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Anno LXXIII - n. 27 - 9 luglio 2017 servizi quotidiani su: www.nuovascintilla.com Twitter e Facebook Anno 73 | n. 27 | 9 luglio 2017| - I.R. € 1,20 | Sede: Chioggia (VE), R.ne Duomo 735 | tel. 0415500562| www.nuovascintilla.com | [email protected]| Poste Italiane abb.post.D.L.353/2003 (L. 27/2/2004 n°46) art.1,c.1/ NE-PD EDITORIALE S orprendente “faccia tosta” di gran parte dei paesi dell’Unione Europea sul pro- blema “profughi” particolarmente nei confronti dell’Italia che sopporta il peso più gravoso. Nonostante qualche riconoscimen- to e molti propositi, rimane una situazione di stallo e nessun passo avanti si è fatto sulla fa- mosa “redistribuzione” nei vari Paesi. Delu- dente poi la seduta del Parlamento europeo di martedì, quando - mentre appunto si affron- tava la questione migranti in un’aula semide- serta - si è assistito persino ad uno scontro tra il presidente della Commissione Juncker e quello del Parlamento Tajani. In realtà Jun- cker ha riconosciuto che “sui migranti l’Italia è stata eroica” gridando un bel “Viva l’Italia”, e proprio in quella seduta veniva comunicato che da gennaio ad oggi sono sbarcati in Euro- pa 100.000 profughi, 85.000 dei quali sulle sponde italiane: ma ben pochi erano i par- lamentari presenti, segno, purtroppo, di un disinteresse esplicito. Lo stesso presidente di turno del Consiglio europeo, il maltese Mu- scat, al termine del suo mandato, ha posto tra i problemi più urgenti quello dei profughi sostenendo con forza che “Non si possono la- sciar sole Italia, Malta e Grecia”. Ma, a quan- to pare, continuiamo a restare “soli”, mentre l’emergenza diventa sempre più ingoverna- bile. A colmare la misura, contro la proposta di spartirsi gli approdi, la Francia - che pur sembrava aver dato segni di maggiore sensi- bilità - e la Spagna hanno opposto un duro no a qualsiasi ipotesi di aprire i loro porti alle navi delle Ong. Tante parole, anche dalla Germania, più qualche ulteriore stanziamen- to, ma lavandosi le mani sulla questione della collocazione dei profughi, che continuano ad essere duramente rifiutati dai Paesi del Nord (l’Austria schiera esercito e blindati al Bren- nero!...) e specialmente da quelli dell’Est. Giustamente Muscat ha ricordato che far parte dell’UE significa condividere non solo alcuni ma tutti i valori dell’Europa, compre- so quello della solidarietà. Ma a quanto pare, molti fanno orecchi da ...mercante: è proprio il caso di dirlo! Mentre c’è chi azzarda addi- rittura l’ipotesi che qualche potenza spinga verso una sorta di “svuotamento” del conti- nente africano per poi “spartirselo”, si sta in- tanto facendo largo di più la vecchia e giusta idea che è necessario aiutare le popolazioni sul loro territorio per una vita più serena che li trattenga dalla fuga. Ci sta provando anche la CEI stanziando 30 milioni dell’8xmille in tre anni con progetti mirati di sostegno allo sviluppo. Come, del resto, si stanno prodi- gando e ci stanno provando da decenni tut- ti i missionari e missionarie che si dedicano con amore e con passione in quelle terre alla promozione umana insieme all’annuncio del Vangelo. Resta in molti Paesi il problema del- la esplosiva situazione politica che rischia di vanificare ogni sforzo; ma insieme ad un’UE più accogliente occorre anche un’UE diplo- maticamente più efficace. V. T. Quale solidarietà? di Vincenzo Tosello COMMENTANDO... (p. 17) Anche la nostra Chiesa chiamata a rinnovarsi Il vescovo presenta la Visita pastorale Il Tar concede la sospensione della ordinanza e i lavori sono ripresi... Una prima rassegna delle varie “Estate Ragazzi” in corso nelle nostre parrocchie. All’Ipab avviato il Servizio civile di un anno per tre giovani volontari. Ben riuscita a Scardovari la 70ª Sagra dei Santi Pietro e Paolo. Servizio civile La festa del Pescatore CHIOGGIA 4 DIOCESI 7 CAVARZERE 19 POLESINE 21 La vicenda del Gpl Ragazzi in estate Tutti facciano la loro parte Filiale di Chioggia - Mercato Ittico Via G. Poli, 1 Tel 041 3036181 [email protected] Filiale di Chioggia Viale Stazione, 53 Tel 041 5500980 [email protected] www.bancapatavina.it Filiale di Sottomarina Viale Venezia, 6 Tel 041 5507300 [email protected] La difficile ricerca della “solidarietà europea” Le iniziative della CEI (p. 2) INSERTO DI 8 PAGINE “Litoralestate” Il benvenuto del vescovo ai turisti, la sagra del pesce e tutti gli appuntamenti estivi

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Anno LXXIII - n. 27 - 9 luglio 2017

servizi quotidiani su: www.nuovascintilla.com Twitter e Facebook

Anno 73 | n. 27 | 9 luglio 2017| - I.R. € 1,20 | Sede: Chioggia (VE), R.ne Duomo 735 | tel. 0415500562| www.nuovascintilla.com | [email protected]|Poste Italiane abb.post.D.L.353/2003 (L. 27/2/2004 n°46) art.1,c.1/ NE-PD

EDITORIALE

Sorprendente “faccia tosta” di gran parte dei paesi dell’Unione Europea sul pro-blema “profughi” particolarmente nei

confronti dell’Italia che sopporta il peso più gravoso. Nonostante qualche riconoscimen-to e molti propositi, rimane una situazione di stallo e nessun passo avanti si è fatto sulla fa-mosa “redistribuzione” nei vari Paesi. Delu-dente poi la seduta del Parlamento europeo di

martedì, quando - mentre appunto si affron-tava la questione migranti in un’aula semide-serta - si è assistito persino ad uno scontro tra il presidente della Commissione Juncker e quello del Parlamento Tajani. In realtà Jun-cker ha riconosciuto che “sui migranti l’Italia è stata eroica” gridando un bel “Viva l’Italia”, e proprio in quella seduta veniva comunicato che da gennaio ad oggi sono sbarcati in Euro-pa 100.000 profughi, 85.000 dei quali sulle sponde italiane: ma ben pochi erano i par-lamentari presenti, segno, purtroppo, di un disinteresse esplicito. Lo stesso presidente di turno del Consiglio europeo, il maltese Mu-scat, al termine del suo mandato, ha posto tra i problemi più urgenti quello dei profughi sostenendo con forza che “Non si possono la-sciar sole Italia, Malta e Grecia”. Ma, a quan-to pare, continuiamo a restare “soli”, mentre l’emergenza diventa sempre più ingoverna-bile. A colmare la misura, contro la proposta

di spartirsi gli approdi, la Francia - che pur sembrava aver dato segni di maggiore sensi-bilità - e la Spagna hanno opposto un duro no a qualsiasi ipotesi di aprire i loro porti alle navi delle Ong. Tante parole, anche dalla Germania, più qualche ulteriore stanziamen-to, ma lavandosi le mani sulla questione della collocazione dei profughi, che continuano ad essere duramente rifiutati dai Paesi del Nord (l’Austria schiera esercito e blindati al Bren-nero!...) e specialmente da quelli dell’Est. Giustamente Muscat ha ricordato che far parte dell’UE significa condividere non solo alcuni ma tutti i valori dell’Europa, compre-so quello della solidarietà. Ma a quanto pare, molti fanno orecchi da ...mercante: è proprio il caso di dirlo! Mentre c’è chi azzarda addi-rittura l’ipotesi che qualche potenza spinga verso una sorta di “svuotamento” del conti-nente africano per poi “spartirselo”, si sta in-tanto facendo largo di più la vecchia e giusta

idea che è necessario aiutare le popolazioni sul loro territorio per una vita più serena che li trattenga dalla fuga. Ci sta provando anche la CEI stanziando 30 milioni dell’8xmille in tre anni con progetti mirati di sostegno allo sviluppo. Come, del resto, si stanno prodi-gando e ci stanno provando da decenni tut-ti i missionari e missionarie che si dedicano con amore e con passione in quelle terre alla promozione umana insieme all’annuncio del Vangelo. Resta in molti Paesi il problema del-la esplosiva situazione politica che rischia di vanificare ogni sforzo; ma insieme ad un’UE più accogliente occorre anche un’UE diplo-maticamente più efficace. V. T.

Quale solidarietà?di Vincenzo Tosello

COMMENTANDO... (p. 17)Anche la nostra Chiesa chiamata a rinnovarsi

Il vescovo presenta la Visita pastorale

Il Tar concede la sospensione della ordinanza e i lavori sono ripresi...

Una prima rassegna delle varie “Estate Ragazzi” in corso nelle nostre parrocchie.

All’Ipab avviato il Servizio civile di un anno per tre giovani volontari.

Ben riuscita a Scardovari la 70ª Sagra dei Santi Pietro e Paolo.

Serviziocivile

La festa delPescatore

CHIOGGIA 4DIOCESI 7 CAVARZERE 19 POLESINE 21La vicendadel Gpl

Ragazziin estate

Tutti facciano la loro parte

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La difficile ricerca della “solidarietà europea”Le iniziative della CEI (p. 2)

INSERTO DI 8 PAGINE“Litoralestate”

Il benvenuto del vescovo ai turisti, la sagra del pesce e tutti gli appuntamenti estivi

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2 domenica 9 luglio 2017nuova Scintilla ATTUALITÀ

IN FAMIGLIANOTA POLITICA

La comunicazione fra mondi distanti è possibile attraverso altri misteriosi canaliStrettamente collegato il tema delle alleanze

Spazi senza barriereRiforma elettoraleAnche quella fra padri e figli, anche quella in

famiglia è una comunicazione fra mondi distanti, in cui i cromosomi in comune non

sempre bastano per l’intesa e spesso paradossalmente possono complicare le cose: non c’è da stancarsi, cre-iamo spazio – come su quel muro fra una preghiera e un insulto - creiamo spazio senza barriere e avremo costruito il nostro pezzetto di pace. In famiglia – Una lapide essenziale, quasi scarna, ricorda due giovani, probabilmente amici: la stessa data di morte: devono aver terminato la loro vita insieme, forse in un inci-dente stradale. Tutt’intorno il bianco sporco di quel rettangolo di marmo si immerge in un caleidoscopio di colori spray. Le altissime e austere mura lungo la via sono diventate pagina docile per i racconti iconici di graffitari non improvvisati. Alzando lo sguardo, quelle pareti lisce prestatesi come tela per pittori di strada talvolta scurrili, si rivelano il basamento di un’antica scuola cattolica legalmente riconosciuta, il cui fondatore a me del tutto estraneo mi ricorda che se sono così tanti i santi sugli altari, ben di più devono essere tutti quelli anonimi! Qui assisto ad un dialogo fatto di sguardi, parole e gesti fra una piccola suora portinaia ed una truccatrice del set. Una giornata intera, minuti e ore sedute vicine in quella frenesia intermittente che è tipica delle riprese… in cui fra un ciak e l’altro la vita reale scorre a fianco del-la finzione e sceglie ritmi a volte concordi, a volte in ossimoro con le pagine di sceneggiatura che si vanno smaltendo. Due persone, due età, due mondi appa-rentemente a distanza abissali e invece così “cordial-mente” vicine… una corrispondenza di amorosi sensi che presto raggiunge culmini impensabili di intimità: vita, morte, senso del dolore… Quanto possono esse-re misteriosi i canali della comunicazione e chi può in ultima istanza stabilire per dove e come devono scorrere i fili che mettono in contatto gli uomini e le donne di questo mondo…? Nello spazio di poche decine di metri, plasticamente e nel corso di un lasso di tempo infinitamente breve mi si è palesata questa verità disarmante: confini e barriere al nostro umano dialogare sono sovrastrutture posticce e – purtrop-po – non per questo meno resistenti, come edera che non si lascia strappare dalla pianta di cui è parassita. C’è una linfa vitale in cui le nostre parole, i nostri atti di prossimità possono scorrere liberi e giustapporsi senza che nulla lo impedisca o li vincoli, come una devota targa votiva a fianco di una sguaiata parolaccia in acrilico, come un’anziana consacrata, sazia di pre-ghiere e forse di giorni, a fianco di una giovane donna di cinema, soffertamente assettata di vita.Quando capiremo che gli unici ad ergere recinti sono i nostri pre-giudizi sarà forse la fine dei tempi, intan-to è forse necessario svolgere graduali esercizi di alle-

namento a saper percepire linguaggi diversi da quelli che ci paiono più immediatamente comprensibili. Addomesticare lo sguardo a panorami reali e interiori che non si vedono con la vista soltanto e di sicuro non alla sola distanza fra gli occhi e il nostro smartphone.Nessuno credo sia esentato da tale ginnastica dei sensi e dei sentimenti, ma in particolare mi rivolgo ai colleghi di genitorialità e ancor più miratamente ai padri. Lasciamo aperti tutti i sentieri attraverso cui i figli cercano di raggiungerci!Una richiesta di perdono, “un mani avanti” alla maniera dei bambini, più spesso una richiesta pudica di qualcosa che a voce non si è fatto in tempo o non si è avuto il coraggio di chiedere. “Papà, mi accompagni tu sabato alla partita?” “Ma allora quando andiamo al negozio di animali?” “Scusa se ho perso quel ricordo a cui tenevi, ti voglio bene”. C’è un luogo in casa dedica-to ormai da tempo a questa comunicazione speciale, una specie di buca delle lettere in cui spedire tutto ciò che la frenesia della giornata o la distrazione (di solito degli adulti!) non ha permesso di esprimere di perso-na. Questo luogo è sotto il cuscino del letto dove i ra-gazzi sanno che prima o poi (spesso troppo tardi!) chi di dovere dovrà passare e anzi sarà forse un momento propizio, di silenzio e concentrazione, in cui il mes-saggio potrà essere assorbito in modo più efficace.Più di tante ramanzine frontali, più di tanti encomi o festeggiamenti corali, il dialogo ininterrotto con i figli è costellato di questi lacerti silenziosi, fatti di pa-role, ma anche di immagini, segni, allusioni, righe su lembi di carta improvvisati, dove gli errori di ortogra-fia non si contano e la correttezza si misura con altri parametri. Anche quella fra padri e figli, anche quella in famiglia è una comunicazione fra mondi distanti, in cui i cromosomi in comune non sempre bastano per l’intesa e spesso paradossalmente possono com-plicare le cose: non c’è da stancarsi, creiamo spazio – come su quel muro fra una preghiera e un insulto – creiamo spazio senza barriere e avremo costruito il nostro pezzetto di pace.

Giovanni M. Capetta

Se ne discuterà di nuovo a settembre. In quel frangente la concomitanza con la legge di bilancio – passaggio cruciale dell’ultimo scorcio della legislatura – non sembrerebbe proprio

il miglior viatico per un confronto positivo tra le forze politiche. Vi-ceversa, potrebbe giovare la considerazione che a quel punto il tema delle elezioni anticipate sarebbe materialmente fuori gioco...Nel gran dibattito sulle alleanze che in negativo o in positivo ali-menta quasi quotidianamente le cronache politiche – e con nuova lena dopo le elezioni comunali – ci sono due “non-detti”, o detti molto sottovoce, che rendono il discorso vagamente surreale e a cui è opportuno che i cittadini elettori pongano attenzione.Innanzitutto il fatto che ancora non si conosce con certezza il sistema elettorale con cui si andrà alle urne. Il presidente della Repubblica è tornato saggiamente a incoraggiare le forze politiche affinché trovino l’accordo su una legge elettorale che superi le visto-se contraddizioni tra il sistema attualmente in vigore per la Camera e quello vigente per il Senato, entrambi derivati da sentenze della Corte costituzionale (per questo ribattezzati Consultellum). Ma ha anche realisticamente ricordato che tra febbraio e l’inizio della primavera (quindi tra otto-nove mesi) la legislatura arriverà a sca-denza naturale e quindi si andrà a votare con gli strumenti che ci saranno in quel momento. Se si dovesse votare con il Consultellum, almeno alla Camera il discorso delle alleanze non avrebbe letteral-mente senso perché quel sistema disincentiva le coalizioni e per ot-tenere seggi è sufficiente ottenere il 3% dei consensi, una soglia alla portata di quasi tutti i soggetti politici in campo, già sperimentati o di nuova costituzione.Di riforma elettorale il Parlamento tornerà a discutere a settembre. In quel frangente la concomitanza con la legge di bilancio – passag-gio cruciale dell’ultimo scorcio della legislatura – non sembrerebbe proprio il miglior viatico per un confronto positivo tra le forze politiche. Viceversa, potrebbe giovare la considerazione che a quel punto il tema delle elezioni anticipate sarebbe materialmente fuori gioco. Tema che invece rappresentava un elemento decisivo del di-battito che all’inizio di giugno si è bruscamente arenato, quando in Parlamento sembrava ormai a portata di mano l’accordo su un siste-ma elettorale liberamente ispirato al modello tedesco.Ma anche quel sistema – pur preferibile allo status quo – non avreb-be consentito agli elettori di scegliere la maggioranza di governo, destinata a essere costruita dopo il voto con accordi tra le forze pre-senti in Parlamento. Il che può non piacere, ma non ha in sé nulla di eversivo ed è sia pure indirettamente in sintonia con la vittoria dei “no” al referendum costituzionale. Però è un dato cruciale di cui gli elettori devono essere consapevoli, mentre si tratta del secondo ele-mento tenuto sullo sfondo dai partiti, che non hanno alcun interes-se a dichiarare prima delle elezioni le potenziali alleanze del dopo.Il discorso sulle alleanze, inoltre, è (dovrebbe essere) subordinato a quello sui programmi. Opzioni precise, verificabili, realistiche, non slogan dietro cui ci si lascia un’indefinita libertà di manovra. So-prattutto in assenza di una legge elettorale adeguata, che almeno gli elettori siano messi nelle condizioni di poter compiere delle scelte consapevoli. Magari tenendo conto dei comportamenti delle forze politiche in questi ultimi mesi di legislatura, che sono comunque un tempo prezioso per le urgenze del Paese. Stefano De Martis

8xMille. Migrazioni: al via la campagna Cei

Liberi di partire o di restareLanciata in questi giorni una campagna di ampia portata, della durata di tre anni, per accom-

pagnare le persone migranti e realizzare progetti nei Paesi di origine, di transito e di desti-nazione dei migranti. Destinati 30 milioni di euro dai fondi 8 per mille. Il tema di fondo è la

libertà: di partire, restare o rientrare nel proprio Paese.Come accompagnare le persone migranti in cammino? Come tutelare la loro libertà di partire e di restare? Come rendere il viaggio e il progetto di migrazione sicuro? Come promuovere, in Italia, comunità accoglienti, inclusive, integrate, aperte all’interculturalità? Sono queste le domande di fondo a cui cerca di dare risposte la campagna della Cei “Liberi di partire, liberi di restare”. Una iniziativa straordinaria per la quale la Cei ha scelto di destinare 30 milioni di euro dei fondi 8xmille nell’arco di tre anni. Saranno coinvolti i Paesi di partenza, transito e destinazione dei migranti. Negli ultimi tre anni sono arrivate in Ita-lia più di 500mila persone di oltre 80 nazionalità diverse, prevalentemente africane, tra cui decine di migliaia di bambini e adolescenti non accompagnati. Intanto migliaia ne muoiono ogni anno (5.000 nel solo 2016) nel tentativo di attraversare il Canale di Sicilia. A livello globale oltre 250 milioni di persone ogni anno si mettono “in cammino”, di cui 65 milioni sono rifugiati, sfollati e richiedenti asilo. La Chiesa italiana vuole cogliere la sfida di questo “segno dei tempi”, una umanità in cammino che spesso incontra sofferenza e morte, ma che aspira come tutti a realizzare sogni e desideri di costruirsi un futuro. Perché? “La loro storia ci ricorda come sia loro negato il diritto di rimanere nella loro terra, violata in diversi modi – si legge nel progetto -. Non è stato loro concesso di partire in sicu-rezza, e neppure la libertà di cercare un futuro migliore senza correre rischi enormi di ogni tipo”. Le ragioni sono note: mancanza di cibo, acqua, lavoro, povertà estrema, guerre, disa-stri naturali a causa dei cambiamenti climatici, degrado ambientale. Il metodo e il percorso è indicato da Papa Francesco attraverso quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. “La libertà di partire non nega la libertà di restare o di ritornare nella propria

patria”, precisano i promotori della campagna, “anzi un percorso di accoglienza, tutela, pro-mozione, integrazione può anche significare la migliore premessa per iniziare un cammino di ritorno in un Paese a cui ridonare una storia di libertà e costruire sviluppo”.Come e chi? Un gruppo di lavoro multidisciplinare seguirà la campagna in tutte le sue fasi: dalla proposta alla programmazione operativa, alla realizzazione, fino alla verifica e valutazione. Il tutto in riferimento alla presidenza, al Consiglio permanente e all’Assemblea generale. Saranno coinvolti gli uffici competenti (Caritas italiana, Ufficio terzo mondo, Mi-grantes, Missio, Apostolato del mare) e le realtà ecclesiali attive su questi temi (istituti mis-sionari, congregazioni, associazioni e movimenti, realtà di cooperazione internazionale). I destinatari e gli ambiti di intervento. La strategia di intervento prevede azioni a par-tire dalle realtà locali nei Paesi di origine, in quelli di transito e in Europa e in Italia. Tra i beneficiari privilegiati vi saranno i minori e le loro famiglie, le vittime di tratta e le fasce più deboli. I progetti saranno realizzati in primo luogo nei 10 Paesi di maggior provenienza dei minori, con particolare attenzione all’Africa e alle rotte migratorie, compresi i luoghi di tran-sito. Saranno coinvolte anche le realtà ecclesiali attive nell’acco-glienza e nella cura dei minori in Italia. Tra gli ambiti di inter-vento: educazione e formazione professionale, informazione in loco sui rischi della migrazione, progetti di carattere sociale e sanitario a favore dei più debo-li, progetti per la promozione di opportunità lavorative e accompagnamento al rientro. Attenzione verrà data anche ai processi e percorsi di riconcilia-zione. P. Caiffa

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3domenica 9 luglio 2017nuova ScintillaCHIESA E SOCIETÀ

CHIESA ITALIANA ORATORIO: PONTE FRA STRADA E CHIESASussidio per il rinnovamento del clero a partire dalla formazione permanente ...Dove divertimento fa rima con educazione

“Lievito di fraternità” C’è spazio per tuttiIl testo, curato dalla Segreteria

generale della Cei, è frutto di un lavoro portato avanti

a partire dal 2014 con l’intento di “aiutare i nostri presbiteri a inserirsi come evangelizzatori in questo tempo, attrezzati ad affrontarne le sfide e attenti a promuovere una pastorale di prossimità”. Il tema del rinnovamento del clero, si legge nell’introduzione del sussidio, è stato infatti riproposto con forza all’attenzione della Chiesa con l’esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II “Pastores dabo vobis”, con la lettera apostolica “Ministrorum institutio” di Benedetto XVI e richiamato più volte dal magistero di Papa FrancescoDimensione comunitaria, diocesanità e carità pastorale, fraternità presbiterale, cura della vita interiore, sequela, responsabilità amministrative ed economiche, gioia evangelizzatrice, prima formazione. Sono i capisaldi da cui prende le mosse il sussidio sul rinnovamento del clero a partire dalla formazione permanente dal titolo “Lievito di fraternità”, curato dalla Segreteria generale della Cei. Il testo è frutto di un lavoro portato avanti a partire dal 2014 con l’intento di “aiutare i nostri presbiteri a inserirsi come evangelizzatori in questo tempo, attrezzati ad affrontarne le sfide e attenti a promuovere una pastorale di prossimità”. Il tema del rinnovamento del clero, si legge nell’introduzione del sussidio, è stato infatti riproposto con forza all’attenzione della Chiesa con l’esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II “Pastores dabo vobis”, con la lettera apostolica “Ministrorum institutio” di Benedetto XVI e richiamato più volte dal magistero di Papa Francesco.In particolare, il tema è stato affrontato nella 67ª Assemblea generale della Cei (Assisi, 10-13 novembre 2014) e fatto oggetto di riflessione da parte delle Conferenze episcopali regionali, della Commissione presbiterale italiana e del Consiglio permanente; infine, è stato ripreso nella 69ª Assemblea generale (Roma, 16-19 maggio 2016) che ha affidato proprio al Consiglio permanente il compito di rendere disponibile il frutto del lavoro collegiale.

