prendi una copia g atis èr - nellattesa.it · per malattie anche molto gravi, soprattutto a carico...

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DIEGO EZIO FABRA EDITORE - DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCA PATANE’ settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesa anno 2 n. 31 - 3 settembre 2007 prendi una copia g atis è www.gruppogenesi.com ISTITUTO NUOVE TECNOLOGIE IN SANITA’ MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE “DIAGNOSI E CURA DELLA STERILITÀ” LABORATORIO DI GENETICA E ANALISI CLINICHE CONVENZIONATO CON IL S.S.N. DAY SURGERY: “CHIRURGIA DI GIORNO” CONVENZIONATO CON IL S.S.N. Direttore Dott. Giuseppe Valenti Via P.P. Vasta, 2 – Via G. Sciuti, 128 90144 Palermo Tel. 091/309380 091/6250163 091/300661 r Crescere, non invecchiare M olte cose mutano rapidamente. Tra queste, colpisce molto il vorticoso cambiamento di modelli sociali che il mondo propone. Non facciamo in tempo ad adattarci a un modo di vivere che già questo è desueto. Pensiamo istintivamente che il "nuovo" conten- ga un superamento dell'antico, ma in realtà non sempre è così. Lo conferma l'interesse che un numero sempre maggiore di persone dedica alla ricerca di equilibri nella conoscenza della saggezza contenuta in culture millenarie. I nuovi modelli propongono uomini e donne impegnati in una grande competizione: tempi stretti, conoscenze tecnologiche e tanta, troppa "visibilità": l'immagine prima e sopra qualsiasi pro- fondità. In un tempo veloce e superficiale, l'età diventa spesso criterio discriminante. La chirurgia plastica accomoda rughe e sottocutanei, ma in una competizione la freschezza dell'immagine giovane vince sempre. I tempi di reazione dinanzi a sistemi tecnologicamente avanzati favoriscono sempre e comunque i figli di questo tempo. Quale destino può spettare a coloro che per età trovano svantag- gioso persino attraversare la strada cittadina, caotica e folle? In questo tempo si rischia di invecchiare, e presto. Sì, perché chiunque sia meno giovane, bello, rapido e competiti- vo delle ultime generazioni può ragionevolmente sentire il peso degli anni prima del tempo. La vita non è certamente questa: non è una rapida ascesa, prelu- dio di un ancor più rapido declino. La vita propone sempre una crescita, come somma algebrica di tutto, bellezza esteriore ed interiore, intelligenza ed esperienza, competenza e profondità, capacità e pazienza. Sessant'anni sono meglio di cinquanta, quaranta meglio di trenta e così via. Il nostro modello sociale è già passato. Rivediamolo. Del resto la società ideale contiene tutti. Diego Fabra www.nellattesa.it autorizzazione n° 36690 del 14.12.2001 PUNTI DI VISTA Il peso della cultura editoriale "S ettembre è il mese del ripensamento", chiosava Guccini qualche anno fa. Speriamo che l'assioma del cantautore bolognese non rimanga ancora una volta inascoltato, per- ché di ripensamenti, riflessioni e interventi finalmente seri e radicali abbiamo bisogno puntualmente a ogni settembre, a ogni inizio di anno scolastico, cioè, quando si ripropone il problema delle cartelle pesanti e la scoliosi è dietro l'angolo. Esagero, naturalmente. Tuttavia l'assunzione di posizioni scorret- te durante il tragitto casa-scuola e scuola-casa, quotidiano e cari- co di libri, a lungo andare forza in modo innaturale l'assetto del corpo, modificandone la postura e creando le condizioni ideali per malattie anche molto gravi, soprattutto a carico della colon- na vertebrale. Ma lascio al medico nell'articolo di apertura di questo numero la più competente parola sull'argomento. A me preme, piuttosto, parlarvi dell'iniziativa che parte proprio da questo numero e che ci sta particolarmente a cuore: una cam- pagna contro i chili e chili di libri che ogni studente di ogni nostra scuola dell'obbligo - da nord a sud, isole comprese - è costretto a portare quotidianamente a scuola sin dalla prima elementare. Una campagna "non violenta" (naturalmente!), ma decisa; una campagna di sensibilizzazione, indirizzata non tanto alle famiglie - "vittime" consapevoli, ma inermi di un sistema che va ben oltre i loro desideri e le loro aspettative - quanto a chi ha competenza e titoli per agire. Occorre affrontare il problema con determina- zione e con la stessa determinazione finalmente risolverlo. Noi, con questa battaglia, non contestiamo naturalmente l'esi- genza di portare i libri a scuola; vorremmo però che il "peso" della cultura si limitasse solo al senso figurato - l'unico, a nostro avvi- so, condivisibile - e non avesse invece a che fare con scelte poli- tico-affaristiche che con la cultura hanno poco (niente) in comu- ne, finalizzate come sono, piuttosto, a perseguire opportunisti- che logiche di mercato. Francesca Patanè segue a pagina 7

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DIEGO EZIO FABRA EDITORE - DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCA PATANE’

settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesaanno 2 n. 31 - 3 settembre 2007

prendi una copia

g atisè

www.gruppogenesi.com

ISTITUTO NUOVE TECNOLOGIE IN SANITA’

MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE“DIAGNOSI E CURA DELLA STERILITÀ”

LABORATORIO DI GENETICAE

ANALISI CLINICHECONVENZIONATO CON IL S.S.N.

DAY SURGERY: “CHIRURGIA DI GIORNO”CONVENZIONATO CON IL S.S.N.

Direttore Dott. Giuseppe ValentiVia P.P. Vasta, 2 – Via G. Sciuti, 128 90144 Palermo

Tel. 091/309380 091/6250163 091/300661

r

Crescere, non invecchiare

Molte cose mutano rapidamente. Tra queste, colpisce moltoil vorticoso cambiamento di modelli sociali che il mondopropone.

