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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -70% NO/CUNEO - N. 6 Anno 2018 2018 6 BUONE FESTE

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -70% NO/CUNEO - N. 6 Anno 2018

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BUONE FESTE

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P R E S E N T A Z I O N E

IN QUESTO NUMERO

L’ultimo numero del 2018 si apre con l’editoriale, firmato dal vicepresidente Claudio Blengini. Egli parte dai ponti e dalle scuole, per arrivare ai risparmi (tagli?) nella

Sanità pubblica. Aggiungerei solo, alla sua esauriente disamina, una domanda: qual è la spesa pro-capite nelle due ASL della provincia di Cuneo rispetto ad altre della Regione? Dopo i verbali del Consiglio Direttivo e della Commissione Albo Odontoiatri pubblichiamo l’analisi, a cura del Pre-sidente della CAO Gian Paolo Damilano, della legge di riforma degli Ordini in ambito sanitario, alla quale purtroppo mancano ancora molti decreti attuativi. Dicembre, si sa, è tempo di bilanci: potete leggere, perciò, il resoconto delle attività di formazione, e di altre iniziative, proposte dall’Ordine nell’anno che volge al termine. Il Consiglio Direttivo dell’Ordine si congratula con il consigliere Luigi Fenoglio, recentemente nominato socio d’onore della SIMI, Società Italiana di Medicina Interna. Anche alla Maxiemergenza Sanitaria regionale, diretta dal dr Mario Raviolo, vanno le congratulazioni del Consiglio per il riconoscimento di secondo livello al suo Emer-gency Medical Team, con sede a Saluzzo. Segue il bilancio della Commissione Giovani. Vi offriamo quindi la prima delle sintesi citate nell’articolo, trattate da Fulvio Pomero e dai suoi colleghi della Medicina Interna dell’ASL CN2 e dell’ASO S. Croce di Cuneo. Il collega Andrea Tortore ci illustra un altro problema di salute pubblica, e cioè i rischi legati all’uso di derivati della cannabis. Da un’altra Commissione, quella delle Cure Palliative (CP), riceviamo il primo di una serie di articoli, a firma di Pietro La Ciura e Andrea Delfino, dell’UOCP con sede a Busca. I colleghi della Medicina Interna del S. Croce di Cuneo ci parlano quindi delle problematiche dell’errore medico, analizzando in particolare il ragionamento clinico. Marina Vallati ci espone i rischi, anche gravi, legati all’uso, eccessivo o improprio, di TV, smartphone e tablet nei bimbi più piccoli. Pubblichiamo quindi il testo di una videoconferenza che due Equipe territoriali hanno tenuto con la collega Nadia Galliano, nata a Cuneo ma specializzanda a Milano, sul tema dell’infezione HIV, in sordina negli ultimi anni. Aggiungo solo che in provincia di Cuneo, nel 2017, ci sono state 39 nuove diagnosi, il doppio dell’anno precedente. Potete poi leggere la sintesi di due importanti comunicazioni della FNOMCeO sull’ECM, nonché un documento della Federazione sulla drammatica situazione della medicina nel prossimo futuro. Ci sono novità anche per il “recupero crediti” degli anni passati: abbiamo estratto le notizie dalla mailing list dell’Ordine. Ospitiamo poi tre resoconti: il primo, di Claudio Blengini, sui corsi BLS-D. Poi quello, di Elisa Colombi e Manuela Turco sul convegno, promosso dal nostro Ordine e da quello dei colleghi veterinari, sulla “Pet-therapy”, in italiano IAA (Interventi Assistiti con gli Animali). La collega consigliera Annalisa Amati espone la sua valutazione della legge sulle DAT, che il prof. Antonio Rimedio, bioetico, aveva trattato negli scorsi numeri del notiziario. Prima di chiudere con le iscrizioni e cancellazioni vi proponiamo il primo concorso fotografico indetto dall’Ordine, su idea del consigliere Giuseppe Vassallo, in collaborazione con l’Associazione Culturale Progetto HAR. La scadenza è fissata al 20 febbraio 2019 e un invito alla riflessione proposto da Elsio Balestrino e Claudio Blengini sull’edizione 2018 del corso Maxiemergenze dell’Ordine.

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Franco MAGNONE

P R E S E N T A Z I O N E

Si informa che la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), sulla base dei dati provenienti dal Consorzio Gestione

Anagrafica delle Professioni Sanitarie (Co.Ge.A.P.S.), ha inviato all’Ordine i nominativi dei medici certificabili e non certificabili ai fini dell’assolvimento dell’obbligo formativo di Educazione Continua in Medicina (ECM) per il triennio 2014 – 2016. Pertanto invitiamo tutti gli iscritti, fin d’ora, a verificare la propria situazione in merito ai crediti ECM sul sito del Co.Ge.A.P.S. all’indirizzo http://application.cogeaps.it/cogeaps/registrazioneProfessionista.public. Ciò al fine di consentire entro il 31.12.2018 a tutti coloro i quali abbiano acquisito nel 2017 crediti “trasferibili” per il recupero relativo al triennio 2014-2016 di conse-guire la certificabilità ECM per il detto periodo (vedi approfondimenti pagg. 13 e 15).

Ricordiamo che la collaborazione al Notiziario è aperta a tutti gli iscritti. La Dire-zione si riserva il diritto di valutare la pubblicazione e di elaborarne il testo

secondo le esigenze redazionali: viene comunque raccomandata la brevità. Il ter-mine di consegna del materiale, da inviare esclusivamente via e-mail alla Segreteria dell’Ordine, per il prossimo numero è stabilito per il 25 gennaio 2019: detto termine per ragioni organizzative deve intendersi come tassativo. Ricordiamo ancora che, date le scadenze di pubblicazione del Notiziario (di norma, intorno al giorno 15 dei mesi di febbraio, aprile, giugno, agosto, ottobre e dicem-bre), è indispensabile che le notizie sugli eventi vengano inviate almeno tre mesi prima. In caso contrario, potrà accadere che i dati del congresso appaiano in ritardo o debbano, all’opposto, essere cassati...

La Segreteria dell'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Cuneo si trova a in Via Goffredo Mameli 4/bis.

Orari di apertura: Lunedì 9:00 - 17:00 Martedì 9:00 - 13:00

Mercoledì 9:00 - 17:00 Giovedì 9:00 -13:00Venerdì 9:00 - 13:00 Sabato CHIUSO

Contatti: Tel. 0171 692195 Fax: 0171 692708 email: [email protected] email PEC: [email protected]

In occasione delle festività natalizie gli uffici della Segreteria saranno chiusi nei giorni: Lunedì 24 e Lunedì 31 dicembre 2018.

Obbligo formativo

e Crediti ECM trasferibili

Invito

a collaborare al notiziario

Orari e contatti

dell’Ordine

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quando emerso dalle indagini dei carabinieri, il solaio sarebbe stato realizzato di 12 centimetri invece dei regolamentari 22. Tutto questo per rientrare nei costi previsti nell’offerta, secondo l’accusa al ribasso. Per vincere gli appalti, infatti, sembra che l’offerta presentata dai due imprenditori incriminati fosse molto più bassa di quelle presentate dalle ditte concorrenti. Poi, in qualche modo, si doveva rientrare con le spese. E allora mi e vi chiederete, come diceva l’onorevole Di Pietro, che c’azzecca questo con la Sanità? C’azzecca, c’azzecca. In Sanità oltre alle gare d’appalto, da molto tempo abbiamo dovuto fare i conti con il contenimento della spesa e fin qui niente di male. Ma i conti li abbiamo dovuti fare anche con i risparmi su base ragionieristica e con i tagli lineari. Abbiamo così iniziato a ricevere dalle Aziende sanitarie riflessioni sull’appropriatezza pre-scrittiva, tabulati con l’indicazione della spesa media, della deviazione standard, e così via. Due anni fa, forse ricorderete, cinque medici di base dell’ASL di Avellino vennero accusati di prescrizioni improprie di farmaci antipertensivi della classe “sartani”, che secondo l’Asl non potevano essere prescritti ai loro pazienti. Per questi motivi vennero denunciati alla Corte dei Conti. Ebbene, dopo due anni ecco la sentenza che assolve tutti i medici irpini. La Procura regionale, infatti, aveva citato in giudizio i cinque colleghi per aver prescritto farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale, in violazione della relativa indicazione terapeutica, richiamando il principio della appropriatezza pre-scrittiva sancito da varie disposizioni di legge. Precisando che non era contestata ai medici la discre-zionalità terapeutica, ma la violazione delle indicazioni terapeutiche e del principio di appropriatezza prescrittiva. Le condotte oggetto di contestazione da parte della Procura regionale hanno riguardato casi nei quali i medici, in assenza di una adeguata motivazione clinico-scientifica, avrebbero prescritto direttamente farmaci di seconda linea, comportanti un maggior costo a carico del Servizio Sanitario, rispetto alle alternative terapeutiche disponibili per pazienti trattati per la prima volta. La Procura regio-nale riteneva che le prescrizioni effettuate dai cinque professionisti avrebbero comportato un danno economico per l’ASL di circa ventimila euro. Ebbene, dopo due anni la sentenza della sezione Campana della Corte dei Conti assolve tutti i colleghi indagati per non aver commesso nessun illecito e condanna l’ASL di Avellino alla refusione delle spese legali (mille euro per ogni medico: in totale cinquemila euro). Sorvoliamo sul maggior impegno di spesa per l’ASL, questo sì certificato dalla sentenza, (chissà se anche qui ne risponderà qualcuno?), rispetto a quello ipotetico dei medici, risultato poi inesistente per la Corte. Conviene però soffermarsi un attimo sulle ragioni per cui questa ha rigettato l’ipotesi di danno erariale nei confronti dei sanitari. Il Collegio affronta il merito della questione la cui valutazione è legata al concetto stesso di appropriatezza pre-scrittiva e ribadisce come debba essere considerato e “riconosciuto un margine di discrezionalità”, legato alle caratteristiche del singolo paziente, alle sue condizioni cliniche, di tollerabilità o potenziali interazioni farmacologiche. “Conseguentemente, non è illegittimo prescrivere farmaci anche in deroga apparente alle disposizioni vigenti...” sostengono i magistrati contabili. Dalle lettura della sentenza che può essere visionata per intero al seguente indirizzo mail: http://www.fimmgnotizie.org/shared/userfiles/file/sent%20860%202018_signed.pdf emerge con chiarezza il riconoscimento e la necessità di una personalizzazione delle cure, tipica della medicina di famiglia. E anche l’eventuale contestazione sull’appropriatezza prescrittiva va riportata

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“Spe melioris amittitur bonum” vecchio e saggio proverbio latino che viene a taglio per una riflessione tra ponti scuola, e Sanità italiana. Dicevano infatti i latini con ragione che: “Il meglio è nemico del bene.” E allora questo incipit cosa c’entra con i ponti, le scuole e la

Sanità del nostro paese? C’entra c’entra e vi spiego come. E per non farci mancare nulla partiamo anche da un secondo proverbio “spendere meglio, per spendere meno”. Che si debbano contenere i costi è una cosa buona e giusta, ci mancherebbe altro! E tutto dove è possibile si deve fare. Così per contenere i costi e migliorare l’efficienza è giusto fare le gare di appalto e favorire la concorrenza. Ma fatto il provvedimento, ecco che si comincia a trovare le scappatoie per garantire il profitto, ma non sempre però il giusto profitto. E allora si scopre che il ponte di Genova da tempo era in “condizioni precarie”, ma si scopre anche che stando a quanto riportato dal 'Secolo XIX': “in fase di costruzione

del Ponte Morandi sarebbero stati utilizzati negli stralli meno cavi rispetto a quelli previsti nel progetto. Ma non finisce qui, perché, ancora, secondo il quotidiano storico genovese, “manche-rebbero anche le guaine protettive dei cavi, che avrebbero poi comportato un deterioramento totale di determinati punti degli stralli. Per tale ragione, la Procura di Genova sostiene che fra il progetto originario e quello poi realizzato ci sarebbero una serie di differenze rilevanti e sostanziali.” E ancora da “Latina quotidiano”: Sperlonga, scuola senza fondamenta a rischio crollo: i motivi del sequestro. Una nuova ala della scuola senza fondamenta, per risparmiare sui costi, che poteva crollare. Questa l’accusa più grave del sostituto procuratore Valerio De Luca mossa ai due imprenditori di Formia arrestati nell’ambito di un’indagine costola dell’inchiesta Tiberio. Un edificio scolastico, il “Sottotenente Alfredo Aspri” realizzato a Sperlonga per accogliere gli alunni. Il cantiere però è stato sequestrato d’urgenza, su disposizione del P.M., perché pericoloso. Al posto degli scavi per le fondamenta la ditta aggiudicataria dell’appalto avrebbe fatto solo qualche buca e poggiato l’immobile direttamente sul terreno. Inoltre, sempre da

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P R E S E N T A Z I O N E

IL PONTE, LA SCUOLA E LA SANITÀ IN ITALIA: RIFLESSIONI PER L’USO Claudio BLENGINI

E D I T O R I A L E

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a meccanismi di verifica sui singoli pazienti e sulle sin-gole scelte. Il “criterio astratto del danno derivante dal superamento di medie ponderate non può essere seguito” e “l’esistenza e la quantificazione del danno non possono essere valutati sulla base del mero scostamento dalla media prescrittiva, ma solo con una adeguata ana-lisi delle singole prescrizioni effettuate in rapporto alle patologie da curare” dicono ancora i giudici. Il problema è infatti stabilire quale sia il punto di caduta tra un cor-retto risparmio, e quella che si potrebbe definire un’o-missione di cura. Cioè, come declinare nel concreto la famosa frase “appropriatezza prescrittiva”. Anche perché il risparmio portato all’estremo sana i conti, ma rischia di danneggiare i malati. Il miglioramento dei conti si vede subito, il possibile danno ai malati è invece spal-mato nel tempo, e quindi poco visibile e rilevabile. Uno studio prospettico su questo rischio oltre che essere lungo, problematico e di difficile esecuzione, non credo sia nell’interesse di chi si preoccupa unicamente di tagliare. Anche se il contenimento della spesa farmaceu-tica non è l’unica voce con cui ripianare i conti della Sanità. I tagli lineari poi, seppur si rivelano efficaci a prima vista, nel tempo finiscono spesso per assomigliare ad un’aneddotica storia del taglio di un ramo di un albero finita malamente. Recita la storia che un contadino, per tagliare più comodamente un lungo e pesante ramo di una pianta posto piuttosto in alto, senza preoccuparsi di valutare il sistema migliore e le possibili conseguenze derivanti dalla sua scelta, decideva per tagliarlo più como-damente in tanti pezzi, di iniziare a segarlo dalla punta. Ma giunto al termine del primo taglio, mentre cadeva e prima del violento impatto con il terreno si era d’improv-viso reso conto che forse era meglio valutare con più

attenzione le sue scelte e soprattutto stare seduto dalla parte giusta. Stando così le cose, il risparmio, seppur cosa virtuosa nella sua definizione letterale, si scontra nella sua declinazione pratica con la realtà dei fatti. Il rischio paese e del nostro in particolare è che spesso si scambia una giusta intenzione per la realtà dei fatti. Non sempre infatti la spesa più bassa è sinonimo di miglior gestione o di risparmio efficace. Se il ponte di Genova fosse stato costruito come previsto dal costruttore (se sono vere le ipotesi segnalate dal giornale) e se si fosse iniziato ad ascoltare i segnali di allarme più volte rilevati sulla struttura e sempre disattesi, magari avremmo aumentato la spesa, ma avremo salvato molte vite umane. Visto che quanto successo era tutto meno che imponderabile. Lo stesso discorso vale per l’ampliamento della scuola, dove i costi più bassi per vincere l’appalto non hanno significato un risparmio virtuoso ma un maggior rischio per gli studenti. Rischio prevenuto, questa volta sì, da un tempestivo e felice intervento della magistratura.