La formazione permanente del clero non rientra nell’ambito delle attività di aggiornamento e qualificazione proprie dei campi professionali. Per questo, spiega la nota introduttiva del Consiglio permanente, “rimanda a un mistero di vocazione che trascende l’uomo e che nessuno, quindi, può mai dare come pienamente conseguito: la vita intera non basterà a farci davvero capire quello che siamo

e a consentirci di raggiungere l’integrale intellegibilità del nostro dono”. Il sacerdote è invitato ad essere “costruttore di comunità”, perchéla nuova evangelizzazione richiede una “ampia conversione pastorale” che si esprime attraverso comunità che non attendono ma vanno incontro.Quindi il prete deve essere “strumento della tenerezza di Dio”, che educhi con lo stile e le virtù del pastore, rimanendo fedele alla diocesi perché “non esiste un ministero sciolto da una Chiesa particolare”. Capace di incarnare la “profezia” di una fraternità vissuta e testimoniata, il clero è chiamato a vivere l’amicizia con il Signore stando attento a una concezione consumistica della vita che nulla avrebbe a che vedere con la sequela. In particolare, le incombenze connesse al ministero non possono prendere il sopravvento e trasformare il sacerdote in un burocrate o un funzionario: anche l’amministrazione e la gestione di enti e beni della Chiesa, infatti, devono essere affrontate come un esercizio di responsabilità pastorale, da vivere con “sobrietà ed essenzialità”.Il presbitero sa che “non basta più attendere in ufficio parrocchiale, conservare l’esistente o illudersi che la formazione catechistica rivolta ai bambini assicuri un’educazione cristiana per la vita”. Per tali ragioni, sottolinea il sussidio, “non esita aspostare il baricentro ecclesiale al di fuori dei

luoghi consueti di ritrovo, come anche a ripensare il calendario delle iniziative e la gestione del proprio tempo” assumendo un “nuovo stile di evangelizzazione” che porta a bussare alla vita delle persone, a

intercettarne i bisogni profondi e le domande inespresse. Infine, un richiamo all’importanza della formazione iniziale la cui “incertezza” o “debolezza” contribuiscono alla fragilità della risposta vocazionale con “esiti interiori e umani negativi”. Consapevoli della “complessità della situazione attuale, veicolo di una cultura che inclina anche il sacerdote all’individualismo, all’autoreferenzialità narcisistica, all’attivismo fine a se stesso”, i vescovi riconoscono anche che “a livello interno ha il suo peso la contrazione numerica e, soprattutto, il venir meno di quell’omogeneità di cultura fra i candidati, sulla quale fino a un recente passato poteva innestarsi la proposta formativa”. Tuttavia, si ribadisce la convinzione che “la formazione permanente debba compiere un salto di qualità, per passare da esperienze occasionali a progetti organici, strutturati per un cammino di rinnovamento complessivo della vita sacerdotale”: “Ciò richiede una lettura sapienziale dei problemi e la capacità di individuare proposte calibrate negli obiettivi da perseguire, secondo programmi graduali che includono la pazienza della verifica comunitaria. Nel promuovere tali esercizi di comunione, siamo convinti che la loro configurazione si può apprendere favorendo una migliore condivisione delle buone prassi già presenti in tante nostre Chiese”.

Riccardo Benotti

Gioco e divertimento per educare alla vita buona e accompagnare la crescita umana e spirituale dei più giovani: l’oratorio parrocchiale in versione estiva diventa “Grest” e per qualche settimana apre le sue porte a quasi due milioni di under 14,

cristiani e non. Parole chiave: gratuità, accoglienza, prossimità, relazione. Intervista con don Riccardo Pascolini, presidente del Forum che raccoglie gli oratori presenti sul territorio nazionale. Chiuse le aule e archiviato l’anno scolastico, per molti genitori si pone la drammatica questione di “cosa” far fare ai figli nelle settimane a cavallo tra giugno e luglio che di norma precedono le ferie familiari, anche perché nei campi estivi non è sempre facile trovare posto e i costi sono talvolta poco accessibili. A venire in soccorso sono gli 8.245 oratori parrocchiali che per l’occasione aprono le porte ai ragazzi del Grest (Gruppo estivo). Quattrocentomila volontari – in gran parte adolescenti di 16-18 anni – pronti a prendersi cura di circa due milioni di bambini all’insegna di parole chiave come accoglienza, aggregazione, prossimità, presenza, gratuità, attenzione educativa, primato della relazione. Il Foi è il Forum degli oratori italiani del quale fanno parte, tra gli altri, gli Uffici regionali di pastorale giovanile, l’Azione cattolica italiana, il Csi, i Salesiani di don Bosco, le Figlie di Maria ausiliatrice, la Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, i coordinamenti locali degli oratori presenti sul territorio nazionale. A guidarlo da tre anni è un giovane sacerdote dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, don Riccardo Pascolini, che ci spiega: “Il Grest non è un effetto speciale dell’oratorio, ma il naturale compimento dell’attività ordinaria che si svolge durante l’anno creando opportunità educative e offrendo proposte di sostanza e di senso ai bambini e alle loro famiglie”. In oratorio “si creano relazioni vere. Lo stare con animatori un po’ più grandi riesce a creare un bel clima di empatia generativa di crescita umana e spirituale per tutti: il Grest non prende forma intorno a una struttura ma intorno a relazioni che ne fanno un luogo significativo, un solido punto di presenza e attenzione educativa. È questo che ne fa la differenza rispetto ad altre iniziative estive per ragazzi”. Anzitutto, fa notare don Pascolini, grazie al “nostro motore”: animatori adolescenti che, finita la scuola, anziché pensare alle vacanze decidono di donare tempo ed energie a ragazzi e bambini nel segno della gratuità. “Uno sporcarsi le mani che allena a vivere per gli altri, a farsi risorsa e dono e, al tempo stesso, offre l’opportunità di acquisire un bagaglio di competenze per il futuro”.Il sacerdote sottolinea, infatti, che ai sensi della legge sulla “Buona scuola”, il Miur e gli Uffici scolastici regionali riconoscono già dall’anno scorso il valore dell’attività di animazione in oratorio come esperienza formativa all’interno del percorso di alternanza scuola-lavoro. “Formare i nostri giovani e responsabilizzarli dando loro fiducia li sprona a dare il meglio di sé in un percorso di amicizia e autentica ‘fraternità’ al servizio dei più piccoli”. La giornata-tipo al Grest è scandita da momenti di svago e gioco, preghiera e riflessione, laboratori, attività sportive; il filo conduttore è di norma una storia, per lo più tratta dalla Bibbia o da una grande opera della letteratura per ragazzi, perché “fare entrare i giovanissimi nella dimensione del ‘sogno’ incoraggiandoli ad ascoltare in profondità il loro cuore e a sognare ‘in grande’ muove il cuore, la testa e le mani, apre alla curiosità e alla speranza”. E intorno c’è tutta una comunità che si mette in moto: “Dalla nonna che prepara la torta a chi si offre di riordinare e pulire i locali”. Spesso la partecipazione è gratuita: in alcuni casi viene chiesto un contributo minimo alle spese, ma se qualche famiglia non può pagarlo è la comunità a farsene carico.Don Pascolini, quali sono gli ingredienti di questo mix vincente? “Anzitutto prossimità e capacità di farsi carico dell’altro. L’oratorio – e il Grest – risponde al bisogno di tante famiglie di avere un luogo sicuro e che dà fiducia. Volti conosciuti cui affidare i propri figli”. E ancora: “Territorialità intesa come alleanza, osmosi con il territorio in un abbraccio che accoglie tutti, senza distinzione tra religioni ed etnie”. L’oratorio è anche un crocevia multiculturale perché riproduce le stesse dinamiche di “incontro e integrazione con il diverso che i nostri figli vivono in classe fin dai primissimi anni di scuola; un percorso che a noi adulti sembra faticoso ma per i bambini è normale”. Lo testimonia una recente indagine sugli oratori della provincia di Milano, secondo la quale il 25% dei ragazzi che li frequentano sono di origine islamica. “L’oratorio è il ponte reale tra la strada e la Chiesa e al suo interno c’è spazio per tutti”. Oggi, conclude don Pascolini, la sfida “è non perdere l’entusiasmo, è imparare a leggere sempre dietro i numeri perché un educatore conosce e si ricorda il volto e la storia di ogni persona. L’oratorio è la risposta a tanti problemi. La sfida è anche camminare insieme per salvare e continuare a trasmettere l’‘umano’ in questa società così individualista e frammentata”. Giovanna Pasqualin Traversa

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4 domenica 9 luglio 2017nuova Scintilla CHIOGGIA

Ascom e Acus in conflitto per la pedonalizzazioneAnche il mondo della pesca unito contro la costruzione del deposito

Permessi uguali per tutti?Combattere tutti assiemeSigle del commercio

in guerra per la pe-donalizzazione. A

far scoppiare la scintilla la scorsa settimana è stata la decisione dell’ammini-strazione di concedere 3 giorni di isola perdonale nel centro di Sottomarina alla neonata sigla Acus (Associazione Commer-cianti Uniti Sottomarina) e di negarla all’Ascom che l’aveva chiesta per il 1° luglio per il centro di Chioggia. Per l’avvio dei saldi entrambi i centri storici volevano puntare sullo stop alle auto, ma l’ha spuntata la sigla più recente, ufficialmente per motivazioni di tempistica. «Non voglia-mo fare polemiche», spiega il presidente di Ascom, Alessandro Da Re, «prendiamo atto che l’amministrazione ha scelto così. Ci hanno spiega-to che Acus ha presentato domanda per prima. A noi era stato detto di attendere l’approvazione del bilancio prima di fare richieste per capire le risorse a disposizione, abbiamo atteso e evidentemente qualcun altro ci ha battuto sul tempo. Per 15 anni abbiamo proposto iniziative per il commercio e per la città, ora lasceremo il campo ad altri e vedremo a fine estate se i risultati saranno migliori dei nostri». Da Re non ha intenzione di innescare guerre tra commercianti, ma ammette che tra gli associati qualche perplessità sia nata. «Ci spiace perché qualcuno so-stiene che con gli eventi abbiamo intascato soldi», spiega il presidente, «che organizzare le manifestazioni fosse un business. Nulla di più falso, perché oltre ai soldi dei nostri associati abbiamo anche investito molto direttamente come associazione. Abbiamo tutti i resoconti e possiamo dimostrarlo. Altri dicono che abbiamo privilegiato Chioggia, falso anche questo perché abbiamo proposto eventi in ugual misura nei due centri storici, anzi forse Sottomarina ha avuto anche qualcosa in più». Come debutto, Acus ha proposto 3 serate di pedonalizzazione sperimentale, venerdì, sabato e domenica, con musica nei locali e vetrine a tema. «Due pesi e due misure che ci lasciano perplessi», commenta il consigliere della Lega, Marco Dolfin, «vorremmo anche capire come mai un’asso-ciazione importante e storica come Ascom sia stata scalzata da una sigla neonata. Non vorremmo pensar male, ma qualcuno sostiene che la nuova associazione abbia amici degli amici vicini alla giunta…».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

Da lunedì 3 luglio scorso sono ripresi i lavori al deposito di GPL, in Val da Rio. Il TAR ha

accolto la richiesta di sospensione dell’ordinanza dirigenziale del Co-mune di Chioggia, che intimava alla ditta di Faenza, che sta costruendo il deposito, la messa in pristino del sito. Non solo, ma ha fissato per la trattazione del merito del ricorso la pubblica udienza del 25 ottobre 2018. Si, non vi siete sbagliati a leg-gere l’anno! Proprio nel 2018, quan-do sicuramente ormai i lavori a Punta Colombi saranno terminati! “L’udienza è stata fissata a ottobre dell’anno prossimo – accusa il Vice-sindaco Marco Veronese – a questo punto appare chiaro quale sia il gio-co sul deposito di gpl di Chioggia. Fra un anno e mezzo andremo a parlare di un’operazione ormai conclusa, e questo non possiamo accettarlo, non si può mollare! Il Comune di Chioggia porterà il de-posito di gpl al Consiglio di Stato. Non ci possiamo fermare di fronte a questo gioco a rimpiattino. Con-tiamo però anche sul lavoro che sta svolgendo la Procura, che speriamo possa portare a novità importanti in tempi rapidi”. “Dobbiamo com-battere tutti assieme, è arrivato il momento che tutti facciano la propria parte per questa situazione, che sta diventando paradossale” aveva detto lo stesso vicesindaco, aprendo i lavori dell’incontro di sabato scorso in municipio tra Am-ministrazione, associazioni di cate-

goria (Nuovi Orizzonti, Federpesca, Cogevo, Legacoopesca) e singoli pescatori seriamente preoccupati per la situazione che si andrà a crea-re con l’eventuale messa in esercizio del deposito di GPL. Anche se la risposta del mondo della pesca a questo problema non è stata quella che l’Amministrazione Comunale e il Comitato No GPL si aspettavano, quello che è emerso è la volontà di andare avanti, anzi di alzare il tiro, anche perché “le navi gasiere renderanno ancora più difficile e pericoloso il traffico marittimo so-prattutto nel porto, già reso difficile dalla presenza delle navi mercantili, che ne limitano l’uso ai pescherecci per ben tre quarti”. Coinvolgere tutte le forze politiche, economi-che, associative interessando del problema i vari rappresentanti a tutti i livelli regionali e nazionali; una manifestazione dei pescherecci a Venezia per sollecitare l’aiuto e coinvolgere il presidente del Veneto Luca Zaia, il prefetto Carlo Boffi e il sindaco della Città Metropolitana Luigi Brugnaro; sollecitare un in-contro con il Ministro dei Trasporti Graziano Del Rio per chiedere di rivedere il parere positivo rilasciato al progetto del deposito. Queste saranno le prossime azioni del mondo della pesca e di tutte le categorie dei lavoratori di Chioggia che cercheranno di unire le forze nei prossimi mesi, fondamentali per portare avanti insieme all’Am-ministrazione Comunale e al Comi-

tato No GPL l’obiettivo di chiudere definitivamente il deposito. Un lavoro ancora più in salita, dopo questa sentenza. Anche il portavoce del Comitato, pur sottolineando che la risposta del TAR era prevedi-bile, dice che: “visto come vanno le cose, la sensazione della gente è che l’impianto sembra essere protetto dai c.d. poteri forti! Le motivazioni espresse nell’ordinanza non dicono nulla di nuovo e restano contesta-bili anche quando si ribadisce che l’autorizzazione rilasciata, median-te il richiamo all’art. 52 quinquies, comma 2, del DPR 8 giugno 2001, n. 327, sostituisce, anche ai fini ur-banistici ed edilizi nonché paesag-gistici, ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere, atto di assenso perché non si tiene presente che i vincoli di un porto industriale sono diversi da quello commerciale, e che deve essere comunque presente la variante al Piano del porto, che invece non c’è. - E conclude - siamo soddisfatti di quanto esposto dall’avvocatura civica, un po’ meno della relazione dell’avvocatura di Stato che, secon-do il nostro legale, appariva piutto-sto lacunosa”.

R. Donaggio

EVENTI IN CITTÀ ANCORA SULLA QUESTIONE GPL

Intervista alla stilista Giovanna Stea, chioggiotta di elezione

Maestra d’arte dell’artigianato1) Ci parli un po’ della sua vita...“Sono nata a Bari, ho vissuto a Milano sino all’età di 24 anni e mi sono sposata con Agostino Nordio. Nel 1971 mi sono trasfe-rita a Chioggia. La mia professione è inizia-ta come hobby: ero molto piccola quando ho cominciato a giocare con le stoffe; i fili e i bottoni erano i miei giocattoli preferiti. All’età di quattro anni mi hanno regalato la mia prima macchina da cucire. Ad un certo punto della mia vita ho deciso di studiare a livello professionale, frequentando l’Istitu-to “Trimoda” della sig.ra Vanda Cappello. Ho insegnato per 10 anni, ma la mia più grande aspirazione era diventare “stilista”. Già nel 1986 ho iniziato a fare le mie pri-me sfilate con la collaborazione delle mie alunne, approfittando dei saggi di fine anno. Ho proseguito così per qualche anno, successivamente ho preferito continuare da sola proponendo le mie idee. Mi si sono presentate parecchie occasioni di “crescita” a livello internazionale, ma per il bene dei figli e della famiglia ho preferito rimanere a Chioggia e vestire le donne chioggiotte”.

2) Lei si definisce “stilista”. Perché?““Stilista”, a mio parere, significa avere stile, buon gusto e personalità, conoscere bene la tecnica e l’arte. Io penso di possede-re tutto questo”.3) Quali sono stati gli stilisti che la hanno ispirata nel corso della sua atti-vità artigianale?“Ognuno di noi ha un modello a cui ispirar-si, il mio idolo è Valentino. Ma l’ispirazione può venire da qualsiasi cosa: dalla strada, da un film, da un quadro...”4) Quali stili, materiali, tecniche usa nel suo lavoro?“Qualsiasi materiale che può servire ad un artigiano, dipende dal capo che si sta rea-lizzando. Per esempio abiti da sera richie-dono un tipo di materiale diverso invece dagli abiti sportivi o dalle pellicce...”.4) Nello svolgimento della sua attività creativa, quanto è importante “l’ag-giornamento”?“Per quanto riguarda l’aggiornamento, se uno conosce bene il proprio lavoro ed è un vero professionista, si aggiorna da solo

(con le proprie ca-pacità tecniche)”.5) Molti settori dell’artigianato - come orefice-ria, occhialeria, ceramica, concia… ed anche l’abbiglia-mento tessile – in Veneto stanno at-traversando un momento di profonda crisi. A tale proposito, lei cosa propone per superare questo “momento di stal-lo” e come vede le prospettive future?“Per quanto concerne la crisi, posso dire che nella vita ci sono periodi più floridi e altri meno splendidi (questa è logica di vita); questo è un momento critico per l’I-talia, solo perché abbiamo sottovalutato la concorrenza. Ma con la nostra ingegnosità e fantasia supereremo questo periodo di “stallo”. Spero che la Regione o il Governo possano aiutare l’artigianato a superare questo momento difficile, dando maggiore spazio alla “formazione professionale”, con scuole appropriate, visto che apprezziamo “l’artigianato estero”. Luisa Penzo

OSSERVAZIONI ASTRONOMICHE

Amanti delle stelle e dell’osservazio-ne del cielo segnatevi sull’agenda questi eventi organizzati dal Grup-

po Astronomia Nova Chioggia:- venerdì 7 luglio, alle 21.30, presso l’Ac-qua Parco Idrofollie, osservazione del cielo con i telescopi; sarà possibile impa-rare ad orientarsi fra gli astri e osservare la luna e i pianeti del sistema solare con i telescopi messi a disposizione dai soci del Gruppo per l’occasione;- domenica 16 luglio dalle ore 4 presso lo stabilimento “InDiga” stelle e alba in spiaggia con musica, lezioni di yoga e me-ditazione, in collaborazione con Asi Ciao;- venerdì 4 agosto, alle 21.30, presso Piazza Todaro, osservazione del cielo con i telescopi;- domenica 13 agosto dalle ore 4, presso “Lido sabbia d’Oro”, stelle e alba in spiag-gia con musica, lezioni di yoga e medita-zione, in collaborazione con Asi Ciao.Durante gli eventi i soci del Gr.A.N.Chio sono disponibili a rispondere a quesiti e curiosità sul mondo dell’astronomia. L’in-gresso è gratuito.

Elisa Rosa Vianello

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5domenica 9 luglio 2017nuova ScintillaCHIOGGIA

Indica un fantomatico ufficio IAT Lodevole iniziativa nel litorale veneziano

Qui il secondo MyAuchan

Forse non molti si saranno accorti di una “anoma-lia” che tuttora è presente in Corso a Chioggia. Se ne è accorto però un nostro attento lettore che ce

l’ha prontamente segnalata. Si tratta di questo. Al tem-po in cui fu aperto l’ufficio di informazioni turistiche in riva Vena a cura dell’ex Apt e che tante polemiche suscitò allora per l’ubicazione veramente infelice, si provvide a sistemare su un apposito paletto di soste-gno, proprio di fronte alla carreggiata est del ponte Garibaldi (perciò ben visibile a turisti e forestieri), a

sinistra di Corte Bullo, un cartello con la scritta IAT In-formazioni turistiche e una bella freccia rivolta verso il ponte Cuccagna. Chiuso da vario tempo il suddetto uf-ficio, ci si è dimenticati di togliere l’indicazione predet-ta, che risulta perciò del tutto ingannevole perché se-gnala qualcosa che non c’è più… Ma ne deriva (se non altro) un vantaggio: il turista sale sul ponte Cuccagna e gode, appena entrato in centro storico, della vista del canal Vena, che è un soggetto oltremodo suggestivo per chi non l’ha mai visto! a. p.

Allo scopo di promuovere la raccolta differenziata dei cartoni per bevande, Te-

tra Pak e Sterilgarda Alimenti in collaborazione con Veritas, Alisea e Asvo, hanno deciso di avviare l’iniziativa di comunicazione iti-nerante “Io lo riciclo e tu?” rivolta ai cittadini e ai turisti dei litorali veneziani. Un’iniziativa quanto mai lodevole e che dovrebbe sensibilizzare i nostri concitta-dini a ricorrere con maggiore assiduità alla raccolta differen-ziata, versando il materiale negli appositi contenitori disseminati dappertutto. Parole elogiative sull’iniziativa sono state espresse dall’assessore comunale alle par-tecipate Daniele Stocco, dal diret-tore generale di Veritas Andrea Razzini e dal presidente di Alisea Gianni Dalla Mora. La campagna

a Chioggia-Sottomarina è stata già effettuata giovedì 29 giugno, al mattino al mercato di corso del Popolo e al pomeriggio in tutto il lungomare Adriatico a Sottoma-rina. Proseguirà fino al 9 luglio: informatori ambientali su speciali tricicli percorrono i principali mercati, piazze, lungomare e i maggiori luoghi di frequentazio-ne dei Comuni litoranei vene-ziani, distribuendo a residenti e turisti materiale informativo sulla raccolta differenziata, insie-me ad un prodotto Sterilgarda. Si sono espressi positivamente sulla predetta iniziativa anche il responsabile ambiente di Tetra Pak Italia Lorenzo Nannariello, l’amministratore delegato di Ste-rilgarda Alimenti Spa Fernando Sarzi e il presidente di Asvo, Luca Michelutto. a. p.

Il 29 giugno è stato inaugu-rato a Sottomarina il primo supermercato ad insegna

MyAuchan di Chioggia (VE): è il secondo punto vendita con la nuova insegna di ultrapros-simità di Auchan Retail Italia, inaugurata lo scorso maggio a Piacenza. Il nuovo format pro-posto da Auchan Retail Italia ha caratteristiche innovative, che puntano ad evidenziare l’ampia offerta di circa 7.000 referenze, con tanti prodotti sani e di qualità al giusto prezzo, e l’alto livello di ser-vizio per la spesa rapida, anche per uno spuntino confortevole.«L’obiettivo dei nuovi punti vendita MyAuchan – dichiara Alfredo Sanasi, Direttore Generale Supermercati Auchan Retail Italia – è di riuscire ad andare incontro alle esigenze quotidiane delle persone in modo moderno ed efficace, trovando le migliori risposte sia in termini di assortimento, sempre più incentrato sul buono, sul sano e sul locale, sia in termini di servizio. Lo sviluppo dell’insegna MyAuchan è un se-gnale tangibile del processo di trasformazione verso un’azienda unica, connessa e multicanale con collaboratori commercianti, impegnati alla riconquista di tutti i clienti.

