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Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45% Fornitori del Vaticano CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427 Una copia EURO 1,00 Giovedì 19 maggio 2011 Anno XIII n. 19 TORTONESE NOVESE OLTREPO’ 8 Broni Stradella Gas s.r.l. IL IL TUO FORNIT TUO FORNITORE DI FIDUCIA ORE DI FIDUCIA A Broni prende vita il nuovo teatro Carbonetti Inaugurato il mondo fantastico di Ovo Center Sale ha dato l’addio a Suor Giovanna Mameli 26 VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632 E-MAIL: info@br onistradellagas.it periodico Omologato Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 [email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427 24 Primo Piano 1 adolescente su 4 si confida su Internet PAGINA 2 CONTINUA A PAG. 6 SERVIZIO A PAG. 23 Montebello Elisabetta Pozzi rievoca la battaglia PAGINA 8 Casei Gerola Porte aperte alla cultura, tour storico e artistico PAGINA 16 Novi Ligure Il maggio dei libri per incentivare la lettura PAGINA 25 Nel segno di S. Luigi Orione ATTUALITA’ / PAG. 18 ALESSANDRIA - La Borsa Internazionale del Turismo EnoGastronomico (BITEG), organizzata dalla Regione Piemonte, quest’anno giunge alla quarta edizione e per la prima volta la manifestazione farà perno sulla Provincia di Alessandria per ospitare le due giornate di workshop che si svolgeranno nel prestigioso complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo il 20 e 21 maggio. Ai workshop parteciperanno numerosi operatori della do- manda e dell’offerta, specializzati nel “turismo enogastrono- mico”. All’arrivo, previsto per oggi, giornalisti e operatori saranno accolti nelle strutture dell’alessandrino. SPECIALE / PAG. 6 Le elezioni provinciali e amministrative del 15 e 16 maggio hanno emesso il lo- ro verdetto. A Milano e a Napoli si va al ballottaggio mentre a Torino e a Bolo- gna sono stati eletti due sindaci del Centrosinistra. In provincia di Pavia bal- lottaggio tra Invernizzi e Bosone. Tutti i risultati elettorali A Milano il sindaco uscen- te, Letizia Moratti, per due soli punti evita una clamo- rosa uscita al primo turno e si inerpica, contro Pisapia, già vincitore a sorpresa alle primarie del centro-sinistra, in un ballottaggio difficile. È il dato più clamoroso ed evidente del turno ammini- strativo, speculare alla faci- le conferma invece a Tori- no della coalizione uscente, che con Fassino vince faci- le. Per il resto i risultati delle principali città e pro- vince disegnano un sistema in faticosa evoluzione, con NON CI SONO SCORCIATOIE TORTONA - Lunedì 16 maggio si sono svolti al Santua- rio della Madonna della Guardia di Tortona i festeggia- menti in onore di San Luigi Orione (foto Cavalli). Il solen- ne pontificale è stato presieduto dal Cardinale Josè Saraiva Martins, Prefetto Emerito della Congregazione delle cause dei Santi. Hanno concelebrato il Vescovo mons. Martino Canessa, il Vescovo orionino mons. Andrea Gemma, il Superiore Generale della Congregazione don Flavio Pelo- so, il Direttore Provinciale don Pierangelo Ondei e nume- rosi sacerdoti orionini e diocesani. Erano presenti il Presi- dente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi, il Pre- fetto di Alessandria Francesco Paolo Castaldo, il sindaco di Tortona Massimo Berutti con l’amministrazione comu- nale e il sindaco uscente di Pontecurone Claudio Scaglia. In occasione dei festeggiamenti per il Santo, il 14 maggio è stata inaugurata anche la mostra “Più che di mattoni è fatto di Ave Maria”, allestita a Palazzo Guidobono per gli 80 anni del Santuario della Madonna della Guardia, che fu benedetto il 29 agosto 1931 dal Vescovo di Tortona mons. Pietro Grassi. Bosco Marengo ospiterà la Borsa del Turismo

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Poste Italiane s.p.a.Spedizione in Abbonamento Postale

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Anno XIII n. 19

TT OO RR TT OO NN EE SS EE NN OO VV EE SS EE OO LL TT RR EE PP OO ’’

8

Broni StradellaGas s.r.l.IL IL TUO FORNITTUO FORNITORE DI FIDUCIAORE DI FIDUCIA

A Broni prende vitail nuovoteatro Carbonetti

Inauguratoil mondo fantasticodi Ovo Center

Sale ha dato l’addioa Suor GiovannaMameli 26

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24Primo Piano1 adolescente su 4si confida su Internet

PAGINA 2

CONTINUA A PAG. 6

SERVIZIO A PAG. 23

MontebelloElisabetta Pozzirievoca la battaglia

PAGINA 8

Casei GerolaPorte aperte alla cultura,tour storico e artistico

PAGINA 16

Novi LigureIl maggio dei libri perincentivare la lettura

PAGINA 25

Nel segno di S. Luigi Orione

AATTTTUUAALLIITTAA’’ // PPAAGG.. 1188

ALESSANDRIA - La Borsa Internazionale del TurismoEnoGastronomico (BITEG), organizzata dalla RegionePiemonte, quest’anno giunge alla quarta edizione e per laprima volta la manifestazione farà perno sulla Provincia diAlessandria per ospitare le due giornate di workshop che sisvolgeranno nel prestigioso complesso monumentale diSanta Croce a Bosco Marengo il 20 e 21 maggio. Ai workshop parteciperanno numerosi operatori della do-manda e dell’offerta, specializzati nel “turismo enogastrono-mico”. All’arrivo, previsto per oggi, giornalisti e operatorisaranno accolti nelle strutture dell’alessandrino.

SSPPEECCIIAALLEE // PPAAGG.. 66

Le elezioni provinciali eamministrative del 15 e 16maggio hanno emesso il lo-ro verdetto. A Milano e aNapoli si va al ballottaggiomentre a Torino e a Bolo-gna sono stati eletti duesindaci del Centrosinistra.In provincia di Pavia bal-lottaggio tra Invernizzi eBosone.

Tuttii risultatielettorali

A Milano il sindaco uscen-te, Letizia Moratti, per duesoli punti evita una clamo-rosa uscita al primo turno esi inerpica, contro Pisapia,già vincitore a sorpresa alleprimarie del centro-sinistra,in un ballottaggio difficile. È il dato più clamoroso edevidente del turno ammini-strativo, speculare alla faci-le conferma invece a Tori-no della coalizione uscente,che con Fassino vince faci-le. Per il resto i risultatidelle principali città e pro-vince disegnano un sistemain faticosa evoluzione, con

NON CI SONOSCORCIATOIE

TORTONA - Lunedì 16 maggio si sono svolti al Santua-rio della Madonna della Guardia di Tortona i festeggia-menti in onore di San Luigi Orione (foto Cavalli). Il solen-ne pontificale è stato presieduto dal Cardinale Josè SaraivaMartins, Prefetto Emerito della Congregazione delle causedei Santi. Hanno concelebrato il Vescovo mons. MartinoCanessa, il Vescovo orionino mons. Andrea Gemma, ilSuperiore Generale della Congregazione don Flavio Pelo-so, il Direttore Provinciale don Pierangelo Ondei e nume-rosi sacerdoti orionini e diocesani. Erano presenti il Presi-

dente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi, il Pre-fetto di Alessandria Francesco Paolo Castaldo, il sindacodi Tortona Massimo Berutti con l’amministrazione comu-nale e il sindaco uscente di Pontecurone Claudio Scaglia.In occasione dei festeggiamenti per il Santo, il 14 maggioè stata inaugurata anche la mostra “Più che di mattoni èfatto di Ave Maria”, allestita a Palazzo Guidobono per gli80 anni del Santuario della Madonna della Guardia, che fubenedetto il 29 agosto 1931 dal Vescovo di Tortona mons.Pietro Grassi.

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Con chi condividi le tueemozioni, le tue paure, letue gioie più profonde? Seponessimo questa domandaa ragazzi di età compresatra gli undici e i sedici anni,uno su quattro rispondereb-be “con internet”.Lo sanno bene i genitori echi ha una seppur minimaconoscenza dell’universogiovanile.Le prime avventure senti-mentali con le loro inevita-bili delusioni, i problemicon la scuola o con la fami-glia, il desiderio di libertà,il dolore di fronte ai primilutti per la scomparsa diuna persona cara o di uncoetaneo.Tutto questo “viaggia” inrete, sui social network inparticolare, che diventanocosì la valvola di sfogo e diespressione dei ragazzi.Sono dati che emergono,oltre che dall’esperienza di-retta, anche da un’indaginepromossa dal progetto euro-peo “Eu-kids” che ha rac-colto le interviste di uncampione di oltre 25milastudenti e altrettanti genito-ri, da cui si evidenzia cheun quarto dei ragazzi italia-ni dagli 11 ai 16 anni diceche è più facile essere sestessi su internet piuttostoche di persona. In base allaricerca risulta inoltre che iragazzi italiani usano il webper svolgere attività utili edivertenti, allacciare nuovilegami di amicizia o colti-vare quelli vecchi. Un terzodi loro riesce a parlare di unmaggior numero di argo-menti su internet che se sitrovasse faccia a faccia coni propri amici. Il 19% degliintervistati affronta on lineaspetti privati della propria

vita che non condivide dipersona con altri, mentrel’82% dei ragazzi italianiusa il web per tenere con-tatti con persone conosciuteal di fuori della rete.Per il 20% degli adolescentiintervistati è “abbastanzavero” che è più facile espri-mere se stessi davanti alloschermo di un computer,semplicemente perché è piùcomodo sfruttare le oppor-tunità offerte dalla rete emagari perché discutere diquestioni personali on-lineè meno imbarazzante. Certoè preoccupante che il 5%del campione affermi che“è molto vero” che è più fa-cile essere se stessi attra-verso internet. Perché tuttoquesto? La ricerca ci diceche molti di loro non hannobuoni rapporti con i coeta-nei, addirittura il 49% affer-ma di avere difficoltà a re-lazionarsi di persona congli altri.Sono soprattutto questi a ri-schiare di più, proprio per-ché più vulnerabili e fragili,quindi maggiormente espo-sti al rischio di incontrispiacevoli. Infatti, oltre il50% di loro ha cercato nuo-vi amici in rete, il 40% haaggiunto alla lista degliamici o dei contatti personemai incontrate off-line, il16% ha inviato informazio-ni personali a persone chenon ha mai visto, il 14% hafinto di essere un’altra per-sona e il 16% è stato incontatto su internet con per-sone mai incontrate off-li-ne.Luci ed ombre dunque. Tragli elementi positivi emersida questa ricerca spicca ilfatto che sono pochi i ra-gazzi che divulgano on line

dati privati, quali il numerodi telefono o l’indirizzo dicasa.Oppure la constatazioneche in Italia abbiamo unaminore esposizione ad in-ternet, rispetto ai Paesi nor-dici. L’età media del primoaccesso alla rete è di 10 an-ni e qualche mese, contro i7-8 anni dei Paesi scandina-vi. Così come vi è un minorutilizzo della rete. Questo,nonostante denoti una mi-nor competenza informati-ca, fa sì che i ragazzi cheaccedono ad internet sianomeno esposti ai rischi.Pericoli che comunque nonmancano. Soprattutto quellilegati ad una frequenza d’u-so troppo elevata del mezzoche può tradursi in graviforme di dipendenza.La ricerca mette in luce ilfatto che i rischi che sonopercepiti come più perico-losi e dannosi sono princi-palmente due: il bullismo,esperienza che i ragazziconsiderano molto dolorosache però riguarda solo il2% degli adolescenti italia-ni, e la possibile esposizio-ne a contenuti pornograficio riguardanti comportamen-ti autolesionistici (ad esem-pio anoressia e bulimia) chesono senza dubbio quellipiù comuni. O ancora dauna parte episodi di violen-za psicologica fatta di offe-se, violazione della privacy,diffusione di informazionifalse o immagini rubate edall’altra l’eventualità dientrare in contatto o essereadescati da persone scono-sciute tra cui possono na-scondersi malintenzionati.Le ragazze sono maggior-mente esposte al rischio diessere vittime di messaggi a

sfondo sessuale, mentre imaschi sono più esposti aquello di incontrare scono-sciuti.Senza fare allarmismo, nonbisogna mai abbassare laguardia.Senza demonizzare le nuo-ve tecnologie – atteggia-mento che risulterebbe con-troproducente – bisognaeducare i giovani ad un cor-retto utilizzo della rete, ren-dendoli consapevoli delleopportunità, ma anche deipericoli che corrono in unuso troppo spregiudicato diinternet e delle nuove tec-nologie.E allora i genitori devonovigilare, con discrezione,ma con fermezza. La fami-glia ha infatti un ruolo fon-damentale perché quellodomestico è il contesto d’u-so di internet più diffuso.Se il 49% degli europei haun computer in camera, inItalia si sale al 62%. “Aigenitori italiani bisogna ri-cordare che è importantecondividere e discutere coni figli su quello che fannoon line.Ma non si può trascurare ilcontesto scolastico perchéinternet è uno strumentoche viene usato per socia-lizzare e quindi si deve sen-sibilizzare a usi sicuri e re-sponsabili della rete”, fanotare Giovanna Masche-roni, membro dell’Osserva-torio sulla Comunicazionedell’Università Cattolicadel Sacro Cuore.Il consiglio per gli adole-scenti è molto semplice:usate internet, sfruttatene lestraordinarie potenzialità,ma con gli occhi aperti ed ilcervello sempre connesso.

Marco Rezzani

L’INDAGINE PROMOSSA DAL PROGETTO EUROPEO “EU-KIDS”

1 adolescente su 4 siCONFIDA

su Internet

I NUMERI:

82% I RAGAZZI IN CONTATTOVIA INTERNET CON PERSONECHE HANNO CONOSCIUTO OFF-LINE

20% QUELLI CHE SUISOCIAL NETWORK DICHIARANOUN’ETÀ DIVERSA

62% I RAGAZZI DAGLI 11 AI 16 ANNICHE HANNO UN COMPUTER IN CASA

60% QUELLI CHE NAVIGANO IN RETETUTTI I GIORNI

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Il Vescovo riceve in udienza venerdì 27 maggio dalle8,30 alle 12,30 e sabato 28 dalle 8,30 alle 11,30.Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con laSegreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramitetelefono (0131 816635 - fax 0131 816637).Via mail: [email protected]. o attraverso il sitowww.diocesitortona.it

DiariodelVescovo

ARQUATA SCRIVIA - Enon si poteva sceglieregiorno migliore!Domenica 15 maggio, in-fatti, l’appuntamento delSettore Adulti dell’AzioneCattolica diocesana è adArquata per il tradizionalepellegrinaggio mariano, chequest’anno, è verso il San-tuario di Montaldero, dedi-cato a Maria, Nostra Signo-ra della Misericordia. Maggio, certo, è per eccel-lenza il mese di Maria; ilgiorno 15, in particolare, èGiornata internazionale del-le vocazioni, nonché Gior-nata mondiale della fami-glia e Maria è colei che haaccettato e realizzato lapropria vocazione di Madredi Dio nella famiglia diNazareth prima e nellagrande famiglia della Chie-sa ora e sempre.Maria, dunque, pregata at-traverso le parole del PapaGiovanni Paolo II che pro-prio quest’anno, all’iniziodi maggio, è detto beato,Maria, la Madre della co-munione, a cui insieme cirivolgiamo già dalla pre-ghiera iniziale nella Pievedi Sant’Antonio Abate dacui, poi, si snoda il cammi-no: una breve salita ancorasull’asfalto e poi ci si ad-dentra nel bosco profumato

e, da qui, parte il nostropellegrinare verso il Santu-ario.Il Rosario, meditato attra-verso Papa Wojtyla, preve-de i Misteri della Gloria edogni sosta è ritmata da unabreve lettura di passi cheGiovanni Paolo II ha dedi-cato a Maria a cui chiedia-mo aiuto per “saper comu-nicare al mondo intero lagioia di Cristo Risorto” (Imistero); a lei chiediamo diintercedere “affinché nellareciproca accoglienza speri-mentiamo la gioia di amareGesù nel cuore dell’altro”(II mistero) e di “rendercidocili all’azione dello Spi-rito Santo” per essere sem-pre “segno di comunionenella Chiesa”(III mistero),chiedendole ancora chepreghi per noi: “Maria, do-naci di essere consapevolidella nostra chiamata ad es-sere costruttori di un mon-do nuovo” (IV mistero), edinvochiamo lei, “Santa Ma-ria, Madre di noi che anco-ra non siamo santi” perchéci doni la speranza di rag-giungerla nella patria deisanti (V mistero). E la preghiera si fa anchecanto: nonostante la faticadel salire ed il sole bellocaldo, la voce si alza pienae cristallina per lodare la

Madre di tutti fino al piaz-zale davanti al Santuario,dove entriamo salutando laMadonna che ci accoglie abraccia aperte dal dipintoposto sull’altare cantando“salve Regina, Madre dimisericordia”.Ed è il momento della Ce-lebrazione Eucaristica pre-sieduta dall’Assistente dio-cesano di Azione Cattolicadon Romeo Gardella che,nel corso dell’omelia, ri-chiama alla mente ed alcuore dei molti convenuti lafigura di Giovanni Paolo IIattraverso le sue indicazionidi grande ed appassionatodevoto di Maria; una tenerae profonda devozione quel-la di Papa Wojtyla, una de-vozione mariana che ha at-traversato tutta una vita eche è ben visibile già dalsuo stemma episcopale,quel “Totus tuus” che restala carta d’identità dell’uo-mo e del Papa: due parolesemplici che dicono la tota-le appartenenza a Gesù permezzo di Maria presentatacome modello di fede, ico-na di carità ed esempio lu-minoso di speranza. Sul finire c’è ancora unabella sorpresa.E’ riuscito a raggiungerci ilparroco di Arquata, donLino Piccinini e riceviamo

le sue fraterne parole di sa-luto insieme ad alcune bre-vi note storiche che ci con-sentono di apprezzare anco-ra di più il bel Santuariomariano al quale siamo sa-liti, un gioiello tra i boschi,un’oasi di pace e di bellez-za al quale, certamente, tor-neremo. Usciti, poi, nelpiazzale antistante c’è ap-pena il tempo per una foto-ricordo e poi tutti a faremerenda, una ricca e preli-bata merenda preparata dal-l’associazione parrocchialedell’AC di Arquata che,davvero, merita il nostrograzie più sincero per l’a-michevole accoglienza. Lì, dall’alto, il panorama èmozzafiato.Nell’orizzonte del cielo ter-so e pulito dalla recentepioggia si stagliano le colli-ne e, appena più in basso, lanostra pianura sembra bel-lissima… i bambini gioca-no e gli adulti a gruppettichiacchierano fin quasi altramonto del sole e poi èora di rifare in discesa ilsentiero fino ad Arquata,ma qualcuno ha ancora vo-glia di cantare perché il po-meriggio insieme è statobello e perché, davvero,non si poteva sceglieregiorno migliore!

Patrizia Govi

TORTONA - I bei cortili del Semi-nario improvvisamente si animano:voci e corse. Quanti bambini. Ma cosasuccede?È l’annuale incontro dei chierichettiche da qualche anno si tiene nel po-meriggio della Giornata mondiale dipreghiera per le vocazioni.Alle ore 15 il ritrovo e un breve mo-mento di presentazione dà subito il to-no della giornata: festa e riflessione,serietà e gioia sono gli ingredienti. Ilsaluto di Mons. Martino Canessa nelsalone del Seminario apre ufficial-mente il pomeriggio. Il Vescovo salu-ta e ringrazia i presenti facendo capirel’importanza del servizio all’altare, ele caratteristiche che deve mostrare unchierichetto.Diligente nello studio, educato con igenitori, generoso con i propri amici esoprattutto fedele ai suoi impegni dipreghiera. Con il canto “Quale gioia”si è passati alle attività del pomerig-gio. Tre postazioni, organizzate dal-l’equipe ACR con l’assistente donClaudio Baldi, invitavano a riflettere

intorno alle Beatitudini, mentre anchei seminaristi hanno parlato ai ragazzidella vocazione portando la loro testi-monianza. Gli adulti con don France-sco Larocca hanno visitato la chiesacattedrale. Dopo la merenda alle17.30 è iniziata la celebrazionedell’Eucarestia nella cappella del se-minario, presieduta da don AngeloVennarucci, l’ultimo sacerdote origi-

nato nella nostra Diocesi. Don Ange-lo, visibilmente commosso, nell’ome-lia ha indicato di come lo stare vicinia Gesù sia un dono molto grande eprezioso, quanto mai importante percrescere veramente in gamba. La fotodi gruppo chiudeva la giornata. Aipresenti è stato dato l’appuntamento aCegni per il prossimo il 12 giugno.

A cura dell’Equipe ACR

Domenica 22 maggio, a Tortona, dalle 14 alle 18 si terrà laGiornata Lourdiana, promossa dall’OFTAL diocesana(Sezioni di Tortona e Voghera).Sarà l’occasione per trascorrere un pomeriggio insieme,dame, barellieri, malati e pellegrini, in preparazione alprossimo pellegrinaggio in partenza il 29 luglio.Il ritrovo è fissato alle ore 14 nella piazza Julia Dertona vi-cino al Teatro Civico, alle ore 14,45 ci sarà la partenzadella processione che si snoderà lungo la via Emilia per ar-rivare in Duomo alle ore 15, quando sarà celebrata laSanta Messa, animata dal Coro oftaliano.Al termine sarà offerto un ottimo rinfresco e si farà festainsieme con un allegro karaoke nei locali del seminario. Ilpersonale è invitato a partecipare in divisa. Per eventualiproblemi di trasporto si possono contattare le segreterie diVoghera e Tortona.

Domenica 22 maggio a Tortona

Giornata Lourdiana

Il Settore Adulti di AzioneCattolica promuove il pro-prio Convegno nella sera dimartedì 24 maggio, alle ore21, presso il teatro parroc-chiale San Rocco in Vo-ghera.Sarà presente in veste di re-latore don Antonio Ma-stantuono, docente di Te-ologia pastorale presso laPontificia Facoltà Teologi-ca dell’Italia Meridionaleed assistente ecclesiasticonazionale dell’Azione Cat-tolica italiana per il Movi-mento di Impegno Cultura-le che svolgerà il tema “Vi-vere la fede, amare la vita:

dal tempio alla piazza pas-sando per i portici”.L’invito è esteso a tutti.

Martedì 24 maggio a Voghera

Convegno adulti di AC

Domenica 29 maggio nellacornice di Villa Meardi, aVoghera, si terrà il terzo eultimo appuntamento delciclo “Una domenica con lefamiglie” promosso dal-l’Ufficio per la PastoraleFamiliare della Diocesi diTortona.La giornata, che avrà cometema “La coppia creativa.E-splorarsi e progettarsitornando a giocare”, sisvolgerà secondo il seguen-te programma: ore 9 acco-glienza, ore 9,30 preghierad’inizio, ore 10 breve pre-sentazione e sviluppo deltema della giornata, ore10,30 laboratori di dialogodi coppia, ore 12,30 pranzo,ore 14 ripresa dei laboratoridi dialogo di coppia, ore15,30 elaborazione finale eore 16,30 Santa Messa.

In considerazione di alcuneattività della giornata, siconsiglia di indossare vesti-ti comodi e calze antiscivo-lo e di portare forbici e stu-oie o asciugamani mare.Il Vescovo, rivolgendosi al-le coppie, ha sottolineatoche “il tempo che si dedicaal rapporto di coppia hasempre una ricaduta positi-va nella vita della fami-glia”.

Il 29 maggio a Villa Meardi

Domenica con le famiglie

NOTIZIE DIOCESANEAlla scuola di Maria con Giovanni Paolo II

Il Seminario li ha accolti nella Giornata di preghiera per le vocazioni

Pellegrinaggio mariano dell’AC

Il raduno annuale dei nostri chierichetti

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LE NOSTRE SEDI: Servizi CISL AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI

BENEDETTO XVI:una voce nel frastuono

L’invito a ritrovare nel ne-goziato la strada per supe-rare le violenze in Libia, el’auspicio che in Siria sievitino altri spargimenti disangue, nelle parole di PapaBenedetto al Regina Cæli,nel giorno in cui la Chiesaricorda, nella quarta dome-nica di Pasqua, la giornatamondiale di preghiera perle vocazioni. Pensiero co-stante il rifiuto delle armi,anche se appartenenti aduna coalizione internazio-nale. La strada da percorre-re, ribadisce il Papa, è quel-la del negoziato; così ricor-da che continua a seguire“con grande apprensione ildrammatico conflitto arma-

to che, in Libia, ha causatoun elevato numero di vitti-me e di sofferenze, soprat-tutto fra la popolazione ci-vile”.Di qui l’appello “pressan-te”, perché “la via del nego-ziato e del dialogo prevalgasu quella della violenza,con l’aiuto degli Organismiinternazionali che si stannoadoperando nella ricerca diuna soluzione alla crisi”. C’è anche un pensiero allaChiesa locale – come nonsottolineare l’impegno delvescovo di Tripoli, Giovan-ni Martinelli, in favore del-la pace – che “assiste la po-polazione, in particolaretramite le persone consacra-

te presenti negli ospedali”.Dal Nord Africa al MedioOriente, alla Siria. È urgen-te, per il Papa, “ripristinareuna convivenza improntataalla concordia e all’unità.Chiedo a Dio che non cisiano ulteriori spargimentidi sangue in quella Patria digrandi religioni e civiltà, einvito le Autorità e tutti icittadini a non risparmiarealcuno sforzo nella ricercadel bene comune e nell’ac-coglienza delle legittimeaspirazioni a un futuro dipace e di stabilità”.Nei due appelli si possonoindividuare attenzioni co-muni: il “no” alla violenza,agli scontri, e l’invito a ri-

trovare la strada del dialogoe della riconciliazione. Maci sono anche delle diver-sità, che vanno sottolineate:se per la Libia la preoccu-pazione è legata all’inter-vento militare, certo decisoattraverso l’impegno dellacomunità internazionale, eal rischio di provocare vitti-me soprattutto tra i civili;per la Siria l’attenzione è ri-volta alle autorità alle qualirivolge l’invito a tener con-to delle proteste di piazza, acercare di capire e di asse-condare il desiderio di de-mocrazia che viene dallagente. Non sembri, a questopunto, fuori luogo accostarel’appello del Papa alle let-ture che la liturgia della do-menica propone ai fedeli, apartire dall’icona del buonpastore: se è vero che c’èun rapporto stretto tra Cri-sto e il suo gregge, è altret-tanto vero che quest’ultimodeve ascoltare e seguire ilbuon pastore.E nel guardare alle due na-zioni, Libia e Siria, l’ascol-to si fa attenzione al dialo-go, alla riconciliazione e al-la pace: un cammino da se-guire se si vuole veramentecostruire un futuro degnodell’uomo, nella giustizia enella verità.