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La vicenda dei medici di Avellino e la sentenza ultima della Corte dei Conti che pone finalmente alcuni punti fermi sulla possibilità e sull’etica del contenimento della spesa, apre ampie riflessioni su quale sia il punto di equilibrio tra risparmio etico e tutele della salute dei cittadini. Chiarendo in modo defi-nitivo che il risparmio non può essere fatto sulla loro pelle e tanto meno tout-court. Questo non significa che non si debba risparmiare o che non si debba tenere conto nelle scelte del rapporto costo-beneficio. Significa però che non si può continuare a ridurre la spesa continuando a richiedere a chi è già virtuoso di contribuire a sanare i debiti fatti da altri e su altre partite. Il medico ha come primo mandato quello della tutela della salute dei propri pazienti, e se un’attenzione etica alla spesa non solo è giusta ma doverosa, non per questo può e deve delegare al mandato di tutela, rinunciando ad opporsi, quando giusto e necessario, a richieste incongrue o ina-deguate di contenimento dei costi o a imposizioni inaccettabili. La serietà, la coerenza, e l’etica professionale, in un momento di profondo cambiamento e di malessere generalizzato, non possono che essere lo strumento più importante per dare con più forza dignità alla categoria, senza se e senza ma e soprattutto senza accettare supinamente imposizioni o aggiustamenti di comodo. Il Sistema Sanitario italiano rimane ancora, nonostante tutto, per ora, tra i primi del mondo, malgrado i tagli e la carenza di personale. E questo, giova dirlo ad alta voce, non per la lungimiranza dei politici, ma per il silenzioso lavoro di tanti medici e operatori sanitari che continuano ad amare questa difficile e problematica pro-fessione e che hanno fatto fronte con abnegazione e coraggio alle carenze del Sistema, strutturali e non. Ma questo non può durare in eterno. È ora per il Sistema di voltare pagina e per i medici di non chinare più la testa.

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P R E S E N T A Z I O N E E D I T O R I A L E

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Presenti: Dr Giuseppe GUERRA, Dr Claudio BLENGINI, Dr Gian Paolo DAMILANO, Dr Giuseppe BAFUMO, Dr.ssa Annalisa AMATI, Dr Elsio BALESTRINO, Dr Felice BORGHI, Dr Christian BRACCO, Dr Quintino CARTIA, Dr Giorgio FOSSATI, Dr Andrea Giorgio SCIOLLA, Dr Salvio Augusto SIGISMONDI, Dr Giuseppe VASSALLO, Dr Livio VIVALDA, Dr Luigi Giovanni NIVOLI

1. Approvazione verbale della seduta del 19/07/2018; 2. Comunicazioni del Presidente: comunicazione FNOMCeO n. 78, segnalazione

Dr Lerda, preventivo per defibrillazione precoce; 3. Comunicazioni del Vice Presidente; 4. Regolamento di gestione delle richieste a cura del DPO Rosanna Giorgis; 5. Delibere amministrative: sgravio quote dottori Pomero Giulia e Serra Riccardo,

spese per corso di aggiornamento Gestione sanitaria degli incidenti maggiori; 6. Medicina in associazione; 7. Vidimazione parcella; 8. Iscrizione elenco psicoterapeuti; 9. Iscrizione RMC;

10. Concessione patrocini; 11. Pubblicità sanitaria; 12. Iscrizioni e cancellazioni; 13. Varie ed eventuali

Il verbale della seduta svolta il 19/07/2018 viene approvato all’unanimità dai pre-senti alla seduta.

Si discute sull'opportunità di organizzare un incontro sulla questione privacy. Si concorda di dare informazione sul notiziario dell'avvenuta proroga di applicazione ad aprile, e si convocherà in giunta il DPO dell'Ordine per vedere se sia possibile istituire un servizio di consulenza in sede. L'associazione donatori d'organo chiede secondo il protocollo d'intesa stilato a suo tempo con l'Ordine di poter tenere un incontro con i medici presso l'Ordine per sensibilizzare i colleghi. Si decide di tenere la prevista commissione disciplinare il 18/10 e quindi di spostare il consiglio al 25/10.

Si dibatte sulla questione dell'adesione alla lettera scritta da padre Zanotelli in conformità a quanto fatto dall'Ordine di Torino, circolata in mailing list quest’estate, e si approva comunicato da pubblicare sul notiziario. Si dibatte sulla segnalazione giunta da parte di un collega di Cuneo, relativa al contenuto di una pagina Facebook dove compaiono giudizi su medici cuneesi. Il collega verrà ascoltato in giunta per avere ulteriori chiarimenti. Viene letto comunicato FNOMCeO, secondo cui il medico che sconsiglia o contratta le pratiche vaccinali commette illecito deontologico; verrà pubblicato sul notiziario.

RIUNIONE del CONSIGLIO

DIRETTIVO del 13.09.2018

ORDINE DEL GIORNO

Approvazione verbale

Comunicazioni del Presidente

Comunicazioni del Vice Presidente

Il comunicato relativo a «violenza sugli operatori sanitari» sarà pubblicato sul notiziario. Si approva il progetto defibrillazione precoce, sarà da rivalutare nel 2019.

VISTO...omissis...il Consiglio DECIDE di avallare il regolamento per la gestione delle richieste per l’esercizio dei diritti degli interessati e di predisporre la modu-listica da adottare in caso di richieste.

- Il Consiglio, preso atto del decesso della Dott.ssa Pomero Giulia e del dottor Serra Riccardo delibera di sgravare le suddette quote. - Spese per corso di aggiornamento Gestione sanitaria degli incidenti maggiori. Il Consiglio...omissis...visti i preventivi e le precedenti deliberazioni...omissis...delibera: - di affidare l’incarico relativo a locazione, pernottamento, ristorazione e servizio tecnico di ripresa in streaming del corso gestione sanitaria degli incidenti maggiori alla Società Casa Regina Montis Regalis, per l’importo di € 7.500, alla società Kalata per un importo di € 200 e alla Pasticceria Drai per l’importo di € 450,00.

Il Consiglio prende atto della documentazione integrativa relativa allo Statuto di una medicina di gruppo integrata e di una medicina in rete.

Il Consiglio dell’Ordine prende atto della parcella revisionata dal Dr S. A. e approva l’importo trascritto. Idem per parcella presentata dal Dr G. M.

Il Consiglio...omissis...delibera l’iscrizione nell’Elenco degli Psicoterapeuti del Dr Giovanni Blengino, specialista in psichiatria.

Il Consiglio ...omissis... delibera l’iscrizione nel registro delle MNC della Dr.ssa CARERI Maria Carmela (omeopatia).

Viene concesso il patrocinio ai seguenti eventi: X Giornate Piemontesi di Medicina Clinica 2018 che si terrà a Cuneo l’11-12-13 ottobre 2018; Pillole in musica: il benessere del paziente fragile che si terrà a Fossano sala Brut e Bon il 17 novembre 2018.

Il Consiglio prende atto dell’autodichiarazione per pubblicità informativa presentata dalla Dr.ssa R. M. Inoltre esprime parere su un quesito posto dalla Dr.ssa C. M..

Vengono elencate in apposite pagine del notiziario.

Si approva la richiesta del Presidente CAO di poter presenziare ad un evento orga-nizzato dall'Ordine di Foggia, a cui è stato invitato, con spese di viaggio a carico dell'Ordine. Lo stesso illustra il convegno organizzato per il 24/11, rivolto a medici di medicina generale e medici odontoiatri, che godrà di accreditamento per 50 partecipanti.

Regolamento gestione richieste a cura del DPO

Delibere amministrative

Medicina in associazione

Vidimazione parcella

Iscrizione elenco psicoterapeuti

Iscrizione RMC

Concessione patrocini

Pubblicità sanitaria

Iscrizioni e cancellazioni

Varie ed eventuali

V E R B A L I

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Presenti: Dr Giuseppe GUERRA, Dr Claudio BLENGINI, Dr Gian Paolo DAMILANO, Dr Giuseppe BAFUMO, Dr.ssa Annalisa AMATI, Dr Elsio BALESTRINO, Dr Felice BORGHI, Dr Christian BRACCO, Dr Quintino CARTIA, Dr Giorgio FOSSATI, Dr Andrea Giorgio SCIOLLA, Dr Salvio Augusto SIGISMONDI, Dr Giuseppe VASSALLO

1. Approvazione verbale della seduta del 13/09/2018; 2. Revisione contabile 3° trimestre 2018; 3. Comunicazioni del Presidente: richiamo alle Commissioni, nuova convenzione

Colpa Grave Botanica Assicurazioni, proposta economica EBSCO; 4. Comunicazioni del Vice Presidente: assemblea (progetto premio/mostra

fotografica) – piano formativo anno 2019 – DAT; 5. Delibere amministrative:

Regolamento privacy UE 2016/679 General Data Protection Regulation (GDPR) Adozione del registro dei trattamenti - Istruzioni operative per le persone autorizzate al trattamento – Regolamento per l’utilizzo dei sistemi informatici – Nomina custode della password Delibera di spesa per sostituzione caldaia sala riunioni; Delibera di spesa per pranzo corsi BLSD.

6. Concessione patrocini; 7. Iscrizioni e cancellazioni; 8. Varie ed eventuali

Il verbale della seduta svolta il 13/09/2018 viene approvato all’unanimità dai pre-senti alla seduta.

Il dott. Magnone comunica ai Consiglieri che il giorno 17/10/2018 il Collegio dei Revisori si è riunito presso la sala dell’Ordine per il controllo della documentazione contabile fino al 31/09/2018. Si procede con la lettura del verbale che attesta la conformità dei dati e la corrispondenza degli importi tra cassa contanti, banca, mandati e reversali. Il Consiglio approva il verbale che verrà numerato progressi-vamente ed inserito nell’ apposito registro.

Colpa Grave Botanica ASSICURAZIONI, proposta economica EBSCO; - Riguardo a quanto emerso in mailing list sulla questione certificati per porto d’armi, si incarica la FIMMG, attraverso i suoi rappresentanti, di stilare una risposta organica in merito. -Proposta economica EBSCO: viene esaminata la proposta giunta dall’Ordine di Torino, trattata dallo stesso, per il rinnovo della convenzione a livello regionale, che non viene accettata; si lamenta il mancato coinvolgimento e si decide di inviare una lettera a Torino, mandata per conoscenza anche agli altri ordini pie-montesi, chiedendo chiarimenti sulla proposta e la convocazione della FROMP in tempi brevi.

- Viene esaminata la proposta di Botanica Assicurazioni, si dà parere favorevole. - Richiesta collaborazione e contributo da parte dell’associazione tumori: viene informato il Consiglio, la questione sarà dibattuta nel prossimo incontro. - Commissioni ordinistiche: non tutte funzionano con la stessa sollecitudine, si richiamano i referenti alla loro attivazione.

- Piano formativo anno 2019: per chiarire ai colleghi come stilare il proprio piano formativo, sarà organizzato a gennaio un incontro, accreditato ECM rivolto sia a medici che odontoiatri. - DAT: in collaborazione con gli infermieri saranno organizzate serate o un convegno. - Progetto premio/mostra fotografica: il dr. Vassallo presenta al Consiglio l’iniziativa di organizzare una mostra concorso di fotografia in occasione della prossima assem-blea, che si terrà nella sala della Provincia. Il bando sarà pubblicato sul notiziario e sul sito. Il progetto viene approvato.

Il Consiglio...omissis... delibera l’adozione del Registro dei Trattamenti, delle istru-zioni operative per le persone autorizzate al trattamento e del Regolamento per l’utilizzo dei sistemi informatici. Il Consiglio...omissis... preso atto del malfunzionamento della caldaia della sala riunioni… valutato il preventivo pervenuto e l’affidabilità della ditta… considerato che l’affidamento di forniture di importo inferiore a € 40.000,00 possa avvenire mediante affidamento diretto, adeguatamente motivato...omissis... delibera di acquistare dalla ditta Centro Servizi S.r.l. una caldaia a tiraggio naturale, per l’importo di 1.750 €. Il Consiglio...omissis... valutata la proposta del Responsabile Scientifico dei corsi BLSD di provvedere al pranzo dei discenti stanziando un importo pari a € 10/15 a persona; considerato che l’affidamento di forniture di importo inferiore a € 40.000,00 possa avvenire mediante affidamento diretto, adeguatamente moti-vato...omissis... delibera di affidare alla Trattoria Self Service Il Sole di Giorsetti la ristorazione dei corsi BLSD dell’anno 2018 e 2019.

Viene concesso il patrocinio - al format proposto dal Dr Andrea Tortore alle Scuole Superiori della provincia di Cuneo sulle sostanze psicoattive di nuova generazione; - al convegno Una città cardio protetta 2: life support che si terrà a Busca in data 24/11/2018; - al convegno Il dolore pelvico femminile che si terrà a Cuneo il 29/11/2018.

Vengono elencate in apposite pagine del notiziario.

Il Consiglio approva lo sgravio della quota del Dr Motz Nils Herwing. Il Consiglio decide di stanziare la cifra di € 90 come indennizzo alla sede ospitante il corso di Vicoforte, a copertura della sparizione di alcuni libri là esposti; Sulla questione investimenti dell’ENPAM, sollevata da una trasmissione televisiva e ripresa in mailing list, si attendono comunicazioni ufficiali da parte dell’Ente.

Comunicazioni del Vice Presidente

Delibere amministrative

Concessione patrocini

Iscrizioni e cancellazioni

Varie ed eventuali

RIUNIONE del CONSIGLIO

DIRETTIVO del 25.10.2018

ORDINE DEL GIORNO

Approvazione verbale

Revisione contabile 3° tri-mestre 2018

Comunicazioni del Presidente

V E R B A L I

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La Commissione Nazionale per la Formazione Continua, nella seduta del 27 set-tembre 2018, ha stabilito di incentivare i professionisti sanitari nell’assolvimento

del proprio percorso di aggiornamento continuo, puntando ad una maggiore sem-plificazione e chiarezza del sistema di regolamentazione dell’ECM.Nello specifico, sono state approvate alcune importanti modifiche riguardanti: 1) la possibilità, per tutti i professionisti che nel triennio 2014-2016 non abbiano soddisfatto l’obbligo formativo individuale triennale, di completare il consegui-mento dei crediti con formazione ECM svolta nel triennio 2017-2019; 2) l’ampliamento dal 10% al 20% della percentuale di crediti formativi acquisibili mediante autoformazione per il triennio 2017-2019; 3) l’invio di un resoconto annuale, fornito dal CoGeAPS agli Ordini e alle Federazioni, in merito all’obbligo formativo con i crediti formativi acquisiti nel triennio, quelli acquisiti nell’ultimo anno nonché i crediti spostati di competenza dal triennio 2017-2019 al triennio 2014-2016 dai singoli professionisti sanitari. Per quanto riguarda la decorrenza dell’obbligo di formazione continua dei professionisti neoiscritti, esso decorre dal 1° gennaio successivo alla data di prima iscrizione all’Ordine.

P R E S E N T A Z I O N E

- Comunicazione n.79 del 2.08.2018: Corso teorico pratico ECM sull’Emergenza e Urgenza; - Comunicazione del 30.08.2018: Comunicazione Presidente Commissione Albo Odontoiatri– Agenda Luglio 2018; - Comunicazione n.84 del 5.09.2018: audizione informale della FNOMCeO con riferimento al disegno di legge C 1117, approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 25 luglio 2018, n.91; - Comunicazione n.83 del 5.09.2018: Legge 9 agosto 2018, n.96 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 luglio 2018, n.87, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese – spesometro – split payment; - Comunicato stampa del 5 settembre 2018; Formazione del medico: in arrivo le “Giornate baresi”.

Comunicazione avente per oggetto Ordine Medici/C.: nell’udienza dell’11 settem-bre u.s. il C. è stato condannato alla pena di mesi tre di reclusione, con la sospen-sione della condizionale, con condanna al risarcimento del danno quantificato in Euro 6.500 ed alle spese.

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COMMISSIONE ODONTOIATRI

Verbale della seduta del 17.09.2018

ORDINE DEL GIORNO

Approvazione verbale

Esamina nuova documen-tazione Centro X. Y.

Esamina Titolo Master del Dr A. M.

Esamina pubblicità sanitaria Dr R. E.

Segnalazione Ordini Milano e Asti

pubblicità sanitarie

CAO Foggia: invito XXVIII Giornate

Comunicazioni FNOMCeO

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Presenti i dottori: Gianpaolo DAMILANO - Presidente Lorenzo BONACOSSA, Roberto GALLO, Franco RADOGNA, Luigi Giovanni NIVOLI

1. Approvazione verbale seduta del 16 luglio 2018; 2. Esamina nuova documentazione Centro X. Y.; 3. Esamina Titolo Master del Dr A. M.; 4. Esamina pubblicità sanitaria Dott. R. E.; 5. Segnalazione Ordini Milano e Asti pubblicità sanitarie; 6. CAO Foggia: invito XXVIII Giornate; 7. Comunicazioni FNOMCeO; 8. Comunicazioni Avv. Massa

Il verbale della seduta del 16 luglio 2018 viene approvato all’unanimità.

La Commissione visiona la documentazione inviata dall’ASL CN2 in data 13 set-tembre 2018 e si decide di rimandare la discussione alla prossima riunione..

A seguito di richiesta da parte del Dr A. M. sull’utilizzo pubblicitario e sulla possibilità della pratica inerente a un master in neuro modulazione auricolare conseguito presso l’Università di S., si invia richiesta in Federazione sulla liceità del titolo..

La Commissione visiona una pubblicità del Dott. R. E. pubblicata su un settimanale; si decide di rinviare la discussione alla prossima riunione CAO.