Non facciamo in tempo ad adattarci a un modo di vivere che giàquesto è desueto. Pensiamo istintivamente che il "nuovo" conten-ga un superamento dell'antico, ma in realtà non sempre è così. Loconferma l'interesse che un numero sempre maggiore di personededica alla ricerca di equilibri nella conoscenza della saggezzacontenuta in culture millenarie. I nuovi modelli propongono uomini e donne impegnati in unagrande competizione: tempi stretti, conoscenze tecnologiche etanta, troppa "visibilità": l'immagine prima e sopra qualsiasi pro-fondità. In un tempo veloce e superficiale, l'età diventa spessocriterio discriminante. La chirurgia plastica accomoda rughe e sottocutanei, ma in unacompetizione la freschezza dell'immagine giovane vince sempre.I tempi di reazione dinanzi a sistemi tecnologicamente avanzatifavoriscono sempre e comunque i figli di questo tempo. Quale destino può spettare a coloro che per età trovano svantag-gioso persino attraversare la strada cittadina, caotica e folle? Inquesto tempo si rischia di invecchiare, e presto. Sì, perché chiunque sia meno giovane, bello, rapido e competiti-vo delle ultime generazioni può ragionevolmente sentire il pesodegli anni prima del tempo. La vita non è certamente questa: non è una rapida ascesa, prelu-dio di un ancor più rapido declino. La vita propone sempre unacrescita, come somma algebrica di tutto, bellezza esteriore edinteriore, intelligenza ed esperienza, competenza e profondità,capacità e pazienza. Sessant'anni sono meglio di cinquanta, quaranta meglio di trentae così via. Il nostro modello sociale è già passato. Rivediamolo. Del resto lasocietà ideale contiene tutti.

Diego Fabra

www.nellattesa.it

autorizzazione n° 36690 del 14.12.2001

PUNTI DI VISTA

Il peso della culturaeditoriale

"Settembre è il mese del ripensamento", chiosava Gucciniqualche anno fa. Speriamo che l'assioma del cantautorebolognese non rimanga ancora una volta inascoltato, per-

ché di ripensamenti, riflessioni e interventi finalmente seri eradicali abbiamo bisogno puntualmente a ogni settembre, a ogniinizio di anno scolastico, cioè, quando si ripropone il problemadelle cartelle pesanti e la scoliosi è dietro l'angolo. Esagero, naturalmente. Tuttavia l'assunzione di posizioni scorret-te durante il tragitto casa-scuola e scuola-casa, quotidiano e cari-co di libri, a lungo andare forza in modo innaturale l'assetto delcorpo, modificandone la postura e creando le condizioni idealiper malattie anche molto gravi, soprattutto a carico della colon-na vertebrale.Ma lascio al medico nell'articolo di apertura di questo numero lapiù competente parola sull'argomento. A me preme, piuttosto, parlarvi dell'iniziativa che parte proprioda questo numero e che ci sta particolarmente a cuore: una cam-pagna contro i chili e chili di libri che ogni studente di ogni nostrascuola dell'obbligo - da nord a sud, isole comprese - è costretto aportare quotidianamente a scuola sin dalla prima elementare.Una campagna "non violenta" (naturalmente!), ma decisa; unacampagna di sensibilizzazione, indirizzata non tanto alle famiglie- "vittime" consapevoli, ma inermi di un sistema che va ben oltrei loro desideri e le loro aspettative - quanto a chi ha competenzae titoli per agire. Occorre affrontare il problema con determina-zione e con la stessa determinazione finalmente risolverlo.Noi, con questa battaglia, non contestiamo naturalmente l'esi-genza di portare i libri a scuola; vorremmo però che il "peso" dellacultura si limitasse solo al senso figurato - l'unico, a nostro avvi-so, condivisibile - e non avesse invece a che fare con scelte poli-tico-affaristiche che con la cultura hanno poco (niente) in comu-ne, finalizzate come sono, piuttosto, a perseguire opportunisti-che logiche di mercato.

Francesca Patanèsegue a pagina 7

MEDICINA 3 settembre 2007 2

La nostra colonna vertebrale(detta anche rachide, n.d.r.)fa continui miracoli: nella

sua perfetta alternanza di anelliossei, dischi intervertebrali, gan-gli e filamenti nervosi è contenu-to il segreto di tutto il nostroequilibrio. Questo è il motivo percui si insiste su una buona gestio-ne, fin dal periodo dell'accresci-mento, che deve accompagnaretutta la vita.I tratti della colonna sono carat-teristicamente divisi in quattrosettori sia dalle funzioni, sia dairapporti che intessono con lestrutture vicine.Il rachide cervicale, un gruppo diotto vertebre, contiene il troncoencefalico e il midollo allungato,strutture nervose fondamentaliper la stessa vita. Ha una curva-tura a convessità anteriore dettalordosi cervicale. Per definizioneè molto delicato, anche perchélibero di ruotare in tutte le dire-zioni, e per questo molto fragileed esposto. Da esso partono inervi che raccolgono la sensibili-tà degli arti superiori e che nemuovono i muscoli, anche quellipiù fini delle dita.Il rachide dorsale è rigidamenteancorato alle costole, che avvol-gono tutto il torace e si saldanoanteriormente nello sterno.Come le costole sono anch'essedodici e delineano una curva aconvessità posteriore, detta cifo-si: questa molto spesso vieneaccentuata dal nostro starecurvi, fino a realizzare in etàavanzata dolorosi incurvamentipatologici legati alla decalcifica-zione delle vertebre.Il rachide lombare è saldamentelegato ai muscoli dei lombi.Disegna una curva a convessità

anteriore, la lordosi lombare chepuò preludere, quando troppoaccentuata, a noiose lombalgie.Da queste cinque vertebre pren-dono avvio i nervi crurale eischiatico (sciatico, n.d.r.),diretti alla pelvi e alle gambe. Equilibrio, forza e resistenzasono le maggiori caratteristichedella mediazione ischiatica.Purtroppo un sistema spessoincontrollato di carichi e solleci-tazioni rende tristemente famosoquesto tratto per essere sede diernie e protrusioni del disco,responsabili di patologie doloro-sissime.Un cenno appena a sacro e cocci-ge, solo in apparenza non artico-lati, che rappresentano il retag-gio di una "cauda" comune adaltri animali.L'enorme quantità di tessuto ner-voso in perenne attività elettricaconfigura un grande motoremagnetico, di grande interesseper le scienze più varie. Si avvi-