UNA SEGNALETICA FASULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

NUOVA APERTURA A SOTTOMARINA

All’inizio di Corso del Popolo, accanto alla corte Bullo

Il primo è stato aperto lo scorso maggio a Piacenza

30ª RASSEGNA CORALE CITTÀ DI CHIOGGIA

COMITATO FORTE SAN FELICE - AMICO GIARDINIERE - ALTA

Ospite il Coro Alpe Saronno di Varese

Amare il Forte San Felice

La 30ª Rassegna Corale Città di Chioggia ha visto come protagonisti il Coro Popo-lare Chioggiotto, diretto da L. Tiozzo, e

il Coro Alpe Saronno (Va), diretto da D. Caru-gati, e si è tenuta presso 1° Auditorium Comu-nale sabato 1° luglio alle ore 21. In apertura, dopo i saluti di benvenuto, il Coro Chioggiotto (da qualche anno divenuto misto) ha iniziato il suo repertorio con canti specifici della tradi-zione popolare: “Canta el pescator”, “Sardele salae”, “Voce di mamma” ed altri perché, come dice il nostro maestro “la vera storia di un popolo è quella della gente comune”, delle sue origini, usi e costumi, che non vanno dimenticati. I canti sono stati intercalati dalla de-clamazione di alcune poesie in vernacolo del compianto Turriddu Songini, già presidente del coro ed uno dei no-stri migliori poeti, che ha manifestato, attraverso i suoi scritti, tutto l’amore per la sua città e la sua gente. Tale omaggio gli è stato tributato dal chioggiotto Aldo Doria, componente del Coro Alpe, che ha interpretato (per l’amico Turriddu) le poesie in modo magistrale facendo commuovere l’intera platea. Terminato il programma si è esibito sul palco il Coro Alpe Saronno, tornato dopo anni a Chioggia a rinsaldare l’amicizia col nostro coro e a rivisitare le bellezze della città. Il suo repertorio, benché

incentrato sulle tradizioni, è stato vario ed ha compreso canti di nazionalità diverse, a conferma che, attraverso la musica, è possibile diffondere messaggi di amore e fratellanza. Nell’esecuzione dei vari pezzi si sono notati non solo la tecnica vocale ma anche le capacità espres-sive e comunicative del coro (tutto maschile), che ha riscosso i meritati applausi del pubblico presente. A fine spettacolo il Coro Chioggiotto e il Coro Alpe Saronno si sono uniti sul palco per cantare assieme “Signore delle cime” che ha dato a tutti ulteriori emozioni grazie alla fusione delle voci maschili e femminili. Dopo il rituale scambio di doni, ci si è ritrovati nella sede di Palazzo Ra-vagnan per un rinfresco, ulteriori canti e saluti finali con l’impegno di ritrovarci, questa volta a Saronno, nel mese di ottobre. Chetti Buseghin

Nella vita ci sono tanti modi di amare, alcuni giusti, altri sbagliati, ma l’iniziativa che ha visto impegnate il pomeriggio del 1° luglio tre associazioni (Comitato Forte San Felice, Amico Giardiniere e

ALTA Ass. Lagunari) era proprio ispirata da una giusta visione dell’amo-re verso il proprio territorio ed il suo ambiente naturale. All’interno ed all’esterno del Forte San Felice alle già previste visite guidate dentro al Forte, si è affiancata una raccolta di rifiuti intorno alla zona e nella pic-cola barena adiacente. Non è la prima volta che Amico Giardiniere lancia questa iniziativa che vuole mettere in campo chi si prende cura della propria “casa comune”. Oltre 30 volontari hanno lavorato per raccogliere numerosissimi rifiuti composti principalmente da plastica. Una decina di volontari ha consentito le visite al forte garantendo registrazione, accom-pagnamento e sicurezza. Utilizzando una barca, retini, rampini e guanti, tanti volonterosi hanno raccolto innumerevoli sacchetti di rifiuti che testimoniano come ancora ci sia tanta strada da fare perché le persone ac-quisiscano la consapevolezza che la nostra terra è una e non inesauribile. I pescatori che abbandonano plastica nel mare ricordino che non sparisce nel nulla ma si polverizza e viene poi mangiata dai pesci di cui noi ci cibia-mo. Chi ha figli o nipoti potrebbe fermarsi a riflettere e porsi la domanda: “Che futuro gli stiamo preparando?”. Nella Talamini

Un’altra splendida giornata insieme

Sabato 1° luglio è stata un’altra splendida giornata per il Forte San Felice e per il 3° appuntamento del programma di visite

al Forte richiesto dal Comune e organizzato dal Comitato F. S. F., e non soltanto per il sole splendente con l’aria fresca che ha esaltato i colori del cielo, dell’acqua della laguna, del verde circostante, del bianco dei Murazzi.Ai tre turni di visita hanno partecipato 140 visitatori (41 da fuori Chioggia): come sem-pre tutti affascinati dalla bellezza del sito, presi da stupore e meraviglia per un posto così vicino che non conoscevano e non im-maginavano di così gran valore e insieme amareggiati dallo stato di de-grado in cui versano le strutture storiche. Grandi complimenti alla pas-sione delle guide, ma anche al farista Diego Nordio che cura in maniera impeccabile i percorsi di visita. Al termine del primo turno sono entrati in azione (come si legge in altro articolo, ndr) i volontari di Amico Giar-diniere, cui si sono aggiunti anche visitatori, che hanno fatto una gran-diosa raccolta dei rifiuti sulla barena, le canalette e le dighette intorno al Forte. Armati di guanti, pinze e retine hanno raccolto più di 100 grandi sacchi di rifiuti (soprattutto plastica e polistirolo) che poi Veritas prov-vederà a portare via. Preziosa la collaborazione dei Lagunari nella puli-zia con una loro imbarcazione e nella vigilanza durante le visite al Forte: assume un grande significato simbolico la loro presenza nella più antica fortificazione (anno 1385) eretta in laguna dalla Serenissima.Verso sera, al termine dell’ultimo turno di visita, con i colori più caldi all’avvicinarsi del tramonto, il Forte sembrava ancora più bello senza le sacche di rifiuti che si formano sulla canaletta. “L’altr’anno ho firmato per il Forte, per una buona causa come tante altre. Ma ora che l’ho cono-sciuto davvero, che ho sentito il suo valore sono pronto ad appoggiare con convinzione qualsiasi azione da intraprendere per la sua salvaguar-dia!”. Questo lo scopo delle visite al Forte: far scoprire direttamente il valore di questo nostro patrimonio e dell’ambiente che lo circonda per spingere finalmente gli Enti competenti ad azioni concrete per il suo recupero. Intanto il Comune, su proposta del Comitato, a seguito del risultato eccezionale ottenuto nel censimento dei Luoghi del Cuore (25212 voti), ha inviato al FAI richiesta di finanziamento per un proget-to di implementazione dei percorsi di visita, con l’autorizzazione della Marina militare. La graduatoria dei progetti finanziabili uscirà a novem-bre: se approvato sarebbe un primo segnale di concreto intervento.Le prossime visite al Forte avverranno sabato 5 agosto.

Erminio Boscolo Bibi

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6 domenica 9 luglio 2017nuova Scintilla CHIOGGIA

Il “genio dell’armonia”Nel 5° centenario della na-

scita di Gioseffo Zarlino da Chioggia (1517-1590),

per valorizzare la figura e l’opera di questo grande musicista “genio dell’armonia” studiato in tutto il mondo, sabato 1° luglio scorso nel cortile della biblioteca “C. Sabbadino” è stata inaugurata una mostra documentale patroci-nata dall’Amministrazione Comu-nale e dalla Fondazione Clodiense onlus. L’esposizione è stata strutturata in tre location: presso la stessa biblioteca, il museo dio-cesano e la collezione privata dei padri Filippini di Chioggia. Dopo i saluti di rito del Sindaco di Chioggia per il tramite dell’asses-sore alla Cultura dott.ssa Isabella Penzo, la dott.ssa Vincenzina Prescianotto ha presentato il pro-getto e le varie iniziative a partire dal concerto “L’armonia meravi-gliosa” del 10 giugno scorso pres-so la chiesa di Santa Caterina. Il dott. Pier Giorgio Tiozzo ha quin-di inquadrato la figura del Zarlino nel suo tempo, il cinquecento veneziano e locale, sottolineando l’attaccamento dell’artista alla sua città natale tanto che lo stesso si firmava sempre “Gioseffo Zarlino da Chioggia”, attaccamento con-traccambiato dai chioggiotti tan-to da proporlo alla Serenissima come vescovo della città, come risulta da un documento esposto per questa occasione. “Una mo-stra documentale – ha spiegato Tiozzo - in cui vengono messe in mostra le sue opere di teoria musicale, opere che costituiscono una svolta fondamentale nella storia della musica europea, a partire dalle istitutioni armoni-che, l’opera fondamentale della teoria zarliniana e dalle pubbli-cazioni di quanti, interessandosi alla storia della Città hanno tramandato nei secoli la figura di questo illustre chioggiotto”. La documentazione zarliniana della biblioteca civica infatti si articola tra edizioni originali cin-quecentesche e opere di studiosi tra ottocento e novecento che si sono interessati e hanno amato questo artista. Presso il museo diocesano oltre alle Dimostrazio-ni armoniche e alle Istituzioni si possono apprezzare gli interventi

di Zarlino sulla modi-fica del calendario di Gregorio XIII: “Discorso fatto sopra il vero anno e giorno della morte di Cristo nostro Signore” e la sua “Informacione intorno la origine della Congregazione de i Re-verendi Frati Capuccini” del 1579 in cui si posso-no attingere interessan-ti notizie sull’ambiente e la vita chioggiotta del primo cinquecento. Nel-la collezione privata dei Padri Filippini è espo-sta, infine, un’incisione del 1579 a colori con una delle prime raffigu-razioni della Madonna della Navicella che docu-menta lo stretto legame di Zarlino con le vicende dell’apparizione della Madonna all’ortolano Baldissera avvenuta nel litorale di Sottomarina nel 1508. Musicista, matematico, filosofo, letterato conoscitore delle lingue e letterature latina, ebraica e greca, Gioseffo Zarlino nasce a Chioggia nel 1617. È ritenuto il restauratore, il legislatore della musica moderna, lasciando una sorta di corpus iuris della musica. È nominato organista della catte-drale ancora prima di ricevere gli ordini sacri. È ordinato sacerdote nel 1540 e l’anno successivo si trasferisce a Venezia per seguire il maestro della Cappella di San Marco Adriano Willaert con cui approfondisce intensamente gli studi musicali che unisce a quelli matematici e letterali. Per spe-rimentare le scale musicali cui lavora, crea appositi strumenti, a partire da un monocordo a ca-valletti mobili presente in copia presso la biblioteca Civica, dove il maestro Loris Tiozzo, durante l’inaugurazione, ha mostrato, con un misuratore di frequenza elettronico, come il Zerlino abbia praticamente ricavato la sua scala naturale e prodotto la sua teoria matematica, che si basa sulle di-verse lunghezze della corda. Per le sue doti e conoscenze musicali è accolto nell’Accademia della

Fama e diventa protagonista negli ambienti culturali venezia-ni tanto da divenire Maestro di Cappella della Signoria, posto che occuperà fino alla morte, avvenu-ta nella città dogale nel 1590. Nu-merose sono le sue composizioni musicali sacre e profane. Come matematico e fisico è chiamato ad intervenire sulla riforma grego-riana del calendario. Tra il 1588-89 pubblica in quattro volumi le sue tre opere teoriche musicali: le due già menzionate e i Supple-menti musicali (in otto libri). Tra le opere non musicali oltre quelle citate sulla riforma del calendario e sui padri cappuccini ricordia-mo: il “Trattato della Patientia” e “Le risoluzioni d’alcuni dubi, mossi sopra la correttione fatta dell’anno di Giulio Cesare”. Le celebrazioni proseguiranno con la pubblicazione di una biografia dell’artista a fumetti, con altri due concerti, con incontri e con-ferenze a carattere didattico pres-so le scuole del territorio e con un concorso di composizione in collaborazione con la fondazione “Teatro La Fenice” su tema zarli-niano rivolto a studenti e profes-sionisti. R.D.

IL GRANDE MUSICISTA “GIOSEFFO ZARLINO DA CHIOGGIA”In Biblioteca civica, Museo diocesano e Filippini mostra patrocinata da Comune e Fondazione Clodiense

Canoa Kayak Chioggia. Gare nazionali nel lago di Castel Gandolfo

Bene per Luca e AlessandraSabato 3 e domenica 4 giugno nel lago laziale

di Castel Gandolfo (RM), si sono svolte le gare nazionali valide per le prove selettive

per le imminenti gare europee e mondiali, dedicate alle categorie Ragazzi, Junior e Under 23 sulle di-stanze 200, 500 e 1.000 metri. La manifestazione organizzata dalla società locale di canoa hanno partecipato 420 atleti in rappresentanza di 67 so-cietà di tutta la penisola. Il CKC era presente con 7 atleti (Leonardo Borsoi, Riccardo Boscolo Chio, Filippo Boscolo Marchi, Luca Boscolo Meneguolo, Edoardo Boscolo Nale, Ivano Marella, Alessandra Cavallarin), seguiti dall’allenatore Carlo Scuttari. In questa gara nazionale di velocità i colori del CKC sono saliti sul podio più alto con Luca Boscolo Meneguolo nel K1 junior 1.000 (con il tempo di 03,16”21 passa di diritto alla squadra nazionale),

un secondo posto nella finale K1 junior 500, la sorprendente Alessandra Cavallarin nel K1 ragazzi 500 e un 3° posto nella finale 200 metri. Il CKC e la canoa clodiense si impongono a livello nazionale come uno dei club più forti nelle categorie giova-nili, un dato di fatto confermato nella finale K1 junior 1000: su 9 finalisti ben 3 sono del Canoa Kayak Chioggia e Borsoi (4°) e Marella (5°) per pochi secondi non salgono sul podio con Luca. Se non basta, anche la classifica società conferma l’al-to livello agonistico raggiunto dai canoisti chiog-giotti, nella classifica giovanile nazionale il CKC è al 9° posto, risultando il primo club veneto nella classifica nazionale: per la società e per l’allenatore Scuttari un risultato che appaga dalle tante fatiche e che stimola a continuare.

Maurizio Bergo, per il CKC

BREVI DA CHIOGGIA

* SGOMBRATA L’EX COLONIA – Quando le opere pubbliche vengono lasciate in preda al degrado, succede quello che è successo a Sottomarina. Da diversi anni brilla per la sua “inutilizzazione” l’ex colonia Turati e capita che due coppie italiane, prive di casa, la scelgono come casa di fortuna, visto che questo edificio è abbandonato a sé stesso... Sennonché se ne accorgono Polizia di stato e Polizia locale e i vigili perciò entrano con un blitz nei locali della struttura comunale. Scoprono i quattro abusivi, i quali si erano accampati su due pianerottoli. Giustificano la loro “presenza” dicendo che avevano trovato la porta aperta… Si è provveduto così a rinforzare le serrature del cancello, mentre l’edificio è rimasto lì, cattedrale nel deserto, in attesa o di qualche acquirente (che non si è mai fatto vivo) o di qualche iniziativa del Comune che lo utilizzi in maniera razionale, una soluzione auspicata da anni.* A VOLTE RITORNANO… - È proprio il caso di dirlo. Ritorna a galla la famosa questione dell’area cosiddetta “Reduci” a Sottomarina. Ora sono sorti alberghi, campeggi, parcheggi, ristoranti, edicole e negozi, ma tutti i proprietari sono lì sulla porta da anni in attesa di una decisione. Non sanno cioè ancora dopo anni a che punto sia l’iter per il passaggio dal demanio turistico al Comune. Finora via Reduci (ora via Colombo) è terra di nessuno…* ALTRO SUPERMERCATO – Incetta di supermercati a Chioggia e Sottomarina. Ora ne è sorto un altro nei locali dell’ex cinema Vittoria in via S. Marco. È il supermercato My Auchan, secondo punto vendita del nuovo marchio dopo Piacenza (vedi servizio in altra pagina).* ALTRO INCIDENTE – Quando ci si mettono non finiscono più… Altro incidente stradale non mortale a Sottomarina. È successo in via Schiavo: una donna in bicicletta con la figlia di pochi anni sul seggiolino è stata investita da un’auto da dietro. Entrambe sono rovinate a terra. Nel frattempo l’investitore, che dapprima si era dileguato, è tornato sul luogo dell’incidente: ai controlli è risultato con un tasso alcolemico di 2,5 gr/litro rispetto al massimo consentito di 0,5. Ritiro della patente e sequestro della vettura. Denunciato inoltre per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.* STRISCE ROSA PER SIGNORE – Non è una battuta, è un’iniziativa lodevolissima, suggerita da un ordine del giorno firmato da Beniamino Boscolo Capon (Gruppo consiliare Forza Italia). Si propone di creare delle strisce rosa per segnalare parcheggi per donne in stato di gravidanza e/o con neonati. Ottima idea! Il consigliere invita l’amministrazione a impegnarsi per “predisporre tutto il necessario per istituire degli stalli a parcheggio, gratuito, da riservare a donne incinte, demandando a Sst il compito di predisporre un piano e una gestione del servizio nelle zone più opportune pe realizzarli”. a. p.

Evento veneziano per Nella Talamini

Evento sportivo a Ca’ Lino

“Il pesciolino d’argento”

Ragazze nel pallone

La sera del 15 giugno si è tenu-to un evento aperto al pub-blico dal titolo: “Il pesciolino

d’argento”, presso l’Hotel Dei Dogi a Venezia, organizzato da due ra-gazze di Chioggia: Tiziana e Sara, in collaborazione con la direzione dell’Hotel Boscolo. Nel corso della serata si sono potuti ammirare: una coppia di ballerini di tango, delle proiezioni sul tema del mare ed eleganti addobbi sul quell’argo-mento. Alla performance ha partecipato la pittrice di Chioggia Nella Talamini che ha esposto cinque sue opere sul tema dei pesci ed ha ese-guito dal vero una natura morta che successivamente ha donato alla Direttrice dell’Hotel Dei Dogi, sig.ra Martina Di Luca. G. Fuolega

Dopo 9 edizioni svoltesi a Padova e provincia, quest’anno il tor-neo internazionale di sport di squadra femminile denominato “Ragazze nel pallone” sbarca a Ca’ Lino, e sarà “beach”. Sabato 8

e domenica 9 luglio saranno ospitate nel camping Smeraldo a Isola Ver-de circa 400 atlete provenienti da tutta Italia e non solo. Formeranno 40 squadre che parteciperanno nei due giorni al torneo più grande e di-vertente d’Italia con tante atlete azzurre e vip della musica come il duo pop “Le Donatella”. Commenti entusiastici sia da parte di Elisabetta Torresin del comitato organizzatore sia delle assessore al turismo An-gela D’Este e dello sport Isabella Penzo. Saranno 5 gli sport di squadra scelti per questa edizione: calcio a 6 su erba (campo sportivo), basket 3 vs 3 (parcheggio della chiesa di Ca’ Lino), beach soccer, beach rugby e beach volley (nell’area demaniale vicino al camping Smeraldo). E poi: le-zioni di SupPilates e Zumba, dj set presso bagni Smeraldo, concerto in acustico Fake Intension e Silent party. L’evento si concluderà con le pre-miazioni alle ore 19 e la chiusura alle ore 21. Un piacevole ed originale mix di sport e di musica (info: www.ragazzenelpallone.it). a. p.

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7domenica 9 luglio 2017nuova ScintillaRAGAZZI ESTATE

ESTATE RAGAZZI A... TAGLIO DI PO ESTATE RAGAZZI A... SOTTOMARINA

DONADA. Assieme dopo la Prima Comunione

L’oratorio parrocchiale accoglie ogni giorno oltre 80 bambini e ragazzi, tra i 6 e i 12 anni U. P. Buon Pastore e Spirito Santo con 165 bambini

Vacanza-socializzazione

L’evento avrà riflessi molto positivi sui partecipanti alla 3 gior-ni vissuta a Lorenzago a fine giugno. Ad essa hanno aderito diversi bambini che così hanno festeggiato la fine dell’anno

catechistico. Guidati dal parroco don Renato essi sono stati seguiti anche da alcune catechistiche, come pure da un bel gruppo di genito-ri e da qualche nonna. Commenta il parroco: “È stata una esperienza breve ma vissuta intensamente e che ha lasciato in tutti il desiderio di ritrovarsi ancora insieme”. Come possono testimoniare quanti hanno vissuto pure loro questo tipo di esperienze, le giornate sono trascorse, tra giochi, canti e passeggiate. Il leit motif che dava il senso spiritua-le a quanto si faceva, erano le parole rivolte a Gesù: “Mi indicherai il sentiero della vita” stampate sul fazzolettone azzurro che era stato di-stribuito a tutti, piccoli e grandi. Uno slogan-preghiera che riemergeva nella partecipazione all’Eucaristia e nell’amicizia. F. FerroNella foto (foto Feletti): gruppo parrocchiale alla tre-giorni a Lorenzago.

Passate l’estate con noi! Insieme, in missione

“Espera - un desiderio per il domani - passate l’estate con noi”. Più

che uno slogan è il tema dell’esta-te ragazzi 2017, attività partita lunedì 3 luglio presso l’Oratorio Parrocchiale San Francesco - af-filiato NOI - grazie all’impegno di una folta squadra di giovani, seguiti da fra Aldo Spadari ofm, con alle spalle un corso di for-mazione per animatori presso il Centro Salesiano “San Marco” di Mestre (Venezia). Gli animatori considerati veterani per l’espe-rienza maturata negli anni sono: Simone Bonafè (responsabile dell’informazione), Nicola Vero-nese (responsabile per i giochi), Alberto Pietropolli (responsabile per i laboratori), Nicola Moschini (responsabile per la cucina con il supporto di persone adulte), Bro-okyn Shehu, Davide Fusetto, Isa-bel Bellan, Nicole Donà, Samuele Dissette e Veronica Mancini; i nuovi arrivati sono: Alice Bonzi, Cinzia Corallo, Ludovica Pattaro e Maria Antonietta Girotti; ma anche: Andrea Pregnolato, Chia-ra Tommasin, Silvia Beltrame, Elisa Villani, Enrico Raniero, Filippo Bissacco, Manuel Man-tovani, Mattia Roncon, Luigi Nappo, Nicola Tomasi, Riccardo Pregnolato e Riccardo Rodella. Gli iscritti sono oltre 80, tra

bambini e ragazzi, tra i 6 e i 12 anni (devono avere completato la prima elementare o la seconda media) i quali, per la scelta di un solo laboratorio, sono stati divisi in due categorie: tra i 6 e 9 per i laboratori di scenografia, costu-mi e strumenti musicali, mentre quelli tra i 10 e 12 anni per i la-boratori di teatro, canto e danza. L’attività si concluderà dopo tre settimane (dal lunedì al venerdì: alle 9 accoglienza, alle 10 inizio attività, alle 11 merenda e giochi, alle 13 pranzo, alle 15 laboratori e giochi, alle 17.30 saluti e ritor-no alle proprie case) con la serata

finale sabato 22, alle 20, che vedrà l’esposizione dei lavoretti realizzati durante l’attività e uno spettacolo... coinvolgente! Tre saranno le uscite, di mercoledì, il 5, 12 e 19 luglio. Ogni venerdì i ragazzi avranno il pranzo offerto dall’Oratorio; i giorni restanti dovranno portarsi il pranzo a sacco, con un’aggiunta di una gustosa sorpresa, offerta dal gruppo giovani. Ogni giorno, in momenti diversi, il parroco, frate Maurizio Vanti, incontrerà tutti i partecipanti all’evento: bambini, ragazzi ed animatori.

Giannino Dian

L’estate ragazzi nell’Unità Pastorale del Buon Pastore e Spirito Santo è cominciata alla grande. Sono circa 165 i bambini, tra i 6 ai 12 anni, che quest’anno si sono iscritti e hanno scelto

di partire per quest’avventura. La storia, sulla base della quale è stato sviluppato questo grest, è quella di Espera, un antico villaggio maya che due fratelli, arrivati in Messico per una vacanza, hanno deciso di salvare partendo alla ricerca del Totem scomparso che è in grado di tener in vita i desideri e i sogni degli abitanti. Bambini e animatori dal primo giorno hanno deciso di partire anche loro per questa missione che prosegue e si scopre man mano ogni mattina grazie a delle piccole recite fatte dagli animatori. Per quanto riguar-da l’organizzazione, tutti i partecipanti sono stati divisi in quattro squadre (gialli, verdi, rossi e blu) a loro volta suddivise in pulcini, elementari e medie a seconda dell’età e della classe frequentata. La settimana è poi organizzata in varie giornate dedicate al gioco (fatto in squadra o singolo con i giochi a stand) o alle attività.

Queste ultime mattinate per i bambini sono strutturate diversamen-te a seconda dell’età. Le attività delle elementari sono divise in due momenti: durante la prima parte della giornata ci sono le attività fisiche come calcio, ginnastica artistica e basket, mentre dopo l’in-tervallo ci si dedica alle attività manuali come art attack, bricolage e giornalismo. Per quanto riguarda i pulcini, sono seguiti dalle “mam-me” con le quali si sbizzarriscono creando vari lavoretti, mentre l’attività con i ragazzi delle medie consiste in maneggio, kayak, labo-ratorio manuale e molte altre uscite. Infine, l’accoglienza e la conclu-sione della giornata avvengono nel teatro della parrocchia dove tra bans, canti e momenti di preghiera ci si diverte e si impara insieme.

Lisa Turcatoanimatrice

ESTATE RAGAZZI.... ALL’U.P. BEATA VERGINE DELLA NAVICELLA E BRONDOLO

Unità Pastorale Chioggia Nord, con Pellestrina

La grande avventura della vita

Un camposcuola per crescere

“La vita è la più grande delle avventure ma solo l’avventuriero lo

scopre” (Chesterton). È questo il leitmotiv che accompagna le esperienze estive dell’unità pa-storale B. M. V. della Navicella e Brondolo. La vita è un’avventura da scoprire e da vivere appieno a tutte le età. Il 25 giugno, gior-no in cui si celebra la festa della Madonna della Navicella, ha avuto avvio ufficialmente l’Estate Ragazzi con la benedizione del Vescovo a tutti e 60 animatori. L’esperienza, che coinvolge tan-tissimi bambini iscritti per un mese a corsi sportivi e laboratori,

vuole fare sperimentare la bellez-za dello stare assieme svolgendo attività manuali e all’aperto. Ogni giorno gli animatori inizia-no con la preghiera dei salmi e la

lettura del Vangelo perché Gesù continui a essere il centro della loro vita e il cuore del cammino che stanno facendo.

d. G.

Tutti entusiasti per la bella espe-rienza di questi giorni a Pinzolo (TN): la ventina di ragazzi delle medie delle parrocchie di S. Gia-como, S. Andrea, S. Domenico e Filippini, cui si sono uniti alcuni di Pellestrina, e gli animatori e animatrici coordinati dal semi-narista Emil Baron. Cinque gior-nate intense, dal 3 al 7 luglio, per gustare e sperimentare il fascino della montagna e per crescere nell’amicizia di gruppo anche attraverso l’amicizia con Gesù. Un’esperienza che porterà frutto nel cammino futuro insieme.

