Popoli incontattati È morta la metà del mio...

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Popoli incontattati I popoli più vulnerabili del pianeta Murunahua Perù Il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni È morta la metà del mio popolo Popoli incontattati Survival lavora per i popoli incontattati sin dal 1969. Obiettivo della campagna è assicurare la protezione delle loro terre e il rispetto del loro diritto a restare incontattati. Solo così loro, e le foreste da cui dipendono, potranno continuare a prosperare. Survival International Siamo il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni. Siamo l’unica organizzazione a sostenerli in tutto il mondo. Li aiutiamo a difendere le loro vite, a proteggere le loro terre e a determinare autonomamente il loro futuro. Il nostro lavoro La nostra missione è prevenire lo sterminio dei popoli indigeni e tribali. Offriamo loro una piattaforma da cui rivolgersi al mondo. Facciamo in modo che i media parlino dei loro problemi, indaghiamo sulle atrocità e ne forniamo prove alle Nazioni Unite. Facciamo educazione e ricerca, lanciamo campagne, esercitiamo pressione e organizziamo proteste. Denunciamo la violenza genocida che accompagna il furto delle terre e delle risorse dei popoli indigeni. E non ci arrenderemo mai fino a quando non avremo un mondo in cui i popoli indigeni saranno rispettati come società contemporanee e i loro diritti umani tutelati. Hanno ucciso mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e anche mia moglie Awá recentemente contattato Brasile Survival International Italia | www.survival.it | [email protected] Una storia straordinaria Amakaria e Jakarewyj sono due donne awá incontattate. Erano state costrette a uscire dall’isolamento e ad abbandonare il loro stile di vita nomade. Avevano vissuto in fuga per anni, per sfuggire ai taglialegna e alle loro motoseghe “urlanti”. Il resto del loro gruppo era stato sterminato. “Eravamo spaventate… eravamo in trappola.” Dopo il contatto, le due sorelle si ammalarono di tubercolosi – una malattia spesso letale per gli indigeni appena contattati. Nel villaggio di Awá stanziali che le aveva accolte, Jakarewyj lottava tra la vita e la morte: giaceva nella sua amaca, deperita e troppo debole per nutrirsi e persino per parlare. Gli alleati degli Awá in Brasile e i sostenitori di Survival di tutto il mondo chiesero al Brasile di intervenire. Sopraffatto dalle pressioni, il governo inviò un’équipe di medici che trasportò le sorelle nella capitale perché ricevessero le cure necessarie. Per fortuna, lentamente Amakaria e Jakarewyj guarirono. Ma la loro storia non finisce qui! Dopo aver vissuto per diciotto mesi in quel villaggio, improvvisamente Amakaria e Jakarewyj sono ritornate nella foresta. Da qualche tempo dicevano di sentire la mancanza del cibo e delle medicine che erano abituate a procurarsi laggiù, del calore e delle comodità della vita precedente. Nonostante i rischi connessi alla presenza dei taglialegna illegali, che in alcune aree continuano a persistere, la nostalgia per il loro stile di vita è stata più forte di qualunque beneficio il “mondo esterno” potesse offrire loro al punto che, partendo, hanno deliberatamente cancellato le loro tracce perché nessuno potesse seguirle. Dal 1969 | Sostenitori in oltre 100 paesi | RPG 1521, Charity no. 267444 Uffici a Londra, Berlino, Madrid, Milano, Parigi e San Francisco Immagini: Copertina © G. Miranda/FUNAI/Survival Incontattati del Brasile; Retro © Jean-Paul Van Belle Mashco-Piro, Peru; in alto a sinistra © FUNAI Kawahiva, Brasile; in alto al centro © Survival Sentinelese, India; in alto a destra © Peetsa/FUNAI/CGIIRC Valle Javari, Brasile.

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Popoli incontattati

I popoli più vulnerabili del pianeta

Murunahua Perù

Il movimento mondiale peri diritti dei popoli indigeni

È morta la metà del mio popolo

Popoli incontattatiSurvival lavora per i popoli incontattati sin dal 1969. Obiettivo della campagna è assicurare la protezione delle loro terre e il rispetto del loro diritto a restare incontattati. Solo così loro, e le foreste da cui dipendono, potranno continuare a prosperare.

Survival InternationalSiamo il movimento mondiale per i diritti dei popoli indigeni. Siamo l’unica organizzazione a sostenerli in tutto il mondo. Li aiutiamo a difendere le loro vite, a proteggere le loro terre e a determinare autonomamente il loro futuro.

Il nostro lavoroLa nostra missione è prevenire lo sterminio dei popoli indigeni e tribali. Offriamo loro una piattaforma da cui rivolgersi al mondo. Facciamo in modo che i media parlino dei loro problemi, indaghiamo sulle atrocità e ne forniamo prove alle Nazioni Unite. Facciamo educazione e ricerca, lanciamo campagne, esercitiamo pressione e organizziamo proteste. Denunciamo la violenza genocida che accompagna il furto delle terre e delle risorse dei popoli indigeni. E non ci arrenderemo mai fino a quando non avremo un mondo in cui i popoli indigeni saranno rispettati come società contemporanee e i loro diritti umani tutelati.