Torniamo così alle letturedel giorno.L’atteggiamento verso ilbuon pastore si identifica,dunque, in due verbi: ascol-tare e seguire. Commenta ilPapa: “Innanzitutto l’ascol-to della sua parola, dal qua-le nasce e si alimenta la fe-de. Solo chi è attento allavoce del Signore è in gradodi valutare nella propria co-scienza le giuste decisioniper agire secondo Dio”. Dall’ascolto deriva il segui-re Gesù: “si agisce da di-scepoli dopo aver ascoltatoe accolto interiormente gliinsegnamenti del maestro,per viverli quotidianamen-te”.È la domenica del buon pa-store, ma è anche la dome-nica di preghiera per le vo-cazioni. Ricorda il Papa ipastori della Chiesa e colo-ro che si stanno preparandoper diventarlo, e invita i fe-deli convenuti in piazza sanPietro “a una speciale pre-ghiera per i vescovi – com-preso il vescovo di Roma –per i parroci, per tutti colo-ro che hanno responsabilità

nella guida del gregge diCristo, affinché siano fedelie saggi nel compiere il loroministero”.Le vocazioni “crescono ematurano nelle Chiese par-ticolari, facilitate da conte-sti familiari sani e irrobusti-ti da spirito di fede, di ca-rità e di pietà”; per questosottolinea, papa Benedetto,“una vocazione si compiequando si esce dalla propriavolontà chiusa e dalla pro-pria idea di autorealizzazio-ne, per immergersi in un’al-tra volontà, quella di Dio,lasciandosi guidare da es-sa”. Viviamo un tempo incui la voce del Signore ri-schia di essere sommersa inmezzo a tante altre voci;ogni comunità è chiamata apromuovere le vocazioniperché, ricorda il Papa, gliuomini “hanno sempre bi-sogno di Dio, anche nel no-stro mondo tecnologico, eci sarà sempre bisogno dipastori che annunciano lasua parola e fanno incontra-re il Signore nei sacramen-ti”.

Fabio Zavattaro

SSSSppppaaaazzzziiiioooo ffffooooccccoooollllaaaarrrreeeeMaggio

a cura diChiara Lubich

Parola di Vita

“Amerai il Signore Dio tuocon tutto il cuore, con tuttala tua anima e con tutta latua mente” (Mt 22,37)

Il dibattito su quale fosse ilprimo tra i tanti comanda-menti delle Scritture era untema classico che le scuolerabbiniche si ponevano altempo di Gesù. Gesù, con-siderato un maestro, nonelude la domanda che gliviene posta in proposito:“Qual è il più grande co-mandamento della legge?”. Egli risponde in manieraoriginale, unendo amore diDio e amore del prossimo. Isuoi discepoli non possonomai disgiungere questi dueamori, come in un alberonon si possono separare leradici dalla chioma: piùamano Dio, più intensifica-no l’amore ai fratelli e allesorelle; più amano i fratellie le sorelle, più approfondi-scono l’amore per Dio.Gesù sa, come nessun altro,chi è veramente il Dio chedobbiamo amare e sa come

debba essere amato: è ilPadre suo e Padre nostro,Dio suo e Dio nostro (cf Gv20,17). È un Dio che amaciascuno personalmente;ama me, ama te: è il mioDio, il tuo Dio (“Amerai ilSignore Dio tuo”).E noi possiamo amarlo per-ché ci ha amato per primo:l’amore che ci è comandatoè, dunque, una rispostaall’Amore. Possiamo rivol-gerci a Lui con la stessaconfidenza e fiducia cheaveva Gesù quando lo chia-mava Abbà, Padre. Anchenoi, come Gesù, possiamoparlare spesso con Lui,esponendogli tutte le nostrenecessità, i propositi, i pro-getti, ridicendogli il nostroamore esclusivo. Anche noivogliamo attendere con im-pazienza che arrivi il mo-mento per metterci in con-tatto profondo con Lui me-diante la preghiera, che èdialogo, comunione, inten-so rapporto d’amicizia. Inquei momenti possiamo da-re sfogo al nostro amore:

adorarlo al di là del creato,glorificarlo presente ovun-que nell’universo intero, lo-darlo nel fondo del nostrocuore o vivo nei tabernaco-li, pensarlo lì dove siamo,nella stanza, al lavoro, nel-l’ufficio, mentre ci trovia-mo con gli altri…Gesù ci insegna anche unaltro modo d’amare il Si-gnore Dio. Per Gesù amareha significato compiere lavolontà del Padre, mettendoa disposizione la mente, ilcuore, le energie, la vitastessa: si è dato tutto al pro-getto che il Padre aveva sudi Lui. Il Vangelo ce lo mo-stra sempre e totalmente ri-volto verso il Padre (cf Gv1,18), sempre nel Padre,sempre intento a dire soloquello che aveva udito dalPadre, a compiere soloquanto il Padre gli avevadetto di fare. Anche a noichiede lo stesso: amare si-gnifica fare la volontà del-l’Amato, senza mezze mi-sure, con tutto il nostro es-sere: “con tutto il cuore,

con tutta la tua anima e contutta la tua mente”. Perchél’amore non è un sentimen-to soltanto. “Perché michiamate: Signore, Signore,e poi non fate ciò che di-co?” (Lc 6,46), domandaGesù a chi ama soltanto aparole.“Amerai il Signore Dio tuocon tutto il cuore, con tuttala tua anima e con tutta latua mente.”Come vivere allora questocomando di Gesù? Intrattenendo senz’altro conDio un rapporto filiale e diamicizia, ma soprattutto fa-cendo quello che Lui vuole.Il nostro atteggiamento ver-so Dio, come quello di Ge-sù, sarà essere sempre ri-volti verso il Padre, in a-scolto di Lui, in obbedien-za, per compiere la sua ope-ra, solo quella e non altro.Ci è chiesta, in questo, lapiù grande radicalità, per-ché a Dio non si può daremeno di tutto: tutto il cuore,tutta l’anima, tutta la men-te. E ciò significa fare bene,

per intero, quell’azione cheLui ci chiede.Per vivere la sua volontà euniformarsi ad essa, spessooccorrerà bruciare la nostra,sacrificando tutto ciò cheabbiamo in cuore o nellamente, che non riguarda ilpresente. Può essere un’i-dea, un sentimento, un pen-siero, un desiderio, un ri-cordo, una cosa, una perso-na…E così eccoci tutti lì inquanto ci viene domandatonell’attimo presente. Parlare, telefonare, ascolta-re, aiutare, studiare, prega-re, mangiare, dormire, vive-re la sua volontà senza di-vagare; fare azioni intere,pulite, perfette, con tutto ilcuore, l’anima, la mente;avere come unico moventedi ogni nostra azione l’a-more, così da poter dire, inogni momento della giorna-ta: “Sì, mio Dio, in que-st’attimo, in quest’azionet’ho amato con tutto il cuo-re, con tutta me stessa”.Solo così potremo dire che

amiamo Dio, che contrac-cambiamo il suo essere A-more nei nostri confronti.Per vivere questa Parola divita sarà utile, di tempo intempo, analizzare noi stessiper vedere se Dio è vera-mente al primo posto nellanostra anima.E allora, per concludere,cosa dobbiamo fare in que-sto mese? Scegliere nuova-mente Dio come unicoideale, come il tutto dellanostra vita, rimettendolo alprimo posto, vivendo conperfezione la sua volontànell’attimo presente. Dobbiamo potergli dire consincerità: “Mio Dio e miotutto”, “Ti amo”, “Sono tut-ta tua”, “Sei Dio, sei il mioDio, il nostro Dio d’amoreinfinito!”.

Le vocazioni e la pace nelle parole del Papa

Page 5: popolo 19 maggio 2011

Le ultime parole che sipronunciano alla fine dellavita hanno un carattereparticolare. Riassumono il mistero diun essere. Platone fa parla-re il suo maestro Socratedi immortalità prima dimorire. Le ultime parole possonoessere molto pragmatiche.La madre di Goethe diedeistruzioni di non metteretroppa uva passa nel dolcepreparato per la sua sepol-tura. Alcuni esortano i loro figli a sostenersi a vicenda.I patriarchi della Bibbia muoiono benedicendo la lorodiscendenza. Anche nel nostro Vangelo si tratta di ultime parole.Parla uno che è consapevole di stare per morire.

Il Vangelo ci riporta all’ultima cena di Gesù con i di-scepoli. È in procinto di lasciarli, e li vede rattristati mentre diceloro: “Ancora un poco sono con voi”. Del resto come possono non rattristarsi? Se ne va coluiper il quale hanno lasciato tutto. Gesù cerca di tranquil-lizzarli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fedein Dio e abbiate fede anche in me”. Glielo aveva giàdetto altre volte: “Chi crede in me, non crede solo inme, ma in colui che mi ha mandato”.

I discepoli hanno intuito, anche se non in modo chiaro,quel singolare rapporto tra Gesù e il Padre. Ma era necessario spiegarlo ancora. In ogni caso quellaprima, piccola e fragile comunità, per la quale Gesùaveva lavorato e sofferto, non doveva rattristarsi. E spiegò loro il motivo. È lui per primo a non volersi staccare da loro; e glielofa capire subito: “Io vado a prepararvi un posto; quandosarò andato e vi avrò preparato un posto ritornerò e viprenderò con me, perché siate anche voi dove sono io”.

Gesù sta parlando della “casa del Padre”. Questa voltanon si riferisce al tempio, ma al regno di Dio, al luogoove vedremo Dio “faccia a faccia”. Non solo; Gesù ag-giunge che essi già conoscono la via per arrivarci.Tommaso, al sentire queste parole, chiede: “Non sap-piamo dove vai e come possiamo conoscere la via?”.E Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. A questo punto interviene Filippo: “Mostraci il Padre eci basta”. Gesù riprende a parlare con un accorato rim-provero: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi haiconosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre”.

Tocchiamo qui il cuore del Vangelo e della fede cristia-na. E forse di ogni ricerca religiosa. Dove cercare Dio? Dove incontrarlo? Giovanni, nella suaprima Lettera, dice: “Dio nessuno l’ha mai visto” (4,12), è Gesù che ce lo ha rivelato. Questo sta a dire che se vogliamo “vedere” il volto diDio, basta vedere quello di Gesù; se vogliamo conosce-re il pensiero di Dio basta conoscere il pensiero diGesù, il Vangelo; se vogliamo comprendere la volontàdi Dio basta vedere qual è la volontà di Gesù.

Insomma, i cristiani non hanno altra immagine di Dioche quella di Gesù. Il nostro Dio ha i tratti di Gesù, ilvolto di Gesù, l’amore di Gesù, la misericordia di Gesù.Guardando Gesù vediamo Dio “faccia a faccia”. Ed è un Dio potente che guarisce i malati, ma anche unDio debole come un bambino; è un Dio che fa risorgeredalla morte ma che si commuove e piange per l’amicomorto. È un Dio pieno di misericordia che cammina nelle no-stre strade non per condannare e punire, ma per guariree sanare, per confortare e sorreggere, per sostenere eaiutare chiunque ha bisogno. Chi non ha bisogno di un Dio così?

E, alla fine, Gesù arriva a dire: “chi crede in me, com-pirà le opere che io compio e ne farà di più grandi”.Non è un’esagerazione di Gesù. È piuttosto l’ambizione che egli ha per i suoi discepolidi ogni tempo e anche per noi. Continuare ad amare co-me lui ha amato e ad operare come lui ha operato. È la consegna che Gesù fa anche a noi.

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22 Maggio - V Domenica di Pasqua

La Chiesa, il 23 maggio, fa memoria di san Giovanni Battistade’ Rossi, un prete nato in quel lembo di provincia alessan-drina protesa verso il territorio ligure, a Voltaggio, poco lon-tano da Gavi, sulle colline della Val Lemme. Nato il 22 feb-braio 1698, da poveri e onesti genitori, rimase ben poco nelsuo paese natale perchè fin da piccolo si fece notare per lasua intelligenza e per la sua pietà, tanto che la nobile fami-glia genovese degli Scorza, che ogni anno andava a villeg-giare a Voltaggio, volle portarlo a Genova con sé come pag-gio. Dopo tre anni, nel 1711, essendo morto prematuramenteil papà e la maggior parte dei fratelli fu chiamato a Roma dauno zio paterno provinciale dei Cappuccini e dal cugino,Lorenzo de’ Rossi, canonico della basilica di Santa Maria inCosmedin, dove si stabilì e dovecominciò a frequentare il CollegioRomano fondato da Gregorio XIII.Poiché aspirava a diventare sacer-dote, intraprese anche gli studi diteologia. In seguito però ad una se-vera penitenza nel mangiare e nelbere, alla quale si era sottopostoper correggersi da alcune mancan-ze, ebbe un forte esaurimento e co-minciò ad avere degli attacchi diepilessia da cui fu affetto per tuttala vita. Continuò comunque gli stu-di presso i Domenicani di Santa Maria sopra Minerva e co-minciò a frequentare, nel Collegio Romano, la Congrega-zione detta della Scaletta in cui entrò come sacrestano.Coltivò una grande devozione per san Luigi Gonzaga. Fu or-dinato sacerdote l’8 marzo 1721. Nello stesso giorno egli fe-ce il voto di non chiedere mai alcun beneficio ecclesiastico edi non accettarlo a meno che non vi fosse stato costretto del-l’ubbidienza. Aiutato da un’intelligenza non comune che glipermise di completare in anticipo gli studi, ancora prima didiventare prete, si buttò nell’apostolato in mezzo ai giovanidegli oratori romani e tra i gruppi studenteschi. Per i confra-telli sacerdoti fondò la Pia Unione dei Sacerdoti Secolari perdare loro sostegno, arricchimento spirituale e aggiornamentoculturale. Benché non fosse stato ancora autorizzato ad

ascoltare le con-fessioni, due voltela settimana si re-cava al Foro Ro-mano per prepara-re ai sacramenti ibutteri e i pastori.S’iscrisse alla PiaUnione di Santa Galla che aveva cura dell’Ospizio fondatonel 1650 per dare ricovero notturno ai senza tetto. Frequentòl’Ospizio per oltre quarant’anni e non solo insegnò ai poverila dottrina cristiana, ma introdusse la comunione generaleuna volta il mese e le missioni ed era chiamato da tutti “Il si-

gnor maestro”. Il santo pensò anche al-le donne e nel 1731 aprì l’Ospiziofemminile che dedicò a san Luigi Gon-zaga. Accettò di diventare canoniconella chiesa di S. Maria in Cosmedin,dove vi era il cugino, solo nel 1735 equando questi morì egli si trasferì inun granaio, vicino alla chiesa, che tra-sformò in abitazione. Durante un sog-giorno, per motivi di salute, a CivitaCastellana, il vescovo locale lo esortòa confessare nella sua diocesi durantela convalescenza. Il santo tornato a

Roma approfondì per qualche anno lo studio della morale epoi chiese di essere ammesso all’esame per le confessioni.Dal 1739 e fino alla sua morte, Santa Maria in Cosmedin di-venne il rifugio dei peccatori della città attratti dalla carità edal carisma del sacerdote confessore. Si prodigò tutta la vitaper i poveri e i malati ed era solito dire che “le sue Indie era-no gli ospedali”. Non volle mai diventare il confessore ordi-nario dei nobili e dei ricchi e cercò di imitare S. Filippo Neri,che tutti i giorni andava a venerare. Per molti anni si recò pu-re a predicare le missioni nel Lazio, in Umbria e in Abruzzo.Il 23 maggio 1764 morì dopo alcuni attacchi di apoplessia.Fu beatificato da Pio IX nel 1859 e canonizzato da LeoneXIII nel 1881. Le sue reliquie si trovano nella chiesa dellaS.S. Trinità dei Pellegrini a Roma.

Il Santo della settimana

NATO A VOLTAGGIO

NELL’ALESSANDRINO

VISSE A ROMA DOVE SI DISTINSE

PER IL SUO APOSTOLATO

TRA I POVERI E I MALATI

IILL PPOOPPOOLLOO 55IILL VVAANNGGEELLOODDEELLLLAA DDOOMMEENNIICCAA

Prima LetturaAt 6,1-7

Salmo ResponsorialeDal Salmo 32

Seconda Lettura1Pt 3,15-18

S. GIOVANNI B. DE’ ROSSI

le letture della domenica

a cura di Daniela Catalano

“Io sonola via, la veritàe la vita”

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Nonsia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderòcon me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dovevai; come possiamo conoscere la via?». Gli disseGesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessunoviene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio:

fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e cibasta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sonocon voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sononel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vidico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me:io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro,credetelo per le opere stesse. In verità, in verità iovi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandidi queste, perché io vado al Padre».

Gv 14,1-12

Page 6: popolo 19 maggio 2011

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AMMINISTRATIVE 2011 Il verdetto degli elettori nei grandi Comuni, nei piccoli centri e in Provincia di Pavia

Invernizzi e Bosone:è ballottaggio.Poma ago della bilancia

Non ci sono scorciatoie

Le elezioni provinciali eamministrative del 15 e 16maggio hanno emesso il lo-ro verdetto, non senza colpidi scena.Partiamo dai grandi centri. Sono quattro le città dove ilgiudizio degli elettori assu-me anche un significato po-litico a livello nazionale,costringendo Roma, cioè ilGoverno e le forze di oppo-sizione, a riflettere sugliscenari futuri. Parliamo diMilano, Torino, Bologna eNapoli. I numeri: a Milanola sorpresa più grande. Nonsolo si va al ballottaggio,ma, contrariamente alleprevisioni, il candidato delCentrosinistra, GiulianoPisapia, ottiene il 47,8% deiconsensi contro il 41,8% diLetizia Moratti, sindacouscente del Centrodestra,sostenuta in prima personadal premier Silvio Berlu-sconi che, per qualcuno,mettendoci la faccia, ha vo-luto trasformare le Comu-nali milanesi in un referen-dum sulla sua persona.Da registrare il calo dellaLega che nella sua roccafor-te ha perso consensi e voti(9,5%). Scontato, invece,l’esito di Torino dove PieroFassino per il Centro-sini-stra è stato eletto sindaco alprimo colpo (con il 56,9%contro il 27% di MicheleCoppola del Centrodestra),nel segno della continuitàcon il “sindaco delle Olim-piadi Invernali e del 150°dell’Unità d’Italia” SergioChiamparino. Scontato pure il risultato diBologna che ha già sceltoun sindaco di Centrosini-stra: si tratta di VirginioMerola (50,7%) che si è im-posto su Manes Bernardinidel Centrodestra (30,2%).Interessante, infine, il datodi Napoli dove il Pd è prati-camente scomparso e van-no al ballottaggio il candi-dato del Centrodestra Gio-vanni Lettieri (37,5%) eLuigi de Magistris dell’Ita-lia dei Valori (26,9%).Qual è la sintesi? Che laSinistra ha conservato lesue capitali (Bologna eTorino, appunto) e fra quin-dici giorni potrebbe doverrinunciare a Napoli, ma habuone possibilità di conqui-stare Milano.Se il Centrodestra perdesseil municipio meneghino,perderebbe la sua patria eallora la reazione della

Lega potrebbe mettere a re-pentaglio la durata della le-gislatura.Veniamo ai fatti di casa no-stra. Prima di tutto le ele-zioni Provinciali a Pavia. Qui il Centrodestra, conRuggero Invernizzi, ha pre-so il 44,2% dei voti e andràal ballottaggio con il Cen-trosinistra per Daniele Bo-sone che ha ottenuto il33,6%. È la prima volta,dopo 18 anni, che il presi-dente della provincia diPavia (dove il Pd è il primopartito) non viene scelto alprimo turno. Ma c’è ancheun risultato che deve farpensare. È il 9,4% ottenutodalla lista civica di VittorioPoma, il presidente uscente,che aveva deciso di correreda solo dopo lo strappo chesi è consumato all’internodel Centrodestra quando laLega non aveva più soste-nuto la sua candidatura. LaLega, appunto. In provinciadi Pavia è passata dal 28%delle Regionali 2010 al22% di oggi e il Pdl è pas-sato dal 32% di un anno faal 22% di oggi. È chiaroche molti voti che erano diInvernizzi sono andati a Po-ma e ora Poma sarà l’agodella bilancia per il risultatodefinitivo del 29 e 30 mag-gio. La partita, insomma, è an-cora tutta da giocare.Ci sono, infine, i risultatisignificativi di alcuni Co-muni sia dell’Oltrepò, siadell’Alessandrino.A Broni è stato riconferma-to sindaco Luigi Paronicandidato del Centrosinistracon il 50,9% dei consensicontro il 49,1% del candi-dato del Centrodestra EzioMaggi. Nel suo commentoa caldo, Paroni ha puntatola sua attenzione sul fattoche gli elettori hanno sceltola continuità, affermandoche porterà avanti il suoprogramma di sviluppo del-la città concentrandosi inparticolare sui temi dell’a-mianto, del lavoro e dellaviabilità. Buona la perfor-mance degli assessori u-scenti.A Montù Beccaria è statoeletto Amadeo Quaroni(61,9%) che se la vedevacon Enea Vercesi (38,1%);a Portalbera è sindacoPierluigi Bruni (61%) con-tro Margherita Masnata(39%); a Rovescala elettoAndrea Portinari (56,5%)

contro Maria Cristina Ver-cesi (43,5%); a TorricellaVerzate ha vinto MarcoSensale (52,3%) controNicola Viceconte (37,6%) eLuca Murrocu (10,1%); aVerrua primo cittadino èGiancarlo Ferrari (60,9%)contro Alberto Boiocchi(39,1%); a San Cipriano Poha vinto Marco Paravella(59,7%) contro AntoniettaBrambilla (36,3%) e PaoloRanzini (4%); a Zenevredoconferma per Pietro Gra-megna (70,8%) contro losfidante Giuseppe Faravelli(29,2%); a Val di Nizza havinto Franco Campetti(56,8%) contro Maria Par-lanti (37,8%) e FrancescaSchiavi (5,3%).Veniamo, infine, all’Ales-sandrino.Nel centro più grande, Ar-quata Scrivia, è stato ricon-fermato il sindaco u-scentePaolo Spineto (65,9%) delCentrodestra che era incompetizione con DeboraInglese del Centro-sinistra(34,1%).Non è bastata dunque la ri-trovata unità della Sinistra a“espugnare” il Municipio.Nelle parole di Spineto tut-ta la soddisfazione per unrisultato che premia cinqueanni in cui il sindaco ha la-vorato per tutti gli arquate-si.Anche a Castelnuovo Scri-via e a Pontecurone risultatielettorali nel segno dellacontinuità nel senso che so-no stati eletti candidati ap-partenenti agli schieramentiuscenti. Nel primo paese havinto Pierangelo Luise(63%) contro Giovanni Fer-rari (36,9%). Nel secondocentro ha vinto ErnestoNobile (46,1%) contro RinoFeltri (33,7%) e MarialuisaRicotti (20,2%). Il neosin-daco di Castelnuovo haespresso gioia per il risulta-to raggiunto e ha ringrazia-to i castelnovesi assicuran-do che lavorerà al massimoper il bene dell’intera col-lettività. Nobile, dal cantosuo, ha parlato di sfida elet-torale durissima e di vitto-ria “di continuità e di rinno-vamento”. A Monleale, do-ve c’era una sola lista, nuo-vo sindaco è Paola Massa,vicesindaco nella giuntaprecedente. Ora la parolatornerà agli elettori per iballottaggi di domenica 29e lunedì 30 maggio.

Matteo Colombo

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una notevole varietà di si-tuazioni locali, come è giu-sto che sia. In sostanza nonci sono sconti per nessuno. E questa è dopo tutto la so-la certezza di un turno am-ministrativo delicato e poli-ticizzato. Non ci sono scor-ciatoie, non c’è alcuna al-ternativa possibile al fatico-so lavoro quotidiano. Non ètempo di miracoli, verrebbeda concludere, ognuno sirimbocchi le maniche. Apartire dal governo e dalsuo presidente. Né le forzedi protesta, a partire dalmovimento Cinquestelle,hanno fatto il pieno: ancheper i “grillini” si registra unandamento altalenante.In realtà un clima di cam-pagna elettorale permanen-te, di sfide ultimative adogni tornante di una stradacomunque difficile ed acci-dentata com’è quella diquesti anni di crisi econo-mica e di ristrutturazionesociale, stressa inutilmentecittadini e sistema paese,con dividendi a somma ze-ro. Come dimostrano i ri-sultati complessivi del pri-mo turno, che, com’è giustoche sia, sono articolati e an-che contraddittori. Disegnano una geografia dipartiti e movimenti deboli,

di fronte ad un elettoratoscettico, come dimostrano idati sull’affluenza, in caloevidente.Tra quindici giorni i risulta-ti dei ballottaggi potrannodefinire il quadro di chivince e chi perde, il pallot-toliere complessivo. Ma ildato strutturale è quelloemerso al primo turno: reg-ge il quadro del bipolari-

smo, ma fa fatica, tende asfrangiarsi, anche se più persgocciolamento che perfrattura.Forse dal moto uniforme-mente strillato, che ha se-gnato le successive alter-nanze, e caratterizza i tonigiustizialisti o populistici, ètempo di passare ad unnuovo registro di comuni-cazione e dunque di azione.Forse chi lo sperimenteràfin da domani rischia divincere già il secondo tur-no. Basta aprire le finestre eci accorgiamo che rischia-mo di stare fermi, mentreintorno a noi molti cammi-nano con passo svelto edaltri addirittura si sonomessi a correre. Restare in-dietro non giova a nessunoe dunque qualcosa bisognafare, presto. Cacciati dallaporta i programmi e la re-altà concreta dei fatti rien-trano dalla finestra. È suquesto, sul concreto del-l’amministrare e del buongovernare che ci dobbiamomisurare, senza sconti pernessuno. E su questo, e nonsu altro, c’è da scommetter-ci, si giocherà anche laprossima campagna eletto-rale politica. Chi la vuolvincere si sintonizzi con gliitaliani e lavori su questoregistro, da subito.

Francesco Bonini

Page 7: popolo 19 maggio 2011

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI STRADELLA - VALLE STAFFORAOLTREPO’Giovedì 19 maggio 2011

IL POPOLO dell’

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVEDuomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17,30 (sa-bato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11-12-18 (sabato18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna diFatima ) 11-18 (sabato 18); S. Ma-ria della Salute (tel.41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato 18); S. Pietro (tel.41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674):ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); SantaMaria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (saba-

to 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel.646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore17; Gerlina: ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 maggio 2011Giovedì 19: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286)Venerdì 20: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427)Sabato 21: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)Domenica 22: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104)Lunedì 23: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426)

Martedì 24: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)Mercoledì 25: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063)Edicole aperte domenica 22 maggio 2011(Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci;Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, RondòCarducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti;Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, viaGaribaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116.Distributori aperti domenica 22 maggio 2011(Turno F): AGIP, via Lomellina 50.