Direttore responsabile Francesca Patanè ([email protected])

Direttore editorialeDiego Fabra ([email protected])

VicedirettoreMaurizio Crispi ([email protected])

Comitato etico scientificoMaurizio Crispi coordinatoreSilvio Buccellato servizi sanitari pubbliciGaetano Cappellino diagnostica per immaginiAngelo Coco prodotti farmaceuticiSalvatore Crispi diverse abilità Monica D'Addelfio pedagogica clinicaDiego Fabra medicina Interna Mariella Falzone area socialeSergio Fasullo cardiologiaNicola Garofalo endocrinologiaPaola Geraci ginecologiaAurelio Guarraci veterinariaRosanna Imburgia geriatriaSalvino Leone bioeticaMilena Lo Giudice pediatriaVincenzo Sortino med. naturale e omeopatiaSilvia Tinaglia psicologia Maria Rosaria Valerio oncologia

Redazione Sergio Fabra ([email protected])Rita Patti ([email protected])

Diego Ezio Fabra Editore - Palermo

settimanale di formazione e informazione medica per il paziente in sala d’attesa Registrato presso il Tribunale di Palermo al n° 11 del 29 maggio 2006

SegreteriaElda Domina ([email protected])

Collaboratori Alessio Fabra ([email protected])Amir Abbara ([email protected])Dario Tamburello ([email protected])Vignettista Pienrico Di Trapani ([email protected])Letizia Romano ([email protected])

Responsabile commerciale Marcello Barbaro ([email protected])

Responsabile distribuzioneFabio Puglisi ([email protected])

Redazione, uffici: Via Vaccarini 36 - PalermoTel/Fax: 0916255846 web: www.nellattesa.ite-mail [email protected]

Stampa Publisicula s.r.l. Via Pietro Nenni 3 Palermo(www.publisiculasrl.it)

Questo numero è stato stampato in 10.000 copie Chiuso in tipografia il 7/8/2007Pubblicità inferiore al 50%Gli articoli firmati riflettono esclusivamente l’opinione degli autori. E’ consentita la riproduzione citandone la fonte

cendano infatti concezioni vec-chie e nuove, basate sulla cono-scenza delle varie forme di ener-gia, nel tentativo di interagirepositivamente nei diversi ambitidi pertinenza. Di certo ognivariazione in positivo o in negati-vo nella fisionomia della colonnaha ripercussioni sull'intero equili-brio psico-somatico. Alle curvature fisiologiche posso-no affiancarsi curve patologichedovute a incongrue posture, acarichi eccessivi e prolungati, amalattie neurologiche o metabo-liche. Sono la scoliosi, curva chesi esprime in senso laterale, iper-o ipocifosi e iper- o ipolordosi,entrambe antero-posteriori,intese come modificazioni dellenormali cifosi dorsale e lordosicervicale e lombare.La scoliosi può essere una sem-plice curva, spesso compensatada un'altra in senso opposto, opuò accompagnarsi a rotazione,anche severa, delle vertebre sul

loro asse. In diverse occasioni siverifica lo spostamento dellalinea mediana che parte dal cen-tro del collo e prosegue fino alcentro del bacino: in altre paro-le, se collocassimo un "filo apiombo" al centro della nucanoteremmo il centro del bacinofuori asse. A volte poi il bacinostesso può slivellare ("bascullare"in termini tecnici) determinandodismetria degli arti inferiori ezoppia dolorosa: un arto puòapparire più corto dell'altro connotevoli conseguenze sulladeambulazione.Le curve patologiche sono dimor-fismi, più stabili, o paramorfi-smi, veri atteggiamenti viziati diposizione. In entrambi i casioccorre tanta e tanta pazienzanel tentativo di rendere igienica-mente accettabile la gestione diuna struttura così complessa edelicata. Sono consigliabili con-trolli frequenti a tutte le età. In età scolare bisogna evitaresport o pratiche asimmetriche,come tennis, scherma e studiodella chitarra. Iniziare precoce-mente il nuoto e la ginnastica.Prevenire i difetti di posizionedurante svago e studio, i carichiincongrui e le pigrizie fisiche.In età adulta occorre ricordarsidi praticare sempre un'attivitàfisica costante e globale, preve-nire i deficit di calcificazione conuna dieta appropriata e con lavita all'aria aperta e fare atten-zione alle pratiche pesanti easimmetriche senza un buoncompenso. Sono appropriate leattività di stretching, come ilPilates, lo yoga, il nuoto e la gin-nastica posturale.

Fabrizio Dieli

La colonna vertebrale: struttura portante a rischio di deformazioni

Tra curve normali e patologiche viaggiano i nostri impulsi sensitivi e motori

www.nellattesa.itè l’indirizzo telematico del nostro sito web

Atteggiamentiscoliotici percause inferio-ri: asimmetriadegli arti infe-riori.

Gibbo in pre-senza di unascoliosi toraci-ca destra

Difetti di formazione: (a) parziale,unilaterale (vertebre a cuneo); (b)completa, unilaterale (emivertebra).Difetti di segmentazione: (c) unilate-rale (barra congenita); (d) bilaterale(blocco vertebrale). Anomalie verte-brali miste: (e) anomalie multiple; (f)fusione costale

MEDICINA 3 settembre 2007 3

Lo stress in pancia Una ricerca londinese pubblicata su"Imperial College" ha dimostrato, misu-rando i livelli di cortisolo - ormone dellostress - nel sangue della mamma e delfeto, che fin dalla diciassettesima setti-mana il feto partecipa attivamente alleemozioni della madre. Attenzione, dun-que, ai livelli di stress: non è certo anco-ra se possano determinare anche effettisullo sviluppo fetale.