La Commissione decide di inviare all’Ordine di Milano e all’Ordine di Asti segna-lazione di pubblicità da parte di studi odontoiatrici operanti nelle rispettive province aventi caratteristiche di pubblicità occulte e fuorvianti

È pervenuta da parte della CAO di Foggia l’invito per il Presidente all’inaugurazione della Manifestazione “XXVIII Giornate Odontoiatriche Daune -28-29 settembre 2018”. Il Dr Damilano decide di partecipare a questo evento.

- Comunicazione n.71 del 19.07.2018: Segnalazione esercizio abusivo della pro-fessione di odontoiatria Sig. D’A. N. A.; - Comunicazione n.72 del 19.07.2018: Sospensione feriale dei termini processuali; - Comunicazione del 27.07.2018: Congresso di Torino 30 novembre -1° dicembre 2018; - Comunicazione n.77 del 26.07.2018: Polizze di coperture rischi RC Patrimoniale, Tutela Legale e infortuni a favore dei componenti dei Consigli Direttivi; - Comunicato stampa del 28 agosto 2018: “Le società devono essere iscritte all’Or-dine, altrimenti il paziente non viene tutelato”;

V E R B A L I

Comunicazioni Avv. Massa Delibera della Commissione nazionale ECM sul recupero dei crediti e autoformazione nel triennio 2017-2019

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A seguito nostra richiesta all’Ordine TSRM-PSTRP di iscrizione del Dott. C. M., sedi-cente igienista dentale, in data 14 settembre 2018 è pervenuta email di risposta a firma della Presidente dell’Ordine che ci comunica che non risulta nessuna domanda di pre-iscrizione da parte del suddetto Dottore.

- Comunicato stampa del 10.09.2018: Cagliari per due giorni capitale dell’Odon-toiatria italiana ed europea; - Comunicazione n.89 del 27.09.2018: questionario “Violenza sugli operatori sani-tari e burnout”; -Comunicazione n.91 del 28.09.2018: Regolamento per la concessione di sov-venzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari e patrocini a favore degli Ordini; - Comunicato stampa dell’1.10.2018: Sopprimere i test di ingresso non vuole dire abolire il numero chiuso.

COMMISSIONE ODONTOIATRI

Verbale della seduta del 15.10.2018

ORDINE DEL GIORNO

Approvazione verbale

Relazione Presidente

Relazione Presidente

Segnalazione abusivo Dr M. D

Esamina documentazione Centro XY

Esamina pubblicità sanitaria Dr R. E.

Esamina pubblicità sanitaria Dr.ssa G. M.

Esamina pubblicità sanitaria Dr T. P.

Esamina pubblicità sanitaria Dr S. S.

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Presenti i dottori: Gianpaolo DAMILANO - Presidente Lorenzo BONACOSSA, Roberto GALLO, Franco RADOGNA, Luigi Giovanni NIVOLI

1. Approvazione verbale seduta del 17 settembre 2018; 2. Relazione Presidente CAO Nazionale 21-22 settembre 2018 – Cagliari; 3. Relazione Presidente Giornate XXVIII Giornate Odontoiatriche Daune

28- 29 settembre 2018 – Foggia; 4. Segnalazione abusivo Dr M. D.; 5. Esamina documentazione Centro XY; 6. Esamina pubblicità sanitaria Dr R. E.; 7. Esamina pubblicità sanitaria Dr.ssa G. M; 8. Esamina pubblicità sanitaria Dr T. P.; 9. Esamina pubblicità sanitaria Dr S.S.;

10. Risposta Ordine TSRM-PSTRP circa l’iscrizione all’Albo Igienisti Dentali Dr C. M.; 11. Comunicazioni FNOMCeO.

Il verbale della seduta del 17 settembre 2018 viene approvato all’unanimità.

CAO Nazionale 21-22 settembre 2018 – Cagliari: Il presidente relaziona.

Giornate XXVIII Giornate Odontoiatriche Daune – 28- 29 settembre 2018 – Foggia: Il presidente relaziona.

La Commissione esamina la email del Dr M. D. dove ribadisce l’esistenza di un abusivo a omissis. La Commissione decide di inoltrare nuovamente richiesta al Comando dei NAS di Alessandria per gli opportuni adempimenti di competenza.

La Commissione esamina la documentazione pervenuta dall’ASL CN2 e constata che risulta in regola.

A seguito di pubblicità pervenuta presso la sede dell’Ordine apparsa su un setti-manale da parte del Dr R. E., la Commissione decide di programmare un colloquio con Presidente.

A seguito di pubblicità pervenuta presso la nostra sede riguardante dei bigliettini da visita appartenenti alla Dott.ssa G. M., la Commissione decide di convocare la stessa.

A seguito di pubblicità pervenuta presso la nostra sede riguardante un annuncio su giornale da parte del Dott. T. P., La Commissione decide di convocare lo stesso.

Si esamina segnalazione pubblicità sanitaria presente su Internet in violazione della Legge n. 175.

V E R B A L I

Nella seduta del 27 09 2018 la Commissione Nazionale per la Formazione Con-tinua ha adottato una delibera finalizzata ad incentivare i professionisti sanitari

nell’assolvimento del proprio percorso di aggiornamento continuo. Come si può vedere dallo stralcio sotto riportato, chi non ha conseguito tutti i 150 crediti previsti per il triennio 2014-2016 può completare detta acquisizione conseguendo gli ulteriori crediti necessari con corsi aggiuntivi, ossia addizionali a quelli necessari per raggiungere la quota di 150 crediti triennali nel triennio 2017-2019. In sintesi: si potranno utilizzare i crediti ottenuti in più in questo triennio per compensare il debito di crediti maturato nel triennio precedente. Pertanto richiamiamo all'atten-zione dei colleghi non in regola con i crediti per il triennio 2014-2016 e/o con quello in corso 2017-2019 l'importanza di ottemperare a detto obbligo. Compete infatti all’Ordine, in quanto responsabile del controllo sulla realizzazione di detto obbligo, a seguito dell’invio da parte di CoGeAPS agli Ordini stessi e alle Federazioni del resoconto sull’acquisizione dei crediti da parte dei professionisti iscritti all’Albo, effettuare i controlli previsti sollecitando e concordando con i colleghi che non abbiano ancora assolto l’obbligo previsto soluzioni operative per mettersi in regola entro la fine del 2019. Molti dei crediti acquisiti dai medici sono annotati sul portale regionale ECM Piemonte (link: https://www.formazionesanitapiemonte.it) per coloro che si sono registrati. In ogni caso è sempre bene controllare che i crediti registrati sul sito regionale o su quello di COGEPS corrispondano realmente a quelli già acquisiti (tenendo presente che ci sono dei tempi tecnici tra partecipazione ad un corso, acquisizione dei crediti e registrazione sui portali) e provvedendo, se del caso, a segnalare la mancata registrazione di crediti già acquisiti di cui è in possesso.

Risposta Ordine TSRM-PSTRP circa l’iscrizione all’Albo Igienisti Dentali del Dr C. M.

Comunicazioni FNOMCeO Acquisizione crediti formativi per i trienni: 2014-2016 e 2017-2019

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Lo stesso schema è stato adottato per quanto riguarda le Federazioni nazionali. Sono state istituite anche le federazioni regionali, con la possibilità di federarsi a loro volta in organismi interregionali. Le elezioni di questi organi si svolgeranno con i meccanismi individuati nell'unico decreto attuativo ad oggi emesso, anche qui con sostanziali novità: in primis, la possibilità di formare liste ed esprimere voti di lista; la possibilità di istituire sedi di voto decentrate o di votare con modalità telematiche; la possibilità di indire elezioni suppletive qualora venga a mancare più della metà dei componenti eletti; le elezioni saranno ritenute valide qualora in prima convocazione i votanti siano i 2/5 degli iscritti, in seconda convocazione almeno 1/5, e in terza qualunque sia il numero dei votanti. Infine, ma non meno importante, è stato affrontata la funzione disciplinare, con netta separazione tra la funzione istruttoria e quella giudicante tramite l'istituzione di commissioni istruttorie regionali di albo che vedono anche la partecipazione di un rappresentante estraneo nominato dal Ministero della Salute. È evidente come per dare piena attuazione alla riforma sia necessario , all'interno dei decreti attuativi e dei regolamenti ancora da adottare, individuare quali siano gli spazi di azione per poterne dispiegare pie-namente gli effetti; al momento le intenzioni del legislatore, demandando a scritture successive la rego-lamentazione di aspetti fondamentali della riforma, la rendono monca ed incompleta. Ciò può essere analizzato trattando i punti esposti prima, ed evidenziando dove lo spazio interpretativo consenta di dare un vero significato alla rappresentanza ordinistica. Se si assume in pieno la funzione sus-sidiaria dell' Istituzione, e la sua azione in conto e per conto dello Stato, se ne deduce che potrebbe essere demandato all'Ordine non solo il mero compito di tenuta degli Albi, ma un ruolo fondamentale in quella che è la definizione dell'intera filiera della politica sanitaria, con compiti di controllo : • sulla formazione, intervenendo sullo svolgimento degli esami di abilitazione, sullo svolgimento dei concorsi di assegnazione delle scuole di specializzazione,sulla validazione di detti titoli, sulla modalità di acquisizione dei crediti formativi degli iscritti; • sulla definizione della buona pratica professionale, con coinvolgimento nella elaborazione di linee guida, nella programmazione degli accessi ai corsi di laurea e alle eventuali scuole di specializzazione, nella crea-zione di nuovi profili professionali affini o nella rimodulazione del ruolo degli stessi; • sulla programmazione delle politiche sanitarie, l'individuazione dei fabbisogni sanitari e la loro imple-mentazione, la determinazione dei LEA e la loro applicazione nelle realtà territoriali, e l'avviamento di cam-pagne o progetti specifici riguardanti la salute della popolazione. Un ruolo cruciale, se ben descritto, verrebbe dato alle Federazioni Regionali che , in un sistema sanitario fortemente parcellizzato e di competenza regionale come il nostro, sono il vero punto di snodo per l'ap-plicazione di queste attribuzioni in quanto le più adatte per confrontarsi con le realtà locali. A riprova di ciò anche le funzioni disciplinari vengono attribuite non più agli organi provinciali, ma trattate a livello regionale. Per dare maggiore rappresentatività ed autorevolezza all'istituzione ordinistica, va rilevato come sia stato previsto un meccanismo elettorale che nelle intenzioni dovrebbe dare maggiore democraticità e rappre-sentanza alla stessa; purtroppo, anche in questo caso, il decreto già emanato demanda a regolamenti suc-cessivi una parte importante della sua implementazione.   

La riforma degli Ordini professionali delle professioni sanitarie è stata introdotta dall' art. 4 della legge 11 gennaio 2018, n°3. Non ha però per molti aspetti una immediata conseguenza operativa,

prevedendo per la sua completa applicazione l'emanazione a cura del Ministero della Salute di decreti e Statuti da approvare nei Consigli Nazionali delle Federazioni degli Ordini ; in concreto attualmente , salvo che per le procedure elettorali ( già stabilite), si fa ancora riferimento allla disciplina normata nel DLCPS n° 233/1946 e nel DPR 221/1950. Ciò nonostante, si può rilevare come ci siano nella nuova legge alcuni aspetti caratterizzanti che la rendono profondamente innovativa: fra tutti , la trasformazione degli Ordini da enti ausiliari, con meri compiti di iniziativa e controllo, a enti sussidiari dello Stato con compiti amministrativi esercitati in luogo e per conto dello stesso. Altre novità rilevanti si riscontrano nella individuazione e definizione degli organi ordinistici, rappresentati da Presidente, Consiglio direttivo, Commissione di Albo, (ove coesistano più professioni nello stesso Albo) e Collegio dei Revisori. Un' ultima importante novità è rappresentata dall'istituzione di un Ordine delle professioni Sanitarie che include molte figure professionali fino ad ora non sottoposte a controllo ordinistico, organizzandole in Albi distinti e definendone composizione e autonomia. Inoltre nella riforma finalmente è previsto l’inasprimento delle sanzioni innanzi tutto contro i falsi dentisti o medici e i cosiddetti ‘prestanome’, i professionisti all’ombra dei quali a volte si nascondono, con pene

molto più pesanti sia dal punto di vista penale che pecuniario e soprattutto con la possibilità di confiscare i beni utilizzati per l’e-sercizio abusivo. Ma è previsto anche il riconoscimento di una maggiore autonomia gestionale per la Commissione Albo Odon-toiatri, l’aumento numerico dei componenti delle Commissioni stesse, a livello nazionale e provinciale, l’obbligo di iscrizione all’Albo per le società esercenti la professione e forse persino la possibilità, per gli Odontoiatri, di diventare un Ordine professio-nale autonomo.

Analizziamo ora quali siano gli aspetti che, a piena attuazione, modificheranno profondamente gli Ordini e le loro funzioni.

Sono ora organi sussidiari dello stato ,al fine di tutelare gli interessi pubblici connessi all'esercizio profes-sionale. Hanno competenze di vigilanza e sorveglianza nella tenuta degli albi, sono garanti della abilitazione all'esercizio professionale dei propri iscritti e pertanto intervengono come enti di controllo negli esami di abilitazione e della validità dei titoli di studio conseguiti all'estero, partecipano alla programmazione di fabbisogno di professionisti, sono responsabili e controllano l'aggiornamento professionale degli iscritti, promuovono e assicurano l'indipendenza, l'autonomia e la responsabilità delle professioni, garantendo la salute individuale e collettiva. Per questi motivi non svolgono ruoli di rappresentanza sindacale. Per assicurarne il funzionamento, sono state individuate e modificate le funzioni degli organi rappresentativi, istituendo la figura del vicepresidente e del segretario anche per gli Albi ( quest'ultima presente quando gli iscritti superano i 1.000 ). È stata introdotta la possibilità di sfiducia anche singola nei confronti del pre-sidente, del vice e del segretario e il divieto di ricoprire la stessa carica per più di due mandati consecutivi. Il Presidente di Albo ha la rappresentanza esponenziale della propria categoria.

LA RIFORMA DEGLI ORDINI PROFESSIONALI Gian Paolo DAMILANO

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A P P R O F O N D I M E N T O

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ATTIVITÀ ORDINISTICHE DI FORMAZIONE NEL 2018 PROPOSTE CHE NON HANNO INCONTRATO IL GRADIMENTO DEI COLLEGHI Le due proposte qui sotto indicate, lanciate sul Notiziario di inizio anno, non hanno invece avuto interesse e seguito da parte dei colleghi. Non abbiamo presso che mai ricevuto sollecitazioni per il Notiziario (4-5 col-leghi in tutto fino ad ora) e per quanto riguarda la lista di messaggistica professionale ha interessato solo una collega che ci hanno scritto di voler aderire per cui abbiamo deciso di non dar loro corso. Bollettino suggerimenti e proposte di integrazione o modifica Il bollettino dell’Ordine è da sempre una modalità per veicolare informa-zioni, eventi, progetti e punti di vista. Un mezzo per informare sulla vita del-l’Ordine, sulle iniziative sui corsi di formazione. Proprio per rendere il bol-lettino ancora più vicino alle esigenze della categoria e dei colleghi vogliamo invitare tutti i medici che lo leggono, qualora avessero dei consigli, delle implementazioni o delle critiche da proporci a scrivere i loro suggerimenti al seguente indirizzo. Questo al fine di migliorare e rendere più efficace ed utiliz-zabile la sua stesura: [email protected] Gruppo messaggistica rapida per problemi importanti della categoria É nostra intenzione anche creare una mailing list di messaggistica per contattare rapidamente i colleghi con un breve messaggio sul telefonino qualora ci sia da ricordare loro scadenze importanti da ottemperare o stiano per entrare in vigore modifiche legislative che abbiano un impatto significativo sull’attività professionale quotidiana. Ovviamente riducendo al minimo l’utilizzo dell’invio di questi messaggi sul telefonino e solo per problematiche di estrema importanza. L’obiettivo è di avere uno strumento moderno agile ed efficace per raggiungere rapidamente i colleghi dando loro informazioni rilevanti. Anche quelli che non leggono il bollettino, o non sono iscritti alla mailing list dell’Ordine, o la leg-gono raramente. I colleghi che sono interessati a questo tipo di servizio (che sarà attivato solo se otterrà un ampio gradimento e consenso) potranno inviare l’adesione a questo progetto inviando una mail, con il loro COGNOME NOME E NUMERO DI TELEFONO a cui si intende ricevere il messaggio, al seguente indirizzo: [email protected].

