter circolare tra i diversi prodotti. I cibi caldi devono essere lasciati raffreddare a tem-peratura ambiente

Gli alimenti preparati con molto anticipo rispetto a quando dovranno essere consumati devo-no essere raffreddati rapidamente e conservati in frigo

I cibi scongelati devono essere cotti nel più breve tempo possibile, in particolar modo se siutilizza il forno a microonde

I molluschi bivalvi devono essere cotti per alcuni minuti anche dopo l'apertura delle valve, evi-tando in ogni caso di consumarli crudi o poco cotti

Lavare le mani con acqua calda e sapone prima e dopo aver manipolato gli alimenti e se si passada un tipo di preparazione a un'altra; in caso di tagli o escoriazioni proteggerle con guanti

Igienizzare periodicamente le superfici, i taglieri, le spugne, gli stracci e le spazzole con pro-dotti adeguati risciacquando accuratamente prima di adoperarli.

Refrigerare prontamente gli alimenti preparati con uova e pollame non destinati al consumoimmediato

Non consumare formaggi molli da latte non pastorizzato, verdure crude o succhi vegetali nonpastorizzati, soprattutto nei primi mesi di gravidanza

La raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità per la prevenzione e sorveglianza delle tossinfezioni alimentari

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La musica romantica è stata protagonista del secondoconcerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. Il "tuttoMendelssohn" è stato diretto da Andreas Weiser con la

partecipazione del violinista Sasha Rozhdestvensky.L’eccellente esecuzione di venerdì dell'ouverture "Le Ebridi"ha fatto da preludio a un non felicissimo Concerto in Miminore per violino, in cui il pur bravo virtuoso ha dato pocospazio all'orchestra, in una composizione in cui il solistadeve essere subordinato a una funzione prioritariamenteespressiva. Nel complesso, comunque, un’esibizione accet-tabile. La chiusura del concerto è stata di notevole livello:Weiser ha interpretato magistralmente la sinfonia "Italiana",con numerose intuizioni di grande intelligenza e sensibilità.L'orchestra, visibilmente coinvolta e divertita, ha rispostoprontamente all'elegante ed esuberante direzione, salutataalla fine dal caloroso applauso del pubblico.

Il concerto che si terrà venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 feb-braio avrà un programma particolare.Il direttore Hubert Soudant aprirà la serata con la MusicaFunebre Massonica di Mozart.Le poche, mestamente laconiche note dell'inizio affidate aifiati annunciano un'atmosfera cupa e drammatica che carat-terizzerà tutto il brano, così ricco di suggestioni; il senti-mento lugubre assume, battuta per battuta, accezioni e sfu-mature sempre nuove ed intense, senza lasciare la via dellabellezza e dell'eleganza formale.Il concerto proseguirà nel carattere elegiaco con il Concertoper Violino e Orchestra "In Memoria di un Angelo" di AlbanBerg eseguito dalla violinista Arabella Steinbacher.L'opera sconvolge le consuetudini stilistiche dei concerti perviolino, generalmente di spiccato carattere virtuosistico,relegando il solista a un ruolo quasi paritario con l'orchestra.Il pupillo di Schönberg scrisse questo concerto sull'onda diun grave lutto, sensazione che si riversa in tutta la composi-zione con momenti a volte rabbiosi, a volte infinitamentemalinconici, a volte nervosi, a volte lirici, in un susseguirsi distupefacenti sonorità. Stupore che coglie l'ascoltatore anchenella citazione del corale di Bach "Es ist genug", introdottasubito dopo la cadenza, che porta al luminoso finale.L'ultima opera sarà "Quadri di un'Esposizione" diMussorgsky, una trasposizione dal pianoforte all'orchestra diRavel.L'autore scrisse questo capolavoro in memoria di ViktorHartmann, pittore scomparso poco tempo prima.Il lavoro si presenta come una sorta di Suite: una successio-ne di dieci brani, corrispondenti ad altrettanti quadri dell'a-mico, collegati da un vecchio tema popolare russo, che simu-la il passaggio da una stanza all'altra della mostra.Se Mussorgky con quest'opera scrisse un "trattato sullesonorità pianistiche", Ravel fece altrettanto nei riguardi del-l'orchestra.La composizione orchestrata assume un carattere profonda-mente diverso, per certi versi diametralmente opposto: l'ori-ginale presenta una scrittura ruvida e asciutta, secondo lostile verista russo, mentre il francese diede al lavoro una ric-chezza di colore ineguagliabile, un eccezionale "lusso" tim-brico che stravolse completamente le intenzioni dell'autore,tant'è che è difficile considerare le due versioni come la stes-sa composizione.