Vaccino anti-Hpv: prevenzionecontro i tumori uterini A gennaio del 2008 inizieranno le vaccina-zioni gratuite e pubbliche delle ragazze di11 e 12 anni a cura del Ministero dellaSalute. L'importante iniziativa si collocanel più ampio progetto di prevenzione deitumori della cervice uterina, che com-prende una campagna capillare di infor-mazione, istruzione di personale specia-lizzato e sensibilizzazione della popola-zione.

Gotta? Prendi un caffè! Proviene da uno studio canadese(Vancouver) confortata dai colleghi dellaHarvard Medical School di Boston, l'affer-mazione che il caffè può prevenire l'in-sorgenza della gotta. Sono stati esamina-ti i risultati del tasso di uricemia di50.000 uomini adulti in sette anni dimonitoraggio. Risultato: con cinque tazzi-ne al giorno il rischio scendeva al 40%. Laricerca non deve però indurre i non con-sumatori ad assumere alte dosi dellabevanda.

Emicrania: disturbo complessoancora allo studio L'emicrania affligge milioni di personefino a condurre a gravissimi disagi perso-nali, sociali e lavorativi. Gli studi sonotanti e tendono a cercare di comprende-re le cause e non solo i meccanismi che ladeterminano. Un ultimo studio comparsosu Lancet di due mesi fa sembra attribui-re alla componente genetica la colpa del-l'emicrania, ma ancora non si è stato sta-bilito quali siano i geni coinvolti.

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Direttore SanitarioGRAZIA LOCASCIOSpecialista in Nefrologia

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ASSISTENZA MEDICA 24 ORE SU 24 ORE

Un bambino di sei anni (lo chiameremoR.) viene accompagnato al Centro diPedagogia clinica dalla madre, preoccu-

pata perché il figlio manifesta difficoltà diconcentrazione e comportamenti aggressivi ascuola, che hanno portato ad un progressivoisolamento del bimbo da parte dei coetanei.R. è figlio unico e, nonostante la sua teneraetà, è già reduce da una difficile separazionetra i genitori. Come spesso accade ai bambini, è stato spet-tatore di molti litigi e sin dall'età di due anniha trascorso la sua vita traslocando da unacasa all'altra. Dopo la separazione dei genito-ri, ha iniziato a diventare oppositivo e aggres-sivo sia verso la madre sia verso i compagni diclasse, ma ha anche preso a rifiutare lo studioe la scuola, isolandosi nel mondo dei video-giochi. Sin dal primo incontro, R. s'è comportato conil consulente in modo fortemente provocato-rio, mostrando di non essere in grado dirispettare le regole dello spazio in cui avveni-va la consultazione e di vivere in manieraconflittuale qualunque limite alla sua libertàd'azione. Non guardando negli occhi il suointerlocutore e sottraendosi a qualunqueforma di contatto corporeo, R. ha dato unavivida testimonianza della difficoltà nellarelazione. Nonostante l'atteggiamento autonomo e indi-pendente lo facesse apparire più grande dellasua età, dal percorso diagnostico pedagogico-clinico (ma anche dall'osservazione effettua-ta) è emerso che R. è ancora solito succhiarsiil pollice, comportamento rivelatore d'unaimmaturità affettiva. Dall'analisi dell'espressi-vità motoria s'è evidenziata in R. una tonicitàmuscolare eccessiva: il suo corpo era intera-mente contratto, con conseguenti difficoltànell'equilibrio. Il suo respiro appariva affan-noso, mentre con il tono di voce piuttostoelevato, sembrava voler esprimere un vero eproprio fastidio verso la comunicazione ver-bale. Indubbiamente, R. preferiva agire, nonparlare. Dopo un po' di tempo, è apparso chiaro che lesue difficoltà di concentrazione e memoriaerano correlate ad una scarsa motivazione,poiché nelle attività da lui preferite - e quin-di gratificanti - le sue prestazioni erano inve-ce ottime. L'eccessiva rigidità muscolare di R.si ripercuoteva, inoltre, nell'attività grafica,

caratterizzata da una forte tensione nellatenuta della matita o del colore con i qualiesercitava una pressione eccessiva sul foglio.Inoltre, R. tendeva a ricoprire ogni suo dise-gno con "scarabocchi", per nascondere quan-to avesse prodotto. E' sembrato che la sepa-razione del nucleo familiare abbia rappresen-tato per R. una forte delusione emotivo-affet-tiva, portandolo a reagire all'evento stressan-te con una chiusura in se stesso e con il dis-piegamento di comportamenti oppositivo-aggressivi nei confronti degli altri, per pauradi essere nuovamente deluso. Il percorso di aiuto pedagogico-clinico, intra-preso dopo la diagnosi, è stato finalizzato adaiutare R. a riconquistare il benessere psico-fisico e a potenziare le abilità relazionali.Negli incontri successivi s'è verificato che, ini-zialmente, R. accettava di entrare in relazio-ne soltanto attraverso attività in cui era sicu-ro di vincere e nelle quali innescava un fortelivello di competizione. In seguito, l'utilizzo di tecniche pedagogichedesunte dal Metodo Edumovment, gli haofferto l'opportunità di vivere esperienze ditipo dinamico-corporeo e ritmo-respiratorio-cinetiche, favorendo uno scarico costruttivosia dell'energia sia della rabbia presenti in lui,e offrendogli l'opportunità di iniziare ad"ascoltare" il suo corpo. Dopo l'applicazione ditali tecniche, hanno fatto seguito esperienzedi esplorazione, di relazione, di impegno inattività espressivo-figurative e mimico-postu-rali desunte dal Metodo Educromo. Ciò haconsentito, con il tempo, l'instaurarsi di unarelazione empatica, simmetrica, nel massimorispetto della disponibilità allo stare insieme.Il percorso terapeutico è proseguito con espe-rienze mutuate dal Metodo Musicopedagogiaper mezzo di percorsi ritmico-motori, improv-

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Genitori separati, bambini difficili?