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8 domenica 9 luglio 2017nuova Scintilla VITA DIOCESANA

Problemi di connessione

Era da un po’ di tempo che non mi trovavo in una situazione simi-le. In una bella casa della Val Zoldana non c’è connessione Wi-Fi, ed è molto debole anche il segnale della Tim, piove a dirotto e fa

freddo. Sono poco più delle 21 ed è come se fosse piena notte. L’unica soluzione è di recitare Compieta e mettermi sotto le coperte. Del resto un po’ di sonno da recuperare ce l’ho proprio. Ma perché sapere di non essere raggiungibile, non poter scrivere l’ultima e-mail di lavoro, non poter inviare un sms, non poter dare l’ultima sbirciatina a Facebook mi crea un senso di disagio? “Attento, Francesco”, mi viene da dire, “qui si ravvisa una forma di dipendenza!”. E penso a questa nostra società, stabilmente connessa, che non sa più sostenere la solitudine, penso alle nuove generazioni che esauriscono nel virtuale il bisogno di relazione, penso al poco tempo che rimane per la riflessione, l’ascolto e la preghie-ra. Domani parteciperò ad un gruppo di lavoro proprio sulle relazioni del presbitero nel ministero. Mi passano davanti agli occhi della mente figure come “il prete del telefonino”, “l’educatore mass-mediale”, “il gestore del sito parrocchiale” e sempre più raramente quelle de “il prete d’oratorio”, “l’amico di famiglia”, “l’uomo dell’ascolto”. Sono iscritto al portale “Preti on line” e più di qualche volta mi è capitato di ricevere delle mail per l’approfondimento di tematiche religiose o morali. Ho sempre risposto puntualmente, e credo abbastanza esaurientemente per quel che lo scritto consente, ma il dialogo non si è mai protratto oltre i tre o quattro invii. Se non ci si vede negli occhi e non si condi-vidono le emozioni, difficilmente si può interagire in profondità e ciò che non ha radici prima o poi si secca. Ho pubblicato qualche foto in Instagram e postato qualche tweet, ma nella congerie del materiale che ad ogni istante compare nei social ho faticato a rintracciare le mie stesse creazioni, perché, poi, è per queste che nutriamo interesse e per il numero delle reazioni che hanno avuto. Qualcosa di più si può dire in Facebook, ma quante contraddizioni vengono a galla, tutte giustificate dalla dittatura del “così la penso io” o del “con te non si può ragionare”, senza annoverare le “bufale” fatte girare solo per il gusto di godere di una propria audience. Quante volte mi son detto che comunque sono tutti mezzi utili, purché siano adoperati come tali, e che non bisogna demonizzare, perché, che lo si voglia o no, questo è il nuovo contesto e il nuovo linguaggio! Ed è così. Ma possiamo pensare che ci sia ancora spazio per una stretta di mano, un appuntamento al bar, una visita in famiglia, una chiacchierata tra amici? Magari promosse da un gruppo WhatsApp o dal più riservato Messenger. Solo così sarà possibile lascia-re il segno quando si asciuga una lacrima, si condivide un progetto, ci si accompagna in un’avventura, si prepara un evento. Ho avuto modo in questi ultimi due mesi di preparare la celebrazione del matrimonio di due coppie e dell’anniversario di altre. Sono state esperienze ricchissime di umanità, di stima, di amicizia, di fede, che solo l’incontro e lo scam-bio hanno permesso di realizzare. Mi sa che ora mi soffermo a passare in rassegna i loro volti e dedico a ciascuno una preghiera, così come la dedico a tutti voi che mi leggete, perché questa strana serata senza con-nessione internet mi ha permesso di connettermi spiritualmente e de-dicarvi il mio tempo e il mio pensiero. don Francesco Zenna

SGUARDO PASTORALE LOREO. AZIONE CATTOLICA E GRUPPO POLLICINOConclusione delle attività per due importanti gruppi

Servizio, condivisione e famigliaDomenica 25 giugno l’Azio-

ne Cattolica di Loreo ed il gruppo Pollicino hanno

concluso le attività dell’anno. Dopo la messa delle 9.30, bam-bini, ragazzi ed adulti si sono ritrovati presso il centro parroc-chiale per un momento di gioco e divertimento. Divisi in squadre si sono sfidati a colpi d’ingegno in un’avvincente caccia al tesoro, sotto la supervisione degli edu-catori e dei giudici. È stato molto bello vedere la cooperazione ed il coinvolgimento di tutti, in perfetto stile AC. Dopo la procla-mazione della squadra vincente è seguito un momento di convi-vialità molto familiare. I volon-tari del circolo NOI parrocchiale hanno preparato l’aperitivo, l’an-tipasto ed il primo, mentre per il secondo si è optato per la con-divisione di succulente pietanze preparate da tutti i partecipanti. Il clima di festa non è stato gua-stato nemmeno dal violento nu-bifragio che ha costretto tutti a ripararsi all’interno del centro.L’occasione è stata poi arricchita dalla presenza del nostro assi-stente parrocchiale don Angelo Vianello, da don Simone Doria e della presidente diocesana Bian-carosa Boscolo. Servizio, condivi-sione e famiglia sono state le pa-role d’ordine dell’intera giornata. La foto di gruppo con le torte fatte preparare dai volontari ne è la prova tangibile!Tutto si è concluso con la visione in teatro dei due DVD ineren-ti alle esperienze dell’anno di Pollicino, che ha approfondito con i bambini della materna il tema della famiglia, e del gruppo dell’Azione Cattolica, dove il cir-co ha fatto da sfondo a tutte le

varie articolazioni: ACR, giova-nissimi ed adulti.La partecipazione totale è stato un risultato molto importante e soddisfacente (60 il numero dei partecipanti).Le parole conclusive della presi-dente diocesana hanno scaldato il cuore; Bianca ha affermato che era da molto che non viveva direttamente un clima di vita as-sociativa così intenso. Ha ricor-dato inoltre che l’AC è una realtà fortemente inclusiva ed aperta, senza distinzioni di età, ceto so-ciale o titolo di studio.Di certo sappiamo che dobbiamo continuare a diffondere instan-cabilmente il Seme buono del Vangelo, non rimanendo confi-nati all’interno del nostro grup-po, ma aprendo gli orizzonti a tutto il mondo in cui viviamo ed in cui siamo chiamati sempre a farci testimoni gioiosi e credibili.Grazie di cuore a tutti colori che hanno condiviso con noi questo intenso anno associati-vo e questa bellissima giornata conclusiva: grazie ai volontari del centro per averci supportati ed aiutati per il pranzo; grazie ai genitori, ai ragazzi ed ai bambini per la loro presenza non solo

alla festa ma anche al percor-so di crescita dell’intero anno; grazie per l’accompagnamento e l’impegno profuso agli educa-tori, alle animatrici ed a tutta la presidenza parrocchiale, una per tutti alla nostra presidente Carmen Palella per aver organiz-zato e coordinato le attività e la scansione dell’intera giornata e per essersi fatta promotrice per la partecipazione alle iniziative parrocchiali, diocesane e nazio-nali, ed al nostro assistente e parroco don Angelo Vianello per la presenza paziente e gioiosa e per l’accompagnamento spiri-tuale; grazie a Michele Panajotti, economo uscente della presiden-za nazionale, e a Luisella Siviero, presidente diocesana uscente, che ci hanno dimostrato con la vita e con l’esempio la vera Pas-sione Cattolica dell’associazione, di cui ci ha parlato anche Papa Francesco il 20 aprile in Piazza San Pietro; ed infine grazie alla nostra presidente diocesana Biancarosa Boscolo per le parole d’incoraggiamento, di stima, di sostegno e di calorosa vicinanza e per aver accettato di partecipa-re alla nostra festa.

Giulia Fanton

CHIOGGIA. Commemorazione-concerto in onore di mons. Vittore Bellemo

...“Che il popolo canti!”Significativa e partecipata

commemorazione venerdì 30 giugno nella chiesa di

S. Caterina della straordinaria figura di sacerdote-musicista mons. Vittore Bellemo, morto nel 1953 a 74 anni, ma ancora presente nella memoria della città e della diocesi, special-mente grazie alle sue numerose composizioni di musica sacra, alcune delle quali ancora si can-tano. Il suo slogan era infatti “Che il popolo canti!”, come ha ricordato il prof. Paolo Padoan nel delinearne i tratti umani, ar-tistici e spirituali. Un sacerdote “che ha fatto pregare cantando” come aveva detto di lui il vescovo mons. Piasentini. Ma un artista stimato anche a Venezia, dove era stato invitato come direttore della cappella Marciana (impe-gno che egli rifiutò per umiltà e per amore a Chioggia, dove continuò a suonare e dirigere) e apprezzato oltre i confini veneti. Alla commemorazione erano presenti il vescovo Adriano e il vicario generale mons. Zenna

che, in qualità di presidente della Fondazione SS. Felice e Fortu-nato, organizzatrice dell’evento, ha presentato la serata. Presenti anche alcuni parenti di Vittore, oltre a tanti amici, estimatori e cittadini. L’intervento del prof. Padoan è stato completato dall’e-secuzione all’organo di un brano del Bellemo (Tu qui cuncta scis...) da parte del maestro Graziano Nicolasi. Padoan ha quindi fatto omaggio al vescovo e al vicario di una copia del libro biografico sul Bellemo da lui scritto e pubbli-cato da “Nuova Scintilla”, dispo-

nibile anche all’uscita e presso le nostre edizioni. La serata poi è proseguita con una seconda parte ugualmente interessante e avvincente: l’esecuzione di numerosi brani operistici (Doni-zetti, Bellini, Verdi), adattati al duo flauto e chitarra dal tedesco J. Kuffner, da parte della prof.ssa Francesca Seri (flauto) e del maestro Michele Costantini (chi-tarra). Numerosi e scroscianti applausi dal pubblico. Davvero una bella serata, con-clusa poi anche con un gradito buffet.

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Inserto al numero 27 di “Nuova Scintilla” del 9 luglio 2017

Litoralestate

Buona estate 2017

Piazza Vigo Ore 21.30 Porta Garibaldi“Senti da che pulpito”

(Compagnia d’espressione Pippo Zaccaria)Venerdì

14concerto per pianoforte e orchestra(Forum pianistico Città di Chioggia)

“A Ciosa se use e se costume”(Compagnia d’espressione Pippo Zaccaria)

Sabato15

Chiacchiere in calle(Compagnia teatrale “Le bambole”)

“Astu visto i fioi”(Compagnia d’espressione Pippo Zaccaria)

Domenica 16

“Le allegre comari di Windsor”(compagnia “Teatro dei pazzi”)

“Acustic Duo”(Claudio Russo e Massimo Danieli)

Lunedì17

“Artis Jazz Big Band”(concerto diretto da F. Vianello)

“The Dream”(musica anni ’60)

Martedì18

“Jack Spund Band”(in concerto)

“Ukulele Lovers”(tris pop)

Mercoledì 19

“Noi con voi”(concerto)

Coro “Mariele Ventre” di Chioggia Giovedì20

Funkey Groove(in concerto)

“Soul Power Band”(in concerto)

Venerdì21

Cantagiro Italian Sound(musica anni ’60-’80)

“Solo 3”(concerto blues)

Sabato22

New School All Stars Band(Veneto Jazz)

Banda cittadina Domenica 23

“Promesse e parole… parole…”(commedia di Gianni Zenna)

(compagnia teatrale “Due Volti”)

Cari Villeggianti,a nome dei sacerdoti e delle comunità parrocchiali desidero darvi il ‘BENVENUTO’ tra di noi.Certamente il vostro venire qui risponde al desiderio di godere un tempo di riposo e di relax tra ‘le acque e le arie’ di

questo mare e di questo territorio, insieme ad altre attività o passatempi che ciascuno sceglie per sé e per i suoi. Ma nel territorio si incontrano persone che offrono il loro lavoro e i loro servizi per rendere più bello e sereno il vostro periodo di riposo. Riteniamo che un momento dedicato alla preghiera personale o alla preghiera liturgica proposta nelle nostre chiese possa contribuire a ‘distendere’ lo spirito, talvolta o spesso, troppo ‘teso’. L’ascolto della Parola di Dio, il colloquio con un sa-cerdote o anche con qualche amico, possono aprire varchi di speranza sul cammino che talvolta si presenta sbarrato da tanti ostacoli. Le nostre comunità parrocchiali, secondo le loro possibilità, si propongono di offrire spazi e occasioni opportune, momenti come oasi, dove attingere buona acqua per dissetare la vita spirituale inaridita o per rinvigorirla ulteriormente. La salute fisica trae grande vantaggio da una rinnovata e rinvigorita vita spirituale. Un augurio a tutti voi di ‘buone e sane va-canze’ e a tutti gli operatori turistici un augurio di ‘buon lavoro’.Invoco su tutti la benedizione del Signore, per intercessione della Vergine e Madre Maria.

� Vescovo Adriano

SAgrA del peSce 2017 (14-23 luglio 2017) A chioggiA

Dal lontano 1938 ad oggi rivive anche quest’anno a Chioggia la tradizionale “Sagra del pesce”. Rappresenta uno degli eventi folkloristico-gastronomici più attesi del Veneto. Nata come “sponsorizzatrice” del pesce chioggiotto, essa è tuttora dedicata ai sapori del mare e della laguna e alla riscoperta delle tradizioni dei pescatori, anche se dal 1938 in poi molti sono stati i cambiamenti e le iniziative, le più disparate, che hanno caratterizzato e caratterizzano questa “sagra”. La Sagra inizierà il 14 luglio, si protrarrà fino al 23 ed è giunta quest’anno alla 80ª edizione. Saranno 10 sere consecutive, 10 sere in cui il folklore si miscelerà con la degustazione del pesce preparato con molta perizia da ben 7 stand (una volta si chiamavano “friggitorie”) presenti, nei quali sarà possibile degustare i piatti tipici della cucina locale ispirati, seppur in minima parte oggi, alla ricette più classiche come “el saór”, il fritto misto con polenta (soprattutto), le “bibarasse in cassopipa”, le seppie in umido con polenta e le immancabili

gastronomia e Spettacoligrigliate di pesce (le preferite). Ecco gli stand e la loro collocazione: O.P. I Fasolari davanti a palazzo Morosini; Asi Ciao davanti alla Cassa di risparmio; Coop. Sciabica davanti al Municipio; UISP davanti all’Ufficio postale; Coop. Vongolari in campo San Martino; Teatro&Musica in

campo del Duomo; Impronta nell’isola di San Domenico.Ma la sagra del pesce non è fatta solo di cucina, è anche spettacolo. Ecco allora che in due palchi, allestiti uno in piazza Vigo e uno a Porta Garibaldi, si potrà assistere gratuitamente a spettacoli vari, teatrali, musicali e di cabaret.

Oltre al Comune, collabora alla manifestazione anche la Pro Loco di Chioggia-Sottomarina.

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Tra CHIOGGIA, CAVANELLA D’ADIGEE CAVARZEREcicloturismo nella campagna e argini

Un ampio giro cicloturistico, facile e piacevole, tra argini di importanti fiumi e canali e l’immensa campagna

tra Chioggia e Cavarzere, ultimo lembo meri-dionale della provincia veneziana. Campagna dalle tipiche caratteristiche polesane, con il delta e le lagune che si percepiscono in lon-tananza con i loro profumi e la tipica brezza di vento.Una pedalata a tratti un po’ monotona nei lunghi rettilinei, che tuttavia esplode in sor-prendenti e interessanti aspetti in diversi punti significativi.Per l’appassionato di fotografia possono di-ventare molto interessanti i regolari disegni della campagna coltivata, con colori sorpren-denti, terre ‘nere’ e luci incredibili nelle varie stagioni.Chioggia è una bellissima città lagunare, con una importantissima storia di poco inferiore a quella della cugina-rivale Venezia, dalla quale verrà assorbita a fine trecento con la ‘Guerra di Chioggia’ che interessò anche i rivali Comacchio e i genovesi. Divenne poi ‘spalla’ fondamentale della potenza ve-neziana, ma ancor oggi se ne distacca per tradizioni, mentalità e per la tipica parlata.Il Canale di Valle è un grande canale navi-gabile che congiunge la laguna di Chioggia, il Brenta, l’Adige, il Canal Bianco e il fiume Po, naturalmente con grandi chiuse recente-mente riammodernate. Permette la naviga-zione di grosse chiatte che possono risalire il fiume Po senza uscire in mare.Cavanella d’Adige era una fortezza del primo ottocento, del ‘Campo Trincerato di Brondolo’, passata di mano tra francesi e austriaci, per il controllo della navigazione sul fiume e a difesa del confine Lombardo-Veneto. Completamente demolita a fine ot-tocento, rimangono solo deboli tracce sulla punta del Canale di Valle e un pannello in-formativo sull’argine di fronte alla piazzetta.Attraverseremo due piccoli paesi, frazioni di Cavarzere, San Pietro e Boscochiaro, signi-ficativi nel tratteggiare le condizioni di vita polesana verso il grande delta, con il fiume più alto del piano di campagna e grandis-sime campagne estensive bonificate con una ragnatela di canali di scolo e idrovore.Cavarzere è la più meridionale delle cit-tadine in provincia di Venezia, anche se è strettamente legata alle vicende polesane. Un paesotto interessante, l’atmosfera è un po’ sonnolenta e d’altri tempi, ma un secolo fa era molto più vivace.Ci inoltreremo poi nella vastissima campa-gna estensiva tra i fiumi Adige e Brenta, il regno delle grandi bonifiche, dei fiumi de-viati dai veneziani per fare in modo che non sbocchino in laguna. Pochissime case, tanti canali in particolare il canale Gorzone e il canale dei Cuori.

Lungo il canale Gorzone, strada tra Cavarzere e Chioggia (che non percorriamo), i pochi resti della Torre delle Bebbe (o Bebe)(VIII sec. ma il sito è pre-romano, sopra una ‘motta’), im-portante posto di confine in epoca veneziana, luogo cruciale nella Guerra di Chioggia. Nella laguna di Ca’Pasqua, poco lontana, sono stati scoperti resti di navi genovesi.Sbucheremo alla grande idrovora di Ca’Bianca, entreremo nel paese e per un piccolo ponte ciclo-pedonale passeremo sull’istmo di terra che separa il Bacchiglione dal Brenta prima di confluire a Ca’Pasqua, non lontano da Brondolo, con la laguna che ormai la fa da padrona.

IN DETTAGLIOIl percorso è semplice e lineare, solo un paio d’incroci richiedono un minimo di ragiona-mento.Descrivo l’itinerario con partenza a Brondolo di Chioggia, tuttavia si può partire indiffe-rentemente da Cavanella d’Adige, frazione di Chioggia piccolo borgo nei pressi del ponte sull’Adige della strada Romea, oppure anche da Cavarzere.Brondolo è il quartiere a sud di Chioggia a poche centiania di metri dal ponte sulla Brenta, appena all’interno dei grandi svin-coli di tangenziale della strada Romea. Si può parcheggiare alla moderna chiesa o nei pressi, ma si può arrivare a Brondolo anche da Chioggia o Sottomarina per strade interne.Da Brondolo in breve raggiungiamo la strada Romea e attraversiamo il grande ponte sul fiume Brenta, qualche centinaio di metri di strada e l’attraversamento ci costringono a prestare attenzione al traffico.Subito dopo il ponte, svoltiamo a destra per una stradina asfaltata che costeggia il fiume, passa la ferrovia e un porticciolo turistico, per svoltare a sinistra.Percorriamo integralmente la strada lungo il Canale di Valle, a tratti stretta ma pra-ticamente senza traffico, e raggiungiamo la piccola località di Cavanella d’Adige, dove possiamo trovare ristoro ad una fontanella d’acqua (o al bar/ristorante).Proseguiamo risalendo l’argine dell’Adige alla volta di Cavarzere.Subito troviamo la grande conca di naviga-zione del Canale di Valle, quindi lunghi chi-lometri di asfalto e poche auto e passiamo per i paesini di San Pietro e Boscochiaro, che possiamo osservare dall’alto dell’argine.Giunti al ponte di Cavarzere possiamo at-traversare l’Adige per una tappa in centro a Cavarzere.Torniamo a Boscochiaro, lasciamo l’Adige e scendiamo in paese, passiamo per una stretta stradina per raggiungere il retrostante ca-nale Gorzone dove troviamo un ponte.Subito oltre il ponte svoltato a destra trala-sciamo la strada diretta per Chioggia (indica-

zioni), scendiamo invece a sinistra verso il rettilineo di via Martinelle, in direzione nord per Cantarana e Correzzola.Ci inoltriamo in vaste campagne, attraversiamo un primo canale e poi il grande Ca-nale dei Cuori, dove dal ponte possiamo vedere sulla destra un vecchio ponte ‘a bilancere’, tipologia un tempo molto diffusa tra canali e lagune.Oltre il ponte un minimo di attenzione per l’orientamento.Dopo poche centinaia di metri tralasciamo una prima stradina che s’innesta da destra (cartello strada senza uscita), proseguiamo ancora per poco fino ad un piccolo incro-cio a T con una casa sull’angolo (nessun se-gnale, zona Solferino).Svoltiamo verso destra, lasciando il rettili-neo verso Cantarana, proseguiamo inoltran-doci tra vastissime campagne disegnate da regolari geometrie, lunghi rettilinei, località Cordenazzo (poche case), qualche canale e qualche curva e giungiamo ad un incrocio a T con un gruppo di case a schiera. E’ la piccola località di Sista Bassa (Comune di Cona).Svoltiamo a sinistra (verso Sista Alta) e dopo poche centinaia di metri giungiamo ad un ponte su di un canale (accanto una vecchia lapide a Vittorio Emanuele), che non attraversiamo, ma prendiamo per la strada a destra (via Amolara, nessun segnale).La strada si fa subito sterrata (buono ster-

rato, volendo evitare lo sterrato dobbiamo proseguire per Sista Alta), arriviamo ad una idrovora dove ritroviamo la strada asfaltata, sbuchiamo sulla provinciale da Cona-Sista dove verso destra giungiamo alla grande idrovora di Ca’Bianca.Raggiungiamo il centro di Ca’Bianca attra-versando un canale.Dal centro del paesetto saliamo sull’argine del fiume Bacchiglione che possiamo attra-versare per un ponte ciclo-pedonale.Siamo ora sull’istmo di terra che separa il Bacchiglione dal Brenta con la stretta stra-dina asfalta che vi corre in mezzo e che fa da argine. Verso destra un lunghissimo retti-lineo ci permette di raggiungere il ponte di Ca’Pasqua dove i due fiumi si uniscono.Percorriamo il tratto di provinciale, un po’ trafficato, per raggiungere gli svincoli sulla Romea. Dalla grande rotonda possiamo rag-giungere (per il tratto di strada dismessa) il retro della stazioncina ferroviaria di Bron-dolo, dove (invisibile e incredibile) vi è un piccolo, basso (attenzione... alla testa) pas-saggio sotto la ferrovia, per ritrovare diret-tamente la chiesa di Brondolo.

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IV Litoralestate

ORARI SANTE MESSE: GIUGNO - LUGLIO - AGOSTO 2017Chioggia Sabato sera Domenica mattina Domenica sera giorni ferialiCattedrale 18.00 10.15; 12.00 18.00 8.00; 10.00 (merc.)Salesiani 18.30 9.00; 10.30 9.00 (merc.); 18.30Filippini 17.30 11.00 10.30 (merc.); 17.30S. andrea 18.30 10.00 19.00 10.15

San giacomo 18.00 8.00: 9.30 9.00 (merc.); 18.00San giovanni Battista 18.30 7.45; 9.30; 11.15 18.30 8.00 (luglio-agosto)

Sottomarina Sabato sera Domenica mattina Domenica sera giorni ferialiS. martino 21.00 8.30; 10.30 21.00 8.30

madonna di Lourdes 20.45 7.15; 10.00 18.00: 20.45 7.15; 20.45Spirito Santo 9.00 19.00 9.00

Buon Pastore Chiesa 10.00tenda 18.30; 21.00 7.00; 8.30 18.30; 21.00 7.30; 18.30

B.m.V. della navicella 19.00 8.00: 10.30 (dal 25 gi-ugno)

19.00 8.30; 19.00

San michele arcangelo 18.00 10.00Ca’ Lino Chiesa 10.00isolaverde Chiesa 20.30 19.30 20.30

Campeggio isamar 8.30

PeLLeStrina Sabato sera Domenica mattina Domenica sera giorni ferialiognissanti 18.30 9.30 18.30 (mart. giov.)Santuario 18.30 9.00 (merc.)S. antonio 18.00 11.00 18.00 (lun. merc. ven.)Portosecco 10.30 9.00 (lun. merc. ven.)

S. Pietro in Volta 17.30 9.00 17.30 (mart. giov.)

roSoLina mare Sabato sera Domenica mattina Domenica sera giorni ferialialbarella 19.00 8.00 (luglio-agosto); 12.30 8.00 (luglio - agosto)

rosolina mare 21.00 8.00; 10.30 19.00 21.00 (lun. - giov.); 19.00 (ven.)

DioCeSi Di Chioggia

CATTEDRALE DI CHIOGGIA

Il ristorante El Gato, gestito dalla famiglia Bissacco, è situato nel centro storico di Chioggia.

SPECIALITÀ DI PESCE - PIATTI INNOVATIVI - PIATTI STAGIONALI

CORSO DEL POPOLO, 653 - CHIOGGIA - Tel. 041.400265 - Cell. 393.9638342 - [email protected] - WWW.ELGATO.IT

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lica” perché conserva nel monumentale altar maggiore disegnato da Aristide Naccari le “reliquie” dell’apparizione mariana del 1508 (un’icona e lo “zocco”, il tronco su cui si sarebbe seduta la vergine Maria apparendo, con il figlio morto sulle ginocchia, ad un ortolano); un grandioso af-fresco di 220 mq, opera del chioggiotto Antonio Mari-netti, che ritrae il martirio e la gloria di San Giacomo, decora l’intero soffitto dell’u-nica vasta navata; numerosi gli ex-voto sia su tavola (le “tolele”) che in argento con-

servati ed esposti alle pareti del tempio. Sempre sul lato est, più avanti, si ammira la chiesa di Sant’Andrea, la più antica della città, risalente al sec. VIII, ma anch’essa ricostruita alla metà del 1700: conserva opere quattrocentesche e tele del 6-700 e vanta i soffitti completamente affrescati da Giuseppe Cherubini all’inizio del 1900; accanto alla chiesa il più antico edificio di Chioggia: la millenaria Torre di S. Andrea, ora resa anche museo, che conserva l’oro-logio da torre più antico del mondo. Non si può dimenticare, infine, la chiesa di San Domenico, dislocata nell’omonima isola a nord-est della città: risale al 1200, poi ricostruita, e conserva, oltre al maestoso crocifisso trecentesco, tele pregevoli, tra cui il “S. Paolo” del Carpaccio e altre opere del Damini e del Tintoretto. Altre chiese particolarmente artistiche, adibite soprat-tutto a contenitori culturali, sono quelle seicentesche della SS. Trinità, ora pinaco-teca, vicino al municipio, e di S. Caterina, recentemente restaurata, nella calle omo-nima; più recenti le altre chiese, quella dei Filippini lungo canal Vena e quella dei Salesiani nella zona nord di riva San Do-menico.A parte quella di San Martino, tutte invece più recenti o moderne le chiese di Sotto-marina. Continua per tutta l’estate, nella chiesa della B. V.di Lourdes la presenza del “Monaco di città” padre Cesare con pro-poste quotidiane di spiritualità.