RIVANAZZANO TER-M E - Quattro nuovi par-cheggi saranno realizzati nelterritorio comunale di Ri-vanazzano Terme con unnotevole aumento di postiauto.A parlare di questi impor-tanti interventi nella notalocalità termale è il primocittadino Romano Ferrariche dichiara: “Prima di tut-to, sarà ripristinato il par-cheggio dove si trovano at-tualmente posizionati i con-tainer delle scuole. Questo intervento, va sotto-lineato, non costerà nulla alcomune in quanto abbiamoindetto un bando mettendoin vendita i container stessi.Il vincitore del bando avràl’onere di ripristinare l’arealiberando gli spazi per i par-cheggi”.“Nel giro di pochi giorni -continua il sindaco - saràpronto il parcheggio in

piazza del Teatro che verràceduto al comune da un pri-vato, a seguito di una con-venzione.Anche in questo caso nonsarà speso un euro. Il terzoparcheggio sorgerà in viaPedemonti”.Nel complesso, secondo

una prima stima, i tre par-cheggi citati garantirannouna settantina di nuovi po-sti auto.“Nell’ultimo consiglio co-munale - prosegue RomanoFerrari - abbiamo cambiatola destinazione d’uso di unterreno di fronte alla Valvi-

talia, trasformandolo daagricolo a parcheggio. Questa soluzione consentiràda una parte ai dipendentidella Valvitalia una mag-giore disponibilità di postiauto e dall’altra di garantireuna maggiore sicurezza intratto di strada che vede unacircolazione importanti dimezzi”.Altri lavori voluti dall’am-ministrazione comunale so-no quelli sull’acquedottoche consentiranno di garan-tire un’adeguata forniturad’acqua alla suggestiva fra-zione di Nazzano.Questo intervento in corsod’opera è realizzato dal-l’Asm di Voghera su richie-sta del comune. Infine, èstata abbellita un’aiuola al-l’ingresso del paese sullastrada Bressana - Salicementre è in fase di appron-tamento l’abbellimento del-l’aiuola dell’aeroporto.

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Problema auto? Ecco l’iniziativa del Comune di Rivanazzano Terme Alla scuola De Amicis di Voghera

VOGHERA - Presso laBiblioteca Ricottiana di Vo-ghera si terrà sabato 21maggio, alle ore 16, la pre-sentazione del libro “Rol-ling Vietnam: radiografia diuna guerra” di Nicola Ger-vasini. La bibliografia è cu-rata da Jimmy Ragazzonmentre l’introduzione daMarco Denti. L’evento èpatrocinato dell’assessoratoalla cultura del comune. “Lavorando a metà strada trail saggio e il romanzo -spiega Denti nella sua re-censione - Gervasini ha ri-costruito un’avvincente sto-ria del Vietnam attraverso lecanzoni: la trama, a sfondogenerazionale, che lega Da-vid Pry al padre e alla figlia

Melinda (la storia cominciaproprio con lei e con un di-sco di Bruce Springsteen,protagonisti di un breveprologo ambientato nel2006) serve soltanto a rian-nodare le vicende, i legami,e le virtù di canzoni chehanno risvegliato la co-scienza di una nazione ehanno aiutato a trovare ilmodo di chiudere quellaguerra”.

VOGHERA - Il giovane FrancescoMembrini (19 anni, monzese, ma tes-serato per la società Ariberto di Co-mo), ormai più di una semplice pro-messa delle bocce e già protagonistacon la nazionale azzurra giovanile inoccasione dei Campionati Europei di-sputatisi a Voghera nell’ottobre delloscorso anno, si è aggiudicato la quintaedizione del “Memorial Luigi Ghioz-zi”. Le fasi finali della gara hanno avutoluogo sabato 7 maggio sulle corsiedel bocciodromo del Centro SportivoVogherese, il cui gruppo bocciofiloha ben organizzato la manifestazione.Al torneo, a carattere regionale, hanno

partecipato 264 individualisti, sotto ladirezione di Roberto Vilmercati, assi-stito da Marco Marchese, RobertoRoccato, Celestino Antoninetti e da-gli altri arbitri del comitato oltrepada-no, coordinati da Fausto Bergami. Nella finalissima, Membrini ha avutoragione del pavese Enrico “Chicco”Cambieri, alfiere della società PaoloColombo di Milano: una vittoria con-vincente, quella del campione europeogiovanile, il quale ha dimostrato dipossedere classe cristallina, calmaolimpica e un’ottima visione di gio-co, unita peraltro a ineccepibili dotitecniche.Sul terzo gradino del podio sono sali-

ti, a pari merito: Giorgio Albera (Chi-usani) e Ilario Finotti (Artigiani diPavia). A impreziosire l’alta classifi-ca, al quinto posto ex aequo, si sonopiazzati: Pietro Quaglini e Pietro Ma-sante (entrambi portacolori del ClubArancione di Bressana Bottarone), Ma-rio Maruffi (Cesare Battisti di Vige-vano) e il vogherese Mauro Perotti(alfiere della Campagnolese di ReggioEmilia), autore di una prova assaisfortunata. Alle premiazioni eranopresenti i responsabili del comitatotecnico territoriale di Voghera, i diri-genti del Centro Sportivo Vogherese,società organizzatrice e i familiari del-l’indimenticabile Luigi Ghiozzi.

“Storie di fiume”e tornei di fine annoVOGHERA - Arrivati al-l’ultima tappa del loro pri-mo percorso scolastico, glialunni delle classi 5^ B e 5^C della scuola primaria “DeAmicis”, venerdì 6 maggio,hanno davvero offerto unasplendida serata ad amici eparenti con la rappresenta-zione teatrale “Storie di fiu-me” tenutasi presso il Te-atro del Centro Adolescere.Una storia di animali chevorrebbero vivere in am-bienti puliti, non inquinantie non alterati dall’uomo,ma che si sono adattati asopravvivere lungo corsid’acqua che spesso, persinodall’odore e dal colore, rive-lano l’intervento devastantedell’uomo che distrugge apoco a poco le bellezze del-la natura.Una storia impegnativa darappresentare, ma che ha of-ferto l’opportunità di riflet-tere su un argomento al-quanto spinoso.Il regista Bruno Cavanna ele insegnanti Giovanna Laz-zati, Antonella Piro e An-tonella Rizzola hanno so-stenuto e guidato gli alunniin questa emozionante av-ventura teatrale, occasioneper imparare ad avere più fi-ducia in se stessi e sconfig-gere, per alcuni, la timidez-za.“Sentirsi appartenenti ad ungruppo che lavora per ununico obiettivo è davverosplendido, senza trascurareche ci siamo divertiti tantis-simo in questo splendido

percorso da attori”. Così di-ceva l’alunna presentatricedello spettacolo e continua-va: “Siamo sicuri che inteatro la voce e il gesto de-gli attori, sia pur piccolicome noi, siano sufficienti,se uniti all’immaginazionedegli spettatori, per raccon-tare qualunque storia, la-sciandone intatta la magia.Si concluderà invece il 24maggio il vasto progetto diScienze Motorie finanziatodal Comune di Voghera e ilprogetto di Scienze Motoriefinanziato dal Ministerodell’Istruzione dell’Univer-sità e della Ricerca e dalComitato Olimpico Nazio-nale.Alla presenza del dirigentescolastico Lucio Garbelli edelle autorità comunali glialunni di tutte le classi sfi-leranno nel cortile dellascuola e daranno prova delleloro abilità motorie attra-verso tornei e giochi orga-nizzati.Per tutta la durata dell’annoscolastico gli alunni hannousufruito di due ore settima-nali di educazione motoria.Grazie a validi esperti i ra-gazzi hanno acquisito i va-lori che lo sport esprime:rispetto, sacrificio, spiritodi squadra e di altruismo.Sempre in mattinata, nellapalestra della scuola, sisvolgerà il saggio di karatea conclusione di un percor-so condotto dai maestriMontesanti e Rossi.

p. f .

Quattro nuovi parcheggi a costo zero

Bocce, a Voghera il Memorial Luigi Ghiozzi

Nicola Gervasini

Page 8: popolo 19 maggio 2011

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BRONI - Giovedì 12 mag-gio alle 17, nella cornice diVilla Nuova Italia, si èsvolta la presentazione delprogetto degli interni delnuovo Teatro Carbonetti.L’architetto Domenico Can-trambone, direttore dei lavo-ri, ha fatto il punto sull’an-damento delle ristrutturazio-ni che stanno riportando invita lo storico teatro brone-se e ha presentato in ante-prima i progetti per gli in-terni.A seguire si è svolta la vi-sita pubblica al cantiere,con i cittadini che hannopotuto constatare il livellodi avanzamento dei lavori.La struttura risorgerà comeedificio polivalente grazie aun accordo stipulato dal co-mune di Broni con la so-cietà Iridea per una cifra su-periore ai tre milioni di eu-ro interamente a carico diprivati; il Comune, infatti,non verserà un euro per l’o-pera finita.“Il Teatro Carbonetti era unedificio che aveva persomolto dell’antico splendore,per questo motivo lavorareper la sua rinascita è moltoemozionante. – spiega l’Ar-chitetto Catrambone – Ècome lavorare sulla storiadella città di Broni.Si sentono gli anni trascor-

si, il fasto ed il successodell’epoca della costruzione,quando un grande pubblicopartecipava alle rappresenta-zioni ed il teatro era uno deiluoghi simbolo della città. A volte sembra ancora di ri-vedere l’epopea del cinemaitaliano del dopoguerra, conil grande successo di pub-blico che veniva a vedere igrandi attori di quel fortuna-to periodo, a cui è seguitonegli ultimi venti anni, do-po il boom degli anni ’60,un grande silenzio ed abban-dono, sintomo di un declinoche poi ha contagiato anchel’intera città”.L’architetto ha spiegatoquale è stato il modus ope-randi nel portare avanti i la-

vori. “Nell’opera di recupe-ro del Carbonetti ho cercatodi trasferire la grande emo-zione che ho provato nelcamminare dentro ed intor-no a questo monumento. Ho voluto esprimere ciòche questo teatro è stato: unpezzo di storia della città,con i suoi momenti di glo-ria, i suoi slanci, ma anchecon le sue contraddizioni edi suoi errori, perché possatornare ai fasti di un tempo.Una volta ristrutturato, ilCarbonetti diventerà il sim-bolo di quello slancio e diquella rinascita che Broni daqualche anno a questa parteha ripreso con vigore, cosìche possa tornare ad esserela città guida per tutto il

territorio circostante”.Una volta completato, ilnuovo Carbonetti sarà unasorta di centro polifunziona-le, con una sala principaleche potrà ospitare fino a400 persone, delle quali cir-ca 290 in platea e 110 ingalleria.Il ridotto, situato al pianosoprastante il foyer, oltre adassolvere alle normali fun-zioni di spazio di disimpe-gno negli intervalli deglispettacoli, potrà essere uti-lizzato come sala riunioni,con una capienza di circa120 persone, o come spazioper mostre d’arte, piccoliconcerti, rappresentazioniridotte.La galleria potrà essere se-parata con una pannellaturarimuovibile ed essere an-ch’essa utilizzata come salaconvegni o per la proiezio-ne di cinema d’essay.Un ulteriore spazio sopra-stante il ridotto, situato nelpiano sottotetto costituiràun’ulteriore dotazione delteatro che potrà essere uti-lizzato, oltre che per le soli-te funzioni di incontro, an-che per scuole di ballo o direcitazione o per altre desti-nazioni che si potranno in-dividuare nella logica dimettere a reddito parte dellastruttura.

LUNGAVILLA - La sta-gione 2011 di Pedale Lun-gavilla ha preso il via, an-che dal punto di vista orga-nizzativo.Abbandonata la casacca del-l’Upol, ora la società cicli-stica per Giovanissimi (11corridori dai 7 ai 12 anni)diretta da Angelo Bianchi siprepara a due importanti ap-puntamenti in Oltrepò Pa-vese. Il primo è in pro-gramma domenica 29 mag-gio a Castelletto di Bran-duzzo: si tratta della decimaedizione del Trofeo Massi-miliano Cebrelli alla me-

moria, in collaborazionecon l’associazione “AmiciSportivi” di Castelletto di

Branduzzo e con il patroci-nio del Comune di Castel-letto. Il ritrovo è fissato al-

le ore 13.30 presso ilCentro Sportivo in via Ca-sarini, inizio gare previstoper le ore 15. C’è poi il IGran Premio Città di Bronidomenica 5 giugno: in que-sto caso il ritrovo è fissatoper le ore 13.30 pressoVilla Nuova Italia in viaTogni, inizio gara alle ore15. In entrambe le gare sa-ranno premiate le due so-cietà con il miglior punteg-gio. Per ogni gara verrannoanche premiati i primi cin-que atleti in classifica diogni categoria.

a.b.

MONTEBELLO DEL-LA BATTAGLIA - Que-st’anno il 152° anniversariodella battaglia di Montebel-lo verrà celebrato venerdì 20maggio, alle ore 21, pressola Sala polifunzionale (exS.O.M.S.) di Via GiacomoVeniali, 11 a Montebellodella Battaglia.La compagnia teatrale “Natiper sognare”, sorta nel 2009in seno all’associazione“Montebello di nome e difatto“, presenterà con la par-tecipazione di ElisabettaPozzi, una delle attrici ita-liane più apprezzate, “…o

mia patria… sì bella e per-duta…”, a cura di ElisabettaPozzi, Stefania Meriggi eGiuliana Sacconi.Gli attori del gruppo sonoPia Colombo (capo compa-gnia), Daniele Bonventre eSamuele Bassanese.La serata rappresenterà unmomento in cui storia, let-teratura, politica, arte e mu-sica si incontrano e si fon-dono, attraverso letture edaneddoti dell’epoca affidatialla voce di Elisabetta Poz-zi, come cronista degli av-venimenti e agli altri attori-narratori che daranno vita

alle parole e ai personaggidella storia.Il coordinamento musicale èa cura di Daniele D’Angelo.L’ingresso è ad offerta.Elisabetta Pozzi è un’attricegenovese che ha debuttato adiciassette anni, nel 1974,ne “Il fu Mattia Pascal” diPirandello, per la regia diLuigi Squarzina accanto aGiorgio Albertazzi, con cuiha lavorato in molti spetta-coli. Tra le innumerevolisue attività ha lavorato an-che in cinema e Tv e dal1979 è nell’ensemble delTeatro di Genova.

CECIMA - Il Planetario eOsservatorio Astronomicodi Ca’ del Monte, situatonel comune di Cecima, staorganizzando importantiiniziative. Proseguono in-fatti le osservazioni del sole(sempre più spettacolari) edella volta celeste notturna.Sabato 21 maggio alle ore21.30 sarà organizzato l’e-vento intitolato “Stelle chepulsano, stelle che variano:stelle tra la vita e la morte”. L’osservazione notturnaguidata del cielo stellato siterrà a occhio nudo con ipuntatori laser (per imparare

a orientarsi e riconoscerecostellazioni e pianeti), coni binocoli giganti e i tele-scopi. Si andrà a caccia distelle particolari e oggettidel profondo cielo quali lenebulose. Da fine mese in-vece cominciano i venerdì ele domeniche dedicate allemeraviglie del cielo sotto lacupola di 8 metri. Si partesabato 28 maggio, con laprima nazionale di SpaceOpera, un trionfo italiano alivello mondiale: uno spet-tacolo per avvicinarsi allaconoscenza del cielo, a par-tire dal Sistema Solare.

FUMO - Compie 72 anniil bel tempio mariano diFumo, ma appare più gio-vanile che mai all’interno eall’esterno.È legittimo pertanto espri-mergli l’augurio di “buoncompleanno”.Indimenticabile quel venerdì26 maggio 1939 che videcentinaia di pellegrini e difedeli, di sacerdoti, di reli-giosi e religiose della Fami-glia orionina parteciparecon fede e commossa esul-tanza alla cerimonia dellabenedizione solenne dell’a-pertura al culto del santua-rio, effettuata dall’allora ar-civescovo di Tortona Mons.Egisto Domenico Melchio-ri.Alcuni di noi, presenti allefunzioni, rammentano i beimomenti e l’entusiasmo diquella giornata, sorta all’in-segna del cielo molto nuvo-loso, della pioggia e cheimprovvisamente si illu-minò di luce durante il sa-cro rito.Con la presenza dei prota-gonisti, anzitutto quella didon Luigi Orione, commos-so e rapito anche se provatodalla malattia e dalla stan-chezza.Poi la presenza del canonicoPerduca il quale, terminatala benedizione del tempio,celebrò la prima Messa al-l’altar maggiore appenaconsacrato.Infine la presenza di donCarlo Sterpi, vicario e poisuccessore di don Orione al-la guida della Congregazio-ne.L’anno successivo, il 25maggio 1940, vigilia dellafesta, giunse la bellissimastatua della Betata Vergine,benedetta al santuario prin-cipe di Caravaggio e intro-nizzata nella sua sede, lacripta.Don Orione era assente; ilSignore l’aveva chiamato inParadiso il 12 marzo prece-

dente.Il nostro santo aveva previ-sto la sua assenza.L’8 marzo, vigilia della suapartenza da Tortona perSanremo, ricevendo il cano-nico Perduca ed il signorAngelo Ascagni, disse loro:“Ma sapete che il vostro ca-nonico ha ordinato una nuo-va statua della Madonna?Vedrete, vedrete che bellafesta faranno quei di Fumo. Che bella festa faranno!”.Don Perduca volle corregge-re l’espressione del Diretto-re: “Signor Direttore, chebella festa faremo”.E il santo replicò: “No, no!Che bella festa faranno!”. Profetiche parole!San Luigi Orione tuttavia èancora presente e ci benedi-ce dal cielo.È sempre presente al san-tuario di Fumo e ripete lealtre sue parole profetiche:“Ave Maria! Le generazionipasseranno davanti a Te ve-nerandoti, piene di ammira-zione e di speranza e diran-no commosse: qui Tu seicon noi!E qui verranno tanti figli,camminando per mari e permonti agli splendori del tuovolto, o Madre adorata”.

Don Luigi Quaglini

Festa della Madonnadi Caravaggio

Prende vita il nuovo teatro Carbonetti

Pedale Lungavilla riparte dal trofeo Cebrelli

Le stelle di Ca’ del Monte

Presentazione in anteprima del progetto e visita al cantiere Giovedì 26 maggio a Fumo

Il progetto presentato a Villa Nuova Italia

Il programma:

- Sante Messe: Ore 7.00,8.00, 9.00, 10.00, 11.00,

16.00, 18.00, 21.00

- Ore 16.00 Santa Messadell’Apparizione

SupplicaProcessione

- Ore 21.00 Santa Messacelebrata da

Mons. Martino Canessa,Vescovo di Tortona

Elisabetta Pozzi reciterà per la battaglia di Montebello

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VARZI - Le celebrazioniper il novantesimo anniver-sario della fondazione del-l’Associazione Nazionaledel Fante, iniziate l’annoscorso in varie parti d’Italia,si sono concluse la mattinadi domenica 1° maggio pro-prio nell’Oltrepò pavese,dove la sezione di Voghera,presieduta dal commendato-re Giorgio Andreoni, ha ap-posto una targa all’esternodel Tempio della Fraternitàdi Cella di Varzi, scopertadal presidente nazionaleAntonio Beretta.Alla solenne cerimonia han-no partecipato numerose de-legazioni lombarde e pie-montesi, in aggiunta a quel-le del Corpo delle infermie-re volontarie che, con l’i-spettrice regionale, Angiola

Sonvico, celebravano ilconvivio regionale. Presente inoltre il Comitatovogherese della Croce Ros-sa, che col presidente Fau-sto Cavanna ha dato inizioalle celebrazioni per l’ottan-tesimo della costituzione.Presenti anche le rappresen-tanze delle associazionicombattentistiche e d’arma,con labari e bandiere, ed au-torità civili e militari.Tra queste il nuovo tenentedella Guardia di Finanza diVoghera, Valentina Usai, edil capitano Francesco Zio,del comando carabinieriiriense, in rappresentanzadel comandante provinciale,colonnello Bellitto.I comuni di Varzi, Vogherae Pietra de’ Giorgi eranopresenti con i vicesindaci

Gianfranco Bedini e Giu-seppe Fiocchi ed il sindacoGianmaria Testori, accom-pagnati dai rispettivi gonfa-loni; a questi si è aggiuntoil presidente uscente delConsiglio provinciale, Lui-gi Bassanese.Ad aprire il corteo il meda-gliere dell’A.N.F., custodi-to presso il museo storico“Giuseppe Beccari”, intito-lato al dirigente locale e na-zionale dell’associazioneche lo fondò insieme ai fan-ti della sezione cittadina. All’interno del luogo di cul-to è stata officiata la SantaMessa da don Luigi Berni-ni, succeduto a don AdamoAccosa, che fu cappellanomilitare nella Seconda Gu-erra Mondiale e creatore delTempio.

La cerimonia era tra l’altroin contemporanea con quel-la celebrata a Roma per labeatificazione di papa Gio-vanni Paolo II, a Cella raf-figurato ai lati dell’altare dadue quadri del medico e pit-tore Frascaroli.A conclusione della manife-stazione il ricavato è statodonato alla CRI di Voghera.

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IN BREVEIN BREVE

La Banda di Montù per il Guatemala

MUSICA / PAVIA

Grazie alla cortese disponibilità del Complesso BandisticoMontuese e dell’Archivio di Stato di Pavia, sabato 21maggio, alle ore 21, nella splendida cornice del Chiostrodell’Archivio di Stato di Pavia, si terrà un concerto direttodal Maestro Franco Garbarini, affiancato da Duilio Loi peril training artistico, per aiutare il Guatemala. Il concerto èpromosso dall’associazione AINS nata sulla spinta di ungruppo di professionisti, di aggregarsi attorno ad una filo-sofia professionale, il Nursing Sociale. Con questo termi-ne si vogliono intendere tutti quei principi che accomuna-no e sono fondamento delle professioni al servizio dellapersona.

Lezione di ciclismo

SCUOLA / BRONI

Nei giorni precedenti il passaggio del Giro d’Italia a Broni,alla scuola primaria “Paolo Baffi” si è parlato di ciclismo. Franco Scabrosetti (in foto), nostro collaboratore e appas-sionato di sport, ha tenuto una lezione su molti aspetti del-la “corsa rosa”. Con l’aiuto di immagini, di riproduzioni dimanifesti e volantini, partendo da lontano, è stata ricostrui-ta la storia degli ultimi decenni. Gli alunni delle classiquarte e quinte hanno potuto così conoscere vicende di tem-pi lontani in cui ancora non erano nati, ma che costituisco-no il “tessuto” del nostro oggi. Parlando di personaggi co-me Marini, Valle, Metra, Bombini e Berzin, ai bambini èstato raccontato uno sport popolare, ancora profondamenteamato dalla gente, fatto di fatica e di passione, valori che inostri piccoli possono sperimentare anche riflettendo sulpassato, sugli esempi di gente grande e semplice.

Raduno annuale di S.O.S. Bukavu

PREGHIERA / FORTUNAGO

Domenica 29 maggio, alle 16.45, l’associazione S.O.S.Ospedale di Bukavu organizza l’incontro di preghiera an-nuale a Fortunago. Alle ore 17 nella chiesa parrocchiale,dopo il canto dei vespri e l’adorazione del Santissimo, saràcelebrata la S. Messa da don Alfredo Ferrari e da mons.Francesco Giorgi. Al termine della cerimonia, presso il ri-storante “Pineta” ci sarà un momento conviviale (il costodella cena è di 20 euro).

100 anni all’ombra del Tricolore

PROIEZIONE / BAGNARIA

Il Comune di Bagnaria organizza per la serata del 20 mag-gio, alle ore 21, presso la sala “Centro di aggregazionePonte Crenna”, la proiezione del filmato multimediale ri-sorgimentale “100 anni all’ombra del Tricolore” di TullioScolè, filmato a soggetto narrativo sceneggiato con graficache narra gli eventi più significativi accaduti in Italia dal1848 al 1948. È un’opera scenografica di alta emotività:quando nella sala si alzano le note delle canzoni risorgi-mentali e la banda dell’esercito intona l’inno del Piave,un’ondata di emozione travolge gli spettatori.

Cementeria di Broni

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STRADELLA - L’orato-rio di Stradella grazie a donCristiano Orezzi, e alla pro-fessoressa Nunzia Bigonidell’Isituto Faravelli, haproposto per il terzo annoconsecutivo un incontro tragli studenti dell’Istituto su-periore Faravelli, gli stu-denti del Santachiara e unrelatore importante.Quest’anno la mattina divenerdì 13 maggio è statoospite don Paolo Padrini,parroco di Stazzano e inven-tore deel’iBreviary un’appli-cazione per iphone che hareso disponibile l’utilizzodel breviario sui cellulari. Attualmente don Padrini èstato chiamato dal il Ponti-ficio Consiglio delle Co-municazioni sociali percoordinare il progetto delportale vaticano “Pope2-You.net”.I ragazzi delle scuole supe-riori sono stati coinvoltinel tema dell’importanzadella comunicazione e delle

relazioni attraverso i new-media (la vasta gamma dicellulari e pc costantementeconnessi ad internet, i so-cial network come FB e iblog).La Chiesa grazie al PapaBenedetto XVI ha compresol’importanza dei new-mediaper diffondere il messaggiodel Vangelo, così don PaoloPadrini ha ribadito il con-

cetto che i new media sonostrumenti nelle mani dellepersone e come tali non so-no né buoni né cattivi, essivanno usati al pari di altristrumenti.Ha poi toccato problemiimportanti quali la realtà delvirtuale e il concetto dipersona e della consapevo-lezza che ciascuno ha di sédella propria dignità. I new

media aprono scenari ineditie tutti da esplorare, sarà ne-cessario stabilire delle rego-le per il loro utilizzo ad e-sempio parlando di FaceBook, don Paolo ha sottoli-neato la genialità di questosocial network nel ripristi-nare la parola amicizia, in-fatti il successo di Face Bo-ok è dovuto alla possibilitàche ognuno di noi ha di po-ter stringere nuove ed infi-nite amicizie, tuttavia donPaolo ha messo in guardia igiovani dai pericoli nascostinella realtà virtuale. Dopogli interventi dei giovanidon Paolo ha riproposto pa-role chiave importanti pertutti sia giovani sia adulti:senso del pudore e dignitàpersonale. La preside PieraCapitelli nel suo interventodi saluto conclusivo ha rin-graziato don Cristiano Orez-zi e don Paolo Padrini peraver organizzato un incon-tro dibattito stimolante einteressante per tutti.