Un’esuberante “Italiana”al Teatro Politeama

invito all’ascolto di Alessio Fabra

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Il viaggio degli inganni

"Chissà perché i teschi vuoti danno sempre la sensa-zione di sorridere della stessa risata, la risata di chisa come va a finire il nostro braccio di ferro con il

tempo che passa" commenta il protagonista del libro, Niné,narrando una delle sue rocambolesche avventure che contri-buiscono ad affrettarne la crescita. Niffoi, in questo suo libro d'esordio, racconta il difficile"viaggio" del suo protagonista attraverso l'infanzia e l'adole-scenza, in una Sardegna rurale (siamo nella zona dellaBarbagia) dagli orizzonti ristretti e in bilico tra passato e pre-sente. Niné cerca di spezzare la rete d'indifferenza e miste-ro che, dal suo punto di vista di bambino e poi adolescente,avvolge tutti gli aspetti della vita nel villaggio di Oropische:dalla vita familiare alla sessualità, alla religione, ai rapporticon l'ordine costituito. Ma nei suoi tentativi di scoprire larealtà e di darsi delle spiegazioni, egli riconoscerà ben pre-sto l'inesorabiltà del suo destino e di quello della sua fami-glia, andando incontro ad una tragica conclusione. Niffoi ci narra tutto questo nel suo suggestivo e originale lin-guaggio, che è una sintesi, sia lessicale sia sintattica, di ita-liano e sardo, che riesce a rimanere lontana da stereotipatifolklorismi. Egli espone le vicende in maniera ordinata e det-tagliata, quasi fosse una semplice cronaca, che la musicalitàdel suo linguaggio rende espressiva e fiabesca, concludendogeneralmente ogni evento narrato con una sentenza quasicinica sul destino o con qualche ironico verso in sardo.

Salvatore Niffoi (1999, Edizioni Il Maestrale)

la recensione di Amir Arouet

Il quesitoscacchisticoIn che modo ilBianco è riuscitoa forzare l’abban-dono immediato?La soluzione inbasso a sinistra

a cura del CentroScacchi

SOLUZIONE DEL QUESITO SCACCHISTICO

SUDOKUSi devono disporre le cifreda 1 a 9 in unagriglia quadra-ta di 9 caselleper la-to suddi-visa in altret-tanti riquadri,in maniera chein ciascunariga, colonna esezione ognicifra compaiauna sola volta.Per dare unpunto di par-tenza, alcunecaselle sonogià riempite. A pagina 5 la soluzione

Questo libro è in vendita presso la Libreria DiogeneVia isidoro La Lumia 26/a 90139 Palermo telefono: 0916118029

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Tre secoli di musica nel quartoappuntamento dell’Orchestra

In programma brani di Mozart, Berg, Mussorgsky

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PAUSA CAFFE’ 29 gennaio 2007 5

ORIZZONTALI1 Filosofo del Seicento che inventò la calcolatrice 6 Casetta eschimese 10Associazione Liberi Uditori 11 Lamentoso 13 Latina 15 Civiltà precolombia-na 17 Henry, compositore inglese barocco 18 Sondrio 19 Reazioni impetuo-se verso qualcuno 20 Open Systems Interconnection 21 Il bronzo deiRomani 22 Responsabilità... e onori 24 Macchina usata nella 2GM per crea-re codici 26 Tipica foresta siberiana 28 Uno tedesco 29 Unità fondamenta-le degli organismi viventi (se non lo sai guarda tra le Chicche di caffè) 31 Oggi losarà domani 33 Strumenti a corde pizzicate con sette pedali 34 A Roma c'èla Pacis 36 Fu nuora d'Isacco 37 Alani senza capo 38 Verdura amara riccia40 Le prime del volo 41 Settentrionale 43 Anello nuziale 44 OrdineAggiuntivo 45 Dario, premio Nobel

VERTICALI1 Un ladro che non ruba 2 Ordine di fermata 3 Sopra 4 Nome di Capone 5Frate che non ha preso gli ordini 6 Avvezzo 7 Tiro in porta 8 Centro di Elsa9 Orlo senza centro 12 Agnese senza testa 14 Infantile 16 Santa cara aPalermo 17 Catene montuose che si affiancano alle Alpi 18 Fondò la stirpesemitica 19 Non esterno 21 Generalmente simboleggia il sacrificio religioso

Il caffè nella scienzaUn elisir di giovinezza? Secondo gli scienziati statunitensiRoberto Schlegel e Arthur Pardee il caffè accelera la moltipli-cazione delle cellule. Il processo, infatti, ha tre fasi: nellaprima si costituiscono le strutture adatte alla moltiplicazio-ne, nella seconda si raddoppia il contenuto della cellula enella terza questa si divide in due. La fase del raddoppia-mento, secondo i due scienziati, verrebbe accelerata dall’as-sunzione di caffè e questo, tenendo conto che la moltiplica-zione delle cellule mantiene queste ultime sempre giovani,comporta un benefico effetto sulla qualità della vita.