Visitare Chioggia significa - oltre che go-dersi lo straordinario spettacolo di canali, calli e campielli e passeggiare lungo l’ampio e signorile Corso del popolo – soprattutto, per quanto riguarda l’arte, visitare le nu-merose e storiche chiese di cui si onora la città. La chiesa cattedrale, proprio all’ini-zio del Corso, è la più solenne e grandiosa, opera magistrale dell’architetto Baldassarre Longhena, eretta a metà del 1600 sulle ce-neri del precedente edificio romanico: con-serva preziose opere sia di scultura (l’altare del Tremignon, il battistero del Tagliapie-tra, il pulpito di Cavalieri e Negri) che di pittura (tele di Palma il Giovane, Fra Mas-simo da Verona, A. Benfatti, A. Vicentino, B. Caliari, P. Malombra, M. Schiavoni e altre di scuola tiepolesca ecc.), oltre ad affre-schi nelle cappelle laterali. Sorprendente è poi la concentrazione di vari edifici sacri a pochi metri dalla cattedrale: il tempietto trecentesco di San Martino adibito a mo-stre culturali, la quattrocentesca chiesa di S. Pieretto recentemente restaurata e sem-pre aperta per la preghiera personale, le chiese dismesse di Nostra Signora e l’orato-rio delle Stigmate di San Francesco, ora de-stinate a usi civili, e a pochi passi, sul lato ovest, ancora l’antica chiesa di San France-sco dentro le mura dedicata all’adorazione.Di seguito, sul lato est del Corso, proprio all’incrocio con la strada per Sottomarina, si erge la chiesa settecentesca di San Gia-como, ricostruita sul precedente antico tempio, che si fregia del titolo di “basi-

VLitoralestate

CHIESA DI SANT’ANDREACHIOGGIA

CHIESA DISAN GIACOMOCHIOGGIA

CHIESA DI SAN DOMENICOCHIOGGIA

CHIESADI SAN MARTINOSOTTOMARINA

CHIESA BEATA VERGINE DELLA NAVICELLA SOTTOMARINA

CHIESA BEATA VERGINE DI LOuRDES E SANTA MARIA GORETTI - SOTTOMARINA

CHIESA BuON PASTORE - SOTTOMARINA

CHIESA SPIRITO SANTO - SOTTOMARINA

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“Chioggia Effetto Notte” e“Giovedì? Ci vediamo al museo”

per conoscere meglio Chioggia Chioggia Effetto Notte: da 22

anni l’associazione culturale La Bricola accompagna turisti,

visitatori occasionali, camperisti e tutti coloro di ogni età e provenienza che si appassionano alla storia e alle ricche tradizioni della nostra citta-dina ai margini della laguna sud ve-neziana.La XXII edizione di “Chioggia Effetto Notte” riprenderà i tour serali del martedì dal 4 luglio al 5 settembre 2017 e tutti i visitatori, compresi gli stranieri (le visite sono proposte anche in inglese e tedesco) passeg-geranno tra le calli, il Corso e le piaz-zette del centro storico ‘mescolando’ informazioni e curiosità, tradizioni e folklore, misteri e leggende, storia e buonumore.Il martedì sera i percorsi partono da Sottomarina per poi raggiungere il centro storico di Chioggia e visitare, a rotazione, le artistiche chiese: Cat-tedrale, S. Francesco-Muneghette, San Domenico, San Giacomo, Filip-pini, S. Andrea, Santa Caterina….

SS. Trinità, l’antica Torre di Sant’An-drea ed il suo famoso orologio rea-lizzato da Dondi nel Trecento, ma anche le raccolte naturalistiche del

Circolo Linneo a Palazzo Ravagnan e il nobile Palazzo Poli - meglio noto ora come Casa Goldoni, dove appunto visse per qualche periodo della sua vita il famoso commediografo vene-ziano - il museo di zoologia adriatica “G. Olivi” a Palazzo Grassi. Si inizierà giovedì 6 luglio per poi concludere

giovedì 7 settembre 2017. Il punto di incontro è piazzetta XX Settembre nei pressi dello Stendardo vicino al palazzo del Municipio di Chioggia alle ore 21,15.Le visite gratuite “Chioggia Effetto Notte” e “Giovedì? Ci vediamo al museo!” promosse dall’associazione La Bricola sono state realizzate gra-zie alla collaborazione dell’ammini-strazione comunale, del consorzio di promozione turistica Lidi di Chiog-gia, della Pro Loco di Chioggia, dell’Ascom (associazione commer-cianti) Chioggia e delle parrocchie.

Prenotazioni all’ufficio informa-zioni IAT tel. 041400587 al centro del Lungomare Adriatico a Sottoma-rina (nella ex-sede dell’Apt) – Con-sultate anche il sito Internet www.infochioggia.com e gli eventi del comune di Chioggia nel sito www.chioggia.org. (ef)

VI Litoralestate

Punto di ritrovo del martedì come di consueto piazzetta Aldo e Dino Ballarin nei pressi della chiesa di S. Martino a Sottomarina alle ore 21,15. Giovedì spazio ai musei cittadini visi-tando gratuitamente, a rotazione, il museo civico a San Francesco fuori le mura, il museo diocesano nei pressi della Cattedrale, la storica collezione dei padri Filippini allestita nella parte superiore della chiesa dietro la cantoria, la chiesa e pinacoteca della

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Per informazionie prenotazioni

Tel. 041.400587

2017

EVENTI A CHIOGGIA dal 6 luglio al 6 agosto 201723-06-2017/18-08-2017Io mi difendo da sola! Stabilimento balneare PLAYA del SOL

06-07-2017 SERATE NATURA 2017 - Un mare di plastica: dall’uomo al pesce, dai pesci all’uomo Aula Magna di Palazzo Grassi, ore 21:00 

06-07-2017 SOGNO D’ESTATE - PiccoliInChiostro: La bella era addormentata nel bosco, ma.... Chiostro del Museo S.Francesco – ore 21.15 

06-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto di musica da Camera Chiostro del Municipio (in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:15 

06-07-2017 Giovedì? Ci vediamo al Museo!: S. CATERINA Punto d’incontro: Chioggia - Stendardo (nei pressi del Palazzo Municipale) - ore 21.15 

07-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto di Musica da Camera Giardino di Palazzo Grassi (in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:15 

08-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto di Musica da Camera Giardino di Palazzo Grassi (in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:15 

09-07-2017 SOGNO - D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto pianoforte e musica da camera Auditorium S.Nicolò, ore 21:15 

10-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto pianoforte e musica da camera Auditorium S.Nicolò, ore 21:15 

11-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concorso pianistico Auditorium S.Nicolò, ore 21:15 

11-07-2017 Chioggia effetto notte: CHIESA DEI FILIPPINI Punto di ritrovo: Sottomarina, piazzetta Aldo e Dino Ballarin, ore 21.15 

12-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Forum pianistico Giardino di Palazzo Grassi (in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:15 

13-07-2017 SOGNO D’ESTATE - PiccoliInChiostro: La storia di PinocchioChiostro del Museo S.Francesco – ore 21.15 

13-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concorso pianistico Auditorium S.Nicolò, ore 21:15 

13-07-2017 Giovedì? Ci vediamo al Museo!: TORRE E CHIESA DI S.ANDREA Punto d’incontro: Chioggia - Stendardo (nei pressi del Palazzo Municipale) - ore 21.15 

14-07-2017/23-07-2017SAGRA DEL PESCE - 80^ EDIZIONE Corso del Popolo 

14-07-2017 SERATE NATURA 2017 - Il clima che cambia: gli effetti sull’ecosistema marinoAula Magna di Palazzo Grassi, ore 21:00 

14-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Forum Pianistico Piazza Vigo (in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:30 

16-07-2017 Sogni ad occhi aperti ALBA IN SPIAGGIA A SOTTOMARINA Stabilimento In Diga, dalle ore 4:00 

18-07-2017 Chioggia effetto notte: calli, calleselle, campi e campielli Punto di ritrovo: Sottomarina,piazzetta Aldo e Dino Ballarin, ore 21.15 

20-07-2017 Giovedì? Ci vediamo al Museo!: MUSEO CIVICO E GRUPPO NATURALISTICO LINNEO Punto d’incontro: Chioggia - Stendardo (nei pressi del Palazzo Municipale) - ore 21.15 

VIILitoralestate

20-07-2017/23-07-2017 SAGRA DI SAN GIACOMOIn Calle Malanni

21-07-2017 SERATE NATURA 2017 - Squali & Co. in Adriatico c’è da aver paura?Aula Magna di Palazzo Grassi, ore 21:00 

22-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto Jazz Piazza Vigo(in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:30 

24-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Favole sul ponte: Storie sotto i piedi Piazza Vigo - ore 21:15 

25-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto Jazz Giardino di Palazzo Grassi (in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:30 

25-07-2017 Chioggia effetto notte: CHIESA SS. TRINITA’ Punto di ritrovo: Sottomarina, piazzetta Aldo e Dino Ballarin, ore 21.15 

26-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto Jazz Giardino di Palazzo Grassi (in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:30 

27-07-2017 SOGNO D’ESTATE - PiccoliInChiostro: Il Mago di Oz Chiostro del Museo S.Francesco – ore 21.15 

27-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto Jazz Giardino di Palazzo Grassi(in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:30 

27-07-2017/31-07-2017SAGRA DI S.ANNA 

27-07-2017 Giovedì? Ci vediamo al Museo!: MUSEO OLIVI Punto d’incontro: Chioggia - Stendardo (nei pressi del Palazzo Municipale) - ore 21.15 

28-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto Jazz Campo Duomo (in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:30 

28-07-2017 MISS VENICE Beach 2017 Boulevard di Piazza Italia, dalle ore 21:00 

29-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Festival Musica in Laguna d’Arte e Dintorni 2017 - Concerto Jazz Campo Duomo (in caso di pioggia in Auditorium S.Nicolò), ore 21:30 

31-07-2017 SOGNO D’ESTATE - Favole sul ponte: Il favoloso GoldoniPiazza Vigo - ore 21:15 

01-08-2017/05-08-2017Le Baruffe in Calle Isola di San Domenico, dalle ore 20:00 

01-08-2017 Chioggia effetto notte: CATTEDRALE Punto di ritrovo: Sottomarina, piazzetta Aldo e Dino Ballarin, ore 21.15 

05-08-2017 Visite guidate al FORTE SAN FELICE INGRESSI ALLE ORE 15:00 – 16:00 – 17:00 – 18:00 

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LitoralestateVIII

Organizzati da PrO LOcO di cavarzere

Quattro serate a tema

5 luglio - L’ARTE SOTTO LE STELLE esposizione in una grande vetrina “Sotto Le Stelle”, delle creazioni di ..pittori, artigiani, musicisti, fotografi ...e tutti i creativi in genere. Per i più giovani si chiede la partecipazione con propri disegni (realizzati con tecniche a piacere) che verranno esposti durante tutta la giornata e premiati in serata da una giuria formata dagli artisti presenti Sarà anche possibile cimentarsi insieme ai Madonnari in coloriamo La strada

12 luglio - LO SPORT ED IL TEMPO LIBERO Minibasket, triangolare esordienti calcio, gruppo cinofilo, scuole di samba, country, moderno ecc. 

19 luglio - TUTTI IN GIOCO... Simultanea di scacchi, i fratellini Loiacono contro tutti. all’interno di una coreografia imponente chiunque vorrà cimentarsi potrà battersi contro i Maestri LOiacOnO campioni a soli 14 anni. Presiederà l’arbitro internazionale renzo renier Poi torneo di calcio balilla, gioco dell’oca gigante,giochi da tavolo giganti, sciangai, tiro al barattolo, rottura delle pignatte, gare goliardiche come il mangiacocomero ecc.

EVENTI A CAVARzEREnel mese di luglio

26 luglio - FESTA “QUEI MERAVIGLIOSI ANNI 60 e70” 26 luglio Festa degli anni 60 e 70...in piazza  Un grande momento di aggregazione che potremmo chiamare “operazione nostalgia”. L’associazione auto e Moto d’epoca e il vespa club saranno coinvolti per realizzare una scenografia d’epoca invitando anche la popolazione alla partecipazione attiva, pronta a rituffarsi nelle magiche atmosfere degli anni ’60 e ’70 per ricreare quel clima fatto di pantaloni a zampa, giacche di lamé, vestiti a fiori, cappelli stravaganti e capelli super cotonati. verrà premiato il miglior look femminile e maschile. vi aspettiamo numerosi!

Organizzati da vivi cavarzere

8 luglio dalle ore 20.00 alle ore 23.55 L’ESTATE ALLEGORICA carri allegorici per le vie del centro con mercatini e gonfiabili e dopo 25 anni ritorna la tombola in piazza davanti il comune dì cavarzere. negozi aperti.

8 luglio dalle ore 21.30 alle ore 23.55 TOMBOLA IN PIAzzA A CAVARzERE

13 - 16 luglio dalle ore 19.00 alle 23.55 BIRRABILANDIA 2017 a Villaggio Busoneradopo il successo a cavarzere, dal 13 al 16 Luglio Birrabilandia 2017 ritorna a villaggio Busonera con musica, piadine, fritto misto, e patatine fritte tutte le sere!

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17domenica 9 luglio 2017nuova ScintillaVITA DIOCESANA

COMMENTANDO...

Anche la nostra Chiesa è chiamata a rinnovarsi...

Con settembre/ottobre dovrebbe entrare nel vivo la ‘Visita Pastorale’. La gran parte dei cristiani della nostra diocesi di Chioggia

non sapranno neanche cosa possa essere la ‘Visita Pastorale’, come avvenga, chi ne sia coinvolto e chi ne possa trarre frutto. Cosa è la ‘Visita Pasto-rale’? Dal nome si può intendere qualcosa. E’ il Pastore della Chiesa diocesana, il vescovo, che fa visita alle singole realtà che compongono la stessa Chiesa diocesana: Vicariati, Unità pastorali, Parrocchie e altre Istituzioni. Per quale scopo? Nel ‘Cerimoniale dei Vescovi’(n. 1178), alcuni verbi definiscono lo scopo della ‘Visita Pastorale’: “discernere, promuovere, favorire il servizio missionario, pastorale e caritativo dei sacerdoti e dei laici… e program-mare un’azione concorde…”. Possiamo dire che le singole Comunità e Istituzioni diocesane, cioè concretamente sacerdo-ti e laici, insieme col vescovo prendono il coraggio di valutare (discernere) quanto conosciamo il Vangelo, come lo viviamo e quanto lo facciamo conoscere alla gente del nostro territorio. Siamo invitati a interrogarci insieme perché va diminuendo sempre più l’attenzione e l’interesse di molta gente, specie di mezza età e giovani, per la partecipazione alla vita ecclesiale. Fa ancora eccezione la richiesta dei sacramenti dell’iniziazio-ne cristiana (Battesimo, Cresima e prima Comunione) la cui frequenza però poi ha scarso o nullo seguito. A questa ‘lettura della situazione’ sarebbe bello che partecipassero anche quan-ti sono scontenti dell’azione della Chiesa, ma che avrebbero qualche cosa di meglio da chiedere, da proporre e da attendere. La visita pastorale non dovrebbe fermarsi alla coraggiosa e veritiera analisi della situazione, ma passare poi, col contributo

di tutti, a “promuovere e favorire il servizio di annuncio del vangelo e di accompagnamento di crescita della vita ‘evangelica’” delle persone stesse, perché si traduca in una concreta vita di impegno spirituale, caritati-vo, sociale e politico a vantaggio di tutti e non per interesse particolare di qualcuno o di qualche grup-po o associazione. L’obiettivo ambizioso finale della ‘Visita’ può essere intravvisto nel quarto verbo: che la nostra Chiesa diocesana giunga ‘ad una concorde’,

condivisa, sapientemente e realisticamente organizzata azione missionaria, pastorale e caritativa, proposta in un rinnovato e possibile ‘programma pastorale’. Viviamo un’epoca di cambia-menti, che papa Francesco chiama addirittura ‘cambiamento d’epoca’ e la prassi e l’azione nelle singole chiese diocesane e parrocchiali, che si ispirano a pratiche pastorali tradizionali e a pratiche proposte dalle diverse esperienze ecclesiali di gruppi, associazioni o anche singole personalità ecclesiali, possano trovare piste e intenti comuni rispondenti alle aspirazioni e situazioni della gente di ‘oggi’. Questo potrebbe dare una ‘rinnovata identità’ alla Chiesa locale, in ogni sua realtà parroc-chiale, non soggetta a cambiare ‘volto e prassi’ ogni qualvolta cambia il prete o si impone qualche gruppo ecclesiale rispetto ad altri. Ma c’è bisogno di impegno e di mobilitazione di molti per vincere l’impoverimento e l’usura del tempo che lasciano le loro rughe anche sul volto della nostra Chiesa. Che la forza e la freschezza dello Spirito, che ancora parla alla sua Chiesa con la forza e la freschezza di ogni generazione, facciano irruzione nelle nostre Comunità e possano trovare porte e finestre aper-te, cioè orecchi e cuori aperti ad ascoltare e accogliere proposte di ‘vita nuova’. + Adriano Tessarollo

Gesù divin Maestro mite e umileZc 9,9-10: “Ecco a te viene il tuo re…giusto, vittorioso, umile”. Ecco il sogno di Dio che un profeta è inviato a far conoscere agli uomini. E’ un sogno che riguarda tutta l’umanità, “da mare a mare e dal Fiume fino ai confini della terra”. In che cosa consiste questo sogno di Dio che gli uomini devono conoscere? “Fare sparire il carro da guerra…il cavallo…l’arco da guer-ra…e annunciare la pace alle nazioni”. Confrontiamo questo sogno di Dio con il sogno di noi uomini di questo nostro tempo: non regalità/servizio ma dominio, non incremento di strumenti di sviluppo umano e di pace ma corsa alle armi di distruzione di tutti i tipi, non progetti di collaborazione e sviluppo per tutti i popoli, ma repressioni, ingiustizie, popoli che sfrut-tano altri popoli. Chi realizzerà questo sogno di Dio? Verrà “un re giusto e vittorioso”, senza armi,  non si presenterà con parate militari, ma in groppa al mezzo di trasporto di tutti i giorni di vita normale, in groppa a un pic-colo asino bigio preso a prestito. Questi sono i sogni e i pensieri di Dio, i progetti per realizzare i quali manderà Qualcuno a coinvolgere gli uomini in quella realizzazione. Ma i cristiani, proprio in quanto suoi discepoli, si fanno promotori e annunciatori di questi ‘sogni di Dio’ e di questa missio-ne loro affidata da Gesù? Dal Salmo 144: “Benedirò il tuo nome per sempre, Signore”.  Il Salmo 144 è un inno con diversi inviti alla lode a Dio intercalati a descri-zioni della sua misericordia. Vengono riprese solo quattro strofe di due versetti ciascuna, quindi 8 versetti su 21 dell’intero salmo. Si comincia con un ripetuto auto-invito personale alla lode a Dio, seguito dalla pro-clamazione di Dio misericordioso. Tutta la creazione, insieme ai fedeli, è invitata alla lode a Dio e al suo regno. Lo stile del ‘regnare’ di Dio e del manifestare la sua potenza è caratterizzato da azioni di misericordia verso l’uomo. Proprio questo stile manifesta il volto autentico del Re divino!   Rm 8,9.11-13: “…lo Spirito di Dio abita in voi”. Tutta la vita del cristiano nasce da questo dono: “lo Spirito di Dio abita in voi”. Tutto il resto ne è conseguenza: “non siete sotto il dominio della carne (delle passioni egoistiche)”; “apparteniamo a Cristo”; “lo Spirito darà la vita ai

AGENDA DEL VESCOVO

In questa settimana il vicario gene-rale sarà in Curia nelle mattinate di giovedì 13 e venerdì 14 luglio.

PAROLA DI DIO DOMENICA XIV DEL TEMPO ORDINARIO - A

nostri corpi mortali”; “non viviamo più secondo i desideri carnali…ma …facciamo morire le opere del corpo” (significa che la nostra vita non è più dominata dall’egoismo ma liberata dallo Spirito per amare). Viene spontanea una domanda di fronte a questo dono che Dio ci ha offerto in Cristo: ma noi ci abbeveriamo allo Spirito attraverso la partecipazione alla vita sacramen-tale? Non sarà proprio per questo che rimaniamo ancora schiavi dei nostri vizi e egoismi e poco docili allo Spirito stesso?  Mt 11,25-30: “Il mio giogo è dolce, il mio carico leggero”.Gesù va per i villaggi della Galilea predicando il vangelo del Regno di Dio. Entra nelle sinagoghe per partecipare agli incontri di preghiera sulla Parola di Dio e prende la parola per aiutare i presenti a capire le Scritture Sacre. Ma chi accetta il suo nuovo modo di intendere le Scritture? Come reagisce le gente alla sua ‘nuova dottrina’ con la quale parla di Dio in maniera così confidenziale ed unica tanto da definirsi ‘suo Figlio’? Chi lo segue come discepolo? Il brano del vangelo risponde a questi interrogativi. Innanzi-tutto Gesù si rivolge al Padre (vv. 25-26) con un’invocazione di lode e di accettazione della sua volontà: “Ti benedico o Padre…perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti ed intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te”. Come mai proprio i ‘conoscitori delle Scritture’ non ac-colgono la rivelazione di Gesù, ma la accoglie invece il popolo semplice? Gesù riconosce in questo la benevolenza di Dio che si dà a conoscere a chi ha l’atteggiamento di disponibilità ad accogliere il mistero di Dio e non la pretesa di possederlo e definirlo grazie ai suoi sforzi e capacità.Poi (v. 27) Gesù parla di se stesso, del suo rapporto filiale con il Padre e della sua missione tra gli uomini. “Tutto mi è stato dato dal Padre…”. La missione di Cristo è quella di portare alla conoscenza e all’esperienza del Padre. A lui il Padre ha dato ogni autorità. La conoscenza e l’esperienza di Dio come Pa-dre da parte degli uomini passa attraverso la relazione col suo Figlio Gesù. Infine (vv. 28-30), Gesù si rivolge a tutti, in particolare a coloro ai quali la religione, con tutte le sue prescrizioni e divieti, è proposta come un gran-de peso. Gesù li invita a mettersi alla sua scuola, al suo seguito per essere liberati da quei pesi e trovare invece nel vivere la fede sollievo e gioia. “Ve-nite a me…, prendete il mio giogo…, imparate da me…”. E’ un forte invito ( tre imperativi: venite, prendete, imparate) a diventare discepoli di Gesù, pas-sando dal vivere la propria relazione con Dio come peso e giogo al viverla come gioia e ristoro. Di Gesù, Maestro dal cuore mite e umile, ci si può fidare: egli non è venuto a imporre pesi inutili ma a portare la gioia e il sollievo di vivere la relazione col Padre da figli amati e non da schiavi sot-toposti ad una infinità di pesi inutili. + Adriano Tessarollo

Domenica 9 luglio, 10.30, a Foresto presiede messa con 50° di sacerdozio di don Luigi dalle Nogare; ore 21.00, celebra messa alla ‘Tenda’ del Buon Pastore. Lunedì 10, ore 21.00 a Ca’ Venier partecipa incontro Consigli Pastorale Parrocchiale e Affari economici, aperto a tutti.Martedì 11, ore 19 presiede s. messa a Villaregia. Mercoledì 12, ore 21 in Seminario incontra responsabili Scout locali e regionali.Venerdì 14, ore 10 a Ca’ Tiepolo per chiusura ‘animazione estiva’. Domenica 16 luglio, ore 18.30 a Donzella messa e processione in onore della B.M.V. del Carmelo.

VICARIO GENERALE

LETTURE: Zc 9,9-10; Dal Salmo 144; Rm 8,9.11-13; Mt 11,25-30

E’ già possibile iscriversi all’annuale gita in battello a Venezia organizzata dall’Unità Pastorale Chioggia Nord in occasione della festa di S.Giacomo. Sabato 29 luglio (partenza da Isola dell’Unione alle 13.30, ritorno alle 24): visita a Palazzo Ducale e alla basilica di S. Marco. Info e iscrizioni: 041400584 (Moreno); 3285490894 (Maria); 3282606083 (Simona).