VARZI - Oggi, giovedì 19maggio, l’AssociazioneFamigliare Nova Cana, conil supporto di RegioneLombardia e della Fonda-zione Banco del Monte diPavia, organizza, in colla-borazione con l’IstitutoSuperiore Industria e Arti-gianato IPSIA Calvi di Var-zi, l’evento “Costruire il fu-turo comune: i giovani in-contrano i garanti della so-cietà civile”.L’incontro vedrà come pro-tagonisti i giovani studentiche, durante la mattinatapotranno confrontarsi e co-noscere le diverse istituzio-

ni che svolgono, all’internodella nostra società, la fun-zione di garanti della lega-lità.Il progetto nasce dall’esi-genza di mettere i giovanistudenti a conoscenza dellediverse realtà che operanosinergicamente all’internodella società civile, per svi-luppare in loro un senso dirispetto, non di timore, cosìda poter porre le basi per unrapporto di reciproca stimae deferenza.“La nostra intenzione - diceil presidente dell’Associa-zione Famigliare NovaCana, Angela Volpini - è

quella di offrire ai giovaniuna breve descrizione deiruoli e delle funzioni dellepersone che si pongono og-gi come garanti della lega-lità nella nostra società: ènecessario far capir loroquanto sia importante, oggipiù che mai, crescere nel ri-spetto delle norme e delleistituzioni che garantisconola sopravvivenza della de-mocrazia e della pace”.Diverse autorità interverran-no durante la mattinataOltre a Monsignor MartinoCanessa Vescovo della Dio-cesi di Tortona e alla Presi-dente dell’Associazione No-

va Cana Angela Volpini,saranno presenti i rappre-sentanti delle Forze dell’Or-dine e delle principali As-sociazioni di volontariatoche operano sul nostro terri-torio, al fine di dare la pos-sibilità ai ragazzi di creareun rapporto privilegiato contali istituzioni. Il tema della sicurezza è digrande attualità soprattuttonegli ultimi anni.Sono diverse le iniziativeche vengono organizzatenella nostra provincia peraffrontare questa importantetematica.

u.c .

Don Padrini ha incontrato gli studenti

Lezione di legalità con Nova Cana e l’Ipsia

A Stradella con l’Oratorio, l’Istituto Faravelli e il Santachiara

Il novantesimo della fondazione del “Fante”

Piera Capitelli e don Paolo Padrini

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ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 1111AATTTTUUAALLIITTAA’’GGiioovveeddìì 1199 mmaaggggiioo 22001111

Andrea Longhi e Carlo Tosco in un libro spiegano come la costruzione di nuovi edifici religiosi influenzi la società

L’architettura ecclesiale in Italia dal dopoguerra ad oggi

ROMA - Nella post-fazio-ne del libro uscito recente-mente per le edizioni Stu-dium di Roma, “Architet-tura, Chiesa e società inItalia (1948-1978)” lo stori-co Francesco Traniello sidomanda “Che cosa è pre-cisamente una chiesa? La risposta non è così age-vole come sembra. Già ilfatto che il termine la defi-nisce sia identitco qa quellodell’assemblea (ecclesia)che vi si raccoglie complicanon poco il problema, per-ché suggerisce l’idea che daqui si debba partire per co-glierne il significato e, se,

vogliamo la funzione”. Da questa considerazioneprende il via la ricerca che,con grande competenza eprofondità due autorevolistudiosi della scuola torine-se, Andrea Longhi e CarloTosco, esperti riconosciutidi architettura religiosa inItalia hanno realizzato nelloro volume. Il rapporto tra religione esocietà dell’Italia del dopo-guerra non può prescinderedalla costruzione degli edi-fici sacri, chiese e santuari.Sono soprattutto le chiese, inuovi edifici di culto, pen-sati, progettati e vissuti,

edificati nei grandi centriurbani, e non solo, a rac-contare una dimensionenuova del cattolicesimo ita-liano. La cultura architettonicache si rapporta con le co-munità cristiane è, infatti,un’altra interessante sfac-cettatura delle architetturedi chiese che ritroviamo nelnostro Paese, dove a mag-gior ragione appare fonda-mentale la conoscenza dellastoria sociale, che però faattenzione a non prendere ilsopravvento, come purenella prima parte del testo,sugli aneddoti del progettoe della costruzione. Nell’età contemporanea ilprogetto delle chiese si è ra-dicalmente secolarizzato,istituendosi come rapportoconvenzionale tra una com-mittenza (diocesi o ordinereligioso), un progettista eil corpo, piuttosto indefinitose non talvolta anonimo,della comunità di fedeli. La finestra temporale cheva dal 1948 (prime votazio-ni politiche dell’Italia de-mocratica) al 1978, anno dielezione di papa GiovanniPaolo II, è assunta dagli au-tori come ambito per l’indi-viduazione di linee di indi-rizzo e di interpretazione

del magmatico fenomenodell’edilizia religiosa, chepercorre con carsica (e tal-volta fragorosa) capillarità,l’Italia della ricostruzione,del boom economico e de-gli anni di piombo Il testo è uno spaccato pre-ciso e continuo di ciò cheha determinato la costruzio-ne delle chiese nel trenten-nio in questione (a partiredall’inizio della Repubblicaall’apertura del pontificatodi Giovanni Paolo II).Non un catalogo cronologi-co di opere connotate dallafirma del progettista, ma unracconto della storia socialedel Paese all’interno del

quale si collocano gli esem-pi citati - una parte ancoraminima dell’intero patrimo-nio nazionale - modelli ar-chitettonici e soluzioni tipo-logiche discontinue, spec-chio del rapporto chiesa/co-munità, Chiesa universa-le/comunità locali. La denuncia della mancan-za di una “storia sociale”dell’architettura di chieseaccomuna i due contributi. In particolare Longhi, nelsuo “Cultura architettonica,vita ecclesiale e associazio-nismo cattolico dal dopo-guerra al Concilio VaticanoII” definisce i risvolti piùimportanti sui luoghi litur-

gici ed ecclesiali di naturanon-parrocchiale, avviandoun discorso sulla policentri-cità del dibattito ecclesialelegato all’attività dell’asso-ciazionismo cattolico e del-le congregazioni religiosecome le articolazioni giova-nili dell’Azione Cattolica(Giac e Gf), la Fuci, il Mo-vimento Laureati o l’Operadella Regalità fondata daPadre Agostino Gemelli. In particolare grande rilievoviene dato alla costruzionedelle case per pellegrini ro-mane (Domus Mariae eDomus Pacis per fare unesempio).

Luca Rolandi

Il Presbiterio del Duomo come si presenta dopo il rifacimento del 2006

Il Presbiterio del Duomo di Tortona prima della sistemazione

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ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO1122 AATTTTUUAALLIITTAA’’GGiioovveeddìì 1199 mmaaggggiioo 22001111

Chiara Giaccardi è l’autrice di uno studio sui giovani che sarà presentato al Convegno della Cei, in corso a Macerata

Il ruolo della fede nella formazione di “identità digitali”MACERATA - In che modo vieneusata la Rete per scambiare conte-nuti e per stare in relazione con glialtri? A questo interrogativo è de-dicata la ricerca “quantitativa”, daltitolo “Identità digitali: la costru-zione del sé e delle relazioni tra on-line e offline”, i cui risultati saran-no presentati al convegno Cei “A-bitanti digitali” che inizia oggi aMacerata e si conclude sabato 21maggio. Lo studio, che prende inesame i nati tra il 1986 e il 1992,segue di un anno l’analisi “qualita-tiva”, “Relazioni comunicative eaffettive dei giovani nello scenariodigitale”, elaborata in occasionedel convegno “Testimoni digitali”(aprile 2010). Alla curatrice delledue ricerche, Chiara Giaccardi, do-cente di sociologia e antropologiadei media all’Università Cattolicadi Milano, abbiamo rivolto alcunedomande.

Quali sono i principali processidi costruzione delle “identità di-gitali”?

“I processi di costruzione delleidentità sono complessi, ma nonparlerei di ‘identità digitali’: caso-mai il digitale è il territorio di sin-tesi, che consente di mantenerecollegati i diversi ambiti significa-tivi per il sé e di alimentare costan-temente le relazioni significative.Come già era emerso nella prece-

dente ricerca qualitativa presentataal convegno ‘Testimoni digitali’nel 2010, più che un ambito di pro-gettazione e di immaginazione delsé, la rete è uno strumento di ge-stione della complessità, rispetto aun’esistenza che ha il suo baricen-tro offline”.

È possibile tracciare un identikitdegli “abitanti digitali”?

“Intanto si tratta di giovani che‘transitano’ continuamente tra l’on-line e l’offline, tra la rete e la realtàconcreta; che non scambiano il vir-tuale con il reale, ma che nemmenovedono una contrapposizione traquesti due territori, entrambi ormaifondamentali dal punto di vista esi-stenziale. In rete si trasferiscono lerelazioni costruite nei contesti diinterazione faccia a faccia; ci sonopoi alcune relazioni che vivono so-lo in rete, ma più difficilmente re-lazioni nate in rete si trasferisconooffline. E la dimensione interpersonale,nella concretezza dell’incontro fac-cia a faccia, è quella ritenuta fon-damentale, anche se del virtualenon si può più fare a meno”.

Oggi si parla molto della genera-zione dei “nativi digitali” con-trapposta a quella degli adulti.Quali riflessioni dal punto di vi-sta educativo?

“I nativi digitali hanno un vantag-gio: sanno muoversi con naturalez-za e abilità nell’ambiente digitale,senza bisogno di imparare. Ma hanno anche uno svantaggio:non hanno conosciuto una realtàdiversa e faticano a non dare perscontato l’ambiente che li circonda.E, come scriveva McLuhan, se nonsiamo consapevoli dell’ambientenon possiamo neanche essere libe-ri, perché ne veniamo ‘massaggia-ti’ e plasmati senza poter opporreresistenza. Senza una consapevo-lezza delle caratteristiche dell’am-biente è difficile capire che oltre al-le opportunità ci sono anche i ri-schi: il rischio di scambiare la con-nessione per relazione, la condivi-sione di tempo e attività ludicheper amicizia, di confondere lo

scambio di materiali e informazio-ni con il ‘dono’, di non riuscire avedere al di là della dimensioneorizzontale della rete, solo per ci-tarne alcuni. Se i nativi possiedonola capacità di muoversi velocemen-te, ma spesso non sanno dove an-dare, gli adulti, ‘immigrati digitali’,sono più impacciati nei movimentidentro il nuovo ambiente, ma pos-siedono le bussole dell’esperienza,la consapevolezza di altri ambienti(con altre opportunità e altri rischi),la capacità di collegare il presente aun passato per immaginare con piùconsapevolezza il futuro. Oggi di-venta cruciale, anche e soprattuttoper l’educazione, la capacità di co-struire un’alleanza intergenerazio-nale, nella quale, secondo la logicadella condivisione e della recipro-cità che è tipica della rete, potersiscambiare i rispettivi doni”.

Come educare gli adulti alle nuo-ve tecnologie?

“Non tutti gli adulti devono perforza diventare esperti di nuovetecnologie, ma un aspetto è impor-tante: che capiscano le logiche difunzionamento dei nuovi linguag-gi, con la consapevolezza che, pereffetto di questi, l’educazione nonpuò più essere una ‘trasmissione dicontenuti’, basata sul principio diautorità e sulla separazione dei ruo-li, ma deve partire innanzitutto dal-

la capacità di ascoltare il nuovoambiente. L’autorevolezza oggi vaconquistata: è una sfida impegnati-va, ma anche un’opportunità pervalorizzare la dimensione di reci-procità dell’educazione”.

In conclusione, come “abitare”da credenti il digitale?

“Abitare è già un verbo program-matico: è un verbo che designa u-n’azione tipicamente umana, per-ché solo gli esseri umani abitano.Abitare vuol dire dare forma alproprio ambiente e non solo adat-tarvisi; significa iscrivere nell’am-biente i significati rilevanti non so-lo per sé, ma per il gruppo in cui cisi riconosce (perché abitare è sem-pre un’azione collettiva).Abitare il digitale da credenti signi-fica non rassegnarsi all’orizzonta-lità della rete, che finisce col diven-tare il regno delle equivalenze indi-stinte, ma essere presenti con losguardo rivolto a ciò che la retenon può contenere; significa cerca-re di essere testimoni della veritàche ci ha toccato, e che continua-mente, al di là dei nostri limiti,riaccende la nostra speranza e ciconsente di condividerla con altri.Per una comunione che non puòavere luogo sul web, per quantoprezioso questo ambiente possa es-sere nell’avvicinare i lontani”.

a cura di Vincenzo Corrado

Chiara Giaccardi

Il Giornalino festeggia 80 anni a VogheraVOGHERA - Nel panora-ma delle riviste per ragazzi,il Giornalino, nato nel 1924,si trova ad essere la più lon-geva rivista per ragazzi d’E-uropa e in Italia l’unico setti-manale destinato a ragazzi eragazze dai 7 ai 14 anni.Oggi ha 100 pagine (com-prese le schede del “Cono-scere Insieme”, che hannovisto la luce negli anni Set-tanta); 87 anni fa di paginene aveva solo 8. A quel tem-po non c’erano ancora rac-conti in sequenza di quadret-ti disegnati, ma illustrazionidi novelle, vignette umoristi-che, notizie curiose e ricer-che utili per la scuola. Il fumetto è arrivato a metàdegli anni Trenta, quasi incoincidenza col trasloco del-la redazione da Alba a Ro-ma. Dopo un’interruzione duran-te la seconda guerra mondia-le, a causa della penuria dicarta, il Giornalino riprendele pubblicazioni e nelle suepagine comincia a “ospitare”il balloon, che rende piùsemplice la lettura dei dialo-ghi del fumetto. Da “settimanale dei piccoli”diventa “settimanale dei ra-gazzi” (come dice la sottote-stata) e raddoppia il numerodi pagine, che diventano 16.Un altro gran salto di qualitàlo ha conosciuto nel 1968,quando la redazione era ap-prodata a Milano, di fianco aquella di Famiglia Cristiana.Lo staff di disegnatori e sce-neggiatori era stato rinforza-to dagli ex collaboratori delVittorioso, storico settima-nale per ragazzi che avevasospeso la pubblicazione nel1967. La sua formula, la stessa del

primo numero, è la cartavincente di questo “mezzoeducativo su carta” che, haraggiunto le 240 mila copiedi diffusione, intorno allametà degli anni ’80, in unmomento di profonda tra-sformazione nell’editoria perragazzi, con la crisi del Cor-riere dei Piccoli e il tramon-to di periodici a fumetti co-me Intrepido e Monello.Un settimanale educativocon la capacità specifica diparlare lo stesso linguaggiodei ragazzi, fatto di giochi,fumetti, spensieratezza, e in-sieme di insegnare le coseutili, andando incontro alla

loro crescita, al loro svilup-po. Un settimanale che, comealtri, ha contribuito all’unifi-cazione d’Italia sotto il pun-to di vista culturale e del lin-guaggio. A questo ultraottuagenariosempre giovane, l’associa-zione “Progetto Voghera”,in collaborazione con ilComplesso scolastico del 1°Circolo di Voghera, dedica,dal 21 al 28 maggio (ma èpossibile una proroga fino alconcludersi delle manifesta-zioni organizzate in città perl’Ascensione), una mostranei locali della Scuola Ele-mentare Dante. Una sede scelta non a caso,ma vista, come la più ade-guata per trattare l’argomen-to dell’informazione ai piùpiccoli, divertendoli e incu-riosendoli. La mostra saràinaugurata sabato 21 maggioalle ore 15,30 e sarà visitabi-le sabato e domenica (ore10-12 e 16-18) e nei giorniferiali (ore 17-19).

Corso di formazione del CSVAALESSANDRIA - E’ iniziato sabato 14 maggio l’ultimocorso di formazione proposto dal Centro Servizi Volonta-riato di Alessandria (CSVA) per il primo semestre dell’anno2011, sul tema “La comunicazione istituzionale delleAssociazioni di Volontariato”. Si propone di fornire ai par-tecipanti le principali nozioni per sviluppare e attivare unaefficace comunicazione atta a dare risalto e valorizzare leproprie attività, nonché per organizzare e gestire al megliola vita dell’associazione. Gli argomenti che il modulo for-mativo si propone di affrontare sono: la comunicazione in-terna all’OdV, attività di comunicazione verso i principaliopinion leaders e potenziali sostenitori (istituzioni, enti,ecc), la comunicazione con i media: e altri strumenti di co-municazione per sensibilizzare e coinvolgere la comunità. Il corso, con cadenza settimanale, il sabato, si tiene dalle ore10 alle 12.30 e prevede ancora due appuntamenti, il 21 e il28 maggio. Si svolge ad Alessandria presso la sala forma-zione del CSVA.

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GGiioovveeddìì 1199 mmaaggggiioo 22001111IILL PPOOPPOOLLOO UUNN LLUUOOGGOO

UUNNAA SSTTOORRIIAA

VOGHERA - Prosegue fi-no a domenica 5 giugno lamostra allestita presso ilMuseo Storico “G. Becca-ri” di Voghera in occasionedel 150° anniversario del-l’Unità d’Italia.La mostra espone per buo-na parte pezzi già presentinel museo ai quali è statodedicato uno spazio più vi-sibile e luminoso. Altri ci-meli sono giunti apposita-mente per l’occasione, pro-venienti quasi tutti da colle-zioni private.Tra i ritratti di Garibaldi,Cavour, Vittorio EmanueleII, e le immagini d’epocadei fratelli Cairoli, i visita-tori si possono immergerenel clima risorgimentale,perdendosi fra le righe deicanti dell’epoca o ammiran-do le colorate cartoline mi-litari. L’esposizione è situa-ta nella splendida sala con-ferenze, dove è esposto ilmedagliere nazionale dellafanteria, che con le sue 741medaglie d’oro ogni annopartecipa a Roma alla para-ta militare del 2 giugno.Numerose sono state le vi-site dal 17 marzo fino aquesto momento.Le celebrazioni per l’im-portante anniversario dellapatria sono state dunque oc-casione per molti di cono-scere il notevole patrimoniodel museo.Il complesso occupa l’alasud-est della ex Caserma diCavalleria, oggi polo cultu-rale della città di Voghera,ospitando, oltre al “Becca-ri”, anche il Museo di Sto-ria Naturale e la Civica Bi-blioteca Ricottiana. La caserma fu ideata pro-prio negli anni in cui tuttala penisola fermentava per

il desiderio di unificazione. Nel 1850 il Comune di Vo-ghera lanciò una sottoscri-zione pubblica per racco-gliere i fondi necessari allacostruzione dell’edificio,progettato dall’ingegnerePaolo Cornaro.I cittadini vogheresi dove-vano avere molto a cuore ilcorpo militare, se deciserodi contribuire di tasca pro-pria ad un’iniziativa cosìonerosa. Arrivò anche uncontributo dal neo re d’Ita-lia, Vittorio Emanuele II:per questo motivo a lui ven-ne dedicata la nuova costru-zione. Nonostante fosse sta-ta pensata appositamenteper ospitare i reggimenti dicavalleria dell’esercito, laproprietà della caserma nonpassò mai formalmente alMinistero della Difesa, marimase sempre fra le dispo-nibilità del Comune. Così,quando gli ultimi soldatiabbandonarono Vogheranel 1965 (da sette anni lacaserma ospitava alcuni re-parti di artiglieria), l’ammi-nistrazione locale dovettecercarle un nuovo “impie-go”, tenendo conto dei vin-coli imposti dalla Soprin-tendenza volti a garantire lamonumentalità e la storicitàdel complesso.Fu l’occasione giusta per iltenente Giuseppe Beccari,economo comunale e presi-dente della locale associa-zione del Fante, che da al-cuni anni stava raccoglien-do presso la sede del circo-lo in Via Emilia vari cimelipersonali e di altri affiliati. C’era bisogno di un luogopiù grande e degno per que-gli oggetti così importanti edensi di significato, e la ca-serma disponeva di una

quantità enorme di spazio. Così, con la moglie Giusep-pina e altri amici, il tenenteBeccari si lanciò nell’av-ventura non semplice di ri-pristinare dopo anni di ab-bandono un’area di 1200mq dell’edificio, impegnan-dosi per mesi in prima per-sona per i lavori di restauro.Il trasferimento avvenne nel1977. Da allora il museo èsempre stato gestito dallafamiglia Beccari con la col-laborazione di un gruppo diamici e volontari, che perdarsi una veste più ufficia-le, e anche per pensare alfuturo, nel 2010 ha costitui-to l’associazione “Amicidel museo”, che oggi contacirca 32 membri. A raccon-tarci questi dettagli è la si-gnora Giuseppina Beccari,direttrice del museo stessoe moglie del fondatore,scomparso nel 2006. “Ilmuseo è una continua sco-perta anche per noi. Nonpassa giorno che qui non siscopra qualcosa di nuovo,che non ci capiti fra le maniun oggetto che ha delle sto-rie inedite da raccontare. Edal 1977 a oggi il nostropatrimonio culturale conti-nua a crescere senza sosta”.Il museo Beccari, con lasua incredibile quantità dicimeli, offre alla città unservizio morale altissimo,rappresentando la memoriatangibile degli ultimi 150anni di storia nazionale.Presenta due caratteristichedegne di nota: la prima loidentifica come “museo de-gli ordini militari italiani”;la seconda come luogo del-la memoria per le “glorie”vogheresi e dell’Oltrepò.Iniziando la visita alle salenotiamo immediatamente il

primo tratto distintivo: o-gnuna di esse è infatti dedi-cata ad un corpo dell’eser-cito.Si inizia con la sala del-l’Aeronautica, la prima do-po il salone di ingresso, e siprosegue con quelle dedica-te agli Alpini, alla Cavalle-ria, alla Fanteria di Marina,all’Artiglieria. Altre salesono dedicate ai Re d’Italiae alle imprese dei nostriconnazionali in Africa, co-me quelle del casteggianoGiuseppe Maria Giulietti odel generale Renzo Monta-gna, nativo di Santa Giulet-ta.All’interno di ognuno deglispazi museali si respira il

ricordo di questi e di altrinostri conterranei che si so-no messi al servizio totaledella patria, spesso al costodella vita. In questo anno dicelebrazioni per l’unità na-zionale occorre ricordarecon attenzione questi esem-pi, i quali possono ancoraessere un punto di riferi-mento per le nuove genera-zioni, ma rischiano di veni-re meno nella memoria po-polare. Spazio degno è dedicato al-la figura del vogherese Pa-olo Filippo Sacchi, che nel1852 salvò la città di Tori-no dall’esplosione, gettan-dosi letteralmente fra lefiamme per domare il rogo

della polveriera di BorgoDora. Secondo la tradizio-ne, Sacchi iniziò a portarel’acqua sul luogo dell’in-cendio con il grande cap-pello prestatogli da donBosco, che nei pressi diBorgo Dora aveva fondatoda alcuni anni l’oratorio diValdocco. Per il suo gestoeroico fu insignito dellamedaglia d’oro al valoremilitare, primo a riceverequesto onore in tempo dipace: se l’antica capitaledel Regno è ancora splendi-da come la vediamo oggi ègrazie al coraggio di un vo-gherese.Fra le oltre 500 uniformimilitari, il museo custodi-sce quelle originali di Er-manno Gabetta e FrancoQuarleri, caduti eroicamen-te durante la Resistenza inOltrepò.Nel salone principale duegrandi vetrine custodisconoi cimeli della famiglia Sam-pietro; in particolare dellareligiosa madre Chiarina edel senatore Umberto, par-lamentare durante la primalegislatura repubblicana egiornalista.I pezzi più celebri del mu-seo sono tuttavia due inparticolare, e hanno segnatoentrambi in maniera indele-bile la storia repubblicana:la vettura A112 sulla qualesubì l’attentato mortale ilgenerale Carlo Alberto Dal-la Chiesa, e la pistola Be-retta con la quale furonouccisi Benito Mussolini eClaretta Petacci. Oggetti,come ogni altro contenutonel museo, di indiscutibilevalore storico; vera ricchez-za da conservare e valoriz-zare per la città di Vogherae per tutto l’Oltrepò.

pagina a cura di PIERLUIGI FELTRI

I nostri ultimi 150 anninel museo storico

“Giuseppe Beccari”

ppaagg.. 1133

Nelle sale dell’ex Caserma di Cavalleria prosegue fino a domenica 5 giugno la mo-stra dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia.Espone per buona parte pezzi già presenti nel museo ai quali è stato dedicato unospazio più visibile e luminoso. Altri cimeli sono giunti appositamente per l’occasione,provenienti quasi tutti da collezioni private.

Nelle foto, da sinistra: l’ingresso del museo in via Gramsci, alcuni cimeli del Corpo degli Alpini, l’A112 sulla quale il 3 settembre1982 fu assassinato il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, (in basso) il busto di Vittorio Emanuele II

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EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

Al Civico di Tortona da ottobre, già aperte le iscrizioni Inizierà la propria attività sabato 21 maggio

TORTONA - Tornerà an-che quest’anno presso ilCivico di Tortona il Labo-ratorio di esplorazione tea-trale, che si terrà da ottobre2011 a giugno 2012 e giàsono aperte le iscrizioni. Un percorso propedeutico edidattico-formativo a van-taggio di chiunque desideriavvicinarsi al mondo del-l’arte drammatica. Il labo-ratorio darà la possibilità difruire di una serie di stimolirelativi a improvvisazioni,uso del corpo e della voce,movimento nello spazio,permettendo agli allievi disperimentare. Il laboratoriosi articolerà in 20 incontriserali e una giornata con-clusiva a tempo pieno, pro-ponendo alcune materie ba-se e lavorando in particolarmodo su improvvisazionied esercitazioni. Servirà afornire agli studenti una pa-noramica completa adden-trandosi in alcune specifi-cità.Un’altra opportunità verràofferta a tutti coloro che,pur non essendo iscritti, de-siderano avvicinarsi per ca-pire e conoscere meglio icontenuti dei corsi durantelo svolgimento degli stessi.

La loro presenza sarà quelladi semplici uditori soltantoin alcune lezioni decise daidocenti. Senza parteciparedirettamente alle lezioniteorico-pratiche essi avran-no modo di avvicinarsi al-l’attività di formazione invista di un’eventuale suc-cessiva partecipazione.Il laboratorio è aperto achiunque abbia compiutoalmeno sedici anni. Il ca-lendario dettagliato dellelezioni verrà fornito a gior-ni, in base alle iscrizioniraccolte.Le tappe dell’avventura so-no così articolate: Esplora-zione personale, Conoscen-za, analisi e misurazione

dei mezzi e degli strumentipersonali, Rapporti, relazio-ni e dinamica di gruppo;Esplorazione creativa, Co-struzione di linguaggi, Af-fabulazione, Racconto, Im-provvisazione libera, Im-provvisazione a tema; E-splorazione applicativa,Creazione di scene, Analisidel testo, Lavoro sul perso-naggio; Esplorazione dimo-strativa, Scelta di un testcollettivo, Proposta per unaverifica di gruppo, Dimo-strazione finale.Per informazioni e iscrizio-ni è possibile rivolgersi alteatro Civico chiamando ilnumero 0131 822244.

m.c.