Una ricettaSoufflé Kocisky. Ingredienti: 1,5 decilitri di latte, 45 grammidi zucchero, 30 grammi di farina, 15 grammi di burro, 5uova, 2 cucchiai di caffè solubile.In una terrina amalgamate bene i tuorli delle uova con lo zuc-chero e la farina. Versatevi sopra il latte (che avrete fatto bol-lire) e, sempre mescolando, ponete al fuoco facendo cuocereper un minuto. Lasciate intiepidire e aggiungete poi il burro.Unite a cinque cucchiai di questa crema il caffè solubile elasciate in caldo. Battete le chiare d’uovo a neve ben ferma eincorporatele alla crema, mescolando con leggerezza per evi-tare che le chiare smontino. Imburrate uno stampo alto e ver-satevi il composto che farete cuocere per circa un quartod’ora in forno a calore moderato.

chicche di caffè

23 Unione Geografica Internazionale 25 Tre romani 27 Operoso, zelante 29Pelato 30 Citta rumena sul Mures 32 Cattiva, perfida 35 Antico eresiarca 38Soda senza fine 39 Il suo fegato è famoso 41 Simbolo chimico del neon 42Como

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RUBRICHE 29 gennaio 2006

Indubbiamente quando si parla di ricette in campo medicosi pensa sempre alla prescrizione di farmaci: ma oggivogliamo portare alla vostra attenzione la diffusione di rac-

colte di ricette utili per la salute. Ce n'è una quantità, ancheperché è esperienza comune di quanti incorrono in una limi-tazione gastronomica data dal medico, che occorre aumen-tare la fantasia per non soffrire troppo le privazioni. In effet-ti è così. La tavola non deve essere ricerca smaniosa di cibo o sede dipiaceri incondizionati, ma luogo dove si "celebra" un ritoantico e degno della più grande considerazione. Per assolve-re questo compito è necessario recuperare tempo, fantasia,igiene, competenza. Del resto inserire una retromarciadiventa poi necessario quando un possibile precipizio si pre-senta al nostro orizzonte. Le Società di settore (come, ad esempio, la Società Italiana diDiabetologia, Società Italiana di Cardiologia, Lega ItalianaOsteoporosi), nel tentativo di aiutare coloro che si son tro-vati davanti un foglio con soli divieti, hanno messo a puntodei ricettari contenenti gustose preparazioni, più o menocomplesse, che educano a ritrovare la via del gusto senzaperdere la salute. Si tratta per lo più di libri scritti in colla-borazione con importanti cuochi che, presa visione dei giu-sti limiti imposti dalle diverse patologie, si son cimentati nelpiacevole compito. Diamo un esempio di ricetta utile per difendere il cuore.

INSALATA MARINARA DI RISOIngredienti per quattro persone:250 gr. di riso carnaroli 300 gr. di gamberi - 400 gr. dicozze - 400 gr. di seppie - 80 gr. di piselli - prezzemolo -succo di limone - 30 gr. di olio extravergine d'oliva - pepe-roncinoLessate il riso, scolatelo e mettetelo in una insalatiera a raf-freddare.Fate aprire, intanto, le cozze scaldandole in una grandepadella, estraete i molluschi e uniteli al riso, aggiungetedopo averli lessati, anche i gamberi, le seppioline e i piselli.Mescolate il tutto e condite con olio, il succo di limone e ilpeperoncino.