Il percorso di "rinascita" di R., sei anni, aggressivo e disadattato, reduce da una brutta storia di conflitto familiare

Monica D’Addelfiopedagogista clinico

segue a pagina 7

DIVAGANDO 3 settembre 2007 4

Medusa, figlia di Forco e di Ceto, l'unica mortale delleGorgoni della mitologia greca, era dotata di grande bel-lezza e di lei s'invaghì il dio del mare Poseidon che la pos-

sedette in un tempio dedicato ad Athena, profanandone la sacra-lità. Athena volle vendicarsi dell'affronto subito, trasformandola inun mostro orrendo con un viluppo di serpenti al posto dei capellie "donandole", in più, il potere tragico di pietrificare chiunque l'a-vesse guardata dritta negli occhi. Il giovane ed ambizioso Perseo,assetato di mitiche gesta, andò alla ricerca di Medusa per pene-trare alla fine della sua ricerca nella tenebrosa caverna dove ellatrascorreva il suo tempo. Minerva, sua alleata, gli aveva fornitouno scudo lucidato a specchio, raccomandando a Perseo di guar-dare solo l'immagine riflessa su di esso: soltanto così avrebbepotuto ucciderla senza subire la sorte di essere tramutato in sta-tua. In effetti, Perseo senza cedere alla tentazione di guardarla inviso, con un solo colpo di spada le mozzò la testa. Dal collo reci-so uscirono i due figli che Medusa aveva generato da Poseidon,Pegaso e Crisaone, mentre dal suo sangue - una delle "metamor-fosi" di Ovidio - nacque il corallo. Gli occhi della Medusa, rimase-ro spalancati nella fissità della morte, conservando intatto il pote-re di pietrificare chiunque vi avesse appuntato il suo sguardo: perquesto motivo, Perseo dovette trasportare il suo trofeo ben chiu-so all'interno d'un sacco e, successivamente, lo utilizzò per pietri-ficare Atlante. È probabile che - proprio a partire da questa sua radice mitologi-ca - si siano stratificati attorno alla parola "medusa" innumerevoliaspetti perturbanti: molti ricorderanno un film di argomentoparapsicologico (con Richard Burton nei panni del protagonista), ilcui titolo era appunto "Il tocco della medusa".Quest'aura di temibilità "culturale" investe anche le piccole medu-se marine che, di stagione in stagione, sempre più infestano inostri mari.Le meduse sono meravigliosi esseri fatti per il 98% di acqua, tantoche lasciati al sole si tramutano in masserelle di gelatina che rapi-damente si essiccano: sono animali planctonici, in prevalenzamarini, appartenenti al phylum dei Cnidari che, assieme agliCtenofori, formavano il raggruppamento dei Celenterati. Sono dif-fuse in tutto in mondo e se ne contano almeno trecento specie.Una delle meduse più comuni nei nostri mari è la Pelegia noctilu-ca che migra richiamata dalle alte temperature: l'aumento costan-te della temperatura media annuale del nostro mare è uno deimotivi della crescita dei branchi di queste meduse che, in genere,sono piccole, diafane, ravvivate da tocchi di colore che vanno dalrosa al violetto, in relazione all'età. Le meduse, muovendosi inparte per propulsione, in parte seguendo le correnti e i venti,risalgono dalle coste del Nord Africa fino ai nostri litorali, dovetrovano le condizioni ideali per riprodursi. I popoli dell'Estremo Oriente le considerano una vera prelibatezzae dopo averle essiccate, le tagliano in sottili strisce che a voltevengono fatte marinare nella salsa di soia. Il maggior problemadelle medusa deriva, nei frequenti incontri tra bagnanti e meduse,dalla dotazione di particolari cellule che, appena sfiorate, estro-flettono dei filamenti urticanti che penetrano immediatamentenella pelle, provocano bruciature e dolore, legate alla liberazionedi istamina. Poiché questi tentacoli sono lunghi e sottili, la pre-senza d'una moltitudine di meduse, può dar vita ad una fitta reteurticante davvero temibile. Sebbene il rischio di "ustioni" sia reale,assistiamo, di giorno in giorno, al dilagare di situazioni "regres-sive" che, simili alle paure infantili, vanno dal radicale rifiuto adimmergersi in mare, alla sistematica rinuncia ad una piacevoleimmersione o nuotata, sino a forme severe di "condizionamento"collettivo che conducono all'evitamento di spiagge e scogliere,anche a costo di mettere da parte l'enorme potenziale di energiae benessere che il contatto con il mondo marino potrebbe tra-smetterci. Aver paura è una caratteristica ineliminabile della condizioneumana: questo speciale "sentimento" in dosi ragionevoli si rivelafunzionale all'auto-difesa, ma diventa paralizzante quando invadeeccessivamente i nostri processi mentali, inserendosi tra il sog-getto e la sua esistenza schermando la possibilità di fare espe-rienze e bloccando ogni istinto e desiderio. I bambini, se non con-dizionati dagli adulti, sono capaci di tramutare questa paura ingioco: non è infrequente osservare gruppi bimbi armati di retinoda pesca fare a gara tra loro per eliminare le meduse dallo spec-chio d'acqua antistante per rendere possibile agli altri - compresi