Tra i compiti dell’Ordine dei medici uno dei più importanti è la formazione. Il nuovo Consiglio si è non poco adoperato in quest’anno per favorire proprio la realizzazione di questo obiettivo nell’in-

teresse dei colleghi. Molto è stato fatto per produrre corsi di formazione per i giovani colleghi. Su questo argomento il collega Vassallo dà ampia informazione, sempre in questo numero del notiziario. Qui di seguito nella tabella i corsi che sono stati realizzati in quest’anno dall’Ordine. Siamo invece in attesa che le Commissioni Ordinistiche istituite dall’Ordine, come concordato nel mandato che è stato loro dato, propongano e producano, ciascuna per il tema che trattano, momenti di formazione da proporre ai colleghi. Rimaniamo a disposizione di tutti per eventuali suggerimenti o stimoli in campo formativo che i colleghi vorrebbero realizzare, non dimenticando però di sottolineare come ci farebbe piacere che allo sforzo organizzativo per la realizzazione dei corsi di formazione corrispondesse un sempre maggior interesse e una sempre più numerosa partecipazione.

TITOLO CREDITI DATA DURATA N. MEDICI CORSO ECM CORSO CORSO ACCREDITATI Salute 4 2018 8,30 e migrazioni 14/04 13,30 60 EBSCO 2018 8,30 FNOMCeO 4 12/05 13,30 50 La salute materno infantile 2018 9,00 nei paesi a risorse limitate 3 26/05 13,00 60 BLSD (Basic Life Support  - 2018 8,30 Accreditato e Defibrillazione) 29/09 18,00 IRC BLSD (Basic Life Support -  2018 8,30 Accreditato e Defibrillazione) 10/11 18,00 IRC Grandi emergenze 5 2018 8,30 60 06/10 17,30 Medicina di base e medicina 6 2018 8,30 50 odontoiatrica: si può lavorare insieme 24/11 17,30

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R E N D I C O N T A Z I O N E

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Nel corso del 120° congresso della Società Ita-liana di Medicina Interna è stato conferito il

titolo di socio d’onore al collega consigliere Luigi Fenoglio, direttore della Medicina Interna del-l’ASO S. Croce e Carle di Cuneo. Il Consiglio Diret-tivo si congratula col Dr Fenoglio per questo rico-noscimento, concesso solo in rare occasioni dalla più antica società scientifica italiana, che onora tutta la categoria medica provinciale.

R E N D I C O N T A Z I O N E

COMMISSIONE GIOVANI ATTIVITÀ 2018 Giuseppe VASSALLO

Riportiamo di seguito in tabella un sintetico elenco dei corsi di formazione organizzati nel 2018 dalla Commissione Giovani dell’OMCeO di Cuneo.

Un incontro con i cardiologi programmato col Dr. Pancaldo di Savigliano è stato sospeso per carenza di partecipazione e verrà riproposto a breve, tenendo conto delle nuove mutate esigenze (scuole di specialità etc...). Ulteriori attività della commissione giovani sono state la realizzazione del questionario sottoposto ai giovani medici nel corso della assemblea annuale. Tenendo conto di queste richieste sono stati realizzati gli incontri e si è cercato di fornire adeguate risposte. Sul notiziario è stata data notizia di tali attività nel numero 4/2018.

Descrizione Relatore/i Sede Incontro Introduttivo Cuneo Corso Suture Dr. Vassallo Cuneo Esame Obiettivo Torace e Addome Dr. Vassallo Cuneo Esame Obiettivo Neurologico (Snc) Dr. Gerbino Cuneo Esame Obiettivo Neurologico (S. N. Periferico) Dr. Gerbino Cuneo Nozioni di Ecografia Dr. Leone Cuneo Terapia del Dolore Dr. Obertino Cuneo Malattie riemergenti (I parte) Dr. Raineri Cuneo Malattie Riemergenti (II parte) Dr. Raineri Cuneo TVP e TAO Dr. Pomero, Dr. Brignone Cuneo Ipertensione e Scompenso Dr. Melchio. Dr. Testa Cuneo Antibioticoterapia Dr. Bracco Cuneo BPCO Dr. Silvestri, Dr. Leccardi Cuneo Rapporti con autorità Giudiziaria e gestione sinistri Dr. Quaranta, Prof. Gino, Dr. Botanica Cuneo

È in corso di definizione e di realizzazione l’aggiornamento della parte dedicata ai giovani sul sito del-l’ordine. È inoltre previsto per il 5 dicembre un ulteriore incontro per verificare quanto fatto finora e soprattutto per pianificare l’attività del 2019. Sul notiziario dell’Ordine - a partire da questo numero - compariranno, ad opera dei relatori degli ultimi incontri, delle sintesi degli argomenti trattati che penso di estrema utilità per tutti. Auspichiamo di poter dare maggior spazio informativo sia sul sito che sul notiziario per aumentare la visibilità delle iniziative e consentire una maggiore partecipazione.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i relatori per la loro collaborazione e soprattutto per la serietà e competenza con cui hanno trattato gli argomenti proposti, Un grazie immenso a tutta la segreteria dell’Ordine che si è sobbarcata l’improbo lavoro delle preno-tazioni su un numero così consistente di incontri. Mi auguro inoltre che i futuri incontri, anche se proposti dalla Commissione Giovani ed a questi principalmente indirizzati, trovino una maggior par-tecipazione anche da parte di colleghi in attività da più tempo.

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ORDINE DEI MEDICIChirurghi ed Odontoiatridella Provincia di Cuneo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo le scrupolose verifiche eseguite qualche

mese fa, ha conferito la certificazione di secondo livello all’Emergency medical team, EMT, della Regione Piemonte, in grado di mobilitare ses-santa soccorritori nelle prime dodici ore d’inter-vento. L’EMT piemontese è una struttura gestita dalla Maxiemergenza sanitaria regionale, con sede a Saluzzo, diretta dal Dr Mario Raviolo. È la prima struttura italiana a ricevere il prestigioso riconoscimento, che le dà la possibilità di inter-venire in tutto il mondo. Congratulazioni da parte del Consiglio Direttivo.

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S.C. Medicina Interna ASL CN2 (Alba-Bra): F. Pomero (nella foto), R.Risso, S.Casalis, E.Nicola S.C. Medicina Interna ASO S. Croce e Carle (Cuneo): C. Brignone, E. Migliore, R. Melchio, C.Bracco,

G. Cavallero, L.M. Fenoglio

Valutazione del rischio emorragico Una ragionevole stima del rischio di emorragia maggiore nel periodo peri procedurale in pazienti che assumono anticoagulanti è 2-4% per la chirurgia maggiore e 0-2% per la chirurgia minore (8). Come dimostrato in tabella 2 le procedure chirurgiche a rischio emorragico elevato sono la chirurgia cardiovascolare maggiore, la neurochirurgia, la chirurgia ortopedica, la chirurgia oncologica del capo/collo, la chirurgia urologica e le procedure invasive con durata superiore ai 45 minuti. Procedure a basso rischio emorragico includono procedure invasive minori (< 45 minuti) come ad esempio colecistectomia laparoscopica, chirurgia cutanea ecc... (1). Oltre al tipo di intervento chirurgico, anche la storia di precedente sanguinamento (in particolare dopo manovra invasiva o trauma) è un importante determinante del rischio emorragico così come la concomitante assunzione di antiaggreganti piastrinici o antiinfiammatori non steroidei (1). In questi pazienti l’utilizzo di una terapia ponte (bridging therapy) con farmaci parenterali, come eparina non frazionata (UFH) o eparina a basso peso molecolare (LMWH), riduce il tromboembolismo peri procedurale in pazienti in cui è necessario sospendere la TAO (6). Purtroppo, ad oggi la maggior parte delle acquisizioni scientifiche sull’argomento deriva da studi osservazionali metodologicamente deboli mancando dati derivanti da trial clinici ben condotti. TAB. 1 STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO TROMBOEMBOLICO

INDICAZIONE ALLA TAO

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C O M M I S S I O N E G I O V A N I

RISCHIO

TROMBOTICO

Elevato

Moderato

Basso

Valvole meccanichea Protesi mitraliche Protesi aortiche tipo caged-ball o tilting disc Stroke o TIA (<6 mesi) Protesi aortiche bidisco +uno dei seguenti fattori di rischio: FA, precedente stroke o TIA, ipertensione, diabete, scompenso cardiaco, età > 75 anni Protesi aortiche bidisco senza FA

Fibrillazione atriale CHADS2 score 5-6 Stroke o TIA(<3 mesi) Malattia valvolare reumatica CHADS2 score 3-4 CHADS2 score 0-2

Tromboembolismo venoso TEV recente (< 3 mesi) Trombofilia grave* TEV (3-12 mesi) Trombofilia non grave** TEV recidivante Cancro attivo TEV (> 12 mesi) senza altri

* Deficit di proteina C, deficit di proteina S, deficit di antitrombina, sindrome da anticorpi antifosfolipidi, mutazione omozigote fattore V di Leiden, mutazione omozigote G20210A della protrombina, anomalie multiple ** mutazione eterozigote fattore V di Leiden, mutazione eterozigote G20210A della protrombina

GESTIONE PERI PROCEDURALE DEL PAZIENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE Gli anticoagulanti sono farmaci largamente utilizzati nella terapia a lungo termine per la prevenzione

di eventi tromboembolici arteriosi nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) o portatori di valvole mec-caniche e nella prevenzione delle recidive trombotiche dei pazienti con tromboembolismo venoso (TEV). Circa il 10% dei pazienti che ricevono anticoagulanti richiede l’interruzione della terapia per la necessità di eseguire interventi chirurgici o procedure invasive (1). Questo problema interessa annualmente 250.000 pazienti nel solo nord America e coinvolge un ampio spettro di figure professionali come l’Internista, il Chirurgo, l’Anestesista, il Medico di Medicina Generale, l’Odontoiatra (2). L’elevata gravità degli eventi avversi trombotici e/o emorragici ha fatto della gestione della terapia anticoagulante uno degli argomenti più dibattuti della medicina peri operatoria. È naturale ed intuitivo che la sospensione della terapia anticoa-gulante orale, nel periodo peri procedurale, aumenta il rischio tromboembolico mentre la sua prosecuzione incrementa il rischio emorragico (3,4). In alcune situazioni cliniche, come ad esempio la fibrillazione atriale, sono oggi disponibili numerosi score per la stratificazione del rischio trombotico (CHADS2, CHA2DS2VASC) e del rischio emorragico (HASBLED, ATRIA), ma quando è previsto un intervento chirurgico tali sistemi a punteggio non sono validati per cui la gestione della terapia antitrombotica in questi pazienti rimane con-troversa (5). Il rischio trombotico con l’interruzione della TAO e quello emorragico determinato dalla som-ministrazione di anticoagulanti in stretta vicinanza di interventi chirurgici devono però essere pesati con la maggior accuratezza possibile al fine di valutare il rischio individuale di ogni singolo paziente (2). Valutazione del rischio tromboembolico Prenderemo in considerazione le tre indicazioni cliniche principali per la terapia anticoagulante a lungo termine: protesi valvolari meccaniche, fibrillazione atriale e tromboembolismo venoso. Le linee guida ACCP suggeriscono di considerare ad alto rischio il paziente che supera il 10% di rischio tromboembolico annuale, a rischio moderato quello con rischio annuale compreso tra 5-10% ed a basso rischio quello in cui il rischio è inferiore al 5% (Tab. 1) (2). In sintesi, i pazienti ad elevato rischio sono i portatori di qualsiasi protesi meccanica mitralica o di protesi meccanica aortica tipo caged-ball o tilting disc, i pazienti con FA e score CHADS2 5-6, o FA con malattia valvolare reumatica, pazienti con recente stroke o TIA (6 mesi in portatori di protesi valvolari e 3 mesi in casi di FA), pazienti con recente tromboembolismo venoso (< 3 mesi) o con TEV e anormalità trombofiliche gravi (es. deficit di proteina C o S, deficit di ATIII, sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi, anomalie multiple). A basso rischio (< 5%) sono da considerare i pazienti con protesi meccaniche aortiche bileafled in assenza di FA o altro fattore di rischio contenuto nel CHADS2, pazienti con FA non val-volare e CHADS2 ≤ 2 ed il paziente con TEV non recente (> 12 mesi) senza altri fattori di rischio aggiuntivi. I rimanenti pazienti sono da considerare a rischio moderato (5-10%) (6). Una limitazione a questa classificazione del rischio trombotico è determinata dal fatto che numerosi fattori di rischio non vengono presi in considerazione pur potendo essere presenti a livello individuale

(2). Ad esempio, un paziente con embolia polmonare non provocata, emodinamicamente instabile, che ha richiesto il trattamento trombolitico quattro mesi prima è da considerare a rischio moderato, così come un paziente che ha presentato una TVP poplitea provocata da un fattore di rischio temporaneo insorta nello stesso periodo, ma numerosi dati in letteratura supportano l’ipotesi che il loro profilo di rischio differisca in modo significativo. Un’altra considerazione di ordine generale è che il rischio trom-boembolico potrebbe essere condizionato anche dal tipo di chirurgia. È noto infatti che interventi car-diochirurgici (bypass aorto-coronarici, posizionamento di protesi valvolari) o tromboendoarteriectomia carotidea sono a rischio di stroke più elevato rispetto ad altri interventi (7).

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TAB 2. RISCHIO DI SANGUINAMENTO MAGGIORE LEGATO ALLA PROCEDURA INVASIVA/ INTERVENTO CHIRURGICO

Chirurgia a NON basso rischio emorragico (procedure B e C) In pazienti sottoposti a chirurgia maggiore l’interruzione della terapia con VKA è generalmente richiesta per minimizzare il rischio di sanguinamento ed in questo caso la sospensione è indicata 5 giorni prima della procedura con elevato grado di evidenza (grado 1 C)(2). Per la maggior parte degli interventi chirurgici la ripresa della TAO è praticabile la sera stessa dell’intervento o il giorno successivo (grado 2 C). La necessità di una bridging therapy con eparina non frazionata (UHF) o eparina a basso peso molecolare (LMWH) dipende dal rischio tromboembolico individuale del paziente (Tab. 1). Le linee guida ACCP(2)

suggeriscono l’utilizzo della bridging therapy in pazienti a rischio tromboembolico elevato (grado 2 C), non in pazienti a rischio tromboembolico basso (grado 2 C), mentre non forniscono indicazioni con-clusive nel paziente a rischio moderato e non definiscono con precisione il dosaggio di eparina da uti-lizzare (dosaggio terapeutico, profilattico o intermedio). La task force della FCSA (Federazione Centri per la diagnosi della trombosi e la Sorveglianza delle terapie Antitrombotiche) indica appropriato il dosaggio sub-terapeutico di eparina (approssimativamente il 70% della dose terapeutica) per i pazienti con elevato rischio tromboembolico e le dosi profilattiche nei pazienti con rischio tromboembolico basso/moderato (Fig. 1) (15). GESTIONE DEI PAZIENTI IN TERAPIA CON ANTICOAGULANTI DIRETTI (Apixaban, Dabigatran, Edoxaban, Rivaroxaban) Gli anticoagulanti diretti (o Nuovi Anticoagulanti Orali, NAO) possiedono una farmacocinetica prevedibile, con rapido raggiungimento della concentrazione plasmatica massima (da 1 a 4 ore dopo l’assunzione) e regressione dell’effetto anticoagulante alla sospensione in un tempo che varia principalmente in base alla funzione renale del paziente ed è in media pari a 24 ore nei pazienti con normale funzione renale.

C O M M I S S I O N E G I O V A N I

Chirurgia a basso rischio emorragico (procedura A) Circa il 15-20% di tutti i pazienti trattati con VKA che richiedono una valutazione peri operatoria deve essere sottoposta a procedure odontoiatriche, dermatologiche o oculistiche. Poiché queste procedure sono generalmente associate a basso rischio di sanguinamento maggiore, la TAO può essere continuata nel periodo peri operatorio con sicurezza (Fig. 1) (9,10). Tra le procedure dentarie a basso rischio emor-ragico si includono le estrazioni non complicate e le cure endocanalari. Alcuni studi sono stati condotti in pazienti anticoagulati sottoposti a cure odontoiatriche minori ed i risultati indicano che l’utilizzo di acido tranexamico (5 ml per via orale da somministrare 10 minuti prima dell’intervento e 3-4 volte al giorno per 1-2 giorni dopo la procedura) senza la sospensione del warfarin rappresenta una condotta sufficientemente sicura (11). Le procedure dermatologiche minori comprendono l’asportazione di basa-liomi, tumori a cellule squamose, cheratosi attiniche e lesioni precancerose. Non esistono trial ran-domizzati, ma studi di coorte prospettici riportano una frequenza di sanguinamento minore circa 3 volte maggiore in pazienti che continuano il warfarin rispetto a quelli che lo sospendono; tali san-guinamenti sono risultati autolimitantesi e di scarso impatto prognostico (12). L’estrazione della cataratta con l’utilizzo dell’anestesia topica è una procedura largamente avascolare e studi prospettici di coorte dimostrano un’incidenza di sanguinamenti inferiore al 3% (13). Sebbene l’anestesia retrobulbare presenti una probabilità di sanguinamento inferiore all’1% non è da includere tra le procedure a basso rischio a causa delle conseguenze drammatiche che può avere un sanguinamento in tale sede che possono giungere fino alla cecità (14). Nelle situazioni sopra elencate le linee guida ACCP suggeriscono di non sospendere la terapia con VKA (grado 2 C) e, limitatamente alla chirurgia orale, di utilizzare l’acido tranexamico proseguendo il warfarin oppure di sospendere quest’ultimo per una durata di soli 2-3 giorni (2).