GUARDIE MEDICHECantieri Navali: 091 7036197Oreto-Stazione: 091 7037250 Piazza Marmi: 091 585357Porrazzi: 091 7033502Settecannoli: 091 7032153Sperone: 091 7037253Via D’Azeglio: 091 7032171Via Roccazzo: 091 7035260Villabate: 091 6143165OSPEDALIAiuto Materno: 091 7035465Villa Sofia: 091 7801111Cervello: 091 6802111Civico: 091 6661111Osp.dei Bambini: 091 6061111

Onc.co Ascoli: 091 6661111Policlinico: 091 6551111Guadagna: 091 7037276Psichiatrico: 091 7033111Casa del Sole: 091 7035111Albanese: 091 7038111Ingrassia: 091 7033111Buccheri La Ferla: 091 479111Amb. Pediatrico: 091 7035469

AMBULANZEC.R.I.: 091 306644Misericordia: 091 6842826PRONTO SOCCORSOAvel: 091 6211368Mondello: 091 6841264

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RECAPITI UTILI

mangiarbene di Diego Fabra

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dal 3 al 10 febbraioArena F. p.zza G. Amendola 14 tf. 091333923Cuccia G. via C. Parisio 59 tf. 0916821518Guarisco & Di Vuolo via F.Baracca 6 - tf. 0916680744Maniscalco A. v.le Michelangelo1938 (Cep) - tf. 091315689Musumeci R. via E. Restivo 23 tf. 0916703421Pennino L. via E. Arculeo 20/22(Perpignano) - tf. 091212116Quattrocchi M. G. p.zza Bologni25 - tf. 091331594Saladino S. via P.pe di Belmonte110 - tf. 091581771Sciascia M. via Roma 113(Standa) - tf. 0916164339Trossarelli via F. P. Perez 68tf. 0916161132Zuffi M. via I. Rabin 1 (ang.Amm. Rizzo) - tf. 091544894

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IL PERSONALEUno dei punti di forza dell'ospedale è certamente la particolare pianta organica, composta non solo damedici, ma anche da infermieri dotati di alta specializzazione e che possiedono una specifica forma-zione. In particolare le figure infermieristiche di coordinatore di trapianti, e di educatore e tutor, rap-presentano una vera novità. Il coordinatore di trapianti è una figura di collegamento tra ISMETT e paziente: a lui spetta il compitodi gestire e coordinare tutte le fasi della terapia. Il tutor coordina l'attività clinica e partecipa allagestione dell'ospedale. Importanti le figure del fisioterapista, dello psicologo, del farmacologo clinicoe del terapista della respirazione. Tutte le figure, dal medico in poi, sono tenuti a un rigoroso programma di formazione e di aggiorna-mento che collega ancor più strettamente Palermo a Pittsburgh. Notevoli anche gli scambi colPoliclinico e con l'ARNAS di Palermo per una reciproca fruttuosa interazione.

DOVE SI TROVA E COME CI SI ARRIVAL'ISMETT si trova all'interno dell'Ospedale Civico di Palermo, nei pressi dell'ex padiglione diCardiochirurgia Pediatrica, esattamente in via Tricomi, 1. In automobile si può arrivare comodamentedalla circonvallazione, percorrendo la via E.Basile, immettendosi in corso Tukory e via del Vespro. Inautobus si può arrivare dalla Stazione centrale prendendo la linea 246 o da piazza Politeama con la linea108. Usando la metropolitana è necessario scendere alla stazione Orleans.

COME PRENOTARE UNA VISITA ALL'ISMETTLa prenotazione di una visita può avvenire anche per via telefonica rivolgendosi al numero 091 2192111.Al momento dell'appuntamento poi è necessario presentare una richiesta da parte del proprio medicocurante che deve essere preventivamente vidimata alla cassa ticket dell'ospedale Civico.

Gli orari di apertura al pubblico sono:da lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 17.45; sabato dalle ore 7.30 alle ore 13.00.Il fax risponde invece al numero 091 2192200.L'ndirizzo di posta elettronica è [email protected]

Le prestazioni ambulatoriali. Sono numerose e riguardano i reparti o servizi di epatologia, gastroente-rologia, nefrologia, cardiologia, prechirurgia e controllo post-operatorio. Le indagini diagnostiche sonoquelle connesse con le attività di cui sopra.

L’organizzazione dell’Ismett

ISMETT

Via E. Tricomi 1 PalermoCentralino: 091 2192111Fax: 091 2192200E-Mail:[email protected]

Viaggio nei luoghi della nostra sanità attraverso utili schede di orientamento

LA MAPPA DELLA SANITA’ 29 gennaio 2007 7

di Fabrizio Dieli

a fianco:Come arrivareall’Istitutosotto:L’Ismettaccanto al titolo:L’ingressodell’Ismetta destra:Gli internidell’Istituto

Alta specializzazione, rigorosa formazione e ottima organizzazione sono tra i maggiori punti di forza dell’Istituto di Via Tricomi

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STORIA DELLA SANITA’ IN SICILIA 29 gennaio 2007 8

All'ingresso dell’Ospedale Grande il mala-to veniva ricevuto da due "Terzi praticifisici" cioè assistenti di medicina, i quali