IILL PPOOPPOOLLOOGGiioovveeddìì 1199 mmaaggggiioo 22001111ppaagg.. 1144

Piccoli attori “in laboratorio”VARZI - Molto più di unsemplice agriturismo. Nasce a Varzi Ca’ de Figo,struttura immersa tra i bo-schi e le colline dell’Ap-pennino Lombardo: un uni-verso fatto di vita all’ariaaperta, di contatto direttocon la natura e gli animali,di sapori genuini e di pro-dotti biologici, che inaugu-rerà ufficialmente la pro-pria attività sabato 21 mag-gio. Situato a solo un’orada Pavia e da Piacenza e aun’ora e un quarto da Mila-no, Ca’ de Figo rappresentala destinazione ideale doverilassarsi in totale tranquil-lità per un week-end ro-mantico in coppia, ma an-che per trascorrere una va-canza con la famiglia e i fi-gli.L’ospitalità è garantita dal-le moderne camere e dagliappartamenti a disposizionedegli ospiti, tutti arredaticon cura e dotati dei mi-gliori servizi. Per gustare piatti rigorosa-mente fatti in casa, genuinie a base di prodotti biologi-ci coltivati direttamente neiterreni dell’agriturismo, c’èil Ristorante “C’era unaVolta”: il profumato salame

di Varzi, gli affettati dellacasa e la selvaggina cucina-ta in mille varianti tradizio-nali sono soltanto alcunedelle specialità proposte.Altro punto di forza è ilCentro Benessere “NaturalMente”, aperto anche a chinon soggiorna presso l’a-griturismo: a disposizione750 metri quadri di spazicircondati dal verde dellacampagna, con una moder-na SPA, piscine e ogni tipodi massaggio e trattamentoviso e corpo a base di pro-dotti naturali realizzati di-rettamente in agriturismo.Per gli sportivi, invece, Ca’de Figo offre allevamento emaneggio: il primo permet-

te di conoscere i cavalliAppaloosa, razza di originenord-americana caratteriz-zata dal pelo lucido e dalparticolare mantello achiazze, prediletta degli in-diani nativi d’America.Nel maneggio, invece, sipossono organizzare pas-seggiate o lezioni di equita-zione singole o di gruppo.Immerso in ben 28 ettari diterreni selvatici di ParcoFaunistico, Ca’ de Figo of-fre inoltre la possibilità discoprire il sistema di colti-vazione e produzione deitanti ortaggi e frutti biologi-ci che nascono in agrituri-smo e ai ragazzi delle scuo-le di passare uno o più gior-ni presso la struttura attra-verso l’organizzazione diLaboratori Didattici eCampus Estivi.Questo nuovo agriturismo,con il suo Centro Benesse-re, una grande piscina all’a-perto e una piscina con ac-qua riscaldata, il ParcoFaunistico, il maneggio el’allevamento di cavalli, èun luogo speciale dove di-menticare lo stress di tutti igiorni e rigenerare comple-tamente la mente e il corpo.

a.b.

Tra i boschi nasce Ca’ del Figo

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EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

Domenica 22 maggio il tour storico e artistico che andrà alla scoperta di affreschi e monumenti sconosciuti

Il borgo di Casei, di originiromane, nacque come a-vamposto militare a presi-dio dell’importante via dicomunicazione tra Milano eGenova, laddove per moltisecoli vi fu l’ultima possi-bilità di oltrepassare il Po,prima che le acque delGrande Fiume formasserol’impenetrabile acquitrino,denominato Siccomario. L’originale reticolato della“castra” romana, da cui sisviluppò l’Oppidum Casel-larum latino e la Casellaemedioevale, è ancora piena-mente visibile nel nucleostorico del paese, cinto davia Degli Spalti che si sno-da lungo il terrapieno delleantiche mura fortificate. Lasua posizione strategica as-sicurò a Casei una secolareimportanza di snodo viario,tuttora fondamentale nellevie di comunicazione traPiemonte, Lombardia, Li-guria ed Emilia. Per questomotivo nel 723 si trovòcoinvolta nell’evento deltrasporto delle reliquie diSant’Agostino da Cagliari aPavia e il re longobardoLiutprando vi sostò unanotte in attesa di guadare ilPo. Il monarca donò molte

terre casellesi al monasterodi San Pietro in Ciel d’oro,eretto per la custodia dellereliquie di Sant’Agostino. Un altro monastero pavese,quello benedettino del SS.Salvatore, ottenne impor-tanti diritti feudali su Caseiper il testamento di Sant’A-delaide, moglie di Ottone Ie imperatrice reggente delSacro Romano Impero, da-tato 16 dicembre 999. Entrambi i monasteri con-servarono le loro prerogati-ve fino all’abolizione delfeudalesimo, operata daNapoleone nel 1797. Inepoca comunale Casei fu alungo contesa tra Tortona ePavia, finché nel 1164Federico Barbarossa asse-gnò il paese al contado diPavia, nel quale vi rimaseseguendone le sorti fino al

1748, quando con la Pacedi Aquisgrana passò aiSavoia. Nel medioevo visorse pure un’importanteprecettoria templare passatopoi nel 1312 ai Cavalieri diSan Giovanni, oggi meglionoti come Ordine di Malta.Ogni epoca ha lasciato inCasei la sua impronta stori-ca, artistica e culturale, mal’epoca d’oro del borgo ol-trepadano fu il XV secolo,quando i marchesi Torellipresero residenza nel ca-stello e la famiglia pavesedei Bottigella fece del pae-se il centro del proprio im-pero imprenditoriale, fon-dato sulla coltivazione e ilcommercio del gualdo. Aquel periodo risale l’InsigneCollegiata di San GiovanniBattista, in pure linee goti-co-lombarde, scrigno di ec-

cellenti tesori artistici, qualidiversi cicli di affreschiquattrocenteschi, sculture epale coeve. Figurano im-portanti nomi di artisti co-me i fratelli Manfredino eFranceschino Boxilio, ilMaestro di San Primo, Ce-sare da Sesto, scultori dellacerchia di Giovanni Anto-nio Amadeo.Inoltre capolavoro uniconell’Oltrepò Pavese è, al-l’interno della Collegiata, laCappella Bottigella decora-ta tra il 1461 e il 1475 damaestranze pavesi ricondu-cibili al circolo pittoricosorto in quegli anni a Paviaattorno a Vincenzo Foppa,Bonifacio Bembo, ZanettoBugatto e Costantino daVaprio.Edificata dalla munificenzadi Tomaino Bottigella e del

figlio Giovanni Matteo (ilcommittente della palaBottigella eseguita dal Fop-pa e ora alla pinacotecaMalaspina di Pavia) la Cap-pella, appena restaurata,presenta anche un maestosopolittico in terracotta poli-croma unico nel suo genere.Di fronte alla Collegiata ilPalazzotto che fu sede delBroletto rievoca la centra-lità della Casei quattrocen-tesca. Al suo interno ungrazioso cortiletto dà acces-so alla sala centrale dove èpossibile ammirare un pre-gevole soffitto in cassettonie un imponente camino inpietra.Il castello, sede dei Mar-chesi Torelli e più recente-mente dei Marchesi Squa-drelli-Durazzo, mostra le li-nee, insieme austere ed ele-ganti, di quella che fu persecoli residenza nobiliare epresidio militare; il suo par-co che si stende lungo lasponda orientale del torren-te Curone è uno dei luoghipiù suggestivi del paese.Di notevole interesse sonopure le linee essenziali delpiccolo oratorio quattrocen-tesco di San Guglielmo, orasconsacrato, mentre la chie-

sa di San Sebastiano, tutto-ra officiata, è un raro esem-pio di dimora privata con-vertita in oratorio pubblicodai confratelli della SS.Trinità che avevano il com-pito di assistere i pellegriniin cammino, su quello cheera un itinerario alternativodella Via Francigena.Vi si conserva un pregevoledipinto del 1714 firmato daBernardino Ciceri.A qualche centinaio di me-tri dal centro del paese sor-ge il seicentesco santuariodella Madonna delle Graziedi Sant’Agostino, legato al-la memoria del transito del-le reliquie del Santo e al se-colare dominio del mona-stero pavese di San Pietroin Ciel d’oro.Nel secolo scorso vi si ag-giunse il riferimento ad uncurioso episodio della de-vozione mariana di SanLuigi Orione.

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EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

La Borsa del Turismo Enogastronomico si terrà il 20 e il 21 maggio Tutti i premiati delle scuole cittadine

ALESSANDRIA - La Bor-sa Internazionale del Turi-smo EnoGastronomico (BI-TEG), organizzata dallaRegione Piemonte, quest’an-no giunge alla quarta edizio-ne e per la prima volta lamanifestazione farà pernosulla Provincia di Alessan-dria per ospitare le due gior-nate di workshop che sisvolgeranno nel prestigiosocomplesso monumentale diSanta Croce a Bosco Maren-go il 20 e 21 maggio. Ai workshop parteciperannonumerosi operatori della do-manda e dell’offerta, specia-lizzati nel “turismo enoga-stronomico”. All’arrivo, pre-visto giovedì 19, giornalistie operatori, italiani ed esteri,saranno accolti nelle struttu-re dell’alessandrino. I gior-nalisti, nel pomeriggio po-tranno usufruire di un piace-vole momento di benessere erelax nel moderno centrotermale di Quattordio (Rela-is Rocca Cavalieri) e saran-no ospitati a cena al ristoran-te Donatella di Oviglio, glioperatori italiani avrannomodo di degustare le specia-lità del territorio al ristoranteAlli Due Buoi Rossi di Ales-sandria, mentre quelli della

domanda estera verrannoospitati al ristorante Pio V diBosco Marengo.Nelle due giornate di work-shop saranno di scena alcuniprodotti del nascente consor-zio del Paniere, presentatidallo Chef del ristorante “LaFermata”, Andrea Ribaldo-ne. Wine partner della mani-festazione sarà l’associazio-ne dei vigneron alessandrini“AL.Vino” che con i proprivini e le proprie bottiglierappresenterà tutta l’enolo-gia provinciale.Rita Rossa, vicepresidentedella Provincia di Alessan-

dria e assessore al Turismoha dichiarato che “la Bitegrappresenta un momento dipromozione territoriale alta-mente professionale, chequesta amministrazione hafortemente voluto e che gra-zie alla disponibilità dell’as-sessorato al turismo dellaRegione, può finalmentesvolgersi in territorio ales-sandrino. Attorno a questoevento, coordinando i nostriuffici con quelli regionali el’ATL, abbiamo fatti sì cheil meglio dell’enogastrono-mia provinciale fosse rap-presentato al livello più alto.

Per questo motivo, certi cheil riscontro finale sarà positi-vo, ci auguriamo che da que-sta importante tappa possanosvilupparsi nuovi sbocchicommerciali per tutto il si-stema turistico provinciale”.C’era anche il Ministro per ilTurismo Michela Brambillaalla presentazione dellaBiteg 2011 che nel suo inter-vento ha sottolineato i puntifondamentali per valorizzareAlessandria, come Provinciaenogastronomica. Il ministro ha affermato che“il territorio provinciale diAlessandria, come ovvia-mente l’intero Piemonte co-stituiscono un inestimabilepatrimonio paesaggistico enaturalistico, olterchè artisti-co e culturale da valorizzareed abbinare all’indiscutibilericchezza enogastronomica”.Ha anche messo in evidenzal’attenzione del Governo edella Regione alle linee dicollegamento, soprattuttoferroviario, in particolar mo-do il Piemonte sud con Mi-lano, che essendo futura se-de mondiale di Expo 2015,potrebbe far rotta sul bassoPiemonte per coprire la ri-chiesta giornaliera di circa180.000 posti letto.

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Bosco Marengo ospita la Biteg 2011TORTONA - Si sono con-clusi gli appuntamenti in bi-blioteca destinati ai bambinidai 5 agli 8 anni, legati alprogetto “Nati per LeggerePiemonte”, la cui realizza-zione è stata possibile, anchequest’anno, grazie al contri-buto della Compagnia SanPaolo di Torino. Le iniziati-ve sono iniziate nel mese digennaio e hanno visto la par-tecipazione di circa ottantabambini che si sono destreg-giati nella lettura di fiabe diautori italiani del calibro diRoberto Piumini e Italo Cal-vino. Per l’ultima giornatasono stati organizzati deigiochi tematici sulle favolelette durante l’anno dai bam-bini partecipanti ed è avve-nuta la premiazione del con-corso il “Topo di biblioteca”alla presenza dell’assessorealla Cultura, Giorgio Mu-

siari, del responsabile delServizio Cultura GiorgioGatti, della presidente delLions Club Tortona CastelloFrancesca Pasotti e AnnaMaria Magnone, autrice difavole per bambini. II bambini premiati sono:Elena Tanzi (scuola Prima-ria I Circolo e FerdinandoTodero (scuola dell’infanziaSantachiara), primi classifi-cati a pari merito. Al secondo posto è arrivataChiara Bianchi della scuolaPrimaria I Circolo; al terzoposto un altro pari merito traCarolina Armano (scuolaPrimaria I Circolo) e Ade-laide Gottardis (scuola Pri-maria I Circolo). Si sonoclassificate quarte con un al-tro pari merito Matilde Bu-sato (scuola dell’infanziaBidone) e Melissa Armana(scuola Primaria I Circolo).

“Nati per leggere” a Tortona

Rita Rossa, Ugo Cavallera e il ministro Michela Brambilla

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TORTONA - “Il cuore infondo al bicchiere… quandol’alcol diventa un proble-ma”: è questo il tema delconvegno tenutosi sabato 14maggio a Tortona, presso lasala Mons. Remotti, cui han-no partecipato in qualità direlatori l’assessore ai ServiziSociali, Adelio Ferrari, il re-ferente Area Diritti Civili ecittadinanza della Prefetturadi Alessandria, Rita Camera;il Direttore del Dipartimentodi Patologia delle dipenden-ze SER.T. ASL Alessandria,Luigi Bartoletti; il dirigentescolastico, Carlo Arzani.Ad arricchire questi inter-venti le toccanti testimonian-ze di Ezio Bressan, presi-dente dell’associazione Ita-liana Familiari e Vittimedella strada di Alessandria;Valeria Zavan, membro delconsiglio Servizi Generalidell’associazione AlcolistiAnonimi e dei Gruppi ALAnon e Alateen (associazio-ne Alcolisti Anonimi).Numerosi i giovani presentitra cui gli studenti del LiceoPeano, dell’Istituto Marconi,del Santa Chiara e dellaFondazione Casa di CaritàArti e Mestieri. Il primocontatto con l’alcol avvieneintorno ai 12 anni di età con-tro i 15 dell’Europa, e avvie-ne in una realtà protetta co-me la famiglia seguendoquello che è il modello di as-sunzione di tipo mediterra-neo, pertanto non preoccu-pante. E’ quanto e-merge dalprogetto di prevenzione al-l’abuso di alcolici tra i gio-vani, denominato “Creati-vamente senza alcol”, illu-strato dal dottor Bartoletti.Da questo studio emerge an-che il fenomeno del BringeDrinking (bere cinque be-vande alcoliche in un’unicaoccasione), che si sta semprepiù diffondendo tra i giova-

ni. Il consumo di alcol fuoripasto nella fascia di età tragli 11 e i 24 anni avviene nel31,7 per cento dei maschi enel 21,3 per cento delle fem-mine. Nel corso del conve-gno sono stati illustrati an-che i risultati del ProgettoTraballo, un’indagine svoltanei pressi dei luoghi di ag-gregazione come le discote-che. Dei circa 250 soggetti(172 maschi e 84 femmine)che si sono avvicinati allapostazione solo un centinaioha compilato il questionariodal quale è emerso che l’etàmedia si aggira intorno ai 20anni. Soltanto 73 si sono sot-toposti al test dell’alcol dicui 53 maschi, dei quali 23avevano un tasso alcolicosuperiore a quello consentitodalla legge e 20 femmine, dicui 7 sforavano il limite pre-visto. Il dato emerge da unostudio condotto nel 2000. E’ stata poi la volta dei ra-gazzi dell’istituto Marconiche, coordinati da GiancarlaPoggio e dal preside CarloArzani, hanno illustrato lostudio condotto all’internodella loro scuola. A 240 studenti tra i 14 e i 20anni è stato stato sottopostoun questionario dal quale èemerso che il 69 per centobeve; dei maschi è l’87 percento a dichiararlo e dellefemmine il 62 per cento.Alla domanda “perché nonbevi”, le risposte sono statemolte e differenti, anche se iragazzi concludono che inrealtà “non sappiano ancorabene la motivazione per cuinon bevano”; mentre è signi-ficativa la risposta alla do-manda “se ti rendessi contodi essere malato a chi chie-deresti aiuto”: il 50 per centoalla famiglia; il 19 per centoai medici; il 29 per cento al-le famiglie e solo il 2 percento alla scuola.

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Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563)ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9.Farmacie di turno aperte dal 19 al 25 maggio 2011Giovedì 19 maggio: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131861403)Venerdì 20: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939)Sabato 21: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131862630)Domenica 22: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel.0131 862630)

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A Palazzo Guidobono la mostra sugli ottant’anni del Santuario della Guardia Il problema dell’alcol in un convegno

Il card. Saraiva Martins per San Luigi Orione Il cuore in fondo al bicchiere

TORTONA - Dal 2004, an-no della canonizzazione, il16 maggio è diventata unadata importante per i torto-nesi e per tutta la diocesiperché in questo giorno sicelebra la festa di san LuigiOrione, il sacerdote di Pon-tecurone appartenente alla“magnifica schiera di eroidella santità del Piemonte”.Quest’anno la ricorrenza haassunto un valore ancora piùalto perché il 2011 è l’annodi un importante anniversa-rio per la sua Congregazionee per la città di Tortona. Il Santuario della Guardiacompie 80 anni e per questasignificativa ricorrenza sonostate promosse alcune inizia-tive “nel Segno di San LuigiOrione”, dalla famiglia orio-nina, insieme al Comune econ il supporto della Fonda-zione CRTortona, il patroci-nio della Diocesi e del Co-mune di Pontecurone. Laprima di questa è stata pre-sentata sabato 14 maggio aPalazzo Guidobono. Si trattadella mostra documentaria“Più che di mattoni è fatto diAve Maria”. L’esposizionerimarrà aperta al pubblicodal 14 maggio al 12 giugnodal giovedì al sabato dalleore 17 alle 19 e la domenicadalle ore 10 alle 12 e dalle16 alle 19. Come ha spiegatol’assessore ai Servizi Sociali,Adelio Ferrari, “Si tratta diun evento consequenziale alpatto di amicizia che lo scor-so anno il comune di Torto-na ha sottoscritto con il co-mune di Pontecurone e diSanremo, nella ricorrenzadel 70 esimo anniversario

della morte di san Luigi O-rione. La mostra, aperta sa-bato, nel periodo della nove-na della Madonna della Gu-ardia, dal 22 al 28 agosto,sarà ripresentata al CentroMater Dei. Al suo interno sipossono vedere importantidocumenti che raccontano lastoria del Santuario dalla suanascita fino ai giorni nostri.La posa della prima pietradella chiesa nel rione di sanBernardino era avvenuta peropera del Card. Carlo Perosi,fratello del grande MaestroLorenzo, il 23 ottobre 1926.Il 29 agosto 1931, festa dellaMadonna della Guardia,mons. Pietro Grassi, vescovodi Tortona, benedisse il nuo-vo Santuario. Per celebrare ilcompleanno è stata anchepresentata una riedizione delsaggio storico “Il Santuario -Basilica della Madonna dellaGuardia in Tortona”, di donGiuseppe Rigo. Inoltre, lega-

ta a quest’evento sarà orga-nizzata una “visita di amici-zia” a Roma dal 19 al 22giugno prossimi. In questavisita di amicizia (Roma eTortona due città di Pace nelnome di Don Orione) ci saràun incontro ufficiale del-l’amministrazione comunalecon il Sindaco di Roma inCampidoglio, una visita gui-data al Senato, una visita alSantuario del Divino Amoree l’udienza dal Papa con laparrocchia orionina di Mon-te Mario, in visita di ringra-ziamento ad un anno di di-stanza dal giorno in cuiBenedetto XVI benedisse lastatua della Madonna, operadell’artista ebreo ArrigoMinerbi. Lunedì 16 maggio, giornodella festa del santo fondato-re, alle ore 18, in santuario,il Solenne Pontificale è statopresieduto dal CardinaleJosè Saraiva Martins, Pre-

fetto Emerito della Congre-gazione delle cause deiSanti. Hanno concelebrato ilVescovo di Tortona mons.Martino Canessa, il Supe-riore Generale della Congre-gazione don Flavio Peloso, ilVescovo orionino mons. An-drea Gemma, il DirettoreProvinciale, don PierangeloOndei e numerosi sacerdotiorionini e diocesani.Rivolgendosi al Presidentedella Provincia di Alessan-dria Paolo Filippi, al Prefettodi Alessandria FrancescoPaolo Castaldo, al sindaco diTortona Massimo Berutti,all’amministrazione comu-nale, al sindaco uscente diPontecurone Claudio Sca-glia, alle autorità civili e mi-litari e ai numerosi fedelipresenti alla funzione, il car-dinale ha esordito esprimen-do la sua gioia di poter esse-re a Tortona per pregare ungrande santo capace di averfatto “sentire il calore e lagioia della Divina Provvi-denza e di essere figli dellaChiesa”. Parlando della vitadi san Luigi Orione Sua E-minenza ha sottolineato co-me la sua vita sia sta un mo-dello di appartenenza totalea Cristo, sull’esempio di SanPaolo che affermava “perme vivere è Cristo e Cristovive in me”. Don Orione co-me motto della sua operascelse una frase paolina,“Instaurare omnia in Cristo”,perché tutto quello che luifece fu fatto per amore diGesù e della Chiesa.L’amore per “i rottami dellasocietà” la carità furono itratti distintivi di tutta la suaopera e attraverso di essi an-cora oggi viene svelato allasocietà contemporanea ilvolto di Dio. Il Cardinale haconcluso esortando a seguirela lezione di san LuigiOrione e a fare della carità laguida della vita, perché at-traverso l’accoglienza e lasolidarietà è possibile otte-nere “un cuore nuovo e unospirito nuovo” nella famigliadi Dio. Al termine della fun-zione, animata dalla Corale“San Luigi Orione”, dopo lasolenne benedizione, ilSupe-riore Generale donPeloso ha consegnato un at-testato di riconoscenza adOvidio Ferrari, un uomo chesi è distinto per il suo devotoservizio alla Congregazioneorionina e per la sua grandedevozione al santo.

Daniela Catalano

ANNIVERSARIO“La morte lascia un dolore al cuore

che nessuno può curare, ma l’amore lascia un ricordo

che nessuno può rubare”

Ad un anno dalla scomparsaAnna, Claudia e Alberto Balduzzi

ricordano con struggente malinconia e sentito rimpiantol’amato

Faustocon una preghiera durante la Santa Messa,

delle ore 10 domenica 22 maggio, a Tortona,nel giardino dell’Oratorio “Don Orione”,

adiacente al Santuario della Madonna della GuardiaFoto Cavalli

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SALE - Nella notte tra saba-to e domenica 8 maggio,suor Giovanna Mameli èmorta presso la Casa Madredelle Piccole Figlie del Sa-cro Cuore di Gesù. Aveva 83 anni e 60 di pro-fessione religiosa. I funeralisi sono svolti a Sale lunedì 9maggio alla presenza di nu-merose consorelle, di parentie di una folla di amici e co-noscenti. Davvero un “bel ti-po” suor Giovanna. Una donna, una suora, inna-morata della vita: brillante,intelligente, estroversa, crea-tiva, amica e sorella; figliagioiosa della sua Congrega-zione.Originaria di Volpedo, è sta-ta membro dell’Azione Cat-tolica fin dall’adolescenzaapportando al gruppo par-rocchiale e diocesano il suoentusiasmo e il suo impegno.Saggiamente guidata nellascelta della vita da mons.Delmonte, scelse la consa-crazione totale al Signorenella bella famiglia delleSuore di Sale, interiorizzan-do pienamente il carismadell’Istituto e la spiritualitàdel venerato fondatore mon-s. Amilcare Boccio.Dopo il conseguimento dellalaurea fu insegnante di lin-gua francese a Milano, aSale e al Santachiara di Tor-tona. Ha saputo coniugare almeglio la preparazione di-dattica con gli elementi fon-

danti della promozione uma-na dei giovani educandi.Educatrice ed amica ad untempo, secondo il cuore diGesù Maestro e amico del-l’uomo. All’insegnamentodella lingua francese suorGiovanna aggiunse una pre-parazione ed una spiccatasensibilità per la musica, so-prattutto quella sacra perl’accompagnamento dellecelebrazioni liturgiche e peri canti. Andava ai convegni nazio-nali e ne riportava aggiorna-menti e novità molto belle.Quando negli anni 70 monsPino Scabini tornò in Dio-cesi per alcuni anni e costituìla Commissione diocesanaper la pastorale della fami-glia, suor Giovanna, unita-mente a madre GiuseppinaGiorgi, accettò con entusia-smo di farne parte e di ren-dersi utile nell’assistenza deibambini e dei ragazzi figlidelle coppie di coniugi chepartecipavano alle giornatedi spiritualità, di studio e dipreghiera. Mette conto ricor-dare, con vivo piacere e gra-titudine, l’ampia disponibi-lità della casa madre di Saleper l’ospitalità e l’amabileaccoglienza della Commis-sione famiglia per i suoi pe-riodici incontri. Ci siamotrovati come a casa nostra, inuna grande famiglia caratte-rizzata da tanta carità, amici-zia, spirito di servizio e di

collaborazione. E i risultatinon sono mancati davvero.Incontrare suor Giovanna-per tutti suor Giò - era sem-pre un piacere; il suo sensopositivo della vita, gioioso esereno, e di fede, era comerespirare una boccata di ariafresca e pura. Sempre una parola buona,sincera, incoraggiante; unabattuta scherzosa rivelatricedi uno spirito libero, aperto,cordiale, gentile, equilibrato.Un altro servizio diocesanosuor Giovanna lo rese, neipenultimi tempi, con la pre-senza settimanale all’ufficiocatechistico. La sua disponibilità nel ri-spondere alle telefonate, nelriordino dell’archivio, nel-l’espletare la posta. E nel-l’intervallo di metà mattinaqualche bella chiacchierataed un buon caffè nel confi-nante ufficio missionario.Davvero suor Giovanna si èfatta stimare e ben volere datutti. Poi sono venuti gli annidella “prova”, della fragilità,della diminuzione delle for-ze. Avanti negli anni, Sr Giòsi è raccolta nel suo amatochiostro, e fin che le è statopossibile, pur negli evidentisegni della malattia, ha allie-tato e rallegrato le consorel-le, e ha veramente edificatoper il suo totale abbandonoalla volontà di Dio, del suoSignore amato, lodato e ser-vito per tutta la vita. Nel si-

lenzio della notte - come perle vergini sagge del vangelo- ha riconosciuto la voce del-lo Sposo ed è stata introdottanella festa senza fine, a can-tare lodi e gloria eterna al-l’Agnello pasquale. In attesadella risurrezione, riposa nelcimitero di Volpedo sua ter-ra natale.Nel cuore di tanti, in diocesie fuori diocesi, rimarrà di leiun bel ricordo.E con Sant’Agostino dicia-mo: “Signore, non Ti chie-diamo perché ce l’hai tolta;Ti ringraziamo per averceladata per tutto il tempo chehai voluto”.