Colecistectomia •Isterectomia •EGDS ±biopsia, colonscopia ±biopsia, enteroscopia, •

stent biliari/pancreatici senza sfinterotomia, ecoendoscopia senza aspirazione con ago sottile

Posizionamento di pacemaker e defibrillatore, • test elettrofisiologico

Estrazione dentaria semplice •Riparazione di tunnel carpale •Protesi d’anca o ginocchio, chirurgia mano, piede, spalla. •Artroscopia •Chirurgia cutanea •Riparazione di ernia •Chirurgia su emorroidi •Asportazione di linfonodi ascellari •Riparazione di idrocele •Intervento di cataratta •Angiografia •Broncoscopia •Rimozione CVC •Biopsia cute, vescica, prostata, tiroide, mammella, •

LN superficiali

NON ELEVATO (0%-2%)

Sostituzione valvolare •By Pass Aorto Coronarico •Riparazione aneurisma aortico •Chirurgia oncologica: neurochirurgia, urologia, •

capo e collo, addominale, mammaria Protesi bilaterale di ginocchio •Laminectomia •TURP •Biopsia renale •Polipectomia, trattamento di varici, sfinterotomia •

biliare, dilatazione pneumatica Posizionamento di PEG •Procedura endoscopica con aspirazione ad ago sottile •Estrazioni dentarie multiple •Chirurgia generale e vascolare •Procedure invasive della durata > 45 minuti •Anestesia neuroassiale; puntura lombare; •

procedure spinali

ELEVATO (2%-4%)

Figura 1: Gestione della

Bridging Therapy con gli antagonisti

della vitamina K

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1. Spyropoulos AC et al. Blood. 2012;120(15):2954-62 2. Douketis JD et al. Chest. 2012; 141(2 Suppl):e326S-50S 3. Dentali F et al. Am J Hematol 2012;87(4):384–387 4. Caliendo FJ et al. Ann Vasc Surg. 1999;13(1):11–16 5. Gallego P at al. Circulation 2012;126(13):1573-6. 6. Jaffer AK. Cleve Clin J Med. 2009;76suppl4:S37-44 7. Kaatz S et al. J Thromb Haemost. 2010;8(1):884-890 8. Collins Ret al. N Engl J Med. 1988;318(18):1162-1173 9. Kovacs MJ et al. Circulation. 2004;110(12):1658-1663

10. Spyropoulos AC et al. J Thromb Haemost. 2006;4(6):1246-1252 11. Morimoto Y et al. J Oral Maxillofac Surg. 2008;66(1):51-57 12. Kargi E et al. Aesthetic Plast Surg . 2002;26(6):483-485 13. Barequet IS et al. Am J Ophthalmol. 2007;144(5):719-723 14. Katz J et al. Ophthalmology. 2003;110(9):1784-1788 15. Prisco D et al.http://www.fcsa.it/sito2008/raccomandazioni/FCSA-chirurgiaDefinitiva.pdf 16. Heidbuchel H. et al. Europace. 2015; 17: 1467-1507 17. Prisco D. et al. Intern Emerg Med. 2017; 12:387-406

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Sulla scorta di tali caratteristiche e da evidenze di studi osservazionali derivano le raccomandazioni sulla gestione peri procedurale di questi anticoagulanti. Le procedure chirurgiche a basso rischio emorragico, per le quali non è necessaria la sospensione della terapia anticoagulante – procedure odontoiatriche semplici (estrazioni di singoli elementi, chirurgia paro-dontale, incisione di ascesso, implantologia), cataratta in anestesia locale (colliri) o generale (narcosi); endoscopia gastrointestinale non operativa; chirurgia cutanea superficiale – non dovrebbero essere eseguite entro le 2-4 ore dall’assunzione del NAO, quando è prevedibile che il farmaco raggiunga la con-centrazione plasmatica massima, ma nelle ore successive. In caso di procedure chirurgiche elettive a basso rischio di sanguinamento diverse dalle precedenti o ad alto rischio di sanguinamento (Tab. 2) non è consigliata la bridging therapy, ma è raccomandata la sospen-sione del NAO secondo una tempistica che dipende dal rischio emorragico correlato all’intervento e dalla funzione renale del paziente calcolata secondo la formula di Cockroft-Gault (Tab. 3). TAB. 3 TEMPISTICA DI SOSPENSIONE DEI NAO PER PROCEDURE CHIRURGICHE

Quando riprendere la terapia con NAO dopo l’intervento chirurgico? Per procedure con emostasi immediate e completa, il NAO può essere ripreso 6-8 ore dopo l’intervento; lo stesso vale per l’anestesia spinale/epidurale atraumatica o per la puntura lombare non ematica. Per la maggior parte degli interventi, tuttavia, riprendere una anticoagulazione piena prima delle 24 ore successive può comportare un rischio di sanguinamento che supera il rischio trombo-embolico. Pertanto, per interventi a basso rischio emorragico, è indicato riprendere il NAO dopo 24 ore dal termine della procedura. Per interventi ad alto rischio emorragico, in seguito ai quali il paziente non è costretto all’immobilizzazione, il NAO può essere ripreso dopo 24-48 ore dalla procedura. Per interventi ad alto rischio emorragico nei quali, invece, nel post-operatorio è presente immobilizzazione, è appropriato intra-prendere una tromboprofilassi con eparina a basso peso molecolare 6-8 ore dopo la procedura se l’emostasi è adeguata e procrastinare la ripresa del NAO a 48-72 ore dal termine dell’intervento (16-17). BIBLIOGRAFIA

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Dabigatran Rivaroxaban, Apixaban, Edoxaban

Alto rischio emorragico

≥ 48 ore ≥ 72 ore ≥ 96 ore

controindicato controindicati

Alto rischio emorragico

≥ 48 ore ≥ 48 ore ≥ 48 ore ≥ 48 ore

controindicati

Basso rischio emorragico

≥ 24 ore ≥ 24 ore ≥ 24 ore ≥ 36 ore

controindicati

ClCr ≥ 80 ml/min ClCr 50 – 80 ml/min ClCr 30 – 50 ml/min ClCr 15 – 30 ml/min ClCr < 15 ml/min

Basso rischio emorragico

≥ 24 ore ≥ 36 ore ≥ 48 ore

controindicato controindicati

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NON ESISTONO DROGHE LEGGERE SPIEGARLO AI GIOVANI Andrea TORTORE

La mia esperienza con i giovani si realizza grazie alla preziosa collaborazione con gli specialisti del LASS (laboratorio analisi sostanze stupefacenti), strut-

tura dell’Arma dei Carabinieri facente capo al RIS di Parma: anni fa insieme all’amico Maresciallo Capo Luigi Mocco, specialista biochimico del LASS di Cuneo, ho creato un format sulle vecchie e nuove sostanze psicoattive (NSP), rivolto agli studenti del secondo e quinto anno delle scuole Superiori, con finalita di informazione sugli effetti derivanti l’assunzione di queste sostanze la cui diffusione e oggi tale da creare un problema sociale importante ed ampiamente sottovalutato dalle Istituzioni: si stima infatti che i consumatori abituali di cannabis siano oggi 86 milioni in Europa e 6 milioni in Italia (fonte: Polizia di Stato- Squadra Mobile di Parma); considerati gli effetti sulla psiche a lungo termine, ben noti e ampia- mente descritti in letteratura medica, ci si aspetta un notevole incremento del numero di persone, ora adolescenti, che manifesteranno psicosi nel futuro prossimo, con conseguenti problemi affettivi, lavorativi e di relazione con gli altri. Da qui l’iniziativa di incontrare i giovani nelle scuole discutendo con loro gli effetti a breve termine delle NSP e le conseguenze sociali derivanti l’abuso; soprattutto mostro loro cosa sono oggi queste sostanze dal punto di vista chimico e di concentrazione di principio attivo: la nostra non e una lezione accademica ma con un linguaggio incisivo, pratico e immediato, si cerca di portare quel poco di informazione che dovrebbe invece essere parte di un piano statale centralizzato rivolto a ogni scuola di ordine e grado e non legata alla iniziativa di pochi insegnanti volenterosi e sensibili al problema. Negli incontri io spiego le interazioni in un cervello ancora in piena maturazione e gli effetti a breve termine, diretti ed indiretti, mentre lo specialista scientifico del Lass risponde alle domande piu tecniche di analisi e investigazione scientifica oltre a quelle con risvolti legali, che sono sempre tante. Quando presentammo anni fa il nostro progetto ai Presidi di quasi tutte le scuole di Cuneo e dintorni, molti dirigenti scolastici non risposero nemmeno, altri dissero che non avevano piacere che si parlasse di droga nella loro scuola, alcuni invece accettarono entusiasti l’iniziativa e iniziò una collaborazione soddisfacente che negli anni si è allargata in altre scuole prima riluttanti: per citarne una sola, il Liceo Scientifico G. Ancina di Fossano ha reso annuale il nostro incontro, obbligatorio per tutte le classi. Oggi, solo a Cuneo città, abbiamo già in calendario per gennaio l’Istituto Grandis e l’ITIS.

P R E V E N Z I O N E

Il Dr Andrea Tortore, dirigente medico in medicina d’urgenza ASO S. Croce e Carle, con il Mar. Luigi Mocco, LASS Cuneo, durante una lezione.

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A livello extrascolastico, con un format ovviamente più complesso ed esaustivo, ci sono stati incontri richiesti dalla Polizia di Stato settore Polizia di frontiera di Ventimiglia e incontri solo con gli insegnanti di più istituti superiori. Con alcuni professori del Grandis si sta inoltre studiando una metodica diversa, per avere un’idea del feedback sull’argomento: gli studenti più grandi discutono con noi le proble-matiche delle NSP poi preparano dei lavori che presenteranno da soli ai giovani di altre classi. Mi si chiede spesso qual è la difficoltà maggiore che incontro parlando di sostanze agli studenti delle superiori: innanzitutto è bene chiarire che tutti, nessuno escluso, ne sanno parecchio, sono ben informati sui prodotti in commercio e conoscono il metodo per accedere al darkweb per procurarsele. Il problema è che io racconto una realtà del tutto diversa da quello che i giovani conoscono e questo li spiazza al punto che molti non mi credono affatto, forse ritenendomi un “vecchio medico” che non si è aggiornato alle più recenti offerte del mercato sommerso. Questo accade perché a livello istituzionale nessuno affronta l’argomento ed anche i genitori poco sanno della materia; i media non parlano delle NSP, la scuola non affronta l’argomento, il governo parla invece di legalizzare droghe che la comunità medica sa benissimo essere tutt’altro che leggere, ma soprattutto in rete si trova di tutto: recensioni sulle sostanze stile trip advisor, forum, youtubers che si improvvisano tossicologi e spiegano gli effetti “positivi” di ogni singola sostanza, rappers che ne esaltano l’uso inserendo inviti al consumo nei testi delle loro produzioni. Ne esce un quadro distorto, tale da indurre nei giovani il pensiero comune che siano innocue perché leggere, oltretutto con una sensazione associata di legalità che è ovviamente solo apparente; l’adole-scenza è sinonimo di sperimentazione, quindi il giovane è attratto dalle NSP con la consapevolezza errata della completa reversibilità associata al falso ottimismo tipico dell’età che li fa credere invulnerabili. Importante poi la pressione del gruppo dei pari per essere accettato dagli altri, cioè essere “inside”. Il nostro format scardina poco alla volta queste convinzioni radicate: senza fare esempi drammatici che servono a poco poiché ci si abitua (chi guarda ancora le immagini cruente sui pacchetti delle siga-rette?) ma rispondendo alle numerose domande secondo l’evidenza scientifica attuale noi informiamo i giovani per poter dire di no, forse non li convinciamo tutti ma di sicuro alla fine della lezione sanno cosa sono le NSP, poi tocca alla scuola ed ai genitori insegnare loro a dire no grazie, a essere “outside” ma forti nel rifiutare sostanze sicuramente dannose.

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P R E S E N T A Z I O N E P R E V E N Z I O N E

UN CASO CLINICO in collaborazione col LASS Un giovane di 17 anni viene portato in DEA a Cuneo per stato di coma dopo crisi generalizzate suben-tranti, a scuola. Non è epilettico, la mamma afferma che negli ultimi mesi il figlio ha deficit mnesici, problemi comportamentali, il rendimento scolastico è calato notevolmente e frequenta un gruppo di ragazzi che si fanno le canne. Sospettando la presenza di un tossico cerco nello zaino del ragazzo e trovo lo strumento ritratto nella foto qui a fianco. All’epoca, ammetto l’ignoranza, non sapevo cosa fosse, ma ogni volta che lo faccio vedere agli studenti tutti lo conoscono, tant’è che ormai non lo chiedo più. Non sapendo a cosa servisse questo strumento, invio la foto tramite whatsapp al Mar. Mocco che mi spiega essere un Grinder, un macinino che trita le infiorescenze della cannabis. Porto di persona al LASS di Cuneo presso il Comando Provinciale dei Carabinieri il contenuto del grinder, per fortuna tutti mi conoscono, per l’analisi allo spettrometro di massa che determinerà la sostanza e la sua concentrazione. Di seguito il referto:

Il contenuto di THC, il principio attivo della cannabis con effetto psicoattivo, normalmente varia dal 5 al 10%, in questo caso era quasi del 23%, trovato su infiorescenze naturali: l’uso ripetuto ha causato danni cerebrali probabilmente irreversibili a questo adolescente. Oggi nel darkweb si trovano cannabinoidi sintetici con percentuale di THC fino al 50%, quindi è evidente che non si può parlare di droghe leggere e la notevole tossicità cerebrale è un dato ormai certo ma ampiamente sottostimato dai giovani. Sfogliando la letteratura recente per preparare una lezione alla Polizia di Stato, riporto due casi recenti di intossicazione di massa, il primo a New York dove 33 giovani circolavano per le strade come zombie dopo aver assunto un cannabinoide sintetico noto come AMB-FUBINACA, identificato in una busta venduta sul darkweb col nome di AK-47 24 Karat Gold (da New England Journal of Medicine 19/01/2017) e il secondo in Illinois, dove 150 giovani si sono presentati nei vari Pronto Soccorso con emorragie dopo aver comprato sul web un cannabinoide sintetico (“Diablo Spice”), contaminato con alte dosi di un dicumarolico (da New England Journal of Medicine 27/09/208) Concludo ringraziando l’Ordine dei Medici per aver deliberato il Patrocinio a questa mia iniziativa.

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Per definire PER CHI sono le Cure Palliative (CP) è forse utile partire da COSA sono utilizzando la defi-nizione dell'OMS del 2002: Le CP sono un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle famiglie che si confrontano con i problemi associati a malattie potenzialmente mortali, attraverso la prevenzione e il sollievo dalla sofferenza, per mezzo dell’identificazione precoce, dell’approfondita valutazione e del trattamento del dolore e di altri problemi, fisici, psicosociali e spirituali...Sono applicabili precocemente nel corso della malattia insieme con altre terapie che hanno lo scopo di prolungare la vita...e comprendono le indagini necessarie per una miglior comprensione e un miglior trattamento delle complicazioni cliniche che causano sofferenza.

Il soggetto delle CP è quindi il paziente affetto da patologia inguaribile (es. tumori, aids, malattie neu-rodegenerative, respiratorie, cardiache...) arrivata in una fase avanzata ed evolutiva. L’OMS esorta già dal 2002 a ricorrere alle CP sin dalle fasi più precoci di tali malattie, che sebbene inguaribili sono comunque curabili, al fine di migliorare la qualità di vita del paziente e della sua famiglia non solo in fase terminale.

Per i pazienti affetti da patologia ONCOLOGICA sono da inviare in consulenza o affidare alle Cure Palliative: - pazienti con malattia avanzata/metastatica in cui le terapie non sono in grado di aumentare in maniera significativa l’attesa di vita; - pazienti con una condizione clinica di fragilità generale e patologie concomitanti per la quali è prevedibile una morte entro 12 mesi, indipendentemente dalla patologia neoplastica; - pazienti con condizioni cliniche per effetto delle quali è presente un rischio di morte per una crisi acuta ed improvvisa legata alla loro situazione o causata da eventi improvvisi e catastrofici prevedibili;

PER CHI SONO LE CURE PALLIATIVE? per la commissione Cure Palliative dell’Ordine Pietro LA CIURA, Andrea DELFINO - pazienti con malattia metastatica e/o con sintomi rilevanti anche se ancora in corso di trattamenti oncologici causali indipendentemente dalla prognosi attesa (secondo le raccomandazioni ASCO American Society of Clinical Onco-logy nel 2012).