Hanno ucciso mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e anche mia moglie Awá recentemente contattato Brasile

Survival International Italia | www.survival.it | [email protected]

Una storia straordinariaAmakaria e Jakarewyj sono due donne awá incontattate.Erano state costrette a uscire dall’isolamento e ad abbandonare il loro stile di vita nomade. Avevano vissuto in fuga per anni, per sfuggire ai taglialegna e alle loro motoseghe “urlanti”. Il resto del loro gruppo era stato sterminato. “Eravamo spaventate… eravamo in trappola.”Dopo il contatto, le due sorelle si ammalarono di tubercolosi – una malattia spesso letale per gli indigeni appena contattati. Nel villaggio di Awá stanziali che le aveva accolte, Jakarewyj lottava tra la vita e la morte: giaceva nella sua amaca, deperita e troppo debole per nutrirsi e persino per parlare.Gli alleati degli Awá in Brasile e i sostenitori di Survival di tutto il mondo chiesero al Brasile di intervenire. Sopraffatto dalle pressioni, il governo inviò un’équipe di medici che trasportò le sorelle nella capitale perché ricevessero le cure necessarie. Per fortuna, lentamente Amakaria e Jakarewyj guarirono. Ma la loro storia non finisce qui! Dopo aver vissuto per diciotto mesi in quel villaggio, improvvisamente Amakaria e Jakarewyj sono ritornate nella foresta. Da qualche tempo dicevano di sentire la mancanza del cibo e delle medicine che erano abituate a procurarsi laggiù, del calore e delle comodità della vita precedente. Nonostante i rischi connessi alla presenza dei taglialegna illegali, che in alcune aree continuano a persistere, la nostalgia per il loro stile di vita è stata più forte di qualunque beneficio il “mondo esterno” potesse offrire loro al punto che, partendo, hanno deliberatamente cancellato le loro tracce perché nessuno potesse seguirle.

Dal 1969 | Sostenitori in oltre 100 paesi | RPG 1521, Charity no. 267444Uffici a Londra, Berlino, Madrid, Milano, Parigi e San Francisco

Immagini: Copertina © G. Miranda/FUNAI/Survival Incontattati del Brasile; Retro © Jean-Paul Van Belle Mashco-Piro, Peru; in alto a sinistra © FUNAI Kawahiva, Brasile; in alto al centro © Survival Sentinelese, India; in alto a destra © Peetsa/FUNAI/CGIIRC Valle Javari, Brasile.

Le tribù incontattate sono i popoli più vulnerabili del pianeta. Di loro si sa molto poco. Ma sappiamo che nel mondo ce ne sono oltre un centinaio. E sappiamo che intere popolazioni sono sterminate dalla violenza genocida di stranieri che le derubano di terre e risorse, e da malattie, come l’influenza e il morbillo, verso cui non hanno difese immunitarie.

I popoli incontattati non sono arretrati o primitivi, né reliquie di un remoto passato. Sono nostri contemporanei e rappresentano una parte essenziale della diversità umana. Quando i loro diritti sono rispettati, continuano a prosperare. Le loro conoscenze, sviluppate nel corso di migliaia di anni, sono insostituibili. Sono i migliori custodi dei loro ambienti. E le prove dimostrano che i territori indigeni costituiscono anche la migliore barriera alla deforestazione.

Survival è un’autorità mondiale in materia di popoli incontattati. Siamo contrari a ogni tentativo di contatto promosso dall’esterno. Il contatto è sempre mortale, e decidere se e quando iniziarlo spetta solo a loro. Chi entra nei territori delle tribù incontattate nega loro ogni possibilità di scelta.

Se le loro terre non saranno protette, per i popoli incontattati sarà la catastrofe. Stiamo facendo tutto il possibile per rendere le loro terre sicure, e per dare loro la possibilità di determinare autonomamente il proprio futuro.

Sentinelesi, IndiaI Sentinelesi (nella foto sopra) sono una tribù incontattata. Vivono sull’isola di North Sentinel, nell’Oceano Indiano. Rifiutano con vigore il contatto con gli esterni e sono visibilmente forti e sani. Se il loro desiderio di restare isolati non sarà rispettato, potrebbero essere sterminati da malattie verso cui non hanno difese immunitarie, esattamente come è già accaduto ad altre tribù vicine. Dopo una lunga campagna promossa da Survival e da alcune organizzazioni locali, il governo indiano ha cancellato il suo pericolosissimo piano per contattare i Sentinelesi. E noi continueremo a lavorare per assicurarci che non cambi idea.

Frontiera dell’Amazzonia incontattataLa regione di frontiera tra il Perù e il Brasile è abitata dalla più alta concentrazione di tribù incontattate del pianeta. Quando la loro terra è intatta, prosperano. Ma la ricerca petrolifera, il taglio illegale del legno e l’apertura di nuove strade rappresentano una minaccia costante. Survival continua a fare pressione su entrambi i governi perché rispettino la legge e prevengano la distruzione delle tribù.

Le tribù più minacciate del mondoCon una campagna internazionale, Survival ha costretto il governo brasiliano a espellere i taglialegna illegali che stavano distruggendo il territorio centrale degli Awá. Ma nelle aree confinanti ci sono ancora attività di disboscamento che minacciano di sterminare gli Awá che continuano a resistere al contatto. Molti stanno cercando di proteggere i loro parenti ancora isolati, e Survival dà loro sostegno. In un’altra regione dell’Amazzonia brasiliana, la tribù dei Kawahiva è costretta a vivere costantemente in fuga per sfuggire alle violenze degli esterni. Attacchi brutali e malattie hanno già ucciso molti di loro e i taglialegna sono sempre più vicini. Se la loro terra non verrà protetta con urgenza, presto il genocidio sarà completo. Unisciti a noi oggi, diventa parte del movimento che può fermare la distruzione dei Kawahiva.

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