IN BATTELLO A VENEZIA

Anno accademico 2017/2018: aperte le iscrizioni

Facoltà Teologica del TrivenetoDue percorsi di studio aperti ai laici, uomini e donne, che desiderino

acquisire una preparazione teologico-umanistica di livello universi-tario tramite lo studio della filosofia, della Bibbia, della storia, della

teologia, delle scienze umane. È la proposta formativa della Facoltà teologica del Triveneto – a cui sono aperte le iscrizioni – che quest’anno è frequentata da 2.131 studenti, di cui circa 1.650 laici, e dove insegnano 366 docenti. È possibile scegliere fra i percorsi di Teologia (in tre cicli: baccalaureato, licenza, dottorato, a Padova) e di Scienze religiose (laurea e laurea magistrale – negli Istituti superiori di Scienze religiose collegati in tutto il Triveneto). Il pri-mo ciclo (baccalaureato) del Percorso di Teologia (info: http://www.fttr.it/offerta-formativa/percorso-di-teologia/) offre agli studenti una formazione

completa in vista della professione di insegnante di religione cattolica. Un quinquennio di filosofia e teologia (con alcuni crediti in convenzione con le Università di PD e VR, con l’Accademia di belle arti di VR e con i conservatori di VR e VI). Il secondo ciclo (licenza - biennio di specializzazione in teologia pastorale o teologia spirituale) mira alla qualificazione dei presbiteri, opera-tori pastorali e laici. Sono previsti due seminari-laboratori (discernimento vocazionale; spiritualità nell’epoca post-secolare). I corsi e i seminari-labo-ratori possono essere frequentati anche come uditori. Si può infine accedere al terzo ciclo di studi, il dottorato di ricerca. Per i programmi, consultare i siti dei singoli istituti al seguente link: http://www.fttr.it/offerta-formativa/percorso-di-scienze-religiose/. La formazione offre competenze utili per figure “educative” a servizio della comunità e della società (uffici diocesani e vita pastorale, media e diverse realtà sociali). Info: Segreteria generale, via Seminario, 7 – 35122 Padova, tel. 049-664116; [email protected] – www.fttr.it; Facebook: @facoltateologicatriveneto; Twitter: @fac_teol_triven.

In giugno per la riedificazione della Casa “Madonna del Divino Amore”:Cresimandi Buon Pastore € 1.000.Cresimandi Fasana € 100.Cresimandi Rottanova € 160.Cresimandi Taglio di Donada € 150. Cresimandi Cattedrale € 250.Messe celebrate € 100.

CASA M.DEL DIVINO AMORE

PREGHIERA PER LA VISITA PASTORALESignore Gesù, tu hai promesso che dove due o tre sono riuniti nel tuo nome, tu sei in mezzo a loro e qualunque cosa chiederanno al Padre, Egli la concederà (Mt 18,19-29): eccoci qui insieme riuniti nel tuo nome a pregare il Padre, per la “Visita pastorale” che ci disponiamo a vivere, perché essa sia, per tutti noi, uniti ai nostri pastori, occasione propizia per risvegliare la nostra fede, e impegno comune per la vita delle nostre comunità.Dona, o Padre, ai nostri pastori un cuore docile allo Spirito Santo,perché ci aiutino a scoprire e accogliere le vie attraverso le quali conduci la tua e nostra Chiesa oggi, come un tempo hai condotto il tuo popolo nel deserto.Suscita in tutti noi la fame e il desiderio di nutrirci al pane della Parola e dell’Eucaristia, e di dissetarci alle sorgenti dello Spirito dal quale attingiamo la forza che rinsalda l’unità,l’amore che, solo, vince ogni indifferenza e divisione,e apre all’attenzione e al servizio di ogni povero e bisognoso.Ti preghiamo ancora perché ogni nostra famiglia viva la gioia della comunione e dell’amore reciproco,e l’impegno di educare alla fede i piccoli e i giovani.Nessuno si senta escluso o estraneo a questa Visita,tutti possano godere di un segno di stima e di fiducia, di attenzione, di accoglienza e di misericordia.In tutti rinasca la gioia di annunciare l’amore di Dio Padre,in famiglia, nella comunità ecclesiale e in ogni ambiente di vita,con la parola del vangelo e la testimonianza dell’amore.come ci ha insegnato e testimoniato Gesù Cristo. Maria, madre della fede, donna di speranza e vergine della carità,accompagnaci Tu ogni giorno del nostro cammino,fino all’incontro col tuo Figlio Gesù, Signore misericordioso. Amen. (+ Adriano Tessarollo)

L’Associazione Gianna Beretta Molla per la vita intende ringraziare i sacerdoti e le comunità di Chioggia e Sottomarina che hanno aderito alla raccolta di offerte per pannolini: in tutto sono stati raccolti 19 pacchi di pannolini e 315 € di offerte.

ASS. “G. BERETTA MOLLA”

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18 domenica 9 luglio 2017nuova Scintilla VITA DIOCESANA

Celebrati a San Domenico i 30 anni di vita insieme

Festa per i coniugi Marangoni

Donatella e Claudio Marango-ni, non originari di Chioggia ma legati ugualmente alla

nostra città in quanto soci del locale Circolo Nautico (il figlio Edoardo è un velista affermato), hanno voluto celebrare i 30 anni di matrimonio nella chiesa-santuario di S. Domeni-co domenica 2 luglio, attorniati da amici e parenti, che hanno assistito

alla messa celebrata dal parroco don Vincenzo Tosello. Hanno scelto di ricordare qui questo anniversario perché affascinati dalla nostra città e dalla vitalità della nostra gente. Tutti i presen-ti si sono poi stretti ai due sposi rinnovando loro stima e amicizia e augurando di raggiungere l’am-bito traguardo dei 50 anni.

Un Vangelo di amici

“Sarebbe piaciuto anche a me ascoltare in diretta le pa-role di Gesù. Anche se poi, arrivata sotto la croce sarei subito scappata, anzi, non sarei nemmeno arrivata lì

sotto…”. È ancora più meraviglioso sentire echeggiare le parole di Gesù nei suoi amici. Gesù aveva degli amici. Un Dio con amici cari che gli volevano bene. Ad esempio, Marta e Maria: Gesù a casa loro! Non interessa tanto sapere cos’ha detto esattamente, ma che Lui aveva bisogno, come tutti noi, di un luogo in cui sostare e di amici! Gesù lava i piedi a Pietro: basta il gesto, le parole sono un sovrappiù! Permane l’eco delle ‘parole in diretta’ pronunciate da Gesù e accolte dai testimoni. Gesù e gli apostoli nell’ultima cena, ‘ardentemente desiderata’. Li invita a ricordarsi di lui, non con un vago pensiero o uno fuggevole sentimento del cuore, ma at-traverso un gesto preciso che ripeta quello che Lui ha fatto quella sera: “Fate questo in memoria di me”. Come quando si ritorna nei luoghi frequentati da persone care e amiche, e si ripetono le loro parole, si rinnovano i loro gesti. Con una differenza: trattandosi del Dio fatto uomo e risorto, non ripieghiamo nella miseria di una vuota commemorazione, ma lo riconosciamo vivo mentre compie con noi le stesse azioni. In una recente omelia Papa Francesco ricordava che noi siamo vasi di creta: vasi di creta che Gesù sceglie come amici. Non possiamo ricordare tutte le sue parole; le sapessimo tutte, riusciremmo a metterne in pratica appena un briciolo. Quello di cui abbiamo bisogno è che Lui ci salvi, ci ami e ci raduni nella Sua amicizia. I mistici raccontano di averlo visto - anche mille e più anni dopo – mentre parlava e agiva; alcuni ne hanno trascritto le parole per obbedienza. A loro interessava stare con Lui: una presenza perce-pita, veduta, toccata, amata.Una presenza che fa amare compiutamente la vita e apre a rico-noscere e accogliere il mistero che la avvolge. Ci rende disposti ad amare il piccolo Charlie e a patire con i genitori ai quali il bambino malato viene violentemente strappato. La presenza amata di Gesù fa percepire che noi non siamo i padroni del mondo, non siamo i padroni della vita. Siamo gente che ha ricevuto e riceve un dono: il dono di esserci, il dono delle altre persone, che ci risvegliano con il loro esserci, il loro bisogno, la loro umana povertà e ricchezza e varietà. “Voi valete più di molti passeri “, ripete Cristo. Presente e non di carta; vivo e non registrato; risorto e non disperso nelle ceneri dell’aria. don Angelo

I GIORNI MADONNA DEL CARMINE

CHIOGGIA. Scuola dell’infanzia “Angelo custode”. Testimonianza di una mamma

Lo scapolare, e in seguito la medaglietta, con la promessa di salvezza

Un anno ricco di soddisfazioniSi è appena concluso il primo anno scolastico

della mia piccolina Gloria che ha frequentato la Scuola d’Infanzia “Angelo custode” delle

Serve di Maria addolorata a Chioggia e sono molto contenta di come l’ho vista crescere e cambiare, anche grazie agli insegnamenti ricevuti. Qui ho tro-vato una scuola sicura e serena dove portare la mia bimba, il che mi ha fatto affrontare il lavoro e gli im-pegni quotidiani con tranquillità. Molti sono stati i momenti di aggregazione al di fuori dell’ambito sco-lastico per i genitori con i bambini e tutto il perso-nale scolastico. Abbiamo partecipato con piacere alle gite organizzate dalla scuola. Con la prima uscita ci siamo recati al Santuario della Madonna del Covolo. Dopo essersi recati nel luogo dell’apparizione della Madonna e aver pregato tutti insieme, abbiamo cer-cato nel bosco i colori e i frutti dell’autunno: foglie, castagne e noci. La seconda gita invece ci ha portati al parco Gulliverlandia a Lignano, dove hanno trova-to grande divertimento tutti, piccoli e grandi. Que-ste occasioni aiutano i genitori a conoscersi meglio e mostrano quanto i bimbi sono affiatati tra loro. Il primo giugno si è svolta la festa della famiglia, festa che conclude l’anno scolastico della scuola dell’In-fanzia “Angelo custode”. Per noi è stata la prima volta perché la nostra piccola Gloria ha appena con-cluso il suo primo anno di scuola materna. Che sera-ta ricca di emozioni! È stato bellissimo veder tutti i bimbi delle varie età cantare e ballare canzoni anche in lingua inglese. Tutti bravissimi! E quante risate quando i bimbi più grandi “promossi alla scuola pri-maria” hanno impersonato ciascuno un personaggio delle fiabe che hanno enucleato durante l’anno sco-lastico e, recitando in dialetto chioggiotto, hanno messo insieme i vari soggetti creando una diver-tentissima messa in scena. Se ci penso mi vengono le lacrime agli occhi! E poi via tutti a banchettare e ballare. Tanti genitori “veterani” della scuola mi

avevano raccomandato di non mancare perché è un evento bellissimo, ma ora posso dire molto di più: è straordinario vedere il proprio figlio che assieme a tutti i suoi amichetti ti mostra il frutto degli in-segnamenti ricevuti, sta davanti a un pubblico di adulti e in maniera ordinata e composta ti saluta ma rimane lì e dà il meglio di sé, certo emozionato ma reso sicuro dalla presenza delle maestre e di suor Regina che l’hanno accompagnato in questo lungo anno. La festa della famiglia unisce tutte le piccole famiglie in una unica grande famiglia: ci si aiuta per l’organizzazione, ci si diverte tutti insieme e questo non si esaurisce in quella serata ma permane e lo si ritrova anche fuori dall’ambiente scolastico. Grazie a tutti quelli che rendono possibile questo avveni-mento, dalle maestre per il loro impegno e costanza, a suor Regina che non si risparmia in nulla e a tutti i genitori che si sono offerti e hanno contribuito a realizzare tutto ciò. Atto finale, sicuramente da rifa-re, la pizza di fine anno scolastico nella quale le ade-sioni sono state tantissime. Siamo stati benissimo e mentre i bimbi giocavano ‘a vista’, gli adulti pote-vano chiacchierare serenamente. Ma ora è giunto il momento di dirsi arrivederci, di riposare un po’ per poi tornare più carichi di prima. A presto e buone vacanze a tutti! Iole Terrentin

L’efficacia è legata alla fedeIl 16 luglio del 1251 la Beata

Vergine, circondata da ange-li e con il Bambino Gesù in

braccio, apparve al primo Padre generale dell’Ordine carmelitano, beato Simone Stock, al quale die-de lo “scapolare” col “privilegio sabatino”, ossia la promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossavano e la liberazio-ne dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte. Questo privilegio fu canonica-mente confermato dalla cosid-detta “Bolla Sabatina”, risalente al 1322. Da allora in poi la devo-zione allo scapolare si diffuse in tutta la cristianità, e molti furono i pontefici che ne confermarono il grande valore. Basti citare san Giovanni Paolo II, che nel 2001 così scriveva: “Anch’io porto sul mio cuore, da tanto tempo, lo Scapolare del Carmine!”. Ai giorni nostri, per una concessione di

Pio XII, lo scapolare può essere anche sostituito da una apposita medaglietta, che ne conserva il significato e il valore. Così come i miracoli di Gesù erano legati alla fede di chi li richiedeva, così l’efficacia dello scapolare è legata

alla fede di chi lo indossa, al suo impegno nella preghiera e alla coerenza della sua vita morale. Nella chiesa cattedrale di Chiog-gia, dove si trova, nel secondo altare della navata destra, un’arti-stica seicentesca statua di marmo africano della Madonna del Car-mine, la sera della festa, dopo il canto dei vesperi e il panegirico, si snodava la processione lungo il Corso fino all’altezza della ba-silica di san Giacomo ap.lo, con il gruppo ligneo della Madonna del Carmelo, contornato dal bellissi-mo apparato ligneo dorato - ora presente al Museo diocesano - il tutto portato a spalla dai nettur-bini della città.

Giorgio Aldrighetti

Nella foto: Museo diocesano, Chioggia. La Madonna del monte Carmelo (foto concessa dall’Archivio diocesano di Chioggia).

Rapporto 2017 sullo stato dell’ospitalità religiosa in Italia

Accoglienza specialeCon l’avvio delle vacanze estive e dopo la recente Borsa del Tu-

rismo Religioso Internazionale svoltasi a Roma, ecco l’aggior-namento dei dati forniti dal portale www.ospitalitareligiosa.it

sullo stato dell’ospitalità religiosa in Italia. Numeri sicuramente di ri-lievo, che comprendono tre tipologie di strutture: gestite direttamente da enti e ordini religiosi; di proprietà religiosa con l’ospitalità affidata ai laici; laiche ma predisposte per gruppi di ispirazione religiosa. Si tratta di forme di ospitalità talvolta erroneamente accostate ad una commercializzazione dell’accoglienza. La realtà dimostra esattamente il contrario: italiani e stranieri che soggiornano nelle strutture religio-se (per motivi spirituali o di turismo), consentono il funzionamento di attività caritatevoli come mense dei poveri, alloggiamenti per i diseredati, missioni nei Paesi del Terzo Mondo. Senza dimenticare le 30.000 notti gratuite messe a disposizione dalle strutture tra il 2016 e il 2017 per offrire qualche giorno di serenità a nuclei familiari in stato di necessità. Ma veniamo ai numeri delle strutture di proprietà o gestione religiosa. Il Lazio, grazie soprattutto a Roma, offre da solo ben 37.800 posti-letto. Seguono Veneto (31.200), Toscana (18.100), Lombardia, Piemonte. Se però rapportiamo questi numeri alla po-polazione residente, sale in vetta la Valle d’Aosta con un posto-letto ogni 40 abitanti, seguita dall’Umbria con uno ogni 63 e a seguire Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige. La media nazionale è di un posto-letto ogni 266 abitanti. Invidiabili le location di cui molte strutture possono godere. Nel complesso dell’ospitalità religiosa, il 31% si trova in centro città, il 30% sono in montagna, il 13% sul mare. L’offerta di trattamento è variegata: nel 51% ci si può autogestire in tutti i servizi, il 64% offre pernottamento e prima colazione, nel 54% sono disponibili la mezza pensione o la pensione completa. Metà delle strutture religiose dispone di una chiesa autonoma e 2/3 anche di una cappella, un giardino, sala riunioni e Wi-Fi. L’accessibilità ai disabili ri-sulta più diffusa tra le strutture religiose (48%) piuttosto che tra quel-le laiche (40%), segno di una particolare attenzione verso le categorie più svantaggiate, compresi gli anziani. Infine un dato su quanto siano state richieste nell’ultimo anno queste strutture da pellegrini e turisti di tutto il mondo. Gli utenti transitati per il portale www.ospitalita-religiosa.it hanno richiesto alloggi soprattutto nel Lazio e a seguire: Trentino-Alto Adige, Liguria, Toscana, Valle d’Aosta, Piemonte, Lom-bardia ed Emilia Romagna. Fabio Rocchi (presidente AORI)

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19domenica 9 luglio 2017nuova ScintillaCAVARZERE

Grande moria di pesciRecentemente si è registrata

una strage di pesci che ha interessato il corso del ca-

nale Ceresolo (Botta) in località Bottibarbarighe, ai confini tra Cavarzere, Adria e Pettorazza Grimani, e più precisamente nei pressi dell’idrovora Santa Giusti-na. Un disastro che sarebbe da attribuire al basso livello dell’ac-qua e al caldo che hanno provo-cato uno scompenso di ossigeno, facendo morire la fauna ittica di asfissia. Sul posto si sono portati il sindaco di Pettorazza, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e l’Arpav per i rilievi del caso. Si attendo-no le analisi dell’acqua da parte dell’Arpav Veneto per stabilire le reali cause dell’accaduto, che sem-bra non dovuto all’inquinamento. Il Consorzio di Bonifica, secondo quanto si è appreso, avrebbe ab-bassato il livello dell’acqua per un

intervento di manutenzione a monte dovuto ai danni causati dalle nutrie. Il ripri-stino del livello del canale e l’intorbidimento delle acque avrebbero poi causato la strage dei pesci: siluri (anche di kg 10), carpe, cefali, tin-che ecc. le cui carcasse hanno causato un persistente, insoppor-tabile odore nauseabondo. Il recu-pero delle carcasse si è svolto, non senza difficoltà, da parte di una ditta specializzata per il trasporto in un centro di smaltimento. Il sindaco Bernardinello ha chiesto l’aiuto di quello di Cavarzere Tom-masi per la spesa che ha dovuto affrontare e che la legge regionale pone a carico dei comuni interes-sati.La totalità del pesce raccolto am-monta a circa q.li 20, molto del quale è andato disperso anche

nel naviglio Adigetto, trascinato dall’acqua in seguito all’apertura di una delle chiuse del ponte sul Ceresolo, adiacente all’idrovora. Il che è diventato un altro problema di spesa per il recupero tra Adria e Cavarzere, dei cui Comuni l’A-digetto segna il confine. Intanto il sindaco di Cavarzere si è detto disponibile a contribuire alla spe-sa per quanto di sua competenza. L’emergenza causata dall’odore nauseabondo è stata comunque superata nel giro di due giorni.

Rolando Ferrarese

BOTTIBARBARIGHE. Lungo il corso del canale CeresolaNei pressi dell’idrovora un disastro ambientale imputabile alla mancanza di ossigeno

BREVI DA CAVARZERE

* POLITICA – Heidi Crocco, assessore alle politiche sociali di Cavarzere, la più votata nelle ultime amministrative, è stata eletta segretaria provinciale di Venezia di Sinistra Italiana. In passato aveva già fatto parte del direttivo provinciale, regionale e nazionale di Sel. Il circolo di Cavarzere e Cona ha eletto una segreteria allargata di cui fanno parte Lisa Armarolli, Lorenzo Baracco, Michele Galazzo, Elio Grigolo,

Nadia Grillo (ex sindaco) e Michela Ronchi.* VOLONTARIATO – Lucia Banzato è stata eletta presidente della Consulta del volontariato. L’elezione è stata preceduta da una consultazione tra le varie associazioni e i comitati territoriali. Obiettivo: dare avvio a un percorso finalizzato a mettere in rete l’importante risorsa civile rappresentata dall’associazionismo al servizio della comunità. I componenti della Consulta sono circa una ventina di varia estrazione sociale.

* COLLETTIVA – Il pittore cavarzerano Silvio Zago ha esposto le sue opere alla collettiva “Different voices” di Padova, promossa dall’associazione “Momart artisti in piazza” e dal “Settore cultura, turismo, musei e biblioteche della città” del Santo. Una esposizione di arte contemporanea con opere di una ventina di artisti che ha voluto coinvolgere, oltre alle arti visive, anche la musica: conclusasi venerdì 7 luglio con il jazz contemporaneo dei Terreni Kappa.

R. F.

Tre nuovi volontariL’Ipab “Danielato” (nella foto)

di Cavarzere rafforzerà il pro-prio personale di servizio con

l’assunzione per un anno di attività di 3 giovani volontari dai 18 ai 28 anni nell’ambito del Servizio Civile nazio-nale. Il progetto, “Cantiere di sociali-tà”, è una esperienza qualificante del proprio bagaglio personale di cono-scenze per i giovani volontari, spendibile nel corso della vita lavorati-va, che può diventare una opportunità di lavoro anche per il futuro e che nel contempo assicura una sia pur minima autonomia economica, con la corresponsione a ciascuno di un compenso mensile di circa € 434, con un impegno di 30 ore settimanali. Il concorso di selezione dei 3 nuovi volontari civili è già stato espletato e ora si è in attesa di conoscere i nominativi dei vincitori, ragazzi o ragazze, i quali avranno anche modo di relazionarsi con il personale del Centro di assistenza per gli anziani (una settantina), inserendosi in un contesto lavorativo che permetterà loro di acquisire competenze in ambito professionale e personale. L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Centro Servi-zi “Pietro e Santa Scarmignan” e il Comune di Melara.Procedono intanto i lavori per la nuova sede della “Danielato” che po-trà assistere in futuro una novantina di anziani.

Rolando F.

PRESSO L’IPAB “DANIELATO”L’assunzione nell’ambito del Servizio Civile Nazionale

Ancora un rinvio sull’aggregazione fra Centro Veneto Servizi e Polacque

Fusione “acquea” in bilicoAncora nulla di deciso sulla ventilata fusione

tra le società Polesine Acque, in cui è inserita anche Cavarzere, e il Centro Veneto Servizi

padovano. Nell’ultima assemblea dei soci, tenutasi lunedì 26 giugno, su un accordo tra i sindaci, è sta-to deciso per un secondo rinvio; anche perché non c’erano i numeri sufficienti per votare il progetto di aggregazione (le quote dei comuni presenti erano poco più del 50%). E anche perché non è emersa la volontà di far naufragare il progetto tra favore-voli e contrari. L’unica cosa decisa nella riunione è stato l’annuncio di iniziare una nuova trattativa e la possibilità di trovare un accordo tra le parti per una soluzione condivisa sul nuovo statuto “Acque Venete”, che dovrebbe nascere dalla fusione tra Po-lacque e CVS. Intanto, probabilmente, nella secon-

da settimana di luglio i sindaci polesani dovrebbero ritrovarsi per l’esame del bilancio di Polacque. La nuova trattativa tra le due società sarà frattanto portata avanti da un gruppo di lavoro di 6 sindaci, 3 per ogni schieramento (contrari e favorevoli) tra cui Bergamin per Rovigo, Viaro per Lendinara, Laruccia per Trecenta, Bombonato per Costa e il vicesindaco Simoni per Adria. Quello che i polesani contrari chiedono è un maggiore peso decisionale su quello che dovrebbe essere il comitato esecutivo futuro di “Acque Venete”. In sostanza di non essere egemonizzati dalla presenza sociale padovana nelle decisioni della futura società nata dalla fusione. A salvaguardia degli interessi delle popolazioni pole-sane, in una gestione paritaria o quasi.

R. Ferrarese

Ha riscosso successo e curiosità

Retrospettiva Rando

Ha riscosso molto successo a Cavarzere, e curiosità tra le giovani generazioni, la retrospettiva di pittura “Omaggio a Pasquale Rando”, allestita nel foyer del

teatro “Tullio Serafin” dal 17 al 25 giugno scorso e curata dalla critica d’arte prof.ssa Fanny Quagliato. Una vernice che ha avuto il patrocinio dell’Università popolare, dell’As-sessorato alla Cultura e del Fotoclub di Cavarzere. Il caro amico Pasquale Rando (1926-2017) ha vissuto un’intera vita dedicandosi all’arte pittorica fin da giovane, anche se la sua attività economica prevalente era la tinteggiatura edile con una sua piccola impresa, mestiere che aveva appreso negli anni ’50 nella bottega di Giuseppe Amelio. Decorò, tra l’altro, anche un antico palazzo veneziano, nel cui ambiente si ispirò

Gli alunni di 3ª elementare di Cavar-zere dell’anno scolastico 1956-57, hanno voluto “riverniciare” il loro

passato scolastico e provare la contentezza di ritrovarsi ancora una volta insieme. Una classe composta allora da 26 alunni, di cui era insegnante la maestra Dirce Vianello in Conselvan, con sede nell’antico edificio “modello” ottocentesco di via Roma, opera dell’ingegnere comunale di un tempo Giò Pia-senti, ora Palazzo Danielato-Piasenti. La bella iniziativa è stata intrapresa da Giovanni Sec-chettin e dall’ex assessore alla Cultura Enzo Salmaso. Per la foto di fine anno scolastico 1956-57 “si scelse la scalinata ovest del Duo-mo di S. Mauro e tutti gli alunni dovevano mostrare il loro migliore aspetto”, hanno det-to Secchettin e Salmaso. Foto che ora è stata ripresa per immortalare la storica e nostalgica rimpatriata. Non per nien-te il greco “nostos” = ritorno e “algos” = dolore stanno ad attestare che il ritorno a casa è sempre un nobile sentimento nostalgico dell’uomo di tut-ti i tempi. Le ricerche degli ex scolari si sono protratte nel tempo, finché in dodici hanno risposto all’appello “presente”, come un tempo memora-bile. Tra di loro, dieci sono risultati abitare ancora a Cavarzere, mentre al-tri due avevano lasciato da tempo il loro paese d’origine: Edgardo Stefani nel ’58 si era trasferito ad Arzignano (Vi) e Luciano Rubinato a Latina. Quest’ultimo, hanno raccontato i promotori dell’incontro “ha affrontato un viaggio di km 600 per ritrovare il paese natio, che aveva lasciato nel ‘57”. Ovviamente, da quel tempo, anche le fisionomie personali sono cambiate, così come il paese: la vecchia casa di Rubinato, in piazza Manin, è ancora quella, ma quello che era il “ponte novo”, del capoluogo si chiama ora “Joao Rubinato”, in arte Adoniran Barbosa, famoso cantante, compo-sitore e attore brasiliano di origine cavarzerana. La propizia occasione è servita a Luciano, oltre che a rivedere i vecchi amici, a riabbracciare anche i suoi parenti ancora abitanti a Cavarzere, e a scoprire nel libro sui “Cento anni del calcio a Cavarzere” che il padre Cesare era stato allenatore della squadra di Calcio Cavarzere “Gino Conti” nel 1956-1957. r. f.