Dino Savio

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Martedì 24 maggio la parrocchia della Cattedarale e l’istituto“San Giuseppe” celebrano la solennità di Maria AusiliatriceAlle ore 11.30 sarà celebrata la Messa presso il Santuariodella Guardia e alle ore 20.30 ci sarà la processione con par-tenza e arrivo all’istituto, che si snoderà per le vie di “CittàGiardino” e sarà presieduta da Mons. Carlo Curone.

PREGHIERA / TORTONAFesta di Maria Ausiliatrice

Terzo ed ultimo appuntamento quello di giovedì 19 maggioalle ore 21 nella splendida cornice della Basilica Minore diLoreto a Tortona per “I Giovedì della Poesia” organizzatodall’Unitre. Il tema sarà quello dei sogni. Per questo sugge-stivo tema, l’organizzazione si è affidata all’attore romano(tortonese d’origine) Emanuele Arrigazzi. La parte musicalesarà affidata al violoncello di Arianna Menesini e al pia-noforte di Andrea Albertini. Vera e propria sorpresa della se-rata sarà la presenza della danzatrice pavese MartinaCalzavacca. Le coreografie sono di Marilina Piemontese.

UNITRE / TORTONAI sogni per i “Giovedì della Poesia”

A Fabbrica Curone una serata dedicata alle degustazioni

Domenica 29 maggio, presso il Centro Mater Dei di Tortona,si terrà il convegno annuale del gruppo ex allievi Don Orio-ne sez. Dante Alighieri Tortona. Tutti gli ex allievi e gli inse-gnanti sono calorosamente invitati.

ASSOCIAZIONE / TORTONA

FABBRICA CURONE -La settimana scorsa, a Fab-brica Curone, all’interno deilocali del ristorante “La Gi-nestra”, è stata organizzatauna serata dedicata alla pro-mozione di numerose spe-cialità enogastronomiche. È stata offerta ai buongustaidella zona la possibilità didegustare i prodotti tipici delterritorio delle Valli Curone,Grue, Ossona e Staffora inuna simpatica e accoglienteatmosfera. A suffragare l’i-niziativa è stata la volontà difar incontrare e conoscere traloro fornitori e consumatoridei territori sopracitati.Davvero moltissimi sonostati i commensali che hannoavuto modo di conoscere davicino i produttori e il me-glio delle loro produzioni. È stato possibile infatti in-staurare un dialogo tra que-ste due figure che rappresen-tano i veri e propri attori diquel teatro che è il mercatogastronomico. Durante ledegustazioni si è potuta otte-nere dai produttori presentiogni sorta di informazionesull’origine e la lavorazionedelle materie prime che han-no dato vita al prodotto nellasua sostanza finale. Per quanto concerne i pro-dotti legati all’ambito dellebevande si è ravvisata la pre-senza di diverse aziendeagricole delle nostre valli, tradi essi si sottolinea la pre-senza di due importantiaziende vinicole di Monlea-

le, che hanno presentato illoro vino bianco e rosso, il-lustrando le varie fasi dellaproduzione, dalla raccoltadell’uva all’imbottigliamen-to. Degna di nota anche la pre-senza del Birrificio artigia-nale Ponte Blu di Menconi-co, in provincia di Pavia, cheha proposto la sua ottimabirra realizzata attraverso unprocedimento artigianale. Relativamente ai prodotti ca-seari, ovvero a latte e for-maggi, è stata l’azienda agri-cola “La Fornace” di Monte-capraro, frazione di Fabbri-ca, a tenerne la presentazio-ne, soprattutto riguardo aformaggi confezionati conlatte di pecora, artigianal-mente. Venendo ai salumi, siè configurato come un veroe autentico trionfo quello delsalame “Nobile del Giarolo”presentato da una macelleriadi Fabbrica e da una macel-leria di Sarezzano. Sulle ta-

vole gli ospiti hanno anchetrovato innumerevoli specia-lità, a base dei prodotti ge-nuini presentati, preparateper l’occasione dal ristorante“La Ginestra” che ha ospita-to la serata. Si va dalle crostate al Mon-tebore e con formaggi capri-ni, alla gustosissima pizza alMontebore e tartufo, ai fa-gottini al formaggio e tantealtre sfiziosità. Il successo della rassegnagastronomica è stato resopossibile grazie alla presen-za di numerose famiglie del-la zona, di turisti giunti dafuori e di molte autorità lo-cali che hanno avuto modocosì di trascorrere una serataall’insegna del gusto e delsapore della tradizione valli-giana.Profonda soddisfazione èstata espressa dall’organiz-zatrice dell’evento, Eddad’Amico.

Matteo Coggiola

I funerali di suor Giovanna Mameli a Sale

Convegno ex Allievi Don Orione

Martedì 3 maggio a Palazzo Guidobono si è tenuta l’inaugu-razione della mostra fotografica relativa al centenariodell’Istituto San Giuseppe. Al taglio del nastro erano presentiCarlo Boggio Sola, Presidente Fondazione della Cassa diRisparmio di Tortona e altre autorità tra i quali, gli assessoriAdelio Ferrari e Giorgio Musiari e la dottoressa Luisa Iotti.Sono stati esposti cartelloni con le fotografie che ripercorro-no i cent’anni della scuola fondata da don Antonio Ravaz-zano nel 1911. Le immagini e i documenti raccolti vannodalle prime foto in bianco e nero dell’Istituto e dei suoi loca-li, fino ad arrivare agli anni più recenti con la scuola dell’in-fanzia, la scuola primaria e secondaria e i corsi professionali.Non mancano le foto di gite, spettacoli, recite e momenti diincontro formativi per gli allievi e le loro famiglie.È una carrellata di ricordi piacevoli, che sicuramente a moltiex allievi e non, farà piacere rivedere.

SCUOLA / TORTONA

Realizzata a Palazzo Guidobonola mostra del San Giuseppe

NUOVARADIO PIEVE / TORTONAIl concerto di Gavi a CaleidoscopioNel “Caleidoscopio” in onda alle ore 20,30 di domenica 22maggio e in replica alle ore 20,30 di martedì 24 maggioAndrea Bobbio riproporrà un bel concerto registrato dal vivoil 2 agosto 2008 presso l’antica Parrocchiale di Gavi. Solistid’eccezione: il violinista Roberto Noferini e l’organista An-drea Toschi. Nel ricco programma composizioni di Sivori,Kreisler, Ellena, Ramaciotti, Alberti e Arbusti.Introduzione critica dei brani a cura dei due artisti collegativia telefono. La trasmissione si può ascoltare su FM 96.400e sul sito www.radiopnr.it.

La religiosa delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù si è spenta lo scorso 8 maggio

CASTELNUOVO S. - Do-menica 15 maggio, alle ore17.30, presso la Sala Aran-cio del Salone internaziona-le del libro di Torino, sonostati presentati i libri diChiara Parente e RobertoCarlo Delconte con grandesuccesso di pubblico. I dueautori sono stati intervistati,alla presenza di un pubblicoattento, da Chiara Lombardi,italianista e docente all’Uni-versità di Torino, la quale èruscita a cogliere efficamen-te il senso e il significatodelle due opere. In particola-re, nel libro di Chiara Pa-rente “Il cuoco dei sensi” èevidente sia il tentativo direcupero delle più genuinetradizioni enogastronomichesia lo studio storico volto aindagare l’origine delle ri-cette presentate e il legamecon la civiltà contadina. Nellibro di Delconte “Lezionicastelnovesi” è stato messoin luce il forte legame del-l’autore con i due più grandiscrittori castelnovesi: il no-velliere Matteo Bandello edil giornalista e scrittore PierAngelo Soldini. Molto origi-nale, infine, il tentativo didialogo tra fede e culturaproposto dall’autore. Qu-est’anno, al Salone del libro,erano presenti altre “traccecastelnovesi”: i diari diSoldini, nello stand dell’edi-tore Interlinea, e l’ultimo li-bro di Giordano Stella “Ilfantasma di Alleghe” nellostand di Armando Siciliano.

I castelnovesial Salone del Libro

Page 20: popolo 19 maggio 2011

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 –12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò(tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefe-stiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9;Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefesti-va ore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 –10 – 11.15 – 18 (prefestiva ore 18); S. Antonio (tel.2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 21);Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9;

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel.33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.Farmacie di turno aperte dal 20 al 25 maggio 2011Giovedì 20 maggio: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel.0143 2994)Venerdì 21: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 01432216)Sabato 22: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255)Domenica 23: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 01432331)

Lunedì 24: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)Martedì 25: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 -(tel. 0143 2166)Mercoledì 26: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 01432310)

Edicole aperte domenica 22 maggio 2011Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via CastelDragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, PiazzaRepubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, ViaVerdi; Semino, Via Pavese.

SERRAVALLE - ARQUATA - VAL BORBERA - OLTREGIOGONOVIIL POPOLO di

Presentata “La luna coricata”, il suo libro sul viaggio a Murayi

L’Africa raccontata dal sindaco Robbiano

Giovedì 19 maggio 2011

NOVI LIGURE - Sabato14 maggio presso la Casadel Giovane della parroc-chia di San Pietro è statopresentato il libro “La lunacoricata” di Lorenzo Rob-biano che racconta, sottoforma di diario, il viaggiodello scorso settembre inBurundi, a Murayi, dov’èstata inaugurata la Maisondes Jeunes, realizzata gra-zie all’impegno e al lavorodell’associazione “Ascoltal’Africa”. Dopo i saluti del parrocodon Livio Vercesi, il qualeha ricordato che l’Africa in-segna il valore della fami-glia, lasciando la nostalgiadi un mondo più umano, hapreso la parola il moderato-re della serata don PaoloPadrini che, una volta rin-graziate le autorità civili emilitari intervenute, ha ri-volto una serie di domandeall’autore del libro. “Due sono i motivi - ha ini-ziato Lorenzo Robbiano -per cui ho scritto questo vo-lumetto: cercare di raccon-tare quello che ho visto, an-che se non è possibile nar-rare tutto ciò che ho vissu-to, e poi aiutare la missionedi Murayi.Il giorno dell’inaugurazionemi ha colpito moltissimovedere tutti i ragazzi cosìdisciplinati che attendevanola consegna dell’oratorio,ma soprattutto è stata gran-de la mia meraviglia nel ve-

dere tutti quei ragazzi cheaspettavano in fila il pran-zo, perché non è così scon-tato per loro mangiare tuttii giorni, ed evidente era loscostamento tra come vi-viamo noi e come sopravvi-vono loro; altre due imma-gini mi porto dietro e mi ri-tornano spesso alla mente:quando stavamo per arriva-re a Murayi, da un campoho visto uscire una mammacon i suoi figli e ognuno diloro portava un recipiented’acqua e ho pensato: que-sta è l’Africa.L’altra riguarda l’inaugura-zione quando in chiesa c’e-rano 3500 persone e il piaz-zale antistante era stracol-mo. La celebrazione della SantaMessa, durata tre ore, è sta-ta, oltre ad un fortissimomomento religioso, ancheuna grandissima occasione

di aggregazione sociale.Sono partito con una gran-de voglia di capire cose chenon conoscevo e quello cheho appreso mi ha fatto sor-gere il desiderio, poi svi-luppato nel libro, di metterein relazione la situazione aMurayi con quella nel 1800a Novi. Durante il viaggio di anda-ta, mi dicevo che la prioritàsarebbe stata il tema dellasanità, però, una volta giun-to sul posto, mi sono accor-to che è più importante lacultura e l’istruzione, per-ché è necessario aiutarequelle popolazioni fornen-do loro degli strumenti perun futuro migliore. Perché se si riesce a far ca-pire loro l’importanza di sa-per leggere e scrivere e siabbattono alcune barriereculturali, insegnando cos’èil bene e cos’è il male, allo-

ra si sarà già fatto un passoavanti”. E’ poi intervenutauna volontaria dell’associa-zione che ha elencato quel-lo che “Ascolta l’Africa” hafatto fin’ora. Nel 2004 è partito il proget-to del Centro a Murayi cheè stato inaugurato il 18 set-tembre 2010 e consta didue unità di 600 metri qua-drati l’una e ospita 1200persone e nel novembrescorso è partito il primocontainer con tutto quelloche serve per gli arredi del-la Maison. Gli altri obiettivi sono: so-stenere gli operai che lavo-rano nel centro, preoccu-parsi dell’istruzione e dellespese sanitarie dei giovani,realizzare un nuovo acque-dotto, sostituendo quellovecchio e fallato degli anni’70. Il ricavato del libro verràportato da alcuni volontarialla missione.Infine, il Vescovo, anchelui presente all’inaugura-zione del Centro, ha con-cluso la serata: “Sono rima-sto sinceramente colpitodalla gente, perché là sannocosa significhi pregare ve-ramente; nel libro l’autoreparla di solidarietà e questoè il messaggio che deve ar-rivare: la solidarietà ci ren-de grande di fronte agli uo-mini e al Signore”.E’ seguito un ricco buffet.

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“Il Maggio dei libri” per promuovere la letturaNOVI LIGURE - Questo è un meseimportante per la cultura italiana, in-fatti, in sostituzione della famosa ma-nifestazione “Ottobre, piovono libri”,si è promossa una nuova campagnanazionale, dal titolo “Il Maggio dei li-bri”, con il coinvolgimento di soggettipubblici e privati, per cercare di favo-rire e stimolare l’abitudine alla lettura,considerata elemento chiave della cre-scita personale, culturale e sociale. È in quest’occasione che Novi Ligureha voluto partecipare con numeroseiniziative curate dalla propria Biblio-teca Civica. Giovedì 12 maggio è par-tita “LibrinPiazza”, la ripresa delleuscite esterne del servizio biblioteca-rio sostenute dalla collaborazione conla Sezione del Gruppo Alpini “Za-notta”. Il punto d’iscrizione e prestito

era attivo in Piazza XX Settembre.Il secondo appuntamento si terrà, in-vece, giovedì 26 maggio, sempre dal-le ore 10 alle ore 12, all’inizio di vialeSaffi. Si proseguirà con “Narraleg-gendo fiabe”, i laboratori di letturaper genitori, insegnanti ed operatoridell’infanzia condotti dall’attrice Om-bretta Zaglio che si terranno presso laBiblioteca Civica nelle giornate di sa-bato 14, 21 e 28 maggio dalle ore 10alle ore12.30. In occasione della“Giornata nazionale per la promozio-ne della lettura”, lunedì 23 maggio,presso la Biblioteca sarà riproposto lo“Scambialibro” per adulti e bambini,per l’intero orario di apertura. Nel giardino del chiostro, si terrà il la-boratorio di lettura e disegno per ra-gazzi ispirato alla fiaba “Il Paese di

Nessundorme” a cura dell’autriceSabrina Gasparini e dell’illustratricePatrizia Biaghetti. Infine, alle ore17.30, è prevista la presentazione delvolume per bambini e ragazzi “An-selmo, il locomotore color pompel-mo” di Gianni Caccia; interverrà l’e-ditore Mauro Ferrari, letture a curadell’attrice Francesca Bilotta. Una novità sarà rappresentata anchedal coinvolgimento degli anziani dellaresidenza di don Beniamimo Dacatra,portando loro una presentazione parti-colare, in programma sabato 28 mag-gio, alle ore 16, con lettura di passi dauna guida brillante e ironica sui libret-ti d’opera come quella di CristinaBobbio, accompagnata dagli ascoltimusicali curati da Andrea Bobbio.

Vittorio Daghino

NOVI LIGURE - Duranteil “Forum valorizzazioneMonferrato”, tenutosi ve-nerdì scorso, presso Palaz-zo Monferrato ad Alessan-dria, sono stati presentatialla stampa locale alcunidati, assai significativi, ri-guardanti la percezione deicittadini sulla qualità dellavita, sulle prospettive e sul-le priorità da affrontare peril futuro sviluppo del terri-torio alessandrino. In base al questionario ela-borato nel mese di apriledal Gruppo di ricerca Euro-pean House Ambrosetti, sirileva una crescita dellacittà per quanto riguarda lapercezione della qualitàdella vita, il cui indice (vo-to massimo pari a 10) passadal 7,6 del 2010 al 7,8 at-tuale. Novi Ligure, quindi, superaampiamente la media pro-vinciale (7,01) e si pone alsecondo posto tra i centrizona dopo Ovada (8,0), apari merito con Tortona. Il forum, organizzato grazieal sostegno della Fonda-zione Gianfranco Pittatore,rappresenta il momentoconclusivo del secondo an-no di lavoro dedicato alladefinizione e alla condivi-sione della visione del futu-ro del Territorio del Mon-ferrato e della Provincia diAlessandria, alla individua-zione di strategie, approcci,iniziative ed azioni concre-te per promuovere la com-petitività del territorio e alproseguimento del processodi valorizzazione e raffor-zamento del sistema socio-economico alessandrino av-viato nel corso della primaedizione. Il lavoro è stato realizzatoanche e soprattutto incorag-giando la collaborazionedei diversi attori locali nel-

la definizione del processodi valorizzazione dellaProvincia, in un’ottica si-stemica e partecipativa. In occasione del Forum so-no stati presentati i risultatidello studio strategico rea-lizzato da The EuropeanHouse-Ambrosetti con lacollaborazione di due auto-revoli Advisor: LanfrancoSenn (Professore ordinariodi Economia Regionale,Direttore del CERTeT,Università Bocconi; Presi-dente di MetropolitanaMilanese Spa) e GiacomoVaciago (Ordinario diPolitica Economica e Di-rettore dell’Istituto di Eco-nomia e Finanza pressol’Università Cattolica diMilano).“Siamo consapevoli che aNovi e nell’intera Provinciaci siano vari problemi da ri-solvere - ha dichiarato ilSindaco Lorenzo Robbiano- ma, in ogni caso, siamosoddisfatti di questo risulta-to che conferma come ilnostro impegno venga per-cepito dai cittadini, ma so-prattutto offre un ulteriorestimolo a migliorarci ulte-riormente”. “Per quanto riguarda lestrategie di sviluppo delterritorio - ha conclusoRobbiano nel suo interven-to - siamo d’accordo con lepriorità emerse nell’indagi-ne, vale a dire il turismo, lagreen economy e l’attrazio-ne degli investimenti, trepunti sui quali il nostroComune sta lavorando datempo. Per il futuro sarà fonda-mentale sviluppare sinergievirtuose a livello territorialesfruttando la posizione stra-tegica e le tipicità, che rap-presentano i nostri princi-pali punti di forza”.

Davide Daghino

I dati sono di un Forum provinciale

A Novi si vive bene

Don Livio Vercesi, don Paolo Padrini, il Vescovo Mons. MartinoCanessa e Lorenzo Robbiano

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Domenica 15 maggio nella Chiesa di San Pietro Apostolo diNovi Ligure un gruppo di bambini ha ricevuto la PrimaComunione, durante la S. Messa delle 10, celebrata da donAngelo Venanrucci.

Disputato il Pro Am Gruppo Praga

GOLF / SERRAVALLE SCRIVIA

Martedì 10 maggio si è svolto al Serravalle Golf Club il tor-neo di golf “Pro Am Gruppo Praga”, 18 buche medal. La classifica ha visto al 1° posto squadra netto VincenzoParente - Antonio Carannante e Federico Brassesco - SilviaSciutto Silvia. Al 1°posto squadra lordo c’erano AndreaPesce - Luca Arpellino, Lorenzo Di Venanzio - AlessandroPestarino. Nella Classifica Professionista individuale al 1°posto si è classificato Emanuele Bolognesi e al 2° Alessan-dro Pittaluga. Nearest to the pin buca 4 vede professionistaAntonio Pelle, Amateur Signori Giacomo Valente, AmateurSignore Silvia Sciutto. Driving Contest buca 12: Professio-nisti Francesco Milan, Amateur Signori Ivan Faraudo,Amateur Signore Tina Bersellini. Tra gli ospiti era presentel’ex calciatore di Lazio e Torino, Claudio Sclosa.

Le opere pubbliche del Comuneillustrate ai cittadini

PARROCCHIE / NOVI LIGURE

L’amministrazione comunale di Castelletto d’Orba pro-muove due incontri pubblici per presentare il programmadei lavori pubblici e le attività 2011 e illustrare gli inter-venti degli operatori per il miglioramento della ricezionedella telefonia mobile e di internet. Le due assemblee pub-bliche si svolgeranno sabato 21 maggio alle ore 21 nellapalestra comunale in piazza Marconi e domenica 22 mag-gio alle ore 21 nei locali del circolo Acli S. Maurizio dellafrazione Crebini-Cazzuli. Nelle due serate saranno illustra-ti sia il nuovo servizio “Stella” (rete in banda larga wire-less) sia il progetto “1000 comuni” della Vodafone (cheprevede l’installazione di una antenna nella zona del cimi-tero) che consentiranno un significativo miglioramentodella ricezione sia di internet sia della telefonia mobile, ilcui segnale arriva male in molte zone del paese.

Il mondo fantastico di Ovo Center a NoviNOVI LIGURE - Merco-ledì 11 maggio è stato uffi-cialmente presentato OvoCenter, il centro di sviluppoe creatività realizzao pressoin Strada Serravalle 52. Allaconferenza stampa eranopresenti il sindaco di noviRobbiano, il vice sindacoUgo Garassino, il presidentedel consorzio turistico “Ter-re di Fausto Coppi” Massi-mo Merlano, il direttore-ideatore di Ovo Center, Mar-co Barbagelata oltre a rap-presentanti delle categorieproduttive come PatriziaRebora, presidente Confe-sercenti di zona, Mario A-rosio, Direttore di Confarti-gianato di Novi, GianfrancoPizzorno, presidente dellaCna di Novi e Antonio Gras-so, presidente di Confarti-gianato Novi.“Il nostro slogan - ha dettoMarco Barbagelata - è OvoCenter, la sorpresa tuttol’anno”. Tra le figure chehanno reso possibile la na-scita di Ovo Center, oltre alteam di giovani che lavore-ranno nel Fantasy Store e nelWon-derful Bar, gli operai,architetti, artisti e professio-nisti che hanno dato vita almondo Ovo, Barbagelata havoluto ringraziare un auten-tico personaggio che di me-stiere disegna personaggi:

Gino Scott, uno dei più an-ziani disegnatori della Di-sney che per Ovo Center harealizzato la mascotte, il pul-cino Peep. Sabato 14 mag-gio c’è stato il primo ciak.Hanno aperto il FantasyStore e il Wonderful Bar chein estate, resteranno entram-bi aperti fino a mezzanotte.Il primo è un negozio emo-zionale, il primo in Italia diquesto genere: non un sem-plice punto vendita, ma unluogo dove un semplice ac-quisto diventa un’emozionein se stesso, non solo per ilprodotto ma per l’esperienzadel visitatore nell’acquistar-lo, grazie ad un’ambienta-zione particolare, da sogno,e a un team che definire dicommessi è riduttivo e fuor-viante, perché prima di tuttosono animatori, assistentiche i visitatori. Il WonderfulBar è il locale dove gustare

la merenda golosa, lo spunti-no sfizioso preparati con in-gredienti genuini e originaridel novese, in modo da pro-muovere le tradizioni enoga-stronomiche del territorio,offrendo combinazioni origi-nali come la focaccia novesespalmata con la crema dicioccolato Novi. Il tutto im-mersi in un’ambientazioneda film d’animazione. “Questo centro - ha aggiuntoBarbagelata - vuole essereun’offerta che non si sosti-tuisce a qualcosa di presentenel territorio, ma semmai loarricchisce. Un luogo che,una volta completato, sarà ingrado di far vivere sogni e direalizzarli. A breve, sarannooperative due aree espositivededicate al mondo del cine-ma, Movie Experience e LaFabbrica dei Sogni”.Questo centro nasce comemotore di sviluppo e ricerca

della creatività. Il Mondo Fantasy è solo unodei primi risultati. La mis-sione di Ovo Center è realiz-zare progetti creativi. Si ri-volge quindi anche operatorituristici, del marketing e del-la comunicazione, enti, asso-ciazioni e chiunque, i gene-rale, sia interessato a realiz-zare progetti, idee, iniziativein questo centro. Per il sindaco Ovo Center èun’iniziativa da incoraggiareper il rilancio di Novi Liguree per arrivare a essere CittàTuristica, un progetto in cuilui ha sempre creduto: “Qu-esto centro offre uno shop-ping emozionale che nonesiste in Italia - ha sottoli-neato il primo cittadino - èun elemento innovativo cheva valorizzato”. MassimoMerlano si è detto entusiastadell’iniziativa: “Saluto conaffetto questa idea.Condivido anche io la men-talità di dare vita e forma aisogni. Imprese come questemigliorano l’appeal di tuttala zona, soprattutto i giovani.Invito Ovo Center a inte-grarsi con le numerose pic-cole realtà che fanno già par-te del territorio. Tutte insie-me possono costituire unaforza comune e avere lespalle più coperte per realiz-zare interessanti iniziative”.