,dopo aver compilato la poliza (cioè la cartel-la) si assicuravano che il malato si fosse con-fessato, ordinandogli di farlo in caso negativo.Dopo il ricoverato raggiungeva il suo postoletto a piedi, se poteva, o sostenuto da unamassaro (antesignano siculo del moderno "por-tantino"). Nel reparto di degenza il malatoveniva affidato alla singolarissima figura delcurcamalati che lo lavava, gli assegnava illetto, lo faceva visitare. Al primo piano vi erail "reparto uomini", come diremmo oggi, alsecondo quello per le donne, che comprende-va anche una corsia per le partorienti e unaper quelle che volevano occultare una gravi-danza frutto di relazioni extraconiugali.Accanto all'ingresso l'appartamento delle"proiette anziane", bambine un tempo abban-donate davanti la porta dell'Ospedale, ivi cre-sciute e poi rimaste come personale specializ-zato. Per ciò che riguarda il personale non èfacile estrapolare una chiara "pianta organi-ca", sia perché "capitoli" succedutisi negli annimutarono spesso l'entità numerica e la qualifi-ca del personale, sia per la non perfetta cor-rispondenza tra le mansioni del tempo e quel-le che siamo soliti vedere negli odierni ospe-dali. Proverò a identificare un organico tipo,suddividendolo nelle qualifiche funzionali. Il personale "amministrativo" era di pertinenza

L’organizzazione dell'Ospedale Grande

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328 8625855(Counseling Skills I livello: Esperto in tecniche di CounselingAssociate Practioner Member EAC

"Master Gestalt Counseling" Agevolatore nella relazione d'Aiuto)

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Prosegue il nostro viaggio alla ricerca delle radici storiche delle strutture ospedaliere palermitane

del Senato palermitano e costituito essenzial-mente da tre Rettori e un Ospedaliero. IlRettore Principale si occupava del patrimonio(cioè delle rendite dell'Ospedale); Il RettoreCavaliere delle questioni legali; il RettoreNegoziante era praticamente l'Economo.L'Ospedaliero, invece, eletto a vita dalComune, aveva potere amministrativo e disci-plinare per il personale.

Il personale medico era costituito da: dueMedici Maggiori Fisici, due Chirurghi Maggiori,due Pratici Maggiori Fisici, due Pratici MaggioriChirurghi. Diciamo che, grosso modo, ilMedico Maggiore Fisico e il Chirurgo Maggioreavevano le mansioni di primario (rispettiva-mente di Medicina e di Chirurgia) mentre ilPratico Maggiore (fisico o chirurgo) quelle diassistente di medicina o di chirurgia, parecchiallievi, una Levatrice, uno Speziale con dueallievi. Quanto al personale parasanitario edausiliario, è difficile fare una netta distinzio-ne tra le due qualifiche e identificare le esat-te mansioni di varie figure lavorative: unremediante (che eseguiva le prescrizioni tera-peutiche); due convalescenziari, due camma-rellari (addetti alla "cammarella" dei moribon-di), un curcamalati, una infermiera per ledonne, una notrice maggiore, due barbieri, un

matarazzaro, due portinai, un capitano, unsottocapitano, tre massari, tre lavandaie, unpassalettere e polize, un campiere, un mastrod'acqua, un compratore, un sottodispensiere.E inoltre due cappellani sacramentali, quattrocappellani ricordanti.Da quanto esposto, emerge una considerazio-ne fondamentale: la tipologia dell'OspedaleGrande e Nuovo di Palermo è quella di unastruttura realmente a carattere socio-sanita-rio. Ove si pensi che l'idea di "socio"-sanitario(peraltro spesso contestata a torto o a ragio-ne) è una conquista della seconda metà diquesto secolo, si può senz'altro affermare la"modernità" della struttura ospedalieradell'Ospedale Nuovo. Leggendo la sua organiz-zazione funzionale emerge chiarissma la fisio-nomia di una istituzione carica di una straor-dinaria potenzialità di servizio sociale. Sipensi al significato di un'organismo "laico" incui i medici si prendono carico globale dellasalute, anche di quella "spirituale" (sia purecon metodi oggi discutibili); si pensi all'idea diuna struttura che accoglie i neonati abbando-nati e se ne fa carico educativo e professiona-le; si pensi a questa originale figura del "cur-camalati" che, in fondo, acquista vere e pro-prie mansioni di accoglienza. In tutto,l'Ospedale disponeva di 800 posti letto, di unacucina, di una farmacia aperta anche all'e-sterno, di un bagno per ogni piano (3 - conti-nua).

Salvino Leone

Il personale medico