Si sono ritrovati gli alunni della 3ª elementare 1956/1957

Ritorno al passato

per le sue “Venezie” e lo stile “Curvolai”, “costante per la sua poetica”, come ha scritto la Quagliato. Era nato in stradella Garbo Dirè di Cannaregio, tra Adige e Gorzone, ed era uno dei 14 figli di Cesare e Teresa Fabian. Aveva conosciuto una infanzia di stenti e di dolore per la improvvisa morte della madre nel cortile di casa, quando era ancora un bambino e stava giocando. Un lutto che lo segnò per tutta la vita e il cui compianto sarà uno dei temi principali della sua at-tività artistica, culminante nella “curvolai”: “il bozzolo che contiene tra sinuose linee curve, l’esaltazione commossa e dolente dell’amore materno”. Aveva cominciato a disegnare appena sedicenne, ritraendo a carboncino i tre fratelli Turri, suoi vicini di casa. Espose in moltissime mostre e anche alla Galleria San Vidal di Venezia (apprezzato allora dal critico de “Il Gazzettino” Paolo Rizzi). A Venezia ebbe modo di conoscere e di frequentare Guidi, Treccani, Carena e Saetti,

Barbaro, Domestici e Boscolo Natta, per citarne alcuni. Ebbe occasione di conoscere pure Picasso, presentatogli da Felice Carena. Pasquale Rando fu surrealista, astratto e simbolico. A Cavarzere, dove trascorse e concluse la sua vita, partecipò a diverse mostre, nella quali si distinse e fu premiato, colla-borando con tanti suoi colleghi artisti: Rino e Leonardo Gre-gianin, Carlo Baldi, Luigi Cavallaro, Tancredi Parmeggiani, Lia Tessari Fiscal, Guido Mantovani e in particolare il pitto-re Rino D’Ambros, famoso per le sue “astrazioni cosmiche” in campo nazionale. Suo amico fu anche Urbano Sattin, fine intenditore e collezionista, promotore di tanti eventi arti-stici. Espositore in diverse gallerie nazionali, Rando si fece conoscere anche in una sua famosa mostra a New York. Una mostra, la retrospettiva di Palazzo Piasenti-Danielato, che ha avuto anche lo scopo di far conoscere i suoi meriti artisti-ci a tanti giovani e cui era rimasto sconosciuto. Ro. Fe.

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20 domenica 9 luglio 2017nuova Scintilla POLESINE

BREVI DAL DELTA

“16ª Sagra del pane” a Loreo

TAGLIO DI PO. PIAZZA IV NOVEMBRE

Festa per l’inaugurazioneTAGLIO DI PO

Il primo consiglio comunale

È stata molto partecipata la 16ª “Sagra del pane” di Loreo. Sei giorni intensi, pieni di inizia-

tive, con incontri, ospiti e proposte che hanno suscitato molto interesse da parte del pubblico. Il tutto è ini-ziato mercoledì 14 giugno al teatro parrocchiale con il convegno della Fidas Polesana dove si è parlato dell’importanza della vaccinazione con intermezzi musicali a cura del “Centro Danza Loreo” di Simonetta. Durante la settimana è stata eletta anche “Miss Grand Prix”, c’è stato il 5° trofeo del salame e non è mancata una cena conviviale della Confra-ternita del “Vin Clinto”. Trattori e stand d’epoca hanno riportato nel cuore del paese le tradizioni di

una volta facendole rivivere esat-tamente come erano. Gare di pesca inserite nel 5° trofeo del “Pane città di Loreo”, momenti di spettacolo e cabaret con “Marco e Pippo”, assaggi gratuiti del pane di Loreo e l’allesti-mento di un laboratorio di produzio-ne del pane ad opera dei panificatori padovani. Giri in carrozza lungo il centro grazie alla collaborazione dell’azienda agricola Corte Milara e per le vie la “contrada” ha esposto una mostra di mezzi agricoli. Uno sfondo molto affascinante è stato creato in occasione del mercato del XV secolo a cura dell’associazione storica Mercanti Ravagnati e il can-tastorie veneto “Nane Stropa” si è esibito con il suo organetto. Dome-

Festa grande in piazza IV No-vembre, accogliente, bella e totalmente nuova perché archi-

tettonicamente e urbanisticamente appena rinnovata, voluta dal neo rieletto sindaco Francesco Siviero e da tutti i candidati consiglieri eletti e non, effettuata con lo stile sobrio e amichevole che ha contraddistinto ogni candidato ed ogni attività che ha contribuito al successo della lista nella recente competizione elettorale amministrativa dell’11 giugno 2017. Per l’occasione piazza IV Novembre è stata interdetta al traffico, con apposi-ta ordinanza, deviandolo su altre vie, allo scopo che tutto si potesse svolge-re nella massima sicurezza per le circa 400 persone che poi sono affluite, occupando tutti i posti a sedere e cen-

tinaia in piedi, per godere la musica del trio “Snappy Flowers” composto dalla voce di Milena Fusetto, da An-tonio Roman alla chitarra e Gildo Tu-rolla al basso e violino. “Festeggiamo insieme” è stato lo slogan dell’evento. E così è stato! Ma è stata anche una occasione per incontrare le persone, ricevere tante congratulazioni e tanti incitamenti a fare bene il compito ricercato e condiviso dal voto dei cittadini, ma anche tante esposizioni di problemi che affliggono le famiglie tagliolesi. Ed è quello che il sindaco Siviero ha voluto e ottenuto all’inizio del suo secondo mandato. “Ringrazio tutti - ha esordito il riconfermato sindaco Francesco Siviero, con attor-no tutti i componenti della sua lista davanti all’ingresso principale del

Nonstante tutto, buoni propositi di collaborazione

“Nel primo Consiglio Comunale di Taglio di Po, la minoranza ha riconosciuto la sconfitta ed ha offerto la dovuta colla-borazione alla maggioranza, proponendo alcune questioni

su cui lavorare assieme nei prossimi 100 giorni”, ad affermarlo è Re-nato Pregnolato, già vice sindaco della Giunta Crivellari ed eletto nella Lista Civica con candidato Sindaco Layla Marangoni. “Sistemare un bilancio a cui mancano € 400.000 di debiti fuori bilancio, sistemare la situazione sospesa dei Ponti in barche della Zona Marina, verificare la situazione di presunta inattività dell’Ostello di Gorino Sullam, scioglie-re la Convenzione della Polizia Municipale con altri Comuni, rivelatasi inutile e dannosa per scarsità di agenti sul territorio comunale, nomi-nare le Commissioni consiliari al più presto con presidenza alla mino-ranza per quelle di maggior controllo, informare il Consiglio e i cittadi-ni sul possibile prossimo arrivo di decine di migranti nel nostro paese in un’importante struttura privata, realizzare un progetto di lavoro temporaneo per persone svantaggiate che, per un anno, sia finanziato con una minima riduzione delle indennità del Sindaco e degli Assesso-ri. Sono alcune proposte di collaborazione che sono state “scambiate”

per un duro attacco alla maggioranza del sindaco Siviero che ritiene, probabilmente, con la vittoria ottenuta grazie al grosso risultato otte-nuto nella Zona Marina, di poter fare a meno di una forte minoranza, togliendo, persino, il diritto alla parola”. Queste le considerazioni di Pregnolato, iscritto certo al PD ma, evidentemente, in netto contrasto con il Circolo locale. Quanto alla polemica con l’Associazione locale di volontariato Auser, l’ex vice sindaco ci tiene a precisare quanto segue: “Al termine del Consiglio sono stato “verbalmente aggredito” da tre dirigenti dell’Associazione ai quali ho tentato di spiegare che “l’attacco” nei loro confronti non era rivolto alla indisponibilità di un pulmino per accompagnare gli anziani a votare, bensì, peggio ancora, al fatto che in questi anni la presidente era la suocera dell’assessore ai Servizi Sociali del Comune, nonché mamma del segretario del Circolo del PD, nonché iscritta al PD essa stessa, e che aveva direttamente ed indiret-tamente lavorato e sostenuto la nuora e la lista Siviero. Così come ave-va fatto, per altro, la Cgil locale con una propria dipendente candidata e il lavoro assiduo del responsabile del Sindacato Pensionati”. Chiude Pregnolato: “Il nostro impegno come minoranza ed opposizione sarà rivolto ai problemi di un paese rimasto ai margini del Polesine e che ha dimostrato di avere ancora un cammino lungo e difficile da compiere. Basta, quindi, alla Giunta dei selfie facili sul nulla, ma avanti pure con una Giunta che lavori veramente per Taglio di Po”.

G. Dian

* MALTEMPO DI FINE GIUGNO - [Porto Tolle]. Il Delta è uscito quasi indenne dal grande nubifragio che si scatenato a fine giugno. La parte più colpita è stata quella ferrarese, mentre nel Delta si è verificata la caduta di qualche albero e altri inconvenienti ma con danni limitati. L’abbondante pioggia, a parte un po’ di grandine, ha dato respiro ai campi resi arsi dalle conti-nue giornate di sole. Le piogge cadute in altre regioni del nord hanno allontanato la paura del Po all’asciutto.* DISAGI PER IL PONTE CHIUSO - [Porto Viro]. La chiusura del ponte sul Po di Levante ha causato, in città e nel Delta, i disagi connessi al transito intenso di mezzi pesanti. Si è subito cercato di rimediare alla gra-ve situazione. Il sindaco Maura Veronese e il sindaco Vitale di Rosolina hanno chiesto una sollecita collabo-razione dagli organi competenti. Si spera che il ponte venga riaperto entro il mese.* CACCIARI A “SAPERI DEL MARE” - [Rosolina Mare]. Nell’ultima settimana di luglio ai residenti, e soprattutto ai turisti, vengono proposti quattro incon-tri serali di alto livello culturale. Gli incontri, definiti “Saperi di Mare”, si terranno al Centro Congressi di Piazzale Europa. Saranno “in cattedra” Massimo Cac-ciari e tre accademici dell’Università di Milano: Andrea Zhok, Gianfranco Mormino ed Eleonora Sparvoli.* “ELISABETTA” AL CARNEVALE D’ESTATE - [Ro-solina Mare]. La scorsa settimana si è svolta la grande sfilata di carri allegorici; una festa gioiosa da Piazzale Europa fino al Viale dei Pini e quasi in riva al mare. Superfluo riportare l’atmosfera di grande allegria. Sug-gestiva è stata la presenza delle guardie reali a scorta della Regina Elisabetta d’Inghilterra (impersonata in modo perfetto da una sosia). Tutto è andato per il me-glio con grande soddisfazione delle varie associazioni che hanno organizzato l’evento.* MARGARET AL VOLONTARIATO - [Taglio di Po]. Dopo essersi impegnata per 17 anni nell’attività poli-tico-amministrativa, l’ex sindaco Margaret Crivellari

lascia il suo seggio del Consiglio Comunale e si dedi-cherà al volontariato. Riportiamo due sue affermazio-ni: 1) “amministrare non è un gioco e tantomeno una gara fatta di ripicche, critiche e cattiverie”; 2) “va ap-prezzato il modus operandi delle persone ... che non promettono più di quanto credono di poter realizzare nell’arco del proprio mandato amministrativo”.Parole sacrosante!* TRUFFE AL TELEFONO - [Delta]. Sono sempre più frequenti le truffe ai danni di cittadini chiamati al telefono con la falsa scusa che devono pagare merce o altro che è stata loro spedita. Non lasciatevi inti-morire se chi parla dice di essere un poliziotto o un funzionario del tribunale. Un consiglio: prendete nota di quanto dicono e dite a chi vi sta telefonando che andrete subito dai carabinieri, perché controllino se è vero.* ... I 5STELLE NON STANNO A GUARDARE... - [Taglio di Po]. Il Movimento 5Stelle, come è noto, non è presente nel Consiglio Comunale, ma si è pro-posto di adoperarsi a favore dei cittadini in modo corretto e trasparente, evitando inutili sproloqui. Ha organizzato un incontro sulla riorganizzazione della pesca e acquacoltura nel territorio deltizio. Era pre-senta anche la parlamentare Silvia Benedetti.* REFERENDUM SULL’AUTONOMIA VENETA - [Delta]. Il referendum previsto nel prossimo autun-no sull’Autonomia della Regione Veneto fa discutere e anche preoccupare i politici, perché in uno stesso par-tito coesistono motivi preconcetti per dire “no”, ma ci sono anche motivi più convincenti per dire “si”.Ecco due affermazioni: 1) (Negativa) il referendum appare il tassello di una strategia eversiva che ha l’idea antistorica della secessione; 2) (Positiva) per torna-re ad essere competitivi non si può ignorare i temi dell’autonomia e si deve preparare un progetto auten-ticamente federalista, basato sulle esigenze dei Veneti.

A. Bullo

Municipio - per lo straordinario successo elettorale ottenuto. È stata una campagna elettorale “alla vecchia maniera”, casa per casa, fortemente voluta per incontrare e parlare con le persone. Ci siamo gua-dagnati e credo, meritati, il voto di voi concittadini e siamo veramente contenti”. Siviero ha poi continuato con una eviden-te emozione ma con tanta soddisfazione, annunciando la già avvenuta formazione della Giunta “con volti nuovi ed altri già noti, con la quale stiamo già mettendo in cantiere nuovi progetti e nuove idee come da nostro programma elettorale, allo scopo di continuare a costruire il futuro di Taglio di Po”. Ha fatto seguito il tradizio-nale taglio della torta (ben 30 chili, prepa-rata dalla pasticceria “Prescendi” di Taglio di Po, ndr) e la distribuzione alle circa quattrocento persone presenti in piazza le quali, tra l’altro, hanno potuto gustare anche di vaschette di tranci di anguria fre-sca e dolce e fiumi di bibite fresche.

Giannino Dian

nica 18 è stata celebrata la messa al duomo e al centro c’è stato il raduno delle auto e delle moto d’epoca e si è svolto anche il 6° Motopane mo-toclub Adria. Il sindaco Moreno Ga-sparini e il presidente della Pro loco Diego Siviero hanno dato appunta-mento agli ospiti in piazza della Ma-donnina, sul palco anche i sindaci Franco Vitale di Rosolina, di Gianlu-

ca Bernardinello Pettorazza Grimani e Carmen Mauri di Ariano nel Po-lesine. Erano presenti anche il vice sindaco e il consigliere di Porto Viro Doriano Mancin e Valeria Manto-van, l’assessore del Comune di Adria Giuseppe Marzolla e il consigliere di Corbola Valentina Bovolenta. Un saluto anche da parte del presidente della Coldiretti Marco Giuriolo, del

presidente dei panificatori padovani Federico Sabbadin, di Carmen Ga-sparini della confraternita del Vin Clinto e di Giovanni Civiero presi-dente di Artigianato Polesano. Tra i presenti anche il comandante della Polizia locale Patrizio Targa, i Cara-binieri, la Protezione civile, il vesco-vo emerito di Ferrara Paolo Rabitti e i ragazzi delle contrada di Santa Ma-ria di Sala. A largo Lorai c’è stata la rievocazione della trebbiatura e sot-to i portici la degustazione di un pa-nino farcito da guinness. Il finale è stato con la commedia “Risi e fasoi” a cura dell’Abc teatrale e l’estrazione della lotteria. Tra gli organizzatori e i collaboratori della “Sagra del pane” il Comune di Loreo, la Pro Loco presieduta da Diego Siviero, la Prote-zione civile, l’associazione Noi, Loreo comm, l’associazione Casa artigiani polesani. Barbara Braghin

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21domenica 9 luglio 2017nuova ScintillaPOLESINE

* È Vladimiro Mancin il nuovo Presidente del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine O.P. con sede in Scardovari di Porto Tolle. Subentra al dimissionario Roberto Finotello. Mancin è anche presidente della Cooperativa pescatori di Santa Giulia. Rimarrà in carica fino all’aprile del 2018 quando ci sarà il rinnovo delle cariche consortili. Nei prossimi numeri l’intervista al neo presidente.* Per un refuso di stampa, precisiamo che la sagra di Tolle, Paese in Festa, si terrà dal 20 al 24 luglio. Il presidente Pandora con il comitato fiera ha provveduto alla pubblicità dell’evento in tutto il Delta. Questo il programma: giovedì 20, musica live; venerdì 21, Tributo ai Queen; sabato 22, Musica con Patty e Paolo e la maxi tombola di € 5.000 in piazza a Tolle; domenica 23, orchestra spettacolo Elvis e le Chiare; lunedì 24, estrazione della lotteria. Ogni sera funziona il Luna park, lo stand gastronomico dalle ore 19 con le eccellenti specialità culinarie del Delta.* Boccasette, cantiere aperto per opere pubbliche. In questi giorni è stata sistemata piazza S. Giacomo nel centro del paese e sono partiti i lavori per la locale scuola elementare consistenti nella sistemazione della recinzione, dei campetti da gioco e la tinteggiatura interna ed esterna. Tra qualche tempo, in attesa di alcune adesioni per i costi del progetto, si darà il via alla costruzione di un campo di calcio a 5, con possibilità di giocare anche a pallavolo e basket. Un Centro sportivo polivalente, forse anche coperto. Entro l’anno si darà seguito alla costruzione della nuova strada principale del paese, via Kennedy. A breve poi si faranno lavori di manutenzione del ponte in chiatte di collegamento con Scanarello i cui lavori, di circa € 15.000, saranno a carico della Provincia di Rovigo e dei Comuni di Porto Viro e Porto Tolle.* Sono iniziati i lavori di restauro e di messa in sicurezza dell’asilo nido “Peter Pan” di Ca’ Tiepolo. Con una spesa di circa € 250.000 l’intero fabbricato sarà più sicuro contro i terremoti e sarà sottoposto a diversi lavori di ristrutturazione interna ed esterna, tinteggiatura e prevenzione

Il litorale della nostra regione è il più inclusivo d’Italia. Al palazzo dei congressi di Rosolina Mare è stata presentata la conclusione della fase operativa del progetto intitolato “Tu-

rismo sociale e inclusivo nelle spiagge venete”. Essere assistiti da operatori socio sanitari e da personale da spiaggia formato, colloquiare anche con la lingua dei segni e utilizzare attrezzatu-

Si è conclusa alla grande questa edizione, la n. 70, della Sagra dei SS. Pietro e Paolo di Scardovari. Secondo il presidente del

Comitato fiera Simone Gibin la sagra ha avuto una svolta in positivo: mai vista così tanta gente ogni sera e soprattutto nella festa religiosa di domenica, con la processione dei Santi lungo via Roma nuova di zecca, addobbata a festa nei balconi delle case e con le bandierine del Vatica-no e la scritta Viva i Santi Pietro e Paolo con le statue trainate da due cavalli, la banda di Berra e poi la suggestiva benedizione del Po e del mare e l’incontro con la cristianità con la benedizio-ne di mons. Fornaro e il vice sindaco Mancin con l’assessore Siviero che lanciano nelle acque tranquille una corona di fiori a ricordo dei caduti del mare ma anche un augurio di buon lavoro al settore. Ritorniamo su Simone Gibin che, fresco di nomina del comitato, ha raccolto molte po-sitività sul programma che ha visto lo sport, la musica, le band musicali, le varie mostre, la lot-teria e i fuochi artificiali sul mare. Insomma una quattro giorni meravigliosa con tanta gente che ha riempito ogni sera lo stand dove i prodotti tipici locali, vongole e peoci in testa, hanno reso allegri quanti vi hanno preso parte.Una nota particolare il presidente la ha rivolta alle band musicali, Drinki 182, Postal Marckett, Noir e i the Slangers, ma pure al 15° raduno di Motokozzaglia, con oltre un centinaio di moto di qualsiasi tipo e... razza che hanno invaso il Delta dando sicuramente un + all’evento fie-ristico di Scardovari. Di spessore poi l’aspetto

religioso della manifestazione, imperniata sulla celebrazione della messa cantata con il coro parrocchiale diretto da Alessandra Banin, in una chiesa del SS. Redentore piena di fedeli e con le massime autorità presenti come il vice sindaco Mirco Mancin, il presidente del Consiglio comu-nale Achille Fecchio, l’assessore allo sport Vil-frido Siviero, il presidente di Consvipo Angelo Zanellato, il vice presidente di Bancadria Raffae-le Riondino, il consigliere comunale Pizzoli, rap-presentanti di varie associazioni di volontariato, la Confraternita di Loreo, che ha poi seguito in processione la statua dei Santi Pietro e Paolo, l’ex presidente del Consorzio pescatori Roberto Finotello, le suore del territorio, la Pro Loco e gli 80 sponsor. Durante la messa, concelebrata da don Paolo e don Corrado con il diacono Attilio Gibin, si è voluto ricordare le figure dei patroni del paese. Lo ha fatto mons. Fabrizio Fornaro che ha ricordato la figura di Pietro che ha voluto seguire le indicazioni di Gesù per calare le reti in precedenza vuote ma che poi sono risultate stra-piene di pesce: è proprio il patrono del pescatore così come Paolo è l’immagine dello storico della chiesa. Un plauso dunque agli organizzatori che in questi giorni di sagra non hanno fatto man-care nulla, neanche ai più piccoli, per trascorrere giornate serene e un grazie agli oltre quaranta amici della fiera che hanno organizzato in ma-niera così certosina la manifestazione che sicu-ramente si ripeterà l’anno prossimo con il n. 71. I numeri estratti della lotteria sono: 1474, 1316, 676. L. Zanetti

FLASH DA PORTO TOLLE

ROSOLINA MARE. PARTITO DA QUI IL PROGETTO ADOTTATO DA VARIE ULS

70ª SAGRA DI SCARDOVARI. Festeggiati i Santi Pietro e Paolo

Legame più stretto tra i discendenti veneti del Brasile e il Polesine. Sono in quindici i delegati del Comune di Faxinal do Soturno,

una piccola realtà di circa seimila abitanti situato nella Quarta Colonia dello stato del Rio Grande do Sul, che in questi giorni è ospite dell’Associa-zione Delta Polesine-Veneti e Polesani nel mon-do di Rovigo guidata da Marco Di Lello. Il motivo della loro venuta in Veneto è anche per la risco-perta dei luoghi di origine dai quali partirono i loro antenati per emigrare in cerca di fortuna oltreoceano e firmare un patto di amicizia con il Comune di Ficarolo. La delegazione composta da Avida de Fàtima Oliveira Brondani, presidente Società Italiana di Faxinal do Soturno, Clovis Al-berto Montagner, Sindaco di Faxinal do Soturno, Elvis Antonio De Nardin, Paulo Pio Soldera, con-sigliere comunale, Adagir Celestino Rorato, Nilva Zanini Rorato, Oni Montagner, Marilene de Rosa Montagner, Ieda Terezinha Moro da Rosa, Adriano Cèsar Tolfo, Rosane Zolin, Luiz Pozzer, Bruna Mezzomo Neubauer, consulente delle im-prese agricole di Faxinal do Soturno; Vera Lùcia Giuliani Dall’Asta e Neusa Maria Vizzotto Cervo, sono stati ricevuti dal presidente della Provincia di Rovigo Marco Trombini. “Per noi è un orgoglio ricevervi - ha esordito Trombini - e conoscere le vostre realtà d’oltreoceano, dove i polesani e i veneti e i nostri emigrati sono andati, scappando da una situazione difficile per cercare fortuna in Brasile. Oggi il nostro Polesine è una terra con le sue peculiarità dove la storia, l’arte e la cultura, si fondono per essere scoperti anche da voi”.“Il nostro compito è di incentivare gli interscam-bi tra il Polesine e le realtà venete e polesane nel mondo - ha detto Marco Di Lello - promuovendo le azioni istituzionali tra i Comuni polesani che