E’ stato inaugurato il 14 maggio il nuovo centro di sviluppo e creatività

In biblioteca si parla di Edoardo Sanguineti

Riunita la Consulta Giovani delle “Terre del Giarolo”

NOVI LIGURE - L’associazione culturale“Lettere e Arti” Centro Studi “In Novitate”,con il patrocinio della Città di Novi Ligure,del Museo Biblioteca dell’Attore di Genovae dell’Università degli Studi di Genova-Fa-coltà di Lettere e Filosofia, renderà omaggio,giovedì 19 maggio, ad Edoardo Sanguineti,dedicandogli una serata speciale, curata daMathias Balbi e Andrea Sisti. Alle ore 18,presso l’Auditorium della Biblioteca Civica,si svolgerà un incontro con Andrea Libero-vici, regista e “compositore globale”, ap-prezzato da tutti gli appassionati di teatro,per conversare con loro sul “mestiere” delregista e dello scrittore teatrale, ripercorren-do la sua intensa e proficua collaborazionecon Edoardo Sanguineti. In seguito, alle ore21.00, presso la Sala conferenze della Bi-blioteca Civica, avremo la possibilità di ren-dere un “Omaggio a Edoardo Sanguineti:dall’Orlando furioso ai teatri possibili”.Eugenio Buonaccorsi dell’Università degliStudi di Genova-Dams Imperia, AndreaLiberovici di “Teatrodelsuono”, Maria Do-

lores Pesce dell’Università degli Studi diTorino e Francesco Surdich, ripercorrerannole tappe che portarono alla celebre messa inscena dell’Orlando Furioso di Ludovico A-riosto, nella “riscrittura - mascheramento” diEdoardo Sanguineti, per la regia di LucaRonconi, spettacolo presentato per la primavolta a Spoleto il 4 luglio 1969, nel corso delXII Festival dei Due Mondi. L’attore MatteoAlfonso leggerà brani del classico ariostesco,che sarà possibile confrontare con la trascri-zione sanguinetiana. I partecipanti avrannoinoltre l’opportunità di rivedere brani del-l’importante adattamento televisivo del-l’Orlando furioso, trasmesso da Rai Uno nelfebbraio-marzo 1975. Durante la serata, ilconduttore televisivo Fabio Fazio interverràtelefonicamente per ricordare la figura del-l’amico e professor Edoardo Sanguineti.Seguirà un intervento telefonico dell’attriceteatrale Ottavia Piccolo, che ricorderà la suaesperienza lavorativa nell’Orlando Furiosodi Luca Ronconi.

Vittorio Daghino

CANTALUPO LIGURE -Lunedì 9 maggio si è riunitaa Cantalupo Ligure la primaassemblea della ConsultaGiovani della ComunitàMontana “Terre del Giaro-lo”, organo preposto a rap-presentare il mondo giovani-le dei trenta comuni. Il presi-dente Vincenzo Caprile in-sieme a Roberta Daglio, vi-cepresidente e agli assessoriPierangelo Marini e NatalinoOrmelli, ha presentato ai ra-gazzi i principali progettiche la Comunità Montanasta conducendo in confor-mità alla sua natura di agen-zia di sviluppo per il territo-rio. Ha poi esplicato il ruolodella Consulta e le modalità

di inserimento nella realtàdelle valli. Tale organo na-sce come struttura di riferi-mento e di confronto per igiovani e per le associazionipresenti nelle cinque valli;ha l’obiettivo di promuovererapporti permanenti con altreconsulte con lo scopo di fa-vorire il raccordo tra gruppigiovanili e InformaGiovani.Altra finalità fondamentale èquella di creare un osserva-torio che elabori e rinnovi il“progetto giovani della Co-munità Montana” come can-tiere aperto. L’organo basedella Consulta è l’assem-blea, costituita da trentatrecomponenti di età compresafra i 16 e i 28 anni, residenti

nel territorio; ha la funzionedi proporre, valutare e ap-provare progetti, ricerche,incontri, dibattiti e iniziativeattinenti il mondo giovanile.Primo compito dell’assem-blea è stato quello di costi-tuire un ufficio di coordina-mento, composto da ottomembri, il quale ha incaricodi rappresentanza nei con-fronti della Comunità Mon-tana e delle altre istituzioni,nonché di direzione delle at-tività della Consulta. Po-tranno costituirsi anchegruppi di lavoro, preposti atrattare e sviluppare attiva-mente le tematiche suggeritedall’assemblea e dall’ufficiodi coordinamento. In base

alle richieste avanzate daigruppi di lavoro, la Giuntadella Comunità Montanastabilirà nel suo bilancio an-nuale un fondo per il finan-ziamento delle iniziative. Durante l’incontro, i giovanisono stati incoraggiati acreare occasioni di aggrega-zione mediante la partecipa-zione attiva a manifestazionilocali e l’utilizzo di strumen-ti informatici. Obiettivo delprossimo incontro sarà quel-lo di nominare il rappresen-tante della Consulta, cheavrà il ruolo di moderatoredell’assemblea e dovrà pre-siedere le riunioni dell’uffi-cio di coordinamento.

Valeria Sala

Page 22: popolo 19 maggio 2011

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Giorno dopo giorno le campane Sabbadini ci accompagnano nel nuovo millennio

IN BREVEIN BREVE

EVENTI / GAVAZZANA

Il comico Claudio Laurettaal Centro Paolo VI

CULTURA / SAREZZANOIl concorso “Codex Purpureus”Scade il 30 maggio il termine ultimo per la presentazione deilavori al Codex Purpureus edizione 2011. Al concorso, orga-nizzato dalla Biblioteca Comunale “Gianni Rodari” e dalComune di Sarezzano, con la collaborazione dell’associazio-ne culturale “Compagnia delle Idee” Onlus sono ammessicontributi a tema libero in forma di racconti, fiabe, poesie,fumetti, giochi di parole e tutto quanto possa esprimere fan-tasia in chiave letteraria. La sezione a tema quest’anno è“lamia Italia 150”. Le categorie sono tre: bambini (scuola ele-mentare), ragazzi (scuole medie inferiori e superiori) e adul-ti. Per tutte le categorie saranno premiati i primi tre classifi-cati. L’elenco dei vincitori sarà reso pubblico dal 4 luglio ela premiazione sarà il 25 settembre a Sarezzano.

BENEFICENZA / CASALNOCETO

Nonostante la pioggia del mattino, la IX Festa dell’Arte didomenica 15 maggio ha avuto un grosso successo di pubbli-co e di critica. Hanno partecipato circa settanta artisti, prove-nienti anche dalle province di Milano, Genova, Pavia ePiacenza. Presenti parecchi studenti del tortonese ai quali èstato assegnato l’attestato di merito per gli elaborati, eseguitisotto la sapiente guida della professoressa Luisa Casacciache rappresentavano Gavazzana e il suo territorio. Il pittoreAntonini Franco di Alessandria ha vinto il primo premio, ilsecondo Mario Camoletto di Torino, il terzo Dario Vitale diPavia. Per la sezione medaglie d’oro, la novese FiorellaCacciabue è stata segnalata per la tecnica ad acquerello. Aseguire con nota di merito per i pittori Gianfranco Oddone,Giusi Montaldo, Regoli Marco, Angelo Ghezzi, PasqualeBarberis, Walter Marchese, Enza Cristiano, Cavaleri Ilario,Chendi Ilio, Raffaele Cifarelli, Simone Repetto, MartaRolandi, Lorenzo Leonardi e Domenica Calcagni. Al termi-ne della manifestazione il sindaco Claudio Sasso ha ringra-ziato tutti i partecipanti, invitandoli all’edizione del 2012.

Più di settanta artisti alla nona festa dell’Arte

Il tema è stato al centro di un convegno organizzato da Confindustria Alessandria

Per l’Italia serve un “Progetto - Paese”ALESSANDRIA - Infra-strutture, formazione, ricer-ca, mercato del lavoro, ri-forme, e “fare sistema”: so-no le priorità da inserirenell’agenda del Progetto-Paese per l’Italia, per resti-tuire slancio allo sviluppo.E’ questo l’appello lanciatoda Bruno Lulani, Presidentedi Confindustria Alessan-dria, da Corrado Passera,Consigliere Delegato eCEO di Intesa Sanpaolo, eda Fabrizio Palenzona,Vice Presidente e membrodel Comitato PermanenteStrategico di Unicredit, alconvegno, organizzato daConfindustria Alessandria,sul tema “Italia: serve unProgetto-Paese. Via i freni,innovazione per lo svilup-po”, svoltosi lo scorso 6maggio ad Alessandria, aPalazzo Monferrato. “Competitività e inclusività- ha osservato Bruno Lula-ni, presidente di Confindu-stria Alessandria - sono leparole chiave per guidare ilrilancio del nostro Paese”.Nello scenario internazio-nale, infatti, la ripresa acce-lera, ma l’Italia cresce me-no e più lentamente, “E leimprese italiane e alessan-drine, che pure eccellononell’export - ha sottolineatoLuigi Serra, Vice presiden-te di Confindustria Ales-sandria, commentando i da-

ti del Centro Studi Confin-dustria e dell’Ocse - sonocostrette a fare da sole”, ci-tando Emma Marcegaglia,Presidente di Confindustria.Per Confindustria Alessan-dria le priorità per tornare acrescere riguardano la for-mazione, l’investimento sulcapitale umano, perchè si-gnifica investire sul futuro -come ha detto Lulani - eoccorre inoltre attenzionealla flessibilizzazione e tu-tela del lavoro, al settoredell’energia, costosa e ca-rente, ed è necessario che lapolitica torni alla concre-tezza. E’ poi cruciale il te-ma delle infrastrutture im-materiali (banda larga) emateriali: collegamentistradali e ferroviari. E lancio una provocazioneconcreta per fare sistematra enti, istituzioni e asso-ciazioni: il riferimento è lacreazione della Piattaforma

Logistica del Nord Ovest,proposta da ConfindustriaPiemonte, un progetto stra-tegico sia per la nostra pro-vincia, particolarmente vo-cata alla logistica, sia pertutto il Piemonte”.Sulle “ricette” per la cresci-ta del Paese hanno concor-dato Corrado Passera eFabrizio Palenzona, nel di-battito moderato da Gio-vanni Pons, giornalista de“La Repubblica”. Possiamo crescere di più –ha affermato Corrado Pas-sera - ne siamo capaci, c’èun potenziale. Ciò che ser-ve è che possano funziona-re insieme i quattro “moto-ri” del Paese, che sono rap-presentati dalle imprese (incui siamo forti); dal sistemaPaese (in cui siamo deboli,per infrastrutture, formazio-ne e ricerca, pubblica am-ministrazione); dalla coe-sione sociale (welfare), e

dalla “società dinamica”:quest’ultimo motore nonfunziona, siamo un Paesebloccato da burocrazia emeccanismi decisionali. La crescita è responsabilitàdi tutti e deve essere gestitada persone che sanno lavo-rare insieme: dobbiamo fa-re sistema”. Anche per Fabrizio Palen-zona occorre “riprogram-mare un futuro che sia con-diviso, e dobbiamo parlaredi sacrifici ma anche diprospettive, perchè ai gio-vani oggi manca la speran-za. I quattro “motori” dellacrescita non funzionanoperchè è venuta meno la ca-pacità della politica di fareregìa, di gestire e pensareglobalmente al futuro conla consapevolezza dei pro-blemi da risolvere, e fareriforme. Prioritario è il te-ma delle infrastrutture, pertornare ad attrarre investi-menti e flussi di traffico,per il rilancio dell’econo-mia”. E l’appello al “fare siste-ma” è stato ribadito ancheda Paolo Filippi, presidentedella Provincia di Alessan-dria, da Paolo Garbarino,Rettore dell’Università de-gli Studi del Piemonte O-rientale “A. Avogadro”, eda Piercarlo Fabbio, sinda-co di Alessandria, interve-nuti al convegno.

Venerdì 20 maggio, alle ore 21, presso l’Auditorium delCentro Paolo VI si terrà lo spettacolo “Claudio Lauretta live2011” spettacolo comico di musica e imitazioni con la parte-cipazione del maestro Sandro Picollo. Lo spettacolo promos-so dal Lions Club Tortona Host, si realizzerà grazie alla di-sponibilità e alla partecipazione volontaria del comicoClaudio Lauretta, del maestro Sandro Picollo e del CentroPaolo VI. Il service, iniziato nella precedente annata lionisti-ca con Pierluigi Caniggia continuato dall’attuale PresidenteGiuseppe Bottazzi, è finalizzato alla costruzione di una pale-stra polifunzionale per i ragazzi disabili. Lo spettacolo èaperto a tutti con un piccolo contributo interamente devolutoal progetto del Centro Paolo VI in quanto il club e gli spon-sor si faranno carico di tutte le spese organizzative.

Il generale Carlo Magrassi ha ricevuto il premio “Radici”TORTONA - Martedì 10 maggio 2011il Lions Club Tortona Host ha conferitoil prestigioso premio “Radici” giuntoalla sua XXI edizione (ideato, volutodal professor Galvani recentementescomparso) che intende rivolgersi apersonaggi di sicuro spicco professio-nale che abbiano acquisito merito e lu-stro fuori dalla propria terra ma che so-no stati sempre a questa legata e felicidi ritornarvi. Nella presente annata il premio è statoconferito al Generale di Divisione Ae-rea Carlo Magrassi. Nel corso della se-rata il generale Magrassi ha intrattenutogli ospiti su un tema di sicuro interessesia politico che sociale ovvero la neces-sità imprescindibile di un’integrazionenazionale europea ed internazionale.Importanti iniziative a questo proposito

sono in programma ed anche le nostrePMI locali potranno partecipare con

successo alle stesse. Attualmente il ge-nerale Magrassi è assegnato allo StatoMaggiore Aeronautica e segue le atti-vità relative alla introduzione dei veli-voli a pilotaggio remoto in ottica di “si-stema paese” ovvero allargate come giàdetto ad un progetto che permette dicoinvolgere vari ministeri. E’ giusto ricordare che il generaleMagrassi è tutor effettivo e buon amicodel Colonnello Roberto Vittori astro-nauta prossimo al suo terzo volo sullastazione spaziale internazionale.Durante la serata si è svolta la cerimo-nia di investitura dei nuovi soci e il pastGovernatore presente Aldo Vaccaroneha conferito il premio Excellence aPierluigi Caniggia past president delclub per gli obiettivi raggiunti dal LionsClub Tortona Host.

Giuseppe Bottazzi e Carlo Magrassi

Page 23: popolo 19 maggio 2011

Molti di noi du-rante l’anno, frequen-tano palestre e piscine, conl’intento di mantenere unabuona forma fisica e, diconseguenza, il nostro be-nessere. Certo, la palestra ola struttura sportiva ha deicosti, sia in termini di dena-ro, sia per quanto riguardal’organizzazione dei tempida ritagliarci durante lagiornata. L’attività fisica,specie se costante, è un fat-tore indispensabile per lanostra salute e questo è undato di fatto, ma molti dinoi ignorano quella menocostosa, semplice e libera:camminare. Anche se nonsi raggiungono i risultati diun anno di palestra, a treore minime la settimana,camminare è l’attività fisicaper eccellenza, anche incittà, e può farci guadagna-re un ottimo stato di forma. Basta adottare alcune pre-cauzioni e seguire questisemplici consigli.Per la marcia, vale, come

per qualsiasi atti-vità fisica intrapresa,

costanza e gradualità, chetrasformeranno questa pra-tica in una salutare e meto-dica attività sportiva. Al pa-ri di altre attività aerobiche,come nuoto, bicicletta ecorsa, la marcia aiuta il no-stro apparato cardiocircola-torio, diminuisce il battitocardiaco a riposo, rinforzail miocardio e diminuisce lapressione sanguigna. Bru-ciando le calorie in eccesso,smaltisce il grasso corporeoe permette di rilassarsi, mi-gliorando l’umore. Dove,quando e come camminare.Ovunque si può cammina-re: in montagna, al mare, allago e anche in città, maga-ri lontano dal traffico, sce-gliendo percorsi più salubri,come parchi e passeggiateverdi. E’ bene scegliere lamattina presto o il tardo po-meriggio se fa particolar-mente caldo, ma se lo sivuole davvero, il tempo losi trova per fare una buona

camminata, indipendente-mente dagli impegni di la-voro. La durata deve esseredi venti minuti minimi algiorno (per le prime duesettimane è bene comincia-re con tre allenamenti di unquarto d’ora ciascuno) e, inpoco meno di un mese, lacamminata si trasformerà inmarcia. Per quanto riguardal’abbigliamento non si ri-chiede una particolare scel-ta (una tuta e una magliettavanno benissimo), ma lecalzature sono indispensa-bili per ottimizzare il nostrosforzo, quindi devono esse-re adatte e specifiche: co-mode, leggere e traspiranti,flessibili sul metatarso (lazona del piede appena al disotto delle dita) e rinforzatesul tallone. Per gli adeguatirequisiti è bene rivolgersi anegozi di fiducia. Oltre una tuta completa difelpa, da indossare alla finedella camminata per evitaresbalzi termici, è bene nondimenticare una bottiglietta

d’acqua, per reidratare l’or-ganismo che tende a perde-re liquidi e sali, anche sen-za sole o caldo intenso.Meglio aprire e concluderela nostra marcia con sem-plici esercizi di allunga-mento muscolare (per testa,spalle e schiena). Per il pri-mo mese meglio non so-vraccaricarsi di fatica, inu-tile se non controproducen-te, poiché favorirebbe in-fortuni; se compare stan-chezza, meglio fermarsi perqualche minuto o rimanda-re al giorno successivo.Mai camminare in tensione,anzi con le braccia rilassatelungo i fianchi e mantenen-do le ginocchia leggermen-te piegate, mantenendo co-munque un buon allinea-mento di tutto il corpo; ac-compagnare il movimentodel piede dal tallone allapunta, senza mai appoggia-re tutta la pianta con forza aterra. Questi i consigli basi-lari. I consigli dagli espertial prossimo incontro.

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a curadella Redazione

Cammina, cammina...

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Spedito a prendere visione del suo nuo-vo incarico, un funzionario sabaudoscoprirà la faccia nascosta dell’Unitàd’Italia e troverà l’amore. Sullo sfondol’unità d’Italia e i suoi protagonisti, piùo meno volontari, Pio IX e VittorioEmanuele, il cardinale Antonelli e i Ca-dorna. In primo piano una storia che sidipana dal 4 ottobre 1870, alle porte diRoma, giorno in si volge un colloquioteso, pungente, tra la contessa MatildeOrsini ed Egidio Ferrari, del Ministerodei Lavori Pubblici del neonato Regnod’Italia. È lo scontro tra due mondi:quello papalino, impersonato dalla gio-vane contessa e quello Italiano, incar-nato in un membro del governo; ma èanche l’incontro tra una donna e un uo-mo che ormai sono e continueranno aessere italiani, con le loro virtù e i lorodifetti. Uno splendido affresco storicodegli anni in cui nacque la nazione siincrocia con la storia di una passioneall’italiana. Luca Crippa e Maurizio Onnis firmanoinsieme, da anni, romanzi pubblicati daPiemme con pseudonimi diversi. Sonoautori anche di testi scolastici e di sag-gistica religiosa.

Mons. Piero Marini, presidente delPontificio Comitato per i Congressieucaristici internazionali, ha avuto ilprivilegio di stare accanto a GiovanniPa-olo II e poi anche a BenedettoXVI per più di vent’anni in qualità diMaestro delle Celebrazioni liturgichepontificie. In questo libro - intervistanarra il “suo” Giovanni Paolo II, of-frendo una serie di spunti illuminantisull’uomo e sul cristiano Karol Woj-tyla. Scopriamo in Giovanni Paolo IIil celebrante, che fa della liturgia unluogo di evangelizzazione e di cate-chesi, diventando l’interprete dellariforma liturgica del Concilio, conuna predilezione per una liturgia coltae ricca di segni, nella quale anche ipopoli più lontani si possano ritrovaree aperta all’incontro con le altre con-fessioni cristiane. Mons. Marini è anche docente di li-turgia presso il Pontificio Istituto li-turgico di Sant’Anselmo a Roma. Bruno Cescon vive a Pordenone doveinsegna filosofia teoretica nel semina-rio diocesano, è anche direttore de “IlPopolo”, settimanale diocesano diConcordia - Pordenone.

Piero MariniBruno Cescon

Io sono un Papaamabile

Rizzoli

Pp. 188

Euro 12,50

a cura diLaura Notti

Saluteoggi

Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superareindicativamente le 20 righe.

La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe.

Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto),

P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: [email protected]

L. Crippa M. Onnis

La contessadi Porta Pia

San Paolo

Pp. 164

Euro 16,00

In poco più di un centinaio di fram-menti, a volte condensati in frasi sec-che e fulminanti come aforismi, tro-viamo il distillato della decennale ri-flessione teologica e spirituale di pa-dre Silvano Fausti. Si tratta di una sorta di testamentospirituale che sintetizza il suo pensie-ro; per chi non lo conosce è un testoimperdibile per avvicinare questogrande padre gesuita. Padre Fausti ha un pubblico di lettorireligiosi e laici uniti da un grande en-tusiasmo. Il libro, che si compone distichi, ovvero poco meno di un versopoetico, è facile da approcciare e silegge d’un fiato. Si vorrebbe quasiche i frammenti non finissero mai.Silvano Fausti, gesuita, pur lavorandopart time in vari continenti, da tren-t’anni risiede in una cascina alla peri-feria di Milano (Villapizzone), conuna comunità di gesuiti dediti al ser-vizio della Parola e inserita in una co-munità più ampia di famiglie aperte aiproblemi dell’emarginazione. È autore di numerose pubblicazionibiblico-teologiche, sia di studio sia didivulgazione.

SilvanoFausti

La terraappesa al cielo

Ancora

Pp. 128

Euro 13,00

La riforma della Sanità piemontese

Gentile Direttore,il Presidente Cota aveva almeno due possibilità per attua-re la sua riforma della Sanità Piemontese.Da un lato poteva proporre una riforma di sistema da di-scutere con i territori della nostra Regione, con gli opera-tori della sanità e con il Consiglio Regionale in modochiaro, trasparente e partecipativo.D’altro canto poteva, invece, perseguire una strada piùnascosta e in fondo più autoritaria. Purtroppo Cota hascelto la seconda strada e, attraverso una serie di deliberedi giunta che non vengono discusse e non sono emenda-bili sta portando avanti una vera e propria riforma conconseguenze molto pesanti per tutta la cittadinanza. Faccio solo due esempi: il primo riguarda la riorganizza-zione dei posti letti, e i conseguenti tagli degli stessi, al-l’interno della rete ospedaliera territoriale. Nelle delibereappena approvate si dice che i posti letti verranno deter-minati in rapporto al numero di cittadini. Ciò significa che molti reparti negli ospedali della nostraprovincia verranno accorpati con una conseguente rica-duta sia sulla qualità del servizio sia sella qualità del la-voro degli operatori. Il secondo esempio invece riguardala cosiddetta riorganizzazione dei pronto soccorsi oggipresenti. E in questo caso è previsto il declassamento delDEA di Acqui Terme, il declassamento del DEA diTortona, il declassamento del Pronto Soccorso di Ovada.Sono scelte pesantissime, dal punto di vista delle ricadutee gravissime per il metodo con cui vengono prese. E, siadetto per inciso, anche contrario al tanto sbandierato fe-deralismo. Queste decisioni andavano prese all’internodell’elaborazione del Piano socio sanitario regionale cherappresentava il vero momento per discutere e condivide-re le scelte.

Rocchino Muliere Consigliere della Regione Piemonte, Gruppo PD

Allarme siccità in Provincia di Alessandria

Caro Direttoreè allarme siccità in Alessandria e provincia dove il me-se di aprile 2011 è stato il quarto più caldo degli ultimi210 anni, secondo le elaborazioni Coldiretti sui datiIsac - Cnr relativi all’intera penisola.Dopo un autunno ed un inverno piovosi, la primavera èstata fino ad ora particolarmente asciutta in tutto ilnord dove in alcune zone addirittura non piove da qua-si un mese e mezzo. La situazione si sta facendo drammatica nelle campa-gne dove sia le nuove piantine che i germogli sono im-prigionati fra le croste si terra secca mentre i trattori la-vorano in mezzo a nuvole di polvere. Le previsioni meteo hanno, per fortuna, previsto qual-che pioggia per il fine settimana, speriamo siano previ-sioni attendibili. Se va avanti così e non ci sarannocambiamenti sostanziali nelle condizioni meteo si ri-schia di avere perdite importanti sia sul mais che su al-tri cereali come frumento, l’orzo e il riso. Lo stesso problema riguarda anche le coltivazioni orti-cole come il pomodoro e le patate. In alcuni casi si ègià dovuto ricorrere all’irrigazione di soccorso per farnascere i semi non germinati o per portare sollievo allecoltivazioni, in un periodo in cui solitamente non si ir-riga, con problemi di disponibilità idrica e forti aumen-ti dei costi di produzione.Per salvare le colture è necessario che arrivi presto lapioggia e che cada in maniera costante, duratura e nontroppo intensa. Il problema della siccità sta interessando altri paesi eu-ropei come la Francia dove gli agricoltori sono in ap-prensione per le coltivazioni di cereali e si temano gra-vi perdite nei raccolti ma la mancanza di pioggia inte-ressa anche la Gran Bretagna mentre in alcune zone delBelgio e dei Paesi Bassi è stato addirittura vietato diaccendere fuochi nei boschi per il pericolo incendi. E intanto, gli occhi continuano ad essere rivolti al cie-lo...

Roberto Paravidino Presidente Coldiretti Simone Moroni Direttore Coldiretti - Alessandria

Page 24: popolo 19 maggio 2011

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scherzo

da pretedi don Marziano

[email protected]

I peperoncini appartengono alla famiglia delle Solonaceae.Da parecchio tempo hanno acquistato maggior spazio suibalconi. Colorati ed economici sono poco esigenti per quan-to riguarda la cura.Non richiedono potature, non devono essere legati a tutori ebasta una sola concimazione a lenta cessione quando si met-tono a dimora, alla fine del mese di agosto.I frutti della pianta sono commestibili e provengonodall’America centrale e meridionale da dove furono impor-tati alla fine del ’400.Le piante presentano fusti eretti e ramificati ricoperti da nu-merose foglie lanceolate e lucide di colore verde intenso.I fiori piccoli e bianchi sono riuniti in folti gruppi, simili apannocchie. Richiedono una posizione luminosa e calda, manon ventosa e non temono il pieno sole.Devono essere bagnati, quando occorre con acqua non cal-carea e a temperatura ambiente.Richiedono sostanze nutritive. Non resistono al gelo e quan-do la temperatura si avvicina allo zero si usano per formaredelle bordure. I frutti, molto decorativi, sono dei peperonci-ni tondeggianti o oblunghi di colore viola, giallo, rosso,arancio dal sapore aromatico piuttosto piccante. I peperoncini persistono sui rametti fino all’inverno inoltra-to, tanto da essere usati nelle preparazione di confezioni na-talizie portafortuna. Il peperoncino fiorisce in estate.Occorre annaffiare moderatamente quando il terreno è com-pletamente asciutto ed evitare i ristagni idrici.Il peperoncino ornamentale si moltiplica per seme. La semina si effettua in semenzaio nel mese di marzo. A fi-ne aprile può essere seminato direttamente in piena terra.Secondo il linguaggio dei fiori se si vuole esprimere allapropria amata la propria passione è consigliabile inviarle indono un vaso di peperoncini ornamentali in piena fruttifica-zione. Sull'origine del nome scientifico del peperoncino ov-vero “Capsicum” gli studiosi hanno espresso pareri discordi;l'ipotesi più probabile lo fa derivare dal vocabolo latino “ca-psa - cassa”, in riferimento alla forma dei frutti. Il nome co-mune peperoncino deriva invece dal vocabolo greco "peperi- pepe" e fu attribuito a questa pianta per l'intenso sapore dipepe che caratterizza i semi e a volte anche la polpa dei frut-ti. I peperoncini si possono essiccare e una volta secchi sipossono conservare i semi in sacchetti di carta.