gli adulti - un bagno senza conseguenze "urticanti".Sta di fatto che, in ogni caso, a prescindere dal fenomeno del"condizionamento" psichico che rende sgradevole il "tocco" dellamedusa, la maggior parte di esse, in misura diversa a secondodella famiglia di appartenenza, ha un grosso potere urticante: èquesta la "dolorosa"realtà che sostanzia timori, ansie e fobie.Alcuni ricercatori stanno cercando di capire come proteggere lapelle dal contatto con i filamenti urticanti: per esempio, da un'in-dustria israeliana è stato messo a punto un gel che, successiva-mente studiato negli Stati Uniti, ha dato buoni risultati, mostran-do di prevenire la comparsa delle ustioni nell'85 % dei casi. Il gelin questione è stato ricavato da una sostanza che il pesce "pagliac-cio" secerne da apposite ghiandole cutanee e usa - come un veroe proprio repellente - per proteggersi da altri animali marini urti-canti. Nell'attesa che questi risultati siano confermati (ed il gel siareperibile), in caso di ustione da meduse non particolarmenteestese, basta applicare acqua calda (sulla base del principio che latossina è termolabile), oppure acqua e bicarbonato. Inoltre, chiama nuotare indisturbato potrebbe dotarsi, specie nelle stagioniintermedie, d'una muta leggera come quella usata dai nuotatori inpiscina, per limitare il rischio: ciò consentirebbe di mantenere vivoil contatto con quello straordinario ed insostituibile elemento pri-migenio che è l'acqua marina.

Mariella Falzone

Le meduse che infestano i nostri mari sono scarsamentepericolose, anche se - in alcuni casi - le ustioni da esse deter-minate in alcuni soggetti predisposti possono essere parti-colarmente fastidiose e di lenta guarigione. Esistono nei maricaldi del mondo delle meduse il cui "tocco" può davverorisultare letale. Tra di queste vi sono le temutissime medusedette "irukandji" che hanno, in genere, la dimensione d'unacapocchia di fiammifero, ma possono giungere anche ad undiametro di 3/4/5 centimetri e responsabili della "sindromeirukandji". Ad esito il più delle volte mortale, che comparedopo qualche ora dall'avvenuto contatto. Il primato di vele-nosità va tuttavia ad un'altra medusa australiana, la cosid-detta "vespa di mare" (Chironex fleckeri), anch'essa infestan-te i mari del Queensland. Basta sfiorarne una, anche semorta, o addirittura il moncone di un suo tentacolo per tro-vare la morte, a meno che non s'intervenga in tempo (con unapposito antidoto, non ancora messo a punto per il velenodella Irukandji). Famigerata è anche la "Caravella portoghe-se" (Physalia physalis) che, simile a una medusa, è in realtàun aggregato di quattro organismi diversi. Anch'essa morta-le, possiede tentacoli lunghi fino a 30 metri che possono col-pire un bagnante anche se questo si tiene a debita distanzadalla "testa", una sacca d'aria galleggiante che annuncia lapresenza dell'animale. È presente nei mari caldi del mondoe, occasionalmente, è stata avvistata anche in Italia.

Maurizio Crispi

... Ma c'è medusa e medusa

Dalla Medusa della mitologia alle... gelatine multicolori

PAUSA CAFFE’ 3 settembre 2007 5ORIZZONTALI1 Associazione Editori 4 ... et sempliciter 7Suonare lo zufolo 11 Fiume del Piceno(Marche) 13 Chi presenta un aumento dell'u-rea nel sangue 14 Pelle 15 Nome di Asimov 16Trasformava tutto in oro 17 Gruppo“Progressive” degli anni Ottanta 18 Chiamataa raccolta delle truppe 20 Il gruppo di PeteTownshend 21 La sua capitale è Rio 22 A favo-re 23 Sigla di Caserta 26 Farina doppio zero27 Portico di una famosa scuola filosoficagreca 29 Modena 30 Donna di spettacolosenza competenze specifiche 32 La banca delVaticano 33 Il dio del vento senza la terza 34Inserimento di dati in un pc 36 Consonanti dilino 37 Indica dentro 38 Farmaco che togliesensibilità al dolore (se non lo sai, guarda trale “Chicche di Caffè”)

VERTICALI1 Conducevano le bighe 2 Il dio Vulcano degliantichi Greci 3 Lo zucchero comune 4 Ipotizza5 Relativo alla coda 6 Edgar Allan, poeta ame-ricano 7 Zulu per metà 8 Nome di Sivori 9

Nuora di Isacco e cognata di Esaù 10 Gli estremi del reato 12 Un'estate senza inizio 14 Una donna che sifa beffa dei basilari valori umani 16 Dittatore italiano della seconda guerra mondiale. 19 Iniziali delSommo Poeta 21 Brindisi 22 Colin, coordinò le operazioni militari in Iraq nel '91 24 L'Hernan che conqui-stò il Messico 25 Dietilammide dell'Acido Lisergico 26 Il centro dello zoom 28 Tiro senza io 29 Caramellamorbida 31 Strumento a percussione a forma di grande piatto concavo 32 Prefisso per cavallo 35 Cuneo37 Principio d'ischemia

SUDOKUSi devono disporre le cifre da 1 a 9 in una griglia qua-drata di 9 caselle per lato suddivisa in altrettanti riqua-dri, in maniera che in ciascuna riga, colonna e sezioneogni cifra compaia una sola volta. Per dare al solutoreun punto di partenza, alcune caselle sono già riempite.

UN PO’ DI FARMACOLOGIA La caffeina nei libri di Farmacologia èdefinita come una xantina trimetilata che si trova nei chicchi delcaffè, nelle foglie del thé, nelle noci di kola, nel cacao e in altrepiante. La caffeina merita giustamente di far parte del terzetto disostanze cosiddette "psicoattive", con l'alcool e la nicotina, piùusate nel mondo. Per quanto riguarda la caffeina, la scelta non silimita al caffè, thé, cioccolato e coca cola, ma a tutte quelle med-icine (per esempio gli analgesici) che trovano la caffeina associataad altri farmaci. Tenendo conto di queste possibilità, si è calcolato che l'americanomedio consuma un minimo di 500-600 milligrammi di caffeina algiorno. Però un buon dieci per cento di persone ne consuma oltremille al giorno (cioè un grammo!). Secondo i farmacologi una dose di caffeina superiore ai 250 milli-grammi è considerata come "grande". Quanta ne usano gli italiani?Non è difficile fare il conto se si considera che una tazzina di caffècontiene dai 50 ai 150, una tazza di thé è sui 60-75 e una coca colasui 50 mg. Perfino il caffè cosiddetto "decaffeinato" contiene 24milligrammi per tazza.