(per indicatori più specifici si rimanda al documento SICP-AIOM 2015: CP precoci e simultanee)

Anche i pazienti NON ONCOLOGICI e le loro famiglie dovrebbero rientrare nel percorso palliativologico. In essi l'individuazione del momento in cui coinvolgere le Cure Palliative è ancora più complessa. Infatti ci si trova spesso in crisi di fronte all'avanzare naturale della malattia dei pazienti nonostante siano in atto i migliori trat-tamenti possibili. Se siamo tutti concordi nell'attivazione delle CP per alcune patologie che non hanno terapie in grado di alterare sostanzialmente la progressione della malattia e sono invariabilmente letali in tempi più o meno lunghi (come potrebbe essere ad esempio per la SLA), resta molto difficile capire quando pro-porre una valutazione di CP o astenersi dal proporre nuove terapie spesso sempre più invasive per patologie che abbiamo curato a lungo (BPCO, Insufficienze cardiache, IPF, IRC, STROKE, M Parkinson). Tra i vari documenti per definire una prognosi presumibilmente compresa nei 12 mesi possono esserci utili le indicazioni del GSF PIG (Gold Standard Framework – Guida all’Identificazione Proattiva) del 2016 e le indicazioni condivise dalle diverse società scientifiche italiane (SAARTI per gli anestesisti, ANMCO per i cardiologi, SIMEU per gli urgentisti, AIPO per gli pneumologi, SIMG per i MMG, SICP per le cure palliative) contenute nel lavoro: Grandi Insufficienze d'Organo "END STAGE" - Cure Intensive o Cure Palliative - "Documento Condiviso" per una pianificazione delle cure, pubblicato nel 2013. Gli indicatori contenuti nei suddetti lavori sono utili ad ogni specialista per trovare il momento migliore per proporre al proprio paziente la consulenza o l'accompagnamento anche delle CP.

In sintesi per chi sono le Cure Palliative? Per pazienti di qualunque età affetti da tumore, patologie neurologiche, gravi malattie organiche (a cuore, polmoni, reni, fegato) con una o più di queste caratteristiche: opzioni terapeutiche limitate o inefficaci, dolore o altri sintomi controllati in maniera subottimale da approcci convenzionali, carico sintomatico intollerabile, frequenti ospedalizzazioni, ricovero in unità di terapia intensiva (per MOF o ventilazione meccanica prolungata), alterazioni cognitive, gravi comorbidità, barriere comunicative, richiesta di acce-lerazione della morte, rifiuto ad intraprendere una pianificazione terapeutica/assistenziale. Quindi per tutti quei pazienti che hanno una "malattia inguaribile" (presumibilmente nell'ultimo anno di vita) che insieme alle loro famiglie stanno vivendo una situazione di fragilità con disturbi fisici, psi-cologici, spirituali e socioassistenziali. Sperando di aver lasciato pochi ma interessanti stimoli per l'approfondimento personale vi aspettiamo sul prossimo notiziario per il secondo argomento di questo percorso proposto dalla Commissione di CP dell'Ordine: L'ATTIVAZIONE DELLE CURE PALLIATIVE: COME E COSA?

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C O M M I S S I O N E C U R E P A L L I A T I V E

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Esempi di euristiche comuni nell’ambito del ragionamento clinico:

euristica della disponibilità: induce a giudicare più alta la probabilità di un evento se un maggior numero di eventi simili può essere facilmente richiamato alla memoria. L’euristica della disponibilità può quindi, in certe condizioni, dar luogo a errori sistematici e prevedibili. Come nel caso del medico che riconducesse immediatamente il dolore alla schiena e la mialgia riportati da un paziente ad un’infezione del sistema respiratorio, confortato dal fatto che si tratta di un’associazione familiare che ricorda di avere osservato frequentemente.

L’euristica della rappresentatività consiste nel giudicare la probabilità di una condizione a alla luce di un’altra condizione b in base a quanto b è «tipica» o «rappresentativa» di a.

L’euristica di ancoraggio e adattamento può indurre a sottovalutare l’impatto di dati in contrasto con un’ipotesi iniziale di riferimento (e in alcuni casi persino a ricostruirli in maniera distorta come informazioni favorevoli a quell’ipotesi), trascurando così la necessità di mantenere l’attenzione su ipotesi alternative. Abbiamo di fronte a questi intrinseci bias della nostra mente delle possibili soluzioni? Il mito da sfatare è che l'errore sia sempre colpa di un singolo che è stato negligente o impreparato. Uno dei problemi più seri nel caso dell’errore medico riguarda innanzitutto il superamento della reazione istintiva di chiusura del professionista che si rende conto del proprio errore per non sentirsi accusato: uscire dalla dinamica dell’errore vissuto come una colpa è condizione necessaria per affrontare positivamente la tematica dell’errore in genere e, in particolare, quello cognitivo. Questo deve essere visto come qualcosa che consente di migliorare: discutere dell’errore in maniera costruttiva tra pari è sempre il primo passo per superarlo e prevenirlo. In conclusione la gestione dell’errore deve essere vista come un processo formativo importante per il medico e non come una colpa. Inoltre ci deve essere una organizzazione efficiente, come la rete del trapezista: anche se si commette l'errore e si cade, si deve impedire che ci si faccia male. Una rete basata sulla supervisione. Il confronto è indispensabile. L'altro aspetto fondamentale è la formazione dei professionisti che devono avere coscienza di questi meccanismi. BIBLIOGRAFIA 1) Intern Emerg Med. 2018 Jan;13(1):139-140. doi: 10.1007/s11739-017-1761-2. Epub 2017 Oct 22. A plea to respect medical mistakes. Elia F, Milan A, Vitale F, Crupi V, Fenoglio L. 2)Intern Emerg Med. 2017 Aug;12(5):689-691. Understanding and improving decisions in clinical medicine (I): Reasoning, heuristics, and error. Crupi V, Elia F. 3) Intern Emerg Med. 2018 Mar;13(2):287-289. Understanding and improving decisions in clinical medicine (II): making sense of reasoning in practice. Elia F, Aprà F, Crupi V.

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Anche i medici possono sbagliare: È un’ovvia verità che tuttavia genera stupore, smarrimento e, nei casi estremi, ricorso in giudizio da parte del paziente o del familiare che di quell’errore fa le spese,

a reclamare ragione per un danno reale che però può avere cause che non hanno a che fare con una colpa, nel senso di un’omissione o di una trascuratezza volontaria. Le stime sull’errore medico sono diverse: alcune catastrofiche, altre molto più prudenti; Il problema non è tanto l'errore in sé ma l'entità delle conseguenze. Mentre da anni si studia l’errore sistemico dovuto a un problema dell’organizzazione, tema di cui si occupa prevalentemente il Rischio clinico, molto meno si è sviluppata l’analisi dell’errore legato alle dinamiche logiche attraverso le quali si costruisce il ragionamento clinico. È fondamentale creare con-sapevolezza su quanto sia importante e complesso il ragionamento del medico in questa nostra era in cui sembra che lo strumento tecnologico abbia quasi sostituito la necessità del ragionamento clinico, in quanto in grado di dare sempre risposte chiare e visibili a qualsiasi problema. Il ragionamento diagnostico classico può essere rappresentato come un processo di valutazione di ipotesi incerte (le possibili diagnosi) alla luce dell’acquisizione di informazioni imperfette (i dati clinici). Idealmente, tale processo comporta l’individuazione di una lista di ipotesi diagnostiche compatibili con i primi dati clinici raccolti; le diverse ipotesi diagnostiche potranno essere considerate più o meno probabili in funzione della loro maggiore o minore diffusione nella popolazione cui il paziente appartiene per età, sesso e sintomatologia. A questo punto, il compito del medico consisterà nel raccogliere informazioni aggiuntive che la conoscenza clinica identifica come maggiormente indicative di alcune delle possibili diagnosi a discapito di altre. L’iniziale plausibilità delle patologie considerate e la rilevanza degli ulteriori dati raccolti permetteranno così di «aggiornare» la probabilità delle diverse ipotesi diagnostiche fino al punto in cui qualcuna di esse avrà raggiunto un livello di affidabilità sufficiente per orientare il percorso di cura. Un importante principio del calcolo delle probabilità, il teorema di Bayes, indica in che modo precisamente sia possibile aggiornare la probabilità di una o più ipotesi alla luce di nuove informazioni. Per questo motivo, in un lavoro recente sulla decisione e l’errore in medicina, il teorema di Bayes è stato definito «la stele di Rosetta del ragionamento clinico e il Sacro Graal per sfuggire agli errori diagnostici». Le scoperte della psicologia sperimentale in campo cognitivo hanno posto le basi conoscitive per una nuova comprensione del ragionamento clinico. Come spiega Daniel Kahneman, uno dei padri del cognitivismo e premio Nobel per l’economia nel 2002, la psicologia cognitiva ha aperto una nuova visione sui meccanismi del pensiero: accanto al pensiero logico, rigoroso ma lento e faticoso, esiste infatti un pensiero rapido e immediato, che dà risposte standardizzate (euristiche) per risolvere la mag-gior parte delle situazioni in cui bisogna prendere decisioni. Quando però queste risposte non sono appropriate, si va incontro a errori. Nella loro attività i medici prendono continuamente delle decisioni, utilizzando i pensieri veloci ed intuitivi in base alla loro preparazione professionale e alle esperienze, professionali e personali.

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P R E S E N T A Z I O N E R I F L E S S I O N I

ERRARE È UMANO ED ANCHE I MEDICI POSSONO SBAGLIARE

S.C Medicina Interna AO Santa Croce e Carle: Christian Bracco, Remo Melchio, Cristina Serraino, Luigi Fenoglio

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna Università degli Studi di Torino: Salvatore D’Agnano, Andrea Falcetta

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La letteratura scientifica sull’argomento è ancora scarsa, ma alcuni studi hanno messo in luce i rischi dell’utilizzo precoce.

I dispositivi mobili o la TV possono essere strumenti dalle enormi potenzialità didattiche, ma rivelarsi anche estremamente negativi per la crescita del bambino. Alcuni genitori ritengono che far utilizzare ai bambini dispositivi mobili o far guardare la TV per più ore al giorno sia assolutamente positivo ed educativo per il proprio figlio. Un’indagine telefonica negli Stati Uniti così come in Italia ha dimostrato che 30 genitori su 1.000 permettono ai bambini al di sotto dei due anni di vedere la TV perché ritengono che sviluppi le abilità cognitive. Altri genitori ammettono di non limitare l’utilizzo dei dispositivi e della TV per evitare conflitti a casa e discussioni con i propri figli, per distrarli, per poter svolgere i lavori domestici o per occuparli mentre mangiano. Si tratta soprattutto di genitori che appartengono ad un contesto socio-educativo non elevato. Ritengono infatti meno possibile, rispetto ai genitori di classi socio-culturali più elevate, di poter svolgere con i bambini attività che non includano l’esposizione a dispositivi mobili o alla TV. Contrariamente a quanto pensano questi genitori, se i dispositivi assorbono completamente e per lunghi periodi di tempo l’attenzione del bambino, le possibilità di osservazione, imitazione, di attività fisica e di interazione si riducono, così come il gioco sociale con i coetanei e con gli adulti e la quantità di attività di manipolazione e di esplorazione dell’ambiente. L’interazione con i coetanei e con l’adulto è fondamentale per sviluppare abilità sociali, come la reciprocità, l’empatia e l’autoregolazione, che si apprendono principalmente durante il gioco e il confronto con gli altri. L’isolamento del bambino non rappresenta un’occasione di sviluppo cognitivo ma un ostacolo alla sua crescita.

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SMARTPHONE, TABLET E SVILUPPO COGNITIVO NEL BAMBINO: AIUTO O OSTACOLO? Marina VALLATI

I dispositivi mobili possono essere però usati anche in maniera interattiva, assieme ai genitori, e possono avere elevate potenzialità anche nel favorire abilità cognitive. Di per sé un loro uso moderato, grazie ad applicazioni e a giochi o a programmi edu-cativi, per alcuni minuti al giorno, con la presenza di un adulto, permette di sviluppare abilità come il linguaggio, l’attenzione e la memoria. L’American Academy of Pediatrics non ne raccomanda comunque l’utilizzo sotto i due anni per il rischio che il loro uso frequente possa ridurre occasioni di confronto, di attività fisica e di gioco e quindi di svi-luppo linguistico e sociale. Una recente ricerca inglese condotta su 715 famiglie conferma i rischi dei dispositivi mobili al di sotto dei 36 mesi di vita. Lo studio ha analizzato le caratteristiche del sonno in bambini di età compresa fra i sei e i trentasei mesi che utilizzavano dispositivi mobili, documentando un legame fra l’uso dei dispositivi e problemi del sonno, come la significativa riduzione della quantità di sonno notturno, l’aumento del sonno diurno e di risvegli mattutini posticipati. Anche vedere la TV al di sotto dei due anni avrebbe un effetto negativo, specialmente sulle abilità linguistiche e sulle fun-zioni cognitive come l’attenzione e la memoria. Un altro studio su bambini canadesi che a ventinove mesi vedevano per molte ore la TV ha dimostrato, a distanza di alcuni anni (a sessantacinque mesi di età), che i bambini esposti a lungo alla TV mostravano ridotte capacità motorie rispetto ai pari che non visionavano la TV così a lungo. Per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo, sono pochi gli studi che ne hanno quantificato gli effetti e le poche ricerche in merito hanno valutato soprattutto quello relativo alla TV. I risultati possono comunque essere generalizzati anche all’impiego dei dispositivi mobili. Un’altra ricerca ha dimostrato che il rischio di ritardo nell’acquisizione del linguaggio di bambini al di sotto dei trenta mesi era proporzionale al tempo speso davanti alla TV con ridotto vocabolario e difficoltà anche nell’acquisizione dei numeri e successivamente dei calcoli matematici

In conclusione: i bambini dovrebbero utilizzare i dispositivi mobili o vedere la TV per brevi periodi, sempre svolgendo attività educative insieme ai genitori che, interagendo e commentando il più possibile le attività, possono mediare l’uso dei dispositivi; i genitori dovrebbero trovare applicazioni e programmi adatti alle specifiche fasce di età e utilizzarli insieme ai bambini per poco tempo nell’arco della giornata perché l’uso prolungato, libero ed in soli-tudine, soprattutto da parte dei più piccoli, potrebbe causare problemi nello sviluppo, nell’apprendi-mento e nel linguaggio. I pediatri, nell’ambito della loro attività dedicata alla prevenzione nel mondo dell’infanzia, dovrebbero monitorare tutti gli aspetti legati all’uso precoce e abuso di dispositivi elettronici da parte dei piccoli pazienti in relazione alla loro crescita neuro-psico-motoria. La prevenzione dovrebbe essere scandita dall’interazione con i genitori, con le istituzioni scolastiche ed implementata da interventi informativi da parte delle aziende sanitarie e ospedaliere al fine di poter collaborare insieme alla crescita di bambini intelligenti e sani …… uomini e donne della nostra futura società.

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P A R L A I L P E D I A T R A

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P R E V E N Z I O N E

I dati relativi all’infezione da HIV non sono incoraggianti: a preoccupare gli esperti sono le nuove diagnosi tra gli under 30. In particolare l’aumento d’incidenza nella fascia di età

25-29 anni: contagi avvenuti nella maggior parte dei casi attraverso rapporti sessuali non protetti.

Spesso inconsapevoli delle modalità di trasmis-

sione del virus, i giovani si avvicinano ai rap-porti sessuali senza un bagaglio di

conoscenze relative alle malattie sessualmente trasmissibili. E questo

è anche una conseguenza della scomparsa di una memoria storica relativa

al drammatico impatto dell’AIDS negli anni Ottanta, nonché della carenza nelle campagne di

sensibilizzazione mediatiche o in termini di educazione sessuale in ambito scolastico. In questo panorama, sottova-

lutare l’importanza dell’uso di mezzi di protezione, come il pro-filattico, e la costanza nel sottoporsi al test impatta profondamente sul contenimento della diffusione del virus. Una trasmissione che attualmente non risulta confinata ad ambienti storicamente a rischio, bensì appare più trasversale come età, genere e posizione sociale. IL PANORAMA ITALIANO In Italia vivono all’incirca 130mila persone affette dal virus HIV, di cui 3.443 sono le nuove diagnosi aggiornate al 2017 (numero che potrebbe aumentare nei prossimi anni a causa del ritardo di notifica). Smettere di parlarne non significa aver debellato il problema. Nel 2017 in Piemonte hanno contratto il virus 253 persone; le regioni con l’incidenza più alta sono state il Lazio, la Liguria e la Toscana. Nell’ultimo decennio inoltre è aumentata la proporzione delle persone che scopre di essere affetta dal virus pochi mesi prima della diagnosi di AIDS (fase conclamata di malattia). In termini concreti, questo può significare il venire a conoscenza del proprio stato sierologico anche dopo dieci anni dal contagio, con un ritardo nel trattamento e un impatto negativo sull’organismo del paziente stesso, nonché sulla trasmissione del virus nella restante popolazione. Secondo alcune stime del-l'Istituto Superiore di Sanità, raccolte in uno studio riferito al 2012-2014 e pubblicato sulla rivista Eurosurveillance, in Italia sarebbero circa 6.000 le persone affette dall'infezione in fase avanzata non diagnosticata. 