Settimanale di informazione della Diocesi diTortona fondato nel 1896

Registrazione nel Registro Periodicipresso il Tribunale di Tortona

n. 1/98 del 11.12.1998Editore

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PIER GIORGIO PRUZZI

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“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vitaquotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... E anche le foto scattate nell’ultima vacanza, in un viaggio,una tavola imbandita, un gruppo di amici che soridono davanti all’obiettivo. La Redazione si riserverà di scegliere le foto più bellee di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “IlPopolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]

volti di amicizia

Domenica 1° maggio,nella parrocchiale diBarbianello, hanno fe-steggiato 60 anni di ma-trimonio AlbertinaZucchella e GiovanniBarella, che si eranosposati nella stessa chie-sa il 21 aprile 1951.Erano presenti la figliaAntonia, i nipoti Beatricee Luca e i parenti. Il parroco mons.Gianfranco Maggi, nella S. Messa, ha ricor-dato con commozione igiorni della sua gioventùcondivisi con i festeggia-ti, vicini di casa.Al termine è stata lettauna poesia scritta daPiera Zucchella per “gli sposi”.

a cura diDaniela Catalano

La meta di una bella dome-nica in montagna può essereil santuario di Nostra Si-gnora del Monte Penice si-tuato sulla vetta dell’omoni-mo monte, a 1460 metri dialtezza. Esso è dedicato allaMadonna e risale ad una an-tica costruzione dell’VII se-colo poi ampliata più voltenel corso del tempo. La sommità del monte è fa-cilmente raggiungibile inmacchina grazie ad una stra-da che dal Passo del Penicesale fino in vetta. Le fontistoriche attestano che inquesti luoghi la Madonna èvenerata da almeno 1350anni per una promessa fattada San Colombano alla regi-na longobarda Teodolinda.Nell’XI secolo troviamo ilsantuario già nelle dimen-

sioni attuali. La chiesa ave-va l’antico titolo di Madre diDio poi modificato in segui-to con Santa Maria in MontePenice. Per molti secoli ilsantuario appartenne alleproprietà del monastero diSan Colombano, poi nelXIX passò alla diocesi di

Bobbio sotto la quale di-ventò uno dei centri più im-portanti di devozione maria-na nel territorio. Nel 1871 fucostruito il portico frontale,nel 1900 fu collocata la sta-tua del Redentore. Nel 1968 viene costruita latorre campanaria.

La struttura principale inpietra ha subito nel corso deisecoli molti rifacimenti.Negli ultimi anni il santua-rio è stato ristrutturato com-pletamente. All’interno sipossono ammirare la presti-giosa statua lignea dellaVergine con il Bambino cherisale agli anni tra il 1500 e1600 e la statua di San Bar-tolomeo, risalente al XVIIIsecolo. Nel 2009 l’interno è statodecorato con preziose iconeorientali. La festa del san-tuario e della Madonna cadenel giorno della dedicazioneal Nome di Maria, festeg-giato nella seconda domeni-ca di settembre. Il santuario è aperto da Pa-squa fino a settembre, quan-do chiude per l’inverno.

Luoghida visitare

Il Santuario di Monte Penice

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a cura di Alba Algeri

I peperoncini “piccanti”piante ornamentali

È successo ancora. Un prete è stato accusato e arrestato per pedofilia. Il parroco di Santo Spirito di via Calda di SestriPonente, don Riccardo Seppia, 50 anni, è stato condotto in carcere per violenza sessuale: avrebbe avuto rapporti conun ragazzino genovese di 16 anni. Secondo gli investigatori, gli abusi sarebbero stati ripetuti e si sarebbero protratti neltempo. Ma non basta. Si parla anche di droga. “Vieni, ho la neve”. Così don Riccardo invitava i suoi “amici” a divide-re la cocaina. In cambio della sniffata chiedeva compagnia o, nel linguaggio crudo delle inchieste giudiziarie, “presta-zioni sessuali”. Ragazzi che agganciava frequentando palestre, saune, bar a Milano. Ragazzini come M., il sedicennein cui si sono imbattuti i carabinieri dando il via alle intercettazioni. Ma in tutta questa storia c’è un fatto positivo.Sabato 14 maggio il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha deciso di celebrarela Messa proprio nella chiesa di via Calda. La Curia ha così annunciato la sospensione “da ogni atto sacramentale” delsacerdote. Confermando piena fiducia nella magistratura, l’Arcivescovo ha espresso “fraterna vicinanza alle vittime eai loro familiari. Queste accuse offendono tutta la diocesi. Sono comportamenti inqualificabili, tanto più per un sacer-dote”. Insomma, la Chiesa c’è. Ci mette la faccia, la voce e, soprattutto, le preghiere. È un segnale importante quellolanciato da Bagnasco. Pensate al peso che la Chiesa stessa deve sopportare per colpa di certi preti come Seppia.Eppure c’è. Spinta dalla forza della fede. E lotta con chi soffre. Con le vittime.

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TRADIZIONI COSTUME SOCIETA’ TERRITORIO

Dall’Antola al Po

GENOVA - Lunedì 9 mag-gio, i Diaconi Permanentidella Diocesi di Tortona, ac-compagnati dal responsabilediocesano mons. Pier Gior-gio Pruzzi, si sono stretti at-torno al loro Vescovo mons.Martino Canessa al Santua-rio della Madonna dellaGuardia di Genova, a con-clusione dell’anno pastorale2010 - 2011.Il trovarsi in comunione inquel luogo di preghiera eraccoglimento ai piedi dellaMadonna, è stato un mo-mento emozionante e densodi spiritualità per tutti i Dia-coni e le loro mogli interve-nute per l’occasione. Accolti dal Rettore del san-tuario, mons. Marco Grana-ra, dopo la recita dell’OraTerza, sono stati invitati a ri-flessioni sulla famiglia e sul-la catechesi per gli adulti. IlSantuario della Madonnadella Guardia è come unaspugna per Genova, lì arri-vano tutte le problematiche ei sintomi di malessere che lagente porta con sé.Si parla sempre di emergen-za nella Chiesa e per DonMarco le cose più urgenti acui cercare di por rimediosono la situazione in cui sidibatte oggi la famiglia, co-me Sacramento del matri-monio e come istituzione ingenerale, e, in maniera allar-gata, il ritorno ad una vitacristiana più autentica, che sipuò sintetizzare come in un

“ritorno alle radici”. Crescela fragilità nelle famiglie: irapporti di coppia tengonosempre meno; questa fragi-lità si traduce in incapacità asostenere complessità e du-rezze; ricorrenti frasi come“ho diritto alla mia felicità”fanno pensare che venga sot-taciuto anche i doveri che sihanno; si allunga statistica-mente il tempo dell’immatu-rità adolescenziale col risul-tato di avere giovani incapa-ci di assumersi responsabi-lità serie e durature; il valoredella fedeltà reciproca tra iconiugi e verso i figli sem-pre più spesso è deriso e co-munque deprezzato; nellaconcezione della sessualitàprevale la dimensione ludicaed è trascurata quella funzio-nale alla riproduzione e“all’Amore integrale” nellafamiglia. E così via… La proposta va-lida per tutti è quella di un“ritorno alle radici” dell’es-senza del Cristianesimo.Può esser possibile che, perla maggior parte delle perso-ne, dopo il catechismo per laPrima Comunione e per laCresima mai più ci sia statoun cammino di maturazionereligiosa, siano rimaste im-presse nella mente solo quel-le primarie formule di edu-cazione infantili, pur validea lodevoli a quell’età, ma bi-sognose di completamento,alla luce di un’esperienza divita adulta, matura e respon-

sabile. “E allora - dice donMarco - questa è la propostadi percorso da seguire pergente matura, seria, che nonsi accontenta di una vita e diuna fede un po’ così e così,che accetta e vive la realtàsenza fuggire; gente che haanche avuto delusioni daisuoi fratelli di fede, ma chenon vuol fermarsi a quelli,perché sa benissimo che altrisono stati magnifici testimo-ni del Vangelo; gente che hadei dubbi ma è stanca dichiacchiere vuote, gente chevuol capire come possanocoesistere sotto lo stesso tet-to di una forma religiosa chesi chiama ‘cristiana’, realtàcosì diverse: san Francesco ei “crociati”, Madre Teresa eil cristiano mestierante, donBosco, don Orione e… i pre-ti pedofili”. Grazie don Marco!Ci hai dato al carica giustaper capire meglio e saper co-sa annunciare alle personeche incontriamo nel nostroministero di Diaconi. Al ter-mine della relazione, il Ve-scovo ha celebrato la S.Messa.Dopo la parentesi convivia-le, la recita del Santo Rosa-rio ha concluso questa gior-nata ricca di fervore e spiri-tualità, sotto la protezione el’intercessione della Ma-donna, madre e modello diservizio per tutti i cristiani eprincipalmente per i diaconi.

Piercarlo Peccorini

Giornata con il Vescovo alla fine dell’anno pastorale L’associazione bronese ha ottenuto ottimi risultati

I diaconi alla Guardia di Genova La festa di chiusura per l’Unitre

Restaurato Palazzo Centurione a Castelnuovo

BRONI - Il 15 maggio, neilocali di Villa Nuova Italia, aBroni, si è svolta la festa dichiusura dell’anno accade-mico 2010-2011 dell’Unitrebronese. La manifestazionesi è aperta con il saluto dellapresidente Graziella Moroniche ha ringraziato il numero-so pubblico intervenuto. Nelle sue parole è emersa lasoddisfazione per un annoaccademico “che ha vistouna frequenza veramentenotevole di alunni che hannoassistito alle lezioni con im-pegno, entusiasmo e assi-duità”. Il successo dell’Uni-tre è merito dei docenti e deicollaboratori, che lavoranointensamente in nome delvolontariato, definito dallapresidente “un’autentica for-za in grado di lasciare un se-gno indelebile nella nostrasocietà”. L’Unitre oltre ainumerosi e variegati corsi,offre tante altre occasioniper stare insieme, a comin-ciare dalla festa degli auguridi Natale, che ha visto l’esi-bizione del coro dell’Unitre,del coro dei ragazzi e diquello dei bambini dellascuola “Paolo Baffi”. L’8marzo, in occasione della fe-sta delle donne, è stato pre-sentato lo spettacolo del“Nino Rota Ensemble”, u-n’orchestra tutta al femmini-le. Non sono mancate leuscite a cominciare dallapartecipazione alla rappre-sentazione della Traviata, al

Ponchielli di Cremona, allamostra di Genova, al tournel barocco siciliano, alla vi-sita ad Arezzo sulle tracce diPiero della Francesca e alparco Sigurtà.Grande successo ha avutoanche l’iniziativa “Una tesiall’Unitre” che ha visto tregiovani neolaureate presen-tare la loro tesi in un idealescambio fra generazioni di-verse. Non è mancata l’espe-rienza teatrale con il Labo-ratorio dell’Unitre che hapresentato “Sono una picco-la ape furibonda” rappresen-tato già a Broni e al festivalteatrale delle Unitre a BorgioVerezzi e che sarà anche aPavia al teatro Don Bosco.Nel corso della cerimonia dichiusura la presidente ha an-che presentato “Soirée”, unracconto lungo scritto aquattro mani da Gabriella A-nelli e Marisa Schenardi, chehanno frequentato alcuni an-ni fa all’Unitre un laborato-rio di scrittura, da cui è natoil loro primo lavoro “Come

una foglia”. Quest’anno han-no ripreso in mano la pennae hanno scritto un raccontoavvincente e piacevole. La festa di chiusura è poiproseguita con l’esibizionedi Paolo Marconi al pia-noforte che ha accompagna-to la splendida voce di De-bora Tundo e di Gigi Ro-gnoni, fondatore e presiden-te dello storico Circolo cul-turale“La Barcela” di Pavia.L’ultimo appuntamento del-l’anno accademico sarà do-menica 29 maggio con lapremiazione del Concorso dipoesia giunto alla ottava edi-zione e che quest’anno pre-senta, per la prima volta, lasezione dedicata ai bimbi diBroni, sul tema “Io abitoqui”. Al termine è stato of-ferto un ricco rinfresco congustose torte preparate dallesignore dell’associazione edè stato possibile ammirare ilavori realizzati dagli allievidurante l’intenso anno appe-na concluso.

d.c.

CASTELNUOVO S. - Lo scorso 7 maggioa Castelnuovo è stato riaperto PalazzoCenturione, sede del Municipio, dopo i lavo-ri di consolidamento, di ristrutturazione e divalorizzazione storico e turistica. Erano pre-senti, insieme al Prefetto di AlessandriaFrancesco Paolo Castaldo, il sindaco GianniTagliani e tutte le autorità civili e militari.Per il taglio del nastro è arrivato un magnifi-co landò con a bordo i “Principi Centurioni”come appaiono raffigurati in una foto diCicala del 1878. Il Prefetto di Alessandria,insieme al sindaco Tagliani hanno tagliato ilnastro cui è seguita la visita prima nelle saledel futuro museo e poi salendo la scalinatacompletamente recuperata nelle pitture e neicolori originali, ai locali in fase di restauro eal Piano della servitù ovvero il terzo pianodove ha trovato sistemazione il Centro Studi

Matteo Bandello. Dopo l’intervento del sin-daco che ha avuto parole di elogio per l’ope-ra compiuta, Elda Lanza ha letto alcuni branidedicati ai Centurione, facenti parte di un li-bro di poesie di Gennaro Pessini.Alla sera è stato presentato il concerto nelgiardino, della corale “Beato Stefano Ban-dello”.

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Passeggiata sul monte Lesima con Calyx

CALCIO CSI PAVIAAmatori a 11 – Tennis Club-Lungavilla 4-2 ai rigori (0-0dts); Gerenzago-Oratorio Don Bosco 6-5 ai rigori (0-0 dts);Moggi Cattaneo-Real Casei 2-0. Marcatori: Amaro al 15’ e20’ p.t.; Sannazzaro-Casanova Staffora 1-3. Marcatori:Pertusi, Ginelli (2), Franza; Oratorio San Martino-Trovo 4-2. Marcatori: Scaramuzza (T) al 5’, Torchia (O) al 15’, M.Cecchetto (T) al 20’, Sacchi (O) al 25’ p.t.; M. Ramella (O)al 5’ e al 10’ s.t.Amatori a 7 – Trivolzio-Inveruno Monteleone 9-8 ai rigori(3-3 dts). Marcatori: Pozzi (T) al 10’, Fragiskatos (I) al 17’p.t.; Dell’Acqua (T) al 3’, Pozzi (T) al 10’, Bordin (I) al17’, Greco (I) al 25’ s.t; Volante Roncaro-Sant’Alessandro4-6 ai rigori (0-0 dts); Zerbo-Sanmaurense rinviata.

BASKETSerie C regionale (primo turno play off). Gara 1: BridgePavia-Oltrebasket Broni 72-60. Oltrebasket: Daniel, Resca14, Digianvittorio 2, Bonomi 2, Colnago 14, Scomparin 9,Pastusena 2, Sant Roos 10, Cacace 5, Saini 2. All. Galbiati.Pt 36-40 (16-18, 20-22, 20-10, 16-10). Al termine di unapartita molto combattuta, il Bridge Pavia conquista il derbycontro l’Oltrebasket Broni. Gara 2 in programma aCodogno, dove la formazione oltrepadana gioca le sue par-tite interne.Promozione (Ultima giornata): Upol Lungavilla-Tromello56-59. Upol: Brochetta 1, Mantica 7, Segagni 13, Virelli,Bolzoni 7, Ragni 10, Beria 8, Cavallini 10. All. Garavaglia.Pt 29-32 (15-16, 14-16, 15-21, 12-6). Stradella-Corbetta73-82. Stradella: Finardi 7, I. Verdi 5, E. Verdi 22,Marchesi 6, Bimbato 6, Pacchiarotti 5, Achilli 12, Valle 4,Maserati 6. All. Zucconi. Pt 44-38 (24-13, 20-25, 10-20,19-24). Classifica: Corbetta 54; Lungavilla 50; Robbio, Stradella42; Siziano 38; Tromello 36; Olimpia Mi 34; Dresano,Junior Vigevano 32; Abbiategrasso 28; Around Gambolò,Cava Manara 24; Pieve Emanuele 18; Binasco 12;Trezzano 10; Rozzano 4. Play off, primo turno: Corbetta-Dresano, Lungavilla-Olimpia Mi, Robbio-Tromello, Stradella-Siziano. Gare almeglio delle tre, con eventuale bella in casa della meglioclassificata. Play out: Cava Manara-Trezzano, PieveEmanuele-Binasco. Rozzano retrocede in Prima Divisione.Serie B d’eccellenza donne – Play off gara 1: Broni-Castel Carugate 65-52. Broni: Bicocca, Putignano, Borghi9, Viganò, Brusadin 15, Pellegrino 22, Minati, Canfora 7,Zamelli 8, Ballardini 4. All. Cossu. Pt 30-23 (parziali quarti15-11; 15-12; 20-13; 15-16). Gara 2 il 22 maggio aCarugate, eventuale gara 3 il 29 maggio al Palaverde diBroni. La vincente si qualifica per la finale nazionale a tre, che as-segna due posti per la prossima serie A-2.Serie C dilettanti – Play off semifinale gara 1: Derthona-Alessandria 73-43. Derthona: Campeggi 2, Gatti 3, Gioria2, Serafin 6, Perissinotto 9, Pedrini 10, Pozzi 15, Pavone 9,Degrada 12, Mambretti 5. All. Petitti. Primo tempo 39-25(parziali quarti 20-13, 19-12, 21-14, 13-4).Voghera, successo in volataSerie D – Play off, primo turno gara 1: Bopers Voghera-Bollate 63-60. Bopers Voghera: Castellano 4, Rona,Baudino, Forni 12, Piermattei 6, Cazzaniga 4, Taverna 14,Piantini 11, Balma 4, Chiappano 8. All. Rai. Primo tempo33-39 (parziali quarti 15-19, 18-20, 12-15, 18-6).

PODISMOTrofeo Guerci a Casteggio - I vincitori: Valeria Lobbia eFederico Bertone (gruppo Iriens), per la categoria 23;Elena Cristina (Scalo) e Paolo Rossato (Avis Pavia) per lacategoria 35; Gisella Trombin (Scalo) e Daniele Giacobone(Atletica Pavese) per la categoria 40; Roberto Zunino (AvisGambolò) per la 45; Giordana Baruffaldi (RunningOltrepò) e Franco Barletta (Pedemontana) per la50; Enrico Mantegazzi (Atletica Pv) per la 55: AnnamariaVaghi (Atletica Pv) e Enzo Busi (Avis Pv) per la 60;Gianni Brega (Iriense) per la 65 e infine Ugo Viaro (AvisPv) per la 70.

SSppoorrtt iinn bbrreevveedi Franco Scabrosetti

SALICE T. - Pascoli, fiori-ture primaverili, faggete,l’Appennino, la pianura, iselvaggi canyon della ValTrebbia e in lontananza ilmar Ligure. Ecco il paesag-gio mozzafiato che accoglieoggi chi, come fece Anni-bale più di 2000 anni fa, salesui 1724 metri di questa e-strema punta meridionale diLombardia. Se questo straor-dinario connubio di storia enatura non bastasse a con-quistarvi, l’associazione Ca-lyx propone per domenica22 maggio una passeggiatache oltre a questi aspetti daràanche modo di conoscere ledelizie per il palato di questoincontaminato microcosmoambientale. La passeggiata,svolta in compagnia di unesperto di natura locale,verrà infatti coronata da unpic-nic sul prato a base diprodotti di aziende artigiana-li del luogo ed acqua di sor-gente. Il ritrovo dei parteci-panti è fissato per le ore10.30 nella piazza del Mu-nicipio di Brallo di Pregola.Il gruppo così riunito rag-

giungerà in auto la localitàColletta, da cui avrà inizio lapasseggiata vera e propria, laquale avrà una durata com-plessiva di circa 5 ore. Laprima parte dell’anello sisvolgerà su un sentiero re-centemente asfaltato, in unpaesaggio caratterizzato daterreni a prato. Giunti in vet-ta si effettuerà una sessionedi lettura del paesaggio ac-compagnato da un pic nicsul prato fornito dall’orga-nizzazione (tranne le bevan-de). Il ritorno si svolgerà in-vece su un sentiero sterratoche in un primo momentocosteggia il periplo del Le-sima e che successivamentesi inoltra nelle magnifichefaggete del monte.All’andata e al ritorno sar-ranno illustrate le specie ve-getali e animali che abitanola zona. Durante il camminosi parlerà del grande condot-tiero cartaginese Annibale. Iltrekking è di carattere turisti-co e presenta una difficoltàmedia. Il dislivello è di circa350 m. E’ richiesto un con-tributo spese di 20 euro.

TORTONA - A valle di uncampionato lungo e diffici-le terminato con il Dertho-na che ha centrato la sal-vezza, molti sportivi torto-nesi hanno potuto abbrac-ciare giocatori, allenatore edirigenti in una festa benriuscita. Lunedì 16 maggio, ad Ales-sandria, presso il negozio“Incontro abbigliamento”,sponsor ufficiale del Der-thona calcio, si sono tenutii festeggiamenti in onoredella squadra che ha saputocentrare la permanenza nelcampionato di serie D.

Il presidente Ambrogio Pe-lagalli e l’azionista di mag-gioranza Flavio Tonetto,sono ora chiamati a dettarele linee guida ed i program-mi per la prossima stagioneal fine di continuare il pro-gramma di risanamento e dipotenziamento della societàper costruire un organico ingrado di dare qualche sod-disfazione ai tifosi tortonesiche anche quest’anno sonostati molto vicini alla squa-dra bianconera.In bocca al lupo alla squa-dra!

Domenico Cremonte

Sui passi di AnnibaleCentrata la salvezza, la squadra resta in D

Festa per il Derthona

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Le liceali del Faravelli giocheranno per il titolo regionale

BRONI - La prossima set-timana la squadra di palla-canestro femminile del-l’i-stituto Superiore Faravellidi Broni-Stradella giocheràla finale regionale dei Gio-chi Sportivi studenteschi, inprogramma a Chiesa Val-malenco (Sondrio) merco-ledì 18 e giovedì 19.“Abbiamo centrato un tra-guardo storico per la nostrascuola, andando ben oltre lenostre aspettative - spiegaRoberto Colombo, docentedi educazione fisica e re-sponsabile della squadra -.A questo punto non abbia-mo nulla da perdere, quindivenderemo cara la pelle”.Dopo aver eliminato Lodi eCremona in semifinale, nel-la final four le oltrepadanese la vedranno con gli isti-tuti delle provincie di Mi-lano, Varese e Brescia.“Si tratta di tre formazionisicuramente più attrezzateed accreditate, perché han-no già raggiunto l’atto con-

clusivo della manifestazio-ne e possono contare sugiocatrici che sono abitual-mente impegnate con i ri-spettivi club”. Al contrariola formazione oltrepadana,composta da 11 elementi,di cui 10 liceali di Bronipiù una studentessa dellaragioneria di Stradella, pre-senta cinque cestiste chegiocano solo a livello scola-stico. “Queste ultime si so-no guadagnate le finali gra-zie alla preparazione pome-

ridiana a scuola - aggiungeRoberto Colombo - devoovviamente ringraziare ladirigente Piera Capitelli e ilcorpo docenti che ci per-mettono di svolgere questeattività sportive, in cui cidistinguiamo sempre conottimi piazzamenti”. Il Fa-ravelli può contare su un e-lemento di grande talentocome Cecilia Zandalisini:“E’ il nostro valore aggiun-to - spiega coach Colombo- da anni ormai fa parte del

progetto nazionale giovani-le, è stata più volte convo-cata nella selezione under16. E’ indicata dagli addettiai lavori come una dellemigliori della sua età. Speriamo che in futuro pos-sa prendere parte a manife-stazioni internazionali, ov-viamente sarebbe un vantoanche per la scuola”.Questo il programma dellafinal four: mercoledì 18 lesemifinali (ore 15.30 e 17),giovedì 19 le finali (8.30 e10) e a seguire le premia-zioni al Palascieghi di Son-drio.Il roster della formazione èil seguente: prof. RobertoColombo, Priscilla Kam-beraj, Ilaria Maga, ValeriaDapiaggi, Bianca Masetto,Rosita Lo Piccolo, accom-pagnatore Gianluca Maga.Ejona Rexhepi, Ambra Bo-scolo, Cecilia Zandalisini,Lucrezia Cimiotti, Elda Re-xhepi, Federica Lombardi.

Franco Scabrosetti

La squadra di basket bronese in Valtellina

Ambrogio Pelagalli con Josè Altafini, ospite d’onore alla festadel Derthona

La gara “Porte e finestre di pietra” in Val Borbera

CANTALUPO L. - Il 14maggio si è svolta la garaUltra Trail di 72 km, sul ter-ritorio della provincia di A-lessandria, con partenza e ar-rivo a Cantalupo Ligure.La gara, aperta ad atletimaggiorenni in possesso di

idoneità sportiva, rispettavalo spirito trail e la piena au-tosufficienza alimentare: in-fatti, erano previsti punti diristoro dove era distribuitasolo acqua. L’organizzazio-ne della gara era a cura dellasquadra A.S.D. Gli Orsi, con

la partecipazione del comu-ne di Cantalupo e della Co-munità Montana della ValBorbera. La manifestazionegodeva del patrocinio diComune e Provincia di Ales-sandria. La pratica del trailrunning, come ha detto l’as-sessore ai Parchi ed areeprotette della Provincia diAlessandria, Carlo Massa“significa sostenere un turi-smo eco-compatibile”.Nello spirito di valorizzazio-ne del proprio territorio conazioni che rispettino l’am-biente naturale, la Provinciadi Alessandria aveva orga-nizzato la gara antesignanadei trail running, il Trofeonazionale di escursionismo.Ed è proprio sulla scia del

trofeo che sono nate gare si-mili, come “Le porte diPietra”. Il Comune di Canta-lupo Ligure, ha messo a di-sposizione la sua impiantisti-ca sportiva. Il tracciato delpercorso di gara è stato evi-denziato da appositi segna-via. Quest’anno la novità èstata la gara “Finestre di pie-tra” che si è svolta in conco-mitanza con “Le Porte diPietra”. Si trattava di un trailpiù corto, che ha ricalcatoo iprimi 20km della gara lungae poi attraverso un ineditopercorso ha fatto ritorno aCantalupo. Il vincitore assoluto è statolo stesso dello scorso anno,ovvero l’inossidabile atletatrentino Nadal.