Chicche di caffè SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA SOLUZIONE DEL SUDOKU

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6a cura di Alessio Fabra

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ATTUALITA’ 3 settembre 2007 6

L'approvazione, lo scorsodicembre, della Conven-zione sui diritti delle perso-

ne con disabilità dell'Onu è unevento storico, che introduceuna rivoluzione culturale, socia-le, politica e tecnica. Si passadallo stato di cittadini invisibili aquello di persone titolari di dirit-ti umani; dalle politiche dell'assi-stenza e della sanità alle politi-che inclusive; da oggetti di deci-sioni prese da altri a soggetticonsapevoli che vogliono decide-re sulla propria vita. Questi cam-biamenti fanno proprio il model-lo sociale della disabilità, basatosul rispetto dei diritti umani. La disabilità è una condizioneordinaria che ogni essere umanopotrà vivere nel corso della pro-pria esistenza, e la società devetenerne conto progettando beni,servizi e politiche per tutti.La Convenzione migliorerà laqualità della vita di 650 milionidi persone con disabilità nelmondo, soprattutto nei paesipoveri, dove solo il 2% dellapopolazione con disabilità haaccesso ad interventi e servizi,come scuola e servizi sanitari. InEuropa alla negazione dei diritti(alla mobilità, al lavoro, ecc.) sisommano le discriminazioni: piùdel 56% dei bambini con disabili-tà frequenta classi speciali; ledifferenze di trattamento e l'ine-guaglianza sono ancora la normase 500.000 esseri umani sonoancora segregati in 2.500 megai-stituti.La Convenzione, basandosi suprincipi innovativi (dignità, auto-nomia individuale, indipendenza;non discriminazione; piena edeffettiva partecipazione e inclu-sione nella società; disabilitàcome parte della diversità

Cittadini visibili

umana; eguaglianza di opportu-nità; accessibilità; eguaglianzatra uomini e donne), riconosceche le persone con disabilitàsono discriminate e hanno man-canza di pari opportunità a causadei pregiudizi e degli ostacoli chela società frappone loro.Sottolinea che la disabilità, con-cetto in evoluzione, è una rela-zione sociale tra le caratteristi-che delle persone e la maniera in

Con la Convenzione Onu dello scorsodicembre migliore qualità di vita

e tutela dei diritti umani per i diversamente abili del progetto "C'è si può"

cui la società ne tiene conto.Proibisce tutte le discriminazionibasate sulla disabilità, garanten-do una eguale ed effettiva prote-zione legale in ogni settore, assi-curando adattamenti ragionevo-li, favorendo l'inclusione sociale.I cittadini colpiti da discrimina-zioni possono esigere i diritti,denunciando le violazioni davan-ti ai Tribunali. L'azione delle associazioni deve

rafforzare gli strumenti culturalidei propri associati nel riconosci-mento dei propri diritti umani ecostruire strumenti che sosten-gano le azioni di tutela legaleintrodotti dalla Convenzione, inparticolare la legislazione nondiscriminatoria italiana (art. 3della Costituzione, Dl. 216/2003,L. 67/2006), di cui chiarisce ilcampo di applicazione.

Il processo di ratifica dellaConvenzione ha visto una grandemobilitazione: sono novantotto iPaesi firmatari in pochi mesi (laprima volta per l'Onu), graziealla pressione delle organizzazio-ni di persone con disabilità edelle loro famiglie, determinantenella scrittura della Conven-zione. Ogni Paese firmatariodovrà introdurre la Convenzionenei propri sistemi normativi edovrà preparare periodicamenteun rapporto sullo stato di appli-cazione, controllato da unaCommissione internazionaledell'Onu.Poiché la Convenzione impegnagli Stati a coinvolgere le associa-zioni di persone con disabilità edei loro familiari nelle decisionipolitiche e nei processi di moni-toraggio, nuove sfide si profilanoper il movimento di liberazioneitaliano. Una legge da sola noncambia la nostra qualità di vita,ma continua l'iniziativa di chi siimpegna a promuovere e tutela-re i nostri diritti umani: "nientesu di noi senza di noi".

Giampiero Griffomembro del Consiglio mondiale

di Disabled Peoples' International

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Undici medici, cinque tecnici di laboratorio e tredici infermie-ri: in questo modo è stato configurato il potenziamento delpersonale della Ausl 6, in servizio già dallo scorso mese di ago-sto. Si tratta di incarichi a tempo determinato che riguardano,in particolare, gli ospedali della provincia secondo il seguenteschema: Ospedale dei Bianchi di Corleone: due medici diPronto soccorso, un ginecologo, un radiologo e un tecnico dilaboratorio; Ospedale Madonna dell'Alto di Petralia Sottana: unortopedico e un tecnico di laboratorio; Ospedale Cimino diTermini Imerese: due medici di Pronto soccorso e un tecnico dilaboratorio; Ospedale Civico di Partinico: due medici di Prontosoccorso e quattro infermieri professionali; MedicinaTrasfusionale di Cefalù: un medico e due tecnici di laboratorio;Ospedale Ingrassia di Palermo: un medico anestesista e seiinfermieri professionali; Ospedale Casa del Sole di Palermo: treinfermieri professionali.