Uno scenario che preoccupa gli specialisti facendo emergere da un lato la carenza di un'efficace comunicazione in termini di prevenzione, dall'altro il valore di una corretta educazione sessuale, spesso carente.

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L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE NEL NOSTRO AMBULATORIO Tutte le persone sessualmente attive dovrebbero sottoporsi regolarmente al test per HIV, ancor più se esposte a un rapporto a rischio. E’ fondamentale ricordare ai nostri assistiti che la prevenzione e la protezione passano attra-verso l’uso del profilattico, sfatando i falsi miti che ancora circolano: un esempio è l’uso della pillola estroprogestinica che non protegge né dall’HIV, né dalle altre infezioni sessualmente trasmissibili. Oppure la credenza secondo cui il virus HIV sia legato solamente ad ambienti caratterizzati da promiscuità sessuale e tossicodipendenza. Ricordiamolo ai nostri assistiti con costanza e regolarità. Accogliamo inoltre la paura che può celarsi dietro il sottovalutare i propri comportamenti a rischio. Il nostro ambulatorio è uno spazio protetto in cui sentirsi liberi di esternare i propri vissuti. Un luogo in cui le domande vengono accolte. Spiegare come, dove, quando sottoporsi al test rappresentano informazioni da fornire insieme all’invito ad effet-tuare il test. Restiamo presenti durante il percorso. L’importanza di accogliere e fornire informazioni ci rende un tassello fondamentale del corposo puzzle della prevenzione. Un ingranaggio che lavora H24, con fatica e impegno, ma i cui risultati possono cambiare la vita degli occhi che incrociamo ogni giorno di fronte a noi. 

NADIA GALLIANO è un medico di origine piemontese, nata a Cuneo nel 1988. Si sta specializzando in Psichiatria a Milano e collabora con la sezione salute del Corriere della Sera, in particolare riguardo a temi inerenti il virus HIV. “Seguimi con gli occhi” (edito da Bookabook, prefazione di Diego Passoni, speaker di Radio Deejay) è il suo primo romanzo, rivolto ai giovani per raccontare la prevenzione attraverso un linguaggio empatico, nato dalla collaborazione con Anlaids (Associazione nazionale per la lotta all’Aids) e ispirato a storie realmente accadute legate al virus HIV.

HIV: UN VIRUS CHE NON ARRESTA LA SUA CORSA Nadia GALLIANO

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R I F L E S S I O N I

Il Consiglio Nazionale della FNOMCeO riunito a Roma il 16 novembre 2018 PREMESSO CHE:

- il tema della carenza dei medici, che sembra delinearsi nei prossimi anni, risulta drammatico per il sistema salute Ita-lia; cosi come rilevato da varie organizzazioni di categoria si tratterebbe di una perdita di 45 mila medici in cinque anni. Sui 10 anni invece, la previsione risulterebbe addirittura peggiore, con oltre 33 mila Medici di medicina generale e oltre 47 mila Medici ospedalieri in pensione per un totale di oltre 80 mila medici; - di fatto le uscite stimate per pensionamento non saranno bilanciate da nuove assunzioni, per il consistente blocco del turnover, ne da un numero congruo di medici opportunamente formati sino alla specializzazione o al conseguimento del titolo di medico di medicina generale; - se da un lato mancano i Medici specialisti e i Medici di medicina generale, dall'altro si stimano diverse migliaia di laureati in medicina che non sono riusciti ad ottenere ne l'accesso ad una borsa per la specializzazione, ne al corso di medicina di famiglia; - un elevato numero di giovani medici si ritrova quindi costretto a non poter proseguire l'indispensabile iter di formazione specialistica e a non poter entrare a pieno titolo nel Servizio Sanitario Nazionale e lavorare; a fronte delle migliaia di neolaureati e abilitati ogni anno, troppi non riescono a entrare nella scuola di specializ-zazione, non perche bocciati, ma per carenza di posti; - i giovani medici, a cui e negata la prosecuzione della formazione post-laurea, si trovano in una situazione di "limbo" fatta di sostituzioni di Medicina generale e di continuità assistenziale, che non permettono progressione di carriera e certezze nell'assunzione, dal momento che in assenza di un titolo specialistico, si e "condannati" a non partecipare ai concorsi pubblici; - moltissimi giovani medici italiani stanno fuggendo dal nostro Paese per specializzarsi all'estero e cosi, dato il lungo periodo di studi che faranno in altri Paesi, la maggioranza di essi non tornera e l'Italia avra perso un grande investimento anche economico fatto dallo Stato e dalle famiglie, oltre ad avere impoverito di energie intellettuali i cittadini, negando loro un incremento e miglioramento dell'assistenza sanitaria; - va garantita ai giovani medici la possibilita di crescere professionalmente e restare a lavorare nel proprio Paese; RITENUTO DI procedere ad una revisione complessiva della programmazione legata alla formazione post- laurea, CHIEDE AL GOVERNO E AL PARLAMENTO - di tener conto che l’abolizione del numero programmato non farebbe altro che ingigantire quell’imbuto formativo tra la laurea e la formazione post-laurea che oggi vede migliaia di giovani medici intrappolati per anni in un limbo di inoccupazione; - di procedere ad una vera riforma del sistema, che veda la formazione diventare un unicum dall’ingresso in Medicina fino al diploma di specializzazione o al diploma di formazione in Medicina generale, che potrebbe essere anticipata da un percorso, durante gli ultimi anni delle superiori, che vada a far parte del curriculum e dia crediti per l’accesso a Medicina e veda la ristrutturazione del contenuto didattico del VI anno di corso di laurea ai fini di una evoluzione della laurea in senso abilitante; - di ampliare ulteriormente il numero delle borse per la Medicina generale e i contratti per la formazione specialistica; - di effettuare una programmazione efficace, per cui a ogni laurea corrisponda una borsa, superando l’attuale sistema di selezione in modo che tutti gli studenti che entrino nel percorso ne possano uscire con un diploma di formazione post-laurea; di far si che il titolo di medico di Medicina generale, pur nella peculiarita del corso, che deve essere triennale e che non puo prescindere dal ruolo degli Ordini, sia definito una specializzazione,

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DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO (DAT) Annalisa AMATI

La Presidente dell’OPI – Ordine Professioni Infermieristiche - di Cuneo Laura Barbotto ha organizzato nel mese di ottobre e novembre una serie di convegni per affrontare

il tema che riguarda la Legge 219 del 22.12.2017, che tratta delle Norme in materia di Consenso Informato e Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT). Insieme al Dott. Blengini, entrambi medici di Medicina Generale, siamo stati ospiti della tavola rotonda insieme al medico palliativista, l’anestesista, l’infermiere di area critica, l’infermiere palliativista e di territorio ed ognuna delle figure sanitarie ha parlato dell’applicabilità della legge nel suo ambito lavorativo. È quindi emerso come per gli MMG questa legge sia molto applicabile, in quanto abbiamo un rapporto fiduciario con il paziente, che si instaura da quando veniamo scelti ad un lungo periodo che può durare anche fino alla fine della vita. Siamo infatti già abituati a discutere con i nostri assistiti, in quanto abbiamo un rapporto che spesso si basa sulla negoziazione. Nel corso degli anni la Medicina Generale è passata da un modello tradizionale paternalistico ad uno contrattuale e deliberativo, caratterizzato da quella che è una condotta condivisa. La visita in ambulatorio si presta quindi a diventare un punto di riflessione quotidiano, uno snodo, e il medico ha l’oc-casione di poter spiegare al paziente l’esistenza delle norme che regolano il consenso informato (che anche se presunto non è mai implicito) e le DAT; informare quindi l’assistito che sarà lui la figura centrale del suo percorso diagnostico-terapeutico e che potrà decidere in piena libertà anche del suo fine vita. In particolare il compito del medico curante sarà anche quello di usare un linguaggio semplice, che si deve adeguare al background del paziente, ricordando che il tempo dell’informazione e della comunicazione sono tempo di cura. Noi medici dobbiamo essere consapevoli quindi che abbiamo l’obbligo di informare l’assistito che se in un futuro per-desse la capacità di autodeterminarsi, può redigere le DAT, in forma scritta o videoregistrata, e nominare un fiduciario che può rappresentarlo. Dal dibattito sono inoltre emerse alcune criticità: 1. La necessità di formare i medici sui loro doveri, ma anche sul fatto che nel rispettare la volontà del paziente non incorrono in responsabilità civile, né penale. 2. La mancanza ad oggi di una banca dati, quindi di dati fruibili e di conseguenza la difficoltà a reperire le DAT magari nei giorni festivi o se un paziente viene ricoverato in un’altra regione. 3. La necessità di costituire una rete tra Ospedale e Territorio. 4. La difficoltà eventuale da parte del medico nell’intraprendere una via legale nel caso in cui le DAT siano palesemente incongrue, non adeguate alle condizioni cliniche o si instauri un conflitto con il fiduciario. 5. La mancanza del tempo della relazione, in un momento storico in cui siamo invasi dalla burocrazia. 6.Una forte carenza di linee guida nell’ambito del fine vita, in cui ognuno di noi si regola in base a quello che la coscienza gli dice, fenomeno che può portare ad un eccesso di interventismo o un vero e proprio abbandono terapeutico. 7. La difficoltà nell’affrontare il tema del fine vita, magari in un momento in cui la persona è in pieno benessere. Da questo simposio è emerso quindi che il dialogo terapeutico, un linguaggio comprensibile, la comunicazione efficace, l’interazione stretta tra soggetti che si occupano di assistenza, sono le chiavi per applicare in pienezza la legge sulle DAT, che ha come obiettivo rendere il fine vita del paziente il più sereno e dignitoso possibile, passando dall’idea di guarire a quella di prendersi cura.

Concludo con le parole di Cicely Saunders: Tu sei importante e lo sarai fino alla fine della tua vita, faremo tutto il possibile non solo per aiutarti a morire in pace, ma anche a vivere finché morrai.

M O Z I O N E A S O S T E G N O D E I G I O V A N I M E D I C I

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C R O N A C H E

Chi si fosse aggirato nei locali dell’Ordine sabato 29 settembre avrebbe avuto a prima vista un po’ di preoccupazione e non poche perplessità. Entrando infatti dalla porta principale e avviandosi lemme

lemme per il corridoio che porta al salone delle conferenze, si sarebbe imbattuto in due piccole salette con la porta semiaperta dove avrebbe scorto in entrambe, a terra, una figura circondata da molte persone. Non certo di quello che vedeva e nel dubbio che capitasse qualcosa di serio se non di strano, e non volendo disturbare avrebbe percorso silenziosamente e a passi furtivi tutto il corridoio di accesso alla sala riunione per vedere se almeno lì avrebbe incontrato qualcuno, non così impegnato, a cui chiedere qualche spiegazione oltre ad offrire, se del caso, il suo aiuto. Nella sua testa in effetti qualche dubbio sulla situazione insolita sarebbe frullato. Possibile che proprio nei locali dell’Ordine, in un tranquillo e tiepido sabato mattina di settembre, accadesse che non una, ma ben due persone, si fossero contemporaneamente sentite male e

che, stranamente o per fortuna, non una o due per-sone, ma molti colleghi fossero presenti per prestare in modo coordinato il proprio soccorso ai mal capi-tati? Certo statisticamente che due persone si sen-tano male nello stesso posto nello stesso giorno e alla stessa ora era perlomeno insolito, statistica-mente improbabile, ma non impossibile. C’è sempre l’eccezione che conferma o sarebbe meglio dire “sconferma” la regola. Che avesse visto male? Che non avesse capito la situazione? Certo un po’ di imbarazzo e qualche retropensiero gli si sarebbero insinuati nella mente, mentre, dopo aver percorso con cautela e in silenzio il corridoio, faceva l’ultimo passo verso la sala riunioni. Sala dove, oltre a vedere la luce accesa, sentiva un qualche sordo, confuso mormorio di molte voci. Sempre più perplesso e non volendo disturbare l’ipotetico collega o gruppo di colleghi che stavano colà parlottando, decideva

di varcare con cautela la fatidica soglia per vedere se almeno qui poteva capire meglio la situazione. E fugare così, rapidamente, i tanti dubbi che via via sempre di più cominciavano a frullargli nella testa. Svoltato l’angolo e affacciatosi sulla soglia della sala consigliare rimaneva basito. Anche lì altre due figure stese a terra circondate da colleghi, chi in piedi, chi inginocchiato accanto ai malcapitati, che per quanto gli era possibile vedere, dato la calca di persone che avevano intorno, sembravano privi di coscienza. Oh mamma mia, si sarebbe detto, senza più capirci nulla, altro che fatale coincidenza, qui c’è stata proprio un’epidemia di emergenze, e tutte insieme! Sarà mica che i locali dell’Ordine siano diventati di colpo, per qualche strano maleficio o influsso astrale, un luogo da frequentare il meno possibile! Certo ormai di questa inconfutabile conclusione, che a rigor di logica non faceva una grinza, il nostro collega decideva quindi, con logica altrettanto ineccepibile, di portarsi rapidamente fuori dall’ipotetica zona di rischio. E questa volta non più lemme lemme, ma di corsa, decideva di raggiungere rapidamente la porta di entrata ai nostri uffici e di guadagnare celermente e senza indugi la strada sottostante e la “salvezza”: “Metti mai, visto che mi sembra che il posto indubbiamente oggi porti sfiga, possa capitare qualcosa di brutto anche

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a me se resto ancora qui” pensava. Ma quando ormai stava catapultandosi giù per le scale con il rischio di travolgere un qualche mal capitato inquilino che, invece di usare l’ascensore, per fare un po’ di sano moto avesse deciso di salire le scale, giunto al terzo scalino si bloccava di colpo colto da una folgorazione che il suo rigore mentale gli aveva fatto balenare nel cervello come fosse una rivelazione. La logica, diceva sempre il suo vecchio maestro di clinica medica, devi usare la logica: quando ti trovi di fronte a qualcosa di inspiegabile e di insolito, usa il cervello e la logica e cerca di spiegare l’accaduto. Già quale ragionamento logico usare: deduttivo o induttivo? A ben pensarci tutti e due rapidamente applicati alla situazione portavano alla medesima conclusione: che ci fosse una spiegazione migliore delle coincidenze insolite, del maleficio, della congiunzione astrale o della sfiga. Convinto a questo punto che forse non era il caso di farsi prendere dal panico ed essendo un sanitario di esperienza decideva di ritornare sui suoi passi e di rivalutare la situazione da un altro punto di vista. Prontamente fatto dietro front e risalito i fatidici tre gradini, avrebbe nuovamente aperto, questa volta con una certa baldanza, la porta di ingresso ai locali dell’Ordine per trovarsi di fronte un nutrito gruppo di colleghi che discorreva animatamente di rianimazione cardiopolmonare e defibrillatori automatici. Ed ecco spiegato l’arcano su cui aveva rischiato di travisare: all’Ordine non era avvenuto l’imponderabile, ma semplicemente si stava svolgendo uno dei corsi certificativi sulle tecniche di Basic Life Support e di utilizzo dei defibrillatori automatici, insomma un bel corso BLS-D. Era la concretizzazione di quello che aveva deciso il Consiglio, dopo aver acquistato i mani-chini e la tecnologia per supportarli. Erano iniziati, come programmato e pubblicizzato, i corsi per far appren-dere (o rinfrescare) le tecniche di primo soccorso e di rianimazione in caso di emergenza (perdita di coscienza, arresto cardiorespiratorio e così via). Due sono i corsi, per diciotto partecipanti ogni sessione, che sono stati già programmati e realizzati entro la fine di quest’anno (sabato 29 settembre e sabato 10 novembre) e altri lo saranno per l’anno a venire, visto che ci ha confortato il fatto che i primi due sono andati rapidamente sold-out come i grandi concerti. I corsi sono gratuiti per i colleghi iscritti al nostro Ordine, perché il Consiglio ha deciso di investire su questo tipo di formazione. I defibrillatori automatici o semi-automatici stanno prendendo sempre più piede nelle varie realtà locali italiane, e anche della nostra provincia, grazie alla sensibilità di molti amministratori locali, di aziende e di società. Si stanno formando con corsi ad hoc operatori laici in grado di utilizzare un defibrillatore in situazione di emergenza. Noi non vorremmo che capitasse mai che un collega, presente in una tale situazione o chiamato ad intervenire essendo lì vicino, fosse in palese difficoltà non sapendo come utilizzare il defibrillatore o avendo dimenticato i passaggi chiave di un basic life support in caso di emergenza. Di qui i corsi che ci sembra abbiamo raccolto un primo importante gradimento e che speriamo lo continuino ad avere. La spesa che ci accolliamo come Ordine è ben giustificata dal ritorno che ci auguriamo possano averne i colleghi che parteciperanno ai nostri corsi, organizzati in collaborazione con l’IRC (Italian Resuscitation Council), che forniscono al termine una certificazione. INFORMAZIONE PER I PEDIATRI INERENTI I CORSI PBLS-D Si informano i colleghi pediatri della nostra provincia iscritti al nostro Ordine che in caso siano interessati a partecipare a un corso di BLS-D per pediatri l’Ordine sarà ben lieto di organizzarlo per loro qualora raccolgano un numero di iscrizioni di diciotto persone, o di multipli dello stesso, essendo ciascuna seduta di corso pro-grammato per la partecipazione di diciotto colleghi.