Il litorale veneto è il più inclusivo d’Italia

Discendenti veneti del Brasile in visitaa Rovigo

incendio. Il Grest in atto è stato spostato in altra sede, così da ritenere che per i primi di settembre tutto il lavoro programmato si concluderà. Anche questa opera pubblica fa parte del Piano delle opere pubbliche che la Giunta comunale ha predisposto dal 2016. La costruzione dell’asilo nido di Porto Tolle risale al 1981, mentre gli ultimi lavori alla struttura si sono svolti nel 2005.* Da Veneto Agricoltura: il comparto agroalimentare regionale ha tenuto (+0,3% rispetto al 2015) e vale 5,7 miliardi di euro. Bene il vitivinicolo (specie il Prosecco); in chiaroscuro zootecnia, cerealicolo e ortofrutta. Buona la produzione di girasole, colza e riso. Comparto ittico in chiaro scuro: cresce la flotta peschereccia (+0,3%) come pure delle imprese (+1,4%); cala però la produzione sbarcata dalle locali marinerie e conferita nei 6 mercati ittici regionali (-15,5%). Sale il fatturato (+5,1%). I dati sono stati presentati a Legnaro sede di Veneto Agricoltura. E il 2017? Contrazione per frumento, mais, alcune orticole. Positivo il mercato del latte. * L’Istat ha comunicato i seguenti dati a livello nazionale. La popolazione che risiede in Italia è di 60.589.445 persone, l’8,3% sono stranieri. Produzione industriale: ad aprile 2017 l’indice diminuisce dello 0,4% su marzo e aumenta dell’1% su base annua. Esportazioni regioni italiane: nel trimestre 2017 export sud e isole + 4,4%, Centro +2,5%, Nord-ovest +1,8&, Nord-est +1,4% sul IV trimestre 2016. Continua a migliorare il mercato del lavoro. Commercio al dettaglio, ad aprile 2017 le vendite diminuiscono dello 0,1% su marzo e crescono dell’1,2% su aprile 2016. Conti economici trimestrali: nel trimestre 2017 Pil +0,4% sul trimestre precedente e +1,2 sul trimestre 2016. Occupati e disoccupati (mensili): ad aprile 2017 stima occupati +0,4% (+94.000) su marzo. Tasso disoccupazionale all’11,1% (-0,4%). 3,6 milioni di famiglie sono senza reddito da lavoro. 7 under 35 su 10 vivono ancora in casa con mamma e papà. Le famiglie in Italia sono 25.775.000. L. Z.

re idonee a chi ha dei problemi di mobilità da quest’anno è possibile nelle località balneari della riviera veneta. La Regione Veneto ha uni-to il turismo, la sanità e il sociale per fornire ai propri ospiti, oltre ai servizi tradizionali, un’innovazione culturale per agevolare la vacan-za anche a chi ha una disabilità fisica, motoria e sensoriale. Il proget-to è stato finanziato con fondi ministeriali e regionali, complessiva-mente € 627.000, ed è stato realizzato dagli assessorati al turismo e sociale della Regione Veneto in collaborazione con le aziende sanita-rie Ulss 3 Serenissima, Ulss 4 Veneto Orientale e Ulss 5 Polesana. A parlarne gli assessori regionali Cristiano Corazzari e Federico Caner, il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella, dell’Ulss 4 Car-lo Bremezza e il dirigente dell’Ulss 3 Danilo Corrà. Inoltre sono in-tervenuti il sindaco di Rosolina Franco Vitale e l’assessore del Comu-ne di Porto Tolle Michela Ferrarese. La capofila di questa iniziativa è stata l’azienda Ulss 4 Veneto Orientale che si trova a Jesolo proprio di fronte al mare. Dal 2014 l’azienda sanitaria mette a disposizione dei turisti disabili la “Spiaggia di Nemo” un tratto di arenile con ombrelloni e parcheggio auto fronte mare ad uso gratuito, piazzole ampie e pavimentate, sollevatore, docce con acqua calda e tutto il necessario per agevolare gli ospiti con problemi di disabilità e moto-ri. Proprio alla “Spiaggia di Nemo” si è ispirato il progetto regionale. Dopo il convegno c’è stato il taglio del nastro al bagno Primavera e un buffet per tutti. Erano presenti: la dott.ssa Chiara Papparella dell’ospedale di Adria; i vice presidenti di Bancadria Raffaele Riondi-no e Emilio Trevisan, il vice sindaco di Rosolina Daniele Grossato e l’assessore Stefano Gazzola, il presidente del consiglio di Porto Tolle Achille Fecchio, gli assessori di Porto Viro Marialaura Tessarin e Valeria Mantovan; il sindaco di Ariano Carmen Mauri; gli operatori balneari e il presidente del consorzio operatori balneari Ferdinando Ferro. Barbara Braghin

Festa del pescatore

vorrebbero stringere patto di amicizia, come hanno già fatto in Comuni di Loreo e Ficarolo, con realtà polesane, venete ed italiane in Ame-rica Latina”. La delegazione brasiliana visiterà nei prossimi giorni anche altre realtà produttive ed imprenditoriali della zona ed in particolare il sistema ortofrutticolo di Lusia, la Cooperativa dei risicoltori del Delta del Po e altre aziende agroalimentari della zona. Poi la chiusura del programma a Ficarolo, domenica prossima, con la firma del patto di amicizia tra i due Comuni in occasione della festa dell’emigrato ficarolese.

N. S.

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LIBRI E RIVISTE

In compagnia dei Santi San Benedetto

L’uomo giusto

Gianni Zenna diventa russo...

Forse che i santi sono noiosi? Non lo sono affatto. Hanno una vita bella e interessante, spesso avventurosa e piena di contrasti, ricca di fascino e

di attrattiva. Qui si raccontano alcuni santi noti, come Filippo Neri e il Curato d’Ars. Ma non si creda di conoscerli già. Ce ne sono altri meno risaputi, sono Padre Kolbe e Giovanni Paolo II e l’africana Suor Bakita. Ultimo della lista e primo nella presentazione, Amato Ronconi conosciuto a Rimini. Alcune semplici e liete illustrazioni di Anna Formaggio, fumettista per ragazzi, accompagnano il testo.

a.b.AA.VV, La bella compagnia dei santi, Piccola Casa Editrice, San Giuliano Milanese 2017, pp. 48, € 10,00.

Nell’imminenza della festa estiva di san Benedetto, trasferita dal 21 marzo all’11 luglio, ecco per ragazzi e magari

anche per genitori le agili paginette di un fascicolo che ne racconta la storia e la illustra con semplici disegni. Benedetto, mandato a studiare a Roma dopo l’infanzia nella sua Norcia, decide di uscire dalla confusine della grande città e scende nella valle di Subiaco accompagnato dalla nutrice. Rimane poi solo per tre anni in una grotta. L’invito di alcuni monaci che lo eleggono loro superiore si ri-solve con un tentativo di eliminarlo. Ritorna-to alla sua grotta, Benedetto viene raggiunto

COSTUME & SOCIETÀ

GRANDI APPUNTAMENTI

Sindrome da memoria trascurata

“Seduzioni d’estate”

Pietà popolare

L’amnesia digitale minaccia il cervello umano

Fino a una manciata di anni fa l’enigmi-stica era prerogativa dell’estate. O me-glio, veniva relegata a quella quindicina

di giorni di ferie sotto l’ombrellone perché considerata attività direttamente connessa con l’ozio. Così era per la maggior parte degli Italiani. Così è ancora, in realtà. E infatti la stessa maggior parte degli Italiani si chiede il motivo di tanto tam tam pubblicitario da gennaio a dicembre. Ma come, l’enigmistica non era un passatempo da “non ho altro di meglio da fare in spiaggia con il sole che brucia, la radio dello stabilimento che ripete in sequenza i tormentoni musicali, i bimbi che giocano con le formine e le signore in vena di confidenze”? Gli appassionati, e ce ne sono di ogni età, inorridirebbero di fronte ad una simile affermazione e loro forse, per esperienza, hanno capito il perché di tanti inviti a correre in edicola per acquistare settimanali pieni di rebus e cruciverba che ci sia il sole, la neve o un tappeto di foglie sul marciapiede. L’enigmistica allena la mente, la memoria. Cosa che non fa il prolungato uso degli strumenti elettronici di massa. Gli esperti parlano, senza mezzi termini, di amnesia digitale che sarebbe causata dal fatto di registrare ogni tipo di dato su smartphone e tablet. In pratica non serve più memorizzare nulla e il cervello perde la propria naturale predisposizione all’imma-gazzinamento. Un drin ed ecco che arriva la notifica per l’appuntamento dal dentista, un altro drin per impostare la lavatrice in modo da poterla stendere in tempo utile, un drin ancora per ricordarsi che è scaduto

22 domenica 9 luglio 2017nuova Scintilla CULTURA-TEMPO LIBERO

Sotto questo titolo si ammira fino al 12 ottobre 2017 presso il Castello del Catajo a Battaglia Terme una mostra particolarmente interessante. È curata da Andrea Babolin

che nel suo percorso di studi ha raggruppato una grande quantità di documenti e racconti riuniti negli archivi che facevano parte del castello. Il percorso espositivo è l’occasione per mostrare una parte dello sterminato materiale fatto di disegni, fotografie storiche, modelli e racconti che consentono di ripercorrere la storia di questo immenso edificio dalla sua costruzione ai giorni nostri. a. p.

Nati come cristiani nel battesimo, ci siamo imbevuti della pietà popolare che conforma i nostri paesi e le nostre parrocchie. Fino a qualche tempo fa, permaneva un at-

teggiamento di squalifica che tendeva ad azzerare ogni forma di espressione popolare. Ma la pietà popolare permane e si rinnova, e gli studiosi le corrono dietro con rinnovato interesse. Studia Patavina, la prestigiosa rivista della Facoltà teologica del Tri-veneto, vi dedica l’interessantissimo e stimolante fascicolo del primo quadrimestre dell’anno. Si parte dall’esame dei documenti che dal Concilio in poi sono stati dedicati alla pietà popolare, percorrendo il territorio che va dal Direttorio su pietà popolare e liturgia del 2001 (sintetizzato così: distinzione senza separazione fra diverse espressioni di culto), per arrivare alla “Evangelii gaudium” di papa Francesco. Si esaminano le ‘valen-ze e ambivalenze’ della pietà popolare dal punto di vista teologico. Vengono considerati alcuni singoli aspetti della pietà popolare, come i pellegrinaggi (dove ‘si prega con i piedi’) e santini-immaginette-reliquie. Sorprende che il tema venga trattato anche in riferimen-to all’Islam, dove la pietà popolare fa riferimento a uomini santi. Oltre questo ‘focus’, la rivista presenta altri argomenti: la creazione diretta dell’anima, il concetto di scandalo, la lectio divina e l’esigesi di Luca. Un bel malloppo che potrà valere tra le letture dell’esta-te. a. b.

L’uomo giusto è Paolo Borsellino. È l’uomo che ha tentato di stanare e combattere la mafia. Il libro ripercorre le tappe della vita del magistrato fino

all’attentato nel quale rimase vittima il 19 luglio 1992, un uomo dalla personalità sorprendente nella sua nor-malità, uomo eroico e fragile, ma sempre giusto. Borsel-lino disse di sé stesso: “La sensazione di essere un so-pravvissuto e di trovarmi, come viene ritenuto, in estre-mo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è neces-sario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla sensazione o financo, vorrei dire, dalla certezza che tutto questo può costarci caro” a. p.

Alessandra Turrisi, Paolo Borsellino. L’uomo giusto, San Paolo Ed., Milano 2017, pp. 192, € 12,75.

La commedia (una delle tante) che sarà rappresentata quest’anno nel corso della Sagra del pesce di Chioggia 2017 sta per essere tradotta in lingua russa e prossimamente presentata da una compagnia tea-

trale amatoriale russa in un teatro di San Pietroburgo! Questa la sorpren-dente novità comunicata dall’autore stesso, il “nostro” Gianni Zenna, nel corso della presentazione della commedia in due atti “Promesse… e pa-role... parole…”. L’autore l’ha ideata nel 2012: ricordo, infatti, d’averla re-censita allora da queste colonne. “La commedia si svolge nei Consigli co-munali – dice Gianni – ed è una sorta di vademecum satirico del politico. Rispecchia situazioni, personaggi, schermaglie, e soprattutto promesse e parole delle quali molti o quasi tutti i politici, senza alcuna distinzione di colore, sono maestri. La commedia è basata sul dialogo tra un usciere e un messo comunali, che di “spettacoli” di tal genere ne hanno visti e sentiti “ad abundantiam”. Commedia attualissima, perfettamente “calata” (come si dice adesso) nella realtà odierna, perché l’autore mette il dito sulla piaga… Sagge riflessioni quelle dei due “esperti” uomini, ma amare e dure da mandare giù… E nel corso della commedia all’azzeccata osservazione dell’u-sciere “Quante discussion che vien fate ne le sale comunali, gira e rigira, le ze tute ‘na comedia e, se volemo, proprio a trezentosessanta gradi, e sempre per la solita caregheta che la va sempre ben, anca se la ze un puoco streta!” gli fa eco il collega, che osserva “Tuti i dise la soa, torto no à nissun, el fine ze sempre quelo: tegnire la carega ben streta, restare ben sentai, a la facia de chi li à votai!!!”. Indovinate e cariche di tanta saggezza popolare le battute messe in bocca dall’autore ai due uomini, concordi nell’affermare che “Cambia i sonadori, ma la musica reste sempre quela, sempre quela”. Zenna tocca tutti i tasti della politica di oggi, imperniata sul fattore “denaro” e fa uscire dalla bocca dei due interlocutori tutte le pecche e le magagne che tutti noi abbiamo sotto gli occhi quasi ogni giorno. Tante sono le domande che il cittadino onesto si pone, ma le risposte sono sempre quelle… “come la musica – ripetuta tre volte in chiusura di commedia - ze sempre quela… sempre quela… sempre quela”… Ricorrendo ad un abusato eufemismo, ecco rappresen-tato teatralmente un vero e proprio spaccato del mondo politico di oggi. Lo potrà constatare chi assisterà il prossimo 23 luglio alle ore 21 a Chioggia in piazza Vigo allo spettacolo presentato dalla nota compagnia amatoriale “I due volti” di Verona. A. P.

il limite per il gel permanente alle unghie e tocca andare dalla manicurista. E poi il com-pito in classe, la bolletta da pagare, il pollo da scongelare. Gli esperti dicono che pian piano tutti stiamo perdendo il dono prezioso della memoria, lasciato lì ad ammuffire in favore di motori di ricerca, funzioni memo e avvisi di notifica che suonano alla cadenza del re-spiro. La memoria virtuale, a differenza di quella fisica, può essere più efficace, ma allo stesso tempo è priva del bagaglio emozionale. Equivale all’avere un segretario robot che ri-corda ogni appuntamento ma senza esserne coinvolto, puntualmente ma freddamente. Come cucinare un piatto prelibato senza pas-sione: il risultato finale sarà una ricetta ben eseguita ma che non rimane impressa nella memoria. E sempre di memoria si parla. La memoria è ovunque, in un’agenda come nelle papille gustative o nei polpastrelli delle dita. Le macchine aiutano ma non condividono e non permettono di condividere emozioni e sensazioni. Possono giusto scatenare insoffe-renza se non rispondono ai comandi. Ma quel che è peggio è che di questo passo saranno le persone a non essere più in grado di rispon-dere ai comandi, quando una situazione ne-cessita di una presa di posizione immediata. Serve considerare le varie opzioni, mettere in moto le capacità cognitive più fini, ma se il ragionamento non viene più esercitato così spesso tutto sarà diluito. Oggi alla memoria del singolo si preferisce la memoria digitale, un calderone di nozioni spesso incomplete, a volte totalmente campate in aria. Qui gli esperti sono drastici: si cancella la memoria personale per affidarsi a quella collettiva, da usare al bisogno, e che quindi non ha motivo di occupare tasselli cerebrali. Eppure la me-moria è uno dei beni più preziosi. Che molti stanno chiudendo volontariamente in un cas-setto. Rosmeri Marcato

da altri giovani uomini e impo-sta una regola di vita che diven-terà il fondamen-to dell’ordine benedettino. Il trasferimenti a Montecassino completa l’opera. I monasteri benedettini segneranno il riscatto dell’intera Europa.

Angelo Busetto

Elena Pascoletti, San Benedetto da Nor-cia, Illustrazioni di Silvia Colombo, Il pozzo di Giacobbe, 2017, pp. 24, € 3,90.

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23domenica 9 luglio 2017nuova ScintillaTEMPO LIBERO - SPORT

Grande lirica sotto le stelle

Incalzano le scadenze della nuova stagione

Giornata mondiale dello yoga15 luglio: 6ª edizione del concerto dell’orchestra sinfonica e coro “T. Serafin” diretti dal M° Renzo Banzato

Sarà la doppia ricorrenza legata all’anniversario della nascita di R. Leoncavallo e G. Donizetti il tema

conduttore della 6ª edizione del Concerto lirico sinfonico che l’Orchestra sinfonica e coro “Tullio Serafin”, sotto la direzione del M° Renzo Banzato, terranno sabato 15 luglio nella suggestiva cornice di Piazza Vittorio Emanuele II a Cavarzere, che diverrà così un teatro a cielo aperto dove risuoneranno le pagine universalmente più celebri del repertorio lirico.Il concerto, realizzato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, è stato reso possibile grazie alla generosità ed alla disponibilità di Adriatic Lng (che da diversi anni è presente in loco garantendo il proprio sostegno alle attività culturali ed offrendo la possibilità di allestire appuntamenti di qualità), della Ditta Turatti (anch’essa costantemente impegnata nella promozione di iniziative di rilevanza culturale finalizzate alla valorizzazione dei talenti del territorio) e di Bancadria (istituto che da molti anni è vicina alla realtà di Cavarzere), che ha inserito l’evento all’interno della 9ª edizione della rassegna “Appuntamenti in corte”. Nel corso della serata, che sarà presentata dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Banzato, risuoneranno le pagine selezionate dalle opere più significative del repertorio italiano: le sinfonie, le marce, le arie, i duetti, i cori e i concertati tratti dalle opere più amate di Rossini (Il barbiere di Siviglia), Verdi (Don Carlo, Aida, Nabucco, La traviata), Puccini (Turandot) e del compositore veneziano Wolf Ferrari, del quale sarà proposta la tenera “Aria di Gasparina” da “Il campiello”. Una parte della serata sarà inoltre dedicata a Donizetti (nel 220° anniversario della nascita), con l’esecuzione di brani da “L’elisir d’amore” e a Leoncavallo (nel 160° anniversario della nascita), con l’esecuzione di una selezione da “I Pagliacci” e della radiosa “Mattinata”. Per l’evento, che non mancherà di attirare (come nelle precedenti edizioni) un pubblico numerosissimo, saranno inoltre proposte alcune composizioni che raramente vengono proposte in ambito concertistico: è il caso del maestoso “Gran Finale del secondo Atto” da “Aida” di Verdi, possente pagina per coro e orchestra

che verrà proposta nella forma completa attraverso l’inserimento della celebre “Marcia Trionfale”, con il tema principale affidato (com’era volontà del maestro di Busseto) alle sonorità delle trombe egizie, o della coinvolgente aria “Tu che di gel sei cinta”, ultima pagina scritta da Puccini per “Turandot”. La Piazza del Municipio ospiterà pertanto una produzione musicale di notevole spessore artistico, che prevede la presenza dei qualificati professori d’orchestra, affiancati dagli ottimi elementi del coro e di tre solisti vocali di primo piano, per un totale di oltre cento esecutori: il tutto sotto la direzione del M° Renzo Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, laureato in direzione d’orchestra, composizione, pianoforte, musica corale,

direzione di coro e fondatore dei due prestigiosi complessi musicali. Il M° Banzato si avvarrà della presenza del basso Luca Gallo, del soprano Miranda Bovolenta e di Matteo Mezzaro, tenore in grande ascesa che, dopo un’apprezzata tournée con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, quest’anno ha debuttato al Teatro “Alla Scala” di Milano ne “La gazza ladra” di Rossini (con ripresa televisiva da parte della RAI). La manifestazione, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, si avvale del proficuo supporto di numerose realtà culturali e associative del territorio: Pro Loco di Cavarzere, Comitato Cittadino di Grignella, Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile di Cavarzere, Parrocchia di S. Mauro, Gruppo Solidarietà S. Giuseppe, Unitalsi, Circuito International Radio. L’orario d’inizio è fissato alle ore 21; in caso di sfavorevoli condizioni meteorologiche il concerto si svolgerà domenica 16 Luglio. L’ingresso è libero, ma su prenotazione; la prenotazione dei posti si potrà effettuare presso il foyer del teatro “T. Serafin” di Cavarzere dal 10 al 14 Luglio (dalle ore 10 alle ore 12). Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Orchestra sinfonica e coro “T. Serafin” (tel. 335-6139668), oppure l’Ufficio Cultura della Città di Cavarzere (e-mail: [email protected]).

(N. S.)Nella foto: l’orchestra sinfonica e coro “Tullio Serafin”

Sarà in questa settimana che si avranno più notizie per il futuro del Delta calcio a Porto Tolle. Intanto il sig. Mario Visenti-

ni, che con i figli Lorenza e Francesco gestisce la situazione, ci ha riferito che sono state già inviate le varie documentazioni previste in casi di questo genere: ad esempio per il cambio di territorio, della nuova denominazione e del-la nuova sede a Porto Tolle. Insomma, mentre andiamo in stampa, si è in mano alla buro-crazia calcistica, che comunque non crediamo tarderà a dare i vari benestare poiché ci sono già diverse scadenze per la nuova stagione, come l’iscrizione al campionato di serie D. Nel frattempo si sa che la società sta contattando attentamente altri sponsor e la Ds Lorenza sta pure lavorando alla ricerca di valide pedine per la formazione della squadra. È prematuro, ma vicino, sapere quali giocatori rimarranno e quanti prenderanno altre strade. Vale anche per l’allenatore che di certo non sarà mister Parlato, ma qualcuno che già conosce il Delta.

Si parla di Oscar Cavallari, ex Adriese ed ex giocatore del Delta. Riteniamo che già nella prossima settimana se ne saprà di più.Intanto sul territorio si discute molto di quan-to è avvenuto nel calcio importante di Porto Tolle.Dopo la “chiusura” dell’Asd Porto Tolle 2010, che ritroveremo certamente nelle squadre giovanili, e il grande movimento di mercato dello Scardovari (il cui presidente Pandora vuole a tutti i costi andare in Promozione con una forte squadra e di cui diremo in seguito), tutta la tifoseria autoctona sembra si stia or-ganizzando, perdonando quanto era successo tre anni fa, e si parla della ricostituzione degli Ultras che tanto hanno dato in precedenza. Insomma un futuro del calcio a Porto Tolle si-curamente importante e pregnante su tutto il territorio: ciò significherà, lo ripetiamo, valo-rizzarlo ancor di più sotto molti punti di vista, il che non guasta certamente.

Luigino Zanetti

Il 21 giugno presso il parco naturalistico di Portoviro “Le Dune” dalle ore 18 alle 21 an-che il Polesine ha potuto partecipare alla 3ª

giornata mondiale dello yoga, che qui oltretut-to aveva lo scopo di supportare con donazioni i ragazzi diversamente abili dell’associazione “Luce Sul Mare”. La 1ª edizione dello “Yoga Day”, come viene chiamata, più comunemente in tutto il mondo si svolse nel 2015, meno di un anno dopo l’approvazione all’unanimità da parte delle Nazioni Unite (ONU). Per la prima volta nella sua storia l’Onu nel dicembre 2014 votò all’unanimità a favore di una pro-posta, riunito nel riconoscere lo yoga come “pratica umanitaria” volta al benessere psicofisico della persona e all’unione dei popoli al di là di delle differenze di nazione, religione, colore della pelle e cultura. Quest’anno, come anche nelle precedenti edizioni, il Centro Benessere Sangat ed i suoi insegnanti si sono proposti di offrire questo momento anche in Portoviro, in contemporanea con i più disparati angoli del pianeta, in cui circa 300 milioni di persone hanno praticato un qualche tipo di yoga in con-temporanea. Dopo la 2ª edizione con un suc-cesso che portò alla sala Eracle quasi 100 per-sone, quest’anno si è voluto scegliere un luogo ancora più rilassante e suggestivo ed è così che

grazie alla collaborazione e disponibilità dell’in-tero staff dei volontari delle Dune si è potuto godere dei suoni della natura e degli animali del bosco insieme ai benefici dello yoga. Ancora una volta il seguito è stato notevole. Lo Yoga e la Natura sono per tutti e così è successo alle Dune, dove i ragazzi diversamente abili seguiti dalla cooperativa “Titoli Minori” hanno fatto una dimostrazione di yoga guidati dall’inse-gnante Claudia Bellan che con l’associazione

stessa sta sviluppando un importante progetto di supporto basato sullo yoga.Si ringraziano inoltre tutti gli sponsor, che hanno partecipato e donato a favore dei ragaz-zi, e le autorità, rappresentate dall’assessore Comunale di Porto Viro Maria Laura Tessarin, le cui parole possono essere riascoltate alla pa-gina facebook del Sangat. D. M.

CAVARZERE. Piazza del Municipio

DELTA CALCIO. A Porto Tolle anche i tifosi di un tempo si riorganizzano

PARCO NATURALISTICO “LE DUNE” DI PORTO VIRO

* Di recente, a Mestre, a cura della Figc del Veneto, sono stati premiati società, dirigenti e stampa nell’annuale consegna delle benemerenze. Per il Polesine sono stati premiati: il Porto Viro, che ha conquistato il campionato di Promozione; il Crespino Guarda Veneta per la Seconda categoria, il Beverare per la Terza; il Gs Duomo per il campionato provinciale Juniores; Ilario Pavanello vice presidente dell’Ac Buso e per la stampa il nostro collega, giornalista del Gazzettino Luca Crepaldi di Porto Tolle.

PILLOLE DI SPORT

* Tra le opere pubbliche che il Comune ha realizzato o sono in programma, figura anche la costruzione di un campo di gioco polivalente (calcio a 5, pallavolo e pallacanestro), forse anche coperto, che si realizzerà a Boccasette a lato proprio della scuola elementare e della piazza San Giacomo di recente ristrutturata. Non abbiamo però notizie che nell’Isola di Ca’ Venier vi sia una società sportiva che dovrebbe gestire l’impianto. Attendiamo notizie.

L. Z.

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24 domenica 9 luglio 2017nuova Scintilla