Potenziato l'Organico dalla Ausl 6.Destinatari gli ospedali della provincia

grandemobilitazione

La fibra alimentare è costituita da un gruppo eterogeneo disostanze non digeribili. Sono comprese tra queste: cellulosa,emicellulosa, lignina, pectine, gomme, mucillagini, polisac-

caridi di riserva. Gli effetti funzionali sono notevoli e diversi. Allacapacità di assorbire acqua, caratteristica della cellulosa e delleemicellulose, sono da ascrivere, per esempio, l'aumento dellamassa fecale e l'accelerazione del transito intestinale. Ecco cherisultano utili in gastroenterologia per la cura della stipsi, per ladiverticolosi del grosso intestino e per la sindrome da colon irri-tabile. La dieta ricca di fibre, però, ha anche effetti notevolisulla prevenzione di molte altre malattie, quali appendicite, cal-colosi della colecisti, ernia iatale ed emorroidi.

a cura dello Studio “Nutrizione e Dietetica”

MINESTRA D'ORZO Sciacquate bene due porzioni di orzo perlato. Pelate e tagliate adadini una patata. Mondate e tritate un misto di maggiorana,rosmarino, salvia, timo, erba cipollina, prezzemolo e altre erbea piacere. Mettete in una pentola l'orzo, la patata e quattro cuc-chiai di soffritto, coprite a filo di brodo vegetale, portate al bol-lore e lasciate sobbollire per un'ora, unendo poco brodo se asciu-gasse troppo. Il brodo aggiungetelo più o meno anche in funzio-ne di quanto densa vi piace questa minestra. Va altrettanto beneasciutta come un risotto o molto brodosa. Due minuti prima chesia pronta unite le erbe. Regolate di sale e di pepe. Condite conun cucchiaio di olio e servite. Per addensare la minestra senza lapatata potete aggiungere 40 gr. di ceci lessati e passati con loschiacciapatate. (Allan Bay e Patrizia Bollo)

MANGIARBENE

RUBRICHE 3 settembre 2007 7

viaggio nel mondo della nutrizioneCONSIGLIATI

Le fibre alimentari: benessere intestinale

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tecipare alle spedizioni organizzate dallamarina britannica.Prenderà la cittadinanza inglese ed impare-rà così bene la lingua che diventerà uno deipiù famosi scrittori della letteratura anglo-sassone, con lo pseudonimo di JosephConrad.Il Romanzo "Cuore di Tenebra", ripropostodalla Casa editrice Mattioli 1885 e tradotto da FrancescaAvanzini, è uno dei più famosi e più autobiografici dell'autore.Il romanzo inizia con la descrizione di una Londra notturna vistadal Tamigi da una nave mercantile,in cui si trovano l'anonimo nar-ratore e il protagonista. La tetra vista richiama alla memoria delcapitan Marlow le sue avventure giovanili. La sua voglia di esplo-rare e la voglia di conoscere - racconta - lo portarono ad imbar-carsi per una missione di recupero nell'Africa nera, nel cuore piùinesplorato di questa terra, dove l'animo umano senza vincoli nonpuò che tremare davanti al suo "Cuore di Tenebra".Attraverso diversi incontri, giochi di potere, assalti cannibali edimmensa solitudine, il nostro capitano del vaporetto cerca di per-seguire il suo obiettivo: salvare il signor Kurtz, un uomo tenebro-so e infido per alcuni, una divinità per altri.In conclusione, il romanzo non è solo da considerarsi d'avventura:la discesa nelle zone più tenebrose e inesplorate dell'Africa,infatti, sarà anche la discesa nelle infime regioni dell'animoumano.

... Clemente

Cuore di Tenebradi Joseph Conrad- 2007 Mattioli 1885 - pagine 124

LA RECENSIONE

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segue da pagina 1

Il peso della culturaPrezzi di copertina imposti, a convenzioni con le Case editrici per pub-blicare in economia e con caratteristiche di qualità uguali per tutte,fino alla possibilità - al momento fantascientifica - di stampare tutti ilibri scolastici delle scuole dell'obbligo italiane per i tipi del Poligraficodello Stato (e per carità, non leggete in questa soluzione - "estremorimedio" apparentemente mortificante della libera impresa democrati-ca, ma esclusivamente dettato dalla gravità del "male" - tendenze poli-tico-ideologiche lontane anni luce dalle mie intenzioni!).Un sogno? Può darsi. Oppure è l'effetto del colpo di sole d'agosto...Bentornati. (f. p.)

segue da pagina 3

Genitori separati, bambini difficili?

visazioni musicali, percorsi d'ascolto immaginativi. Dopo un percorso complessivo della durata di un anno circa, R. è dive-nuto più sicuro di sé, iniziando ad esprimere il piacere di essere coin-volto nella relazione, ma ricercando anche il contatto fisico. I com-portamenti oppositivi sono diminuiti in modo significativo, mentre lasua voce s'è assestata su tonalità adeguate, favorendo la disponibilitàal dialogo. R., inoltre, ha conquistato la capacità di rappresentare sestesso attraverso le attività grafiche, nelle quali ha trovato gratifica-zione, producendo dei disegni che non ha più dovuto nascondere die-tro la cortina di scarabocchi. La conquista di rinnovate disponibilitàpersonali e relazionali e l'acquisizione d'un maggiore equilibrio psico-fisico hanno avuto un'influenza positiva sia all'interno del contestofamiliare, vissuto adesso da R. con una maggiore tranquillità emotivasia in quello scolastico dove sono notevolmente migliorate le sue pre-stazioni. (m. d.)

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buoni motivi per diventare socio Carta Club nell'attesa...

1 SCONTI: acquisti, spettacoli, punti di ristorazione, ma anche (i primi aPalermo!) prestazioni mediche e professionali.2 SERVIZI: consulenze coi nostri esperti. La redazione del giornale sarà lietadi mettere a vostra disposizione il parere di affermati medici, psicologi,consulenti fiscali, tributari, del lavoro, condominiali, informatici. 3 CLUB: sarà un piacere andare alla scoperta della nostra Palermo e dellaSicilia attraverso gite guidate a prezzi accessibili. Potrete iscrivervi a corsie tornei di gioco, di ballo, di sport. Potrete partecipare e proporre.4 SIAMO ECONOMICI: una tessera annuale costa 15 euro. Ma se siete in duenon scoraggiatevi: un contratto + valido per due tessere costa solo 20 euro.Se poi volete pensare a tutta la famiglia potete comprarne quattro con con-tratto Family spendendo in totale 30 euro! ..e tutte nominali.

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