TRA IL SERIO E IL FACETO: L’ORDINE INVASO DA...MANICHINI E SE POI DI DOVESSE ESSERE CHIAMATI A INTERVENIRE... Claudio BLENGINI

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per migliorare la salute e il benessere con l'ausilio di animali da compagnia. La giornata formativa è stata altresì preziosa occasione per comprendere come, accanto ai validi insegnamenti dei Centri di Eccellenza Nazionali, esistano tante realtà operanti sul territorio che, attraverso la collaborazione di volontari e la competenza di tanti professionisti, rappresentano validi percorsi di sostegno per i nostri pazienti. Il corso si è aperto proprio con l’Associazione ONLUS Collina degli Elfi, una significativa esperienza sul territorio dell'ASL CN2, espressa attraverso la voce della Presidente Dott.ssa Luisella Canale ma anche attraverso le parole di un papà di un piccolo paziente malato di cancro, dolcemente condivise, a ricordarci che accanto ai nostri piccoli pazienti ci sono le famiglie, protagoniste della relazione e della cura insieme ai bambini. Di seguito, ha avuto voce il Centro di Referenza Nazionale per gli I.A.A. nella persona della Dott.ssa Irene Sanguin. In successione sono state presentate esperienze svolte sul territorio nazionale, rivolte a pazienti oncologici, persone con disabilità motorie, adolescenti con problematiche psichiatriche, che hanno coinvolto diverse specie animali, quali: cane, coniglio, asino, cavallo. L’esperienza portata dai medici dell’Asl CN1 è stata quella di un intervento terapeutico di supporto alla psicoterapia, attuato anche attraverso l’ausilio di animali (cane) in contesto extra-ospedaliero, ma sempre in collaborazione con l’équipe multidisciplinare sanitaria NPI, rivolto ad adolescenti con patologie psichiatriche gravi. Tale intervento è tuttora possibile in quanto parte del progetto “Il corpo danneggiato”, vincitore del bando “Prevenzione e Promozione della Salute” e finanziato dalla CRC (Cassa di Risparmio di Cuneo). In sintesi, a seguito del convegno, è possibile affermare che, nonostante in Italia sia ancora esiguo il numero degli studi scientifici attestanti l'efficacia degli interventi con gli animali, i risultati dei progetti di ricerca condotti in collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per gli I.A.A., con i Centri di eccellenza quali l'Ospedale Meyer e con molte realtà associative e non, che operano mediante personale formato e nel rispetto delle Linee Guida Nazionali, sono stati finora estremamente incoraggianti. La presenza dell’animale, se accompagnata con consapevolezza, può facilitare la comunicazione, può agevolare l'accettazione e la stima di sé ma, soprattutto, può favorire l'accettazione e la relazione con l'altro, con il terapeuta. In alcuni ambiti, determina non solo una migliore risposta del paziente alla terapia ma, spesso, concorre alla riduzione dell'uso di farmaci e di altre risorse sanitarie, con ulteriori vantaggi per la qualità della vita del paziente ma anche in termini di costi per la collettività. Concludo con un concetto, risuonato più volte nel corso della giornata, da portare a casa e non solo, da ricordare all'interno dei nostri studi medici e ospedali anche al di fuori degli I.A.A.: quello di uma-nizzazione della cura. Attraverso le parole della dott.ssa Mugnai: “L'animale ci aiuta a farci diventare più uomini” e mediante quelle della dott.ssa Canale che, citando il celebre romanzo di Antoine de Saint-Exupéry, riporta una frase detta dal Piccolo Principe alla rosa: “Tu sarai per me unica al mondo, e io sarò per te unico al mondo”, ci ha ricordato l'importanza della possibilità di “creare legami” e il valore di far sentire l'altro “speciale”, possiamo ricordare che le persone devono essere intese come speciali affettivamente, nella loro umana unicità, e non in quanto portatrici di malattia. “Uno degli aspetti più affascinanti del genere umano è quello di creare legami unici, e questi legami vanno al dà del puramente visibile, perché hanno il potere di creare pensieri, di creare modelli operativi nuovi che la persona (il paziente) può sperimentare e portare fuori di sé, nella relazione con gli altri”.

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C R O N A C H E

QUANDO LA RELAZIONE DIVENTA CURA L’AIUTO DEGLI ANIMALI AL PAZIENTE ED AL TERAPEUTA

Elisa COLOMBI Neuropsichiatra infantile-psicoterapeuta – S.C. NPI dell’ASL CN1 Manuela TURCO Psicologa-psicoterapeuta – consulente S. C. NPI dell’ASL CN1

Il 22 settembre 2018, a Govone, si è svolto il convegno, coordinato dall’Associazione ONLUS La Collina degli Elfi, “Quando la relazione diventa cura: interventi assistiti con gli animali, risorse e ricerche in ambito

evolutivo”, organizzato all’interno della serie di giornate formative a cura dell'ASL CN1. La giornata aveva l'obiettivo di aggiornare figure professionali diverse, operanti all'interno della medicina riabilitativa con pazienti di qualsiasi età e affetti da differenti patologie, sulla situazione attuale degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA). Durante lo svolgimento della giornata è stata condivisa la normativa vigente e si è svolto un confronto sui percorsi operativi attuabili a livello nazionale con criteri scientifici alla base, per giungere a dare voce concreta alle diverse realtà presenti sul territorio, alle esperienze buone e a quelle innovative, attuate nel rispetto degli attuali protocolli autorizzati.

Nel ruolo di formatori, come anche in quello dei discenti, si sono avvicendate figure professionali dif-ferenti: da quella dello psicologo psicoterapeuta, a quella del medico, del medico veterinario, del pedagogista e, non ultima per importanza, la figura del volontario che, quando adeguatamente formato, aiuta a rendere efficaci e concretamente possibili tante esperienze. Seduti nella sala gremita, erano presenti medici veterinari, medici, psicologi, studenti, infermieri, educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica, terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, fisioterapisti, coadiutori degli animali coinvolti negli I.A.A. e collaboratori animali. Le grandi ricchezze di questa giornata, vissute sia dai formatori che dai discenti, sono state molteplici. La prima è stata l'esperienza di una collaborazione possibile fra figure professionali con formazioni diverse, operanti in regimi e strutture differenti a vari livelli del percorso di cura. Tutti i professionisti hanno un obiettivo comune: il “prendersi cura” dei pazienti che, in questo processo di umanizzazione, tornano a essere anche persone, bambini o adulti. Questo può avvenire anche attraverso il canale non tradizionale degli I.A.A. che, pur essendo considerato extra LEA (livelli essenziali di assistenza), può rappresentare un valido mediatore delle terapie tradizionali

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CONCORSO FOTOGRAFICO

Confini

Scadenza 20 febbraio 2019 Info: 3358333258 e 0171692195 - [email protected] www.omceo.cuneo.it - [email protected] - www.progettohar.it

Mostra delle opere selezionate e premiazione al Centro Incontri della Provincia di Cuneo Sala Einaudi in occasione della Assemblea annuale dell’Ordine a Marzo 2019.

REGOLAMENTO

Per l’iscrizione si prega di utilizzare il seguente link http://www.omceo.cuneo.it/gesnew-dett.asp?GesNewId=8165

o di collegarsi al sito dell’ordine www.omceo.cuneo.it

1)l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Pro-vincia di Cuneo, in collaborazione con l’Associazione Cul-turale Progetto Har organizza la prima edizione del con-corso fotografico “CONFINI” 2) Il concorso è riservato ai fotografi appartenenti al sud-detto Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Cuneo. 3) Due i temi a Concorso:

a) “CONFINI” b) “TEMA LIBERO”

4) È possibile partecipare inviando un massimo di 4 (quattro) fotografie a colori o in bianco e nero, per ogni tema a Concorso. 5) Le fotografie dovranno essere stampate di misura 20 x 30 cm e montate su un cartoncino, nero o bianco, di misura 30 x 40 cm. Sul retro, ben visibile, dovrà essere riportato: Nome e cognome, numero di cellulare, numero e titolo della fotografia come riportato sulla scheda di iscrizione. Nessuna firma o nominativo dovrà essere sul verso dell’immagine. 6) La partecipazione è gratuita e il materiale va inviato o consegnato a mano, o per posta, tassativamente entro le ore 24.00 del 20 febbraio 2019 a Segreteria Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Via Mameli 4 bis – Cuneo, unitamente alla scheda di iscrizione. 7) Le opere selezionate dalla Giuria (il cui giudizio è insin-dacabile) formeranno la Mostra “CONFINI” esposta nella

sala Einaudi del Centro Incontri della Provincia di Cuneo in occasione dell’Assemblea annuale dell’Ordine 8) Alle tre (3) migliori opere di ogni Tema verranno asse-gnati i seguenti premi: al primo classificato Euro 250, al secondo classificato Euro 150 al terzo classificato Euro 100. A insindacabile giudizio della Giuria potranno essere assegnati ulteriori premi o segnalazioni. Le sei Opere premiate diverranno di proprietà dell’Ordine dei Medici. 9) Le migliori fotografie selezionate saranno inoltre oggetto di pubblicazione sul Notiziario dell’Ordine. 10) La Giuria presieduta da Ober Bondi sarà composta da un fotografo, un pittore, un insegnante di Arte e un Esponente dell’Ordine. 11) Sarà cura della organizzazione avvertire i vincitori in tempo utile prima della premiazione. 12) Con l’adesione al Concorso il partecipante accetta il presente Regolamento e fornisce liberatoria per l’utilizzo delle immagini (fatta salva l’apposizione dei “credits”) ai fini esclusivi della manifestazione, anche nelle prossime edizioni e comunque mai a scopo di lucro. 13) La Premiazione avrà luogo in occasione dell’Assem-blea annuale dell’Ordine presso il Centro Incontri della Provincia di Cuneo. 14) Le fotografie potranno essere ritirate subito dopo la premiazione. A giudizio dell’Ordine e in accordo con gli Autori alcune delle opere potranno essere esposte nella sede dell’ordine.

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I N I Z I A T I V E

È con piacere che comunico a tutti i colleghi l’iniziativa, condivisa all’una-nimità con il Consiglio Direttivo, di indire un concorso di fotografia, aperto

a tutti voi, che verrà proposto in contemporanea alla assemblea annuale dell’Ordine. Nella parte finale di un mio articolo sul notiziario concludevo con l’augurio di poter trasformare i colleghi in amici. Questo potrebbe essere il primo passo per superare le eventuali rivalità e fare scoprire a tutti le nostre abilità extraprofessionali. Certamente la fotografia non è l’unica forma d’arte praticata e spero che in futuro ci possa essere la possibilità di condividere altre esperienze. Per l’organizzazione e il supporto professionale devo ringraziare l’associazione progetto HAR e in par-ticolare il suo presidente Ober Bondi, fotografo e pittore il cui Corso di Introduzione alla fotografia digitale mi ha fornito lo spunto per l’iniziativa. Spero che la partecipazione sia numerosa e sono certo che le immagini che ci proporrete saranno meravigliose.

E ora mano alla macchina fotografica e via con gli scatti!

«Un mondo senza confini» di Antonella Savona

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MEDICI PER PROFESSIONE, ARTISTI PER PASSIONE Giuseppe VASSALLO

ORDINE DEI MEDICIChirurghi ed Odontoiatridella Provincia di Cuneo

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Gestione Sanitaria degli incidenti maggiori: emergenze tra straordinarietà e quotidianità

L’evento di Vicoforte del 6 ottobre 2018 «Gestione Sanitaria degli incidenti maggiori: emergenze tra straordinarietà e quotidianità» ha trovato unanime apprezzamento e non pochi dei partecipanti hanno

espresso l’opportunità di dare ampia diffusione ai temi trattati e l’auspicio di occasioni di approfondimento. I temi: la comunicazione con le vittime di un lutto; la complessa realtà dei migranti, specie se minori – lavoro nero, sfruttamento sessuale, traffico degli organi -; l’apparentemente incomprensibile conversione all’Islam e radicalizzazione di giovani europei, uomini e donne; il Califfato, i cui atti terroristici – meno improbabili di quanto vogliamo credere - sono solo l’epifenomeno emotivamente drammatico di un assai più inquietante e lucido progetto espansivo Temi che, quando anche solo minimamente approfonditi, sco-priamo essere potenzialmente pertinenti alla quotidianità della nostra attività professionale, nello studio o nella corsie, ove riconoscere le ferite del copro o dell’animo del paziente che ci sta di fronte è una respon-sabilità professionale ed etica. Non è pensabile una sintesi in queste pagine dei contenuti. Peraltro le registrazioni di tutti gli interventi sono reperibili sul canale YouTube < Omceo Cuneo >

La domanda, alla quale auspichiamo da molti Colleghi un cortese riscontro, è se riteniate opportuno dedicare a qualcuno di questi temi dei momenti di incontro all’Ordine in cui ascoltare una delle registrazioni per poi discutere e riflettere insieme.

 Elsio Balestrino, Claudio Blengini

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P R E S E N T A Z I O N E

MEDICI PRIMA ISCRIZIONE Dr.ssa Marianela ZAMORA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BOVES

MEDICI ISCRITTI PER TRASFERIMENTO Dr.ssa Flora GOVONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . TORINO Dr.ssa Francesca RUSSO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . TORINO Dr. Andrea SANNIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GENOVA Dr.ssa Anna SPATOLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CATANIA

MEDICI CANCELLATI PER TRASFERIMENTO Dr.ssa Cristina BRONDELLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FIRENZE Dr. Federico PEPE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GENOVA Dr. Francesco SAGLIETTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MILANO

MEDICI CANCELLATI SU RICHIESTA Dr. Giuseppe BALLAURI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CERVERE Dr.ssa Maria Grazia CAVALLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CUNEO Dr. Michelangelo NARBONA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SAVIGLIANO Dr.ssa Alba ROVERE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CARAGLIO

MEDICI DECEDUTI Dr. Sabino CIPRIANI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BRA Dr.ssa Beatrice LEVET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MORETTA Dr. Giuseppe GARELLI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MONDOVì

ODONTOIATRI PRIMA ISCRIZIONE Dr. Flogert DEDOLLI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . VIGNOLO

ODONTOIATRI CANCELLATI SU RICHIESTA Dr. Nevio ZANOTTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MONDOVì N E C R O L O G I O Con profondo cordoglio il Consiglio Direttivo partecipa al lutto per la scomparsa dei Colleghi

Dr Sabino CIPRIANI Medico Chirurgo di anni 65 Dr Giuseppe GARELLI Medico Chirurgo di anni 67 Drssa Beatrice LEVET Medico Chirurgo di anni 92

A nome di tutta la Classe Medica rinnoviamo ai famigliari le più sentite e affettuose condoglianze.

A G G I O R N A M E N T I C R O N A C H E

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NOTIZIARIO DELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI CUNEO Registrazione del Tribunale di Cuneo n. 455 del 23-04-1991 Redazione, amministrazione e direzione: Via Mameli, 4 bis - 12100 CUNEO - Tel. 0171.692195 Direttore responsabile: Franco MAGNONE Comitato di redazione: Bartolomeo Allasia Claudio Blengini Roberto Gallo Antonella Melano Andrea G. Sciolla Marina Vallati Comitato scientifico: Felice Borghi Quintino Cartia Luigi Fenoglio Livio Vivalda ®METAFORE - CUNEO, CORSO DANTE 5 - [email protected]